Intervista a Marino

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POLITICA

Sabato 8 Ottobre 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO |

Lo sberleffo

CONFALONIERI, IL SÌ E I GIOVANI D’OGGI » FQ

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IL COLLOQUIO con Fedele Confalonieri, ci informa giudizioso il cronista del Corriere della Sera, s’è svolto nella sede romana di Mediaset. Giusta precisazione, perché il sospetto che il vecchio sodale di Berlusconi parlasse in uno di quei mercati rionali in cui i vecchietti sbraitano contro immigrati e delinquenti era fondato. Dice: “È un Paese affitto dai parassiti”. Dice: “Dai furbetti del cartellino a quelli del capitalismo

Q

ualcuno ha detto: “Roma ha due papi e due sindaci”...

No, Roma ha un sindaco del Movimento 5 Stelle, a cui i consiglieri del Pd hanno consegnato la città.

“Cari dem, guardatevi allo specchio. La Raggi ora ha nemici potenti”

Si sente ancora più defraudato di prima? È stato un golpe?

creare un parco fluviale sul Tevere, fra la Salaria e la Flaminia, dove realizzare il Villaggio Olimpico, che poi sarebbe diventato la Cittadella della Giustizia. Con quel progetto, sono sicuro che Roma avrebbe vinto.

Sono state defraudate, violentate, le romane e i romani, che avevano scelto un sindaco e che avevano diritto di valutare il suo operato dopo cinque anni. Purtroppo, qualcuno ha pensato di poter cancellare il loro voto andando a firmare da un notaio, facendo non tanto un torto a me, quanto a quelli che mi avevano votato.

Che cosa consiglia all’assessore all’Ambiente, indagata, Paola Muraro? Dov r e b b e d imettersi?

Cosa direbbe a Matteo Orfini, commissario del Pd romano, se lo incontrasse faccia a faccia?

Non avrei nulla da dirgli.

L’ATTACCO AL TG1 Nel mirino il direttore Orfeo CONFERENZA stampa di Ignazio Marino: l’ex sindaco di Roma chiede se tra i giornalisti c’è qualcuno del Tg1. Nessuno risponde. “Un grande direttore come Mario Orfeo, già dipendente dell’ingegner Caltagirone, ha seguito con grande attenzione tutto – dice –: la Panda rossa, gli scontrini, i funerali dei Casamonica, aprendo ogni sera il Tg1 con queste notizie. Addirittura nei casi in cui c’erano i bombardamenti in Siria. Probabilmente ora si sta occupando della guerra in Afghanistan”. Nell’edizione delle 13.30 del Tg1, il servizio sull’assoluzione di Marino è chiaro e dettagliato: nell’ultima parte, si parla del fatto che le due inchieste avevano “contribuito” a portare Marino “sulla strada” delle dimissioni. Dimenticandosi (diversamente da come poi accadrà nell’edizione delle 20.30) di citare il fatto che Marino fosse stato sfiduciato da 26 consiglieri.

...e a ognuno dei consiglieri “del notaio”?

Penso che ognuno abbia il dovere di guardarsi allo specchio e farsi un esame di coscienza. E non dubito che lo faranno. Dopo un anno qual è il suo giudizio sulla città?

È una città che ha subito dei traumi fortissimi, che si potevano evitare. Avevamo innescato dei processi virtuosi che avevano iniziato a produrre i loro frutti, e che purtroppo sono stati colpevolmente interrotti. Per esempio, è stato interrotto il percorso di alienazione di tutte quelle aziende che non servono alle romane e ai romani, sottraendo così risorse alla riparazione delle strade, agli asili nido, all’illuminazione della città, all’assistenza ai più deboli. Oggi è una città che fatica moltissimo, che stenta a ripartire. La sindaca Virginia Raggi

della disoccupazione (altrui). Il fedele Fedele è la vocina angelica che soffia all’orecchio del malandato Silvio la parolina “Nazareno” (nel senso di Patto del) e auspica la vittoria del Sì al referendum (“la Dc sembrava che non la votasse nessuno... come oggi fa fino dire Io voto No. Siete sicuri dei sondaggi?”). Tossetta, un paio di madonne sui “parassiti”, i giovani, l’Europa ed è partita una paginata. Certo che le zucchine ormai costano una tombola. Ai miei tempi invece...

Ignazio Marino “Parlo con D’Alema e voto No al referendum. Dovere morale tornare in gioco”

L’INTERVISTA

» GIAMPIERO CALAPÀ

protetto. Si è smarrita l’etica del lavoro e s’è perso lo spirito dell’intrapresa” (nota a margine: il tizio di Mediaset che ti fa la predica su “etica” e “capitalismo protetto” non ha prezzo). Dice: vabbè la crisi, ci sarà pure, ma ai miei tempi i giovani avevano voglia di lavorare. Dice: c’è gente che se la prende con l’Europa, “ma scherziamo? io ho visto la guerra...”. L’Europa ci ha salvato dagli “ismi”, misteriosa entità che a Confalonieri fa assai più paura

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dice di esser sotto attacco dei poteri forti. Condivide?

Non lo so. Certo che dicendo brutalmente no alle Olimpiadi deve essersi fatta dei nemici molto potenti.

Nemici Il premier Matteo Renzi e Ignazio Marino

Le dispiace per questa rinuncia olimpica? Lei l’avrebbe portato fino in fondo il progetto “Roma 2024”?

Mi sono sempre impegnato per la candidatura di Roma alle Olimpiadi, con un progetto che permettesse alla città di avere un lascito utile per le generazioni future. Con l’a ss essore all’urbanistica Giovanni Caudo avevamo messo a punto un piano per

come l’eliminazione del Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, ndr), ma non mi sembrano sufficienti per sostenere la riscrittura di 47 articoli. Non è, la sua, solo una ripicca contro Renzi? Ha sentito Massimo D’Alema, leader del “No”? E il professor Romano Prodi, che invece non si è pronunciato?

Non entro in vicende che S t i a m o p a rnon mi riguarlando della dano e che non Non capisco alcune Co sti tu zio ne conosco. Ma la della Repubperdita del di- scelte della sindaca b l i c a , d e l l a rettore gene- su rifiuti e aziende: Carta che unirale Alessansce tutti gli idro Filippi e colpe volmente taliani: non del presidente interrotti alcuni può esser ogDaniele Fortigetto di nesni, che aveva- processi virtuosi sun personano dato un lismo. Quanto nuovo indiriza D’Alema, ho zo alla raccolta e allo smal- sempre avuto con lui un ottimento dei rifiuti, sarà dif- timo rapporto da quando laficile da riparare. voravo e vivevo negli Stati Al referendum costituzio- Uniti ed è normale che ci si nale voterà No? senta. Non ho idea di come Voterò No con convinzione, voterà il professor Prodi, perché ritengo questa ri- apprezzo molto la sua scelforma un passo in- ta di non pubblicizzare le dietro. Trasforma sue intenzioni. il Senato, che io aHa detto che proseguire il bolirei, in una Casuo impegno politico a mera di serie B, questo punto è “un dovere generando un imorale”: in che modo inbrido inutile. È tende ricominciare? Si riuna proposta prenderà la tessera del Pd? di riforma che Parteciperà al prossimo toglie spazi di Congresso del partito? de mo cr az ia La tessera del Pd non ce l’ho ai cittadini. più, mi sono preso un anno Ha anche ele- di riflessione. menti positivi, © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rimborsopoli, Cota graziato per le mutande verdi » ANDREA GIAMBARTOLOMEI Torino

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l reato non sussiste. Il rimborso delle “mutande verdi” era legittimo, così come quello di altri beni che per l’accusa non rientravano, invece, tra le spese dei gruppi politici. I giudici del tribunale di Torino, presieduti da Silvia Bersano Begey, hanno assolto l’ex presidente del Piemonte Roberto Cota (Lega Nord), 14 ex consiglieri e la figlia di uno di loro, accusati a vario titolo di truffa, finanziamento illecito e peculato per i rimborsi delle “spese folli”. Spese che forse, per i

L’ex governatore del Piemonte era accusato di peculato “Una falsità diffusa con una operazione di palazzo” magistrati, tanto folli non erano. Soltanto dieci eletti della passata legislatura hanno ottenuto condanne, da un minimo di 4 mesi fino a un massimo di 3 anni e 10 mesi. È la pena inflitta a Michele Giovine, colpevole di peculato per 14mila euro (sui 114mila contestati), condannato a risarcirne 15mila alla Regione Piemonte e interdetto “in perpetuo” dai pubblici uffici. Ex consigliere dei “Pensionati per Cota”, è

già stato condannato definitivamente per le firme false a sostegno della sua lista, che provocarono l’annull amento dell’elezione del governatore verde. A COTA, imputato per pecula-

to, i sostituti procuratori Avenati Bassi e Gabetta contestavano rimborsi illeciti per 25.410 euro tra pasti e consumazioni al bar (21mila euro), regali di nozze, sigarette, dvd,

cravatte, orologi e anche per un costume da bagno color kiwi acquistato a Boston, trasformato poi giornalisticamente in “mutande verdi”. , “Una falsità tirata fuori da chi voleva buttarmi giù e purtroppo ci è riuscito con una operazione di palazzo”, ha dichiarato Cota incassando la solidarietà dei suoi compagni di partito, ma anche di esponenti dei Radicali e del Pd. Tra i colpevoli, anche Andrea Stara, po-

Il leghista Roberto Cota

litico del Pd condannato a tre anni e quattro mesi per un peculato di quasi 20mila euro e finanziamento illecito di alcuni politici dem torinesi da 10mila euro. Anche per lui i

giudici hanno stabilito l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici. I restanti politici condannati sono ex consiglieri del Pdl e dell’Udc. Nel corso dello stesso procedimento, nel 2014 altri indagati avevano optato per il patteggiamento, mentre quattro sono stati condannati in abbreviato. Molti di loro hanno deciso di restituire i rimborsi contestati dalla procura, così alla Regione sono tornati ben 2,4 milioni di euro mentre la magistratura contabile ne ha ottenuti 674mila per danno erariale. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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