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Organo Ufficiale della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 NE/VR

Organo Ufficiale della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana - SEMESTRALE - N 2/2011

Nazionale Paraclimb: sul tetto del Mondo

Giovanile: poker d’assi in Coppa Europa

Arco2011: un’avventura indimenticabile



SOMMARIO

EDITORIALE ai come quest’anno la stagione in via di conclusione è stata ricca di avvenimenti, la maggior parte positivi, alcuni anche poco piacevoli. M 5 Comincio da questi ultimi, per tranquillizzare una base che giustamente in alcuni momenti

Mondiali di Arco: Una splendida avventura Mondiali Giovanili di Imst: Bene Ghisolfi e Santoni

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Coppa del Mondo: Daone consacra Sara Morandi

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Coppa Europa: Poker d’assi per l’Italia

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Intervista doppia: Annalisa De Marco e Michael Piccolruaz

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Coppa del Mondo a Merano: Italiani profeti in patria 11 Intervista a Marco Ronchi: “Motivazione, regole e sudore”

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Coppa Italia: spazio alla “linea verde”

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Coppa Italia Paraclimb: Esordio della prima edizione, 3 prove e tanto entusiasmo 15 Campionati Italiani Speed e Boulder: Claudia Ghisolfi è la regina

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Campionati Italiani Paraclimb: Stefani e Parente 17 i super titolati Settore giovanile: Crescono numeri e qualità

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Campionati studenteschi: Si riparte da San Giustino

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Campionati italiani VVFF: Tosi e Munari i migliori

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ha temuto della tenuta economica della FASI. Le sorti della nostra Federazione, come di tutte, dipende dai contributi del CONI. Il 2011, da questo punto di vista, è stato un anno drammatico, per fortuna risoltosi positivamente. Le nuove disposizioni economiche, legate alle finanziarie figlie della crisi, hanno imposto passi formali e sostanziali imprescindibili alla fine dello sblocco dei contributi. Per questo motivo, fino a tutto luglio, ovvero con i Mondiali di Arco in pieno svolgimento, la nostra Federazione non ha potuto beneficiare dei contributi CONI, creando, questo, uno scompenso di cassa che in qualche modo ci ha preoccupato e che però abbiamo superato senza particolari danni. Quando tutto sembrava risolto è sopraggiunto un nuovo stop dei contributi a causa dell’incertezza dell’ente erogatore (il CONI) riguardo l’applicazione di nuovi criteri di distribuzione. Anche questo un intoppo burocratico risoltosi soltanto a fine ottobre, quando la Federazione ha finalmente ottenuto i contributi spettanti, ma che ha creato non pochi disagi allo svolgimento dell’attività. Con lo sblocco dei contributi è giunta anche la notizia che il CONI ha approvato il nuovo regolamento che prevede l’applicazione di criteri certi per l’assegnazione dei contributi annuali alle DSA. Cosa questo significhi per il futuro è tutto da capire… Finiscono qua gli aspetti poco edificanti del 2011; molti, invece, i motivi di soddisfazione, a cominciare dal successo, oltre ogni più rosea previsione, ottenuto dai Mondiali di Arco. I numeri, straordinari, di questa fantastica avventura li potete leggere nelle pagine che seguono. A me non resta che ringraziare, ancora una volta, tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, a cominciare dal Comitato Arco 2011 del presidente Albino Marchi e del direttore generale Angelo Seneci. Le immagini e i colori di quella splendida Il pubblico di Arco 2011 avventura sono ancora vivi nei nostri occhi e nei nostri cuori. A noi il compito di mantenere vivo l’entusiasmo che questo appuntamento è riuscito a generare. Voglio ricordare anche le diverse attività di promozione della Federazione, dai Campionati studenteschi e universitari alla Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico, senza dimenticare i Campionati Italiani Vigili del Fuoco. Tutte manifestazioni che hanno contribuito a costruire un rapporto sempre più stretto con Enti locali, territorio e persone, permettendoci di chiudere il tesseramento del 2011 ad oltre 16.000 unità. E’ impressionante la crescita continua della nostra Federazione. Se anche le società ci seguiranno in questa opera di promozione, realizzando gli opportuni adempimento sportivi (l’obbligatoria iscrizione al registro CONI) e impegnandosi nell’organizzazione di manifestazioni, credo che l’obiettivo del riconoscimento a FSN sarà più concreto, confortanti anche dall’ingresso dell’arrampicata nella short list delle discipline che nel 2013 si contenderanno un posto nel programma delle Olimpiadi 2020. Nel salutare il nuovo tecnico della Nazionale Marco Ronchi (il suo compito non sarà facile!) augurandogli di continuare con l’entusiasmo che ha mostrato in questi primi mesi e di raggiungere i risultati agonistici che il nostro movimento merita, per tradizione e importanza, non mi resta che ringraziare nuovamente tutte le società sportive per questi nuovi importanti successi. Il merito è soprattutto vostro! Ariano Amici

DIRETTORE RESPONSABILE Ariano Amici N. 2/2011 - ANNO XIX

DIREZIONE EDITORIALE Antonio Ungaro

Organo ufficiale della FEDERAZIONE ARRAMPICATA SPORTIVA ITALIANA Registrazione al Tribunale di Torino con il numero 4702 del 15/07/1992 N. R.O.C. 19011

RESPONSABILE REDAZIONE Sandra Pinato REDAZIONE Piazzetta San Marco n. 7 int. 2 35024 Bovolenta (Pd)

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HANNO COLLABORATO: Giancarlo Camoirano, Cristiano Fossali, Franco Gianelli, Sandra Pinato, Angelo Seneci, Antonio Ungaro

GRAFICA: Architectural Printing - Via Saliceto 22/E 40013 Castel Maggiore (BO) Tel: 051.70.30.34 - 338.1121566 Responsabile grafico: Paolo Ronca

FOTOGRAFIE: Massimo Bassoli , Edoardo Limonta, Newspower

STAMPA E IMPIANTI: Tipografia Mediaprint Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona 045/9698045 - 348/3908496 - 045/9251058



ARCO2011 - Dietro le quinte di un grande mondiale

Una fantastica avventura SONO STATE TANTE LE PERSONE CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DELL’EVENTO FORSE PIÙ IMPORTANTE DEL NOSTRO MOVIMENTO E CHE HANNO RESO POSSIBILE UN SOGNO COMINCIATO TRE ANNI FA A TORINO uando l'ASD RockMaster ha accettato di candidarsi per l'organizzazione del Campionato Mondiale 2011 poteva vantare un'esperienza unica nel Mondo, con quasi 25 anni di competizioni internazionali alle spalle, chi scrive aveva all'attivo la direzione di 45 competizioni internazionali di arrampicata. Tuttavia l'avventura mondiale è stata un'esperienza totalizzante e probabilmente irripetibile. La cronaca di questi tre anni è forse la migliore testimonianza di quanto avessimo scommesso su questo evento, di come veramente volessimo farne un momento unico nella storia dello sport climbing, di quante e quali energie sono state impiegate. Già le prime battute hanno segnato la differenza: ed eccoci così all'Assemblea Plenaria dell'IFSC a Torino, a presentare la candidatura, con una delegazione di amministratori pubblici, il videoclip, la brochure multilingue, lo stand e la videoconferenza di Lynn Hill in diretta web. Per la prima volta una candidatura veniva presentata in stile "olimpico". Quel giorno, quando un lungo applauso dei 45 delegati ha salutato l'assegnazione del Mondiale ad Arco è iniziata una lunga strada che ci ha visto impegnati quasi a tempo pieno per ventotto mesi. Già a luglio 2009 eravamo al Mondiale di Xining in Cina: a testimoniare l'alto interesse della amministrazione pubblica era con noi l'Assessore allo Sport a ritirare la bandiera dell'IFSC. Ma non avevamo fatto una così lunga trasferta solo

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per onorare il protocollo, ma soprattutto per renderci conto dei problemi generati da un mondiale con 400/500 atleti e soprattutto osservare da vicino l'organizzazione cinese famosa per l'attenzione al cerimoniale sportivo. Al rientro è iniziato l'iter per la ristrutturazione ed ampliamento del Climbing Stadium RockMaster: dovevamo non solo adattare le pareti, ma realizzare adeguate infrastrutture per atleti, pubblico e media. Trovare le modalità per finanziare un così importate progetto, 1.5 milioni di Euro, non era facile. Provincia Autonoma di Trento e Comune di Arco hanno garantito la copertura, ma è stata un corsa contro il tempo per attivare le procedure progettuali e amministrative nel poco tempo che avevamo davanti. Il 2010 è stato l'anno delle prove generali: con il Pre-Mondiale 2010, un vero stress test per l'organizzazione di fronte ad un evento così complesso per numero di atleti e discipline. Tanti erano i momenti da verificare, dal coordinamento dei vari team impegnati - tracciatori, giudici, volontari, troupe televisive, ufficio stampa, segreterie - alle nuove discipline da testare e mettere a punto nei regolamenti. Avevamo preventivato un importante investimento nella la copertura televisiva, sia il Pre-Mondiale 2010 che il Mondiale 2011 sarebbero stati seguiti in diretta da RAI Sport: dovevamo accertare la capacità di fare "girare" l'evento al secondo, prevenendo o risolvendo all'istante qualsiasi intoppo.

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Un ringraziamento sentito a… •"IFSC International Federation of Sport Climbing • FASI - Federazione Arrampicata Sportiva Italiana • Comune di Arco • Provincia Autonoma di Trento • Regione Trentino AltoAdige • Ingarda Spa • l'Istituto Comprensivo Arco tutti gli sponsor • ASD RockMaster • ASD ArcoClimbing • l'Associazione Alpini Arco • SAT sezione di Arco e di Riva del Garda • Istituto GardaScuola • Liceo della Montagna di Tione • Soccorso Alpino Guardia di Finanza • Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato

Il 18 luglio 2010 potevamo dirci provati ma soddisfatti, eravamo riusciti a fare gareggiare oltre 250 atleti, in cinque discipline, il tutto in tre giorni e senza uscire di un secondo dal programma. Avevamo anche preso coscienza di alcune criticità, ma avevamo un anno per risolverle... ma soprattutto avevamo permesso a tutti i team di lavorare assieme in vista del Mondiale 2011. Come per ogni grande evento non potevano mancare le polemiche: a pochi mesi dal mondiale, il taglio di alcune piante, necessario alla costruzione delle strutture di servizio al Climbing Stadium, toilette, spogliatoi e sala medica, è lo spunto per proteste. Ogni blocco dei lavori rischiava di non vederci pronti a luglio. Eravamo fermamente convinti che il mondiale fosse un'occasione unica per l'arrampicata e la città di Arco, così, mentre riprendevano i lavori, a fianco dell'Amministrazione Comunale abbiamo intrapreso un paziente lavoro di spiegazione e ricucitura con gli alunni della scuola media vicino a cui si trova i Climbing Stadium. Qualche mese più tardi il grande ed entusiasta pubblico che ha invaso Arco ha reso giustizia a quelle scelte, tanti ragazzi della scuola erano ai piedi delle pareti di gara ad applaudire gli atleti. Nella primavera 2011 decidiamo di imbarcarci in una nuova avventura, organizzare negli stessi giorni del Mondiale il 1° Campionato del Mondo Paraclimbing. Se Arco era la casa dei climbers, doveva esserlo di tutti. Era un mondo da costruire, regolamenti e formule


di gara da adattare alle specificità degli atleti disabili, itinerari di gara dedicati, eliminare le barriere di accesso al climbing stadium... Grazie al lavoro dei dottori Francesco Coscia e Paola Gigliotti - della commissione medica FASI - e dei medici del CIP si è riusciti a definire una prima struttura di classificazione degli atleti, per la prima volta si sono determinati i coefficienti per la equalizzazione delle prestazioni. Un lavoro che a volte viene misconosciuto, soprattutto quando ci si focalizza sui soli aspetti tecnicosportivi è la gestione economica. In un evento che muove centinaia di migliaia di euro la continua azione di controllo e definizione del budget è imprescindibile per non trovarsi alla fine con un passivo irrecuperabile. E' un lavoro complesso ed a volte ingrato, che deve essere concentrato nelle mani di una persona esperta e determinata. Anche su questo si misura il successo del Mondiale 2011, aver saputo trovare le risorse per un grande evento, ma avere anche saputo portarlo alla fine rispettando all'euro il budget preventivato, grazie all'impegno profuso dal presidente del Comitato Arco 2011, Albino Marchi. Un altro aspetto cruciale è stato la gestione ed il coordinamento di tutti gli attori che contemporaneamente agivano sul campo di gara: tracciatori e giudici internazionali, giudici nazionali, servizio dati, volontari di assistenza e controllo atleti, volontari di assistenza al pubblico e controllo campo di gara, troupe TV, troupe webcasting, ufficio stampa, ufficio web, addetti cerimoniale, addetti audio, addetti luci, addetti video, speaker, addetti ristoro, addetti allestimenti. Nel mese di luglio erano 80 i professionisti o tecnici sportivi impegnati, oltre a 150 volontari. Era necessario definire calendario, impegni e re-

sponsabilità per ognuno, coinvolgendoli anche emotivamente nell'evento: il risultato del Mondiale sarebbe stato merito e demerito di tutti. Ad affiancare il Comitato Arco 2011 nella gestione delle risorse umane l'ASD ROCKMaster per i tecnici-sportivi e l'ASD Arcoclimbing, che con i suoi associati ed esperienza ha messo a disposizione i volontari impegnati nell'assistenza agli atleti. Altre associazioni hanno poi fornito un aiuto meno specifico come Associazione Alpini Arco, SAT Arco e Riva del Garda. Un’importante partnership è stata portata avanti con alcuni istituti scolastici, così che i ragazzi sono stati attivamente coinvolti nella organizzazione del Mondiale: i ragazzi delle Scuole Medie ed Elementari di Arco portavano le insegne nazionali nella sfilata di apertura, gli alunni di Gardascuola - Istituto per il Turismo - hanno collaborato come hostes e stewards in assistenza alle squadre, come assistenti all'ufficio gare ed ufficio stampa, i ragazzi del Liceo della Montagna sono stati coinvolti nel controllo ed assistenza agli atleti nelle aree di isolamento. A garantire la sicurezza degli atleti in gara c'erano gli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Gestire risorse umane così numerose e varie per età, esperienza e motivazioni, ha richiesto una struttura decisionale, gerarchica e piramidale, dove fossero precise e definite responsabilità e ruoli. Durante tutto l'anno precedente si sono susseguite riunioni con i diversi attori: Comitato Arco 2011, FASI, IFSC, tecnici federali, volontari, ufficio stampa, video produzione.... gli obiettivi erano definiti, in corsa non ci sarebbe stato tempo e modo per discutere le scelte. Imprescindibile è stato il ruolo della FASI, dall'appoggio incodizionato del presidente Amici al lavoro della Segreteria federale, in modo particolare nella

complicata gestione dei visti di entrata per i team extraeuropei. Finalmente alle 21 del 18 luglio - dopo la sfilata degli atleti ed i discorsi ufficiali - il grande spettacolo di apertura ha dato il via all'11° IFSC World Championship. Sessanta minuti di danza, musica, luci e coreografie appositamente create per Arco2011 hanno lasciato gli 8.000 spettatori con il fiato sospeso, eravamo partiti con il piede giusto. La cronaca di quegli undici fantastici giorni, non può essere riassunta a parole, solo chi era ai piedi della Rupe di Arco ne ha potuto sentire l'atmosfera. Per capire l'impegno di risorse umane ed economiche in campo - 24 ore su 24 - bastino solo alcuni numeri: 200 volontari, 30 tra giudici ed ufficiali di gara, 56 nazioni con oltre 600 atleti iscritti nelle varie discipline, oltre 150 accompagnatori, 36 blocchi boulder e 25 vie da tracciare, 30 gare da disputare di cui 9 finali, oltre 100 tra giornalisti e fotografi accreditati, 5 troupe televisive, una decina di eventi collaterali.... Il 24 Luglio 2011 l'avventura è finita, ne è valsa la pena, siamo convinti di avere fatto un gran passo verso il sogno olimpico, ancora una volta lasciamo parlare i numeri: oltre 25.000 spettatori nelle dieci giornate di gara, con punte di oltre 8.000 alla cerimonia di apertura ed alla finale lead, 11 ore di diretta su RAI Sport con oltre 500.000 telespettatori, 30 canali televisivi di tutto il mondo che hanno richiesto immagini dell'evento, 30 riviste specializzate presenti dai cinque continenti, 25.000 spettatori per le dirette live webcasting, 360.000 download dei video dedicati al mondiale su youtube, 200.000 visite al sito ufficiale da 131 diversi paesi... Angelo Seneci direttore tecnico-sportivo Arco2011

Preti e il Paraclimb tengono alto l’onore dell’Italia

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e è stato un successo dal punto di vista organizzativo e di promozione dell’arrampicata, altrettanto non si può dire per quanto riguarda i risultati degli azzurri. Nel primo mondiale in casa non siamo riusciti a fare meglio dell’ottavo posto di Lucas Preti nel boulder. Il ritorno sulla scena internazionale che conta dell’azzurro è sicuramente una delle note più positive. Lucas nel 2011 ha gareggiato poco, soprattutto nella prima parte della stagione. Il suo mondiale si è fermato in semifinale e forse una maggiore attitudine al clima di gara avrebbe permesso di trovare la soluzione del problema in grado di catapultarlo in una finale. Sarebbe stato un premio meritato per uno dei pochi azzurri capace di accendere l’entusiasmo del pubblico. Qualche fondata speranza di un piazzamento tra i primi, se non addirittura sul podio, la coltivavamo anche con Sara Morandi, atleta di casa e autrice di un ottimo 2010. L’11° posto finale, pur rappresentando il secondo miglior risultato degli azzurri, lascia un po’ di amaro, soprattutto perché la trentina, negli ottavi, ha gareggiato sotto i suoi standard. La spedizione azzurra ha quindi concluso i mondiali di Arco con una serie di piazzamenti ben lontani dai primi. A parziale consolazione la consapevolezza di aver partecipato con tanti giovani, ai quali l’esperienza inebriante di Arco non potrà che fare del bene. PARACLIMB – Ben diversa la partecipazione della nostra rappresentativa Paraclimb. Gli azzurri hanno conquistato 4 medaglie d’oro, 4 di argento e 3 di bronzo, per un totale di 11 medaglie. L’Italia nel complesso ha terminato al primo posto per numero di medaglie vinte, terza nel medagliere se si contano i titoli conquistati alle spalle di Spagna e Russia. Questi risultati sono stati ottenuti con 7 differenti atleti (Matteo Stefani, Silvia Parente, Matteo Masento, Alessio Cornamusini, Simone Salvagnin, Oliviero Bellinzoni, Matteo Alberghini) a dimostrazione che il gruppo è competitivo e non si affida solo a uno/due campioni.

Da segnalare, in particolare, il doppio titolo conquistato da Matteo Stefani, vincitore nella categoria B1 sia nella difficoltà che nella velocità. Gli altri due titoli mondiali conquistati sono di Silvia Parente nella velocità, cat. B1 (per lei anche un argento nella difficoltà) e Simone Salvagnin velocità cat. B2, per un podio tutto italiano con anche il secondo posto di Oliviero Bellinzani. (AU)

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Ai Mondiali Giovanili di Imst la Nazionale non delude e intasca due medaglie

RISULTATI

Bene Ghisolfi e Santoni IN AUSTRIA SUGLI SCUDI GLI ATLETI DI CASA, SLOVENI E RUSSI. GLI AZZURRI PUR NON SFIGURANDO CHIUDONO SENZA NESSUN TITOLO, COSA CHE NON ACCADEVA DA ANNI a piccola cittadina austriaca di Imst è stata la sede dei Campionati del Mondo Giovanili di Arrampicata a fine agosto, dal 25 al 28. Si sono presentati quasi 650 climbers, provenienti da 50 diverse nazioni, in rappresentanza di tutti i continenti. Tra loro anche la news entry Sudafrica, Thailandia, Ecuador, Venezuela, Singapore e Kazakistan. Tanti i top climber al via, tra cui i grandi protagonisti del Mondiale di Arco come l'austriaca Magdalena Röck (bronzo nella lead), la russa Anna Tsyganova (argento nella velocità), l'ucraino Danylo Boldyrev (terzo nella velocità) e l'americana Sasha DiGiulian, (argento nel boulder). Ad imporsi nel lead femminile, dopo una lotta serrata, è stata la francesina Julia Serriere, davanti all'austriaca Johanna Ernst e alla statunitense Sasha DiGiulian. Attardate le azzurre con il 15° posto di Alexandra Ladurner, il 19° di Andrea Pruenster e il 23° di Anna Gislimberti. Tra i pari età maschili è Stefano Ghisolfi a dare la zampata giusta, conquistando un bronzo, dietro solamente ad un inarrivabile Jure Raztresen e vicinissimo ad Edward Hamer, secondo. Tra gli Youth A grande prova di Domen Skofic che ha raggiunto il Top, secondo Dmitry Fakiryanov, terzo Loic Timmermans. Dietro gli azzurri, 17° Alex Walpoth, 27° Michael Piccolruaz. Nessuna azzurra in gara nei pari età femminili dove la vittoria è andata a Magdalena Rock, seconda Momoka Oda e terza Tina Hafsaas. Tra i più piccoli, gli Youth B, successo per Jessica Pilz, davanti a Ievgeniia Kazbekova e Salome Romain, con la migliore azzurra, Andrea Ebner, 14°, seguita al 21° posto da Giulia Alton. Tra i ragazzi l'austriaco Bernhard Rock ha regolato i due giapponesi Naoki Shimatani e Keiichiro Korenaga, rispettivamente. 34° Lorenzo Carasio, 57° Andrea Nardi e 62° Manuel Schneider. Nella Velocità, Anna Tsyganova ha battuto Stefanie Pichler in finale, terza la francese Margot Heitz. Nessuna delle azzurre era in gara. Nei pari età maschile Leonardo Gontero ha chiuso con un 12° posto la gara dominata da-

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Stefano Ghisolfi: "Tra Mondiali e Coppa è stata una buona stagione che può ancora migliorare" "Quest'anno la prima vittoria importante è stata ai Campionati Italiani Giovanili di Verona. Una bella soddisfazione, c'erano tanti atleti e sicuramente tutti i più forti. Vincere sia nella Lead che nella Speed, inoltre, è stata una doppia soddisfazione e battere il record italiano mi ha reso molto orgoglioso. La stagione si sta per chiudere e non posso che essere soddisfatto di quanto sono riuscito a fare: ho migliorato i risultati dello scorso anno, vincendo una tappa di Coppa Europa giovanile alla pre-mondiale di Imst e chiudendo terzo nella classifica finale di Coppa Europa giovanile Speed. Nella classifica generale, sempre della Coppa Europa ma Lead, mi trovo in seconda posizione, mancano an-

gli atleti dell'Est e vinta da Danylo Boldryrev, davanti a Marcin Dzienski e Sergiy Barkovskyy. Nessun atleta azzurro era in gara nella categoria Youth A. Tra le donne vittoria della polacca Aleksandra Rudzinska, seguita dalle francesi Esther Bruckner e Anouck Jaubert. Nella gara maschile podio tutto russo, vittoria per Konstantin Payl, secondo Artem Savelyev e terzo Nikita Suyushkin. Nelle Youth B ennesimo successo russo con Polina Shelpakova, davanti all'austriaca Alexandra Elmer e ad Anastasiia Klochkova. Buon 11° posto di Chiara Rogora, 22° per Andrea Ebner. La seconda medaglia azzurra è arrivata nei parità maschili grazie ad Alessandro Santoni, dietro solamente ai due russi Ruslan Faizullin e George Artamonov. Il direttore tecnico della giovanile, Carlo Beltrame ha commentato così la prova dei suoi atleti: "L'obiettivo minimo era quello di conquistare un podio in entrambe le specialità e ci siamo riusciti. A livello di squadra sono soddisfatto dei risultati. Abbiamo un po' sofferto nella difficoltà il cambio di temperatura perché le semifinali si sono disputate sotto la pioggia e con circa dieci gradi."

Stefano Ghisolfi in azione

cora due gare e spero di salire sul gradino più alto del podio. In campo nazionale ho vinto la classifica di Coppa Italia Lead e la Combinata. Ai Campionati Italiani di Modena è andata abbastanza bene: nel Boulder ho raggiunto il mio obiettivo che era quello di arrivare in finale, forse potevo fare meglio ma non mi ero allenato adeguatamente in questa specialità. Nella Speed ho chiuso secondo, un buon risultato, in una gara condizionata da numerose cadute ed errori. La stagione è ormai agli sgoccioli, ma la testa è ancora alle ultime due prove di Coppa giovanile Lead, alla prova di Coppa del Mondo in Slovenia (troppo tardi per darne notizia su questo numero del giornale) e al Campionato Italiano Lead di dicembre. Il prossimo per me sarà un anno importante, l'ultimo da Junior, e voglio dare il massimo" 7

Alessandro Santoni sul podio Lead, Junior Femminili 1. Julia Serriere (Fra) 2. Johanna Ernst (Aut) 3. Sasha DiGiulian (Usa) 15. Alexandra Ladurner 19. Andrea Pruenster 23. Anna Gislimberti Lead, Junior Maschili 1. Jure Raztresen (Slo) 2. Edward Hamer (Gbr) 3. Stefano Ghisolfi 10. Rudi Moroder 11. Marcello Bombardi 21. Martino Ischia Lead, Youth A Femminili 1. Magdalena Rock (Aut) 2. Momoka Oda (Jpn) 3. Tina Hafsaas (Nor) Lead, Youth A Maschili 1. Domen Skofic (Slo) 2. Dmitry Fakyryanov (Rus) 3. Loic Timmermans (Bel) 17. Alex Walpoth 27. Michael Piccolruaz Lead, Youth B Femminili 1. Jessica Pilz (Aut) 2. Ievgeniia Kazbekova (Ukr) 3. Salome Romain (Fra) 14. Andrea Ebner 21. Giulia Alton Lead, Youth B Maschili 1. Bernhard Rock (Aut) 2. Naoki Shimatani (Jpn) 3. Keiichiro Koerenaga (Jpn) 35. Lorenzo Carasio 57. Andrea Nardi 62. Manuel Schneider Speed, Junior Femminili 1. Anna Tsyganova (Rus) 2. Stefanie Pichler (Aut) 3. Margot Heitz (Fra) Speed, Junior Maschili 1. Danylo Boldyrev (Ukr) 2. Marcin Dzienski (Pol) 3. Sergiy BArkovskyy (Ukr) 12. Leonardo Gontero Speed, Youth A Femminili 1. Aleksandra Rudzinska (Pol) 2. Esther Bruckner (Fra) 3. Anouck Jaubert (Fra) Speed, Youth A Maschili 1. Konstantin Payl (Rus) 2. Artem Savelyev (Rus) 3. Nikita Suyushkin (Rus) Speed, Youth B Femminili 1. Polina Shelpakova (Rus) 2. Alexandra Elmer (Aut) 3. Anastasiia Klochkova (Rus) 11. Chiara Rogora 22. Andrea Ebner Speed, Youth B Maschili 1 Ruslan Faizullin (Rus) 2. George Artamonov (Rus) 3. Alessandro Santoni (Ita)


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La tradizionale prova di Coppa del Mondo Velocità contrassegnata dal maltempo

Daone consacra Sara Morandi L'ATLETA DELL'ARCO CLIMBING SI CONFERMA LA DONNA ITALIANA PIÙ VELOCE E UNA DELLE MIGLIORI IN ASSOLUTO. SUCCESSI FINALI DI KOKORIN E GAYDAMAKINA 'appuntamento con la Coppa del Mondo Speed sull’imponente diga “Hydro Dolomiti-Enel” di Bissina in Valle di Daone il 6-7 agosto, è diventato storia. Una bella storia, soprattutto per i colori italiani che lungo quei 25 metri (la via è di 10 metri più alta di tutte le altre prove di Coppa del Mondo) hanno segnato il secondo posto, per due anni consecutivi, con l'atleta di casa Sara Morandi. La Speed-Climber di Arco, ha stabilito anche il record italiano assoluto sulla parete di Daone, fermando il tempo a 21”17.

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Il podio di Daone con Alina Gaydamakina, Sara Morandi e Edyta Ropek

QUELLO DI SARA L’UNICO ACUTO IN COPPA DEL MONDO

Un momento della gare di Sara Morandi

In una gara dominata dalla pioggia e dalla Russia, Sara, grazie alla sua determinazione e agilità ha bissato il secondo posto del 2010, distante solamente quattro centesimi dalla prima, la russa Alina Gaydamakina. Nella gara maschile, vinta da Stanislav Kokorin, i fratelli Sirotti hanno chiuso al decimo, Gianluca, e al tredicesimo posto, Michael. A completare il podio maschile il polacco Lukasz Swirk, secondo, e il russo Sergey Abdrakhmanov, terzo. Alle spalle della russa Gaydamakina e della nostra Sara, si è piazzata terza la tre volte vincitrice allo Speed Rock, Edyta Ropek. La classifica finale è stata figlia dei risultati delle qualifiche: a causa dell'incessante

Per raccontare la stagione di Coppa del Mondo degli italiani partiamo dalle parole di Marco Ronchi, neo CT delle Nazionali Senior, la cui intervista completa si può leggere in altra parte del giornale: “Non è proprio corretto dire che in campo internazionale non abbiamo dato segni evidenti. Nella tappa di Log Dragomer Jenny Lavarda ha centrato una finale blocchi, Moroni a Milano un ottimo 7° posto, Preti al suo rientro un eccellente 8° al Mondiale ad Arco, ancora Lavarda e Ghisolfi finale ad Amman e ben 4 semifinalisti a Valance, con un ottimo Reffo e Ischia e la semifinale raggiunta da Vettorata alla sua prima gara lead. Non mi sento nemmeno di dimenticare il meraviglioso podio ottenuto da Cristian Core lo scorso anno in Svizzera…” oltre logicamente al secondo posto di Sara Morandi nella prova Speed di Daone. Il podio conquistato dalla giovane campionessa trentina rappresenta l’unico di un azzurro in una prova di Coppa. Al di là delle accorate parole del nostro tecnico della Nazionale, che ha il compito istituzionale di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, non ci si può nascondere che i risultati di quest’anno sono in calo rispetto a quanto accaduto, per fare un esempio, soltanto 2 anni fa, quando Gabriele Moroni arrivò terzo nella classifica finale di Coppa del Mondo Boulder, in corsa per il successo fino a 2 gare dalla fine. Lo scorso anno, poi, il secondo posto di Sara Morandi nella gara di Daone apparve come un “inciampo”, dopo il record realizzato in semifinale. Insomma il nostro settore senior è alle prese con un importante momento di riflessione, segnato metaforicamente anche dal cambio del Tecnico della Nazionale il quale però è pronto a scommettere sul rilancio del gruppo, grazie a tanti giovani di talento e ad un rinnovato entusiasmo da parte di tutti. (au) RAKING A SQUADRE - LEAD – 1. Austria; 2. Francia; 3. Slovenia; 12. Italia BOULDER – 1. Francia; 2. Austria; 3. Russia; 13. Italia SPEED – 1. Russia; 2. Polonia; 3. Cina; 8. Italia

pioggia il presidente di Giuria Jerome Chapelle, è stato costretto a dichiarare "condizioni impossibili per disputare una gara". E' bastata solamente la qualificazione per far segnare ai russi il nuovo record assoluto sulla via di Daone con i tempi 12"33 per Kokorin e di 21"13 per Gaydamakina. "Sono contenta per il mio secondo posto – ha dichiarato l’azzurra - anche se c'è un po' di rammarico per i pochi centesimi che mi hanno separato dalla vittoria. Disputare le fasi finali in quelle condizioni non sarebbe stato possibile. Volevo regalarmi e regalare ai miei tifosi un risultato di prestigio e ci sono riuscita." Sandra Pinato 9

Classifica maschile: 1) Kokorin Stanislav (Rus) 12,33; 2) Swirk Lukasz (Pol) 13,09; 3) Abdrakhmanov Sergey (Rus) 13,94; 4) Komosinski Jedrzej (Pol) 14,27; 5) Vaitcekhovskii Evgenii (Rus) 14,28; 6) Sinitsyn Sergey (Rus) 15,44; 7) Nigmanov Zufar (Rus) 15,47; 8) Shevchenko Arseniy (Rus) 16,41. Classifica femminile: 1) Gaydamakina Alina (Rus) 21,13; 2) Morandi Sara (Ita) 21,17; 3) Ropek Edyta (Pol) 22,98; 4) Levochkina Yuliya (Rus) 23,41; 5) Alekseeva Ksenia (Rus) 23,92; 6) Yurina Valentina (Rus) 24,11; 7) Krasavina Maria (Rus) 24,20; 8) Bud Gusaim Oleksandra (Ukr) 24,51.


La Coppa Europa giovanile lancia il nostro Paese al vertice del movimento

Poker d'Assi per l'Italia DE MARCO, PICCOLRUAZ, GONTERO E SANTONI SONO LE PUNTE DI UN GRUPPO IN GRADO DI SALIRE SUL PODIO IN QUASI TUTTE LE SPECIALITÀ E CATEGORIE

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a Coppa Europa anche quest’anno, com’è tradizione ormai da qualche tempo, ha regalato diverse soddisfazioni ai nostri colori. Il settore giovanile azzurro continua a sfornare ragazzi in grado di primeggiare in prove singole e classifiche finali, grazie al grande lavoro svolto dalle società ed anche dalla direzione tecnica di Carlo Beltrame, saldamente al timone del gruppo ormai da diversi anni. Come per la Coppa del Mondo, anche la Coppa continentale non ha ancora chiuso i battenti soltanto per quanto riguarda la Difficoltà. Lo farà con le prove di fine novembre in Francia e Slovenia, troppo tardi per darne notizia su questo numero di Sport Arrampicata. Sono ormai assegnate, invece, le altre due specialità e l’Italia porta a casa ben 4 titoli. I protagonisti azzurri di questo nuovo exploit si chiamano Michael Piccolruaz e Annalisa De Marco, vincitori nel Boulder, rispettivamente tra i Youth A e Youth B (vedi intervista doppia nelle pagine seguenti), Leonardo Gontero e Alessandro Santoni, nella Velocità, categorie Junior e Youth B. Un poker d’assi che avrebbe potuto trasformarsi anche in “pokerissimo” se Stefano Ghisolfi, secondo tra gli Jrs nella Difficoltà, nelle ultime due prove fosse riuscito a sopravanzare l’austriaco Rudiger. In qualsiasi caso i quattro titoli conquistati rappresentano un ottimo bottino, se confrontato con le altre nazionali. Con 18 titoli in palio, meglio di noi ha fatto solo l’Austria, con 5 titoli (finora, ma è ancora tutto da definire nella Difficoltà), dopo di noi paesi leader come Francia (3), Polonia (3, tutti dalla velocità), Belgio (2) e Slovenia (1). Destini diversi per i quattro atleti in grado di vincere la Coppa Europa. Piccolruaz chiude la stagione leader anche del ranking internazionale pur senza portare a casa nessun successo, grazie però ad una costanza di rendimento che l’ha visto sul podio nelle due prove che hanno fissato la classifica. Annalisa De Marco domina la sua categoria (anche lei prima nel ranking e in Coppa) grazie a due successi nelle prove di Merano e Monaco. Leonardo Gontero, così come Alessandro Santoni, sono i “cannibali” della velocità: per entrambi tre successi stagionali di Coppa e primo posto indiscusso. Il valore del nostro settore è segnato anche dai piazzamenti di un gruppo che nel corso degli anni si sta mostrando sempre più competitivo. Da segnalare le nostre donne jrs che nel Boulder hanno occupato, tra le prime dieci, il terzo posto con la Ladurner, il quinto con Anna Borella, il settimo con Marta Bonat e il nono con Anna Gislimberti. Altra categoria nella quale le ragazze italiano hanno dominato è la Youth B Boulder. Oltre all’affermazione della De Marco da segnalare, infatti, il secondo posto di Andrea Ebner, il 6° di Claudia Ghisolfi e il 9° di Giada Zampa. Molto brava Chiara Rogora, quarta nella classifica finale Youth B Velocità, come Andra Prustner, 5^ tra le Jrs Lead. Tra gli uomini si sono dimostrati competitivi i nostri Jrs nella Difficoltà. Attualmente nella generale, oltre al secondo posto di Ghisolfi, da segnalare il 4° di Martino Ischia e il sesto di Marcello Bombardi. Sono entrati tra i primi dieci, e meritano per questo di essere ricordati, anche Anna Gislimberti (8^ Jrs Lead) e Marco Gozzi (8° Youth B Boulder). Nel complesso i nostri atleti entrano tra i primi dieci ben 25 volte, a conferma di un gruppo vasto e compatto che ci permette di guardare al futuro con ottimismo. au

La Nazionale giovanile in occasione della prova di Coppa a Merano (foto Limonta)

CLASSIFICHE DI COPPA EUROPA LEAD (QUANDO MANCANO DUE PROVE ALLA FINE) DONNE JUNIORS - 1. Sararak Cindy (Fra) 195.00; 2. Choong Katherine (Svi) 180.00; 3. Van Bergen Nikki (Ol) 163.00; 5. Prunster Andrea (Ita) 128.00; 8. Gislimberti Anna (Ita) 111.00 UOMINI JUNIORS - 1. Rudigier Max (Aut) 255.00; 2. Ghisolfi Stefano (Ita) 230.00; 3. Raztresen Jure (Slo) 135.00; 4. Ischia Martino (Ita) 127.00; 6. Bombardi Marcello (Ita) 117.00 DONNE YOUTH A - 1. Röck Magdalena (Aut) 300.00; 2. Hafsaas Tina Johnsen (Nor) 207.00; 3. Michelard Laura (Fra) 186.00 UOMINI YOUTH A - Timmermans Loïc (Bel) 260.00; 2. Joannes Thomas (Fra) 191.00; 3. Firnenburg David (Ger) 162.00; 6. Piccolruaz Michael (Ita) 113.00 DONNE YOUTH B - 1. Verhoeven Anak (Bel) 300.00; 2. Pilz Jessica (Aut) 200.00; 3. Chanourdie Julia (Fra) 165.00; 6. Ebner Andrea (Ita) 130.00 UOMINI YOUTH B - Röck Bernhard (Aut) 280.00; 2. Bergant Martin (Slo) 180.00; 3. Firnenburg Ruben (Ger) 175.00 BOULDER (definitiva) DONNE JUNIORS - 1. Sararak Cindy (Fra) 165.00; 2. Gibert Fanny (Fra) 135.00; 3. Ladurner Alexandra (Ita) 127.00; 5. Borella Anna (Ita) 79.00; 7. Bonat Marta (Ita) 73.00; 9. Gislimberti Anna (Ita) 65.00 UOMINI JUNIORS - 1. Rudigier Max (Aut) 155.00; 2. Hojer Jan (Ger) 147.00; 3. Kaiser Francois (Fra) 145.00; 5. Ghisolfi Stefano (Ita) 99.00 DONNE YOUTH A - 1. Kadic Katja (Slo) 180.00; 2. Sinnhuber Karoline (Aut) 143.00; 3. Lenardic Jera (Slo) 106.00 UOMINI YOUTH A - 1. Piccolruaz Michael (Ita) 160.00; 2. Marty Gaël (Fra) 120.00; 3. Weiler Elias (Aut) 110.00; Gozzi Marco (Ita) 71.00; DONNE YOUTH B - 1. De Marco Annalisa (Ita) 200.00; 2. Ebner Andrea (Ita) 130.00; 3. Pilz Jessica (Aut) 120.00; 6. Ghisolfi Claudia (Ita) 92.00; 9. Zampa Giada (Ita) 80.00; UOMINI YOUTH B - 1. Kaiser Lucas (Fra) 180.00; 2. Röck Bernhard (Aut) 140.00; 3. Vaz Jeremy (Fra) 120.00; 10. Nardi Andrea (Ita) 61.00 SPEED (definitiva) DONNE JUNIORS - 1. Miroslaw Karina (Pol) 335.00; 2. Heitz Margot (Fra) 300.00; 3. Pichler Stefanie (Aut) 280.00; 8. Gislimberti Anna (Ita) 65.00; UOMINI JUNIORS - 1. Gontero Leonardo (Ita) 380.00; 2. Topal Yaroslav (Ukr) 257.00; 3. Ghisolfi Stefano (Ita) 236.00 DONNE YOUTH A - 1. Rudzinska Aleksandra (Pol) 400.00; 2. Jaubert Anouck (Fra) 220.00; 3. Janis Izabela (Pol)196.00 UOMINI YOUTH A - 1. Halasa Rafal (Pol) 345.00; 2. Kozlowski Jakub (Pol)236.00; 3. Moro Guillaume (Fra) 235.00 DONNE YOUTH B - 1. Elmer Alexandra (Aut) 380.00; 2. Schächtele Hanne (Ger) 268.00; 3. Shymkova Anastasia (Ukr) 223.00; 4. Rogora Chiara (Ita) 222.00 UOMINI YOUTH B - 1. Santoni Alessandro (Ita) 380.00; 2. Kriz Jan (Cze) 340.00; 3. Bosler Joshua (Ger) 275.00.

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Intervista doppia ai vincitori della Coppa Europa Boulder

Annalisa

Michael

De Marco

Piccolruaz

Data di Nascita: 3 luglio 1996. Nata a Trento A che età hai iniziato ad arrampicare? A circa 9 anni, mi arrampicavo sugli alberi e mia mamma aveva paura... mi ha portato n una palestra e mi è subito piaciuto. Quando la tua prima gara? In 4° elementare, ho fatto i campionati giovanili 2007 e li ho vinti, meglio di cosi! La tua specialità preferita? Boulder, ovviamente! Le ho provate tutte, ma è questa che mi da più soddisfazioni.. La gara che ricordi con più piacere? Coppa Europa Boulder a Merano di quest'anno E quella che ti da più rimpianti? L'ultima gara di Coppa Italia quest'anno, sono arrivata terza. Un pregio e un difetto? Voglio sempre aver ragione, sono testarda, mio papà mi sopporta sempre; quando la gara non va come vorrei faccio certe scenate! Che scuola fai? Liceo Scienze Applicate Nel tempo libero cosa ti piace fare? Uscire, stare con gli amici, per cinque anni ho anche suonato l'arpa ma poi ho smesso per il poco tempo a disposizione Quante volte ti alleni? Due, tre volte a settimana e ogni tanto vado a scalare fuori. Come valuti la tua stagione? Potevo fare meglio, ma direi ottima, certe gare di Coppa Italia le ho prese sottogamba. Si può sempre migliorare Cosa ti aspetti dal prossimo anno? Cambierò categoria ma spero e voglio far bene! (g.c)

Data di Nascita: 31 Dicembre 1995. Nato a Bolzano A che età hai iniziato ad arrampicare? Avevo 6 anni, mio papa è una guida alpina, mi ha portato in una palestra e da li non ho più smesso.. Quando la tua prima gara? Avevo sette, forse otto anni ma non mi ricordo quale fosse.. La tua specialità preferita? E me lo chiedi? il Boulder! La gara che ricordi con più piacere? Coppa Europa a Merano, far bene in casa è sempre una soddisfazione doppia! E quella che ti da più rimpianti? Sicuramente la Coppa Europa Boulder a Monaco, non ho vinto per pochissimo Un pregio e un difetto? Sono abbastanza timido ma dicono che sono sempre divertente! Che scuola fai? Liceo Scientifico a Merano Nel tempo libero cosa ti piace fare? Sciare, stare con gli amici, le solite cose direi Quante volte ti alleni? Quattro,anche cinque volte la settimana Come valuti la tua stagione? Direi ottima, mi sono allenato molto e anche i risultati mi hanno dato ragione Cosa ti aspetti dal prossimo anno? Certamente punterò alla Coppa Europa Boulder, poi se potrò partecipare spero di far bene in Coppa Del Mondo (g.c)

Successo pieno per la prova italiana di Coppa Europa a Merano

Azzurrini profeti in patria SETTE MEDAGLIE TUTTE ITALIANE CON L'ORO DELL'EMERGENTE ANNALISA DE MARCO, TRE ARGENTI TRA CUI QUELLO DI ALEXANDRA LADURNER, RITORNATA AI VERTICI, E ALTRETTANTI BRONZI

'aria di casa ha fatto bene ai nostri azzurri, protagonisti di una priL ma prova di Coppa Europa Giovanile Boulder spettacolare. A Merano, l'11 Settembre, erano presenti 147 atleti da 12 nazioni differenti, ma i nostri climber, ben 31 per l'occasione, non si sono fatti intimidire: undici di loro sono entrati in finale, conquistando sette medaglie. Un oro, tre argenti e altrettanti bronzi è il bottino che gli azzurri hanno portato, o meglio fatto restare, a casa. L'oro è arrivato dalla talentuoso Annalisa De Marco, seguita da Giada Zampa e Andrea Ebner per un podio Youth B femminile tutto italiano. Argento per Alexandra Ladurner che riconquista fiducia in se stessa, bronzo per Anna Gislimberti nelle junior e terzo posto per

Stefano Ghisolfi tra i pari età maschili. Secondo posto per Michael Piccolruaz per gli Youth A maschili. Il direttore sportivo Carlo Beltrame, che per l'occasione ha ricoperto anche il ruolo di direttore di gara, soddisfatto commenta: "Sette medaglie non si vincono per caso e i ragazzi oggi sono stati tutti bravissimi. Era la prima prova di Boulder e non conoscevamo il livello di tutti gli avversari. Possiamo ritenerci molto soddisfatti”. Annalisa de Marco, vincitrice nella categoria Youth B, trentina: "Sono davvero felice per la vittoria. Voglio continuare a raggiungere altri importanti traguardi ma sono consapevole che ci vuole tanto lavoro. Spero di migliorarmi con il tempo e l'esperienza”. S.P. 11 11

CLASSIFICHE JUNIOR DONNE: 1. Cindy Sararak; 2. Alexandra Ladurner; 3. Anna Gislimberti; 5. Anna Borella; 6. Marta Bonat; 8. Andrea Pruenster; 14. Chiara Limonta JUNIOR UOMINI: 1. Max Rudigier; 2. Francois Kaiser; 3. Stefano Ghisolfi; 9. Nicolà Ceria; 11. Rudi Moroder; 15. Martino Ischia; 19. Pietro Vangi YOUTH A DONNE: 1. Karoline Sinnhuber; 2. Katja Kadic; 3. Tina Hafsaas; 14. Michela Lacchio; 16. Serena Rinaldi; 18. Francesca Medici; 19. Federica Mingolla YOUTH A UOMINI: 1. Domen Skofic; 2. Michael Piccolruaz; 3. Gregor Vezonik; 5. Marco Capano; 6. Alex Walpoth; 12. Marco Gozzi; 17. Damiano Capulli; 18. Alessandro Palma YOUTH B DONNE: 1. Annalisa de Marco; 2. Giada Zampa; 3. Andrea Ebner; 9. Claudia Ghisolfi; 12. Bianca Quercetti; 14. Giulia Alton YOUTH B UOMINI: 1. Bernhard Rock; 2. Lucas Kaiser; 3. Anze Peharc; 7. Andrea Nardi; 11. Manuel Schneider; 17. Paolo Vangi; 18. Lorenzo Malatesta


Intervista a Marco Ronchi, nuovo tecnico della Nazionale

“Motivazione,

regole e sudore”

ESISTE UN BUON GRUPPO: GIOVANI PROMETTENTI E VETERANI CHE DEVONO SOLO RITROVARE LA VOGLIA DI FA PARTE DI UN PROGETTO. PER MIGLIORARE, PERÒ, BISOGNA LAVORARE a qualche mese, con nomina attraverso il decreto presidenziale n. 5 del 2011, Marco Ronchi è il nuovo tecnico della Nazionale Seniores. Prende il posto di Gian Paolo Scialpi, che ha abbandonato l’incarico (e la carica di Consigliere Federale) per motivi personali. Marco Ronchi è nato a Innsbruck l’8 settembre del 1971, vive a Molvena (Vi) e dal 1992 lavora come istruttore di Arrampicata presso il Centro di Addestramento Alpino di Moena della Polizia di Stato. Ricopre il ruolo di Assistente Capo e la sua candidatura al ruolo di tecnico della Nazionale Senior è stata appoggiata, con entusiasmo e passione, prima di tutto dal responsabile dello stesso Centro Sportivo, il vice questore Andrea Salmeri, e da tutte le Fiamme Oro. Per la Federazione la nomina di Marco Ronchi, oltre a rappresentare un investimento su un tecnico giovane, rappresenta anche un salto di qualità. Per la prima volta, infatti, FASI, grazie anche alla disponibilità della Polizia di Stato, può disporre di un tecnico che lavora a tempo pieno a questa funzione, avendo Marco ottenuto il distacco. Un bel passo in avanti rispetto al passato e un’ulteriore crescita che pone la FASI al pari di più importanti e strutturate Federazioni CONI, oltre a rinsaldare i già ottimi rapporti con la Polizia di Stato, un corpo che ha dato tanto allo sport italiano ed anche all’Arrampicata Sportiva. "Sono orgoglioso, onorato e contento della fiducia accordatami dalla Federazione. Grazie ad un accordo ministeriale tra Coni e Polizia di Stato posso dedicare tutto il mio tempo e le mie energie a questo progetto. Sono arrivato un bivio fondamentale della mia vita; ho sentito una forte esigenza di crescita che mi ha stimolato ad abbandonare per così dire la mia arrampicata personale, per investire le mie energie e la mia esperienza a favore di altri. In questi ultimi 5 anni mi sono dedicato molto al mondo delle gare, alla gestione di atleti, alla loro preparazione fisica e mentale. Ho frequentato l’ambiente austriaco e quello spagnolo. Ho cercato di crescere apprendendo da tutti; credo che sia fondamentale poter formare le proprie opinioni conoscendo il massimo delle esperienze.

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Per questo sto frequentando con piacere il corso da allenatori di 3° livello all’Acqua Acetosa, a Roma. Un’esperienza che mi permetterà di acquisire spunti nuovi e una visione più ampia. Sono convinto che la chiave di tutto sia di lavorare con umiltà e passione, rimanendo sempre aggiornati. Ho imparato che tutti hanno qualche cosa da insegnarti e tanto ho ancora da scoprire. Spero di riuscire a svolgere il mio compito nel modo migliore possibile. Mi auguro di riuscire a trasmettere il mio entusiasmo ai ragazzi. Mi sento di ringraziare il responsabile del Centro Sportivo di Moena, il Vice Questore Andrea Salmeri e tutta la Polizia di Stato, che ha subito accolto l'idea con entusiasmo e si sono prodigati per realizzare quello che per me è un sogno. Grande merito va anche all’Ispettore Capo Maurizio Dell’Antonio, mio diretto superiore, che ha sempre creduto in me.” La passione per Marco nei confronti dell’Arrampicata è nata presto, a 8 anni, grazie al padre. Ha avuto un breve passato da atleta, partecipando fino al 1997 ad alcune gare di Coppa Italia, senza grossi risultati. Poi l’impegno presso il Centro di Moena l’ha costretto ad abbandonare la sua attività agonistica. Nel suo curriculum di scalatore ci sono anche oltre 400 vie su roccia sopra 8a, vie a vista fino all’8b e lavorato fino al 8c+. “All’interno del Centro svolgo la mansione di istruttore di alpinismo. Il nostro compito è quello di creare specialisti nel soccorso sia in ambiente invernale che estivo. Sono numerosi i colleghi provenienti da tutta Italia che vengono a fare i corsi a Moena, che è senza dubbio un fiore all’occhiello della nostra amministrazione. Il lavoro è davvero gratificante. Da noi giungono ad addestrarsi anche le squadre speciali della Polizia di Stato e numerosi sono i corsi che sosteniamo con i Corpi Speciali di altre Polizie europei.” Per il suo nuovo ruolo Ronchi ha idee chiare: "So quanto sia importante per gli atleti non subire pressioni ed essere liberi di testa. Per questa ragione, con il fondamentale contributo della Federazione e delle società sportive, cercherò di creare un gruppo affiatato. Sicuramente ci sa12

ranno molti raduni, incontri per consolidare i rapporti tra i ragazzi e sarò presente alle gare italiane più importanti al fine di visionare direttamente i Nazionali sul campo. E' importante che l'atleta si senta stimolato ma contemporaneamente libero da stress o da pressioni che possano non fargli esprimere tutto il suo potenziale.” In questi primi mesi da CT, essendo giunto a metà dell’anno e non potendo quindi modificare i programmi 2011, ha realizzato diversi mini stages a Verona e Vicenza. “In questa prima fase ho cercato di osservare senza fare percepire troppo la mia presenza. Questo mi ha permesso di analizzare pregi e difetti di molti azzurrabili, sia dal punto di vista tecnico-atletico che umano-caratteriale. Credo che sia fondamentale per noi avere una visione ampia e completa, con lo scopo di intraprendere un percorso che sia il più adatto alla tutela fisica e mentale degli atleti." Alla vigilia della sosta invernale, quali impressioni hai tratto? “Ho seguito con grande attenzione tutte le gare della stagione, riuscendo ad avere un quadro completo della Giovanile e dei Senior. Sono particolarmente soddisfatto dei più giovani, sono motivati e rappresentano il futuro dell'Arrampicata. Dobbiamo cercare di farli crescere con serenità. E’ fondamentale lavorare in sinergia con i ragazzi, con le società, anche con i genitori se necessario; non bisogna caricarli di pressioni e nemmeno di responsabilità. Gli atleti devono certamente lavorare duramente, ma sentirsi allo stesso tempo tutelati, con la consapevolezza di fare parte di un’elite alla quale devono grande rispetto… la mia idea di Nazionale è fatta di impegno, maturità, regole. I risultati saranno una conseguenza.” Ti ha impressionato qualcuno in particolare? “Non mi piace fare nomi. Abbiamo atleti di grande esperienza e altri in forte crescita; sono cose che preferisco trattare con gli altri tecnici e i ragazzi. Amo parlare di Nazionale nel suo complesso.” E allora nel complesso, che movimento hai trovato? “Dal punto di vista organizzativo ho visto un buon livello: alcune gare ormai sono


ben collaudate e anche quelle più nuove, come Padova, sono di assoluta qualità. Importante che le competizioni in Italia preparino i ragazzi agli appuntamenti internazionali, tracciatura compresa. Anche in questo le manifestazioni di Padova e Verona mi sono piaciute molto, cosi come Milano e Ivrea per i blocchi.” Quest’anno la nostra Nazionale maggiore non ha dato segni evidenti in campo internazionale. Gli azzurri non sono mai riusciti a salire sul podio, né in Coppa del Mondo, ad esclusione di Sara Morandi nella gara di Daone, né ai Mondiali, nonostante gareggiassimo in casa. Ai Mondiali il miglior risultato è stato l’ottavo posto di Lucas Preti nel Boulder, mentre in Coppa del Mondo con difficoltà siamo riusciti ad arrivare in finale. In qualsiasi caso, a livello internazionale, i migliori sono stati atleti “esperti”, come Lucas Preti, Gabriele Moroni, Jenny Lavarda e Sara Morandi. Alcuni di questi, però, non si sono impegnati nell’attività in Italia. E’ un problema di motivazioni, e soprattutto, la Nazionale maggiore può fare a meno dei “veterani”? “Non è proprio corretto dire che in campo internazionale non abbiamo dato segni evidenti. Nella Marco Ronchi

tappa di Log Dragomer Jenny Lavarda ha centrato una finale blocchi, Moroni a Milano un ottimo 7° posto, Preti al suo rientro un eccellente 8° al Mondiale ad Arco, ancora Lavarda e Ghisolfi finale ad Amman e ben 4 semifinalisti a Valance, con un ottimo Reffo e Ischia e la semifinale raggiunta da Vettorata alla sua prima gara lead. Non mi sento nemmeno di dimenticare il meraviglioso podio ottenuto da Cristian Core lo scorso anno in Svizzera. Stiamo crescendo e molto si può ancora fare. Il livello in Coppa del Mondo è impressionante; per entrare nei primi 10, sia tra gli uomini che tra le donne, bisogna andare davvero forte. È evidente che gli austriaci o gli sloveni hanno una marcia in più, ma sono molto fiducioso per il futuro. Certamente la motivazione gioca un ruolo fondamentale nella testa degli atleti. Il mio compito sarà prima di tutto quello di fare sentire gli atleti tranquilli e rassicurati. Devono sentirsi tutelati dai media e dal mondo che li circonda. I talenti in Italia ci sono sempre stati, ma purtroppo molti di loro non hanno incontrato nel loro cammino persone in grado di aiutarli. Non voglio aprire

nessuna polemica a riguardo, ma gestire potenziali atleti di caratura internazionale è un lavoro che richiede molto impegno. Qui sta al buonsenso delle società quello di affidarli a chi ha la competenza e il tempo necessario per seguirli.. Per quanto riguarda i “veterani”, ci terrei che si capisse bene: la Nazionale maggiore non può fare a meno di nessuno. Io a questa Italia ci credo davvero tanto!” Adesso la stagione si ferma e avrai il tempo di programmare la prossima, la prima completamente gestita da te. Compatibilmente con le risorse, come pensi di impostare il lavoro futuro? “Lavorando insieme non avremo bisogno di impostare nulla. I soldi aiutano certamente molto, ma anche con poche risorse si può fare parecchio. Credetemi, la passione, la motivazione, la collaborazione e la massima fiducia reciproca sono in grado di fare la differenza. Ovviamente anche il sudore dei ragazzi serve… io credo molto nel metodo e nella fatica. Non seguo molto il calcio, ma come allenatore mi piace Zeman; in un’intervista gli hanno chiesto se non faccia lavorare troppo i suoi ragazzi prima di una partita. Lui ha risposto che una corsetta di 15 o 20 km non fa male a nessuno… La vedo più o meno allo stesso modo: per ottenere risultati bisogna allenarsi non solo sistematicamente ma, che piaccia o no, anche tante ore. Ora non si può certamente paragonare l’arrampicata sportiva al calcio, tuttavia in comune hanno sicuramente la componente giocosa che non deve mai mancare, ma non si può nemmeno dimenticare che si tratta di uno sport che se praticato a livelli assoluti necessita di dedizione, impegno, rinunce e fatica. Puoi essere il più grande talento del mondo, ma senza il sudore e molte ore al muro (inteso come allenamenti specifici e quant’altro) non hai nessuna possibilità di emergere. Questa è una regola comune a tutti gli sport di alto livello. Una cosa è andare a scalare il sabato e la domenica in falesia e fare l’8c, un’altra è fare gare internazionali.” Per chiudere una domanda breve per una risposta breve: per il 2012 meglio la Coppa del Mondo o i Campionati Europei? “Dare il massimo. E che sia chiaro non abbiamo bisogno di miracoli come qualcuno pensa. La materia prima la abbiamo…e anche buona… i ragazzi e io daremo il 100%, ne sono certo.” Antonio Ungaro


La stagione di Coppa Italia tra conferme e novità

Spazio alla "linea verde" QUATTRO PROVE PER OGNI SPECIALITÀ CON LA NOVITÀ ASSOLUTA DI PADOVA, NELLA CORNICE DEL PRATO DELLA VALLE, UNA DELLE PIAZZE PIÙ GRANDI D'EUROPA. SUCCESSI PER ANNALISA DE MARCO E STEFAN SCARPERI (BOULDER), LEONARDO GONTERO E SARA MORANDI (VELOCITÀ), JENNY LAVARDA E STEFANO GHISOLFI (DIFFICOLTÀ). l 16 ottobre, con la prova di Arco, si è conclusa la Coppa Italia 2011, il challenge che da anni premia gli atleti più costanti del panorama nazionale. Un circuito che in questa edizione ha proposto importanti novità (come l’appuntamento di Padova), fornendo non poche indicazioni ai selezionatori delle Nazionali. Mai come quest’anno la stagione del calendario delle manifestazioni in Italia è stato lungo e complesso, avendo il nostro paese ospitato anche i Campionati mondiali e una prova di Coppa Europa, oltre a due prove di Coppa del Mondo (Milano e Daone). Dal punto di vista tecnico alcuni appuntamenti hanno assunto un rilievo di assoluto valore, confermando che la formula delle prove multiple rappresenta uno stimolo per gli atleti e per gli organizzatori, offrendo al contempo un’opportunità di visibilità per tutti. Il torneo della velocità, che ha segnato il dominio di Leonardo Gontero tra gli uomini, è quello che, con i due record italiani in rapida sequenza, ha offerto i maggiori indicazioni di carattere tecnico. La fatidica soglia dei 7”, quella per intenderci che nel mondiale di Arco ha segnato la differenza con i migliori, appare ormai alla portata del nostro climber. Vista l'età di Leonardo e l’ampia concorrenza alle sue spalle (a cominciare da quel Santoni che si è poi laureato a novembre Campione Italiano, oltre ad aver vinto la Coppa Europa di categoria) possiamo guardare al futuro con ottimismo. In realtà l’elemento “età” ha caratterizzato questa edizione della Coppa Italia in tutte e tre le discipline. Giovani sono Gontero e Morandi (anche se con una buona esperienza alle spalle) vincitori della velocià, così come Ghisolfi (Lead), De Marco e Scarperi (boulder). Solanto Jenny Lavarda, dominatrice della Difficoltà femminile, è la rappresentante di quella “vecchia guardia” che non ha comunque mancato di mandare segnali importanti, come i successi parziali di Moroni e Preti. Di seguito una rapida sintesi di tutte le prove. Milano ha inaugurato la stagione di Coppa Italia Boulder il 20 marzo dove Gabriele Moroni e la trentina Sara Mo-

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PODI BOULDER DONNE 1. Annalisa De Marco pt.245 2. Giada Zampa pt. 240 3. Sara Morandi pt.220 UOMINI 1. Stefan Scarperi pt. 265 2. Michele Caminati pt. 211 3. Francesco Vettorata pt. 197.67 SPEED UOMINI 1. Leonardo Gontero pt. 300 2. Gianluca Sirotti pt.231 3. Alessandro Santoni pt.195 DONNE 1. Sara Morandi pt.280 2. Federica Mingolla pt.260 3. Michela Facci pt.212 LEAD UOMINI 1. Stefano Ghisolfi pt.300 2. Silvio Reffo pt.260 3. Marcello Bombardi pt.210 DONNE 1. Jenny Lavarda pt.300 2. Manuela Valsecchi pt.260 3. Sara Avoscan pt.200 COMBINATA UOMINI 1. Stefano Ghisolfi pt.703 2. Leonardo Gontero pt.501 3. Marcello Bombardi pt.410.17 DONNE 1. Sara Morandi pt.645 2. Andrea Ebner pt.555 3. Chiara Limonta pt.509

randi si sono lasciati alle spalle rispettivamente Francesco Vettorata, Stefano Ghisolfi, Giada Zampa e Annalisa De Marco. La seconda tappa, a Ivrea, all'interno dei Teva Games, il 12 giugno ha visto il grande ritorno di Lucas Preti, vittorioso al suo ritorno alle gare dopo un periodo di studio e allenamento negli Stati Uniti. Tra le donne questa volta è Annalisa De Marco a trionfare su Giada Zampa e Claudia Ghisolfi. Dietro a Lucas, Michele Caminati e Stefan Scarperi. A Cuneo, sede della terza prova il 5 settembre, sono Stefan Scarperi ed Elena Chiappa a salire sul gradino più alto del podio. Secondo posto ex equo per Alessandro Penna, Francesco Vet14 14

torata e Marcello Bombardi. Tra le donne, seconda Annalisa De Marco, terza Sara Morandi. Lo scorso 8 ottobre è andato in scena il gran finale, al Roc Palace di Brescia, con le vittorie di tappa di Andrea Ebner, seguita da Giada Zampa e Annalisa De Marco. Stefan Scarperi bissa la vittoria di Cuneo, secondo Michele Caminati e terzo Alessio Gosso. La classifica finale di Coppa Italia ha visto in campo femminile la vittoria di Annalisa De Marco con 245 punti, davanti a Giada Zampa (240) e Sara Morandi (220). Per gli uomini successo di Stefan Scarperi (265) su Michele Caminati (211) e Francesco Vettorata (197.67).


TENNIS

Ad inaugurare la Coppa Italia Speed, il 5 giugno, le è stato il King Rock di Verona, con il successo di Leonardo Gontero e Michela Facci. Stefano Ghisolfi e Sara Morandi hanno dovuto accontentarsi della seconda piazza, Alessandro Santoni e Bianca Quercetti della terza. La seconda tappa a Pieve di Cadore di fine luglio ha sorriso a Gianluca Sirotti e Sara Morandi. Tra gli uomini secondo posto per Leonardo Gontero e terzo per Michel Sirotti. Dietro a Sara, Federica Mingolla e Chiara Limonta. A Bolzano il 25 settembre, la terza prova ha visto Leonardo Gontero segnare il nuovo, seppur momentaneo, record italiano in 7"21, abbassando il precedente miglior tempo che già deteneva. Alle spalle di flash Gontero, secondo, e primo degli umani, Alessandro Santoni, terzo Gianluca Sirotti. Un record, quello di Gontero, che è durato meno di un mese. Ad Arco, lo stesso Leonardo, nel corso dell'ultima prova il 16 ottobre, ha fermato il tempo a 7"06, conquistando la vittoria, davanti a Stefano Ghisolfi e Alessandro Santoni. In campo femminile successo di Sara Morandi, seconda Federica Mingolla e terza Claudia Ghisolfi. Leo Gontero ha conquistato la vittoria anche nella classifica finale di Coppa con 300 pt, secondo Gianluca Sirotti, 231, e terzo Alessandro Santoni, 195. Tra le donne successo assoluto per Sara Morandi, 280 pt, davanti a Federica Mingolla, 260, e Michela Facci, 212. A Parma, il 1 maggio, ha fatto il suo

Nell'altra pagina: Jenny Lavarda in azione e il pubblico di Prato della Valle. Sopra: Stefano Ghisolfi impegnato nella prova di Padova

esordio la Coppa Italia Lead, con il successo di Stefano Ghisolfi, davanti a Marcello Bombardi e Silvio Reffo. Tra le donne vittoria di Manuela Valsecchi, seconda Andrea Ebner e terza Andrea Pruenster. Ghisolfi si è poi ripetuto, vincendo la seconda tappa il 5 giugno a Verona, lasciandosi alle spalle Silvio Reffo e Marcello Bombardi, a posizione invertite rispetto la prima prova. Successo

per Lady Geco, Jenny Lavarda, assente alla prima, seconda Sara Avoscan e terza Andrea Ebner. Il 24 settembre segna il ritorno di Padova come sede di prova di Coppa Italia dopo molto tempo e la città patavina lo fa in grande stile, all'aperto, nello spettacolare scenario di Prato della Valle, una delle più grandi piazze d'Europa. A vincere sono ancora una volta Jenny Lavarda e Stefano Ghisolfi. Si devono accontentare della seconda e terza piazza Silvio Reffo e Marcello Bombardi. Tra le donne, seconda Manuela Valsecchi e terza Sara Avoscan. Arco, il 16 ottobre è sede dell'ultima prova Lead, dove a conquistare la vittoria sono Silvio Reffo e Jenny Lavarda. Secondo posto per Stefano Ghisolfi e terzo Rudi Moroder. Alle spalle di Lady Geco, Manuela Valsecchi e Andrea Pruenster. Tra gli uomini la vittoria finale di Coppa va così a Stefano Ghisolfi (300 punti), secondo Silvio Reffo (260 pt) e terzo Marcello Bombardi (210 pt). In campo femminile è Lady Geco, Jenny Lavarda a trionfare con 300 punti, seguita da Manuela Valsecchi a quota 260 pt e Sara Avoscan, per lei 200 pt. La Classifica Finale di Combinata vede il successo di Stefano Ghisolfi con 703 punti, seguito da Leonardo Gontero a 501 punti e Marcello Bombardi a 410.17. Tra le donna a vincere è Sara Morandi con 645 punti, seconda Andrea Ebner, a 555, e terza Chiara Limonta, con 509. Giancarlo Camoirano

PARACLIMB – ESORDIO DELLA PRIMA EDIZIONE DI COPPA ITALIA CON TRE PROVE E TANTO ENTUSIASMO

2) Andrea Pesaresi (Climbing Club Bologna) pt. 165 3) Simone Salvagnin (El Maneton Schio) pt. 100

Il Paraclimb fa il suo ingresso nella Coppa Italia con tre prove dall’alto significato simbolico e che hanno riscosso una buona partecipazione: la prima a Ponzano il 27 febbraio, la seconda a Brescia il 15 maggio e l'ultima a Furlo il 18 settembre. Nella prima tappa, le vittorie sono andate a Umberto Perin e Valentina Stringari nella categoria DIR, Matteo Alberghini per gli Atleti Motorio Superiore, Oliviero Bellinzani tra gli Atleti Motorio Inferiore, Andrea Pesaresi nei B2, Matteo Stefano e Rosa Daniela Pierri per i B1. A Brescia la classifica finale ha sorriso nuovamente a Matteo Stefani per i B1, Giulio Cevenini e Giulia Poggioli tra i B2, Deborah Tegoni nei B3, Oliviero Bellinzani e Matteo Alberghini nelle rispettive categorie Atleti Motorio Arti inferiori e Superiori. All'ultimo prova a Furlo, nello spettacolare scenario del Parco la Golena, hanno conquistato ancora la vittoria Matteo Stefani (B1), Simone Salvagnin e Giulia Poggioli (B2).

Motori Arto Superiore maschile 1) Matteo Alberghini (Pgs Welcome Bologna) pt.200

Classifiche finali Coppa Italia B1 maschile 1) Matteo Stefani (Cus Bologna) pt. 300 2) Alessandro Causin (Pol.Mogliano Veneto) pt.145 3) Alberto Veronese (Cus Bologna) pt.80 B2 maschile 1) Giulio Cevenini (Cus Bologna) pt. 260

Motori Arto inferiore maschile 1) Oliviero Bellinzani (Lezard Tradate) pt. 200 Dir maschile 1) Umberto Perin (Viching Abilis Treviso) pt. 100 B1 femminile 1) Rosa Daniela Pierri (Cus Bologna) pt.100 2) Silvia Parente (Adrenaline Comaredo) pt.80 B2 femminile 1) Giulia Poggioli (Cus Bologna) pt.200 2) Martina Pellandra (Pol. Masi Casalecchio) pt.160 3) Camilla Bagatta (Cus Bologna) pt.65 B3 femminile 1) Debora Tegoni (Cus Bologna) pt. 100 Dir femminile 1) Valentina Stringari (Vichingo Abilis Treviso) pt. 100

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Campionati Italiani Assoluti Lead, Speed e Paraclimb Speed allo Skipass di Modena

Claudia Ghisolfi

è la regina

CON UN SPLENDIDO BIS LA 15ENNE SI PONE ALL’ATTENZIONE GENERALE. TRA GLI UOMINI CORE (BOULDER) LASCIA ANCORA IL SEGNO MENTRE NELLA VELOCITÀ È IL MOMENTO DELL’OUTSIDER SANTONI

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scire dalle palestre! E' questa la parola d'ordine che l'Arrampicata Sportiva si è imposta in questi ultimi anni. Uscire per andare incontro al grande pubblico, mostrando quanto arrampicare sia sicuro, divertente e utile per mantenersi in forma. E come se non bastasse, far provare a tutti i presenti, con istruttori qualificati, l'ebrezza di salire in verticale. Lo Skipass di Modena, con un transito di 22.000/35.000 persone al giorno, è stata senz'altro una scelta vincente per disputare l'evento italiano più importante come i Campionati Assoluti. La Fiera, dal canto suo, ha risposto positivamente perché un evento di questa caratura è un plus importante per un evento dedicato agli sport invernali. A dirigere il tutto la società Equilibrium di Modena, condotta dall'appassionato Max Bassoli. Lo scorso anno è stata una scommessa con il boulder, una scommessa vinta subito per la forte attrazione suscitata. Ci fu così tanto pubblico intorno alla parete quasi da non riuscire a respirare. Quest'anno la buona volontà di Bassoli con il suo team e l'atteggiamento collaborativo della fiera, hanno spinto a creare anche una parete, in esterno al

PODIO ITALIANO BOULDER Maschile 1) Christian Core (Fiamme Oro Moena) 2) Michele Caminati (Rock-On! Parma) 3) Stefano Bettoli (Geko Modena) Femminile 1) Claudia Ghisolfi (Sasp Torino) 2) Giada Zampa (Runout Climbing School) 3) Annalisa De Marco (UnioneSport Primiero) PODIO ITALIANO SPEED Maschile 1) Alessandro Santoni (Arco Climbing) 2) Stefano Ghisolfi (Sasp Torino) 3) Leonardo Gontero (B-Side Torino) Femminile 1) Claudia Ghisolfi (Sasp Torino) 2) Michela Facci (Gruppo Rocciatori Piaz) 3) Chiara Rogora (Climbing Side Roma)

padiglione A, di Speed dove si è svolto il Campionato Italiano di specialità e il paraclimb. Insomma sforzi raddoppiati ma appagati dal seguito e dalla visibilità che tutto ciò ha dato, come puntualizzano gli addetti ai lavori: Max Bassoli: “E' stata un'ottima promozione per l'Arrampicata. Abbiamo raddoppiato gli sforzi rispetto allo scorso anno con la Speed e la Fiera ci ha aiutato molto, è stata collaborativa in tutto e per tutto, speriamo si possa continuare così”. Clara Cristaudo Consigliere Federale: “Questa fiera è stata un bellissimo scenario per l'Arrampicata Sportiva. Dovrebbero essere tutte così le gare di Arrampicata per raggiungere il grande pubblico. Bisogna assolutamente uscire dalla nicchia delle palestre se vogliamo far conoscere tutte le nostre potenzialità”. Ariano Amici, Presidente della Fasi: “La Fiera è sempre una piazza importante per noi, ci misuriamo con il grande pubblico e ne usciamo vincenti perché la curiosità verso l'Arrampicata è tanta. Chi ci incontra per la prima volta ne rimane attratto, vuole provare e noi diamo sempre questa possibilità con i nostri istruttori qualificati”. Ma veniamo alle gare. Nel Boulder, il livello degli atleti in finale era piuttosto elevato, c’erano tutti i più forti tranne qualche assenza. Quattro i blocchi da affrontare 16 16

Claudia Ghisolfi in azione durante i tricolori boulder. Sotto a sinistra: il podio della velocità femminile, con la stessa Ghisolfi tra Michela Facci e Chiara Rogora

per ogni atleta, difficili ma al contempo studiati in base al livello tecnico dei climber, quindi non impossibili. Circa una cinquanta gli atleti presenti alle semifinali, tra loro solo sei uomini e sei donne hanno avuto accesso alla finale del pomeriggio. E' stata una piacevole sorpresa la vittoria del “Vecchio leone” Christian Core, 37 anni, delle Fiamme Oro, al suo sesto successo al Campionato Italiano Boulder. Non dimentichiamoci che Core è stato l'unico italiano a vincere per ben due volte la Coppa del Mondo di Arrampicata Boulder (1999-2002) e un Campionato del Mondo (2003), sempre Boulder: “Non me l’aspettavo davvero rivincere ancora a 37 anni un titolo italiano. Sono partito agguerrito ma il livello degli atleti è sempre molto alto e sono tutti molto giovani. Continuerò con le gare ancora per un anno e poi mi dedicherò ad altro.” La sorpresa, però, è stata senz'altro la vittoria della torinese Claudia Ghisolfi, solo 15 anni e già una realtà. Nella gara di Velocità, che si è svolta il giorno dopo approfittando del lungo ponte del 1° novembre, è ancora Claudia Ghisolfi a vincere, mentre Alessandro Santoni conquista per la prima volta il suo titolo italiano. I due climber, specialisti della velocità e accreditati alla vittoria, Sara Morandi e Leonardo Gontero, dopo aver segnato il miglior tempo in qualifica, non raggiungo-


no lo stesso risultato nelle finali. A tradirli è stato il pulsante che ferma il tempo. Lo stesso accade per Stefano Ghisolfi che si confronta in semifinale proprio con l'amico Leo. Gara con tante sorprese, dunque, ma è risaputo che nelle competizioni di velocità non sempre vince chi ha il tempo migliore perché le fatalità sono sempre in agguato. Claudia Ghisolfi: “Non ci credo ancora! Vincere due titoli italiani proprio non me l'aspettavo considerando che la Speed non è nemmeno la mia specialità, prediligo di gran lunga il Boulder. Una bella stagione per me anche con la Coppa Italia dove ho mancato il podio per poco. Ora mi aspetta un altro importante appuntamento, il Campionato Italiano Lead.” Alessandro Santoni, 15 anni di Riva del Garda, ha al suo attivo in questa stagione due risultati importantissimi come la vittoria della Coppa Europa Speed e il bron-

A sinistra: Christian Core in azione. Sopra: il podio della Speed uomini con Santoni, Ghisolfi e Gontero

zo, sempre Speed, al mondiale di Imst. Questo di Modena è il suo primo titolo italiano: “Sì! E' il mio primo campionato italiano e ne sono molto orgoglioso. Puntavo al podio, non di certo a vincere con dei rivali quali Gontero e Ghisolfi. E' stato un anno

importante per me con delle vittorie a livello internazionale di tutto rispetto. Per crescere ho tanto ancora da imparare ma credo di essere sulla strada buona”. Sandra Pinato

Tricolori Paraclimb: assegnati i titoli in due atti, a Modena (Speed) e Casalecchio (Lead)

Stefani e Parente i “super” titolati l Campionato italiano di Speed Paraclimb anche qualche piacevole new entry. Diversi si sono svolte anche le gare riservate alle IModena, ha chiuso la “maratona” allo Skipass di sono stati gli atleti giovanissimi a salire sul categorie promozionali. A premiare gli atleti il martedì. Sempre ottima la corni- podio, a dimostrazione che il progetto Sport- è stato Massimo Bosso, l'Assessore alle ce di pubblico presente, e un livello qualitativo degli atleti molto alto, grazie alla presenza di numerosi medagliati del Mondiale di Arco, tra cui Silvia Parente, Matteo Stefani, Simone Salvagnin, Matteo Alberghini e Oliviero Bellinzani. Vittoria nei B1 proprio per Silvia Parente e Matteo Stefani, Giulia Poggioli e Simone Salvagnin per i B2, Umberto Perin e Valentina Stringari nei DIR. Tra gli amputati, successo di Oliviero Bellinzani e Matteo Alberghini. Gli atleti sono stati tutti premiati dal Presidente del Cip Regionale Gianni Scotti. La seconda parte dei Campionati Italiani Paraclimb, quelli dedicati alla Difficolta, sono andati in scena il 12 e 13 novembre a Casalecchio (Bo). Si è trattato di un fine settimana all’insegna della promozione e integrazione, con il sabato dedicato all’attività con le scuole (con squadre miste di normodotati e disabili). Soddisfazione da parte del responsabile Fasi per la scuola, Cristiano Fossali: "Sono molto soddisfatto di come è andata la giornata. Bologna può e deve essere un punto di partenza e vogliamo studiare un protocollo che possa permettere anche ad altre realtà di intraprendere iniziative come questa." Domenica si è fatto sul serio con il Campionato Italiano di difficoltà. Sotto le pareti erano presenti quasi tutti i medagliati del Mondiale di Arco, Silvia Parente, Matteo Alberghini, Oliviero Bellinzani, Alessio Cornamusini, Simone Salvagnin e Matteo Stefani, ma

Integrazione condotto in collaborazione con il Cip sta funzionando bene. In concomitanza

Politiche Sociali del Comune di Casalecchio. Giancarlo Caimorano

CAMPIONATO ITALIANO DIFFICOLTÀ B1 M.: 1. Stefani Matteo CUS Bologna; 2. Causin Alessandro Pol. Mogliano Veneto (TV) B2 M.: 1. Salvagnin Simone El Maneton Schio (VI); 2. Cevenini Giulio CUS Bologna; 3. Pesaresi Andrea Climbing Club Bologna PARALISI ARTO SUPERIORE: 1. Alberghini Matteo PGS Welcome Bologna PARALISI ARTO INFERIORE: 1. Cornamusini Alessio Gruppo Lasco Castelfiorentino (FI) Amputati: 1. Bellinzani Oliviero Lezard Tradate DIR MASCHILE: 1. Perin Umberto Vichingo abilis Onlus Treviso; 2. Di Domenicanton Damiano Fonte EUR Roma B1 F.: 1. Parente Silvia Adrenaline Cornaredo (MI) B2 F.: 1. Pellandra Martina Polisportiva MASI Casalecchio (BO); 2. Poggioli Giulia CUS Bologna DIR FEMMINILE: 1. Stringari Valentina Vichingo abilis Onlus Treviso GARA PROMOZIONALE - B1: 1. Bruzzi Ruben PGS Welcome Bologna; PARALISI ARTI INFERIORI: 1. Molaro Andrea PGS Welcome Bologna; PARALISI ARTI SUPERIORI: 1. De Gasperi Massimiliano Arco Climbing (TN); DIR: 1. Bignami Thiery CSI Sasso Marconi (BO); 2. Sassi Ettore PGS Welcome Bologna; U14: 1. Rossi Rocco Maria Vichingo abilis Onlus (TV); B2 F: 1. Bagatta Camilla CUS Bologna; B3 F: 1. Tegoni Debora CUS Bologna; DIR F: 1. Galletti Silvia PGS Welcome Bologna; 1. Errani Chiara CUS Bologna; MOTORI: 1. Giacobbo Dal Pra' Silvia PGS Welcome Bologna

Un poker di campioni Paraclimb, ds sx: Matteo Stefani, Simone Salvagnin, Oliviero Bellinzani e Matteo Alberghini 17 17


Bilancio della stagione appena conclusa in previsione delle novità del 2012

Aumentano i numeri e la qualità OLTRE QUARANTA LE CITTÀ TOCCATE DALLE COMPETIZIONI FEDERALI, COINVOLTE 18 REGIONI, CIRCA 100 LE GARE DI QUALIFICAZIONE E UNA CRESCITA DI ATLETI DI CIRCA IL 10% lla vigilia della partenza della nuova stagione agonistica giovanile 20112012 è importante fermarsi un istante a riflettere sui dati di quella appena conclusa, con un bilancio fatto di numeri, ma anche di qualche ragionamento che vuole partire dai numeri stessi. Intanto l’attività è stata suddivisa in 9 macro, molte coincidenti con un’unica regione, ed ha visto coinvolte 18 regioni su 21 nella fase di selezione che tra settembre 2010 e maggio 2011 ha animato tantissime palestre in Italia. Sono state 44 le città toccate dalle competizioni federali, e fra queste molti dei capoluoghi più importanti quali Roma, Milano, Torino, Venezia, Verona, Pordenone, Trieste, Bologna, Ravenna, Modena, Firenze, Ascoli, Potenza, Catania, oltre a tante altre località che oramai sono realtà consolidate dell’Arrampicata italiana. Nella sola fase di qualificazione sono state 92 le gare disputate, divise in 48 eventi per le categorie U12 e 44 eventi per l'U20. Oltre 1300 atleti (quasi il 10% di crescita) i partecipanti a queste selezioni; un movimento da tempo in forte crescita, reso possibile dalle società FASI che sempre più credono e investono nei settori giovanili, 113 quest'anno, in questo caso oltre il 20% di crescita. Significativo che di queste società ben 74 raggiungono l’evento apice della stagione, ovvero le finali nazionali, almeno con un atleta. I numeri sopra evidenziati sono ancora più significativi se si tiene conto che si inseriscono in un trend di crescita che dura già da diversi anni, che rende sempre più difficile l’organizzazione di una gara proprio per l’alta partecipazione che sovente si registra. Altro elemento significativo è dato dalla percentuale degli atleti che hanno partecipato ad almeno due prove (oltre 71%) a dimostrazione di un interesse per le gare che non è più legato solamente alla palestra in cui ci si allena. Per quanto riguarda la partecipazione numerica, è da notare il fatto che la presenza femminile è quasi il 50% del totale fino alla categoria Under 14, per poi crollare nelle categorie Under 20. Evitare l’abbandono in questa fascia di età ci garantirebbe maggiori numeri e indubbiamente farebbe crescere anche il livello medio che a livello di U18F e U20F ancora non appare all’altezza di quanto fatto in altre categorie. Interessanti anche i dati qualitativi, con 17 regioni su 21 che ottengono al-

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I prossimi due anni saranno decisivi per l’ammissione ai Giochi Olimpici e il movimento giovanile può essere l’arma in più del nostro sport: occorre dare il massimo, perdonandoci qualche errore, ma solamente se questi ci insegnano a non commetterne di analoghi. Anche per questo è in atto un rinnovamento della Commissione Giovanile con i Presidenti o i Delegati Regionali chiamati ad indicare le persone che rappresenteranno la regione all’interno della Commissione ed eleggere; fra questi verranno identificati i quattro rappresentanti che entreranno nella Commissione ristretta insieme al Responsabile Nazionale, al Responsabile del Settore Scuola e al Direttore Sportivo della Nazionale Giovanile. Franco Gianelli Responsabile del Settore Giovanile Annalisa De Marco, una delle protagoniste della stagione, in azione in una prova di Coppa Europa

meno un podio, con l’Alto Adige a primeggiare come numero di medaglie, mentre l’Emilia-Romagna ottiene il maggior numero di qualificati per le finali. Il Centro Sud piazza oltre 60 atleti in finale, segno di un movimento che sta dando frutti significativi, mentre meriterebbe un’analisi più approfondita il Piemonte che con un basso numero di atleti (soprattutto in relazione al numero di tesserati della stessa regione), ottiene però risultati di eccellenza. A livello regolamentare in questo nuovo anno si è cercato di ragionare sul miglioramento delle finali; il tentativo è quello di creare un evento con numeri che consentano di diventare appetibili anche dal punto di vista turistico e che possano ottenere una grande visibilità uscendo dalle palestre, soprattutto con speed e boulder che sono le specialità che necessitano di strutture meno impegnative rispetto alla lead. Si sta valutando anche l’eliminazione dei playoff che l’anno scorso erano serviti ad eliminare 96 atleti facendone accedere alle finali 149, con un costo importante per una Federazione che deve comunque fare i conti con i tagli ai bilanci che anche lo sport deve fare. Tornando alle finali, l’esperienza dello scorso anno con alcuni problemi organizzativi anche di rilievo, ci deve di supportare al massimo le società che propongono questi eventi, anche con il supporto di “specialisti” che possano prevenire i problemi anziché cercare di risolverli a posteriori. 18 18

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AN GIUSTINO (PG), 23,24,25 MAGGIO 2011 - Quarantaquattro squadre, 141 studenti di cui 9 disabili in rappresentanza di 12 regioni (Friuli, Veneto, Trentino AltoAdige, Lombardia, Piemonte, EmiliaRomagna, Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Sardegna e Sicilia), 50 accompagnatori e 25 volontari di cui una decina extra regione: più di 200 persone per questa Finale Nazionale dei Giochi Sportivi Studenteschi 2011 tenutasi a San Giustino. Ma i numeri, anche se estremamente lusinghieri, non riescono ad esprimere la soddisfazione per una manifestazione ottimamente riuscita sotto tutti i punti di vista raccogliendo consensi da alunni, professori, tecnici federali, istituzioni scolastiche e non. La macchina organizzativa ha funzionato perfettamente per 3 giorni ininterrotti, facendo alternare gli studenti tra le 3 specialità dell’Arrampicata Sportiva, Lead, Boulder e Speed, curando nei dettagli non solo gli aspetti agonistici, ma anche quelli logistici legati a pasti, spostamenti, pernottamenti ed esigenze dei vari team. Se puntualità ed efficienza sono state garantite dall’organizzazione, per l’allegria e il clima festoso che si è vissuto al Centro Sportivo Peter Pan di San Giustino (PG), il merito va ascritto certamente a studenti, accompagnatori e volontari che hanno saputo vivere questa manifestazione con entusiasmo e partecipazione. Dal punto di vista sportivo la manifestazione premia le squadre e non i singoli, ovvero quelle che piazzano meglio i 3 componenti del team in base alla classifica combinata delle 3 specialità. Combattutissima la categoria Cadette: 1^ Trentino, 2^ Emilia Romagna e 3^ Friuli tutte


I campioni del futuro NEL CENTRO DI ARRAMPICATA DI SESTO SI SONO CELEBRATI I PRIMI TRICOLORI 10-12-14 ANNI CON OLTRE 180 RAGAZZI. A VERONA ASSEGNATI I TITOLI NAZIONALI 16-18-20 ANNI.

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l primo Campionato dedicato agli Under 10-12-14, si è svolto a Sesto (Bz) il 22-23 maggio con oltre 180 ragazzi al via e tanti genitori a fare il tifo, non un tifo da stadio rivolto contro gli avversari e alla ricerca della vittoria, ma un tifo positivo e propositivi verso tutti i presenti. Hanno vinto tutti, com'è nella filosofia di questi eventi e lo confermano le parole di Franco Gianelli, responsabile Commissione Giovanile della Fasi: "Soddisfazione per il numero complessivo dei partecipanti, oltre 180 atleti provenienti da tutta Italia, e un livello complessivo molto alto. Se guardiamo a quanto accaduto nella combinata notiamo il successo di rappresentati di diverse realtà sportive. Accanto all'Alto Adige, padrone di casa (due titoli) e l’Emilia Romagna, regione all’avanguardia nel movimento giovanile (due titoli), troviamo la Lombardia e il Lazio, con un titolo a testa. Se spostiamo l’attenzione sulle singole prove, si sono messi in evidenza anche atleti pro-

venienti da Trieste, Cuneo, Vicenza, Torino. Insomma si sono confermati quei territori che rappresentano il bacino naturale del nostro sport. Un altro elemento che merita considerazione è la crescita dell'Arrampicata nelle grandi città, a dimostrazione che il nostro sport sta diventando una valida alternativa all’offerta sportiva giovanile tradizionale anche in quelle zone che non sono legate ad una tradizione alpina.” Il fine settimana successivo, 27-28-29 maggio sono andati in scena i Campionati Giovanili Under 16-18-20 a Verona. Il King Rock di Verona, una delle palestre più grandi d'Italia, ha visto confrontarsi tutti i migliori talenti della nostra nazionale giovanile, con oltre 150 atleti al via. Tra i giovanissimi Under16 la vittoria è andata alla talentuosa Annalisa De Marco e a Manuel Schneider nel Boulder, Andrea Ebner e Federico Andreoli per la difficoltà e Chiara Rogora e Alessandro Santoni nella velocità.

Tra gli Under18 doppio successo per Ida Forieri Schwenk e Alex Walpoth sia nella Difficoltà che nel Boulder, mentre nella velocità la vittoria è andata a Michela Facci e Michele Marcolla. Tra i grandi, si fa per dire, gli Under20, Andrea Pruenster e Niccolò Ceria hanno vinto il Boulder, Anna Gislimberti e Stefano Ghisolfi la difficoltà. Nella Speed successo di Chiara Limonta e Stefano Ghisolfi che ha anche abbassato, momentaneamente, il record italiano.

Successo per la Finale nazionale dei Giochi sportivi studenteschi 2010/2011

Si riparte da San Giustino DALL'APPUNTAMENTO UMBRO UN'INIEZIONE DI FIDUCIA PER LE PROSSIME EDIZIONI distanziate di 1 solo punto; netta l’affermazione del Piemonte sul Veneto e l’Emilia Romagna nei Cadetti. Per le Allieve la Squadra Trentina ha battuto le “confinanti” Altoatesine e il Veneto. Infine negli Allievi l’Alto Adige si è preso la rivincita affermandosi su Piemonte ed Emilia Romagna. Per i disabili sono stati premiati Oudane, Pasquini, Cocevari, Molaro; Poggioli, Pellandra, Galletti, Bignani e Vauthier suddivisi nelle 3 tipologie DIR, NV e HFC. Al termine delle premiazioni tenute dalle autorità e dal campione del mondo di Canoa Carlo Mercati che vive a pochi passi da San Giustino il presidente della FASI ha chiuso la manifestazione con l’augurio e l’invito a rivedersi già il prossimo anno. E al prossimo anno abbiamo già iniziato a pensare, anche se le difficoltà economiche non consentono grandi voli con la fantasia. Comunque vogliamo provarci lo stesso, muovendoci per tempo, cercando di sensibilizzare gli operatori e le amministrazioni locali. Ad oggi ci sono 2 opzioni che stiamo attentamente valutando. Stiamo lavorando ad una finale unica con altre discipline sportive, in modo da abbattere i costi di trasporto, sfruttando l’ospitalità che ci avrebbe garantito il Circolo Velico Policoro in Basilicata. La seconda opzione ricalcherebbe la formula di quest’anno, ovvero una finale organizzata

integralmente dalla FASI per la quale si sono già avute diverse candidature; in questo caso i trasporti rappresentano il problema più grosso da risolvere. Ma se la finale nazionale riveste una grande importanza, non da meno è lo sviluppo sul territorio. L’obiettivo della Commissione Scuola per il 2012 è di ampliare la base, quindi di avere una fase provinciale molto più ricca e numerosa. Per questo ci stiamo muovendo

sul territorio affinché il maggior numero di provincie possibili riesca ad organizzare una manifestazione studentesca. Comunque vada, non possiamo che essere soddisfatti della strada percorsa fino ad ora, ma abbiamo voglia di provare a fare ancora meglio! Cristiano Fossali Responsabile Commissione Scuola

In alto: Alice Gianelli al Rock Junior. Qui sopra: i campionati studenteschi di San Giustino

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La 3^ edizione dei Campionati Italiani Vigili del Fuoco si è svolta a San Giustino (Pg) dal 14 al 16 ottobre

Tosi e Munari i migliori LUCIA S’IMPONE NEL LEAD, SPEED E COMBINATA (DAL BEN VINCE NEL BOULDER). PAOLO DOMINA IN TUTTE LE SPECIALITÀ. TRA I COMANDI PROVINCIALI, SUCCESSO DI BELLUNO

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AN GIUSTINO (PG), 14,15,16 OTTOBRE 2011 - Per la prima volta il Campionato Italiano di arrampicata dei Vigili del Fuoco si è tenuto in collaborazione con la Federazione Arrampicata Sportiva presso il centro sportivo Peter Pan di San Giustino (PG). E dai commenti raccolti e dalla richiesta dell’organizzazione anche per il prossimo anno, la manifestazione è perfettamente riuscita accontentando tutti i partecipanti. Se nella prime 2 edizioni la competizione era completamente incentrata sulla Difficolta, quest’anno i Vigili del Fuoco hanno accettato di cimentarsi su tutte e 3 le specialità dell’Arrampicata come indicato dalla FASI. 40 atleti, tra cui 2 donne, in rappresentanza di 14 Comandi da tutta Italia si sono dati battaglia per 3 giorni senza sentire la fatica come abitualmente accade ai Vigili del Fuoco, riuscendo anche ad evidenziare un livello tecnico di tutto rispetto. Da sottolineare che la manifestazione è intitolata a Antonio Ceccarelli, vigile prematuramente scomparso durante un’escursione. La competizione è iniziata venerdì pomeriggio con le qualifiche del Boulder: 7 blocchi mirabilmente preparati dall’esperto tracciatore Emilio Borin, che pur non conoscendo il livello dei partecipanti ha permesso a tutti di arrampicare pur con 9 atleti a pari merito con tutti Top al primo tentativo. Il sabato mattina è stata la volta delle qualifiche della difficoltà: 10 vie piuttosto complicate che hanno sgranato una classifica ben definita con i

primi 10 in finale. Nel pomeriggio è stata la volta della velocità: le vie erano certamente facili, ma la poca abitudine a questa competizione e i numerosi scontri diretti dalle qualifiche alle finali hanno reso questa gara tanto entusiasmante quanto faticosa. Fortunatamente la sera si è presentata l’occasione di recuperare le energie con un’ottima cena collettiva nel corso della quale i Vigili del Fuoco hanno dato prova delle loro “resistenza” alle numerose portate e soprattutto hanno evidenziato il grande spirito di corpo che e la voglia di stare assieme che li contraddistingue . La domenica mattina si è iniziato con le finali del Boulder: 3 blocchi durissimi, seguiti da tutti i presenti con grande partecipazione e incitamenti per tutti i finalisti. La degna conclusione si è tenuta con la regina dell’Arrampicata, la difficoltà su 2 vie spettacolari che ha visto solo 2 top nella classifica assoluta, ma grande entusiasmo e applausi per tutti. Nel corso di quest’ultima finale è stata effettuata una particolare premiazione per i famigliari di Antonio Ceccarelli a cui e intitolata la manifestazione. Dal punto di vista sportivo venivano premiate le singole specialità e la combinata. La competizione femminile ha visto Tosi Lucia (Cuneo) vincere la combinata su Dal Ben Luisa (Pordenone) dopo essersi alternate nelle vittorie rispettivamente di Difficoltà e Velocità per Lucia, mentre Luisa ha avuto la meglio nel Boulder. La gara maschile ha invece avuto un dominatore assoluto in Paolo Munari da Belluno, vincitore di tutte e 3 le gare e relativa combinata. A

Una panoramica della prova di difficoltà a San Giustino

far compagnia a Munari sul podio del Boulder sono saliti a parimerito Filippo Manca (Cagliari) e Francesco Franz (Pordenone). In velocità secondo Simone Invernizzi (Pavia) e terzo Stefano Romanucci (Ascoli). In difficoltà invece al secondo posto Severino Scassa (Cuneo) penalizzato dall’aver saltato una via nella fase di qualifica, mentre al terzo posto ancora Filippo Manca. A fronte di questi risultati la combinata è stata ovviamente vinta da Munari, seguito da Franz e Invernizzi. Una speciale classifica è stata redatta anche per i comandi: al primo posto ancora Belluno, seguiti da Cagliari e Pavia. CF

Giornata dello Sport Paralimpico: la Federazione è stata presente a Roma, Milano, Parma e Terni

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nche quest’anno la Federazione si è attivata, attraverso diversi comitati e delegati regionali, per essere presente alla Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico, che si è svolta in 11 città italiane il 13 otto-

bre. Strutture di Arrampicata sono state allestite a Roma, Milano, Parma, Terni e Pistoia. La partecipazione alla giornata non è passata inosservata, come ha sottolineato lo stesso presidente del CIP e vicepresidente CONI Luca Pancalli in occasione dell’incontro avvenuto a Roma con il presidente Amici. Ma come si sono anche accorti i tanti ragazzi e bambini, di diverse scuole del paese, che hanno affollato festanti l’aria antistante le pareti. A Milano la manifestazione si è tenuta nella nuova sede della Regione Lombardia, nella piazza coperta più grande d'Europa. Oltre al muro promozionale, erano presenti i comitato Regionale e Provinciale e un testimonial del calibro di Silvia Parente, campionessa del mondo e olimpica. La manifestazione di Milano, come quella di Roma, ha goduto della diretta di Sky. A Parma testimonial per l’Arrampicata era la medaglia d'argento speed ad Arco Matteo Alberghini. A Roma, presso il tradizionale centro sportivo delle Terme di Caracalla, la Giornata Paralimpica ha vissuto il momento culminante con la presenza di autorità politiche e sportive e, soprattutto, di migliaia di bambini che hanno provato diversi sport. Il successo è stato tale che alle 13,00, quando ormai tutto era terminato, attorno al muro di arrampicata allestito dal Comitato laziale ancora si alternavano scolaresche desiderose di provare.

La forza promozionale della Giornata dello Sport Paralimpico è testimoniato dai numeri: oltre 30.000 ragazzi e bambini hanno preso parte ad una gioisa giornata di sport e integrazione, alla quale anche l’arrampicata ha dato il suo contributo.

Da sinistra: il dott. Francesco Coscia, Caterina Piernera, Responsabile Educazione fisica ufficio scolastico regionale Umbria, e Francesco Emanuele Consigliere Nazionale e presidente CR Umbria del CIP, ospiti eccellenti della giornata di Terni

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SALEWA: inaugurata la nuova sede e la Cube apre ai tesserati FASI

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stata inaugurata i primi di ottobre la nuova sede operativa di Salewa, un centro avvenieriPrezzi d'ingresso Salewa-Cube stico che, come ha sottolineato Heiner OberTariffa di giorno rauchn, rappresenta anche l’orgoglio di tutto una Ticket giornaliero adulti 12,00 comunitĂ , quella altoatesina, in grado di “esplorareâ€? Ticket giornaliero tariffa CAI / FASI adulti 10,00 il mondo senza dimenticare le proprie radici. Ticket giornaliero ridotto 10,00 ÂŤDesideriamo diventare il simbolo di una gestione Tariffa CAI / FASI U18 8,00 moderna e sostenibile – ha detto, tra l’altro OberAbbonamenti di anno rauch in occasione della cerimonia di inaugurazione Abbonamento adulti 1 anno 540,00 Abbonamento CAI / FASI adulti 1 anno 490,00 – e assumere in tal senso un chiaro impegno verso Abbonamento ridotto 1 anno (*1) 405,00 il nostro territorioÂť. Non solo un luogo deputato allo Abbonamento CAI / FASI 1 anno U18 365,00 sviluppo aziendale ma anche un “spazioâ€? di incontro Abbonamenti di mezzo anno dove il pubblico può arrampicare nella palestra SAAbbonamento 6 mesi adulti 295,00 LEWA Cube o fermarsi per breve ristoro al bistro Abbonamento CAI / FASI 6 mesi adulti 265,00 Bivac. Abbonamento ridotto 6 mesi (*1) 220,00 ÂŤPer i nostri collaboratori abbiamo anche previsto Abbonamento CAI / FASI 6 mesi U18 198,00 un asilo dove le mamme possono lasciare i figli duTicket 11 rante l’orario di lavoro - racconta con soddisfazione Tariffa ticket 11 ingressi adulti 120,00 Heiner Oberrauch – e all’ultimo piano della torre La nuovissima Salewa CUBE vista dall'esterno Tariffa CAI / FASI ticket 11 ingressi adulti 100,00 abbiamo predisposto un centro fitnessÂť. Salewa è Tariffa ticket 11 ingressi ridotti (*1) 100,00 un marchio noto alla maggior parte dei tesserati; è bene ricordare che si Tariffa CAI / FASI 11 ingressi U18 80,00 tratta di un'azienda leader in Europa, che conta circa 700 dipendenti e vanAbbonamenti di famiglie e gruppi ta un fatturato annuo di oltre 110 milioni di euro. Alla cerimonia del gruppo Ticket famiglia 33,00 Ticket famiglia CAI / FASI 28,00 Oberalp-Salewa era presente, in rappresentanza della FASI, il segretario Ticket gruppo adulti (min. 8 pax, 1 accompagnatore libero) 10,00 generale Antonio Ungaro che ha colto l’occasione per formalizzare una Ticket gruppo adulti CAI / FASI (min. 8 pax, 1 accompagnatore libero) 9,00 convenzione tra SALEWA Cube e la Federazione, grazie alla quale i nostri Ticket gruppo ridotto (min. 8 pax, 1 accompagnatore libero) (*1) 9,00 tesserati, provenienti da qualsiasi parte d’Italia, godranno dello stesso idenTicket gruppo CAI / FASI U18 (min. 8 pax, 1 accompagnatore libero) 7,00 tico sconto dei soci CAI. E’ bene ricordare, inoltre, che la palestra ha semAltri pre praticato prezzi scontati per societĂ sportive agonistiche. La struttura, Squadra agonistica, per atleta, allenatore free 5,00 giĂ nota agli appassionati perchĂŠ sede della terza prova di Coppa Speed (che ha anche fatto segnare uno dei tanti record italiani 2011 di Leonardo Per informazioni: Martin Knapp Tel. +39 0471 188 6867 - Fax. +39 0471 200701 Gontero), per dirla con le parole di Martin Knapp, gestore dell’impianto: info@salewa-cube.com “Non sappiamo se è vero che si tratta della piĂš grande d’Europa, sicuraSalewa CUBE si trova al seguente indirizzo Via Waltraud Gebert Deeg - 39100 Bolzano mente è la piĂš coolâ€?

Sport Days: un successo anche per l’Arrampicata li organizzatori (ma non potrebbe essere diversamente!), parlano di (Camp, Dogma e DryArn) è stato possibile omaggiare i partecipanti con grande successo per la prima edizione di Sports Days, la kermesse gadget e premiare quanti sono riusciti a raggiungere il top. FASI ha partecidi 3 giorni dedicata allo sport in tutte le sue forme, nata dell´accordo pato a SportDays, accogliendo l’invito del CONI, con tre obiettivi: tra Coni Servizi S.p.A. e Rimini Fiera S.p.A., che si è svolta all´interno del - partecipare ad una manifestazione fortemente pensata come momento di incontro e confronto tra tutte le realtĂ sportive. quartiere fieristico riminese dal 9 all´11 settembre 2011. I visitatori sono stati 31.355 con grande affluenza di rappresentanti federa- - promuovere il nostro sport in un contesto sportivo piĂš ampio, in cui la li, organismi sportivi, atleti da tutto il mondo, sportivi, appassionati, fan, pub- maggior parte delle Federazioni hanno presentato le proprie discipline. - allacciare rapporti di conoscenza e colblico generico e famiglie. Ben 3.142 le societĂ laborazione con soggetti che operano sportive accreditate. nel settore sportivo e con aziende inteDal punto di vista della copertura mediatica, ressate. il CONI si è impegnato affinchĂŠ fosse la piĂš Il bilancio di questa partecipazione, alla procompleta possibile, e cosĂŹ è stato. Oltre 150 i va dei fatti, si è rivelato positivo. Il presidengiornalisti presenti e 55 i milioni di contatti ragte Amici e il segretario generale Ungaro giunti con una copertura mediatica nelle fasce hanno partecipato agli incontri e seminari di maggior ascolto dei principali telegiorche si sono tenuti per tutti e tre i giorni. Dal nali Rai e Mediaset, approfondimenti punto di vista della promozione la parete, dei programmi sportivi delle tv sagestita perfettamente per tutto il periodo tellitari e digitali, speciali di network dal CR dell’Emilia Romagna, ha riscosso il radiofonici, articoli dedicati su tutsolito incredibile assalto da parte di ragazzi ti i quotidiani sportivi, le media e bambini convenuti. partnership de La Gazzetta dello Infine sono stati allacciati importanti conSport e di QS Il Resto del Carlino, tanti con diversi tour operator, hotel e soLa Nazione, Il Giorno. cietĂ di servizi che hanno offerto le loro La nostra Federazione è stata preprestazioni alla Federazione, individuando sente con un stand e una parete che Il presidente Ariano Amici e il segretario generale Antonio Ungaro in questo nostro sport un ottimo veicolo ha permesso di realizzare piccole gare di promozionale. velocitĂ . Grazie alla disponibilitĂ degli sponsor nello stand della Federazione a Rimini

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Scarpa, quando l’innovazione scala il 9a... redazionale a pagamento

A TU PER TU CON HEINZ MARIACHER, CLIMBER E PRODUCT MANAGER DELL’AZIENDA VENETA, DA OLTRE 30 ANNI SVILUPPATORE DI INNOVATIVE SCARPETTE D’ARRAMPICATA einz Mariacher, icona riconosciuta nel mondo dell’arrampicata, dal 2006 è al servizio di Scarpa, uno dei brand leader nell’outdoor a livello mondiale, con l'humor e la passione che lo hanno sempre contraddistinto. Nato a Wörgl (Tirolo) nel 1955, negli anni '70 e '80, sulle sue Dolomiti, ha contribuito in modo decisivo all’evoluzione della disciplina e all'innalzamento delle massime difficoltà superabili. Nel 1975 sale slegato la Vinatzer in Marmolada. Tra le vie aperte, spiccano diverse sulla parete sud della Marmolada (Harlekin del 1977, Hatschi Bratschi del 1978, Don Quixote e Vogelwild del 1979, Abrakadabra del 1980, Ombrello e Moderne Zeiten del 1982). Nel 1982 compie la seconda ascensione invernale della storica Soldà sulla parete sud-ovest della Marmolada (nel tempo record di quattro ore). Ha poi dedicato la sua attenzione all'arrampicata sportiva, soprattutto ad Arco e nella valle di San Nicolò, partecipando alle prime gare. Heinz è un personaggio chiave a livello mondiale anche nell’evoluzione delle scarpette d’arrampicata, tanto da aver dato il suo nome allo storico modello “Mariacher“ del 1982 firmato da La Sportiva, azienda nella quale ha progettato e sviluppato prodotti per oltre 20 anni. Nel 2006 ha iniziato una nuova, grande avventura professionale, mettendo a disposizione il suo invidiabile bagaglio di esperienza tecnica e professionale per uno dei marchi leader mondiali del settore. Come è cominciata la collaborazione con Scarpa? Avevo terminato la mia lunga collaborazione con La Sportiva nel 2005, pensando di tornare a vivere di nuovo la montagna a tempo pieno. Dopo una bellissima estate “da arrampicatore“ mi ha contattato Davide Parisotto proponendomi una collaborazione con Scarpa. La famiglia Parisotto mi era sempre stata simpatica e visto che c’era l’inverno davanti alla porta… Qual è stata quindi la prima linea da climbing che hai sviluppato per Scarpa? Nel 2006 in occasione della fiera OutDoor di Friedrichshafen abbiamo presentato 4 modelli nuovi su due forme sviluppate da me in pochi mesi. In questi ultimi anni tutti questi modelli sono stati premiati da varie riviste internazionali e continuo a incontrare arrampicatori che mi dicono che la Mago o la Booster hanno cambiato la loro vita sulla roccia! Con Scarpa ho avuto l’occasione di fare un passo in avanti, per esempio con la tecnologia X-Tension, sistema che avvolge il piede in modo progressivo, creando un supporto dinamico durante la scalata su pareti strapiombanti e tecniche su micro appoggi. Come ti vedi oggi in questa mansione di “ingegnere” della scarpetta d’arrampicata? Il mio lavoro nel realizzare scarpe d’arrampicata è un lungo processo di prototipizzazione, dove per ogni modello devo sapere amalgamare tanti ingredienti o aspetti molto differenti tra di loro. Un’alchimia fatta di esperienze e test intensi sul campo, sia personali che da parte di atleti. Questo, unito a un forte know how industriale, mi permette di trovare sempre nuove soluzioni innovative. Lavoro partendo dal presupposto che la scarpetta non dovrebbe mai porsi come un prodotto/oggetto tra il piede e la roccia, ma dovrebbe essere parte integrante dell’arrampicatore e fargli provare sulle punte dei piedi le stesse sensazioni che proverebbe a piedi nudi. Qual è stato il risconto del mercato? Grazie al team R&D, ai tester e alle abilità manifatturiere di Scarpa, posso dire che secondo me oggi Scarpa propone al mercato i prodotti con le migliori soluzioni tecniche del settore. Uno dei principi a cui tengo di più è: “design follows function” il design segue le funzioni di un prodotto. Cosa intendi esattamente? Mi da fastidio vedere accessori su una scarpa tecnica che non sono necessari per la funzione. Il valore aggiunto

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è la qualità e la durabilità. Cerco di sviluppare sistemi costruttivi dove nel tempo non ci sia un allungo eccessivo, cosi da offrire una tensione attiva e che si mantenga tale dopo un lungo e prolungato utilizzo e anche dopo diverse risuolature. Oggi avete una collezione ampia e con tante novità, come sono stati recepiti gli ultimi prodotti? Nella collezione SS 2010 abbiamo introdotto 9 modelli, di cui 7 completamente nuovi e 2 upgrade di tomaie. La tecnologia più importante che abbiamo sviluppato è il sistema Bi-Tension (vedi box), applicato alla nuova linea Vapor e alla linea Instinct. Si tratta di cinque modelli di scarpette sviluppate su due forme diverse, con soluzioni di calzata molto innovative e completamente differenti, che permettono un range d’utilizzo molto ampio. Le suole sono tutte Vibram? Da sempre utilizziamo suole Vibram, soprattutto la nuova mescola XGrip 2 è straordinaria, rimane attaccata ovunque. Inoltre le prestazioni di grip sono più omogenee in tutte le stagioni e anche in caso di utilizzo su differenti tipologie di roccia. Invece per la costruzione della tomaia la Lorica è il mio materiale preferito perché si adatta in modo attivo a tutti i movimenti del piede. Oltre a voi chi testa i prodotti? Abbiamo tester validissimi come Ueli Steck, Mario Prinoth, Christian Core, Attilio Munari e tanti altri validi atleti nei quattro angoli del mondo. Sotto quali punti di vista secondo te si possono migliorare ancora le performance di questo genere di prodotti? Materiali nuovi, concetti nuovi e massima cura dei dettagli. Parlando di materiali, penso sempre alla Formula 1, dove c’è una ricerca nella prestazione delle gomme esasperata. Avendo queste possibilità nella suola, cioè nello specifico nelle mescole per l’arrampicata, penso che si

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potrebbero ancora fare dei miracoli. Qual è il modello da te ideato di cui sei rimasto più soddisfatto? I modelli della linea Instinct, lacci e ballerina. A prima vista non sembrano offrire elevate prestazioni, ma ho lavorato molto sui valori interni. Hanno una calzata eccellente, sono il miglior compromesso comfort/prestazione che sono riuscito a realizzare da quando progetto scarpette. Questo mi ha ridato nuovi stimoli perché ho compreso che ho ancora parecchi margini di miglioramento e su cui fare innovazione in futuro. Qual è invece quello che utilizzi di più? I modelli Instinct per l’incredibile mix precisione e comfort. Su certe vie super tecniche uso le Booster o le Mago. Qual è il tuo giudizio sul mondo delle competizioni? Sono dell’idea che le competizioni siano l’unico modo serio per chi sente il bisogno di confrontarsi a livello professionale. Purtroppo nella realtà è difficile vivere solamente con l’arrampicata o vincendo solo le gare. E paradossalmente il “professionista” himalayano è sempre in vantaggio. Come 50 anni fa... Sei uno dei climber più famosi di sempre, qual è stato il contributo più importante che credi di aver portato al mondo dell’arrampicata? Bella domanda. Forse proprio il mio lavoro nello sviluppo delle scarpette. Al contrario, le mie idee sul futuro dell’arrampicata che ho portato in montagna non hanno avuto un gran seguito. Ma non rimpiango nulla. Vivo sereno la mia passione e soprattutto scalo ancora tanto e con la stessa passione ed intensità di quando ero più giovane. Spero che questo possa rappresentare anche uno stimolo per i giovani, così che possano intraprendere e svolgere questo sport sempre con Passione. Intendo con la “P” maiuscola.


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