SMINOW Magazine 2012/8 - Italian Version

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ƒ Latte Milano ƒ GSG ƒ Lattebusche ƒ Kassatly Chtaura ƒ Brasserie Milles

Latte milano & lattebusche

Il latte è vita! Bee-hive Pack:

il nuovo formato a “nido d’api” A SMI il premio

Magazine 2012 08

China Awards 2011

www.smigroup.it


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25 anni di costante innovazione, qualità e affidabilità.

al 1° gennaio 2012 la nostra gamma di confezionatrici Smiflexi e di palettizzatori Smipal si è arricchita di un buon numero di nuovi modelli; si tratta di impianti automatici ad alto contenuto tecnologico, ideati per rispondere adeguatamente alle nuove tendenze del mercato e alle mutate richieste dei nostri molti clienti. Innovare, infatti, significa anche questo: saper stare al passo con un mercato che cambia, che evolve o, semplicemente, si mette in discussione per essere sempre più competitivo. Per le aziende Smigroup cambiare significa ascoltare il mercato in cui operano, affrontare nuove sfide, aprirsi alle nuove opportunità. Abbiamo quindi deciso di proporre ai nostri clienti alcuni nuovi modelli di fardellatrici in film termoretraibile, di cartonatrici wrap-around e dodici nuovi sistemi automatici di palettizzazione, come meglio spiegato nella sezione “innovation” di questo numero di Sminow. Tutte le nuove macchine Smiflexi e Smipal si contraddistinguono per migliori prestazioni produttive, ridotti consumi energetici e soluzioni tecniche di nuova concezione. Per Smigroup, quindi, il 2012 è un anno di grandi cambiamenti, ma anche di importanti bilanci: quest’anno, infatti, celebriamo il 25° anno di attività della società capogruppo SMI S.p.A.; si tratta di un bilancio a cui guardiamo con orgoglio e soddisfazione, perché dal 1987 ad oggi le aziende Smigroup hanno consegnato oltre 38.000 macchine di imballaggio tecnologicamente avanzate il oltre 130 Paesi del mondo, occupano oggi oltre 600 persone e, nel 2011, hanno raggiunto i 100 milioni di euro di ricavi delle vendite. Ma ancor più importante dei risultati è lo spirito innovatore che ci guida nella nostra attività quotidiana e che ci permette di guardare al futuro con la stessa fiducia e determinazione che ha permesso all’azienda di arrivare fin qui; un modo di essere, pensare e agire che non si accontenta di ciò che in 25 anni siamo riusciti a fare partendo da zero, ma che ci sprona a continuare il processo di miglioramento e ampliamento della nostra gamma di prodotti per poter offrire ai nostri clienti soluzioni tecnicamente all’avanguardia, economicamente competitive e a ridotto impatto ambientale. Il nuovo “look” del nostro “house organ” Sminow non è dunque un caso, ma l’occasione per festeggiare 25 anni di costante innovazione, qualità e affidabilità del prodotto e di servizio al cliente. Paolo Nava, Presidente & CEO SMI S.p.A.

sminow I magazine Created by: SMI S.p.A. - Marketing Dept. Via Piazzalunga, 30 IT-24015 San Giovanni Bianco (BG) Tel.: +39 0345 40111 Fax: +39 0345 40209 www.smigroup.it

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Available in: Italian, English, French, Spanish, Russian and Chinese. Enter our web site www.smigroup.it and fill in the form in the section news / smi now magazine and you will get your copy by post as soon as possible.

Paper: Polyedra S.p.A.

Contributors to this issue: Latte Milano - GSG - Kassatly Chtaura Brasserie Milles - Lattebusche

Print Agency: Arte Grafica Saini S.r.l.

Product pictures in this issue are shown for reference only.


in questo numero

Italia: Centrale Produttori Latte Lombardia Italia: GSG Libano: Kassatly Chtaura Francia: Brasserie Milles Italia: Lattebusche

La linea per il confezionamento di contenitori di grande capacità “dimagrisce” Vassoi “pallet display”: perchè scegliere la cartonatrice Smiflexi WP XL Bee-hive Pack: il nuovo formato a “nido d’api” Smipack: BP 600 - la confezionatrice ideale per produrre in modo efficiente, flessibile e a costi ridotti / Smipack e il confezionamento in falda + film

A SMI il premio China Awards 2011 Sales Network: grande successo per la convention organizzata da SMI Le aziende Smigroup tra Qualità e Ambiente Focus sul 2011: un anno di risultati positivi Eventi 2012: un ricco calendario tra conferme e novità

Gli esperti della FAO (Food and Agriculture Organization) stimano che la produzione mondiale di latte a fine 2012 registrerà un incremento del 2% rispetto al 2011, in linea con il ritmo di crescita della popolazione mondiale. In Cina si prevede un incremento di produzione dell’8%, in India del 4%, in Sud America del 3,2% e in Europa di un modesto 0,4%.


SETTORE LATTE E DERIVATI Centrali Produttori Latte Lombardia S.p.A. Peschiera Borromeo (MI), Italia Stiro-soffiatrice rotativa SMIFORM SR 6

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l latte è un alimento semplice, il primo alimento della vita, quello che conosciamo da quando siamo nati. La produzione di latte, al contrario, è assai complessa, richiede il lavoro e l’impegno di una complessa rete di operatori e l’impiego di avanzati sistemi tecnologici durante tutto il ciclo produttivo: dalla stalla al confezionamento, per arrivare alla tavola del consumatore. Le aziende che operano nel settore lattiero-caseario investono continuamente in nuove tecnologie di imballaggio del prodotto, con l’obiettivo inderogabile di offrire ai consumatori finali confezioni di facile utilizzo che soddisfino nel contempo i più alti standard qualitativi. Di fronte ad un numero molto elevato di consumatori, ognuno con abitudini ed esigenze particolari, l’industria del latte deve essere in grado di differenziare al massimo la propria offerta, proponendo prodotti confezionati in vari tipi di contenitori: brik di cartone con o senza tappo, bottiglie in vetro o PET con tappo, ecc. A Milano, la Centrali Produttori Latte Lombardia S.p.A., storica azienda nel settore lattiero-caseario, che da sempre presta la massima attenzione alle richieste dei consumatori, punta a consolidarsi come una delle maggiori realtà nel proprio settore in Lombardia e in Italia. Per la progettazione della linea PET destinata all’imbottigliamento del latte fresco nei formati da 1 litro e 0,5 litri, la società milanese si è affidata alla tecnologia SMI.

Sopra il parco naturale del Carengione a Peschiera Borromeo: in origine riserva di caccia dei conti Borromeo, oggi è un’oasi del WWF.


Il latte è vita! Quando pensiamo al latte, nella nostra mente affiorano immagini legate ai concetti come vita, salute e purezza, perchÊ il latte è tra gli alimenti piÚ nutrienti e buoni.


Territorialità: elemento fondamentale per la qualità finale. Latte Milano è controllata dal Consorzio Produttori Latte Milano, costituito da 105 soci allevatori, che raccoglie il latte complessivamente da 160 conferenti. Il latte proviene da aziende conferenti della Lombardia - province di Milano, Lodi, Cremona, Bergamo, Lecco – che si trovano nelle immediate vicinanze dello stabilimento produttivo. La rete vendita composta da 110 padroncini preleva il prodotto per consegnarlo ai circa 8 mila punti vendita sparsi in tutta la regione. La territorialità è dunque un elemento fondamentale dello sviluppo e della crescita di Latte Milano ed è in grado di assicurare sempre alti livelli qualitativi. L’azienda, infatti, è da sempre particolarmente attenta a valori quali freschezza, genuinità e bontà; per queste ragioni il forte legame con il territorio risulta estremamente importante.

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l latte svolge un ruolo chiave all’interno della nostra alimentazione; basti pensare che per i neonati, nei primi mesi della loro vita, questo alimento costituisce la prima ed unica fonte di sostentamento e crescita. Il latte non è solo un alimento indispensabile per lo sviluppo e la crescita dei bambini: è un alimento unico anche per il benessere degli adulti, grazie alla ricchezza di elementi nutritivi in esso contenuti: proteine, zuccheri, grassi, vitamine e sali minerali. In particolare le proteine del latte contengono tutti gli amminoacidi essenziali, ovvero quelli che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e di cui la dieta costituisce l’unica fonte. Il latte rappresenta una fonte importante di

calcio e fosforo, presenti in quantità elevata e in rapporto ottimale, essenziali per il sistema osseo. Il latte contiene anche magnesio, zinco, rame, selenio, le vitamine liposolubili A-E-K e quelle idrosolubili C, acido folico e riboflavina. Gli zuccheri del latte sono costituiti dal lattosio. I soggetti intolleranti al latte (a causa della mancanza dell’enzima lattasi), possono ricorrere a latti delattosati con assenza o a ridotto contenuto di lattosio, grazie al processo industriale di idrolisi di questo ingrediente.


L’appeal del latte

in bottiglie PET

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a società Centrali Produttori Latte Lombardia ha optato decisamente per l’imbottigliamento in bottiglie PET, avvalendosi dell’esperienza di SMI per l’installazione di una stiro-soffiatrice rotativa Smiform a 6 cavità destinata alla produzione dei nuovi contenitori da 0,5 e 1 litro. L’acquisto di un soffiatrice Smiform SR 6 rientra in un piano di sviluppo della linea di produzione PET, resosi necessario per soddisfare l’incremento della domanda di latte fresco imbottigliato in questo tipo di contenitore; una tendenza di mercato, questa, che in Italia si sta consolidando a tutto svantaggio delle bottiglie di vetro. Nello

studio della nuova linea sono stati accuratamente analizzati dai tecnici SMI tutti i requisiti posti dal cliente per il nuovo investimento, tra i quali spiccano l’ottimizzazione degli spazi produttivi, la flessibilità operativa del nuovo impianto, la rapidità di cambio formato e la semplicità d’utilizzo della macchina. L’installazione della stiro-soffiatrice Smiform SR 6 ha inoltre reso possibile un vero e proprio “restyling” dei contenitori da 0,5 e 1 litro, che si presentano ora al consumatore finale in una veste più accattivante; in aggiunta, le nuove bottiglie sono prodotte soffiando preforme più leggere rispetto a prima, con indubbi vantaggi in termini di risparmio sul costo del materiale di imballaggio per ogni singolo contenitore. Per l’imballaggio secondario di fine linea, la Centrali Produttori Latte Lombardia ha scelto una fardellatrice Smiflexi LSK 30F, che realizza confezioni in film termoretraibile in vari formati alla massima velocità di 30 pacchi/minuto.


Latte Milano: origini ed evoluzioni di un brand Tutto inizia nel 1930, quando il Consorzio Produttori Latte Milano stabilisce la propria sede in Piazza Diaz 1, nel centro della città di Milano, nelle immediate vicinanze del mercato degli agricoltori. Nel 1955 l’unità produttiva, che comprende lo stabilimento per la raccolta, la lavorazione ed il confezionamento del latte, si insedia a Peschiera Borromeo (nella provincia milanese), dove si trova tutt’ora. Negli anni Novanta del XX secolo l’azienda conduce a termine una serie di partecipazioni e acquisizioni di altre società del settore, al fine di potenziare la propria offerta ed affrontare efficacemente un mercato sempre più competitivo. Rientrano in questo programma di investimento l’acquisizione, nel 1992, della Centrale Latte Alta Brianza e, nel 1998, della Centrale del Latte di Vigevano. Inoltre, sempre nel 1998, l’azienda milanese lancia sul mercato la marca Latte Bergamo. Nel mese di giugno 2001, nell’ambito di un ampio progetto di ristrutturazione organizzativa, il Consorzio Produttori Latte Milano costituisce la società per azioni Centrali Produttori Latte Lombardia, dedicata alla produzione e alla commercializzazione sul territorio lombardo dei prodotti a marchio Latte Milano, Latte Pavilat (Centrale di Vigevano), Latte Bergamo e Latte Clab (Centrale dell’Alta Brianza).

Produzione giornaliera: 130.000 litri di latte fresco 10.000 litri di panna fresca



Gli impianti produttivi puntano alla flessibilità

Negli ultimi anni lo stabilimento di Peschiera Borromeo è stato notevolmente rinnovato attraverso una serie di interventi di razionalizzazione delle linee di produzione e di ammodernamento degli impianti; grazie all’installazione di macchinari di ultima generazione, ogni giorno in questo stabilimento si producono 10.000 litri di panna fresca e 130.000 litri di latte fresco; la materia prima, sottoposta a vari processi di trasformazione, diventa latte di diversi tipi: intero alta qualità, parzialmente scremato, scremato, da agricoltura biologica, ecc. Ogni prodotto può poi essere confezionato in un’ampia gamma di contenitori e formati: bottiglie PET, bottiglie di vetro, brik di cartone, Tetra Pack. Tale varietà di prodotto e di imballaggio può essere gestita in modo efficace solo con impianti molto flessibili e facilmente adeguabili ai frequenti cambi di produzione, in modo da poter passare velocemente da una lavorazione all’altra. La stirosoffiatrice Smiform SR6 e la fardellatrice Smiflexi LSK 30 F installate presso lo stabilimento Centrali Produttori Latte Lombardia rappresentano la

soluzione ideale per tali esigenze, in quanto le tecnologie innovative di cui sono dotate forniscono all’utilizzatore finale ampie garanzie in termini di versatilità operativa, elevata efficienza di produzione e rapidità di cambio formato.


packaging uno straordinario veicolo per la promozione del marchio

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ell’industria del latte, e più in genere in quella alimentare, l’imballaggio del prodotto gioca un ruolo sempre più importante nell’orientare le scelte di acquisto dei consumatori finali. La riconoscibilità e la visibilità del marchio sugli scaffali dei supermercati sono straordinari veicoli promozionali, sui quali le imprese del settore “food & beverages” puntano sempre di più per aumentare i volumi di vendita e la quota di mercato. Lo sviluppo di confezioni innovative nella forma, dalla grafica accattivante ed esteticamente belle da vedere è diventato un fattore irrinunciabile della strategia marketing di aziende grandi e piccole, che, grazie a macchine ed impianti di imballaggio sempre più versatili e personalizzabili, possono lasciar correre

la fantasia e la creatività di grafici e pubblicitari nella creazione di una gamma praticamente infinita di differenti soluzioni di “packaging”. A livello di singolo contenitore, ad esempio, Smiform è in grado di offrire ai propri clienti lo studio e la progettazione di bottiglie PET per ogni specifica esigenza, altamente personalizzabili per forma, dimensione, aspetto estetico, ecc. Dopo un’accurata analisi delle esigenze e delle richieste del cliente, l’idea del contenitore elaborata dai progettisti Smiform si trasforma in un progetto

dettagliato, corredato di “rendering” tridimensionale, analisi di fattibilità industriale e simulazione dei test sulla resistenza strutturale e meccanica del contenitore. Ad oggi i tecnici del centro CAD Smiform hanno ideato più di 1.000 contenitori differenti per capacità, forma, veste grafica e complessità strutturale.


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a

disposizione

la

documentazione

multimediale piĂš aggiornata sulla gamma di produzione e le ultime novitĂ di SMI.


SETTORE DETERGENTI G.S.G. S.p.A. Gussago (BS), Italia Stiro-soffiatrici rotative SMIFORM SR 4HC - SR6

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gni giorno milioni di persone nel mondo utilizzano prodotti detergenti per le pulizie di casa ed igienizzanti professionali per le pulizie degli ambienti di lavoro. Di fronte a un mercato così vasto, le aziende del settore devono pensare continuamente a soluzioni innovative per poter proporre prodotti ad uso domestico e ad uso professionale all’altezza delle aspettative dei consumatori in termini di qualità, sicurezza, eco-compatibilità e responsabilità sociale. In Italia la società per azioni GSG di Gussago (provincia di Brescia), specializzata nella produzione di prodotti detergenti, ha costruito il proprio successo sulla spiccata capacità di innovazione e la costante ricerca di soluzioni all’avanguardia, che la contraddistinguono sin dalla fondazione. Tali aspetti dell’attività aziendale hanno reso possibile la nascita di importanti collaborazioni con alcune società del settore “packaging”, come SMI, fortemente orientate all’innovazione tecnologica; da SMI, infatti, GSG ha acquistato due stiro-soffiatrici rotative Smiform, una

delle quali destinata al soffiaggio di preforme caratterizzate da un nuovo grado di polipropilene sviluppato dalla società multinazionale Borealis (azienda leader nella fornitura di soluzioni innovative per granulati plastici).


La partnership tra innovazione di prodotto e innovazione del packaging

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a società GSG sa benissimo quanto sia importante lo slancio innovativo, inteso come elemento di sviluppo e crescita aziendale, in un contesto di mercato molto competitivo e “affollato”. Da qui la necessità di affiancare la forte esperienza di GSG nel campo della detergenza a quella di SMI nell’ambito del “packaging” primario e dello stiro-soffiaggio di contenitori in PET e PP. La partnership tra le due aziende è stata fondamentale per poter realizzare un moderno impianto industriale destinato alla produzione su vasta scala di contenitori in polipropilene da 0,75 e 1 litro per l’imbottigliamento dei prodotti detergenti della società di Gussago; inoltre, tale scelta garantisce a GSG la giusta flessibilità operativa dei propri impianti, dal momento che l’azienda bresciana produce un’ampia gamma di detergenti sia a marchio proprio sia per marche private di numerosi clientidistributori. Le maggiori catene della

grande distribuzione organizzata e dei supermercati “discount” si affidano a GSG per poter offrire alla propria clientela un portafoglio completo di prodotti detergenti di alta qualità, siano essi destinati all’uso domestico o all’ambito lavorativo. Le confezioni e i contenitori realizzati negli stabilimenti GSG sono facilmente riconoscibili sugli scaffali dei negozi grazie ad un “packaging” accattivante e innovativo e sono molto apprezzati dai consumatori per la gran varietà di soluzioni, sostanze, colorazioni e profumazioni. > Tecnologia e ricerca per rispettare l’ambiente La società per azioni GSG di Gussago investe cospicui capitali in risorse umane specializzate nella ricerca e nella sperimentazione di


nuove materie prime in grado di migliorare costantemente la qualità e la sicurezza dei suoi prodotti. Un gran numero di progetti di ricerca sono orientati all’individuazione di sostanze chimiche e di formule di “packaging” che tutelino la salute dell’utilizzatore finale, sia esso la casalinga alla prese con le faccende domestiche o l’addetto di un’impresa di pulizie; grazie a soluzioni ingegnose come, ad esempio, la colorazione dei liquidi detergenti, GSG tutela l’incolumità dei propri clienti, rendendo facilmente identificabile il prodotto e prevenendone quindi l’uso indebito e dannoso. Ai fini della sicurezza del consumatore, rivestono grande importanza anche le innovazioni legate ai flaconi e alle bottiglie di plastica in cui i detergenti GSG sono contenuti: maggior resistenza a urti e danneggiamenti, maggior facilità di impugnatura, di utilizzo e di stoccaggio e maggior tenuta di tappi e chiusure sono solo alcuni esempi eloquenti degli sforzi fatti dall’azienda bresciana in tale

ambito e rappresentano anche gli elementi distintivi di una precisa scelta strategica di marketing che punta alla qualità totale.


LA TECNOLOGIA dello stiro-soffiaggio di materie plastiche

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a versatilità delle stirosoffiatrici rotative della serie SR di Smiform garantisce prestazioni elevate nella produzione di bottiglie e contenitori in PET e PP. Le soffiatrici Smiform permettono di alternare il soffiaggio di contenitori in PET e PP senza modificare la configurazione della macchina, assicurando al cliente alta capacità produttiva, velocità di cambio formato e costi di utilizzo contenuti. Attualmente i polimeri di PP possono essere utilizzati nel processo di stiro-soffiaggio di un’ampia gamma di contenitori, grazie alla loro buona trasparenza e lucentezza, bassa permeabilità all’acqua, ottima resistenza al calore e alla sterilizzazione. Il vantaggio di utilizzare bottiglie di PP è ancora maggiore se i contenitori, anziché per estrusione, sono prodotti con macchine di stirosoffiaggio. Infatti, lo stiro-soffiaggio di contenitori PP assicura: • maggiore produttività oraria per cavità; • minor costo iniziale degli impianti, in quanto è sufficiente una pressa preforme e una stiro-soffiatrice


PP biorientato: bottiglie più leggere e trasparenti

rotativa invece delle numerose macchine richieste dal processo di estrusione; • bassi consumi energetici, grazie a tempi di pre-riscaldamento delle preforme molto più brevi (5 min. max.); • operazioni di cambio formato semplificate e più rapide, con conseguente maggiore flessibilità della macchina; • preforme più leggere (peso -33%) rispetto all’estrusione; • lavorabilità dei contenitori in PP simile a quelli in PET; • migliori proprietà meccaniche del contenitore, grazie a ottima resistenza alla caduta, buona rigidità, elevata resistenza al riempimento a caldo, alta trasparenza e lucentezza e bassa usura degli stampi. Grazie ai recenti sviluppi tecnici nella produzione di resine, anche le industrie farmaceutiche e delle bevande potranno beneficiare dei

La forte domanda di bottiglie di plastica più leggere, resistenti e trasparenti è stato il fattore predominante alla base della decisione di GSG di installare nei propri stabilimenti una stiro-soffiatrice rotativa Smiform SR 6, che utilizza preforme del grado di polipropilene sviluppato dalla Borealis. Grazie al orientamento bi-assiale del polimero, il nuovo grado di PP consente di ridurre il peso delle bottiglie di circa il 30% rispetto ai gradi di polietilene ad alta densità (HDPE) e garantisce allo stesso tempo trasparenza e brillantezza eccellenti. GSG è stata tra le prime aziende del settore ad utilizzare il nuovo grado di PP, grazie anche alla collaborazione con SMI che ha messo a punto la tecnologia di stiro-soffiaggio di questo tipo di plastica. Il nuovo materiale a base di PP e l’avanzata tecnologia di trasformazione hanno permesso alla società bresciana di ampliare la gamma delle bottiglie di plastica utilizzate nei propri impianti per l’imbottigliamento dei liquidi detergenti. L’alleggerimento dei contenitori, reso possibile dalle migliori caratteristiche meccaniche e strutturali del nuovo materiale, ha consentito a GSG di lanciare sul mercato una nuova linea di flaconi caratterizzati da forme innovative e aspetto estetico più accattivante.

Ricerca e Sviluppo in primo piano I laboratori di Ricerca e Sviluppo di Smiform impiegano molte risorse nella sperimentazione di nuovi materiali e nuove applicazioni, soprattutto nel campo dello stiro-soffiaggio di preforme in materiale riciclato, preforme multistrato e preforme per riempimento a caldo. Inoltre, i tecnici Smiform eseguono accurati test e prove dimensionali delle preforme fornite dal cliente prima dell’installazione di una soffiatrice, utilizzando sofisticate apparecchiature, quali telecamere e software di confronto parametrizzato, che misurano lo spessore delle preforme mediante raggi infrarossi e controllano l’omogeneità del polimero tramite apparecchi a luce polarizzata.

vantaggi dei polimeri di PP quale alternativa al PET. Inoltre, le aziende operanti nel settore dei prodotti “food & beverage” per i quali non è richiesta un’alta barriera all’ossigeno potranno proporre bevande più salutari con meno conservanti, in quanto il PP è ottimo per il riempimento a caldo.


i detergenti NELLA STORIA

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a responsabilità sociale per la tutela ambientale è un conquista recente per l’umanità, anche se i vantaggi di vivere in un contesto pulito, sano, non inquinato, non lesivo della salute degli individui sono ben noti sin dai tempi più antichi. Per saperne di più, basta ripercorrere un sentiero poco noto della Storia, che parte dall’usanza di far bollire i grassi animali nelle pentole per dar loro igiene assoluta, morbidezza, trasparenza e brillantezza. I Babilonesi, nel 2800 A.C., cominciarono a fabbricare il sapone partendo dall’ebollizione di grassi e cenere, mentre gli Antichi Egizi, nel 1500 A.C., combinavano gli oli animali e vegetali con i sali per ottenere una sostanza simile al sapone. Anche i Galli, nel 312 A.C., scoprirono la saponificazione: le loro donne iniziarono a mescolare grasso animale fuso, cenere di legna e argilla, anche se la pasta così ottenuta era usata sui capelli, piuttosto che per lavare gli indumenti. Nel Medioevo la fabbricazione di sapone divenne un’attività consolidata, i cui segreti venivano gelosamente custoditi dai “mastri saponificatori”. Mescolando grassi vegetali e animali con cenere di legna e l’aggiunta di profumo, essi

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INSTALLATION / GSG

cominciarono a diffondere numerose varietà di sapone (per radersi, lavarsi i capelli e il corpo, per fare il bucato). Nell’800 D.C. la Francia progredì velocemente nella produzione del sapone, grazie alla grande disponibilità di materie prime quali grassi e olio di oliva; solo nel 1746, però, questo prodotto fu registrato dalla farmacopea francese, che propose diversi metodi di fabbricazione. Nel 1800 il sapone era ancora pesantemente tassato come articolo di lusso; quando le tasse su di esso vennero soppresse, il livello generale di pulizia ne trasse enorme giovamento. Il Novecento fu il secolo delle innovazioni: negli anni ‘50 furono creati i detersivi in polvere multiuso e i detersivi in polvere per biancheria e lavatrici, mentre negli anni ‘60 quelli in polvere per l’igiene domestica, quelli liquidi per tessuti e i detersivi con l’aggiunta di enzimi. Gli anni ‘70 del XX secolo si caratterizzarono per la commercializzazione dei detersivi per tessuti delicati, per le confezioni famiglia e i liquidi per lucidare; negli anni ‘80 nacquero gli ammorbidenti per indumenti, i detersivi in polvere compressa in pastiglie e i gel per lavare i piatti, mentre, infine, negli anni ‘90 la gamma dei

prodotti detergenti si arricchì dei detersivi concentrati e compatti, delle ricariche, delle pastiglie per lavastoviglie e dei brillantanti.


GSG dà un nuovo “look” all’etichetta

Oltre ad osservare criteri e requisiti previsti per legge, l’etichetta è anche un mezzo utile a “veicolare” informazioni, dati e avvertenze sul contenuto e la sicurezza del prodotto commercializzato. Ad esempio, GSG indica sulle etichette dei propri detergenti il numero telefonico del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, che è in possesso delle schede di sicurezza di ogni prodotto dell’azienda bresciana; tali schede sono esaminate e validate dai medici dell’ospedale e sono quindi molto utili durante gli interventi di pronto soccorso dovuti ad ingestione o uso improprio di sostanze chimiche. Tale iniziativa rivolta alla tutela della salute dei consumatori è una delle tante dimostrazioni di quale importanza ricoprano la sicurezza e la responsabilità sociale nella strategia aziendale di GSG.

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LA PAROLA AL CLIENTE Intervista a Gianbattista Gozio, Amministratore Delegato GSG S.p.A. “GSG è all’avanguardia per quanto riguarda l’utilizzo di materiali ecocompatibili e per la produzione di imballaggi eco-sostenibili. La forte vocazione alla tutela dell’ambiente richiede l’impiego di macchinari tecnologicamente avanzati, in grado di trattare sia materie prime vergini sia materiale riciclato, di ridurre i consumi energetici per singola unità prodotta e di garantire la massima sicurezza del prodotto per la salute del consumatore”.

GSG S.p.A. è leader nel settore dei detergenti e distribuisce in tutta Italia prodotti sia con proprio marchio sia a marchio del distributore. Quale è la chiave del vostro successo? “La chiave del successo della GSG S.p.A. risiede sicuramente nella flessibilità e dinamicità della nostra azienda. GSG è infatti particolarmente attenta alle specifiche esigenze di ciascun cliente, che può trovare da noi impianti di produzione moderni, efficienti, versatili, capaci quindi di personalizzare le lavorazioni in base ad un’ampia gamma di soluzioni differenti.

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INSTALLATION / GSG

Tale aspetto ha consentito a GSG di conquistare la fiducia delle grandi catene della distribuzione organizzata e di diventare un protagonista a livello nazionale del settore delle produzioni per le “private labels”. Il rispetto ambientale, la qualità dei prodotti, la versatilità del “packaging”, l’attenzione al benessere dei consumatori sono i punti di forza della strategia aziendale di GSG. Quanto conta il contributo offerto da macchinari tecnologicamente avanzati per il raggiungimento di questi obiettivi?

La Ricerca e lo Sviluppo ricoprono un ruolo fondamentale nell’attività aziendale di GSG. Quanto è importante in questo contesto la collaborazione con SMI? “L’attività di ricerca e innovazione costituisce un elemento di fondamentale importanza per la crescita della nostra azienda, in quanto ci permette di proporre soluzioni all’avanguardia sia nell’utilizzo di nuove materie prime sia nel miglioramento della qualità e della sicurezza dei nostri prodotti. La partnership con SMI ci ha permesso di sviluppare un nuovo processo produttivo basato sullo stiro-soffiaggio di nuovi flaconi in polipropilene, di realizzare contenitori in PET dalle forme innovative ed esteticamente


A proposito di GSG S.p.A.

gradevoli e di ridurre in entrambi i casi il peso delle preforme utilizzate pur mantenendo velocità di produzione elevate”. Quali sono stati i fattori principali che hanno spinto GSG ad investire nelle stiro-soffiatrici SR di Smiform per il soffiaggio di preforme in PP? “Le soffiatrici Smiform ci hanno convinto perché hanno notevole versatilità operativa, sono facili da usare e consentono di passare velocemente dalla produzione di un formato all’altro; inoltre, si caratterizzano per prestazioni di alto livello, bassi consumi energetici e manutenzione ridotta. Per tali ragioni abbiamo deciso di investire nell’acquisto di due stiro-soffiatrici rotative Smiform: una macchina a 6 cavità per contenitori di capacità fino a 3 litri e una a 4 cavità per contenitori di alta capacità fino a 10 litri”. Quanto sono importanti per GSG gli investimenti nella ricerca di materiali d’imballaggio innovativi? Quali sono le strategie messe in atto dalla vostra azienda per affrontare la competitività del mercato? “L’innovazione tecnologica rappresenta un fattore essenziale all’interno di tutte le aree di produzione di GSG. La nostra azienda è da sempre orientata a ricercare le soluzioni migliori per rispondere prontamente ed efficacemente alle esigenze dei nostri clienti presenti e futuri.

GSG è presente dal 1964 nel settore della produzione e commercializzazione di detergenti per la casa, per ambienti professionali e industriali, per aziende di catering e ristorazione. I prodotti della società bresciana sono distribuiti su tutto il territorio italiano dalle principali catene della grande distribuzione organizzata, dai supermercati “discount” e dai commercianti all’ingrosso per liberi professionisti. Sistemi di produzione avanzati garantiscono la continuità nel controllo della qualità del prodotto e nel rispetto delle normative sulla sicurezza, con un occhio di riguardo alla tutela ambientale. L’azienda è particolarmente attenta alla qualità dell’offerta; ne consegue un’accurata selezione delle materie prime e del tipo di imballaggio più appropriato alle diverse linee di prodotto. Negli ultimi anni il mercato dei detergenti si è concentrato sempre di più sulla funzionalità e sulla sicurezza delle confezioni proposte, che, contenendo liquidi a base chimica (ammoniaca, alcol etilico, sgrassatori, candeggina, ecc.) devono essere molto resistenti e sicuri. Le aziende del settore non hanno però trascurato altri aspetti importanti, quali la praticità di utilizzo e l’aspetto estetico dei contenitori; infatti, in un mercato dove l’offerta è sempre più vasta ed eterogenea, i prodotti di uno specifico marchio devono catturare l’attenzione dei consumatori per poter emergere dalla massa e incrementare le vendite.

Conseguentemente, per essere sempre competitivi su mercati estremamente difficili e molto vincolati al fattore prezzo, investiamo continuamente nella ricerca e nello sviluppo di nuovi materiali d’imballaggio e nell’acquisto di impianti tecnologicamente avanzati. Un esempio è rappresentato dagli investimenti in macchinari che ci hanno permesso di lavorare anche le scaglie di PET riciclato, contribuendo così alla riduzione dei costi”.

Nell’immediato futuro, la sfida principale della nostra azienda sarà il rafforzamento e l’ampliamento della quota di mercato, grazie anche all’utilizzo di tecnologie innovative e alla diversificazione dell’offerta”.

Quali sono le tendenze attuali del mercato dei prodotti detergenti? “Da circa due anni il mercato dei detergenti in Italia attraversa un periodo poco favorevole, determinato da un calo delle vendite. Contrariamente alle tendenze del settore, GSG, invece, ha registrato un aumento dei volumi del 10% circa.

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SETTORE BEVANDE & ALCOLICI Kassatly Chtaura Nahr el Mott, Beirut, Libano 2 Fardellatrici Smiflexi SK 350T

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INSTALLATION / Kassatly Chtaura


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pesso l’unione fra tradizione familiare e forte capacità imprenditoriale è la base fondamentale per la creazione di grandi opportunità di sviluppo in ambito industriale. Se, poi, le tradizioni tramandate di generazione in generazione diventano vere e proprie passioni, il successo dell’impresa è assicurato. Un esempio di quanto ciò sia vero è costituito dall’azienda libanese Kassatly Chtaura, che deve la propria affermazione sul mercato ad una sapiente fusione tra tradizione familiare, innovazioni tecnologiche e know-how imprenditoriale. Le radici storiche dell’azienda risalgono al 1974, quando l’attuale CEO Akram Kassatly fondò una piccola azienda artigiana dedita alla produzione di vino, seguendo le orme del padre Nicolas che operava in questo settore sin dal 1919. Oggi, dopo quasi quarant’anni di attività, il nome Kassatly Chtaura è legato, oltre al vino, ad un’ampia e diversificata offerta di bevande, in grado di soddisfare un numero crescente di consumatori in tutta l’area del Medio Oriente. Il perché di tale successo è presto spiegato: alla base dell’attività di Kassatly Chtaura c’è, infatti, una cura

esasperata per la qualità, l’impiego di materie prime selezionate rigorosamente e un sistematico ricorso all’innovazione tecnologica. Per quest’ultimo aspetto, sin dal 1997 l’azienda libanese si è affidata all’esperienza di SMI, che da allora è un partner di fiducia di Kassatly Chtaura per la fornitura di una grande varietà di macchine d’imballaggio ad alta tecnologia destinate al confezionamento dei prodotti a marchio BUZZ e FREEZ. Recentemente, l’azienda libanese ha acquistato da SMI due nuove confezionatrici Smiflexi SK 350T, dedicate all’imballaggio in film termoretraibile con o senza vassoio fino a 35 pacchi / minuto.

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Come sorprendere il mercato con prodotti sempre nuovi

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a crescita di Kassatly Chtaura dal 1974 ad oggi è stata sorprendente, tanto da consentire all’azienda di raggiungere traguardi importanti sia sul mercato locale sia su quello estero. Kassatly Chtaura investe ogni anno sempre più risorse nella ricerca e nello sviluppo di nuove linee di produzione, dedicate ad un’ampia gamma di sciroppi, liquori, bevande alcoliche e analcoliche, che soddisfano la crescente domanda di prodotti diversificati proveniente dal mercato. In particolare, le vendite dei concentrati di sciroppo a marchio

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SYRUP sono in costante crescita dal 1980, mentre dal 1982 l’azienda libanese registra un progressivo aumento del gradimento da parte dei consumatori per i liquori a marchio LIQUEUR. Kassatly Chtaura è continuamente alla ricerca di nuove opportunità di mercato, spesso generate dalle nuove abitudini dei consumatori, alle quali rispondere con il proprio portafoglio di prodotti di alta qualità. Negli ultimi anni gli sforzi commerciali dell’impresa libanese si sono concentrati soprattutto sui prodotti alcolici a marchio BUZZ,

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cioè bevande alcoliche Ready-To-Drink (pronte al consumo) a base di vodka e aromatizzate in una grande varietà di gusti. Sin dal momento in cui è stata lanciata sul mercato, la linea BUZZ ha conosciuto un successo immediato e conquistato un numero sempre maggiore di consumatori, che oggi possono scegliere tra la tradizionale versione rinfrescante e quella energetica (BUZZ ENERGY). Sull’onda del successo di queste bevande, Kassatly Chtaura ha deciso il lancio di un’altra linea di prodotti commercializzati con il marchio FREEZ; quest’ultima è una nuova gamma di bibite prive di alcol derivate

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direttamente dai prodotti a marchio BUZZ. In parallelo, l’azienda libanese ha proposto poco dopo anche la versione energetica FREEZ ENERGY.


Nel cuore della Valle della Bekaa Da sempre l’attività imprenditoriale di Kassatly Chtaura, che ha sede nella località di Nahr el Mott (area metropolitana di Beirut), si basa sul forte desiderio di proporre prodotti naturali ottenuti con metodi tradizionali; non è dunque un caso se l’azienda libanese è stata fondata nella Valle della Bekaa, cioè nella “patria” dei maggiori produttori di frutta, vegetali e vino del Paese. La valle della Bekaa è una splendida e fertile vallata che si estende in Libano e in Siria; si trova a circa 30 km a est di Beirut ed è delimitata dalle cime del Monte Libano a ovest e dai monti dell’Anti-Libano a est. È la parte più settentrionale della Jordan Rift Valley, un’area di frattura geologica della crosta terrestre che si estende dalla Siria fino al Mar Rosso e all’Etiopia. La valle della Bekaa è lunga circa 120 km ed ha un’ampiezza media di circa 16 km; in questo territorio nascono due fiumi: l’Oronte (Asi), che scorre in direzione nord verso la Siria, e il Litani, che scorre verso sud per poi piegare a ovest verso il Mar Mediterraneo. Già ai tempi del dominio romano questa valle era un’importante risorsa agricola (soprattutto grano) e tutt’oggi rappresenta il 40% dei terreni arabili del Libano.

Negli ultimi anni in Libano il consumo di bevande alcoliche pronte al consumo ha conosciuto un vero e proprio “boom”

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il boom delle bevande “RTD - Ready To Drink”

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egli ultimi anni in Libano il consumo di bevande alcoliche pronte al consumo o RTD (Ready-To-Drink) ha conosciuto un vero e proprio “boom” commerciale, del quale l’azienda Kassatly Chtaura è stata uno dei maggiori protagonisti grazie ai suoi prodotti a marchio BUZZ. Il forte aumento della domanda di bevande pronte al consumo ha portato l’azienda libanese ad investire nell’acquisto di due nuove confezionatrici in film termoretraibile Smiflexi, modello SK 350T, destinate all’imballaggio in vassoio + film delle bottiglie di vetro delle bibite BUZZ. Per

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questo nuovo progetto di espansione degli impianti di produzione Kassatly Chtaura ha scelto la tecnologia SMI, che questo imbottigliatore libanese utilizza con soddisfazione sin dal lontano 1997 (anno in cui fu installata la prima fardellatrice). Da allora in poi SMI ha fornito a Kassatly Chtaura altre quattro confezionatrici in film termoretraibile della serie SK, due confezionatrici in fascette avvolgenti di cartoncino della serie MP e una cartonatrice wrap-around della serie WP. Il criterio principale adottato da Kassatly Chtaura nella scelta del fornitore è stato l’efficienza produttiva; l’azienda libanese era, infatti, alla ricerca di macchine di imballaggio secondario tecnologicamente avanzate, in grado di assicurare le migliori prestazioni in termini di efficienza e affidabilità e di garantire ai propri stabilimenti elevati livelli di produzione. Il secondo criterio usato da Kassatly Chtaura nella selezione del fornitore è stata la flessibilità e la versatilità degli impianti proposti, che devono consentire il rapido passaggio da un tipo di confezione all’altro e permettere la

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lavorabilità di nuovi tipi di imballaggio ideati per assecondare le future esigenze di marketing del prodotto; per l’azienda, infatti, il “packaging” riveste un ruolo fondamentale nelle attività di promozione e vendita dei propri marchi, perché una veste grafica accattivante o un “look d’appeal” consentono di attrarre nuovi consumatori e di aumentare quindi la quota di mercato.

I concentrati di sciroppo “Jallab” La società Kassatly Chtaura è il maggior produttore libanese di concentrati di sciroppo, il più famoso dei quali, il “Jallab”, è utilizzato per ottenere la famosa bevanda omonima. La crescita e lo sviluppo dell’azienda sono fortemente legati al successo di questa bevanda rinfrescante, che è diventata il simbolo delle tradizioni del Libano e del Medio Oriente; la produzione del “Jallab” iniziò nel 1977, quando Kassatly Chtaura aprì il primo stabilimento di imbottigliamento di quello che è ancora lo sciroppo più venduto in Libano. Lo sciroppo è ricavato dalla carruba, dai datteri, dalla melassa d’uva e dall’acqua di rose. La famosa bevanda si ottiene diluendo, in un grande bicchiere cilindrico, lo sciroppo con acqua; si aggiunge poi ghiaccio tritato e una manciata di uvetta e pinoli, che, galleggiando in superficie, danno al prodotto un aspetto molto particolare.

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Efficienza, flessibilità, versatilità e affidabilità sono caratteristiche ben note delle confezionatrici Smiflexi della serie SK, che è costituita da macchine automatiche per l’imballaggio di contenitori di plastica, metallo o vetro. A seconda del modello scelto, questi impianti consentono di realizzare pacchi in solo film, falda di cartone + film, solo vassoio e vassoio di cartone + film in molteplici formati di pacco, variabili in base alla forma, alla capacità

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ed alle dimensioni dei contenitori. Le confezionatrici SK raggiungono velocità di produzione fino a 450 pacchi per minuto (in modalità tripla pista), in funzione del modello di macchina e del tipo di prodotto da imballare, dispongono di un sistema elettronico di raggruppamento dei contenitori e sono dotate di cambio formato automatico; inoltre, sono disponibili in versione singola, doppia e tripla pista (opzione).

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La terra natale di vini eccellenti

Le bottiglie di Château Ka prodotte da Kassatly Chtaura hanno reso famoso il vino libanese all’estero

La valle della Bekaa è il fulcro vitivinicolo libanese, dove si producono vini di particolare piacevolezza attraverso avanzati metodi di vinificazione e un’attenzione particolare alla resa per ettaro e alla qualità del prodotto finito. La scelta della data di inizio della vendemmia è una decisione molto importante per l’intero settore: le uve devono essere raccolte quando possono garantire al vino un adeguato grado alcolico, variabile a seconda della tipologia di vino che si vuole ottenere; inoltre, l’acidità deve essere tale da poter fornire freschezza e longevità al prodotto. Le produzioni migliori incorporano un ottimo potenziale di invecchiamento e, spesso, le aziende produttrici aspettano anche fino a sette anni prima di commercializzare le bottiglie di vino invecchiato in cantina, alcune delle quali, come quelle di Château Ka prodotte da Kassatly Chtaura, hanno reso famoso il vino libanese all’estero. Akram Kassatly, fondatore e attuale CEO dell’omonima società, sognava di seguire le orme del padre, che nel 1919 aveva aperto una piccola azienda per la produzione di vino; spinto da un grande spirito di intraprendenza, il giovane Akram si stabilì a Dijon, in Francia, dove conseguì una laurea in vinificazione. Ci vollero però trent’anni di duro lavoro per consentirgli di trasformare il sogno in realtà: solo nel 2005, infatti, Akram Kassatly poté fondare la società Chateau Ka, dedicata alla produzione di vini di alta qualità, che in poco tempo conquistò i mercati libanese, francese e inglese.

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LA PAROLA AL CLIENTE Intervista a Nayef Kassatly, Vice Presidente di Kassatly Chtaura Akram Kassatly Presidente Kassatly Chtaura

Nayef Kassatly Vice Presidente Kassatly Chtaura

Kassatly Chtaura è il maggior produttore libanese di una grandissima varietà di bevande. Che cosa richiedete ai fornitori di macchine d’imballaggio destinate ai vostri stabilimenti? “Quando dobbiamo scegliere le macchine destinate al confezionamento della nostra gamma di prodotti, mettiamo al primo posto efficienza e affidabilità, in modo da garantire alla nostra azienda un elevato grado di sfruttamento degli impianti di produzione”.

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Quanto è importante la collaborazione con SMI per il successo dei vostri prodotti? “Il “packaging” riveste un ruolo sempre maggiore nel determinare il successo dei nostri prodotti presso il pubblico dei consumatori, soprattutto perché Kassatly Chtaura vende “soft drinks” di qualità, il cui prezzo è superiore a quello delle comuni bevande gassate reperibili sul mercato. A SMI, in qualità di nostro fornitore di macchine confezionatrici

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Chtaura abbiamo scelto di installare solamente macchinari e sistemi molto flessibili, in grado di adattarsi facilmente e velocemente ai diversi tipi di bottiglia che utilizziamo e ai diversi formati di pacco che commercializziamo. Da questo punto di vista, posso dire che SMI ha fatto molto bene il suo lavoro”. Che cosa chiedono i consumatori alla vostra azienda?

per l’imballaggio secondario, chiediamo sistemi tecnologicamente avanzati in grado di realizzare un’ampia gamma di confezioni dalla “forte personalità” e dal “look” accattivante e originale, che sappiano trasmettere la specificità e la qualità del prodotto anche attraverso l’involucro che lo contiene”.

molto per la nostra azienda; in particolare, nelle linee di produzione delle numerose bevande Kassatly

“I nostri clienti si aspettano che Kassatly Chtaura sia innovativa e sempre aggiornata, che continui a proporre nuove bevande di alta qualità in grado di soddisfare i loro gusti e che offra i suoi prodotti in confezioni gradevoli da vedere e comode da usare”.

Innovazione, flessibilità ed efficienza: quanto contano per la crescita della vostra azienda? “Con un ventaglio di prodotti così diversificato come il nostro, direi che questi tre elementi contano davvero

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Brass Mill SETTORE BEVANDE CSD Sas Brasserie Milles Toulouges, Francia Fardellatrice Smiflexi LSK 35 T

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sserie les

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el settore “beverages” il comparto in cui la competizione globale è più accentuata è quello delle bibite gassate. Nel 2010 si sono consumati nel mondo ca. 229 miliardi di litri di bevande analcoliche, con un incremento del 2% rispetto al 2009. La categoria di prodotti di maggior peso è quella delle bibite gassate (oltre 81% del totale). Nell’ambito delle bevande analcoliche, il segmento dei “carbonated soft drinks o CSD” è stato il primo che, storicamente, ha adottato un sistema di produzione su basi industriali. Le prime bibite rinfrescanti, carbonate e aromatizzate risalgono alla fine dell’800, quando, in diversi Paesi europei, fecevano la loro comparsa le prime sode e gassose in bottiglia, mentre negli USA nascevano le prime bibite scure alla cola. Da allora l’industria dell’imbottigliamento di bibite gassate si è sviluppata enormemente, anche se negli ultimi anni i consumi sui mercati più evoluti sono entrati in una fase di “maturità”; continuano invece a crescere a ritmi elevati i consumi nei paesi emergenti. Tutto questo ci spiega perché ancora oggi le bevande gassate rappresentino nel mondo la prima categoria di prodotti nel comparto del “bere analcolico” (Fonte: Dossier Mercati Bevande - Simei 2011).

alla diversificazione produttiva da parte dei maggiori produttori di bibite gassate. La lunga esperienza delle grandi aziende del settore, come Brasserie Milles in Francia, permette di mettere a disposizione del mercato una grandissima varietà di bevande di molti e svariati gusti differenti. I consumatori sono, infatti, sempre più spesso alla ricerca di prodotti dal gusto nuovo, dal “packaging innovativo”, dalla “forte personalità”. Brasserie Milles ha basato il proprio successo su una notevole capacità imprenditoriale, che le permette oggi di proporre un’ampia gamma di marchi di bibite gassate e birre con un unico punto in comune: la qualità del prodotto! Quando si parla di qualità, inutile dirlo, si parla anche della necessità di continui investimenti in tecnologie di ultima generazione, in grado di offrire al mercato il prodotto imbottigliato e confezionato nel modo più appropriato secondo le esigenze di marketing di ciascun produttore. Per tale ragione, l’azienda francese si è recentemente affidata alla competenza di SMI per il processo di confezionamento secondario dei propri stabilimenti, acquistando una fardellatrice in film termoretraibile Smiflexi della serie LSK.

E’ nello scenario sopra descritto che si svolge una vera e propria corsa

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Flessibilità aziendale al servizio dei maggiori marchi del settore “beverages”

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o stabilimento Brasserie Milles di Toulouges produce ogni anno diversi milioni di litri di bibite gassate; sebbene la bevanda “Limonette” rappresenti la quota principale di questo volume, le bibite imbottigliate per i marchi Orangina e Pepsi-Cola sono altrettanto importanti per le attività industriali dell’azienda francese. La società Brasserie Milles possiede numerose linee di imbottigliamento dedicate alla produzione e al confezionamento di una gran varietà di prodotti, ognuno dei quali è imbottigliato in contenitori di vetro o di PET e confezionato poi in differenti formati di pacco; tale sistema produttivo richiede un’organizzazione aziendale flessibile, versatile, snella e innovativa, capace di rispondere prontamente sia alle proprie esigenze interne sia a quelle di un parco clienti in continua evoluzione. L’impiego di tecnologie di processo di ultima generazione è una priorità inderogabile per Brasserie Milles, che, infatti, ha affidato all’innovazione

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un ruolo centrale nella propria strategia di sviluppo e crescita, che ha come fine ultimo la qualità totale del prodotto venduto. Proprio la dedizione continua a questo obiettivo strategico ha permesso all’azienda francese di ottenere importanti riconoscimenti da parte delle principali multinazionali del settore “carbonated soft drinks”, quali Orangina e Pepsi, che si sono rivolte a Brasserie Milles per l’imbottigliamento e il confezionamento dei loro prodotti. Per soddisfare le aspettative dei propri numerosi clienti, l’azienda francese si è affidata al servizio e alla tecnologia proposti da SMI, che da anni collabora con Brasserie Milles per la fornitura di macchine di imballaggio automatiche. Rientra in tale collaborazione la recente installazione di una fardellatrice in film termoretraibile Smiflexi modello LSK 35T, che confeziona in solo film

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o vassoio+film le bottiglie di vetro di Orangina sia sciolte sia già imballate in speciali vassoi pre-formati; questi ultimi contengono bottiglie da 0,75 litri posizionate sia in modo standard sia capovolte, incastrate le une nelle altre. La stessa macchina Smiflexi confeziona anche bottiglie di vetro da 0,33 litri nel formato 6x4 in vassoio+film e bottiglie da 1 litro nel formato 4x3 vassoio+film.


Le tecnologie dell’imballaggio al servizio di un mercato eterogeneo Lo stabilimento di imbottigliamento di Toulouges è il vero “fiore all’occhiello” di Brasserie Milles, soprattutto perché qui è iniziato il forte sviluppo dell’azienda e perché qui nascono i prodotti di qualità, che i consumatori di tutto il mondo possono facilmente reperire sul mercato. Grazie a macchinari tecnologicamente avanzati e linee di produzione completamente automatiche, Brasserie Milles è in grado di produrre e confezionare nei propri stabilimenti una gran quantità di bevande differenti per marca, gusto, contenitore, formato, tipo di imballaggio. Flessibilità e versatilità del sistema produttivo sono i fattori chiave che hanno permesso all’azienda francese di acquisire e mantenere clienti importanti come i marchi internazionali Orangina e Pepsi-Cola, di cui imbottiglia e distribuisce i prodotti su tutto il territorio francese con una flotta di 36 automezzi. Inoltre, Brasserie Milles è anche un partner privilegiato delle maggiori catene della grande distribuzione organizzata, quali Auchan, Leclerc, Intermarché, Casino, Continent, Métro e Promocash, nei cui punti vendita è possibile trovare l’intera gamma di bevande e bibite prodotte dall’azienda francese.

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La qualità prima di tutto

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utto ebbe inizio nel 1928 nella cittadina francese di Perpignan, in Rue Carlettes, quando l’allora fornitore di bibite gassate Joseph Milles decise di “mettersi in proprio” e aprì una ditta in un capannone di 400 m². Con l’aiuto dei due figli Henri e Albert, Joseph Milles si lanciò nella produzione e commercializzazione di limonata con il marchio “Limonette”, di bibite gassate e acqua di seltz. Ben presto il portafoglio prodotti distribuiti dalla giovane società Brasserie Milles Sas si

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arricchì con la birra Slavia, fabbricata dalla Brasserie de la Comete (oggi Heineken); il giro d’affari della piccola impresa iniziò a crescere rapidamente, diventando un punto di riferimento per i grossisti di bevande della regione, che presso Brasserie Milles potevano approvvigionarsi di birra e bibite di vario genere. Nel 1950 Brasserie Milles divenne anche il primo concessionario e imbottigliatore francese di Orangina per la zona dei Pirenei Orientali e per le regioni limitrofe. Questa famosa bevanda gassata a base di arancia, mandarino, limone e uva fu inventata all’inizio degli anni ‘30 del XX secolo dal chimico spagnolo Trigo, ma divenne popolare grazie a Léon Breton, un franco-algerino che ne iniziò la produzione industriale in Algeria qualche anno dopo; gli

INSTALLATION / Brasserie Milles

stabilimenti Orangina furono poi trasferiti in Francia nel 1962. La diffusione di questa bibita in tutto il territorio francese fu possibile anche grazie alla partnership con Brasserie Milles, che dai propri stabilimenti di produzione di Perpignan la distribuiva ai grossisti francesi e catalani. Sempre negli anni ‘50 anche l’ancor più famosa CocaCola iniziò a conquistare il mercato francese, dove inizialmente fu prodotta e distribuita dalla società Brasserie


Il forte legame con il territorio Brasserie Milles è fortemente radicata nel proprio ambiente e partecipa attivamente alla vita culturale e sportiva della regione di Perpignan e Toulouges. L’azienda, tra l’altro, è stata scelta come fornitore ufficiale di numerose manifestazioni sportive locali, come i campionati di tennis o di rugby.

Milles in qualità di concessionaria della casa americana per la regione dei Pirenei Orientali. L’unità produttiva di Perpignan divenne ben presto troppo piccola per soddisfare le richieste di tutti i clienti e, pertanto, nel 1970 l’azienda francese trasferì i propri impianti di produzione a Toulouges, in una nuova area industriale di 10.000 m². Negli anni successivi Brasserie Milles si ingrandì velocemente e allargò notevolmente la propria offerta di prodotti, diventando nel 1996 imbottigliatore di Orangina per la Spagna, e distributore esclusivo di questa bevanda per le Isole Baleari, e, a partire dal 1998, anche

distributore della birra Cruzcampo (Gruppo Guinness) nel sud della Francia. Oggi la Brasserie Milles Sas è una moderna azienda di 60 persone che fattura circa 19 milioni di euro l’anno e che propone, oltre a bibite gassate e birra, anche un nutrito portafoglio di vini, alcolici e caffè.

la famosa bevanda gassata “Orangina” fu inventata all’ inizio degli anni ‘30

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LATT BU SETTORE LATTE E DERIVATI Lattebusche S.c.a. Busche (BL), Italia 3 confezionatrici SMIPACK BP802AR 230R 2 confezionatrici SMIPACK BP 800AR 340 P

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LATTe BUSCHE

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siste spesso un legame tra un’azienda e la natura circostante, ma quando l’azienda in questione sorge ai piedi delle Dolomiti Bellunesi, a pochi metri dal fiume Piave, ai confini con il Parco Nazionale delle Dolomiti, il legame di simbiosi diventa perfetto. Stiamo parlando di Lattebusche, una moderna struttura cooperativa che rappresenta la maggior realtà veneta nel settore lattiero-caseario. Per mantenere questo forte legame con l’ambiente, che è la base per la vita dell’azienda stessa, Lattebusche investe ogni anno in attività che contribuiscono a mantenere un equilibrio sostenibile dell’intera struttura, dal punto di vista sia ambientale che sociale. Tra le numerose iniziative adottate da Lattebusche si distinguono quelle che favoriscono il risparmio energetico, riducono l’impatto ambientale dei processi produttivi, privilegiano l’utilizzo di materiali di imballaggio riciclabili e puntano al continuo ammodernamento di macchinari e impianti.

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Le confezioni amiche dell’ambiente

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a spiccata sensibilità per il territorio ha spinto Lattebusche ad instaurare una collaborazione con le società SMIPACK e BBM Packaging per l’installazione, presso lo stabilimento di Chioggia, di speciali confezionatrici nelle linee di confezionamento di latte e sorbetti nei classici contenitori Rex. L’obiettivo chiave del nuovo investimento era abbattere i costi del confezionamento dei barattoli di sorbetto e latte, sostituendo la scatola di cartone o la cassa in plastica con una confezione più economica, più versatile e meno ingombrante. La scelta di Lattebusche è caduta su un imballo costituito da solo film termoretraibile dotato di una speciale protezione: una falda di cartoncino inserita tra i barattoli stessi. L’impianto fornito comprende tre confezionatrici SMIPACK modello BP802AR 230R (due per la linea latte e una per la linea sorbetto), che confezionano i barattoli in solo film termoretraibile; quest’ultima soluzione ha permesso un

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INSTALLATION / Lattebusche

notevole risparmio sul costo della confezione rispetto al precedente imballaggio in scatole di cartone ondulato. Contemporaneamente, però, SMIPACK doveva garantire all’azienda di Chioggia un’adeguata protezione del prodotto durante la movimentazione in stabilimento, il trasporto su strada e lo stoccaggio a magazzino. Tale necessità è stata adeguatamente soddisfatta dotando le confezionatrici ßP di un innovativo sistema di inserimento verticale di una falda di cartone tra un barattolo e l’altro per prevenire il rischio di schiacciamenti e danneggiamenti dei contenitori e assicurare un adeguato valore di top-load in fase di

palettizzazione. Lattebusche si è inoltre rivolta a SMIPACK e BBM Packaging per l’installazione di due fardellatrici a barra saldante modello ßP 800AR-340P destinate alla linea di produzione del gelato.


bar bianco: tra storia e curiosita’

L’attenzione scrupolosa che Lattebusche presta a tutte le fasi del processo di produzione dei propri stabilimenti si riflette nei valori e nelle azioni che contraddistinguono l’azienda nel rapporto quotidiano con il territorio in cui opera; infatti, Lattebusche sponsorizza o organizza direttamente ogni anno oltre 300 eventi e manifestazioni di carattere sportivo, culturale, didattico e sociale. Rivolte soprattutto al mondo dei giovani e delle scuole, queste iniziative mirano a sensibilizzare il pubblico sulla sicurezza alimentare, la qualità della vita, il rispetto dell’ambiente e su altri importanti valori legati al futuro delle nuove generazioni.

Bar Bianco è un marchio nato nel 1975, quando Lattebusche decise di aprire uno spaccio per la vendita diretta dei prodotti caseari affiancato da un bar per la vendita dei soli prodotti analcolici: da qui il nome “Bar Bianco”, che richiama alla memoria il candido colore del latte e dei suoi derivati. Aprire un bar in cui non si vendono alcolici fu una scelta coraggiosa, che è stata premiata negli anni dalla crescita dei clienti e del fatturato; lo dimostrano le numerose attività promozionali e le frequenti “giornate speciali” - come ad esempio la festa d’autunno o la festa di primavera - e altre occasioni, che attirano migliaia di persone dalle varie provincie. Bar Bianco è diventato ormai un polo di aggregazione del comparto caseario della zona e attrae ogni anno campioni sportivi, come il campione olimpionico di fondo Pietro Piller Cottrer, e personaggi del mondo dello spettacolo, che fanno visita a questo speciale bar per assaggiare un pezzo di formaggio Piave o per bere un buon bicchiere di latte fresco.

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Look d’appeal per il Sorbetto Lattebusche

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li sforzi di Lattebusche nel perseguimento della massima soddisfazione del cliente sono rivolti a far convivere armoniosamente il rispetto delle genuine tradizioni casearie con l’aggiornamento tecnologico degli impianti di produzione. La forza di questa visione d’impresa si traduce in un ampio portafoglio di prodotti d’eccellenza, riconosciuti e apprezzati da moltissimi consumatori italiani e internazionali. Grazie al nuovo progetto gestito in collaborazione con SMIPACK e BBM Packaging, Lattebusche è riuscita a migliorare l’appeal dei pacchi di sorbetto confezionati in solo film termoretraibile; quest’ultima tipologia di imballaggio ha un alto livello di eco-sostenibilità,

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INSTALLATION / Lattebusche

poiché il film termoretraibile è riciclabile ed a perdere e, rispetto al cartone, può essere smaltito

più facilmente (dal momento che genera un minor quantitativo di rifiuti) e immagazzinato in meno


UN PO’ DI STORIA DEL SORBETTO Il Sorbetto Lattebusche è’ un prodotto fresco, cremoso e irresistibile, particolarmente adatto a spezzare il sapore dei piatti appena consumati e a preparare il palato per la degustazione delle nuove portate. Il sorbetto ha radici antiche: la sua presenza è attestata nella Roma dell’imperatore Nerone (37-68 D.C.); nella Venezia del XIII secolo era servito sulle tavole aristocratiche come un raffinato intermezzo tra i piatti a base di pesce o di carne e sembra che addirittura Marco Polo ne parli nel suo famoso libro “Il milione”. Il nome stesso di questo dolce freddo, considerato il progenitore del gelato, ci rimanda al passato: il termine romano “sorbere” significa sorbire, mentre la parola araba “sherbet” vuol dire sciroppo. Col tempo le caratteristiche del sorbetto si sono differenziate e in Veneto è nata la variante denominata “sgropin”, che è caratterizzata da un modesto contenuto alcolico. Oggi Lattebusche propone il classico sorbetto al limone e la variante all’arancia rossa: analcolici e freschi, entrambi i gusti sono adatti sia a metà pasto sia come golosa alternativa al dessert.

spazio. Inoltre, con la stessa bobina si possono confezionare diversi prodotti, di diverse dimensioni, in differenti configurazioni di pacco; al contrario, il confezionamento in scatole di cartone richiede l’approvvigionamento di fustellati di dimensioni diverse in funzione della capacità del contenitore da imballare e del formato previsto. La scelta di confezionare i barattoli di sorbetto in pacchi solo film ha così permesso a Lattebusche di semplificare l’approvvigionamento e ridurre i costi dei materiali di imballaggio.

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LATTEBUSCHE ieri e oggi

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attebusche nasce nel 1954 nel paese di Busche per iniziativa di 36 soci, che fondano la Latteria Sociale Cooperativa della Vallata Feltrina. Busche è una cittadina che sorge in una zona incontaminata e ricca di pascoli in provincia di Belluno, in un tipico ambiente alpino che vanta una lunga tradizione nell’allevamento del bestiame. “Solo una materia prima di qualità eccellente permette di ottenere un ottimo prodotto”; è questa la filosofia che da sempre guida le attività di Lattebusche e che le ha permesso di restare sul mercato con successo da così tanti anni. Oggi Lattebusche

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raccoglie e lavora il latte di 400 soci, grazie ad una struttura aziendale dislocata su 4 stabilimenti di produzione (Busche, in provincia di Belluno; Chioggia, in provincia di Venezia; Sandrigo, in provincia di Vicenza e San Pietro in Gù, in provincia di Padova), che conta 200 dipendenti, 80 agenti, 10 depositi, 7 agenzie di distribuzione e 6 punti di vendita diretta. Ogni giorno oltre 2.200 hl di latte sono utilizzati negli impianti della cooperativa per la produzione di un’ampia gamma di prodotti alimentari: latte fresco, yogurt,


gelato e formaggi sia freschi che stagionati, il più noto dei quali è il formaggio Piave. Dopo oltre 50 anni di presenza nel settore lattierocaseario, l’azienda veneta continua ad investire in sistemi tecnologicamente avanzati, in grado di unire le tradizioni casearie del passato con le moderne tecniche di produzione.

Solo una materia prima di qualità eccellente permette di ottenere un ottimo prodotto

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LARGE CONTAINERS BOTTLING O

gni fase del processo di imbottigliamento e confezionamento di alimentari e bevande ricopre un ruolo importante per la qualità del prodotto da trattare. Infatti, prima di giungere sulla tavola dei consumatori, il prodotto è sottoposto a molteplici lavorazioni, trasformazioni e movimentazioni eseguite da

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differenti macchinari collegati tra loro da nastri trasportatori. La corretta progettazione di una linea completa di produzione, l’appropriato dimensionamento di macchine e impianti e l’armonioso funzionamento dell’intero sistema sono elementi essenziali per consentire alle aziende del settore di produrre in modo efficiente, a costi

INNOVATION / Large Containers Bottling

contenuti e con un buon margine competitivo sui mercati in cui operano. Per le società costruttrici di linee complete di imbottigliamento e confezionamento è, quindi, molto importante proporre ai propri clienti soluzioni accuratamente studiate, analizzate e progettate dal punto di vista tecnico, economico-finanziario, produttivo, commerciale; questo è


il compito del System Engineering Department (SED) di SMI, che studia in modo approfondito la fattibilità di ogni nuovo progetto di linea completa richiesto dal cliente, analizza le variabili e le dinamiche che in esso possono intervenire, valuta le interazioni tra le diverse macchine coinvolte nel processo di produzione e, infine, redige una proposta tecnicocommerciale ad hoc in grado di

assicurare il funzionamento ottimale dell’intero sistema. La realizzazione di impianti automatici “chiavi in mano” affidabili ed efficienti è il risultato di anni di esperienza e di ricerca tecnologica che, sposando l’innovazione dei processi e lo sviluppo di nuove applicazioni, sono in grado di rispondere efficacemente alle specifiche esigenze di ciascun cliente in termini di flessibilità

operativa, facilità di risparmio energetico.

utilizzo

LA LINEA per il confezionamento di contenitori di grande capacità “dimagrisce”

L’

attività di studio e sviluppo di soluzioni innovative in termini di ingegneria di linea ha consentito a SMI di progettare una linea completa compatta, efficiente ed ecosostenibile per l’imbottigliamento e il confezionamento di contenitori di plastica di grande capacità da 5 a 10 litri. La soluzione proposta da SMI, che prevede l’installazione di un sistema di produzione chiavi in mano su una superficie inferiore ai 1000 m², comprende: • un sistema integrato per lo stirosoffiaggio, il riempimento e la tappatura di contenitori PET da 5,

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e


8 e 10 litri alla velocità massima di 6.600 bottiglie/ora; • una fardellatrice automatica a film termoretraibile per il confezionamento in solo film e/o solo vassoio nel formato “pallet display” da ¼ di paletta o ½ paletta; • un sistema automatico di palettizzazione; • un numero limitato di nastri trasportatori per la movimentazione dei contenitori vuoti e dei pacchi. Questa linea compatta, basata su un layout di nuova concezione, assicura notevoli vantaggi agli utilizzatori finali rispetto alle soluzioni tradizionali; innanzitutto, consente di ridurre sensibilmente i costi di produzione di ogni singolo contenitore, grazie alle soluzioni tecniche applicate alle macchine presenti in linea, all’impiego di motori ad alta efficienza energetica e ai risparmi ottenuti per mezzo dei dispositivi di recupero di aria compressa, calore e materiali di imballaggio.

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Una notevole semplificazione della linea di produzione è ottenuta grazie all’integrazione spinta dei diversi macchinari: a monte, un sola unità di soffiaggio, riempimento e tappatura esegue tutte le operazioni tradizionalmente eseguite da almeno due macchine diverse; a valle, l’imballaggio secondario è realizzato da una sola confezionatrice in grado di lavorare i classici fardelli in solo film e soprattutto “maxi” vassoi in

INNOVATION / Large Containers Bottling

cartone ondulato nel formato “pallet display” da ½ paletta o ¼ di paletta. L’utilizzo di sistemi fortemente integrati permette, poi, di abbattere i costi di manutenzione e il costo del personale addetto alla linea (basta, infatti, un solo operatore); tutto ciò si traduce in una generale riduzione del valore di TCO (Total Cost of Ownership) dell’intero impianto di produzione durante l’intero ciclo di vita.


Inizio e fine linea: un tutt’uno a vantaggio del risparmio e della flessibilità

N

ella nuova soluzione di linea compatta per contenitori HC ideata da SMI, l’elemento chiave è l’efficace interazione tra il sistema integrato ECOBLOC® di Smiform, destinato alla produzione dell’imballaggio primario, e il sistema compatto per il fine linea, che richiede l’installazione di due sole macchine (una fardellatrice Smiflexi e un palettizzatore Smipal). L’intero impianto si configura, quindi, come un’unica grande macchina completamente automatica, all’interno della quale varie unità “intelligenti” eseguono, in perfetto sincronismo, una sequenza di operazioni di “packaging” che genera un flusso continuo di produzione dalla preforma di PET alla paletta finita. Un sistema così concepito permette, inoltre,

di eliminare quasi completamente i tradizionali bancali di accumulo e il conseguente stress da pressione e schiacciamento sui contenitori sfusi. La riduzione del numero di macchine “stand-alone” presenti in linea consente, poi, di passare più velocemente da un tipo di produzione all’altro - e da un formato di pacco all’altro - in base alle richieste del mercato, e di ottimizzare gli investimenti finanziari iniziali del cliente-utilizzatore per l’acquisto dell’impianto.

La competitività della linea compatta inizia dal sistema integrato di soffiaggio, riempimento e tappatura ECOBLOC®... L’integrazione in una sola macchina delle funzioni di stiro-soffiaggio, riempimento e tappatura offre notevoli vantaggi in termini di investimento iniziale e dei successivi costi di manutenzione, oltre che un ridotto ingombro al suolo. Il collegamento diretto della tecnologia di soffiaggio a quella di riempimento riduce il numero di macchine da installare nella linea d’imbottigliamento, poiché non

richiede la presenza della sciacquatrice e dei nastri trasportatori tra soffiatrice e riempitrice e dei relativi accumuli. La soluzione integrata minimizza inoltre i rischi di contaminazione dei contenitori, grazie ad un innovativo sistema di trasferimento delle bottiglie dal modulo di soffiaggio a

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quello di riempimento, e permette di ridurre significativamente le cause d’inefficienza della linea. Il tappatore del sistema integrato ECOBLOC® di Smiform assicura un’elevata precisione nell’applicazione di tappi a vite, la cui tramoggia di alimentazione è posta all’esterno della macchina a un’altezza facilmente accessibile per l’operatore; inoltre, i tappi sono trasportati al modulo di tappatura per mezzo di un canale orizzontale dotato di apposito sistema di spinta ad aria. Questi due accorgimenti tecnici permettono di risolvere in tempi brevissimi le situazioni di emergenza dovute all’inceppamento dei tappi, garantendo anche un’efficiente “polmonatura” in caso di interruzione nell’alimentazione degli stessi.

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...e continua nel fine linea con un sistema innovativo studiato ad hoc Nella progettazione della linea compatta per l’imbottigliamento di contenitori PET di grande capacità, SMI ha prestato particolare attenzione ad aspetti fondamentali come efficienza, affidabilità e facilità d’uso degli impianti proposti. Risultati lusinghieri sono stati ottenuti introducendo una speciale fardellatrice a film termoretrabile Smiflexi della serie SK in versione XL (eXtra Large), in grado di imballare contenitori da 5, 8 e 10 litri sia in pacchi solo film (ad esempio nel formato 2x1), sia in pacchi solo vassoio di cartone nel grande formato “pallet display” da ½ europallet (600x800 mm). Il vantaggio immediato di tale soluzione tecnica è un significativo risparmio nell’investimento iniziale d’acquisto, poiché è sufficiente una sola macchina dedicata all’imballaggio secondario di fine linea e un unico nastro di collegamento tra fardellatrice e palettizzatore. Le operazioni eseguite da una fardellatrice Smiflexi della serie SK in versione XL sono, infatti, comunemente eseguite da tre distinte macchine di imballaggio: • una fardellatrice, che confeziona i contenitori di grande capacità in fardelli 2x1 solo film; • una vassoiatrice, che realizza il maxi vassoio “pallet display” da ½ europallet (600x800 mm); • una incassettatrice, che inserisce le bottiglie all’interno del maxi vassoio “pallet display”. La flessibilità operativa tipica di tutta la gamma di fardellatrici Smiflexi è un elemento di fondamentale importanza per assicurare il corretto funzionamento di una linea compatta

INNOVATION / Large Containers Bottling

per contenitori HC. Le confezionatrici Smiflexi della serie SK, infatti, possono imballare un’ampia gamma di contenitori in un numero elevato di configurazioni di pacco e sono quindi la soluzione ideale per soddisfare efficacemente le mutevoli esigenze presenti e future dell’utilizzatore finale. Tutte le macchine Smiflexi sono dotate del MotorNet System®, un sistema di automazione e controllo


basato su tecnologia sercos interface e realizzato dalla società Smitec. Grazie alla facilità di utilizzo di questo sistema, l’operatore può gestire dal pannello di controllo della macchina tutte le fasi del processo di confezionamento e passare in tempi rapidi da un formato all’altro in base alle esigenze di produzione. Il design ergonomico e funzionale delle confezionatrici automatiche Smiflexi consente inoltre all’operatore di eseguire facilmente tutte le attività connesse alla manutenzione della macchina, in condizioni di assoluta sicurezza.

Linea PET tradizionale

Linea PET compatta

PALLETIZER SK XL SHRINKWRAPPER

TRAY LOADER TRAY ERECTOR

SHRINKWRAPPER

APS PALLETIZER

*

*

BY PASS

HA HANDLE APPLICATOR

HANDLE APPLICATOR

ECOBLOC© PLUS (blower + filler + capper + labeller)

LABELLER

ACCUMULATION CONVEYORS

ACCUMULATION CONVEYORS

BLOWER

ACCUMULATION CONVEYORS

FILLER / CAPPER

*

Vassoio “pallet display” 1/2 o 1/4 di Europallet.

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Vassoi “pallet display” Perché scegliere la cartonatrice Smiflexi WP XL

I

vantaggi della linea compatta proposta da SMI per contenitori HC confezionati in vassoi “pallet display” non si limitano alle ridotte dimensioni dell’intero impianto, ma riguardano soprattutto il minor investimento iniziale che l’acquirente deve fare in macchinari e nastri trasportatori; altrettanto importante è il beneficio apportato alla logistica del cliente dal fatto che i vassoi “pallet display” realizzati dalle confezionatrici Smiflexi sono più compatti di quelli ottenibili dalle comuni formatrici di vassoi. Infatti, nelle macchine Smiflexi la formazione del vassoio avviene tramite un sistema wrap-around, che di fatto “costruisce” il vassoio attorno al prodotto in base al formato e alla dimensione del pacco da realizzare. La fustella di cartone ondulato, prelevata dal magazzino posto sotto il nastro d’ingresso, percorre la salita cartoni e si posiziona sotto il gruppo di prodotti in arrivo; nella formatrice vassoi, appositi dispositivi meccanici provvedono a piegare le alette anteriori e posteriori della fustella. Una pistola spruzza un sottile strato di

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colla a caldo sulle alette laterali, che sono piegate per ultime in modo da realizzare il vassoio. Il vassoio wraparound così ottenuto contribuisce, fasciando completamente il gruppo di contenitori imballati, all’incremento del top-load effettivo e permette, quindi, di realizzare palette con uno strato in più rispetto alla soluzione che impiega i vassoi realizzati da una comune formatrice vassoi. Infatti, i vassoi “pallet display” ottenuti con sistemi tradizionali non sono “costruiti” ad hoc attorno al prodotto da confezionare, ma sono chiusi prima che questo sia inserito al loro interno; pertanto, le dimensioni del vassoio sono generalmente superiori a quelle effettivamente necessarie, perché l’incassettatrice deve poter operare con un certo grado di tolleranza. Quest’ultimo aspetto, però, non consente di sfruttare appieno l’ottimizzazione degli spazi durante la formazione degli strati di palettizzazione.

La soluzione proposta da SMI, invece, fornisce maggior stabilità alla paletta e, grazie alla possibilità di aggiungere uno strato in più, assicura un miglior top-load; inoltre, a parità di numero di palette, consente di caricare su camion un numero maggiore di bottiglie. Il mondo della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) è in continua evoluzione e, in molti mercati, si registra una crescente domanda di confezioni sempre più grandi, in grado di contenere un numero sempre maggiore di prodotti e di facilitare le operazioni di stoccaggio delle scorte e di posizionamento dei singoli contenitori sugli scaffali. La cartonatrice wrap-around WP XL di Smiflexi esprime al meglio la flessibilità operativa delle macchine di imballaggio SMI per il confezionamento di fine linea;

800

INNOVATION / Smiflexi WP XL 400

mm

600

mm

mm


infatti, questo modello consente di realizzare sia “piccole” scatole di cartone ondulato completamente chiuse sia “maxi” vassoi di cartone, i cosiddetti “pallet display”, di dimensioni pari a 1/4 di europallet e 1/2 europallet. Si tratta di una soluzione di imballaggio rivoluzionaria, resa possibile dalla tecnologia avanzata impiegata sulle cartonatrici Smiflexi; si pensi che, abitualmente, per la realizzazione di questo tipo di confezioni sono necessari due macchinari distinti: il primo per la formazione di scatole di cartone nei formati tradizionali (2x3, 3x4, 3x5 e 4x6); il secondo per il confezionamento di un numero elevato di bottiglie in vassoi da 1/4 e 1/2 europallet (1/2 europallet = fino a 80 bottiglie). Le versioni XL delle confezionatrici Smiflexi serie SK e WP assicurano all’utilizzatore notevoli vantaggi, tra cui: • elevata flessibilità operativa: la gamma dei formati realizzabili aumenta e comprende sia pacchi dalle dimensioni tradizionali sia “maxi” confezioni dalle dimensioni “extra large”; • sviluppo sostenibile: l’imballaggio in grandi formati risponde alla crescente domanda di soluzioni tecnologiche amiche dell’ambiente, dal momento che la quantità di materiali d’imballaggio impiegata (film, cartone, ecc) si riduce drasticamente; • risparmio energetico: il minor impiego di materiali d’imballaggio di plastica e cartone si traduce in un significativo risparmio energetico durante la produzione degli imballi, il processo di confezionamento e le operazioni di riciclaggio; • palettizzazione semplificata:

Smiflexi: il fine linea si rinnova SMI opera in un mercato in continuo cambiamento, poiché si rivolge ad aziende che si evolvono rapidamente; ad esempio, il settore “food & beverage” richiede ai propri fornitori soluzioni innovative nell’imballaggio secondario e terziario in grado di assicurare prestazioni elevate delle linee di produzione e di incrementarne il grado di flessibilità e adattabilità alle nuove esigenze delle aziende di imbottigliamento e confezionamento. L’analisi approfondita di tali esigenze ha portato SMI ad ampliare ulteriormente la propria gamma di prodotto con il lancio, dal 1° gennaio 2012, di numerosi nuovi modelli di confezionatrici Smiflexi completamente automatiche: SK 400 e SK 500 per il confezionamento in film termoretraibile, WP 400 e WP 500 per l’imballaggio in cartoni wrap-around e CM 400 e CM 500 per il confezionamento combinato in un ampio ventaglio di soluzioni. Tutti i nuovi modelli 400 e 500 sono in grado di raggiungere una velocità massima di produzione di 40 e 50 pacchi / minuto rispettivamente. Anche le fardellatrici “entry-level” Smiflexi delle serie LSK sono state adeguate alle nuove richieste del mercato e da quest’anno sono disponibili nelle versioni da 25 e 40 pacchi/minuto.

le operazioni di palettizzazione si velocizzano e si semplificano, in quanto la dimensione “maxi” delle confezioni permette di posizionare su ogni strato della paletta un numero ridotto di pacchi (addirittura solo due nel caso del formato da 1/2 pallet!); • stoccaggio senza problemi: a parità di contenitori confezionati, i pacchi “extra large” consentono di ridurre sensibilmente le operazioni di movimentazione del prodotto lungo l’intera catena distributiva; inoltre, anche il posizionamento delle singole bottiglie sugli scaffali di negozi e supermercati è più rapida ed efficiente, poiché l’operatore ottimizza i tempi di prelievo dal magazzino delle scatole e dei vassoi da svuotare.

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bee-hive pack Il nuovo formato a “nido d’api”

I

più autorevoli istituti di ricerca hanno rilevato che nei punti di vendita al dettaglio della grande distribuzione organizzata (supermercati, ipermercati, centri commerciali, ecc.) molte scelte d’acquisto del consumatore sono guidate da impulsi emotivi. Un “packaging” innovativo e particolarmente attento alle dinamiche logistiche è un valido supporto commerciale, perché contribuisce ad attirare l’attenzione del consumatore occasionale verso un prodotto specifico.

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INNOVATION / Bee Hive Pack

SMI è ben consapevole di questa realtà e offre ai propri clienti un’ampia gamma di confezionatrici ad alta tecnologia in grado di realizzare confezioni molto versatili, innovative e personalizzate, come, ad esempio, il nuovo tipo di pacco “bee-hive”, all’interno del quale i contenitori

sono disposti a nido d’api. Si tratta di soluzione di “packaging” di nuova concezione, che offre notevoli vantaggi in termini di riduzione dei costi di produzione e di palettizzazione; infatti, la disposizione delle bottiglie in file parallele “sfalsate” e la creazione


vassoio “pallet display” E formato “BEE-HIVE” Nel confezionamento di contenitori sfusi all’interno di grandi vassoi “pallet display” realizzati dalle confezionatrici Smiflexi in versione XL (vedi pagine precedenti), la disposizione a “bee-hive” permette di inserire in 2 vassoi da 1/2 pallet ben 120 contenitori (1,5 L - Ø 90 mm) invece dei 96 che trovano posto su uno strato della paletta con la tradizionale disposizione a rettangolo.

CONFIGURAZIONE TRADIZIONALE

728 mm

548 mm

» 96 bottiglie da 1,5 L ø 90 mm

Europallet 1200x800 mm

CONFIGURAZIONE “BEE-HIVE” 593 mm

799 mm

della classica formazione a “nido d’api” rendono possibile la produzione di fardelli in solo film termoretratto senza interfalda tra gli strati di palettizzazione, garantendo al cliente notevoli risparmi sull’acquisto del cartone ondulato. Il nuovo pacco “bee-hive”, infatti, è molto stabile e compatto, grazie al fatto che i contenitori imballati sono “incastrati” gli uni negli altri e non ci sono spazi vuoti tra di essi, contrariamente a quanto avviene, invece, nei tradizionali pacchi perfettamente rettangolari; inoltre, la formazione a “nido d’api” fornisce immediati vantaggi anche in fase di palettizzazione, visto che l’assenza

» 120 bottiglie da 1,5 L ø 90 mm

Europallet 1200x800 mm

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Smipal: 12 nuove soluzioni di palettizzazione

di spazi vuoti all’interno del singolo fardello permette di meglio sfruttare lo spazio disponibile sulla paletta. Il formato “bee-hive” è realizzato dalle fardellatrici in film termoretraibile Smiflexi della serie LSK/SK e dalle cartonatrici Smiflexi della serie WP, tutte dotate di un dispositivo dedicato che dispone i contenitori (bottiglie o lattine) in file “sfalsate” in modo alternato e le mantiene tali durante il processo di formazione del pacco.

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INNOVATION / Bee Hive Pack

Dal 1° gennaio 2012, SMI propone 12 nuovi sistemi automatici Smipal della serie APS per operazioni di palettizzazione di fine linea: si tratta di macchine pre-configurate, in grado di rispondere a specifiche esigenze di produzione in termini di velocità e di schemi di palettizzazione richiesti. Tutti i nuovi modelli Smipal della serie APS sono la soluzione ideale per la palettizzazione automatica di cartoni, fardelli, vassoi e pacchi in genere; la serie APS comprende ora tre nuove “famiglie” principali di macchine: i modelli APS 3050 per produzioni fino a 50 pacchi/minuto, i modelli APS 3070 per produzioni fino a 70 pacchi/ minuto e i modelli APS 3080 per produzioni fino a 80 pacchi/minuto. Le versioni di base dei modelli APS 3050, 3070 e 3080 includono un sistema a monocolonna a due assi cartesiani, un ingresso dotato di dispositivo di pre-formazione strato, i trasporti palette e il magazzino regolabile a forche per palette vuote. Ognuno dei tre nuovi modelli base APS 3050, 3070 e 3080 delle serie APS è, inoltre, disponibile nelle seguenti versioni: • “P”, dotate di magazzino falde e dispositivo mettifalda; • “R”, dotate di rotazione testa; • “PR”, dotate di magazzino falde, dispositivo mettifalda e rotazione testa.


1987-2012: year by year, pack by pack...

25

anni di costante innovazione tecnologica, qualità e affidabilità del prodotto, servizio al cliente, investimenti in ricerca e sviluppo.

Con oltre 38.000 macchine d’imballaggio SMI-SMIPACK installate in tutto il mondo, Smigroup è il partner ideale per ogni azienda grande o piccola che opera in un ampio ventaglio

di

settori

merceologici:

alimentare,

delle

bevande, chimico, farmaceutico, dei detergenti, cosmetico e molti altri. CONSTANTLY INNOVATING THE PACKAGING INDUSTRY SINCE 1987

> stretch-blow moulding and filling machines > shrinkwrappers > wrap-around casepackers > conveyor systems > palletisers SMI S.p.A. -Via Piazzalunga, 30 - 24015 San Giovanni Bianco (BG) - ITALY Tel. +39 0345 40111 - Fax +39 0345 40209 - info@smigroup.it - www.smigroup.it


SMIPACK D

a anni la serie di fardellatrici monoblocco ßP registra crescenti successi tra i clienti SMIPACK; questa gamma di macchine, infatti, è molto apprezzata dagli utilizzatori per la compatta struttura monoblocco, che ne facilita la movimentazione all’interno dei luoghi di produzione grazie anche alla doppia soluzione piedini /ruote. La costante attività di Ricerca e Sviluppo dei laboratori SMIPACK ha consentito l’ampliamento delle soluzioni

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INNOVATION / Smipack

offerte da questo tipo di confezionatrici a barra saldante, che da gennaio 2012 sono disponibili anche nei due nuovi modelli ßP 600 (semi-automatica) e ßP 600AR 150R (con raggruppamento automatico e ingresso a 90° da 150 mm); in funzione del tipo di prodotto e della tipologia di formato, le nuove macchine sono adatte a soddisfare esigenze di produzione fino a 10 pacchi/ minuto (modello ßP 600) e fino a 25 pacchi/ minuto (modello ßP 600AR 150 R).


la confezionatrice ideale per produrre in modo efficiente, flessibile e a costi ridotti

R

ispetto ai pre-esistenti modelli ßP 800, le nuove fardellatrici hanno una struttura ancora più compatta, che le rende particolarmente adatte all’installazione in stabilimenti di produzione con spazi limitati. Le nuove fardellatrici a barra saldante SMIPACK sono la soluzione ideale per il confezionamento di prodotti di ridotte dimensioni, poiché possono confezionare contenitori dal Ø minimo di 15 mm (rispetto ai 25 mm del modello ßP 800) e dall’altezza massima di 250 mm (rispetto ai 380 mm per la versione ßP 800).

L’impiego di queste nuove macchine consente all’utilizzatore di gestire le proprie linee di produzione in modo ancor più efficiente e flessibile, in completa sicurezza e con bassi consumi energetici.

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principali caratteristiche ßP 600 • Capacità produttiva massima: fino a 10 pacchi/minuto • Ø minimo prodotto: 15 mm • Altezza massima prodotto: 250 mm • Spintore a funzionamento pneumatico, comandato da due pulsanti • Piedini di fissaggio e ruote di movimentazione • Pressetta ferma-prodotto • Sbobinatore superiore e inferiore motorizzato • Barra saldante: 550 mm • Film utilizzabile: LDPE con spessore da 20 a 60 micron • Tappeto forno a velocità variabile, controllato da inverter • Tunnel monocamera • Ventilatore di raffreddamento uscita forno

ßP 600AR 150R • • • •

Capacità produttiva massima: fino a 25 pacchi/minuto File in ingresso: 1 – 2 Sistema multi-spinta Nastro ingresso 90° a velocità variabile, controllato da inverter • Ø minimo prodotto: 15 mm • Altezza massima prodotto: 250 mm • Spintore motorizzato controllato da inverter ed encoder • Piedini di fissaggio e ruote di movimentazione • Pressetta ingresso pneumatica • Fotocellule di presenza prodotto e ostruzione ingresso • Sbobinatore superiore e inferiore motorizzato • Barra saldante: 550 mm • Film utilizzabile: LDPE con spessore da 20 a 60 micron • Tappeto forno a velocità variabile controllato da inverter • Tunnel monocamera • Ventilatore di raffreddamento uscita forno

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INNOVATION / Smipack


SMIPACK E IL confezionamento

FALDA + FILM L

e nuove fardellatrici SMIPACK della serie ßP sono il frutto di anni di Ricerca e Sviluppo in tecnologie avanzate applicate a macchinari automatizzati per l’imballaggio in falda+ film. Nei tre nuovi modelli ßP 800ARV 230RP, ßP 802ARV 280R-P e ßP 802ARV 280R-SP, la falda di cartone ondulato viene prelevata dal magazzino cartoni tramite uno sfogliatore verticale di tipo pneumatico; il magazzino cartoni può contenere fino a 300 falde, in funzione del formato, e ha dimensioni regolabili da 200x120mm a 500x350 mm. Grazie a un nastro a catena indipendente dal ciclo della macchina, la falda si auto-centra e si posiziona correttamente in attesa del prodotto da confezionare; poi, grazie alla perfetta sincronizzazione dei movimenti dello spintore, del separatore e del nastro di collegamento, la falda si viene a trovare esattamente al di sotto del prodotto, come previsto dal programma di confezionamento della macchina.

Le nuove fardellatrici ßP di SMIPACK dedicate al confezionamento di prodotti in falda+film, grazie alla loro grande versatilità e flessibilità di utilizzo, si adattano molto bene anche alle linee di imballaggio che richiedono frequenti cambi di formato pacco; infatti, ad esempio, per passare dal confezionamento in falda+film a quello in solo film, è sufficiente disattivare il magazzino cartoni direttamente dal pannello di controllo della macchina ed effettuare una rapida regolazione manuale della piastra di passaggio del prodotto.

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un’ampia gamma di modelli per ogni esigenza

L

a serie ßP di SMIPACK è composta da fardellatrici monoblocco a barra saldante semiautomatiche e automatiche per l’imballaggio in film termoretraibile, che si contraddistinguono per la grande versatilità di utilizzo: bottiglie, lattine, flaconi, vasetti e molti altri contenitori sfusi possono essere confezionati in varie configurazioni di pacco in solo film termoretraibile o falda + film (in funzione del modello scelto). Tutte le macchine della serie ßP sono largamente impiegate in molteplici settori di mercato, quali: bevande,

alimentare, chimico, vini, alcolici, cosmetici, detergenti, tessile, grafico e molti altri. Il sistema di automazione e controllo Flextron©, montato di serie su tutti i modelli ßP e dotato di pannello di comando LCD alfanumerico, permette di memorizzare fino a 20 programmi di lavoro e assicura un controllo semplice e accurato di tutti i parametri e le fasi di produzione, quali temperatura e tempo di saldatura, apertura della barra saldante, velocità e posizione dello spintore, temperatura del forno e velocità del tappeto del forno. Per rispondere alla crescente

domanda di confezionatrici di questa serie, SMIPACK ha lanciato sul mercato il nuovo modello 802ARV 280R-S per il confezionamento di pacchi in solo film e tre nuovi modelli per il confezionamento in falda+film: ßP 800ARV 230R-P, ßP 802ARV 280 R-P e ßP 802ARV 280R-SP. La principale innovazione tecnologica introdotta sui nuovi modelli ßP ARV riguarda la sezione centrale della fardellatrice,

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INNOVATION / Smipack


principali caratteristiche ßP 800ARV 230R-P

tra il nastro d’ingresso a 90° e la barra saldante, dove, oltre al tradizionale spintore motorizzato controllato da inverter ed encoder, si trova anche un secondo spintore a catena, dotato anch’esso di inverter ed encoder; quest’ultima innovazione, unitamente al sistema di guide laterali di tipo pneumatico, contribuisce a garantire una migliore formazione del pacco, evitandone la scomposizione.

• • • • • • • • •

Capacità produttiva fino a 12 pacchi/minuto; File in ingresso: 1-2 Sistema multi-spinta Barra saldante: 760 mm Dispositivo inserimento falda Dimensione minima falda: 200x120 mm Dimensione massima falda: 500x340 mm Spessore falda: min. 2,5 mm / max. 3,5 mm Tunnel bicamera

ßP 802ARV 280R-P / ßP 802ARV 280R-SP (dotata di smistatore in ingresso) • Capacità produttiva fino a 20 pacchi/minuto; • File in ingresso:1-2 (modello ßP 802ARV 280R-P) e 1-2-3-4 (modello ßP 802ARV 280R-SP) • Nastro di collegamento a velocità variabile, controllato da inverter ed encoder • Sistema multi-spinta • Barra saldante: 760 mm • Dispositivo inserimento falda • Dimensione minima falda: 200x120 mm • Dimensione massima falda: 500x340 mm • Spessore falda: min. 2,5 mm / max. 3,5 mm • Tunnel bicamera

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E il premio China Awards 2011

S

MI S.p.A. è stata premiata nella categoria “Top Investors in China 2011” nell’ambito della sesta edizione di “China Awards”, un evento organizzato dalla Fondazione Italia-Cina in collaborazione con il quotidiano Milano Finanza, con la partnership della Camera di Commercio Italiana in Cina e il patrocinio della Camera di Commercio Italo-Cinese. I China Awards sono premiazioni annuali rivolte alle aziende italiane che meglio hanno saputo cogliere le opportunità di sviluppo offerte dal mercato cinese e alle aziende cinesi che si sono distinte in Italia. I premi, suddivisi in sette categorie, sono stati attribuiti da una giuria presieduta da Cesare Romiti (Presidente della Fondazione Italia-Cina) e Paolo Panerai (Vice Presidente ed Amministratore Delegato di Classeditori), e composta da Gabriele Capolino (Direttore ed Editore Associato MF-Milano Finanza), Franco Cutrupia (Presidente Camera di Commercio Italiana in Cina), Osvaldo De Paolini (Direttore MFMilano Finanza), Giancarlo Lanna (Presidente Simest), Marco Mutinelli (Professore ordinario di Gestione aziendale all’Università degli Studi di Brescia), Pasquale Natuzzi

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INFORMATION / China awards

(Presidente Natuzzi), Mario Zanone Poma (Presidente Camera di Commercio ItaloCinese). Il riconoscimento “Top Investors in China” è riferito alle società italiane che hanno realizzato significativi investimenti in Cina nel 2011. Il premio è stato ritirato il 24 novembre 2011 da Ennio Nava, Consigliere Delegato di SMI, durante un “charity dinner” presso l’Hotel Principe di Savoia a Milano; i proventi della serata di gala sono stati devoluti a favore del progetto “LifeLine Express”, un’organizzazione noprofit che offre cure e operazioni chirurgiche gratuite grazie a treni-ospedale che viaggiano per le regioni più remote e povere della Cina.

Sopra Ennio Nava, Consigliere Delegato di SMI, alla consegna del premio China Awards 2011 (foto: www.samirazuabi.com)


SMI e il mercato cinese Con oltre 4.500 macchine d’imballaggio installate in tutto il mondo, SMI è tra i principali costruttori mondiali di confezionatrici automatiche e impianti di imbottigliamento a elevato contenuto tecnologico, destinati prevalentemente alle industrie alimentari e delle bevande. In Cina, SMI è presente con due uffici di rappresentanza, nei grandi poli industriali di Nanjing e Guanghzou, che seguono sia l’attività commerciale sia quella di assistenza tecnica postvendita alle oltre 500 macchine di imballaggio installate sul territorio cinese. Grazie ad uno staff locale altamente specializzato, SMI è costantemente impegnata nell’assicurare ai propri clienti cinesi un supporto sempre più efficiente e rispondente alle specifiche esigenze di un mercato in forte evoluzione. In quest’ottica, anche per contribuire con i propri macchinari hi-tech al processo di modernizzazione di molti stabilimenti di imbottigliamento in Cina, nel 2011 SMI ha deciso di rafforzare ulteriormente la propria presenza diretta, costituendo nella città di Pechino una nuova società denominata SMI Machinery Beijing Co. Ltd., i cui uffici si sono aggiunti a quelli già esistenti di Nanjing e Guangzhou.

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Grande successo per la Convention organizzata da SMI

L

o scorso 14 e 15 Settembre 2011 una cinquantina di partners SMI provenienti da tutto il mondo si sono riuniti in occasione della 1.a Sales Network Convention organizzata da SMI. In occasione di tale evento, vari relatori hanno illustrato ad agenti e rivenditori gli ultimi sviluppi tecnologici riguardanti l’intera gamma di prodotti SMI: sistemi integrati di soffiaggio, riempimento, tappatura ed etichettatura, macchine di imballaggio secondario, nastri

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trasportatori e divisori e sistemi automatici di palettizzazione; il tutto all’interno di un più ampio discorso sulle innovazioni tecniche e concettuali applicate alle tipologie di linee complete che SMI è in grado di offrire al mercato. La Sales Network Convention 2011 si è svolta presso lo splendido Castello di Clanezzo, in provincia di Bergamo; i due giorni di incontro con la rete di vendita SMI hanno consentito proficui scambi di opinioni sulle più recenti tendenze di

INFORMATION / Sales Network Convention


mercato; l’evento si è concluso con una visita di gruppo all’impianto di imbottigliamento della Fonte Stella Alpina Acque Minerali, con la quale SMI ha collaborato per realizzare una nuova linea di produzione da 14.400 bottiglie/ora, denominata SACS (Stella Alpina Cost Saving), caratterizzata da ingombri ridotti (solo 800 m²), abbattimento dei costi del materiale d’imballaggio e soluzioni innovative per il risparmio energetico.

Le aziende SMIGroup tra Qualità e Ambiente L’attività delle aziende Smigroup sono improntate al massimo rispetto di principi fondamentali della “mission” aziendale, quali Qualità e Ambiente, che consentono di sviluppare soluzioni innovative per la qualità totale e di perseguire un programma di sviluppo eco-sostenibile. Nel mese di dicembre 2011, il prestigioso ente francese AFNOR ha certificato conformi alle norme internazionali ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004 i sistemi di gestione qualità e ambiente di SMIPACK S.p.A., SMILAB S.p.A. e SARCO R.E. S.p.A., aziende controllate dalla società capogruppo SMI S.p.A., già in possesso di tali certificazioni. L’attenzione di Smigroup ad aspetti importanti come Qualità, Ambiente e Sicurezza è ribadita anche nel “Documento di Politica Aziendale su Qualità, Ambiente e Sicurezza”, che trae origine dai valori e dai principi che da 25 anni sono alla base della “mission” aziendale. Tutte le aziende Smigroup puntano, infatti, a creare una stretta armonia tra l’attività industriale, la qualità del prodotto, il rispetto dell’ambiente e la sicurezza sul lavoro; elementi, questi, che sono alla base di un processo di produzione improntato alla coesistenza armoniosa tra individui, tecnologia e natura. Anche l’innovazione tecnologica riveste la massima importanza nelle strategie aziendali Smigroup, che privilegiano l’ideazione, la realizzazione e la diffusione di nuovi prodotti a basso consumo energico e l’adozione di procedure operative interne in grado di contribuire alla tutela delle risorse naturali e al mantenimento di alti livelli di sicurezza sul lavoro.

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focus sul 2011 un anno di risultati positivi

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l mercato delle macchine d’imballaggio continua a distinguersi per tassi di crescita superiori alla media del settore industriale; il 2011 è stato un anno di risultati positivi anche per le aziende Smigroup, che hanno confermato la loro capacità nel proporre soluzioni innovative molto apprezzate dalla clientela internazionale. L’anno scorso i ricavi delle vendite e delle prestazioni Smigroup hanno raggiunto il record storico di € 101,2 milioni, con un incremento lusinghiero del +21,6% rispetto al 2010.

Ricavi delle vendite (Euro)

*Nota: nel 2009 SMIWRAP ha cessato l’attività produttiva.

Investimenti in R&D - % sui ricavi delle vendite SMI

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INFORMATION / Report 2011


Al raggiungimento di questo traguardo hanno sicuramente contribuito gli ingenti investimenti in Ricerca e Sviluppo effettuati nel triennio 20092011, che nel 2011 sono stati pari all’8% circa del valore dei ricavi delle vendite e della prestazioni delle società capogruppo SMI S.p.A. Un altro fattore di successo è il fatto che le innovazioni tecnologiche hanno coinvolto tutte le linee di prodotto Smigroup: dalle confezionatrici Smiflexi ai palettizzatori Smipal;

dai sistemi integrati ECOBLOC® Smiform fino ai nastri trasportatori e alle soluzioni di ingegneria di linea completa di Smiline. I continui e crescenti investimenti in ricerca e innovazione sono stati fondamentali

per fidelizzare la clientela esistente e nell’acquisirne di nuova, poiché hanno portato all’ideazione di soluzioni tecnologicamente avanzate e molto competitive, con un rapporto qualitàprezzo tra i migliori del mercato.

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EVENTI 2012 un ricco calendario tra conferme e novità

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nche quest’anno le aziende Smigroup sono presenti in tutto il mondo attraverso l’esposizione dei propri macchinari in a tutte le principali manifestazioni fieristiche del settore “packaging”; il primo evento presidiato nel 2012 è stata la fiera moscovita UPAKOVKA-UPAK ITALIA, seguita dalla manifestazione IPACK-IMA di Milano; ad aprile SMI ha partecipato a DJAZAGRO, la fiera algerina che negli ultimi anni è cresciuta notevolmente in termini di affluenza e di importanza internazionale. Sull’onda del successo delle precedenti edizioni, SMI, tramite

A lato Il Sig. El Hassane Taaissat (a destra), Sales Area Manager di SMI, con il Sig. El Hachemi Djaaboub (al centro), ex Ministro del Commercio dell’Algeria, durante la fiera Djazagro.

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INFORMATION / Exhibitions


le proprie filiali locali, conferma anche quest’anno la presenza alle due maggiori manifestazioni del settore “packaging” in America Latina: EXPO PACK MEXICO e FISPAL TECNOLOGIA. Queste due fiere sono da anni un polo di attrazione di migliaia di visitatori, che si ritrovano nel mese di giugno a Città del Messico e a San Paolo del Brasile per ammirare le ultime novità tecnologiche dei maggiori produttori di macchine e impianti di imballaggio a livello internazionale.Tra le novità, da segnalare la prima partecipazione di SMILAB a SOLAR EXPO 2012, la più importante fiera italiana, e tra le prime a livello mondiale, dedicata alla

sostenibilità energetica e alla “green economy”, che ha per tema centrale le energie rinnovabili e la generazione distribuita (Verona – Italia - 09/11 maggio): Anche il secondo semestre dell’anno sarà all’insegna di importanti occasioni di incontro sui principali mercati internazionali. A settembre, SMI parteciperà alla fiera CHINA BREW & BEVERAGE di Pechino, mentre nel mese di ottobre sarà presente a Chicago al consueto appuntamento con PACK EXPO. Novembre sarà invece il mese di due eventi di rilievo, dove SMI saraqpresente anche quest’anno: EMBALLAGE a Parigi e BRAU BEVIALE a Norimberga.

Saremo presenti a... Verona ITALY 9-11 MAY

Barcelona SPAIN 15 - 18 MAY

São Paulo BRAZIL 12-15 JUNE

Bangkok THAILAND 13-16 JUNE

Mexico City MEXICO 26-29 JUNE

Beijing CHINA 19-22 SEPTEMBER

Göteborg SWEDEN 23-26 OCTOBER

Chicago, IL U.S.A. 28-31 OCTOBER

Nuremberg GERMANY 13-15 NOVEMBER

Paris FRANCE 19-22 NOVEMBER

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