Gli studenti difficili

AdnKronos 17.4.15 Scuola: gli studenti difficili, insegnanti e psichiatri a confronto Una giornata di studi in programma domani alla Sapienza Chi sono gli studenti che non vogliono studiare? Quanti di loro hanno alle spalle problemi di tipo psicologico? E quali soluzioni può trovare la scuola? Sono domande che riguardano uno degli aspetti più problematici della relazione insegnante-studente e che spesso non trovano risposte, determinando anche, in alcuni casi, l’abbandono scolastico dell'alunno. Mentre il fenomeno della dispersione in Italia tocca punte altissime rispetto al resto d’Europa e in concomitanza con il dibattito pubblico sulla Buona scuola, una giornata di studi in programma sabato 18 aprile presso il Dipartimento istituto italiano di Studi Orientali all'Università di Roma La Sapienza (ex caserma Sani, Via Principe Amedeo 182) cercherà di far luce sui cosiddetti “studenti difficili”.

Il convegno 'Non ho voglia di studiare, gli “studenti difficili” tra pedagogia e psichiatria', promosso da NetforPp (Network europeo per la ricerca e la formazione in psichiatria e psicodinamica) e dalla casa editrice L’Asino d’Oro, prevede il confronto di analisi, esperienze e proposte di insegnanti, pedagogisti e psichiatri. Lo spunto è dato dal librodialogo di due insegnanti, Insegnare a chi non vuol imparare, di Giuseppe Bagni e Rosalba Conserva.

Il volume, edito da L’Asino d’oro sarà presentato all’apertura del convegno. Si parlerà poi di adolescenza dal punto di vista dello sviluppo del pensiero e dell’identità umana, di disagio sociale e familiare, dello studio come principio di conoscenza e di come fare prevenzione. Alcuni psichiatri che operano già presso Sportelli salute in alcuni istituti superiori di Firenze e Roma racconteranno le loro esperienze, così come altri proporranno i risultati di studi europei sul ruolo degli insegnanti nei casi di disagio giovanile. Apriranno i lavori la psichiatra Annelore Homberg, presidente della NetforPp e Pietro Lucisano, professore ordinario di Pedagogia sperimentale presso La Sapienza.