U numero zero

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Ricerca, Rispetto dell’ambiente, Sport, Solidarietà sono le attività nelle quali la nostra azienda si impegna ogni giorno cercando di migliorarsi continuamente per un futuro più green per tutti.

The future is green è il pay off che accompagna il logo della nostra azienda, la Giorgio Tesi Group. Uno slogan semplice ed intuitivo che riassume la filosofia aziendale incentrata su un impegno costante ed un miglioramento continuo per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente che ci circonda.

L’azienda, ha riorganizzato i processi produttivi con criteri di ecoefficienza e questo le ha permesso di ottenere, unica in Europa, la EMAS (Ecomanagement and audit scheme), che attesta la virtuosità dell’azienda in termini di qualità e rispetto dell’ambiente. Inoltre collabora con l’Istituto per la Protezione delle Piante del CNR.

Dal forte radicamento della Giorgio Tesi Group per il territorio nasce il progetto NATURART, una rivista trimestrale di Natura, Turismo e Arte sulla provincia di Pistoia, unica nel suo genere a livello locale e strumento sempre più apprezzato di marketing territoriale.

L’amore verso la propria città passa anche per lo sport, la Giorgio Tesi Group è infatti main sponsor del Pistoia Basket che quest’anno ha raggiunto i playoff in serie A1 del campionato nazionale di basket, un orgoglio per tutti i pistoiesi.

Via di Badia, 14 - 51100 Pistoia - Italy tel. +39 0573 530051 fax. +39 0573 530486 email: contatti@giorgiotesigroup.it www.giorgiotesigroup.it

Last but not least, l’impegno verso il sociale. La Giorgio Tesi Group è promotrice anche di iniziative di solidarietà sul territorio attraverso la Fondazione Giorgio Tesi Onlus che finanzia progetti rivolti ai più deboli, alla promozione della cultura e al sostegno dell’educazione e della formazione.


differenziare per riciclare Intervista alla Dottoressa Linda Mori, responsabile della comunicazione di Publiambiente Pistoia.

Come è organizzato il servizio di raccolta differenziata a Pistoia? Al momento sono attive due diverse modalità di raccolta. La maggior parte della città è servita mediante sistema a cassonetto stradale, basato su isole ecologiche complete, dove i cittadini possono conferire i vari tipi di rifiuti. Nel centro storico e a Sant’Agostino, è invece attivo il sistema “porta a porta”. Alle utenze aderenti al progetto, sono stati consegnati specifici contenitori. Ogni giorno viene ritirato un materiale differente, così come previsto dal calendario di raccolta. Su tutto il territorio comunale ormai da molti anni, la raccolta di carta e cartone avviene “porta a porta”. Completano il quadro, le raccolte di indumenti usati, pile e farmaci scaduti, attive presso uffici pubblici e presidi sanitari e la stazione ecologica del Dano, dove è possibile conferire molti materiali, quali ingombranti, olio esausto da cucina, piccoli e grandi elettrodomestici, solo per fare qualche esempio. Quali sono i livelli di raccolta differenziata raggiunti fino ad oggi? Mediamente la raccolta differenziata si attesta intorno al 40%; punte più alte si registrano nelle aree in cui è attivo il servizio “porta a porta”. Senza dubbio, si tratta di risultati importanti, ma ci sono margini per un’ulteriore crescita. Per questo, insieme all’Amministrazione Comunale, stiamo lavorando ad un percorso di potenziamento delle raccolte differenziate che, in maniera graduale e progressiva, coinvolgerà tutta la città, a partire da alcune categorie di utenze quali scuole, uffici comunali e esercizi come bar e ristoranti. Quanto incide la partecipazione dei cittadini sul successo dei risultati raggiunti nelle raccolte differenziate? Direi che costituisce l’elemento imprescindibile. La nostra esperienza ci dice infatti che il successo dipende innanzitutto dall’adesione motivata, consapevole e corretta dei cittadini. Proprio per questo motivo, facciamo precedere l’introduzione di ogni nuovo servizio da una capillare e intensa attività di comunicazione, attraverso momenti di informazione e coinvolgimento della cittadinanza. In questo modo, ci è stato possibile raggiungere e consolidare eccellenti traguardi nel territorio che serviamo. Che fine fanno i rifiuti una volta che sono stati raccolti? Tutti i materiali raccolti vengono avviati a specifici percorsi di valorizzazione, che permettono di ottenere nuovi prodotti. I residui organici sono trasformati in compost, un fertilizzante di alta qualità. La carta ed il vetro tornano nuova carta e nuovo vetro, mentre dalle plastiche si ottengono materiali di vario tipo: il tessuto pile, ma anche giochi e arredi urbani, scope, vasi, scocche e bauli di ciclomotori. Dal tetrapak, utilizzato nei contenitori di latte, succhi di frutta, legumi ecc., si recupera la carta. Plastica e alluminio, gli altri due materiali che lo compongono, sono invece riciclati assieme per produrre l’ecoallene, con cui si fabbrica oggettistica di vario tipo. Per finire alcune riflessioni per tutelare l’ambiente. L’obiettivo dovrebbe essere quello di stabilizzare, se non diminuire, la produzione di rifiuti, ma soprattutto avviarne a riciclo e recupero la maggiore quantità possibile. Ci possono essere piccoli accorgimenti che non costano niente, ma che possono offrire importanti risultati in termini di produzione di rifiuti e risparmio energetico, come usare sporte riutilizzabili per gli acquisti, prediligere prodotti con imballo essenziale e, non per ultimo, tutelare il decoro della città attraverso l’adozione di comportamenti rispettosi del posto in cui viviamo.









IL GIULLARE








Un gruppo di persone si incontra per acquistare seguendo il concetto di giustizia e solidarieta’per risparmiare acquistando in grandi quantitativi; ma anche per chiedersi cosa c’e’ dietro un bene di consumo. e’ allora che si forma un di

acquisto

seguici su

gaspitacandeglia@gmail.it gaspitacandeglia.blogspot.it

gruppo

solidale.







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Locandina


V ia M od

Fiume Ombrone - Pistoia Ciclopedonale su terra, 5.64 km, adatto ai bambini

en e

Pistoia: zona precollinare (anello) Ciclopedonale su misto, 5.5 km

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Pistoia: argini Bure - Calice - Ombrone (anello) Ciclopedonale su misto, 31.42 km Pistoia - Gello - Pupigliana - Sarripoli - Arcigliano (anello) Ciclopedonale su misto, 15.5 km Via Bolognese

Pistoia - San Vito Ciclabile su misto, 11.3 km Pistoia: ciclabile di via dei Mercati Ciclopedonale su asfalto, 0.87 km

Via

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Villone Puccini

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Viale Adua

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Fontanelle pubbliche

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Caserma Marino Marini

Via Bartolomeo Sestini

Museo dell’Ospedale del Ceppo

Tangenziale est

Viale Adua

PISTOIA Parco

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Via Sandro Pertini

Strada Statale 64i

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Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese

Pavana Rivoreta

Pontepetri

Cutigliano Lizzano Abetone

Maresca

Orsigna

Gavinana

La Lima Sambuca Pistoiese

Popiglio

PUNTO INFORMATIVO DELL’ECOMUSEO ITINERARIO DEL GHIACCIO

San Marcello

Campotizzoro

ITINERARIO DEL FERRO ITINERARIO ARTE SACRA E RELIGIOSITÀ POPOLARE ITINERARIO DELLA VITA QUOTIDIANA ITINERARIO NATURALISTICO

Piteglio

Le Piastre

ITINERARIO DELLA PIETRA

La montagna pistoiese conserva tesori di particolare interesse naturalistico, storico, artistico ed antropologico. L'ecomuseo della montagna pistoiese rappresenta uno strumento reale col quale conservare, valorizzare e tramandare il patrimonio delle nostre zone. Il progetto si sviluppa in musei, poli didattici, piccole collezioni ed architteture tradizionali, si rivolge a comunità locali e visitatori esterni allo scopo di sottolineare e non far perdere il valore che questo prezioso territorio ha avuto ed ha tutt'ora. Agli allestimenti si uniscono una serie di attività didattico educative, dimostrazioni, escurzioni e ricerche che rendono culturalmente vivo il modo di apprendere e conoscere la montagna psitoiese. Dell'ecomuseo della montagna pistoiese fanno parte: ITINERARIO DEL GHIACCIO: legato alla produzione di ghiaccio naturale, sviluppatasi nella montagna pistoiese da fine '700 fino a metà del '900, ha il suo asse principale nella valle del Reno tra gli abitati di Le Piastre e Pracchia. Un esempio del complesso produttivo è “la ghiacciaia della Madonna” presso Le Piastre. ITINERARIO DEL FERRO: nel XVI secolo la Montagna pistoiese era il primo polo siderurgicodel Granducato di Toscana. La zona era infatti ricca dell’energia naturale, l’acqua ed i fitti boschi, che

garantiva la forza motrice ed il combustibile per gli opifici di lavorazione del ferro. Entrambi allestiti a Pontepetri dal Comune di San Marcello Pistoiese, offrono la possibilità di osservare da vicino la fedele ricostruzione di un maglio, una ruota verticale e una ruota da mulino, tutti funzionanti ad acqua. Nel giardino è inoltre attiva una turbina idraulica che, sfruttando l'acqua del torrente Maresca, consente di fornire l'energia elettrica sufficiente ad illuminare tutto il percorso didattico. E' possibile visitare inoltre Il Ponte Sospeso di Mammiano, realizzato nel 1922 dall’Ingegnere Vincenzo Douglas Scotti della Società Metallurgica Italiana di Campo Tizzoro, il ponte consentiva agli operai di Popiglio di abbreviare il lungo percorso per arrivare alle ferriere dell’opposta Vallata. Alto circa 35 metri nel suo punto maggiore e lungo 212,4 metri, costituisce uno dei ponti sospesi pedonali più lunghi del mondo e una attrazione turistica di grande richiamo. ITINERARIO DELL'ARTE SACRA E DELLA RELIGIOSITÀ POPOLARE: vede il suo centro nel museo diocesano del'arte sacra di Popiglio rari esempi di arte sacra romano barocca e nella Compagnia del S.S Sacramento dove sono esposti importanti paramenti e arredi sacri provenienti dalle chiese della montagna

Acquerino

Pistoia pistoiese. ITINERARIO DELLA VITA QUOTIDIANO: il museo dell'Appennino pistoiese a Rivoreta propone un viaggio nella vita quotidiana e nelle usanze della gente di questo territorio fino ai giorni nostri. Si è riattivato un metato per seccare le castagne ed il Molino del Giamba, costruito nel 1820. A scopi didattici è stata ripristinata l'antica “Via del Carbone”. ITINERARIO NATURALISTICO: l'orto Botanico e Forestale dell'Abetone (nell'alta val del Sestaione) è ufficialmente aperto al pubblico dal 1987 ed è definito un orto botanico alpino. L'Orto Botanico ha scelto di approfondire il suo livello divulgativo mediante le realizzazione di un polo didattico a Fontana Vaccaia, una struttura polifunzionale che permette alle scuole ed ai corsi formativi un percorso didattico completo. ITINERARIO DELLE PIETRA: nel comune di Sambuca permangono molte testimonianze dell'impiego della pietra, per questo l'ecomuseo ha creato un itinerario che di svincola tra: -La via Francigena della Sambuca, autostrada del Medioevo; -Acquerino Riserva Biogenetica -Le cave di pietra di Torri -Treppio e la valle della Limentrella







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