Tecnica 5/2019

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E DAD IN LL FO EA R ZI MA EN ZI DE O N I

Anno 27 N. 5 Maggio 2019 Copia omaggio (euro 2,50)

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DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO

MAGGIO 2019


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PRODOTTI

MAGGIO 2019

DAL 1993

LA RIVISTA

PER L’IM

ARTICOLI

PRESARIO

Anno 27 N.

5 Maggio

2019 Copia

omaggio (euro

2,50)

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DOVE I PROTAGONISTI SONO I PRODUTTORI E LE IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI.

IMPRESE

CASE FUNERARIE

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

AZIENDE

Anno 27 • n. 5 • Maggio 2019

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MANIFESTAZIONI

Mensile inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore. NEWS

NEWS E APPROFONDIMENTI SULLE TEMATICHE CHE INTERESSANO E COINVOLGONO L’INTERO SETTORE.

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EDITORIALE SRL Via Antonio Bazzini, 24 - 20131 MILANO Tel. +39 02 70 63 45 60 Fax +39 02 26 68 04 08 info@tecnicaed.it

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Redazione Claudia Baroncini cbaroncini@tecnicaed.it

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tanatoestetica

RUBRICHE 67

tanatoestetica

Mai trascurare L’ESPOSIZIONE!

Stampa Colorshade di Cabrini Matteo M. Via Cristoforo Colombo, 7 20068 - Peschiera Borromeo (MI)

RUBRICHE CONTRIBUTI, OPINIONI E RISPOSTE DI ESPERTI E PROFESSIONISTI.

Fotografie Archivio fotografico Tecnica Editoriale srl Archivio fotografico Fotolia.com Copyright È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e immagini. Gli articoli sono un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione e possono non rispettare le posizioni dell’editore. Le pubblicità e gli impaginati non possono essere riutilizzati per scopi personali o essere riprodotti su altri mezzi di informazione senza preventiva autorizzazione scritta da parte di Tecnica Editoriale s.r.l. (s.u.). Chiuso in redazione il 15-3-2019

Ci preoccupiamo di fornire materiali pregiati, tessuti di fattura eccellente, composizioni floreali per decorare cofano e ambiente. Ma ci occupiamo in modo approfondito anche dell’esposizione della salma all’interno del feretro?

Q

uando la famiglia contatta l’impresa di onoranze funebri per richiedere un servizio, la prima preoccupazione è quella di gestire le varie pratiche burocratiche e soprattutto muoversi velocemente per soddisfare tutte le richieste nel minor tempo possibile. È molto importante interagire con le famiglie perché non si sentano sole e, una volta concordati i dettagli per lo svolgimento della cerimonia, è necessario preparare il defunto perché possa essere presentato a famigliari, amici e conoscenti per l’ultimo saluto. Negli ultimi tempi ho purtroppo riscontrato in diverse zone d’Italia la cattiva abitudine di non curare l’esposizione della salma.

RICREARE UN AMBIENTE SERENO Se ci ritroviamo nelle abitazioni private, e non nelle sale del commiato o nei luoghi appositamente destinati ad ospitare il defunto per la veglia, dobbiamo allestire la camera ardente cercando di sfruttare, dove possibile, la luce naturale e ricreare quindi un ambiente accogliente e sereno.

IlCoaching

QUANTO CONTA la spiritualità professionale?

La dualità tra essere impresario e fare l’impresario è un argomento spesso discusso con i miei clienti. Anche se apparentemente non sembrano esserci differenze, in realtà sottolineano due modi di essere e di agire che influenzano sicuramente il risultato finale. E tu sei o fai? PIACERE, MI CHIAMO GABRIELE E SONO UN IMPRESARIO Diventiamo ridicoli solo quando vogliamo apparire ciò che non siamo, diceva Leopardi. E aveva ragione. Magari il contesto è differente ma se ci pensi bene la tua identità, ciò che ti rende diverso dagli altri, concorre a dare un risultato a quello che fai. E lo sai perfettamente. Quanto di tuo metti in ogni servizio? Quanto ci stai male se le cose non vanno esattamente come le avevi immaginate o pianificate? Confondi gli spunti di miglioramento, le critiche costruttive, le opinioni altrui con gli attacchi personali, vero? E magari sotto sotto vivi il tuo lavoro con una sorta di spiritualità. PIACERE, MI CHIAMO GABRIELE E FACCIO L’IMPRESARIO In questo mondo è importante non aver l’aria di ciò che si è, diceva Andrè Gide. E forse tu ne sai qualcosa. Forse sei convinto che basti fare il tuo lavoro a un buon livello (il tuo) e che il resto non conta. Magari hai la tendenza a fare le cose in maniera ripetitiva nonostante tu sia alla ricerca delle novità perché le reputi fondamentali per essere sempre al top. Sei convinto di avere la verità in tasca, ma in fondo lo sai come lo so io. Ti stai nascondendo. La questione non si riduce al solo ambito lavorativo, ma si estende

anche all’esterno, nei momenti di calma, quando non stai lavorando. Come mi devo comportare? Cosa devo evitare di fare o dire? Quello che faccio fuori incide sull’immia della magine azienda? Qualcuno diceva che nei momenti di dubbio e di confusione è importante ricordarsi dei fondamentali, di quelle regole imprescindibili che fanno funzionare tutto, quei dogmi sul quale si sviluppa tutto il sistema di valori. In ambito religioso, per esempio, cosa ti ricordano? Sicuramente i 10 comandamenti. E ALLORA ANDIAMO CON I FONDAMENTALI L’immagine che ti sei costruito del tuo lavoro è il fondamentale dal quale deriva la consapevolezza dell’essere e del fare. In questo senso non c’è nulla che sia giusto o sbagliato, ma piuttosto esiste un utile e un meno utile. Un mio carissimo amico americano ragiona così: il mio lavoro non è giudicare, il mio lavoro non è immaginare se qualcuno abbia bisogno di qualcosa. Il mio lavoro è rialzare i caduti, aggiustare i rotti, alleviare i colpiti. Nonostante ti possa sembrare un obiettivo piuttosto presuntuoso, custodire un’opinione cosi granitica di sè e delle proprie abilità è la chiave di tutto, sia dal punto di vista umano (essere – essenza)

Il coaching è una strategia di formazione che consente di migliorare le performance e raggiungere gli obiettivi di maggior valore attraverso la scoperta e lo sviluppo delle personali potenzialità. Gabriele Grasso www.gabrielegrasso.it/essentia | info@gabrielegrasso.it | cell. 340

RUBRICHE 71

FORMAZIONE

LAVORATORE

Roberta Ridolfi, infermiera dell’emergenza e nell’ambito formativo. Tania Bressan, nel settore amministrativo di un’impresa funebre, si occupa anche delle adempienze del Testo Unico sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro e del Gdpr 679. Parallelamente alle nostre occupazioni prioritarie, da oltre 10 anni ci occupiamo di sicurezza sul lavoro e di primo soccorso aziendale. Seguendo le linee guida sanitarie e tramite Pratika Growup (struttura integrata che supporta le aziende nella gestione dei rischi aziendali) abbiamo creato diversi format di corsi di primo soccorso per le aziende e un progetto di primo soccorso pediatrico con dispensa tecnica.

Scopo di questa rubrica è promuovere una maggior sensibilizzazione di tutti gli operatori del comparto alla cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. L’esperienza e la voglia di approfondire hanno portato Roberta Ridolfi e Tania Bressan, in collaborazione con Pratika Growup, ad analizzare argomenti spesso sottovalutati nella funeraria. «Il nostro principale obiettivo è quello di riuscire a trattare argomenti, a volte complessi, in maniera semplice e alla portata di tutti. Ci auguriamo che la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro diventi un argomento di formazione basilare e non solamente un obbligo di legge da rispettare».

ATTREZZATURA A NORMA

OBBLIGHI

SEGNALARE ANOMALIE SEGNALARE SITUAZIONI PERICOLOSE

LOCALI A NORMA

CARTELLONISTICA

SEGUIRE LE DISPOSIZIONI DI LEGGE UTILIZZARE CORRETTAMENTE MACCHINARI E ATTREZZATURE

INFORMAZIONE

lio il consig

dacollegaacollega@gmail.com

Decesso di un parente: ADEMPIMENTI bancari

Cosa permette la formazione? compromissione delle funzioni cardiocircolatorie ossia le tre principali funzioni vitali: coscienza, respiro e circolo;

• sostenere il circolo attraverso il massaggio cardiaco e trattare

la principale causa di arresto cardiaco attraverso l’uso del defibrillatore. L’obiettivo principale del Bls/Blsd è prevenire danni irreversibili al cervello dovuti alla mancanza d’ossigeno e che insorgono già dopo 5/10 minuti. Il numero di persone che sopravvive a un arresto cardiorespiratorio senza danni permanenti dipende dalla rapidità con cui si realizza la cosiddetta catena della sopravvivenza, costituita da 4 anelli concatenati:

• Insufficienza respiratoria • Arresto cardio-respiratorio • Attacchi d’asma • Crisi epilettiche • Crisi ipoglicemiche •

Q

uando e in che modo comunicare il decesso alla banca, come gestire soldi, titoli o bonifici… Si tratta di attività necessarie ma il cui procedimento è spesso poco chiaro. Appena la banca riceve la comunicazione del decesso del titolare di un conto corrente provvede a bloccarlo fino a quando non viene definita una linea ereditaria. Bisogna, dunque, agire subito per sbloccare il conto e poter disporre del denaro, per esempio nel caso dovesse servire per pagare le spese funebri. Sono diversi gli interrogativi che si pone la famiglia nel momento successivo alla morte di un proprio caro. Conoscere la risposta a questi quesiti può permettere a un impresario funebre di prestare un ulteriore servizio alla famiglia, oltre che accertarsi di ricevere il pagamento entro un tempo ragionevole.

Allergie gravi

da collega a collega

QUANDO E COME INFORMARE LA BANCA Nei giorni immediatamente successivi al decesso di un parente, la famiglia deve informare di persona oppure a mezzo raccomandata la banca presso cui il defunto aveva un conto corrente. Una volta avvenuta la comunicazione la banca non consente alcun tipo di operazione e richiede, se il defunto è l’unico intestatario, la restituzione di carte e assegni non utilizzati.

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Tra le foto ricevute troviamo anche un’ambulanza. Si tratta di un Fiat 1100T allestito da Fissore, storico trasformatore abile sia con i mezzi funebri sia con le ambulanze. Questo veicolo era totalmente rifatto a livello estetico rispetto al furgone Fiat originale da cui derivava, a dimostrazione che si puntava a un veicolo che potesse distinguersi anche per i servizi di trasporto sanitario, ancora oggi molto presenti in affiancamento al servizio funebre soprattutto al sud Italia.

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro, modellista ed esperto di autofunebri d’epoca.

INVIACI LE FOTO DELLE TUE AUTO D’EPOCA E LE PUBBLICHEREMO GRATUITAMENTE:

carridepoca@libero.it

AUTO STORICHE

COSA SUCCEDE QUANDO IL CONTO È COINTESTATO? A volte viene richiesta la chiusura del conto e l’apertura di uno nuovo. In ogni caso viene garantito agli eredi solo il 50% della somma depositata, l’altra metà spetta all’altro intestatario. Nel caso il conto sia a firma disgiunta, con la possibilità quindi per il cointestatario di fare delle operazioni senza chiedere consenso, gli eredi devono fare una semplice valutazione di intestazione a loro favore. Se invece per ogni operazione è necessaria l’approvazione dei cointestatari, se il conto quindi è a firma con-

IL CONSIGLIO DELLA PSICOLOGA

RUBRICHE 79

Passiamo a una Opel Rekord 1700, tranquilla berlina abbastanza diffusa in Italia, con dimensioni generose e meccanica affidabile, tanto da essere usata spesso come base per autofunebri. Qui la foto non permette di scorgere molti particolari, ma penso si tratti di una trasformazione di Luigi Pilato per via del rialzo della vetratura. Ma sono supposizioni, visto che il triveneto è sempre stato un territorio con abilissimi trasformatori e potrebbe quindi trattarsi anche di un altro carrozziere. La trasformazione è complessivamente ben riuscita e curiosamente anche qui non troviamo croci sul tetto, mentre all’interno ci sono le quattro lampade votive. Notiamo la presenza dei grossi fari antinebbia necessari per la guida nelle fitte nebbie invernali, segno che forse era usata per trasporti fuori provincia più che per cerimonia.

LA PAROLA ALL’ESPERTO

Non si tratta di incombenze che deve sbrigare solo la famiglia del defunto. Anche le imprese funebri sono indirettamente toccate dalle vicende bancarie successive alla morte di un correntista.

• riconoscere precocemente una condizione di pericolo con

Corpo estraneo occhio

Passiamo ora alla Opel Kapitan A, una vettura dalle generose dimensioni prodotta dal 1964 al 1968 e mossa da un tranquillo sei cilindri benzina da 2600 cc, in seguito portato a 2800 cc per una potenza di circa 100 cv. Era una lussuosa ammiraglia che la casa tedesca Opel cercò di proporre come alternativa alla già affermata Mercedes, senza peraltro riuscire a scalfirne la presenza in termini di numeri di vendita. Vettura comunque ben realizzata, si prestava, magari con l’alimentazione a gpl, come base per la trasformazione ad autofunebre e venne infatti modificata per il trasporto funebre da vari carrozzieri come Introzzi, Pilato, e Riva. Proprio a quest’ultimo carrozziere, che aveva base a Merate, in provincia di Lecco, si deve la sua trasformazione. Particolare curioso per l’epoca che un impresario veneto si fosse rivolto in Brianza acquisendo una vettura usata targata Udine e inviandola a Merate per la trasformazione. L’esecuzione fu di ottimo livello, tanto che la vettura venne in seguito ripresa dalla carrozzeria GF per lavori di aggiornamento, togliendo i loghi di Riva e apponendo i propri. Venne poi ritargata e venduta all’impresa Perini di Cerea, in provincia di Verona, mantenuta in condizioni perfette dai signori Perini e già oggetto di un servizio su Tecnica.

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Con pochi elementi abbiamo ottenuto un’inconsueta composizione di grande valore simbolico e forte attrazione visuale che resisterà al freddo invernale per molto tempo. Lasciamo alla vostra creatività lo sviluppo dell’idea suggerita. RUBRICHE 69

Riportiamo alcuni numeri per far capire l’importanza della rianimazione per la vittima. Dati riportati dall’Italian Resuscitation Council ed European Resuscitation Council nella campagna Viva!

LE MANOVRE RIANIMATORIE Dopo questa carrellata sulle possibili cause di infortuni sul lavoro vogliamo soffermarci sulle malattie cardiovascolari, la prima causa di morte della popolazione adulta, buona parte da attribuire a morte improvvisa per arresto cardiaco. È possibile intervenire con successo per ridurre la possibilità di morte, ma è necessario attuare il prima possibile (entro i primi 5 minuti dall’insorgenza dell’evento) le manovre rianimatorie definite come Bls (basic life support), un acronimo che racchiude la sequenza di rianimazione di base nella persona adulta in arresto respiratorio o circolatorio. Blsd – dove la lettera d sta per defibrillation – è la parte che permette di apprendere conoscenze e abilità relative all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico.

Per patologie pregresse:

AUTOSTORICHE che passione!

Completiamo la composizione collocando l’angioletto di gesso dove i bracci della croce si intersecano, ma spostato leggermente in alto a sinistra, nel punto visivo ottimale per creare una zona focale. Nel foro sotto l’angioletto avremo preventivamente incollato un bastoncino di legno per l’inserimento nella terra. Gli altri elementi floreali artificiali e le piante (artificiali o vere) andranno inseriti con una disposizione asimmetrica, come mostrato nella foto, in modo da bloccare i rami di Mitsumata.

MATERIALE: croce per piante Ludovico – Opiflor terra ciottoli angioletto in gesso rami sbiancati di Mitsumata muschio naturale fiori e piante artificiali (nel nostro esempio magnolia, lisianthus, echeveria)

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NEL SETTORE FUNEBRE

dati Ispesl, l’istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro

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Ricopriamo la terra con tappetini di muschio naturale per creare un effetto decorativo, lasciando eventuali spazi scoperti dove si vogliano inserire piccole piante vere, per esempio dei Sempervivum.

Utilizziamo come contenitore la croce per piante Ludovico – Opiflor, fatta al 100% con materiale sintetico riciclato resistente al gelo.

POSSIBILI INFORTUNI

• Incidenti Stradali • Ferite • Emorragie esterne o interne • Fratture • Amputazioni • Traumi da schiacciamento • Contusioni e lussazioni • Trauma cranico • Lesioni alla colonna vertebrale • Ustioni • Lesioni da sostanze chimiche • Elettrocuzione • Punture d’insetto • Reazioni allergiche • Ipotermia – Colpo di calore • Ostruzioni delle vie aeree •

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Collochiamo i ciottoli come mostrato in foto, curando che assumano una disposizione asimmetrica.

come realizzare una composizione resistente al freddo

Quando si cercano soluzioni creative floreali che resistano nel tempo, i mesi dell’anno con temperature estreme, molto freddo o molto caldo, creano sempre problemi. Proponiamo una composizione di alto valore simbolico, ma anche molto accattivante dal punto di vista estetico per i mesi freddi. Si tratta di un contenitore a croce per piante che può avere un utilizzo versatile: per una decorazione con fiori e piante artificiali, con piante vere oppure mescolando i due elementi e avere sia piante vere sia qualche decoro floreale artificiale.

SEGUIRE CORSI DI FORMAZIONE

Riempiamo la croce di terra, che potrà servire nel caso si vogliano utilizzare anche piante vere. Disponiamo come in foto due rami sbiancati di Mitsumata per creare un effetto di asimmetria e allungare visivamente la composizione.

Per maggiori informazioni Roberto Sangalli - Scuola d’Arte Floreale Milano tel. 02 66987150 - cell. 339 5080536 Bornate (VC) cell. 339 8962634 www.fioristaitaliano.it www.funeralfloraldesign.it info@artefloreale.com

step by step

DECORARE con FIORI e PIANTE nei mesi freddi

SOTTOPORSI A CONTROLLI SANITARI

DATORE

CONTROLLO

L’arresto cardiaco, come possiamo notare, è il più importante problema sanitario in Europa. Se i testimoni di un arresto cardiaco iniziano la rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza le possibilità di sopravvivenza della vittima aumentano di due/tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata. Nel 70% dei casi l’arresto cardiaco è testimoniato da qualcuno che può iniziare la rianimazione. Tuttavia in Europa la RCP viene iniziata dai testimoni dell’arresto cardiaco soltanto nel 15% dei casi. Se riuscissimo ad aumentare la percentuale dal 15% al 50-60% dei casi potremmo salvare circa 100.000 persone all’anno. Riteniamo importantissimo essere formati su questa sequenza vitale, sia nell’ambito lavorativo sia in quello privato. A tutti può succedere di essere presenti durante uno di questi avvenimenti mortali. Fare la differenza attuando il protocollo di intervento vuol dire salvare una vita. La prima e fondamentale operazione è contattare correttamente e precocemente il sistema di emergenza che ci potrà guidare nella sequenza corretta.

Riconoscere il pericolo e agire in caso di arresto cardiocircolatorio è possibile se hai seguito un corso di formazione e hai appreso le nozioni basilari che ti consentono di attuare, con la massima rapidità, le manovre rianimatorie e la catena della sopravvivenza.

SCELTE E PIANIFICAZIONI Sono un accanito sostenitore delle scelte ponderate e delle pianificazioni che riguardano ogni minimo dettaglio. Il fine è sempre quello: creare le condizioni per supportare l’elaborazione del lutto (la rielaborazione, in termini psicologici, è un’altra cosa) e poterlo fare nella maniera meno dolorosa possibile. Perché, che tu voglia ammetterlo o no, è una tua diretta responsabilità e puoi incidere in maniera consistente sul modo in cui il dolente affronta quel particolare momento di sofferenza. Quello che fai con il dolente non può essere tralasciato ed evitare di sottoporre a revisione periodica il tuo modo di fare e quello dei tuoi collaboratori rischia di trasformarsi in qualcosa di serio. E sono sempre più convinto, numeri alla mano, che non è il prezzo, ma come fai sentire le persone, lo strumento maestro che il dolente usa per valutare il tuo operato. Le persone vengono da te per quello che sei e quello che fai, non per la differenza economica tra te e il tuo concorrente. Che tu sia credente o meno, la spiritualità (chi vuoi diventare), quel qualcosa che va oltre il fisico, va tenuta in considerazione.

Partendo dalla vettura più diffusa, una Fiat 1500L, noto che la trasformazione non è opera dei trasformatori già conosciuti (Pilato, Grazia, Centrale) ma è da attribuire, come quasi tutti i mezzi di Perin, a un allestitore locale che se ne occupò con capacità e buon gusto. Purtroppo non è noto il nome dell’allestitore veneto, che come dicevo aveva comunque ottime capacità. La Fiat 1500L era molto diffusa all’epoca come base per le autofunebri grazie alle generose dimensioni e per l’immagine molto simile alla sorella maggiore, la Fiat 2300 che aveva però quattro fari anteriori. Il tetto nel vano funebre venne rialzato e completato da ampie vetrature laterali con i classici decori in oro sul cristallo. Curiosamente solo il tetto della parte funebre era di colore chiaro e inoltre il logo con il nome dell’azienda venne applicato con caratteri Considerata l’ultima vera ammiraglia della Lancia, metallici tipici dei monumenti funebri, caratteriall’epoca molto costosa e ambita, la Lancia Flaminia stica riscontrabile anche su altre vetture dell’imera mossa da un motore benzina 6 cilindri a V per presa. una potenza modesta di circa 100 cv. La linea di questa voluminosa limousine era opera di Pininfarina, molto ambita dai commendatori degli anni 60 che la usavano tassativamente con autista. Dalle mie ricerche solo le carrozzerie Centrale, Mozzo e Pilato si cimentarono con la versione funebre, quindi abbastanza rara, di questa prestigiosa vettura torinese. L’allestitore resta lo stesso della precedente e, rispetto alla sfarzosità della berlina, è un allestimento decisamente semplice, quasi povero, senza le classiche quattro lampade votive, ma limitandosi a due, niente decori o estrosità estetiche. Non troviamo croci all’interno e nemmeno sul tetto, che anche qui risulta di colore chiaro e con i loghi dell’azienda applicati sulla parte rialzata. Un mezzo davvero unico nel panorama degli impresari dell’epoca: una sontuosa Jaguar MK 8, prodotta dal 1956 al 1958 e capace di sviluppare ben 210 cv dal suo motore, un 3500 cc benzina 6 cilindri accompagnato da un cambio manuale a 4 rapporti oppure, come optional, l’automatico o l’overdrive. Vettura davvero molto lussuosa, era poco diffusa in Italia e ancora meno come autofunebre. Anzi, è la prima che trovo allestita in Italia. Anche qui la firma della semplice lampada votiva sembra ricondurre allo stesso carrozziere, che riuscì a creare un mezzo davvero molto piacevole ed equilibrato oltre che unico. Da notare le semplici tende e la mancanza di croci o fregi, davvero inusuale all’epoca su un’autofunebre. Peccato sia stata demolita, perché la sua unicità è davvero notevole.

con i fiori ?

ARRESTO CARDIACO

FORMAZIONE e rapidità

che professionale (fare – abilità). E la naturale conseguenza di quell’atteggiamento mentale è sviluppare, coinvolgere e organizzare tutto al meglio per raggiungere l’obiettivo, dimenticandosi della parte più egoistica che invita a fare il contrario. È complicato, lo so. Ma non è impossibile e il risultato è visibile e percepibile.

Nasce nei primissimi anni 60 a Conegliano, in provincia di Treviso, l’impresa La Pace, fondata da Angelo Perin che inizialmente l’aveva denominata Sant’Angelo. Grazie alla collaborazione degli attuali titolari, che ringraziamo, recentemente siamo riusciti ad avere queste immagini d’archivio che ritraggono mezzi davvero unici, sia per l’allestimento sia per la scelta di alcune vetture poi trasformate. I mezzi sono tutti derivati da vetture prestigiose all’epoca, segno di voler intraprendere una scelta votata alla qualità e alla distinzione del servizio.

Sai dirlo

PICCOLI RITOCCHI Tutto è pronto per aggiungere i piccoli ritocchi di maquillage su mani e viso. Chiediamo ai familiari e, se sono d’accordo, poniamo una piccola rosa tra le mani insieme al rosario. Ricordiamo, inoltre, che anche i profumi e gli odori in generale che accolgono le persone in visita al proprio caro giocano un ruolo molto importante nel rendere accogliente l’ambiente. Muniamoci quindi degli appositi deodoranti da inserire all’interno del feretro, cercando la giusta proporzione tra la grandezza dell’ambiente e il prodotto.

IL COACHING 78

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Esperto di tanatoestetica, ha studiato all’estero frequentando corsi di tanatoestetica e principi base di tanatoprassi, tra cui il Curso de Tanatopraxia presso l’Universidade Federal de Minas Gerais in Brasile e diversi corsi di perfezionamento in Inghilterra e Scozia, con il superamento di esami e prove pratiche. In Italia ha seguito il corso di formazione di tecnico di sala autoptica presso diverse strutture ospedaliere di Milano e corsi di psicologia focalizzati soprattutto sul tema della morte e dell’elaborazione del lutto. Interessato anche ad altre religioni, è costantemente aggiornato sulle metodologie e il trattamento delle salme nei riti buddisti, musulmani, ortodossi ed ebrei. Gli studi e la pratica nel campo della tanatoestetica hanno portato allo sviluppo di collaborazioni con diverse imprese di onoranze funebri.

lati della salma, avendo l’accortezza che tutto rimanga ben tirato.

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SALVATORE MANOLA

SISTEMARE CON LA MASSIM A ACCURATEZZA La prima operazione da effettuare è quella di girare la salma su un fianco e poi sull’altro per sistemare gli abiti, in modo che risultino perfettamente tirati. Successivamente sistemiamo la mentoniera, possibilmente tra la clavicola e l’osso mandibolare per un minore impatto visivo, e la copertina inferiore. Se disponibile, mettiamo anche un cuscino ai piedi che ci servirà per bloccare la copertina. Procediamo creando delle pieghe ornamentali alla copertina, nella parte centrale, e blocchiamo il tessuto ai

Autoptical Service - cell. 389 6016759 anubifuneralservice@gmail.com

DA COLLEGA A COLLEGA

RUBRICHE 65

arte floreale

Troviamo la giusta posizione per il cofano funebre e, dopo averlo collocato sui cavalletti, procediamo con lo spostamento della salma. Un’operazione apparentemente semplice ma, considerando che spesso è seguita dai parenti già particolarmente scossi per l’evento, dobbiamo eseguirla con tutta la delicatezza e la precisione possibili, avendo per esempio la cura di non far battere il capo sul fondo.

giunta, il conto viene bloccato fino all’identificazione dei legittimi eredi che, operare in-

successivamente, potranno sieme all’intestatario in vita.

QUALI DOCUMENTI RICHIEDE LA BANCA? Si tratta di documenti necessari a certificare la presenza di eredi che devono intervenire sul conto corrente del defunto: - certificato di morte rilasciato dal Comune; - dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, richiesta da uno degli eredi all’anagrafe. Vanno indicati anche gli estremi di un eventuale testamento. COME POTER DISPORRE DELLE SOMME DI UN CONTO CORRENTE BLOCCATO? Una volta bloccato il conto corrente, è necessario chiedere alla banca il conteggio dei soldi depositati, dei titoli e di qualsiasi altro rapporto con il defunto. A questo punto può essere effettuata da parte degli eredi la dichiarazione di successione da consegnare alla banca. SE VENGONO ACCREDITATI DEI BONIFICI? Quando si verifica la contabilizzazione di bonifici dopo il decesso la banca lascia le somme a disposizione del patrimonio ere-

GIOVANNI VEGGIOTTI Conseguita la maturità classica presso il Liceo Lagrange di Vercelli, si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Pavia. Da allora è inserito in un primario studio legale di Milano che conta corrispondenti in tutta Italia e che tratta materie di diritto civile, bancario e fallimentare. Ha all’attivo diverse e positive collaborazioni con professionisti del settore funebre, dai quali è stato da subito apprezzato. Se avete domande o volete sottoporre un vostro caso a Giovanni Veggiotti, contattatelo allo 02 83641807 oppure via mail a giovanni.veggiotti@gmail.com

LA PAROLA ALL’ESPERTO

ditario e solo in un secondo momento si potrà eventualmente stabilire che le cifre pervenute dai bonifici potranno aggiungersi o meno alla massa ereditaria. CASSETTA DI SICUREZZA E TITOLI DI STATO Tutti gli eredi devono esprimere il proprio consenso all’apertura di una cassetta di sicurezza, operazione che va effettuata in presenza di un notaio, o un suo delegato, oppure di un funzionario dell’amministrazione finanziaria. Il verbale di apertura riporterà l’inventario di tutti i beni contenuti che si aggiungeranno all’eredità. Anche i titoli di Stato fanno parte della massa ereditaria e ci sono diverse strade da seguire: - divisione in natura; - vendita, con successiva divisione del ricavato tra gli eredi legittimi; - gestione nella proprietà comune.

RUBRICHE 61

IL FISCALISTA PER VOI

LA RIFORMA del fallimento Analizziamo le novità riguardanti le società a responsabilità limitata in caso di crisi d’impresa e insolvenza.

L’

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DUBBI E CERTEZZE

a Il consiglio della psicolog

Laureata in psicologia presso l’Università Cattolica di Milano e abilitata alla professione di psicologo, la dott.ssa Monica Fiocchi è regolarmente iscritta all’Albo dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. Attualmente si occupa di sostegno psicologico, supporto emotivo e potenziamento delle abilità individuali di problem solving, rivolgendosi soprattutto ad adulti che presentano sintomi depressivi e ansiosi, una bassa autostima e difficoltà nella gestione dello stress. cell. 347 3090216 - monicafiocchi@icloud.com

Come spiegare l’esperienza DEL LUTTO A UN BAMBINO Il lutto è l’esperienza emotiva più dolorosa che si possa provare, ancora più forte e devastante se deve essere affrontata da un bambino. Come bisogna agire e quali sono le informazioni importanti da dare a un bambino che ha perso una persona cara?

N

ella letteratura scientifica sui traumi viene considerato un evento critico che colpisce la vita di ognuno di noi e che porta con sé un’ondata di emozioni negative, le quali generano a loro volta uno squilibrio nella mente della persona che sta attraversando questo difficile momento. Se si pensa a un bambino, la sofferenza che deriva dalla morte di una persona cara, come potrebbe essere la perdita di un genitore, per esempio, risulta essere ancora più forte e devastante. È qui che sorge un’importante domanda: come dobbiamo comportarci in casi di questo tipo? A volte, per il bene del bambino e secondo errate credenze comuni, si pensa che la cosa migliore da fare sia quella di tenerlo lontano e all’oscuro dagli eventi luttuosi che invece lo riguardano in prima persona. Questo comportamento, anche se frutto delle migliori intenzioni, può causare ancora più sofferenza nel bambino che a ogni modo sa, poiché tutto comprende e tutto intuisce. Inoltre, un dolore non affrontato ed elaborato nel momento presente può ripercuotersi con conseguenze negative e patologiche in età adulta. DALLA SOFFERENZA SI ESCE SOLO SE SI ENTRA In una conferenza cui ho presenziato di recente sul tema è stata usata questa frase che mi piace molto e che vorrei riproporvi per

farvi capire il senso di quanto scritto sopra: “Dalla sofferenza si esce solo se si entra”. È evidente come questo sia vero non solo per l’esperienza del lutto, ma anche per tutti quegli eventi negativi che toccano la vita delle persone (divorzi, separazioni, perdite in senso generale). Affrontare eventi negativi e accogliere la sofferenza che ne deriva non vuol dire non essere più felici, perché non è così. In realtà ciò che accade causerà certamente un periodo molto difficile, caratterizzato da momenti di particolare tristezza e vulnerabilità e di altre forti emozioni negative che si presenteranno sotto differenti risvolti, come per esempio quello di un’estrema rabbia, forse sino a quel momento mai provata. Ma saranno costruttivi, in quanto, in seguito, si diventerà consapevoli della propria capacità di resilienza che consentirà di comprendere come noi esseri umani siamo in grado di sopravvivere a qualsiasi evento. Il nostro cervello è una macchina perfetta: elastica, adattabile e plasmabile, dunque fidiamoci di lui e anche di quello di un bambino. Tra l’altro i bambini spesso riescono a reagire agli eventi dolorosi ancor prima degli adulti, poiché presentano un’elevata capacità di resilienza. Tuttavia devono disporre di strumenti adeguati per far fronte a simili esperienze e a quella del lutto nello specifico. Vediamoli ora insieme nel dettaglio.

VICINANZA AFFETTIVA DI UN ADULTO DI RIFERIMENTO CHIAREZZA DEL LINGUAGGIO È un elemento essenziale. L’adulto ha il compito di rassicurare il bambino e di accompagnarlo in questo passaggio di superamento del lutto. Un genitore deve spiegare al bambino che quel dolore che sente è normale e che quelle emozioni che prova sono giuste per il momento che si sta vivendo. Frasi come, per esempio, “non ci pensare, passerà in fretta” sono sbagliate, poiché portano a uscire dal problema senza che venga affrontato e spiegato. Come dicevo in precedenza, un lutto irrisolto rimane dentro ed è libero di esprimersi nel futuro di quel bambino con esiti negativi su di sé. Quindi accogliamo la sua sofferenza, magari dicendo: “è un momento difficile per noi, lo supereremo insieme”.

COSA È NECESSARIO COMUNICARE AFFINCHÉ IL BAMBINO COMPRENDA? • che la persona cara non sarà più con il bambino e che non tornerà più. • che il bambino non è la causa di quanto accaduto. • che non voleva morire. In caso di suicidio, una possibile soluzione potrebbe essere quella di dirgli che non era in grado di pensare per via di una malattia e che ha commesso un fatale errore.

Comprendo che per un genitore annunciare la morte del proprio coniuge o di una persona cara e importante per lui, ma soprattutto per il proprio bambino, sia veramente difficile e possano mancare le parole, ma la chiarezza del linguaggio utilizzato nella comunicazione di un lutto è un punto fondamentale. È necessario evitare eufemismi come, per esempio: “l’abbiamo perduto”, “si è addormentato”, “è andato in cielo”. Un bambino potrebbe mal interpretare queste parole, perché potrebbe pensare che il defunto stia veramente dormendo o che paradossalmente sia andato a fare un viaggio. È bene spiegare sempre ciò che è accaduto realmente e accertarsi che il bambino abbia veramente compreso, nonostante la consapevolezza della morte differisca in base all’età del bambino.

TEMPO, PER FARE DOMANDE E PER RICEVERE RISPOSTE Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione riguarda il tempo che deve essere lasciato al bambino per fare delle domande e per ricevere delle risposte. Quest’ultime devono corrispondere ancora una volta alla verità e se per caso non si ha la risposta è possibile dire: “Non lo so”, perché la realtà ci insegna che non a tutto c’è una risposta. Un ultimo suggerimento che mi sento di consigliare è quello di trovare delle occasioni per poter parlare della morte, anche in assenza di eventi luttuosi. È possibile proporre dei libri che ci aiutino a raccontare della morte a un bambino.

obiettivo del nuovo schema di decreto legislativo è quello di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali al fine di consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese e salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che attraversano il fallimento. Uno dei punti di maggior rilievo è, senza dubbio, quello che riguarda le società a responsabilità limitata. L’articolo 14 del progetto di legge modifica l’articolo 2477 del codice civile estendendo la disciplina della denuncia dei soci al tribunale (articolo 2409 del codice civile) anche per le società a responsabilità limitata prive di organo di controllo. L’obbligo per le srl di dotarsi di un organo di controllo (anche monocratico) o di un revisore sorgerà nel momento in cui la società: • è tenuta alla redazione del bilancio consolidato; • esercita il controllo verso una società obbligata alla revisione legale dei conti; • ne abbia previsto specifica-

tamente la nomina nell’atto costitutivo; • superi per due esercizi consecutivi uno dei seguenti limiti (e non più entrambi): - totale dell’attivo dello stato patrimoniale pari a 2 milioni di euro (mentre prima della riforma era 4.400.000); - ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 2 milioni di euro (mentre prima della riforma era 8.800.000); - ammontare delle unità dipendenti impiegate in media durante l’esercizio pari a 10.

STRUMENTI PER IL RECUPERO E ORGANI DI CONTROLLO

È previsto, inoltre, che l’obbligo da parte delle società a responsabilità limitata di nominare il revisore (o l’organo di controllo) venga meno quando per tre esercizi consecutivi la società non supera alcuno dei tre limiti dimensionali indicati. Qualora, nonostante sussista tale onere di nomina, la società non vi provvede entro il termine in cui l’assemblea è chiamata ad approvare il bilancio, sarà il Tribunale a nominare il revisore (o l’organo di controllo) su segnalazione da parte di chi ne ha interesse: il curatore del registro delle imprese. Finalità è quella di portare l’imprenditore, che opera sia in forma societaria sia in forma collettiva, a istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi di impresa e della perdita della continuità aziendale. Da una parte, in presenza di queste situazioni di difficoltà, l’imprenditore dovrà attivarsi senza indugio per l’adozione o l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale. Dall’altra parte, invece, l’organo di controllo dovrà sia verificare che l’organo amministrativo valuti costantemente se l’assetto organizzativo è adeguato e se sussiste l’equilibrio economico-finanziario sia segnalare immediatamente allo stesso organo amministrativo l’eventuale esistenza di fondati indizi della crisi. La riforma porta certamente con sé aspetti positivi. Infatti, il maggior controllo e una maggiore collaborazione tra chi amministra e chi controlla potrebbe far emergere e anticipare situazioni di crisi. D’altro canto, però, il rischio è quello di appesantire troppo la struttura delle società anche in termini di costi.

RACCONTARE LA VERITÀ Altro importante aspetto riguarda la possibilità per un genitore di raccontare ciò che è accaduto, di dire la verità. I bambini si accorgono di tutto ciò che succede intorno a loro; sanno leggere atteggiamenti, emozioni, parole bisbigliate e così via. Inoltre, può capitare che vengano a conoscenza della brutta notizia da altre persone, anche estranee alla famiglia. Sfuggire dalla verità è veramente sbagliato per diversi motivi: • il bambino potrebbe sentirsi tradito dal proprio genitore e, di conseguenza, potrebbe non fidarsi più di lui. Una tale situazione porterebbe in lui insicurezza in un momento in cui, invece, più di ogni altro ha bisogno di sentirsi sicuro, poiché uno dei pali fermi della sua vita è venuto a mancare; • un bambino abituato a non ricevere la verità diventerà a sua volta un adulto che non dirà la verità; • il bambino potrebbe provare vergogna. I bambini non vogliono sentirsi diversi dagli altri, hanno bisogno di sentirsi uguali agli altri. Venire a conoscenza della notizia, per esempio, da un compagno di classe, potrebbe comportare in lui un sentimento di vergogna così grande che amplificherebbe solo il suo dolore; • i bambini si sentono spesso in colpa. Pensano che ciò che accade sia per causa loro. È importante dunque che un genitore vada a sconfessare simili credenze fantastiche in modo da evitare che il bambino porti dentro di sé un sentimento di colpa ingiustificato. Per gli stessi motivi qui elencati è necessario che la spiacevole comunicazione venga effettuata il prima possibile.

Do ore commercialista laureato all’Università Bocconi di Milano e con un Master tributario full me Ipsoa, Alberto Pirone è specializzato nella consulenza fiscale e societaria. È tra gli esper professionis dello studio R&S Commercialis di Milano, che da circa 30 anni si rivolge a persone, piccole e medie imprese, ma anche grandi realtà nazionali e internazionali con consulenze in materia tributaria, societaria, aziendale e contabile. Tel. 02 48007790 ‐ info@rscommercialis .it

il fiscalista per voi


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4 MANIFESTAZIONI

MEMORIA EXPO 2019: P


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MANIFESTAZIONI 5

: PIÙ FORTE DI PRIMA 130 aziende espositrici provenienti da tutta Italia e circa 6.000 accessi registrati nei tre giorni di manifestazione. Sono dati molto significativi che confermano il successo della nuova edizione di Memoria Expo e la bontà dei principi di selezione a cui devono sottostare le aziende partecipanti. Secondo l’organizzatore e il comitato scientifico, costituito dalle associazioni di categoria e dai principali produttori, per accedere alla manifestazione si richiede, come condizione sine qua non, l’italianità assoluta degli espositori, quasi a voler apporre un’autentica certificazione di qualità ai nomi presenti che arrivano da tutto lo Stivale. L’edizione 2019 è stata segnata da importanti novità, tra cui l’ampliamento dello spazio espositivo e l’inclusione di nuove categorie merceologiche. La città di Brescia ha potuto godere della ricaduta economica di oltre 300 operatori provenienti da Svizzera, Austria, Francia, Belgio, Olanda, Romania, Albania, Russia, Australia. «Questi numeri confermano la tesi secondo cui la fiera è uno strumento efficace per il marketing territoriale», afferma Leonardo Pericciuoli, organizzatore della manifestazione. «La città, la Franciacorta e i laghi hanno potuto beneficiare di queste presenze. Ogni operatore infatti si è trattenuto a Brescia almeno due giorni per visitare l’intera manifestazione». Ringraziando gli espositori e i visitatori per la partecipazione, Memoria Expo vi dà appuntamento alla IV edizione! ufficio stampa Memoria Expo


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6 MANIFESTAZIONI


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MANIFESTAZIONI 7


48Pub_Funeralinfo A4 GIU 18.qxp_Layout 1 30/05/18 15:00 Pagina 1


www.renova-spa.it ♦ info@renovaspa.it cell. 335 6752060 / 335 6141426

xxPubRenova Hybrid_Memoria.qxp_PubLombarda_ott2003 14/03/19 14:25 Pagina 1


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10 MANIFESTAZIONI

APIEMME ENGINEERING


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MANIFESTAZIONI 11

Tel. 030 225492 - info@apiemmesrl.it

Partendo dalle fasi preliminari, passando per l’ottenimento delle autorizzazioni comunali, fino alla progettazione esecutiva e alla fornitura dell’arredo, Apiemme Engineering si occupa della progettazione architettonica e ingegneristica di case funerarie in tutto il territorio nazionale. Le più recenti e interessanti realizzazioni e progettazioni sono state proposte ai visitatori grazie agli innovativi totem multimediali. Per l’occasione è stato presentato il nuovo sito dedicato alle case funerarie: www.apmfuneralhome.com.


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12 MANIFESTAZIONI

CHIOTTI


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MANIFESTAZIONI 13

Tel. 0175 64129 - chiottiauto@libero.it

L’esclusiva Mgc su base Maserati Ghibli, in un’elegante tonalità chiara, e la prestigiosa Mbc 213 in una versione arricchita che vede l’aggiunta di optional ed è valorizzata da nuove finiture sia esterne sia interne. Nascono dalla passione e dall’esperienza di Chiotti le due autofunebri presenti a Memoria Expo, che hanno affascinato i visitatori e ricevuto solo giudizi positivi per l’estetica e per la funzionalità.


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16 MANIFESTAZIONI

ELLENA


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MANIFESTAZIONI 17

Tel. 0175 217576 - info@ellenafuneralcar.com

Numerosi impresari e operatori del settore – accolti nell’ampio e, come sempre, elegantemente allestito stand del marchio Ellena – hanno apprezzato le linee e la ricercatezza del modello G 3.0 su base Maserati Ghibli. Ad accompagnarlo, altre due esclusive autofunebri MercedesBenz: la quattro porte E 513 in grigio e la due porte E 213 in bianco, in una versione con lo sportello laterale che si conferma discreto e funzionale per posizionare le attrezzature.


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18 MANIFESTAZIONI

EUROCOF


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MANIFESTAZIONI 19

Tel. 06 72672333 - info@eurocof.it

Con l’ampio assortimento di prodotti e accessori destinati alla propria clientela, Eurocof – l’azienda romana specializzata nella fornitura di beni e servizi alle imprese di onoranze funebri – da oltre 20 anni conferma di scegliere i fornitori italiani e di apprezzare la professionalità e la qualità del made in Italy d’eccellenza.


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PubClarius 2019_3.qxp_Layout 1 15/03/19 15:49 Pagina 1


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22 MANIFESTAZIONI

FERRARI


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MANIFESTAZIONI 23

Tel. 0376 808901 - ferrari@ferraricofani.it

Le quattro zone espositive, con i colori e gli accompagnamenti musicali che riportano alle linee di prodotto, hanno sottolineato la passione per il lavoro, l’esperienza e la qualità del prodotto italiano realizzato da Ferrari. Un percorso che regala molte novità, tra cui i modelli Rubino e Matera presentati per la prima volta in fiera, oltre al nuovo marchio Qualità Italiana Ferrari, fiore all’occhiello per i clienti attenti al made in Italy.


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24 MANIFESTAZIONI

FUNERALINFO


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MANIFESTAZIONI 25

info@funeralinfo.it

Un portale dedicato al ricordo dei propri cari e che, attraverso l’app, consente di essere costantemente informati sui decessi in una determinata zona e lasciare, volendo, anche un messaggio di cordoglio che viene successivamente consegnato alla famiglia. Per le imprese associate è indubbiamente un servizio in più, innovativo e di qualità per la propria clientela, e il caricamento del manifesto funebre necessita di poche e semplici mosse.


Pub WindCars 2019.qxp_Layout 1 13/03/19 13:03 Pagina 1


27Funermostra 1pag.qxp_Layout 1 27/03/19 15:43 Pagina 27

MANIFESTAZIONI 27

FUNERMOSTRA

Tel. +34 963861394 funermostra@feriavalencia.com

Memoria Expo è stata un’ottima vetrina anche per Funermostra, la manifestazione internazionale di prodotti e servizi funerari che ha ricordato ai numerosi visitatori il prossimo appuntamento a Valencia, in Spagna, dal 22 al 24 maggio.


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28 MANIFESTAZIONI

GIESSE RISARCIMENTO DANNI


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MANIFESTAZIONI 29

N. verde 800 125530 - giesse@giesse.info

A Memoria Expo ha illustrato agli impresari l’importanza della collaborazione per dare un servizio in più alle famiglie e soprattutto l’assistenza per ottenere il giusto risarcimento. Presente da oltre 23 anni su tutto il territorio italiano, Giesse ha gestito più di 4.200 casi di risarcimento per danni mortali, tra cui incidenti stradali, malasanità, infortuni sul lavoro, incidenti aerei, navali e ferroviari.


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32 MANIFESTAZIONI

LAVALLE


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MANIFESTAZIONI 33

Tel. 0172 373013 - lavalle.cofani@gmail.com

Si distingue da sempre per la gamma completa di cofani in numerose essenze e forme. A Memoria Expo, insieme ad alcuni tra i piĂš noti cofani, i visitatori hanno scoperto il nuovo modello 510 in frassino della linea Customizzare. Si tratta di un cofano disponibile in tre versioni, con differenti inserti in ottone tra cui scegliere e che caratterizzano, personalizzando, la fascia centrale.


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34 MANIFESTAZIONI

LOMBARDA


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MANIFESTAZIONI 35

Tel. 030 311402 - lombarda@lombarda.info

Nota per la qualità della lavorazione e l’attenzione al design, Lombarda conferma l’importanza della produzione dei fuori misura. La manifestazione è stata l’occasione per presentare alcuni prototipi che hanno affascinato i visitatori. Tra questi ricordiamo i cofani 36 Stripes in pine woods e larice, con lavorazione a strisce, Giada Woods realizzato con legni vari e, sempre con l’utilizzo di legni diversi, l’originale modello Nature.


PUB Scoiattolo 2018.qxp_26pubbliOlivettiScoiattolo2003 25/02/19 10:32 Pagina 4

Scoiattolo il saliscale Telecomando per controllo a distanza

Inserimento automatico del sistema di frenaggio brevettato

Sistema di riconoscimento automatico della fine del gradino

Ruotino piroettante per eliminare l’aggravio di peso del pieno carico

Via E. Fermi 74/A - 42021 Barco (RE) - Tel. 0522 875165 - Fax 0522 875319

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38 MANIFESTAZIONI

LORANDI


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MANIFESTAZIONI 39

Tel. 030 6900600 - lorandi@lorandi.it

Come una piazza, con tavolini e divanetti, lo stand Lorandi ha accolto i numerosi visitatori per la presentazione del catalogo e delle ultime novità . Agli angoli, in posizione rialzata, sono stati esposti cofani di valore e con particolari lavorazioni, tra cui ricordiamo i modelli 33 Spiga, 22 Cristo e 94 Ultima Cena. La linea pet e le originali urne, accompagnate anche da foto storiche dell’azienda, hanno completato l’esposizione.


40_41Melloni.qxp_Layout 1 27/03/19 15:02 Pagina 40

40 MANIFESTAZIONI

MELLONI


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MANIFESTAZIONI 41

Tel. 030 6900687 - info@mellonicofani.it

Un’esposizione che ha confermato quanto sia completa la gamma di cofani a marchio Melloni, che comprende modelli di varie forme disponibili in differenti essenze e tonalità di colore. Partendo dai modelli più classici e lisci, che soddisfano le esigenze di tutti, fino ad arrivare a quelli realizzati con particolari lavorazioni e preziosi intagli che sottolineano l’esperienza e la capacità artigianale nella lavorazione del legno.


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42 MANIFESTAZIONI

MENEGARDO


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MANIFESTAZIONI 43

Tel. 045 6450279

Come in una moderna sala esposizioni, a Memoria Expo lo stand del marchio Menegardo ha messo in mostra il meglio della produzione. Cofani che nascono dall’impegno, dall’esperienza, dalla capacità artigianale dell’azienda che risponde alla clientela mettendo a disposizione una varietà di modelli, dai più richiesti ai più esclusivi e particolari. C36 Madonna e C46 Fiori in yellow pine solo per citarne due particolarmente apprezzati.


Pub Ellena A3 Mercedes.qxp_Layout 1 22/02/19 14:26 Pagina 58


Pub Ellena A3 Mercedes.qxp_Layout 1 22/02/19 14:26 Pagina 59


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46 MANIFESTAZIONI

OLIVET TI


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MANIFESTAZIONI 47

Tel. 0522 875165 - info@funerolivetti.com

Spicca l’arancione, colore rappresentativo del marchio Olivetti, nello stand a scacchi e fa da sfondo ai numerosi prodotti noti a tutti: da quelli più storici, ma sempre attuali grazie ai costanti aggiornamenti, fino ai più innovativi. Il minifrigo F1, in tutte le versioni, inclusa quella Sprint senza vetro, il saliscale Scoiattolo, il carrello Jolly nelle due versioni automatico e manuale, la Valvola, l’Ollilight e i vari carrelli sono stati i più apprezzati.


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48 MANIFESTAZIONI

PILATO


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MANIFESTAZIONI 49

Tel. 0422 881298 - pilato@pilato-spa.it

È stata la regina e la vera novità dello stand la rivoluzionaria Norma su base Mercedes-Benz, l’evoluzione della Toska E212. Solida ma sobria nella sua struttura esterna, presenta un vano funebre con un’ottima abitabilità e un volume di carico estremamente generoso, il massimo che si possa ottenere in questa tipologia di mezzi. I visitatori hanno riconfermato il grande apprezzamento anche per gli altri modelli su base Jaguar e Mercedes-Benz, affiancati dai nuovi furgoni Vito con soluzioni di allestimento flessibili realizzate con materiali di altissimo pregio ed elevata robustezza.


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51RegistroItalianoCremazioni 1pag.qxp_Layout 1 27/03/19 15:06 Pagina 51

MANIFESTAZIONI 51

REGISTRO ITALIANO CREMAZIONI Tel. 02 87214414 registro@registroitalianocremazioni.it

Garantire il diritto di scelta e tutelare le volontà degli iscritti in materia di cremazione, conservazione e dispersione delle ceneri è il principale obiettivo del Registro Italiano Cremazioni. Le imprese associate possono beneficiare di numerosi vantaggi, tra cui l’autorizzazione a raccogliere i testamenti relativi alla cremazione per operare in completa autonomia in nome del Registro Italiano Cremazioni.


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54 MANIFESTAZIONI

RENOVA


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cell. 335 6752060 - info@renovaspa.it

La versione ibrida del modello Medea Vignale quattro porte, realizzato su meccanica Ford Mondeo, è stata particolarmente ammirata dall’impresario funebre che già conosceva le linee e ne apprezzava quindi l’estetica. Ma anche da chi si è avvicinato per scoprire tutti i vantaggi di questo innovativo modello dotato di un potente motore a benzina e di una tecnologia intelligente che riconosce quando è conveniente passare all’alimentazione elettrica.


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RESMINI


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MANIFESTAZIONI 57

Tel. 035 800051 - info@resmini.eu

Tra i cofani artistici che sottolineano il pregio e il design esclusivo del marchio Resmini citiamo i modelli PL 18 liscia in ebiara e Americana, un pezzo unico dalle misure non standard e che ha trovato subito un acquirente. Ha riscosso grande successo anche il cofano Soffione in frassino, un modello dalla forma semplice impreziosito da un artistico dipinto a mano realizzato da Alice Facheris, diplomata a pieni voti all’Accademia di Brera.


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MANIFESTAZIONI 59

RIELLO

Tel. 030 6871315 info@riellofratelli.it

Nuovi ed eleganti set per allestire le camere ardenti – tra cui Mercurio in plex, Zaffiro in plex satinato con particolari cromati e Rovere Sbiancato in ottone verniciato e particolari cromati – si sono aggiunti ai prodotti già noti ed esposti a Memoria Expo. Una vasta produzione dagli stili differenti che si compone di accessori, per decorare e impreziosire i cofani funebri e gli ambienti, e di strumenti per il lavoro dell’impresario.


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SERVICE GLOBAL FASHION


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Tel. 0331 668220 - commerciale@sgfsrl.net

Non una semplice divisa, ma raffinati abiti realizzati con tessuti di qualità che rispecchiano lo stile moderno e curato dell’impresa di onoranze funebri. Service Global Fashion ha portato a Memoria Expo alcuni esempi che testimoniano la varietà e la qualità della produzione. All’assortimento, che conta più di 30mila capi in pronta consegna e assicura la continuità dei modelli, si aggiunge la linea sartoriale dedicata ai più esigenti, che vogliono seguire stile e gusti propri.


PUB Jolly 2018.qxp_PubOlivettiJolly 25/02/19 10:32 Pagina 1

Via E. Fermi 74/A - 42021 Barco (RE) - Tel. 0522 875165 - Fax 0522 875319

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Pub Giesse giugno2018.qxp_Layout 1 25/02/19 10:44 Pagina 1


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64 MANIFESTAZIONI

SPAF


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MANIFESTAZIONI 65

Tel. 011 9771553 - spaf@spaf.it

Uno stand luminoso e accogliente, con pareti e spazi allestiti per presentare il meglio della ricca produzione. Specializzata infatti nella realizzazione di maniglie per il cofano funebre, Spaf vanta anche un ampio assortimento di altri prodotti, tra cui urne, targhe, attrezzature tecniche per case funerarie e carrelli. Tra le ultime novitĂ , i pannelli retroilluminati e personalizzabili con le immagini scelte direttamente dagli impresari.


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66 MANIFESTAZIONI

WIND CARS


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MANIFESTAZIONI 67

cell. 335 6752060 - info@windcars.it

Presentato con un ricco allestimento che possiamo definire lo standard Wind Cars, il furgone Mercedes-Benz ha conquistato gli operatori per l’estetica ma soprattutto per la funzionalità . Studiato per ospitare due cofani, anche tre se necessario, ha un pianale sollevabile con una sola manovra per creare uno spazio che permette di inserire con facilità materiali anche particolarmente alti, come, per esempio, le parti degli arredi funebri.


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68 MANIFESTAZIONI

TECNICA


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MANIFESTAZIONI 69

Tel. 02 70634560 - info@tecnicaed.it

Un salotto per uno scambio di saluti e opinioni con gli impresari e i protagonisti del settore, ma anche con la redazione e gli esperti che collaborano alla realizzazione delle ormai note rubriche presenti ogni mese sulla rivista. Ăˆ risultato particolarmente gradito il poster appositamente realizzato per l’occasione e dedicato alle autofunebri storiche che Tecnica ha regalato a tutti i visitatori.


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COFANI 71

NON LA SOLITA URNA A QUADRO Disponibile in diverse essenze e colori, il modello Capri Parete realizzato da L’Equipe può essere appeso interamente. Ma non è la solita urna a quadro e infatti, per soddisfare le esigenze di chi decide una ricollocazione in altro luogo, è possibile appendere anche solo la cornice.

Capri Parete

L’Equipe • Tel. 0131 253566 www.urnecremazione.it • commercialebrusasco@gmail.com

Via E. Fermi 74/A - 42021 Barco (RE) - Tel. 0522 875165 - Fax 0522 875319

www.funerolivetti.com


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72 PRODOTTI

DIFFONDERE ARMONIA Con l’eleganza e la modernità al punto giusto, senza mai esagerare, gli arredi sacri realizzati da Clarius ricreano ambienti originali e accoglienti per l’ultimo saluto.

È

uno stile semplice, ma accuratamente studiato, con linee pure ed evocative quello dei prodotti realizzati dall’azienda Clarius. La qualità estetica è valorizzata anche dall’utilizzo di diversi materiali che contribuiscono a rendere ogni prodotto innovativo e originale. Dalla sede di Recanati, in provincia di Macerata, Clarius realizza un’ampia varietà di prodotti di arredo funerario adattabile a tutti gli ambienti. A partire dalle case funerarie. «L’impresario che vuole allestire le sale della propria casa funeraria trova da noi un esempio molto concreto», afferma Giuliano Pepa, titolare di Cla-

Il set Sigma classico, con l’altare e le panche dotate di cuscino realizzati da Clarius, che affianca alla produzione di arredo funebre quella di arredo sacro. rius. «A seconda delle dimensioni e dei colori prevalenti, dalle pareti ai pavimenti, con-

sigliamo la soluzione che più si adatta e, su richiesta, la proponiamo ai nostri clienti attraverso un render che permette di capire l’impatto estetico di un nuovo set». Le soluzioni pensate da Clarius non si rivolgono solo alle case funerarie, ma anche ad ambienti a utilizzo temporaneo o più piccoli. Per questo molti set sono facilmente smontabili e dotati di valigie per il trasporto.

Il set Pyramid pensato anche per essere trasportato, con tre comode valigie per riporre gli elementi.


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PRODOTTI 73

Il set Sigma nella versione bianco laccato.

Clarius • Tel. 071 987108 • www.clarius.it • info@clarius.it


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76 MANIFESTAZIONI

L’EVENTO PER IL CENTRO S

i è svolto nel primo weekend di marzo presso il Balletti Park Hotel di San Martino al Cimino, in provincia di Viterbo, e ha permesso a operatori funebri e impresari del Centro Italia di avviare nuove collaborazioni con note realtà italiane specializzate nella produzione di cofani, autofunebri, urne, accessori e altri servizi. Il Forum Lazio è stato organizzato da Scacf e dallo storico partner Nct, società che, con il magazzino di Viterbo, ha continuato a crescere e oggi è gestita da figlie, generi e nipoti del fondatore Tonino Nocilli, scomparso prematuramente nel 2001.


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MANIFESTAZIONI 77

Renato Sgoluppi al centro, tra la nipote Michela e la figlia Mariella, insieme a Nicola Chiasserini, Stefano Calevi e Alessia Terri del magazzino Nct.


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ANCHE OLTREOCEANO! L’

eccellente spirito creativo e la qualità made in Italy che caratterizzano l’intera produzione Rotastyle hanno riscosso particolare successo anche tra gli operatori funebri d’oltreoceano presenti lo scorso marzo alla manifestazione Miami Funer.

Cinzia Rota, art director Rotastyle, insieme alla figlia Elisabetta nello stand allestito in occasione di Miami Funer, la manifestazione che si è svolta dal 13 al 15 marzo in Florida, a Miami.


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AZIENDE 81

Il cofano Ciliegio in Fiore – appartenente all’omonima linea di cofani, urne, accessori e elementi d’arredo, in rovere americano e con intarsi realizzati a mano con pregiati legni, metalli e madreperla – è stato presentato in due versioni e differenti tonalità di colore.

L’originale produzione Rotastyle ha suscitato la curiosità e l’interesse dei numerosi visitatori dello stand, che hanno confermato di apprezzare la creatività e lo stile dell’azienda italiana.

Rotastyle • Tel. 035 461214 • Fax 035 461470 • www.rotastyle.it • info@rotastyle.it


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ade in ITALY

SI PUÒ… E SI DEVE! Comprare prodotti made in Italy è una scelta che l’impresario può e deve fare per avere in ogni momento la certezza di operare con prodotti certificati, garantiti e che rispondono alle normative vigenti. E si può fare solo scegliendo produttori noti, come ha confermato nel corso dell’intervista Daniele Borsari, titolare dell’impresa Borsari di Moglia, in provincia di Mantova.

Daniele Borsari titolare da quasi 30 anni dell’omonima impresa di Moglia, in provincia di Mantova, e da ormai più di un anno dell’impresa San Biagio di Suzzara.


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RUBRICHE 85

Quali sono i punti di forza di una realtà come l’impresa Borsari che opera con successo in questo settore da quasi 30 anni? Il passaparola è la forma più efficace di pubblicità, positiva o negativa che sia. E solo lavorando in modo serio e puntuale si possono ottenere ottimi risultati ed essere apprezzati dalle famiglie. Nei piccoli paesi il funerale è un atto rituale ancora molto sentito e vissuto, i primi controllori sull’operato dell’impresa sono gli stessi dolenti, molto esigenti nella scelta del cofano e degli arredi funebri. Come impresario e professionista del settore funebre adotto inoltre una rigorosa politica del made in Italy rifornendomi esclusivamente da costruttori noti. E lo faccio da quando ho aperto l’attività nel 1990. La mia soddisfazione e le garanzie mi hanno sempre tenuto lontano dall’intraprendere strade o soluzioni più rischiose come l’acquisto di cofani sottocosto e di dubbia provenienza. Soluzioni rischiose e comportamenti irregolari che vengono sanzionati… Certo, in questo modo si va incontro a sanzioni amministrative pecuniarie e penali che per una piccola realtà imprenditoriale assesterebbero al bilancio un colpo quasi mortale. Senza dimenticare la perdita dell’immagine e della credibilità, un importantissimo patrimonio nel rapporto con la clientela. Le famiglie, specie nei piccoli centri urbani e nei paesi, non perdonerebbero mai all’impresario la tentata truffa o anche solo una prestazione sottotono, con materiali scadenti e poco durevoli. E io non vedo il motivo di rischiare! In 30 anni di esercizio non ho mai riscontrato problemi di tenuta dei feretri anche dopo diverso tempo dalla sepoltura, in particolare nella tumulazione, pratica funebre ancora dominante nel sistema funerario e cimiteriale italiano. Molti ritengono che i controlli nel settore non siano sufficienti e quindi non tutelino il consumatore e l’impresa virtuosa. Qual è il suo

pensiero a riguardo? I controlli, seppur sporadici e random, ci sono, soprattutto da parte della Guardia di Finanza. È di dominio pubblico il sequestro, qualche tempo fa, di cofani d’importazione cinese altamente irregolari per materiali impiegati e spessori delle assi, neppure ottenute da legno massello, condizione minima per la loro commerciabilità in Italia. Certo, un’azione più incisiva anche delle autorità amministrative di verifica sarebbe pur sempre auspicabile, ma le limitate risorse a disposizione dei Comuni e la polverizzazione del tessuto imprenditoriale italiano rendono sempre più complicato lo scenario. Per questo l’impresario e il proprio personale devono essere responsabilizzati, per una questione di etica professionale, ma anche per i rischi di natura penale che gravano sul loro operato. Meglio non scherzare con la legge, perché affrontare un processo penale, con gli alti costi e i tempi dilatatati della giustizia italiana, equivale quasi già a una condanna preventiva o quanto meno a un notevolissimo danno economico. Meglio allora essere previdenti e attingere, a monte, da fonti sicure e certificate. Ed è il produttore italiano, forte della sua collaudata esperienza, che sa garantire il rispetto della vigente normativa. Riscontra delle difficoltà operando sul confine tra Emilia Romagna e Lombardia, tra le prime regioni a dotarsi di un proprio corpus normativo con cui si è superata la vecchia, ma pur sempre unitaria, legislazione nazionale rappresentata dal Dpr 285/1990? Posso affermare che lavorare tra due regioni con regolamentazioni, per quanto riguarda il settore funerario, piuttosto eterogenee e non compatibili non giova. Nel caso specifico dei cofani funebri, per esempio, diventa fondamentale rapportarsi con un costruttore capace di soddisfare i requisiti tecnici richiesti dalle rispettive normative. Così come è importante la relazione di reciproco aiuto e di supporto tra imprese operanti in zone limitrofe.


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RUBRICHE 87

Lettere

al direttore

Caro direttore, sono il titolare di una classica, normalissima impresa funebre, che opera quotidianamente con tenacia, per organizzare un centinaio di servizi all’anno. Le scrivo questa lettera con preoccupazione e rammarico, dopo aver letto con disappunto alcuni contenuti del progetto di legge n. 1143 “Disciplina delle attività funerarie, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri” firmato dalla deputata Foscolo e dal senatore Bellachioma, depositato in data 6 settembre 2018. Pochi giorni addietro è iniziato l’iter di discussione e approvazione, affidato alla XII Commissione Affari Sociali. Con stupore leggo uno dei pensieri che andranno a determinare la legge, a pagina 3 “Il contesto di diffusa polverizzazione societaria e la conseguente eccessiva densità di operatori funebri in ambiti territoriali ristretti favorisce fenomeni di accanimento sulle famiglie dolenti le quali, a causa del trauma di un lutto recente, risultano maggiormente vulnerabili e quindi condizionabili circa la scelta non solo dell’impresa funebre cui affidarsi, ma anche della tipologia di servizio funebre da svolgere”. Da sempre la politica fa proprie le battaglie contro monopoli e oligopoli, che nei vari settori economici sfiancano, condizionano e alle volte distruggono, il lavoro di migliaia di imprese più piccole di loro. E quotidianamente apprendimento dai mezzi d’informazione notizie di scandali, malaffare… quasi sempre con cifre importanti e attori ben lontani dalla classica impresa famiglia e dalla piccola società. Foscolo e Bellachioma vedono il settore funebre andare al contrario rispetto al mondo reale? Solo nel settore funebre la concorrenza, che è quella condizione nella quale più imprese competono sullo stesso mercato, tra domanda e offerta, è dannosa e si trasforma in accanimento sulle famiglie? La conseguenza di questo strano pensiero si concretizza nell’art. 9 (Requisiti dell’impresa funebre e dei soggetti ad essa collegati) comma 1 d) un addetto abilitato alla trattazione delle pratiche amministrative e degli affari, in possesso dei relativi requisiti formativi stabilmente assunto con regolare contratto di lavoro con il richiedente l’autorizzazione; e) dipendenti con funzioni di necroforo in numero non inferiore a quattro assunti a tempo pieno e indeterminato con regolare contratto di lavoro con il soggetto richiedente l’autorizzazione, in base a quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria e dalla normativa vigente in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro, e in possesso dei relativi requisiti; Quindi Foscolo e Bellachioma ritengono indispensabile per migliorare il settore e ridurre l’accanimento sulle famiglie che un’impresa funebre, per essere autorizzata allo svolgimento della propria attività, debba assumere con regolare contratto di lavoro dipendente, a tempo pieno e indeterminato, 1 addetto per la trattazione degli affari più 4 necrofori. Con il comma 6 possiamo confermare che sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico: deve essere data informazione sia agli utenti, all’atto del conferimento del mandato, sia alle pubbliche amministrazioni, in occasione della presentazione della richiesta di autorizzazione al trasporto e, comunque, agli organi deputati alla vigilanza e al controllo delle attività funebri. Con questo comma vogliono permettere una collaborazione solo tra imprese già in possesso autonomamente dei requisiti richiesti al comma 1. Quindi chi non ha i requisiti (5 dipendenti) chiude, anche se ha un carro funebre, mentre chi li ha può collaborare con colleghi di pari dimensione. Hanno deciso di far chiudere anche i centri servizi? Se questa norma passerà, quante imprese funebri chiuderanno non potendosi permettere 5 assunzioni? Saranno in condizione di continuare solo imprese da più di 400-500 funerali annui? Se questa proposta di legge non è uno scherzo, è stata redatta per favorire un oligopolio di poche centinaia di imprese a discapito di migliaia attualmente esistenti, eliminando la concorrenza. Sicuramente serve una legge nuova che snellisca burocrazia, procedure,… che tuteli tutti, piccole, medie e grandi imprese, renda obbligatorio un serio percorso formativo per accedere alla professione e metta al centro della normativa la figura della “famiglia dolente”. Ma non possiamo avallare e giustificare una legge nuova che porta letteralmente alla chiusura di migliaia di imprese esistenti.

Capaccio Paestum, 12 marzo 2019


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Via E. Fermi 74/A - 42021 Barco (RE) - Tel. 0522 875165 - Fax 0522 875319

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