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Anno 27 N. 3 Marzo 2019 Copia omaggio (euro 2,50)
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DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO
MARZO 2019
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LA RIVISTA
PER L’IM
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3 Marzo 2019
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MARZO 2019
Anno 27 N.
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21‐22‐23 MARZO
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4 MANIFESTAZIONI
TUTTO È PRONTO! Memoria Expo e gli oltre 100 produttori italiani vi aspettano dal 21 al 23 marzo a Brescia per presentare tutte le novità della produzione made in Italy. In un unico padiglione, con il 25% in più di spazio espositivo rispetto alla precedente edizione, saranno presenti numerose categorie merceologiche, dalle classiche a quelle più recenti per rispondere alle nuove esigenze dell’impresario. MEMORIA EXPO ‐ L’ECCELLENZA DEL MADE IN ITALY IN ESPOSIZIONE A BRESCIA QUANDO: giovedì 21 – venerdì 22 – sabato 23 marzo 2019 DOVE: Brixia Forum – Fiera di Brescia ORARIO: dalle 9:00 alle 18:00
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MANIFESTAZIONI 5
COME RAGGIUNGERE BRIXIA FORUM FIERA DI BRESCIA IN AUTO Autostrada A35 Brebemi: uscita 5 Tangenziale Sud Autostrada A4 Milano‐Venezia: uscita casello Brescia Ovest IN TRENO La distanza tra la stazione di Brescia e Brixia Forum è di circa 8 km. Nel piazzale della sta‐ zione è attivo un servizio taxi.
COME ACCREDITARSI L’ingresso e il parcheggio sono liberi e gra‐ tuiti, ma riservati agli operatori del settore. Per garantire la presenza di pubblico specia‐ lizzato è obbligatoria l’iscrizione. Accreditarsi è molto semplice. Basta scari‐ care la scheda di adesione dal sito internet della manifestazione www.memoriaexpo.it
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8 CASE FUNERARIE
L’OBIETTIVO RESTA SEMPRE QUELLO Migliorare l’organizzazione e ampliare costantemente i servizi offerti ai dolenti. E l’impresa Bagliano risponde proprio a questo, anche con la moderna casa funeraria di Alessandria e con autofunebri di ultima generazione.
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rredamento, spazi, disposizione, luci, colori… tutto nella casa funeraria Bagliano è appositamente studiato per offrire alle famiglie, agli amici e alle persone che vogliono dare l’ultimo saluto al proprio caro un luogo confortevole, non lugubre, ma accogliente e soprattutto in grado di trasmettere un po’ di serenità in un momento particolarmente do-
e
loroso e triste. Alla sala del commiato, ideale per qualsiasi tipo di cerimonia funebre, si affiancano 5 salette private per la camera ardente, ognuna dotata di un proprio salottino che garantisce la privacy. Non mancano diversi e ampi spazi, all’interno e all’esterno, per un momento di relax, anche pensando ai più piccoli. Operativa sul territorio della
provincia di Alessandria da 3 anni, la casa funeraria è già in fase di modifica: da 5 si passerà infatti a 10 salette private per l’ultimo saluto. Un altro nuovo progetto dell’impresa Bagliano riguarda la cremazione degli animali da compagnia, anche in questo caso un servizio sempre più richiesto dalle famiglie italiane.
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CASE FUNERARIE 9
La casa funeraria Bagliano e, sotto, le nuove autofunebri Orion e Polaris di Pilato. Ponte Arcobaleno, questo il nome della nuova struttura di Alessandria, non è un semplice crematorio per animali ma, oltre a eseguire esclusivamente cremazioni singole, è dotato di una sala in cui sostare e dare un ultimo saluto all’animale che per tanti anni è stato con noi. AGGIORNAMENTO PER UN SERVIZIO COMPLETO
Va ben oltre il tradizionale e classico servizio quello offerto
alle famiglie dall’impresa Bagliano di Alessandria. Con quasi un secolo di storia, continua infatti a distinguersi
per la capacità di innovare e rinnovarsi sempre con l’obiettivo di migliorare e soprattutto aumentare i servizi.
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10 CASE FUNERARIE
Tra i più recenti mezzi acquistati dall’impresa Bagliano troviamo anche il furgone, sempre allestito da Pilato. «Per un servizio funebre curato, sotto ogni aspetto, sappiamo che è necessaria la professionalità. Ma anche l’attenzione nei confronti delle persone con cui entriamo in contatto», ci spiega
Franco Bagliano. «E per questo motivo è per noi molto importante la formazione continua del nostro personale, che porta a incrementare sempre più le competenze e le conoscenze specifiche».
L’aggiornamento continuo riguarda anche il parco auto dell’impresa Bagliano, che vanta la presenza di furgoni e autofunebri di ultima generazione forniti da Pilato, partner storico dell’impresa piemontese. Tra le ultime arrivate troviamo le novità Pilato su meccanica Mercedes-Benz: la Orion due posti, scelta in bianco, una tinta moderna sempre più apprezzata e richiesta per il corteo, e la Polaris 4 posti scelta di colore scuro.
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CASE FUNERARIE 11
Ponte Arcobaleno è la nuova struttura realizzata ad Alessandria dall’impresa Bagliano per la cremazione degli animali.
Sopra e nella pagina accanto, alcune immagini delle attrezzature e degli spazi presenti nella moderna casa funeraria, operativa da 3 anni e in fase di ampliamento per passare da 5 a 10 sale private.
Pilato • Tel. 0422 881298 • Fax 0422 887092 • www.pilato-spa.it • pilato@pilato-spa.it Onoranze Funebri Bagliano • Alessandria • Tel. 0131 342076
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14 AZIENDE
SPAZI E TECNOLOGIE GUIDANO LA CRESCITA Registra un costante aumento della produzione e delle vendite Lombarda, con una nuova sede dotata di impianti e macchinari tecnologici per una produzione di qualitĂ , con un occhio di riguardo ai modelli fuori misura.
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pirito e passione sono quelli di 30 anni fa. Ma i tempi sono cambiati e anche Lombarda si è evoluta per continuare a soddisfare le esigenze degli impresari. E infatti i riscontri positivi non sono mancati, con un costante aumento della produzione e delle vendite. Un importante investimento
sostenuto da Lombarda ha portato alla realizzazione di una nuova sede a Gussago, in provincia di Brescia, operativa ormai da piĂš di due anni e poco distante dalla precedente struttura. Una posizione quindi molto comoda in quanto facile da raggiungere grazie an-
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AZIENDE 15
che alla vicinanza con le uscite autostradali. Il successo dell’azienda bresciana è indubbiamente dovuto anche alla preparazione del personale e alla presenza di impianti e macchinari tecnologici e automatizzati che garantiscono la produzione di cofani dagli elevati standard qualitativi e sempre competitivi sul mercato nazionale. L’area di produzione e quella dedicata al magazzino occupano più di 3mila metri quadrati, una superficie sapientemente organizzata in modo da agevolare la produzione e soprattutto la movimentazione e lo spostamento anche di prodotti più ingombranti. È infatti risaputo che Lombarda è specializzata nella produzione di cofani dalle misure importanti, i modelli fuori misura di cui garantisce un’ampia e continua disponibilità di essenze e misure differenti.
Alcune immagini e fasi di lavorazione all’interno della nuova sede di Lombarda a Gussago, in provincia di Brescia.
Lombarda • Tel. 030 311402 • Fax 030 0946638 • www.lombarda.info • lombarda@lombarda.info
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18 PRODOTTI
È ARRIVATA! Il progetto è diventato realtà. Renova presenta la versione ibrida del modello Medea Vignale su base Ford Mondeo.
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roviamo tutti i vantaggi dell’alimentazione a benzina e di quella elettrica nell’esclusivo modello hybrid proposto da Renova. Come anticipato alcuni mesi fa, infatti, l’azienda modenese lancia la già nota Medea Vignale quattro porte, realizzata
su meccanica Ford Mondeo, dotata però di motore ibrido. «Siamo molto orgogliosi di poter presentare l’innovativa versione ibrida di un’autofunebre particolarmente apprezzata dagli impresari sia per l’estetica sia per le sue caratteristiche di funzionalità e praticità», afferma Wainer Righi, titolare di Renova insieme a Stefano Menozzi.
Stefano Menozzi e Wainer Righi di Renova.
La versione hybrid del modello Medea Vignale.
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PRODOTTI 19
IDEALE PER LUNGHI VIAGGI, OTTIMA SOLUZIONE PER I CORTEI
Dotata di un potente motore a benzina ad alta efficienza, la versione hybrid del modello Medea Vignale è stata progettata per affrontare lunghi viaggi. Ma anche quando la tecnologia intelligente riconosce che è conveniente passare all’alimentazione elettrica, e si procede quindi a basse velocità, l’efficienza non manca. L’ibrido agisce proprio sul risparmio e sull’utilizzo di energia. La tecnologia intelligente consente di recuperare, sia con alimentazione a benzina sia con quella elettrica, fino al 90% dell’energia dispersa, per esempio attraverso i freni, e di utilizzarla per ricaricare la batteria. Nel caso specifico di un vei-
colo funebre, l’alimentazione elettrica è particolarmente apprezzata quando viene richiesto il corteo. Le persone che partecipano e seguono l’autofunebre possono infatti beneficiare del silenzio e soprattutto dell’assenza dei gas di scarico. LE IDEE NON MANCANO La lunga esperienza nel settore dell’omologazione e della trasformazione di veicoli speciali dei titolari, Wainer Righi e Stefano Menozzi, è una continua fonte di idee per il marchio Renova. «Abbiamo già diversi e interessanti progetti su cui stiamo lavorando per continuare a offrire agli impresari autofunebri moderne ed esteticamente interessanti, ma sempre con un occhio di riguardo all’aspetto economico», conclude Wainer Righi. «E per dare ai nostri clienti le migliori garanzie ci stiamo muovendo per trovare un accordo con le case costruttrici e poter disporre delle autorizzazioni per la trasformazione di nuovi modelli».
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PRODOTTI 21
SEMPRE PRONTA A STUPIRE R
iesce ancora a stupire la valvola, uno dei prodotti storici di Olivetti ma sempre in grado di rinnovarsi per soddisfare gli impresari. Ed è proprio dedicata agli impresari la doppia garanzia: una certificazione rilasciata dopo il collaudo e un’ulteriore copertura assicurativa composta da due parti, una da conservare e una da riconsegnare a Olivetti.
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22 IMPRESE
PASSIONE PER IL NUOVO La nuova Mgc su base Maserati Ghibli di Chiotti non poteva mancare nel parco auto dell’impresa Cavagnetto, particolarmente attenta a offrire alle famiglie servizi che rispondono a nuovi bisogni.
S
ervizi, emozioni, accoglienza, prodotti e autofunebri. È da sempre alla ricerca del nuovo l’impresa funebre Cavagnetto di Ivrea, in provincia di Torino, per implementare e mi-
gliorare costantemente il servizio offerto alle famiglie. Tra le più recenti iniziative segnaliamo la sala dell’ascolto, uno spazio che dal 2017 è
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IMPRESE 23
Un’immagine della carrozza d’epoca con cavalli dell’impresa Cavagnetto. A sinistra, Carlo Cavagnetto insieme allo staff davanti alla sede con la nuova Mgc di Chiotti.
dedicato a eventi culturali, dalla presentazione di libri a conferenze, per rispondere a specifici bisogni, come l’elaborazione del lutto, anche attraverso la musica e la presenza nello staff di un maestro di musica. È legata alla funeraria an-
che la scuderia della famiglia Cavagnetto, che organizza i funerali a cavallo con carrozze d’epoca.
L’ULTIMO ESCLUSIVO MODELLO Anche l’aggiornamento dei mezzi è importante per l’impresa, che vanta un rapporto di lunga data con Chiotti, nato dall’amicizia tra i due titolari, Franco Chiotti e Carlo Cavagnetto, e che ha continua a crescere negli anni. Proprio come le due attività. Non poteva quindi mancare l’esclusiva Mgc su base Maserati Ghibli. «Abbiamo scelto il colore champagne, che segna un cambio di direzione, una ricerca di nuove emozioni e quindi in sintonia con le iniziative e gli ambizioni progetti che stiamo promuovendo».
Chiotti • Tel./Fax 0175 64129 • Cell. 335 8010366 • www.chiottiauto.it • chiottiauto@libero.it Onoranze funebri Cavagnetto • Ivrea (TO) • Tel. 0125 45904
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PRODOTTI 25
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rte e poesia si uniscono in Pensiero d’Amore, cofano e urna in rovere americano. Ricorda invece un ramo dell’albero della vita del quadro di Klimt il set Forever con foglia oro. L’arte di parlare al cuore. “La differenza consiste nel vedere ciò che tutti vedono e nel pensare ciò che nessuno ha pensato”
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UN SOSTEGNO PRATICO, PSICOLOGICO E LEGALE Schierarsi a fianco dei più deboli, offrendo un sostegno durante tutto il complesso iter per ottenere il risarcimento del danno causato da terzi, è ciò che fa ogni giorno Giesse Risarcimento Danni. E lo fa con professionalità e competenza anche grazie alla collaborazione con numerose agenzie funebri.
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uando una persona cara muore i parenti del defunto si affidano a un’impresa funebre per la gestione di tutte le problematiche relative al funerale e alla sepoltura. Se però una persona decede per colpa di terzi – a causa per esempio di un incidente stradale, di un’operazione andata male o di un infortunio sul lavoro – i parenti del defunto, già sotto shock per quanto accaduto, si trovano a dover gestire tutta una serie di problemi aggiuntivi. Problemi di ordine pratico che riguardano la procedura da seguire per ottenere il risarcimento che spetta loro, ma anche psicologici e legali. Giesse è una realtà che, grazie ai suoi 24 anni di attività e alla presenza capillare sul territorio – 42 sedi operative in tutta Italia e un team di oltre 200 per-
Bruno Marusso, vicepresidente di Giesse Risarcimento Danni, in uno dei numerosi convegni dedicati alla formazione. sone tra consulenti, tecnici ed esperti – vanta più di 50mila casi risarciti con successo. CON LE IMPRESE, AL FIANCO DEI PIÙ DEBOLI
«Non chiediamo alcun compenso in caso di mancato ri-
sarcimento. Ci schieriamo al fianco dei più deboli fino a ottenere il risarcimento integrale del danno. In Italia, per numero di sinistri mortali gestiti a oggi, nessun’altra realtà è in grado di vantare un’esperienza neppure
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lontanamente paragonabile alla nostra», sottolinea Bruno Marusso, vicepresidente di Giesse Risarcimento Danni.
«Vi aspettiamo il 21, 22 e 23 marzo a Memoria Expo a Brescia e il 29, 30 e 31 marzo a Tener Expo a Palermo per pre-
sentarvi un’interessante proposta di collaborazione».
DICONO DI NOI le esperienze degli impresari funebri Nel corso degli anni già molti impresari funebri hanno iniziato una collaborazione con Giesse, ampliando così la gamma di servizi offerti e sostenendo i familiari delle vittime durante il complesso iter del risarcimento del danno causato da terzi. Nei precedenti numeri di Tecnica sono state pubblicate le interviste ad alcuni impresari.
Alfio Baruffi, titolare dell’impresa Umana di Fano, in provincia di Pesaro Urbino, dice di Giesse: «Sono persone affidabili e soprattutto mantengono quello che dicono. Per essere vicini alle famiglie che vengono colpite da un evento così triste e doloroso è necessario che i valori umani vengano prima di tutto. Sono disponibili e professionali, offrono servizi completi e personalizzati». Antonino Caccamo, titolare dell’impresa Caccamo di Reggio Calabria, ha voluto condividere la propria esperienza così: «Non avevo fiducia in queste agenzie, ma dopo aver conosciuto Giesse Risarcimento Danni mi sono ricreduto. La tempestività, la tenacia e la sensibilità che continuano a dimostrare sono senza dubbio le caratteristiche che più mi hanno colpito. Ho dato un servizio in più ai miei clienti e ora posso considerare la mia agenzia completa». Elio Serra, titolare dell’impresa di onoranze funebri Di Luca e Serra di Latisana, in provincia di Udine, è orgoglioso di collaborare con Giesse da ben 16 anni. «Parlando con le famiglie che vengono a ringraziarmi dopo il servizio funebre ho la continua conferma che lo staff di Giesse è composto da persone efficaci, competenti, veloci e concrete. Questa collaborazione è un servizio in più, che mi qualifica e mi fa apprezzare sul territorio». Capacità confermate anche da Renato Stella, titolare dell’impresa La Pace di Novara che afferma: «In Giesse ho trovato la serietà e l’efficienza di una società sempre presente per qualsiasi problema che possano avere le famiglie».
Giesse • N. Verde 800 125530 • www.giesse.info • giesse@giesse.info
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UN PROGETTO E TANTA PASSIONE Dodici anni fa, con tanto impegno, determinazione e passione, Simone e la moglie Rosanna hanno fondato la propria impresa di onoranze funebri, con tre sedi in provincia di Oristano. E dopo 12 anni ci raccontano della soddisfazione per averci creduto.
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e avevano parlato tante volte… e un giorno il progetto si è trasformato in una nuova attività: una moderna impresa di onoranze funebri. Dal 2007, infatti, Simone Pili e Rosanna Floris gestiscono l’impresa Sant’Antonio presente sul territorio della provincia di Oristano con le sedi di Uras, Terralba e San Nicolò d’Arcidano. «Ci abbiamo creduto e fin da subito ci siamo impegnati per cercare di capire quali fossero le reali esigenze delle persone che si rivolgevano a noi per affidarci i propri cari e organizzare una cerimonia per l’ultimo saluto», afferma Simone Pili. «E dopo 12 anni possiamo dire di essere molto soddisfatti del risultato raggiunto. Le conferme e i ringraziamenti delle famiglie sono per noi il segnale che abbiamo raggiunto l’obiettivo. Questo non significa fermarsi, ma continuare a capire le persone e offrire loro quello di cui hanno bisogno».
ATTENTA SELEZIONE Tra le principali esigenze dei dolenti troviamo indubbiamente il desiderio di sentirsi guidati e tranquillizzati per quanto riguarda l’organizzazione e le scelte riguardanti tutto quello che è indispensabile per la cerimonia funebre. Un’impresa che vuole offrire un servizio adeguato alle richieste deve avere una particolare accortezza anche nella scelta dei fornitori e procedere con un’attenta selezione per trovare chi può dare le migliori garanzie di estetica e qualità. «Da diversi anni ci appog-
I titolari - Simone Pili e Rosanna Floris - e il giovane staff davanti alla sede di Terralba, in provincia di Oristano.
giamo al marchio Caggiati tramite il rappresentante di zona con cui abbiamo un ottimo rapporto e non manca di aggiornarci costantemente sulle novità e le nuove linee, per avere sempre in esposizione prodotti che possono soddisfare le famiglie e soprattutto gli svariati gusti», conclude Simone Pili.
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A sinistra, un prodotto per la pulizia e la lucidatura del bronzo. Sotto, uno degli espositori dell’impresa con prodotti a marchio Caggiati differenti per linee, stili e materiali utilizzati.
Caggiati - Matthews International • Tel. 0521 5208 • Fax verde 840 022444 • www.caggiati.it • servizio.clienti@caggiati.it Fhp (Funeral Home Products) - Matthews International • Tel. 0521 5208 • www.fhpmatw.com Onoranze funebri Sant’Antonio • Uras (OR) • Tel. 0783 878018
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CHIARO E SCURO Ebiara, esotico, ekop, frassino, mogano, rovere e yellow pine. Sono tante le essenze e le varianti di colore, dal chiaro allo scuro, a disposizione delle famiglie che scelgono il modello 87. Un cofano moderno e raffinato che sottolinea la qualità e l’eleganza della produzione Ferrari.
87
Ferrari • Tel. 0376 808901 • Fax 0376 88062 www.ferraricofani.it • ferrari@ferraricofani.it
UNITI OLTRE LA VITA Nascono anche dal dialogo con i clienti le originali urne create da L’Equipe, soluzioni innovative che non possono mancare nell’esposizione di una moderna impresa. Come il modello Doppia Anima, qui presentato in noce e destinato a contenere le ceneri della coppia.
Doppia Anima
L’Equipe • Tel. 0131 253566 www.urnecremazione.it • info@albertobrusasco.it
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IN RACCOGLIMENTO Realizzato in larice da Lavalle, il modello 735 Madonna riporta nella fascia centrale un artistico intaglio dedicato a Maria. In raccoglimento, il gentile viso è avvolto da linee che si sviluppano verso l’alto e diventano due rose dal gambo lungo.
735 Madonna
Lavalle • Tel. 0172 373013 www.lavallecofani.com • lavalle.cofani@gmail.com
RIGOROSA ED ESSENZIALE Le linee essenziali e una rigorosa geometria esaltano l’originale e insolita forma estetica del modello 90 realizzato da Lorandi in pine wood. Un cofano semplice ed elegante, arricchito da una grande croce intagliata sul coperchio che si sviluppa sull’intera superficie.
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Lorandi • Tel. 030 6900600 • Fax 030 6900603 www.lorandi.it • lorandi@lorandi.it
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FASCINO VINTAGE Un modello che colpisce sempre per l’eleganza ed è apprezzato per la particolare lavorazione a coda di rondine, che rende ben visibile l’unione degli angoli. Si tratta del modello Vintage di Melloni, realizzato in noce nazionale e disponibile anche in mogano e rovere.
Vintage
Melloni • Tel. 030 6900687 www.mellonicofani.it • info@mellonicofani.it
TRE LINEE Un modello che con raffinatezza e semplicità riesce a rispondere a gusti differenti e in costante evoluzione. Si tratta del cofano C38 realizzato da Menegardo in frassino e arricchito da tre linee che percorrono l’intero perimetro. Alessandro Menegardo
C38
Menegardo • Tel. 045 6450279 • Fax 045 6461910 www.menegardocofanifunebri.net
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CLASSICO, SEMPRE ELEGANTE Un’estetica classica non perde mai l’eleganza. E lo conferma il cofano 29 di Scacf, che vede l’utilizzo di linee classiche e uno stile raffinato. Disponibile in tre essenze – fakè, larice e mogano – è caratterizzato anche da un delicato intaglio floreale che adorna la fascia centrale. Michela Sgoluppi
29
Scacf • Tel. 075 856328 • Fax 075 8560314 www.scacf.it • scacfalt@technet.it
Via E. Fermi 74/A - 42021 Barco (RE) - Tel. 0522 875165 - Fax 0522 875319
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ade in ITALY
CREATIVITÀ E STANDARD: GARANZIE PER CHI ACQUISTA È importante affidarsi a produttori conosciuti per trovare la qualità e la sicurezza di un prodotto made in Italy, che si distingue anche per l’abilità e la creatività artigiane. Magari anche provvisto delle certificazioni Uni.
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ella costruzione di un cofano funebre rivestono un ruolo fondamentale gli standard fissati in sede Uni e riguardanti le caratteristiche definite dalle norme: Uni 11519: cofani funebri, casse di legno, cofani non conformi senza prove (CSP), metodi di prova e criteri di verifica per l’idoneità all'impiego Uni 11520: cofani funebri, casse di legno, terminologia, componenti, tipologie costruttive, requisiti, etichettatura. Le cosiddette norme degli organi di standardizzazione non costituiscono formalmente fonti del diritto, tuttavia assolvono un compito di omogeneizzazione e uniformazione tali da assumere, de facto, un ruolo di regolamentazione sovranazionale. Si tratta di standard che vanno attentamente applicati e ai quali bisogna ottemperare non solo in sede di produzione dei cofani, ma altresì in sede di approvvigionamento e fornitura delle essenze lignee, ai fini dell’impiego finale. Aspetto che dovrà essere tenuto debitamente
in conto qualora debba applicarsi l’art. 68, comma 8 Dlgs 18 aprile 2016, n. 50 e successive modifiche. In realtà la legge statale n. 130/2001, con il suo articolo 8, avrebbe previsto un decreto interministeriale, valido su tutto il territorio nazionale, in cui il legislatore avrebbe finalmente dettato precise istruzioni tecniche sui materiali da usare almeno per i cofani destinati alla cremazione. Ma di questa disposizione, purtroppo, ancora non vi è traccia nel nostro sgangherato ordinamento di polizia mortuaria. Mentre alcune regioni hanno deciso di adottare per le casse le norme Uni, altre (segnatamente la Lombardia) hanno optato, in piena autonomia, di normare diversamente questa importante materia. Altre ancora si sono, invece, prudentemente astenute dall’intervenire su questo delicato ambito e così implicitamente lasciano in vigore i cari e vecchi articoli 30, 31, 75 e 77 del regolamento nazionale di polizia mortuaria approvato con Dpr 10 settembre 1990 n. 285.
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FABBRICARE, ASSEMBLARE O SEMPLICEMENTE CONFEZIONARE UN COFANO FUNEBRE? In altri settori disciplinati dal diritto comunitario una sciagurata norma europea per indicare il produttore finale identifica in quest’ultimo il passaggio industriale attraverso cui un prodotto riceve il maggior valore aggiunto. Se questa dannosa regola fosse applicabile al mondo dei cofani funebri avremmo una situazione aberrante di questo tipo: ➦ importazione magari da Paese sconosciuto di assi lignee prelavorate? Si tratterebbe della cassa grezza, ma fino a un certo punto. Cioè già quasi pronta per l’uso, con grave danno per il genuino e autentico made in Italy. ➦ assemblaggio (o allestimento?) magari in Italia, del cofano. Con il montaggio di croci, maniglie, l’inserimento di imbottitura, eventuale vasca di zinco e altri dispositivi di profilassi igienico-sanitaria (materassino assorbente, valvola depuratrice ecc.).
➦ confezionamento del feretro in senso stretto collocazione del cadavere nella cassa e chiusura dei coperchi con apposizione dei sugelli di garanzia come contemplano quasi tutte le normative regionali e redazione di relativo verbale sottoscritto dall’incaricato al trasporto. Il confezionamento vero e proprio non si limita solo alla chiusura del cofano, ma è un procedimento tale da implicare pure altri interventi, come per esempio la puntura conservativa, quando residualmente ancora richiesta, tipo nei trasporti transfrontalieri. Ricordiamo, infine, come il senso più profondo della norma – ancora per fortuna cogente, che obbliga a imprimere il marchio del fabbricante sui cofani – sia rendere il cofano sempre tracciabile durante tutto il percorso, attraverso la filiera produttiva e commerciale fino alla destinazione ultima. Carlo Ballotta
COFANO FUNEBRE: LE VARIE DENOMINAZIONI Nella vulgata in uso presso le onoranze funebri si considera CASSA, detta altrimenti anche cassa mortuaria, oppure BARA, come vocabolo riferito a uno speciale, per forma e tipologia, contenitore per il corpo dei defunti. Questo non specificando – nelle regioni che hanno fatto ricorso a una tale differenziazione semantica tra salma e cadavere – quale imballo debba esser utilizzato nei trasporti a cassa aperta. In diverse fonti del diritto funerario è presente la DISTINZIONE TRA CASSA DI LEGNO E CASSA METALLICA, laddove quest’ultima occorra. Mentre, sempre nel linguaggio “necroforese”, si qualifica come FERETRO la cassa chiusa solo una volta depostovi il corpo nell’osservanza delle prescrizione di confezionamento caso per caso imposte dalla legge. Oggetto, il feretro, di una procedura accertativa dell’osservanza di tali precetti, la cosiddetta VERIFICA DEL FERETRO, funzione tipicamente di natura pubblicistica e che, in alcune regioni, è stata però attribuita, anche con diverse denominazioni, all’INCARICATO DEL TRASPORTO (figura non necessariamente coincidente con il soggetto cui spetta, o solo abbia eseguito, la materiale sigillatura della bara). Alcune norme regionali hanno ritenuto di fare ricorso a specifiche o ulteriori definizioni. Nel linguaggio comune, spesso in modo abbastanza promiscuo s’impiega il termine più neutro ed elegante di COFANO FUNEBRE.
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2365 90
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ono due movimenti che l’impresario si trova spesso a dover eseguire. Anche da solo. Per questo Olivetti, che pensa sempre alla sicurezza e alla praticità per l’impresario, ha realizzato l’Ollilight Lift, un carrello che consente di sollevare un carico di 180 kg fino a 3 metri di altezza utilizzando la manovella oppure un semplice avvitatore.
Olivetti • Tel. 0522 875165 • Fax 0522 875319 • www.funerolivetti.com • info@funerolivetti.com
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55Scheda Carbonara.qxp_Layout 1 28/01/19 12:28 Pagina 55
IMPRESARI 55
Quattro chiacchiere con...
Gaetano Carbonara
sport hobby vacanza
sono nato a
Bari
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Porsche
mezzo di trasporto
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freddo o caldo
caldo
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mi sarebbe piaciuto vivere
negli anni 60
mi manca
mia mamma
ammiro
vivo a
casa mia!
pronuncio spesso
fondata nel con sede a e operativa figli pregi difetti ristorante piatto bevanda mi sveglio con mi preparo in vado a dormire colore animale
1979 Busto Arsizio, Olgiate Olona, Gorla Minore e Marnate (VA) nelle province di Varese e Milano Walter e Matteo, 30 e 18 anni pazienza tendo a parlare molto poco
temo mi mette di buonumore numero fortunato
vino caffè 45 minuti
rosso il mio cane Leo cd musicali
strumento
pianoforte
squadra
momento più drammatico
salmone marinato
colleziono
cantante
una frase d’amore
dove si mangia pesce
intorno alle 22.30
Renato Zero, Led Zeppelin Milan… una volta
campeggio di mare
6 maggio
Caccia Services
canto e cucina
città
il
sono il titolare dell’impresa
corsa
come contattarmi 0331 6291052
mia moglie e quindi? ti amo più di ieri e meno di domani la perdita della voce la sofferenza una bella giornata 10
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56 PRODOTTI
NON PUOI FARNE A MENO
Anche gli accessori che a volte vengono erroneamente sottovalutati sono invece fondamentali per un servizio pensato e curato con attenzione.
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ono tra i primi accessori del servizio funebre visti non solo dai familiari, ma anche da amici e conoscenti in visita in quanto posti all’esterno dell’abitazione del defunto e dove è allestita la camera ardente. Stiamo parlando delle coccarde, un accessorio che Zenit offre rinnovato ma puntando, come sempre, sulla qualità dei tessuti utilizzati e sull’ampia varietà di modelli e colori. Un modo per aiutare l’impresario a soddisfare le famiglie.
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Zenit • Tel. 0382 868222 • Fax 0382 86699 • www.zenitscuri.it • info@zenitscuri.it
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PubCaggiati nov2018.qxp_Layout 1 18/01/19 10:14 Pagina 59
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ALLESTIMENTI CHE CONQUISTANO Funzionali, con particolari estetici di pregio e un prezzo competitivo. Sono numerosi gli allestimenti proposti nell’ultimo anno alle imprese italiane dall’azienda modenese Wind Cars.
A
pprofondita conoscenza del settore funebre e lunga esperienza nella trasformazione di vari modelli di furgone per le imprese. Sono caratteristiche indispensabili per un costruttore e che non mancano a Wind Cars, presente con modelli sempre nuovi, personalizzati e dotati di numerosi optional per favorire il lavoro dell’impresario. «La personalizzazione è una delle primarie esigenze dell’impresario alla ricerca di un nuovo mezzo», ci racconta Wainer Righi, amministratore di Wind Cars. «Per questo ascoltiamo con attenzione l’impresario per capire come e dove opera abitualmente. E offrire così il modello e gli optional più adatti».
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Con questa elegante e pratica soluzione proposta da Wind Cars l’impresario può rivolgersi con tutto il necessario, ottimizzando quindi i tempi, anche alle famiglie che abitano in luoghi non particolarmente comodi da raggiungere. funzionalità di ogni mezzo, Wind Cars non scorda mai il lato estetico che è sempre curato in ogni minimo dettaglio. «Tutte le nostre idee
AGEVOLARE L’IMPRESARIO Tra le varie soluzioni ricordiamo quella che può essere definita un’impresa mobile e che permette all’impresario di raggiungere le famiglie direttamente a casa loro. Oltre alla
Wind Cars • Cell. 335 6752060 - 334 1550191/86 • www.wind-cars.com • info@windcars.it
hanno l’obiettivo di rendere il lavoro dell’impresario meno faticoso», conclude Wainer Righi. «Per questo allestiamo i furgoni con soluzioni eleganti e innovative, per velocizzare e semplificare le operazioni che vengono svolte anche più volte al giorno».
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L’ATTESO APPUNTAMENTO SPAGNOLO
Non mancheranno, come sempre, le novità a Funermostra, che si svolgerà dal 22 al 24 maggio in Spagna, a Valencia.
Beatriz Colom, terza da sinistra, ed Ernestina Lafarga, terza da destra, insieme a un gruppo tutto al femminile di espositori.
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n’edizione internazionale. Così era stata annunciata e così si è confermata l’edizione del 2017 di Funermostra, che ha riunito 110 espositori che hanno mostrato prodotti e servizi a visitatori e professionisti (in crescita del 16%) del settore funebre provenienti non solo dalla Spagna ma da più di 40 differenti Paesi. Co-
62_63Funermostra.qxp_Layout 1 28/01/19 12:30 Pagina 63
MANIFESTAZIONI 63
ha sottolineato il ritmo positivo dello sviluppo commerciale e ha dichiarato che le conferme ricevute consentono di superare le cifre della passata edizione. La quindicesima edizione di Funermostra si svolgerà come ogni due anni a Valencia, in Spagna, da mercoledì 22 a venerdì 24 maggio. Visite guidate, proiezioni di film e conferenze sono tra le attività previste da Funermostra, che ha creato, su proposta degli espositori, anche un importante strulombia, Italia, Portogallo, Brasile, Argentina, Germania e Francia i principali. I numeri importanti registrati nella quattordicesima edizione non mancheranno comunque di ripetersi anche quest’anno. Il comitato organizzatore, infatti, nel corso di una delle recenti riunioni mento per la promozione: un’area a disposizione delle aziende partecipanti e dedicata alla presentazione dei prodotti. Verrà ripetuta anche nel 2019 l’iniziativa di successo che ha chiesto ai visitatori di votare attraverso un sistema di sms. Quest’anno verranno sottoposti al voto popolare lo stand migliore e il prodotto più innovativo.
Funermostra • Tel. +34 963861188 • +34 963861394 • www.funermostra.com • funermostra@feriavalencia.com
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PubRotastyle A4 Miami.qxp_04PubScacf_05/2004 11/12/18 15:09 Pagina 1
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RUBRICHE 67
Mai trascurare L’ESPOSIZIONE!
tanatoestetica
Ci preoccupiamo di fornire materiali pregiati, tessuti di fattura eccellente, composizioni floreali per decorare cofano e ambiente. Ma ci occupiamo in modo approfondito anche dell’esposizione della salma all’interno del feretro?
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uando la famiglia contatta l’impresa di onoranze funebri per richiedere un servizio, la prima preoccupazione è quella di gestire le varie pratiche burocratiche e soprattutto muoversi velocemente per soddisfare tutte le richieste nel minor tempo possibile. È molto importante interagire con le famiglie perché non si sentano sole e, una volta concordati i dettagli per lo svolgimento della cerimonia, è necessario preparare il defunto perché possa essere presentato a famigliari, amici e conoscenti per l’ultimo saluto. Negli ultimi tempi ho purtroppo riscontrato in diverse zone d’Italia la cattiva abitudine di non curare l’esposizione della salma. RICREARE UN AMBIENTE SERENO Se ci ritroviamo nelle abitazioni private, e non nelle sale del commiato o nei luoghi appositamente destinati ad ospitare il defunto per la veglia, dobbiamo allestire la camera ardente cercando di sfruttare, dove possibile, la luce naturale e ricreare quindi un ambiente accogliente e sereno.
Troviamo la giusta posizione per il cofano funebre e, dopo averlo collocato sui cavalletti, procediamo con lo spostamento della salma. Un’operazione apparentemente semplice ma, considerando che spesso è seguita dai parenti già particolarmente scossi per l’evento, dobbiamo eseguirla con tutta la delicatezza e la precisione possibili, avendo per esempio la cura di non far battere il capo sul fondo. SISTEMARE CON LA MASSIMA ACCURATEZZA La prima operazione da effettuare è quella di girare la salma su un fianco e poi sull’altro per sistemare gli abiti, in modo che risultino perfettamente tirati. Successivamente sistemiamo la mentoniera, possibilmente tra la clavicola e l’osso mandibolare per un minore impatto visivo, e la copertina inferiore. Se disponibile, mettiamo anche un cuscino ai piedi che ci servirà per bloccare la copertina. Procediamo creando delle pieghe ornamentali alla copertina, nella parte centrale, e blocchiamo il tessuto ai
SALVATORE MANOLA Esperto di tanatoestetica, ha studiato all’estero frequentando corsi di tanatoestetica e principi base di tanatoprassi, tra cui il Curso de Tanatopraxia presso l’Universidade Federal de Minas Gerais in Brasile e diversi corsi di perfezionamento in Inghilterra e Scozia, con il superamento di esami e prove pratiche. In Italia ha seguito il corso di formazione di tecnico di sala autoptica presso diverse strutture ospedaliere di Milano e corsi di psicologia focalizzati soprattutto sul tema della morte e dell’elaborazione del lutto. Interessato anche ad altre religioni, è costantemente aggiornato sulle metodologie e il trattamento delle salme nei riti buddisti, musulmani, ortodossi ed ebrei. Gli studi e la pratica nel campo della tanatoestetica hanno portato allo sviluppo di collaborazioni con diverse imprese di onoranze funebri.
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lati della salma, avendo l’accortezza che tutto rimanga ben tirato. PICCOLI RITOCCHI Tutto è pronto per aggiungere i piccoli ritocchi di maquillage su mani e viso. Chiediamo ai familiari e, se sono d’accordo, poniamo una piccola rosa tra le mani insieme al rosario. Ricordiamo, inoltre, che anche i profumi e gli odori in generale che accolgono le persone in visita al proprio caro giocano un ruolo molto importante nel rendere accogliente l’ambiente. Muniamoci quindi degli appositi deodoranti da inserire all’interno del feretro, cercando la giusta proporzione tra la grandezza dell’ambiente e il prodotto.
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RUBRICHE 69
Decesso di un parente: ADEMPIMENTI bancari
LA PAROLA ALL’ESPERTO
Non si tratta di incombenze che deve sbrigare solo la famiglia del defunto. Anche le imprese funebri sono indirettamente toccate dalle vicende bancarie successive alla morte di un correntista.
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uando e in che modo comunicare il decesso alla banca, come gestire soldi, titoli o bonifici… Si tratta di attività necessarie ma il cui procedimento è spesso poco chiaro. Appena la banca riceve la comunicazione del decesso del titolare di un conto corrente provvede a bloccarlo fino a quando non viene definita una linea ereditaria. Bisogna, dunque, agire subito per sbloccare il conto e poter disporre del denaro, per esempio nel caso dovesse servire per pagare le spese funebri. Sono diversi gli interrogativi che si pone la famiglia nel momento successivo alla morte di un proprio caro. Conoscere la risposta a questi quesiti può permettere a un impresario funebre di prestare un ulteriore servizio alla famiglia, oltre che accertarsi di ricevere il pagamento entro un tempo ragionevole. QUANDO E COME INFORMARE LA BANCA Nei giorni immediatamente successivi al decesso di un parente, la famiglia deve informare di persona oppure a mezzo raccomandata la banca presso cui il defunto aveva un conto corrente. Una volta avvenuta la comunicazione la banca non consente alcun tipo di operazione e richiede, se il defunto è l’unico intestatario, la restituzione di carte e assegni non utilizzati. COSA SUCCEDE QUANDO IL CONTO È COINTESTATO? A volte viene richiesta la chiusura del conto e l’apertura di uno nuovo. In ogni caso viene garantito agli eredi solo il 50% della somma depositata, l’altra metà spetta all’altro intestatario. Nel caso il conto sia a firma disgiunta, con la possibilità quindi per il cointestatario di fare delle operazioni senza chiedere consenso, gli eredi devono fare una semplice valutazione di intestazione a loro favore. Se invece per ogni operazione è necessaria l’approvazione dei cointestatari, se il conto quindi è a firma con-
giunta, il conto viene bloccato fino all’identificazione dei legittimi eredi che, successivamente, potranno operare insieme all’intestatario in vita. QUALI DOCUMENTI RICHIEDE LA BANCA? Si tratta di documenti necessari a certificare la presenza di eredi che devono intervenire sul conto corrente del defunto: - certificato di morte rilasciato dal Comune; - dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, richiesta da uno degli eredi all’anagrafe. Vanno indicati anche gli estremi di un eventuale testamento. COME POTER DISPORRE DELLE SOMME DI UN CONTO CORRENTE BLOCCATO? Una volta bloccato il conto corrente, è necessario chiedere alla banca il conteggio dei soldi depositati, dei titoli e di qualsiasi altro rapporto con il defunto. A questo punto può essere effettuata da parte degli eredi la dichiarazione di successione da consegnare alla banca. SE VENGONO ACCREDITATI DEI BONIFICI? Quando si verifica la contabilizzazione di bonifici dopo il decesso la banca lascia le somme a disposizione del patrimonio ere-
GIOVANNI VEGGIOTTI Conseguita la maturità classica presso il Liceo Lagrange di Vercelli, si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Pavia. Da allora è inserito in un primario studio legale di Milano che conta corrispondenti in tutta Italia e che tratta materie di diritto civile, bancario e fallimentare. Ha all’attivo diverse e positive collaborazioni con professionisti del settore funebre, dai quali è stato da subito apprezzato. Se avete domande o volete sottoporre un vostro caso a Giovanni Veggiotti, contattatelo allo 02 83641807 oppure via mail a giovanni.veggiotti@gmail.com
ditario e solo in un secondo momento si potrà eventualmente stabilire che le cifre pervenute dai bonifici potranno aggiungersi o meno alla massa ereditaria. CASSETTA DI SICUREZZA E TITOLI DI STATO Tutti gli eredi devono esprimere il proprio consenso all’apertura di una cassetta di sicurezza, operazione che va effettuata in presenza di un notaio, o un suo delegato, oppure di un funzionario dell’amministrazione finanziaria. Il verbale di apertura riporterà l’inventario di tutti i beni contenuti che si aggiungeranno all’eredità. Anche i titoli di Stato fanno parte della massa ereditaria e ci sono diverse strade da seguire: - divisione in natura; - vendita, con successiva divisione del ricavato tra gli eredi legittimi; - gestione nella proprietà comune.
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DA COLLEGA A COLLEGA Roberta Ridolfi, infermiera dell’emergenza e nell’ambito formativo. Tania Bressan, nel settore amministrativo di un’impresa funebre, si occupa anche delle adempienze del Testo Unico sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro e del Gdpr 679. Parallelamente alle nostre occupazioni prioritarie, da oltre 10 anni ci occupiamo di sicurezza sul lavoro e di primo soccorso aziendale. Seguendo le linee guida sanitarie e tramite Pratika Growup (struttura integrata che supporta le aziende nella gestione dei rischi aziendali) abbiamo creato diversi format di corsi di primo soccorso per le aziende e un progetto di primo soccorso pediatrico con dispensa tecnica.
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dacollegaacollega@gmail.com
Scopo di questa rubrica è promuovere una maggior sensibilizzazione di tutti gli operatori del comparto alla cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. L’esperienza e la voglia di approfondire hanno portato Roberta Ridolfi e Tania Bressan, in collaborazione con Pratika Growup, ad analizzare argomenti spesso sottovalutati nella funeraria. «Il nostro principale obiettivo è quello di riuscire a trattare argomenti, a volte complessi, in maniera semplice e alla portata di tutti. Ci auguriamo che la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro diventi un argomento di formazione basilare e non solamente un obbligo di legge da rispettare».
FORMAZIONE e rapidità Riconoscere il pericolo e agire in caso di arresto cardiocircolatorio è possibile se hai seguito un corso di formazione e hai appreso le nozioni basilari che ti consentono di attuare, con la massima rapidità, le manovre rianimatorie e la catena della sopravvivenza.
POSSIBILI INFORTUNI
NEL SETTORE FUNEBRE
• Incidenti Stradali • Ferite • Emorragie esterne o interne • Fratture • Amputazioni • Traumi da schiacciamento • Contusioni e lussazioni • Trauma cranico • Lesioni alla colonna vertebrale • Ustioni • Lesioni da sostanze chimiche • Elettrocuzione • Punture d’insetto • Reazioni allergiche • Ipotermia – Colpo di calore • Ostruzioni delle vie aeree • Corpo estraneo occhio Per patologie pregresse:
dati Ispesl, l’istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro
• Insufficienza respiratoria • Arresto cardio-respiratorio • Attacchi d’asma • Crisi epilettiche • Crisi ipoglicemiche • Allergie gravi
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FORMAZIONE
LAVORATORE
UTILIZZARE CORRETTAMENTE MACCHINARI E ATTREZZATURE
INFORMAZIONE
o
ATTREZZATURA A NORMA
OBBLIGHI
SEGNALARE ANOMALIE SEGNALARE SITUAZIONI PERICOLOSE
LOCALI A NORMA
CARTELLONISTICA
SEGUIRE LE DISPOSIZIONI DI LEGGE
DATORE
CONTROLLO
SOTTOPORSI A CONTROLLI SANITARI SEGUIRE CORSI DI FORMAZIONE
ARRESTO CARDIACO L’arresto cardiaco, come possiamo notare, è�il più importante problema sanitario in Europa. Se i testimoni di un arresto cardiaco iniziano la rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza le possibilità di sopravvivenza della vittima aumentano di due/tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata. Nel 70% dei casi l’arresto cardiaco è�testimoniato da qualcuno che può iniziare la rianimazione. Tuttavia in Europa la RCP viene iniziata dai testimoni dell’arresto cardiaco soltanto nel 15% dei casi. Se riuscissimo ad aumentare la percentuale dal 15% al 50-60% dei casi potremmo salvare circa 100.000 persone all’anno. Riteniamo importantissimo essere formati su questa sequenza vitale, sia nell’ambito lavorativo sia in quello privato. A tutti può succedere di essere presenti durante uno di questi avvenimenti mortali. Fare la differenza attuando il protocollo di intervento vuol dire salvare una vita. La prima e fondamentale operazione è contattare correttamente e precocemente il sistema di emergenza che ci potrà guidare nella sequenza corretta.
Riportiamo alcuni numeri per far capire l’importanza della rianimazione per la vittima. Dati riportati dall’Italian Resuscitation Council ed European Resuscitation Council nella campagna Viva!
LE MANOVRE RIANIMATORIE Dopo questa carrellata sulle possibili cause di infortuni sul lavoro vogliamo soffermarci sulle malattie cardiovascolari, la prima causa di morte della popolazione adulta, buona parte da attribuire a morte improvvisa per arresto cardiaco. È possibile intervenire con successo per ridurre la possibilità di morte, ma è�necessario attuare il prima possibile (entro i primi 5 minuti dall’insorgenza dell’evento) le manovre rianimatorie definite come Bls (basic life support), un acronimo che racchiude la sequenza di rianimazione di base nella persona adulta in arresto respiratorio o circolatorio. Blsd – dove la lettera d sta per defibrillation – è la parte che permette di apprendere conoscenze e abilità relative all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico. Cosa permette la formazione?
• riconoscere precocemente una condizione di pericolo con
compromissione delle funzioni cardiocircolatorie ossia le tre principali funzioni vitali: coscienza, respiro e circolo; • sostenere il circolo attraverso il massaggio cardiaco e trattare la principale causa di arresto cardiaco attraverso l’uso del defibrillatore. L’obiettivo principale del Bls/Blsd è prevenire danni irreversibili al cervello dovuti alla mancanza d’ossigeno e che insorgono già dopo 5/10 minuti. Il numero di persone che sopravvive a un arresto cardiorespiratorio senza danni permanenti dipende dalla rapidità con cui si realizza la cosiddetta catena della sopravvivenza, costituita da 4 anelli concatenati:
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Sai dirlo
con i fiori ?
Per maggiori informazioni Roberto Sangalli - Scuola d’Arte Floreale Milano tel. 02 66987150 - cell. 339 5080536 Bornate (VC) cell. 339 8962634 www.fioristaitaliano.it www.funeralfloraldesign.it info@artefloreale.com
step by step
DECORARE con FIORI e PIANTE nei mesi freddi
come realizzare una composizione resistente al freddo
Quando si cercano soluzioni creative floreali che resistano nel tempo, i mesi dell’anno con temperature estreme, molto freddo o molto caldo, creano sempre problemi. Proponiamo una composizione di alto valore simbolico, ma anche molto accattivante dal punto di vista estetico per i mesi freddi. Si tratta di un contenitore a croce per piante che può avere un utilizzo versatile: per una decorazione con fiori e piante artificiali, con piante vere oppure mescolando i due elementi e avere sia piante vere sia qualche decoro floreale artificiale.
MATERIALE: croce per piante Ludovico – Opiflor terra ciottoli angioletto in gesso rami sbiancati di Mitsumata muschio naturale fiori e piante artificiali (nel nostro esempio magnolia, lisianthus, echeveria)
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Utilizziamo come contenitore la croce per piante Ludovico – Opiflor, fatta al 100% con materiale sintetico riciclato resistente al gelo.
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Riempiamo la croce di terra, che potrà servire nel caso si vogliano utilizzare anche piante vere. Disponiamo come in foto due rami sbiancati di Mitsumata per creare un effetto di asimmetria e allungare visivamente la composizione.
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Collochiamo i ciottoli come mostrato in foto, curando che assumano una disposizione asimmetrica.
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Ricopriamo la terra con tappetini di muschio naturale per creare un effetto decorativo, lasciando eventuali spazi scoperti dove si vogliano inserire piccole piante vere, per esempio dei Sempervivum.
Completiamo la composizione collocando l’angioletto di gesso dove i bracci della croce si intersecano, ma spostato leggermente in alto a sinistra, nel punto visivo ottimale per creare una zona focale. Nel foro sotto l’angioletto avremo preventivamente incollato un bastoncino di legno per l’inserimento nella terra. Gli altri elementi floreali artificiali e le piante (artificiali o vere) andranno inseriti con una disposizione asimmetrica, come mostrato nella foto, in modo da bloccare i rami di Mitsumata.
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Con pochi elementi abbiamo ottenuto un’inconsueta composizione di grande valore simbolico e forte attrazione visuale che resisterà al freddo invernale per molto tempo. Lasciamo alla vostra creatività lo sviluppo dell’idea suggerita.
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AUTOSTORICHE che passione! Nasce nei primissimi anni 60 a Conegliano, in provincia di Treviso, l’impresa La Pace, fondata da Angelo Perin che inizialmente l’aveva denominata Sant’Angelo. Grazie alla collaborazione degli attuali titolari, che ringraziamo, recentemente siamo riusciti ad avere queste immagini d’archivio che ritraggono mezzi davvero unici, sia per l’allestimento sia per la scelta di alcune vetture poi trasformate. I mezzi sono tutti derivati da vetture prestigiose all’epoca, segno di voler intraprendere una scelta votata alla qualità e alla distinzione del servizio.
Partendo dalla vettura più diffusa, una Fiat 1500L, noto che la trasformazione non è opera dei trasformatori già conosciuti (Pilato, Grazia, Centrale) ma è da attribuire, come quasi tutti i mezzi di Perin, a un allestitore locale che se ne occupò con capacità e buon gusto. Purtroppo non è noto il nome dell’allestitore veneto, che come dicevo aveva comunque ottime capacità. La Fiat 1500L era molto diffusa all’epoca come base per le autofunebri grazie alle generose dimensioni e per l’immagine molto simile alla sorella maggiore, la Fiat 2300 che aveva però quattro fari anteriori. Il tetto nel vano funebre venne rialzato e completato da ampie vetrature laterali con i classici decori in oro sul cristallo. Curiosamente solo il tetto della parte funebre era di colore chiaro e inoltre il logo con il nome dell’azienda venne applicato con caratteri Considerata l’ultima vera ammiraglia della Lancia, metallici tipici dei monumenti funebri, caratteriall’epoca molto costosa e ambita, la Lancia Flaminia stica riscontrabile anche su altre vetture dell’imera mossa da un motore benzina 6 cilindri a V per presa. una potenza modesta di circa 100 cv. La linea di questa voluminosa limousine era opera di Pininfarina, molto ambita dai commendatori degli anni 60 che la usavano tassativamente con autista. Dalle mie ricerche solo le carrozzerie Centrale, Mozzo e Pilato si cimentarono con la versione funebre, quindi abbastanza rara, di questa prestigiosa vettura torinese. L’allestitore resta lo stesso della precedente e, rispetto alla sfarzosità della berlina, è un allestimento decisamente semplice, quasi povero, senza le classiche quattro lampade votive, ma limitandosi a due, niente decori o estrosità estetiche. Non troviamo croci all’interno e nemmeno sul tetto, che anche qui risulta di colore chiaro e con i loghi dell’azienda applicati sulla parte rialzata. Un mezzo davvero unico nel panorama degli impresari dell’epoca: una sontuosa Jaguar MK 8, prodotta dal 1956 al 1958 e capace di sviluppare ben 210 cv dal suo motore, un 3500 cc benzina 6 cilindri accompagnato da un cambio manuale a 4 rapporti oppure, come optional, l’automatico o l’overdrive. Vettura davvero molto lussuosa, era poco diffusa in Italia e ancora meno come autofunebre. Anzi, è la prima che trovo allestita in Italia. Anche qui la firma della semplice lampada votiva sembra ricondurre allo stesso carrozziere, che riuscì a creare un mezzo davvero molto piacevole ed equilibrato oltre che unico. Da notare le semplici tende e la mancanza di croci o fregi, davvero inusuale all’epoca su un’autofunebre. Peccato sia stata demolita, perché la sua unicità è davvero notevole.
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Passiamo ora alla Opel Kapitan A, una vettura dalle generose dimensioni prodotta dal 1964 al 1968 e mossa da un tranquillo sei cilindri benzina da 2600 cc, in seguito portato a 2800 cc per una potenza di circa 100 cv. Era una lussuosa ammiraglia che la casa tedesca Opel cercò di proporre come alternativa alla già affermata Mercedes, senza peraltro riuscire a scalfirne la presenza in termini di numeri di vendita. Vettura comunque ben realizzata, si prestava, magari con l’alimentazione a gpl, come base per la trasformazione ad autofunebre e venne infatti modificata per il trasporto funebre da vari carrozzieri come Introzzi, Pilato, e Riva. Proprio a quest’ultimo carrozziere, che aveva base a Merate, in provincia di Lecco, si deve la sua trasformazione. Particolare curioso per l’epoca che un impresario veneto si fosse rivolto in Brianza acquisendo una vettura usata targata Udine e inviandola a Merate per la trasformazione. L’esecuzione fu di ottimo livello, tanto che la vettura venne in seguito ripresa dalla carrozzeria GF per lavori di aggiornamento, togliendo i loghi di Riva e apponendo i propri. Venne poi ritargata e venduta all’impresa Perini di Cerea, in provincia di Verona, mantenuta in condizioni perfette dai signori Perini e già oggetto di un servizio su Tecnica.
Passiamo a una Opel Rekord 1700, tranquilla berlina abbastanza diffusa in Italia, con dimensioni generose e meccanica affidabile, tanto da essere usata spesso come base per autofunebri. Qui la foto non permette di scorgere molti particolari, ma penso si tratti di una trasformazione di Luigi Pilato per via del rialzo della vetratura. Ma sono supposizioni, visto che il triveneto è sempre stato un territorio con abilissimi trasformatori e potrebbe quindi trattarsi anche di un altro carrozziere. La trasformazione è complessivamente ben riuscita e curiosamente anche qui non troviamo croci sul tetto, mentre all’interno ci sono le quattro lampade votive. Notiamo la presenza dei grossi fari antinebbia necessari per la guida nelle fitte nebbie invernali, segno che forse era usata per trasporti fuori provincia più che per cerimonia.
Tra le foto ricevute troviamo anche un’ambulanza. Si tratta di un Fiat 1100T allestito da Fissore, storico trasformatore abile sia con i mezzi funebri sia con le ambulanze. Questo veicolo era totalmente rifatto a livello estetico rispetto al furgone Fiat originale da cui derivava, a dimostrazione che si puntava a un veicolo che potesse distinguersi anche per i servizi di trasporto sanitario, ancora oggi molto presenti in affiancamento al servizio funebre soprattutto al sud Italia.
Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro, modellista ed esperto di autofunebri d’epoca.
INVIACI LE FOTO DELLE TUE AUTO D’EPOC A E LE PUBBLICHEREMO GRATUITAMENTE:
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