Outdoor Magazine #07-08/2023 - Speciale ORBDAYS

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SPECIALE ORBDays 9-10 LUGLIO RIVA DEL GARDA Allegato redazionale di Outdoor Magazine n. 7/8anno 16luglio/agosto 2023 TEST PRODOTTI WORKSHOP EXPERIENCE PRESENTAZIONI SHOWROOM NETWORKING OLTRE 220 MARCHI 1.200 RETAILER PER 500 INSEGNE 2.800 OPERATORI DEL SETTORE

THERE IS A MOUNTAIN FOR EVERYONE.

RIBELLE TECH 3 HD
HERVÉ BARMASSE

SPECIALE ORBDAYS

Editore: MagNet Srl SB - Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO - Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI

Contributors: SUSANNA MARCHINI, PIETRO ASSERETO, FRANCESCA CASSI, SARA CANALI, TATIANA BERTERA, MANUELA BARBIERI, CRISTINA TURINI, DAVIDE BERTAGNA, BENEDETTA BRUNI, MARGHERITA BONALUMI, VERONICA PIANON

Art director: ROSANGELA BARNI

Fotografi: SIMONE COMI, LUCA MATASSONI, CAMILLA PIZZINI, GIACOMO TONOLI

Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Via Tertulliano, 68 - 20137 - Milano

Tel: 02.87245180 Fax: 02.87245182 - redazione@outdoormag.it - www.outdoormag.it

Allegato redazionale di Outdoor Magazine n. 7/8 – anno 15 – luglio/agosto 2023

Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 novembre 2007

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali.

In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet Srl SB

il 31 luglio 2023

3 SOMMARIO
in redazione
Responsabile dati: Benedetto Sironi Chiuso
REPORT E NUMERI LA NONA EDIZIONE TRA CERTEZZE E SORPRESE 4 CARBON NEUTRALITY E RESPONSABILITÀ 5 MAIN PARTNER POLARTEC UNA SOLUZIONE PER TUTTI 6 HDRY UN’ALLEANZA SEMPRE PIÙ FORTE 6 VIBRAM DALLA TEORIA ALLA PRATICA 7 WORKSHOP AKU , LA COMMUNITY E “PIONIERI”. PARLA PETER MOSER 8 HIGHSNOBIETY, L’INCONTRO TRA OUTDOOR E MODA 10 DAVIDE CAVALIERI: COME ISPIRARE IL CONSUMATORE? 11 PRESENTAZIONI E TEST ULYSSES L’ANTEPRIMA MONDIALE DEL BRAND 12 OUTBACK’97 DAL TIROLO ALLA PUGLIA CON KHOLA E TIBERINO 14 TECNICA AGATE PROJECT, DALLE DONNE PER LE DONNE 15 SCOTT IL TRIS DI CALZATURE PER IL FUORISTRADA 16 MICO GIANCARLO MAGLI E LE SUE 30 MARATONE IN 30 GIORNI 17 LA SPORTIVA ALL AROUND: ALPINISMO, ARRAMPICATA E TRAIL RUNNING 20 ASICS FUJI SPEED 2 PER LIBERARE LA MENTE 22 DOLOMITE NIBELIA, CAREZZA E (FAST) HIKING VISTA LAGO 24 SCARPA IN FERRATA CON LA RIBELLE TECH 3 HD 26 BROOKS DA LIVIGNO A RIVA CON LE NOVITÀ TRAIL RUNNING 28 ADIDAS TERREX LA LINEA PRESENTATA DAI GEMELLI DE MATTEIS 29 PETZL ALLA FALESIA DELLA PONTA IN SICUREZZA CON NEOX 30 CMP FAST HIKING CON MARCO OLMO, SIGNORE DEL DESERTO 32 THE NORTH FACE LA VECTIV SUMMIT PRO SULLA STRADA DELLA PONALE 33 KAILAS UNA COLLABORAZIONE A TUTTO TONDO CON FRANCO COLLÉ 34 FOTOGALLERY 18

TRA CONFORTANTI CERTEZZE E GRADITE SORPRESE

Ben 115 espositori per 220 marchi, 1.200 retailer in rappresentanza di 500 insegne e 2.800 operatori complessivi per due giorni di fiera: questo il bilancio finale della nona edizione degli ORBDAYS 2023

In un periodo di mercato certamente più incerto e difficoltoso rispetto a quello delle precedenti stagioni, non mancano alcune solide certezze. Tra queste, possiamo (e dobbiamo) dirlo, ci sono gli Outdoor & Running Business Days, che si confermano l’appuntamento chiave per l’outdoor e running industry italiana (e non solo). Già, perché la nona edizione, andata in scena il 9 e 10 luglio a Riva del Garda, è stata una piacevole e attesa conferma. Nella quale, comunque, come accade ogni anno, non sono mancate davvero numerose sorprese e gradite novità.

I NUMERI - Tra espositori, aziende in visita, agenti, negozianti, media e altri addetti ai lavori, sono state più di 2.800 le persone che hanno varcato la soglia del quartiere fieristico e animato i due padiglioni dedicati. Importanti new entry lato espositori hanno sottolineato quanto l’interesse da parte delle aziende verso questo appuntamento sia sempre in crescita. Tra queste, hanno fatto il proprio esordio in fiera brand come adidas Terrex, CamelBak, Dinamo, Kailas, Keen, Mammut, Merrell, NNormal, Picture, Rafiki, Salomon, Smellwell, Ulysses, Rupe e Spaghetti Boulder. Nomi che si vanno ad aggiungere alle tantissime e prestigiose aziende che già da vari anni sono presenti con entusiasmo all’evento (in molti casi fin dal primo anno). Con questa edizione, ORBDAYS si riconferma l’evento di assoluto riferimento in Italia per i settori outdoor e running. Un appuntamento unico e non replicabile dove tutti gli operatori possono incontrarsi in un ambiente favorevole per lavorare e confrontarsi, oltre che vivere due giornate intense e produttive, ricche di tantissimi momenti di vario genere, lavorativi e non solo.

I MAIN PARTNER - Un successo reso possibile anche grazie al supporto di tutti i brand coinvolti, tra i quali va un plauso particolare ai tre main partner: HDry, Polartec e Vibram. La loro partecipazione è stata fondamentale, non solo come sponsor dell’evento, ma anche per i preziosi contenuti condivisi con il pubblico della fiera. Tra i vari interventi, da sottolineare anche il loro coinvolgimento nel talk “Outdoor & Fashion: come cambia il consumatore e come rispondono i brand?”. Un workshop che ha suscitato grande interesse, con la sala piena e numerosi operatori di livello presenti per ascoltare prima l’inedita presentazione sull’evoluzione del pubblico dell’outdoor da parte di Remo Morretta, brand partnerships director di Highsnobiety. Dopo di lui sono intervenuti Matteo Tolio (sales & marketing manager Polartec), Nicoletta Di Vita (global sales director di Vibram), Matteo Morlacchi (co-founder e innovation director di Altexa, proprietaria del marchio HDry) e Claudio Marenzi, presidente di Montura, per quello che si è rivelato uno dei momenti più interessanti e stimolanti di questi ORBDAYS. A completare il quadro delle collaborazioni istituzionali anche Regione Trentino, Riva Fiere e Climate Partner, presente in fiera con i propri rappresentanti e partner prezioso per rendere l’evento sempre più attento e responsabile in collaborazione con Green Media Lab, calcolando le emissioni di carbonio, individuando le azioni per una loro diminuzione e infine i progetti di compensazione.

ITALIAN OUTDOOR GROUP - A caratterizzare l’area centrale del padiglione

C2 , è stata come di consueto la Piazza IOG: un’area allestita con piante, cortecce e tavolini pronta ad accogliere i visitatori in puro stile outdoor. Uno spazio dedicato non solo a numerose presentazioni da parte delle aziende associate, ma anche al networking, al confronto, al reciproco scambio di informazioni. Qui, sono stati accolti anche i buyer esteri provenienti da vari paesi di tutto il mondo coinvolti grazie alla pluriennale collaborazione tra Assosport e ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane). I quali hanno avuto poi la possibilità di vivere questa intensa due giorni e incontrare decine di aziende per consolidare i rapporti o crearne di nuovi. Sempre in piazza IOG, grazie alla presenza dei rappresentanti di ISPO, è stato poi presentato in via ufficiale, dopo l’esordio a OutDoor by ISPO, il progetto “Italian Village”, che tornerà anche nell’edizione invernale di novembre della fiera.

MOMENTI DI FORMAZIONE - Quest’anno, due proiezioni hanno emozionato il pubblico della sala workshop: il film Pionieri, che racconta la grande e suggestiva impresa sulle Pale di San Martino dell’alpinista e ambassador AKU Peter Moser; “Sketching the future”, il film dedicato a Kilian Jornet, alla sua leggendaria figura di atleta (e non solo) e alla creazione del suo nuovo brand NNormal. Nel pomeriggio Davide Cavalieri ha portato sul palco l’analisi degli attuali e futuri scenari relativi alla distribuzione con il suo talk “Come si evolverà il negozio del futuro tra spazi fisici e omnicanalità: rischi e opportunità”. Lo spazio ha ospitato anche il tavolo di confronto dedicato ai negozianti a cura di Italian Outdoor Group. Il tema del dibattito “Distribuzione e industria: una visione condivisa” è stata l’occasione per coinvolgere entrambe le parti in un confronto diretto a proposito dell’attuale rapporto che sussiste tra le due parti.

NUMERI

12.000 mq occupati 2.800 addetti ai lavori 1.200 negozianti 500 punti vendita 220 marchi presenti 100 tra guide alpine, atleti e ambassador 90 persone dello staff organizzativo

4 SPECIALE ORBDAYS NUMERI

WORKSHOP, TEST E PRESENTAZIONI - Due giorni intensi di presentazioni inedite, anteprime mondiali, momenti di formazione e test prodotto che hanno stimolato più che mai il confronto tra gli addetti ai lavori. Nello specifico, sono state oltre 30 le attività outdoor e running che hanno ricoperto tutte le discipline regine dell’outdoor estivo: road running, trail running, climbing, trekking, bike. Il tutto accompagnato dai prodotti di numerosi brand del settore. Per citarne alcuni, 3T e Dinamo, adidas Terrex, Altra, ASICS, Brooks, CMP, Dolomite, Fila, Garmont, Kailas, Karhu, La Sportiva, Mizuno, NNormal, ON, Ortovox, Petzl, The North Face e Vibram FiveFingers. Non è mancato lo storico appuntamento all’alba con la morning run, quest’anno capeggiata da SCARPA insieme a Petzl e Leki. In aggiunta, due grandi novità per l’edizione 2023: un percorso ad hoc per testare le gravel di 3T grazie all’iniziativa del brand di integratori Dinamo e un’attività speciale dedicata a negozi e media sulla ferrata Rio Sallagoni per testare il nuovo Ribelle Tech 3 HD firmato SCARPA, in partnership con HDry, Polartec, Vibram con il supporto tecnico di Petzl e Julbo Occhiali.

Tutti i test sono stati guidati da un pool di ambassador e atleti d’eccezione: tra gli altri citiamo Giorgio Calcaterra per BV Sport, Marco Olmo per CMP, Franco Collè per Kailas, Pietro Dal Prà e Jonathan Wyatt per La Sportiva e Marco De Gasperi per SCARPA.

OLTRE LA FIERA - La sera del 10 luglio, la scenografica location della Spiaggia degli Olivi è stata animata da un aperitivo open air con tutti i partecipanti. Un party con centinaia di persone nel quale non è mancato nulla. Un concerto inedito con i componenti della Gaudats Junk Band e la loro strepitosa performance utilizzando unicamente strumenti assemblati con materiali riciclati, un’esibizione di danza delle ballerine Alpenplus e l’immancabile dj set by Datyfray.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI - Non ci resta che concludere ribadendo l’emozionante notizia comunicata durante la fiera. Siamo entusiasti di ricordarvi il nostro attesissimo evento invernale che quest’anno, per la prima volta, si duplica. Con la collaborazione di Skimodays, questo inverno ci saranno ad aspettarvi due appuntamenti sulla neve: un evento b2 b a Ponte di Legno - Tonale il 28 e 29 gennaio e uno b2 c a Santa Caterina Valfurva in Valtellina dal 15 al 17 marzo.

SAVE THE DATE

wbdays 28-29 gennaio 2024

skimofestival 15-17 marzo 2024

EVENTO RESPONSABILE CARBON NEUTRALITY E ATTIVITÀ SOSTENIBILI

UN

Gli ORBDAYS si distinguono da sempre per l’attenzione al rispetto dell’ecosistema, impegno alla base di tutta la programmazione. E anche quest’anno, l’edizione si conferma carbon neutral. Il processo verso questo rinnovato traguardo è stato possibile grazie alle analisi interne e di fattibilità svolte su tutte le aree di organizzazione dell’evento da Green Media Lab, che ha poi elaborato le informazioni per renderle un parametro logistico. Sono state quindi stilate delle linee guida specifiche per espositori e partecipanti e portate avanti iniziative e raccomandazioni di carattere generale volte alla riduzione del proprio impatto: promozione di carpooling e mobilità a due ruote, corretta gestione della raccolta differenziata, catering 50% vegetariano, riduzione dei materiali cartacei. Inoltre, è stato stretto un accordo con Climate Partner, che tramite l’utilizzo del proprio tool offrirà l’opportunità di calcolare le emissioni prodotte e compensare quelle non mitigabili tramite crediti di carbonio. Nello specifico, si è scelto di acquistare crediti provenienti da un progetto volto a favorire l’utilizzo di energia eolica a Yagdir, in India, dove è ancora molto frequente utilizzare invece metodi di combustione. Ma la responsabilità ambientale dell’evento non si è fermata alle sole iniziative di mitigazione e compensazione: all’interno della fiera, non sono mancati esempi di brand ed enti no-profit con propositi per il riutilizzo, la rinascita, la valorizzazione del second hand.

FERRINO – “TAGLIA, STRAPPA, CUCI” “Taglia, strappa, cuci” è il workshop sull’upcycling tenuto da Ferrino dedicato al riutilizzo creativo di oggetti e materiali; nel suo caso, a come una tenda dismessa dal suo utilizzo originario non debba necessariamente incontrare una brutta fine dopo anni di fidato servizio, bensì possa trovare una rinnovata utilità. Il brand torinese, con l’aiuto dei propri modelist, durante la fiera ha mostrato come trovare soluzioni pratiche e facilmente realizzabili di riutilizzo delle sue tende arrivate alla fine del loro corso. Sacca, telo da pic-nic o copri zaino: ogni seconda vita conta quando a ringraziare è l’ambiente.

IN YOUR SHOES

Il progetto “In Your Shoes” raccoglie calzature da running usate in tutto il mondo e le spedisce in Kenya e in Nepal, supportando così le comunità di sportivi e dando a delle scarpe altrimenti inutilizzate un valore inestimabile. Nelle regioni centrali del Kenya esiste un piccolo villaggio, chiamato Iten, da cui provengono i corridori più forti del mondo, dove ogni giorno atleti di tutte le età combattono per cambiare la propria esistenza attraverso il running. Lì, un paio di scarpe è un biglietto per un futuro diverso. In Nepal invece le scarpe sono destinate agli sherpa, per sostenere i chilometri di cammino che questi devono affrontare per mantenere le loro famiglie, spesso con calzature inadatte alle temperature e ai sentieri. Un’iniziativa che permette di legare persone distanti grazie al valore di una scarpa che per qualcuno ha perso le sue qualità, ma che per qualcun altro è sintomo di cambiamento.

5 SPECIALE ORBDAYS NUMERI
La due giorni conferma la sua attenzione all’ambiente e alle pratiche sociali per condividere un messaggio sempre più urgente nel nostro settore. Grazie anche a partner d’eccezione
_ di Benedetta Bruni
©
Isella
Carolina

SPALLA A SPALLA

Anche quest’anno i noti ingredient brand HDry, Polartec e Vibram sono stati solidi sostenitori dell’evento.

Aziende prestigiose e di riferimento, ideali per creare connessioni importanti

Tra un mare di grandi novità, trovano spazio anche alcune piacevoli conferme. Come la presenza di tre main partner prestigiosi: HDry, Polartec e Vibram. Marchi di assoluto riferimento nel mondo sport e non solo, che per loro natura sono in grado di creare

connessioni importanti. La loro partecipazione è stata un grande valore aggiunto anche durante le varie presentazioni dei brand partner in cui c’è stata l’opportunità di approfondire tecnologie, mescole, tessuti e altre soluzioni utilizzate per la realizzazione dei prodotti.

ALL’INSEGNA DELLA FIDUCIA RECIPROCA

L’ingredient brand è stato protagonista di una presentazione domenica alle 15.30 sulle caratteristiche, applicazioni e vantaggi della propria tecnologia, condotta dal co-founder Matteo Morlacchi. Quest’ultimo era presente anche il giorno seguente alle 11.30 quando, in sala Workshop, è andato in scena il dibattito “Outdoor & Fashion: come cambia il consumatore e come rispondono i brand?”, a cura di Remo Morretta di Highsnobiety con l’intervento, tra gli altri, di Claudio Marenzi (Herno–Montura). HDry ha sponsorizzato anche la via ferrata in programma lunedì alle 7.00

HDRY POLARTEC

UNA SOLUZIONE PER TUTTI (ANCHE PER LO STAFF)

Il brand americano ha fornito l’abbigliamento allo staff, ovvero le t-shirts 66°North realizzate in Polartec Delta con trattamento antiodore bio-based Fresh Face, derivante dall’estratto di menta biologica. Ma non è finita qui. Nel welcome gift, Polartec ha omaggiato tutti i presenti con una he-

adband realizzata in Polartec Power Dry. Come HDry, Polartec era presente alla presentazione “Outdoor & Fashion: come cambia il consumatore e come rispondono i brand?”, così come alla ferrata Rio Sallagoni avendo collaborato con SCARPA alla realizzazione dello scarpone Ribelle Tech 3 HD. Nello stand del brand vi era poi un photo boot dove è stato possibile scattare fotografie divertenti e iconiche da conservare come ricordo della fiera.

INFO : polartec.com

6 SPECIALE ORBDAYS MAIN PARTNER
INFO : HDRY.com
MATTEO TOLIO MATTEO MORLACCHI

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

Oltre alla sponsorizzazione dell’evento e di alcuni test, il brand ha presentato due panel incentrati sul benessere del piede. Parlano il Dr. Dario Riva e l’esperto Angelo Belotti

Nei giorni di Riva del Garda, Vibram è stata protagonista di due incontri che ruotavano intorno all’universo del piede. Da una parte l’incontro con il Dr. Dario Riva M. D, head of scientific area per Vibram FiveFingers global category, che ha raccontato l’involuzione dell’arto inferiore a causa dell’utilizzo estensivo delle scarpe; dall’altra un educational con il posturologo clinico Angelo Belotti alla scoperta di una nuova educazione motoria. Un viaggio dalla teoria alla pratica nel mondo del piede, un sistema complesso, in grado di adattarsi all’ambiente e ai terreni più diversi. A conclusione, è stato proiettato il film “Sketching the future” dedicato a Kilian Jornet di cui Vibram è stato partner insieme a NNormal.

IL RAPPORTO PIEDE E SCARPA: EVOLUZIONE O INVOLUZIONE - “I numeri del piede parlano da soli: 26 ossa, 33 articolazioni, più di 100 legamenti e oltre 20 muscoli tra intrinseci ed estrinseci. Un gioco di squadra che ha bisogno di essere sviluppato e mantenuto sin dalla giovane età”, così lo descrive il dottor Riva nel suo intervento. Focus di discussione nel primo panel è stato quello dell’uso estensivo delle scarpe e le sue conseguenze. “Le calzature sono passate da una

funzione protettiva a una più diversificata e questo contribuisce alla regressione del piede: la parte anteriore è più costretta nella scarpa e tende ad assumere una forma trapezoidale anziché triangolare, per cui le dita non hanno spazio sufficiente per mantenere l’allineamento con i metatarsi”, commenta il medico. “C’è una maggiore tendenza all’alluce valgo, il mignolo scompare e il secondo dito assume una forma a martello perché sovrastato dall’alluce che, in carenza di spazio, devia verso l’esterno. Anche l’ammortizzazione toglie sensibilità all’arto”. Il wokshop si è poi spostato nell’ambito degli infortuni cosiddetti evitabili, ovvero quelli causati dal cosiddetto blackout propriocettivo, conseguente a un inadeguato allenamento dei muscoli stabilizzatori, dei legami e dei tendini. “Un piede performante eviterà molti infortuni e ne mitigherà altri, tant’è vero che, quando non c’è la preparazione muscolare adeguata, è molto più probabile che si verifichi il blackout. A tal riguardo, possono essere d’aiuto le Vibram FiveFingers, scarpe che consentono l’esperienza più simile a quella del piede nudo e gli lasciano la possibilità di muoversi più liberamente, condizione indispensabile per attivare la funzione e la struttura del piede”.

EDUCATIONAL MOVEMENT PROCESS

Qual è l’idea alla base di Vibram FiveFingers?

Parlare di queste scarpe minimaliste richiede di entrare nella filosofia che si basa sul contatto diretto tra piede e terreno. Potremmo riassumerla in: “Essere come un albero che era stato in un vaso per anni e improvvisamente viene piantato per terra”. Si sperimentano nuove sensazioni, come rendersi conto di avere delle dita e poterle usare per camminare sentendo le differenze del suolo sotto il piede. Insomma, una vera e propria riscoperta di un universo sensoriale e motorio da rivalutare e riattivare.

Cosa si intende per educazione del piede?

Nell’educational proponiamo tre momenti distinti: know, meet, use. In primis bisogna conoscere i piedi e rendersi conto che rappresentano la connessione con la terra. Da essi il cervello riceve informazioni termiche, sensoriali, propriocettive e del dolore. Poi bisogna ricordarsi di averli, ridando loro la giusta attenzione e dedicando pochi minuti per eseguire semplici esercizi. Infine bisogna usarli camminando su superfici diverse per stimolarli e allenarli.

Quale è il processo che si deve seguire per arrivare a indossare queste calzature in modo continuativo?

È necessario un periodo di transizione prima di iniziare le attività in Vibram FiveFingers poiché, contrariamente alle calzature tipiche, eserciteranno uno stress diverso su muscoli e tendini dei piedi e dei polpacci. Se spingiamo al massimo, presi dall’entusiasmo dell’acquisto, o troppo in fretta, potremmo provare dolore, senso di oppressione o persino lesioni. È fondamentale iniziare lentamente e aumentare gradualmente la tolleranza per dare al corpo il tempo di adattarsi.

Cosa succede al nostro piede indossando le VFF per un periodo più lungo? Ritornare in una scarpa normale è come passare da uno smartphone di ultima generazione al telefono a filo: entrambi gli apparecchi svolgono la funzione di collegare le persone, ma il primo ha un potenziale enorme perché crea network. Ci preme dire che le VFF non sono per tutti: anche se impopolare, questa mia affermazione si basa sul mettere la persona al centro della nostra filosofia. Dalle risposte di chi si avvicina e utilizza con criterio le Vibram FiverFingers, abbiamo ottenuto delle valutazioni positive sulla libertà degli appoggi, sulla percezione di maggiore stabilità e minore costrizione a livello del piede. Poi, scendendo nel personale, c’è chi si sente più esteso, chi sta meglio con la schiena, chi vede il piede più aperto e chi, se prima faceva fatica a metterle, ora non se le leverebbe più.

7 SPECIALE ORBDAYS MAIN PARTNER
INFO : Vibram SpA - 0331.999777 - vffcategory@vibram.com
_ di Benedetta Bruni e Sara Canali ANGELO BELOTTI, HEAD OF EDUCATIONAL AREA PER VIBRAM FIVEFINGERS GLOBAL CATEGORY
VIBRAM
ANGELO BELOTTI DARIO RIVA

UN ECOSISTEMA VOTATO ALL’OUTDOOR

AKU ha lasciato il segno, dimostrando ancora una volta il suo impegno nell’affiancare ai suoi prodotti la promozione dell’esplorazione e della documentazione delle avventure

_ di Susanna Marchini

In occasione di questa edizione degli ORBDAYS, Il brand ha sfruttato l’occasione per organizzare una serie di attività coinvolgenti tra cui un meeting speciale per i suoi ambassador, un workshop e una proiezione cinematografica che ha ispirato e incantato il pubblico presente.

In primo luogo, AKU ha riunito guide alpine, accompagnatori di media montagna, guide escursionistiche e ambientali, ai quali affida i propri prodotti, offrendo loro l’opportunità di connettersi e condividere le proprie esperienze all’interno della community. Questo incontro è stato un momento di grande ispirazione, con l’opportunità di scambiare idee e imparare dalle storie degli altri.

Inoltre, AKU ha offerto a tutti i partecipanti dell’evento il workshop “Documentare sul campo e comunicare sui social”. L’incontro, guidato da due professionisti del settore, Alessandro Beltrame di AGB Studio e Marco Tonet di Webkolm, ha fornito preziose conoscenze su come realizzare e condividere in modo efficace le proprie spedizioni, anche sui canali social. Alcune tips? Godersi il momento senza farsi venire l’ansia di postare, investire il giusto tempo per realizzare i contenuti a seconda della propria audience, realizzare immagini non ripetitive, studiare bene la modalità di scrittura di chi realizza dei contenuti con una certa sensibilità, non taggare sempre il luogo in cui ci si trova per una questione di sostenibilità.

Infine, l’evento ha raggiunto il culmine con la proiezione del film “Pionieri” (regia di Alessandro Beltrame, sceneggiatura di Roberta Orsenigo, soggetto di Teddy Soppelsa). Questo emozionante documentario ha portato il pubblico in un viaggio affascinante attraverso l’impresa sulle Pale di San Martino di Peter Moser, che abbiamo intervistato in merito.

VOI AVETE DELLE STORIE DA RACCONTARE, LO TROVO PIÙ ENTUSIASMANTE DELLA PERFORMANCE. ALESSANDRO BELTRAME, REGISTA

_ di Pietro Assereto

Peter, spiegaci cosa ti ha spinto a intraprendere una sfida simile. Nel film dico una frase che ora vi spiego: “In velocità ma senza fretta”. Il giro che ho fatto sarebbe stato da fare in una settimana, e sarebbe stato oggettivamente più bello perché le montagne vanno guardate, vissute e annusate: più ci stai, meglio è. Purtroppo io l’ho fatto di corsa perché fare fatica è l’unico modo che ho per svuotare la testa e tornare un tutt’uno con la natura. Quando parto per questo genere di avventure, lascio tutti i problemi – spesso superflui – della vita a valle e rimango da solo con la fatica. Mi piace portare il fisico al suo limite, non perché voglia fare chissà quale record ma perché in quei precisi momenti torno primitivo, mi azzero e percepisco la fame e la sete vere.

Quanto sono importanti questi luoghi per te?

Io vengo dalla Catena del Lagorai, un gruppo confinante le Pale di San Martino. Nella vita faccio il montanaro a tutto tondo: sono boscaiolo, coltivo la verdura, la frutta e mi prendo cura degli animali. E sono ovviamente anche guida alpina, porto le persone su queste montagne che per me sono importantissime.

Qual è stato l’ostacolo più grande che hai dovuto superare durante questa impresa?

Per fare un viaggio del genere bisogna essere preparati dal punto di vista fisico, non ci si può improvvisare: stiamo parlando di 7.000/8.000 metri di dislivello no stop, di corsa su terreni difficili, sui quali non puoi sbagliare un passo. C’è bisogno quindi di un grado di attenzione molto alto e una

preparazione mentale notevole. Una grande difficoltà che ho riscontrato è stata nella disarrampicata: ero preparato nella corsa e nell’arrampicata ma nelle discese in velocità su questi tipi di terreno si utilizzano muscoli che non mi sarei aspettato e che non avevo allenato.

Com’è il tuo rapporto con AKU?

Con loro ho un duplice rapporto. In primis, ci confrontiamo sul prodotto: li consiglio in base alle mie esigenze che, per quanto riguarda le scarpe, sono davvero alte. Utilizzando gli scarponi tutti i giorni, soffro di vari problemi ai piedi che ho molto sensibili; un dolorino può diventare per me qualcosa di grande nel giro di poche ore. Punto quindi alla perfezione e loro riescono a darmela. Vi è poi un rapporto di condivisione di valori: entrambi abbiamo una visione della montagna a 360 gradi.

Che cosa apprezzi maggiormente delle Rock DFS GTX?

È una calzatura molto precisa che mi assicura sicurezza a ogni appoggio. L’alternativa sarebbe stata una scarpa da running per le parti in cui dovevo “semplicemente” correre ma non sarebbe stata adatta per le zone in cui arrampicavo. Con le Rock ho potuto fare tutto in sicurezza, semplicemente andando a lavorare sull’allacciatura in base a quello che dovevo fare.

8 SPECIALE ORBDAYS WORKSHOP
PETER MOSER PARLA DI “PIONIERI”
“IN VETTA TORNIAMO PRIMITIVI”
AKU Rock DFS GTX
ALESSANDRO BELTRAME

CURIOUS BY NATURE

Ci immergiamo nella natura per riconneterci con noi stessi, cambiando la nostra prospettiva guardiamo il mondo con occhi nuovi.

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La tenda ideale per trekker, bikepacker, viaggi ultraleggeri, backcountry: peso inferiore a 1 kg, funzionalità ed ingombro minimo rendono queste tende perfette per chi non vuole scendere a compromessi.

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QUANDO LA MODA INCONTRA LA MONTAGNA

Il talk “Outdoor & Fashion: come cambia il consumatore e come rispondono i brand?” ha fornito una prospettiva unica sulla tendenza emergente di unire questi due mondi

In tempi ormai non troppo recenti, si è iniziato a sentir circolare una nuova parola legata al mondo moda: Gorpore. è un termine che deriva dalla combinazione delle parole “gorp” (snack energetico da escursionismo) e “core” (nucleo o fondamento) e si riferisce a uno stile che abbraccia l’estetica e la funzionalità dell’abbigliamento e dell’attrezzatura da outdoor. Il concetto di Gorpcore è basato sull’idea di adottare capi e accessori tipici dell’abbigliamento tecnico da montagna o da escursionismo nella vita quotidiana, senza necessariamente impegnarsi in attività all’aperto. È un modo per esprimere uno stile di vita attivo, pratico e avventuroso, anche nelle situazioni urbane.

L’abbigliamento Gorpcore si caratterizza per l’utilizzo di materiali resistenti, funzionali e impermeabili e per la presenza di dettagli come tasche multiple, cinture regolabili e zip. Le tonalità di colore spaziano dalle sfumature neutre ai colori vivaci e audaci, richiamando l’ambiente naturale e le palette dell’abbigliamento da alta quota. È uno stile che abbraccia l’attenzione per la sostenibilità e l’ecologia, incoraggiando l’utilizzo di materiali riciclati e prodotti eco-friendly.

Il Gorpcore è diventato popolare negli ultimi anni come una reazione all’abbigliamento eccessivamente formale o alla moda streetwear. Rappresenta una sorta di ribellione contro i canoni tradizionali della moda, abbracciando uno stile più funzionale, pratico e senza fronzoli. È una dichiarazione di individualità, di un atteggiamento rilassato e informale che celebra l’amore per l’avventura e l’esplorazione, sia che ci si trovi in montagna o in città.

I CULTURAL PIONEERS

Remo Morretta, brand partnership director di Highsnobiety e apripista del talk, ha apostrofato così questa nuova generazione di utenti che seguono uno stile Gorpcore. “Il cultural pioneer vuole uno spazio in cui attività e selfexpression possano interagire. Il 58% sostiene di essere più interessato ai

brand dell’outdoor di quanto non fosse prima che diventassero un trend, l’80% è incuriosito dai brand tradizionali che prendono direzioni creative o collaborano in modo inaspettato tra di loro e il 68% dichiara che il contatto con la natura è parte integrante della propria creatività”. Questi dati sono significativi, se si pensa che entro il 2026, il 61% del mercato del lusso sarà composto da Millennials e Gen Z, le generazioni che più si affiliano a questo stile.

SPIRITO

DI ADATTAMENTO

C’è un altro dato estremamente significativo emerso dallo speech di Remo: il 67% di questi utenti confermano che i performance fabric e gli ingredient brand dell’outdoor, quando applicati ai capi, rappresentano una forma di lusso. Quindi, come rispondono i brand a questa esigenza? Ce lo hanno raccontato Matteo Morlacchi, ceo di HDry, Nicoletta di Vita, global sales director di Vibram e Matteo Tolio, sales & marketing manager Italy, UK and cycling Europe di Polartec. Tutti questi marchi hanno attivato da tempo delle collaborazioni con grandi nomi al di fuori del ristretto campo outdoor. Per citarne alcuni: Vibram con Balenciaga, Ermenegildo Zegna, New Balance. Polartec con Moncler, Nike, Palace, Prada e HDry con Canada Goose.

A chiudere l’incontro, Claudio Marenzi, presidente di Herno e Montura, che ha posto l’attenzione su una peculiarità di questo nuovo filone: la sostenibilità etica. “Se l’outdoor va verso il fashion, non bisogna mischiare i due tipi di produzione e stare sempre attenti sia al prezzo, che a garantire comunque la performance”.

Se l’outdoor va verso il fashion, non bisogna mischiare i due tipi di produzione e stare attenti sia al prezzo, che a garantire la performance.

10 SPECIALE ORBDAYS WORKSHOP
REMO MORRETTA, BRAND PARTNERSHIP DIRECTOR DI HIGHSNOBIETY
NICOLETTA DI VITA, GLOBAL SALES DIRECTOR DI VIBRAM

UNA NUOVA DIREZIONE: ISPIRARE IL CONSUMATORE

Lo speech di Davide Cavalieri ha offerto una panoramica sui format di vendita sempre più ibridi, sulle sfide che aspettano i negozianti nell’era della digitalizzazione e sulle strategie da adottare per agire sui comportamenti dei potenziali clienti

“Come si evolverà il negozio del futuro tra spazi fisici e omnicanalità: rischi e opportunità” è stato il titolo del workshop che Davide Cavalieri ha tenuto nel pomeriggio di domenica. Cavalieri nel corso dell’intervento ha esplorato il modo in cui il mondo del retail si evolverà, sottolineando il mix di esperienze offline e online. In particolare, ha evidenziato il ruolo cruciale che il negozio fisico continuerà a giocare, soprattutto per prodotti che richiedono una consulenza dettagliata (secondo uno studio dell’EOG State of Trade l’87% dei consumatori prediligono acquisti in store per tutti quegli articoli che richiedono una spiegazione tecnica). Il contatto diretto quindi rimarrà irrinunciabile e insostituibile.

Tuttavia, nonostante la crescente digitalizzazione e la maggiore consapevolezza dei clienti, ci si trova di fronte a una nuova sfida: la confusione e il sovraccarico d’informazioni che ci affliggono. Attualmente, i touch point prima d’acquistare un prodotto sono molteplici: l’utente si informa su internet, chiede agli amici, cerca sui social network. Questo si traduce in un solo modo: è diventato più difficile riuscire a conquistare un cliente rispetto al passato perché ci si perde nel mare magnum delle informazioni online.

Come fare quindi a stimolare l’acquisto? La soluzione risiede nell’arte di utilizzare un linguaggio semplice e persuasivo, che catturi l’attenzione e guidi i clienti lungo una coinvolgente “selling ceremony”.

È importante far sentire ogni consumatore come il protagonista assoluto, offrendo un supporto personalizzato per trovare i prodotti che soddisfano al meglio le sue esigenze. I negozi devono cambiare in termini di modello d’interazione con il cliente, avendo allo stesso tempo sia un’attitudine online, sia offline. Ciò che è sicuro è che

i consumatori hanno molte più finalità quando entrano in uno store rispetto a quando si rivolgono all’e-commerce: si attendono esperienze, informazioni e personalizzazione.

Entrare in un punto vendita può aprire a infinite connessioni e scenari. Cavalieri ha fatto ruotare parte del suo intervento intorno al tema della customer experience per due motivi precisi: la confusione che regna tra i clienti e la velocità con cui il mondo digitale contribuisce a modificare i loro comportamenti. Siamo nell’era del caos cognitivo. Davanti a persone che non sanno cosa scegliere, il retailer deve assumere un ruolo fondamentale. Ma come fare? Incanalando le emozioni negative del consumatore (diffidenza, aggressività o stress) verso sensazioni positive, stimolando entusiasmo, interesse e desiderio. Il negoziante deve essere in grado in un certo senso di ispirarlo. Una delle sfide più grandi oggi è riuscire a incuriosire il cliente. Risulta quindi importante conoscere e sfruttare i bias (distorsioni) cognitivi in cui cade la mente del consumatore nella fase di acquisto per concretizzare la vendita. È fondamentale quindi lavorare sulle percezioni dei clienti, modificando in questo modo i loro comportamenti.

Cavalieri, infine, si è soffermato sulle tipologie di parole che un negoziante deve utilizzare nella scelta di una campagna vendite o per catturare l’attenzione di un potenziale acquirente. Bisogna limitare l’utilizzo di frasi, verbi o espressioni definite “energivore”, concentrandosi su quelle “energetiche”. L’obiettivo per riuscire a conquistare davvero il consumatore è quello di semplificare il più possibile l’esperienza d’acquisto, elaborando messaggi e codici di comunicazione semplici e convincenti.

PREFERENZE D’ACQUISTO PER CATEGORIA il peso delle vendite in store sul totale del fatturato

11 SPECIALE ORBDAYS WORKSHOP
Fonte: EOG State of Trade 6% n.a 5% n.a 7% n.a

A sinistra, i tre soci fondatori Silvia Poggi, Massimiliano Pedroni e Massimo Rinaldi.

Al centro, Marco Rocca mentre fa provare le scarpe all’ultramaratoneta

Giorgio Calcaterra.

Sopra, la mascotte di Ulysses

Questa la filosofia alla base di Ulysses, nuovo brand di scarpe e abbigliamento da running che ha scelto la magica cornice degli ORBDAYS per presentarsi al mondo

_ di Manuela Barbieri. Foto: A. Cagnazzo (RecMedia)

“Che questi pochi minuti passati insieme possano essere ricordati come la prima volta di un qualcosa che è appena successo: la nascita, proprio qui a Riva del Garda in occasione degli ORBDAYS, di un nuovo marchio running. Noi questa data ce la ricorderemo per sempre, spero anche voi”. Con queste parole Marco Rocca ha aperto la conferenza stampa per il lancio mondiale di Ulysses, brand fondato nel 2020 in Texas da tre lungimiranti imprenditori, nonché amici di lunga data: Massimiliano Pedroni, Massimo Rinaldi e Silvia Poggi. Marco Rocca, con la sua passione e il suo irrefrenabile entusiasmo che da anni riversa in questo settore, coordinerà il brand a livello marketing su tutti i mercati mondiali. Con lui anche Pietro Zarlenga nel ruolo di global sales manager e Federico Pistilli, sales&mkt assistant, che si sono aggiunti al team proprio durante la due giorni di Riva del Garda.

MASSIMILIANO PEDRONI - NEGOZIANTE DA 30 ANNI, PODISTA DA 40

Titolare di uno storico negozio di corsa, triathlon e ciclismo ad Albinea, Reggio Emilia, Massimilano Pedroni è stato, prima di tutto, un grande triatleta. “Max è uno di voi che oggi è qui in un’altra veste”, l’ha presentato così Marco Rocca rivolgendosi al pubblico di negozianti presenti in sala. “È uno di voi che ha messo a frutto un’esperienza di più di trent’anni in quello che oggi è questo progetto”. Una nuova avventura, anche un po’ “romantica”, la cui genesi Massimiliano Pedroni ce l’ha raccontata così: “È trent’anni che sono uno dei vostri, ma è più di quarant’anni che sono un podista. Io vengo dalla corsa e di questo sport ne ho fatto un lavoro. L’aspetto romantico di questo progetto è legato al nome del brand che è quello del cane mio e di mia moglie che ora purtroppo non c’è più. Con lui abbiamo condiviso avventure incredibili e momenti sportivi bellissimi. Quando pronuncio il suo nome e penso a lui, mi viene ancora la pelle d’oca perché era un cane maltrattato che siamo riusciti a salvare. Ulysse è diventato così il nostro compagno di corsa ed è lui che mi ha ispirato anche nell’aspetto tecnico che ho voluto poi condividere con Massimo quando abbiamo deciso di buttarci in questo nuovo progetto. Osservando il mio cane quando andavamo a correre insieme, mi sono accorto che i suoi ped adattivi non risentivano mai di nessuna problematica. Per studiare i nostri modelli di scarpa, siamo quindi partiti dalla zampa di un lupo che, a differenza di altre razze di cani, è appunto adattiva”.

MASSIMO RINALDI - LA MENTE VULCANICA

Massimo Rinaldi è un ingegnere che vive da più di 20 anni in America, ma è italianissimo dentro. “Ho conosciuto poche persone che in così poco tempo sono riuscite a sviluppare una competenza come quella che oggi ha Massimo. Una competenza che mi fa sentire uno ‘scolaretto’ dopo 30 anni in questo settore. A lui ci affidiamo principalmente

per l’aspetto tecnico, ma ci aiuterà anche nello sviluppo del mercato nord-americano”, ha commentato così Marco Rocca presentandolo al pubblico degli ORBDAYS. Massimo, ci hanno raccontato i suoi soci, ha la fortuna di essere un ricettivo immediato e di avere una mente vulcanica. Vergine dal punto di vista dell’atletica e del podismo, ha iniziato questo studio da zero, ottenendo risultati sorprendenti, il cui esito sono tre modelli di scarpe: una per superfici più dure come l’asfalto; una calzatura da trail con una tomaia in nylon più resistente all’usura e un battistrada più aggressivo predisposto per i chiodi per chi volesse correre sul ghiaccio; e, infine, una scarpa “da criceto” (per il tapis roulant), come scherzosamente la definiscono loro, con un last maggiorato e una suola microporosa pensata per le persone sovrappeso che in America purtroppo sono tante. La parte in comune è l’intersuola di 6 mm in EVA Supercritical iniettata all’azoto che ha una marcia in più rispetto all’anidride carbonica. Grazie alle bollicine più piccole, la struttura che si ottiene è infatti più omogenea. “Abbiamo in cantiere anche una scarpa con il carbonio e una da trail alta, adatta anche al trekking”, ci ha svelato Massimo Rinaldi a chiusura del suo intervento.

SILVIA POGGI - IL TRAIT D’UNION ITALIA-CINA

Silvia ha vissuto gran parte della sua vita professionale in Cina, lavorando a stretto contatto con i produttori locali per conto di multinazionali importanti. Nel corso degli anni ha sviluppato un’esperienza e un modo di relazionarsi con la realtà cinese che sarà di enorme aiuto per il futuro di Ulysses. “Anche io, come Massimo, non provengo da questo settore, ma sono molto sportiva. Nel 2020, durante la pandemia, i miei due attuali soci erano in una fase gestazionale del progetto. Il mondo della produzione, dalle materie prime fino alle innovazioni tecnologiche, già da tanti anni si è trasferito in Cina e di conseguenza l’idea di avere una pedina che fosse sostanzialmente localizzata e riuscisse a muoversi senza difficoltà nel paese li ha portati a contattarmi. È stato un piacere ricominciare a collaborare con Max, di cui ero collega 23 anni fa nella prima azienda dove lavoravamo entrambi. Ho iniziato così a viaggiare attraverso le diverse province dove negli anni tutte le multinazionali si sono spostate, trasferendo conoscenze e innovazioni e facendo crescere i produttori che sono poi i micro partner che nessuno conosce. In tanti sono convinti che i brand abbiano una loro linea verticalizzata di produzione, ma non è così. Piano piano abbiamo costruito un puzzle e, in funzione di quello che abbiamo visto e toccato con mano, abbiamo selezionato ciò di cui avevamo bisogno per il progetto che abbiamo concepito insieme. Dopo diverse campionature, abbiamo scelto un fornitore che ci ha offerto una combinazione di materiali e soluzioni a nostro avviso efficiente e che speriamo vengano apprezzate anche dal mercato che negli anni è cresciuto molto, diventando sempre più diversificato ed esigente”.

12 SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI
“Whatever your reason is, do as the wolves do… run wild!”
INFO : Marco Rocca - 349.1674576 - mrocca@ulyssesrunning.com Pietro Zarlenga - 342.7517196 - pzarlenga@ulyssesrunning.com • Federico Pistilli - 366.9974041 - fpistilli@ulyssesrunning.com
DOLOMITE.IT NIBELIA HIGH GTX ISPIRATA ALLE DOLOMITI, CREATA DAI PIONIERI E INDOSSATA DAGLI AVVENTURIERI, DAL 1897. FRESH.
AIR.FUN.

COSA ACCOMUNA IL TIROLO ALLA PUGLIA?

Outback’97

OUTFOOD BY TIBERINO 1888

acciamo un lungo passo indietro nel tempo. Verso la fine del 1800, Nicola Tiberino avvia la sua attività in una piccola bottega di specialità alimentari nel centro storico di Bari. Dopo alcuni anni, i figli si uniscono al padre e l’attività si trasforma ben presto in uno storico ingrosso di generi alimentari. Nei primi anni del dopoguerra, il nipote Nicola allarga il raggio d’azione a tutta l’Europa, trasformando rapidamente l’azienda in import-export. Infine, nel

AUTENTICO, SOSTENIBILE, ORIENTATO VERSO IL FUTURO

L’azienda fu fondata nel 1932 da Max Kohla a Innsbruck. Già allora era chiaro che l’attenzione principale sarebbe stata rivolta ai prodotti per l’alpinismo made in Tirol. La posizione strategica della sede nel cuore delle Alpi, gettò le basi per i primi prodotti: zaini, bastoni e attrezzatura da caccia furono i primi articoli realizzati. Con l’arrivo di nuovi materiali, il brand fu in grado di produrre i primi zaini in nylon e rivoluzionare la costruzione dei bastoncini grazie all’alluminio. Oggi Kohla è un’azienda strutturata che genera il suo product value al 90% in Tirolo, sviluppa, collauda e realizza in Austria e collabora con la Cina per una produzione tessile equa e solidale.

La mission del brand? Proporre tre linee di prodotti (Alpinist, Track e Happy Kids) con una base di prezzo equa senza rinunciare ad alti standard di qualità.

Kohla inoltre è particolarmente attenta e attiva al tema della sostenibilità: il brand offre un servizio di riparazione per tutti i prodotti Kohla (e non

F1999, il vero colpo di scena dell’attività di famiglia: alla selezione di prodotti tipici, viene affiancata la produzione di una linea di primi piatti disidratati (non liofilizzati!) di alta qualità.

I primi tester? Il brand in collaborazione con NASA, ESA e ASI è stato il primo nella storia a creare un menù per astronauti. Nasce così la linea Outfood di Tiberino1888 che comprende pasti pronti che sono stati poi rivolti a tutti gli amanti dell’outdoor. Il packaging è stato studiato per offrire la possibilità di idratarne il contenuto con la sola aggiunta di acqua bollente: basta versare l’acqua nella busta, mescolare bene, chiudere con l’apposita zip e attendere 10 minuti per consumare un pasto nutriente, sano e pratico.

solo). I prodotti stessi hanno 10 anni di garanzia con disponibilità di ricambi. Gli scarti tessili di produzione vengono impiegati per la realizzazione di nuovi prodotti: per esempio le calze protettive per le pelli da sci alpinismo o gli asciugamani in microfibra.

A sinistra, un modello della Track Collection. A destra, uno della Alpinist Collection

INFO : Outback ‘97 - 035.361103 - info@outback.it

14 SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI
ha presentato, per la prima volta al pubblico dell’evento, due tra i suoi brand distribuiti. Geografie diverse, unite da una solida storia familiare
di
UN
KOHLA
PRANZO SPAZIALE

APPROCCIO SCIENTIFICO

Non solo una calzatura, ma una vera e propria risposta scientifica alle esigenze delle donne per l’escursionismo veloce. Durante il workshop che si è svolto in Piazza IOG domenica 9 giugno, Tecnica ha infatti presentato Agate, la prima scarpa da fast hiking progettata nell’ambito dell’iniziativa women-to-women. “Agate project” è il racconto del lavoro svolto dal focus group tutto al femminile guidato da Samantha Tischendorf, esperta di podologia e specialista di calzature, per la progettazione della stessa. Donne con background ed età diverse si sono riunite in un’attività di ricerca e sviluppo partita dalla consapevolezza che i piedi delle donne hanno una forma differente da quella degli uomini, più triangolare, con un volume inferiore e un osso del tallone (calcagno) più stretto rispetto a quelli degli uomini. Inoltre, l’arco plantare femminile è generalmente più alto e questo porta all’esigenza di un maggiore supporto sotto il piede. Infine, i piedi femminili tendono ad avere una lunghezza minore tra avampiede e tallone, e un collo del piede più alto. Tutte evidenze che necessitavano

di trovare delle risposte ad hoc. “Il mantra di Tecnica è che i prodotti devono adattarsi alle persone, non il contrario. Abbiamo quindi deciso che era arrivato il momento di mettere le esigenze delle donne al centro di questo progetto e di assicurarci di fare le domande giuste”, dichiara Samantha Tischendorf. Per testare i prototipi sviluppati sulla base delle specifiche esigenze emerse e convalidare il proprio approccio scientifico, Tecnica ha collaborato con il CeRiSM dell’Università di Verona, un centro di ricerca indipendente di fama internazionale. Il protocollo di testing ha riguardato diverse fasi: discussioni di gruppo e test statici indoor; test dinamici indoor su tapis roulant con analisi biomeccanica e cinematica; questionari scientifici e test dinamici all’aperto.

QUESTIONE DI EQUILIBRIO

INFO : Tecnica Group - 0422.8841 - info@tecnicagroup.com
ANDE.IT
Tecnica presenta Agate, il nuovo modello per il fast hiking femminile sviluppato dalle donne per le donne attraverso un focus group dedicato. Per risposte concrete a esigenze specifiche
SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI
Il modello Agate presentato durante l’evento

IL FUORISTRADA SECONDO SCOTT

Il product manager Mario Poletti presenta un tris di scarpe SS 24 pensate per lo sterrato. Dalla Kinabalu, giunta alla terza generazione, alla Ultra Explore, realizzata con materiali bio e scarti di produzione

La Kinabalu è cavallo di battaglia del marchio svizzero. Giunta alla terza generazione, è stata completamente riprogettata per un comfort, una protezione e un’efficienza migliorati. Tra i punti di forza rispetto alla seconda versione, Kinabalu 2, ci sono un aumento dell’ammortizzazione e della protezione per renderla sempre più versatile. La schiuma Kinetic, leggera e molto reattiva, restituisce il 14% di energia in più rispetto alla schiuma EVA standard, e la geometria ER2 permette di spingere di più. Inoltre la membrana in Gore-Tex è impenetrabile alla pioggia e all’umidità, ma lascia fuoriuscire il sudore e il calore, mantenendo i piedi caldi e asciutti. La parola a Mario Poletti.

asfalto e poi attaccare con lo sterrato. Il grip della sua suola, caratterizzato dalla tassellatura multidirezionale, consente di affrontare anche terreni tecnici.

Ci spieghi la tecnologia ER2?

È acronimo di Evolved Rocker2 ed esiste da una dozzina di anni. Frutto di un’intensa e continua attività di ricerca e sviluppo, applica la conoscenza avanzata dei principi biomeccanici per promuovere una posizione di corsa più dinamica, riducendo gli impatti del colpo di tacco e aumentando l’efficienza della corsa.

Quanto tempo ha richiesto la realizzazione di questo nuovo modello?

Ogni modello Scott richiede in media un anno e mezzo di progettazione. Lavoro svolto da un team composto dai product manager Scott e dai professionisti che si occupano del design di prodotto. Una volta pronto il prototipo, questo viene testato sul campo dagli atleti Scott ma anche e soprattutto dalle persone che, appassionate di corsa, girano attorno al brand. In altri termini diamo i nostri prodotti in test sia agli atleti sia agli amatori. Io stesso, product manager e runner con una certa esperienza anche nel mondo dell’agonismo, testo i nuovi prodotti circa sette o otto mesi prima del lancio ufficiale. Questo accade in Italia come nelle altre nazioni del mondo, poi ognuno dà i suoi feedback, che vengono valutati affinchè poi si apportino le opportune modifiche.

Per che tipo di terreni è indicata e dove esprime meglio le sue potenzialità?

Sicuramente la parola chiave di questa calzatura è versatilità. Mi rendo conto che si tratta di un termine che può sembrare generico, ma è il termine che meglio le si addice. Pensata per il runner che, in allenamento, incontra le tipologie di terreno più disparate. In termini pratici, calandola nella quotidianità, è la scarpa perfetta per uscire di casa, correre due chilometri su

SUPERTRAC SPEED RC

L’azienda l’ha studiata per essere performante dalla corsa in montagna fino alle gare a ostacoli. Una suola robusta e resistente, creata appositamente per questa calzatura, per non perdere mai l’aderenza.

La tessellatura è particolare (vedi grafica qui a lato). Ce la puoi illustrare meglio?

Si tratta della suola Ultra Traction, progettata specificamente per le gare ultra su terreni molto vari, con tratti tecnici che si alternato ad altri in cui fare velocità. Con un design semi-radiale per dare la massima efficienza nel movimento di avanzamento, pur mantenendo elementi di trazione multidirezionali per dare una maggiore sensazione di sicurezza.

Basata sulla scarpa da trail running più tecnologica di Scott, la Ultra Carbon RC, la nuova Ultra Explore è più leggera senza compromettere le prestazioni. La piastra Carbitex GearflexEco è composta 50% da lino, per il 50% da carbonio e da una bioresina. La tomaia ingegnerizzata è in poliestere riciclato al 100%. L’intersuola e la suola presentano il 20% di scarti di produzione riciclati.

16 INFO : SCOTT SPORTS Italia - 035.756000 - marketing@scott-sports.it SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI
ULTRA EXPLORE di Tatiana Bertera
Il modello Kinabalu
MARIO POLETTI

30 MARATONE IN 30 GIORNI

Giancarlo Magli ha realizzato un’impresa sportiva per sensibilizzare su tematiche ambientali. Un’occasione che gli ha permesso di scoprire il potere della calza a compressione con Mico di Sara Canali

Correre 30 maratone in 30 giorni è un’impresa che, da oggi, si può dichiarare possibile. Lo sa bene Giancarlo Magli che lo scorso 28 gennaio è partito alla conquista di un primato nato con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi dell’inquinamento ambientale e dell’uso indiscriminato della plastica. È stato proprio il massoterapista, posturologo, personal trainer e podista bresciano il protagonista del talk organizzato da Mico domenica 9 per raccontare di un’avventura e un’impresa sportiva insieme. Infatti, quello tra il brand di intimo tecnico e Giancarlo Magli è un sodalizio nato proprio in occasione della presentazione di quest’avventura sportiva. Per il brand, Giancarlo ha rappresentato un ottimo tester per le calze a compressione Oxi-Jet, concepite per favorire la circolazione venosa e linfatica durante lo svolgimento della pratica sportiva e certificata dal Collegio Italiano di Flebologia. Al contempo, per Magli la collaborazione con Mico è stata fondamentale per beneficiare delle caratteristiche della compressione al fine di affrontare uno sforzo fisico tanto intenso. Per lui era la prima volta che si avvaleva di un supporto capace di sostenere l’azione naturale del muscolo senza limitarla: una calza preventiva, a compressione selettiva sia durante la corsa che in fase di recupero. “Ora non posso più pensare di affrontare le mie prossime imprese senza la giusta calza. Il beneficio che mi ha dato è stato tale, che non torno più indietro”, dice. “Ovvio, i momenti di sconforto non sono mancati e ci sono stati minuti drammatici soprattutto il 27esimo giorno. Avevo scelto un anello di quattro chilometri da correre per 10 volte ogni giorno e questo mi permetteva di mettere tutte le energie mentali sull’impresa. La corsa è questione di testa, per questo è fondamentale che il corpo riceva il miglior supporto possibile. A partire dalle calze”. Prossimo obiettivo, 10 ultra maratone in 10 giorni con il via a ottobre.

INFO : Mico Sport Spa 030.2003211 - info@mico.it

Perchè rinunciare al Comfort durante le tue camminate?

Goditi appieno il tempo libero!

La comodità prima di tutto. È facile pensare che per camminare vada bene qualsiasi pantalone che abbiamo nell’armadio, ma la realtà è ben diversa e lo scopriamo solo dopo aver percorso lunghe camminate, portandoci a casa i fastidi causati dall’abbigliamento non corretto. Redelk crea ogni suo prodotto per garantire momenti speciali a chi lo indossa, con focus specifico al comfort del camminatore. Sono l’amore per la natura e la voglia di esplorarla e ammirarla senza distrazioni che ci invitano a non perdere mai di vista il

Con le 30 maratone ho scoperto la percezione delle calze compressive lunghe, ovvero un’evidente riduzione della fatica a livello fisico. Le parole chiave sono state:

1. FRESCHEZZA / percezione di una minor fatica, sia durante la gara che il giorno dopo;

2. OSSIGENAZIONE / percezione di un miglioramento della circolazione sanguigna;

3. POSTURA / percezione di una maggiore stabilità muscolare, e di un utilizzo completo della muscolatura

comfort in ogni cammino. L’esperienza trentennale nella produzione di abbigliamento, unita alla nostra passione per l’outdoor, ci guidano nella scelta dei tessuti sempre più morbidi e confortevoli, nel perfezionamento della vestibilità più adatta per camminare, e nel creare prodotti che durino nel tempo. L’alce rossa simboleggia e rispecchia il carattere del brand: forza, coraggio e perseveranza ci motivano ogni giorno per migliorare.

www.redelk.it

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17 SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI & EXPERIENCE
non posso più pensare di affrontare LE MIE prossime imprese senza la giusta calza
GIANCARLO
MAGLI
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Un viaggio visivo attraverso alcuni dei tanti momenti memorabili di questa straordinaria nona edizione. Una selezione di scatti per ricordarci dei sorrisi e delle emozioni di quest’anno catturati dall’obiettivo dei nostri fotografi

18 SPECIALE ORBDAYS CARTOLINE DALLA FIERA
19 SPECIALE ORBDAYS CARTOLINE DALLA FIERA

È dove si spinge La Sportiva ogni stagione: che sia alpinismo, arrampicata o trail running, l’importante è andare oltre i limiti, alzando sempre di più l’asticella della performance

_ di Pietro Assereto

TRAIL RUNNING

PRODIGIO

Prodigio è la calzatura per il mondo Ultra Trail realizzata con schiuma XFLow, studiata e sviluppata per garantire massima ammortizzazione e ritorno di energia a ogni falcata. L’ampio toe box e la tomaia traspirante conferiscono comfort anche dopo svariate ore di corsa. La costruzione Wrapping System assicura stabilità e protezione. La geometria del Progressive Rocker enfatizza una falcata fluida e progressiva e accompagna il piede nella rullata e nella fase di appoggio. Jonathan Wyatt, product specialist nonché fondista di corsa in montagna, maratoneta e mezzofondista, ha presentato il modello per poi farsi seguire sul trail Defension Mauer, una variante panoramica della classica Strada della Ponale per testare alcuni modelli del brand.

CARATTERISTICHE

TOMAIA / HT light mesh con wrapping footcage

FODERA / mesh anti abrasione in materiale riciclato

INTERSUOLA / XFlow con protective film ed endurance platform

PLANTARE / Ortholite Hybrid Mountain

Running Ergonomic 4 mm

SUOLA / bi-mescola FriXion Red

CLIMBING

TECNOLOGIA NO EDGE

Nell’area boulder, guidati dai saggi consigli di Pietro Dal Prà, abbiamo approfondito la tecnologia No Edge, rivoluzionaria filosofia di costruzione per alcune scarpette iconiche del brand come Futura, Mantra, Genius e la novità SS 24 Mandala. La struttura No-Edge riduce la distanza tra piede e roccia e permette di

massimizzare la superficie di contatto con le infinite forme degli appoggi, permettendo così un’arrampicata più fluida, precisa e naturale. Questa filosofia di costruzione è applicata sulle scarpette in maniera nuova, pensata per incontrare anche le esigenze degli arrampicatori di medio livello, evitando un’eccessiva compressione delle dita del piede per un comfort di calzata ottimale.

MOUNTAINEERING

AEQUILIBRIUM SPEED GTX

Nella mattinata di domenica, in Piazza IOG, Francesco Delladio ha presentato la new entry nella famiglia

Aequilibrium: la calzatura low-cut estremamente leggera e performante sviluppata per l’alpinismo tecnico, l’Aequilibrium Speed GTX, ideata per gli alpinisti più esigenti che necessitano di un prodotto ramponabile, impermeabile e dalla leggerezza senza compromessi per essere veloci anche sui terreni più impegnativi. La calzatura è minimalista e ha un peso ridotto, ma è ricca di contenuti tecnici ricercati per raggiungere le migliori prestazioni. Gode infatti di ghetta esterna idrorepellente in tessuto elasticizzato ad altissima resistenza con soffietto interno, cuscinetto protettivo integrato nella ghetta per aumentare la protezione della caviglia, forma Ergonomic avvolgente e precisa con bordo punta in tecnologia PU TechLite per massima regolazione dei volumi interni, bordatura protettiva con film trasparente in PU antiperforazione per la massima leggerezza e tallonetta posteriore compatibile con ramponi semi-automatici. L’innovativa costruzione del tallone Double Heel garantisce un’eccezionale camminabilità: la geometria a doppio tassello posteriore molto pronunciato aumenta l’effetto frenante in discesa e permette una rullata più fluida riducendo l‘affaticamento

muscolare. Allacciatura rapida e precisa grazie al sistema quicklace realizzato con materiale 100% riciclato.

CARATTERISTICHE

TOMAIA / Low-Cut in materiale sintetico alleggerito con sistema di allacciatura integrato

FODERA / Gore-Tex Performance Comfort

PLANTARE / PP con spessori differenziati, caricato fibra di vetro

SUOLA / Vibram Durastep con tecnologia SpringLug Tech

20 INFO : La Sportiva - 0462.57080 - lasportiva.com SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI & EXPERIENCE
UNPO’ PIÙ IN LÀ
FRANCESCO DELLADIO

PIÙ VELOCE, CON LA MENTE PIÙ LIBERA

Fuji Speed 2: un nome, una promessa. La nuova collezione FW 23/24 da trail running di ASICS è studiata appositamente per aumentare la velocità sui sentieri di Francesca Cassi

Sulla linea del suo principio “Anima Sana In Corpore Sano”, la trail running session di ASICS non poteva mancare negli appuntamenti experience della due giorni di Riva Del Garda. Scelto il percorso, scelte le scarpe e indossata la maglietta, pronti via: dietro all’atleta e ambassador Alessia Scaini e all’ASICS front runner Elisa Adorni, che hanno guidato la run. Nonostante il caldo, sono stati molti gli appassionati di off road a cercare di tenere il passo delle due trail runner. Partendo dalla fiera, dopo un breve tratto asfaltato e ripido, abbiamo imboccato il sentiero in zona Foci.

Quest’ultimo si è rivelato un mix perfetto di terreni, pendenze e paesaggi. Ideale per testare i due modelli top di gamma messi a disposizione dal brand: Gel-Trabuco 11 e Trabuco Max 2. L’ombra del bosco ci ha permesso di correre al fresco su questo terreno misto, da sentiero a mulattiera, che ci ha condotti fino alle magnifiche rovine del Bastione Veneziano. Abbiamo poi imboccato la breve discesa pavimentata che ha confermato la tenuta e il comfort delle scarpe da trail di ASICS su una molteplicità di terreni.

Una buona pratica non poteva non essere accompagnata da una altrettanto valida teoria. Il giorno dopo, in sala workshop, i Brand Trainers di ASICS hanno presentato agli operatori del settore le novità di casa in campo trail running: la Fuji Speed 2

Il nome segna un ritorno alle origini: è ispirato chiaramente all’iconico Monte Fuji, il cui paesaggio è stato scelto come sfondo per gli scatti della campagna. La tranquillità dei luoghi e la velocità del trail runner nipponico Makino Hideaki si fondono in un contrasto che testimonia il potere liberatorio di questa disciplina. Dinamismo e riflessività, forza e intuizione: la Fuji Speed 2 è il tool perfetto per esaltare le qualità dell’atleta alla ricerca della performance ottimale.

La piastra in PEBAX è stata sostituita da una realizzata con TPU in fibra di carbonio su tutta la lunghezza, che favorisce uno stacco più dinamico e una maggiore stabilità laterale. Anche il materiale dell’intersuola è stato rinnovato ed è ora dotato di schiuma FF BLAST PLUS, per garantire un’esperienza di corsa più leggera e dinamica.

La rinnovata tomaia in tessuto, insieme a una linguetta a soffietto leggermente imbottita, garantisce la stabilità ottimale del mesopiede. Inoltre, non solo impedisce l’ingresso di detriti nella scarpa, ma assicura un comfort maggiore.

22 INFO : ASICS Italia - 0171.416111 - info@asics.com
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La leggerezza di Nibelia, la sostenibilità di Carezza: così Dolomite si è messa in gioco a Riva Del Garda, facendo testare i suoi prodotti con un trekking tra gli ulivi

_ di Susanna Marchini

Oltre un secolo di esperienza nella progettazione e sviluppo di calzature da montagna e tanta passione. Dolomite ha messo tutto a disposizione di chi era presente per fare esperienza del suo mondo – dell’universo nato tra le Dolomiti, con il cuore legato alla tradizione e l’occhio rivolto verso l’innovazione. Il brand tra i simboli del made in Italy ha colto l’occasione per presentare i suoi nuovi progetti: Nibelia e Carezza.

TREKKING EXPERIENCE

Una lunga passeggiata tra gli ulivi, fino al castello di Tenno e oltre. Il percorso, denominato trekking delle Fontanelle, è stato capeggiato da Luca Parisse, personalità poliedrica del mondo outdoor: fotografo,

NIBELIA GTX

accompagnatore di media montagna iscritto al Collegio delle Guide Alpine d’Abruzzo, boulderista, tracciatore. Una salita partecipata che ha dato modo agli appassionati di testare alcuni dei nuovi modelli del brand.

IL PROGETTO NIBELIA

Una nuova collezione che rispecchia il claim “Fresh. Air. Fun.” e che rappresenta l’irrefrenabile desiderio che spinge a connettersi con la natura e a godersi tutti i momenti all’aria aperta. Il termine Nibelia racchiude in sé il sentimento di questo progetto che vuole essere un modo per condividere con i nuovi hiker tutto il know-how centenario dell’azienda.

PRODOTTI SS 24

Questa scarpa è la punta di diamante del progetto Nibelia, dal look sportivo e accattivante, per i fast hiker e per tutti gli amanti della natura. Forma dedicata, drop di 12 mm e suola studiata appositamente. L’inserimento del sistema antitorsione nell’intersuola in EVA, la membrana Gore-Tex Invisible fit e la suola Vibram con l’innovativo Traction Lug design, la rendono una calzatura leggera e molto stabile su ogni terreno. Disponibile anche nella versione High con collare in mesh morbido, per coloro che cercano più protezione e stabilità.

NIBELIA

È la calzatura più leggera di tutto il progetto, nata per accompagnare ogni giorno chi la indossa. Sono state studiate soluzioni costruttive e ricercati materiali come il mesh tessuto in maglia, che la rendono adatta alle giornate più calde. È pratica e facile da indossare.

CRISTALLO ANORAK 2.5 L

La giacca 2.5-layer è versatile e funzionale ed è caratterizzata da linee sportive e da un’accurata selezione di materiali. Grazie alla sua elevata impermeabilità e alle cuciture termosaldate, è ideale per non farsi mai trovare impreparati e godersi appieno una giornata fuori porta immersi nella natura.

CAREZZA WP: SOSTENIBILITÀ E LEGGEREZZA

Per chi è alla ricerca di una soluzione fre sca e leggera, la versione WP del modello

Carezza di Dolomite è la calzatura giusta. Già prota gonista della scorsa estate, è stata arricchita per questa stagione da una membrana waterproof riciclata al 50% per offrire una protezione totale. In linea con il programma di responsabilità sociale d’impresa Re-source by Dolomite, la scarpa è realizzata con una particolare attenzione ai materiali.

INFO : Dolomite - 0422.884488 - info@dolomite.it

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SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI & EXPERIENCE
ALDO FELICI

You wouldn’t look so fresh either.

Some might say that racing two hundred miles across Sierra Nevada and around Mont Blanc is taking product testing a wee bit too far, but hey, at least we know they are great.

Box fresh pairs available spring 2023.

Pro endurance trail Stack 36-27 Drop 9mm drop Foam PX foam Weight 290g (US9) Artcrafts International S.p.A.craft@artcrafts.it Box fresh pairs available spring 2023.

PRECISIONE TECNOLOGICA

Per l’alpinismo e per il trail running: SCARPA presenta le sue novità mettendo sul tavolo un concentrato di innovazione. Con il comfort sempre al centro

_ di Sara Canali

Sono stati diversi i momenti in cui SCARPA è stata protagonista durante la due giorni di Riva del Garda. Due presentazioni in momenti diversi e due experience che hanno portato i più temerari alla chiesetta di Santa Barbara partendo dalla fiera alle 4.15 di lunedì mattina e sulla ferrata

RIBELLE TECH 3 HD

Si presenta come una fusione innovativa tra scarpa da corsa e scarpone da montagna diventando così la più completa calzatura da alpinismo attualmente sul mercato. Un’innovazione che strizza l’occhio al mondo fast&light e che si pone in continuità con il modello della Ribelle Tech lanciato nel 2017 e utilizza le più recenti tecnologie disponibili nel settore offrendo ulteriore comfort, traspirabilità, durevolezza e leggerezza. Fondamentali anche le collaborazioni che rendono questa calzatura un concentrato di eccellenze, a partire dalla suola Vibram Megragrip, passando per la membrana esclusiva di Polartec Windbloc in grado di esprimersi al meglio in ambienti difficili, fino alla protezione della membrana traspirante impermeabile HDry che impedisce all’acqua di entrare all’interno della tomaia riducendone quindi il peso.

CARATTERISTICHE

• Lo stivale è costituito dal calzino a maglia Prime Knit che utilizza una combinazione di filati e fibre in diverse strutture per fornire elasticità, resistenza, leggerezza, traspirabilità e comfort.

• L’exoskeleton in microfibra riciclata offre maggiore protezione, sostegno e stabilità del piede.

• Il sistema di allacciatura Fast Lacing, derivato dal trail running, consente la regolazione in un solo movimento.

• La chiusura Fast Strap in velcro assicura la massima regolazione e sostegno sia in camminata che in arrampicata.

• La barriera termica Fussbett Ortholite O-Therm funziona inserendo schiuma PU a cellule aperte con aerogel.

• Dynamic Tech Roll System, un sistema innovativo di costruzione della tomaia con la suola: il risultato è un’efficiente e rapida transizione nel passo che diminuisce la fatica e lo sforzo utile in cammina

Rio Sallagoni qualche ora dopo. Perché il brand di Asolo ha portato due novità importanti in fiera e ha dato l’occasione di testarli subito dopo: il Ribelle Tech 3 HD per l’alpinismo e le Ribelle Kalibra ST e la Ribelle Kalibra HT per il trail running.

IL TEST

Abbiamo testato il nuovo Ribelle Tech 3 HD sulla parete della ferrata Rio Sallagoni e camminando lungo il letto del fiume che scorre sotto il canyon. La sensazione è quella di una calzatura molto tecnica, ma allo stesso tempo confortevole e leggera grazie all’attenzione che il brand ha dedicato a questo aspetto. Il sistema innovativo applicato alla suola facilita la camminata anche in fase di avvicinamento.

Nella parte superiore c’è una ghetta che deve essere ben aperta e tirata quando si indossa la Ribelle Tech 3 HD. Una volta infilati, gli scarponi si adattano perfettamente al piede e alla caviglia e la sensazione è quella che si ha quando si indossano le scarpette da arrampicata sportiva: perfettamente avvolgenti.

Ribelle Run Kalibra ST

RIBELLE RUN KALIBRA ST E HT

Ribelle Run Kalibra HT

Si tratta di calzature dal fit perfettamente avvolgente per i runners che ricercano la massima precisione e stabilità sui terreni più morbidi e tecnici, studiata per il trail e skyrunning di breve/media distanza. Il modello ST è rivoluzionario e versatile, all’insegna del comfort e dell’affidabilità, progettato per superare i confini delle più recenti tecnologie con l’obiettivo di offrire una corsa più leggera, più reattiva e più veloce, garantendo a chi la indossa stabilità e assorbimento dell’impatto.

Invece la HT è una calzatura che incorpora una struttura tecnologica di prim’ordine: resistente, leggera e performante, progettata per massimizzare la performance, garantire il comfort necessario per conquistare i terreni più accidentati con la massima precisione, dinamismo e protezione. Entrambe presentano il sistema di allacciatura Wrap360, sviluppato con BOA, che permette un avvolgimento completo e micro regolabile del piede, sia nella zona anteriore che in quella del tallone. La suola è progettata con una tassellatura che fornisce grip e stabilità elevati su terreni rocciosi e compatti. Disponibili a partire dalla FW 23/24.

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INFO : Calzaturificio S.C.A.R.P.A. – 0423.5284 – info@scarpa.net SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI & EXPERIENCE
Uniquely Yours Meet Del Día Every one-of-a-kind Del Día is made with high-quality repurposed fabric to keep material out of landfills. Artcrafts International S.p.A.sales@artcrafts.it

Da Livigno a Riva del Garda...

... per liberare il proprio istinto animale con le novità Brooks dedicate al trail running.

Dalla Cascadia 17 ai nuovi capi di abbigliamento che ampliano la collezione High Point

_ di Manuela Barbieri

Per l’evento di lancio di Cascadia 17 – la nuova versione del modello di riferimento per il trail running dell’azienda americana - Brooks ha scelto Livigno, località con la quale ha rinnovato la prestigiosa partnership sancita due anni fa. Il 16 giugno scorso, in occasione della Livigno Skymarathon, Brooks ha quindi invitato nel “piccolo Tibet” nel cuore delle Alpi media, retailer e alcuni degli atleti Brooks Trail Runners per illustrare loro tutte le novità della collezione trail: oltre alla Cascadia 17 (disponibile anche nella versione GTX, grazie alla nuova leggerissima membrana Gore-Tex Invisible Fit), sono stati presentati anche i nuovi capi di abbigliamento che ampliano la collezione High Point. Progettata per le specifiche

PESO UOMO / 213 g - 332 g (GTX)

PESO DONNA / 178 g - 289 g (GTX)

DROP / 8 mm

esigenze dei trail runner che vogliono sentirsi protetti, ma al contempo liberi di muoversi e avere spazio per riporre i piccoli oggetti, la linea si arricchisce di alcune interessanti novità: le maglie a manica corta e lunga realizzate in tessuto misto di lana Merino (ideale per regolare la temperatura corporea), nonché i pantaloni leggeri e traspiranti e la giacca in tessuto DriLayer Seal, entrambi impermeabili.

Chi, tra i media e i retailer, non ha avuto modo di testare la nuova Cascadia 17 a Livigno, l’ha potuto fare a Riva del Garda agli ORBDAYS, in occasione di una morning run alle 7.30 di mattina lungo un tracciato ad anello molto panoramico di poco più di cinque chilometri.

NEW! SISTEMA DI STABILIZZAZIONE TRAIL ADAPT / grazie a intersuola, piastra protettiva e suola integrate, questa tecnologia rende ogni passo stabile e sicuro, ma al contempo facile e naturale, su ogni tipo di terreno

MESCOLA IN DNA LOFT V2 / offre ammortizzazione morbida anche su terreni difficili, consentendo di andare lontano e salire ancora più in alto, muovendosi in pieno comfort anche durante le corse più lunghe

BALLISTIC ROCK SHIELD / posizionata nell’intersuola, è presente una piastra in Pebax che protegge l’avampiede dalle asperità del terreno e dalle rocce appuntite

SUOLA / ispirata allo zoccolo di una capra di montagna, ha sei zone posizionate strategicamente, in modo che si comprimano singolarmente a seconda del terreno, creando una sensazione di morbidezza sotto la superficie del piede e maggiore aderenza, trazione e stabilità su rocce e terreni irregolari. Ogni parte della suola si comporta in modo da assorbire gli urti e permettere una corsa fluida

• NEW! Il nuovo TrailTack Green offre una trazione versatile su superfici bagnate e asciutte e una maggiore stabilità su terreni irregolari, oltre a essere realizzato con il 25% di materiali riciclati

• NEW! La tecnologia PrintDye consente di risparmiare il 75% di acqua e circa 2/3 dell’energia necessaria durante il processo di tintura (N/A per la versione GTX)

INFO : Brooks Italia – 050.6398601 – info@brooksrunning.it

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SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI & EXPERIENCE
CASCADIA 17
INFO DI BASE
/ trail di montagna
DISCIPLINA
© Camilla Pizzini © Alessandro Belluscio

SPECIALE ORBDAYS PRESENTAZIONI & EXPERIENCE

DUE MONDI QUASI UGUALI

Dall’hiking al trail running, gli Outdoor & Running Business Days sono stati occasione per scoprire la gamma dei prodotti adidas progettati per l’outdoor. A dare valore all’anteprima, la presenza allo stand dei gemelli Bernard e Martin Dematteis, i fratel-

SOULSTRIDE FLOW

Scarpa ideale per chi ama correre a lungo in natura.

CARATTERISTICHE

TOMAIA AVVOLGENTE / in mesh tecnico con rivestimenti senza cuciture. La tomaia avvolgente fornisce flessibilità e supporto per affrontare le tratte irregolari lungo il percorso, dal fondovalle fino alla vetta

INTERSUOLA REPETITOR / in mescola adidas Repetitor, assicura comodità e leggerezza. Sostiene ogni passo garantendo una falcata fluida e un benessere prolungato

CONTINENTAL OUTSOLE / suola in gomma Continental per un grip ottimale an che sul bagnato

FREE HIKER

li campioni di corsa in montagna nonché ambassador del brand. In un’intervista presso lo stand moderata da Maurizio Torri, gli atleti hanno raccontato vittorie passate e progetti futuri; due carriere simili e in continua evoluzione ma sempre accompagnate e supportate da adidas.

SKYCHASER

Con intersuola Boost che offre ammortiz zazione e ritorno di energia anche sulle superfici rocciose, mentre la tomaia in mesh con rivestimenti senza cuciture garantisce una calzata avvolgente.

CARATTERISTICHE

COMFORT IDEALE / tomaia in mesh resistente alle abrasioni con punta sagomata e stabilizzatore del tallone esterno

INTERSUOLA BOOST / la tecnologia adidas Boost assicura maggiore ritorno di energia a ogni passo. Struttura stabilizzante in EVA

CONTINENTAL OUTSOLE / suola in gomma Continental

Progettata per procedere rapi damente lungo i sentieri. Perfetta nelle escursioni a passo soste nuto su superfici rocciose.

CARATTERISTICHE

MESH ANTIABRASIONE / tomaia in mesh antiabrasione con rivestimenti senza cuciture. Il mesh resistente alle abrasioni garantisce una durata superiore nel tempo

PIASTRA PEBAX BIO-BASE / ammortizzazione Lightstrike e intersuola con piastra Pebax bio-based. La piastra rinforzata nell’intersuola migliora la stabilità e la resistenza sulle rocce

STEALTH OUTSOLE /

suola in gomma Stealth Hf. La climbing zone in gomma Stealth Hf fornisce un grip ottimale per muoversi con disinvoltura tra le rocce

INFO : adidas - 03927151 - info.italy@adidas.com A.Calore,ViaferrataSignoradelleAcque,Ballino(Italy)K.Dell’Orto-ClimbingTechnology TOPSHELL COMPACT
BERNARD E MARTIN DEMATTEIS
Design, materiali e tecnologie progettati in modo specifico per garantire prestazioni ottimali anche nelle condizioni più estreme. Presentate in fiera tutte le novità adidas Terrex

LA BELLEZZA DELLA VERTICALE, IN TUTTA SICUREZZA

Un’esperienza immersiva alla Falesia della Ponta ha permesso di entrare a pieno nel mondo Petzl, testando le novità SS 24 nel migliore dei modi: con le mani sulla roccia _ di Francesca Cassi

Dopo un breve e impervio avvicinamento su un sentiero che parte direttamente dalla Strada del Ponale, il bosco si apre e la piccola Falesia della Ponta emerge pronta ad accogliere gli appassionati della verticale. La roccia calcarea che caratterizza Riva del Garda, rinfrescata dalla brezza di lago estiva, è tra i migliori terreni per testare attrezzature di ogni genere, dagli imbraghi agli assicuratori fino alle scarpette. Si tratta di uno dei siti storici di Riva, con due settori con vie che vanno dal 5b al 7b. Con soste recentemente rinnova-

NEOX

Si chiama Neox ed è un assicuratore con bloccaggio assistito per la palestra e la falesia. Si differenzia dal Grigri per la ruota integrata interna che garantisce uno scorrimento facilitato della corda che permette di assicurare nel modo più fluido possibile. La maniglia ergonomica consente di controllare perfettamente la discesa. Si utilizza con corde singole, di diametro da gli 8,5 e gli 11 mm. Anche Neox presenta la tecnica comune a tutti i dispositivi di assicurazione Petzl, basata sull’accompagnamento della corda nel dispositivo e la tenuta permanente di una mano lato frenante. Infine, si riconosce per la sua eco-progettazione: tutti gli elementi in plastica, tra cui la maniglia, sono costruiti in poliammide riciclato.

Intuitivo e sicuro, abbiamo imparato a usarlo sui tiri della Ponta, sotto l’occhio attento delle guide e istruttori del team Petzl.

SIROCCO

te e alcune nuove chiodature, ha accolto i test prodotto di Petzl. Un’experience entusiasmante e adrenalinica che ha riscosso successo nonostante le temperature elevate, grazie all’esposizione a nord della falesia, in più tatticamente ombreggiata dal bosco antistante.

Così, domenica dalle 14.30 alle 18.30 e lunedì dalle 8.45 alle 12.45 il team Petzl ha presentato, ad appassionati e neofiti, le novità SS 24, per permettere a tutti di scoprire la bellezza della verticale in tutta sicurezza.

PRODOTTI TESTATI

Progettato per garantire un ottimo rapporto tra leggerezza (solo 170 g!) e protezione, Sirocco presenta un design avvolgente, abbassato sulla parte posteriore e in grado di garantire una protezione rinforzata su tutta la testa. Il profilo anteriore del casco è aperto, per garantire un campo visivo extra large senza percepirne i bordi. La sua compattezza, abbinata a un’eccellente ventilazione, garantisce un utilizzo confortevole per tutta la giornata: anche in caso delle elevate temperature e umidità di Riva Del Garda, ci ha permesso di arrampicare mantenendo una sensazione di leggerezza e freschezza.

CORAX LT / CORAX LT

WOMAN

Facile da utilizzare e molto confortevole, l’imbrago Corax LT è adatto per l’arrampicata indoor e in falesia. I quattro portamateriali garantiscono spazio sufficiente per accogliere l’attrezzatura necessaria. Destinato al maggior numero di utilizzatori, è disponibile in cinque taglie per adattarsi a tutte le morfologie e soprattutto al corpo femminile nella sua declinazione

Corax LT Woman, che ci ha restituito ottime sensazioni durante il test alla Ponta.

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SPECIALE ORBDAYS EXPERIENCE
INFO: DINAMICHE VERTICALI - 011.2732500 - INFO@PETZL.IT

SUI SENTIERI DEL BASTIONE CON IL “SIGNORE DEL DESERTO”

Per testare la nuova scarpa da fast hiking Marco Olmo 2.0, firmata CMP e progettata con il contributo dell’ultramaratoneta, specialista delle competizioni estreme come la Marathon des Sables

_ di Manuela Barbieri

Umiltà e simpatia sono le caratteristiche che lo contraddistinguono. Vera e propria leggenda dell’ultrarunning, ancora oggi a 75 anni, Marco Olmo è considerato un punto di riferimento e d’ispirazione per tutti gli appassionati delle lunghe distanze e delle competizioni estreme come la Marathon des Sables, che ha corso ben 22 volte, la prima nel 1996 a 48 anni. Gara che richiede un buon motore ma ancor di più una buona testa, oltre alla capacità, chilometro dopo chilometro, di resistere, adattarsi e rafforzarsi a ogni condizione, dote che a Olmo di certo non manca. E che più volte ha dimostrato di avere: quando nel 2006 e nel 2007, a 58 e 59 anni, conquistò due edizioni consecutive dell’UTMB, e ancor di più quando, alla soglia dei 70 anni, vinse l’Ultra Africa Race.

TOMAIA / in mesh con iniezioni laterali in TPU termosaldate, è leggera ma allo stesso tempo protettiva nei punti di maggior frizione e flessione. La membrana impermeabile Clima Protect mantiene il piede asciutto anche in caso di pioggia e umidità

LINGUETTA / con comodo taschino che racchiude il laccio una volta fissata la scarpa al piede

Il suo segreto? Correre tutti i giorni, proprio come “ci si lava la faccia ogni mattina”, ci ha raccontato mentre, con passo lento ma costante, percorrevamo insieme il sentiero che ci ha condotti al Bastione, complesso fortificato che domina dall’alto l’antica città murata di Riva, regalando una splendida vista su buona parte del Lago di Garda. L’occasione si è rivelata ideale per testare la nuova scarpa da fast hiking firmata CMP e progettata proprio con il contributo dell’ultramaratoneta. Si chiama Marco Olmo 2.0 e qui di seguito ve la illustriamo nel dettaglio.

Il segreto di marco olmo? Correre tutti i giorni, proprio come “ci si lava la faccia ogni mattina”

ALLACCIATURA FAST LACE / rende la calzata comoda e semplifica lo sfilamento della scarpa

INTERSUOLA / in EVA, offre minimo peso e massimo assorbimento degli urti

SUOLA / il compound della gomma Vibram Bayu S1932 assicura performance, durata e trazione. I tasselli Vibram Helix sono progettati per potenziare la trazione e la frenata. Sono presenti dei canali di pulizia dal fango per la sicurezza sulle superfici pesanti

32 INFO : CMP
SPECIALE ORBDAYS EXPERIENCE
- cmpsport.com
MARCO OLMO 2.0 Alcuni momenti della corsa guidata da Marco Olmo per testare la nuova scarpa da fast hiking firmata CMP, progettata proprio con il suo contributo Colorazione uomo MARCO OLMO

LA VECTIV INCENDIA IL PONALE

Èstato Alessandro Pegoraro, scelto da The North Face come suo ambassador e tester, a guidare il gruppo di retailer che ha affrontato la salita sterrata della Strada Ponale. Il terreno ideale per provare i tre modelli che, grazie alle pendenze non esagerate e al terreno sconnesso, hanno potuto performare al massimo. Prima di partire, come di consueto, una decina di minuti dedicati alla pre sentazione del brand, della collezione pensata per il trail e ai modelli testati, con un occhio di riguardo per Vectiv Summit Pro, scarpa di punta della collezione FW 23 che di seguito presentiamo nella colorazione disponi bile nei punti vendita dal mese di agosto. A correre con

il gruppo, anche Francesca Perrone dell’explorer team The North Face. Con questa scarpa, i runner possono mettersi alla prova su qualunque terreno grazie all’eccezionale grip Surface Control e alla suola in carbonio con alette stabilizzatrici per un supporto ottimale su superfici irregolari. Inoltre, grazie alla leggera ammortizzazione che bilancia l’assorbimento dell’impatto con il suolo, restituiscono un veloce rimbalzo per maggiore velocità e comfort sulle lunghe distanze. In questo modo, la corsa sarà più veloce, senza sentire la fatica e l’intersuola in schiuma ultra dinamica garantirà il massimo recupero di energia cinetica.

33 Hit the open road, breathe in the fresh air, and explore the unexplored. With the ventilated, dynamic FreeFloat suspension, the Zulu and Jade have your back for every mile, so you can focus on taking in the open air. MAKE TIME WITH THE NEW eu.gregorypacks.com INFO : The North Face - 0423.683100 - thenorthface.com
Il caldo non ha fermato il gruppo di tester che, insieme agli atelti e ambassador The North Face, ha testato Summit Pro, Infinite 2 e Enduris 3
_ di Tatiana Bertera
SPECIALE ORBDAYS EXPERIENCE
Al centro, il modello Vectiv Summit Pro

Collé, l’atleta consulente a 360 gradi per Kailas

Il plurivincitore del Tor des Géants ha condotto, insieme alla compagna Giuditta Turini, la run experience che ha visto protagonisti i due modelli del brand cinese pensati per la velocità e le ultradistanze

_ di Tatiana Bertera

Quella agli ORBDAYS di Riva del Garda è stata, per diversi negozianti, la prima occasione per testare i prodotti Kailas (due modelli di scarpe e uno zaino trail super leggero), brand che ha fatto ingresso sul mercato italiano a inizio 2023, già lo scorso anno sponsor del Tor des Géants, e che ha scelto come suo ambassador per l’Italia il gigante Collé. Un marchio fondato nel 2003, globalmente riconosciuto come il più tecnico e innovativo nel mondo outdoor in Asia per quanto riguarda l’attrezzatura da montagna, incuriosisce molto. Ne è una riprova la partecipatissima experience, che ha visto circa 25 runner testare i modelli Fuga Pro4 e Fuga Ex2 sui sentieri del Trail Berghem. Ma Franco non è solamente un “semplice” ambassador, il suo ruolo in Kailas è molto più complesso e articolato.

Ciao Franco, come sei entrato in contatto con il brand e cosa ti ha spinto a iniziare una collaborazione?

Il primo approccio verso questo brand è dovuto alla mia grande curiosità. Sono sempre stato attirato dai prodotti innovativi e già allo scorso TORX ho avuto modo di vedere da vicino lo zaino Kailas e sono rimasto a bocca aperta. Quando nell’autunno sono stato contattato dall’azienda e ho avuto modo di osservare da vicino anche le scarpe e non ho più avuto alcun dubbio. Da quel momento in poi ha iniziato a crescere in me l’idea di entrare a far parte di questo nuovo e ambizioso progetto. Fin dai primi incontri con i responsabili del brand ho trovato serietà, competenza ma soprattutto grande voglia di crescita e ricerca della perfezione. Quale è il tuo ruolo in Kailas e di cosa ti occupi?

Il mio ruolo in Kailas è quello che ho sempre sognato. Chi mi ha seguito in questi anni sa che mi piace correre, ma sa anche che la mia grande passione verso questa disciplina

mi ha portato a gestire diverse attività (sviluppo di materiali, organizzazione di eventi, clinic di test prodotti, camp, allenamenti collettivi, consulenza per eventi, gestione di team di atleti, ecc). Il mio ruolo in Kailas rappresenta un mix di tutte queste cose. Principalmente continuo a fare l’atleta mettendo a disposizione dell’azienda tutta la mia esperienza come consulente a 360 gradi.

In cosa consiste la tua attività con il brand nel 2023 e cosa prevede il tuo accordo per i prossimi anni?

L’idea iniziale era di concentrarsi in questo primo anno con la promozione del brand sul territorio italiano con piccole iniziative e procedendo a piccoli passi. Nella realtà dei fatti, in questo primo semestre del 2023, la grande attenzione riscontrata negli utenti finali ci ha spinti verso numerose attività che mi hanno occupato più tempo del previsto, ma nello stesso tempo hanno dato grandi soddisfazioni. Solo per citarne alcune che mi hanno coinvolto in prima persona: il Fuga Training ha visto l’iscrizione di più di 1.000 persone: sono stati creati quattro workshop sui sentieri del Tor des Géants, è stato creato il primo Fuga Team Italia che ha già raccolto più di 35 podi (con due atleti che hanno rappresentato l’Italia ai Mondiali di Innsbruck), sono stati organizzati oltre 20 test scarpe presso rivenditori autorizzati. Il mio accordo per i prossimi anni mi vede ulteriormente coinvolto nello sviluppo del prodotto, con una promozione del brand anche al di fuori del territorio nazionale.

Fuga Pro4 e Fuga Ex2: qual è la tua preferita? Sono due modelli di scarpe completamente diversi e, di conseguenza, destinati a differenti utilizzi. Tuttavia, quella che utilizzo maggiormente è la Fuga Ex2. Una scarpa robusta, polivalente, comoda e con un grip eccezionale. La scarpa che utilizzerò per il TORX e per tutte le gare di lunga distanza.

FUGA PRO4 PER LA VELOCITÀ. VINCITRICE DI UN ISPO AWARD

CARATTERISTICHE

TOMAIA / in un tessuto più resistente all’usura delle lunghe distanze

SISTEMA DI CHIUSURA / a doppia fibbia: la prima evita traumi alle dita, la seconda garantisce maggiore avvolgimento e stabilità

SISTEMA TPU / anti-impatto che protegge le dita dei piedi dalle rocce

INTERSUOLA / a doppia densità, reattiva e ben ammortizzata

SUOLA VIBRAM MEGAGRIP LITEBASE / super grippante e alleggerita del 30%. La curvatura aumenta l’area di contatto con il terreno, riducendo l’affaticamento. Denti deceleranti per affrontare pendenze complesse

CARATTERISTICHE

FUGA EX2 PER LE ULTRA DISTANZE

TOMAIA / in un tessuto più resistente all’usura delle lunghe distanze

SISTEMA DI CHIUSURA / a doppia fibbia: la prima evita traumi alle dita, la seconda garantisce maggiore avvolgimento e stabilità

SISTEMA DI FISSAGGIO DELLA GHETTA / a quattro punti

SISTEMA TPU / anti-impatto che protegge le dita dei piedi dalle rocce

INTERSUOLA / più spessa per ridurre lo sfregamento

SUOLA VIBRAM MEGAGRIP / super grip anche su superfici bagnate. La curvatura aumenta l’area di contatto con il terreno.

Denti deceleranti per affrontare pendenze complesse

34 SPECIALE ORBDAYS EXPERIENCE
: s.commerce@sprint-commerce.it - sprint-commerce.it
INFO
Franco Collé (a sinistra) guida il gruppo della run lungo i sentieri del Trail Berghem
NATURAL STRIDE SYSTEM
OUTDOORBUSINESDAYS.COM
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