Percorso di formazione tra pari n 1

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A COSA SERVE ???? Serve a cercare di creare un ciclo virtuoso che parta dall’utilizzo dei risultati di una valutazione esterna degli apprendimenti per elaborare un’autodiagnosi e progettare, sia per gli studenti che per i docenti, azioni formative più mirate e fondate su metodologie innovative. Per farlo utilizza prove standard nazionali messe a disposizione dall’INVALSI sulla base del framework adottato dal Servizio Nazionale di Valutazione (SNV).


E cosa fa di queste prove standard ??? Ne analizza i risultati consentendo di elaborare interventi mirati di supporto non solo per gli alunni, ma anche per i docenti, che vengono assistiti nella loro attivitĂ didattica secondo una metodologia di “formazione sul campoâ€?, legata strettamente all’attivitĂ didattica in aula e tesa ad incidere sui comportamenti professionali.


all’attività didattica in aula e tesa ad incidere sui comportamenti professionali. progettare, sia per gli studenti che per i docenti, azioni formative piÚ mirate e fondate su metodologie innovative.

risultati di una valutazione esterna degli apprendimenti

Il ciclo virtuoso

autodiagnosi


Quali fasi prevede???


E noi, cosa c’ entriamo??? L’ a.s. 2012/2013: è stato pensato dal Sistema Nazionale per essere finalizzato ad incrementarne la diffusione ed a sistematizzare i cambiamenti avviati, sia per l’area disciplinare della matematica, sia per l’italiano. CIO’ SIGNIFICA…..


Avere come obiettivo di diffondere il più possibile, all’interno delle scuole, le indicazioni per :

• Leggere i risultati delle indagini svolte dal Servizio di Valutazione Nazionale dell’INVALSI (Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione);

• Capire quali specifiche competenze vengono valutate e come vengono valutate; • Saper come individuare le più diffuse criticità nell’ambito delle competenze linguistiche e logico-matematiche


La valutazione Quella di italiano, in modo particolare, è molto complessa perché l’insegnante dovrebbe riuscire a valutare l’apprendimento del ragazzo in tutte le abilità linguistiche ( ascoltare e parlare, leggere e comprendere, scrivere) e metalinguistiche ( riflettere sulla lingua) In tal senso occorre tenere presenti: La valutazione interna (quella operata dal docente di classe): La Valutazione esterna: È un processo che (operata da Agenzie esterne accompagna ogni giorno la sia di livello nazionale che vita di classe; internazionale) Si tratta di indagini che Può essere fatta solo dal vogliono fornire alle istituzioni docente di classe che ha un delle informazioni sui risultati quadro completo della complessivi dei sistemi situazione di ogni ragazzo, scolastici. delle tappe del suo percorso, dei vincoli di contesto, delle difficoltà specifiche.


LE VALUTAZIONI ESTERNE

Internazionali

Sono molteplici ed hanno scopi differenti. Due esempi:

L’indagine PIRLS: Si svolge ogni 5 anni ed ha lo scopo di valutare i livelli di comprensione della lettura al quarto anno di Scuola Primaria. L’Indagine OCSE-PISA: Si svolge ogni tre anni e valuta le competenze dei quindicenni in lingua materna, matematica e scienze. Essa valuta le competenze ed è quindi slegata dalle diverse tipologie di scuola, cercando di accertare la capacità di utilizzare abilità e conoscenze acquisite, in contesti inediti per l’ambiente scolastico anche se comuni nella vita quotidiana. I dati raccolti mettono in luce la difficoltà in particolare degli studenti italiani, quando devono usare una competenza su testi o contesti non scolastici

Nazionali Si tratta dell’INVALSI A cui è stata affidata la valutazione degli apprendimenti dei ragazzi delle classi II e V della scuola Primaria, I III della Secondaria di Primo Grado, II e, in prospettiva, V della Secondaria di Secondo Grado. Essa si occupa anche di preparare la Prova Nazionale nell’Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione.


La Prova INVALSI

E’ predisposta seguendo le indicazioni di un quadro di riferimento redatto da delegazioni composte da tutte le componenti della scuola italiana (docenti in servizio, docenti universitari, ricercatori, esperti, ispettori) Viene testata sul campo e sottoposta ad un’analisi tecnica di tipo statistico e ad un’analisi didattica; I suoi risultati vengono raccolti ed analizzati in un rapporto restituito ad ogni singola scuola attraverso il sito www.invalsi.it


A cosa ci serve ??? • E’ da considerarsi uno strumento essenzialmente DIAGNOSTICO: È necessario aver chiaro cosa può valutare e con che precisione e cosa non può rilevare, che tipo di risultati restituisce e come possono essere usati • E’ un intervento che vuole fornire alle istituzioni delle informazioni generali ma, per certi versi, molto accurate per una valutazione degli apprendimenti dei singoli allievi e per una analisi complessiva del proprio insegnamento.


ESEMPIO DI lettura delle prove INVALSI di italiano La prova INVALSI somministrata alle classi Prime PQM il 18 ottobre 2010 prevedeva 3 ambiti di riferimento: (Testo narrativo, Testo espositivo, Grammatica) Nella tabella è riportata la suddivisione delle domande rispetto ai 3 ambiti di riferimento: Tipo di testo *

Numero di quesiti

Testo narrativo

18

Testo espositivo

18

Grammatica

9

Totale

45


Sono stati scelti, poi, 7 diversi processi coinvolti in ciascuna delle domande. Non sono indicati i processi per la grammatica. Sette processi per la lettura 1. Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni; riconoscere le relazioni tra parole (ad es. campo semantico, sinonimia e antonimia, ecc.). 2. Individuare informazioni date esplicitamente nel testo, anche se rielaborate in forma parafrastica nella domanda e nella risposta. 3. Fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore 4. Cogliere le relazioni di coesione testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase): ad es. connettivi, catene anaforiche, ecc. 5. Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo (ad es. un periodo, un paragrafo, una sequenza), integrando più informazioni e concetti./ Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti (ad es. riconoscerne il tema attraverso una sintesi). 6. Sviluppare un’interpretazione del testo riflettendo sul suo contenuto e/o sulla sua forma (ad es. individuarne la morale, lo scopo, il genere testuale). 7. Valutare il contenuto e/o la forma del testo (individuandone ad esempio plausibilità delle informazioni, efficacia comunicativa, validità dell’argomentazione, ecc.), alla luce delle proprie conoscenze ed esperienze.


Come analizzare i grafici ????

Analisi dei risultati complessivi


Risultati complessivi ambito per ambito: TESTO NARRATIVO


Risultati complessivi ambito per ambito: TESTO ESPOSITIVO


Risultati complessivi ambito per ambito: GRAMMATICA

Risultati complessivi ambito per ambito Ambito: GRAMMATICA


Prima valutazione Dall’analisi dei grafici, possiamo cominciare a fare alcune valutazioni: Le due classi campione si collocano, in quanto a totale di risposte esatte in una posizione media del 64% ( risultato della scuola) con un’oscillazione di circa 7 punti percentuali tra la classe 1 e la classe 2; Entrambe si collocano ben al di sopra della media delle classi campione del Sud Italia (55% di risposte corrette)

DEDUZIONE: le due classi si possono globalmente considerare di livello cognitivo piĂš che sufficiente.


Seconda valutazione

Dall’analisi comparativa dei risultati dei 3 ambiti, notiamo che: I risultati migliori vengono raggiunti nell’ambito GRAMMATICA ( 71% e 75%) così come nelle classi del Sud che totalizzano in Grammatica il 61% di risposte esatte. DEDUZIONE: La grammatica è stata particolarmente curata nella scuola Primaria e i ragazzi sono riusciti a rispondere ( mediamente) alla maggior parte delle risposte L’ambito TESTO NARRATIVO non ha creato particolari problemi ma, nonostante la sua maggiore scorrevolezza, non ha dato risultati eccezionali. La classe 1 è scesa leggermente sotto la sua media di risposte esatte (59%)

Il TESTO ESPOSITIVO ha creato i maggiori problemi a tutti gli studenti testati: classe 1: 38% di risposte esatte; classe 2: 50%; Sud Italia: 36%

DEDUZIONE: Contrariamente alle aspettative, non è affatto la grammatica il maggiore problema degli studenti, ma i testi espositivi che comportano la necessità di dedurre informazioni esplicite ed implicite e, soprattutto, quella di tornare sul testo per rispondere correttamente alle domande.


Analisi dei risultati item per item per ambiti


Questo grafico riporta la percentuale media tra le due classi ( e quindi della scuola) di risposte esatte, domanda per domanda nei tre ambiti, confrontata con la popolazione PQM ( ovvero tutte le classi campione) rappresentate dalla linea orizzontale. Le domande in cui le due classi sono scese molto al di sotto della media PQM sono: AMBITO TESTO NARRATIVO La A9 solo quesito e : La A13 AMBITO TESTO ESPOSITIVO La B8 La B10 AMBITO GRAMMATICA La C 6 b e c


Come procediamo ??? Adesso, testo della prova alla mano, cerchiamo di capire che

domande sono quelle che hanno dato i peggiori risultati: La A 9, fa parte di una batteria di 10 quesiti dei quali solo questo ha creato problemi: Analizzandolo nel dettaglio, ci accorgiamo che la domanda è stata posta in modo un po’ ambiguo, chiedendo ai ragazzi di valutare se il cane della storia è stato o meno aggressivo. La domanda era di carattere un po’ soggettivo ( infatti alcuni ragazzi hanno giudicato aggressivo il comportamento del cane che aveva difeso il suo padrone, dimenticando che, precedentemente, era stato molto mansueto). La domanda A 13, alla quale ha risposto correttamente una bassa percentuale di alunni in genere, richiedeva di andare oltre il significato letterale del testo e di interpretare una frase in senso metaforico


Le domande B8 e B 10 in AMBITO TESTO ESPOSITIVO, Richiedevano la capacità di fare delle inferenze( un'inferenza è la conclusione tratta da un insieme di fatti o circostanze, cioè la capacità di dedurre informazioni che non sono fornite direttamente) e di ricavare le informazioni non date direttamente, da altre date in precedenza ed in altri contesti. DEDUZIONE: I ragazzi sono più abituati a cogliere il significato globale del testo e meno a cogliere informazioni che devono essere dedotte o ricostruite tornando indietro e rileggendo il testo.


In AMBITO GRAMMATICA, le domande C 6, b e c appartengono al nucleo MORFOLOGIA e richiedevano la capacità di dedurre da una voce verbale, la persona che compie quell’azione Gli item dell’ AMBITO GRAMMATICA facevano riferimento ad elementi di Morfologia, Sintassi, Lessico e Punteggiatura


E’ anche possibile entrare nello specifico della singola domanda sulla quale l’INVALSI fornisce informazioni più dettagliate. Ad es: Domanda A 13 A13. La frase «… ci fu una nuova guerra, questa volta in casa» (riga 47) vuol dire che: A. ci fu un’ altra guerra coloniale come quella in Abissinia B. ci fu un’ altra guerra combattuta anche in Italia C. ci fu una guerra con la vicina Svizzera D. ci fu una guerra che distrusse la casa dell‟autrice

Tipo di testo: narrativo Tipo di item: domanda a scelta multipla Livello dell‟elaborazione: locale Compito/processo: Individuare un’ informazione esplicita Informazioni richieste: luogo dove si combatte la guerra Risposta corretta: B

E inoltre …

Per rispondere lo studente deve individuare un’ informazione esplicita, comprendendo che l’ espressione “in casa” si riferisce (per sineddoche, ma questo non è necessario che lo studente lo sappia) all’ Italia.


Ora ‌ è possibile elaborare un

Piano di Miglioramento Come???


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