Speleologia n. 64 - giugno 2011

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Tecniche e sicurezza

Interventi del Soccorso Speleologico nel 2010 A cura di Lelo Pavanello

N

el corso di questo anno si sono verificati 19 incidenti che hanno coinvolto 48 persone (30 uomini, 3 donne e 15 non noti), queste le conseguenze: nessuna 37 lievi 1 gravi 7 morte 3 Rispetto all’anno precedente si è quasi raddoppiato il numero degli incidenti da 10 a 19, ed i convolti sono passati da 21 a 48. Le persone morte: 2 nel 2009 e 3 nel 2010, si riferiscono ad incidenti avvenuti in immersione, ed a questi va aggiunto lo speleosub francese morto alla Dragonniere; certamente le immersioni creano situazioni in cui l’eventuale inconveniente quasi sempre diventa mortale. L’intervento della Commissione Speleosubacquea del Soccorso Speleologico italiano, è stato richiesto dalle autorità francesi per collaborare alla ricerca dello speleosub rimasto bloccato da una frana all’interno del sifone della Dragonniere, purtroppo l’incidente ha provocato la morte del francese. Oltre che agli inerventi di carattere prettamente speleologico elencati nella tabella, le nostre Stazioni sono sempre più chiamate a collaborare con le Istituzioni per operazioni in situazioni ed ambienti dove la nostra specializzazione risulta indispensabile. Tra i vari interventi “anomali” a cui siamo stati chiamati, vogliamo annoverare: Abruzzo: la XV Zona è intervenuta in gennaio e settembre, su richiesta della Protezione Civile per ispezionare alcune cavità. Veneto: la VI Zona interveniva in febbraio, su richiesta della Prefettura di Vicenza, per il recupero di un ordigno

INCIDENTI SPELEOLOGICI 9 gennaio – Abisso dei Piani Eterni (Veneto) Durante il campo invernale, una squadra di 3 persone in esplorazione da 5 giorni, non dava più notizie; i compagni in attesa al campo

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bellico ritrovato all’interno della Voragine di Castellaro, i Tecnici hanno recuperato la bomba che è stata consegnata agli artificieri del Genio. Singolare intervento della II Zona (Friuli Venezia Giulia) dove un cane era precipitato in una foiba sul Monte Stena, l’animale è stato recuperato dai Tecnici coadiuvati dal veterinario. Altro cane recuperato presso Agrigento dai Tecnici della X Zona (Sicilia). Puglia: la VII Zona è intervenuta, su richiesta delle autorità locali, per la perlustrazione di una voragine apertasi lungo la strada provinciale nei pressi di Barletta. In dicembre, nel corso di uno sbarco di clandestini sulle coste pugliesi, una persona cadeva in mare ed annegava. Interveniva la VII Zona che effettuava il recupero della salma superando una falesia che strapiomba sul mare. Campania: in agosto la XIV Zona interviene, assieme ai Vigili del Fuoco, al recupero di 2 anziane sorelle precipitate in una voragine apertasi improvvisamente nel terreno di loro proprietà. Lombardia: la X Zona ha preso parte, unitamente alle Forze dell’ordine, Protezione Civile, Unità cinofile e Associazioni di Volontariato, alle ricerche iniziate in novembre, della ragazzina scomparsa a Brembate di Sopra. A questi interventi dobbiamo aggiungere le ricerche esterne alle quali siamo stati chiamati.

informavano la Stazione Veneto Orientale della 6° Zona, che interveniva per verificare la situazione. Le condizioni meteo erano pessime a causa di abbondanti nevicate. Mentre la squadra di apprestava a partire, giungeva il cessato allarme, infatti tutti erano rientrati incolumi al campo di Malga Brendol.

16 gennaio – Buso della Rana (Veneto) Un gruppo di 4 persone era in escursione nella cavità; impensierito dal ritardo un parente allertava il Soccorso. Una squadra della 6° Zona si portava all’ingresso della grotta dove notava le auto parcheggiate, entrava e poco dopo


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