GRANELLI DI SABBIA Al tempo dei tempi, tutta la terra era verde e fresca come una foglia appena spuntata. Allah disse agli uomini: – Questo giardino fiorito è vostro, ma, ogni volta che voi compirete un’azione malvagia io lascerò cadere sulla terra un granello di sabbia e l’acqua e gli alberi potrebbero sparire per sempre. Per molto tempo gli uomini ricordarono le parole di Allah. Un brutto giorno, però, due beduini litigarono per un cammello e Allah gettò sulla terra un granello di sabbia così minuscolo che nessuno se ne accorse. Passarono i giorni e gli uomini continuarono a ingannarsi, a rubare, a combattere uno contro l’altro, tribù contro tribù. In poco tempo, la terra fu coperta dalla sabbia: furono seppelliti i pascoli e i campi verdi, cancellati i corsi dei ruscelli, allontanate tutte le bestie. Così si creò il deserto e da allora le tribù vagarono tra le dune, pensando con nostalgia alla verde terra perduta per sempre. Leggenda del Marocco
Rispondi.
Com’era la terra al tempo dei tempi? .............................................................. ..............................................................
Che cosa disse Allah agli uomini? .............................................................. ..............................................................
Che cosa vuole spiegare questa leggenda? .............................................................. ..............................................................
Come si comportarono gli uomini? .............................................................. ..............................................................
Che cosa successe? .............................................................. ..............................................................
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Prova tu a inventare una leggenda per spiegare:
– perché le giraffe hanno il collo lungo; – perché gli alberi perdono le foglie.
O.A. - Leggere e comprendere una leggenda. Trasversalità: educazione alla cittadinanza (conoscere narrazioni di altre culture e esplicitarne i valori sottesi).