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SABATO 2 MAGGIO 2015

Una conversazione su Facebook tra lo speaker e il pacifista offende il sindaco. Processo a luglio

IL GIRONE DEI BANNATI

Bresolin e Marella, commenti pesanti sul teatro. Consales li querela Dario Bresolin è la più bella voce che Brindisi abbia mai avuto, speaker radiofonico e di centinaia di spot pubblicitari. Pino Marella un antifascista (sua stessa definizione) con venature pacifiste, con un amore per la Palestina che sostiene con invio di materiale di prima necessità agli abitanti della Striscia di Gaza e una passione viscerale per la musica. Entrambi sono stati rinviati a giudizio per aver offeso il sindaco Mimmo Consales con loro valutazioni scritte su Facebook e che hanno spinto il primo cittadino a denunciarli per diffamazione. Oggetto delle loro "esplicite" critiche la qualità della stagione organizzata d a l l a Fondazione " N u o v o T e a t r o Verdi". Bresolin e Marella saranno giudicati a luglio per aver offeso Mimmo Consales la reputazione di Consales. L'altra destinataria delle critiche "colorite" di Bresolin e Marella, la responsabile organizzativa della Fondazione Daniela Angelini, non ha presentato alcuna denuncia. Il sindaco Mimmo Consales il 20 luglio dello scorso anno si è presentato negli uffici della polizia postale di Brindisi con le stampate delle conversazioni che Bresolin e Marella hanno tenuto sulle pagine Facebook. I due ci andavano giù piuttosto duro sulle scelte degli artisti in cartellone. Conversazioni colorite su Facebook se ne vedono ogni giorno ma evidentemente Consales ha ravvisato in questa un eccesso di offese. Il procuratore aggiunto Nicola Ghizzardi ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per Bresolin e Marella con l'accusa di diffamazione. Polemica la reazione di Marella in un lungo post: "Con una velocità inusuale e sorprendente, un giudice del Tribunale di Brindisi mi rinvia a giudizio e fissa il processo per il 16 luglio, per aver nientepocodimenoche', offeso l'onore del sindaco di Brindisi. C'e' gente che aspetta giustizia da anni, mediamente un processo dura 3-4-5 anni invece in meno di 9 mesi eccomi rinviato a giudizio. Complimente giudice, ma un appunto lo devo fare: nel 1977 un suo collega mi ha sbattuto in galera accusandomi di

aver fondato una associazione sovversiva denominata Nuclei armati proletari e spingendosi in avanti con la fantasia scrisse sul mandato di cattura che la cellula da me fondata si chiamava P 38. Che fantasia, allora io da piu' di 35 anni aspetto che un giudice mi dica perche' mi arrestarono, mai una citazione, mai un rinvio a giudizio, mai un proscioglimento, mai una condanna, mai una parola per dirti che avevano preso un granchio, intanto quel giudice fece carriera, e invece io un po’ di galera e tanti problemi. Allora come funziona, da dove

Dario Bresolin

deriva sta velocita' sara' perche' il denunciante fa il sindaco? O e le denunce per diffamazione ai pseudopolitici hanno una corsia preferenziale". Anche Bresolin ha scritto sulla sua pagina ringraziando chi gli ha espresso solidarietà: "Sono

Pino Marella

stato cresciuto, anche da maestri, nella consapevolezza che ogni situazione va affrontata con criterio, dovizia di particolari, rispetto e determinazione. Sarà così anche questa volta. Grazie ancora". Il processo si svolgerà il 9

luglio prossimo. Entrambi gli imputati sono pronti a chiarire la propria posizione sottolineando la libertà d'espressione. Sarebbe bello che in quella sede le parti si chiarissero e si chiudesse tutto con una stretta di mano.

Il sindaco offese pubblicamente l’ex assessore. Poi scrisse una lettera aperta chiedendo scusa

Quando Ciullo querelò il sindaco Il sindaco Mimmo Consales era stato protagonista di una vicenda nella quale era lui il querelato mentre il denunciante era l'ex assessore comunale Massimo Ciullo. "Tu sei un testa di c…, quando finirò di essere sindaco ti verrò a trovare due minuti in studio", aveva urlato a Ciullo Consales, insieme ad un'altra serie di insulti che poco dopo l'altro aveva riferito ai carabinieri in una dettagliata denuncia-querela. La lite era avvenuta nel corso di una manifestazione a sostegno dei due marò trattenuti in India. "Offeso in piazza da Consales". E lo querela Ciullo si era recato in piazza Cairoli per aderire alla manifestazione. Si è avvicinato a un gruppo di presenti, in particolare a Mauro D'Attis, uno dei promotori dell'iniziativa, salutando tutti con un

buon giorno e stringendo la mano a chi gli era più vicino. C'era anche Consales che: "appena mi ha visto ha iniziato a irrigidirsi e cambiare l'espressione del suo volto, che è diventata sempre più

seria e cupa fino a indirizzare il suo indice della mano destra verso di me" e proferire il tris di offese che non è il caso di ripetere ancora.“ Questa la querela. Nello scorso mese di novembre, prima del processo, il sindaco ha scritto una lettera aperta con cui si scusava con Ciullo il quale, soddisfatto del cambiamento di rotta, ha accettato di ritirare la querela.


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