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2 » PRIMO PIANO CINEGIORNALE LUCE

30 ANNI DI INTERNET, MERITO DI MATTEO » FQ

| IL FATTO QUOTIDIANO | Sabato 30 Aprile 2016

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LAGIORNATA conta almeno due appuntamenti importanti nell’agenda del governo: uno è il trentesimo compleanno del primo collegamento a Internet; l’altro è il Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno le nuove nomine del governo e i rimborsi per i risparmiatori scippati dal salva banche. Il Tg1 coglie l’occasione per fare festa a Matteo Renzi. “Dopo tante chiacchiere si parte”, scandisce il cronista

della testata diretta da Mario Orfeo, citando lo stesso premier intervenuto a Pisa per il trentennale del web in Italia. Sulle nomine, c’è l’inviato in diretta a Palazzo Chigi, che fornisce i nuovi nomi ed evita il riferimento a Marco Carrai (amico di Renzi, la cui nomina alla cybersecurity è stata rinviata), facendosi tuttavia di nuovo megafono di Renzi: “Sono nomine corrette”, ricorda il giornalista che comunque lancia il

contributo del premier che lo ripete ancora, qualora fosse sfuggito. Segue servizio sull’incontro con Denis Verdini, in cui si tranquillizza tutti: non è in maggioranza, solo collaborazione sui provvedimenti. L’altroieri, proprio il Tg1 è stato oggetto di dure critiche dal Movimento Cinque Stelle, che accusa la testata di aver mischiato le vicende giudiziarie che coinvolgono il Pd campano con le semplici notizie, prive di profili penali, sul passato professionale di Virginia Raggi.

LE SCELTE

ALESSANDRO PANSA NUMERO 1 DEL DIS Dai vertici della Polizia, coordinerà i Servizi segreti (l’Aisi e l’Aise), al posto di Giampiero Massolo.

MARIO PARENTE ALL’AISI (007 INTERNI) Già ex capo dei Ros e numero due dell’Aisi, è stato promosso al posto di Arturo Esposito

FRANCO GABRIELLI CAPO DELLA POLIZIA Nominato al posto di Alessandro Pansa, Gabrielli è stato anche Prefetto di Roma.

VALTER GIRARDELLI MARINA MILITARE Capo di gabinetto della Difesa, sostituisce De Giorgi, in scadenza e indagato a Potenza

Renzi se ne frega: “Nomino anche Carrai, se lui vuole” Dimenticato il conflitto d’interesse, la prossima settimana l’amico a Palazzo Chigi » GIAMPIERO CALAPÀ

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o chiesto a Marco Carrai di venire a darmi una mano nel settore dei big data. Spero che non abbia cambiato idea, io no”. Dopo aver dato già in pasto tutte le nomine dei vertici di polizia e dei Servizi segreti il premier Matteo Renzi non delude le aspettative e annuncia che il suo amico storico, colui che anni fa gli pagava anche l’affitto di un appartamento nel centro di Firenze, arriverà a Palazzo Chigi per occuparsi di cybersicurezza, o big data, come dice ieri Renzi. “Certo dovrà rinunciare al suo stipendio”, e poi “trovo che il modo in cui è stato raccontato sia una delle cose in cui avete dato maggior sfoggio di fantasia. Spero che Carrai non si sia stancato di leggere il suo nome nel modo in cui l’avete dipinto. Naturalmente la libertà è la bellezza dell’informazione, ma la realtà è la realtà. I fatti separati da opinioni e ho letto molte opinioni e pochi fatti”. CYBERSICURITY. Quindi le ri-

velazioni del Fatto Quotidiano dei giorni scorsi – i rapporti di Carrai con Michael Ledeen, nelle carte di un’indagine del Pentagono definito “spia d’Isra ele”, e il suo potenziale conflitto d’interesse, avendo le mani in società del settore tra Lussemburgo e Tel Aviv – sarebbero soltanto sfoggio di fantasia e opinioni che non meritano risposta per il premier: si va avanti e basta, Renzi vuole portare l’amico Carrai a Palazzo Chigi, “perché quella non è una nomina istituzionale, farà parte dello staff di Palazzo Chigi e il premier decide la sua squadra come in tutto il resto del mondo”. Passando, invece, alle nomine istituzionali, sono stati rinnovati, per la

durata di due anni Servizi segreti e Polizia: “Fino al 2018, poi ci saranno le elezioni e siamo convinti che vinceremo noi”, ha detto Renzi.

NOMINATI

DIS. Il prefetto Alessandro

Pansa, salernitano, classe 1951, lascia la Polizia per prendere il posto di direttore generale del Dis, il coordinamento dei Servizi segreti civili e militari. Nel 1975 è entrato nella Polizia e ha operato in Calabria, sia nel settore del contrasto alla criminalità organizzata che al terrorismo. A Roma dal 1982, ha continuato a svolgere attività investigative contro il traffico degli stupefacenti e la criminalità organizzata, sia a livello nazionale che internazionale. Si è specializzato anche nel contrasto della criminalità economica, ha contribuito alla costituzione del Servizio centrale operativo, la struttura investigativa di vertice della Polizia, diventandone poi il direttore nel 1996. AISI. Il generale Mario Paren-

te, 58 anni, romano, è il nuovo direttore dell’Aisi, il servizio segreto civile. Dopo l’Accademia militare di Modena, ha svolto incarichi di comando a Genova, Palermo e Bologna. Nel corso della carriera ha ricoperto diversi ruoli all’interno del Ros dei Carabinieri, occupandosi di criminalità organizzata e criminalità economica. Dopo aver ricoperto gli incarichi di vicecomandante e comandante del Ros, dallo scorso anno era già all’Aisi con il ruolo di vicedirettore. POLIZIA DI STATO. Annuncia-

to da tempo come favoritissimo, Franco Gabrielli lascia lascia la Prefettura di Roma dopo quasi due anni per assumere la funzione di capo della Polizia. Viareggino, 56 anni, ha i-

CARMINE MASIELLO Generale dell’esercito è nominato consigliere militare di Palazzo Chigi

niziato la sua carriera alla Questura di Imperia prima come dirigente Digos e poi come capo di Gabinetto occupandosi delle indagini sulle Brigate rosse. Dall’a go st o 1990 al novembre 1996 è stato alla Questura di Firenze come direttore dell’antiterrorismo della Digos, coordinando le indagini sulle stragi mafiose della primavera-estate del 1993. Dal dicembre 1999 è a Roma come capo di Gabinetto della Direzione Centrale della Polizia Criminale-Servizio Centrale di Protezione. Il 6 aprile 2009 il Consiglio dei ministri lo nomina Prefetto

L’EVENTO VITTORIO RIZZI Da dirigente all’Ispettorato di Polizia di Palazzo Chigi è passato all’Anticrimine

dell’Aquila e vice Commissario vicario per l’emergenza terremoto. Lì gestirà anche la sicurezza del vertice G8 dell’estate 2009. Nel 2010 assume l’incarico di vicecapo prima e di capo poi della Protezione civile. MARINA. Alla guida della Ma-

rina militare arriva Valter Girardelli, per prendere il posto dell’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, coinvolto e indagato nell’inchiesta di Potenza sulla scandalo petroli: Renzi lo ha ringraziato per il lavoro svolto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Poteri forti L’evento all’Ispi di Milano

Prove da candidato: Di Maio al pranzo con i membri italiani della Trilateral » STEFANO FELTRI

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l vicepresidente della Camera Luidi Di Maio, M5S, sta seguendo il percorso tipico di chi ambisce a fare il presidente del Consiglio: in queste settimane incontra diplomatici, ambasciatori, manager. C’è grande curiosità: tutti vogliono capire se può davvero sfidare Matteo Renzi. Ieri l’Istituto studi per la politica internazionale, l’Ispi di Milano, ha dato notizia di un lunch talk che ha ospitato nel suo palazzo lo scorso 22 aprile, con Di Maio. L’Ispi è il think tank più autorevole sulla politica internazionale, conta come presidente onorario l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano, ma il dibattito-pranzo con Di Maio è a suo modo un evento. Nella foto sul sito dell’Ispi, alla sinistra di Di Maio c’è il professor Carlo Secchi, già rettore della Bocconi e presidente della berlusconiana Mediolanum, ma soprattutto presidente del ramo italiano del-

la Trilateral Comcato alla riunione mission. Nata nel dei potenti non è 1973 per iniziativa che il simbolo di un di David Rockegoverno senza aufeller, con il suptonomia, una miseporto di Henry ra pedina al serviKissinger, la Trizio di interessi allaterl è un net- Luigi Di Maio e Carlo Secchi Ansa tri, non della vowork molto esclulontà popolare”, ha sivo che riunisce l’élite politico-e- scritto Roberto Fico, membro del conomica del Nord America, direttorio, sul blog di Beppe Grillo. dell’Europa e dell’Asia. Per la ri- Il M5s ha anche presentato un’inservatezza dei suoi incontri a porte terrogazione parlamentare. All’Ichiuse e il peso dei partecipanti - spi, che ha organizzato l’evento iche producono paper per dare idee taliano della Trilateral (Paolo Maai decisori politici - la Trilateral è gri dirige l’Ispi e la Trilateral Itaseconda nelle teorie dei complot- lia), c’erano anche Mario Monti, tisti soltanto al Club Bilderberg. presidente onorario della Trilateral Europa, oltre che “i vertici di di TRA IL 14 E IL 16 APRILE la Trilateral aziende e istituzioni tra i quali Piha tenuto a Roma la sua plenaria relli, Intesa Sanpaolo, A2A, Eni, mondiale, per discutere di migran- Dalmine”. Pirelli e Intesa finanziati, ascesa cinese e Isis. Alla riunione no la Trilateral, cui partecipano i hanno partecipato i ministri Maria rispettivi vertici. Al momento, peElena Boschi e Paolo Gentiloni, at- rò, non si registrano polemiche dal tirandosi gli attacchi dei Cinque M5S per l’evento con Di Maio. Stelle. “Il ministro Boschi convo© RIPRODUZIONE RISERVATA


PRIMO PIANO

Sabato 30 Aprile 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO |

CON IL VICE DI OBAMA

Riceve anche Biden: “Ha detto che siamo i più stabili in Europa”

TRA UNA NOMINA e l’altra, ieri pomeriggio Matteo Renzi ha ricevuto a Palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Secondo il presidente del Consiglio, “con Biden abbiamo discusso delle principali questioni: veniva dall’Iraq, quindi abbiamo parlato della diga di Mosul, abbiamo parlato di Siria, Afghanistan, di Libia e degli sforzi necessari a sostenere il governo, di U-

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craina e Russia, del vertice Nato che si terrà a Varsavia. Ma anche della situazione economica, del fatto che il Jobs act abbia ottenuto risultati”. Soprattutto, Renzi non ha resistito dal rimarcare: “Non abbiamo parlato di primarie americane ma del fatto che l’Italia è diventata il paese più stabile d’Europa. E noto lo stupore quando lo dico...”. In una nota, la Casa bianca afferma: “Biden ha ringraziato il primo

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ministro Matteo Renzi per il contributo dell’Italia nel promuovere la stabilità in Iraq e Libia. I leader hanno discusso la necessità di migliorare la condivisione di intelligence con e all’interno dell’Europa alla luce dei recenti attacchi terroristici, e hanno inoltre concordato sull'importanza cruciale di mantenere le sanzioni sulla Russia fino a quando gli accordi di Minsk non saranno implementati appieno”.

ASSO PIGLIATUTTO La mossa del governo

» DAVIDE VECCHI

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l generale di corpo d’armata Giorgio Toschi è stato nominato comandante generale della Guardia di Finanza. Subentra a Saverio Capolupo, in scadenza il prossimo 25 maggio. Così, nonostante le riserve più volte espresse dal Colle e ribadite ancora giovedì sera a cena da Sergio Mattarella a Matteo Renzi, il premier è riuscito a imporre la sua scelta. NATO A CHIETI nel novembre 1954,

SVILUPPO ECONOMICO In arrivo il nuovo ministro

Consiglio di Stato Saverio Capolupo lascia la Finanza. Sopra, Federica Guidi

“IL GENERALE Saverio Capolupo lascia la Guardia di finanza, ma continuerà a servire il nostro Paese come consigliere di Stato come proposto dal governo”. Così Renzi ha annunciato il nuovo incarico per l’ormai ex numero uno delle Fiamme gialle. Oltre alla nomina dell’amico Carrai a Palazzo Chigi, per la prossima settimana il premier ha annunciato una nuova infornata: “Conto di fare anche la nomina del nuovo capo segreteria. E conto di chiudere la questione, più istituzionale, del ministero dello Sviluppo economico”, incarico assunto ad interim dallo stesso premier dopo il coinvolgimento e le dimissioni di Federica Guidi in seguito all’inchiesta sullo scandalo petroli. Prima di annunciare le nomine di ieri in conferenza stampa, ha spiegato Renzi, “ho incaricato il sottosegretario Marco Minniti di comunicare ai capi delle opposizioni le nomine avvenute nel Consiglio dei ministri”. Le nomine istituzionali di ieri scadranno nel 2018, ha annunciato Renzi attaccando la stampa pur col sorriso sulla bocca: “Abbiamo scelto un metodo e fatto tutte le nomine tutte insieme e abbiamo voluto farle solo per due anni perché siamo persone serie. Nel 2018 infatti si voterà e il nuovo esecutivo potrà rinnovare gli incarichi. Ci sono state nei giorni scorsi una ridda di nomi fatti dalla stampa, come se dovessi mettere un amico a capo dei servizi segreti”.

Toschi è laureato in Giurisprudenza, Economia e Scienze della sicurezza economico finanziaria, ed ha ricoperto numerosi incarichi di vertice nelle Fiamme Gialle, tra cui quello di comandante della Regione Toscana fino al luglio 2010, periodo in cui è diventato molto noto a Firenze. Legatissimo al generale Michele Adinolfi, di cui è stato prima numero due e al quale a dicembre è subentrato come comandante in seconda quando è andato in pensione, Toschi ha guidato anche il Comando dei Reparti speciali della Guardia di finanza e diretto l’Ispettorato per gli istituti di istruzione del Corpo. Ha prestato servizio presso il Gruppo e il Nucleo di Polizia tributaria di Firenze; ha comandato il Nucleo di Polizia tributaria di Viareggio e il Nucleo speciale di Polizia valutaria; ha comandato i corsi allievi dell’Accademia a Bergamo e Castelporziano e la Scuola di Polizia tributaria; ha assolto le funzioni di capo di Stato Maggiore sia del Comando regionale Sicilia, sia del Comando investigazioni economico finanziarie dei Reparti speciali. Insomma: un curriculum degno dell’incarico. Ma su di lui rimangono alcune riserve legate a due fattori. Il primo relativo al fratello Andrea Toschi, arrestato insieme ad altri il 9 maggio 2014 nell’inchiesta Sopaf per la presunta appropriazione indebita di 79 milioni sottratti alle casse di previdenza di ragionieri, medici e giornalisti. Le accuse sono a vario titolo associazione per delinquere, truffa, appropriazione indebita, corruzione e frode fiscale. Nell’ordinanza si legge che Andrea Toschi “sfruttava la propria rete di relazioni esterne per agevolare la realizzazione di operazioni illecite e conseguire i relativi guadagni”. Va detto che negli atti il nome del fratello generale non figura e che è stata proprio la Guardia di Finanza a compiere l’arresto. La seconda riserva riguarda i suoi trascorsi fiorentini e i legami con Adinolfi, comandante interregionale in Toscana negli anni in cui Renzi era sindaco di Firenze, molto vicino al premier e legato anche al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti. RAPPORTI diventati pubblici gra-

zie alle intercettazioni compiute dalla procura di Napoli nell’inchiesta sulla metanizzazione di Ischia. È con Adinolfi che Renzi nel gennaio 2014 si lascia andare a giudizi negativi su Enrico Letta, definendolo “un incapace”. Ma ancora più

Quirinale ignorato: il premier impone Toschi alla Finanza Il presidente Mattarella ha provato ancora a stoppare la promozione del generale durante la cena di giovedì

Curriculum Nato a Chieti nel novembre 1954, Giorgio Toschi ha ricoperto numerosi incarichi di vertice nelle Fiamme Gialle, tra cui quello di comandante della Regione Toscana fino al luglio 2010, periodo in cui è diventato molto noto a Firenze. Legatissimo al generale Michele Adinolfi, di cui è stato prima numero due e al quale è poi subentrato

Comandante Il generale Giorgio Toschi, da ieri nuovo capo della Guardia di finanza Ansa

rilevanti sono i colloqui tra Adinolfi boneria”. e Nardella e gli sms scambiati tra il L’amico Adinolfi, fra l’altro, avegenerale e Lotti: tutti “sconcertati” va una tale familiarità con gli uomiper la conferma, decisa dal governo ni del Giglio magico da essere riceLetta, del generale Saverio Capolu- vuto in largo del Nazareno, sede del po a capo della Finanza. Incarico Pd, da Lotti, avvisato tramite sms. che, stando a quanto ricostruito da- Ma l’attuale sottosegretario gli suggli inquirenti, interessava Adinolfi gerì di passare dal retro: davanti c’ee che per questo si rano troppi giornamuoveva con gli alisti. Una visita domici fiorentini. Passato fiorentino cumentata sempre Capolupo è stato Per il Colle dagli inquirenti di ora sostituito con Napoli nelle carte Toschi. Anche lui pesava il legame della Cpl e chiesta però “c o i n v ol t o ” da Adinolfi sempre col generale Adinolfi, da Adinolfi nei prin el l ’ottica di fermi mesi del 2014 vicino al Giglio magico mare la conferma nel tentativo di di Capolupo. Il gefermare la nomina nerale e Lotti si Il fratello di Capolupo. scambiano diversi La sera del 17 Andrea Toschi sms in merito prigennaio al ristoma di incontrarsi di persona. E quando rante taverna Fla- fu arrestato nel 2014 via a Roma si sienei giorni successiper appropriazione dono tre generali: vi la nomina viene Adinolfi, Toschi e indebita di denaro confermata AdiVito Bardi, con renolfi va su tutte le lative consorti. La furie e ricontatta cena è organizzata da Adinolfi e Lotti comunicandogli l’avvenuta l’argomento è il rinnovo di Capolu- conferma di Capolupo. Il sottosepo a capo della Finanza. I tre non gretario risponde subito: “Con noparlano d’altro. A un certo punto, stra avversione”. E aggiunge: “Ti esasperata, una delle tre signore chiamo e ti spiego quello che è sucpresenti tenta di spostare l’atten- cesso. Che ha fatto Matteo ieri”. zione su altro troncando l’argoVa detto che in tutte le carte almento: “Ma non è possibile rimuo- legate agli atti il nome di Toschi verlo?”, chiede. E secondo gli inqui- compare solo in relazione alla “cerenti Toschi risponde che no, non è na carbonara”. Ma il Colle aveva possibile. La discussione rimane su sollevato dubbi proprio sui suoi Capolupo. Al termine della serata profondi legami di amicizia con ABardi di alza dal tavolo e si allontana dinolfi e, di conseguenza, con chi per pochi minuti. Quando torna a oggi siede a Palazzo Chigi. sedersi dice ai commensali: “Il nod.vecchi@ilfattoquotidiano.it stro mi sembra il tavolo della car© RIPRODUZIONE RISERVATA


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