Travelling Interline - 12.2008

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ANNO XVI - N. 12 DICEMBRE 2008 - MENSILE DI TURISMO E CULTURA - Via Nazionale, 204 - 00184 Roma, Tel. 06/4871721 - Fax 06/4871618 - Aut. Trib. Roma 469/92 - 31/7/92 - Tariffa R.O.C.-Poste Italiane S.p.A.- Sped. in Abb.Postale - D.L. 353/2003 (conv. In.L.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma - prezzo a copia € 3,25 - filiale di Roma0

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EDITORIALE

Il turismo? Un mondo che ha paura della realtà.

Air One & Alitalia: un insolito matrimonio

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Se l’intera vicenda della privatizzazione di Alitalia non si può certo definire edificante, il capitolo in essa riservato a Air One lo è decisamente ancor meno el mondo dell’aviazione commerciale quando due compagnie aeree si uniscono, normalmente è prassi consolidata che ciò che ne scaturisce è un qualcosa che, sommato, dà un risultato migliorativo rispetto a quanto i due vettori singolarmente potevano esprimere. Air One, il secondo vettore italiano in termini di passeggeri trasportati, ave-

va in più occasioni esternato la sua volontà di impegnarsi in vista della gara per Alitalia. In tal senso doveva essere visto ad esempio l’acquisto degli Airbus 330 con cui rilanciare le rotte intercontinentali. Il 14 aprile 2007 durante una conferen-

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on-line

SPECIALE Emirati Arabi

SPECIALE Brasile

MSC fantasia la nave del futuro

Viaggi e Offerte Interline www.interlinegroup.it

Liliana Comandè

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Alla scoperta di Porto Santo e Madeira con “I Viaggi di Atlantide” Il T.O. rafforza la sua presenza nell’arcipelago portoghese 1000 km a sud-est di Lisbona si trova un arcipelago di isole diverse tra loro per grandezza, vegetazione e conformazione dove il clima è mite tutto l’anno. Se Madeira è da sempre considerata il giardino dell’Atlantico con le sue 40.000 specie di piante, Porto Santo, sostanzialmente brulla e priva di vegetazione, è conosciuta soprattutto per la sua splendida spiaggia color oro lunga 9 Km, tanto da me-

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Intermediazione online: un’opportunità in più per le Agenzie di Viaggio uanti consideravano il canale web una minaccia per la figura dell’agente di viaggio dovrebbero cambiare idea: secondo i dati prodotti dall’ISNART nell’ambito di una ricerca effettuata dall’Osservatorio Fiavet, le agenzie continuano ad essere un punto di riferimento fondamentale per chi sceglie un prodotto turistico, soprattutto se complesso (trasporto, al-

Parole, parole, parole… ì, certo, l’anno non è dei migliori, ma per fortuna noi abbiamo tenuto…” .“La crisi c’è e alcuni prodotti hanno sofferto, ma per fortuna le Maldive (o la Thailandia o qualche altra destinazione) hanno tenuto bene”. “In un anno come il 2008 noi siamo comunque andati bene perché il nostro fatturato è lo stesso dello scorso anno”. “Nonostante la recessione il nostro trend è in crescita”… Tenuto? Andati bene? Crescita? Ma i responsabili dei T.O., quando vengono intervistati, parlano del turismo italiano o di qualche altro settore? Ma se in Italia anche il settore alimentare (e il mangiare è essenziale) lamenta uno spiccato calo di vendite, come è pensabile che il mondo dei viaggi

Fiavet

ritarsi l’appellativo di “Ilha Dourada”, isola d’oro. A Madeira le coste sono quasi esclusivamente a picco sull’oceano, ci sono poche spiagge, e spostandosi verso l’interno si guadagna subito quota fino ai 1900 metri. Una cosa che lascia senza fiato è proprio la diversità degli scenari possibili. In soli 741Km quadrati si passa dal mare alla montagna, dai bananeti alle pinete, dalla moderna Funchal, capitale dell’isola, alla natura selvaggia di Cabo Girão, uno dei promontori più alti d’Europa! Porto Santo è invece un isola più piccola che conta appena 4.500 dei 330.000 abitanti delGiuseppe Curti

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Giuseppe Cassarà

Antonio Bordoni

Cecilia Emiliozzi

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Segue da pag. 1 non se la passi poi tanto male? A Roma, quando qualcuno inventa situazioni non vere e racconta frottole, viene bollato con il termine ‘pallonaro’ e, stando alle affermazioni di molti T.O. mi sembra quanto mai appropriato. A volte, infatti, leggendo i testi delle interviste che vengono rilasciate dai direttori commerciali o titolari di vari tour operator, mi sorge il dubbio che forse pensano di parlare con giornalisti che si occupano di moda oppure di essere pubblicati su riviste che non appartengono al mondo turistico.

EDITORIALE

Il turismo? Un mondo che ha paura della realtà.

I Non c’è abbastanza

redditività…

Sì, è veramente incredibile come, nonostante l’evidenza, c’è ancora chi pensa di poter raccontare fandonie. E persino alcuni sales di T.O. non hanno il coraggio di raccontare le grosse difficoltà che attraversano i T.O. che rappresentano, ma anzi, anche loro continuano a dire che per loro non va poi così male. Ma se non va così male, perché raccontano che nel loro giro di visite alle agenzie ne hanno trovate tantissime chiuse, e non per ferie – oppure che gli ADV sono molti preoccupati per il loro futuro perché nelle agenzie non si vede uno straccio di cliente? È inutile che stiamo a raccontarci barzellette. Anche se a qualcuno dà fastidio il fatto che vengano evidenziate le negatività del settore, non possiamo far finta che le cose vadano meglio di come in realtà stiano andando. Non raccontiamoci balle, per favore, e ammettiamo – con sconforto e paura, certo, ma guardando in faccia la realtà - che l’anno che sta per chiudersi è in assoluto il peggiore che il turismo abbia mai vissuto.

I L’innovazione e la tecnologia non bastano…

Lettere al Direttore

Macché 11 settembre, macché guerra del golfo. Aveva proprio ragione chi prediceva che il peggio doveva ancora

Buonasera da Guercino Viaggi, ci rendiamo conto che ormai l’argomento è trito e ritrito, ma forse noi siamo particolarmente ‘dure di comprendonio’ ... vorremmo avere un commento (e magari un suggerimento ?!?) su quanto ci accade. Il nostro caso: Il 30/09/08 prenotiamo con Eden viaggi un pacchetto mar rosso in partenza il 30/11 - quote advance booking da catalogo mar rosso (validità maggio 2008-maggio 2009) Il 09/10/08 riceviamo la comunicazione dell’adeguamento carburante: 38 euro a testa. Il cliente era informato della possibilità, ma ci farà sicuramente delle rimostranze anche visto l’andamento del petrolio che è in fase decrescente; quindi tentiamo di dare un senso alla cosa per essere pronte a spiegarci al meglio: prima di tutto controlliamo il catalogo ... Le condizioni generali (pagg.82-83) , alla voce “prezzo” riportano: “Fuel-avio come da quotazione Platt’s del giorno 18/04/07, F.O.B. Med (high), pubblicata sul sito www.platts.com e dollaro del 18/04/07”

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Liliana Comandè

tenga un certo risultato: insicurezza, ansia e paura per ciò che potrebbe accadere da un momento all’altro. Inoltre, se aggiungiamo che molti economisti affermano che nel 2009, in Europa, si abbatterà la peggiore recessione del dopoguerra, è chiaro che la gente è disorientata e in stand by mentale.

AIRONE E ALITALIA

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I VIAGGI DI ATLANTIDE

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FIAVET

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I Siamo in stand by…

LETTERE AL DIRETTORE

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SPECIALE EMIRATI ARABI

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ABU DHABI, ETHIAD AIRWAYS

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EMIRATES

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SPECIALE BRASILE

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AXEBRASIL

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FUTURA VACANZE

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TURCHIA

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MSC CROCIERE, COSTA CROCIERE

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JET AIRWAYS, EMIRATES

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BRUSSELS AIRLINES, LUFTHANSA

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AUSTRIAN AIRLINES, AIR BERLIN

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Paradossalmente questo è un periodo in cui ci sentiamo quasi come gli atleti che attendono lo sparo della pistola per iniziare a gareggiare. Ecco, in questo momento noi sembriamo proprio i corridori che attendono, invece dello sparo, una buona parola, un’azione concreta di sostegno, una proposta governativa che ci ridia fiducia. L’attesa è snervante, però, e ci impedisce non solo di vivere come prima, ma anche di spendere quei quattro soldi che si erano messi da parte. Il ragionamento poi non fa una piega: il viaggio si può rimandare, al momento ci sono altre priorità.

I Prezzi competitivi…

venire. Ed eccolo qui, purtroppo è arrivato proprio quando non ce lo aspettavamo. E chi poteva immaginare un 2008 così orribile, un anno così ‘disgraziato’ da fare impensierire anche per il 2009 ormai alle porte. E hai voglia a dire che per uscire dalla crisi servono nuove idee, nuove tecnologie ecc…. Oggi puoi inventare quello che ti pare, ma contro questa recessione e, soprattutto, contro la paura del domani c’è ben poco da fare. In questo momento ciò che pesa maggiormente in Italia (e non solo) è l’incertezza sul futuro più prossimo. Le notizie che ci vengono date quotidianamente dai nostri media non inducono di certo all’ottimismo. La nostra economia (come quella del resto del mondo, d’altronde) va male e molti posti di lavoro sono a rischio. Aumenta il precariato e la gente non arriva con lo stipendio a fine mese…. È assolutamente normale che questo ‘de profundis’ martellante ot-

Archiviando delle vecchie pratiche di un noto (nel 1996) tour operator nazionale, ci siamo imbattuti in un contratto di vendita di un viaggio a Sharm El Sheikh. Il pacchetto base comprendeva il volo charter + trasferimenti + 7notti8giorni in Hotel 5* in pensione completa. Sapete quanto costava a persona 11 anni fa? Ben Lire 1.245.000 – l’equivalente di 642,00 Euro – più le spese varie (tasse aeroportuali e spesa apertura pratica). Una cifra ragguardevole se paragonata agli stipendi di allora (non c’era l’Euro e lo stipendio medio degli italiani veniva quantificato in Lire 1.000.000 al mese), eppure la gente partiva e non si sentiva così povera come ‘la fa sentire i media’ oggigiorno. Altri tempi e altra situazione, indubbiamente, ma non è che siamo diventati come quelli che a forza di dire che si sentono male alla fine si ammalano davvero? Ho il vago sospetto che sia così!

Abbiamo capito bene ?!? la quotazione del petrolio presa in considerazione per il calcolo dei prezzi è quella di aprile 2007 ?!? Il sito indicato è alquanto ostico, ma non ci scoraggiamo e ci rivolgiamo ad un cliente nel campo dei carburanti che ci informa sui prezzi: tra marzo e luglio 2007 il prezzo oscillava intorno ai 70 $ ...addirittura oggi (3/11/08) è 65 $. A questo punto ci chiediamo: se i prezzi dei pacchetti sono calcolati su quote superiori o uguali a quelle attuali.... perchè chiedere l’adeguamento carburante ?!? Anche se la compagnia lo richiede, il prezzo dovrebbe essere già ‘adeguato’ , o no?!? A nulla è valso fare questo discorso a Eden, la risposta è stata: la compagnia lo chiede e noi lo chiediamo a voi !!! Ma se il cliente fa lo stesso controllo .... che cosa gli rispondo ?!? Grazie per l’attenzione, saluti

po devo dire che nella gestione dell’adeguamento carburante da parte dei T.O. c’è stato un caos abbastanza imprevedibile. Ognuno, infatti, si è regolato come ha voluto applicando i supplementi in maniera molto individuale. Facciamo un esempio: c’è chi sui Caraibi ha applicato un fuel surcharge di euro 70,00 e chi invece di euro 140,00. Come mai tanta discrepanza di prezzo?Il fatto è che nessuno ha vegliato su quella che, ad un certo punto, è diventata una vera e propria aggiunta al prezzo del pacchetto base. Più che un adeguamento carburante, infatti, è stato un adeguamento tariffario. E alla faccia del prezzo del petrolio che è sceso da 145,00 dollari al barile- nel mese di luglio - a 50 dollari nel mese di novembre. E anche se il dollaro si è apprezzato sull’euro, l’adeguamento carburante doveva essere o annullato o ridotto ai minimi termini. Ma così non è stato. Esiste forse qualche Ente o associazione di categoria preposti a vegliare sull’affare carburante? Non mi risulta. L’unica cosa certa è che: o paghi quest’importo o il tuo cliente non parte! In quanto alle spiegazioni da dare al tuo cliente, digli come stanno

Elisa Costa e Simona Gilli Guercino Viaggi di Viaggi Srl - Cento (FE)

Cara Elisa e Simona, mi scuso per il ritardo nel rispondere a questa vostra lettera. Il fatto è che ho chiesto delucidazioni al T.O. e sono ancora in attesa di ricevere una risposta. Purtrop-

Liliana Comandè

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SOMMARIO

www.travellinginterline.it redazione@travellinginterline.it

Editore e Direttore Responsabile

Liliana Comandè l.comande@travellinginterline.it

hanno collaborato: Antonio Bordoni, Cecilia Emiliozzi, Eva Forte, Pino Magnani, Antonella Pino d’Astore, Oriana Schembari, Angelo Sessa Corrispondenti regionali: Lombardia: Eleonora Boggio, Giuseppe Curti, Roberta Folatti, Alberto Lentini, L. Francesca Rebonato Campania: Katiuscia Laneri Emilia Romagna: Biancamaria Rossi, Paolo Ferrari Liguria: Virgilio Zanolla Puglia: Domenico Matarrese Toscana: Valerio S. Provvedi Triveneto: Davide Pavanello Responsabile Relazioni Esterne Marco Comandè m.comande@travellinginterline.it

Editrice Interline International Club Via Nazionale, 204 - 00184 Roma Tel. 06/4871721 - Fax 06/4871618 E-mail: redazione@travellinginterline.it Progetto grafico e impaginazione Format Roma s.r.l. Stampa SEA - Roma Spedizione in abb. postale Gruppo 45% - Roma Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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SPECIALE

Emirati Arabi di Angelo Sessa

nche in questi mesi di crisi mondiale, Dubai e gli Emirati del Golfo Persico continuano la propria espansione economica, puntando sulla finanza, le grandi opere urbanistiche e il turismo. Un fascino che aumenta con la fama di destinazione ‘glamour’ e di lusso. Non si è persa quindi la spinta verso i grandi investimenti, verso la costruzione di una immagine ‘patinata’, quindi verso il futuro. Questo dinamismo si percepisce appena usciti fuori dall’aeroporto, durante il percorso che conduce all’albergo, in qualunque parte della città esso si trovi. Ovunque, infatti, si stagliano nel cielo nuove costruzioni circondate da enormi gru che lavorano giorno e notte. Nascono così e prendono forma i progetti faraonici delle Palme e del ‘The World’, che stanno ridisegnando il volto della costa, dei parchi tematici e degli innumerevoli grattacieli che sfidano il cielo in una corsa verso l’alto.

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I DUBAI: la città del futuro Nonostante la modernità galoppante esiste anche la città vecchia nel distretto di Bur Dubai. La principale attrazione dell’area storica è il Forte Al Fahidi, nel quale si trova il Museo di Dubai. Il forte, costruito nel tardo 18° secolo, che in passato è stato anche la sede del governo, la residenza dei governanti e persino una prigione, ora costituisce il punto di partenza per una visita all’antico distretto di Bastakiya. Il forte restaurato offre un’affascinante visione del passato con i suoi reperti archeologici, tra i quali armature, lance, coltelli e cannoni. Pochi passi e ci si può immergere nell’atmosfera dei souk, il legame con la propria

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Le perle del Golfo: Dubai, Oman, Qatar a Abu Dhabi tradizione, che l’ha vista nei secoli ricoprire il ruolo di crocevia dei commerci tra Occidente e Oriente, tra l’Africa e le Indie. Se ci si vuol fare un’idea basta recarsi al souk: una passeggiata nelle sue stradine, situate nella parte nord del Creek, significa immergersi nel lusso e nello splendore luccicante delle vetrine di oltre 800 gioiellerie che espongono con magnificenza i propri prodotti. Sempre nella parte settentrionale del Creek, proprio al fianco di quello dell’oro si trova il Souk di Deira, che offre una la possibilità di una piacevole passeggiata tra una vasta quantità di spezie, disposte in grandi sacche che lasciano traspirare le fragranze che rimandano a tempi lontani e a pietanze raffinate. Senza dubbio il punto di vista migliore per ammirare gli impressionanti palazzi che stanno cambiando il volto della città è quello offerto dal Creek di Dubai. Navigare a bordo di un dhow (l’imbarcazione tipica in legno) in una calda sera è sicuramente un’ esperienza gradevole e consente di vedere la città da un’altra prospettive, con le luci dei grattacieli e dei palazzi che si riflettono nell’acqua. Il Miraj Islamic Art Centre è al tempo stesso un museo e un centro di esposizione di opere d’arte provenienti da tutto il mondo islamico. Le sale raccolgono i migliori esempi di arte islamica degli ultimi 500 anni, ma al tem-

po stesso mantiene un occhio attento sulle moderne forme espressive che meglio rappresentano lo stile di vita contemporaneo. Il visitatore non può fare a meno di notare il forte legame con la tradizione, nella quale l’arte islamica è una rappresentazione del comunione dell’artista con Dio, tramite i colori brillanti, l’armonia del design e la poesia delle forme. Rimanendo sulla Jumeirah Beach Road, si arriva alla Moschea di Jumeirah, che con la sua enorme cupola centrale è la più conosciuta e caratteristica di Dubai. La sua peculiarità consiste nell’essere l’unico luogo di preghiera al quale è permesso l’accesso anche ai non musulmani. … pochi chilometri ed ecco il deserto Per prendere contatto con le caratteristiche uniche di Dubai, la cosa migliore è quella di effettuare un’escursione nel deserto. L’Emirato, infatti, non offre solo la città mirabolante sorta dal nulla con i suoi palazzi dal design avveniristico e le sue spiagge. Basta allontanarsi di pochi chilometri ed ecco che il deserto si rimpossessa dello scenario. All’inizio sono solo rocce ed arbusti, poi appaiono le dune di sabbia sempre più altre ed imponenti e il deserto diventa il vero padrone.

I La Vela e la vita notturna al Madinat Il Burj Al Arab, più comunemente conosciuto come “l’hotel a forma di vela” è diventato il simbolo di Dubai: la sua forma e la sua architettura avveniristica ne fanno la sagoma più riconoscibile dello “skyline” dell’Emirato, almeno fino a quando non sarà completata la Torre di Dubai, il futuro grattacielo più alto del mondo. La sua costruzione cominciò nel 1994, dopo aver creato un’apposita isola nel mare dalla quale far

emergere l’edificio con i suoi 321 metri d’altezza. Nelle vicinanze, si trova il Souk Madint Jumeirah, interessante per i suoi 75 negozi di giorno e per i tanti locali la notte, quando il Burj Al Arab si staglia illuminato tra torri e merli. Nel Madinat si trovano un teatro, numerosi ristoranti, dove è possibile cenare lungo i canali, bar, discoteche “trendy” e tanti angoli suggestivi. Dalla costa si aprono le famose ‘palme’, lingue di terra portate artificialmente per realizzare villaggi da sogno. Su quella situata di fronte Jumeirah Beach è stata da poco inaugurata una tra le strutture più attese nella futuristica metropoli, l’ Atlantis The Palm, il primo resort extra-lusso che sorge sulla rivoluzionaria isola “The Palm”. Una struttura all’avanguardia dedicata anche alle famiglie grazie all’adiacente parco acquatico “Aquaventure” .

I L’appuntamento da non perdere “il Dubai Shopping Festival” Chi non sa fare a meno dello shopping sfrenato anche durante le vacanze, non può perdere l’occasione di arrivare a Dubai nel periodo tra il 15 gennaio e il 15 febbraio per il ‘Duabi Shopping Festival’ l’appuntamento ‘ad hoc’ per le famiglie di tutto il mondo. Nato nel 1996 come “vetrina delle vetrine”, il Dubai Shopping Festival si è imposto in questi dodici anni di vita, come una delle attrazioni di maggior richiamo per i turisti internazionali. Lo spirito stesso della manifestazione è cambiato, trasformandosi di un vero e proprio festival che offre un calendario d’eventi satellite adatti a tutti i gusti.

I OMAN - Muscat La città di Muscat, fondata oltre 900 anni fa, è la più popolosa del Paese e una tra le città più pulite al mondo. Offre

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ai turisti viste incantevoli e giardini fioriti, i forti di Mirani e Jalali, la marina di Bander Al-Rowdah, famosa per le barche da diporto e le attrezzature di svago, il centro diving in una splendida insenatura a Bandar Jiza, il mercatino del venerdì, il parco nazionale a Qurum. Altri luoghi di interesse nella regione sono: Muttrah, con il suo rinomato souq, il mercato del pesce, la corniche, il pittoresco villaggio di pescatori a Qantab, importante porto peschereccio e centro per l’esportazione dei cavalli di Qurayat.

SPECIALE EMIRATI ARABI

I Parchi Naturali, Riserve e fondali incontaminati L’Oman ha uno dei Governi più sensibili alla questione ecologica nella regione, e ospita diversi centri per la tutela ambientale e riserve naturali sparsi in tutto il paese. Tra questi vi sono l’Arabian Oryx Sanctuary habitat naturale per specie quali lo stambecco della Nubia, il Caracal, la gazzella araba, il gatto delle sabbie e l’otarda. La riserva di Ras al-Jinz è il paradiso delle testuggini. A ottobre e novembre

Muscat diventa la capitale mondiale dei rapaci, tra cui l’aquila della steppa, l’aquila anatraia maggiore, la poiana codabianca diverse specie di gheppi. A Salalah il periodo migliore per il bird-watching va da dicembre a gennaio, quando ogni tipo di trampolieri e di uccelli acquatici – cicogne, feni-

cotteri, aironi, gabbiani e sterne è attirato verso i khor (calette) situate nell’area urbana. Maggio è il periodo migliore per vedere gli uccelli di passaggio provenienti dall’Africa, tra cui la ghiandaia marina europea, il cuculo dorato di Levaillant e il martin pescatore dalla testa grigia. Entro luglio que-

sti uccelli hanno già spiccato il volo verso altre zone della penisola arabica. Le immersioni in Oman sono tra le migliori al mondo. Una vasta barriera corallina, con tiepide e ricche acque ospitano una grande varietà di pesci dai sottili cavallucci marini alle grandi mante giganti. Le immersioni offerte soddisfano sia i subacquei più esperti sia chi farà uso della semplice maschera in fondali poco profondi. Ci sono molti relitti per esperti subacquei e un numero di qualificati centri diving che offrono corsi sia per principianti che per istruttori subacquei. Ci sono almeno 63 punti di immersione in Oman, tra i migliori si segnalano le isole Daymaniyat, Bandar khayran e l’isola Fahal.

I QATAR- Doha Tra le località che si affacciano sul Golfo, Doha si distingue per la sua atmosfera calma e rilassante, con la sua piacevole baia e le attrazioni culturali. Tra queste il Museo Nazionale del Qatar che occupa quello che era il palazzo di Shaikh Abdulla Bin Mohammed,

Abu Dhabi cala il suo poker d’assi Il maggiore degli Emirati Arabi disegna il suo futuro senza inseguire le filosofie della vicina Dubai, e punta invece sulla cultura, l’innovazione, il design, lo sviluppo sostenibile. immaginario collettivo, quando si riferisce agli Emirati Arabi, evoca imponenti grattacieli, hotel a 7 stelle dalla linea avveniristica, case da gioco e campi da golf nel deserto al servizio del business internazionale. E infatti Dubai, certamente il più conosciuto dei 7 Emirati che formano l’EAU, è proprio così. Detto questo, sfatiamo subito una leggenda metropolitana. Non tutti gli Emirati Arabi sono così. Abu Dhabi, ad esempio, è un Paese moderno (anche qui ci sono i grattacieli, i campi da golf e gli alberghi extra lusso, ci mancherebbe), ma è caratterizzata da un equilibrio innanzitutto urbanistico, da un certa sobrietà che contraddistingue, ad esempio, anche i 5 stelle più lussuosi, ma soprattutto da una visione del proprio futuro che non intende contrapporsi e copiare le filosofie di Dubai, ma ha l’ambizione di divenirne l’aspetto complementare più raffinato, più soft, più orientato verso la cultura, il design, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile. Mentre nel resto del mondo si progetta con un occhio (forse tutti e due) alle sempre più limitate risorse economiche disponibili, qui il problema non esiste. Il fatto che Abu Dhabi possieda il 10% delle riserve petrolifere mondiali, la pone al riparo da qualunque tipo di scelta di retroguardia, e mette in condizione gli architetti ed i progettisti di pensare sempre alla grande.

L’

I I quattro assi di Abu Dhabi Senza considerare le decine di progetti di ogni tipo attualmente allo studio, alcuni dei quali di enorme rilevanza (il nuovo aeroporto, ad esempio), abbiamo percepito, nel corso di un colloquio

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con Mubarak Hamad Al Muhairi, Direttore Generale dell’Abu Dhabi Tourism Authority, che questo Paese punta senza esitazioni ad una crescita di alto livello qualitativo e che non esita a definire i quattro grandi progetti sottoelencati il proprio core business, l’icona identificava di questo Emirato per gli anni a venire. Ci riferiamo al segmento culturale, al MICE, a quello innovativo e del design, all’accoglienza turistica di qualità. Abu Dhabi intende infatti proporsi al viaggiatore culturale, grazie ad una serie di attrazioni davvero uniche al mondo. L’apertura della galleria d’arte contemporanea Guggenheim Abu Dhabi, la partnership con il Louvre per la creazione di Louvre Abu Dhabi, l’inaugurazione del Sheikh Zayed National Museum e del parco Biennale, con i suoi 19 padiglioni, sono solo alcuni tra gli interventi in grado di attirare il segmento più alto del mercato turistico-culturale. Nel settore MICE, un avveniristico plastico esposto all’interno dello stand Abu Dhabi all’A.T.M., ha annunciato l’avvio delle fase esecutiva del nuovo Abu Dhabi National Exhibition Centre, per creare un nuovo interesse all’interno di questo strategico segmento, con un occhio di attenzione anche al nostro Paese, considerato un potenziale partner operativo per nuovi eventi fieristici e congressuali. All’interno di Yas Island, una delle 200 isole che circondano la capitale, sta per essere inaugurato il primo Ferrari Park al mondo, dove sarà possibile scoprire il nostro mito più osannato e frequentare anche corsi di guida Ferrari, gli unici autorizzati al di fuori dalla sede di Maranello. Le attrazioni culturali ed i principali eventi sportivi, tra cui il PGA Abu Dhabi Golf Championship e l’Abu Dhabi Formula 1 Grand Prix, giocheranno – a parere di Mubarak Al Muhairi - un ruolo

di crescente importanza nel posizionamento del profilo globale dell’Emirato. Accanto al circuito di formula 1 ed al Ferrari Park, l’isola di Yas ospiterà, tra l’altro, alberghi, residenze, e due nuovi campi da golf. L’obiettivo di Abu Dhabi è portare il numero di visitatori ad oltre 3 milioni l’anno entro il 2015, e quello di espandere la capienza degli hotel da 10.000 a 25.000 camere entro lo stesso lasso di tempo. Lo step intermedio prevede di aumentare la capacità delle camere del 20% entro il 2012. Molti nuovi hotel saranno infatti localizzati in zone di sviluppo create ad hoc, dotate di infrastrutture residenziali, commerciali e ricreativo-culturali, porti turistici e campi da golf, che saranno posizionati all’interno di un panorama architettonico dal design innovativo e caratterizzati da un equilibrio armonico che ne rappresenti l’elemento di distinzione. Tra le realizzazioni in programma, anche il mega progetto Saadiyat Island, adiacente alla città di Abu Dhabi city che, da solo, fornirà 7.000 camere in 29 hotel entro il 2018.

I Abu Dhabi la città

del futuro

La città di Abu Dhabi sfiora il Tropico del Cancro ed è circondata da un arcipelago di isole, in una delle quali è sorto il nucleo centrale del capoluogo degli Emirati Arabi. Il suo territorio è prevalentemente piatto, con parti desertiche caratterizzate da imponenti dune di sabbia punteggiate da verdi oasi, pianure di sale e lunghe spiagge. Il deserto dell’Empty Quarter (Rub al Kali, in arabo), nell’estremo sud dello Stato, è la parte nord orientale di uno dei più grandi (650.000 chilometri quadrati) ed inospitali deserti della terra, che anche

le tribù beduine rispettano addentrandosi solo per pochi chilometri al suo interno. Tra le oltre 200 isole naturali incontaminate che circondano la capitale, alcune (Yas Island, Saadiyat Island, Safari Island) sono state destinate allo sviluppo turistico. La superficie del Paese è di 67.000 kmq. (l’87% dell’intero territorio degli EAU), mentre gli abitanti sono 1,3 milioni, su un totale di oltre 4 milioni dell’intero Stato degli EAU. Le strutture alberghiere presenti attualmente nel Paese sono 41, per complessive 6800 camere. A queste occorre aggiungere gli oltre 30 residence che ospitano 3500 appartamenti. Tra le più qualificate strutture alberghiere di Abu Dhabi, segnaliamo il favoloso Emirates Palace, un’autentica reggia in stile arabo con marmi italiani che domina la corniche. Splendido anche il Shangri-La Hotel Quaryat Al Beri, situato nei pressi della nuovissima moschea e l’Intercontinental Abu Dhabi Hotel, famoso anche per il suo ristorante di pesce.

I Ethiad Airways

una compagnia in ascesa

Abu Dhabi è la sede di Etihad Airways, la compagnia di bandiera creata nel 2003, ed attualmente uno dei vettori in maggiore crescita a livello mondiale, con una flotta interamente nuova ed un ordinativo di aeromobili del valore di 8 miliardi di dollari, in corso. La rete di Etihad si sta rapidamente espandendo e raggiungerà presto un totale di 45 destinazioni internazionali. I suoi collegamenti europei coprono Londra Heathrow, Manchester, Dublino, Monaco, Francoforte, Ginevra, Bruxelles, Parigi e Milano. Paolo Ferrari

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emiro dal 1913 al 1951. Il museo include un acquario su due livelli: il piano superiore è pieno di pesci imbalsamati, mentre esemplari viventi, tra i quali i migliori sono probabilmente le tartarughe, si trovano nel seminterrato. Altre collezioni includono un interessante spazio sui viaggi per mare e sui metodi di navigazione tradizionale attraverso gli astri, oltre a esposizioni sull’Islam, la vita nel deserto, l’astronomia, l’industria del petrolio e il tradizionale stile di vita della popolazione locale. Il Museo Etnografico si trova in una restaurata casa tradizionale del Qatar, situata nel cortile centrale di un nuovo centro commerciale. Il museo fotografa la vita prima del rapido sviluppo del petrolio e illustra la quotidianità di una famiglia comune. La casa include una delle poche torri del vento rimaste nel Golfo, la tradizionale forma di aria condizionata della regione. Il forte di Doha è veramente un altro museo, abbastanza simile al Museo Nazionale. Vi sono delle buone esposizioni sui mestieri tradizionali, inclusi l’intaglio, la realizzazione dei

SPECIALE EMIRATI ARABI gioielli, la realizzazione di corde e la tessitura. Vi è inoltre un Museo Postale, ma dovete essere proprio accaniti filatelici per affrontare il viaggio. Se siete appassionati di montagne russe non perdetevi il Regno di Aladino, l’unico parco divertimenti nel Golfo a offrirle come attrazione.

I ABU DHABI, capitale degli Emirati Arabi Uniti Abu Dhabi è il più grande dei 7 Emirati che compongono, dal 1971, gli Emirati Arabi Uniti ed è anche capoluogo dell’omonimo emirato. Negli ul-

timi decenni ha avuto un vorticoso sviluppo e ora la cittadina si presenta con un’architettura moderna in stile occidentale caratterizzata da altissimi grattacieli ed edifici in vetro. La cultura è ricca anche se non vi sono musei o monumenti di particolare interesse da segnalare, mentre consigliamo di assistere alle folcloristiche manifestazioni di Abu Dhabi durante le quali tra danze, musiche e costumi, vengono rievocati il passato e il patrimonio culturale che hanno caratterizzato la storia di questa zona nel corso degli anni. Le stradine secondarie ricche di atmosfe-

ra dipingono un’immagine completamente differente per quanto riguarda la prima impressione di Abu Dhabi. La capitale per la maggior parte sofisticata e moderna degli Emirati Arabi Uniti presenta un misto affascinante di tradizione e progresso. Con una storia ricca di tradizione risalente a circa il 3000 AC, Abu Dhabi mantiene un carattere più prettamente arabo rispetto alla luccicante Dubai. I taxi rappresentano un metodo sicuro e affidabile per spostarsi all’interno di zone quali il parco The corniche, il Forte bianco, il villaggio tradizionale, che offre un rapido sguardo nella vita beduina, e il centro dell’artigianato femminile.

Per Emirates 2 voli al giorno su Lagos e sviluppo della parte cargo mirates, la Compagnia aerea di Dubai, raddoppia le sue frequenze giornaliere tra Dubai e Lagos, le due città con il più alto grado di espansione nel mondo. Dal 1 febbraio 2009 la compagnia passerà da 7 voli settimanali a 14.“Lo sviluppo che Emirates sta ottenendo in Africa è da considerare un’incredibile successo valutando che la nostra Compagnia ha iniziato a servire Lagos solo 4 anni fa. L’Africa è una delle maggiori e più potenti zone commerciali ed Emirates supporta continuamente queste attività. Stiamo facendo richiesta per aggiungere voli addizionali per poter raggiungere il nostro obbiettivo finale. Allo stesso tempo, stiamo migliorando i collegamenti, in particolare verso il Bahrain, Doha, Muscat, India sud continentale, Asia orientale e Australasia.” ha dichiarato Salem Obaidalla, Vice presidente di Emirates. “Con l’inizio di questo doppio volo giornaliero verso una delle maggiori zone commerciali dell’Africa, ci aspettiamo anche uno sviluppo della parte cargo. Emirates SkyCargo, attualmente, serve in Africa 15 destinazioni e recentemente ha rafforzato la sua presenza con l’introduzione di servizi cargo verso Lagos. Dal 1° febbraio 2009 la nostra capienza per il trasporto merci passerà da 280 a 440 tonnellate a settimana”, ha concluso Obaidalla. I principali prodotti trasportati da SkyCargo sono oggetti domestici, elettronici, telefonini, componenti di computer e abiti di cui la maggior parte sono originari dell’India e dell’Estremo Oriente.

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SPECIALE

Brasile di Antonella Pino d’Astore

accontare il Brasile, raccontare una terra così varia, così coinvolgente, così sensuale, così unica, ma mai uguale a se stessa. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: possiamo usare tutti i colori della tavolozza, tutti i profumi che catturano l’olfatto, tutti i suoni che deliziano l’udito, tutti i sapori che inebriano il palato. Raccontare un popolo, i Brasiliani, un manifesto vivente delle diverse culture e della storia del paese. I discendenti degli indios convivono con i bianchi e con i neri, eredi rispettivamente dei colonizzatori portoghesi e degli schiavi africani. Una diversità, quella del colore della pelle, che non divide ma al contrario sovrappone tradizioni e caratteri, arricchendo lo spirito del popolo brasiliano che, come pochi, è in grado di accogliere i visitatori. Un popolo, una terra, la sua bandiera: il giallo del sole, il verde delle foreste equatoriali, il blu dei mari. Un sole che in Brasile splende tutto l’anno; lo stesso sole che infuoca il grigio cemento dei monumenti e degli avveniristici palazzi di Brasilia, la Capitale concepita dal sogno di un architetto. Il sole che abbronza i giovani ad Ipanema, a Rio de Janeiro, a Copacabana, a Natal. Il caldo giallo che si mescola ad altri colori tropicali e regala un’alba sulle rive dell’Oceano, una luna piena sulle cascate di Iguaçu, uno spettacolare tramonto sulle distese del Pantanal. Brasile, terra sensuale, dove è ancora possibile abbandonarsi all’emozione di godere l’odore, il profumo delle cose, delle persone. Il profumo delle piogge nelle savane del Mato Grosso, l’aroma del cafezinho, forte, bollente e dolcissimo, i suoni del Carnevale di Rio: qualcosa di più di un immagine folkloristica, qualcosa che rimane nel cuore per sempre.

Un reportage di colori, suoni, profumi, sapori

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I Pirotecnico

Carnevale di Rio Quale inizio migliore per immergersi nella pirotecnica cultura carioca? Il Carnevale di Rio è davvero il più bello spettacolo del mondo , non lo dicono solo i brasiliani. Lo dicono milioni di turisti che ogni anno riempiono di allegria le strade delle città. Dalla sera del venerdì fino al martedì seguente, Rio non fa altro che divertirsi. Il Carnevale inizia ufficialmente quando sulla Avenida Rio Branco il sindaco consegna, per quattro giorni, le chiavi della città al “Rei Momo”, una delle figure più tradizionali della manifestazione: questo gesto simboleggia il ribaltamento dei poteri dai ricchi ai poveri, durante il periodo carnevalesco. Il momento più importante della festa è senza dubbio la sfilata delle scuole di Samba: la storia del Brasile scorre davanti al pubblico raccontata da migliaia di persone che indossano costumi fantastici, da carri allegorici, da effetti scenografici e, soprattutto, dal contagioso ritmo del “samba enredo”. I turisti, volendo, possono far parte integrante di

una scuola di samba acquistando la cosiddetta “fantasia”, il costume. I balli, la musica, le sfilate non smettono se non alle prime luci dell’alba.

I Spumeggiante Brasile Il richiamo delle spiagge soleggiate, della dolce vita carioca, del Brasile più spumeggiante è ad est, lungo la costa che si affaccia sull’Oceano Atlantico. Fortaleza, a nord dell’arido deserto del Sertao, gode di un clima caldo durante tutto l’anno e le sue calde acque attirano molti turisti. Fortaleza attira anche per il suo centro storico e per il suo particolare stile di vita, legato alla tradizione e lontano dai ritmi frenetici. Due spiagge bellissime, Coco Beach e Croco Beach, sono incorniciate nello splendido litorale, da cui ci s’imbarca con i jangadeiros, per coninvolgenti battute di pesca. Fortaleza, come tutto il nord-est, è molto visitato dagli italiani, anche perché è molto accessibile dal punto di vista dei costi; bisogna fare attenzione però a non avventurarsi nelle zone periferiche durante le ore notturne. Se Fortaleza è troppo turistica, basta andare a Jericoacoara e Ca-

noa Quebrada (canoa spezzata),160 km più a sud, ed alloggiare in pousadas circondate da splendidi giardini tropicali; e poi ancora, a bordo di un buggy, sulle dune di sabbia di Cumbuco. Nel punto più orientale del Brasile, splende Natal, la “Città del Sole”. Riscaldata da 300 giorni di sole l’anno, ha una temperatura media annuale intorno ai 28° e una brezza che soffia costantemente dall’Oceano. Spiagge di sabbia bianca, quasi deserte, come piscine naturali, onde ottime per praticare il surf, dune, alberi di cocco: qui l’estate dura tutto l’anno, 365 giorni di relax e spensieratezza. Come dimenticare le gite a bordo di buggy alla spiaggia di Pipa e sulle enormi estensioni di dune di Genipabu? Fondata nel giorno di Natale del 1599, Natal, dal punto di vista architettonico, è una città moderna con strade larghe e ampi spazi verdi, progettata negli anni ’30 dall’architetto italiano Giacomo Palumbo.

I Il verde della natura, l’Amazzonia La foresta più grande del mondo, attraversata dal fiume più grande del mondo, che comprende il numero di specie vegetali e animali più vario del mondo, che fa respirare il mondo. Gli europei arrivarono tra il XV e il XVI secolo e incontrarono le Amazzoni: le mitologiche donne-guerriero scorazzavano nella giungla, una delle meraviglie del mondo, tra immensi alberi secolari e infinite vie d’acqua. Il nome Amazzonia per gli indios significa rumore, il rumore delle piogge di tutta la regione, il ciclo vitale per ogni essere animato. L’Amazzonia oggi è qualcosa di più di un ecosistema, di una grande foresta, di un immenso paese da proteggere: l’Amazzonia è il nostro futuro. E’ il rifugio per milioni di animali, incluse le specie più grandi dei roditori, delle formiche e dei serpenti. I fiumi del bacino amazzonico sono delle vere e proprie strade che portano nel cuore della giungla. Ed è proprio da

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queste strade che si esplora la vita selvaggia, scegliendo di alloggiare nei “ jungle lodge”, avventurandosi in safari fotografici o gite guidate da esperti del luogo. Si parte da Manaus, capitale dello stato di Amazzonas, centro commerciale ed industriale ma soprattutto porta per entrare nella Foresta Amazzonica. Il monumento più rappresentativo della città è il Teatro Amazonas in stile rinascimentale italiano, con scalinata inglese in ferro battuto, cristalli di Murano, specchi e dipinti: è sicuramente una costruzione molto fantasiosa. Manaus colpisce per i colori delle sue bellezze naturali: il bianco candido della sabbia della spiaggia di Ponta Negra genera un singolare contrasto con il nero delle acque del fiume Rio Negro. Le escursioni nella foresta sono l’attrattiva principale: a bordo di semplici motonavi “Amazon Clipper” si naviga verso “l’incontro delle acque”, dove il Rio Negro si unisce al Solimòes e forma il Rio delle Amazzoni. All’imbrunire la navigazione affascina i più temerari, proseguendo nella notte con la pesca dei piranhas ed altre specie di pesci, seguiti dalla silenziosa e inquietante presenza dei coccodrilli. All’alba, in canoa, si osservano diverse specie d’uccelli nel lago Janaucà, mentre le miti comunità dei Ribeirinhos si procacciono il loro cibo quotidiano costituito da mandioca, pesce, frutta, castagne e altri prodotti della foresta. Proseguendo la navigazione lungo l’Arcipélago das Anavilhanas, il secondo arcipelago fluviale del mondo, e prima di giungere nella piccola città di Novo Airào, al margine del Rio Negro, si può incontrare una famiglia di “ Caboclos”, intenta alla preparazione della farina, alimento basico della popolazione locale.

I La grande onda del Pororoca Alcune volte all’anno, tra febbraio e marzo, avviene un fenomeno naturale e singolare, nei periodi di luna nuova e di luna piena. Un’onda alta fino a quattro metri si trascina con la corrente proveniente dall’Atlantico lungo alcuni affluenti del Rio delle Amazzoni per parecchi chilometri a monte. Per le popolazioni indigene Tupi, Poroc-poroc significa qualcosa come “grande rumore distruttivo”. A causare questo fenomeno è l’unione degli alti livelli dell’acqua del Rio delle Amazzoni in questa stagione e l’inondazione nei periodi di luna piena o luna nuova. Il Pororoca sta diventando sempre più interessante per gli appassionati del surf, pronti a cavalcare la “grande onda”. I fiumi dalla foresta amazzonica, dal Rio delle Amazzoni all’Araguarì, dal Maiacaré al Guamà, dal Capim al Rio Moju, offrono in primavera lo spettacolo unico al mondo della larga striscia di acqua bianca che lambisce gli argini e risale il fiume; colpisce soprattutto il suono, inizialmente ovattato poi si trasforma in un vero e proprio tonfo che sfida la corrente. I piccoli raccoglitori di gomma naturale, i seringueiros, pregano per non essere spazzati via o trascinati a monte. Molto più a sud, al confine con l’Argentina, non esiste parole per descrivere un fenomeno della natura brasiliana: le bellissime Cascate di Iguaçù, formate dai fiumi Paranà e Iguaçù. La nebulizzazione che si forma con la caduta delle acque, dà origine a meravigliosi arcobaleni, e questo

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fenomeno si può osservare lungo i numerosi percorsi naturalistici che si trovano all’interno del Parco Nazionale Iguaçù. Le escursioni di primo mattino e al tramonto saranno accompagnate dai melodiosi gorgheggi di variopinti uccelli, da numerose specie di animali selvatici, come jacarés e capivaras.

I La città “dai frutti giganteschi” Una leggenda afferma che nel 1883 il prete italiano, Giovanni Bosco, ebbe un sogno profetico e descrisse una città futuristica che corrispondeva più o meno all’ubicazione di Brasilia. Oggi nella capitale brasiliana, una delle principali cattedrali porta il nome di San Giovanni Bosco, il prete salesiano che aveva sognato la città “dai frutti giganteschi”. Poco più ad ovest dello sterminato territorio del Mato Grosso, impenetrabile, a tratti inesplorato e disabitato, sorge la capitale del Brasile, nello stato di Goiàs, dove scorrono i fiumi Preto e Decoberto. Costruita sui principi urbanistici di Le Corbusier,Brasilia fu inagurata ufficialmente nel 1960. Il piano urbanistico fu realizzato da Lùcio Costa e alla base di un progetto, dettagliato e meticoloso, c’era una semplice croce. La croce dovette essere adattata alla topografia del luogo e dopo la costruzione di un lago artificiale, la città assunse la forma di un aeroplano. La fusoliera dell’aereo contiene i ministeri, gli edifici governativi, il Senato la Camera dei Deputati e una futuristica cattedrale, progettata da Oscar Niemeyer. Un’altissima torre televisiva offre una veduta spettacolare della città e del lago. Nelle vicinanze dell’aeroporto internazionale, c’è uno zoo che ospita animali nativi della regione del Cerrado. Il lago artificiale è circondato dalle ambasciate, dai circoli ricreativi, da abitazioni lussuose e da un enorme parco, Parque de Cidade, che offre ampi spazi per correre in bicicletta, fare jogging ed entrare in contatto con la natura. Brasilia è una città pulsante e in continua evoluzione, sintesi del variegato e dinamico universo brasiliano. L’Unesco ha dichiarato Brasilia Patrimonio dell’Umanità. Poco più ad ovest della capitale, ancora un patrimonio dell’umanità: Ouro Preto, capolavoro del barocco coloniale brasiliano. Camminando sulle sue particolari viuzze lastricate in pietra s’incontrano numerose fontane e chiese barocche, tra cui la Chiesa di San Fran-

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cesco d’Assisi e la Chiesa di Nostra Signora del Pilar.

I Dove danzano i delfini e le balene Nella regione del nord-est, l’Arcipelago di Abrolhos è il più grande insieme di scogli, coralli e idrocoralli del Brasile. Tra giugno e dicembre, le balene “jubarte” si accoppiano all’Equatore e vanno in seguito ad Abrolhos; qui i delfini fanno spettacolo tutto l’anno. A Praia Do Forte, Bahia, ci sono 12 km di spiagge deserte circondate da palme e lungo il fiume Pojuca è possibile vedere la deposizione delle uova delle tartarughe marine. Sempre nella regione nord-est, c’è la bella Olinda con le sue spiagge dalle calde acque che si percorrono a bordo di jangadas, zattere a vela. Con le sue chiese barocche, come il Monasteiro de Sào Bento, e il suo centro sto-

rico, é una delle città coloniali meglio conservate del Brasile, tanto da essere inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Unesco. Una ricorrenza molto sentita in questa deliziosa cittadina è il carnevale, una festa popolare portoghese cui si mescolano danze di influenza africana. Olinda è nello stato del Pernambuco, uno dei più ricchi di cultura del paese, la cui capitale è Recife, la Venezia Brasiliana, bagnata da ben tre fiumi: Capibaribe, Beberibe e Jordào. Una città cui il tempo ha voluto lasciare un segno prezioso e indelebile con la Cattedrale di Sào Pedro dos Clérigos, costruita nel 1782, replica del Santuario di santa Maria Maggiore di Roma; con la Cappella Dorada, barocca, nella quale si ammira un ricco altare dorato intagliato e bellissimi dipinti sul soffitto; con la chiesa Nossa Senhora do Rosàrio dos Homes Pretos, arricchita da immagini settecentesche. Recife è una metropoli in crescita, dai ritmi frenetici, ma ciò che non corre mai è una romantica passeggiata sul lungomare della Spiaggia di Boa Viagem, tra invitanti bar e ristoranti e tranquille piscine naturali d’acque azzurre. Il Carnevale delle strade di Recife trascina la folla con la sfilata del Galo da Madrugada ( gallo della notte) e prosegue per tre giorni al suono dei ritmi di frevo e con le danze di maracatu, ciranda, caboclinhos, afoxé, reggae e manguebeat, un movimento culturale creato negli anni ‘90. A cavallo tra domenica e lunedì, nella Notte dei Tamburi Silenziosi, al Pàtio do Térco i Maracatus rendono omaggio agli schiavi morti in cattività. Tutti i giorni il mercato di Sào José offre originali manufatti di ceramica, corda, legno, pelle, paglia e pizzo a fusello. Per gli amanti delle immersioni la città offre incredibili avventure in fondo al mare,

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tra piscine naturali e un parco naufraghi con oltre 30 imbarcazioni. Le antiche imbarcazioni riposano a 58 metri di profodità e custodiscono infiniti segreti avvolti da coralli e alghe.

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I Terra de alegria e felicidade Al ritmo di Samba e Capoeira si visita Salvador De Bahia, l’antica capitale del Brasile, considerata la Roma nera per la sua cultura africana. La città è situata sull’estrema punta di una penisola, bagnata a nord dall’Oceano Atlantico, e si apre a sud sulla Baia de Todos os Santos. Salvador è la Terra De Alegria e Felicidade: i colori, le note musicali, i ritmi, gli odori, le spiagge, il mare, i pescatori, l’architettura barocca, i sorrisi smaglianti della gente, tutto a Bahia è coinvolgente! La forte influenza del popolo africano, le contaminazioni europee hanno reso nei secoli Bahia una terra mistica, ricca di folklore e cutura. Il Samba è la prima danza locale; la Capoeira è l’arte marziale dove non esiste

il contatto fisico ed è praticata a ritmo di musica; il Dendé è l’olio con cui si cucinano le diverse pietanze bahiane: qui tutto affonda le proprie radici nell’antico mondo africano. E poi ancora il Candomblé che è la religione maggiormente seguita il cui rituale prevede danze, colori, offerte a molte divinità; la Afoxé che è il ritmo musicale suonato dai di-

versi gruppi durante il gioioso e colorato Carnevale. Salvador, città inserita nel Patrimonio Culturale dell’Unesco, merita di essere scrutata e gustata in molti altri aspetti: il famoso quartiere Pelourinho, nel centro storico, raggruppa uno straordinario insieme di variopinti edifici coloniali del XVII e XVIII secolo. Un imponente ascensore, l’Ele-

Axebrasil approda in un Porto Seguro ituato nello stato di Bahia, a circa 700 km da Salvador, dal 1976 Porto Seguro è patrimonio storico nazionale e dall’anno 2000 è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale Naturale. Dal 2005 invece, questo splendido porto del nordest del Brasile, è una delle affascinanti mete proposte dal Gruppo Axebrasil, T.O. specializzato da oltre vent’anni nei viaggi in terra carioca. Le stupende spiagge, i colori della barriera corallina e il divertimento che si respira in ogni angolo della città, fanno sì che Porto Seguro mantenga ancora intatto un “Brasile” che non si trova più in altre famose località, una meta ideale per tutta la famiglia e per i turisti di ogni età. Di giorno è una stupenda cittadina sul mare, di notte si anima e si trasforma in una località ambita soprattutto da giovani, offre divertimento e allegria, tra danze, luci e colori, così come interessanti passeggiate tra negozi d’artigianato e delizie locali. Ma Porto Seguro è solo l’inizio di una fantastica avventura proposta da Axebrasil: il Brasile continua con Rio de Janeiro, Maceiò, Salvador de Bahia, Fortaleza e Recife. Tutte le destinazioni sono raggiunte ogni settimana con voli da Milano Malpensa operati per Axebrasil da Livingston, partner di fiducia dota-

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to di una flotta di Airbus 330-200 d’ultima generazione, con alti standard di sicurezza e comfort, ottimo servizio a bordo. Con l’esperienza acquisita negli ultimi anni, il T.O. milanese propone sia le destinazioni più tradizionali, sia quelle ancora poco note, sempre all’insegna del miglior rapporto qualità/prezzo per tutti i servizi offerti. Il Gruppo Axebrasil, oltre alla programmazione da catalogo, offre per tutto il Brasile un accurato servizio di consulenza, dedicato sia ai viaggi individuali che di gruppo, con particolare specializzazione per i gruppi incentive. Con Axebrasil sono tanti i modi di approcciare il continente carioca: chiave di lettura può essere la storia, la natura, l’avventura. La cartolina del Brasile firmata Axebrasil illustra un viaggio nei luoghi simbolo del Paese: il

calore di Bahia, il Cristo Redentore, le splendide cascate di Iguazu, la bellezza incontaminata della Foresta Amazzonica. Partendo con il Circuito Fuoristrada da Fortaleza, si attraversano piccoli villaggi di pescatori come Flexeira e Cumbuco, Jericoacoara e Parnaiba, fino a Barreirinhas, porta d’ingresso del Parco del Lencoi Maranhenses, con le sue enormi dune di sabbia bianca e le sue splendide Lagune di acqua dolce; infine San Luis con il suo affascinante centro storico. Axebrasil propone con un unico viaggio, il Circuito Brasile e Argentina: dal Pan di Zucchero alla Piazza del-

vator Lacerda, costruito negli anni ’30 in stile Art Deco, collega la Cidade Alta con la Cidade Baxia. Nella città alta trionfano la Cattedrale, la Chiesa Domenicana e la Chiesa di San Pietro. Nella piazza centrale sorge la casa di Jorge Amado, lo scrittore brasiliano più amato e celebrato. Nella cidade baxia ci si lascia catturare dal Mercado Modelo: uno spazio pittoresco dove, oltre ad acquistare originali prodotti d’artigianato, si può assistere a spettacoli di musica e Capoeira. Barra è la spiaggia della città, accogliente con i suoi bar e caffè che accompagnano la coinvolgente vita notturna. Tramonti da non perdere sulle spiagge di Pituba, Piata, Ipatoan e Praia do Forte; fanno da cornice distese di sabbia bianchissima, palme da cocco e colonie di tartarughe marine. Un gioiello incastonato nella Bahia de Todos os Santos è l’Ilha de Itaparica, dal paesaggio tropicale e le acque calde e azzurre: colori che completano il canovaccio della terra della felicità e dell’allegria.

l’Obelisco, dalla spiaggia di Copacabana all’Avenida 9 de Julio. Rio de Janeiro e Buenos Aires, due splendidi gioielli dell’America latina, quindici giorni tra l’allegria del samba e la sensualità del tango. Un’ ampia scelta di tour si snocciola attraverso tutto il Paese: Brasile Totale, Brasile Classico, Brasile Natura, Brasile Coloniale. Axebrasil allarga oltreoceano i propri confini: dalla selvaggia e magica Amazzonia alle isole mediterranee e frizzanti di Ibiza e Formentera, raggiunte da Malpensa con voli che operano da giugno a settembre. Da un capo all’altro dell’Oceano, a disposizione del viaggiatore c’è sempre il simpatico staff Axebrasil, pronto a soddisfare ogni richiesta e ad offrire soluzioni di qualità. Antonella Pino d’Astore

RICORDATI di rinnovare l’abbonamento per il 2009 c/c postale n°89133003

Montagna e benessere con Futura Vacanze e offerte di Futura Vacanze per l’inverno 2008 uniscono il soggiorno in montagna alle cure benessere. In particolare l’operatore propone per Natale e Capodanno di quest’anno pacchetti dedicati per Bardonecchia, in Val di Susa, e per Pejo, nel settore trentino della vallata del Passo dello Stelvio. Nella la prima località si trova l’Hotel Jafferau a 1.900 metri d’altitudine, direttamente sulle piste: un complesso nuovo, sobrio ed elegante che offre una vasta gamma di servizi, con la conveniente offerta dello skipass gratuito per soggiorni settimanali o pacchetto benessere per i non sciatori. Davanti all’hotel si trova la stazione della cabinovia BardonecchiaFregiusia, per cui è possibile muoversi con gli sci ai piedi. Un centro be-

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nessere con piscina coperta, sauna, vasca idromassaggio, sala fitness con attrezzi technogym accoglie i visitatori che vogliono dedicarsi alla cura del corpo. Qui è possibile prenotare alcuni trattamenti come il Pacchetto Beauty, Coccole lei & lui e Pure Skin. Futura Vacanze propone il pacchetto Natale a partire da 560 euro a persona per un soggiorno di 7 notti con trattamento di mezza pensione. Il prezzo include lo skipass per 6 giorni o il pacchetto benessere per i non sciatori. Il pacchetto Capodanno invece, prevede quote a partire da 840 euro a persona per un soggiorno di 7 notti con trattamento di mezza pensione. L’Hotel Pejo è situato in posizione tranquilla e soleggiata in prossimità del centro dell’omonima cittadina. Circondato dai

boschi della Val di Pejo, è ideale per chi vuole trascorrere una vacanza immersa nella natura e in piena tranquillità. Gli amanti dello sci troveranno ogni genere di opportunità grazie ai suoi 6 km di pista da discesa da 1.400 a 2.400 metri, oltre a diverse piste da fondo di varia difficoltà. La struttura si trova anche a 200 metri dagli impianti di risalita di Pejo, a pochi chilometri dagli impianti di MarilevaFolgarida, Madonna di Campiglio. I più avventurosi qui potranno cimentarsi in arrampicate sul ghiaccio ed esplorazioni del Parco Nazionale con le racchette da neve. Anche l’Hotel Pejo offre un centro benessere con sauna, bagno turco, vasca idromassaggio con acqua termale di Pejo, docce rivi-

talizzanti, dove è possibile farsi coccolare con trattamenti estetici specifici. Per l’Hotel Pejo, Futura Vacanze propone pacchetti settimanali Soggiorno + Skipass (Sky Inclusive) a partire da 430 euro a persona con trattamento di pensione completa. Inoltre, l’operatore offre in esclusiva la Formula Risparmio (baby ski inclusive), 1 o 2 bambini dai 2 agli 8 anni soggiorno più skipass gratuiti in camera con 2 adulti.

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Air One & Alitalia: un insolito matrimonio Segue da pag. 1 za stampa per la presentazione dei risultati 2006, Carlo Toto avvertiva: il 2006 è stato un anno di ulteriore sviluppo per Air One. Le scelte strategiche intraprese fra cui l’espansione del network a livello internazionale, e il rinnovo della flotta con aerei di proprietà e di ultima generazione, rafforzano il trend di crescita della compagnia e delle sua efficienza operativa”. E la stampa tutta in quei giorni era concorde nell’affermare che Air One stava affilando le sue armi in vista della vendita di Alitalia. La compagnia faceva di tutto per presentarsi come un vettore in crescita, capace di far fronte alle sfide che si prospettavano sul mercato italiano. A dicembre del 2007, per l’esattezza il giorno 20, sui principali quotidiani italiani apparve una pubblicità a colori, a pagina intera, di questo tenore: Quando l’Italia si impegna può volare alto. Per il futuro di Alitalia offriamo qualità, innovazione e competenze con un progetto imprenditoriale italiano centrato sugli interessi del Paese. Alitalia e Air One insieme diventeranno la quarta compagnia europea e saranno aperte anche ad una grande alleanza internazionale. Seguivano le seguenti cifre: 5,3 miliardi di euro sono gli investimenti che il nostro progetto destina al risanamento e al rilancio della compagnia di bandiera per i servizi sia di volo sia di terra. Per creare valore per l’azienda, ai suoi passeggeri,i suoi azionisti. E per tutte le persone che ci lavorano. 130 nuovi aerei, sono i nuovi aeromobili che entreranno in Alitalia entro i prossimi cinque anni. Per realizzare la flotta più giovane d’Europa che avrà 224 aerei. 32 rotte intercontinentali sono i collegamenti diretti dall’Italia verso il mondo per rispondere alle reali esigenze dei cittadini e delle aziende italiane. Per le rotte intercontinentali si partirà da Roma e da Milano. L’Italia non può rinunciare a giocare da grande protagonista nel panorama internazionale. Il nostro è un Paese che merita di volare alto. Era il mese in cui, nell’ambito della privatizzazione avviata dal Governo Prodi, la compagnia di Carlo Toto si trovava a confrontarsi con Air France. Quando poi venne annunciato che la scelta era caduta sul vettore francese, Air One era addirittura ricorsa al Tar per tentare di venir riammessa in gioco. Tutto insomma mostrava una compagnia pronta ad unire le sue forze con Alitalia per farne uscire un grande vettore, di cui venivano anticipate anche le dimensioni: l’annuncio come abbiamo visto parlava di “quarta compagnia d’Europa.” Tenuto conto di queste premesse, quanto è accaduto dopo è davvero incredibile. Il deal con Air France, come tutti sappiamo, è saltato, e a questo punto il passaggio più ovvio e obbligato che ci si sarebbe aspettati è che, tramite contatti diretti a livelli di vettori, si fosse

deciso per il merger che Air One aveva dichiarato di essere pronta a fare. Il che avrebbe risolto molti dubbi e avrebbe forse evitato i non pochi problemi che hanno fatto séguito alla vendita. L’unione fra due compagnie aeree è da sempre il passaggio più naturale per far uscire un vettore da una crisi, specialmente se nel Paese si dispone di una seconda aerolinea che si dichiara pronta al grande passo. In Brasile, a marzo del 2007, l’ultima arrivata, la GOL, fra l’altro una low cost, aveva acquistato e rilanciato il vettore nazionale di bandiera Varig la cui fondazione risaliva nientedimeno che all’anno 1927, per la cifra di 320 milioni di dollari. La Varig era nel Paese una istituzione nazionale alla pari di quanto Alitalia poteva esserlo per noi. Era davvero un passaggio impossibile l’assorbimento di Alitalia da parte di Air One? Per chi segue da vicino l’ormai pazzo mondo delle compagnie aeree, non ci sarebbe stato assolutamente nulla di cui meravigliarsi. Sarebbe stato un passaggio del tutto ovvio e naturale. Ma ciò non è avvenuto. Le cronache ci dicono che, ritornato Spinetta a Parigi con le mani vuote, nell’ambito del successivo tentativo di rilancio della vendita di Alitalia, quello in cui è intervenuta la cosiddetta cordata italiana, Air One è apparsa semplicemente come “uno” dei 16 partecipanti. Quindi, non solo niente merger diretto fra compagnie ma, incredibile a dirsi, ora che il vettore di Toto era l’unica compagnia aerea rimasta, e avrebbe potuto eventualmente porsi a capo della cordata italiana, la sua posizione, il suo ruolo, rimaneva inspiegabilmente in sordina. Inoltre, il fatto che nelle settimane delle aspre trattative si sentisse sempre e soltanto parlare delle nove sigle sindacali presenti in Alitalia, delle loro richieste e controproposte, contribuiva a dare l’impressione che per gli oltre tremila dipendenti di Air One, sia del settore aviation, sia dei servizi a terra, non fosse mai messo in discussione il loro posto di lavoro. E giungiamo così a fine ottobre, quando sulla stampa nazionale iniziano a trapelare, in sottotono, notizie del tipo:

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“Alla trattativa per l’acquisizione di Air One che dovrebbe confluire nella nuova Alitalia, mancano ancora le garanzie sui 55 aerei che verranno acquistati da CAI. Ma intanto è sorto un altro problema: anche per i lavoratori Air One è prevista la cassa integrazione e la mobilità” (Il corriere della sera, 27 ottobre 2008) Ma simili notizie venivano pubblicate nell’ambito della trattativa Alitalia, come se fossero ammennicoli di scarsa importanza, tanto da non meritare spazio nei titoli, che pure sono la parte che più attrae l’opinione pubblica. In poche parole, l’importante sembrava essere solo l’aspetto degli esuberi Alitalia; quelli eventuali di Air One assumevano il ruolo, per dirla alla 007, di

pedine sacrificabili. Le notizie su Air One scaturivano dalle azioni intraprese dalla rappresentanza sindacale Fit-Cisl del gruppo Airone, la quale aveva emesso un comunicato annunciando che non si consentiva “che nella ricerca di interessi spuri, alcune organizzazioni sindacali ed associazioni professionali di chiaro stampo Alitalia, consentano che cali sul personale di terra, assistenti di volo e piloti del gruppo AirOne la scure dei tagli occupazionali e della mortificazione professionale”. E, aggiungeva il comunicato Fit-Cisl: “Finalmente la CAI scopre le carte sulla situazione AirOne. Nel progetto mai del tutto chiarito si paventa la cassa integrazione per una società che attualmente vive una situazione completamente differente da Alitalia”. Val la pena anche ricordare come nel caso fosse stato scelto il piano Air France, Air One avrebbe proceduto per la sua strada, avvalendosi dell’accordo commerciale con Lufthansa, ma non si sarebbe minimamente sfiorato il problema occupazionale. Allora la domanda che inevitabilmente ci si pone è la seguente: per quale motivo un vettore deve farsi avanti, senza essere obbligato a farlo, se con questa azione mette a repentaglio il posto di lavoro dei suoi dipendenti? Questa è la domanda che avremmo voluto leggere sui giornali, magari al posto delle notizie sul tormentone nazionale circa le sorti di Malpensa. Così, oltre al fattore “spese per il contribuente italiano”, che come è noto era uno dei motivi per cui si sarebbe dovuto preferire l’accordo con Air FranContinua a pag. 12

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Segue da pag. 11 ce, ora si apriva il problema della sorte dei dipendenti Air One dei quali nessuno aveva mai parlato. Ed anche il fronte flotta, non era esente da sorprese. Al 31 marzo 2008, nel suo annuale survey, l’Air Transport World (ATW) così fotografava la situazione delle flotte di Alitalia e Air One: AIR ONE: B737 : A320 : A330 : Avro RJ: CRJ900: Totale:

ALITALIA: 30 14 1 1 10 56

B767 : B 777: A319 : A320 : A321 : MD11F: MD80 : Totale:

13 10 12 11 23 5 73 147

L’Air One aveva inoltre in ordinazione 46 A320 Quando a novembre viene reso noto il documento presentato dal nuovo vettore all’Enac per l’ottenimento del Certificato di Operatore (COA), si scopre che la flotta della nuova compagnia sarà composta da sei tipi di aeromobile: 23 DC9, 23 A321, 11 A320, 12 A319, 6 B767, 10 B777”. per un totale di 85 aerei. La cifra è inferiore al totale delle due flotte messe insieme. Poiché comunque l’Alitalia aveva in linea oltre settanta MD80 ben si comprendeva come si volesse fare a meno di questo aereo, ormai antieconomico. Ma ciò che non quadrava era il particolare che, in questa fase per l’ottenimento del COA, non vi era ancora traccia degli A330 e dei Boeing 737, mentre rimanevano in volo una ventina di MD80; inoltre a questo punto si proponeva la domanda sulla sorte della sussidiaria AirOne Cityliner e dei suoi 10 Bombardier CRJ900. Mettendo assieme questi tasselli si giunge alla conclusione che, malgrado il tempo trascorso, malgrado Air One in quanto vettore aereo avrebbe dovuto fungere da “capofila” della cordata acquirenti, malgrado Air One avrebbe dovuto fare sinergia con Alitalia, il mese di novembre si chiudeva con le flotte ancora separate e quindi con giochi che erano lungi dal potersi definire conclusi. Quando saranno messi assieme gli 85

velivoli Alitalia e i cinquanta di Air One vedremo cosa ne scaturirà, ma ci sembra comunque azzardato parlare di “quarta compagnia in Europa”. In questo clima di pesanti incertezze, martedì 12 novembre finalmente qualcosa si muove all’interno di Air One. In una lettera indirizzata al “Carissimo Presidente e Collega”, i lavoratori dell’Air One chiedono lumi e tengono a precisare come “E’ vero che lo scenario del trasporto aereo in Italia e nel mondo sta cambiando rapidamente, ma non certo per volontà di tanti anzi, come sempre accade, i cambiamenti avvengono per volontà di pochi influenzando la volontà di ‘tanti’. In questo caso e’ ovvio che noi ci sentiamo parte dei tanti e Lei e’ parte dei pochi. Ma la realtà Air One non è questa! Noi - ricordano i lavoratori dell’Air One - ci siamo sempre sentiti parte dei pochi, proprio come dei piccoli dirigenti, non impiegati, appassionati del nostro posto di lavoro, tifosi e difensori della nostra azienda, animati da uno spirito di corpo che e’ la nostra ‘ricetta vincente’. Ma se questa e’ la ricetta vincente - chiedono - perchè ne stiamo uscendo sconfitti? Considerato che, per un’azienda privata che si colloca in un mer-

Lettere al Direttore

Gent.ma Dott.ssa Comandè , facendo seguito al breve colloquio alla B.I.T. gradirei che Lei facesse un breve sondaggio presso le Agenzie di Viaggi per vedere se le commissione alberghiere vengono regolarmente pagate. A me capita che dobbiamo sollecitare più volte per avere una cosa che ci aspetta di diritto. E, molte volte (più in passato che ora) non si riceve nulla. Grazie della sua gentilezza. Saluti Giovanni Ceva Gold Travel – Valenza (AL)

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I sborsando una consistente cifra so-

lo per coprire i debiti; I trovandosi a trattare nella fossa dei

leoni, con ben nove sigle sindacali; I trovandosi una Air One (alleata di

Lufthansa) come concorrente, la quale Air France invece ora, ovvero fra qualche mese o anno: I troverà una Air One già confluita in Alitalia; I per l’acquisizione, oltre la quota di azionariato, non dovrà effettuare ulteriori esborsi per coprire le perdite, in quanto a queste ci pensano i contribuenti italiani; I e troverà inoltre la nuova compagnia con un contratto di lavoro già definito e ridimensionato. A quel punto Spinetta non potrà esimersi dal ringraziare tutti noi, dal Presidente del Consiglio all’ultimo dei cittadini italiani, per essersi dati tanto da fare nell’aver costruito con dovizia di particolari un prodotto a lei destinato. Antonio Bordoni

(l’articolo è stato chiuso alla data del 21 novembre 2008)

La Turchia promuove le novità B2B del 2009 a Turchia è senza dubbio una delle più interessanti destinazioni per il business. Sarà perché nel 2010 Istanbul erediterà il testimone di capitale europea della cultura e la città si sta preparando a questo grande evento, con progetti indirizzati ad azioni di politica culturale e con una trasformazione urbanistica che comprende tra gli altri la costruzione di nuovi centri culturali e congressuali. Negli ultimi anni Istanbul ha ospitato diversi eventi e manifestazioni congressuali internazionali; di conseguenza il settore MICE è divenuto molto importante per questa città che ospita i meeting internazionali di maggiore richiamo e la nomina a capitale della cultura sicuramente aumenterà notevolmente anche l’afflusso turistico leisure.

L

Segue da pag. 2 le cose. Forse non ti crederà e recriminerà nei confronti del settore, ma anche lui non può farci niente. Se vuole partire deve pagare quanto richiesto dal T.O.

cato libero e concorrenziale, la decisione di fondersi con la ex Alitalia in CAI e’ da interpretarsi, a malincuore, come una sconfitta, fa ancora più male la consapevolezza della precarietà del progetto Cai e l’amarezza di aver ingenuamente creduto di far parte di un’azienda sana e solida con notevoli prospettive di investimento e di crescita”. Nell’auspicare di “essere smentiti” e che “le trattative in corso con Cai prevedano garanzie di impiego e di trattamento economico”, i dipendenti dell’aviolinea privata chiedono chiarezza”. Se l’intera vicenda della privatizzazione di Alitalia non si può certo definire edificante, il capitolo in essa riservato a Air One lo è decisamente ancor meno. E tenendo conto degli ultimi sviluppi, ben si comprendono le parole che l’onorevole Pier Luigi Bersani ha rivolto al Ministro Giulio Tremonti il 10 settembre scorso nell’ambito dell’audizione sulla privatizzazione di Alitalia: “Noi non stiamo facendo una nuova Alitalia, stiamo facendo una nuova Air One!” Ora mettiamoci nei panni di Air France la quale nella primavera del 2008 avrebbe dovuto acquisire Alitalia :

Gentile Sig. Ceva, ho condotto il sondaggio da lei sollecitato ed ho appurato che la situazione da lei lamentata è comune anche agli altri agenti di viaggio. Ritardi su ritardi nei pagamenti, solleciti che rimangono senza risposta, sembrano essere la norma. Gli ADV, lamentano questa difficoltà nel farsi pagare le commissioni soprattutto da parte delle grosse catene alberghiere. Praticamente, per ottenere quei quattro soldi che spettano da contratto, bisogna spenderne altri fra telefonate e tempo dedicato al recupero crediti. E la bile…

Gentile Liliana, sono Valentino,amministratore della Flag srl, con Agenzia viaggi a Napoli,CASTVAL. Volevo chiedere se noi, vituperati Agenti di Viaggio sempre additati come colpevoli di tutto,si possa denunziare i tour operators inadempienti presso ASTOI o Camera di Commercio per

Secondo i dati ottenuti dal Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia, il numero di turisti internazionali arrivati in Turchia nel settembre 2008 è stato di 2 981 044 con un aumento del 6,49% rispetto allo stesso periodo del 2007. Gli Italiani presenti sono stati 73 196 confermando la Turchia la nuova ‘regina del

evidenziare i loro comportamenti e chiedere magari la loro cancellazione di Licenza e chiedere inoltre a costoro, a mezzo Tribunale, il risarcimento danni per la perdita di clienti insoddisfatti. So che siamo in Italia e non cerco la Città del Sole. Credo però che dovremmo trovare un sistema per tutelare i nostri interessi e la nostra immagine. Ti sarei grato se potessi ricevere suggerimenti e riuscire, attraverso Travelling Interline, a organizzare un forum di ADV per chiedere il rispetto dei contratti. Ti ringrazio per l’attenzione che vorrai dare alla mia richiesta e resto in attesa di un riscontro. Grazie. Valentino Valentini di Castromediano Flag Srl - Napoli

Caro Valentino, purtroppo hai detto bene, siamo in Italia e tutto è lecito e permesso, anche far perdere i clienti alle agenzie di viaggio.

Mediterraneo’. Antalya ha ottenuto il primo posto con il 40,47 % (1 206 548), Istanbul il secondo con il 20,52 % (611 645) e Mu€la si è confermata la terza città con il 16,51 % (492 058). La Turchia è un Paese che soddisfa i gusti sia di chi cerca una vacanza sofisticata all’insegna del lusso e del relax, sia di chi, amante del paesaggio, potrà apprezzare la sua natura eccezionale. La costa offre bellissime marine e meravigliose baie accessibili dagli yatchs, ma anche attività e sport come birdwatching, trekking, parapendio, rafting, immersioni e snorkeling. Inoltre, ci sono numerose stazioni sciistiche, le principali delle quali sono Kartalkaya, Uludag ed Erciyes.

I problemi fra ADV dettaglianti e T.O. sono all’ordine del giorno e so perfettamente che in caso di inadempienza contrattuale da parte del T.O. in caso di problemi riscontrati dai clienti nel corso di un viaggio, l’unico che ci rimette è l’ADV. Il cliente, infatti, se la prende nel 98 per cento dei casi con chi ha prenotato il viaggio – ossia l’agente di viaggio. Di certo si può fare una segnalazione all’Astoi, ma sul ritiro della licenza o sul risarcimento danni per la perdita dei clienti la vedo come un’utopia. Al momento non esistono normative che tutelino gli ADV sulla perdita dei clienti, né credo che sarà possibile applicare una sanzione ai T.O. inadempienti. Sicuramente in forum fra ADV e rappresentanti delle Associazioni di categoria dei T.O. potrebbero mettere in evidenza un problema che sta diventando sempre più macroscopico e antipatico in quanto è intollerabile perdere i clienti quando non si hanno delle colpe. Vedremo di organizzare qualcosa nel 2009. Vi farò sapere al più presto notizie sul forum.

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Segue da pag. 1 l’arcipelago. Lunga dieci chilometri e larga sei, raggiunge un’altezza massima di 516m a Pico do Facho, rilievo panoramico da cui è possibile ammirare l’intera isola. La sua peculiarità, oltre il mare cristallino e l’immensa spiaggia, è il clima asciutto. Mai troppo caldo, mai troppo freddo, è caratterizzato da un vento secco e da precipitazioni poco abbondanti. Così differenti, ma distanti tra loro solo 37 chilometri, sono le uniche due isole abitate dell’arcipelago di Madeira, regione autonoma del Portogallo, che comprende anche gli isolotti delle Desertas e delle Selvagens.

I L’esclusiva Porto Santo Il T.O. “I Viaggi di Atlantide”, da tre anni l’unico in Italia a proporre Porto Santo, ha inaugurato il 15 novembre scorso anche lo scalo su Madeira. Poco o per niente conosciuta al mercato turistico italiano, l’isola è una nuova scommessa per il T.O., che intende così rafforzare una presenza già significativa su quest’arcipelago. Il volo per le due isole avrà cadenza settimanale con partenza da Milano Malpensa. E’ operato dalla Neos, una delle compagnie più puntuali d’Europa. Il pacchetto standard proposto comprende tre notti presso il Dom Pedro Baja di Madeira, trasferimento in traghetto della durata di poco più di due ore e trenta, e pernottamento per altre 4 notti al Vila Balera di Porto Santo. Unico Atlantis Club a Madeira, il Dom Pedro Baja è un albergo a quattro stelle con formula all inclusive, che vanta una posizione strategica. Si trova, infatti, a Machico, il più antico paese dell’isola, a soli 5km dall’aeroporto e soprattutto è situato su una delle poche spiagge di sabbia nera, che come detto, rappresenta una vera rarità sull’isola. Stupisce meno la vicinanza del Vila Balera alla splendida spiaggia di Porto Santo. Anch’esso un quattro stelle, l’hotel si trova a 3,5Km dal centro e offre una serie molto ampia di attività alla propria clientela. Tra queste ricordiamo il diving center e un centro di Thalassoterapia con le più innovative tecniche di rilassamento e benessere, viste le note proprietà terapeutiche della sabbia e dell’acqua marina di Porto Santo.

I Madeira in alternativa a Malta e Cipro Come confermatoci da Lorenzo Greco, uno dei referenti commerciali de “I Viaggi di Atlantide” per la Lombardia, tra i motivi che hanno spinto il tour operator a puntare su questo tipo di soluzione, vi è la convinzione che si tratti di una strategia sinergica: “Mentre Madeira offre un tipo di visita non spiccatamente balneare, al contrario Porto Santo con la sua spiaggia e le sue caratteristiche potrebbe completare un viaggio dove escursioni e opportunità culturali maderensi si possano unire al relax e al mare di Porto Santo in un mix vincente. Siamo inoltre consapevoli che con un corretto lancio, l’inserimento nell’offerta di Madeira possa attrarre la clientela di destinazioni concorrenti come Malta e Cipro.“ Bisogna sottolineare però, che il nuovo catalogo dedicato a Porto Santo e Madeira offre una scelta molto vasta e diversificata sia di pacchetti viaggio che di strutture ricettive. Per poter rispondere alle diverse esigenze e alle varie tipologie di clientela “I Viaggi di Atlantide” propone soluzioni personalizzate che vanno dall’all inclusive al fly and drive. Tutto ciò si sposa perfet-

Alla scoperta di Porto Santo e Madeira con “I Viaggi di Atlantide” tamente con la filosofia del tour operator, che preferisce lasciare al cliente un ampio margine di flessibilità nell’organizzare il proprio viaggio. Ne è un esempio il trattamento di mezza pensione offerto da alcune strutture presenti nel catalogo, tra cui anche il Vila Baleira. In sostanza viene data all’ospite la facoltà di scegliere giorno per giorno se desidera effettuare in albergo il pranzo o la cena, lasciando la possibilità di organizzarsi il soggiorno come meglio crede. Anche per quanto riguarda le sistemazioni, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Solo per dare un idea, si va dal Dom Pedro Garajau, 3 stelle adatto a giovani e gruppi, fino al Melia Madeira o al CS Madeira, 5 stelle lusso per i più esigenti.

I Due isole, due diversi modi di praticare turismo Le attività e le escursioni da effettuare sulle due isole sono tra le più varie. Cominciamo con Porto Santo dove è d’obbligo il safari in Jeep con le guide del posto o “fai da te” con i quad, noleggiabili per l’intera giornata. Panorami mozzafiato e scorci che farebbero gola a tutti gli appassionati di fotografia, sono gli ingredienti per passare una giornata all’insegna della natura. Per chi pratica, altrettanto suggestivo è il campo da golf, i cui prati verdi si estendono fino ad arrivare a picco sull’oceano. Ovviamente è consigliabile a tutti una visita nel quartiere storico di Vila Balera famosa per i monumenti di navigatori. Il più importante è sicuramente quello dedicato a Cristoforo Colombo che soggiornò nella cittadina per circa un anno prima di intraprendere il suo viaggio verso le Indie che risultò poi essere il viaggio verso il continente americano. Come sottolineato prima, Madeira offre invece una vastità di attività ed eventi per numero e per tipologia diversa. Da visitare è la capitale Funchal con il suo mercato, la passeggiata mare, il centro e la teleferica che la collega alla parte più alta. Considerato che la rete stradale è ottima, con più di 120 gallerie (alcune delle quali scavate nella roccia), e strade che si inerpicano sugli scogli, il consiglio è quello di noleggiare una macchina per fare il giro dell’isola. Tantissimi sono i ristoranti dove assaggiare la cucina tipica maderense. Tra i piatti più famosi ricordiamo l’espadada, spiedini di carne alla griglia, il bolo do caco, pane casereccio con burro all’aglio fuso e l’espada, spatola impanata e cotta con la banana. Attenzione all’aglio! Da provare anche il famoso vinho de madeira, un tipo di vino liquoroso dal colore ambrato e dal sapore di caramello bruciato. Una menzione infine meritano gli avvenimenti

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culturali tra i quali il Carnevale e il Jazz festival di Funchal. Attualmente il flusso turistico generato da Madeira è di 1.200.000 presenze annue, escluse le navi da crociera (264 nel 2007). Il 33% dei turisti sono inglesi, il 33% tedeschi e il restante 33% in gran parte portoghesi continentali, poi spagnoli e nord europei. Gli Italiani che visitano Madeira ogni anno sono 7.000. L’auspicio di Antonio Giordano, responsabile del gabinetto informazioni e servizi per l’Italia, è che le presenze per il 2009 triplichino raggiungendo le 20.000 unità. Diversa è la situazione a Porto Santo dove le presenze italiane si attestano intorno alle 12.000 presenze l’anno con picchi durante l’ estate. Questo grazie soprattutto al lavoro di un tour operator che, come ricordato da Roberto Fioravanti, uno dei referenti commerciali de “I Viaggi di Atlantide” per il centro Italia, “spinge la destinazione da ormai tre anni con una cre-

scita costante fino ad una media di 146 passeggeri a settimana tra marzo e settembre.” Alla domanda su quali siano gli obiettivi futuri per queste destinazioni, Lorenzo Greco ci anticipa che “nella fase iniziale si prevede che il 15% dei passeggeri sceglierà come destinazione Madeira e l’85% Porto Santo. Le aspettative del T. O. sono di raddoppiare i numeri su Madeira arrivando al 30% contro un 70% di Porto Santo. Da Marzo c’è l’intenzione di aggiungere un altro volo settimanale da Roma. L’augurio è comunque quello di riuscire a generare una domanda tale da estendere il periodo di permanenza a 2 settimane: una a Madeira ed una a Porto Santo.” Molto interessante è anche la proposta sull’abbinamento capitale europea e soggiorno mare. Potendo utilizzare i voli di linea su Lisbona per l’andata e poi i voli charter in esclusiva per il rientro da Porto Santo, “I Viaggi di Atlantide” è in grado di offrire un pacchetto viaggio assolutamente innovativo per il mercato, offrendo di fatto due viaggi in uno. Visitare una capitale europea senza però rinunciare a qualche giorno di relax al sole.Il T.O. si sta muovendo anche in altre direzioni con l’uscita di ben sette cataloghi. Oltre al catalogo Porto Santo e Madeira e a quello dedicato al Portogallo, appunto, troviamo Africa, Europa, Oceano indiano, Brasile, Senegal e Gambia. Quest’ultima è un altro esempio dello spirito da pioniere che anima il tour operator. Scoprire nuove realtà al momento trascurate dal mercato turistico italiano per tramutarle nell’ opportunità di offrire alla propria clientela posti sconosciuti e affascinanti. Infatti, anche la Gambia come Madeira e Porto Santo, in Italia viene proposta al momento solo da “I viaggi di Atlantide”. Giuseppe Curti

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È pronta MSC Fantasia, la nave del futuro una nave concepita senza l’uso di barriere architettoniche e dall’eleganza più raffinata. Ampi spazi e ambienti speciali studiati per consentire ad ogni ospite di trovare la propria dimensione. MSC Fantasia è davvero la nave del futuro dove comfort e bellezza si coniugano perfettamente. È stato tutto studiato per permettere ai passeggeri di trascorrere una vacanza all’insegna del divertimento, del benessere, della buona gastronomia in un ambiente dove domina la raffinatezza. La nave ha luoghi di intrattenimento che soddisfano le varie età degli ospiti, così come la cucina, sempre molto variegata, mette d’accordo tutti i palati. Stile, design, tradizione, tecnologia e amore per il mare si fondono in un quadro armonico che trasforma ogni ambiente di MSC Fantasia in un vero capolavoro di architettura navale. MSC Crociere ha una flotta di 9 navi: l’ammiraglia MSC Poesia, la terza nave della classe “Musica”, MSC Orchestra, MSC Musica, MSC Sinfonia, MSC Opera, MSC Armonia, MSC Lirica, MSC Melody, MSC Rhapsody e propone itinerari in Mediterraneo tutto l’anno, in Nord Europa, Oceano Atlantico, Caraibi, Sud America,

Con questo motto l’azienda leader nel settore crociere lancia interessanti promozioni su tutta la sua prossima programmazione. In particolare, un’offerta davvero imperdibile per l’Oceano Indiano.

È

loggio, visite guidate, ecc…). Nel 2007 infatti, il 29,5% dei vacanzieri italiani si è rivolto ad un’agenzia per organizzare il proprio viaggio: il 21, 3 % ha acquistato un prodotto consigliato dall’agente (il 14,2% tramite catalogo ed il 7,1% attraverso altri canali) ed il restante 8,2 % si è servito di agenzie on line. E’ pur vero che un consistente 33,8 % si è rivolto direttamente alle strutture ricettive, acquistando nel 21% dei casi direttamente via internet, ma quando si parla degli italiani che vogliono andare all’estero la percentuale di quelli che si rivolgono alle agenzie sale fino al 41,7 %. Secondo Giuseppe Cassarà, Presidente della Fiavet, sono dati confortanti perché testimoniano sì

Oceano Indiano e Sud Africa. Nell’autunno 2008 e nell’estate 2009 saranno varate rispettivamente MSC Fantasia e MSC Splendida, le due navi più grandi mai costruite per un armatore europeo. Seguiranno MSC Magnifica nell’autunno 2009, MSC Meraviglia nel 2011 e MSC Favolosa l’anno successivo. Entro il 2012 MSC Crociere completerà la sua flotta, la più moderna al mondo, con un totale di 14 unità. MSC Crociere è attiva in varie iniziative per il riciclaggio dei rifiuti di bordo ed ha ricevuto dal CiAl nel luglio 2008 un premio speciale. La Compagnia è tra i fondatori del “Club Amici di Venezia”, è tra i primi sostenitori del progetto “Venice Blue Flag” per il controllo dell’emissione dei fumi delle navi per il quale è stata insignita del premio omonimo. Sarà l’unica Compagnia a ricevere da Bureau Veritas la certificazione “6 Golden Pearls”.

la crescita di un fenomeno con il quale ormai si devono fare i conti, che è l’inevitabile ed enorme offerta telematica, ma nello stesso tempo l’importanza del ruolo dell’agente. L’agente diventa infatti un “consulente”, cioè un esperto che può aiutare a muoversi nei meandri di un’offerta vastissima, ed un garante, perché rappresenta “tangibilmente” i propri prodotti. Interessante è anche un altro aspetto che la ricerca dell’ISNART mette in luce: sembrerebbero calare le prenotazioni last minute. Anzi, la politica dell’advance booking promossa da molte agenzie è risultata vincente, a dimostrazione che non sempre sono i prezzi stracciati ad orientare le scelte del viaggiatore. Cecilia Emiliozzi

Air Berlin premiata con il Word Travel Award 2008 Un nuovo successo in casa Air Berlin che si aggiudica per la seconda volta consecutiva il World Travel Award nella categoria “World’s Leading Budget Airline”. Altre candidate al titolo erano la compagnia low-cost inglese Easyjet e l’americana JetBlue Airways. l CEO dell’Air Berlin Joachim Hunold ha dichiarato: “Questo nuovo riconoscimento assegnato dalla giuria internazionale del World Travel

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e buone notizie sono forse anche più di 3, se si considera il fatto che in un momento di crisi generale del turismo il settore crocieristico sembra non solo tenere, ma addirittura crescere sempre di più. Ad ogni modo Costa Crociere diffonde le sue 3 buone notizie per chi sceglie una vacanza di questo tipo: promozioni eccezionali sulla prenotazione di una crociera su tutte le partenze invernali e della primavera/ estate prossime; nuovi vantaggi per le famiglie (i figli viaggiano gratis se in cabina con i genitori o a prezzi convenientissimi se si acquista una cabina a loro dedicata in aggiunta a quella dei genitori); abolizione del supplemento carburante su tutte le crociere in partenza dal 1 gennaio 2009 (per le prenotazioni effettuate a partire dal 4 novembre 2008). Inoltre, per chi usufruisce della formula “Prenota subito”, ovvero il considerevole anticipo nel prenotare, sono in programma numerosi incentivi e la possibilità di mantenere la prenotazione effettuata fino a 45 giorni dalla partenza senza pagare nessuna penale in caso di ripensamento. Ma l’of-

L

Intermediazione on line: un’opportunità in più per le Agenzie di Viaggio Segue da pag. 1

Cerchi buone notizie? Costa Crociere te ne dà almeno 3

Award conferma il successo mondiale di Air Berlin. Anche quest’anno il nostro concetto di full service ci ha fatto guadagnare punti rispetto alla concorrenza”. World Travel Awards sono stati istituiti nel 1993 e rappresentano uno dei maggiori riconoscimenti dell’industria turistica. Le classifiche vengono stilate in base al giudizio di 167.000 esperti del settore provenienti da tutto il mondo

ferta più appetibile è forse quella che riguarda la crociera nell’Oceano Indiano, il magnifico viaggio con la Costa Europa con partenze il 19 dicembre, il 2/16/30 gennaio e il 13/27 febbraio. Della durata di 16 giorni, l’itinerario inizia a Mauritius, l’isola dalle spiagge bianche e dalle piante secolari, prosegue alle Seichelles toccando Mahè, e riparte per il Kenya con l’opportunità di fare un safari e di visitare l’antica città di Mombasa. Lo scalo successivo è l’isola di Mayotte, dell’arcipelago delle Comore, circondata da incantevoli formazioni coralline. Il Madagascar e Reunion completano il viaggio. Il costo, per questi straordinari 16 giorni e 14 notti, parte da 1790 euro volo incluso. Con l’offerta “Magnifico Inverno”, le crociere di gennaio e febbraio danno la possibilità di uno sconto di ben 800 euro a cabina per le cabine interne ed esterne (escluse esterne superior e suite) a chi prenota entro il 15 dicembre. I ragazzi fino a 18 anni (massimo 2) in cabina con 2 adulti viaggiano gratis. C. E.

Code-sharing fra Jet Airways ed Emirates Jet Airways, primo vettore privato indiano, ed Emirates Airline, vettore internazionale con ampi servizi da e per l’India, hanno annunciato il piano congiunto di partnership che comprende code-sharing e un accordo per i rispettivi frequent flyer. al 15 dicembre 2008, i viaggiatori JetPrivilege di Jet Airways potranno guadagnare e riscattare miglia anche attraverso la rete internazionale di Emirates, con l'eccezione dei voli tra India e Dubai. Analogamente, i soci del programma Skywards di Emirates potranno guadagnare e riscattare miglia

su tutti i voli Jet Airways che operano in India. Emirates avvierà inoltre un accordo unilaterale di code-sharing con Jet Airways per i voli giornalieri da Mumbai e New Delhi da e per Dubai, offrendo ai passeggeri una maggiore connettività e migliori servizi tra l'India e Dubai. Jet Airways opera quotidianamente da Mumbai e New Delhi per Dubai a bordo del suoi Airbus A330-200 e B737-800, aeromobili dotati di due differenti classi: Première (Business) e Economica.

Brussels Airliners sarà il 22 membro di Star Alliance Votato dal Consiglio di Amministrazione l’ingresso della compagnia In occasione della riunione annuale del Consiglio di Amministrazione i CEO delle compagnie aeree membro di Star Alliance hanno accolto la richiesta di ingresso nell’alleanza di Brussels Airlines.

Brussels Airlines è la compagnia aerea del Belgio che offre la più ampia varietà di voli da e per la “capitale” dell’Europa. Con una flotta di 45 aeromobili, la compagnia aerea opera circa 300 voli giornalieri verso 55 aeroporti europei e 15 destinazioni in Africa.

A Lufthansa il 41,56% di Austrian Airlines Il Collegio Sindacale di ÖIAG ha dato il via alla vendita a Lufthansa delle quote ÖIAG in Austrian Airlines, pari al 41,56%. La firma del contratto ha avuto luogo dopo un incon-

tro del Collegio Sindacale di ÖIAG. L’accettazione dell’offerta Lufthansa è il risultato di un processo che ha avuto inizio il 13 agosto 2008 in accordo con le linee guida della UE in materia di privatizzazioni.

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