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Anno 28 N. 3 Marzo 2020 Copia omaggio (euro 2,50)
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DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO
MARZO 2020
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LA RIVISTA
PER L’IM
PRESARIO
Anno 28 N.
3 Marzo 2020
DAL 1993
MARZO 2020
Sempre più spazio ai nostri esperti e professionisti, per affrontare insieme agli impresari il futuro del settore con approfondimenti, opinioni e consigli sulle principali e più importanti temati‐ che della funeraria.
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Tiziano Bertin
TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE
DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO
Mensile inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore. edito da:
IL CONSIGLIO DELLA PSICOLOGA Monica Fiocchi
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Via Antonio Bazzini, 24 - 20131 MILANO Tel. +39 02 70 63 45 60 Fax +39 02 26 68 04 08 info@tecnicaed.it
Direttore responsabile Tiziano Bertin tbertin@tecnicaed.it Redazione Claudia Baroncini cbaroncini@tecnicaed.it Progetto grafico e impaginazione Gabriele Calzolari gcalzolari@tecnicaed.it Amministrazione tecnicaeditoriale@legalmail.it Per la pubblicità tel. 335 1337357 tbertin@tecnicaed.it Registrazioni • Tribunale di Milano n. 332 del 3/7/1993 • R.O.C., Registro nazionale degli Operatori della Comunicazione al n. 26119 Stampa Colorshade di Cabrini Matteo M. Via Cristoforo Colombo, 7 20068 - Peschiera Borromeo (MI) Fotografie Archivio fotografico Tecnica Editoriale srl Archivio fotografico Fotolia.com
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LA PAROLA ALL’ESPERTO Giovanni Veggiotti
Chiuso in redazione il 17-1-2020
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ESPORTIAMO IL MADE IN ITALY
La partecipazione alla NFDA Convention & Expo si è confermata per Apiemme Engineering un’ottima occasione per un arricchimento internazionale e per esportare le proprie competenze.
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Paolo Gentilini, amministratore di Apiemme Engineering.
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i è svolta negli Stati Uniti, a Chicago, dal 27 al 30 ottobre 2019 la NFDA Convention & Expo, organizzata come ogni anno dalla National Funeral Directors Association, l’associazione che riunisce numerose imprese funebri, nota a livello mondiale per l’offerta di esperti professionisti e di formazione. Apiemme Engineering ha partecipato con successo a questo appuntamento oltreoceano e grazie al confronto con realtà estere è tornata con
interessanti spunti a livello professionale. Al tempo stesso questa partecipazione ha consentito all’azienda bresciana, specializzata nella progettazione di case funerarie e sale del commiato su tutto il territorio nazionale, di allargare i propri confini per esportare all’estero le competenze firmate made in Italy.
sion ed è fondamentale far comprendere che è soprattutto investendo in competenze che non si commettono errori». Per la propria clientela Apiemme Engineering rappresenta l’unico interlocutore che cura ogni aspetto dell’iter progettuale, in ogni minimo dettaglio. Un vero vantaggio in termini di efficienza, tempi di risposta e assunzioni di responsabilità.
LE NOSTRE COMPETENZE ANCHE ALL’ESTERO «È molto importante esportare le nostre competenze e queste esperienze servono proprio a far conoscere il nostro lavoro e il nostro modo di operare, ma allo stesso tempo il confronto concreto ci arricchisce», afferma Paolo Gentilini, amministratore di Apiemme Engineering. «Guidare il cliente verso il risultato finale è la nostra mis-
La lista degli espositori dell’edizione 2019 di NFDA Convention & Expo, con la partecipazione di Apiemme Engineering.
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Torna l’esclu ll’esclus esclus esc usivo evento o dei produtt produttori tori italiani nel 2021 2021 Sono aperte le iscrizioni collegati al sito www.memoriaexpo.it e scarica la nuova modulistica
Quarta Edizione
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SENZA RINUNCIARE Dalle misure contenute e semplice da manovrare, senza rinunciare alle linee moderne e all’eleganza. Per queste caratteristiche l’impresa Arata Bruno di Cicagna, in provincia di Genova, ha scelto la Mbc di Chiotti.
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Da destra, Angelo Arata con il nipote Marco. Sotto, accanto alla nuova Mbc due porte di Chiotti in grigio.
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ono diverse le sedi dell’impresa di onoranze funebri Arata Bruno, tutte in provincia di Genova e precisamente nel Tigullio, l’area della Riviera di Levante nota per le bellezze naturali e per le località sempre molto apprezzate dai turisti. A Cicagna si trova ancora oggi la prima sede dell’impresa, nata negli anni Cinquanta grazie alla volontà e all’impegno di Bruno Arata e della moglie Rosa. L’impresa ha continuato la sua
attenzione alle esigenze: la terza generazione con i nipoti Marco, Anna, Rossella e Andrea è già presente e affianca Luisa, Franca e Angelo, figli dei fondatori. COMPATTA ED ELEGANTE
«La personalizzazione di un servizio è per noi fondamentale per permettere alle famiglie di vivere l’ultimo saluto nel modo più sereno possibile», commenta Angelo Arata. Nell’offerta di un servizio attento e puntuale rientra anche la scelta dell’ultimo
modello di autofunebre: la Mbc su base Mercedes-Benz di Chiotti di colore grigio. «Eravamo alla ricerca di un passo corto, con dimensioni un po’ più contenute per muoverci con maggiore semplicità nel territorio in cui operiamo, dove spesso gli spostamenti prevedono percorsi che possono dare problemi nelle manovre», conclude Angelo.
Il vano feretro della Mbc di Chiotti recentemente acquistata dall’impresa Arata Bruno. espansione che ha portato alla nascita, negli anni Novanta, delle sedi di Chiavari e di Carasco e, dieci anni più tardi, di quelle di Rezzoaglio e di Santo Stefano D’Aveto. È sempre la famiglia Arata a gestire l’impresa, con grande spirito innovativo e massima
Chiotti • Tel./Fax 0175 64129 • Cell. 334 9306071 • www.chiottiauto.it • chiottiauto@libero.it onoranze funebri Arata • Cicagna (GE) • Tel. 0185 971035
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uando vuole soddisfare i propri gusti estetici e confermare uno stile anche per l’abbigliamento da lavoro, l’impresario funebre cerca di andare oltre lo standard. Ha bisogno di abiti che consentono di muoversi in completa libertà, quindi comodi, ma al tempo stesso molto eleganti per la cerimonia. Service Global Fashion, specializzata in abbigliamento professionale dal 1983, propone continuamente all’impresario nuove linee per lo staff. La nuova linea sartoriale – che si affianca ai capi in pronta consegna, un servizio sempre molto apprezzato dalle imprese funebri non solo per la qualità ma anche per la continuità dei modelli disponibili in varie taglie – sarà presente alla manifestazione Tanexpo di Bologna, padiglione 21 – stand A58, con capispalla realizzati con il nuovo tessuto Limoflex, prodotto resistente, antiacqua e antigraffio.
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ECCO LE ALTRE TRE Due Polaris e la GrandAurora si aggiungono al ricco parco auto dell’impresa Rizzi di Nova Milanese, in provincia di Milano, che riunisce modelli esclusivi e innovativi firmati Pilato.
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Le tre nuove autofunebri – la GrandAurora su base Jaguar XF e due Polaris quattro posti su meccanica Mercedes-Benz classe E213 – davanti alla casa funeraria Luce.
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a quasi 20 anni il marchio Pilato è un punto di riferimento per l’impresa di onoranze funebri Rizzi di Nova Milanese, in provincia di Milano. L’inizio della collaborazione coincide proprio con l’avvio dell’attività fondata e gestita dai due fratelli Alessio e Andrea Rizzi e ha recentemente portato all’acquisizione di altri tre modelli che si aggiungono a quelli già presenti: due Polaris quattro posti realizzate su meccanica Mercedes-Benz classe E213, blu e grigia, e la GrandAurora su base Jaguar XF in grigio.
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Sopra, il vano feretro delle nuove autofunebri che si sono aggiunte al parco auto già ricco di modelli firmati Pilato. «È importante per noi e per la nostra attività avere prodotti aggiornati e in grado di soddisfare il gusto estetico dei familiari che desiderano dare l’ultimo saluto in modo non solo decoroso ma anche elegante», commenta Andrea Rizzi. «E la nostra collaborazione con Pilato ci consente di soddisfare queste richieste e avere sempre a disposizione autofunebri moderne». UN’ATTENZIONE IN PIÙ Dal 2015 l’impresa Rizzi offre alle famiglie del territorio un servizio in più: la casa funeraria Luce, disponibile anche per altre imprese che operano in zona. È stata pensata e realizzata su quattro piani: il primo e il secondo ospitano le 7 camere per l’esposizione del defunto, mentre il piano terra è dedicato all’accoglienza, con la reception, lo spazio per il ristoro e la sala del commiato. Il piano interrato è stato invece completamente destinato alla
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preparazione del defunto. «Con questa struttura abbiamo voluto creare una casa funeraria in grado di accogliere famigliari, amici e conoscenti del defunto in un ambiente riservato, per consentire un ultimo saluto al proprio caro prima della cerimonia funebre in un luogo all’altezza del compito che è chiamato a svolgere», ci spiegava in una precedente intervista Andrea Rizzi. «Non un ambiente freddo, come purtroppo a volte si può presentare una camera mortuaria, ma accogliente e al tempo stesso discreto».
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GIOVANI CHE SI DISTINGUONO La cura del servizio è ciò che caratterizza un’impresa. È il pensiero del giovane impresario Lorenzo Gori, titolare delle onoranze funebri San Francesco di Alatri, in provincia di Frosinone.
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icini alle famiglie in un momento difficile. Non è solo la frase riportata sulla vetrina dell’impresa di onoranze funebri San Francesco di Alatri, in provincia di Frosinone, ma che per il titolare è diventata un punto fermo nell’organizzazione del servizio funebre. «Il momento del lutto richiede una nostra presenza costante, ma sempre discreta, e la massima attenzione nello svolgimento di tutte le attività indispensabili per la gestione della cerimonia funebre e della sepoltura», afferma Lorenzo Gori, il giovane impresario, di soli 24 anni, che dopo un’importante e utile esperienza nel settore ha inaugurato nel 2015 la propria impresa funebre. PER AGGIUNGERE VALORE Si occupa di tutto l’impresa San Francesco, dalle pratiche
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burocratiche al trasporto fino alla realizzazione di addobbi floreali disponibili in un’ampia gamma di colori e fiori differenti, in base alle volontà della famiglia. «La cura del servizio, con particolare attenzione a una perfetta e decorosa presentazione del defunto nei momenti della veglia, deve sempre confermarsi un segno distintivo per l’impresa», conclude Lorenzo. «E anche la scelta dei prodotti, tra cui spicca il marchio Caggiati, contribuiscono a dare ulteriore valore alla mia
impresa, soprattutto quando la varietà permette di soddisfare gusti ed esigenze diverse».
Sotto, l’ufficio di Alatri e, a destra, alcuni prodotti a marchio Caggiati, fornitore dell’impresa San Francesco dalla sua fondazione nel 2015.
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ARTISTICHE EMOZIONI È disponibile in ebiara, esotico, frassino e mogano il modello 89 della linea Emozioni di Ferrari. L’eleganza e la raffinatezza di questo cofano sono ulteriormente valorizzate dall’artistica e originale lavorazione che abbraccia l’intera superficie.
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PREZIOSE STRIATURE Dalle tipiche striature scure, il frassino olivato è un’essenza pregiata scelta da Lavalle per il modello 990 Raggio. Un particolare disegno impreziosisce l’intero cofano conferendogli uno stile raffinato ed esclusivo.
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40 COFANI
CINQUE SPIGHE È con grande armonia che il modello 33 di Lorandi riesce a unire linee semplici e stile sobrio a una forma maestosa. Nella versione Spiga, disponibile in pinewood, ayous, frassino, ebiara e avoura, un delicato intaglio propone un artistico mazzo composto da cinque spighe.
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SEMPLICEMENTE VERSATILE Il design semplice, ma delicato, elegante e arricchito da tre linee, contribuisce a rendere questo modello molto versatile, adatto quindi a rispondere a esigenze differenti e a soddisfare i gusti delle famiglie. Si tratta del modello C 38 realizzato in frassino da Menegardo.
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ade in ITALY
TRACCIABILITÀ DELLA MATERIA PRIMA Un tema molto importante per tutti i costruttori di cofani ma soprattutto per gli impresari che, affidandosi a fornitori certi, sanno di poter contare su un prodotto italiano, di qualità e con provenienza certificata. Ne abbiamo parlato con Federica Ferrari.
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er tracciabilità della materia prima si intende la possibilità di seguire tutto il percorso che la materia prima, in questo caso specifico il legno, compie prima di arrivare dai produttori nazionali ed essere trasformata in cofano funebre. È fondamentale il rispetto di precisi requisiti –
quali, per citarne alcuni, la provenienza da foreste certificate oppure il rispetto delle regole ambientali – e delle normative in vigore. «È chiaro che rivolgendosi a produttori noti l’impresario può contare su tutte queste garanzie ed essere certo di aver acquistato un prodotto
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Le essenze
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certificato e in possesso di tutte le caratteristiche, dal tipo di essenza fino alle vernici utilizzate», conferma Federica Ferrari, responsabile produzione di Ferrari. «Il valore della produzione made in Italy nel settore funebre è sempre più riconosciuto in Italia, ma anche dagli impresari stranieri, non solo per quanto riguarda lo stile e il design, ma anche per le garanzie e l’alta qualità delle materie prime utilizzate».
Frassino
Mogano
Essenze: controllo e massima attenzione
«Il timbro Uni, che siamo giustamente obbligati a produrre sui cofani venduti in Friuli, dov'è in vigore una normativa che la rende obbligatoria», conclude Federica Ferrari, «è una garanzia della veridicità dell’essenza riportata sul co‐ fano venduto».
Rovere
Ekop
Ebiara
Fraké
A destra, alcune tra le più note essenze utilizzate per la realizzazione di cofani funebri made in Italy. Yellowpine
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PRODOTTI 51
CHI FA DA SÉ… U
sa lo Scoiattolo di Olivetti. Un carrello che permette di movimentare il feretro da soli e soprattutto in completa sicurezza, anche quando si devono affrontare scale ripide oppure molto strette. È anche in grado di riconoscere la fine del gradino, evitando quindi spiacevoli incidenti, ed è dotato di un sistema di frenaggio brevettato che arresta il carrello appena viene rilasciato il pulsante sul manubrio.
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EREDITÀ AI MINORI COME FUNZIONA? Anche i minorenni possono essere eredi, ma non possono accettare autonomamente l’eredità. Devono farlo per loro i genitori o il tutore nominato dal giudice, sia in caso di successione testamentaria, cioè disposta secondo le volontà del defunto contenute nel testamento, sia in caso di successione legittima, ovvero disposta secondo i criteri di legge quando non c’è il testamento.
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a legge definisce in maniera chiara quali sono le responsabilità dei genitori o del tutore in caso di accettazione di eredità, soprattutto quando la successione riguarda dei debiti: si tratta di un atto di straordinaria amministrazione del patrimonio del minore e, quindi, necessita dell’autorizzazione da parte del giudice tutelare. I DOVERI DEI GENITORI Chi non ha ancora compiuto 18 anni può acquistare la qualità di erede, ma non può accettare autonomamente l’eredità. Al suo posto devono farlo i genitori oppure il tutore legale. La legge definisce che i genitori devono sempre agire nella tutela degli interessi dei figli e stabilisce anche i doveri nella gestione del patrimonio del minore. Spetta dunque ai genitori, congiuntamente, stabilire co-
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me e se accettare la successione. Se i genitori sono in contrasto, bisogna rivolgersi al giudice, il quale, valutata la situazione, prenderà la decisione più conveniente per il minore. Se il minore ha tra i 12 e i 17 anni il giudice deve prendere in considerazione anche la sua opinione. Quando tra madre e padre non si riesce a raggiungere un accordo il giudice stabilisce a chi dei due affidare il potere decisionale. Se i genitori sono deceduti o hanno perso la responsabilità genitoriale, invece, l’accettazione dell’eredità spetta al tutore che, esattamente come i genitori, per accettare o rifiutare l’eredità deve rivolgersi al giudice, in quanto si tratta di un atto di straordinaria amministrazione. LA GESTIONE DEL PATRIMONIO Dopo l’autorizzazione del giudice, i genitori o il tutore del minore possono accettare l’eredità dinanzi al notaio. Questo significa che i genitori avranno anche il compito di gestire il patrimonio ereditato, sempre nel rispetto degli interessi del figlio.
Gli atti di ordinaria amministrazione possono essere compiuti senza l’intervento del giudice, cioè le azioni dirette alla conservazione o alla custodia dei beni ereditati. Quelli di straordinaria amministrazione, che possono cioè alterare la posizione patrimoniale del minore, necessitano invece dell’autorizzazione giudiziaria. Quando il figlio compie 18 anni acquista automaticamente il diritto di gestire il patrimonio ereditato senza dover dare conto ai genitori. QUALI
SONO GLI ATTI DI STRAOR-
DINARIA AMMINISTRAZIONE?
Si considerano atti di straordinaria amministrazione tutti
quelli che mettono a rischio il patrimonio del minore, come, appunto, il rifiuto o l’accettazione dell’eredità. Per compiere questi atti i genitori o il tutore devono prima chiedere l’autorizzazione al giudice. In particolare, l’autorizzazione serve per: - vendere, cedere, ipotecare, donare, dare in pegno i beni ereditati dal figlio o da lui ricevuti a qualsiasi titolo (per esempio una donazione); - accettare o rinunciare all’eredità, sia in caso di successione testamentaria che legittima; - accettare donazioni; - sciogliere comunioni di beni; - riscuotere capitali; - contrarre mutui. Come si può vedere, le implicazioni giuridiche nella gestione del patrimonio di un minore, soprattutto nel caso che lo stesso rivesta la qualità di erede, sono tali e tante da necessitare un supporto legale e fiscale qualificato. E Gruppo Mazzini sa gestire tutte le problematiche relative a queste situazioni con umanità, competenza e velocità, garantendo alla famiglia la risoluzione dei problemi.
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DA COLLEGA A COLLEGA Roberta Ridolfi, infermiera dell’emergenza e nell’ambito formativo. Tania Bressan, nel settore amministrativo di un’impresa funebre, si occupa anche delle adempienze del Testo Unico sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro e del Gdpr 679. Parallelamente alle nostre occupazioni prioritarie, da oltre 10 anni ci occupiamo di sicurezza sul lavoro e di primo soccorso aziendale. Seguendo le linee guida sanitarie e tramite Pratika Growup (struttura integrata che supporta le aziende nella gestione dei rischi aziendali) abbiamo creato diversi format di corsi di primo soccorso per le aziende e un progetto di primo soccorso pediatrico con dispensa tecnica.
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dacollegaacollega@gmail.com
Scopo di questa rubrica è sensibilizzare tutti gli operatori del comparto sui temi della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. L’esperienza e la voglia di approfondire hanno portato Roberta Ridolfi e Tania Bressan, in collaborazione con Pratika Growup, ad analizzare argomenti spesso sottovalutati nella funeraria. «Il nostro principale obiettivo è quello di riuscire a trattare argomenti, a volte complessi, in maniera semplice e alla portata di tutti. Ci auguriamo che la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro diventi un argomento di formazione basilare e non solamente un obbligo di legge da rispettare».
Il rischio CHIMICO Rispetto a quanto si possa pensare a una prima valutazione, il rischio chimico è molto diffuso nell’ambiente di lavoro del settore funebre.
P
artendo dalla definizione ricavata dall’art. 222 del Decreto Legislativo 81/08 – dove sono definiti agenti chimici “tutti gli elementi o composti chimici ESISTONO DUE GRANDI CLASSI CHE DISTINGUONO GLI AGENTI CHIMICI: sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato” – si può facilmente intuire come gli agenti chimici siano parte della nostra quoIN FUNZIONE AI RISCHI PER LA SALUTE tidianità lavorativa: dai proIN FUNZIONE AI RISCHI PER LA SICUREZZA agenti con proprietà tossicologiche dotti per le pulizie e la disinagenti con proprietà pericolose fezione ai fumi della • sostanze nocive saldatura, gas e vapori tossici • infiammabili • sensibilizzanti o odori dovuti alla decompo• esplosivi • irritanti sizione delle salme che respi• comburenti • tossiche riamo in molte nostre attività • corrosivi • cancerogene e di cui molto spesso siamo inconsapevoli. Viene inoltre definita “attività che comporta la presenza di agenti chimici” ogni attività lavorativa in cui sono utilizzati agenti chimici in ogni tipo di procedimento, inclusi la produzione, la manipolazione, l’immagazzinamento, il trasporto o l’eliminazione e il trattamento dei rifiuti o che risultino da tale attività. in genere in genere MALATTIA INFORTUNIO PROFESSIONALE SUL LAVORO
AGENTI CHIMICI
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO A prescindere dalle linee guida, l’esito dovrà risultare: 1 Rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute
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2 Rischio basso per la sicurezza e non irrilevante per la salute 3 Rischio non basso per la sicurezza e irrilevante per la salute 4 Rischio non basso per la sicurezza e non irrilevante per la salute Se il rischio esiste ed è rilevante il datore di lavoro dovrà necessariamente adottare tutte le misure preventive e le disposizioni come definito negli articoli 225 e 226 del Testo Unico e s.m. s.i. e Normative Ue (482-689). Il rischio basso per la sicurezza “è associato alla salvaguardia dell’integrità fisica del lavoratore da effetti acuti e immediati, quali un infortunio o le conseguenze di una breve esposizione”. Il rischio irrilevante per la salute “è associato a condizioni di lavoro nelle quali l’esposizione agli agenti chimici pericolosi è ampiamente al di sotto dei valori limite di esposizione individuati dalla normativa, in modo da tutelare la salute dei lavoratori”.
Art. 223 - Proprietà pericolose - Dati della scheda di sicurezza - Limiti di esposizione - Quantità presenti
Art. 223 - Effetti delle misure preventive e protettive adottate - Conclusioni tratte da eventuali sorveglianze sanitarie
Art. 223 - Modalità di lavorazione - Tipo di esposizione - Durata esposizione - Livello di esposizione
VALUTAZIONE PRELIMINARE DEL RISCHIO ATTRAVERSO MODELLO DI CALCOLO VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER LA SICUREZZA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER LA SALUTE FORMAZIONE E INFORMAZIONE
Calcolo del rischio
BASSO
NON BASSO IRRILEVANTE
RISCHIO BASSO PER LA SICUREZZA E IRRILEVANTE PER LA SALUTE
NON BASSO NON IRRILEVANTE
VALUTAZIONE DI DETTAGLIO
Misure specifiche di prevenzione e protezione (art. 225) ADEGUATO MODELLO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Disposizioni in caso di incidente o di emergenze (art. 226) Sorveglianza sanitaria e cartelle sanitarie (art. 229 e 230)
SI
IRRILEVANTE
Calcolo del rischio
BASSO NON IRRILEVANTE
MISURE E PRINCIPI GENERALI DI PREVENZIONE Il Decreto Legislativo 81/08 fornisce come definizione di entità del rischio derivante da agenti chimici pericolosi il “rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute”, rimandando contestualmente a ulteriori decreti attuativi la definizione dei criteri per la determinazione del rischio. Non essendo ancora stata definita la soglia di rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute permangono ampi margini di soggettività nelle effettuazioni di una “corretta” valutazione del rischio che salvaguardi la salute e la sicurezza dei lavoratori e tuteli legalmente le aziende senza penalizzarle con misure di prevenzione sovradimensionate. Quando il processo valutativo indica il superamento della soglia di rischio definito basso per la sicurezza e irrilevante per la salute, il datore di lavoro deve applicare le misure e i principi generali di prevenzione costituiti da: - SORVEGLIANZA SANITARIA - CARTELLE SANITARIE E DI
Misure efficaci?
MISURA DELLE AZIONI PRESE CON MODELLO DI CALCOLO
RISCHIO
- MISURE SPECIFICHE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NO
INSUFFICIENTE LIVELLO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
- DISPOSIZIONI IN CASO DI INCIDENTI O DI EMERGENZE
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FASI FONDAMENTALI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO VALUTAZIONE DEL PERICOLO Il datore di lavoro “determina preliminarmente la presenza nell’ambiente di lavoro di agenti chimici pericolosi, facendo un accurato censimento di tutte le sostanze e miscele utilizzate nel ciclo di lavoro e controllando la loro classificazione con una scrupolosa analisi della scheda di sicurezza aggiornata del prodotto (scheda obbligatoria per ogni prodotto che si usa in azienda, a prescindere dall’elevato rischio chimico), in cui sono elencate le proprietà intrinseche di pericolo. VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE Quando ne veniamo a contatto, per quanto tempo, che quantità e cercare di minimizzarne l’esposizione dove è possibile. Creare la ricostruzione del processo produttivo per evidenziare, in ognuna delle sue fasi, la possibile esposizione alle sostanze utilizzate e agli eventuali inquinanti derivati dalle condizioni di processo, le modalità con le quali gli operatori possono essere esposti: contatto cutaneo, respiratorio ecc. VALUTAZIONE DEI VALORI LIMITE DELL’ESPOSIZIONE E DEI VALORI LIMITE BIOLOGICI Sulla base delle precedenti valutazioni il datore di lavoro elabora misure preventive, protettive e di sorveglianza sanitaria per ridurre al minimo la possibilità di esposizione alla sostanza in oggetto a seconda delle caratteristiche del rischio. - Valutare i risultati ottenuti tramite l’applicazione delle misure preventive e protettive adottate e attuare quelle da adottare non sottovalutando i rischi - Valutare e attuare le procedure in caso di incidente.
RISK ASSESMENT Processo complessivo che comprende un’analisi del rischio e una ponderazione del rischio
RISK ANALYSIS 1 identificazione del pericolo (hazard identification) 2 stima del rischio (risk estimation)
RISK EVALUATION Giudizio destinato a stabilire, sulla base dell’analisi del rischio, che gli obiettivi di riduzione del rischio sono raggiunti
Bibliografia: Anfos.it; Linee Guida SNPA 05/2017
LA SORVEGLIANZA SANITARIA I lavoratori esposti ad agenti chimici pericolosi per la salute “che rispondono ai criteri per la classificazione come tossici acuti, corrosivi, sensibilizzanti, tossici per il ciclo riproduttivo o con effetti sull’allattamento, tossici specifici per organi bersaglio, tossici in caso di aspirazione, cancerogeni e mutageni di cat. 2 sono sottoposti a sorveglianza sanitaria (art. 229 - Titolo IX Capo I del d.lgs. 81/2008)”. Sorveglianza sanitaria che viene effettuata: - prima di adibire il lavoratore alla sua mansione - periodicamente e di norma una volta l’anno o con periodicità diversa decisa dal medico competente in seguito a quanto emerso dalla valutazione dei rischi - alla cessazione del rapporto di lavoro. In questa occasione il medico competente deve anche fornire le indicazioni relative alle prescrizioni mediche che il lavoratore deve seguire. Si indica, infine, che il medico competente “istituisce per ciascun lavoratore soggetto a sorveglianza sanitaria una cartella sanitaria e di rischio e fornisce al lavoratore tutte le informazioni necessarie al riguardo (art. 25 comma 1, lettere g e h). Nella cartella di rischio sono indicati anche i livelli di esposizione professionale individuali forniti dal servizio di prevenzione e protezione”.
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Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine Nazionale Giornalisti dell’Emilia Romagna, specializzato in giornalismo tecnico-amministrativo nel settore necroscopico, funerario e cimiteriale. Carlo Ballotta ha conseguito diplomi e attestati partecipando a diversi seminari sulla polizia mortuaria e a giornate di studio sulle differenti leggi regionali emanate negli ultimi anni, focalizzandosi principalmente su pianificazione e gestione dei fattori produttivi in ambito cimiteriale, redazione e osservanza del regolamento comunale di polizia mortuaria e pianificazione cimiteriale. Dal 2005 è parte del programma di aggiornamento e formazione per il settore funebre e cimiteriale condotto da diversi enti e ha frequentato, a più riprese, corsi di approfondimento su concessioni cimiteriali, operatività e sicurezza in cimitero, metodologia di azione nelle operazioni cimiteriali, protezione della privacy in ambito di polizia mortuaria e tutela delle opere di rilievo storico-artistico nella gestione cimiteriale.
Vidimazione DEL LIBRETTO
seconda parte
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oncludiamo l’approfondimento relativo alle diverse disposizioni regionali in merito alla vidimazione del libretto dell’autofunebre, confermando che l’atto normativo di riferimento in Italia è il Dpr 10 settembre 1990 n.285 e indica – articolo 20, commi 2 e 3 – l’obbligatorietà della vidimazione annuale del registro d’idoneità da parte dell’Ausl.
ATTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
CONTENUTO DELLA DISPOSIZIONE
VIDIMAZIONE ANNUALE DEL REGISTRO D’IDONEITÀ DA PARTE DELL’AUSL
MOLISE Delibera Giunta Regionale 27/06/2003, n.797
Allegato A
[…] Si ritiene valida l’autocertificazione annuale […].
articolo 8 comma 14
La vigilanza sui trasporti funebri spetta al Comune, che attraverso personale autorizzato presiede al controllo dei requisiti dell’impresa, delle forniture da essa impiegate e degli aspetti igienico-sanitari, compresa l’idoneità degli automezzi e delle rimesse dei carri funebri. Il Comune si avvale dell’Asl limitatamente agli aspetti igienico-sanitari.
PIEMONTE Decreto Presidente Giunta Regionale 08/08/2012, n.7/R
PROV. AUTONOMA DI BOLZANO Non pervenuto
PROV. AUTONOMA DI TRENTO Decreto Presidente Provincia 12/02/2008, n.5-112
articolo 4 comma 4
L’idoneità dei locali adibiti a rimessa dei carri funebri, prevista dall’articolo 21, comma 3 del decreto presidenziale n. 285 del 1990 è verificata dal Comune.
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CONTENUTO DELLA DISPOSIZIONE
ATTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
VIDIMAZIONE ANNUALE DEL REGISTRO D’IDONEITÀ DA PARTE DELL’AUSL
PUGLIA Vale ancora, residualmente, il Dpr 10 settembre 1990 n.285
SICILIA La regione nulla innova rispetto al Dpr 10 settembre 1990, n.285
TOSCANA Si applica ancora il Dpr 10 settembre 1990, n.285
UMBRIA Delibera Giunta Regionale 21/06/2006, n.1066 Attuazione in materia di polizia mortuaria della Drg 296/2006 concernente la semplificazione delle procedure obsolete
[…] è sospesa la certificazione dello stato delle condizioni igieniche dei carri funebri di cui al comma 2 dell’art 20 del Dpr 285/90. L’impresa apporrà anche nel registro conservato nel carro funebre di cui al comma 3 dell’articolo 20 il timbro (allegato 1) indicante la sospensione del certificato.
VALLE D’AOSTA Vige ancora il Dpr 10 settembre 1990, n.285
SICILIA Delibera Giunta Regionale 17/06/2014, n.98
articolo 2 comma 2 lettera d) Legge Regionale n.18/2010
Il proprietario del mezzo deve predisporre un piano di autocontrollo, a disposizione degli organi di vigilanza, e annotare su apposito registro costantemente aggiornato il luogo di ricovero per la pulizia e sanificazione e la registrazione di tutte le operazioni effettuate. Il piano di autocontrollo deve essere adottato entro sei mesi dalla pubblicazione sul Bur delle presenti disposizioni.
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Sai dirlo
con i fiori ?
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Eleganza astrale: LA MEZZALUNA Tra le composizioni lineari classiche, la mezzaluna è quella che prende ispirazione dalla natura cosmica infondendo una sensazione di pacata serenità come avviene contemplando la bellezza della luna in un nitido cielo notturno. Questa composizione prevede una disposizione simmetrica dei fiori, osserva un unico punto vegetativo centrale e si sviluppa prevalentemente su un solo fronte. Ha forma di porzione di cerchio (circa 2/3) come la luna al primo quarto e da ciò prende il nome. L’effetto è quello di un’eleganza dolce, morbida e raffinata. È essenziale rispettare la dolcezza della linea curva e collocare bene
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RUBRICHE 69
la zona focale, che deve essere bassa e compatta; l’ampiezza della distanza fra le due estremità della linea conferisce spazialità alla composizione. L’interesse visuale è dato dalla linea curva aperta che, rispetto alle linee curve chiuse, risulta più attraente poiché conduce
l’occhio a un percorso circolare ripetitivo portandolo a concludere idealmente il cerchio in cui si inscrive il design. Il design prevede la realizzazione di due curve - una di maggiore lunghezza discendente dall’alto a sinistra verso il centro della spugna e una di minore lunghezza
discendente dall’alto a destra verso il centro che si raccordano al centro (zona focale). Il design non si sviluppa su un piano perpendicolare all’osservatore, ma leggermente obliquo da dietro in avanti per dare maggior movimento alla composizione.
step by step come realizzare la mezzaluna, una composizione lineare classica
MATERIALI: tamburella bassa di diametro cm 14 spugna idro ⦿ Felce cuoio ⦿ Chamaerops ⦿
⦿
⦿
⦿ ⦿ ⦿ ⦿
Hedera Asparagus Densiflorus Meyers Chamelaucium uncinatum (Wax flower) Lilium Longiflorum Zantedeschia (Calla)
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1 Per costruire correttamente il design tracciamo una croce sulla spugna e iniziamo inserendo quattro Calle in linea obliqua nel quadrante dietro a sinistra come mostrato nell’ingrandimento. Le Calle vanno scalate in lunghezza secondo la regola della sezione aurea (8-5-3) e formeranno la porzione di curva più lunga.
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2
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Inseriamo dalla parte opposta altre tre Calle, in asse con le prime e sempre in sezione aurea, a formare la porzione di curva più corta.
3
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Dopo averla opportunamente sagomata a forma di triangolo sferico, inseriamo una foglia di Chamaerops sul retro, in modo che faccia da sfondo, e alcuni steli di Asparagus Densiflorus Meyers per rafforzare la linea disegnata dalle Calle.
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Con le foglie di Felce cuoio copriamo la base della spugna mascherando la tamburella e realizzando una specie di cuscino verde sul quale si appoggerà la mezzaluna.
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Completiamo il disegno dando corposità e volume con l’aggiunta di Wax flower e di Hedera.
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Creiamo infine la zona focale nella parte bassa centrale davanti alla foglia di Chamaerops utilizzando boccioli di Lilium Longiflorum.
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