Taddia Informa - dicembre 2010

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Quadrimestrale di informazione - anno IX - numero 18 - Pubblicato a Bologna - Dicembre 2010 - € 2,00 - Reg. Tribunale di Bologna n° 7210 del 21 marzo 2002

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anniversario! notizie e consigli a tutela dei cittadini

UN IMPEGNO IMPORTANTE PER EVENTI IMPORTANTI

Forti di vent’anni di esperienza presentiamo il servizio Grandi Sinistri EDITORIALE a pag. 3

POLIZZE-VITA, ISTRUZIONI PER L’USO

Per non rischiare brutte sorprese scegliamo la formula più adatta alle nostre esigenze e alla nostra propensione al rischio a pag. 10

è IL DISAGIO MENTALE IL NUOVO RISCHIO INFORTUNISTICO

Conversazione col direttore dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro SPECIALE a pag. 16


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infortuni sul lavoro? casi di malasanità? TADDIAgroup

segue integralmente le diverse problematiche correlate a tutti i casi di infortunio professionale, garantendovi la certezza di un risarcimento rapido nel completo riconoscimento dei vostri diritti: • infortuni sul lavoro e in itinere • violazione della normativa sulla sicurezza • risarcimento del danno alla salute • richiesta di indennità o differenze retributive • consulenza su malattie professionali • ricorsi Inail e diritto della previdenza sociale

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Inoltre le agenzie affiliate sono punti d’ascolto A.N.T.A.C.C.I.S. per i casi di malasanità: gestiscono le pratiche per il risarcimento facendo rivalsa nei confronti dei soggetti coinvolti e responsabili: medici e paramedici, aziende sanitarie pubbliche e istituti privati. Nessun onere è a carico del Cliente: nel risarcimento riconosciuto viene inclusa la quota-parte relativa al compenso onorario per la gestione della pratica.

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EDITORIALE

uN IMPEGNO IMPORTANTE PER EVENTI IMPORTANTI forti di vent’anni di esperienza presentiamo il servizio grandi sinistri

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anno delle celebrazioni del nostro ventennale è iniziato con l’exploit di un nuovo marchio, il segno concreto e chiaro di una nuova attitudine globale ad affrontare l’intera mole del delicato settore del risarcimento nella sua totalità e nella sua complessità, senza mai venir meno nell’impegno, nella professionalità e nell’attenzione alle esigenze del Cliente e del contesto. Ed è proprio continuando a guardarci attorno con attenzione, mantenendo sempre alto l’interesse per una realtà in continuo cambiamento, che abbiamo scelto di “chiudere in bellezza” questo 2010 così importante. Abbiamo abbracciato la causa di una nuova sfida, ponendoci l’ambizioso obiettivo di colmare un vuoto che è ormai davanti agli occhi di tutti ogni giorno: come gestire i sinistri più importanti e gravi, quelli che coinvolgono diverse e talvolta incerte responsabilità, quelli che purtroppo si presentano agli occhi delle vittime come nodi inestricabili? Parliamo di disastri, calamità, incidenti mortali complessi, danni da malasanità mal riconosciuti: argomenti delicati e dolorosi che vanno affrontati con cautela, precisione scientifica, supporto documentale e legale di altissimo livello. La cronaca quotidiana ci propone innumerevoli casi di questo tipo, che spesso si risolvono con un nulla di fatto dopo lunghi ed estenuanti iter che lasciano i danneggiati e i loro cari privi di forza e speranza.

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on è con presunzione, ma con la consapevolezza dell’esperienza di cui possiamo farci forti dopo vent’anni di attività, che abbiamo deciso di metterci al servizio del cittadino e al suo fianco, per aiutarlo e supportarlo nel riconoscimento dei suoi diritti. Abbiamo costituito un comparto appositamente dedicato che si appoggia su 4 centri operativi, coincidenti con le sedi delle nostre Direzioni sinistri macro-areali di Bologna, Roma, Caserta e Palermo. Da queste Centrali viene coordinata l’operatività delle decine di diverse figure professionali costantemente al lavoro in tutta Italia, a partire dalla nostra grande forza costituita dagli affiliati capillarmente distribuiti sul territorio nazionale (di cui non finirò mai di apprezzare l’impegno e la passione), fino alla squadra di consulenti che cura lo sviluppo delle sinergie tra fra agenzie e partners di qualità, per arrivare al fondamentale staff interno della Direzione franchising, in fase di continuo potenziamento, costituito da professionisti di alta formazione sempre pronti a modellare con intelligenza e serietà il proprio operato alle mutate esigenze di un’attività multiforme e fortemente articolata.

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uesto è il Taddia Group. Il Taddia Group sono io, sono i miei collaboratori, sono gli affiliati e siete anche voi, i Clienti che da vent’anni continuano a darci fiducia con la certezza che saranno sempre tutelati ed ampiamente ripagati. Anche nelle situazioni più complesse, anche di fronte a problematiche apparentemente irrisolvibili, sapete e sempre saprete che vi siamo accanto e lavoriamo per voi. Oggi abbiamo l’onore di presentare la Divisione Grandi sinistri, il cui successo non sarà che il corollario e la logica conseguenza dell’accurato lavoro che ne è alla base: dalle nostre forti radici continua a crescere un grande albero e siamo felici di condividerne i frutti con voi, quando e se avrete bisogno del nostro supporto, o anche solo continuando a seguirci sulle pagine del vostro magazine preferito.

Buona lettura!

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in questo numero EDITORIALE UN IMPEGNO IMPORTANTE PER EVENTI IMPORTANTI

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Forti di vent’anni di esperienza presentiamo il servizio Grandi Sinistri

Divisione Grandi Sinistri

CAMPIONI in VELOCITà E in CORRETTEZZA

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LA Guerra dei numeri

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La Federazione automobilistica internazionale fissa per i piloti le regole di comportamento “fuori-pista”

Con la crisi diminuiscono gli incidenti...o solo le denunce?

L’AVVOCATO RISPONDE

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La conciliazione è davvero il miglior strumento per la risoluzione delle controversie?

COLPO DI FULMINE E COLPO DI FRUSTA Un sondaggio molto autorevole rivela che da un incidente può nascere l’amore

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POLIZZE-VITA, ISTRUZIONI PER L’USO

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Per non rischiare brutte sorprese scegliamo la formula più adatta alle nostre esigenze e alla nostra propensione al rischio

SICURi con un sorriso

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Un progetto di comunicazione di forte impatto rivolto ai più giovani e nato dalla sinergia tra istituzioni ed operatori di settore

IN BREVE

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INDICE LO SPECIALE DI QUESTO NUMERO: è IL DISAGIO MENTALE IL NUOVO RISCHIO INFORTUNISTICO 16 Conversazione col direttore dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

TADDIAGROUP SPECIAL EVENTS 20 SEMPRE IN POLE POSITION 22 NOTIZIARIO A.N.T.A.C.C.I.S. 23 - 26

FACCIAMOCI VALERE: GIUSTIZIA A PAGAMENTO

Riflessioni sul contributo che da quest’anno è imposto per legge a chi voglia fare ricorsi al Giudice di Pace

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c’è risarcimento e risarcimento 30 Il cosiddetto “danno differenziale” e gli obblighi del datore di lavoro

UNITI A TUTELA DEL CLERO

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A NORMA DI LEGGE

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TADDIA IN ITALIA TADDIA CONSIGLIA Agenzie affiliate e Ditte convenzionate

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Breve storia della Federazione fra le Associazioni del Clero in Italia

TADDIA TOP PARTNERS 46 - 48 I convenzionati che offrono le migliori condizioni DIVISIONE SINISTRI MORTALI PARTNERS 50 - 53 Le migliori onoranze funebri d’Italia TAZEBAO Annunci e proposte dai lettori

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CAMPIONI in VELOCITà E in CORRETTEZZA

La Federazione automobilistica internazionale fissa per i piloti le regole di comportamento “fuori-pista” (tratto da Repubblica Motori)

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Asaps a favore del nuovo codice sportivo della Fia: quando si è al volante campioni bisogna esserlo in pista e sulla strada.

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questo in sintesi il messaggio che la Federazione automobilistica internazionale vuole che sia trasmesso dai propri piloti associati al grande pubblico che assiste alle competizioni sportive. Bisogna però dimostrare di essere degli assi del volante non solo quando si corre in pista ma anche quando si circola per le strade cittadine dove è importante osservare il codice della strada e favorire la sicurezza stradale. Così l’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale sottolinea come la Fia sia in procinto di modificare il proprio Codice sportivo internazionale per evitare che i piloti partecipanti alle gare dei vari campionati mondiali infrangano le regole della circolazione stradale dei paesi in cui si svolgono.

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l pessimo esempio del pilota inglese Lewis Hamilton che è stato sanzionato pesantemente dalla polizia stradale di Melbourne per le acrobazie compiute al volante di una vettura in mezzo alla strada, hanno influito molto negativamente sull’immagine che la Fia sta cercando di trasmettere in tutto il mondo attraverso le campagne sulla sicurezza stradale sostenute dai suoi piloti. Inutili le scuse di Hamilton dopo il

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“fattaccio” quando ormai la “frittata” era stata fatta. Lo stesso Hamilton, fanno notare dall’Asaps, nel 2007 era stato fermato in Francia nel 2007 mentre in autostrada correva sul filo del 200 km/h guadagnandosi una salata multa e l’interdizione alla guida su tutto il territorio.

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cco quindi la Fia correre ai ripari chiarendo le regole del “gioco”: “La Fia nella sua qualità di promotrice dell’auto come sport e come mobilità, ha un interesse primario nella promozione della sicurezza stradale. I partecipanti alle prove della Fia devono dunque agire come ambasciatori dello sport ed essere coscienti che la loro condotta sulla strada deve essere esemplare, oltre che rispet-

tare in pieno il codice della strada”. Un concetto che più chiaro di così non si può. Inoltre le leggi australiane vietano le “esibizioni acrobatiche” in auto e moto che sono considerate un comportamento “antisociale”, e, ironia della sorte, mentre la polizia di Melbourne interrogava Hamilton, il suo collega della Ferrari, Felipe Massa, sosteneva una campagna proprio contro le “bravate” sulle strade aperte al pubblico. Insomma se proprio non si può fare a meno di sgommate, burn-out e traversi, e bene limitare queste esibizioni alle piste, oppure come ha fatto la Bmw trasformarle in arte con i segni dei pneumatici colorati (campagna pubblicitaria però messa al bando in Australia).


LA Guerra dei numeri

Con la crisi diminuiscono gli incidenti ...o solo le denunce?

(articolo di Ilaria Bartoli su quotidianosicurezza.it)

plessivo di occupati e dunque, per così dire “al netto della crisi” ricavandone una generale tendenza alla diminuzione e un calo del 5% degli incidenti mortali.

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er l’Inail, che può effettivamente registrare solo gli infortuni che accadono a lavoratori regolari, il numero di incidenti sul lavoro sarebbe in calo, per la Cgil invece, al contrario, complice la crisi, sarebbe aumentato il sommerso e anche la stima degli infortuni andrebbe considerata al rialzo. Punti di vista differenti anche per il diverso ruolo di Inail e Cgil. A complicare la questione si sono messi anche i dati della Confindustria. Questa infatti ha voluto calcolare la percentuale di infortuni sul numero com-

l punto della discordia verte comunque sul lavoro sommerso. Per la Confindustria non si sarebbe dunque verificato uno degli effetti delle crisi più temuti, cioè un risparmio in termini di applicazione delle misure di sicurezza mentre per la Cgil si sarebbe puntata ad un risparmio molto più radicale, facendo lavorare più persone in maniera sommersa e, di conseguenza, trovandosi di fronte ad una serie di infortuni che non possono essere inseriti nel conto ufficiale ma che emergono guardando ad altri indicatori, come ha fatto ad esempio la Fillea Cgil, il comparto degli edili, con una sua ricerca effettuata in Lombardia. “Per lo scorso anno – ha detto il segretario Walter

Schiavella riferendosi ai dati del 2009 - bisogna considerare una aumento degli infortuni provato proprio dalla mancata denuncia di questi. Possiamo dire che oltre un infortunio su cinque non veniva denunciato e se oggi il dato sugli infortuni appare in diminuzione questo dato va rapportato con le ore effettivamente lavorate e denunciate . Fatte le dovute proporzioni si può vedere come, purtroppo, anche per quest’anno, vi sia stato un incremento dei morti sul lavoro a fronte di una riduzione, ma molto marginale, degli infortuni”. Secondo il segretario della Fillea con la crisi molte imprese avrebbero spinto i lavoratori, soprattutto quelli ricattabili perchè non in regola o comunque privi di un contratto stabile, a non denunciare in piccoli infortuni, magari dando in cambio delle ore di permesso per riprendersi, un dato che sarebbe confermato da un aumento del 15% delle ore di permesso fruite.

...affidati solo ai INFORTUNI PROFESSIONISTI SUL del settore segue integralmente LAVORO? tutte le problematiche correlate: • • • • • •

infortuni sul lavoro e in itinere violazione della normativa sulla sicurezza risarcimento del danno alla salute richiesta di indennità o differenze retributive consulenza su malattie professionali ricorsi Inail e diritto della previdenza sociale

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L’AVVOCATO RISPONDE

LA CONCILIAZIONE è davvero il miglior strumento per la risoluzione delle controversie?

(risponde l’avv. Angelo Pisarro, consulente di TADDIA Group)

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l decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 disciplina la mediazione delle controversie, detta i criteri di abilitazione degli organismi conciliatori pubblici e privati, lo svolgimento della mediazione, le conseguenze giuridiche e i rapporti con i processi giurisdizionali. La predetta legge peserà in modo importante sugli interessi dei consumatori in quanto impone, per una serie di controversie, l’esperimento di un tentativo obbligatorio di conciliazione prima di poter adire un giudice. In alcuni casi, esperire il predetto tentativo diviene una condizione di procedibilità per l’azione giudiziale. Significa che se non si esperisce il tentativo obbligatorio di conciliazione preventivo, la causa sarà dichiarata improcedibile senza neppure entrare nel merito della questione.

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assando all’analisi delle materie giuridiche per cui è previsto il tentativo di conciliazione obbligatorio vanno citate quelle vertenti in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di azienda, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari.

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n queste materie il tentativo di conciliazione deve essere esperi-

to entro 4 mesi dalla proposizione della domanda. Nel caso in cui il tentativo di conciliazione non sia promosso nel predetto termine si potrà comunque procedere con l’azione giudiziaria. In caso di mancato esperimento preventivo del tentativo, il giudice rileva tale circostanza e fissa un’udienza dopo la scadenza dei 4 mesi, assegnando alle parti un termine di 15 giorni per procedere al tentativo obbligatorio.

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ella pratica la “mediazione” si promuove con una istanza ad un organismo di mediazione pubblico o privato a scelta della parte fra quelli iscritti in un apposito registro e segue un procedimento molto snello e informale. Se le parti trovano un accordo e “conciliano”, si redige apposito verbale che può essere poi omologato dal presidente del tribunale e diventa così titolo esecutivo; se le parti non trovano un accordo, il mediatore redige dunque un verbale nel quale dà atto del mancato accordo e formula una propria proposta di conciliazione. Il contenuto di questa proposta è molto importante in quanto se nel successivo procedimento si giungerà ad una sentenza che corrisponde al contenuto della proposta, la parte vincitrice che ha rifiutato la proposta del conciliatore sarà condannata al pagamento delle spese sostenute dalla controparte.

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uesto istituto sembra una novità, in realtà concetti simili alla mediazione e conciliazione esistono e fanno riferimento

agli arbitrati, alle negoziazioni, alle transazioni stragiudiziali, al tentativo obbligatorio di conciliazione nelle cause di lavoro, al tentativo obbligatorio di conciliazione innanzi al Corecom per le controversie in materia di telecomunicazione. Ciò che è innovativo è solo l’imposizione di questo strumento giuridico, che è qualcosa di stragiudiziale. Insomma si cerca di alleggerire il carico di lavoro dei giudici (che sono pagati dallo Stato), per caricare i conciliatori di lavoro che comunque vengono pagati dalle parti in lite. Come a dire: “Se vuoi fare causa devi sopportare le spese del conciliatore”. I cittadini in lite dovranno quindi aspettare ulteriori 4 mesi in più per risolvere le loro questioni e solo successivamente potranno accedere alla giustizia ordinaria, ovviamente con lo spettro della condanna alle spese di causa.

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e lacune della Conciliazione proseguono sulla competenza territoriale in cu radicare il procedimento: si radica dove si vuole e vale il principio che chi prima parte con la domanda prima impone la sua competenza territoriale. Per non parlare delle spese del consulente tecnico a carico delle parti. Dal 20 marzo 2011 vedremo cosa accadrà, sicuramente si determinerà un gran caos in quanto tutti i soggetti coinvolti non sono ancora pronti e comunque sono sbigottiti dalla novella legislativa. Ai posteri l’ardua sentenza.


COLPO DI FULMINE E COLPO DI FRUSTA

(tratto da Allaguida.it)

Un sondaggio molto autorevole rivela che da un incidente può nascere l’amore

che in occasione di un tamponamento, visti i risultati di un recente sondaggio ordinato dal sito Assicurazione.it, leader della comparazione RC auto, che ha incaricato l’istituto di ricerca TNS Italia di scoprirlo. Dopo il botto, infatti, sono nati degli amori e, in qualche occasione, anche dei matrimoni. Per questo il risultato, che è stato appurato dall’istituto, è stato una vera e propria sorpresa.

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l mondo dell’auto è pieno di sorprese. Quando ci si mettono di mezzo le donne, poi, le sorprese possono essere gradevoli, specie se fra i due automobilisti di sesso opposto scocca il colpo di fulmine. Ciò può accadere an-

Istituto di Ricerca TNS non ha fatto altro che raccogliere le risposte di un campione rappresentativo di Italiani, di età compresa fra i 18 e i 65 anni ed ha tirato fuori una statistica interessante: per il 7% degli automobilisti che hanno intrecciato una relazione dopo il gradevole incidente, il tutto si è risolto nell’avventura di una notte. Invece, per il 13%, l’amore è tuttora in corso e ben 500.000, addirittura, hanno in-

trecciato una relazione duratura che li ha portati fino al matrimonio. L’Istituto di Ricerca TNS, dopo l’imbeccata data da Assicurazione.it è andata oltre, chiedendo al campione di automobilisti italiani se fosse stato un Vip a causare l’incidente, quale reazione avrebbero avuto. Ebbene, le sorprese non si sono fatte attendere: il 19% degli uomini italiani si augurerebbero che la tamponatrice fosse Belen Rodriguez, specie dopo la rottura con Corona, per sperare in qualcosa dopo il modulo blu di constatazione (molto) amichevole. A seguire, il 17% degli uomini al volante si augura di avere un incidente con Michelle Hunziker oppure, in caso di scarsa fortuna, gli uomini si accontenterebbero anche di Manuela Arcuri, il 14%.

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l sondaggio scorre con i nomi di Sabrina Ferilli e, addirittura, il ministro Mara Carfagna. Ma l’Istituto TNS non si è fermato solo agli uomini, perché ha interpellato anche un campione femminile, che ha risposto quasi con un plebiscito per Raul Bova. Il 42% delle guidatrici, in pratica, prende l’auto per andare incontro ad un incidente con l’attore calabrese, spiazzando tutti gli altri uomini considerati dei sex-symbol, come Fabio Cannavaro, praticamente retrocesso, e Luca Argentero.

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POLIZZE-VITA, ISTRUZIONI PER L’USO Per non rischiare brutte sorprese scegliamo la formula più adatta alle nostre esigenze e alla nostra propensione al rischio

(tratto da miaeconomia.leonardo.it)

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o scorso anno le famiglie hanno destinato oltre un terzo dei loro investimenti alle polizze di assicurazione vita. Questo il dato riportato dal presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, durante la sua relazione all’assemblea annuale dell’associazione che raggruppa le imprese assicuratrici.

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Una tendenza, quindi, positiva quella registrata dal comparto che dimostra come gli italiani si siano dimostrati più previdenti dopo la crisi che si è abbattuta nel 2008. Dati confermati anche dalla Consob, l’organo di vigilanza sulla Borsa, secondo cui nei portafogli degli italiani continua a prevalere la cautela e le scelte finanziarie sono certamente condizionate dall’avversione al rischio. Tanto che la quota delle famiglie che detengono almeno un prodotto rischioso (azioni, obbligazioni o rispar-

mio gestito) è ferma ai livelli del 2008, cioé al 20% rispetto al 25% di fine 2007.

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ono tuttavia ancora molti i consumatori che si ritrovano ad aver acquistato una polizza a cui è legato un pacchetto azionario, senza neanche avere la consapevolezza del rischio in cui incorrono. è eclatante in questo senso la dura lezione che ha imparato la clientela titolare di polizze legate alle obbligazioni Lehman Brothers. Tanto che il commissario Ue al Mercato interno Michel Barnier sta mettendo a punto un piano ad hoc per mettere a freno le speculazioni finanziarie e le perdite consistenti tra i piccoli risparmiatori. Il privato cittadino, in altre parole, non deve più perdere nemmeno un euro in caso di insolvenza delle assicurazioni.

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ntanto, in attesa che entrino in vigore le nuove misure di tutela anche nel settore assicurativo, meglio ricordare come funzionano le polizze vita. Sono contratti che prevedono, dietro pagamento di un premio, la corresponsione di un capitale o di una rendita al


verificarsi di determinati eventi legati alla vita dell’assicurato, a favore del contraente o di un soggetto terzo indicato come beneficiario.

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d esempio, se l’intenzione è di salvaguardare la propria famiglia da problemi finanziari in caso di morte del capofamiglia sarebbe opportuna un’assicurazione per il caso di morte. Ma se lo scopo è di garantirsi una pensione integrativa meglio orientarsi verso i prodotti di rendita vitalizia. Per un prodotto a più alto contenuto di risparmio, l’ideale è sottoscrivere un contratto di capitale differito o di capitalizzazione.

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rima di sottoscrivere il contratto è comunque sempre bene leggere il fascicolo informativo che si compone di una scheda sintetica, di una nota informativa, delle condizioni contrattuali comprensive del regolamento dell’investimento eventualmente sottostante, di un glossario e di un modulo di proposta di assicurazione. Inoltre, la compagnia assicuratrice, o l’intermediario a cui ci si è rivolti, nel caso in cui si richieda un prodotto con componente

finanziaria, devono verificare la propensione al rischio del cliente raccogliendo tutta una serie di informazioni, in modo da consigliare il tipo di investimento più adatto.

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a altresì ricordato che i premi di una polizza vita caso morte o mista sono detraibili nella dichiarazione dei redditi dall’imposta lorda per il 19% di quanto versato nell’anno di riferimento, per un massimo di 1.291,14 euro.

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eritano, infine, un capitolo a parte le polizze vita non tradizionali: le index linked e le united linde. Le prime sono contratti di assicurazione vita nei quali il premio versato deve essere impiegato per l’acquisto di parti di specifiche attività finanziarie: ad esempio, di un fondo immobiliare, una Sicav (Società di investimento a capitale variabile) o di un fondo comune di investimento. Sulla base della misura del rischio che l’assicurato è disposto a correre, il contraente può scegliere il tipo di investimento

(azioni, obbligazioni eccetera) al quale legare la polizza e modificare successivamente la scelta, attraverso il cosiddetto switch. Se il contraente muore prima della scadenza del periodo di investimento, i beneficiari riceveranno un importo calcolato secondo i termini previsti nel contratto. Ma l’obiettivo principale delle polizze index linked è l’investimento, non l’assicurazione.

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e polizze unit linked sono, invece, contratti di assicurazione vita il cui premio è impiegato per acquistare un obbligazione e un’opzione su indici di borsa o relativi a valute. Non garantisce, quindi, a scadenza la restituzione del capitale investito e nemmeno un rendimento minimo. Al momento della morte del contraente, a meno di un disinvestimento anticipato, i beneficiari riceveranno un capitale più o meno grande a seconda di come sono andati i fondi a cui è legata la polizza unit linked. E potranno anche non ricevere nulla.

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SICURi con un sorriso Un progetto di comunicazione di forte impatto rivolto ai più giovani e nato dalla sinergia tra istituzioni ed operatori di settore (comunicato stampa Polizia Municipale di San Lazzaro di Savena - BO)

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idea è nata trent’anni fa ad un medico odontoiatra appena laureato che frequentava il reparto di Chirurgia maxillofacciale di Bologna, diretto dal prof. Stea. Molti pazienti erano ricoverati per traumi facciali a seguito di incidenti stradali in auto e moto, ed erano sottoposti ad interventi in anestesia generale particolarmente complessi, con lunghe degenze. Molti visi restavano deformati per l’elevata compromissione ossea che condizionava poi le parti molli. L’allora giovane laureato ne ricavò forte emozione, al punto di indossare poi sempre il casco guidando lo scooter e montare le cinture di sicurezza sulla Fiat 500. Si era nel 1981 e le cinture sarebbero divenute obbligatorie nel 1993, come obbligatorio l’uso del casco nel 1992.

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er anni il medico ha pensato che se fosse riuscito a trasmettere le stesse emozioni da lui provate nel reparto di maxillo-facciale e in sala operatoria senz’altro molti avrebbero utilizzato le cinture o il casco, non per l’osservanza della legge e il relativo timore di sanzioni, bensì per le possibili conseguenze medico-chirurgiche dei traumi in caso di incidenti, in un superiore rispetto della propria salute e sicurezza.

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incontro con la Comandante della Polizia Municipale della cittadina alla porte di Bologna in cui viveva, San Lazzaro di Savena, particolarmente sensibile ai temi trattati, è stato determinante ai fini organizzativi, per la realizzazione del progetto, maturato poi nel tempo, attraverso alcune conferenze pubbliche sulla sicurezza stradale, organizzate anche in presenza di pubblico di giovani e giovanissimi. Le forti reazioni emotive in sala, alla proiezione di diapositive illustranti traumi dentali e facciali, e relativa lunga terapia, hanno poi guidato alla realizzazione di un interessante strumento multimediale.

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opo l’incontro con la Comandante della Polizia Municipale e la sua disponibilità a partecipare attivamente al progetto, si è preparato un intervento nel corso del Convegno sulla

Giornata della sicurezza stradale svoltosi il 21 ottobre 2006, nel corso del quale sono state presentate le relazioni mediche di traumatologia dentale e di traumatologia facciale, accompagnate da eloquenti diapositive illustranti le terapie ricostruttive e riabilitative. L’innovativa presenza di medici chirurghi, ad una manifestazione del genere ha decisamente scosso gli animi, soprattutto quelli dei ragazzi di un paio di classi delle scuole superiori, presenti in sala:


dallo studio delle loro reazioni si è tratta esperienza per l’ampliamento del progetto.

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n altro relatore nel corso della giornata, giornalista di MotoSprint e RAI 2, entusiasta della presentazione, ha poi dedicato all’evento un lungo articolo, offerndo la sua disponibilità agli sviluppi successivi, anche sulla scorta dell’esperienza diretta di un giovanile incidente in scooter.

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n anno dopo, nel corso della Festa della Birra, manifestazione di piazza con musica dal vivo e pubblico di giovanissimi, si è replicato l’intervento dei medici nel corso di un intervallo musicale, con presentazione delle diapositive di traumatologia dentale e facciale. Dalle vivaci reazioni del pubblico si è reso evidente che il progetto avrebbe funzionato.

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ecisiva è stata la collaborazione del giornalista televisivo Dario Ballardini, che ha procurato filmati e significative immagini di crash test ed ha effettuato una professionale supervisione sul montaggio di testi ed immagini, e particolarmente indovinate sono state le vignette umoristiche a tema, commissionate al disegnatore Matitaccia, alias Giorgio Serra, anch’egli collaboratore di MotoSprint: si è scelto di intercalare le vignette alle crude immagini di incidenti e traumi dentofacciali per non sovraccaricare emozionalmente lo spettatore, alleggerendo così il messaggio finale, senza per questo perdere di vista l’obiettivo. Significativa nella sua tragicomicità è la vignetta in cui in un’attrezzata sala operatoria è in corso un intervento per trauma ai denti frontali, mentre fuori dalla finestra scorrazzano ragazzini

in scooter, molti senza casco, e in un manifesto sullo sfondo, un “casco parlante” dice USAMI SEMPRE, TI SALVERO’ LA VITA.

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e immagini più forti, dalla siringa d’eroina a particolari di scene d’interventi chirurgici, sono state convertite in bianco e nero, per mantenere aperta l’attenzione dello spettatore e il suo interesse ed evitare il rischio che troppa paura e ribrezzo nello spettatore chiudessero i canali di percezione. Per mantenere sempre alta l’attenzione si è leggermente accelerato il ritmo di successione delle immagini, pensandole rivolte ad un pubblico giovane di spettatori incontrati nelle scuole o davanti allo schermo computer durante le frequenti prove dimostrative dell’etilometro nelle manifestazioni di piazza.

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er la musica di accompagnamento alle immagini dopo lunga ricerca ci si è orientati sulla Sinfonia 39 di W.A. Mozart, non famosissima ma particolarmente indicata per i temi ad intervalli fissi, con il ricorso a note spesso diverse da quelle originali, ben adatta ai tempi di proiezione, ottima come terapia antistress, e utile a migliorare la percezione spaziale e la capacità di espressione dell’ascoltatore. Per il finale, ironicamente scaramantico per riemergere alla realtà, si sono invece scelte le musiche di Nicola Piovani composte per il film di Benigni“La vita è bella”, con un arrangiamento di Luca Scala, facilmente riconoscibili e veicolanti un

messaggio positivo a partire dalla stessa titolazione.

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audiovisivo risultato finale di questo intelligente progetto evidenzia le grandi possibilità collaborative tra gli organi istituzionali come la Polizia Municipale e le realtà culturali territoriali (giornalisti, medici, vignettisti, grafici) tese ad un comune intento di grande utilità sociale. Una forma di comunicazione istituzionale particolarmente innovativa, con forti ambizioni di diffusione del messaggio nelle scuole e nelle piazze, per incontrare una fascia di popolazione fortemente a rischio. La forte evidenza data ai traumi ed ai lunghi tempi delle terapie ricostruttive e riabilitative non intende terrorizzare i giovani, ma responsabilizzarli realmente sulle possibili conseguenze di comportamenti superficiali o irresponsabili.

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ltimo ma importante dettaglio da sottolineare, tutti i partecipanti al progetto hanno offerto gratuitamente le loro competenze e professionalità.

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IN BREVE

La “E” che fa la differenza C

ostano poco, ma possono costarci molto: in termini di denaro e soprattutto di sicurezza. Li troviamo soprattutto su internet oppure presso qualche rivenditore di pochi scrupoli. Ma non solo. Sono i pneumatici non omologati. Spesso ce possiamo portare a casa con poche decine di euro, ma, utilizzandoli, ci assumiamo parecchi rischi. Montandoli sulla nostra automobile rischiamo innanzitutto salate contravvenzioni e possibili fermo-macchina. Per non parlare della possibilità che il nostro assicuratore si appelli ad essi per non liquidarci un eventuale sinistro. E soprattutto c’è la sicurezza: i pneumatici non omologati sono, proprio in quanto tali, un potenziale pericolo per noi e per gli altri utenti della strada. Eppure, secondo una recente indagine di Assogomma, il 2-3% degli automobilisti italiani circola con pneumatici non omologati. Potenza magari un prezzo allettante, certo, ma anche di scarsa informazione dell’utente finale e magari di una politica commerciale quantomeno un po’ disinvolta di qualche rivenditore. Peccato, perché distinguere un pneumatico omologato - ovvero che risponde a determinate caratteristiche dimensionali e prestazionali (carico, velocità massima, ecc) ed in grado di garantire un comportamento costante - da uno non omologato è una cosa davvero alla portata di tutti. Basta guardare sul fianco del pneumatico. Fra le tante indicazioni, sigle e marcature, ci dovrebbe essere anche quella dell’omologazione: una “E” maiuscola in un cerchio oppure una “e” minuscola in un rettangolo seguita da un numero identificativo del Paese che ha rilasciato l’omologazione (3 nel caso dell’Italia) e da numero generalmente composto da 6 cifre che corrisponde all’omologazione stessa.

(tratto da Repubblica Motori)

Lasciamo a piedi i malviventi N

iente auto per ladri o aggressori. Questa l’idea che presto potrebbe diventare realtà: Ruth Humbel, parlamentare svizzero, ha infatti proposto di ritirare la patente a chi viene ritenuto colpevole per reati che nulla hanno a che fare con il codice della strada. Il progetto è già applicato in molti stati degli Usa e inizia a farsi strada anche in Europa visto che anche il ministro della giustizia in Germania ha ammesso di star lavorando a una cosa del genere. In Italia? La proposta è all’esame, anche se per ora il prossimo passo da noi dovrebbe essere l’”ergastolo”, ossia levare la patente a vita per chi si macchia per due volte di omicidio colposo al volante. Certo, il Codice della Strada ha le sue regole, ma miscelare la pena generica con quella legata alla patente, anche se può sembrare una cosa fantasiosa, in realtà trova conferma nello studio di molti analisti e criminologi perché togliere la possibilità di guidare è considerato un forte deterrente a delinquere. D’altra parte in una società “auto-dipendente” togliere la patente significa in pratica sottrarre la mobilità. Una pena che sarebbe ancora più grave in Italia dove - secondo tutti gli studi di settore - abbiamo i peggiori trasporti pubblici d’Europa...

(tratto da Repubblica Motori)

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IN BREVE

Calano gli incidenti, ma non in autostrada N

ei primi nove mesi del 2010 gli incidenti mortali sulle autostrade italiane sono aumentati del 14,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Delle 246 persone che hanno perso la vita, 31 in più rispetto al 2009, la maggior parte si concentra nei fine settimana e nelle ore notturne. A preoccupare, come sottolinea Giordano Bisemi, presidente dell’Asaps (Associazione amici della polizia stradale) è l’inversione di tendenza verso la diminuzione degli incidenti e dei feriti, entrambi calati del 1,3% rispetto all’anno scorso. Anche la società Autostrade per l’Italia, che gestisce la maggior parte della rete autostradale, rileva che da inizio anno a settembre, sui loro tratti di competenza, ci sono stati 119 decessi contro i 114 del 2009. Sottolineando come, però, dal 1999 ad oggi, il tasso di mortalità si è ridotto di oltre il 70%. Un risultato ottenuto “grazie ad interventi mirati sulle infrastrutture: asfalto drenante, riqualificazione delle barriere spartitraffico, segnaletica ad alto impatto, pavimentazione ad alta aderenza, migliori standard di visibilità dei cantieri”. A questi si aggiunge anche l’effetto del Tutor che, sempre secondo Autostrade per l’Italia, ha permesso di ridurre di oltre il 50 per cento il tasso di mortalità nei tratti dove è installato. Responsabili di tutte queste vittime sono sempre le stesse cause: stanchezza, abuso di alcool e droghe che alterano lo stato psicofisico dei guidatori e, soprattutto, l’alta velocità. Ma non solo: in un’intervista al settimanale Panorama, Bisemi ha fatto notare come nell’ultimo periodo ci siano stati tanti incidenti mortali nei quali sono stati investiti automobilisti scesi dalla propria auto, magari per prestare soccorso. “Chi scende dalla propria auto in autostrada non si rende conto di essere un birillo su una pista di bowling, non capisce che anche un leggerissimo sfioramento può essergli fatale. Mentre chi è fuori dall’auto vede arrivare una macchina anche a un km di distanza, chi sta guidando, soprattutto se è notte, si rende conto della presenza di un pedone solo quando ce l’ha a 100, 150 metri di distanza. Se calcoliamo che a 130 km/h si percorrono oltre 35 metri in un secondo si capisce benissimo che basta un po’ di stanchezza, un ritardo sul tempo di reazione e non c’è più scampo”.

(tratto da Alvolante.it)

Infrazioni per giusta causa...

M

oto, motorini e due ruote in genere. Il mensile patinato Max ha pubblicato lo scorso ottobre un numero speciale sul mondo delle due ruote con servizi e reportage. Dalla Riccione di Valentino Rossi alla Napoli on the road con il suo personale codice stradale con particolarissime foto di Salvatore Esposito. “Napoli è un’immensa associazione a fottersene - scrive nell’articolo Raffaele Panizza - una prostituta di Casablanca con le poppe grandi come caschi da minatore teorizza: al mio Paese, se guidi così ti sbattono in galera. Qua invece non ti dice niente nessuno”. È la terra della libertà. Un funzionario dell’Agenzia campana sulla sicurezza stradale afferma che a Napoli vige un ordine di circolazione autoregolamentato e indipendente dalla segnaletica: “Se c’è verde, non è detto che sia un bene passare. Se c’è rosso, potrebbe non essere intelligente stare fermi”. I dati dell’Aci danno ragione a chi ritiene Napoli un ingranaggio sballato ma perfetto. Cifre alla mano, Milano risulta molto più pericolosa: 22 mila incidenti l’anno contro i 6 mila del capoluogo campano.

(tratto da Corrieredelmezzogiorno.it)

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FOCUS ON Lo speciale di questo numero

è IL DISAGIO MENTALE IL NUOVO RISCHIO INFORTUNISTICO Conversazione col direttore dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

strategie di prevenzione, dalla gestione delle problematiche al reinserimento di chi è vittima di tali patologie. Ne parliamo col segretario generale dell’Issa, Hans-Horst Konkolewsky.

Segretario Konkolewsky, quali sono i principali fattori di rischio che minacciano la salute psicosociale dei lavoratori e in quali forme si manifestano?

S

ono sempre più numerosi i lavoratori che, in tutto il mondo, soffrono di problemi legati alla propria salute mentale. Un disagio che si traduce in forme e manifestazioni molteplici - dalla depressione allo stress - e la cui origine è ambigua e, proprio per questo, insidiosa. Dai contesti sociali del quotidiano, ai disagi familiari, alle problematiche sul posto di lavoro (a partire dal mobbing): le cause sono sfumate, intrecciate tra loro e spesso causa di cortocircuiti dove intervenire è complesso. Ecco perché l’INAIL ha organizzato, di recente, in collaborazione con l’Issa, l’Associazione internazionale per la sicurezza sociale, un seminario interno che si è concentrato su tutti i principali aspetti di questo fenomeno: dall’analisi dei principali fattori di rischio, alle

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“P

artendo naturalmente dal presupposto che le tipologie di malattie professionali più diffuse a livello europeo restano ancora oggi quelle di tipo muscolo-scheletrico, le patologie legate alla compromissione della salute mentale dei lavoratori riflettono - per molti aspetti - una precisa dinamica che ha caratterizzato l’organizzazione produttiva nel corso di questi ultimi decenni. In passato prevalentemente relegata al rapporto tra uomo e macchina, l’evoluzione del lavoro è stata progressivamente connotata dall’influenza di dinamiche e di aspetti di tipo sociale e, dunque legati al rapporto uomo/uomo. Una peculiarità, questa, che ha fatto emergere nuove forma di malattie, la più diffusa delle quali è senza dubbio la depressione

(tratto da Inail.it)

che, nel 2020, secondo le previsioni dell’Oms, rappresenterà la seconda causa di disabilità in tutto il mondo. Esistono, tuttavia, anche altri generi di problematiche - dall’emersione di forme di violenza al mobbing - che stanno minando la salute di sempre più persone in tutto il mondo, e questo non solo nel privato, ma anche in settori pubblici come gli ospedali, le scuole, le forze di polizia...”

Quali sono i connotati di queste patologie? Secondo lei, esiste una consapevolezza diffusa della loro gravità?

“O

ggi chi occupa posizioni di leadership è sempre più consapevole di quanto sia importante la gestione di questo tipo di malattie all’interno della propria impresa. Anche perché si tratta di patologie che colpiscono il personale in modo trasversale, a tutti i livelli di un organigramma. Bisogna evidenziare, tuttavia, che in generale - seppure vi siano tanti operai che accusano problemi di questi tipo - si tratta di disagi strettamente correlati al maggior grado di autonomia di cui gode un lavoratore e, dunque, all’ampiezza delle sue responsabilità di controllo. Pertanto, credo che si possa affermare che dirigenti e leader - coloro


FOCUS ON

Lo speciale di questo numero

che possono gestirsi in modo più libero e che si trovano ai vertici delle aziende - siano quelli potenzialmente più esposti a rischio di questi tipo”.

La diffusione di alcolici e stupefacenti - presenti in modo sempre più massiccio all’interno delle imprese - è un aspetto correlato a questo problema?

“I

l consumo di alcol e droga rappresenta, senza dubbio, uno degli aspetti che segnalano la complessità di questo fenomeno. Evidenziando, in particolare, i confini labili con cui spesso questa tipologia di disturbi mentali si presenta. Se spesso a originare tali malattie - e, di conseguenza, anche l’abuso di sostanze pericolose cui una persona fa ricorso per fronteggiare il proprio disagio - sono cause collegate al lavoro, ciò tuttavia non è sempre un dato di fatto, di natura univoca. Nel senso che spesso l’origine può anche essere legata a un disagio sociale, a problemi familiari o legati al contesto in cui una persona agisce nel quotidiano. Abiti che, a loro volta, si riflettono in ambito professionale”.

Per esempio?

“P

er esempio, è stato riscontrato come l’utilizzo eccessivo di tranquillanti sia strettamente correlato alla precarietà sul lavoro e, quindi, a coloro che hanno contratti temporanei. Quindi, è una condizione di vita a originare l’insorgere del problema: fatto che ci fa capire come sia necessario

prestare molta attenzione a non accusare indiscriminatamente le condizioni di lavoro o l’organizzazione di un’azienda e, nello stesso tempo, comprendere come le conseguenze di chi utilizza droga, alcol o psicofarmaci possano, al contrario, andare a discapito e danneggiare la funzionalità di un’impresa. L’abuso di questa tipologia di sostanze è una modalità - soprattutto per la popolazione giovanile - alla quale si tende a fare ricorso anche nella gestione dello stress correlato al lavoro, ma all’origine del problema di frequente vi sono disagi legati alla sfera affettiva e che, dunque, hanno successivamente strascichi in quella professionale”.

Al di là dei “costi” in termini di salute l’elemento primo che deve destare preoccupazione - anche per le aziende questo tipo di patologie rappresenta un danno significativo?

“N

aturalmente. I disturbi psico-sociali non hanno soltanto un impatto rilevante dal punto di vista umano, ma rappresentano anche un importante costo economico per tutta la società. Infatti, le persone che soffrono di stress o che presentano problematiche di questo

tipo alla fine perdono milioni di ore di lavoro. E questo significa un costo ingente anche per le aziende. Ancora, le persone che soffrono di queste patologie percepiscono spesso sussidi o pensioni di invalidità: forme di sostegno, tuttavia, solitamente di scarsa portata economica e che, soprattutto se riconosciute a una persona giovane, rischiano non solo di rappresentare un’ipoteca sulla sua vita futura, ma spesso una condanna alla povertà per loro e per le loro famiglie”.

Tutto questo cosa comporta?

“C

omporta che, al di là del grande impatto in termini economici del fenomeno, se non riusciremo a fare di tutto per garantire a una persona il reintegro sul posto di lavoro accuseremo un danno non solo per la singola persona, ma per tutta la società. Pensiamo, infatti, al danno complessivo rappresentato da questa massa di persone inattive e non più in grado di contribuire allo sviluppo. Una realtà, tra l’altro, che diventa ancora più grave se rapportata all’attuale complessità della dinamica demografica. Concentrarsi sul recupero di questo lavoratori non rappre-

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FOCUS ON

Lo speciale di questo numero

senta, quindi, una priorità per chi si occupa di previdenza, ma per tutta la collettività nel suo insieme”.

Quali sono, dunque, le strategie più rilevanti che possono essere messe in atto in materia di prevenzione?

“L

a prevenzione è, a mio parere, davvero uno degli aspetti fondamentali per quanto riguarda questo problema. Le strategie sono naturalmente molteplici, a seconda delle patologie considerate, e senza dubbio non possono essere ripercorse in poche battute di questa intervista. Quello, però, che è fondamentale comprendere è che ogni problema psicosociale dovuto a malattie sul lavoro o a situazioni di stress deve essere gestito nello stesso modo in cui vengono gestiti

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tutti gli altri rischi, qualsiasi natura abbiano. Ovvero: che si tratti di una tendinite dovuta a un carico di lavoro eccessivo o di una depressione dovuta a problemi interpersonali tra un dipendente e il suo superiore, la procedura di valutazione da avviare e le attività di profilassi e di reinserimento devono godere della stessa dignità d’approccio”.

In questo contesto quale ruolo possono giocare gli istituti di prevenzione? Ed esistono linee guida generali promosse a livello europeo?

“A

livello europeo già esiste accordo realizzato tra le parti sociali che ha costituito un valido modello di riferimento, a sua volta trasposto nei singoli paesi attraverso delle normative specifiche o

con l’adozione di apposite linee guida. E questo vale anche in Italia. Proprio per tale motivo è importante il ruolo svolto dagli Istituti di previdenza - a partire dall’INAIL - che fanno parte del network Issa e che, per la mission che li contraddistingue, sono incaricati di erogare le indennità relative a queste patologie. Due sono allora le strategie di intervento da seguire: da una parte, come accennavo, considerare la prevenzione e i programmi di reintegro del lavoratore una priorità fondamentale e, dall’altra, avere un approccio realmente proattivo al problema. Insomma: corrispondere la semplici indennità non basta, perché questi sono problemi che interessano la salute mentale del lavoratore - e tutto il suo carico intimo di rapporti umani, di sentimenti e di relazioni - e, per saperli affrontare nel mondo dovuto, serve uno sforzo davvero grande. Credo che i nostri interventi in tal senso stiano cominciando a essere premiati e, per quanto ci riguarda, grazie all’impegno particolare di alcuni membri della nostra associazione - a partire dai paesi nordici - sono stati realizzati dei cambiamenti che definirei paradigmatici. Ampliare quanto più possibile questo stato di cose sarà la priorità dell’Issa e la inseriremo nel prossimo programma di lavoro per il 2011”.


partner

La perdita di una persona cara genera un sentimento di dolore e di smarrimento. A volte capita che qualcuno con pochi scrupoli approfitti di questi momenti di sconforto. La FENIOF (Federazione Nazionale Imprese Onoranze Funebri), ha da tempo avviato una battaglia per contrastare con tutti i mezzi informativi le azioni di accaparramento “servizi funebri” che quotidianamente, purtroppo, si consumano in alcuni ospedali. Al fine di tutelare le famiglie che hanno appena perso un loro caro, la FENIOF precisa che la scelta dell’impresa funebre è un diritto che è possibile esercitare in ogni luogo e circostanza, in funzione della qualità del servizio offerto e della sua convenienza. La FENIOF consiglia di non accettare suggerimenti da coloro che, in ambiente ospedaliero, raccomandano un’impresa a voce o con biglietti da visita. Tra questi personaggi possono esservi anche operatori sanitari che curano l’igiene della salma, portantini o sedicenti assistenti sociali in camice bianco appartenenti ad inesistenti associazioni di volontariato: operando in ambiente ospedaliero risultano più credibili alle famiglie che, a loro insaputa, pagano una percentuale in più rispetto ai costi di mercato. Di fronte a situazioni dubbiose e in mancanza di un’impresa di fiducia, la FENIOF invita gli interessati a richiedere un preventivo non impegnativo alla sua associata più vicina la quale, oltre ad essersi impegnata a garantire un comportamento eticamente corretto, è in grado di effettuare servizi funebri completi, divisi in diverse categorie di prezzo. La FENIOF, dando atto ad alcune direzioni sanitarie di avere combattuto il fenomeno dello “sciacallaggio” dopo i passati scandali applicando sul personale e sui visitatori stanziali maggiori controlli, ritiene doveroso esprimere le propria stima e fiducia verso tutto il personale medico e paramedico che svolge con impegno ed onestà il proprio lavoro. Oggi, nel festeggiare i 45 anni di attività, la FENIOF risulta più che mai vicino alle imprese funebri serie e professionali ed ai cittadini colpiti dagli eventi luttuosi. Per questi ultimi in particolare, proprio per tentare di agevolare la gestione problematica di alcune questioni connesse al decesso di una persona cara, la FENIOF ha inteso promuovere nuove collaborazioni come quella con la TADDIA Group-Divisione Sinistri Mortali, la quale, fornendo una qualificata assistenza a chi viene toccato da eventi morte connessi ad incidenti di varia natura, offre un valido servizio a supporto delle famiglie. Ciò dimostra l’attenzione di FENIOF verso le mutate esigenze di operatori e fruitori dei servizi funebri. Informazioni in ordine a questa interessante collaborazione sono disponibili contattando la Segeteria FENIOF al n° 051/6650285 o presso le agenzie TADDIA Group più vicine.

dal 1965 a fianco delle imprese funebri italiane FENIOF - Federazione Nazionale Imprese Onoranze Funebri

Via Pietro Miliani, 7/A - 40132 Bologna - Tel. 051/6650285 Fax 051/6650283 E-mail: feniof@feniof.it - Internet:www.feniof.it

...è un dolore che non si può ripagare

...restare vicino a chi soffre è il nostro lavoro collabora con le Onoranze funebri e ne completa il servizio • Anticipo spese funerarie

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Fabio RaFFaelli

CAPITANI CORAGGIOSI 2

C A PI TA N I 2 C O R A G G I O S I Fabio RaFFaelli

i nuovi grandi dell’emilia Romagna

Per gli imprenditori che vedono positivo La ripresa parte dall’aula magna di Santa Lucia

... Ma quali sono le caratteristiche che hanno fatto dell’Emilia-Romagna una delle prime regioni d’Europa per presenza della manifattura? Certamente la qualità, la laboriosità, la voglia di intraprendere della nostra gente, la cultura: non è certo un caso che qui sia nata, in pieno Medio Evo, l’Università più antica del mondo. Sono peculiarità che ci fanno guardare con fiducia al futuro, anche nei momenti di crisi. La carrellata di interviste di “capitani coraggiosi” è una testimonianza eccellente della capacità dei nostri imprenditori di guardare oltre, con passione ed entusiasmo. Gli stessi sentimenti con cui continuano ad impegnarsi a favore delle proprie imprese, in vista della crescita che inevitabilmente tornerà, anche se con ritmi probabilmente differenti da quelli a cui eravamo abituati. La sfida che abbiamo davanti è quella di far diventare il sistema Emilia-Romagna e il Paese nel suo insieme più competitivi e moderni, valorizzando le nostre eccellenze e cogliendo le opportunità. Ciò sarà possibile solo se avremo la capacità di saper rendere la nostra regione, e con essa l’Italia, più attrattiva per i talenti, la classe creativa e per gli investimenti. Come dimostrano le storie raccontate in questa pubblicazione, l’impegno degli imprenditori è costante nell’investire in ricerca, innovazione, internazionalizzazione, qualità e formazione delle risorse umane: asset indispensabili per cogliere le nuove traiettorie di sviluppo all’orizzonte. Infatti, il futuro delle nostre imprese è assicurato solo se saremo capaci di creare valore aggiunto, grazie agli investimenti in conoscenza ed innovazione. A costruire questo scenario saranno gli uomini e le donne che, con coraggio e determinazione, sapranno cogliere questa opportunità. Non ci sono alternative: è una via obbligata, se vogliamo che l’Emilia-Romagna continui ad essere una delle regioni leader in Europa, capace di coniugare una forte presenza industriale con elevati livelli di reddito e di ricchezza prodotta.

Consegnati i Premi Capitani dell’Anno 2010 Dalla prefazione di Anna Maria Artoni

Prefazione di Anna Maria Artoni

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mozionati, a tratti anche commossi. Capitani abituati ai marosi dei mercati, ma anche capaci di sentire forte l’emozione del “Va Pensiero”, intonato dal Coro Jacopo da Bologna in apertura della cerimonia di consegna dei Premi Capitani dell’Anno. C’erano tutti nell’ Aula Magna dell’Università ”Alma Mater” di Bologna ospitata nella splendida cornice della chiesa di S. Lucia, provenienti da ogni parte dell’Emilia Romagna. La mattinata, presentata da Comunicatori su Misura, e aperta dal professor Maurizio Sobrero, Direttore del Dipartimento di Scienze Aziendali, col benvenuto dell’Università di Bologna, è proseguita con il conferimento, nella gremitissima Aula Magna di S.Lucia, dei “Premi Capitani dell’Anno” ai diciotto Capitani Coraggiosi 2010, alcuni tra i più grandi nomi dell’imprenditoria bolognese ed emilianoromagnola, ritratti da Fabio Raffaelli nel suo ultimo libro

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(comunicato stampa Editutto) della fortunata serie realizzata con il Patrocinio di Confindustria Emilia-Romagna. Tutti i Capitani erano presenti all’appuntamento (realizzato con il concorso del Banco S. Geminiano e S. Prospero) particolarmente importante per Bologna.

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rocevia di saperi ma anche di commerci, come è stato ricordato dai relatori, il ca-

poluogo felsineo ha ancora una volta dimostrato di essere la sede ideale per un summit che ha sposato cultura dell’impresa e attualità. Presenti le autorità cittadine, tra gli altri Virginio Merola, presidente del consiglio provinciale, Graziano Prantoni assessore alle attività


SPECIAL EVENTS produttive della provincia di Bologna, Pierpaolo Diotallevi, preside della Facoltà di Ingegneria, il Comandante provinciale dei carabinieri di Bologna colonnello Alfonso Manzo, Daniele Corticelli, Silvia Noè, Duccio Campagnoli. Nelle prime file Alessandro Taddia, titolare di Taddia Group, l’uomo che, come è stato letto nella motivazione del riconoscimento “ha saputo trasformare la gestione delle pratiche di risarcimento danni in una scienza al servizio del cliente ma anche in un business che coinvolge l’Italia intera”. “Non si è mai lasciato spaventare dai grandi e dai potenti - è stato sottolineato - ma ha perseguito una strada che l’ha portato dritto al successo”.

A

lessandro Taddia è entrato, da sabato mattina, in un club molto esclusivo, quello dei Capitani Coraggiosi, imprenditori che non si sono lasciati scoraggiare dalla crisi ma hanno saputo invece affrontare e superare i marosi della recessione con grande determinazione. Dimostrando che, in frangenti complessi e difficili, non bastano più soltanto l’oc-

chio e un pizzico di fortuna ma occorrono anche passione, senso del dovere, attaccamento alle radici del proprio lavoro e grande senso di responsabilità verso i propri collaboratori e dipendenti.

I

mpressionante, per numero e importanza delle aziende rappresentate, la lista dei Capitani, rappresentati in Santa Lucia anche da nomi che spaziano da Norberto Ferretti della Ferretti Group a Fulvio Montipò della Interpump Group di Reggio Emilia, da Maurizio Godoli, alla testa della Baker Tilly Consulaudit a Claudio Aldrovandi della DIMA di Modena, oggi ”imparentata” con la Tetrapack. Tra i colleghi bolognesi di Taddia ricordiamo Michelangelo e Chiara Poletti della Polfil Bo-

logna, Umberto Cesari della Umberto Cesari (l’uomo che è riuscito a portare i vini nostrani a competere con i migliori a livello internazionale), Gian Carlo Scarabelli della Scarabelli Irrigazione, Ernesto Gamberini della MG2, Giuseppe, Dante e Ilaria Antilli della Tipografia Moderna, Ezio Nardi della Rhein ‘83, Federico Montanari della Dermal Institute U.S.A. 1956, Gino, Filippo e Giangiacomo Zabban della Farmac Zabban.

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sempre in pole position

Sinergie positive

Si rafforzano la partnership con la Confartigianato e CNA (di Alessandro Taddia) più completo ed accurato, tanto nella gestione del danno materiale, quanto in quella del danno fisico. La disponibilità delle auto sostitutive Taddia Group, l’erogazione di una assistenza sanitaria di qualità, uniti all’indubbia professionalità degli autoriparatori veneti stanno riscuotendo ottimi risultati.

U

na sinergia è un’azione simultanea di due forze che ne potenzia i singoli effetti. Il nostro Gruppo si è da sempre contraddistinto per la capacità di tessere rapporti ed intrecciare relazioni con istituzioni ed associazioni. In particolare con quest’ultime l’anno 2010 è stato ricco di interessanti attività che hanno messo in luce il dinamismo dei nostri affiliati e delle associazioni di categoria, sempre più attente nel fornire ai propri associati delle partnership vincenti.

U

n esempio di sinergia è la collaborazione con la Confartigianato, iniziata con la sezione di Verona nel 2009, che si sta sviluppando molto velocemente sul territorio. L’accordo infatti prevede una stretta collaborazione fra gli Autoriparatori associati e le agenzie affiliate del Veneto, nell’ottica di fornire al cliente un servizio sempre

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a segnalare poi il Convegno degli Autoriparatori di Verona, giunto già alla seconda edizione, tenutosi presso la suggestiva ambientazione del Museo Nicolis di Villafranca (VR), sponsorizzato dalle agenzie affiliate Taddia e che ha visto anche la fattiva partecipazione come relatori del management del gruppo e dove gli autoriparatori veronesi hanno potuto riunirsi per un proficuo confronto sulle tematiche che interessano il settore, al fine di programmare le prossime azioni di categoria e delle singole imprese.

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ra le tante attività di collaborazione messe in atto sul territorio, da segnalare l’importante accordo siglato

recentemente con il CNA della regione Abruzzo, con il quale abbiamo dato vita ad un importante collaborazione finalizzata a migliorare il servizio reso alla clientela.

I

miei complimenti vanno anche ai nostri numerosi affiliati che hanno saputo svolgere sul rispettivo territorio una significativa opera di relazione con le istituzioni e le associazioni dando vita a queste importanti sinergie.

A

tutti quanti un sincero ringraziamento e l’invito a continuare a percorrere con entusiasmo questa strada ricca di successi e reciproche soddisfazioni.


anno V numero X DICEMBRE 2010

800-14.19.66

NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE edizione riservata ai lettori di taddiaInforma

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A.N.T.A.C.C.I.S. UTILITIES nove guide dedicate ad una sanità più sicura do vado dal medico o in ospedale li porto SEMPRE con me. Se vado in radiologia, porto tutti gli esami radiologici effettuati in precedenza.

“Il Gruppo di lavoro sulla sicurezza dei pazienti del Ministero della Salute ha elaborato le prime nove Guide per un’assistenza sanitaria più sicura, rivolte a tutti coloro che sono coinvolti, a vari livelli, nella promozione della sicurezza dei pazienti. Scopo delle Guide è fornire indicazioni precise, provenienti dalla letteratura e dalle esperienze nazionali ed internazionali, a cittadini, familiari, volontari, pazienti degli studi odontoiatrici, operatori e aziende sanitarie per concorrere alla sicurezza delle cure. Non si tratta di manuali, né di linee guida per i servizi sanitari, ma di fogli informativi orientati a segnalare accorgimenti per la sicurezza dei pazienti. Solo se tutti collaboriamo la nostra salute potrà giovarne, poiché ognuno di noi, anche se inconsapevolmente, contribuisce alla qualità delle cure. Pertanto, è necessario dare la massima diffusione alle Guide affinché tutti i cittadini adottino queste misure consigliate” Così vengono presentate le nove guide di base per la sicurezza sanitaria presentate sul sito del Ministero della salute: di seguito riportiamo il desto della guida dedicata al cittadino che entra in contatto con le strutture sanitarie, che è intitolata è LA MIA SALUTE E IO CI SONO e, come le altre otto, è scaricabile dal sito in formato .pdf 1 - Porto con me i documenti sulla mia salute Raccolgo e riordino tutti i documenti che riguardano la mia salute, compreso il gruppo sanguigno, e quan-

2 - Mi preparo prima di un esame, una visita o un ricovero Chiedo se devo stare senza mangiare o bere, e comunque come prepararmi. Segnalo subito se sono già in cura per qualche malattia. Se sono una donna e sono o sospetto di essere incinta, prima degli esami radiologici lo comunico al personale della radiologia. Raccomando a parenti ed amici di non venire in ospedale se hanno qualche malattia che può essere trasmessa ad altri (ad esempio influenza), perché potrebbe essere dannoso per me, per loro stessi e per gli altri pazienti ricoverati. Quando arrivo in ospedale, comunico all’infermiere e al medico quali parenti debbano essere informati sulle mie condizioni di salute e chi, nel caso mi dovesse succedere qualche cosa di grave, debba essere informato e possa prendere decisioni per me se non fossi nelle condizioni di poterlo fare. In ospedale non porto ciabatte ma pantofole chiuse, per evitare di scivolare, non porto cinture per non inciampare e porto una scatoletta per la dentiera, l’apparecchio acustico o altre protesi. 3 – Faccio attenzione alle medicine Porto sempre con me e consegno al medico la lista delle medicine che prendo (eventualmente anche i foglietti delle istruzioni dentro le confezioni). Comunico anche se assumo prodotti omeopatici, integratori, infusi e pasticche o altro che ho comprato in erboristeria. Riferisco se sono allergico a qualche farmaco o quelli che so che non posso prendere in combinazione con altri. Al medico chiedo di farmi un elenco delle medicine, come e quando debbo prenderle, e di spiegarmi eventuali effetti. Quando torno a casa dall’ospedale, e comunque SEMPRE quando inizio a prendere UNA NUOVA MEDICINA, leggo bene il nome, controllo che sia proprio quella che mi ha prescritto il medico e leggo con attenzione le avvertenze


A.N.T.A.C.C.I.S. UTILITIES l’educazione sanitaria in dispense per i cittadini e gli operatori per l’uso. Se mi sembra che non sia la medicina prescrittami, o mi provoca effetti strani, avverto subito il medico. 4 – Mi presento sempre Mi presento sempre ad ogni nuovo medico, infermiere o altro operatore che per la prima volta si prende cura di me, mi somministra un farmaco, mi fa un esame o mi prepara per un intervento. Chiedo anche all’operatore di presentarsi ed annoto il suo nome, nel caso dovessi chiedere chiarimenti. 5 – Spiego le mie abitudini Quando spiego al medico o all’infermiere la mia situazione di salute, debbo dire cosa mangio normalmente, se sono a dieta o ho fatto diete, quando dormo e come, se faccio attività fisica ed ogni altra abitudine che riguarda la mia salute.

6 – Segnalo intolleranze Segnalo SEMPRE tutte le mie allergie a cibo, metalli, lattice, animali, tessuti o altro. 7 – Chiedo di contrassegnare la zona da operare Se devo essere operato, chiedo al medico di contrassegnare la zona dove interverrà. Dopo l’intervento chiedo cosa fare o a cosa fare attenzione, per essere sicuro di collaborare al meglio. 8 – Voglio conoscere la mia cura In qualunque momento posso chiedere informazioni sulle cure che sto ricevendo: perché sono necessarie, che effetti hanno, quali rischi comportano, come possono influenzare le attività e le relazioni di tutti i giorni, a cosa devo stare attento per capire se tutto procede al meglio o se debbo chiamareil medico o l’infermiere e farmi controllare. Se ho dubbi o paure chiedo all’infermiere o al medico e, se non capisco, chiedo nuovamente. Se qualcosa non mi sembra a posto oppure ho dolore, informo l’infermiere o il medico. Quando il medico mi illustra la mia situazione, posso chiedere di spiegarmi tutte le alternative e di darmi anche materiale da leggere per poter capire meglio e partecipare alle decisioni che mi riguardano. Se serve posso chiedere la presenza di un interprete o mediatore culturale. In radiologia, prima dell’esame, mi faccio spiegare quali accorgimenti verranno presi a tutela della mia radioprotezione. 9 – Lavo sempre le mani In ospedale mi devo sempre lavare le mani, chiedendo il sapone qualora non ci fosse, e ricordando agli operatori di fare lo stesso prima di visitarmi o fare altre prestazioni assistenziali. è indispensabile per evitare le infezioni. 10 - Chiedo istruzioni scritte alle dimissioni Prima di lasciare l’ospedale, chiedo di spiegarmi cosa dovrò fare a casa e come. Se possibile, mi faccio scrivere tutte le indicazioni, in modo da evitare eventuali dubbi. Chiedo inoltre che mi scrivano: • il nome della persona a cui rivolgermi in caso di necessità ed il numero di telefono; • quando (giorno, ora) e dove fare i controlli. tratto da

Salute.gov.it


A.N.T.A.C.C.I.S. curiosità QualI DANNI DA SANGUE INFETTO saranno risarciti? Il governo ha promesso un equo risarcimento alle vittime delle trasfusioni da sangue infetto, che per due settimane hanno presidiato Montecitorio per protesta. “Siamo ancora in una fase istruttoria, ma voglio rassicurare che nessuno è stato escluso dalla procedura transattiva, tranne in casi di inammissibilità per vizi legati alla domanda (300 casi) che nulla hanno a che fare con la prescrizione” ha precisato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, rispondendo al question time. Ha ricordato che al ministero sono giunte 7mila domande e che si tratta di un’operazione complessa che prevede il coinvolgimento del ministero della Salute, di quello dell’Economia e dell’Avvocatura generale dello Stato. “Si sta procedendo a un costante confronto con le associazioni e i legali dei danneggiati, che sono stati già tutti convocati a Roma nel luglio scorso per essere informati sullo stato del procedimento

e sulla bozza di una proposta economica da porre al vaglio dell’Avvocatura dello Stato” ha detto Fazio. Un gruppo di vittime di trasfusioni sbagliate oggi malate di hiv, epatite B o C -, provenienti da tutta Italia, hanno costituito un presidio permanente con un camper davanti a Montecitorio per chiedere risposte. A riportare l’eco della protesta nei palazzi della Camera, l’interrogazione promossa da Livia Turco del Pd. L’ex ministro della Sanità ha ripercorso tutte le vicende relative agli indennizzi per le persone danneggiate dalle trasfusioni di sangue infetto. L’ultimo capitolo di una vicenda che vede delle vere e proprie discriminazioni tra categorie di cittadini danneggiati è stata la proposta del ministero della Salute di prevedere 400mila euro come indennizzo per un emofiliaco e 68mila euro per un emotrasfuso, sei volte di meno. Dallo schema proposto dal ministero della Salute, si legge nell’interrogazione, si propone di pagare subito chi ha “le carte in regola”, mentre chi ha problemi di prescrizione deve confidare in un decreto-legge “salva esclusi” successivo, di cui non esiste alcuna garanzia o impegno scritto. I promotori dell’interrogazione ritengono invece che tutti i cittadini danneggiati da trasfusioni con sangue infetto debbano essere pagati egualmente, senza distinzione di categorie e senza temere che la prescrizione mandi in fumo i dovuti risarcimenti. Livia Turco e gli altri parlamentari che hanno firmato l’atto premono quindi perché il governo accolga le richieste delle vittime delle trasfusioni da sangue infetto, facendo sì che tutti i cittadini danneggiati abbiano lo stesso trattamento indipendentemente dalla causa che lo ha prodotto.

Tratto

da corriere.it

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Il botulino viene prodotto in laboratorio dal batterio Clostridium Botulinum e ha un’azione specifica di blocco del rilascio dell’acetilcolina a livello delle giunzioni tra nervi e muscoli striati (placche neuromuscolari). L’acetilcolina è la sostanza che viene rilasciata dal nervo motore per trasmettere al muscolo lo stimolo per la contrazione. Il Botulino indebolisce selettivamente il muscolo sul quale viene iniettato in dosi minime con una siringa dotata di un piccolissimo ago. L’effetto sulle rughe è indiretto: il farmaco non serve a riempire le rughe come i classici fillers. Le rughe di espressione si formano in seguito alla contrazione dei muscoli della fronte e dai corrugatori. Indebolendo i muscoli, le pieghe delle pelle non si formano più e i solchi si attenuano gradualmente fino scomparire.

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L’effetto è immediato?

No. Il rilassamento dei muscoli e la scomparsa delle rughe avvengono gradualmente, da 2 a 7 giorni. L’iniezione è dolorosa? L’iniezione è dolorosa? No,No, grazie all’ago sottilissimo il fastidio grazie all’ago sottilissimo è minimo. il fastidio è minimo.

Ci sono ematomi, lividi, gonfiori?

No. Si può tornare subito alle normali attività. Raramente possono comparire dei piccoli lividi che si possono facilmente coprire con il fondotinta.

Quali rughe si possono trattare?

Si trattano prevalentemente le rughe glabellari (alla radice del naso), le “zampe di gallina” al lato degli occhi e le rughe della fronte. Ma anche sulle labbra è possibile trattare con successo le fastidiose rughette verticali del labbro superiore.

Cos’è il cosiddetto lifting non chirurgico ottenuto mediante il Botulino? Indebolendo i muscoli del viso Cos’è il cosiddetto lifting verso non chirurgico che “tirano” la pelle il basottenuto mediante il Botulino? so, si può ottenere un moderato Indebolendo muscoli del viso che “tirae naturalei risollevamento delle no” la pelle verso il basso, si può ottenere strutture cadenti del viso. un moderato e naturale risollevamento è così possibile risollevare delle strutture cadenti del viso. sopracciglio cadente, ilinnalzare èilcosì possibile risollevare sopraccipunta del naso, tonificare gliolacadente, innalzare la punta del pelle cadente delcadente collo, del naso,latonificare la pelle collo ,elevare elevare la la pelle pelle rilassata rilassata ai lati della bocca ai latiecc. della bocca ecc.

Qual è l’azione del Botulino sulla sudorazione?

Con questo farmaco si può bloccare completamente la sudorazione nelle sedi dove causa più spesso problemi personali: le mani, le ascelle e i piedi.

Quanto dura?

L’effetto della tossina è temporaneo. Il trattamento deve essere ripetuto 2-3 volte all’anno.

Quanto costa?

Dipende dalla quantità di tossina iniettata e quindi dal numero di zone che vengono trattate.

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Che cosa è e come funziona il Botulino?

BOTULINO se lo conosci lo preferisci Il trattamento con Botulino Il trattamento con botulino è pericoloso? S è pericoloso?

Se l’operatore è esperto e conosce bene gli effetti del farmaco eel’operatore è esperto e conosce bene della zona da trattagli l’anatomia effetti del farmaco e l’anatomia della zona da trattare, i rischi sono pressoché re, i rischi sono pressoché nulli. nulli.

La tossina botulinica è un veleno?

Sì ma a dosi molto alte, come per la maggior parte dei farmaci. Le quantità di sostanza iniettate per uso estetico sono infinitamente inferiori a quelle letali. I rischi di blocco respiratorio o altro sono perciò inesistenti.

è vero che non si conoscono gli effetti a lungo termine della tossina?

I primi lavori scientifici sul botulino risalgono a più di 20 anni fa e l’uso in estetica esiste da più di 10 anni. è perciò falso affermare che non si conoscono gli effetti a lungo termine. Non è un caso che l’uso in estetica sia stato approvato, prima che in Italia, dall’FDA americano e da nazioni europee come Francia e Gran Bretagna.

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O

è vero che il trattamento con tossina botulinica genera un aspetto statico, inespressivo e innaturale?

Il blocco dei muscoli non è mai totale. La diminuzione dei movimenti della fronte, della glabella e delle zampe di gallina non è mai innaturale se il trattamento viene eseguito da un operatore esperto. L’effetto globale è quello di un viso disteso e più rilassato. La contrazione dei muscoli riprende gradualmente e, qualora non si fosse soddisfatti dell’effetto, basta non ripetere il trattamento e tutto torna come prima dopo qualche mese.

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FACCIAMOCI VALERE Modalità e procedure per ricorsi e reclami

GIUSTIZIA A PAGAMENTO Riflessioni sul contributo che da quest’anno è imposto per legge a chi voglia fare ricorsi al Giudice di Pace (tratto da Omniauto.it)

I

nsieme ai rincari dei pedaggi autostradali, una delle novità più rilevanti introdotta quest’anno dal governo a danno degli automobilisti è il “contributo unificato” che la Finanziaria 2010 con l’articolo 212 ha introdotto per coloro che vogliono opporsi ad una multa (o ad un’altra sanzione amministrativa) ricorrendo al Giudice di Pace. In pratica dal 1° gennaio 2010 per agire in ricorso bisogna versare allo Stato 30 euro (o 70 euro se la multa supera i 1.500 euro) a cui vanno sommati 8 euro di marca da bollo per il rimborso forfettario dei diritti di cancelleria. Tale contribuito, da versare alla Posta o in tabaccheria, potrà essere recuperato solo se viene accolto il ricorso.

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Perché il contributo

L

o scopo dichiarato della normativa, è quello di arginare l’ondata di ricorsi al Giudice di Pace che ha raggiunto dei numeri impressionanti (oltre 700.000 nel 2009) e che sta intasando le cancellerie dei Tribunali di tutt’Italia. C’è infatti da scommettere che delle migliaia di automobilisti che ricorrevano d’ufficio per qualsiasi multa ricevuta a casa, da oggi prima di sborsare 30 euro ci penseranno due volte, anche perché spesso e volentieri la sanzione è di importo simile, se non inferiore (la multa “tipica”, per chi non paga la sosta sulle strisce blu, è di 22 euro). Se la ratio è comprensibile, meno

condivisibili sono le implicazioni. Vediamo perché.

Ricorro al Giudice di Pace e perdo

L’

automobilista Mario Rossi, viene multato di 150 euro per passaggio con il semaforo rosso e decide di ricorrere al Giudice di Pace, versando i 30 euro di contributo previsti dalla normativa aggiornata, più gli 8 euro di marca da bollo. Il ricorso però non viene accolto e il Sig. Rossi viene condannato a pagare l’intero importo della sanzione. L’ulteriore conseguenza è che il Sig. Rossi non avrà il diritto di recuperare il contributo. Fin qui nessun problema.


FACCIAMOCI VALERE Modalità e procedure per ricorsi e reclami

Ricorro al Giudice di Pace e vinco

Questione costituzionale

P

C’

aradossalmente più complicato è ciò che accade se il Giudice di Pace da ragione a Mario Rossi. Quest’ultimo infatti non sarà tenuto a pagare i 150 euro di multa e avrà, in teoria, il diritto di recuperare i 30 euro di contributo versati anticipatamente (gli 8 euro di marca da bollo sono comunque persi). Il problema è di ordine pratico: a chi bisogna chiedere questi soldi? I 30 euro sono stati versati allo Stato, ma per il rimborso il Sig. Rossi dovrà rivalersi sul Comune che gli ha inflitto la sanzione annullata dal Giudice di Pace. Il che significa imbarcarsi in un iter legale-amministrativo molto complesso che difficilmente un cittadino normale è in grado di affrontare senza l’aiuto di un avvocato. Avvocato che naturalmente costerebbe più dei 30 euro e che non vale la pena coinvolgere a meno che non se ne voglia fare una questione di principio. Morale: anche se il Sig. Rossi vince, perderà probabilmente almeno 30 euro.

è poi un’ulteriore problematica sollevata dal magazine Automobilista.it e che farà sicuramente discutere. La richiesta del contributo unificato potrebbe ledere i diritti sanciti dalla Costituzione in tema di eguaglianza e difesa del cittadino per la tutela dei propri diritti. Infatti “con il ricorso a pagamento, ci sarebbe una disparità di trattamento tra cittadini: i non abbienti non potrebbero validamente proporre le proprie ragioni in sede giudiziaria”. Inoltre, secondo Automobilista. it, l’imposizione dei 30 euro da pagare anticipatamente rappresenta “un privilegio in favore della Pubblica Amministrazione perché non c’è parità della parti in contraddittorio, di cui all’articolo 111, secondo comma, della Costituzione”.

A

supporto di queste tesi che potrebbero condurre facilmente all’eccezione di costituzionalità, c’è un precedente significativo. Nel 2004 il legislatore introdusse come condizione al ricorso al Giudice di Pace l’obbligo di versare un deposito

cauzionale di valore equivalente a quello della multa. Ebbene, tale norma fu dichiarata incostituzionale per le stesse ragioni di cui sopra.

Altri effetti collaterali

è

indubbio che questa norma rappresenta un potente dissuasore ai ricorsi al Giudice di Pace. Il legislatore non ha però considerato che a fronte di questo “beneficio” per le cancellerie dei tribunali, aumenteranno esponenzialmente i ricorsi al Prefetto, il cui accesso rimane gratuito per quanto chi perde un ricorso è condannato a pagare il doppio delle sanzione originaria. Se però le Prefetture verranno sommerse dai ricorsi, difficilmente saranno in grado di rispondere entro i tempi previsti dalla legge e le multe cadranno in prescrizione.

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c’è risarcimento e risarcimento Il cosiddetto “danno differenziale” e gli obblighi del datore di lavoro

( a cura dell’avv. Matteo De Martini, consulente di TADDIA Group)

C

apita frequentemente che il soggetto infortunatosi durante lo svolgimento della propria attività lavorativa ometta volutamente di richiedere il ristoro dei danni al datore di lavoro ritenendo impegnata soltanto la responsabilità risarcitoria dell’Inail.Tuttavia non solo Inail è tenuta a indennizzare il lavoratore, in quanto il datore di lavoro ha precisi obblighi di legge circa la tutela e la prevenzione della salute dei propri dipendenti e la violazione di tali obblighi è conseguenza risarcitoria a carico di chi esercita impresa. Ed invero, se l’infortunio è conseguenza della violazione da parte dell’imprenditore delle previsioni normative dettate dall’art. 2087 c.c., ossia la mancata adozione di tutte quelle misure prevenzionali necessarie a tutelare l’integrità psico-fisica del prestatore di lavoro, incombe sul datore di lavoro un obbligo risarcitorio nei confronti del soggetto infortunato che si concretizza nel cosiddetto”danno differenziale”, ossia quel risarcimento che racchiude le voci di danno non ricomprese nella liquidazione effettuata dall’Inail.

P

roprio per tali ragioni sono sempre di più le aziende che provvedono ad assicurar-

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si per la responsabilità civile verso terzi; tale forma di assicurazione, infatti, tiene indenne l’azienda assicurata da ogni eventuale richiesta risarcitoria proveniente dai prestatori di lavoro.

A

titolo esemplificativo, può richiedere i danni all’assicurazione del proprio datore di lavoro il lavoratore che subisca un infortunio cadendo su un pavimento reso scivoloso da sostanze oleose o che si ferisca con oggetti sporgenti o cavi scoperti, o perché non indossa gli idonei strumenti di protezione o perché utilizza attrezzature obsolete. In capo al datore di lavoro, infatti, la legge impone obblighi di protezione in favore dei dipendenti che si esplicano nell’adozione di ogni strumento di protezione e di cautela necessario a prevenire conseguenze dannose per la salute del lavoratore.

P

eraltro, il datore di lavoro non solo ha l’obbligo di eliminare ogni possibile fonte di danno per la salute dei dipendenti, ma ha anche il dovere giuridico di assicurarsi che gli strumenti precauzionali adottati vengano effettivamente utilizzati dai lavoratori perchè in difetto risponderebbe per

mancata custodia e vigilanza. Tali obblighi, costituendo parte integrante dell’adempimento contrattuale del datore di lavoro, danno origine ad una responsabilità di tipo contrattuale; tale circostanza non è di poco conto, dal momento che, invertendosi l’onere della prova, in caso di infortunio occorso in occasione lavorativa, il dipendente dovrà provare solo l’esistenza del rapporto lavorativo, il danno subito e la riconducibilità del danno al titolo dell’obbligazione contrattuale.

S

arà invece onere del datore di lavoro, per liberarsi da ogni responsabilità, dar prova del proprio esatto adempimento - e cioè di di avere osservato le norme stabilite in relazione all’attività svolta, nonché di avere adottato, ex art. 2087 c.c., tutte le misure necessarie per tutelare l’integrità del lavoratore - oppure che l’inadempimento è dovuto a causa a lui non imputabile. In difetto, il datore di lavoro sarà tenuto a risarcire il danno.


SINERGIE DI PRESTIGIO

Approfondimenti sulle convenzioni nazionali TADDIA Group

UNITI A TUTELA DEL CLERO Breve storia della Federazione fra le Associazioni del Clero in Italia (comunicato stampa FACI - convezione nazionale con TADDIA Group)

L

a FACI nasce ufficialmente al congresso di Pisa nell’ottobre 1917, fondatori Mons. Nazareno Orlandi, primo direttore, e il cardinal Pietro Maffi, primo presidente. La prima sede si stabilì a Siena; nel marzo 1961 fu trasferita a Roma in via della Conciliazione e poi in Piazza Sant’Andrea della Valle. Nel febbraio 1985 in Largo Cardinal A. Galamini, 7, dove tuttora risiede, dopo una pausa in via Leone XIII.

N

el gennaio del 1919 fu dato alle stampe il primo numero del “Bollettino”, organo ufficiale di comunicazione della Federazione. Il primo gennaio 1925 uscì il primo numero della rivista “L’Amico del Clero”

L

a fondazione della FACI trasse le sue motivazioni dall’esigenza di tutelare il clero dalle offese materiali e morali di cui era oggetto a causa del forte anticlericalismo del tempo. Sostenuta da Papa Benedetto XV, fu approvata dalla Segreteria di Stato della Santa

Sede il 30 settembre 1917. Il 31 marzo 1987 il Consiglio Episcopale Permanente approvava il nuovo Statuto della FACI ed erigeva la Federazione in “persona giuridicaprivata” nell’ordinamento della Chiesa. Nel 1991 lo stesso Statuto veniva riconosciuto in sede civile e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 23 agosto 1991, permettendo così alla FACI di ottenere la personalità giuridica e civile a norma dell’art. 10 della Legge 222/1985. Il 22 marzo 2004 la CEI ha approvato il nuovo Statuto attualmente in vigore. La FACI è retta da un Consiglio Direttivo eletto dai Delegati Regionali e guidata da un Presidente scelto dalla CEI tra i membri del Consiglio.

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A NORMA DI LEGGE

Sentenze interessanti e aggiornamenti legislativi

La data sbagliata annulla la sanzione autovelox S

e l’autovelox emette uno scontrino che attesta una violazione dei limiti di un automobilista con l’ indicazione sbagliata della data, ciò può essere indice di ‘malfunzionamento’ dello strumento, pertanto le multe emesse, anche in caso di contestazione immediata dell’agente possono essere invalidate. Lo i evince dalla sentenza n.13887 della Seconda Sezione Civile della Cassazione. Il caso riguarda un automobilista di Imperia che aveva contestato al giudice di pace di Sanremo la multa per eccesso di velocità perchè gli era stata fatta da un agente in base allo scontrino dell’autovelox che riportava però una data sbagliata. L’agente di polizia aveva provveduto a correggere la data nel verbale. L’automobilista aveva sostenuto che se la data era sbagliata era possibile che l’apparecchio funzionasse male e quindi non avesse tarato bene la velocità della sua auto, ma secondo il giudice bastava la presenza dell’agente ad attestare l’infrazione. Non è stata dello stesso parere la Suprema Corte che ha annullato la decisione con rinvio ad altro giudice di pace. Secondo i Supremi giudici: “Un apparecchio che rilascia un documento relativo all’infrazione con data diversa da quella reale è certamente portatore di un’anomalia. A fronte di tale fatto non si può fare a meno di chiedersi se l’anomalia concernesse solo la data o il funzionamento in toto della macchina rivelatrice, atteso che, fermo il fatto della presenza dell’agente, questi non era certamente in grado di percepire sensorialmente la velocità tenuta dal veicolo in quel momento”.

( Cassazione - Seconda sezione civile - sentenza n° 139887 )

Indennizzo ed entità del danno da trasfusione L’

indennizzo di cui alla legge 210/92, nell’ipotesi di epatite post-trasfusionale è dovuto soltanto allorché la lesione subita dal trasfuso raggiunga una soglia minima di gravità pari alla categoria più bassa riportata dalla tabella A allegata al Dpr 834/81. Secondo le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, infatti, l’articolo 1, comma 3, della legge 210/92, letto unitamente al successivo articolo 4, comma 4, deve interpretarsi nel senso che prevede un indennizzo in favore di coloro che presentino danni irreversibili da epatiti post-trasfusionali sempre che tali danni possano inquadrarsi, pur alla stregua di un mero canone di equivalenza, e non già secondo un criterio di rigida corrispondenza tabellare, nell’ambito delle infermità classificate in una delle otto categorie di cui alla tabella A annessa al testo unico sulle pensioni di guerra approvato con Dpr 23 dicembre 1978 n. 915, come sostituita dalla tabella A allegata al Dpr 30 dicembre 1981 n. 834. Rientra, infatti, nella discrezionalità del legislatore, compatibile con il principio di solidarietà (articolo 2 della Costituzione) e con il diritto a misure di assistenza sociale (articolo 38 della Costituzione), la previsione di una soglia minima di indennizzabilità del danno permanente alla salute nel caso di trattamenti sanitari non prescritti dalla legge o da provvedimento dell’autorità sanitaria. Sembrerebbe, quindi, che il suesposto limite non possa trovare applicazione con riferimento ai trattamenti obbligatori per legge e, quindi, per esempio, all’indennizzo per lesioni derivanti da vaccinazioni obbligatorie. In tal caso, infatti, “la discrezionalità del legislatore ordinario è limitata in riferimento sia all’an che al quantum” imponendo che un “ristoro” sia sempre previsto in caso di danno permanente alla salute e che esso sia quantificato in misura tale da potersi qualificare “equo”. In caso di lesioni post-trasfusionali comunque, il mancato attuale superamento della soglia minima indennizzabile, tuttavia, non preclude al soggetto di chiedere l’indennizzo nel futuro, allorché tale limite minimo venga superato. A tal fine la Corte ha stabilito che il trasfuso potrà godere anche di un più mite regime decadenziale giacché “… il termine di decadenza di tre (e dieci) anni, di cui all’articolo 3, comma 1, si sposta in avanti nel senso che comincia da decorrere dal momento della consapevolezza, da parte di chi chiede l’indennizzo, del superamento della soglia”.

(Cassazione - Sezioni unite - sentenza n. 8064/10)

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In tutta Italia per tutelare i vostri DIRITTI e farvi ottenere il giusto RISARCIMENTO in questo numero diamo il benvenuto alle nuove Agenzie di

Cuveglio (VA) - Empoli (FI) - ForlĂŹ 2 (FC) Pesaro (PU) - Rivoli (TO) Roma Settebagni - Torino Treviglio (BG) - Vercelli - Viterbo e ai nuovi Centri raccolta pratiche di

CanicattĂŹ (AG) - Catania - Centuripe (EN) Comacchio (FE) - Gela (CL) - Gravina di C. (CT) Rimini - Taurianova (RC) 33


TADDIA IN ITALIA Le schede delle agenzie affiliate

PIEMONTE

Alessandria

RIVOLI (TO)

15121 – Spalto Rovereto 33A 10098 - Corso Francia n.133 tel. /fax 0131 224 190 cell. 334 223 90 22 tel./fax 011 9539635 - cell. 342 0365820 alessandria@infortunistica.it rivoli@taddiagroup.it

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10146 - Via Pietro Cossa 18 tel. 011 19702443 – fax 011 19702680 torino@taddiagroup.it

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21052 - Via Quintino Sella n° 41a tel. 0331 69 56 10 fax 0331 68 54 23 bustoarsizio@infortunistica.it

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21030 - via Batt. di S. Martino 40/a tel. 0332 022464 - fax 0332 650286 cuveglio@taddiagroup.it

46100 - Viale Montello n° 19/a tel./fax 0376 22 01 27 mantova@infortunistica.it

SONDRIO

TREVIGLIO (BG)

23100 - Viale dello Stadio 132 tel. 0342 515073 - fax 0342 573082 sondrio@infortunistica.it

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24047 – Via Zara 1 tel. /fax 0363 560471 treviglio@taddiagroup.it

CINISELLO B. (MI)

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SARONNO (VA)

21047 - Via Ramazzotti 26 tel. / fax 02 96705401 saronno@infortunistica.it

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21100 - Via Sanvito Silvestro 111 tel. 0332 82 42 58 - fax 0332 21 06 72

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TADDIA IN ITALIA

Le schede delle agenzie affiliate

LEGNAGO (VR)

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37045 - Via I Maggio 4 36015 – Via Baccarini 17 tel. 0442 1793889 - fax 0442 1950189 tel./fax 0445 671374 - cell. 346 1300770 schio@infortunistica.it legnago@taddiagroup.it

VERONA

37135 - Via Tombetta 142/a tel./fax 045 582 013 verona@infortunistica.it

ABRUZZO

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LIVORNO

57121 - Via Prov.le Pisana, 9 tel./fax 0586 41 05 95 livorno@infortunistica.it

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56124 - c/o Centro Forum Via Matteucci, 38 scala d tel. 050 57 56 63 - fax 050 31 37 668 pisa@infortunistica.it

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TADDIA IN ITALIA Le schede delle agenzie affiliate

ARGENTA (FE)

44011 - Via Mazzini, 2/A tel./fax 0532 85 28 78 argenta@infortunistica.it

COMACCHIO (FE)

POINT- centro raccolta pratiche

EMILIA

BOLOGNA

40138 - Via Massarenti, 180/A

BOLOGNA 1

40133 - Via Emilia Ponente 76/78 tel. 051 63 69 452 r.a. - fax 051 34 65 66 tel. 051 31 37 63 - fax 051 64 27 670 bologna@infortunistica.it bologna1@infortunistica.it

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44022 - c.so Garibaldi n° 34 tel. 0533 314 651 – fax 0533 312 721 comacchiopoint@taddiagroup.it

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ferrara1@infortunistica.it

47100 - Via Primavera, 27/29 tel. 0543 31 401 - fax 0543 45 81 12 forli@infortunistica.it

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40062 - Via Marconi, 6 tel./fax 051 88 71 77 molinella@infortunistica.it

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SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) 40068 - Via Emilia, 50

tel. 051 62 71 477 - fax 051 627 59 30

sanlazzaro@infortunistica.it

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accanto a voi in tutta Italia


TADDIA IN ITALIA

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ROMAGNA

CASTELMAGGIORE (BO)

CENTO (FE)

40013 - Via Bondanello 16 tel./fax 051 712345 castelmaggiore@infortunistica.it

44042 - Viale Bulgarelli 7/B tel. 051 683 04 08 fax 051 68 57 966 cento@infortunistica.it

FORLì 2 (FC)

GRANAROLO EMILIA (BO)

47122 - Via Ravegnana n. 193/195 tel./fax 0543 796499 forli2@taddiagroup.it

40057 - Via S. Donato 149/D tel./fax 051 605 65 53 granarolo@infortunistica.it

rimini

SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO)

POINT- centro raccolta pratiche

40017 - Piazza Garibaldi 12 47923 – via Flaminia Conca 73/a tel. 0541 413178 – fax 0541 1793077 Tel 051 687 1846 - Fax 051 687 5855 sangiovannip@infortunistica.it riminipoint@taddiagroup.it

MARCHE

IN APERTURA pesaro@taddiagroup.it

IMOLA (BO)

40026 - Via Emilia, 308/B tel. 0542 27 951 - fax 0542 610 680 imola@infortunistica.it

SAN GIUSEPPE DI COMACCHIO (FE)

44020 - Via Lido di Pomposa n° 47 tel. 0533 38 29 01 - fax 0533 38 81 19 comacchio@infortunistica.it

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PESARO (PU)

CESENA (FC)

47522 - Via Emilia Ponente, 1799 tel 0547 347146 - fax 0547 346899 cesena@infortunistica.it

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LAZIO

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COLLEFERRO (RM)

00034 - Via Valle Settedue snc tel. 06 972 36 678 - fax 06 953 75 77 colleferro@infortunistica.it

ISOLA DEL LIRI (FR)

PALESTRINA (RM)

POINT- centro raccolta pratiche

00036 - Via Arpino 11 tel./fax 06 953 82 69 palestrina@infortunistica.it

03036 – Via Roma n° 248 tel. 0776 809801 – fax 0776 802205 isoladelliripoint@taddiagroup.it

ROMA ESQUILINO

00184 - Largo Brancaccio 84/86 Tel. 06 32 44159 – fax 06 3264 78 18 romaesquilino@taddiagroup.it

ROMA SETTEBAGNI 00138 – Via di Settebagni 729 tel 06 8887021 – fax 06 8887698 romasettebagni@taddiagroup.it

umbria

FRASCATI (RM)

00044 - Piazza Scuole Pie 7 tel 06 941 64 96 - fax 06 942 24 55 frascati@infortunistica.it

PALESTRINA (RM)

POINT- centro raccolta pratiche 00036 - Via Roma 13 palestrinapoint@taddiagroup.it

VITERBO

IN APERTURA viterbo@taddiagroup.it

FRIULI VENEZIA GIULIA, TRENTINO, VALLE D’AOSTA, LIGURIA, MOLISE, BASILICATA ...IN

e nelle aree ancora libere

di TUTTE LE REGIONI D’ITALIA ORVIETO (TR)

05018 - Via Po n° 19/f tel. 0763 616 868 - fax 0763 593 111 orvieto@infortunistica.it

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SELEZIONIAMO

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TADDIA IN ITALIA

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CAMPANIA

CASERTA

81100 - Via Laviano 40/42 tel./fax 0823 35 33 53 caserta@infortunistica.it

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MADDALONI (CE)

NAPOLI

81024 - Via Nazionale Appia 144 tel./fax 0823 311578 maddalonipoint@taddiagroup.it

80132 - Via Toledo 265 tel./fax 081 0383409 napolipoint@taddiagroup.it

POINT- centro raccolta pratiche POINT- centro raccolta pratiche

PUGLIA

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POMPEI (NA)

80045 – Via Lepanto n° 245

tel. 081 856 80 17 – fax 081 083 98 81

BITONTO (BA)

pompei@infortunistica.it

70032 - Via R. Tauro, 24 tel. /fax 080 37 17 554

CALABRIA

MONTALTO UFFUGO (CS) 87040 - Corso Italia n° 90 tel./fax 0984 93 97 39 montaltouffugo@infortunistica.it

bitonto@infortunistica.it

RENDE (CS)

87036 - Via Marconi n. 19 tel./fax 0984 40 24 83 rende@infortunistica.it

ROSSANO CALABRO (CS)

87067 - Via Torino n° 16 tel. 0983 516 106 – fax 0983 290151 rossano@infortunistica.it

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TAURIANOVA(RC)

POINT- centro raccolta pratiche 89029 - Piazza Macrì, 3 tel. 0966 645174 taurianovapoint@infortunistica.it

SINISCOLA (NU)

08029 - Via De Gasperi n° 77

tel. 0784 87 90 62 - fax 0784 87 45 13

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siniscola@infortunistica.it

SARDEGNA

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SICILIA

BARCELLONA POZZO CANICATTì (AG) DI GOTTO (ME) POINTcentro raccolta pratiche POINT- centro raccolta pratiche 98051 - Via Papa Giov. XXIII 125 tel./fax 090 9762014 barcellonapoint@taddiagroup.it

CATANIA POINT- centro raccolta pratiche

95124 - Viale d. Medaglie d’oro 62 tel. 095 2163575 - fax 095 2163577 mobile 393 9439970 cataniapoint@taddiagroup.it

92024 - Piazza IV Novembre, 9 tel./fax 0922 858942 canicattipoint@taddiagroup.it

CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TP)

91014 – Via Luigi Capuana n° 1 tel./fax 0924 32 749 castellammare@infortunistica.it

CHIUSA SCLAFANI (PA) CENTURIPE (EN) POINT- centro raccolta pratiche POINT- centro raccolta pratiche 90033 - Via Ungheria 130 94010- Via Umberto 3 tel. 0935/73229 - fax 0935/917205 centuripe@taddiapoint.it

tel./ fax 091 8354555

chiusasclafanipoint@taddiagroup.it

GRAVINA DI CATANIA GELA (CL) POINT- centro raccolta pratiche POINT- centro raccolta pratiche MAZARA D. VALLO (TP) 95047-Via San Paolo 96/a 993012 - Via Recanati n° 5 tel./fax 0933 922727 gelapoint@taddiagroup.it

PALERMO

90124 - Corso dei Mille 919/c

tel. 091 621 52 45 - fax 091 621 65 07

palermo1@infortunistica.it

tel./fax 095 7446013

gravinadicatania@taddiapoint.it

PATERNò (CT)

95047 - via E. Bellia 328 tel./fax 095 79 77 782 paterno@infortunistica.it

91026 - Corso Armando Diaz 88/a tel./fax 0923 190 338 mazaradelvallo@infortunistica.it

VITTORIA (RG)

97019 - Via Ruggero Settimo 110 tel./fax 0932 86 73 75 vittoria@taddiagroup.it

accanto a voi in tutta Italia 40


TADDIA CONSIGLIA

Le aziende convenzionate regione per regione

LOMBARDIA BUSTO ARSIZIO

SARONNO

Carrozzeria Carroccio Via Oberdan 1 Tel. 0331 401310 Legnano (MI) Carrozzeria Delta Car Via Cesare Battisti 17 Tel. 0331 641777 Olgiate Olona (VA) Carrozzeria Junior Via delle Rimembranze 60 Tel. 0331 620072 Busto Arsizio (VA) Carrozzeria Pisarra Via Salvo D’Acquisto 2 Tel. 0331 501294 Castellana (VA) Carrozzeria Salini Giorgio Via G. D’Annunzio 3/A Tel. 0331 458259 Legnano (MI)

CarrozzeriaGreco Via Colombo, 40 Tel. 02 9602556 Carrozzeria Ceriani Via Sanpietro 113 Tel. 02 9607587 SARONNO

VARESE

Carrozzeria Emiliana Via Gorizia 34 Tel. 0332 532826 Luino (VA) Carrozzeria Europa Via Volta 7 Tel. 0332 530455 Germignaga (VA) Carrozzeria F.lli Fasola Via Monte Generoso 48 Tel. 0332 262173 Varese Carrozzeria Auto In Carrozzeria Prestige Via Copernico, 27 tel. 02 6185491 Via Verdi 79 Tel. 0332 510077 Cinisello Balsamo (Mi) Germignaga (VA) Carrozzeria Lampo Carrozzeria Torcaso Via Colleoni, 16 (ang. Via La fratta) Via Molino Galli 1 Tel. 0332 650346 tel. 02 2405303 Cuveglio (VA) Cinisello Balsamo (Mi) Carrozzeria Masaccio Via Segantini, 93 tel. 02 66040345 Cinisello Balsamo (Mi) Carrozzeria Roma Viale Spagna, 77/79 tel. 02 2533726 Sesto San Giovanni (Mi) Carrozzeria F.lli Tagliabue Via Piaggio, 40 tel. 02 99045145 Paderno Dugnano (Mi)

CINISELLO BALSAMO

VERONA

Carrozzeria S. Giovanni Via M. Pastello n. 46 tel. 045 8778539 S. Giovanni L. (VR) Carrozzeria De Crestani M. Via Bolzano n. 19 tel. 045 8205156 Verona Soccorso stradale 24h Bortolazzi Group Via Bortolazzi n. 11 tel. 045 8521846 Castel D’Azzano (VR) Carrozzeria Venezia Via C.Beccaria n. 16 tel. 045 8780316 S. Martino BuonAlbergo (VR)

VERONA SAN ZENO Associazione Dopolavoro Ferroviario Via XX Settembre,17 tel. 045 596703 VERONA

PIEMONTE

MANTOVA

Carrozzeria Borgonovi Via Martinelli 2 Tel. 0376 370191 Ostigliese (MN) Autosalone Carrozzeria Effe Auto Via D.Alighieri, 49 Tel. 0376 253181 Bagnolo S.Vito (MN) Carrozzeria Flisi Via Nuvolari, 13 Tel. 0376 49495 Montanara di Curtatone (MN) Carrozzeria Mondini Via Circonvallazione est, 21 Tel 0376 398469 Porto Mantovano (MN) Centro Polispecialistico Igea Via Spinelli 6 Tel 0376 396641 Porto Mantovano (MN) Tea Onoranze funebri Via Nenni 8 Tel. 0376 319711 Mantova

VENETO

ALESSANDRIA

Nuova Carrozzeria Sport dal 1982 Strada Forlanini, 56 tel. 0131 225089/222615 ALESSANDRIA SuperCar autorizzata Peugeot Via dell’Artigianato, 55 tel. 0131 946601 VALENZA (AL) Arezzoli Loris autorizzata FIAT Via Vinzaglio, 54 tel. 0131 227094 ALESSANDRIA Carrozzeria autoriparazioni Negro Renzo Strada per Moncalvo, 8 tel. 0142 926106 ALTAVILLA MONFERRATO (AL) Autolavaggio Rapido Spalto Borgoglio 29 Zona stazione ferroviaria ALESSANDRIA Carrozzeria Marengo autorizzata LANCIA Via Carlo Pisacane, 9 tel. 0131 253061 ALESSANDRIA UISP - Unione Italiana Sport per Tutti Via San Lorenzo, 107 tel. 0131 253265 - Alessandria Carrozzeria Fatigati Via Acqui n. 2 tel. 0131 240109 Alessandria Nuova Carrozzeria Cristo Via De Pretis n. 7/9 tel. 0131 381731 Alessandria

aziende consigliate da

TOSCANA LIVORNO

Interdonato carrozzeria Via della Padula 130 tel. 0586 850047 LIVORNO Carrozzeria Labronica Via Provinciale Pisana 552 tel. 0586 407134 LIVORNO Fisios centro fisioterapico Via G. March 20 tel. 0586 425593 LIVORNO

PISA

C. M. Soccorso Stradale Via Fucini, 122 tel. 347 8596046 Cascina (Pi) Gc Moto Via Bracci Torsi, 58 tel. 050 988622 Ospedaletto(Pi) Autocarrozzeria La Certosa Via B. Buozzi, 8-8/A tel. 050-938544 Calci (Pi) Autocarrozzeria La Passerella Via Ascoli, 8/10 tel. 050 879152 Ghezzano Sgt (Pi) Autocarrozzeria Paolicchi Via A. Bassi, 8 tel. 050 980737 Ospedaletto(Pi) Autocarrozzeria Spram Via Conte Fazio, 22 Tel. 050 24534 Pisa Autocarrozzeria Torinese Via Gherardesca, 14 tel. 050 981081 Ospedaletto (Pi) Autocarrozzeria ZO-VA Via di Palazzetto 5a Tel. 050 818185 S. GIULIANO TERME (PI)

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TADDIA CONSIGLIA

Le aziende convenzionate regione per regione

aziende consigliate da

BOLOGNA

Poliambulatorio Le Prestige via S. Croce 11 Tel. 051 303 684 Bologna Carrozzeria Dello Scalo Via della Bastia 21 Tel. 051. 61.91.111 C. DI CASALECCHIO (BO) Officina Bonora Via La Cascina 14/a tel. 051.87.20.26 MALALBERGO (BO) Carrozzeria Moderna Via La Cascina 3/a tel. 051.872956 MALALBERGO (BO)

BOLOGNA 1

Carrozzeria Olimpic Motors Service Via Emilia Ponente 248 Tel. 051.31.23.12 Bologna Carrozzeria Italcar Via Caduti di Amola 24 Tel. 051.40.14.03 BOLOGNA

FORLì

Farmosanitas Via Largo de Calboli, 9 Tel. 0543 24 222 - Forlì Autocarrozzeria Walter Albonetti Via Costiera, 33/F - Tel. 0543 781091 VILLA SELVA – Forlì Autocarrozzeria Guardigli e Vestrucci Via G. di Vittorio, 16/18 Tel. 0543 767461 TERRA DEL SOLE - FORLì Autocarrozzeria verniciatura Rapidcar Via Balestra 1 0543 89 289 CARPENA - FORLì Carrozzeria 2000 Via Copernico, 12 Tel. 0543 722257 Forlì Carrozzeria La Moderna Via delle Vigne, 2/d Tel. 0543 479442 Forlì Carrozzeria Gnani Via Righi 2 Tel. 0543 72 21 34 Forlì Carrozzeria Forlivese Via Padulli 11/b Tel. 0543 70 08 61 Forlì Carrozzeria Azzurra Via N. Sacco, 21 Tel. 0543 722357 Pieve acquedotto - Forlì Gommauto Via Copernico, 1 Tel. 0543 722345 FORLì Dott. Pietro Occhialini Via Gramsci, 89 Tel. 0543 405338 - FORLì Dott. Sante Borghesi Via Stegher, 9 Tel. 0543 402222 - FORLì Officina Energy Via Firenze, 10 Tel. 0543 703841 - FORLì Poliambulatorio Kripton Via Palazzola, 11 Tel. 0543 32044 FORLì Officina e ricambi Sassi Moto Via Pacciardi 41 Tel. 0543 796 811 - FORLì Autoscuola Romagnoli Via Vittorio Veneto, 85 tel. 0543 31163 FORLì Meccanico Bici Deidda Simone Via A. Manzoni, 42 tel. 329 4067493 FORLì Autoscuola On The Road Via G. Matteotti N. 1 tel. 0543 741690 Forlimpopoli Oggi Pizza Via Firenze,7 Romiti tel. 0543 702893 Forlì AutofficinaTecno Simplex Via Po, 8/1 Tel. 0543 701171 Forlì

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FERRARA

Assistenza domiciliare Cooperativa S. Anna Corso Porta Po 59 Tel. 0532/210021 Ferrara Autocarrozzeria 4 torri Via Ungarelli 14 14 tel./fax 0532/767424 Ferrara Autopratiche Motta Via Malagu 3 Tel. 0532/91355 Ferrara Callegaro e Gentili Viale Adriatico 36 Tel. 0532.81.91.70 Masi Torello (FE) Carrozzeria Sivieri Claudio S. p. per Formignana, 35 tel. 0532 860947 Copparo (FE) Carrozzeria Carrara Via Piersanti Mattarella 3 Tel. 0425.75.83.77 S.Maria M. (RO) Carrozzeria Balboni Via Casal del Lupo 30/a Tel. 0532.83.01.79 Sabbioncello S.V. (FE) Carrozzeria Patracchini via Faccini 25 Tel. 0532.838.143 CESTA DI COPPARO (FE) Carrozzeria Testoni Corso Italia 486 Tel. 0532.84.71.83 Mirabello (FE) Carrozzeria Battaglia e Bolognesi Via Modena 232 Tel. 0532.52.355 Ferrara Carrozzeria Salmi Ermes Via Guarini 9 Tel. 0532.20.63.83 Ferrara Carrozzeria Beltrami Via C.Cattaneo 78 Tel. 0532.91.684 Ferrara Carrozzeria Futura Via dell’Artigianato 21 Tel. 0532.82.11.29 Poggio Renatico (FE) Carrozzeria F.lli Piva Via Veneziani 41 Tel. 0532.97.70.88 Ferrara Carrozzeria Menegatti Via Circonvallazione 24/B Tel. 0533.53.300 Massa Fiscaglia (FE) Centro fisioterapia Idrokinetik Via Gran Bretagna Tel. 0425/760416 - OCCHIOBELLO (RO) Centro fisioterapia Esterapica Via Pitteri 7/H Tel. 0532/741920 Ferrara Motofficina Bisi Via Bologna 154/A tel. 0532/7667614 - Ferrara Soccorso stradale Roncarati Remo Via Chendi, 18 Tel. 0532/61690 - Ferrara Due Ruote Srl Piazza San Giorgio, 12 tel. 0532 65445 Ferrara Giudice Via Coronella, 2/A tel. 0532 978184 Chiesuol Del Fosso (Fe) F.lli Benazzi E Bonora Via Arginone, 134 tel. 0532 52557 Ferrara Ortopedia Sanitaria S. Anna C.so Della Giovecca, 164-166 tel. 0532 202636 Ferrara Body Planet Via dell’artigianato, 9 tel. 0532 829916 Poggio Renatico (Fe)

EMILIA ROMAGNA S. lazzaro DI SAVENA

Carrozzeria Bernardi Via del Mobiliere 7 Tel. 051.53.13.06 Bologna Carrozzeria Emilia Via Emilia 446 tel. 051.651.16.56 OZZANO EMILIA (BO) Carrozzeria Ariston Via Speranza 39 Tel. 051.46.22.43 S. Lazzaro di Savena (BO)

S. GIOVANNI IN PERSICETO

Carrozzeria Eurcar Via Fioravanti, 3 tel. 051 821949 S. Giovanni in P. (BO) Soccorso stradale Polcar Via Cavamento, 24 tel. 051 823837 S. Giovanni in P. (BO) Manganelli Pratiche auto C.so Italia, 157 tel. 051 824853 S. Giovanni in P. (BO) Carrozzeria F.lli Guidotti Via S. Antonio, 2 tel. 051/6821011 Sala Bolognese (BO)

MEDICINA

Carrozzeria Cattani Bruno Via Sillaro 2442 Tel. 051.85.06.40 Medicina (BO) Carrozzeria Dall’Olio Via dell’Artigianato 277 Tel. 051.85.16.07 Medicina (BO) Carrozzeria Romualdi Ermes Via della resistenza 307 Tel. 051.85.24.50 Medicina (BO) Centro clinico di Ionoforesi Via Saffi 21 Tel. 051.6970572 MEDICINA (BO) Poliambulatorio Castellano Via Emilia Ponente, 51 Tel. 051/943330 CASTEL SAN PIETRO T. (BO) Poliambulatorio privato Eliodent via Marconi 6 Medicina (BO) Gonella Moto Via Saffi, 96 - tel. 051/857375 MEDICINA (BO)

S. GIUSEPPE DI COMACCHIO

Autocarrozzeria Piva Desio & C. Via Pomposa Nord, 4/G tel. 0533/710231 - Codigoro (Fe) Autocarrozzeria S&G Via Spina, 91 Tel. 0533/81463 - Comacchio (Fe) Carrozzeria Forlani Via dei Mestieri 27 Tel. 0533.38.04.05 S. G. di Comacchio (FE) Carrozzeria Ferroni Via delle Arti 3Tel. 0533.38.02.07 S. G. di Comacchio (FE)


TADDIA CONSIGLIA

Le aziende convenzionate regione per regione

MOLINELLA

Vitali AutoMoto Via Battisti 82/84 Tel. 051/880404 - MOLINELLA (BO) Motor Bike Racing Via Battisti 70/B Tel. 051-881178 MOLINELLA (BO) Autocarrozzeria Gurioli e Bonazzi Via prov. superiore 107 Tel. 051-883008 MIRAVALLE (BO) Autocarrozzeria Guidotti Via Stradone Marmorta 28 Tel. 051-884091 - MOLINELLA (BO) Autocarrozzeria Moderna Via Meucci 4/A Tel. 0532-804833 - ARGENTA (FE) Autocarrozzeria Ferrari Via Stradone Marmorta 22/C Tel. 051-884171 MOLINELLA (BO) Autocarrozzeria Castaldini Via Zavaglia 11 Tel. 051-882549 MOLINELLA (BO) Autodemolizione Vandelli Via prov. superiore 65 Tel. 051-883242 S. MARTINO IN ARGINE (BO) Autofficina Carlotti Roberto Via Zavaglia 7 Tel. 051-882252 MOLINELLA (BO) Carrozzeria Cartacio Via Turati 17 Tel. 051-887839 MOLINELLA (BO) Carrozzeria Roncassaglia Via Podgora 105 Tel. 051-880672 MOLINELLA (BO) Carrozzeria Cabras Via Viazza Sinistra 2/G Tel. 051-805408 MEZZOLARA (BO) Officina Cobianchi Enzo Via Mameli 13 Tel. 051-881002 MOLINELLA (BO) Poliambulatorio Il Girasole Via prov. superiore 19/C Tel 051-6900340 - MOLINELLA (BO) Soccorso stradale Zerbini Via Cavo benedettino 31/1 Tel. 051-6908696 S. MARIA CODIFIUME (FE)

CENTO

Autodemolizione Morselli Via Modena, 28/A tel. 051/903350 - Cento (FE) Carrozzeria P.M. Via Caprera 4 Tel. 051.68.24.060 San Matteo della Decima (BO)

LAZIO COLLEFERRO

UMBRIA ORVIETO

AutocarrozzeriaTevere Via degli Artigiani Tel. 0744 957310 Baschi (TR) Autocarrozzeria La Rupe Z.I. Bardano Via dei Fornaciari tel. 0763 316103 Orvieto (TR) Autocarrozzeria Santucci Strada Bagnorese Canale tel. 0763 219745 - Orvieto (TR) Autocarrozzeria 88 Z.I. Le Prese tel. 0763 626245 Orvieto (TR) Autocarrozzeria Orvietana Via delle Acacie, 26 tel. 0763 301958 Orvieto (TR) Fisiocenter Via delle Robinie, 26 tel. 0763 300322 Orvieto (TR)

ABRUZZO

PESCARA

Sisti Carrozzeria via Livenza, 10 tel. 085 817579 Spoltore (PE) Sgattoni Roberto Service Via Fosse Cavone, 39/41 tel. 085 51540 Pescara Cosma Service Via Tiburtina Valeria, 212 tel. 085 4313859 Pescara Autoscuole riunite Pescara soc. coop. Via Tiburtina 264 mobile 3476825628 Pescara M.C.M. via Tratturo, 15 (zona art. ex Fornace) tel. 388 1096396 Spoltore Autocarrozzeria Lupese Via Marco Polo, 12 tel. 085 4312204 Sambuceto (CH) Euro soccorso Via Raiale, 62/1 tel. 339 4646231 pescara

Scala Gianfranco Via Roma 248Tel. 0776 809801 Isola Dei Liri (Fr) Autocarrozzeria Manni Fabio Via Rufanico, 92 tel. 06 9703405 Gavignano (Rm) Di Cori Renato Via C. Latina Km 1.500 tel. 06 9700220 Colleferro (Rm)

FRASCATI

Service Car Srl Via Frascati Colonna, 19 tel. 06 9416797 - FRASCATI (RM)

PALESTRINA

Autocarrozzeria Service Car Via Casilina km 40.300 Tel. 06.95.968.06.06 VALMONTONE (RM) Autocarrozzeria Nardi e Veccia Via Valle del Ponte Tel. 06.95.36.231 - PALESTRINA (RM) Autocarrozzeria Pit Stop Via Carpinetana Ovest II trav. Tel. 06.97.30.57.89 SEGNI (RM) Tecnosistemi Via Carpinetana Nord Tel. 06.972.36.295 COLLEFERRO (RM) Carrozzeria f.lli Proietti Via Dei Cori, 15 Tel. 06.95.36.637 PALESTRINA (RM) Carrozzeria La Stazione Via della Stazione snc tel. 06.95.78.281 GENAZZANO (RM) Carrozzeria Rt Auto Via Casilina Km 26.400 Via Arno tel. 06 95599575 San Cesareo (Rm) Autocarrozzeria Lombardi Via Prenestina Nuova, 265 Km 69,00 tel. 06 9537314 Palestrina (Rm) Carrozzeria Fratelli Pennesi Via F. Di Benedetto, 44 tel. 335 5223409 Roma

aziende consigliate da

ROMA ESQUILINO

Emmedi Via del Forte di Pietralata, 15 tel. 06 4501565 Roma CarrozzeriaViscardi Giuseppe Via Dante da Maiano n째 320 Tel. 06.414.00.512 ROMA Associazione culturale Il Faro Via Ogaden, 27 tel. 06 64810374 Roma

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TADDIA CONSIGLIA

Le aziende convenzionate regione per regione

CALABRIA

MONTALTO UFFUGO

Le Due Ruote C.da Muoio - Tel. 0984.94.03.22 Bisignano (CS) Carrozzeria Motorsport s.r.l. C.da Povarella - Tel. 0984.93.41.26 Montalto Uffugo (CS) Superbike s.r.l. Via R. Sanzio - Tel. 0984.93.81.86 Montalto Uffugo (CS) Raimondi Racing Via Pianette - tel. 0984.51.26.02 MONTALTO UFFUGO (CS) Carrozeria Scigliano C.da Petraro - Tel. 0984.903.907 ROSE (CS) Carrozzeria Brunocilla Francesco Via Tesori - Tel. 0984.93.91.91 Taverna di Montalto Uffugo (CS) Carrozzeria Barex Via Campo di Fieno - tel. 0984/920976 LATTARICO (CS) Carrozzeria Turano Via A. Manzoni - tel. 0984.93.92.34 MONTALTO UFFUGO (CS) Carrozzeria Magliocco Via Triscioli - Tel. 0984.93.25.41 LATTARICO (CS) Carrozzeria Algieri C.da Lupinello Tel. 0984.54.34.61 Luzzi (CS) Carrozzeria Bria C.da Boccalupo Tel. 0984.90.31.94 Rose (CS) Carrozzeria Vencia Via Milano Tel. 0984.48.23.77 Rende (CS) Carrozzeria Filice Via dell’Artigianato - Tel. 0984.93.49.08 MOntalto Uffugo (CS) Carrozzeria Curcio Via G. Verdi - Tel. 0984.93.95.99 Montalto Uffugo (CS) Carrozzeria Caruso Via Lucchetta - Tel. 0984.93.16.21 Montalto Uffugo (CS) Onoranze funebri Costanzo Via G. Verdi - tel. 0984.93.92.48 MONTALTO UFFUGO (CS) Montalto Soccorso Via Perugia - tel. 0984.93.92.48 MONTALTO UFFUGO (CS)

RENDE

Autocarrozzeria D’Ippolito Luigi Via Strada C 3/5 - Tel. 0984.43.25.90 Casole Bruzio (CS) Chiodo Riparazioni c.da Lecco zona industriale Tel. 0984.83.94.98 Rende (CS) Autocarrozzeria Reda Salvatore Piano Lago - Tel. 084.96.94.05 Mangone (CS) Soccorso stradale Tosti Francesco C. da Vallegiano, 1 - Tel. 0984.96.95.87 S. Stefano di Rogliano (CS) Autocarrozzeria Esposito Natale Via G. Sambiase,7 Tel. 0984/72856 Cosenza Autocarrozzeria Mignolo Pietro C.da Malavicina, 181 - tel. 0984/26000 Zumpano (CS) Soccorso stradale Campobasso c.da Santa Rosa snc - Tel. 0984.40.22.17 Rende (CS) Soccorso stradale Citro Roberto Via G. Marconi, 96 - Tel. 0984.40.20.26 Rende (CS)

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ROSSANO CALABRO

Auto Service di Federico Aldo Ss 106 - Calopezzati (Cs) Carrozzeria Scura C.da Gelso tel. 0983 56 91 25 Rossano Carrozzeria De Simone Giorgio Cda Pirro Malena tel. 0983 56 54 16 Rossano Carrozzeria Ruperto Pietro Via Romania tel. 0983 48 06 81 Mirto Crosia Carrozzeria Socas Di Sisca Antonio Ss 106 Contrada Fabrizio tel. 0983 87 82 87 Corigliano

PUGLIA BITONTO

Carrozzeria Palmieri Via Gen. P. Mirabella tel. 080.37.15.299 BITONTO Carrozzeria Grumo V.le G. Lazzati, 3 Zona Art. tel. 080.37.14.725 BITONTO

aziende consigliate da

SARDEGNA SINISCOLA

Autocarrozzeria Loi Giampaolo Via Mulas 35 Tel. 0784.97.074 ONIFAI Autoscuola Solinas Via Gallura Tel. 0784.87.81.59 Siniscola (NU) Carrozzeria Mele Via Mazzini 5 Tel. 0784.87.84.61 Siniscola (NU) Carrozzeria Fronteddu Via Matteotti 36 Tel. 0784.87.84.37 Siniscola (NU) Carrozzeria Mazzella Via Isalle 38/40/42 Tel. 0784.87.74.68 Siniscola (NU) Carrozzeria ME.Car Via de Gasperi 69/a Tel. 784.87.70.13 Siniscola (NU) Autoassistenza Mele Via Isalle 20 Tel. 0784.87.81.15 SINISCOLA (NU)


TADDIA CONSIGLIA

Le aziende convenzionate regione per regione

aziende consigliate da SICILIA CASTELLAMMARE DEL GOLFO

Autocarrozzeria Enzo Labita P.le Rovigo, 4 mobile 329.00.57.578 Castellammare d. G. (TP) Magaddino Antonino C.da Bocca della carruba, 52 tel. 0924.30.328 Castellammare del G. (TP)

MAZARA DEL VALLO

CAMPANIA POMPEI

CityCar Via Ripuaria 125 Tel. 081.861.63.61 Pompei Autocarrozzeria Vicedomini Via Solferino 5 tel. 081-8021965 Torre Annunziata (NA) Autocarrozzeria Cesarano Via Ripuaria 123 tel. 081 5365717 Pompei Li. Fra. Cars Via Androni, 32 Pompei tel. 0818590402 Villani E Gargiulo Via Passanti Prov. Masseria Figocelli, 18 tel. 08119716082 Boscoreale Martone Sebastiano Via Carrara 32 tel. 0818506559 POMPEI Raffaele Federico Via Parrelle 137 Tel. 081.537.11.97 Boscoreale (NA) Autofficina Nissan Longobardi Via S. Antonio, 23 tel. 0818612602 Pompei Autolavaggio Azzurro Via Casone 117 tel. 348.313.46.53 Pompei (NA) Di Riso Giuseppe Via Fusaro, 23 tel. 347 9437336 S. Maria La Carità (NA) Futura Diesel Via Carrara 91 Tel. 081.87.43.202 S. Maria La Carità (NA) Di Paolo trasp. On. Funebri Via Nolana 423 Tel. 081.85.03.914 Pompei (NA) Parking La Mura Via Raiola 73 Tel. 081.87.24.346 C. di Stabia (NA) Cascone Gomme e Stazione di Servizio Via Scafati 223 Tel. 081.87.41.557 S. Maria La Carità (NA) Ferrara Moto Via Messigno Pompei (NA) MotoAction Via Poggiomarino 206 Tel. 081.85.94.124 Scafati (SA)

CASERTA

Autocarrozzeria Giò Car Via G. Albino, 11 Tel. 081.195.73.734 NAPOLI Autocarrozzeria Corbo Via Bersaglio, 1 Tel. 0823.47.24.45 SAN CLEMENTE (CE) Carrozzeria Mastroianni Via del Lavoro - Tel. 0823.408.964 S. MARIA C.V. (CE) Carrozzeria del Sole Via De Marino Tel. 0823.75.10.52 S. FELICE A CANCELLO (CE) Carrozzeria Spisto Via Caudina 49 Tel. 0823.407.374 Maddaloni (CE) Nuova Autocarrozzeria del Sole Via Galatina (2° tratto) Tel. 0823.81.20.81 S. MARIA C.V. (CE) Carrozzeria Bove Via Appia 1 Tel. e fax 0823.47.19.23 San Clemente (CE) Centro medico Kinetic Center Via Martiri del dissenso 4 Tel. 0823.81.00.91 S. MARIA C.V. (CE) Carrozzeria Industriale M. Vele Via Varco, 12 Tel. 0824.83.59.14 ROTONDI (AV) Autoglass service Via Napoli, 414 S. Sannitica Tel. 0823.408.964 Maddaloni (CE) CTS –Auto Computer Via Cese – Tel. 0824.94.60.40 PUGLIANELLO (BN) GE.PRA. Studio di consulenza Via S. Croce, 236 Tel. 0823.45.03.62 S. NICOLA LA STRADA (CE)

NAPOLI

Serapide S Trans sas Via L. Pirandello, 10 Tel. 081 8049550 Pozzuoli (NA) Sebeto Trasporti srl Via Gen. Riccardo De Rosa n. 4 Tel. 081 8990338 S. Anastasia (NA)

Autocarrozzeria Frazzetta Via Val di Mazara, 94 Tel. 0923.907415 MAZARA DEL VALLO (TP) Autocarrozzeria Di Benedetto Vito Via S. Domenico Savio, 41 tel. 0923.945264 Mazara del Vallo (TP) Autocarrozzeria Cd.Car Viale Polonia, 34 - tel. 0923.945815 Mazara Del Vallo (TP) D’Aleo & Centonze Via Val di Noto, 89/A tel. 0923.908877 MAZARA DEL VALLO (TP)

PALERMO

Lea Car di Pitarresi C.da La Rosa tel. 091 6141398 -VILLABATE (PA) Carrozzeria Matranga P.za San Rocco, 1/3 tel. 091.85.74.158 PIANA DEGLI ALBANESI (PA) Carrozzeria Turturella Via Mario Benso, 6 mobile 347.153.11.93 Palermo Gandolfo Via Amm. U. Cagni, 32 tel. 091 6714344 Palermo Alfano Gioacchino Via Messina Marine, 449/D tel. 091 6474768 Palermo Auto Service Sanfilippo Via F. Di Giorgi, 1/B Via G. Galilei, 108 tel. 091 406440 Palermo Rosario Pedone Via M. Dominici, 39 tel. 091 6887531 Palermo Antonizzi Francesco Via Polizzi Generosa, 11 tel. 338 8231890 Palermo Bova Francesco Paolo Via Valerio Rosso, 40 Via F. De Lignamine, 65/67 tel. 091 6827939 Palermo Tomasello Leonardo Via Pacinotti, 1 tel. 091 965744 Bagheria (Pa) Car Point Via Macchiavelli, 1 tel. 091 968227 Bagheria (Pa) Elmo V.Le Regione Siciliana 2050 tel. 091 446743 Palermo Bruno V.Le Regione Siciliana, 5615 tel. 091 6300438 Palermo Orlando Francesco Via F. Gangitano, 2/C tel. 091 6212833 Palermo

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BELTRAMI Via Cattaneo 78 tel. 0532 91684 Ferrara

CATTANI BRUNO Via Sillaro 2442 tel. 051 850640 Medicina (BO)

MARCHETTI Via Tassoni 15 tel. 0733 812758 Civitanova Marche (MC)

CARRARA Via P. S. Mattarella, 3 tel. 0425 758377 Santa Maria M. (RO)

Carrozzeria Viscardi Via Dante da Maiano n° 320 tel. 06 41400512 Roma

MELE PIETRO EREDI Via Mazzini 5 tel. 0784 878461 Siniscola (NU)

CTS Auto computer Via Cese tel. 0824 946040 Puglianello (BN)

AUTO MOTO FUTURA Via Dell’artigianato 21 tel. 0532 821129 Poggio Renatico (FE)

Balboni Via Casal del Lupo 30/A tel. 0532 830179 Sabbioncello S.V. (FE)

SIVIERI CLAUDIO S. p. per Formignana, 35 tel. 0532 860947 Copparo (FE)

PORTA & MARCATO Via C. Castiglioni, 17 tel. 02 9015451 Arluno (MI)

F.LLI PROIETTI Via Dei Cori 15 tel. 06 9536637 Palestrina (RM)

ViCEDOMINI Via Solferino 5 tel. 081 8618750 Torre Annunziata (NA)

CITY CAR Via Ripuaria 125 tel. 081 8616361 Pompei (NA)

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UN CORPO PERFETTAMENTE MODELLATO IN ATTESA CHE TORNI LA BELLA STAGIONE L’estate è ormai solo un lontano ricordo, eccoci di nuovo immersi nel letargo di un altro inverno, col sogno segreto di poter recuperare le piacevoli sensazioni trasmesseci dal nostro corpo steso al sole...per mantenerlo in forma (o per restituirgliela, se l’ha persa) vi ricordiamo che in esclusiva regionale a Bologna è possibile beneficiare degli eccezionali effetti di uno strumento straordinario.

VELA Smooth fin dalle prime sedute realizza una visibile riduzione del grasso superfluo e della cellulite. Agisce sul ristagno venoso e linfatico e sul tono cutaneo con un’azione delicata ma soprattutto non invasiva, e garantisce risultati analoghi a quelli della liposuzione senza l’intervento del bisturi, combinando, grazie alla tecnologia ELOS™, tre diverse fonti di energia: l’azione bipolare dell’onda elettromagnetica, la luce a infrarossi e l’“effetto vacuum”

dei rulli. Si favorisce quindi lo scioglimento dello strato di grasso, aumenta l’eliminazione dei liquidi in eccesso, e viene attivato il metabolismo, (che può essere pigro anche in presenza di una dieta), con in più un effetto tonificante. Come funziona esattaCome mente? Vi funziona riepiloghiamo? in sintesi la descrizione fa di que• la radiofrequenza aula diffusione stamentare straordinaria azione intrasinercellulare dell’ossigeno, stigica: il tessuto adiposo. • molando fa aula radiofrequenza mentare la diffusione in• la luce a infrarossi aumentracellulare dell’ossigeta l’elasticità della pelle e no, stimolando il tessuto stimola il metabolismo. adiposo. • • i larulli lucemassaggiatori a infrarossi diaustendono la pelle consenmentaunal’elasticità tendo uniforme della ed pelle e stimola il metaboefficace distribuzione di lismo. energia. • i rulli massano lnergia. VELA Smooth manipola meccanicamente i legami fibrosi, la pelle e lo strato di grasso e allo stesso tempo riscalda il grasso sottocutaneo e stimola il mitocondrio: i legami cellulari si tendono, le cellule si spezzano e sono assorbite senza traumi, aumenta il metabolismo dell’intera area. Il risultato finale è un

aspetto più liscio e più regolare e una riduzione generale delle circonferenze. Il trattamento è indicato

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group - DIVISIONE SINISTRI MORTALI, in collaborazione con le agenzie affiliate “TADDIA Group” in tutta Italia e operando autonomamente su tutto il territorio nazionale nelle aree ancora scoperte, attraverso una rete di accordi con gli operatori del settore solleva gli eredi dalle gravose e spiacevoli incombenze derivanti dagli incidenti più gravi, attreverso una serie di servizi: • Assistenza immediata • Anticipo delle spese per il funerale il loculo e gli adempimenti burocratici • Visite presso centri medici di fiducia per la quantificazione del trauma psicologico subito dagli eredi • Gestione professionale pratiche di risarcimento

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i può quindi offrire un conforto completo e discreto ai parenti del defunto, evitando al contempo il rischio di quelle ignobili speculazioni a cui spesso capita di assistere in questi casi e che fanno leva proprio sulla fragilità e la mancanza di assistenza in cui può capitare di trovarsi l’erede. In queste pagine riportiamo l’elenco delle imprese di Onoranze funebri con cui collaboriamo, in costante incremento a dimostrazione della serietà e della professionalità dei nostri operatori (ultimo aggiornamento novembre 2010)

BASILICATA • IMPRESA FUNEBRE GIASI EMANUELE & C. S.n.c.

• ONORANZE FUNEBRI TIZIANO GRANDI Via Amendola N° 37/41 tel. 0542 26523 IMOLA BO Via Nuovo Sabbioso n° 63 tel. 0542 26523 TOSCANELLA DI D. BO • IMPRESA FUNEBRE ARGENTA IFA-DUE S.r.l. Via Cristo n° 1/d tel. 0532 804006 ARGENTA FE Via Meucci n° 3/a tel. 0532 804006 ARGENTA FE • Eterno Riposo di Uva Patrizia Via Molinetto n° 2/b tel. 0532 804006 LONGASTRINO FE Via Gottardo n°9 0983 29 06 40 Rossano Calabro CS Via Fascinata n° 49/a tel. 0532 804006 SANTA MARIA C. FE • Onoranza e Trasporti Funebri Tallarico • LA GENERALE ONORANZE FUNEBRI di Falanga Laura snc Piazza Bianconcini n° 13/14 tel. 0542 23147 IMOLA BO Via Grecia n°10 Mirto Crosia CS • ONORANZE FUNEBRI LANDI di Landi Stefano e C. S.n.c. Viale Appennino n° 183/185 tel. 0543 67452 FORLI FC Viale Roma n° 25 tel. CIVITELLA DI ROMAGNA FC • Onoranza e Trasporti Funebri AMEN L’UMANITARIA di Fabio e Ottavo Strollo Via Aldo Moro n° 47 tel. 081 574 00 93 San Giorgio a Cremano NA • Via Silvio Pellico n° 5/a-b tel. 051 941116 CASTEL S. PIETRO BO Via Panoramica n° 175 tel. 081 777 34 32 Ercolano NA Via Idice n°155/c 051 929875MONTERENZIO BO • Onoranza e Trasp. Funebri Eredi Aprile Via Palestro n° 45/d tel. 051 941868 CASTEL S. PIETRO BO Via Alveo Zennillo n°29 tel. 081 528 85 86 Ottaviano NA ONORANZE FUNEBRI MALAGUTI LORENZO • Onoranza e Trasp. Funebri Fratelli Aprile snc • Via Donati n° 22 tel. 051 904001 CENTO FE Via Europa n°9 tel. 081 528 85 86 Ottaviano NA Via Molino n° 25 tel. 051 904001 MOLINO ALBERGATI FE • Onoranza e Trasp. Funebri D’Errico snc Via Matteotti 051 tel. 904001 CASTEL D’ARGILE FE C.so Augustale n°219 tel. 0827 85 735 Lacedonia AV • ONORANZE FUNEBRI F.LLI MALAVOLTI • Onoranza e Trasp. Funebri LAST TRAVEL Via Capponi n° 8 tel. 0534 22061 PORRETTA TERME BO Via Cappellone n°2/10 tel. 0823 35 28 27 Caserta CE • ONORANZE FUNEBRI e LAPIDI MINGARDI MARIO e C. S.n.c. • Onoranza Funebre Melillo srl Via Provinciale 247 n°3 tel. 0828 96 10 08 S. Angelo a Fasanella SA Via Marconi n° 18 tel. 051 801177 BUDRIO BO • AGENZIA ONORANZE FUNEBRI NETTUNO • Onoranze Funebre Sgueglia Via M. E. Lepido 55/a tel. 051 400131 BOLOGNA Via A. A. Caiatino, 90/92 tel. 0823 86 87 85 Caiazzo CE • PREMIATA IMPRESA ONORANZE FUNEBRI OTTANI • ONORANZE FUNEBRI EREDI DI PAOLO S.a.s. Via Marconi n° 30/2 tel. 051 6640034 BENTIVOGLIO BO Via Lepanto n° 74 tel. 081 8632141 - POMPEI (NA) Via Castellina n° 14 tel. 051 871215 ALTEDO BO • ONORANZE FUNEBRI CESARANO Via Centese n° 153 ARGELATO BO Via Napoli 85 tel. 081 8712395 CASTELLAMMARE DI S. (NA) Via Matteotti n° 80 tel. 051 6640034 CASTELLO D’ARGILE BO • LA TEANESE SERVICE Via Donati n° 1 tel. 051 6835900 CENTO FE Via degli Artigiani - tel. 0823 657139 - TEANO (CE) • ONORANZE FUNEBRI PARMEGGIANI • MAMMARELLA di CARLO LOMELLI Via Bologna n° 17/a tel. 051 825414 S. GIOVANNI IN P. BO Corso S. Giovanni a Teduccio n°265 - tel. 081 5592270 - NAPOLI • ONORANZE FUNEBRI PIZZOTTI • O.F. RICCIARDI SRL Via Donati n° 22 tel. 051 904001 CENTO FE Piazza S. Francesco, 2 - tel. 0823 961856 - CAPUA (CE) Piazza Battaglini tel. 051 904001 MIRABELLO FE • Onoranze Funebri Canzanella • P.T.M. di Marani e Patuelli e C. Via Piedigrotta N. 50 tel. 081 669776 Napoli Viale Oriani n° 1 tel. 0545 78880 LUGO RA Via Roma n° 6 tel. 0532 318323 MORDANO RA Via Monti n° 31 tel. 0545 78880 FUSIGNANO RA Via Grassi n° 13 tel. 0545 78880 ARGENTA FE • ONORANZE FUNEBRI BIAGI MARIO FRANCO Via Gramsci n° 10 tel. 0545 78880 COTIGNOLA RA Via Marconi n° 45/3 tel. 051 6640042 BENTIVOGLIO BO Via Ballardini n° 15 tel. 0545 78880 BARBIANO RA Via Garibaldi n° 14 tel. 051 6640042 BENTIVOGLIO BO • ONORANZE FUNEBRI RIDOLFI S.r.l. Via Nazionale n° 219 tel. 051 6640042 ALTEDO BO Via Duca Valentino n° 5 tel. 0543 33969 FORLI FC Via delle Fonti n° 76/2 ab tel. 051 6640042 BOLOGNA Via Trieste n° 13 tel. 0543 33969 FORLI FC Via Cavour n° 187 tel. 0543 493312 MELDOLA FC Via della Certosa n° 10 L tel. 051 6640042 BOLOGNA • ONORANZE FUNEBRI SAN SIMONE Via Bentini n° 28/a tel. 051 6640042 BOLOGNA Via Bentivoglio n° 57 tel. 0532 847803 FERRARA FE Via Libertà n° 15 tel. 051 6640042 S. GIORGIO DI P. BO Corso Italia n° 422 tel. 0532 847803 MIRABELLO FE Via Chiesa n° 13/b tel. 051 6640042 CASTELMAGGIORE BO Piazza Castello n° 12 tel. 0532 847803 POGGIO RENATICO FE Via San Donato n° 221/a tel. 051 6640042 GRANAROLO E. BO • ZUFFOLI ONORANZE FUNEBRI di Zuffoli Roberto & C. S.n.c. Via Galliera n° 75 tel. 051 6640042 FUNO BO Via Dell’Artigianato n° 2 tel. 0532 825322 POGGIO RENATICO FE Via Centese n° 42 tel. 051 6640042 ARGELATO BO Via Masi n° 129/b tel. 0532 825322 S. BARTOLOMEO IN B. 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POMPE FUNEBRI Via S.Pellegrino Laziosi n° 24 tel. 0543 32260 FORLI FC Viale dell’Appennino n° 180 tel. 0543 554640 FORLI FC • ONORANZE FUNEBRI CITTA’ DI BOLOGNA • BRUNI & BRUNI di BRUNI ANDREA Via della Certosa n° 10 N tel. 051 6153939 BOLOGNA Via Cornelia, 224 tel. 06 61522628 ROMA • ONORANZE FUNEBRI DALL’OSSA VINICIA E C. S.n.c. • CAROSI FUNERAL SERVICE di CAROSI MANUELE Via L. Fava n° 1080 tel. 051 857497 MEDICINA BO Via G. Galilei, 58 tel. 06 92708550 APRILIA LT Via Gramsci n°4/d tel. 051 857428 CASTELGUELFO BO • CIRCIO ARREDA SRL ONORANZE FUNEBRI • DELLA CASA SRL Via F. Baracca tel. 0771 608459 SANTI COSMA e DAMIANO LT Via Moreali, 205 059 366999 MODENA • AGENZIA FUNEBRE IL PARADISO di MAURIZIO FAZIOLI • FELISATTI ONORANZE FUNEBRI Via Boccafatta, 1 tel. 0761 748323 SORIANO NEL CIMINO VT Via Mazzini n° 16 tel. 0532 870778 COPPARO FE Via San Biagio n° 9 tel. 0835 332043 MATERA Via Lucana n° 241 tel. 0835 319444 MATERA

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Trivulzio n° 14 MILANO Via P.Miliani, 7/A – 40132 Bologna Tel. 051/6650285 – Fax 051/6650283 Via Milano n° 304 BARANZATE DI e.mail BOLLATE sito internet: www.feniof.it feniof@feniof.it - MI Via Lomellina n° 1 BUCCINASCO MI Via Mazzini n° 17 ERBA MI Via Repubblica n° 27 NOVATE MI Via Sempione n° 68 PERO MI Via Stoppani n° 7 RHO MI Via F.lli Rosselli n° 5 SETTIMO MILANESE MI Via Cesare Battisti n° 8 VIMODRONE MI Via Giacomo Leopardi n° 20/D VIMODRONE MI Via Piave n° 6/8 BOLLATE MI Via Majnoni n° 8 ERBA MI Via Vecchia Vigevanese n° 9/F CORSICO MI Via Vecchia Vigevanese n° 9/F ASSAGO MI Via Vecchia Vigevanese n° 9/F TREZZANO SUL NAVIGLIO MI Via Vecchia Vigevanese n° 9/F BUCCINASCO MI • ONORANZE FUNEBRI BINI ALESSANDRO Via Ugo Foscolo n° 27 SENAGO MI Via Ambaraga n° 121 tel. 030 2004191 MOMPIANO BS • O.F. La Varesina Sofam - SCIANNAMEO MARIO Via Milano n° 9 030 2004602 BOVEZZO BS Viale Certosa n° 303 MILANO MI • BINI & MAIOLINI ONORANZE FUNEBRI BRESCIANE • O.F. 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Caterina da Forlì 02 48750503 MILANO Viale Agnelli n° 34 0371 429229 LODI LO • Viale Lombardia n° 17 02 57503230 ROZZANO MI • ONORANZE FUNEBRI RIBOLDI • POMPE FUNEBRI DELL’ORTO Via Libertà n° 2/a atel. 039 2782684 MUGGIò MI Via Marco Polo n° 3/5 tel. 0362 326055 SEREGNO MI • ONORANZE FUNEBRI RONDO’ di Zaffarano Piero Maurizio • ONORANZE FUNEBRI FONTANILI & MERLI S.r.l. Viale G. Matteotti n° 151 tel. 02 2421019 SESTO S. GIOV. MI Via Pezzotti n° 54 tel. 02 8463220 MILANO • LOMBARDIA POMPE FUNEBRI S. AMBROGIO S.r.l. Via C. Baroni n° 14/c tel. 02 8260262 MILANO • F.LLI FERRARIO-ADDOBBI e ONORANZE FUNEBRI Piazza A. Gramsci n° 58 tel. 02 66048174 CINISELLO BALSAMO MI • O.F. SAN CRISTOFORO S.r.l. dei F.lli Ferrario di Botticelli P. & C. S.n.c. Via XXIX Maggio n° 54 tel. 0331 777655 LEGNANO MI Via Marco Polo n° 14 tel. 0331 631057 BUSTO ARSIZIO VA Via Matteotti n° 21 LONATE POZZOLO VA • ONORANZE FUNEBRI GORIO ELSA & C. S.n.c. 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Via Degli Angeli, N°71 - tel. 0323 63899 - OMEGNA (VB) Via Erice 9-11 tel. 0923 891248 VALDERICE TP • IMPRESA POMPE FUNEBRI LUMEN • COOP SAN GIUSEPPE DI FABIO LA MANTIA Via Gippa, N°6/1 - tel. 0163 51357 - VARALLO (VC) presso COIF tel. 335 5217662 BAGHERIA PA • LA PIEMONTESE SNC • CROCE D’ORO SAN FRANCESCO S.n.c. Via Paisiello, 57 - tel. 011 2052720 - TORINO Via Benedettini Inferiore n° 93 tel. 090 9782111 TERME V. • ONORANZE FUNERBI MONFORTE SAS • CRUCIATA VITALBA Via Roma, N° 123 - tel. 0131 845817 - SALE (AL) C.so S. Francesco di Paola 18 tel. 0924/509390 ALCAMO TP • SAN SECONDO di GIORDANO ROBERTO • CS ASSISTENCE DI FRANCESCO TRINCA Via Mercadante, 98/E 011 2467011 TORINO Corso dei Mille n° 315 tel. 091 476517 PALERMO • D’AMBROGIO s.a.s. Via Ponticello, 11/13 tel. 091 329055 PALERMO • D’AMBROGIO • ONORANZE FUNEBRI APUANE MONTEROSSO SRL Via E. Tricomi, 4/U PALERMO V.le XX Settembre, N° 11/B - 0585 47611 - CARRARA (MS) Via dello Spasimo n° 40 tel. 091 616437 PALERMO • AGENZIA ONORANZE FUNEBRI AURORA di Rossana Benas- Via Del Ponticello n° 29 tel. 091 329281 PALERMO si e C. Sas • DI FATTA CLAUDIO Via Fico Fiaschi, N°19 - 0585 52350 - AVENZA CARRARA (MS) Via P.Pe Amodeo n° 163 tel. 091 878035 PARTINICO PA • AGENZIA P.F. F.LLI BABBANINI SNC di Babbanini E. N. M. • DI MAGGIO BIAGIO Via Gioberti, N°15/17 - 0564 860401 - ORBETELLO (GR) Via del Castagno s.n.c. mobile 334 9897435 TUSA ME • ONORANZE FUNEBRI BIANCHI di BIANCHI LUCA • DI MICELI Via Pietrasantina n° 95/a tel. 050 555342 PISA Via V. Gioberti 1 tel. 091-8727367 MARINE PA • IMPRESA FUNEBRE BIANCHI • ONORANZE FUNEBRI E FIORI di Nolfo Roberto Via Pietrasantina n° 93 tel. 050 555342 PISA Via Demetra 45 tel. 0922 28450 AGRIGENTO • AGENZIA FUNEBRE BIANCHI • DINOLFO S.n.c. Via Brunelleschi n° 8 tel. 050 555342 PISA Via Monte Marone 153 tel. 0921-64451 GANGI PA tel. 050 555342 TIRRENIA PI Via B. Madonnuzza 128 PETRALIA SOPRANA PA tel. 050 555342 MARINA DI PISA PI C.so Umberto I 46PETRALIA SOPRANA PA • IMPRESA FUNEBRE FRONGILLO • DISCOLPA DI CARMELO Via Marrucci, N° 30 - 0586 680650 CECINA (LI) Via San Paolo n° 476 tel. 091 547048 PALERMO • ONORANZE FUNEBRI SPINABELLA • Impresa Funebre FONTANA GIOVANNA Via Sant’ Alessandro n° 19/a tel. 050 868275 VECCHIANO PI Via Della Rinascita n° 2 tel. 091 492944 VILLABATE PA • ONORANZE FUNEBRI LA LUCCHESE FISICHELLA Via Di Tiglio n° 503 tel. 0583 907924 S. L. IN TREP. CAPANNORI LU • Via dei Vespri ,151 tel. 328 2829255 MISTERBIANCO CT Via Nazionale n° 605 tel. 0583 406423 PONTE A MORIANO LU • FOGGIA ANTONINO • ONORANZE FUNEBRI MAREMMA di ROCCHI SRL Via Marsala , 28 cell. 368 681964 MAZARA D. VALLO TP Via Lombardia, 1/A tel. 0564 410875 GROSSETO AGENZIA FUNEBRE F.LLI BORZELLIERI • ONORANZE FUNEBRI VANNI -TERRAMOCCIA & TOSI SNC • Via Di Marco 11091 8992475 CERDA PA Via Roma, N° 127 - 0566 40758 - FOLLONICA (GR) • AG. FRANGIAMORE EZIO c. da Mintina snc - tel. 0934 952442 Mussomeli CL • FRAZZITTA • AGENZIA FUNEBRE F.LLI TUBIOLO Via Segesta n° 101 tel. 0924 33105 CASTELLAMMARE DEL G. TP c.so V. Emanuele, 191 tel. 091-8732001 MISILMERI PA • GASPARE LEONE PRIMARIA IMPRESA FUNEBRE • AL GERANIO DI DE LUCA GIOACCHINO Via Madonna del Ponte 97 tel. 091-8781561 PARTINICO PA Via G.B. Ughetti n° 62/C tel. 091 485676 PALERMO • GENOVESE ALESSANDRO • ALARIO SALVATORE Via Garibaldi n° 393 tel. 090 9707050 BARCELLONA P. DI G. 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Quadrimestrale di informazione - anno IX - numero 18 - Dicembre 2010 - una copia € 2,00 Reg. Tribunale di Bologna n° 7210 del 21 marzo 2002 Proprietario e direttore responsabile: Alessandro Taddia

dicembre 2010

Editore: Publi&Marketing s.a.s. - via Commenda 38 - S. Lazzaro di Savena (BO) - iscr. R.O.C. n° 16141 Redazione: via Commenda 38 - S. Lazzaro di Savena (BO) Tel. 051/46.77.22 Fax 051/627.01.54 Grafica e impaginazione: Katia Donato Tipografia e stampa: Gamberini s.a.s. - via Curiel 17 - Castelmaggiore (BO) Reg. Tribunale di Bologna n° 7210 del 21 marzo 2002 Realizzato con la collaborazione delle agenzie TADDIA Group Sito internet: www.taddiagroup.it - e-mail: taddiainforma@infortunistica.it Tutti i marchi citati appartengono ai rispettivi proprietari

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