osservazioni PUE 12 + G

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OSSERVAZIONI AL PIANO URBANISTICO ESECUTIVO DEL COMPARTO 12 + G*

Circolo SEL Palo del Colle – Piazza della Minerva n. 6 http://sel-lab.palodelcolle.over-blog.it/ sinistraeliberta.palodelcolle@gmail.com


Osservazioni al PUE comparto 12+G* - Sinistra Ecologia Libertà

1. Assenza di partecipazione e scarsa trasparenza Secondo la pratica consolidata nel Comune di Palo del Colle, la fase della partecipazione della cittadinanza alle scelte urbanistiche è stata ridotta alla presentazione delle osservazioni. In questo modo si è escluso il coinvolgimento della popolazione che non dispone delle conoscenze e dei mezzi per accedere ed interpretare gli elaborati tecnici. Nonostante le indicazioni della normativa regionale1 e le raccomandazioni dell’Assessorato Regionale all’Assetto del Territorio continuano a persistere pratiche finalizzate ad escludere la cittadinanza dalle scelte relative al territorio. Il coinvolgimento della popolazione attraverso conferenze e dibattiti avrebbe prodotto delle scelte condivise che aiutano a percepire la cosa pubblica come di appartenenza di tutti e non di nessuno. Il Piano Urbanistico Esecutivo, sia che operi all’interno di contesti già urbanizzati che per realizzare nuovi impianti insediativi, deve rendere esplicite le scelte e i contenuti, attraverso opportuni elaborati anche finalizzati a favorire pratiche partecipative, in merito al rapporto con l’ambito in cui si inserisce il PUE e le relazioni che il progetto realizza con il contesto: il sito, i segni del territorio, le invarianti strutturali, le preesistenze, i contesti limitrofi. Inoltre le tavole pubblicate sull’Albo Pretorio On-line erano incomprensibili e successivamente non si è proceduto a ripubblicarne copia più leggibile in formato digitale ma si è data esclusivamente la possibilità di prendere visione degli elaborati presso la sede municipale. Solo a seguito di esplicita richiesta è stato possibile ricevere copia digitale di parte degli elaborati. In questo modo si è contravvenuto alla legge sulla trasparenza e massima diffusione degli atti amministrativi. Si chiede di far ripartire l’iter procedurale di formazione e approvazione del PUE coinvolgendo la cittadinanza nella progettazione degli spazi verdi e delle zone adibite a servizi secondo le istanze e le esigenze del quartiere. Contestualmente si chiede di dare ampia diffusione degli elaborati in formato digitale in modo da rendere agevole la visione da parte di tutta la cittadinanza.

2. Non conformità del PUE alla legislazione regionale: mancanza di elaborati Lo “Schema di Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG) – criteri per la formazione e la localizzazione dei Piani Urbanistici Esecutivi (PUE)” normato dalla Legge Regionale 27 luglio 2001, n. 20, art. 4, comma 3, lett. b e art. 5, comma 10 bis, elenca in maniera puntuale quali sono gli elaborati fondamentali del PUE. Si riporta fedelmente quanto elencato nella suddetta legge nella Parte I –Elaborati tecnici: “Pertanto, elaborati minimi del PUE sono i seguenti: -

relazione illustrativa con specifici riferimenti alle previsioni e prescrizioni del PUG/S e del PUG/P;

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Legge Regionale 27 luglio 2001, n. 20, art. 4, comma 3, lett. b e art. 5, comma 10 bis

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stralci degli elaborati del PUG/S e del PUG/P attinenti all’area del PUE e al suo intorno significativo, comprensivo della individuazione delle invarianti strutturali, del contesto di appartenenza e dei contesti limitrofi;

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planimetrie del PUE ridotte alla scala delle tavole del PUG;

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rappresentazione in tre dimensioni del PUE, comprensiva dell’intorno urbano;

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rappresentazione georiferita del PUE su Carta Tecnica Regionale;

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rappresentazione del PUE su mappe catastali;

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progetti schematici delle urbanizzazioni primarie e secondarie;

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studi compositivi e tipologici, con profili e sezioni in scala tecnicamente adeguata;

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suddivisione in unità di intervento minimo delle aree edificabili; specificazioni in ordine ai materiali, al verde e agli elementi di arredo urbano;

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elenchi catastali della proprietà ricadenti nel PUE;

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norme urbanistico-edilizie per la realizzazione del PUE;

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relazione finanziaria con l'indicazione sommaria degli oneri da ripartire tra il comune ed i privati.”

Nelle tavole presentate mancano: -

rappresentazione in tre dimensioni del PUE, comprensiva dell’intorno urbano;

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rappresentazione georiferita del PUE su Carta Tecnica Regionale.

Chiediamo di integrare la documentazione presentata con gli elaborati mancanti per dare completezza al PUE.

3. Riprogettazione degli standard Della superficie destinata allo standard interna al comparto 12 ben 3740mq vengono computati all’interno delle aree a servizi e a verde pubblico mentre in realtà sono destinate a viabilità interna al quartiere. In questo modo inoltre si frazionano le aree destinate agli standard che diventano meno fruibili poiché interrotte dalla viabilità (Fig. 1).

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Fig. 1: Progettazione del comparto 12 con l’evidenziazione dell’area sottratta agli standard

Si chiede di ridisegnare il comparto in modo da ridurre al minimo la viabilità e da eliminare la frammentazione delle aree destinate agli standard; quindi si chiede di riprogettare il verde attrezzato e la zona a servizi eliminando la viabilità laterale e dando una stretta connotazione di zona pedonale (Fig. 2). In questo modo si potrebbe creare un punto di singolarità che funga da elemento identitario all’interno del quartiere che è cosa ben diversa da qualche aiuola. Si chiede di specificare a cosa è destinato l’edificio che ricade nell’area a servizi e si chiede di aumentare il livello di dettaglio della progettazione. Sarebbe opportuno valutare la destinazione d’uso di tale edificio analizzando le esigenze di quartiere e coinvolgendo la cittadinanza mediante forum e dibattiti.

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Fig. 2: Situazione attuale del comparto (in alto a sinistra) e possibili riprogettazioni del comparto, mantenendo viale Ionio e riposizionando gli standard

4. Urbanizzazioni 4.1 Urbanizzazioni primarie Fra le urbanizzazioni primarie non è prevista la realizzazione di condutture di fogna bianca; si chiede di progettare e realizzare la fogna bianca o sistemi per la raccolta delle acque meteoriche per evitare il ristagno in superficie delle acque meteoriche.

4.2 Urbanizzazioni secondarie Le urbanizzazioni secondarie sono a carico del Comune di Palo del Colle mentre i compartisti hanno solo l’obbligo di cedere al Comune le aree destinate a tale urbanizzazione. Data la difficoltà finanziaria del Comune di realizzare tali urbanizzazioni si verrebbero a creare dei vuoti urbani e non si realizzerebbe il mix funzionale alla base della logica dei comparti. Poiché il fine del comparto perequato è quello di creare delle porzioni di territorio dotate di servizi si chiede che i compartisti si assumano l’onere di realizzare le urbanizzazioni secondarie in modo da rendere il comparto funzionalmente autonomo.

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5. Viabilità 5.1 Accessi Carrai Sono previsti una serie di accessi carrai su una strada non esistente e quindi, qualora venissero realizzati gli edifici secondo questo progetto, i proprietari delle abitazioni dovrebbero passare in modo abusivo sulla proprietà altrui per accedere ai garage (Fig. 3).

Fig. 3: Localizzazione degli accessi carrai su viabilità non esistente

Chiediamo di riprogettare la viabilità interna al quartiere in modo che gli accessi carrai non si attestino su strade non esistenti ed esterne al comparto 12.

5.2 Percorsi pedonali e ciclabili Manca la progettazione esecutiva dei percorsi pedonali con le relative rampe per disabili e di quelli ciclabili come espressamente indicato dall’art. 27 delle NTA del PUG. Il percorso pedonale intuibile dalle tavole è tortuoso, discontinuo e ostacolato sia dalle presenza degli accessi ai box sia dai parcheggi lungo le strade (Fig. 4); la larghezza del marciapiede lungo le strade previste dal PUE appare essere2 di 1,5 metri in luogo dei 2 metri minimi previsti dalle NTA del PUG.

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Misura approssimativa ricavata dalla scala di rappresentazione degli elaborati grafici.

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Fig. 4: Percorsi pedonali progettati e probabili con evidenziazione delle intersezioni con il percorso delle autovetture

Alla luce di queste osservazioni si richiede che: -

“nelle planimetrie di PUE (Viabilità di progetto, 1/5.000), siano indicate con apposita simbologia il percorso di piste ciclabili, da realizzare all’esterno della sede carrabile, proteggendo nei modi opportuni gli incroci con la viabilità carrabile” come esplicitamente evidenziato dall’art. 27 delle NTA del PUG;

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i suddetti percorsi siano quanto più lineari possibili evitando le intersezioni con i percorsi delle autovetture in fase di parcheggio o di accesso ai garage;

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“nelle nuove strade previste dal PUG la dimensione dei marciapiedi non deve essere inferiore a m 2,00” come da art. 27 delle NTA del PUG;

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“le strade urbane di nuova costruzione dovranno sempre prevedere ai loro margini marciapiedi pedonali di adeguata ampiezza, e comunque di larghezza non inferiore a m 1,50” come da art. 27 delle NTA del PUG.

5.3 Larghezza sede carrabile La dimensione della sede carrabile viene conteggiata a filo parcheggi e non a filo marciapiedi: in questo modo si considera in modo erroneo la larghezza della sede carrabile poiché viene inclusa anche la larghezza dei marciapiedi. La larghezza reale della sede carrabile è di 10,4 m. e non di 12 m. come dichiarato. Tale discrepanza diventa ancora più marcata nella viabilità interna al comparto dove ad una larghezza dichiarata di 10 m. corrisponde una larghezza reale di 7 m. ( Fig. 5). 7


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Chiediamo di riprogettare il lotto in modo da aumentare la larghezza della sede stradale a quella dichiarata senza per questo diminuire la larghezza dei marciapiedi.

Fig. 5: Larghezza reale delle strade

6. Realizzazione di negozi e uffici Nel PUE, benché venga calcolata la volumetria da destinare a uffici e negozi, tale volumetria non è localizzata in maniera puntuale; in questo modo non si obbliga i proprietari degli immobili ad individuare i volumi da destinare a negozi e uffici e si rischia di perpetuare l’attuale condizione di zona dormitorio che caratterizza il quartiere Spirito Santo. Inoltre non è prevista una apposita

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tipologia di edificio idoneo a ospitare i locali non residenziali e quindi che non presenti il dislivello di 80 cm. che impedirebbe l’agevole accesso di tutti ed in particolare dei disabili. Si chiede di individuare in modo specifico dove saranno ubicati i negozi e gli uffici relazionandoli alle zone a verde e ai servizi così da garantire il mix funzionale; si chiede di progettare in modo adeguato tali edifici in modo da eliminare le possibili barriere architettoniche.

7. Edilizia economica e popolare Il Comune di Palo del Colle è proprietario di una volumetria di edifici residenziali pari a 2431 mc pari a circa 10 appartamenti da 80 mq; si chiede di destinare la volumetria spettante al comune di Palo del Colle ad edilizia economico popolare in modo da garantire l’inclusione sociale.

8. Assenza di progettazione del comparto G* Non è presente alcun elaborato grafico finalizzato a progettare il comparto G*. L’area ricompresa nel comparto G* è destinata a “Verde urbano-Parco” poiché in questa zona ci sono problemi connessi al ruscellamento delle acque meteoriche ed è quindi preclusa l’impermeabilizzazione del suolo. L’art.33 delle NTA del PUG prevede che tale aree siano destinate “al tempo libero e allo svago all’aperto”. Appare evidente che, affinché le aree siano fruibili per tale scopo, sono necessari una serie di interventi. Infatti l’art.33 prevede la realizzazione di “nuovi impianti arborei per la creazione di parchi e giardini”. Nel PUE questo aspetto è assente quindi si chiede di integrare le tavole presenti con uno studio della vegetazione esistente e la progettazione di nuove alberature e percorsi pedonali che rendano realmente utilizzabili tali zone. Lasciare le aree nell’attuale condizione di degrado sarebbe una occasione persa per il comune di Palo del Colle per dotarsi di quei servizi indispensabili per migliorare la qualità della vita della cittadinanza.

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