Taddia Informa - settembre 2009

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IL DISASTRO è ASSICURATO ...IL PROPRIETARIO NO Il terremoto in Abruzzo ha riaperto il delicato capitolo delle polizze anti-calamità (tratto da acsa.it - Agenzia di stampa quotidiana nazionale)

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opo il terremoto che ha devastato qualche mese fa l’Aquila e colpito alcuni gioielli architettonici d’Abruzzo è tornata l’ipotesi di una polizza casa obbligatoria contro le calamità naturali .

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a dal fronte delle assicurazioni che stanno alla finestra per capire se veramente il mercato da oltre 6 miliardi di euro l’anno vedrà lo start-up, non sono ancora disponibili ventagli di offerte per i proprietari di abitazioni private stimati in circa 30 milioni.

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a quota di mercato per la cosiddetta “protezione familiare”che comprende anche i danni causati da eventi naturali come il terremoto, è fin troppo bassa. Tanto che alcune compagnie assicuratrici fanno sapere che non è possibile parlare di una ‘’quota di mercato’’ per gli eventi catastrofici, perché sostanzialmente un prodotto di questo tipo è venduto, se si considerano le Compagnia Assicurative tradizionali, solamente da AXA. Se si guarda a questa polizza ‘’Axa protezione familiare per il terremoto’’, che è parte integrante della polizza ‘’protezione familiare’’, si vede che assicura la casa per i danni materiali in caso di terremoto, compresi quelli di incendio, esplosione, scoppio subiti direttamente dalla casa. Non sono però assicurati i danni di ‘’mareggiata, marea, maremoto, inondazioni, alluvioni, umidità, stillicidio, trasudamento, infiltra-

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zione, erosione vulcanica’’. llo stesso modo non sono assicurabili i danni a case costruite interamente in muratura. Sono esclusi poi i danni ‘’indiretti’’ come cambiamenti di costruzione e anche i maggiori costi derivanti dall’adeguamento del fabbricato a normative eventualmente entrate in vigore successivamente alla sua costruzione. Insomma, quello dell’assicurazio�ne contro le calamità naturali è un terreno molto scivoloso.

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assicurazione indennizza il valore della ricostruzione della casa, escludendo il valore del terreno e i maggiori costi derivanti dall’adeguamento del fabbricato a normative eventualmente entrate in vigore successivamente alla sua costruzione. In caso di danno da terremoto un sinistrato che si aggira le macerie, dovrebbe in primis avvisare la sua agenzia entro 7 giorni.

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e non rispetta i tempi può anche perdere il diritto all’indennizzo. Deve poi conservare le tracce e i residui del sinistro fino alquando il perito incaricato dalla compagnia abbia effettuato il sopralluogo

per stimare il danno. I periti, naturalmente, devono indagare sulle circostanze, natura e causa del danno, e verificare l’esistenza della casa assicurata. Il proprietario di una casa terremotata poi, acquista il diritto al pagamento dell’intero indennizzo solo se dà garanzia della riparazione o ricostruzione della casa.

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ltrimenti l’indennizzo viene ridotto in base al grado di vetustà dell’edificio, e indicazioni come l’ubicazione e le modalità di costruzione. Inoltre, l’indennizzo può essere pagato entro 30 giorni ma solo se non ci sono contestazioni da parte dell’assicurato. Quando l’indennizzo è almeno di 30.000 euro l’assicurato ha diritto di ottenere il pagamento di un acconto del 50%, ma perché la compagnia sia obbligata a pagare l’anticipo devono essere passati 90 giorni dalla data di denuncia del sinistro ed almeno 30 dall’anticipo.


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