Gabanelli

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POLITICA

Giovedì 15 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

Lo sberleffo

PADOAN E MATTEO I GEMELLI BIPOLARI » FQ

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a piccola evasione, ma di massa, si combatte tracciando il denaro, non il contrario”, dice Milena Gabanelli, giornalista conduttrice di Report.

Il premier Matteo Renzi ha annunciato il dietrofront sull’uso dei contanti: si passa dal limite dei mille euro messo da Monti - a 3 mila. Pier Luigi Bersani, che lo aveva abbassato, ha detto che è un regalo agli evasori.

Non solo agli evasori: è anche un incentivo alla concorrenza sleale. Quelli che emettono ricevuta, che fanno la fattura, che fanno, cioè, le cose in maniera onesta, saranno penalizzati da tutti quelli che chiedono il contante per evadere, magari proponendo uno sconto sul prezzo. Per il premier, però, “incoraggerà i consumi”, e così fanno anche altri Stati Ue. Per il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca alzare il limite “incoraggerà il tu-

Non farà crescere i consumi e nemmeno il turismo. Eccetto quello dei russi con le valigie piene di soldi Vogliamo questo?

C’È IL RENZI 1, e il Renzi 2, si sa. Lo vediamo anche andando a ritroso a scorgere il suo pensiero prima di arrivare a Palazzo Chigi e stravolgerlo al limite dello sdoppiamento della personalità. Ma c’è anche il Padoan 1, e quello 2. Un ministro dell’Economia costretto a continue contorsioni per venire incontro al Renzi 1 o 2. Prendiamo l’ultimo annuncio, l’aumento della soglia per l’uso del contante da mille a 3 mila euro

Mi chiedo quale turista gira con una borsa piena di contanti. Quando comprano un gioiello o una borsa Prada da 2.000 euro pagano in contanti? Noi quando andiamo all'estero per turismo ci portiamo una carta di credito o paghiamo gli alberghi con i contanti? Poi è vero che qualche ricco russo spenderebbe volentieri cash, ma dobbiamo alzare il limiti per agevolare pochi soggetti? Che senso ha?

Cosa cambia nella pratica per gli evasori?

Sarà tutto un po’più semplice. Si continuerà a evadere nello stesso modo con cui si evade con il tetto a 999 euro, con il vantaggio, però, di fare in una sola operazione quello che fino a oggi dovevi fare con tre. Lei ha promosso una campagna per scoraggiare l'uso del contante. Basta solo questo ad abbattere l'evasione?

La grossa evasione segue altre strade e lo sappiamo tutti, mentre quella più piccola, che però sommata rappresenta il 20% dell’economia sommersa, è possibile contrastarla incentivando in tutti i modi l'utilizzo di mezzi tracciabili. È

l’Italia, l’abbattimento della Tasi è relativamente più efficiente perché dà un sostegno alla fiducia ed è un elemento fondamentale per la ripresa dei consumi”. Tre anni fa, quando era all’Ocse, Padoan 1 disse: “Bisogna tagliare nell’ordine le tasse sul lavoro, poi sul capitale, poi sui consumi e soltanto alla fine sulla proprietà”. Anche Renzi, si diceva, non scherza. Nel 2013 disse questo: “Non c’è dubbio che più la moneta è elettronica, più si elimina spazio per chi evade“.

Meno limiti ai contanti? Regalo agli evasori e danno agli onesti possibile pagare qualunque cosa con bonifici assegni o carte, e mi pare che il tetto a 999 euro non sia un limite scandaloso... anzi.

sommerso non si fa mettendo i finanzieri davanti ai ristoranti”. Che idea di lotta all'evasione ha il governo?

Da giugno 2014 il Pos è obbligatorio per gli esercenti, ma la legge che imponeva le sanzioni è stata affossata.

Di fatto, senza sanzione non c'è nessun obbligo, si può dire che è solo un "invito", che si può accogliere ma anche no.

L'Italia è in fondo alle classifiche per l'uso della moneta elettronica. Il motivo, secondo alcuni, è che la popolazione invecchia, e molti fanno fatica ad avere dimestichezza con le “carte”.

Quando c'era da chiedere la social card abbiamo dimostrato che anche la popolazione anziana e disagiata la sapeva usare benissimo. Siamo in fondo alla classifica per tante ragioni, a partire dal fatto che se paghi cash ti viene fatto lo sconto, che molte spese non le puoi detrarre e quindi non c'è motivo per richiedere la fattura, le commissioni sono più elevate e i commercianti sono penalizzati. Se l'obbiettivo è di aiutare i commercianti sarebbe meglio intervenire proprio su questo punto: quello delle commissioni bancarie e sui canoni dei Pos. Per il premier “il contrasto al

rismo”. Può quindi almeno aiutare la crescita?

fatta dal premier, che lo ha motivato così: “Servirà a far crescere i consumi”. Chissà cosa è passato in mente al Padoan 2. Quello che a novembre disse l’esatto contrario: “La limitazione all'uso del contante se parallelamente viene incentivata la moneta elettronica e altri strumenti di pagamento produce prevedibili effetti positivi sui consumi”. È già successo che Padoan 2 fosse in imbarazzo. A settembre scorso mise a verbale: “In un Paese come

Milena Gabanelli Sulla misura proposta dal primo ministro: “Risponde a esigenze trasversali e incentiva la concorrenza sleale. La soglia era già alta”

L’INTERVISTA

» CARLO DI FOGGIA

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CONTI PUBBLICI

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ome si sa il commissario alla spending review italiano è uno dei lavori più ingrati che ci siano. Ora si scopre che anche il sub-commissario non se la passa bene e forse se ne va. Roberto Perotti, professore alla Bocconi di economia politica, era stato chiamato a Palazzo Chigi ad occuparsi dei tagli di spesa pubblica visto il lavoro di analisi sul tema sviluppato in particolare su lavoce.info. Arrivato al governo però, era il settembre 2014, il nostro s’è accorto presto che la situazione non era agevole: niente carica, niente staff, niente peso politico. Mesi di lavoro e di interlocuzioni coi ministeri Economia in testa, ovviamente - e sostanzialmente il suo lavoro è stato ignorato. I magri risultati della spending nel 2015, per dire, sono dovuti in larga parte al fatto che le “azioni normative” preliminari che Perotti aveva consigliato di avviare nella prima metà

In prima linea La giornalista Milena Gabanelli Ansa

DIRITTI DI IMMAGINE Contestati 20 milioni

Contenzioso col Fisco, Ezio Greggio patteggia una multa di 45 mila euro EZIO GREGGIO ha patteggiato davanti al gip di Monza un pena pecuniaria di 45 mila euro con la "non menzione penale" per una vicenda di imposte non versate dalla società irlandese che gestiva i suoi diritti. Dalla difesa dello showman fanno sapere che "è stata messa la parola fine ad un contenzioso già chiuso con il fisco italiano oltre un anno fa". Già circa un anno fa, infatti, lo storico volto di 'Striscia la notizià aveva chiuso con un accordo di risarcimento con l’Agenzia delle Entrate la vicenda che riguardava impo-

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ste dovute sui suoi diritti di immagine che avrebbero dovuto essere versate da una società irlandese nel periodo 2001-2010, mentre lo showman era residente a Montecarlo. Un contenzioso fiscale da circa 20 milioni di euro. ll gip ha ratificato il patteggiamento per il procedimento penale, ossia l’accordo tra la difesa di Greggio, rappresentata dal legale Giulia Bongiorno, e la Procura. Gli inquirenti hanno verificato che la società irlandese, chiamata a risarcire l'Agenzia delle Entrate, avesse effettuato i versamenti dovuti.

Sono d'accordo che il contrasto al sommerso non lo fai con i finanzieri a chiedere gli scontrini fuori dai negozi, ma alzando il tetto al pagamento in contanti lo incrementi! E quando si dice di voler uniformare l'Italia al resto d'Europa bisogna anche ricordare che in nessun Paese europeo l'economia sommersa è uguale alla nostra, ripeto: per l'Istat si aggira attorno al 20%, ma secondo la Banca mondiale è del 27%. Ridurre questi numeri consentirebbe di abbassare finalmente la pressione fiscale, che è il dramma della nostra economia.

L'ultimo premier ad alzare questa soglia è stato Berlusconi, che nel 2008 la riportò da 5 mila a 12.500 euro. Ora si è accontentato l'Ncd di Angelino Alfano. Perché il centrodestra ne fa una bandiera?

Credo che la libertà di evadere sia un desiderio molto più trasversale. Serve un’operazione culturale: far capire che quello che recuperi dall’evasione torna nei servizi, come quelli della sanità che invece vengono tagliati.

La grossa evasione segue altre strade, ma quella piccola, che però vale un quarto del sommerso, la si contrasta tracciando il denaro, non il contrario

Chi dice che vuole uniformare l’Italia agli altri Paesi Ue dimentica che in nessun altro Stato europeo l’economia in “nero” è ai nostri livelli

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In Cdm una legge di Stabilità da 27-30 miliardi. Sulle pensioni un nulla di fatto

Il caso Perotti: il professore dei tagli forse se ne va. Oggi ok alla manovra

Roberto Perotti Ansa

dell’anno sono state dimenticate dall’esecutivo. La tecnica è sempre la stessa: ma sì, certo che lo facciamo, non ti preoccupare. E poi niente. Ora che il fallimento della struttura che si occupa di spending review,

guidata dal deputato Pd Yoram Gutgeld, sarà certificato con la manovra autunnale (affidata ai soliti tagli lineari), Perotti ha intenzione di andarsene: ha già perso troppo tempo. Non una pubblicità positiva per Renzi, che infatti tenta di metterci una pezza: ha avuto un breve scambio col professore nei giorni scorsi per fissare un incontro dopo l’approvazione della manovra per convincerlo a restare. Ce la farà? Di certo, Perotti non continuerà a lavorare in questa maniera: vorrà garanzie, un ruolo ufficiale che gli faciliti le relazioni col Tesoro, magari pure uno staff con cui lavorare interno alla Pubblica amministrazione. Difficile che Renzi glielo conceda, anche perché significherebbe ridimensio-

nare il ruolo - attivissimo nelle chiacchiere da Transatlantico, un po’ meno nella realtà del renzianissimo Gutgeld. Intanto stamattina il Consiglio dei ministri approverà com’è obbligato a fare per legge entro il 15 ottobre - la Legge di Stabilità, cioè la manovra d’autunno sui conti pubblici che vale tra i 27 e i 30 miliardi. Come d’abitudine negli ultimi anni, e specialmente in epoca renziana, molta confusione sui contenuti, molti fuochi d’artificio mediatici. Di fatto, il grande movimento di soldi riguarderà l’Imu sulla prima casa: l’abolizione per tutti vale circa tre miliardi e mezzo l’anno ed è di gran lunga l’impegno finanziario più rilevante che il governo ha intenzione di prendere (al netto, ovviamente,

della sterilizzazione per un anno dell’aumento dell’Iva e delle accise promesso all’Europa per arrivare al pareggio di bilancio, rinviato di un altro anno). Le novità di ieri riguardano le cose che il governo non farà: non ci sarà nessuna local tax che metta insieme tutti i tributi locali; non ci sarà alcun intervento per mandare la gente in pensione un po’ prima (ma 100 milioni per concedere il part time agli ultra 62enni). Confermati i tagli alla sanità per pagare l’Imu: due miliardi e dispari in meno di quanto previsto dal Patto per la Salute e dallo stesso Documento di economia e finanza del governo di fine settembre. CDF MA. PA.

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