Settimana della cultura

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LA SETTIMANA DELLA CULTURA

TEATRO ROMA (Via Umbertide 3 - Roma)

doppio spettacolo ore 10:00 e ore 19:00 prezzo studenti € 7,00 in matinée - € 10,00 in serale martedì 2 febbraio 2016

PIETRO LONGHI – FELICE DELLA CORTE

I FRATELLI (Adelphoe) di TERENZIO regia di Silvio Giordani e con Pierre Bresolin, Ariele Vincenti, Danilo Celli, Filippo Valastro, Annachiara Mantovani, Guido Goitre, Olimpia Alvino Terenzio usa uno stile ed un linguaggio sobrio, naturale, all’insegna della compostezza e della semplicità evitando espressioni popolari e volgari. Lo spettatore è coinvolto emotivamente nelle vicende, prova le stesse emozioni dei personaggi e l’autore non consente procedimenti “metateatrali” cioè non vuole che venga mai interrotta l’illusione scenica e al contrario di Plauto che tendeva solo a divertire, cerca di trasmettere un messaggio morale. Nasce, insomma un’attenzione sociale che allora era una vera e propria rivoluzione culturale con dentro un messaggio di HUMANITAS. “…homo sum, humani nihil a me alienum puto…” (sono un uomo e niente di ciò che è umano considero a me estraneo…). Aprirsi agli altri, rinunciare all’egoismo, comprendere i propri limiti ed essere indulgente nei confronti degli errori degli altri: in una parola essere tolleranti e solidali. La nuova comicità non è più nella battutaccia o nell’intrigo e risiede più nel sorriso che nel riso, un sorriso talvolta venato di riflessione e meditazione.

mercoledì 3 febbraio 2016

CATERINA COSTANTINI - LORENZA GUERRIERI

FEDRA

di SENECA regia di Silvio Giordani e con Danilo Celli, Carlo Ettorre, Vita Rosati, Giulio Clerici

Fedra - Fedra è divenuta nei secoli il simbolo della passione amorosa che oggi assume su di sé le ferite di un mondo, quello femminile appunto, che non ha ancora potuto esprimersi liberamente circondato come è, da sempre, da incomprensione e solitudine. Nata accanto al labirinto costruito dal padre Minosse, entra nel suo dedalo personale e accecata dalla passione vi si smarrisce. In fondo è lei stessa il labirinto, come è da sempre un labirinto il cuore di ogni donna di oggi o di ieri, maga, femmina o lupa che sia. E non c'è filo d'oro che possa ricondurla indietro. Fedra è anche la rappresentazione di quella vertigine che può impossessarsi di noi in qualsiasi momento, è la belva istintiva e predatrice che cova in ognuno di noi e non può mai essere eliminata del tutto dalla vita civile.


giovedì 4 febbraio 2016

PIETRO LONGHI – CARLO ETTORRE

PLUTO

di ARISTOFANE

regia di Silvio Giordani

e con Paolo Perinelli, Vita Rosati, , Olimpia Alvino,Giulio Clerici, Filippo Valastro, Annachiara Mantovani, Danilo Celli, Pierre Bresolin, Guido Goitre Le condizioni in cui maturò questa commedia sono quelle drammatiche di un dopoguerra. Atene è sconfitta. In città chi più soffre è il popolo, sono le classi meno abbienti, i contadini. I disonesti, invece, trionfano, pescano nel torbido e si avvantaggiano come è proprio di tutti i tempi di decadenza e di sventure. Aristofane sentiva che il suo posto era accanto ai diseredati e agli onesti e immaginando questa commedia sognò che Pluto, il dio della ricchezza, non più cieco, abbandonasse le case dei ricchi ingiusti e trafficanti e prendesse dimora presso i poveri, gli onesti e i contadini. Sarà un nuovo mondo. Ma funzionerà? O sarà solo una favola, un bel sogno irrealizzabile? Ancora oggi ce lo chiediamo.

venerdì 5 febbraio 2015

PIETRO LONGHI – PAOLO PERINELLI

LA DONNA DI SAMO di MENANDRO regia di Silvio Giordani e con Annachiara Mantovani, Danilo Celli, Pierre Bresolin, Guido Goitre, Olimpia Alvino La donna di Samo del titolo è Criside, già etèra e poi compagna di un benestante Demea, mercante di Atene. Attorno alla figura della donna ruotano le vicende di due famiglie in un intreccio di amori, equivoci e inganni che si scioglie nell'immancabile lieto fine. Menandro è abilissimo nel descrivere le tensioni, la fragilità, le astuzie della "nuova società" ateniese verso la fine del IV° secolo a.C. L'opera può essere definita una vera commedia degli equivoci e, nonostante tutti si comportino in assoluta buona fede e manchi la figura del malvagio, la situazione rischia sempre di precipitare. La Grecia di Menandro guarda dentro di se in una introspezione quasi attonita e la famiglia, o meglio il microcosmo familiare diviene il punto focale dell'indagine poetica.

Info e prenotazioni: Botteghino 06 785.06.26 dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 20.00 Responsabile coordinamento scuole Roberta Di Cristina 3403876848 Secondarie I° e II° grado e Botteghino Alessia Comin 3487890213.

Email teatroitaliascuole@libero.it; info@ilteatroroma.it


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