TabletRoma Dicembre 2019

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Editoriale di Stefano Quagliozzi

Arriva Natale ma non è vero che siamo tutti più buoni… Sono davvero infinite le argomentazioni che si potrebbero trattare in un editoriale, specialmente in questo particolare periodo storico. L’economia, il fenomeno dell’immigrazione, la politica sempre più intricata da capire, le elezioni, il possibile processo di impeachment per il Presidente Trump. E poi le sardine e i gattini, la legge di stabilità, il MES - meglio conosciuto come Fondo europeo “salva Stati” - che per come è concepito terrebbe fuori l’Italia da eventuali interventi d’aiuto e le voci del possibile pignoramento dei conti correnti dei cittadini da parte degli Enti locali, come per il pagamento arretrato delle tasse sulla mondezza. E ancora proprio la mondezza, la sporcizia di diverse città italiane tra cui svetta Roma Capitale d’Italia, la raccolta differenziata, l’ambiente, il clima, le alluvioni e gli smottamenti in Liguria e in Piemonte, lo scioglimento dei ghiacciai, la CO2, l’inquinamento, la contesa del governo con ArcelorMittal e il rischio che diecimila posti di lavoro e altrettanti dell’indotto tarantino vadano in fumo, lasciando troppe famiglie

senza un sostentamento. E il terrorismo, il fuoco a Los Angeles e i suoi senzatetto, il terremoto con morti e feriti nelle Filippine e poi in Albania, la guerra dimenticata nello Yemen che falcidia silenziosamente decine di bambini ogni giorno, e poi Hong Kong e i suoi giovani agguerriti per non perdere quella libertà che tanti europei danno per definitivamente acquisita anziché considerarla una riconquista da fare giorno dopo giorno. Il sud America che insorge e si infiamma dal Venezuela ormai allo stremo, alla Colombia e a certe zone del Messico dove è meglio se si circola scortati da uomini armati se non si vuole rischiare, assieme alle rapine, perfino la vita a ogni piè sospinto. Le elezioni contrastate in Uruguay, la Bolivia e il rischio di guerra civile, e via via fino al Cile, dove pochi giorni orsono la polizia ha sparato ad altezza d’uomo sui manifestanti che protestavano a Santiago per l’aumento del biglietto della metropolitana, riportando il Paese al periodo più buio del regime di Pinochet. Anche internet, quella rete tanto amata da giovani e meno giovani, ha momenti d’ingloriosa caduta quando si cerca di parlare di argomenti delicati che riguardano la salute pubblica con le insidie del 5G e le nuove tecnologie collegate alle telecomunicazioni, che ormai hanno definitivamente preso in mano

la gestione di ogni istante della nostra giornata, inserendosi “day by day” nella domotica, nel controllo satellitare delle abitudini dei singoli cittadini, degli spostamenti, dei gusti commerciali e tanto altro di cui probabilmente ancora non ci rendiamo conto appieno. “1984” il grande fratello di George Orwell è divenuto realtà, come realtà è il periodo che viviamo, in mezzo a conflitti, miseria, morte. E’ la terza guerra mondiale, quella che Papa Francesco ha definito una guerra “a pezzetti” perché non è la stessa su scala globale ma ogni angolo di mondo vive tante tragedie che così, tutte insieme, non è facile ricostruire a memoria d’uomo. Ma non volevo stare qui a tediarvi con angosciosi temi che già devastano i nostri momenti conviviali del giorno e della sera davanti a un telegiornale. Volevo semplicemente ricordare che con l’approssimarsi del Natale i soggetti centrali sono sempre più la famiglia, i figli, i coniugi, i genitori, i nonni, i nipoti con cui stare assieme in momenti di sincero affetto e calore umano. E allora viva la famiglia e ciò che rappresenta come punto di riferimento insostituibile nella “navigazione reale” di tutti i giorni. Buon Natale a voi.



TABLET ANNO 7 NO 78 NDICEMBRE 2019 SOMMARIO

12 PRIMO PIANO Alessandro Ieva, Assessore all’Ambiente del Municipio X 18 +DESIGN L’Over-Size nell’abitare 20 TABLET SCUOLA La Festa di Natale alla Tullia Zevi

38 DRINK ON TABLET I drink di Natale

ROMA

Chi siamo TabletRoma Reg. Trib. di Roma n° 296/2012 del 19/10/2012 W W W.TABLETROMA.IT Editore Tablet Edizioni di Cristina Anichini Via Difilo 41 - 00124 Roma P.I. 13042831001 C.F. NCHCST66E63H501F anichini@tabletroma.it Direttore responsabile Stefano Quagliozzi - quagliozzi@tabletroma.it Direttore editoriale Cristina Anichini Progetto grafico tablet ADV Maurizio De Vincentiis Impaginazione e grafica Marco Flore Stampa Poligraf s.r.l. Via Vaccareccia, 41/b - Pomezia - tel. 06 9106822 Pubblicità 340.340.69.70 Rita Chiodoni pubblicita@tabletroma.it - ritachiodoni@libero.it Direzione e redazione redazione@tabletroma.it Tablet eventi Massimo Gallus - eventi@tabletroma.it mob. 334.39.22.475 Comunicazione & Marketing Maria Rosa Cappelli - cappelli@tabletroma.it Hanno collaborato a questo numero Flavio Bergonzini , Comitato Genitori Tullia Zevi, Giorgia Conti, Annamaria De Calisti, Carlo Dutto, Marina Grappasonni, Libreria Novarcadia, Alessandra Lino, Federica Lorenzetti, Alessandro Mei, Giuseppe Menzio, Giulia Migani, Alessandro Polinori, Davide Sagliocco, Luca Carlo Santagà, Emanuela Sirchia, Lorenzo SigilLò, Alberto Terraneo, Francesco Valente

42 UN POSTO TRANQUILLO L’attesa

51 TABLET NATURA I signori della notte

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É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Tablet Edizioni di Cristina Anichini. Parte delle immagini presenti su questa rivista sono fonte Internet e sono utilizzate solo a fini informativi. Poichè non è stato possibile risalire ai titolari dei diritti, secondo la legge vigente, la redazione si scusa per la mancata citazione rimanendo a disposizione di qualsivoglia richiesta e precisazione da parte dei titolari stessi. La collaborazione a questo mensile è da ritenersi libera e gratuita salvo diversi accordi. Del contenuto degli articoli, degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. Gli articoli pervenuti anche se non pubblicati non si restituiscono. La Direzione si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto o di effettuare gli opportuni tagli redazionali. Si ringraziano i partners commerciali per il contributo alla pubblicazione e alla diffusione di questo periodico. Finito di stampare il 5 Dicembre 2019.

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Tablet Eventi Il Tradizionale Concerto del Giorno di Capodanno 2020 con il soprano

Dominika Zamara

Inizieremo il 2020 con la grande musica lirica con il “Tradizionale Concerto del Giorno di Capodanno 2020” il primo gennaio presso la Sala Baldini per i Concerti del Tempietto. Siamo in compagnia di una nostra cara conoscenza, il soprano Dominika Zamara, artista di fama internazionale, che abbiamo avuto spesso il piacere di ospitare nelle nostre pagine. La abbiamo raggiunta per farci raccontare su questo suo prossimo impegno nella nostra città. Buongiorno Dominika, siamo felici di incontrarti nuovamente, quest’anno farai gli auguri di buon anno alla città di Roma, raccontaci? Buongiorno sono felice di fare questo concerto di Capodanno proprio a Roma con il basso Dante Roberto Muro con cui ho cantato insieme in Polonia e con cui ho molti progetti futuri, ed il Maestro Franco Moro al pianoforte. Già che il 2019 sta finendo poi dirci com’è stato il tuo 2019? Il 2019 è stato un anno molto positivo artisticamente per me. Vuoi raccontarci alcune cose tra le più importanti che hai fatto? Ho avuto la possibilità di debuttare nel ruolo di Violetta nell’opera La Traviata di Verdi sotto la direzione del Maestro Gian Marco Moncalieri, poi ho fatto un concerto all’Accademia Teatro La Scala di Milano con i Lieder di Chopin e due dei miei cd proprio sui lieder di Chopin sono stati inseriti nella biblioteca della dell’Accademia e altre molte cose tra Europa ed America. Immagino che avrai molti progetti per il 2020. Si ho molti progetti per l’anno nuovo sopra tutto in Italia, Polonia e America ma anche la mia prima tournée in Australia a Melbourne, sono molto curiosa di vedere e di cantare davanti ad un nuovo pubblico. Stiamo anche programmando vari concerti dedicati a Papa Giovanni Paolo II per il centenario della sua nascita. Ricordiamo il primo gennaio alla Sala Baldini alle ore 17:15 con il Concerto del Giorno di Capodanno 2020 con Dominika Zamara, Dante Roberto Muro e Franco Moro, noi ci saremo per farvi gli auguri di buon anno, arrivederci Dominika e grazie. Grazie a voi.

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Primo Piano di Emanuele Sirchia

Il nuovo parco mezzi del Servizio giardini All’opera contro i manifesti abusivi

Parla Alessandro Ieva, assessore all’Ambente, al Territorio e alla Sicurezza del Municipio X “Il miglior modo di dire è fare” Un impegno decennale di civismo sul territorio insieme ai cittadini, alle Associazioni e ai Comitati di Quartiere affrontando temi importanti e condivisi con la consapevolezza che “il miglior modo di dire è fare”, citando Josè Martì. Ha sempre creduto nella possibilità di migliorare il luogo in cui viviamo attraverso il coinvolgimento delle persone, creando momenti di incontro e confronto, valorizzando ognuno per mezzo di tutti. Ex Ufficiale dell’Esercito Italiano con esperienza in addestramento militare, all’interno della Giunta, Alessandro Ieva è Vice Presidente e Assessore all’Ambiente, Territorio e Sicurezza.

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Assessore Ieva. Un incarico di grande importanza e, allo stesso tempo, di grande responsabilità.

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Sicuramente. E ringrazio la Presidente Di Pillo per la fiducia accordatami. È un grosso impegno ed un grande stimolo che ogni giorno, con il nostro lavoro, cerchiamo di portare avanti nei confronti di tutti i cittadini ed in particolare di quanti hanno avuto fiducia in noi.

Andiamo per gradi. L’Ambiente e il Verde. Quali i provvedimenti presi e quali sono nel cassetto. Il Municipio X dal 2011 ha la delega per l’Ambiente e questo vuol dire poter gestire un ambito sì molto vasto (un’area superiore alla somma delle superfici di competenza dei singoli Municipi per un totale di oltre 1.5 milioni di metri quadri e circa 15mila alberature stradali) e dalle mille sfaccettature, ma anche una grande responsabilità. Ambiti quali la pineta di Castelfusano, seppure non sotto la nostra diretta giurisdizione, sono comunque un tesoro da salvaguardare. In passato non si è tenuto sufficientemente conto di questo; un handicap notevole che ha portato ad un lungo periodo di stasi che certamente non ha giovato a nessuno. Appena insediati, con una memoria di Giunta del 20 dicembre 2017, la prima della nuova Amministrazione, abbiamo delineato le Linee di indirizzo per il regolamento del verde pubblico. Potare, dare decoro agli spazi verdi, coinvolgere i cittadini. Questi tra i principali argomenti da portare avanti. Per questo sono necessarie risorse economiche e risorse umane. Un nodo cruciale con il quale abbiamo dovuto fare i conti è quello dei mezzi e del personale in dotazione. Per i primi, pochi giorni fa abbiamo presentato ai cittadini le nuove macchine a nostra disposizione.

Siamo partiti da una considerazione: per poter programmare è necessario conoscere quello che si ha a disposizione. Ed è quello che abbiamo fatto scoprendo come il parco mezzi risaliva alla fine degli anni ’80 ed oggi è soltanto da rottamare. Per prima cosa abbiamo fatto una stima di quello che ci serviva e l’abbiamo fatto con gli stessi operatori per capire la tipologia necessaria delle macchine da acquistare. Il passo successivo è stato quello economico e nella scorsa variazione di bilancio abbiamo predisposto la cifra di 570mila euro. Ed ecco le macchine e tra

L’assessore Ieva al lavoro


Scritte murali e affissioni abusive sono nel mirino della nostra Amministrazione. Anche qui è fondamentale il rapporto di collaborazione con le Forze dell’Ordine ed in particolare con gli uomini e le donne della Polizia Locale di Roma Capitale. Numerose le segnalazioni fatte da noi e dagli stessi cittadini. Abbiamo rimosso strati su strati di manifesti abusivi ad esempio dai piloni del cavalcavia Attico Tabacchi ad Ostia o dai setti del viadotto Nuttal a Dragona. Sono soltanto due esempi ma sono tante le iniziative di questo tipo organizzate con la cittadinanza.

queste, il cestello o meglio alla piattaforma su braccio elevatore per la potatura delle alberature. In questo modo possiamo intervenire immediatamente in caso di necessità e non dobbiamo più rivolgerci a ditte specializzate con dispendio di denaro e di tempo. Un grazie particolare lo dobbiamo ai giardinieri, molti dei quali andranno presto in pensione. Hanno lavorato nonostante le difficoltà. Ci auguriamo che possano arrivare nuovi operatori che avranno modo di lavorare con i nuovi trattori dotati anche di aria condizionata così da svolgere al meglio il loro lavoro anche in estate. Questi mezzi inoltre sono un patrimonio che rimarrà a disposizione del territorio e quindi oltre il nostro mandato.

Piantumazioni attorno agli edifici scolastici

Assessore Ieva, Lei ha anche la delega alla Sicurezza.

Decoro urbano, giardini, rondò. Cosa si sta facendo in questo ambito? Grazie alla delega all’Ambiente e con una serie di provvedimenti che coinvolgono i cittadini, stiamo portando a buon fine (direttiva di Giunta n.5 del 5 febbraio 2018) gli atti per la realizzazione del Vivaio municipale e, naturalmente, per le linee di indirizzo relative alla sua gestione e regolamentazione. Diventerà il Centro di educazione ambientale del Municipio X. A proposito di indirizzi e partecipazione abbiamo istituito l’Osservatorio ambientale. Ambiente e decoro urbano sono strettamente legati tra loro per questo è necessario il coinvolgimento di tutti, amministratori e cittadini. E c’è bisogno di tecnici per stilare i cronogrammi delle potature che richiedono un preciso criterio. Come c’è bisogno della collaborazione piena (e questa non manca) delle Forze dell’Ordine che si occupano di questo argomento. Fondamentale in proposito la sorveglianza dei Carabinieri della Forestale che adesso dispongono di una nuova sede in via Martin Pescatore in coordinamento con la Torretta di Castelfusano e con la Sala operativa. Aree verdi e rondò, con delibera consiliare di un anno fa, seguiranno il regolamento per la gestione degli spazi. Tutto all’insegna della trasparenza attraverso affidamento in adozione o sponsorizzazione, sempre in ambito municipale e con un bando della Direzione Tecnica. Gli assegnatari del bando avranno mandato per la manutenzione e riqualificazione di giardini, aiuole, rotatorie e aree spartitraffico. L’affidamento in gestione si realizzerà attraverso la stipula di un accordo sottoscritto tra lo sponsor ed il Municipio. Accordo che avrà la durata di tre anni.

Un annoso problema che, come già accennato, richiede interventi di esperti. Un agronomo ad esempio (del quale i nostri uffici purtroppo non dispongono e ne abbiamo fatto richiesta). Anche qui, decoro urbano e ambiente vanno di pari passo. Con un appalto abbiamo predisposto l’abbattimento

Parchi e giardini, sono spazi anche per i cittadini più piccoli. Le aree ludiche sono al centro di un continuo aggiornamento con la sostituzione dei giochi per bimbi. Siamo partiti dagli interventi di rimozione dei giochi e degli arredi danneggiati e quindi pericolosi. Siamo intervenuti a 360 gradi nei parchi dell’intero territorio: Fiamme Gialle, Pallotta, Manzù, Case Basse, Viligiardi, Capelvenere, Archelao di Mileto, Poggio di Acilia, 25 Novembre, Repubbliche Marinare, Telemaco Signorini, via Galli, Appagliatore, via della Martinica, Casaletto di Giano. Ma non ci fermiamo e sono infatti già in programma altri parchi quali ad esempio quelli che sorgeranno a Stagni, Ostia Levante e Ostia Antica. Altra piaga, dobbiamo dire spesso dovuta alla maleducazione delle persone, è quella del decoro urbano. Cosa si sta facendo su questo fronte?

Dopo oltre due anni di commissariamento e una conseguente sfiducia da parte dei cittadini nei confronti della politica, per quanto di nostra competenza, abbiamo immediatamente preso contatto con tutte le Forze dell’Ordine e con la Polizia Locale, approntando riunioni periodiche e, istituzionalizzandolo, un Osservatorio a tema. Oltre alla sicurezza intesa come tutela del cittadino e contro la criminalità, ci occupiamo della prevenzione di atti vandalici e di situazioni illecite. Mi riferisco in particolare all’abbandono dei rifiuti, una situazione che influisce negativamente in rapporto agli argomenti dei quali abbiamo parlato fino ad ora. Proprio l’abitudine di gettare rifiuti ogni dove, è sinonimo di degrado nei quartieri, influisce sulla salute pubblica oltre ad essere un esempio di inciviltà intollerabile. Ed anche in questo caso si tratta di entrare in sinergia tra tutte le componenti in campo: Municipio, Ama, Servizio giardini. Ma non c’è sinergia se anche i cittadini non fanno la loro parte. Dar fuoco a cassonetti e cestini portarifiuti oltre ad essere un reato ed un atto vandalico, è anche un sperpero di denaro pubblico. A proposito di rifiuti, abbiamo due isole ecologiche dove è possibile portare oggetti ingombranti e di materiale particolare. Usufruirne è un diritto ed un dovere. E da queste pagine vorrei annunciare che abbiamo in progetto di allestire altre due isole ecologiche così da coprire l’intero territorio del nostro Municipio. Nella sede di piazza Bottero ad Ostia, è stata ripristinata un’officina per la manutenzione dei mezzi Ama. Prima per questo bisognava andare fuori dal territorio con perdita di tempo e, anche in questo caso, con uso di soldi pubblici. (seguirà nel numero di gennaio)

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Un altro tema importante è quello delle potature

delle alberature a pericolo crollo (individuati circa 500 esemplari). Attività di abbattimento eseguite dai nostri operatori del Servizio Giardini. Riguardo alle potature, dalla fine del 2017 ad oggi, sono state eseguite oltre 3mila essenze. Abbiamo avuto modo di aggiudicare il censimento fitostatico e georeferenziato di circa 1600 alberature tra platani e lecci. Per alberi che è indispensabile abbattere, altri vengono piantati. E così è stato in via Viner e in via di Macchia Palocco e recentemente, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, in viale Frà Andrea Di Giovanni. Nuove piantumazioni sono state effettuate negli spazi interni dei nostri Istituti scolastici, così da sensibilizzare i cittadini più giovani, uomini e donne di domani.

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Tablet presenta

a cura di Cristina Anichini

Controcorrente di Luca Esposito

Intervista all’autore.

con coraggio e determinazione affronta dei cambiamenti. Come è nata Giulia Ricci? Giulia è nata in uno di quei momenti in cui rifletti se la strada che stai percorrendo è quella giusta. L’idea di rappresentare la voglia di fuggire e la volontà di inseguire un sogno rimasto troppo tempo in

“Talvolta la vita ci offre occasioni per cambiare, rimettersi in gioco e scegliere strade differenti” Edito da Ultima spiaggia, Controcorrente è il romanzo d’esordio di Luca Esposito, una storia avvincente ambientata sull’isola di Ventotene. Una sorpresa letteraria che consigliamo come strenna di Natale. Incontro Luca in un caffè di Palocco al rientro dal lavoro. Giacca e cravatta, borsa da lavoro e il suo libro con una dedica che subito mi aggancia. L’augurio di seguire l’onda dei propri sogni e di riuscire a contrastare le correnti che ti portano lontano da loro. Mi sono tuffata subito nella lettura che mi ha trascinato vorticosamente fino alla fine, in una piacevole apnea. Ed è proprio il caso di dirlo, perché il romanzo di Luca è ambientato su un’isola, e non solo, e soprattutto nel meraviglioso mare delle Pontine.

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Il tuo vissuto e le tue passioni a un certo punto della vita hanno innescato una miccia che ancora deve spegnersi. Ci racconti quando hai pensato a questo libro? Controcorrente è nato guardando il mare una sera di qualche anno fa in Francia. I pensieri si sono trasformati in frasi scritte di getto su un blocco che avevo a portata di mano. Ero in viaggio e quel blocco è diventato un quadernone che ancora custodisco gelosamente. Le prime cento pagine sono state scritte così…carta e penna. Non avevo in mente di scrivere un romanzo. Nel corso di una vacanza seguente, grazie all’entusiasmo di un mio caro amico, ho proseguito a scrivere e mi sono reso conto che stava nascendo qualcosa di più grande di un semplice insieme di appunti…avevo davanti un libro. Come protagonista hai scelto una donna dalle grandi doti organizzative, che è appunto una prerogativa femminile. Una persona che

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un cassetto è alla base del romanzo. Ricercare una prospettiva diversa guardando le cose da un punto di vista differente e senza fermarsi alle prime difficoltà è facile a parole, non nei fatti. Troppo spesso i timori di fallire, le paure di lasciare una via che conosciamo, i condizionamenti di un mondo fatto di luoghi comuni, la necessità di apparire o la semplice noia, non ci permettono di salire sui treni che ci passano davanti. Così la vita continua con quel gusto amaro del “vorrei ma non posso”, aumentano i rimpianti e diminuiscono i sorrisi, quando al contrario potremmo essere artefici

di nuove splendide emozioni. Come Giulia che, per inseguire la sua onda, cambia, cerca, prova e sbaglia. Perché sbagliare fa parte della vita. Sei appassionato di mare, di immersioni e di storia. Tutti questi elementi si interconnettono perfettamente nel romanzo e si percepisce molto bene l’amore che hai per essi. L’incontro con il tuo editore è stato poi il coronamento di queste passioni. Come vi siete trovati? È stato speciale. Ho deciso di conoscerlo dopo aver ascoltato una sua intervista su Internet. Così ho preso la macchina e sono andato a Formia, poi il traghetto per raggiungere Ventotene. Lui ha una libreria lì, “l’ultima spiaggia”, un posto magico. Sono entrato e mi sono presentato. Avevo stampato alcune copie del libro per regalarle agli amici più cari e l’ultima ho deciso di donarla a lui. All’inizio è stato sorpreso, poi mi ha assicurato che l’avrebbe letta. Sono trascorsi una quindicina di giorni e ho ricevuto una sua telefonata. Ricordo perfettamente quel momento: ero in macchina sulla Cristoforo Colombo. Mi ha detto che il libro l’aveva entusiasmato e che voleva pubblicarlo…mi sono dovuto fermare al lato della strada tanta è stata l’emozione. È successo tutto così, in maniera semplice. Hanno guidato le emozioni di due persone. Possiamo anticipare ai nostri lettori cosa ti serba il futuro? Ai lettori vorrei dire due cose. La prima è che, da lettore, spesso mi è capitato di avere la voglia di contattare l’autore per potergli fare una domanda, levarmi una curiosità, capire qualcosa in più del libro e non sapevo come farlo. Scrivere un libro e pubblicarlo equivale a mettersi in gioco; un gioco nel quale quello che più conta è il giudizio del lettore che va ascoltato se ha voglia di dirti qualcosa, positiva o negativa che sia. Per questa ragione ho deciso di aprire una casella mail con la quale poter rispondere direttamente a chi avrà voglia di leggere il romanzo e scrivermi: controcorrente.le@libero.it La seconda è che Giulia potrebbe tornare a breve con una nuova incredibile avventura con i suoi fantastici amici che l’hanno accompagnata in Controcorrente. Dove è possibile acquistare il libro? Il romanzo si può acquistare su Internet attraverso tutti i portali che si occupano di vendita online di libri.


Il libraio consiglia a cura della libreria Novarcadia

SIMON & THE STARS PRESENTA

SAMANTA SCHWEBLIN PRESENTA

GLI ORARI DI DICEMBRE

DOMENICA SABATO

8 DICEMBRE

7 DICEMBRE

ORE 18:30

ORE 18:30

APERTI TUTTE LE DOMENICHE A PARTIRE DAL PRIMO DI DICEMBRE DAL GIORNO 1 AL GIORNO 8 APERTI DALLE 9:00 ALLE 13:00 E DALLE 16:00 ALLE 19:30 DAL GIORNO 9 AL GIORNO 31 ORARIO CONTINUATO DALLE ORE 9:00 ALLE ORE 19:30 NEI GIORNI 24 E 31 DICEMBRE ORARIO CONTINUATO DALLE 9:00 ALLE 18:00 SONO ESCLUSI I GIORNI 25,26 E 1 GENNAIO 2020 DAL GIORNO 2 GENNAIO AL GIORNO 5 GENNAIO ORARIO CONTINUATO DALLE 9:00 ALLE 19:30

I LIBRAI AUGURANO BUONE FESTE

CLAUDIA DURASTANTI PRESENTA

NATALINO RUSSO PRESENTA

LE #MERENDELETTERARIE… ASPETTANDO IL NATALE SABATO 7 DICEMBRE, ORE 15:30 QUANTO MANCA A NATALE? LETTURA ANIMATA E LABORATORIO

SABATO 14 DICEMBRE, ORE 15:30

SABATO 14 DICEMBRE

ORE 18:30

DOMENICA 15 DICEMBRE

TUTTO CIO’ CHE BABBO NATALE NON FARA’ MAI LETTURA ANIMATA E LABORATORIO

ORE 18:30 SABATO 28 DICEMBRE, ORE 15:30 BUON NATALE ORSO CERCABBRACCI LETTURA ANIMATA E LABORATORIO

SABATO 4 GENNAIO, ORE 15:30 LA BEFANA. LETTURA ANIMATA E LABORATORIO


Tablet Couture di A.T. fotografie di Enrico Civitenga

Blondebombshell, una pin-up alla conquista di Las Vegas Una sfida mondiale per diventare la Pin-Up del 2020. Mila De Simoni – in arte semplicemente Blondebombshell – è pronta per mettersi in gioco. L’appuntamento è per la metà di aprile a Las Vegas nell’ambito del “Rockabilly Festival”. Fra musica, partite di bowling, show di auto elaborate e tatuaggi da Guinness, ci sarà spazio anche per il contest per PinUp più importante del pianeta. E Blondebombshell, performer romana, ha tutta l’intenzione di volerci essere e conquistare la fascia più ambita. Quella della vincitrice. Nel mezzo ci saranno due scremature che fra le migliaia di partecipanti selezioneranno entro il mese di febbraio le 12 finaliste: 6 le individuerà la giuria, altre 6 il voto popolare. Nell’era della tecnologia, dell’informatica e dei social, Mila De Simoni punta sul fascino delle curve sensuali, dei sorrisi genuini, della femminilità del secolo scorso. Per lei, essere pin-up è uno stile di vita. A tal punto da averne fatta quasi una filosofia. Acquisti mirati di abbigliamento risalente a decenni fa e formazione specifica su movenze e comportamenti hanno saputo riportare al giorno d’oggi il fascino delle donne incaricate dagli States di tenere alto il morale degli uomini al fronte. “Mi piace l’idea di trasmettere la bellezza tipica degli anni Quaranta e Cinquanta, così sensuale ed elegante – racconta – ma, soprattutto, far capire che una donna può essere bella nonostante abbia qualche chilo in più”.

Uno stile che ti porta in giro per l’Italia. Sono sempre di più gli eventi, le feste e le fiere che vanno in cerca di personaggi come il mio, lontani dalla monotonia a cui siamo abituati. Esser pin-up consente al pubblico di riavvolgere la memoria, di far spazio alla rievocazione, di sognare con la mente senza scadere nel volgare. Capello chiaro, corpo formoso, simpatia contagiosa. Questo dovevano essere le pin-up: donne eleganti capaci di conquistare lo sguardo e allontanare dalla mente cattivi pensieri. Ma erano, e sono, anche donne che mettono in gioco princìpi e valori, che rifiutano ogni forma di volgarità e al più consentono di ammirare una scollatura generosa. Il tuo profilo Facebook https://www.facebook. com/blondebombshellpinup/ è interamente dedicato a questo trionfo di femminilità. Proprio così: per me il ruolo di pin-up non si esaurisce scendendo da un palco, ma fa parte del mio mood quotidiano. Non è una semplice passione, ma un modo per raccontarmi agli altri. Pin up lo si è dentro, nella testa e nel cuore. Il resto vien da sé quando si sale sul palco: in quel contesto trovo la mia vera personalità sexy e giocosa. Certo, in Italia non è facile portare l’autentico stile a stelle e strisce senza scadere nel volgare. Io, nel mio piccolo, ci sto provando… Come si sviluppa la tua carriera di pin up? Ho partecipato a vari concorsi arrivando sempre in finale: ricordo con piacere il 3° posto al Motodays di Roma e il 1° posto al concorso Miss hot Road 66. Non solo: ho posato per numerosi shooting e sono stata testimonial della moto dedicata ai fumetti Strurmtruppen. Per migliorare il mio personaggio mi ispiro alla meravigliosa Marylin Monroe. Lei è un autentico ideale di bellezza… Ed ora… ti piacerebbe il grande salto?

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Arrivare a Las Vegas sarebbe un sogno ad occhi aperti. Per il momento mi serve il supporto del pubblico: ogni voto potrebbe essere utile per la selezione popolare o per spiccare agli occhi dei giurati. Essere negli States in rappresentanza dell’Italia sarebbe un onore…

Nel quotidiano come ti piace apparire? Un pizzico di esibizionismo non manca, altrimenti non potrei essere una pin up. Nel quotidiano indosso ciò che mi valorizza: un abito o maglia un po’ scollata, gonne che lasciano in libertà le gambe. CONTATTI SOCIAL https://www.facebook.com/blondebombshellpinup/ Instagram: @blondebombshellpinup



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L’over – size:

oggi è di moda non solo nel vestire ma anche nell’ abitare! Chi di voi ha partecipato all’ultima edizione di Cersaie 2019, il Salone Internazionale della ceramica per l’architettura e l’arredo bagno, ha potuto constatare, come già anticipato nella scorsa edizione, che la predilezione per l’extra-large dei grandi formati sembra ormai una prerogativa di ogni brand. È così, quindi, che l’interior design ripensa e reinterpreta in versioni XXL le superfici verticali e orizzontali, pur senza perdere di vista la funzionalità, la praticità, la qualità, la creatività e la continuità. Già negli ultimi anni abbiamo spesso sentito parlare di continuità delle superfici e nelle recenti ristrutturazioni è aumentata la tendenza ad abolire la discontinuità tra interno ed esterno, abbattendo la frontiera tra in - outdoor. Tuttavia se è vero che il piccolo formato permette diversi schemi di posa e sofisticate trame di giunti, i grandi formati, però, rispondono meglio all’estetica essenziale del design contemporaneo, garantendo una maggiore omogeneità visiva e un chiara evidente praticità. Inoltre i maxi formati permettono ulteriori vantaggi, soprattutto quando si parla di rievocare lavorazioni, quali la resina o l’effetto cemento, poiché queste grandi lastre in gres porcellanato accorciano i tempi di posa e abbassano i costi dovuti all’impiego necessario di maestranze specializzate. I grandi formati sono leggeri e semplici da movimentare in fase di posa, vantano elevate performance tecniche e conferiscono agli ambienti un senso di armonia. Il merito è anche delle nuove tecnologie messe a disposizione dell’industria della ceramica. Come la stampa digitale, che consente di riprodurre fedelmente qualunque tipo di immagine e di materiale: legno, pietra, marmo, cemento, ecc.., rendendo le grandi lastre non solo una soluzione funzionale ma soprattutto bella. Per di più con il vantaggio di spessori minimi, costi più contenuti e facile manutenzione. Le grandi lastre permettono ad architetti, ad interior designer e ai futuri abitanti di qualsiasi spazio, una grande libertà di espressione e infinite possibilità di progettazione. I numerosi nuovi prodotti sono una continua fonte di ispirazione ed incoraggiamento creativo. L’effetto legno, marmo, metallo, pietra, tessuto e le infinite colorazioni declinate in ogni sfumatura permettono ormai di soddisfare ogni tipo di esigenza e desiderio. Tra i vari brand ricordiamo Florim ceramiche, che da diversi anni cavalca questa tendenza. Oggi sempre più forte propone sul mercato un’ampia gamma di lastre in grande formato, che vanno da da 80x80 ad oltre 160x320 e il tutto in tre diversi spessori: 6 /12 /20 mm, che sono un invito alla progettualità. Nella stessa direzione si sono mosse anche altre aziende che hanno proposto una vasta gamma di decori, sia grafici che tridimensionali, su piastrelle extra large in gres porcellanato, per un effetto visivo che avvicina la superficie ceramica alle potenzialità ornamentali di wallpaper e lambris.

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Tablet Scuola a cura del Comitato dei Genitori dell’I.C. Tullia Zevi

Aspettando il Natale… Sarà un Natale magico nell’Istituto Comprensivo Tullia Zevi di Casal Palocco; la scuola apre le porte al territorio con una grande festa che si terrà nella sede principale di via Pirgotele, 20 Sabato 14 Dicembre dalle ore 10.00. L’evento, organizzato e coordinato dal Comitato dei Genitori, sarà un momento di festa ed aggregazione in cui soprattutto i bambini torneranno finalmente ad identificarsi con la loro scuola, compiendo un grande passo verso un senso di appartenenza e comunità molto importante. “Non sarà solo la Festa di Natale dell’Istituto Comprensivo” commenta il Presidente del Comitato Genitori Diana Di Sebastiano, “ma un grande evento di solidarietà e raccolta fondi a favore della scuola, e la giusta occasione per riportare il nostro Istituto al centro del quartiere di Casal Palocco”. Un evento molto atteso che torna dopo 5 anni; grandissima la collaborazione da parte di tutti, famiglie, alunni, docenti, e tantissime attività commerciali del quartiere che hanno sostenuto con grande gioia e partecipazione l’evento e l’Istituto.

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Molte le attività previste nel corso della giornata: nell’area adiacente l’ingresso principale verrà allestito un mercatino di natale in cui espositori professionali si affiancheranno agli alunni dell’Istituto i quali potranno esporre e vendere i lavoretti realizzati in classe; nell’atrio centrale della scuola i bimbi avranno la possibilità - accompagnati dalle dolci melodie natalizie – di scrivere e spedire la loro “letterina a Babbo Natale”, e farsi fotografare insieme a lui, oppure partecipare ai laboratori previsti: attraverso attivazioni sotto forma di giochi, i più grandi sperimenteranno il magico mondo del teatro, mentre i più piccoli saranno accompagnati ad allenare e riconoscere le proprie emozioni, imparare ad esprimerle e gestirle nelle loro relazioni, sviluppando l’intelligenza emotiva. Nel corso della mattinata i bambini della scuola dell’infanzia, allieteranno l’ambiente con i loro canti di natale, e i bimbi della

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scuola primaria si esibiranno in coreografie natalizie. Naturalmente non mancheranno dolci sorprese per tutti! E a pranzo…. tutti insieme a gustare ottimi cibi!!!!. Al termine della giornata, moltissimi regali per tutti grazie all’estrazione dei numeri della riffa. Tullia Zevi, una scuola esco-sostenibile: “Una festa di Natale” spiega il Presidente del Comitato Genitori Diana Di Sebastiano “ pensata anche in ottica green; le tematiche ecologiche sono letteralmente uscite dai testi di studio per diventare materia vissuta. Già da alcuni mesi la nostra scuola ha dimostrato una grande sensibilizzazione verso l’ambiente ed ha intrapreso un percorso finalizzato a formare negli alunni e nel personale docente una coscienza civica green con esempi concreti diretti a dare nutrimento alle sensibilità degli studenti in ambito ambientale. Tantissime le iniziative già attive: in molte classi sono da tempo presenti contenitori per la raccolta differenziata e sono stati attivati contest e laboratori di riciclo creativo. Come Comitato Genitori stiamo inoltre lavorando, in accordo con gli organi istituzionali, a moltissime iniziative tra le quali campagne di sensibilizzazione – abbiamo da poco realizzato un video, insieme agli alunni dei cinque plessi a favore dell’ambiente, e la dotazione agli studenti di borracce, “brandizzate” con il logo della scuola”. Grande sensibilità anche da parte del personale docente e dipendente: banditi bicchieri di plastica in tuti i plessi, attenzione al risparmio energetico e al consumo di acqua. “Per rendere la scuola davvero eco-sostenibile, stiamo lavorando su tutti i fronti” raccontano i professori Pasqualino Dimitri, Marzio Romiti e Annalisa Dilorenzo, referenti del progetto “nativi ambientali, “si tratta di un progetto di sensibilizzazione ambientale trasversale, finalizzato a far acquisire la consapevolezza dei danni causati dall’uomo

sull’ambiente. Oltre a comportamenti sostenibili nel quotidiano, è prevista, per il mese di febbraio la “settimana dell’ambiente”, in cui gli alunni parteciperanno ad incontri di discussione e riflessione sulle tematiche ecologiche e sviluppo eco-sostenibile”. L’evento del 14 Dicembre sarà l’occasione per inaugurare in maniera ufficiale il percorso ecosostenibile dell’Istituto; a tal fine sono previsti interventi del Dirigente Scolatico dr.ssa Rosa Preziosi, dell’assessore all’ambiente Alessandro Ieva, dell’assessore alle politiche sociali ed educative, Germana Paoletti ed alcune associazioni ambientaliste, tra cui il WWF Litorale Romano nella persona del Presidente Gabriella Villani e una rappresentanza del gruppo di Ostia Clean UP. Ospite d’onore Licia Colò, da sempre attiva sui temi legati all’ecologia e alla salvaguardia dell’ ambiente.



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5 Idee su come apparecchiare la tavola di Natale

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il Natale è ormai alle porte, e la magia natalizia si può percepire dal vento freddo che ci accarezza la mattina e la sera, dai primi fiocchi di neve che iniziano a cadere in varie città, dalle luci che decorano abitazioni e negozi. La magia del Natale riguarda tutti, grandi e piccini che anche se in modo diverso sentono nel loro cuore la festa più bella dell’anno . Gli adulti addobbano l’albero e fanno il presepe, vagano per negozi e centri commerciali cercando l’idea giusta per fare regali ad amici a parenti; per i bambini invece il Natale è magia, attesa fantasia e mistero sono sensazioni che gli adulti tendono a dimenticare ma che se hanno bambini a casa possono sicuramente recuperare . Spesso la routine e i mille impegni quotidiani non ci permettono di godere a pieno di queste fantastica atmosfera eppure ci sono dei piccoli trucchi che possono aiutarci ad anticipare la magia del Natale e permetterci di godere a pieno ogni sua sfumatura. Si può addobbare la casa con decorazioni “fai da te”, sperimentare nuove ricette natalizie in cucina, scrivere una lista di desideri e obiettivi da raggiungere anche se non si crede più a Babbo Natale oppure preparare la tavola natalizia in tanti modi diversi. Ecco 5 idee su come apparecchiare e decorare la tavola di Natale: 1. Un’idea originale sarebbe quella di apparecchiare la tavola con dei tovaglioli verdi anzi che rossi e trasformarli in piccoli alberelli con tanto di stella sopra. Un’altra idea sarebbe di utilizzare die tovaglioli classici rossi e posizionarli all’interno dei piatti e metterli in modo da formare

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Tablet Natale

dei piccoli alberi di Natale. 2. Per il centrotavola invece potreste sbizzarrirvi in mille modi diversi; una cosa carina potrebbe essere quella di creare un centrotavola goloso con frutta natalizia sopra o con biscotti e vari dolciumi in modo tale di ottenere un centrotavola carino e appetitoso allo stesso tempo. Un’altra idea carina potrebbe essere creare delle composizioni floreali che stanno bene in ogni periodo dell’anno. 3. Per i segnaposto potreste preparare delle candele,vi basterà avere dei barattoli di vetro per ogni invitato e delle candeline decorative, riempire il barattolo pieno di sale per un effetto neve inserire una candelina e decorarla con un bel nastro rosso e il gioco è fatto. Potreste utilizzare anche delle palline decorate trasparenti come segnaposto o un’altra idea green potrebbe essere quella di creare dei segnaposto con dei rametti freschi a cui apporre il nome di ogni invitato; insomma si può preparare di tutto, l’ingrediente fondamentale è la fantasia. 4. Per quanto riguarda piatti e posate, si possono scegliere rossi, verdi o dorati. Al centro ovviamente va il piatto e attorno ad esso disponiamo la forchetta a sinistra e a destra il coltello con la lama rigorosamente rivolta verso il piatto. 5.Infine per una tavola in bianco e rosso, potrete abbinare tovaglie e tovaglioli e righe, candele decorative e dolcetti in tema. Con i tovaglioli, oppure con della carta velina di colore rosso, potrete creare delle campanelle da appoggiare sui piatti, magari con tanto di campanellino, così da ottenere una decorazione originale, ma allo stesso tempo molto carina. Oriana Orlandi



Tablet musica di Francesco Valente

il verso al brano che sto facendo con i mie allievi.. cosi tanto per raccontare una cosa spiritosa, ma che mi piace sottolineare

Se dovessimo immaginare e descrivere l’eleganza, applicandola alla Musica, molto probabilmente ci verrebbe in mente lo strumento più’ celebrato di tutti. Il Violino Il Violino fa parte della famiglia degli Archi insieme alla Viola, Violoncello e Contrabbasso. Si suona prevalentemente con un archetto che facendo vibrare le corde le mette in risonanza, ed una delle tantissime possibilità sonore di questo strumento è data dal movimento praticamente continuo dato dallʼarco che produce note moooooolto lunghe.. è per i chitarristi è come me un sogno irrealizzabile! Quando in una orchestra entrano gli archi non c’È niente da fare.. ci si emoziona, si viene pervasi da una sensazione di sacralità’ e di magnificenza, accompagnata da una certa esaltazione emotiva, quasi a voler sottolineate che sta accadendo qualcosa di superiore alla nostra esperienze ...come fosse un dono. Il Violino È uno strumento straordinario in tutto.. nel suono che tutti conosciamo, ma anche nell’aspetto estetico, dalle meravigliose forme, che spesso incarnano nel nostro immaginario la Musica. Tutti sappiamo anche che per impararlo ci si deve armare di pazienza e di tappi alle orecchie per i parenti e il vicinato, perché’ prima di riuscire a tirarne fuori un bel suono si passa per una serie di sdridolii molto simili a lamenti strazianti. Ma la perseveranza e la pazienza saranno ripagate da un suono straordinario che affascina tutti...sempre. Per parlare di questo bellissimo strumento mi faccio aiutare dall’illustrissima, magnificentissima e preparatissima Giusi Petti che abbiamo la fortuna di avere nel nostro corpo insegnanti qui alla Social Music School all’Infernetto, e che mentre faccio lezione, sento dalla finestra della sua aula che mi rifa’

Ciao Giusi, è vero che il tuo bellissimo strumento all’inizio è un po’ difficile e richiede una certa pazienza e costanza? ( quantomeno più di altri strumenti) Si, è vero, i primi mesi si impara a tirare l’arco. Appena si comincia ad avere dimestichezza con l’arco, si poggia il primo dito sulla tastiera, dopo qualche lezione il secondo, poi il terzo ed infine il quarto dito, il mignolo, e si possono cominciare a suonare le prime melodie. Bisogna studiare e tanto, soprattutto se gli obiettivi da raggiungere sono il Conservatorio, la laurea, il concorso in un’ orchestra o in un teatro stabile, la carriera da solista. e poi l’ho già detto che bisogna studiare tanto? Io so che tu, tra le tue molteplici esperienze, suoni spesso in orchestre di varia natura, e abbiamo tra l’altro un amico in comune, Raffaele Arzilli, con cui condividi il palco negli spettacoli di Gigi Proietti, ci descrivi il ruolo del tuo strumento in questi casi? E salutami Raffaele... Io nasco come violinista classica , specializzata nell’ opera lirica italiana che adoro suonare. Ciò nonostante, mi sono ritrovata spesso e volentieri in compagini più moderne. Ho suonato con l’ orchestra della RAI leggera di Roma , ho fatto tourneè con Renato Zero, Massimo Ranieri, Max Gazzè, concerti con Andrea Bocelli, Il Volo, Edoardo Bennato e dal 2010 suono nell’ orchestra di Gigi Proietti. Il ruolo del violino nella musica leggera è molto simile a quello utilizzato nella musica classica. I primi violini solitamente seguono la linea melodica e i secondi violini completano l’ armonia. Il 31 dicembre faremo uno spettacolo con Gigi ( il Magnifico ) presso l’Auditorium Parco della Musica. Ti saluterò Raffaele Il Violino canta... che significa? In realtà ogni strumento può cantare se è suonato bene! ultimamente alcuni violinisti si divertono a fare parlare il violino riproducendo con lo strumento l’intonazione delle parole, ma forse questo più che spiegarlo bisognerebbe

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La magia del Violino

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dimostrarlo. Un consiglio per chi si vuole avvicinare a questo strumento? È importante educare i bambini all’ascolto della musica classica oltre a quella leggera. Il violino è lo strumento principe dell’ orchestra ( i miei colleghi che suonano altri strumenti, avrebbero da ridire ) e vanta una letteratura che parte dal XXVI secolo fino ai giorni nostri, andare a sentire i concerti e poi avvicinarsi alle scuole di musica per cominciare a fare la conoscenza di questo meraviglioso strumento. Io poi ho anche trovato l’amore per merito del violino. Io e mio marito ci siamo conosciuti durante le prove di un Requiem di Faurè. Il violino per me è amore, gioia, sacrificio, passione, lavoro, fatica , soddisfazione e tanto altro. Non abbiate timore di avvicinarvi a qualcosa che vi farà provare tante emozioni in un solo istante. Grazie Giusi, sei stata molto convincente ed esaustiva per lo spazio a disposizione...e in bocca al lupo per la tourneè con Gigi Proietti


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Momenti Musicali in Biblioteca Dal 16 novembre 2019 fino al 20 giugno 2020 la Biblioteca propone una serie di appuntamenti su opere musicali nel corso dei quali si esibiranno artisti provenienti da tutto il territorio italiano.

Iniziative in programma Fratellino e Sorellina dal 10 dicembre 2019 Racconto dal vivo della fiaba “Fratellino e Sorellina” tratta dalla raccolta dei Fratelli Grimm, liberamente adattata e interpretata con l’ausilio di pupe da tavolo e scenografie artigianalmente confezionate. Nel magico mondo di un bosco fiabesco, tra muschi e radici, fratellino e sorellina si prendono per mano e si incamminano nel mondo per sfuggire ad una malvagia matrigna. Tra incantesimi e malefici procederanno nel loro cammino superando prove, affrontando ostacoli, per ritrovarsi insieme felici e contenti in un inevitabile lieto fine. La fiaba ci incanta e ci parla delle trasformazioni e delle prove che ognuno di noi vive nei passaggi di crescita. Per bambini da 4 a 7 anni, iscritti alle Biblioteche di Roma. È necessaria la prenotazione al numero 0645460646.

7 Dicembre 2019 ore 11.00 BRIF BRUF BRAF VIAGGIO A NONSISADOVE Lettura drammatizzata di alcuni testi tratti da favole e filastrocche di Gianni Rodari, intervallata da brani musicali. Regia di Elisabetta Scatarzi. Testi delle canzoni di Raffaella Benetti. Musiche di Giannantonio Mutto. Giulio Iermini, baritono Ivana Capone, soprano Miriana Colangiovanni, soprano Lucia Bova e Mirella Loredana Cozzi, arpe. In collaborazione con la classe di Arpa e Canto del Conservatorio O. Respighi di Latina 11 gennaio 2020 ore 11.00 DA BACH AL ‘900 parte prima Michele Natale, pianoforte Musiche di J.S. Bach, Beethoven, F. Chopin, F. Liszt, A. Scrijabin 22 febbraio 2020 ore 11.00 UN PIZZICO DI NOVECENTO Francesco Cuoghi, chitarra Sonia Maurer, mandolino Nazarena Recchia, arpa Musiche di: H.W. Henze, G. Petrassi, D. Zanettovich 7 marzo 2020 ore 11.00 DA BACH AL ‘900 parte seconda Simona Ciaccia, pianoforte Musiche di J.S. Bach, F. Chopin, C. Saint Saens, I. Cervantes 20 Giugno 2020, in occasione della Festa della Musica, ore 11.00 CANTANDO AL SOLSTIZIO D’ESTATE Con la partecipazione degli allievi dei corsi accademici del Conservatorio de L’Aquila. Musiche: arie d’opera e d’operetta A cura dell’Associazione Musicale Eschilo RelAzioni a catena Dal 12 novembre 2019 è partito un progetto che proseguirà fino al 12 maggio 2020 di visite guidate e letture animate frutto della nuova collaborazione con l’Associazione AIM e l’oratorio ANSPI San Giorgio di Acilia. L’obiettivo è creare una COMUNITA’ EDUCANTE!

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La collaborazione prevederà incontri mensili, durante i quali gli operatori del Circolo Oratorio ANSPI accompagneranno gli studenti iscritti all’attività di supporto al metodo di studio presso la Biblioteca, dove si terranno visite guidate e letture animate. Giorni e orari: ogni secondo martedì del mese h 15.30 – 17.30 Il primo incontro si è svolto il 12 novembre 2019, il prossimo è previsto per il 10 dicembre. UN PROGETTO SELEZIONATO DA CON I BAMBINI NELL’AMBITO DEL FONDO PER IL CONTRASTO DELLA POVERTÀ EDUCATIVA MINORILE

L’ASSOCIAZIONE AIM-Agenzia Intercultura e Mobilità coordina un gruppo formato da 14 associazioni, scuole e enti uniti per l’educazione dei giovani e l’attivazione della cittadinanza, con l’obiettivo di creare una “comunità educante” che possa prevenire e combattere la dispersione scolastica nella fascia d’età 11-17 anni. Nell’ambito dell’Attività 10 di questo progetto, finanziato dall’Impresa sociale Con i Bambini, è stata sviluppata e formalizzata una collaborazione tra la Biblioteca e il Circolo Oratorio ANSPI San Giorgio, dello stesso territorio.

Contemp-humanity//Visioni e narrazioni Dal 6 al 17 dicembre 2019 Nell’ambito di Contemporaneamente Roma 2019, la stagione della cultura promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, nella nostra biblioteca si svolgeranno tre eventi della rassegna multidisciplinare Contemp-humanity//Visioni e Narrazioni, realizzata e ideata da Valdrada Compagnia Teatrale. Tre eventi rivolti a bambini e adolescenti. Venerdì 6 dicembre, ore 17.00 Estratti di “Aligaspù, il primo gabbiano che imparò a volare”, edu-tainment sul teatro di figura contemporaneo, con l’utilizzo della carta come strumento scenico e poetico a cura dei Karumi Project. Per bambini/e dai 3 anni ; Sabato 14 dicembre, ore 10.00 “Ri-GenerAzioni” – edu-tainment sugli stereotipi di genere a cura di C. Becchimanzi, attrice, autrice, e S. Aielli, psicoterapeuta, in collaborazione con l’Ass. GenGle: una psico-terapia di gruppo performativa in un contesto protetto e libero che mescola i contenuti scientifici alla performance comica. Dai 15 anni. Martedì 17 dicembre, ore 17.00 “Sogni d’inverno” – edu-tainment sulla drammaturgia contemporanea, di C. Becchimanzi, con C. Becchimanzi, G. Conteduca, V. Marinaro, D. Vandelli, G. Vanni. Letture drammatizzate e narrazioni delle trame storiche del teatro di tutti i tempi, per riflettere su come vengano trasformate negli intrecci drammaturgici delle opere multimediali contemporanee. Per bambini/e ragazzi/e 11-13 anni. Attenzione! La prenotazione va effettuata inviando una mail a: prenotazioni.valdrada@gmail.com


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Tablet Bike

di Luca Santagà - fb avventure in bici

Shibumi:

quando ascoltare fa bene Siamo fatti per la maggior parte di acqua, è cosa nota, ma forse non tutti conoscono le proprietà dell’acqua come terapia, non solo per il corpo, ma anche per la mente.

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I giapponesi, infatti, che da sempre hanno un’attenzione particolare al benessere interiore con le loro millenarie discipline, lo Zen in testa, ci insegnano che avere un buon rapporto con l’acqua è addirittura un toccasana per le nostre menti. Lo Shibumi, che affonda le sue radici nella notte dei tempi, è forse la disciplina orientale con la quale mi trovo più in sintonia. Questo perché esalta questo prezioso elemento in tutte le sue forme, e raggiunge il suo apice nell’ascolto. Si, ascoltare l’acqua fa bene. Immaginate di versare l’acqua dalla bottiglia in un bicchiere, o il suono delle onde del mare che si infrangono su una spiaggia, oppure la pioggia che cade dolcemente sul tetto, o addirittura il possente rombo di una cascata. Può sembrare strano, ma non è solo piacevole. Fa bene. Ora chiudete gli occhi ed immaginate di percorrere un sentiero che fiancheggia un torrente in mountain bike, attraverso un bosco incontaminato, in compagnia di amici, sotto un pallido e gentile sole autunnale che fa capolino tra gli alberi, creando un effetto magico di luci ed ombre. Direi che gli elementi per una giornata perfetta ci sono proprio tutti. La nostra escursione, inizia domenica mattina alle prime luci, quando lasciamo Roma con le auto cariche di bici verso la necropoli etrusca di Cerveteri, da dove partirà il nostro giro in mountain bike. L’ itinerario prevede la visita alle spettacolari cascate di Castel Giuliano. Parcheggiate le auto nei pressi della necropoli, un ultimo controllo all’attrezzatura e via! Cominciamo a pedalare in discesa su asfalto per poi imboccare una strada sterrata che ci condurrà al famoso sentiero del Sasso. Si sale, a tratti con difficoltà ed è necessaria la massima attenzione a dove si mettono le ruote. Il fondo molto accidentato ci costringe a delle frequenti soste per riprendere fiato, e ne approfittiamo per dare qualche occhiata alle nostre spalle, il panorama mozzafiato delle dolci colline a ridosso dell’azzurra striscia del mare ci ripaga dello sforzo e sentiamo,


mano a mano che si prosegue in salita, che oggi, non sarà un’escursione come le altre. Il sentiero, dopo qualche chilometro si congiunge con una strada sterrata che alterna salite dolci a discese che noi percorriamo in velocità per poi affrontare una ripida rampa su asfalto che ci traghetta direttamente nel borgo di Castel Giuliano. Qualche foto e rieccoci di nuovo in marcia verso le cascate. Dopo pochi facili chilometri su un fondo che alterna sentieri di campagna a strade sterrate, incontriamo il Fosso della Mola, un torrente che si snoda in un fondovalle ricco di pascoli, il rumore provocato dalla cascata, che ancora non vediamo, è ben presente. Sulla nostra destra oramai inglobato nella vegetazione, troviamo le rovine di un antico ponte, il passaggio sopra di esso è difficoltoso e decidiamo che è più sicuro guadare il torrente. Dopo qualche centinaio di metri, al termine di una discesa ripida e dissestata che ci obbliga talvolta a scendere dalla bici, ecco la prima delle nostre mete: la cascata Superiore. E’ splendida: l’acqua compie un salto di più di trenta metri tuffandosi in un placido laghetto dal colore cristallino, i riflessi dell’acqua polverizzata formano più arcobaleni; ne rimaniamo così incantati che per qualche secondo nessuno di noi dice una parola. L’incantesimo è rotto solo dall’arrivo di un altro gruppetto di bikers, e come spesso accade si condivide e ci si bea degli spettacoli che la natura ci regala, e...a dirla tutta, ci esibiamo in un curioso scambio di barrette energetiche e cioccolato che magicamente spuntano dagli zaini, chiaccherando di questo e di altri itinerari. Ritornati sul sentiero principale, andiamo in cerca del famigerato “Snake” un vero e proprio budello che si snoda fiancheggiando il Fosso della Mola per alcuni chilometri, Questo sentiero, che ha tutta l’aria di essere un’antichissima via di comunicazione tra il mare e le colline, è da affrontare con estrema prudenza: il terreno viscido e pieno di muschio è a tratti scavato nel tufo e bisogna rimanere molto concentrati sulla guida per evitare pericolose scivolate. Noi lo percorriamo in colonna, ben distanziati l’uno dall’altro godendocelo ogni centimetro, incuranti della ripida scarpata sulla nostra destra che in caso di scivolata ci

accompagnerebbe senza troppi complimenti dritti dritti nel torrente che rumoreggia una cinquantina di metri sotto di noi. Lo Snake finisce dopo un paio di chilometri, tutti da brivido in una radura dove c’è una piccola deviazione per arrivare alla cascata Inferiore. Non priva di fascino,fornisce un aspetto forse meno suggestivo ma più tranquillo e pacifico. Riprendiamo a scendere, il torrente che ci accompagna alla nostra destra prosegue fra decine di cascatelle; si pedala a singhiozzo e ogni scusa è buona per scattare qualche bella foto. Il sentiero qui si allarga, e proseguiamo scortati da una alta e possente parete di tufo sulla sinistra ed è facile accorgersi che in questo fondovalle, dove scorre il torrente ogni elemento aggiunto dalla natura finisce per condizionare in modo significativo il suono dell’ acqua che scorre. I giapponesi costruiscono i loro giardini dando allo scorrimento dell’acqua un’importanza fondamentale. E noi, in questa occasione siamo al cospetto di quello che solo la natura può produrre: chiudendo gli occhi e prestando attenzione al suono prodotto dall’acqua a contatto con le pietre, che per conformazione sono una diversa dall’ altra, esso assume una musicalità diversa. una piccola cascata, un tronco d’albero caduto, questi elementi plasmano la direzione dell’ acqua in milioni di modi e di conseguenza in milioni di suoni differenti. In sintesi, nel nostro bosco possiamo assistere ad un vero e proprio concerto. E siccome l’acqua è la costante di questa nostra bella escursione, perché non fare visita ad un’altra cascata poco distante? Detto fatto: piegando a sinistra dove

ci sono alcune tracce di un ponticello di cemento, si pedala in circa una spanna d’acqua, proprio nel torrente e lo si risale per circa duecento metri. Altra radura ed altre belle cascate, un vero paradiso per chi come me adora esplorare luoghi nuovi. E questa presenza dell’ acqua in tutte le sue forme mi regala momenti di appagamento profondo. Poi, un’ ultima follia, il guado per attraversare alla fine il Fosso della Mola, uno dopo l’altro, in piena velocità piedi fradici ma sorrisi smaglianti. Fa freddo, ma non ci importa, oramai mancano pochi chilometri alle auto e quindi ad un cambio asciutto di vestiti. Entrare nell’ acqua con tutta la bici, senza risparmio ci ha però fatto sentire tutti di parecchi anni più giovani e appena scendiamo dalle bici siamo irriconoscibili. E’ cambiato qualcosa. Siamo più ricchi perché questa è la vera ricchezza. Un antico maestro Shibumi diceva: non dimentichiamo mai di guardarci intorno. Prescindendo dai nostri beni materiali, ogni abitante della terra ne possiede una piccola, infinitesima parte. Cosi come uno spicchio di cielo, un albero, una porzione del mare e dei fiumi... Ed io mi permetto di aggiungere: rispettiamo il nostro mondo, in fondo, è tutto ciò che abbiamo.

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Tablet run

di Lorenzo Sigillò - immagini © di Foto in Corsa.com (2018)

We Run Rome,

l’ultima corsa del runner

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È ormai tradizione che l’anno del runner si chiuda con la “We Run Rome” dell’Atleticom, nel pieno delle abbuffate natalizie, con un occhio alle prossime classiche di gennaio, come la “Corri con la Befana” del Parco degli Acquedotti o la “Corsa di Miguel” e magari dopo aver salutato il Natale a Villa Pamphili con la “Christmas Run”! Fatte tutte? Ottimo! Siete dei nostri, di questo incredibile mondo colorato di podisti che testa e gambe si incontrano tra sorrisi e strette di mano solo per il gusto di una leale partecipazione. Ma si compete certo, con gli amici, con sé stessi, per il proprio Personal Best e, quelli forti veramente, per vincere. Ci mancherebbe, sennò che gara sarebbe! La nona “We Run Rome” infatti si svolge sotto l’egida della FIDAL, inserita nel calendario nazionale e insignita del riconoscimento di FIDAL Silver Label e dei patrocini del CONI, di Roma Capitale e della Regione Lazio. Che siano strade naturali, come ville e parchi romani o strade più o meno asfaltate dall’amatoodiato Comune, anche stavolta saremo al via e per l’incredibile fortuna che ci ha fatto nascere in questo emisfero e in questa epoca, possiamo goderci il panorama mozzafiato del Centro Storico di Roma. 31 dicembre vuol dire ancora atmosfere natalizie, ma soprattutto Capodanno e maledettamente inverno, anche se gli ultimi anni a Roma non ci sono state certo temperature rigidissime. Grandi piogge, vento e guai vari, ma un gran freddo proprio no e la “We Run Rome” è effettivamente spesso stata baciata da temperature ideali per correre, soprattutto dato l’orario consono del primo pomeriggio. Guai a spogliarsi troppo comunque e sperando di non ‘gufare’, auguriamoci delle condizioni di gara ideali anche quest’anno. Novembre ci ha lasciato simpatiche corse come la brillante “DeejayRun” e “La Corsa dei Santi”, con il piccolo thriller legato alle medaglie mancanti (e poi risolto). Perché si sa, guai a far mancare anche all’ultimo dei podisti il suo strameritato premio. Ma andiamo ai nastri di partenza della “We Run Rome”, accanto allo Stadio Nando Martellini a via

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delle Terme di Caracalla, da dove ormai partono molte delle corse più amate dai romani e dalle migliaia di appassionati che si riversano ogni mese o settimana per sgambettare in qualche percorso. Sarà per quel qualcosa che lasci alle spalle dell’anno che va via, oppure il bel viatico per il nuovo che arriva, ma la voglia di correre una corsa a cavallo degli anni ha un fascino innegabile, prima ancora che nelle gambe, nella mente e nei sorrisi di chi qui si ritrova. Alle 14 si parte cercando di finire approssimativamente intorno alle 15, quindi in un momento della giornata in cui, si spera, la temperatura sia il più mite possibile. Piazza Venezia, via del Corso, la temibile salita verso il Pincio, Villa Borghese, via Nazionale, Rione Monti, il Colosseo, sono solo alcune delle strade simbolo di Roma che i runners attraverseranno tra gli sguardi attoniti dei turisti che si preparano a vivere l’ultimo dell’anno nella Capitale! Questa la 10 km in versione competitiva o non competitiva, mentre poi ci sarà anche un giro ridotto per la 5 km non competitiva, che comunque accoglierà e festeggerà all’arrivo tutti sempre da dove si è partiti alle Terme di Caracalla.

Quest’anno la nona edizione della corsa ha inoltre abbracciato il progetto della Comunità di Sant’Egidio di aiutare i poveri e i senzatetto offrendo un pasto caldo e un momento di allegria a chiunque voglia, per festeggiare insieme la fine dell’anno e l’arrivo del 2020. Il 31 Dicembre tutti i partecipanti alla gara sono quindi invitati a condividere la festa servendo ai tavoli: un piccolo contributo per chi ne ha bisogno! Ci si può iscrivere all’Atleticom We Run Rome sul sito https://www.werunrome.com fino al 30 dicembre per tutte e tre le gare 10 km competitiva e non a 20,00 euro fino al 26 dicembre, poi 25,00 euro, e la 5 km non competitiva a 15,00 euro fino al 26 dicembre, poi 18,00 euro. Al momento di chiudere l’articolo purtroppo non abbiamo ancora notizie ufficiali sul ritiro del pettorale e del pacco gara, ma sicuramente, grazie alla partnership con Decathlon Italia, fino al 24 dicembre, si potrà acquistare la maglia ufficiale della gara e iscriversi presso i 7 punti Decathlon di Roma e Fiumicino. Stay Tablet 2019 Stay Run 2020



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VI AUGURIAMO UN BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

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TABLET DRINK: SPICED BOULEVARDIER MARTINI Una variante del classico Negroni, che quest’anno compie i Cent’anni. Un omaggio al conte fiorentino da parte di Martini, per un drink invernale, che utlizza il bourbon whisky al posto del gin. Ingredienti 35 ml Bourbon 15 ml Martini Riserva Bitter 15ml Martini Riserva Rubino 2 dashes di spezie amare Preparazione Combinare tutti gli ingredienti in un mixing glass, girare con un barspoon e con tecnica double strain, versare in una coppetta, guarnendo con fettina di arancia

DRINK: JINGLE SPRITZ MARTINI Un cocktail leggero da aperitivo, mix perfetto di arancia dolceamara, cioccolato e mela che si combinano in un cocktail natalizio unico, ottima variante dello spritz. Ingredienti 50 ml Martini Fiero 50 ml succo di mela frizzante 50 ml Martini Asti 4 dashes di scaglie di cioccolato Preparazione Versare uno ad uno gli ingredienti in un calice colmo di ghiaccio e guarnire con ribes e una spolverata di zucchero ghiacciato

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DRINK: WINTER 75 MARTINI Dopo una estate di long drinks, di spritz e di tante sue varianti, Martini pensa all’inverno con un drink più forte che farà la differenza. Un drink da bicchiere highball, un semplice ponte tra le due stagioni calda e fredda, un viatico verso un aperitivo unico. Ingredienti 30 ml Martini Ambrato 20 ml succo di limone fresco 10 ml sciroppo di zucchero con gomma arabica 2 dashes di noce nera e noce pecan amara Top di Champagne Preparazione Versare in uno shaker il Martini Ambrato, il succo di limone spremuto di fresco, gli amari alle noci e lo sciroppo di zucchero con l’aggiunta di gomma arabica. Shakerare il tutto e versare in un bicchiere highball, quindi aggiungere un cubo di ghiaccio, top di champagne, girare con un barspoon e guarnire con un twist di limone.


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Come affrontare la maratona delle abbuffate natalizie senza piangerne le conseguenze fino a Pasqua Amiche mie, è il momento di guardarci negli occhi. Siamo a Dicembre e Dicembre per i nostro organismo vuol dire solo una cosa: allarme abbuffate. Andiamo incontro ad un periodo di guerra alimentare dalla quale sarà difficilissimo sfuggire e del quale, in genere, si piangono le conseguenze fino a Pasqua. Guardiamo in faccia la realtà: ecco il calendario a cui tutte noi andiamo incontro Per non creare allarmismi ho voluto evitare di iniziare dall’8 dicembre ma sappiamo bene che dal momento in cui entreranno a casa nostra panettoni, dolci natalizi e torroni, inizierà ufficialmente la guerra degli zuccheri che verrà combattuta sui La maratona delle abbuffate

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Domenica 22 dicembre Pranzo della domenica

23 dicembre

30 dicembre

24 dicembre

25 dicembre

26 dicembre

Cena della vigilia Pranzo di Natale

Smaltimento degli avanzi

31 dicembre

1 gennaio

2 gennaio

Cenone di San Silvestro

Pranzo di Natale

6 gennaio

7 gennaio

Calza della befana

Ricovero reparto grandi intossicazioni da zuccheri

27 dicembre

28 dicembre

29 dicembre Pranzo della domenica

3 gennaio

4 gennaio

5 gennaio Pranzo della domenica

tavoli verdi di ogni serata di giocate e incontri. Pensare di resistere a tutte le tentazioni e rinunciare a tutti gli inviti è una guerra persa in partenza. Vediamo invece cosa possiamo fare obbiettivamente. Se, verosimilmente, non possiamo scappare alle tentazioni rifugiandoci in un eremo fino all’epifania, possiamo pianificare come distribuire gli zuccheri in eccesso che assumeremo e che, inevitabilmente ci causeranno una infiammazione alimentare. Sì perché quando assumiamo alimenti molto ricchi di zuccheri complessi, il nostro organismo si infiamma e attiva un processo chiamato glicazione. La glicazione è una reazione chimica interna al nostro organismo per cui le molecole di zucchero si legano alle proteine creando la glicoproteina che, a sua volta, produce sostanze che infiammano il nostro organismo causando rughe, malessere

e una serie di gravi insufficienze fisiologiche nonché un forte stato di dipendenza da zuccheri simile a quella che si prova in caso di droghe. L’esposizione a un periodo prolungato di assunzione di grassi cattivi e zuccheri, porta il nostro organismo a un forte stress. Ecco cosa possiamo fare per aiutarlo a sostenere questo periodo di sovrastimolazione: • Aumentare l’assunzione di pesce. • Scegliere cotture veloci e a basse temperature (cartoccio, vapore, umido, bollitura). • Scegliere porzioni piccole di cibi dannosi (dolci o prodotti eccessivamente grassi ed elaborati) e aumentare le porzioni di verdure. • Scegliere prodotti freschi evitando il più possibile prodotti industriali o surgelati. • Aumentare di almeno mezzo litro la normale assunzione di acqua: se normalmente bevi due litri di acqua al giorno (molto bene), arriva a 2 litri e mezzo per tutto il mese di dicembre; se ne bevi mezzo litro (molto male) arriva a un litro in 10 giorni e cerca di raggiungere gradualmente i 2 nel giro del mese aumentando di mezzo litro ogni settimana. • Alternare i pasti più impegnativi (quelli segnati sul calendario) con pasti più leggeri fatti, per esempio, di sole verdure di stagione. • Aumentare l’assunzione di frutta fresca di stagione. • Aumentare l’assunzione di frutta secca (la frutta secca può aiutarci molto soprattutto quando desiderano dei dolci). • Fare almeno mezz’ora di passeggiata ogni giorno: provate a prendere meno la macchina o posteggiate più lontano del solito. Lo ripeto: tutto questo non ti servirà a uscire indenne dalle feste ma aiuterà il tuo organismo a non infiammarsi troppo e a poter reagire meglio alle azioni disintossicanti che farai a partire dal 7 gennaio. La buona notizia è che dopo le vacanze natalizie, se avrai seguito i consigli che ti sto dando, il tuo organismo sarà per lo meno ben idratato e ricco di vitamine e sali minerali. Questo ti permetterà una rimessa in forma molto più facile. Se poi vorrai rendere il processo di disintossicazione molto più veloce e togliere l’appesantimento dovuto alle abbuffate seriali, rivolgiti a una buona estetista che sappia cosa è l’infiammazione da zuccheri e come si una un trattamento detossinante. Se avrai seguito i consigli che ti ho dato, ti basterà molto poco per ritrovare il tuo corpo rimodellato e il tuo fisico vigoroso.

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Un Posto Tranquillo Dott.ssa Giulia Migani Psicologa / Psicoterapeuta Analista transazionale socio-cognitiva Mediatore Feuerstein PAS Basic e Standard I livello EMAIL: giuliamigani@yahoo.it Cellulare: 338 3839479

L’attesa…

Tempo di Natale, tempo di Avvento… l’Avvento, per coloro che credono, indica un tempo in cui attendere la venuta al mondo di Gesù. E quindi, quale migliore occasione per scrivere un articolo che parli dell’attesa da un punto di vista psicologico? La prima cosa che va detta è che, come quasi per ogni parola, anche l’attesa può avere un significato che va verso una direzione positiva ma, altre volte, può andare verso una direzione negativa.

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Quando parliamo di un’attesa, diciamo, “positiva” facciamo riferimento a quella capacità di attendere, sostenendo il peso della frustrazione e rinunciando alla pretesa di ottenere tutto e subito. La nostra epoca è appunto quella della velocità e della soddisfazione, della gratificazione immediata e l’attesa è una delle condizioni che vengono vissute con maggior disagio. Uno studio inglese ha calcolato il limite massimo di attesa: in media, in fila alla posta, in auto o al ristorante, si perde la pazienza dopo soli 8 minuti e 22 secondi. Davanti ad un computer, la soglia si abbassa ulteriormente: se si aspetta più di 1 minuto per un download, l’umore inizia ad alterarsi, raggiungendo il picco dopo 5 minuti e 4 secondi di attesa.

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I risultati di questo studio sono molto interessanti, perché mostrano come nella società odierna la percezione del tempo abbia subito un cambiamento radicale, portando l’individuo ad essere costantemente veloce e reattivo, sempre in ansia

per delle scadenze o impegni da rispettare. E questa “incapacità di attendere” è facile poterla collegare a quelli che sono diventati veri e propri problemi di oggi, soprattutto nei giovani, come il bisogno quasi compulsivo di passare da un’esperienza all’altra e la facilità ad annoiarsi che conduce ad un senso di insoddisfazione generale. Così si finisce per ricercare cose ed emozioni sempre nuove e tanto spesso anche relazioni sempre nuove, in un circolo vizioso fatto di entusiasmi che si accendono e si spengono con la velocità di un fiammifero. Invece, un proverbio cinese ci suggerisce: “A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta”, collegando il momento dell’attesa ad una importantissima e ormai quasi dimenticata virtù: la pazienza. La pazienza viene definita come: “la facoltà umana di rimandare la propria reazione alle avversità, mantenendo nei confronti dello stimolo un atteggiamento neutro. È la necessaria calma, costanza, assiduità, applicazione senza sosta nel compiere un’opera o una qualsiasi impresa”. Essere pazienti vuol dire quindi saper aspettare, saper attendere. Che cosa? Le risposte possono essere le più disparate: un evento desiderato, un incontro importante, il momento giusto per farsi vedere o per muoversi… un lavoro, una casa, una persona nella nostra vita, un figlio… La parola “attendere” viene dal latino “ad tendere” e significa “distendersi”: cioè “volgere, aspirare ad un termine”. Non si tratta di rassegnazione o passività ma piuttosto della capacità di gestire le varie situazioni con lucidità, senza perdere la calma ed adottando un atteggiamento costruttivo. Oggi la pazienza viene interpretata in modo erroneo e spesso viene confusa con l’inerzia o con la passività. Il tempo viene vissuto in modo adrenalinico e questa velocità porta a compiere errori di valutazioni enormi o a compiere azioni impulsive e rischiose. La società odierna propone prototipi di successo immediato che diventano il modello da seguire per molti giovani, facendo passare il messaggio che tutto vada ottenuto velocemente e, se possibile, con il minimo sforzo.

Invece l’attesa, la pazienza vanno per una direzione opposta: invitano a fermarsi che, attenzione però, non vuol dire non muoversi affatto, vegetare in attesa che qualcosa di “magico” arrivi a stravolgerci la vita, quanto piuttosto muoversi meglio, prendendosi il tempo necessario per favorire una riflessione utile al nostro miglioramento. La vera essenza dell’attesa è quella di un tempo in cui sperimentare consapevolezza e costanza, così da scoprire le proprie potenzialità e coltivare i propri talenti, resistendo alla tentazione di riempire a tutti i costi il “vuoto” che l’attesa stessa comporta, osservando ed osservandosi così da trasformare un momento di stasi in un atto di attenzione verso noi stessi. Ma, se da una parte (come visto) va esaltato il valore formativo della pazienza nell’attesa, dall’altra ci sono persone che vivono la loro esistenza come se si trovassero in una sala d’attesa eterna, all’interno della quale perdersi in sogni che non si concludono in nulla. Essi si adagiano in quel tipo di attesa appunto “negativa” che si collega ad un altro dei mali della nostra odierna società: la procrastinazione. Colui che procrastina sopravvaluta il tempo che ha a disposizione per realizzare compiti o progetti, rimane fermo in attesa di un “momento adeguato” il quale, ovviamente, non è mai il qui ed ora, non è mai adesso. Per cui rimane bloccato all’interno di una impasse nella quale quello che ripete a se stesso è “vorrei ma non posso”, di fatto incapacitandosi, togliendosi potere e credito. Eric Berne, il fondatore dell’Analisi Transazionale, ha usato in molti suoi libri l’espressione “waiting for Santa Claus” : questa attesa di Babbo Natale si riferisce appunto al meccanismo di procrastinazione e di attesa di un evento spettacolare che giunga a cambiarci la vita. Magari una vincita di soldi (le avete notate le file di persone, soprattutto anziani, che comprano i gratta e vinci?) o una promozione lavorativa che ci realizzi, il lavoro dei nostri sogni, l’uomo/donna o la casa dei nostri sogni, il figlio perfetto, il viaggio perfetto… l’atteggiamento può ricordare proprio quello dei bambini che aspettano di trovare sotto l’albero i regali che saranno la fonte della loro felicità. E… quando questo non accade, allora


reagiamo alla delusione ostinandoci ulteriormente e attendiamo il prossimo Babbo Natale… cioè aspettiamo che dall’esterno arrivi qualcosa o qualcuno a portarci la felicità che così intensamente ricerchiamo. Ma bambini non siamo e crescendo abbiamo imparato che la nostra felicità dipende da noi stessi, noi ne siamo responsabili. Il “Waiting for Santa Claus” è un atteggiamento delegante con il quale ci deresponsabilizziamo e ci priviamo del potere sulle nostre vite. Oltretutto è un atteggiamento che ci impedisce di vivere e godere il momento presente, poiché ci mantiene emotivamente proiettati in un futuro che non sappiamo se mai esisterà. Per questo motivo Berne sosteneva che coloro che vivono “aspettando Babbo Natale” in realtà stanno già sperimentando il “rigor mortis”… “Sarò felice quando… accadranno certe cose…”. Questo ci impedisce di essere felici ora, con quello che abbiamo nelle nostre vite. E in un certo senso significa rinunciare a vivere. Il paradosso è che viviamo da morti in attesa di una vita che illusoriamente aspettiamo. Babbo Natale , inteso come tutto ciò oltre noi che ci deve portare gioia e felicità, non esiste. Ma il futuro, cioè le aspettative, i desideri e i progetti che noi vogliamo realizzare, invece esiste. Esiste in ogni passo che facciamo nel momento presente per rendere concreti i nostri progetti futuri, esiste in ogni decisione e scelta che compiamo in cui esercitiamo il nostro potere di autodeterminarci, essendo consapevoli che la vita è piena di limiti e di cose che non possiamo cambiare. Ma, allo stesso tempo, riscoprendo ogni giorno la consapevolezza che noi abbiamo il potere di decidere cosa fare rispetto a questi limiti e di scegliere di godere il momento presente con ciò che ci offre. Quindi, il regalo che auguro ad ognuno di voi di farvi (da soli) per Natale, è proprio questo: datevi il permesso di essere felici oggi, nel qui ed ora delle vostre imperfette ma significative e fantastiche vite. Buon Natale a tutti i lettori di Tablet!


Tablet Sociale a cura di Giuseppe Menzio

Con una variazione al programma precedente il 29 Novembre si è tenuta l’Assemblea dei Soci. Eccellenti i risultati della stagione 2018-2019, sia per quanto riguarda il programma (ben 60 eventi) e il numero dei Soci, che per il bilancio economico consuntivo, con un margine che ci permetterà ulteriori miglioramenti per questa stagione. A Dicembre, dopo la visita alla mostra “Impressionisti segreti” a Palazzo Bonaparte, Venerdì 6 abbiamo avuto il piacere di ospitare nuovamente Maria Novella Rossi, sinologa e giornalista RAI che ci ha aggiornato sull’aggrovigliata situazione ad Hong Kong e illustrato altre novità dalla Cina, come l’imponente progetto della Greater Bay che include il ponte più lungo del mondo, ben 55 km. Lunedì 9, l’evento musicale dell’autunno con il recital di Evgenj Kissin all’Auditorium, tutto dedicato a Beethoven. Mercoledì 11 alle Scuderie del Quirinale, la mostra “Pompei-Santorini : l’eternità di un giorno”, un parallelo fra due tragedie dalla genesi simile. E chiuderemo con un brindisi Venerdì 13 la prima parte di questa stagione che ha visto un’ulteriore crescita dei Soci, la realizzazione di 21 eventi, e una grande partecipazione. Dopo la pausa per le feste di fine anno, si riprenderà il 10 Gennaio con una conferenza di Giuseppe Menzio sulla musica ai tempi del Re Sole, una musica

DICEMBRE 06 Ven

Che cosa succede ad Hong Kong ?

09 Lun

Recital Evgenj Kissin a S.Cecilia

11 Mer

Mostra su Pompei-Santorini

13 Ven

Guardando al 2020...

GENNAIO 2020 10 Ven

La musica ai tempi del Re Sole

17 Ven

Meraviglie dell’Uzbekistan come quella di Rameau, Lully e Charpentier che aveva lo scopo essenziale di allietare le giornate del re e di celebrarne la gloria.Il 17 invece seguiremo le tracce dell’antica via della seta, fermandoci in Uzbekistan. Lorenzo Raffi ci parlerà delle mitiche Samarcanda e Bukhara.Quanto ai viaggi abbiamo in programma Milano (10-12 Febbraio), una città che offre sempre molte novità, come per esempio l’imperdibile mostra sul grande pittore francese Georges de la Tour a Palazzo Reale, e poi Palermo (con Monreale, Erice, Segesta) dall’8 al 12 Marzo.

Ai nostri Soci e a tutti i lettori di “Tablet Roma” i più fervidi auguri di Buone Feste e di Buon Anno!

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Tutti i dettagli, quote di partecipazione, orari e contatti sono pubblicati nel “calendario” mensile di “Nuova Acanto”. Il calendario con tutti gli eventi di Gennaio uscirà il 15 Dicembre. Ricordiamo che gli eventi del venerdì pomeriggio sono riservati ai Soci; agli altri eventi possono accedere anche i Non-Soci, salvo disponibilità. Per informazioni e aggiornamenti : G.Menzio, 347.3738360; giuseppe.menzio@fastwebnet.it.


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BIORIVITALIZZAZIONE PEELING TRATTAMENTO CELLULITE CON ONDE D’URTO LINFODRENAGGIO AWT STORZ

LASER MACCHIE

L A S E R : CAPILLARI ROSACEA ACNE ONICOMICOSI MACCHIE SKIN RESURFACING

RINOFILLER AC. IALURONICO

BLEFAROLIFTING NON CHIRURGICO LASER

RINGIOVANIMENTO LASER CONTORNO BOCCA

Dott. Daniele D’Andria MEDICO CHIRURGO

DOCENTE DI MEDICINA ESTETICA Università degli Studi “G. D’Annunzio” - CHIETI

EPILAZIONE COMPATTAZIONE TESSUTI

Natale una parola che trasmette felicità solo a pronunciarla. Il più grande augurio che possiamo

TERAPIA ANTALGICA ANTINFIAMMATORIA

fare è che sia Natale ogni giorno! Un augurio a tutti i nostri pazienti che ci hanno dato fiducia e

TRATTAMENTO BRONCOPATIE -RUSSAMENTO-

che ci permettono di realizzare i loro sogni…


a cura di Giuseppe Menzio

Stato Pontificio e Città del Vaticano

Grazie alla cosiddetta “donazione di Costantino”, che Costantino I avrebbe concesso a papa Silvestro I, dal 321 alla Chiesa Cattolica Romana fu permesso di conservare la proprietà dei suoi possedimenti, la città di Roma con tutte le pertinenze. L’atto comparve per la prima volta nell’VIII secolo, quattrocento anni dopo Costantino. Già verso il 1000 fu messo in dubbio dallo stesso papa dell’epoca, il colto Silvestro II. Nel XV secolo fu definitivamente smascherato come falso dall’umanista Lorenzo Valla. E dopo il Concilio di Trento più nessuno, ai vertici della Chiesa, vi dette credito. Comunque altre donazioni furono fatte negli anni, fino a trasformare nel VII secolo il papato nel più grande proprietario terriero d’Italia. Alla fine del Regno Longobardo, la donazione di Sutri (728) da parte del Re Liutprando a favore di Papa Gregorio II costituì il nucleo dello Stato della Chiesa o Stato Pontificio. Durante il Rinascimento esso si estese notevolmente. Gran parte dei territori erano, però, solo nominalmente controllati dalla Chiesa, che si valeva di principi e signorotti locali, subendo però continue contestazioni da parte dei reggenti; ciò rese questi territori tra i più poveri e mal governati del paese.  Nel 1797 le forze francesi, guidate da Napoleone, s’impossessano di una vasta area dello Stato della Chiesa. Il 15 febbraio 1798 il popolo dichiara decaduto il potere del Papa Pio VI, proclamando la Prima Repubblica Romana, ma il 17 maggio 1809 la città viene annessa all’impero napoleonico. Nel 1815, il Congresso di Vienna ripristina la situazione territoriale precedente il periodo napoleonico, ponendo però lo Stato Pontificio sotto la protezione austriaca. Con i moti del 1848 Pio IX viene destituito e fugge a Gaeta. Si proclama la Seconda Repubblica Romana. Il papa però rientra a Roma nel 1849, grazie all’intervento delle truppe francesi che rimarranno poi fino al 1870. Nel 1860–1861, la formazione dello Stato Italiano comporta l’annessione della maggior parte dei territori dello Stato della Chiesa al Regno d’Italia. Lo Stato Pontificio cessa di esistere il 20 Settembre 1870, quando i bersaglieri entrano attraverso la breccia di Porta Pia. La rottura tra Chiesa e Stato Italiano durerà fino al 1929, quando con la firma dei famosi Patti Lateranensi viene creata la Città del Vaticano.

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La Chiesa ha sempre usufruito di messaggeri, detti “cursores” per comunicare con ogni parte del mondo, fin dai tempi più remoti. Le più importanti abbazie e conventi avevano un servizio postale proprio, con messaggeri a cavallo, o si servivano di frati a piedi. I frati questuanti erano utilizzati anche dai privati per l’inoltro delle loro missive. Anche se non va dimenticato che in

Una bella busta dello Stato Pontificio con francobollo da 2 bajocchi verde-oliva (e coppia di segnatasse del Regno d’Italia) da Roma, 31.12.1866 per Poggio Mirteto. Notare anche il suggestivo indirizzo. quel periodo pochissime persone sapevano leggere e scrivere e inoltre molto raramente si facevano viaggi (salvo i pellegrinaggi) e quindi non vi era una reale necessità di scrivere. Soltanto con il fiorire dei commerci e delle arti e la conseguente nascita di una classe sociale ricca e potente, la borghesia, aumenterà il bisogno di comunicazione a distanza. Nasceranno allora le cosiddette poste delle Università e poste dei mercanti. Dopo il 1460 i Tasso furono chiamati ad organizzare le Poste Pontificie, incarico che manterranno fino al 1539. E finalmente nel 1852 vengono emessi i primi francobolli dello Stato Pontificio. Segue un’altra serie nel 1867, ed una terza nel 1868. La breccia di Porta Pia mette fine anche all’utilizzo dei francobolli dello Stato Pontificio. Il 29 luglio 1929 si stipula tra la Città del Vaticano e lo Stato Italiano una convenzione per l’esercizio dei servizi postali ed il 1° agosto viene emessa la prima serie di francobolli della Città del Vaticano, detta della “Conciliazione” con l’effigie di Pio XI. È la più pregata serie del Vaticano.



Tablet Territorio

di Bergonzini Flavio - Coordinamento di Sicurezza Idraulica Municipio X

Piogge e Temporali Nel nostro Municipio, le piogge hanno sempre caratterizzato lo svolgimento delle normali attività, a causa della loro intensità. Purtroppo, un sistema fognario non adeguato legato ad un’antropizzazione eccessiva, a volte incontrollata, hanno causato ripetute perdite di beni e in alcuni casi una vera e propria ombrofobia nei cittadini. I fenomeni estremi, si sono susseguiti sempre più frequentemente (questo a dimostrazione che le alluvioni ci sono sempre state, ma a distanza decennale) a causa del riscaldamento globale e ad altri fattori legati alla natura. Ma veniamo ai dati. I primi fenomeni alluvionali risalgono al lontano 1986 e 1988. La prima alluvione recente ci fu il primo novembre 2002, quando esondarono i canali di scolo lungo la via dei Romagnoli da Dragoncello ad Ostia Antica. Poi dobbiamo arrivare al 16 dicembre 2009, quando dopo giorni di pioggia, tra i 20 e i 30 mm, una “Supercella” scaricò 100 mm in poco più di 6 ore. Ed ancora l’episodio del 20 ottobre 2011 quando all’Infernetto morì una persona a causa delle grandi piogge. Ricordiamo che a Roma centro caddero fino a 130mm di pioggia, in circa due ore; un dato assolutamente straordinario se consideriamo che la media mensile di ottobre per Roma è di 87mm. Successivamente il 31 gennaio 2014, dopo un inconsueto Scirocco, (che qui solitamente non porta piogge violente ma solo costanti) un temporale scaricò

nella notte 154 mm su Ostia, mentre a pochi chilometri esattamente a Fiumicino, solo 50 mm. In questo caso si trattò di un “temporale autorigenerante”. L’anno 2014 si concluse con 1175 mm di pioggia. Il 2015 con soli 684 mm. Il 2016 con 842 mm. Il 2017 con 637 mm, l’anno della super estate calda, ma con un nubifragio 10 settembre con 135 mm in qualche ora. Il 2018, ancora sopra i 1000, con ben 1098 mm ed un picco di 75 mm il 30 agosto. Il 2019, a fine novembre stiamo a soli 557 mm. Il problema principale non è solo quanta pioggia cade, ma quanta ne fa in poco tempo. Se l’intensità (Rain Rate) è di oltre 70 mm/h, la situazione dalle nostre parti può diventare preoccupante. Per quanto riguarda i temporali, teniamo a mente questi due tipologie di fenomeni meteo: • Temporale Autorigenerante (fig.1) – Riscontrabile più diffusamente in prossimità delle aree costiere. Si autoalimenta grazie alla convergenza di aria calda umida e fredda più secca, si riconosce dal satellite, per la sua conformazione a V (V shaped), porta quantitativi di pioggia a volte eccezionali. • Supercella (fig.2) - temporale che si alimenta e ruota su sé stesso, aspirando aria intorno a sé dall’esterno, ed è responsabile anche di tornado e trombe marine. Anche questo fenomeno porta a copiose piogge. Ecco perché noi meteorologi monitoriamo ogni singolo evento, in quanto potenzialmente pericoloso.




Tablet Natura

di Alessandro Polinori – Vicepresidente Lipu – BirdLife Italia – Responsabile CHM Lipu Ostia Gufo reale - foto di Marco Lambertini

Civetta - foto di Luca Sebastiani

Gufo comune Foto di Luigi Sebastiani

I signori della notte: alla scoperta dei gufi Silenziosi signori della notte, i gufi da sempre rappresentano il nostro punto di contatto con la parte più misteriosa della natura ed un simbolo di grande saggezza. Creature ancestrali, in quasi tutte le culture antiche sono considerati animali magici che, per la loro straordinaria capacità di vedere al buio, rappresentano in tanti miti la profezia e la chiaroveggenza. Nell’antica Cina i giorni del gufo erano quelli perfetti per forgiare spade invincibili e specchi magici. Per gli indiani d’America il gufo protegge gli uomini durante la notte e, viaggiando nell’oscurità, diventa messaggero del mondo dei defunti. Nella tradizione degli aborigeni dell’Australia meridionale rappresenta lo spirito femminile e per questo è rispettato e protetto. Il gufo comune non può muovere gli occhi, ma ha l’incredibile capacità di ruotare il collo fino a 270° gradi. Questa particolarità, unita al caratteristico piumaggio della testa a forma di “occhiali”, ha contribuito ad accrescere il mito del gufo come simbolo di saggezza e conoscenza. Nelle fiabe classiche è spesso rappresentato come un animale che dispensa consigli e aiuta l’eroe a salvarsi. La figura del gufo saggio compare in molti cartoni animati di Walt Disney, tra cui la Spada della Roccia, dove troviamo il gufo Anacleto aiutante di Mago Merlino,

Bambi o le avventure di Winnie the Pooh. Ma la vera mania per gufi e civette esplode dopo il successo della saga di Harry Potter della scrittrice inglese J.K.Rowling, in cui i gufi sono i compagni di maghi e streghe di successo e sono i postini della scuola di magia di Hogwarts. Lo stesso Harry ha come amica Edwige, una splendida civetta delle nevi. Da una parte tale successo ha contribuito a cancellare stupide superstizioni, ma, dall’altra, ha aumentato a dismisura l’acquisto di rapaci notturni, indebitamente utilizzati come animali da compagnia. Il gufo ha un aspetto così elegante che sembra fatto apposta per essere disegnato, tanto che il primo gufo illustrato comparve nelle grotte di Chauvet, nel sud della Francia, circa 32.000 anni. Gli egizi utilizzavano gufi nei sigilli e negli amuleti delle mummie, inoltre esistono almeno due geroglifici che rappresentano gufi. Nell’arte greca gufi e civette sono un po’ dappertutto, le civiltà precolombiane come i Maya e i Moche ci hanno lasciato decine di reperti in terracotta raffiguranti gufi che avevano il compito di presiedere gli antichi rituali di queste popolazioni. Oggi i rapaci notturni sono uno dei temi preferiti dai produttori di artigianato e le bancarelle di fiere e mercatini sono invase dai loro simpatici occhietti in ciondoli e portafortuna, sconfiggendo l’idea di gufo come simbolo del malaugurio. In Italia vivono 9 specie di rapaci notturni, con ruoli fondamentali nell’ecosistema, come tenere sotto controllo la popolazione dei roditori. Il Gufo reale è la specie più grande e rara, la cui sopravvivenza è a rischio

soprattutto a causa di attività umane. Ad esempio, l’abbandono delle pratiche agricole tradizionali a favore di un’agricoltura moderna ed intensiva ha profondamente cambiato il panorama delle nostre campagne, anche in montagna. Ma la più grande minaccia per questo splendido rapace è rappresentata dai tralicci dell’alta tensione, che causano ogni anno numerose morti accidentali per elettrocuzione o collisione. In generale tutti i rapaci notturni sono influenzati negativamente anche dal traffico stradale e ferroviario, così come da veleni e colle per topi (si ricorda che l’utilizzo della colla per topi è vietato nell’ambito del Comune di Roma). La Lipu da sempre si impegna per la loro conservazione, ad esempio sviluppando azioni volte alla messa in sicurezza delle linee elettriche ad alta tensione, alla diffusione di buone pratiche agricole e di un corretto rapporto con questi animali, contrastando dal punto di vista culturale il loro utilizzo in spettacoli di falconeria o rievocazioni storiche. Inoltre, nei nostri Centri recupero, arrivano centinaia di questi meravigliosi animali, che possiamo curare e restituire alla natura grazie al lavoro dei nostri volontari e operatori e al sostegno di Soci Lipu e donatori. In periodo natalizio tutti noi possiamo aderire alla campagna Lipu “Un Natale per la Natura”, scegliendo tra tre diversi pacchi a tema di prodotti biologici, uno dei quali proprio dedicato al nostro amato gufo. Azioni concrete, affinché questi meravigliosi signori della notte possano continuare ad affascinare grandi e piccini. Per info: alessandro.polinori@lipu.it – www.lipu.it



L’avvocato risponde

a cura dell’avvocato Federica Lorenzetti - lorenzettiavv@gmail.com - 06.56305241

L’assegno divorzile ed i nuovi principi di attribuzione. Salve a tutti e ben ritrovati. In questo mese Vi voglio parlare di un argomento molto recente che ha di fatto rivisitato i principi in base ai quali può essere riconosciuto il diritto a percepire l’assegno divorzile da parte dell’ex coniuge. Gli orientamenti di certo opposti, si sono succeduti nel tempo, sino ad arrivare al noto intervento delle Sezioni Unite, che con la recente sentenza n. 18287 dell’11 luglio 2018 hanno adottato una linea interpretativa di rottura rispetto al passato delineando i seguenti principi: A) abbandono sia del criterio legato al tenore di vita che a quello della autosufficienza economica del

richiedente; B) disconoscimento di una funzione meramente assistenziale all’assegno divorzile, a favore di una natura composita dello stesso, che alla funzione assistenziale unisce quella perequativa e compensativa; C) abbandono di una concezione astratta del criterio di “adeguatezza/inadeguatezza dei mezzi”, a favore di una visione concreta, relativa allo specifico contesto coniugale; D) valutazione dell’intera storia coniugale e prognosi futura, determinando l’assegno in base all’età e allo stato di salute dell’avente diritto, nonchè alla durata del vincolo coniugale; E) potenziamento del profilo perequativo - compensativo dell’assegno, accertando in maniera rigorosa il nesso causale esistente tra scelte familiari e situazione del richiedente al momento di scioglimento del vincolo coniugale. Pertanto il Giudice chiamato a

decidere sulla richiesta di attribuzione dell’assegno divorzile dovrà comparare le condizioni economico – patrimoniali delle parti e laddove dovesse risultare che il richiedente è privo di mezzi adeguati o è oggettivamente impossibilitato a procurarseli, dovrà accertare rigorosamente le cause di questa sperequazione alla luce dei parametri indicati all’art. 5 sesto comma della Legge n. 898/1970, valutando se la sua situazione dipenda dal contributo che il richiedente ha apportato al nucleo familiare e alla creazione del patrimonio comune, sacrificando le proprie aspettative personali e professionali in relazione alla sua età e alla durata del matrimonio. Dopo aver espletato le predette valutazioni, dovrà quantificare l’assegno divorzile, assicurando all’avente diritto un livello reddituale adeguato al contributo fornito come sopra indicato.

CINEMA TEATRO SAN TIMOTEO

Programma Dicembre 2019 / Via Apelle, 1 - Casalpalocco - tel. 06.50916710 - 371.4355129 programmazione@cineteatrosantimoteo.com - www.cineteatrosantimoteo.com seguici su: Instagram / Facebook - biglietto 5 euro + carta fedeltà Sabato 7 dicembre 21,15 Domenica 8 dicembre 16,30-21,15 IL GIORNO PIU’ BELLO DEL MONDO di Alessandro Siani con Alessandro Siani, Stefania Spampinato Commedia 104’

Giovedì 12 dicembre 21,15 Sabato 14 dicembre 16,30 GEMINI MAN

Sabato 14 dicembre 21,15 Domenica 15 dicembre 16,30-21,15 SE MI VUOI BENE

di Fausto Brizzi con Claudio Bisio, Sergio Rubini, Flavio Insinna Commedia 100’

Venerdì 27 dicembre 16,30 – 18,45 Sabato 28 dicembre 16,30 – 21,15 Domenica 29 dicembre16,30 – 21,15 FROZEN 2 – Il segreto di Arendelle

Sabato 21 dicembre 21,15 Domenica 22 dicembre 16,30-21,15 L’UOMO DEL LABIRINTO

Prossimamante IL PRIMO NATALE

di Edward Norton con Edward Norton, Bruce Willis Drammatico, Noir 144’

di Donato Carrisi con Toni Servillo, Dustin Hoffman Thriller, Drammatico 130’

di Chris Buck, Jennifer Lee dopp. Serena Autieri, Idina Menzel Animazione, Avventura, Fantasy, Musicale 103’

di Salvatore Ficarra, Valentino Picone con Salvatore Ficarra, Valentino Picone Commedia

tablet

di Ang Lee con Will Smith, Ilia Volokh, Clive Owen Azione, Fantascienza 117’

Giovedì 19 dicembre 21,15 Sabato 21 dicembre 16,30 MOTHERLESS BROOKLYN – I segreti di una città

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Scadenzario Fiscale Anna Maria De Calisti commercialista

Lo Studio De Calisti A.M. è lieto di essere tra i primi ad augurare a tutti i lettori un Natale colmo di serenità ed un proficuo 2020.

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Con la scadenza del 2 dicembre chi ha scelto di rateizzare scade la 6° Rata per le imposte dovute quali Irpef, Addizionali, Cedolare secca, IVA, Ires, Irap. Inoltre entro il 2 dicembre scade la presentazione della dichiarazione dei redditi Mod. PF, SP, SC 2019. Si rende noto ai Lettori titolari di Partita IVA soggetti ad IVA, che il 2 dicembre scade la presentazione in via telematica della Comunicazione periodica IVA relativa al 3° trimestre 2019. Si informano i Lettori che in data 2 dicembre scade l’Esterometro per coloro che sono titolari di Partita Iva ed hanno effettuato operazioni da e verso operatori non residenti.

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Si rammenta che avendo dipendenti o collaboratori occasionali, la scadenza del 16 dicembre prevede: IRPEF, Ritenuta d’acconto, contributi INPS. Inoltre per il 16 dicembre per i proprietari di immobili è dovuta la 2° rata IMU/TASI ( escluse le abitazioni principali). Si rende noto che, entro il 16 dicembre coloro che sono titolari di Partita Iva e si trovano sotto un regime IVA mensile dovranno effettuare il versamento.

18

Chi non ha potuto pagare omettendo imposte e ritenute (non versate o versate in misura insufficiente entro il 18 novembre 2019), con l’opportuno calcolo può ravvedersi entro il 18 dicembre.

19

Entro il 19 dicembre riguardo le transazioni finanziarie si dovrà effettuare il versamento dell’imposta sulle negoziazioni ad alta frequenza relative alle azioni, agli strumenti finanziari partecipativi, ai titoli rappresentativi, ai valori mobiliari e agli strumenti finanziari derivati effettuate dai soggetti deleganti.

27

Con la scadenza del 27 dicembre coloro che ne sono soggetti, devono presentare gli elenchi riepilogativi Intrastat. Si rammenta inoltre che il 27 dicembre alcuni titolari di Partita Iva, verseranno mediante F24 se dovuto l’acconto IVA relativo all’anno 2019.

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Entro il 30 dicembre scade il versamento del saldo Irpef, Addizionali, Cedolare secca risultante dalla dichiarazione dei redditi 2019, dovuta dal soggetto deceduto per l’anno d’imposta 2018, senza alcuna maggiorazione. Si rinnova ai lettori che lo Studio essendo anche CAF CGN è in grado di fornire ulteriori servizi tra cui: 730 per coloro che sono dipendenti, collaboratori, pensionati. Mod. Redditi IRAP e 770 Successioni. Lo Studio ringrazia per l’attenzione dei lettori e rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed augura a tutti Buon Natale e Felice anno nuovo. Studio De Calisti Anna Maria Via Leonardo Mellano 72 - 00125 Roma - 06/52352585 cell. 3333087137 - e-mail: amdec@libero.it

Lo Studio offre servizi di consulenza del lavoro



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