MotoSprint#37

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HONDA PRESENTA DUE NUOVI CAMBI Il CV-Matic è destinato alle piccole cilindrate. Per le sportive di maggiore cubatura c’è il DCT

di Laurent Benchana Nippon News

LA NEW DUAL CLUTCH TRANSMISSION (DCT) È STATA PRESENTATA LO SCORSO 8 SETTEMBRE A TOKYO, NEL QUARTIER GENERALE HONDA. LA PRIMA MOTO AD ESSERNE PROVVISTA SARÀ LA VTR MODELLO 2010.

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L’8 SETTEMBRE, nel suo quartier generale di Tokyo, Honda Motors ha presentato alla stampa due nuove trasmissioni: la CV-Matic, destinata alle piccole cilindrate come la Cub, e la New Dual Clutch Transmission, studiata per le “large-displacement sport bikes” (grosse sportive). La Honda VTR, modello 2010, sarà la prima ad esserne provvista. Per saperne di più sull’argomento, abbiamo intervistato Atsushi Ogasawara, manager di Honda R&D. DA QUANTO tempo lavorate sulla Dual Clutch Transmission? «Abbiamo iniziato a parlarne una decina di anni fa, ma lo sviluppo è stato molto difficile». L’esperienza acquisita con la DN-01 vi è servita per l’elaborazione di questo sistema ? «La DN-01 usa una trasmissione di tipo CVT che si addice a una cruiser dinamica, mentre ciò che presentiamo oggi è un vero e proprio sistema di cambio

automatico. Ciò permette di avere una guida più gradevole, ma anche più sportiva. I due sistemi hanno applicazioni alquanto diverse». Quali sono i punti forti della DCT? «I motociclisti che la proveranno scopriranno in fretta che consente una guida più sportiva e allo stesso tempo più facile, dato che non è necessario cambiare le marce col piede. Ci si può quindi concentrare maggiormente su accelerazione e frenata. È questo effettivamente il punto più importante». Perché questo sistema è considerato essenziale per Honda? «I nostri clienti hanno gusti molto vari, alcuni desiderano avere il cambio automatico su una moto di piccola cilindrata, altri lo vogliono su moto più grosse. Noi desideravamo dare una risposta ai loro desideri, studiando in questa occasione una moto sportiva, ancora più accessibile». Perché stata scelta la VFR per questa prima applicazione? «Volevamo utilizzare la DCT su una sportiva e nella nostra gamma la VFR è quella che riunisce le tecnologie più avanzate. Sicuramente la Dual Clutch potrà essere montata su altre moto anche non dotate di V-twin». Potrà adattarsi a tutti i tipi, dal monocilindrico al quadricilindrico a partire, diciamo, da 250 cm3? «Potrà essere usata su moto più grosse della VFR, e io non vedo limiti massimi. Nel caso di una piccola cilindrata, invece, questo sistema può essere penalizzante. Necessita di pezzi aggiuntivi, come una pompa d’olio, cosa che va a diminuirne la motricità. Per questo penso si possa dire che l’utilizzo verrà limitato alle cilindrate maggiori». Se la DCT permette di concentrarsi maggiormente sulla guida e quindi di andare più forte, avete in programma il suo utilizzo anche nelle competizioni? Forse l’avete già fatto? «Non nego che sia possibile usarla in competizione, ma a condizione che si riesca a risolvere il problema del peso e delle perdite di potenza che provoca. Comunque al momento siamo lontani». La DTC è più pesante o più costosa di un cambio tradizionale? «Posso sintetizzare con un’unica risposta ad entrambe le domande: solo un po».


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