Tecnica 10/2018

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Anno 26 N. 10 Ottobre 2018 Copia omaggio (euro 2,50)

OTTOBRE 2018


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ub entra nel cl

diventa anche tu partner Resmini

5 COFANI A SCELTA, IN UN ANNO E A PREZZO BLOCCATO

È un’iniziativa riservata agli impresari di onoranze funebri che, scegliendo di diventare partner dello storico marchio, potranno godere di un particolare trattamento e assicurarsi 5 cofani di pregio, modelli esclusivi che non possono assolutamente mancare in una sala esposizioni di prestigio. Con un piccolo anticipo sarà garantita la programmazione sia dei pagamenti sia della consegna, nel corso dell’intero anno, dei cofani scelti a prezzo bloccato. ESSERE PARTNER RESMINI ED ENTRARE NEL CLUB… cosa significa? Per informazioni, invia una mail a info@resmini.eu e sarai contattato direttamente da Giovanni Resmini.


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PRODOTTI

OTTOBRE 2018

Anno 26 N.

10 Ottobre

2018 Copia

omaggio (euro

2,50)

ARTICOLI DOVE I PROTAGONISTI SONO I PRODUTTORI E LE IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI.

IMPRESE

CASE FUNERARIE

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

Anno 26 • n. 10 • Ottobre 2018

AZIENDE

ATTUALITÀ

MANIFESTAZIONI

Mensile inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore. edito da:

EDITORIALE SRL

NEWS

NEWS E APPROFONDIMENTI SULLE TEMATICHE CHE INTERESSANO E COINVOLGONO L’INTERO SETTORE.

Via Antonio Bazzini, 24 - 20131 MILANO Tel. +39 02 70 63 45 60 Fax +39 02 26 68 04 08 info@tecnicaed.it

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tanatoestetica

RUBRICHE CONTRIBUTI, OPINIONI E RISPOSTE DI ESPERTI E PROFESSIONISTI. arte floreale

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musica

LA PAROLA ALL’ESPERTO IL COACHING

IL CONSIGLIO DELLA PSICOLOGA

Chiuso in redazione il 20-7-2018

AUTO STORICHE

il fiscalista per voi


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4 PRODOTTI

LE NOVITÀ NON SONO FINITE… Renova sta già lavorando a nuovi modelli da affiancare alla Medea Vignale su base Ford Mondeo, due oppure quattro porte, che continua a ricevere importanti consensi dagli impresari ed entro fine anno sarà disponibile anche nella versione ibrida.

G

li interni in pelle, il navigatore satellitare e i sedili riscaldati e climatizzati, dotati quindi di aria condizionata all’interno e con l’opzione massaggio, per offrire ancora più comfort al guidatore, sono solo alcuni degli accessori e dei particolari di serie che confermano l’estrema eleganza e la funzionalità del modello Medea Vignale realizzato da Re-

Wainer Righi, primo da sinistra, e Stefanio Menozzi, primo da destra, con il team di Renova e di Wind Cars.

nova su base Ford Mondeo. Un’autofunebre che, sia nella versione due porte sia quattro porte, si caratterizza per la grande attenzione riservata al design e all’estetica e prende spunto dal particolare allestimento Vignale della versione originale. Non mancano numerosi riscontri positivi da parte degli impresari anche per la parte

meccanica, come per esempio il sistema elettrico, e non idraulico, utilizzato per l’introduzione del cofano, con meno rumore durante il funzionamento e la garanzia della stessa operatività sia nei mesi caldi sia in quelli con temperature basse. Ma le novità non finiscono qui! «La Medea Vignale beneficia della garanzia ufficiale Ford e, puntando su estetica e funzio-


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PRODOTTI 5

nuovi modelli per ampliare la gamma a disposizione dell’impresario che, per completare e arricchire il proprio parco auto, può anche contare su un vasto assortimento di furgoni e veicoli per il servizio funebre realizzati da Wind Cars», afferma Stefano Menozzi, titolare di Renova insieme al socio Wainer Righi, entrambi professionisti noti nel mondo della funeraria grazie alla lunga esperienza nel campo dell’omologazione e della realizzazione di veicoli speciali. nalità, si presenta come un’ottima alternativa di classe ai modelli già esistenti sul mercato, anche per quanto riguarda il prezzo estremamente competitivo. Entro fine anno sarà disponibile anche nella versione ibrida. Stiamo comunque già lavorando a Il modello Medea Vignale 2 porte su base Ford Mondeo e, sopra e nella pagina a fianco, nella versione 4 porte.

Renova • Cell. 335 6752060 - 335 6141426 • info@renovaspa.it • commerciale@renovaspa.it


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Matthews International S.p.A. Una realtà italiana e internazionale nel mercato della prefabbricazione leggera del settore cimiteriale Matthews International S.p.A. è una realtà internazionale, già da diversi anni presente nel settore cimiteriale a 360° attraverso diversi brand, tra cui Caggiati Fonderie d’Arte di Colorno (PR). Matthews International S.p.A. svolge un ruolo sempre più di primo piano nel panorama italiano nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di strutture modulari prefabbricate, adatte a ogni tipo di realizzazione: ✔ ✔ ✔

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Alcune immagini rappresentative delle nostre realizzazioni. Siamo presenti in tutta Italia con la nostra rete di distribuzione.


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Matthews International S.p.A., con sede in Italia a Colorno (PR), si propone per una consulenza in loco al fine di affiancare strutture pubbliche e private con: ✔ ✔ ✔

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Ogni struttura, per essere opportunamente valutata, richiede un sopralluogo, noi vi offriamo la nostra esperienza internazionale e la solidità del nostro gruppo per fornirvi un servizio completo e flessibile, rivolto a chiunque necessiti di interventi di questo tipo con un servizio “chiavi in mano”, dalla progettazione all’assistenza post-vendita.

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8 IMPRESE

UN SERVIZIO CHE MI QUALIFICA Come sottolineato da Elio Serra, titolare dell’impresa di onoranze funebri Di Luca e Serra di Latisana, in provincia di Udine, quella con Giesse è una collaborazione che qualifica e fa apprezzare ancor di più l’impresa sul territorio.

«C

ollaboro con Giesse da circa 16 anni perché, da come ho visto e potuto constatare in tutto questo periodo, sono veloci e portano a ottenere buoni risultati. Le persone alla fine mi ringraziano e per me questa è indubbiamente una grande soddisfazione. Quella cioè di aver presentato persone brave che si muovono in tempi ve-

loci. Ed è proprio parlando con le famiglie che vengono a ringraziarmi dopo il servizio funebre che ho la continua conferma che lo staff di Giesse è composto da persone efficaci, competenti, veloci e concrete. Perché, cosa fondamentale da sottolineare, concretizzano il caso che stanno seguendo. Per quanto riguarda la mia professione, questa collaborazione è un servizio in più, che mi qualifica e mi fa apprezzare sul territorio». Questa è la testimonianza di Elio Serra, titolare dell’impresa di onoranze funebri Di Luca e Serra operativa dal 1962 a Latisana, in


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IMPRESE 9

provincia di Udine, e con altre due sedi a San Giorgio di Nogaro e Cervignano del Friuli. PERCHÉ COLLABORARE CON GIESSE? Per completare e arricchire il servizio offerto alle famiglie, contribuendo ad aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione all’interno del territorio in cui opera. Ecco perché un’impresa di onoranze funebri collabora con Giesse, che garantisce la

massima tutela ai danneggiati grazie alla specializzazione e all’esperienza di oltre 23 anni di attività. «Quando un’impresa di onoranze funebri decide di collaborare con noi, decide anche di supportare il proprio cliente in un momento particolarmente complicato della propria vita. Quando, cioè, alla sofferenza per la perdita appena avvenuta si aggiunge anche la preoccupazione per un danno

che sta subendo ingiustamente e al quale spesso non sa, soprattutto in tempi brevi, come approcciarsi per avere risposte e trovare soluzioni», commenta Bruno Marusso, vicepresidente di Giesse Risarcimento Danni. Grazie a esperti e tecnici in ogni disciplina che hanno sottoscritto un codice etico e che riescono a coprire capillarmente l’area geografica di competenza, Giesse offre l’assistenza in ogni fase di uno specifico caso: dal momento iniziale, che spesso coincide anche con lo sconforto e la rabbia, fino a tutte le varie e delicate fasi dell’iter da seguire per ottenere giustizia e il risarcimento integrale del danno. «Con l’autorizzazione da parte delle famiglie possiamo anche anticipare spese varie», conclude Bruno Marusso, «quali, per esempio, quelle relative al servizio funebre, a un eventuale trasporto della salma o dovute a perizie e consulenze tecniche».

QUANDO INTERVIENE GIESSE • • • • •

incidenti stradali malasanità infortuni sul lavoro incidenti aerei, navali o ferroviari e molti altri ambiti di intervento

Giesse • N. Verde 800 125530 • www.giesse.info • giesse@giesse.info Onoranze funebri Di Luca e Serra • Latisana (UD) • Tel. 0431 50064


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12_13Zenit.qxp_Layout 1 02/08/18 13:35 Pagina 12

12 PRODOTTI

SCEGLIERE LA PIÙ ADATTA! Con un assortimento ampio e diversificato è facile scegliere l’imbottitura che meglio si adatta a un cofano funebre.

204 Venus in raso jacquard


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PRODOTTI 13

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essuti, colori, trame e ricami differenti consentono all’impresario di avere sempre a disposizione imbottiture che soddisfano le famiglie e che valorizzano il cofano funebre,

senza mai coprirlo completamente. Come i tre differenti e raffinati modelli in raso che presentiamo in queste pagine. Sono solo un esempio della di-

versificata produzione Zenit, che da sempre propone soluzioni creative e originali con una particolare attenzione alla tradizione ma anche all’evoluzione del settore.

100 Tp M Pal bicolore in raso trapuntato

100 Venus L/2 in raso, doppio volano

Zenit • Tel. 0382 868222 • Fax 0382 86699 • www.zenitscuri.it • info@zenitscuri.it


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TUTTO È INIZIATO NEL 1952 Ha recentemente festeggiato i 65 anni di attività l’impresa Lucenti di Ispica, fondata insieme alla fioreria da Angelo Lucenti.

Andrea Lucenti, tra il padre Carmelo e la madre Marianna, durante i festeggiamenti del 65° anniversario.


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IMPRESE 17

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utto è iniziato nel 1952, quando Angelo Lucenti ha deciso di aprire a Ispica, in provincia di Ragusa, una fioreria a cui ha affiancato l’impresa di onoranze funebri. «Crediamo molto in quello che facciamo e soprattutto nel modo in cui svolgiamo questa professione, difficile perché sempre a contatto con persone che soffrono e che dobbiamo cercare di indirizzare in poco tempo verso la scelta più adatta, ma che può dare anche molto soddisfazioni. Come hanno dimostrato i recenti festeggiamenti per il sessantacinquesimo anniversario della fondazione, una grande festa che ha coinvolto tutto il paese», afferma Andrea Lucenti,

A sinistra, il restyling da W211 a W212, affidato a Fratelli Grasso, davanti alla Basilica della SS. Annunziata di Ispica. Sopra, il parco auto dell’impresa davanti al Loggiato del Sinatra, di fronte alla Basilica di Santa Maria Maggiore.

il giovane impresario che porta avanti l’impresa di famiglia insieme al padre Carmelo, figlio del fondatore Angelo, e alla madre Marianna. L’impresa affianca alla sede storica e alla fioreria uno show room dedicato all’esposizione dei prodotti e può contare su un parco auto composto da tre autofunebri. Dopo aver acquistato poco più di un anno fa una 4 porte di colore blu, hanno deciso di affidare a Fratelli Grasso il restyling da W211 a W212, rendendo più moderno con la verniciatura e la sostituzione del musetto un veicolo ancora in ottime condizioni.

F.lli Grasso • Tel. 095 2936194 • Fax 1782243612 • www.autotrasformazionigrasso.com • info@autotrasformazionigrasso.com Onoranze funebri Lucenti • Ispica (RG) • Tel. 0932 951114


Pub Memoria 2019.qxp_04PubScacf_05/2004 01/08/17 08:18 Pagina 1


19Olivetti cassone.qxp_Layout 1 02/08/18 13:36 Pagina 19

PRODOTTI 19

AL BUIO, MA SENZA PROBLEMI Una fascia catarifrangente corre lungo i lati del cassone per il recupero salme, rendendolo ben visibile anche di notte o in particolari situazioni di cattivo tempo. Realizzato in Abs, è robusto ma leggero e consente all’impresario di effettuare le operazioni di recupero senza problemi. Lungo 2.447 mm, con una lunghezza interna di 2.040 mm, ha una larghezza che può variare dai 500 ai 718 mm.

Olivetti • Tel. 0522 875165 • Fax 0522 875319 • www.funerolivetti.com • info@funerolivetti.com



21Pub Ellena 513.qxp_04PubScacf_05/2004 01/08/18 13:12 Pagina 1


22_23Ftc.qxp_Layout 1 02/08/18 13:37 Pagina 22

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UN PENSIERO SEMPRE GRADITO I bigliettini ringraziamento e ricordo sono un pensiero sempre molto gradito che la famiglia decide di inviare a conoscenti e amici che hanno partecipato al lutto. Ftc ha un ricco catalogo di buste lutto e bigliettini, da quelli più semplici a quelli con varie immagini sacre o della natura. E per chi all’attività di onoranze funebri affianca anche la fioreria sono state studiate altre vivaci e colorate soluzioni per le diverse ricorrenze.


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PRODOTTI 23

Ftc • Tel. 011 6471002 • Fax 011 6812283 • www.cartotecnicaftc.com • ftc2000@libero.it


PUB Jolly 2018.qxp_PubOlivettiJolly 23/11/17 12:46 Pagina 1

Via E. Fermi 74/A - 42021 Barco (RE) - Tel. 0522 875165 - Fax 0522 875319

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37Pub WindCars 2018.qxp_Layout 1 21/06/18 11:31 Pagina 1


56PubLorandi2012 ottobre_Layout 1 27/11/13 13:50 Pagina 11


27Diemme.qxp_Layout 1 02/08/18 13:38 Pagina 27

PRODOTTI 27

IN TANTE VERSIONI Non è facile allestire una camera ardente, sia per gli spazi a disposizione sia per i gusti e le esigenze delle famiglie. Ma con i fondali roll up di Diemme l’impresario riesce a soddisfare tutti proponendo diverse misure e numerosi temi. Alcuni esempi dei numerosi modelli di fondali con immagini stampate su canvas, ideale anche per la riproduzione di foto digitali, e che si riavvolgono rapidamente grazie al meccanismo di fabbricazione interamente italiana.

Diemme • Tel. 011 9690230 • Cell. 393 9007432 • www.facellid.com • facellid@gmail.com


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28 IMPRESE

LA STAR CHE NON POTEVA MANCARE Tra i 25 mezzi delle Pompe Funebri Liguri spicca la nuova Aurora due posti su base Jaguar XF.

U

ndici sedi dislocate lungo tutto il territorio della Liguria, poco meno di 50 persone tra soci e personale e 25 mezzi destinati all’organizzazione e allo svolgimento dei servizi funebri. Già con questi numeri si può intuire la grandezza delle Pompe Funebri Liguri, nata nel 1997 dall’unione di quattro diverse agenzie ben radicate sul territorio della Liguria e alla quale si è aggiunta la quinta circa due anni fa. Grazie a questa presenza capillare le Pompe Funebri Liguri riescono a gestire oltre 1.200 servizi funebri all’anno su un territorio che si sviluppa da Finale Ligure ad Andora, includendo l’entroterra. In provincia di Savona, per la precisione ad Albenga e a Pietra Ligure, si trovano anche i due grandi depositi che servono da ricovero per i nume-


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IMPRESE 29

rosi veicoli funebri. Si tratta di un parco auto ampio e variegato composto prevalentemente da veicoli allestiti da Pilato, partner storico

dell’impresa ligure. BELLA E FUNZIONALE «Sono tanti i modelli che in questi anni abbiamo acqui-

stato da Pilato, soprattutto su base Mercedes-Benz. Ma l’ultima nostra scelta è invece caduta su un modello ancora più imponente, l’Aurora


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Carlo Quaranta, secondo da destra, uno dei titolari delle Pompe Funebri Liguri, insieme a parte dello staff davanti a due recenti modelli acquistati da Pilato, tra cui l’Aurora su base Jaguar XF.

su base Jaguar XF», commenta Carlo Quaranta, uno dei dodici titolari delle Pompe Funebri Liguri. La nuova autofunebre è stata scelta di colore blu, per uniformarsi così al parco auto che presenta le auto-

Pilato • Tel. 0422 881298 • Fax 0422 887092 • www.pilato-spa.it • pilato@pilato-spa.it Pompe Funebri Liguri • Albenga (SV) • Tel. 0182 541414

funebri dello stesso colore e i furgoni di colore grigio, con un richiamo però di blu sulla fiancata. Dopo tanti anni di collaborazione Pilato sa ovviamente quali sono i gusti e le esigenze dell’impresa, che anche questa volta ha voluto dotarsi di optional funzionali, come per esempio la barra sopra il tetto per evitare danni alla carrozzeria in caso di trasporto di cuscini o creazioni floreali. «La nostra esperienza ci ha portato a scegliere per l’interno materiali facilmente lavabili, sempre per questioni di praticità», conclude Carlo Quaranta. «E grazie all’ampia offerta di allestimenti proposti da Pilato non è stato per nulla difficile individuare quello più idoneo a rispondere ai nostri gusti estetici e alle nostre richieste di praticità».


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PubblFERRARI_2018_4.qxp_Layout 1 23/02/18 12:24 Pagina 2


33Olivetti F1.qxp_Layout 1 02/08/18 13:40 Pagina 33

PRODOTTI 33

SEMPRE IN SICUREZZA È da sempre una delle priorità di Olivetti: offrire all’impresario prodotti che consentono di lavorare in sicurezza. Con la versione Sprint del minifrigo F1 viene garantita, in qualsiasi condizione meteo, la totale sicurezza dell’esposizione del defunto anche senza il vetro. Una valida alternativa per le famiglie che considerano il vetro una barriera e desiderano un maggior contatto visivo.

Olivetti • Tel. 0522 875165 • Fax 0522 875319 • www.funerolivetti.com • info@funerolivetti.com


32Pub Eurocof A4.qxp_Layout 1 01/08/18 13:12 Pagina 1


35Rotastyle ottobre.qxp_Layout 1 06/08/18 10:45 Pagina 35

PRODOTTI 35

NELL’ARTE DEL PREZIOSO RICORDO

“La differenza consiste nel vedere ciò che tutti vedono e nel pensare ciò che nessuno ha pensato”

Per alcune pregiate realizzazioni Rotastyle ha sapientemente utilizzato l’afrormosia, legno esotico, raro e unico.

Paravento Madonna delle Viole.

Cofano Ekeos in afrormosia.

Cofano Evolution in afrormosia.

Urna Elegance in afrormosia.

Rotastyle • Tel. 035 461214 • Fax 035 461470 • www.rotastyle.it • info@rotastyle.it

NEWS IL NOSTRO COACH SUI QUOTIDIANI La Gazzetta di Mantova, tra i più antichi quotidiani del nostro Paese, ha dedicato al coach Gabriele Grasso un articolo apparso sia nella versione cartacea sia on line. Il nostro collaboratore ha illustrato il proprio percorso per diventare mental coach, professione ancora poco diffusa in Italia, e la propria specializzazione nel settore funerario, al quale si rivolge anche attraverso la rubrica su Tecnica.


Pub Ellena Maserati 1_Layout 1 20/02/17 12:22 Pagina 58


Pub Ellena Maserati 1_Layout 1 20/02/17 12:22 Pagina 59


38_40Cofani 2018.qxp_Layout 1 02/08/18 13:40 Pagina 38

38 COFANI

INDISCUTIBILE BELLEZZA Regina indiscussa del giardino, la rosa è da sempre apprezzata per la bellezza, l’eleganza e il simbolismo che trova le radici ed è spesso utilizzato anche nella religione cattolica. Una delicata rosa dal gambo lungo impreziosisce la fiancata del modello Urna Rosa realizzato da Ferrari in frassino.

Urna Rosa

Ferrari • Tel. 0376 808901 • Fax 0376 88062 www.ferraricofani.it • ferrari@ferraricofani.it

ESSENZE CHE VALORIZZANO Tra le essenze più utilizzate per le lavorazioni di ebanisteria, il rovere è stato scelto da Lavalle per la realizzazione del modello 940 Torino. Un cofano dalla forma semplice, leggermente arrotondata ed elegante: tutte caratteristiche valorizzate proprio dall’essenza scelta.

940 Torino

Lavalle • Tel. 0172 373013 www.lavallecofani.com • lavalle.cofani@gmail.com


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COFANI 39

LO SCURO CHE PIACE Dal momento della sua presentazione il modello Diamante di Lombarda è stato molto apprezzato nella versione in legno di rovere tinta wengè, con la finitura a poro aperto che evidenzia le striature e le venature percepibili anche al tatto. Luca Ghirardotti

Diamante

Lombarda • Tel. 030 311402 • Fax 030 0946638 www.lombarda.info • lombarda@lombarda.info

UN AFFETTUOSO SALUTO L’originale modello 75 Ricordo di Lorandi è stato pensato per chi vuole lasciare un ultimo affettuoso saluto al proprio caro. Sul coperchio è infatti stato ricavato uno spazio dove poter scrivere una frase, un messaggio o anche solo il proprio nome.

75 Ricordo

Lorandi • Tel. 030 6900600 • Fax 030 6900603 www.lorandi.it • lorandi@lorandi.it


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40 COFANI

OMAGGIO ALL’ARTISTA È dedicato a Lucio Dalla il cofano 4 Marzo, il cui nome vuole ricordare la data di nascita del cantautore bolognese. Si presenta con linee semplici, un’elegante bombatura ed è realizzato da Melloni in noce nazionale, ma disponibile anche in mogano e frassino.

4 Marzo

Melloni • Tel. 030 6900687 www.mellonicofani.it • info@mellonicofani.it

OMAGGIO A PADRE PIO Il viso di Padre Pio, dall’espressione serena ma al tempo stesso intensa, racchiuso tra due rami che si incrociano alla base. È l’elegante intarsio proposto da Scacf per impreziosire la fiancata del modello 80 P. Michela Sgoluppi

80 P

Scacf • Tel. 075 856328 • Fax 075 8560314 www.scacf.it • scacfalt@technet.it


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48Pub_Funeralinfo A4 GIU 18.qxp_Layout 1 30/05/18 15:00 Pagina 1


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CAMBIARE PER CRESCERE Continua a crescere l’impresa Ardea, anche scegliendo modelli innovativi come la G 3.0 di Ellena.


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In piedi i titolari Adriano Valeri e Alexandra Ciobanu e, seduto alla scrivania, Stefano Valeri, che da sempre opera all’interno dell’impresa Ardea.

all’anno della sua fondazione, nel 2006, l’impresa di onoranze funebri Ardea ha continuato a crescere e a operare sul territorio con l’obiettivo di offrire alle famiglie un servizio sempre all’altezza delle aspettative. «Oltre alla preparazione e al costante aggiornamento di tutto lo staff, per continuare a far crescere la nostra impresa e confermare la nostra professionalità nello svolgimento dei servizi risultano fondamentali anche le scelte relative agli accessori e ai numerosi prodotti utilizzati quotidianamente da noi impresari», afferma Alexandra Ciobanu, titolare dell’impresa Ardea insieme al socio Adriano Valeri. L’impresa, che opera principalmente ad Ardea e nei paesi limitrofi in provincia di Roma, anche se non mancano naturalmente le richieste in diverse zone del nostro Paese, può contare su due sedi, con uffici e sale dedicate all’esposizione, e sull’agenzia Valeri-Ciobanu, sempre gestita dai due titolari, ad Ardea. IN COSTANTE EVOLUZIONE Ogni volta che l’impresa Ardea decide di rinnovare il parco auto si rivolge a Ellena e questa volta ha scelto un’autofunebre dalle misure importanti e in grado di diversificarsi. «Proprio come la nostra impresa, sempre in crescita e pronta a offrire qualcosa di nuovo alle famiglie, anche il nostro parco auto è in costante


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46 IMPRESE

dello, molto differenti da quelle che siamo soliti vedere nel settore, ci hanno subito entusiasmato. E convinti quindi a cambiare». Scelta di colore grigio, confermando la tonalità degli altri

mezzi, la nuova G 3.0 è dotata anche di un microfono interno che, collegato all’impianto stereo, consente di diffondere la musica scelta dalla famiglia oppure dedicare una preghiera o un pensiero che tutti possono ascoltare nel corso del corteo funebre.

evoluzione», aggiunge Alexandra. «Abbiamo voluto dare ancora più valore ai nostri servizi scegliendo modelli di volta in volta più grandi, sempre affidandoci a Ellena, e passando quindi dalla due porte alla quattro porte su base MercedesBenz fino alla nuova G 3.0 su Maserati Ghibli. Le linee accattivanti di questo mo-

Titolari e staff dell’impresa Ardea accanto alla nuova autofunebre su base Maserati Ghibli e, più in alto, anche il furgone, tutti mezzi realizzati da Ellena.

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ade in ITALY

PUÒ COSTARE MOLTO CARA! Una dimenticanza può costare molto cara, come ha più volte dichiarato Tommaso Masciangelo, multato e condannato a 6 mesi di reclusione per l’utilizzo di un cofano senza marchio del produttore. Abbiamo raccolto il commento di Fabrizio Campobassi, consigliere nazionale Feniof e presidente Feniof Abruzzo.

FABRIZIO CAMPOBASSI, CONSIGLIERE NAZIONALE FENIOF E PRESIDENTE FENIOF ABRUZZO

Quello che è accaduto a Tommaso Masciangelo mi è spiaciuto, opera in questo settore da tanti anni e lo conosco da tempo, so come lavora. Come ha più volte dichiarato, conosce le normative, sa che ogni cofano funebre deve riportare il marchio del produttore e si è trattato solo di una dimenticanza che ora però sta pagando a caro prezzo, con una multa e la condanna fino a sei mesi di reclusione. La nostra speranza è che questo spiacevole episodio sia un avvertimento e faccia ragionare tutti gli impresari che troppo spesso agiscono


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e operano in modo approssimativo, senza curarsi di quelle che sono le regole e di come devono essere applicate. Agire nel rispetto delle normative è importante non solo per evitare multe e condanne penali, ma anche per non affossare la professionalità dell’intero settore.

La mancanza di controlli penalizade in ITALY za soprattutto chi DOPO LA MULTA, opera nel rispetto LA CONDANNA A 6 MESI delle regole, come spesso affermano i nostri asso«N ciati mettendoci al corrente di realtà un po’ ambigue, mentre loro stanno magari sostenendo investimenti importanti per L’impaginato di Tecnica di luglio con l’intervista a portare avanti Tommaso Masciangelo. nuovi progetti, come quello di una RESPONSABILITÀ DEL PUBBLICO UFFICIALE casa funeraria, nel pieno rispetto delle attuali normative. La chiusura del feretro avviene sempre con la Va sottolineata, inoltre, anche una carenza compilazione di un atto in cui l’impresario didel legislatore: la legge regionale demanda chiara che è stato fatto tutto quello che la il controllo della legge ai Comuni, che però legge richiede e, facente funzione di pubblico non diffondono le normative e spesso si diufficiale, si assume quindi la responsabilità lechiarano anche all’oscuro degli avvenuti camgale, giuridica e penale per il servizio svolto. biamenti. Noi di Feniof Abruzzo insieme al dipartimento della salute della regione Abruzzo ci siamo LE GARANZIE DEL MADE IN ITALY occupati in modo molto preciso della realizzazione di un nuovo e più approfondito verUno strumento di tutela per l’impresario è inbale. dubbiamente la certificazione, come quella Ma ancora oggi, purtroppo, assistiamo conrelativa ai cofani funebri, che non dispensa tinuamente alla circolazione di moduli vecchi l’impresario dal controllo, ma riconosce anche e non aggiornati, nonostante si tratti di una la responsabilità del produttore. modifica apportata ormai quasi tre anni fa. Troppo spesso possiamo essere attirati da quello che appare come un grande affare e POCHI CONTROLLI E SCARSA INFORMAZIONE un’occasione di risparmio in merito all’acquisto di prodotti offerti magari da un venditore Feniof Abruzzo da molto tempo cerca di sensconosciuto che si presenta con un furgone sibilizzare gli associati con campagne di incarico di cofani e senza però dare certezze su formazione attraverso riunioni, corsi e conprovenienza e metodi di lavorazione. tattando ogni volta che si verifica una Può invece offrire importanti garanzie, anche modifica alla normativa vigente. per il proprio operato e la professionalità delMa il lavoro è ancora molto lungo. Sono anl’impresa, affidarsi a produttori italiani di cui cora troppi, infatti, gli impresari che non sono si conoscono la storia, dove e come produiscritti alle diverse associazioni e che non sono cono, e che ogni impresario sa come contata conoscenza di tutte le normative necessarie tare per dubbi o necessità. per operare oppure, ancora più grave, non ritengono opportuno informarsi. RUBRICHE 5

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E tutto per una dimenticanza! Si conclude con una condanna a 6 mesi di reclusione la brutta vicenda che vede come protagonista Tommaso Masciangelo, titolare dell’omonima impresa di Ortona, in provincia di Chieti, denunciato e multato per aver utilizzato un cofano sprovvisto del marchio del produttore.

Tommaso Masciangelo ci ha raccontato quasi tre anni fa del verbale ricevuto dall’Asl di Pescara per aver utilizzato un cofano funebre che non riportava il marchio del produttore, come viene invece indicato nell’articolo 30 del Dpr n. 285 del 10 settembre 1990 e ribadito al punto 9 della circolare n. 24 del Ministero della Sanità del 24 giugno 1993. Uno spiacevole incidente che si è concluso con il pagamento di una multa e la condanna a 6 mesi di reclusione.

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L’intervista completa è disponibile sul canale Youtube di Tecnica www.youtube.com/user/tecnicanews

on pensavo potesse accadermi una cosa del genere e soprattutto di finire sui giornali accusato di aver dichiarato il falso! Al momento sono stato sanzionato con una multa di 11.800 euro e, dopo tre anni, una sentenza definitiva mi ha condannato a 6 mesi di reclusione. Ho compilato come sempre il verbale di chiusura, ma non mi sono accorto dell’assenza del marchio del produttore. È stata una dimenticanza, ma sono stato accusato di aver dichiarato il falso per aver firmato il verbale senza accertarmi della presenza del marchio, come vuole invece la legge.

CONDANNATO PER UNA SVISTA In una partita di 32 cofani acquistati regolarmente si trovava il cofano senza marchio. Ho chiesto all’azienda una documentazione che ne attestasse la produzione e si è resa subito disponibile, ma nonostante questo sono stato condannato. Penso si tratti della prima condanna in Italia e consiglio a tutti i miei colleghi di stare molto

attenti, di controllare sempre perché oltre alla sanzione è prevista anche una condanna penale molto grave. UN CONSIGLIO AI COLLEGHI IMPRESARI: INFORMATEVI E CONTROLLATE

E dico anche di informarsi bene. Tante volte, da quando ho ricevuto il verbale dall’Asl di Pescara quasi tre anni fa, ho parlato con colleghi di questa legge e di quello che mi stava accadendo. Ma la maggior parte rispondeva che era impossibile e mi sono reso conto che non tutti conoscono in maniera approfondita le norme e a cosa si può andare incontro non rispettandole. Recentemente mi è capitato di richiamare l’incaricato che aveva scaricato poche ore prima i cofani perché, dopo un controllo, ho notato che non tutti riportavano il marchio del produttore. Anche in questo caso, mi hanno confermato, si è trattato di una svista, ma se non me ne fossi accorto sarebbe ricapitato ciò che ha portato a questa condanna».


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Quattro chiacchiere con...

Cinzia Rota sono nata a Bologna

il festeggio il mio 46mo compleanno da un po’. L’età è uno stato d’animo vivo a Bergamo in Rotastyle sono l’art director, mi emoziona creare e sviluppare idee innovative per l’arte funeraria. Vedere ciò che tutti vedono e pensare ciò che nessuno ha pensato pregi estrosa, allegra, ironica, creativa e leale difetti detesto cucinare piatto preferito polenta o pesce, l’importante è che sia condivisa con le persone che mi fanno star bene bibita preferita centrifugati di frutta mi sveglio con il caffè vado a dormire dipende dalle occasioni esco di casa semplicemente come amo vivere. Il look per me è una seconda pelle, devo sentirmi bene con ciò che indosso colore preferito blu… come una notte stellata, con colori digradanti di un mare dal calmo al tumultuoso colleziono libri d’arte dei miei pittori preferiti, ricordi dei vari viaggi per il mondo e tutto quello che riguarda Valentino Rossi cantanti Jovanotti, Modà, Alvaro Soler, Celentano, Mina, Dalla, De Gregori… e tanti altri che con le loro canzoni riescono sempre a dare emozioni lettura preferita tutto ciò che in quel momento mi appassiona


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poeta preferito amo la poesia in se stessa. Cerco nella poesia un senso di bellezza, sensazioni che mi scaldano il cuore. La bellezza e il profumo di un fiore possono essere già poesia sportivo preferito Valentino Rossi, che ho cominciato ad ammirare quando era un ragazzino la più grande passione moto GP, grazie sempre a Valentino Rossi. La passione mi porta ad avere sempre il 46 nella targa delle mie macchine (passate, presenti e future) e a seguire le gare tutta vestita di giallo. Non amo il libero arbitrio, Valentino è il migliore! Come diceva Wilde “sono di gusti estremamente semplici; amo solo il meglio” un viaggio indimenticabile ne ho fatti tanti: Perù, Birmania, Thailandia, Madagascar, Australia. Mi sono arricchita e sono tornata con un immenso bagaglio di bellezza e cultura. È vedendo il mondo che si scoprono cose meravigliose che restano incastonate nel cuore per sempre. La vita è un viaggio, le fermate migliori sono le persone speciali vacanza ideale itinerante. Ora vorrei visitare il Giappone, il Vietnam, la Cambogia. Più viaggio e più scopro che ho visto troppo poco del mondo nella valigia non può mancare la crema per non rovinarsi la pelle. Per il resto in base alla meta, poche cose ma essenziali serata ideale con amici a ridere, scherzare, ballare. Semplicemente, quando stai bene con le persone quella è la vera serata ideale hobby viaggiare, viaggiare, viaggiare. Amo viaggiare e conoscere il mondo. Scoprire le diverse culture dei popoli, la bellezza dei vari paesaggi. Pensare che ogni popolo possa vivere con dignità insieme alla propria famiglia nella propria terra mi sarebbe piaciuto vivere l’epoca che viviamo mi sta bene perché con la mia personalità nel passato sarei stata messa al rogo mi manca nell’albero della mia vita, le persone che mi mancano tanto sono come foglie che il vento precocemente mi ha staccato. Ora le porto nel mio cuore. Insieme a loro il mio gattone nero Rodriguez pronuncio spesso la differenza consiste nel vedere ciò che tutti vedono e nel pensare ciò che nessuno ha pensato. Quanto sono brava! una frase d’amore forever temo la perdita delle libertà occidentali e delle nostre tradizioni cristiane mi mette di buon umore ballare numero fortunato sempre il 46

come contattarmi 329 6873736


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IL FISCALISTA PER VOI

LA FATTURAZIONE ELETTRONICA Un importante cambiamento che, a partire da gennaio 2019, coinvolgerà tutte le imprese.

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on la circolare n. 89757 dello scorso 30 aprile l’Agenzia delle Entrate ha confermato l’introduzione della fatturazione elettronica a partire dal 1° gennaio 2019. Tale obbligo verrà assolto attraverso l’invio di un file xml (eXtensible Markup Language), trasmesso unicamente dal SdI (sistema di interscambio), con le medesime modalità che già oggi vengono adottate per l’emissione di fattura nei confronti della pubblica amministrazione.

COME TRASMETTERE LA FATTURA ELETTRONICA… La trasmissione della fattura elettronica può essere effettuata attraverso un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) oppure con uno dei servizi informatici

Dottore commercialista laureato all’Università Bocconi di Mi­ lano e con un Master tributario full time Ipsoa, Alberto Pirone è specializzato nella consulenza fiscale e societaria. È tra gli esperti professionisti dello studio R&S Commercia­ listi di Milano, che da circa 30 anni si rivolge a persone, pic­ cole e medie imprese, ma anche grandi realtà nazionali e internazionali con consulenze in materia tributaria, so­ cietaria, aziendale e contabile. Tel. 02 48007790 ­ info@rscommercialisti.it


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messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, indifferentemente dal committente, dal cessionario ovvero da un terzo intermediario. A seguito dell’invio della e-fattura il soggetto trasmettitore riceve un avviso di ricezione da parte del sistema informatico concernente l’esito dell’invio. Nel limite massimo di cinque giorni il trasmettitore riceve una comunicazione dal sistema stesso consistente nella notifica di scarto, nel caso per esempio di invio della fattura con un sistema informatico differente dall’xml o della mancanza di uno degli elementi essenziali, quali data, numero, partita Iva dei soggetti coinvolti ecc. Occorrerà in questo caso procedere con un nuovo invio della e-fattura. Se la fattura non viene scartata l’emittente riceve una avviso di consegna oppure di mancato recapito nel caso in cui l’invio sia impossibilitato per motivi tecnici. Questi due esiti costituiscono la prova dell’emissione della e-fattura e, nel caso di esito positivo, cedente e cessionario possono consultare la fattura nell’area web riservata. … E COME RICEVERLA I sistemi che invece consentono di ricevere la fattura elettronica da parte del destinatario sono la Pec, come per l’emittente, oppure un servizio di cooperazione applicativa (SdICoop) o un sistema di trasmissione dati tra terminali (SdIFtp). Il sistema Pec è, a ben vedere, il più agevole sia per l’emittente sia per il destinatario in quanto, attraverso la comunicazione tra le parti dell’indirizzo di posta elettronica, viene reso possibile sia l’invio sia la ricezione della e-fattura. Oltre a tale indirizzo, che viene inserito nel campo PecDestinatario, è necessario inserire nel campo CodiceDestinatario una sequenza convenzionale di 7 zeri (0000000) affinché il file non venga scartato. Tale codice invece viene convertito in una sequenza di 7 X (XXXXXXX) per le operazioni con l’estero. Il codice è il requisito fondamentale

per l’invio di una e-fattura: tuttavia, non essendo un dato obbligatorio ai fini Iva, l’Agenzia delle Entrate ha voluto agevolarne l’inserimento con il predetto codice convenzionale. Questo codice, invece, deve essere comunicato assolutamente nel caso in cui il ricevente non utilizzi la Pec, bensì il sistema di cooperazione applicativa o il protocollo Ftp. Poiché il file potrebbe non raggiungere il destinatario o venire scartato dal sistema, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che “la fattura, cartacea o elettronica, si ha per emessa all’atto della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente”. La data indicata in fattura e, nello specifico, nel campo Data riferibile alla sezione Dati generali, costituisce quindi la data di emissione della fattura e la data in cui l’imposta diviene esigibile. IN CASO DI ERRORI L’Agenzia delle Entrate, nella sua circolare, ha chiarito anche come rimediare ai possibili errori che emergono nella procedura di trasmissione della e-fattura: nel caso di errore di compilazione, per esempio l’indicazione di un’aliquota errata, il Sistema di interscambio scarta il file e la relativa fattura, conseguentemente, non viene considerata emessa. Nel caso invece in cui la fattura venga consegnata o il soggetto ricevente sia impossibilitato a riceverla, essa risulta emessa e il soggetto emittente deve provvedere a una nota di variazione, come, ai fini Iva, a una nota di credito. Si tratta sicuramente di una grande scommessa, in quanto numerose sono le novità e i punti ancora non definitivamente chiariti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia questo strumento risulta utile al fine di migliorare le inefficienze presenti nel nostro Paese, rafforzare il sistema Iva a livello comunitario, combattere le frodi e rendere le agenzie fiscali maggiormente eque, efficaci ed efficienti, armonizzare e semplificare l’intero sistema amministrativo.


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EFFETTI DELL’ATTO D’AFFIDO E SUOI LIMITI SU BASE GEOGRAFICA L

e sistemazioni atipiche delle ceneri, ovvero la loro collocazione fuori del più classico e tradizionale circuito cimiteriale, come affido e dispersione in natura. È questo il tema che affrontiamo oggi, un problema sì specifico di una particolare Regione, dotatasi di un suo autonomo corpus normativo molto capillare (purtroppo la polizia mortuaria è stata smembrata e disarticolata su base locale e localistica), ma estensibile per analogia anche a casi similari. Quando, cioè, sussistano rapporti di extra territorialità tra enti (Regioni soprattutto, ma anche Comuni per quanto riguarda la disciplina di dettaglio propria del regolamento municipale) che, magari, abbiano implementato in modo eterodosso o alquanto differente gli istituti più innovativi della Legge Statale 30 marzo 2001 n. 130. Purtroppo al momento non sussiste una sorta di compatibilità, automatismo self executive o proprietà transitiva, auspicata dall’art. 117 comma 8 della Costituzione (così come novellato dalla Legge di Revisione Costituzionale n. 3/2001 di riforma al Titolo V della Su-

prema Carta), tra le varie leggi o regolamenti regionali varati negli ultimi anni di questa confusa stagione di riforme anarcoidi e perciò mancate o, forse, pure fallite. Spettabile redazione di Tecnica, sono un impresario funebre modenese. Un nostro concittadino, e mio cliente, affidatario di urna cineraria chiede informazioni sulla possibilità di affidare l’urna ad altro parente residente, però, nella regione Campania. L’ufficio comunale interpellato per un breve ragguaglio normativo, previa acquisizione della rinuncia all’affido con contestuale, ex art. 40 Dpr n. 445/2000, richiesta di trasporto in altro Comune, ritiene possibile solo il rilascio dell’autorizzazione al trasporto con l’indicazione che, a questa, farà seguito autorizzazione all’affido da parte del comune campano. L’art. 11, quarto comma della Legge Regionale Emilia Romagna n. 19 del 29 luglio 2004 così dispone: "In caso di affidamento personale dell’urna il Comune annota in un apposito registro le generalità dell'affidatario


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unico, incaricato in vita dal defunto, e quelle del defunto medesimo". In realtà, un’attenta lettura di questa norma ci offre due preziose informazioni: 1) la filosofia legislativa dell’Emilia Romagna opta decisamente per un affido “intuitu personae”, cioè strettamente nominativo con riguardo a una sola, determinata persona ben identificata (de facto, è vietata la soluzione assai perniciosa dell’affido multiplo o a rotazione, intrapresa da pochissime regioni, per i potenziali conflitti endo-famigliari che ne potrebbero scaturire); 2) l’affido è non strettamente famigliare, ovvero fondato su vincolo coniugale o di consanguineità parentale, secondo l’articolato assai scarno e lacunoso della Legge n. 130/2001, ma personale. Il legislatore regionale, cioè, nell’anno 2004 (quindi, ante Legge Cirinnà) ha cercato di superare i problemi inerenti alle coppie di fatto, dello stesso o diverso genere, ora parzialmente risolti dal Parlamento, appunto, con l’approvazione della Legge n. 76/2016 sulle unioni civili con cui si consentono atti di disposizione

(implicitamente anche per il post mortem) a persone, seppur conviventi, magari more uxorio, ma non legalmente sposate. L’interpretazione fornita dalla Regione Emilia Romagna in materia di affidamento, con la deliberazione della Giunta Regionale 10 gennaio 2005 n. 10, statuisce una regola logicissima desumibile anche dai principi generali e fondativi dell’ordinamento giuridico italiano sulla competenza geografica ad assumere atti o provvedimenti di autorizzazione. L’atto di affidamento spetta all’autorità comunale (art. 107 comma 3 lettera f Dlgs n. 267/2000) entro i cui confini amministrativi, materialmente, avverrà la custodia dell’urna presso un domicilio privato ed esaurisce, pertanto, i suoi esiti nell’ambito del distretto del Comune che lo ha adottato in forza di questa semplice constatazione di diritto: i precetti

CARLO BALLOTTA Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine Nazionale Giornalisti dell’Emilia Romagna, specializzato in giornalismo tecnico-amministrativo nel settore necroscopico, funerario e cimiteriale.

Ha conseguito diplomi e attestati partecipando a diversi seminari sulla polizia mortuaria e a giornate di studio sulle differenti leggi regionali emanate negli ultimi anni, focalizzandosi principalmente su pianificazione e gestione dei fattori produttivi in ambito cimiteriale, redazione e osservanza del regolamento comunale di polizia mortuaria e pianificazione cimiteriale. Dal 2005 è parte del programma di aggiornamento e formazione per il settore funebre e cimiteriale condotto da diversi enti e ha frequentato, a più riprese, corsi di approfondimento su concessioni cimiteriali, operatività e sicurezza in cimitero, metodologia di azione nelle operazioni cimiteriali, protezione della privacy in ambito di polizia mortuaria e tutela delle opere di rilievo storico-artistico nella gestione cimiteriale.

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dal medesimo imposti all’affidatario non possono non risultare valevoli se non in quella specifica giurisdizione territoriale che li ha emanati. Come, infatti, ha rilevato il Consiglio di Stato, sezione 1 con il parere n. 2957/2003 reso 29 ottobre 1993 da cui poi originò il Dpr 24 febbraio 2004 in merito a un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica sulla diretta e immediata applicabilità di alcuni istituti della controversa Legge n. 130/2001, l’atto di affido ha, infatti, valore autorizzativo (cioè rimuove un limite legale di ordine astratto e comune), ma altresì cogente e prescrittivo. Vale a dire: anche nelle more di una sempre più opportuna regolamentazione comunale esso stesso può contenere norme di comportamento per l’affidatario e doveri tra cui (senza la pretesa di esser esaustivi) spiccano: 1) custodia delle ceneri in posto idoneo, stabile e sicuro da ogni possibile profanazione (sostanzialmente un piccolo tumulo/colombario domestico ex art. 343 regio decreto 27 luglio 1934 n. 1265 – Testo Unico Leggi Sanitarie); 2) responsabilità (sanzione amministrativa pecuniaria contemplata eventualmente o dalla stessa Legge Regionale o dal Regolamento Comunale ex art. 7-bis Dlgs n. 267/2000, ma anche e soprattutto penale ex art. 411 del codice penale) nell’evenienza di non ottemperanza agli obblighi liberamente contratti con la sottoscrizione dell’atto d’affido. Per esempio, il contenuto dell’urna viene accidentalmente disperso, o sottratto, per scopi non ammessi dalla legge); 3) massima disponibilità a sottoporsi a eventuali controlli di routine sulla corretta conservazione dell’urna da parte degli organi ispettivi di vigilanza comunale; 4) garanzia di rispettare il diritto secondario di sepolcro verso i congiunti del de cuius, il quale altro non è se non la ragionevole certezza/facoltà per quest’ultimi di poter recare

visita all’urna per compiere atti votivi e di pìetas verso il defunto, nonostante le ceneri si trovino presso un’abitazione privata. Pertanto, ove l'affidatario decida di trasferire le ceneri ad altro Comune, per giunta, sito in diversa Regione, sarà necessario da parte del Comune a quo (quello emiliano-romagnolo), di primo affido un provvedimento di revoca dell’atto d’affido originariamente rilasciato. Così da privarlo definitivamente della propria efficacia giuridica dietro presentazione di istanza di retrocessione ai sensi dell’art. 2 Legge n. 241/1990 (solenne atto unilaterale e irreversibile, debitamente firmato nei modi di cui all’art. 38 Dpr n. 445/2000, che deve rivestire la forma scritta e soggetto sin dall’origine a imposta di bollo di cui all’art. 3 Tariffa parte prima allegato A al Dpr 26 ottobre 1972 n. 642). Per poi, parallelamente, richiedere un ulteriore atto di affidamento da parte del nuovo Comune, ubicato in Campania. Questo è il timing corretto per i vari passaggi burocratici. La volontà del defunto dovrà essere espressa e acclarata relativamente alla specifica individuazione dell’affidatario unico. Come ampiamente prima dimostrato, la legge emiliano-romagnola non ha titolo per sindacare modalità e procedure dell’affido ceneri in Regione Campania disciplinate, tra l’altro, dalla Legge Regionale 09/10/2006 numero 20. Stante la prefata situazione normativa a macchia di leopardo, (dove fortissime sono le asimmetrie e le incoerenze procedimentali) appare indispensabile risalire alla volontà del defunto al momento in cui si è proceduto alla cremazione e all’affidamento iniziale. Nella electio sepulchri (= potere di scelta, quando si è ancora in vita, della propria sepoltura), sovrana è la volontà del de cuius, surrogabile, per certi aspetti, dai suoi congiunti più intimi, solo nel caso di un suo silenzio.


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Resta il fatto che trattasi di trasferimento della sola urna, e non dell’affidatario, in altra Regione: in tale ipotesi trovano applicazione le disposizioni ivi previste dalla relativa legge regionale. In carenza di una normativa regionale, l’urna sarebbe conferita, di default, al cimitero del Comune, quale presidio istituzionale deputato ad accogliere cadaveri e loro trasformazioni di stato, in caso di rinuncia, mentre l’inerzia prolungata e ingiustificata (= disinteresse manifesto) produrrebbe, quale effetto ultimo, la dispersione delle ceneri in cinerario comune ex art. 80 comma 6 Dpr n. 285/1990. Quindi, è propedeutico e prodromico eseguire detti accertamenti anche con il Comune campano dove si vorrebbe deporre l’urna e ottenere da questi una sorta di feedback, prima di accordare l’autorizzazione al tra-

sporto dell’urna. Il Comune dell’Emilia Romagna si limiterà, pertanto a perfezionare il titolo di viaggio, solo una volta accertata la legittimità della nuova destinazione. Il trasporto funebre soggiace alla regola ferrea della tipicità, ragion per cui i punti di partenza e di arrivo, comprese le soste tecniche intermedie, debbono sempre esser preventivamente individuati e autorizzati, ai termini dell’art. 24 Dpr 10 settembre 1990 n. 285. Per fortuna almeno la normativa sui trasporti funebri pare aver mantenuto una sua proficua, lineare omogeneità e poi, a ogni modo, per i trasferimenti internazionali o da regione a regione si segue solo e unicamente il dettato del Capo IV del Regolamento Statale di Polizia Mortuaria per l’intrinseca inibizione, tipica delle leggi regionali, a intervenire in questa sfera di esclusiva titolarità statale.


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NEWS AGGIORNA I TUOI DATI

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Hai giĂ buttato il tagliandino? Ricordati di controllarlo il mese prossimo. Potrai aiutarci a migliorare il servizio di invio di Tecnica. Segnalaci le eventuali variazioni collegandoti al sito e inserendo i dati esatti nella sezione Variazione Dati.


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Sai dirlo

con i fiori ? POCHI FIORI DI GRANDE SIGNIFICATO Per offrire un tributo floreale da porre sul cofano, che abbia un profondo significato simbolico ma sia al contempo di costo contenuto e di notevole apparenza, si può scegliere di realizzare un cuscino funerario a croce in stile decorativo-lineare.


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step by step come realizzare un cuscino a croce MATERIALE: - nastro - 1 gabbietta di spugna idro - 11 foglie di Aspidistra - 2 foglie di Raphis Palm - rami di Hedera helix - 14 rose - 1 Lilium orientale - 2 Anthurium

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Utilizzando una gabbietta della dimensione di una mattonella con spugna idro, inseriamo le foglie di Aspidistra per formare il disegno della croce collocandone due sull’asse più lungo, leggermente sfalsate per lasciare posto alla collocazione delle due code di nastro. Riempiamo la parte bassa della spugna (ossia i lati verticali) con del verde, per esempio Hedera helix, e inseriamo in diagonale due foglie opposte di Raphis Palm per creare un’asimmetria.

Inseriamo le due code di nastro a lato delle due foglie di Aspidistra che disegnano la parte bassa della croce (a destra nella foto) in modo da determinare l’ingombro e non avere successivamente fiori nascosti dal nastro stesso.

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Infine realizziamo la zona focale (che risulterà spostata verso il braccio sinistro della croce per essere visualmente più interessante) utilizzando una rosa, dei boccioli di Lilium e due Anthurium. Riempiamo infine con del verde (Hedera helix e foglie di rosa) le zone rimaste scoperte, per nascondere bene la gabbia.

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Inseriamo tre rose in scala di lunghezza secondo la sezione aurea (8-5-3), a disegnare i tre bracci corti della croce, e quattro rose a disegnare il lato più lungo a fianco del nastro. Da notare che il braccio più corto dell’asse longitudinale (a sinistra nella foto) è sfalsato rispetto a quello più lungo (a destra nella foto) così da creare un’asimmetria che risulterà più interessante. Poi inseriamo cinque foglie di Aspidistra ripiegate a occupare la zona superficiale di spugna nella metà verso il braccio destro della croce.


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il fiore del mese

rosa Il Flower Council of Holland, indicando le tendenze floreali per i fiori recisi nell’anno 2018, ha decretato la rosa come fiore per il mese di ottobre.

FAMIGLIA DI APPARTENENZA E VARIETÀ Appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Greci, Romani ed Egiziani hanno scoperto la sua bellezza migliaia di anni fa, noi abbiamo dovuto aspettare fino al XVI secolo. La sua popolarità cresce continuamente e ogni anno ci sono nuove cultivar. Più la rosa ha il gambo lungo e diritto e più aumentano il pregio e il costo, dovuto anche a grandezza, numero dei petali, robustezza e durata. La gamma cromatica è tra le più vaste nei fiori recisi, ci sono anche rose bicolori, multicolori e profumate. CONSIGLI PER LA CURA ⚘ Molto sensibili ai batteri che, durante l’estate, con il caldo, si moltiplicano velocemente, causano blocchi vascolari e impediscono di assorbire l’acqua. È essenziale usare acqua pulita e conservare all’ingiù i vasi puliti perchè si asciughino senza il rischio di residui batterici. ⚘ Il conservante per fiori recisi aiuta a mantenere l’acqua pulita più a lungo. ⚘ Usare il coltellino da fiorista per rimuovere le

spine senza danni, evitare l’apposito spinarose. Togliere le spine in modo non appropriato o schiacciare gli steli accorcia la vita del fiore e provoca danni allo stelo che, danneggiato, può anche estrudere sostanze velenose alla rosa stessa. ⚘ Sono dannosi il vento e le correnti d’aria, che incrementano l’evaporazione della parte superiore dei petali che non può essere colmata dall’assorbimento dell’acqua dal vaso. ⚘ Le rose a grappolo hanno grandi esigenze idriche e i boccioli tendono a disidratarsi e reclinarsi precocemente quando lo stelo è molto lungo, poiché l’acqua fa fatica a distribuirsi nelle varie ramificazioni. ⚘ Per idratare rapidamente le rose disidratate, immergerle nell’acqua per qualche ora fino al calice. ETIMOLOGIA E SIMBOLOGIA Il nome rosa deriva dalla parola celtica rhodd che significa rosso. Si presume che la prima rosa fosse rossa ed è sempre stata il simbolo dell’amore. Il simbolismo trova radici nel cattolicesimo: la rosa rossa rappresenta il sangue di chi ha dedicato la vita a Dio, quella bianca la verginità. Il colore rosa riporta alla Vergine Maria, spesso chiamata la Rosa senza spine perché libera da ogni peccato. Un’antica leggenda vuole che la rosa fosse senza spine prima della cacciata dal paradiso.

Per maggiori informazioni contattare Roberto Sangalli della Scuola d’Arte Floreale Milano tel. 02 66987150 - cell. 339 5080536 Bornate (VC) cell. 339 8962634 www.fioristaitaliano.it - info@artefloreale.com


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AUTOSTORICHE che passione! Vi presento i mezzi dell’impresa La Fiaccola di Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, fondata nel 1959 dal padre degli attuali titolari, i fratelli Venanzio e Pierluigi Di Zio. Le interessanti immagini gentilmente inviate da Pierluigi mostrano l’evolversi del parco auto dell’impresa, a partire dai modelli Fiat 1900 e Fiat 615, entrambi carrozzati con grande professionalità dall’abile e compianto Emilio Beri, noto soprattutto nelle zone delle Marche e dell’Abruzzo. Beri, che si trovava a Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, dagli anni Cinquanta fino ai primi anni Ottanta era una vera istituzione per gli impresari del Centro Sud, che normalmente si rivolgevano a carrozzieri locali. Negli anni Cinquanta e Sessanta solo i carrozzieri più grandi, commercialmente e produttivamente più evoluti (pensiamo a Grazia di Bologna o Fissore di Savigliano), si avvalevano di agenti di zona (una volta chiamati viaggiatori) che contribuivano a diffondere i mezzi anche in altre zone d’Italia. Emilio Beri fu quindi il primo, e per molti anni direi anche l’unico, fornitore di autofunebri

dell’impresa La Fiaccola. Il furgone Fiat 615 è un vero e proprio camioncino con telaio separato, spesso usato nella versione a cassone nel settore dei trasporti e qui magistralmente carrozzato a vettura funebre. Grazie a parti prese dalla produzione Fiat dell’epoca, come i fari posteriori e i paraurti cromati della Fiat 1800, Beri seppe fondere la linea della cabina di serie Fiat con quella della parte posteriore da lui creata, dando valore alla visione del feretro con un’ampia vetratura laterale arricchita da una bordatura elaborata, con tanto di portafiori laterali. Una piccola caratteristica o, se preferite, una firma tipica di Beri. Sul tetto la classica incastellatura in alluminio lucidato, con la grande croce al centro, e all’esterno i quattro cordoni di accompagnamento dei dolenti tipici dell’epoca. Le ruote infine, singole anteriori e gemellate nell’asse posteriore, erano valorizzate da piacevoli coppe ruota cromate che arricchivano la presenza di un mezzo di dimensioni maggiori rispetto alle classiche vetture. Molto diffusa tra gli impresari fino alla fine de-


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gli anni 70 e vera ammiraglia Fiat fino al 1959, quando venne presentata la più moderna Fiat 1800, la Fiat 1900, è sempre opera di Emilio Beri, che la produsse in numerosi esemplari, tanto da venderla a molti impresari del Centro Sud. Effettivamente molto piacevole e riuscita, come il modello Fiat 615 aveva i fari posteriori della più moderna Fiat 1800 riprendendone parte della linea con le caratteristiche pinne. Il parabrezza e i vetri laterali del vano guida erano più alti rispetto alla berlina da cui derivava, così da raccordarsi perfettamente con il grosso vetro del vano feretro. Con questo allestimento Beri iniziò ad applicare numerose lampade votive, passando dalle classiche quattro lampade, normalmente presenti agli angoli, a 12 lampade tutte collegate e funzionanti. Probabilmente un mezzo di Beri era immediatamente riconoscibile per questa caratteristica, almeno di sera! Aveva uno stile più elaborato e più consono ai gusti del Sud e, a testimonianza dell’ottima qualità della trasformazione, ancora oggi si trovano autofunebri Fiat 1400 e 1900 Beri ottimamente conservate. Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro, modellista ed esperto di autofunebri d’epoca. INVIACI LE FOTO DELLE TUE AUTO D’EPOCA E LE PUBBLICHEREMO GRATUITAMENTE:

carridepoca@libero.it


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