Spettacoli per le scuole secondarie - 2012/13 - A4

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teatrodell’osso

TEAT O ,

per le Scuole Secondarie inferiori e superiori


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SCUOLE SECONDARIE 12/13

Le Smanie per la Villeggiatura di Carlo Goldoni

SICO CLAS

scritto da Carlo Goldoni regia di Mirko Di Martino durata 75’ biglietto € 7 con scheda didattica gratuita 28/11/12 29/11/12 30/11/12 03/12/12 04/12/12 05 /12/12 06/12/12 07/12/12

Teatro “Ruggiero II” MELFI Teatro “Don Bosco” POTENZA Teatro “Columbia” FRANCAVILLA I.S. Teatro “La Provvidenza” VALLO D.L. Teatro “Vittoria” DIAMANTE ”Cinema Nuovo” LIONI da definire AVELLINO Teatro “Calandra” BENEVENTO

Un originale allestimento de “Le smanie per la villeggiatura”, una messinscena veloce e divertente, insolita e satirica, che recupera lo spirito critico dell'opera - scritta nel 1761 - e lo trasporta ai giorni nostri, dove “la villeggiatura” è cambiata ma “le smanie” sono sempre le stesse. Anzi, molte di più. “Le smanie per la villeggiatura” è forse la commedia più moderna di Carlo Goldoni: Leonardo e Giacinta, Guglielmo e Vittoria, sono personaggi che sembrano scritti oggi, con tutte le loro paure, le loro ansie, i loro bisogni, le loro insicurezze. Il loro desiderio di apparire per come non sono, di essere sempre e comunque all'altezza delle aspettative di una società che è già diventata puro spettacolo, continua esibizione, ci racconta l'Italia di oggi meglio di tanti reportage giornalistici. E poi c'è l'altro tema, anche questo attualissimo: la crisi. Perchè, a cosa ci fanno pensare i personaggi della commedia di Goldoni, disposti ad andare in rovina pur di mostrare agli altri che sono in grado di spendere a loro piacimento? Chi ci ricordano, se non i tanti arroganti nuovi ricchi di oggi, sugli scudi per qualche mese e poi giù nella polvere? Crisi morale, allora, prima che economica: crisi di valori, di ideali, crisi di un'epoca al tramonto. Goldoni scriveva per la sua Venezia, ma noi lo ascoltiamo per ciò che è in ancora in grado di dirci oggi su di noi. Oggi. Leonardo e la sorella Vittoria sono in partenza per andare in villeggiatura a Montenero, nei pressi di Livorno, e sono impegnati in una serie di acquisti che permettano loro di non sfigurare davanti agli altri villeggianti. Questi acquisti devono però essere fatti a credito a causa delle difficoltà economiche di Leonardo, che è innamorato di Giacinta, la figlia del suo compagno di villeggiatura, il signor Filippo, e che spera di conquistare proprio durante la vacanza. Lo stesso interesse per la ragazza mostra però anche Guglielmo che, a causa della sbadataggine del signor Filippo, viene invitato a villeggiare insieme al resto della compagnia. Questo invito scatenerà una serie di equivoci, gelosie, ripicche, liti, che rischieranno di compromettere la partenza fino all'ultimo momento. Seguici su

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SCUOLE SECONDARIE 12/13

RAGAZZI DI CAMORRA di Mirko Di Martino

LITA’ A G E L scritto e diretto da Mirko Di Martino con Orazio Cerino, Giovanni D’Amato Luna Chiucis durata 70’ biglietto € 7 con scheda didattica gratuita 12/03/13 Teatro “Ruggiero II” MELFI 13/03/13 Teatro “Don Bosco” POTENZA 14/03/13 Teatro “La Provvidenza” VALLO D.L. 15/03/13 Teatro “Columbia” FRANCAVILLA I.S. 18/03/13 da definire AVELLINO 19 /03/13 Teatro “Calandra” BENEVENTO 20/03/13 Teatro “Vittoria” DIAMANTE 21/03/13 ”Cinema Nuovo” LIONI

Parlare di camorra ai ragazzi è parlare di ragazzi di camorra, di storie di giovani cresciuti troppo in fretta, di adolescenti che abbandonano la scuola per conquistare il diritto ad essere considerati adulti, a diventare camorristi. Mafia, 'ndrangheta, camorra: le parole sono diverse ma la storia è sempre quella, come le vite dei ragazzi educate alla violenza, che è uguale dappertutto. I protagonisti dello spettacolo sono Paolo e Raffaele, due giovani amici che crescono in una città che forse è Napoli, ma non è necessario che lo sia. Paolo insegna a Raffaele a difendersi, a lottare, a emergere dalla palude in cui rischiano di affogare. Li unisce un'amicizia fortissima, come è forte l'amore che nasce Raffaele e Anna, una ragazza del posto. Ma amicizia e amore sono parole che non hanno senso finché non arrivano davvero, quando meno te lo aspetti, quando ormai è troppo tardi per tornare indietro. Niente può resistere alla violenza. Nemmeno l'amicizia sincera di due giovani. Nemmeno l'amore puro e intenso di una ragazza di vent'anni. I fatti e i personaggi dello spettacolo, seppure inventati, sono ispirati alle storie vere di Gelsomina Verde e Annalisa Durante, due giovani ragazze vittime della faida di Scampia del 2004, la guerra di camorra tra il clan Di Lauro e gli scissionisti che in un paio d'anni provocherà decine di morti. Gelsomina Verde aveva ventidue anni quando venne torturata e uccisa a Scampia perché sospettata di aver aiutato un giovane della fazione opposta. Annalisa Durante aveva invece solo quattordici anni quando venne uccisa per sbaglio davanti al portone di casa sua. Alcune delle parole scritte da Annalisa nel suo diario sono state lo spunto per costruire il personaggio di Anna, la protagonista del nostro spettacolo. Seguici su

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SCUOLE SECONDARIE 12/13

INCUCINA

La Divina Commedia a tavola

ITA’ NOV

scritto e diretto da Mirko Di Martino con Melissa Di Genova Orazio Cerino durata 60’ + dibattito biglietto € 6 con scheda didattica gratuita

NELLA VOSTRA SCUOLA disponibile a febbraio 2013

“Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui”, dice Cacciaguida a Dante nel canto XVII del Paradiso profetizzandogli l'esilio. Questo famosissimo verso, però, non avrebbe avuto molto senso se Dante non fosse nato nella patria del pane senza sale. Ma cosa mangiava, davvero, il sommo poeta? “Dante in cucina” è un modo nuovo e gustoso di leggere la Divina commedia, è un originale e appetitoso percorso nell'alimentazione medievale, è una narrazione documentata e giocosa di cosa volesse dire mangiare e cucinare ai tempi di Dante (che, quando voleva, sapeva apprezzare anche lui la buona tavola, senza paura di essere precipitato nel girone dei golosi). Guidati da due simpatici e strampalati personaggi, faremo la conoscenza di peccatori come Ciacco, che si rivolta nel fango “per la dannosa colpa de la gola”, o come papa Martino IV, “che purga per digiuno l'anguille di Bolsena e la Vernaccia”, o come Forese Donati, pronto a ridursi in miseria pur di assaggiare “i petti de le starne e la lonza del castrone”. Attraverso le parole di Dante e dei suoi contemporanei, con riferimenti alle novelle di Boccaccio, alle poesie di Cecco Angolieri, agli aneddoti degli scrittori del tempo, scopriremo che il Parmigiano era un prodotto tipico già nel medioevo, che i maccheroni si mangiavano solo col formaggio, che la forchetta l'hanno inventata i fiorentini per non scottarsi le dita, che per stare in salute era meglio bere un litro di vino che un bicchiere d’acqua. E forse, al termine dello spettacolo, potremmo farci anche noi la stessa domanda che si faceva Giuseppe Prezzolini negli anni '50 del secolo scorso: “nel mondo, che cos’è la gloria di Dante in confronto a quella degli spaghetti?”. Seguici su

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