Ballottaggio a Torino

Page 1

POLITICA

Venerdì 17 Giugno 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO |

PROPAGANDA ELETTORALE

Privacy, il garante: “Vietato telefonare o mandare sms”

MANCANO due giorni ai ballottaggi per le elezioni amministrative e il garante per la protezione dei dati personali ha ben pensato di ricordare a tutte le formazioni politiche di attenersi, nello svolgimento della loro attività di propaganda politica, al rispetto delle regole. Non si potranno utilizzare i numeri contenuti negli elenchi telefonici né per

q

contatti diretti né per l’invio di sms. Il loro uso, infatti, è regolato dalla disciplina europea e non si possono usare senza un preventivo consenso. Allo stesso modo, nella nota diffusa ieri, il garante della privacy ha ricordato che esiste il generale divieto di utilizzare per finalità di propaganda elettorale anche i dati reperiti liberamente sul web (quali re-

» 11

capiti telefonici o indirizzi di posta elettronica). Se queste disposizioni non dovessero essere rispettate, ci si ritroverebbe di fronte a una violazione amministrativa sanzionabile con il pagamento di una somma in denaro. Un’informazione importante, tanto per gli staff dei candidati quanto per i cittadini. Che ora sono avvisati.

TORINO Porte girevoli tra Fassino e Appendino

» ANDREA GIAMBARTOLOMEI

I

Torino

destini incrociati dei candidati sindaci. Dalle fabbriche alla vacanza in yacht col banchiere l’uno; dalla casa sulla collina ai banchetti nelle periferie l’altra. Nel testa a testa che li vede correre per la poltrona di sindaco di Torino, Piero Fassino e Chiara Appendino, l’ex funzionario del Pci e la manager bocconiana, sembrano essersi scambiati i ruoli: nonostante l’impegno del primo per frenare la crisi, tagliare il debito e rilanciare la città, il Movimento ha sottratto voti agli eredi del Pci in quelle zone di periferia in cui abitavano gli operai e le loro famiglie, zone in cui povertà, degrado e malcontento sono cresciuti a vantaggio del M5S. Quei quartieri ora sono il terreno di scontro: è in queste zone che Fassino, dopo aver chiuso il primo turno con 42 mila voti e 11 punti di vantaggio, è costretto a rincorrere Appendino.

2 milioni di volantini, per spie- to Roberto Giachetti, candidagare quello che ha fatto il go- to sindaco a Roma, l’ha fatto. verno sulle tasse: molti sono ri- Nessuna foto a testimonianza masti nei magazzini delle sedi della presenza di Beppe Sala, locali. A Roma, il presidente candidato a Milano. Virginio dem, Matteo Orfini, è andato a Merola, che corre per la riconvolantinare in periferia, a ferma a Bologna, a un certo Giardinetti e si è punto è apparso in preso qualche centro, ma più che co nt est azi on e. altro occupato “Sarò sempre nella sua campadove ci sono i fi- In cantina gna elettorale. schi”, ha rivendi- Il Pd ha stampato Stessa cosa per cato lui. Piero Fassino: a 2 milioni Torino, i banchetIN GENERALE, le di volantini ti erano una decifoto che si vedona, ma si confonno sui social mo- Tantissimi sono devano con quelli strano i parla- rimasti nelle sedi elettorali. Come a mentari e i diriTrieste, dove dogenti del Pd o- locali del partito menica Cosolini, stentare il volansindaco dem utino, per lo più scente, è molto quasi in solitudine. E se da de- sfavorito. Avvistata Deborah stra c’è un coro di critiche all’i- Serracchiani, vicesegretaria niziativa propagandistica vo- Pd, che finora si era tenuta ben luta dal segretario-premier, alla larga dalla campagna. Ma nel Pd non è che risuoni la essendo tra le firmatarie della grancassa. Hashtag d’o rd i- lettera promotrice della maninanza #giùletasse, poche di- festazione, evidentemente chiarazioni e candidati sindaci non poteva sottrarsi. tiepidi. WA.MA. Un passaggio a un banchet© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EX SEGRETARIO dei Ds ogni giorno ha un’agenda fitta di impegni a cui intreccia un tema quotidiano: lavoro, salute, ambiente eccetera. E poi nella doppia veste di sindaco e candidato taglia nastri: mercoledì, ad esempio, ha inaugurato un sottopassaggio stradale vicino alla stazione di Porta Susa e ha assistito alla posa della “talpa” che dovrà scavare per prolungare la linea 1 della metro. Lei, forte del sostegno di candidati e partiti di destra e dei sondaggi degli ultimi giorni, ha costruito un tour di 8 tappe e ieri sera ha chiuso la sua campagna nella centrale piazza Castello insieme ad Alessandro Di Battista. Il candidato Pd, invece, ha fissato l’ultima kermesse alla Scuola Holden di Alessandro Baricco, salotto fighetto seppur in zona emarginata. Le porte girevoli del destino di Fassino stanno tutte in una foto che comincia a girare sui social sabato 11 giugno, anniversario della morte di Enrico Berlinguer. È in bianco e nero: al centro c’è il segretario comunista e al suo fianco l’attuale candidato Pd, all’epoca 31enne responsabile fabbriche della Federazione torinese del Pci. È stata scattata il 26 settembre 1980 davanti alla Fiat di Mirafiori, dove Fassino faceva cordone per permettere a Berlinguer di passare in mezzo alla folla di operai. Le tute blu erano in lotta: il presidente Gianni Agnelli e l’amministratore delegato Romiti volevano licenziare quasi 15 mila operai; Berlinguer e il Pci appoggiavano i lavoratori. Trent’anni dopo, il 28 dicembre 2010, le tute blu di Mirafiori sono ancora in lotta contro l’accordo imposto dalla Fiat guidata dall’ad Sergio Marchionne per la nuova organizzazione del lavoro nella fabbrica torinese, un accordo su cui viene in-

I poveri stanno con la manager contro il comunista L’ex funzionario Pci conta sul “sistema” che ha al centro Intesa Sanpaolo; la bocconiana va forte tra i ceti deboli

Sotto la Mole Piero Fassino, il sindaco uscente in cerca della riconferma, e Chiara Appendino, aspirante primo cittadino con il Movimento 5 Stelle Ansa/LaPresse

I quartieri abitati dagli operai, dai disoccupati e dai cassintegrati hanno voltato le spalle all’erede del Pci e hanno scelto i Cinque Stelle

detto un referendum nel gennaio nale in Economia internazionale e 2011: “Se fossi un lavoratore Fiat vo- management. Specialistica sempre terei Sì – disse Fassino – tuttavia l’a- a Milano: tesi sulla valutazione del zienda deve avvertire la responsa- parco giocatori della Juventus, dove bilità di compiere atti per favorire poi lavorerà per oltre due anni come un clima più disteso”. Poi aggiunse: controller dei bilanci. Dal 2010 è re“Nessuno può permettersi di rinun- sponsabile amministrazione della ciare a investimenti che riguardano Lavatelli spa, azienda di suo marito 15mila persone tra Fiat e indotto”. Marco, che la segue in ogni evento di Dopo cinque anni, però, sulle linee ci questa campagna elettorale. sono poche centinaia di lavoratori: una rottura a sinistra non compen- NONOSTANTE le origini, in questi 5 sata dai risultati. anni da consigliere Insomma, non un comunale Chiara gran biglietto da vi- Come si cambia Appendino si è scasita per il voto nei Dalla foto del 1980 con gliata contro il “Siquartieri che furostema Torino”, no operai e oggi di- Berlinguer a Mirafiori q u el l ’intreccio di soccupati o cas- a quella sullo yacht relazioni e amicizie saintegrati. Anche tra politici, ammil’immagine di Fas- con Bazoli nel 2013 nistratori, imprensino è cambiata: da ditori, finanza e Berlinguer a Miracultura. Un sistema fiori alla vacanza in Grecia nel 2013 nato per le elezioni del 1993, quando con Giovanni Bazoli, gran cerimo- postcomunisti e moderati strinsero niere di Intesa Sanpaolo, sul lussuo- un patto per sostenere Valentino so yacht Electa. E a proposito di San Castellani contro il candidato coPaolo, il sindaco uscente di Torino, munista Diego Novelli. Da allora non si è risparmiato nemmeno le no- quell’alleanza governa Torino: due mine degli amici in Fondazione: nel mandati di Castellani, due di 2012 l’ex sindaco Chiamparino e nel Chiamparino e, forse, due di Fassi2016 l’ex ministro Profumo. no. È in questo sistema – la cui esiL’altro pezzo di questo paradosso stenza ha negato fino a marzo e che è Chiara Appendino, cresciuta nella ora rivendica – che Fassino ha trocollina torinese, quartiere ricco, e- vato il suo sostegno più forte. Ed è legante e tranquillo. È figlia dell’in- sulla sopravvivenza di questo “sistegegner Domenico, per molti anni ma” che girano le ultime polemiche braccio destro di Gianfranco Carbo- (e paure) dell’establishment subalnato, presidente e amministratore pino. C’è chi rievoca addirittura l’ordelegato della Prima Industrie, a- mai lontano 1975, quando la giunta zienda di macchine laser per la la- rossa di Novelli cancellò i decenni di vorazione della lamiera. Carbonato guida Dc: “Allora però - è il ragionon è un nome da niente, è stato alla namento - la sinistra offrì una nuova guida dell’Unione industriali e, dal classe dirigente a Torino. Oggi M5S 2012, di Confindustria Piemonte. è in grado di fare altrettanto?”. Lei studia in Bocconi. Laurea trien© RIPRODUZIONE RISERVATA


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.