PIOGGIA DI PRIMAVERA Mentre la terra era ancora immersa nel riposo invernale, una lunga pioggia leggera è scesa a cullare la fine del suo sonno. La terra sentiva, ma ancora non si svegliava. Dolce dormire. Sorrideva dietro le palpebre chiuse, a sentirsi frugare tra l’erba, a sentirsi toccare le violette ancora nascoste. Picchiettandola con le lunghe dita leggere, la pioggia le faceva il solletico e le diceva piano piano: – Svegliati!
E mormorava ancora: – Svegliati! E poi: – Su, su! È l’ora, vestiti! E la terra fingeva ancora di dormire, perché nulla era più dolce di quella carezza leggera e di quel dormiveglia. Alla fine ha aperto gli occhi delle margheritine ed è rimasto un odore di terra bagnata nei giardini. A. Campanile, Cantilena all’angolo della strada, Trevere
Rispondi.
Che cosa cerca di svegliare la terra dal lungo sonno invernale? ..............................................................................................................................................
Perché la terra non vuole svegliarsi? ..............................................................................................................................................
La pioggia diventa più insistente. In che modo? ..............................................................................................................................................
Che cosa succede alla fine? ..............................................................................................................................................
In questo brano la terra fa delle azioni tipicamente umane. Quali? .............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................. O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.
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