Eterno Auriga - Febbraio 2012

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Eterno Auriga

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITà

Febbraio

RETTITUDINE

PACE

AMORE

NON VIOLENZA

2012

“La giovinezza è come un frutto squisito. Dovete offrire a Dio questo dolce e prelibato frutto. Non è possibile adorare Dio dopo il vostro ritiro in età avanzata, quando il vostro corpo si indebolisce, gli organi di senso perdono forza e la mente diventa fragile. Partite presto, guidate piano, arrivate sani. Cominciate a pregare Dio già in giovane età.”

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam

Pubblicato sul Sito Web della Organizzazione Srì Sathya Sai d’Italia

SOMMARIO

Sviluppate le Virtù e Meditate su Dio Discorso Divino del 16 luglio 1996

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Spettacolare Dimostrazione di Coraggio e Sicurezza Incontro Annuale di Sport e Cultura dello SSSIHL

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La Sacralità di Sivarathri Consiste nella Realizzazione dell’Unità con il Divino Estratto di Discorsi di Sivarathri Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca

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La Doppia Aureola Effulgenza della Gloria Divina

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Dio Protegge i Suoi Devoti

Chinna Katha

Future Festività/ Celebrazioni a Prasanthi Nilayam

Cover Page Photograph: Trayee Brindavan

20 febbraio ....................................Sivarathri 23 marzo .......................................Ugadi 1° aprile .........................................Sri Rama Navami 13 aprile.........................................Nuovo Anno Tamil 14 aprile.........................................Vishu 24 aprile ........................................Anniversario del Maha Samadhi di Bhagavan



Incontro Annuale di Sport e Cultura dello SSSIHL

SPETTACOLARE DIMOSTRAZIONE DI CORAGGIO E SICUREZZA

L

’Incontro Annuale di Sport e Cultura delle istituzioni educative Sri Sathya Sai per il 2012 si è svolto l’11 gennaio, ospitato nello Sri Sathya Sai Hill View Stadium. Per l’importante manifestazione l’impianto era splendidamente decorato: nella parte esterna si potevano ammirare gigantesche foto di Bhagavan assieme a Suoi importanti messaggi, oltre a bandiere di vari Paesi, mentre un trionfo di fiori freschi adornava lo Santhi Vedika, dove era stata posta un’elegante poltrona per Swami. Nello stadio erano installati anche schermi LED per consentire agli spettatori di seguire comodamente lo spettacolo. Intorno alle 7,45 di una bella mattina di sole, l’enorme stadio ha cominciato a risuonare di canti vedici. Quando alle 8 l’auto scoperta di Bhagavan con una Sua splendida foto è giunta all’ingresso nord dello stadio, guidata da una squadra di motociclisti, la banda degli ottoni del Campus di Anantapur dell’Istituto ha suonato le note di benvenuto. Il corteo si è mosso verso lo Santhi Vedika, stavolta guidato dagli ottoni del Campus di Prasanthi Nilayam e da un gruppo di portabandiere che procedeva a passo lento. Quando l’auto di Bhagavan ha raggiunto lo Santhi Vedika, i portabandiere hanno posizionato i vessilli in modo da formare una volta. Prima dell’inizio del programma il prorettore e altri dirigenti dell’Istituto sono arrivati allo Santhi Vedika per offrire i propri omaggi a Bhagavan, mentre un gruppo di

studenti che portavano il Poornakumbham cantavano inni vedici. Grande Sfilata Il programma è iniziato alle 8,15 con una grande sfilata dei gruppi degli studenti che rappresentano le varie istituzioni educative di Bhagavan.

Un contingente di studenti che, marciando a passo veloce, offrono il loro saluto a Bhagavan allo Santhi Vedika.

A sfilare sono stati i gruppi di studenti della scuola primaria Sri Sathya Sai, della scuola secondaria superiore Sri Sathya Sai, della Easwaramma English Medium School, dello Sri Sathya Sai Arts and Science College di Anantapur, del Sathya Sai Mirpuri College of Music e dei campus dell’Istituto con sede ad Anantapur, Brindavan e Prasanthi Nilayam. Le squadre dalle colorate divise hanno marciato verso lo Santhi Vedika al ritmo degli ottoni dei campus di Prasanthi Nilayam e di Anantapur. Raggiunto lo Santhi Vedika, hanno offerto il proprio saluto a Bhagavan.

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Al termine della sfilata ci sono stati il solenne alzabandiera, il tradizionale giuramento dei partecipanti alle varie manifestazioni e l’accensione della fiaccola dello sport. Una mascotte che rappresentava Nandi (il toro di Siva) ha portato la fiaccola sulla sommità della collina, dove è stato acceso il braciere dello sport. Nel frattempo dallo Santhi Vedika sono state liberate colombe e grappoli di palloncini. Audaci Prove degli Studenti di Prasanthi Nilayam Gli eventi sportivi hanno avuto un’apertura straordinaria, con gli studenti di Prasanthi Nilayam che hanno portato nell’area delle esibizioni una bellissima struttura gigante che conteneva una copia dell’emblema dell’Istituto con due cigni, uno per ciascun lato. In contemporanea si è assistito a un’esibizione di acrobazie aeree con velivoli telecomandati da terra dagli studenti.

volta di un’esibizione di arti marziali con i Nunchaku, che ha mostrato il coraggio e la sicurezza nel maneggiare con abilità quest’arma tradizionale (composta di due bastoncini uniti mediante una corda o una catena). La danza Bhangra è stata un’altra esibizione apprezzata da tutti i presenti. Poi gli studenti hanno eseguito eccezionali colpi di Karate, dimostrando grande abilità nel maneggiare i bastoni per l’autodifesa. L’ultimo numero è stato davvero mozzafiato: acrobazie sulle moto che si incrociavano ad alta velocità con i guidatori che stavano in piedi e altri che suonavano la chitarra o salivano su una scala.

Le acrobazie sulle moto degli studenti di Prasanthi Nilayam hanno dato prova del coraggio e della sicurezza in loro possesso.

Gli studenti di Prasanthi Nilayam impegnati in varie asana (posizioni) yoga davanti allo Santhi Vedika.

Gli studenti di Prasanthi Nilayam si sono dapprima esibiti in varie asana, mostrando destrezza e agilità. È seguita una danza con bandiere gialle e verdi di un gruppo di studenti, che si muovevano al ritmo di tamburi cinesi. È stata poi la 5

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Il massimo della temerarietà sono stati comunque i lanci dalla rampa, in particolare quelli con l’attraversamento del cerchio di fuoco e della lastra di vetro. Al termine del loro programma gli studenti, riuniti di fronte allo Santhi Vedika, hanno offerto il proprio saluto a Bhagavan. Splendida Esibizione degli Studenti del Campus di Anantapur È stata poi la volta degli studenti del Campus dell’Istituto di Anantapur.


gigante che i ragazzi avevano messo nello spazio della rappresentazione. In apertura essi hanno eseguito una splendida danza al ritmo di un canto telegu accompagnato da una musica entusiasmante.

Gli studenti del Campus dell’Istituto di Anantapur impegnati in una danza dei Dervisci.

Il primo numero è stata una danza derviscia di origine turca; gli studenti indossavano la tradizionale ampia tunica bianca e il grande cappello. Essi hanno eseguito la danza con leggiadri movimenti rotatori al ritmo di un dolce canto. A seguire, una danza sufi dell’Egitto, sempre fatta di movimenti rotatori, che ha creato meravigliose figure. Poi gli studenti hanno dato dimostrazione di abilità ed equilibrio sui pattini a rotelle con bellissime formazioni. L’ultimo numero è stata una danza ritmica con anelli colorati in mano a creare bellissime figure nel corso dei movimenti sincronizzati. Al termine dell’eccellente esibizione, gli studenti si sono schierati di fronte allo Santhi Vedika e hanno offerto il reverenziale Pranam a Bhagavan. Il programma del mattino si è concluso alle 10,15 con l’Arati. Pittoresca Esibizione degli Alunni della Scuola Primaria Il programma pomeridiano dell’Incontro Annuale di Sport e Cultura è cominciato alle 16, dopo l’arrivo dell’auto di Bhagavan allo Hill View Stadium, scortata da un gruppo di motociclisti. Gli alunni della scuola primaria Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam sono stati i primi a esibirsi. Il tema dello spettacolo, “Sai è ovunque, ora e per sempre”, era ben visibile su un tabellone

I ragazzi hanno proseguito con un’altra danza in cui tenevano in mano fiori colorati. Nella terza danza mimavano il battito delle ali degli uccelli, accompagnati da un cinguettio trasmesso dagli altoparlanti.

La danza degli alunni della scuola primaria che, travestiti, mimavano gli uccelli ha affascinato tutti gli spettatori dello Sri Sathya Sai Hill View Stadium.

Ugualmente affascinante è stata la danza dei girasoli, che ha preceduto le splendide figure finali con i ventagli rossi, mentre i bambini si muovevano aggraziati al suono di una dolce musica.

Gli alunni della scuola primaria elegantemente schierati e con in mano ventagli colorati. Febbraio 2012

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I Leela di Krishna Messi in Scena dagli Studenti della Easwaramma English Medium School Gli studenti della Easwaramma English Medium School hanno aperto il loro programma con una danza delle farfalle, proseguendo con un’altra danza in cui i maschi erano vestiti in maschera. Ma il loro numero più straordinario è stato il Leela di Krishna, che ha raccontato i giochi di Krishna bambino, come la danza con le pastorelle, il furto del burro e la danza sulla testa del serpente Kaliya.

Con il primo, gli studenti hanno mostrato abilità e coraggio nell’arte del karate, anche rompendo con la mano mattonelle, alcune delle quali fiammeggianti.

Gli studenti del College di Scienze Infermieristiche e Scienze Sanitarie Correlate mentre eseguono una formazione con tessuti di vari colori.

Gli studenti della Easwaramma English Medium School mentre formano un carro durante la loro innovativa esibizione

Il loro ultimo numero ha visto l’utilizzo di fiocchi colorati con cui sono state eseguite splendide formazioni, tra le quali spiccava la creazione della parola LOVE (amore) fatta con lunghe pezze di stoffa.

Infine gli studenti hanno realizzato una bellissima formazione, molto apprezzata dal pubblico: Krishna che tiene le redini dei cavalli e guida il carro di Arjuna nella guerra del Mahabharata. Talentuosa Esibizione degli Studenti del College di Scienze Infermieristiche e Scienze Sanitarie Correlate Nella loro breve esibizione gli studenti del College di Scienze Infermieristiche e Scienze Sanitarie Correlate dell’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai di Whitefield (Bangalore) hanno presentato due numeri, ciascuno dei quali capace di esprimere un talento impeccabile. 7

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Gli studenti del Campus di Brindavan hanno dato dimostrazione di abilità in svariati giochi.


Brillante Esibizione degli Studenti del Campus di Brindavan A chiudere l’Incontro di Sport e Cultura sono stati gli studenti del Campus dell’Istituto di Brindavan. Essi hanno aperto l’esibizione con una serie di posizioni yoga (tra cui la preghiera al sole), proseguendo con sfide di pallavolo, calcio e pallacanestro. Nonostante la grande abilità e destrezza dimostrate in tutti i giochi, gli studenti si sono certamente distinti nella pallacanestro, facendo danzare la palla sulle dita e schiacciandola poi nel canestro, aiutati nell’elevazione da una rampa. Il numero successivo era costituito di movimenti sincronizzati con le biciclette, in cui i ginnasti hanno mostrato perfetto equilibrio e grandi capacità di manovra. È stata poi la volta di un gioco di cricket e di formazioni con luci LED sul torace degli studenti. Per finire, c’è stata un’esibizione di esercizi col fuoco, spettacolo davvero straordinario. Tenendo in mano le fiaccole ardenti, gli studenti si sono messi in formazioni tali da creare le parole ‘Swastik’ (benessere), ‘Sudarshan Chakra’, ‘We Love You’ e ‘Sai Ram’.

Le parole “Sai Ram” create dagli studenti del Campus di Brindavan con fiaccole ardenti.

Al termine di questa splendida esibizione si è concluso anche il programma della giornata con l’Arati eseguito alle 18,40.

Cerimonia di Commiato La cerimonia di commiato dell’Incontro Annuale di Sport e Cultura 2012 delle Istituzioni Educative Sri Sathya Sai si è svolta il 15 gennaio, nel fausto giorno di Makara Sankranti. Il programma del mattino è cominciato alle 9 con una grande processione che si è mossa dalla residenza di Bhagavan al Sai Kulwant Hall, dove era stato allestito un apposito palco con una splendida poltrona per il Divino Rettore dell’Istituto, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Il corteo è stato aperto dagli ottoni del Campus di Prasanthi Nilayam, seguiti dal gruppo di portabandiere e dagli studenti che cantavano gli inni vedici. Dopo l’arrivo della processione nel Sai Kulwant Hall, cinque relatori hanno preso la parola. Nel presentarli, Sri Sanjay Sahni, direttore del Campus dell’Istituto di Brindavan, ha osservato che Sankranti significa non solo l’inizio del viaggio del sole verso Nord, ma anche il viaggio dell’umanità verso il Divino. Il primo oratore è stato il dottor Naren Ramji, direttore amministrativo dell’Istituto. Richiamando l’Incontro di Sport e Cultura appena conclusosi, il dottor Ramji ha dichiarato che l’eccellente esibizione degli studenti in tutte le manifestazioni era chiaramente indice della Divina Presenza di Bhagavan. E proprio a Bhagavan ha espresso gratitudine per aver dato alle attività sportive una parte di rilievo nel Sistema di Educazione Integrale Sri Sathya Sai. Sono seguiti brevi interventi di quattro studenti: tre dei campus e uno della scuola secondaria superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam. I ragazzi hanno raccontato aneddoti interessanti, rivelando come l’energia di Bhagavan abbia operato tramite loro affinché offrissero la migliore resa negli eventi sportivi. Al termine, il prorettore dell’Istituto ha consegnato i Febbraio 2012

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trofei alle istituzioni educative e i premi ai singoli vincitori delle manifestazioni sportive e culturali.

il brano “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin” cantato dalla voce di Bhagavan. Il programma del mattino è terminato alle 10,45 con l’Arati dopo la distribuzione del Prasadam.

PROGRAMMI CULTURALI E MUSICALI

Gli alunni della scuola primaria mentre ricevono il trofeo dal prorettore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai.

Gli studenti in rappresentanza delle istituzioni educative e i vincitori delle singole competizioni si sono avvicinati uno alla volta e hanno offerto i propri reverenti saluti a Bhagavan; poi hanno ritirato il trofeo o il premio dalle mani del prorettore e hanno posato per una foto accanto alla poltrona di Bhagavan. Sono stati poi trasmessi brani tratti da un Divino Discorso di Bhagavan che i presenti hanno ascoltato, rapiti, con profonda attenzione. In quel Discorso Bhagavan dice che la mente dell’uomo è assai potente e ne determina sia la schiavitù sia la liberazione. Egli esorta dunque gli studenti a controllare la mente, permearsi di virtù e sviluppare il carattere. Bhagavan conclude il Discorso con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin” che tutta l’assemblea riunita nel salone ha seguito in coro. Al termine del Discorso la banda degli ottoni del Campus di Anantapur ha suonato un paio di melodie. È seguita una breve sessione di Bhajan, che si è conclusa con 9

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La Mia Vita è il Mio Messaggio: Uno Spettacolo delle Ombre Il 12 gennaio, nell’ambito dell’Incontro Annuale di Sport e Cultura 2012 delle Istituzioni Educative Sri Sathya Sai, gli studenti hanno presentato nel Sai Kulwant Hall uno spettacolo delle ombre estremamente affascinante dal titolo “La Mia Vita è il Mio Messaggio”. Nell’area della rappresentazione era stato installato uno schermo gigante che mostrava varie scene della vita di Bhagavan recitate dagli studenti dietro allo schermo. Nel salone erano state sistemate varie TV a circuito chiuso e grandi schermi LED per consentire ai devoti di seguire comodamente lo spettacolo. La rappresentazione è cominciata alle 18 con una danza di Siva e scene della creazione dell’universo. Gli studenti si sono poi posizionati in modo da formare un quadro raffigurante Madre Easwaramma che attinge l’acqua dal pozzo del villaggio, quando una sfera di luce dal cielo entra nel suo grembo. Hanno poi creato altri splendidi quadri rappresentanti vari episodi della vita di Bhagavan, tra cui Baba che forma le lettere del Suo Nome in telugu con i fiori di gelsomino, Baba che Si mostra al posto del Lingam nel tempio di Virupaksha a Hampi, Baba mentre butta da parte la cartella della scuola e canta il primo Bhajan “Manasa Bhajare


Guru Charanam”, il Sarva Dharma Stupa, i simboli di tutte le fedi, la scena della crocifissione di Gesù, il Super Speciality Hospital, il Progetto Acqua, il Narayana Seva, gli uffici amministrativi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, il Grama Seva e infine Bhagavan che tiene un Discorso nel Sai Kulwant Hall e lo termina con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin”.

Una scena del Progetto Acqua Sri Sathya Sai all’interno dello spettacolo delle ombre “La Mia Vita è il Mio Messaggio” realizzato dagli studenti del Campus dell’Istituto di Brindavan.

Gli eccellenti commenti che accompagnavano ogni scena hanno reso più pregevole la rappresentazione. È seguita la proiezione di un video con Bhagavan che benedice i devoti nel salone. L’agilità e la precisione dei ragazzi nel rappresentare le scene ha fatto sì che la recita si completasse in una mezz’ora. Sono seguiti i Bhajan, l’ultimo dei quali, “Govinda Gopala Prabhu Giridhari”, eseguito dall’aurea voce di Bhagavan. Contemporaneamente c’è stata la distribuzione del Prasadam. Il programma è terminato alle 19 con l’Arati. Dio è il Bene – Resta Aggrappato a Lui: Una Rappresentazione Gli studenti della scuola secondaria

superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam hanno messo in scena quest’opera il 13 gennaio 2012. Aprendo la recita alle 17,30 con un canto di preghiera, essi hanno raccontato attraverso la storia di un giovane, Viswas, come talvolta l’uomo perda la fede nel Divino quando si confronta con gli insormontabili problemi della vita e comincia a mettere in discussione perfino Dio. Egli dimentica che il Signore protegge sempre i devoti che ripongono fede in Lui e si tengono stretti a Lui.

Una scena della recita “Dio è il Bene – Resta Aggrappato a Lui” degli studenti della scuola secondaria superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam.

A conferma di questa verità sono stati narrati vari episodi delle scritture: Krishna che aiuta Sudama, Shirdi Sai Baba che salva Shama, Rama e Lakshmana che vanno in soccorso di Bhadrachalam Ramdas e Rama che salva Sita dalle grinfie di Ravana. La fede di Viswas in Dio viene infine ripristinata quando Bhagavan Sri Sathya Sai Baba risponde alle sue preghiere salvando la vita del padre. Splendide canzoni, belle danze, eccellente recitazione degli studenti e bellissime scenografie hanno reso superba questa rappresentazione teatrale. Sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma è terminato alle 18,40 con l’Arati. Febbraio 2012

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Eccellenti Rappresentazioni Musicali Il 14 gennaio, sempre nell’ambito dell’Incontro Annuale di Sport e Cultura 2012 dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, si sono tenuti due concerti. Il primo, di musica vocale, è stato presentato dagli studenti del Sathya Sai Mirpuri College of Music di Prasanthi Nilayam e s’intitolava “Thyagaraja Aradhana” (l’adorazione di Thyagaraja).

Il “Thyagaraja Aradhana” è stata un’emozionante rappresentazione musicale realizzata dagli studenti del Sathya Sai Mirpuri College of Music.

Un ritratto del leggendario compositore Thyagaraja e una splendida statua del Signore Rama, la divinità che egli adorava, erano la perfetta scenografia della rappresentazione, apertasi alle 16,45 con una preghiera al Signore Ganesha, dal titolo “Sri Ganapatinee Sevimpa”. Gli studenti hanno proseguito con i Pancharatna Kriti (cinque grandi composizioni musicali di Thyagaraja), tra i quali “Jagadanandakaraka” (Dispensatore di gioia nel mondo) e “Sadhinchane O Manasa” (Oh, mente! Egli ha raggiunto l’obiettivo). Poi i ragazzi hanno cantato un pezzo indostano, “Jagat Prabhu Ramachandra” (Rama, il Signore dell’universo), e hanno concluso la loro esibizione con “Jaya Mangalam, Nitya Subha Mangalam” (possa esserci sempre una lieta prosperità). La perfezione di Raga 11

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e Tala (armonia e ritmo) ha caratterizzato tutta la rappresentazione, affascinando il pubblico per quasi un’ora. Il secondo programma è stato presentato dagli studenti del Campus dell’Istituto di Anantapur. Come sfondo della rappresentazione essi avevano realizzato un tempio di straordinaria bellezza. La banda degli ottoni, assieme a un gruppo di studenti con i Nadaswaram, ha presentato un’elettrizzante musica “fusion” che ha visto nell’ordine: degli Stotra (versi), una composizione di musica carnatica, due canti devozionali e una composizione di musica occidentale. Iniziando con “Vakratunda”, una preghiera al Signore Ganesh, e “Santhakaram”, una preghiera al Signore Vishnu, gli studenti hanno proseguito con una composizione di musica carnatica dal titolo “Raghuvamsa Sudha”, una composizione di musica occidentale intitolata “Heal the World” (guarisci il mondo), e infine due canti devozionali, “Jaya Ho Sai Ram” e “Humko Tumse Pyar Kitna”.

La vigilia di Makara Sankranti, gli studenti del Campus dell’Istituto di Anantapur hanno offerto una rappresentazione di musica “fusion” davvero avvincente.

Alla fine, sulle note di “Asato Ma Sadgamaya...” (portami dalla falsità alla verità), sono arrivati gruppi di studenti con


in mano le tradizionali lampade per adorare Bhagavan. Dopo questa eccellente rappresentazione di musica strumentale, gli studenti del Campus di Anantapur hanno cantato i Bhajan di un nuovo CD che è stato reso pubblico. Il programma si è concluso alle 18,45 con l’Arati, dopo la distribuzione del Prasadam. Gautama Buddha: Una Recita L’insigne vita di Gautama Buddha è stata raccontata in questa rappresentazione messa in scena dagli studenti del Campus dell’Istituto di Prasanthi Nilayam il 15 gennaio, giorno conclusivo delle celebrazioni dell’Incontro Annuale di Sport e Cultura 2012, con inizio alle 17,20. Gli studenti hanno presentato i principali avvenimenti della vita del Buddha: dalla Sua nascita come figlio del re Suddhodana all’incontro con la realtà della vita, quando s’imbatte in un ammalato, in un vecchio e nel corpo di un defunto; dalla sua trasformazione come Angulimal (epiteto di Ratnakara, divenuto, dopo la conversione da ladro e assassino, il saggio Valmiki – N.d.T.) alla vittoria su Mara e alle dure austerità per conoscere la verità che Lo conduce all’illuminazione e al raggiungimento dello stato di Buddha.

La vita e gli insegnamenti di Gautama Buddha sono stati il tema della recita degli studenti del Campus dell’Istituto di Prasanthi Nilayam, dal titolo “Gautama Buddha”.

Ottima recitazione unita alla parte danzata, significativi commenti ed efficiente gestione dello spettacolo: ecco ciò che ha reso la rappresentazione un successo. Sono seguiti i Bhajan, terminati con “Rama Kodanda Rama”, cantata dalla melodiosa voce di Bhagavan. L’Arati è stato offerto alle 19 e ha segnato la conclusione delle grandi celebrazioni dell’Incontro di Sport e Cultura dell’Istituto.

Sri Sathya Sai General Hospital Prasanthi Nilayam -515134

Email: hrmgh@sssihms.org.in, Phone 08555-287256, Fax: 08555-289409 Applications are invited for the following posts Consultant / Senior Resident – Department of Anaesthesiology: Qualification: MD / DNB / Diploma in Anaesthesia, preferably with minimum 3 years of experience in the Department of Anaesthesiology. Consultant / Senior Resident in the Department of OBGY Qualification: MBBS + MD / DGO preferably with minimum 3 years of experience in the Department of OBGY. Apply to the Medical Superintendent, Sri Sathya Sai General Hospital, Prasanthi Nilayam, with full Bio-data and a photograph immediately. – Medical Superintendent Febbraio 2012

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LA SACRALITÀ DI SIVARATHRI CONSISTE NELLA REALIZZAZIONE DELL’UNITÀ CON IL DIVINO CONSACRATE LA NOTTE DI SIVARATHRI ALL’ADORAZIONE DI DIO

S

ivarathri è la notte (Rathri) che ha la caratteristica di essere propizia (Sivam); è benaugurale perché in quest’occasione, dedicando la notte alla preghiera, si può far sì che la mente lasci la presa sull’uomo. Sivarathri significa buon auspicio Stando alle Scritture, la luna è la divinità che presiede alla mente. La mente è collegata alla luce come gli occhi lo sono al sole. Che cosa significa “notte”? Notte è un’altra parola per oscurità. Siva significa buon auspicio; quindi Sivarathri parla di un buon auspicio insito nell’oscurità, si riferisce alla saggezza che esiste in mezzo all’ignoranza. L’ignoranza e la saggezza non sono due cose differenti; sono fondamentalmente la stessa cosa. Esse sono relative alla dualità (Dvaita), sono le polarità opposte dello stesso principio che le sottende. Sivarathri indica il tempo in cui si cerca di stabilire amicizia tra la mente e Dio; esso rende consapevoli del fatto che la stessa Divinità si trova dovunque, è onnipervadente. Si dice che Siva viva sul Kailasa, ma il Kailasa dov’è? Kailasa è la nostra gioia, la nostra beatitudine. Significa che Isvara vive nel Kailasa della letizia. Se riusciamo a generare quel senso di gioia e diletto nella mente, esso stesso è il Kailasa. Come si può ottenere 13

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questa gioia? Essa si manifesta quando ci appropriamo di purezza, fermezza e sacralità; allora il vostro stesso cuore diventa il Kailasa e Siva risiede nel sancta sanctorum del vostro cuore, nel tempio che è il corpo. Sivarathri è fissato per la quattordicesima notte della metà scura del mese, la notte precedente la luna nuova quando il satellite è oscurato totalmente. La luna, e la mente che essa dirige, sono drasticamente ridotte nella quattordicesima notte e, quando questa viene dedicata alla vigile adorazione di Dio, ciò che rimane della mente ribelle è superato e la vittoria Gli antichi saggi compresero il valore unico della cultura indiana e la lasciarono al mondo come eredità preziosa. I giorni sacri come Sivarathri vengono messi in risalto al fine di ricordare all’uomo il suo dovere di imporre un digiuno ai sensi e una veglia alla sua intelligenza per tener lontani gli impulsi e le inclinazioni inquinanti. Questo è il giorno in cui Siva sorbì il veleno letale che minacciava di distruggere il mondo e salvò l’umanità dalla rovina.


assicurata. Lo Sivarathri di questo mese è più sacro degli altri e quindi viene chiamato Mahasivarathri. Chandrama manaso jataha La luna è nata dalla mente dell’Essere Supremo. Essa ha sedici parti (Kala) e, in modo simile, anche la mente ne ha sedici. Nella notte di Sivarathri, quindici dei sedici Kala della luna sono invisibili; se ne può vedere uno solamente. Anche la mente è nella stessa condizione. Se durante Sivarathri si medita su Dio, si può ottenere la vicinanza con il Divino. La suprema sacralità di Sivarathri consiste nel realizzare l’unità con il Divino per mezzo della meditazione su Dio. Il controllo della mente e dei sensi è il requisito fondamentale per raggiungere il Divino e ottenere la liberazione, ma tale controllo non è facile; anche una persona evoluta come Arjuna confessò al Signore Krishna che il controllo dei sensi è estremamente difficile. I saggi lo sapevano bene per loro esperienza diretta, quindi suggerirono che, anche se controllare i sensi non è sempre possibile, lo si praticasse nei giorni sacri come Sivarathri. Se non si ha niente da fare, la mente vaga in ogni direzione; essi quindi prescrissero, nella notte di Sivarathri, un assorbimento continuo in pensieri su Dio.

Si dice che Siva viva sul Kailasa, ma il Kailasa dov’è? Kailasa è la nostra gioia, la nostra beatitudine. Significa che Isvara vive nel Kailasa della letizia. Se riusciamo a generare quel senso di gioia e diletto nella mente, esso stesso è il Kailasa. Come si può ottenere questa gioia? Essa si manifesta quando ci appropriamo di purezza, fermezza e sacralità.

La ripetizione del Nome di Dio e la meditazione sulle Sue glorie tiene la mente lontana da altre futilità e promuove il controllo dei sensi.

Imponete il digiuno ai sensi e vigilate sulla mente Gli intellettuali moderni guardano a Sivarathri solamente come a una notte Febbraio 2012

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in cui dovrebbero tentare di stare svegli; essi non vedono il bisogno di considerarlo come un giorno puro e sacro da dedicare ai pensieri su Dio. Essendo lo stare svegli tutta la notte la loro unica idea di Sivarathri, cercano di passarla vedendo tre film, giocando fino all’alba a carte con gli amici o a dadi con i parenti. Dopo essere stati svegli in questo modo, vanno a casa al mattino a fare un pasto abbondante. È questo il modo di osservare Sivarathri? Nient’affatto, è una distorsione di quella che dovrebbe essere un’occasione sacra per contemplare Dio. Che tipo di veglia è quella in cui non c’è purezza della mente né meditazione su Dio? La cicogna, che sta su una zampa sola aspettando di catturare un pesce, non si può dire che faccia penitenza; il beone ubriaco, dimentico del mondo, non può essere equiparato a chi è assorto nel Divino, né si può dire che l’uomo che smette di mangiare per un litigio con la moglie stia osservando il digiuno. Vegliare nella notte di Sivarathri significa concentrare i pensieri sulla Forma sacra, pura, meravigliosa e gloriosa del Divino. Gli antichi saggi compresero il valore unico della cultura indiana e la lasciarono al mondo come eredità preziosa. I giorni sacri come Sivarathri vengono messi in risalto al fine di ricordare all’uomo il suo dovere di imporre un digiuno ai sensi e una veglia alla sua intelligenza per tener lontani gli impulsi e le inclinazioni inquinanti. Questo è il giorno in cui Siva sorbì il veleno letale che minacciava di distruggere il mondo e salvò l’umanità dalla rovina. Volgete la mente verso Dio Pensare a Sivarathri appena una volta l’anno non serve a niente; ogni minuto, ogni giorno, ogni notte voi dovreste pensare alla Divinità e santificare il tempo perché, in verità, il Principio del Tempo è Siva. Voi 15

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stessi siete Siva. Cercate di comprendere e riconoscere questo Principio di Siva che è la vostra stessa realtà. Quando parliamo di Sivarathri, noi ci riferiamo alla notte che è associata con Siva, ma il Principio di Siva è completamente libero da qualunque cosa, in qualsiasi circostanza, che non sia propizia o sacra. La mente dell’uomo deve subire una trasformazione, deve promuovere la liberazione, non la schiavitù; deve volgersi verso Dio e all’interno, non verso il mondo e all’esterno. Solamente allora i tentativi di trasformazione economica, politica e sociale potranno riuscire a elevare il destino dell’uomo. La mente escogita molti espedienti per compiacervi e darvi una grande opinione di voi stessi; essa si diletta d’ipocrisia cavalcando due cavalli nello stesso tempo. Voi potete prostrarvi davanti a Swami e dichiarare di esservi affidati (a Lui) completamente, ma, non appena siete lontani, potete comportarvi altrimenti e lasciar svanire la fede; la vostra fede non dovrebbe essere inquinata neppure dal pensiero di non aver ottenuto vantaggi dall’adorazione o dalla ripetizione del Nome. Praticare la disciplina spirituale è vostro dovere, è il bisogno più profondo, l’attività più genuina. Lasciate tutto il resto alla Volontà di Dio. Questa deve essere la vostra decisione nel santo Sivarathri. Estratto dai Discorsi di Sivarathri.

(Da “SANÂTANA SÂRATHI”, febbraio 2012)


PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DELL’ODISHA

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al 26 AL 28 dicembre 2011, oltre 3000 devoti provenienti da ogni parte dell’Odisha sono giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam. Nel corso di tale pellegrinaggio, essi hanno presentato, il 27 e 28 dicembre nel Sai Kulwant Hall, programmi musicali e culturali. Jagannatha Leelamrutham: Una Commedia Danzata dell’Odisha Questo splendida commedia danzata è stata presentata, il 27 dicembre 2011, dagli studenti dello Sri Sathya Sai Vidya Mandir, Bhadrak. Cominciando il programma alle 17, gli studenti hanno messo in scena un’elettrizzante danza, raffigurante vari episodi mitologici.

Farishte Hain Sai Gaganke: Una Commedia A ciò è seguita la commedia intitolata “Farishte Hain Sai Gaganke” (noi siamo gli angeli del cielo di Sai) presentata dai giovani dell’Odisha.

La commedia “Farishte Hain Sai Gaganke”, messa in scena dai Giovani Sai dell’Odisha, era basata su una vera storia di vita.

Basata su reali avvenimenti verificatisi nel villaggio di Samsaraa, la commedia ha descritto come l’astio, l’odio e il conflitto tra due gruppi opposti di persone di un villaggio cedettero il passo alla pace, all’armonia e alla fratellanza allorché i Giovani Sai iniziarono a lavorare nel villaggio al “Progetto Casa” di Bhagavan con amore incondizionato nel cuore e il Divino Messaggio di Gli studenti dello Sri Sathya Sai Vidya Mandir, Bhagavan “Ama Tutti, Servi Tutti” Bhadrak, hanno presentato una splendida sulle labbra. La storia semplice e commedia danzata dell’Odisha. realistica, la buona recitazione dei I bei costumi e il trucco, l’eccellente giovani e il nobile tema della trasformazione recita dei bambini e l’incantevole musica di un villaggio hanno fatto della commedia hanno fatto della commedia un’eccellente un’efficace presentazione. presentazione. Febbraio 2012

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Un Canto Patriottico e una Danza di Gruppo L’ultimo punto del programma è stato una canzone patriottica composta da un grande poeta dell’Odisha, Radhanath Ray, che ha descritto l’India come un fiore di loto che incarna la purezza e la perfezione, e l’Odisha come uno dei petali di questo fiore. Accompagnato da un’elettrizzante musica, il canto, assieme alla danza di gruppo, è stato presentato dagli studenti dello Sri Sathya Sai Vidya Vihar, Balasore. Durante l’esecuzione della danza, i devoti, nel Sai Kulwant Hall, hanno sventolato bandiere tricolore, inondando l’intero ambiente di fervore patriottico. Al termine del programma, sono stati distribuiti abiti agli studenti e ai giovani. Il programma si è concluso con l’Arati alle 18,15, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam. Sinfonia Sai: Una Presentazione di Musica Devozionale Il 28 dicembre 2011, i devoti dell’Odisha hanno presentato, nel Sai Kulwant Hall, per la gioia dei devoti, un programma di canti devozionali. Iniziando con il canto di versi in sanscrito scelti da testi sacri, i cantanti, uomini e donne, hanno affascinato i devoti con una splendida selezione di brani solistici e di gruppo che comprendeva molte famose composizioni come “Madhura Mohana Ghanashyama” (l’incantevole Forma di Sai), “Baje Muraliya Baje” (la divina musica del flauto di Krishna), e canti devozionali dedicati a Bhagavan come “Dehi Padam” (concedici l’Amore dei Tuoi Piedi di Loto), “Bhajore Parama Naam Sri Sai” (canta il Divino Nome di Sai) e “Mere Sai Ko Salaam” (omaggi all’amato Sai). L’intero programma è stato un sontuoso “banchetto” di canti melodiosi e dolce musica devozionale. In conclusione, sono stati donati abiti ai 17

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cantanti e ai musicisti. Hanno fatto seguito i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma, che aveva avuto inizio alle 17, si è concluso con l’Arati alle 18,15.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL RAJASTHAN Dal 27 al 29 dicembre 2011, un gruppo di oltre 200 devoti, comprendente Giovani Sai e studenti Bal Vikas, è giunto a Prasanthi Nilayam da ogni parte del Rajasthan per un pellegrinaggio di tre giorni. Il 29 dicembre, i giovani e gli studenti Bal Vikas hanno presentato una commedia intitolata “Amritputra Swami Vivekananda” (Vivekananda, figlio dell’immortalità), che descriveva come, grazie alla benigna influenza di Swami Ramakrishna Paramahamsa, l’inquieto, dubbioso e impaziente giovane Narendra fu trasformato in un gigante spirituale e divenne Swami Vivekananda, il quale indicò all’umanità il sentiero della spiritualità e del servizio.

Una scena della commedia sulla vita e gli insegnamenti di Swami Vivekananda messa in scena dai giovani e dagli studenti Bal Vikas del Rajasthan.

La commedia ha descritto la storia della vita di Swami Vivekananda, mettendo in luce i suoi immortali insegnamenti attraverso


vari episodi. Al termine, sono stati donati al cast degli abiti. A ciò hanno fatto seguito i Bhajan condotti dagli studenti dell’Istituto, che si sono conclusi con “Govinda Krishna Jai” cantato da Bhagavan. Il programma, che era cominciato alle 17, è terminato alle 18,10 con l’Arati, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DELL’HARYANA Il 30 dicembre 2011, nel Sai Kulwant Hall, durante il loro pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam, gli studenti dello Sri Sathya Sai Jagriti Vidya Mandir, Darwa, distretto di Yamuna Nagar (Haryana) hanno dato nuovo lustro agli Insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba sull’unità di tutte le fedi presentando la commedia “Sarva Dharma Swaroopa Sai” (Sai, Incarnazione di tutte le fedi).

per celebrare la festa del santo Natale. Le scene successive hanno rivelato come l’insegnante, attraverso il proprio sacrificio, abbia creato unità tra due gruppi del villaggio, di religioni diverse, ostili l’uno all’altro e insegnato ai suoi studenti, con il suo esempio, la lezione pratica di unità di tutte le religioni. La commedia, che era cominciata alle 17 con un canto di preghiera si è conclusa alle 17,45 con il Bhajan “Sarva Dharma Swaroopa Sai”. La commedia ha illustrato, in modo efficace, gli Insegnamenti di Bhagavan attraverso una storia semplice e la superba recitazione degli studenti. Al termine, sono stati donati abiti agli studenti partecipanti. Sono seguiti i Bhajan e il programma si è concluso con l’Arati alle 18.

COMMEMORAZIONE DEI 30 ANNI DELLA SCUOLA PRIMARIA SRI SATHYA SAI In commemorazione dei gloriosi 30 anni (1980-2011) della Scuola Primaria Sri Sathya Sai, un gruppo di oltre 150 suoi ex alunni è giunto da diverse parti del mondo per offrire la propria gratitudine e pagare un reverenziale tributo a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, che li ha educati e ispirati nei loro anni formativi. Il 31 dicembre 2011, essi hanno

La commedia “Sarva Dharma Swaroopa Sai” è stata fatto una presentazione nel Sai Kulwant Hall. Il programma è messa in scena dagli studenti dello Sri Sathya Sai iniziato alle 17,15 con un discorso Jagriti Vidya Mandir, Darwa, distretto di Yamuna introduttivo di Smt. Anamika Aravind, Nagar.

La commedia ha descritto come le lezioni Bal Vikas stiano inculcando negli studenti gli alti princìpi di “Ama Tutti, Servi Tutti” e il rispetto per tutte le religioni. Già nella prima scena, un insegnante Bal Vikas interagiva con gli studenti circa i preparativi

che ha espresso profonda gratitudine a Bhagavan per aver riversato il suo immenso Amore su di lei e gli altri bambini delle scuole elementari. Poi ha annunciato che gli ex alunni avevano pubblicato un libro intitolato “Love Everafter” (Amore da Lì in Poi), che illustra il cambiamento Febbraio 2012

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come Bhagavan abbia impartito lezioni spirituali agli studenti e inculcato in loro i valori in un modo del tutto personale. Dopo questo discorso, il gruppo ha eseguito il canto hindi “Teri Hai Zameen Tera Aasmaan” (la terra e il cielo sono un Tuo dono), ha proseguito con il canto Telugu “Sai Mata Più di 150 ex alunni della Scuola Primaria Sri Sathya Sai Biddalam Andaram” (noi sono giunti a Prasanthi Nilayam e hanno presentato un siamo figli di Madre Sai) entusiasmante programma per commemorare i 30 anni e concluso il programma della scuola. con la canzone in inglese di vita degli studenti grazie all’interazione “Noi abbiamo un grandissimo, meraviglioso con Bhagavan. Successivamente, i Signore”. Ciò è stato seguito dai Bhajan bambini della scuola primaria hanno anch’essi eseguiti dagli ex alunni. Il portato le copie del libro e le hanno offerte programma si è concluso alle 18,55 con al Samadhi di Bhagavan. Nel frattempo, l’Arati. il gruppo ha eseguito due canti a Lui dedicati. Smt. Aravind ha poi introdotto il primo oratore del programma, Smt. Sai PROGRAMMA DEL NUOVO Geeta, studentessa di Bhagavan dal 1983 al 1993, che ha narrato una copiosa serie ANNO 2012 DEGLI EX STUDENTI di esperienze e ricordato come Bhagavan Come negli anni precedenti, gli studenti Stesso fosse impegnato, giorno per giorno, nella vita degli studenti dando loro l’Amore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri di mille madri. I ricordi delle amorevoli cure Sathya Sai e gli ex allievi delle Istituzioni di Bhagavan, ha detto, sono indimenticabili Educative Sri Sathya Sai hanno celebrato il e vengono custodite gelosamente da tutti Capodanno 2012 anche come espressione i Suoi studenti. Dopo questo discorso, il di gratitudine per Bhagavan Sri Sathya Sai gruppo ha eseguito altri due canti, “O Maa Baba. Sai Maa” e “Perché Temere Quando Io Sono Qui?” A ciò ha fatto seguito l’intervento di Presentazione di Musica Bandistica La mattina del 1° gennaio 2012, la un altro ex alunno, Sri Partish Dubey, che è stato studente di Bhagavan dal 1978 al banda di ottoni dell’Istituto ha offerto 1995. Esprimendo gratitudine a Bhagavan omaggi musicali a Bhagavan eseguendo per aver riversato il Suo Amore e le Sue alcune eccellenti composizioni sui temi benedizioni sugli studenti, Sri Dubey dell’Unità, della Pace e dell’Amore per Dio. ha dichiarato che tutto ciò che abbiamo Cominciando il loro programma alle 9, gli ottenuto nella vita è solo per grazia di esecutori lo hanno portato a termine alle Bhagavan. Egli ha narrato una copiosa 9,30 con una composizione dedicata al serie di avvenimenti per evidenziare Signore Siva. Sono seguiti i Bhajan e la 19

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distribuzione del Prasadam. Il programma del mattino si è concluso con l’Arati alle 9,55.

banda degli anni passati, ognuno dei quali ha diretto, per la gioia del pubblico, un’esecuzione diversa. Dopo questa bella presentazione di musica bandistica, c’è stato il discorso di un altro ex studente, Sri C.V. Subhash, che ha raccontato come siano state felici le esperienze d’interazione di Bhagavan con gli studenti, i quali custodiscono gelosamente i ricordi dei preziosi momenti trascorsi come studenti di Bhagavan. A ciò è seguita una presentazione degli studenti di musica vocale intervallata da un interessante e illuminante commento di Sri Abhimanyu

Prema Bandham Il programma del pomeriggio è stato presentato dagli ex studenti degli Istituti Educativi Sri Sathya Sai. Il programma, che comprendeva interventi, musica bandistica per ottoni e canti devozionali, è cominciato alle 17 con un discorso introduttivo di uno degli ex studenti. Parlando dell’evento annuale “Prema Bandham” (vincolo d’amore), per celebrare il quale ex studenti di tutto il mondo erano giunti nel sacro suolo di Prasanthi Nilayam, l’oratore ha osservato che si erano ivi riuniti oltre 550 di loro per ricaricare le proprie batterie spirituali e riconnettersi con l’Oasi di Pace. Nel frattempo, gli ex studenti hanno portato alcune offerte al Samadhi di Bhagavan, che comprendevano la torta di Capodanno, una copia della loro rivista “Vidyullekha” e Una presentazione di musica bandistica eseguita dagli ex un nuovo CD di Bhajan della studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. serie “The Bridge Across Time” (il ponte attraverso il tempo). Kaul che ha presentato il programma. Ha fatto seguito, quindi, un intervento Cominciando con il canto della fervente di Sri T.N. Giridhar, studente di M.B.A. del preghiera “Aao Sai Aoo Pyare Ab Na Der 1992. Ricordando gli intimi colloqui che, in Karo” (O Amato Signore Sai, vieni, non quei giorni, gli studenti erano soliti avere tardare), i cantanti hanno presentato una con Bhagavan, l’oratore ha osservato che ricca varietà di canzoni che includeva “Jai Baba non ha perso mai occasione per Maa Jai Maa Jai Jai Sai Maa” (viva Madre impartire lezioni spirituali agli studenti. Sai), “Perché temere quando Io sono qui?”, Raccontando alcune delle sue esperienze “Caronte Dishaon Se Hum Aaye Hain della Divinità di Bhagavan, l’oratore ha Tere Dwar” (siamo arrivati alla Tua dimora detto che, tutto ciò che Bhagavan diceva a da tutte e quattro le direzioni), e hanno uno studente, era per il suo bene. concluso con la toccante esecuzione Dopo questo intervento, la banda di dell’immortale canto “Humko Tumse Pyar ottoni degli ex studenti ha eseguito alcuni Kitna ... “ (O Signore Sai, Tu sai quanto Ti brillanti brani, condotti dai direttori della vogliamo bene). Il brano conclusivo è stato Febbraio 2012

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“Manasa Bhajare Guru Charanam” con l’aurea voce di Bhagavan. Il programma si è concluso con l’Arati alle 19,20.

CONVEGNO PANINDIANO BAL VIKAS Il 7 e 8 gennaio 2012, si è tenuto a Prasanthi Nilayam l’incontro panindiano degli studenti Bal Vikas Sri Sathya Sai del Gruppo III, al quale hanno partecipato oltre 2000 studenti, nonché insegnanti ed ex alunni provenienti da tutta l’India. Le sessioni mattutine si sono svolte nell’Auditorium Poornachandra, mentre le sessioni pomeridiane sono state condotte nel Sai Kulwant Hall. La sessione mattutina del 7 gennaio 2012 è cominciata nell’Auditorium Poornachandra alle 10,30 con l’accensione della lampada sacra fra il canto dei Veda eseguito dal dottor Keki Mistry, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Trust, Maharashtra e Goa. Nel suo discorso inaugurale, il dottor Mistry ha osservato che i Bal Vikas, iniziati da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba nel 1969, sono ormai diventati un movimento mondiale che sta trasformando la vita di milioni di studenti, inculcando in loro i valori e mettendoli sulla strada dell’autorealizzazione. A ciò hanno fatto seguito due stimolanti canzoni a tema, eseguite dai delegati, intitolate “Akhanda Jyoti Jalao” (accendete la lampada eterna) e “Sai Kiran Jalate Chal” (continuate a diffondere la luce di Sai) e un discorso altrettanto incisivo di un ex studente Bal Vikas. L’ultimo punto del programma del mattino è stato il discorso di Sri Sanjay Sahni, direttore del Campus dell’Istituto di Brindavan. Narrando la storia della formazione del bambino Prahlada, che ricevette l’educazione spirituale da Narada mentre era nel grembo materno, 21

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Sri Sahni ha detto trattarsi dello stesso tipo di educazione spirituale trasformatrice di vita che Bhagavan Baba aveva deciso di impartire agli studenti attraverso i Bal Vikas, cosa che manca nel moderno sistema educativo. I lavori della sessione pomeridiana sono iniziati nel Sai Kulwant Hall alle 17 con un discorso a tema di uno studente Bal Vikas che ha espresso gratitudine a Bhagavan per aver regalato ai bambini i Bal Vikas al fine di trascorrere una vita feconda ed esemplare. Ciò è stato seguito da una presentazione di musica strumentale dei delegati, provenienti dal Kerala, intitolata “Naada Laya”. Gli esaltanti canti di gruppo eseguiti nella sessione mattutina nell’Auditorium Poornachandra sono stati poi ripetuti da tutti i delegati nel Sai Kulwant Hall per la gioia dei devoti. Sono seguiti due interventi di studenti che hanno condiviso con il pubblico le loro esperienze dei Bal Vikas e ne hanno sottolineato l’importanza in quanto sono stati il dono più prezioso ai bambini da parte di Dio Stesso per guidarli sul nobile sentiero. Questi interventi sono stati seguiti da due presentazioni di musica devozionale dei delegati ex studenti. La prima presentazione è stata il concerto di musica vocale “Sri Sathya Sai Mahima” da parte dei delegati ex studenti del Maharashtra e del Karnataka che hanno incantato il pubblico eseguendo tre incisivi brani. L’ultimo punto del programma è stata un’emozionante presentazione musicale del delegato Smt. Jyoti, che ha incantato il pubblico per quasi 20 minuti eseguendo Bhajan classici. Queste presentazioni musicali sono state seguite dai Bhajan. Nel frattempo, sono stati donati vestiti a tutti i partecipanti e distribuito a tutti il Prasadam. Il programma si è concluso con l’Arati alle 18,30. La sessione del mattino dell’8 gennaio 2012 è iniziata nell’Auditorium Poornachandra


col canto dei Veda. Successivamente, i delegati hanno cantato due canzoni di gruppo, riempiendo l’intero auditorium della loro toccante interpretazione. Le canzoni erano “Antar Jyoti Jalao Man Mein” (o Signore, accendi la luce della divinità nel mio essere interiore) e “Sai, il Signore dei nostri cuori”. Poi ci sono stati due interventi di studenti Bal Vikas. Spiegando l’influenza dei Bal Vikas sulla loro vita, gli studenti hanno narrato come essi abbiano plasmato la loro vita e li abbiano aiutati a condurre una vita meritoria, attraverso lo sviluppo delle virtù e la fiducia in se stessi. Ha fatto seguito un intervento del dottor Shashank Shah, “Fellow” (membro) Postdottorale dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. Soffermandosi sui termini Karma (azione), Janma (nascita umana), Dharma (rettitudine) e Brahman (Essere Supremo), il dottor Shah ha detto che l’uomo potrebbe rendere la sua vita degna di essere vissuta e raggiungere l’Essere Supremo, facendo proprie le virtù, aderendo alla via del Dharma e facendo del bene agli altri. Il programma pomeridiano è cominciato alle 17 nel Sai Kulwant Hall con un discorso introduttivo di uno studente Bal Vikas, seguito da due canti di gruppo che gli studenti avevano già cantato nella sessione del mattino nell’Auditorium Poornachandra. Successivamente, ci sono stati due interventi di studenti Bal Vikas che hanno parlato dell’importanza dei Bal Vikas per inculcare negli studenti i valori e condurli sul sentiero della spiritualità e del servizio all’umanità. Dopo questo, è stato distribuito un libro intitolato “Far Fiorire l’Eccellenza Umana”, contenente articoli di studenti Bal Vikas ed è stato mostrato al pubblico il logo dei Bal Vikas. A ciò sono seguite le congratulazioni di alcuni ex studenti Bal Vikas di spicco. Essi non solo eccellono nella loro professione, ma prendono anche parte alle attività di

servizio dell’Organizzazione Sai nei luoghi e nei Paesi ove lavorano. Si sono presentati a uno a uno e hanno ricevuto dei premi fra i gioiosi applausi di apprezzamento di studenti e devoti. Successivamente, il piccolo studente Bal Vikas del Kerala, Satyajit, ha allietato tutti con un discorso pieno di devozione, cantando inni vedici e un Bhajan. In seguito, è stato diffuso un estratto di un Discorso di Bhagavan sul significato dei Bal Vikas, che ha costituito il gran finale del convegno. L’ultima parte del programma è consistita nella presentazione della musica strumentale “Akhanda Jyoti” eseguita dai delegati del Tamil Nadu. Cominciando lo spettacolo alle 18 circa, essi hanno incantato il pubblico per quasi 30 minuti con la loro emozionante esibizione, che ha ottenuto forti e prolungati applausi di apprezzamento dai devoti e dagli studenti. A conclusione di questa presentazione, sono stati donati abiti ai partecipanti, cui hanno fatto seguito i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. L’ultimo Bhajan è stato “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin” con la voce di Bhagavan. L’eccellente programma del convegno dei Bal Vikas si è concluso alle 18,50 con l’Arati.

SOGNANDO L’AUSTRALIA: UNA PRESENTAZIONE DEI BAMBINI AUSTRALIANI Il 9 gennaio 2012, nel Sai Kulwant Hall, un gruppo di bambini australiani ha presentato un programma culturale intitolato “Sognando l’Australia”, comprendente canti devozionali e una commedia basata su una storia fantastica aborigena dei nativi dell’Australia Sudorientale. Il programma è iniziato alle 17 con un discorso introduttivo Febbraio 2012

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di Smt. Sheila Nagaratnam, che ha raccontato i retroscena del pellegrinaggio e le istruzioni datele da Bhagavan molti anni prima durante una “interview”. A ciò è seguito il canto delle Om e una preghiera al Signore Ganesh.

NUOVO ANNO CINESE Il 23 gennaio 2012, nell’ambito delle celebrazioni del Nuovo Anno Cinese a Prasanthi Nilayam, sono stati condotti per la pace del mondo canti cerimoniali di sacri Mantra buddisti. Per partecipare a queste celebrazioni, sono giunti da tutti i Paesi d’oltremare oltre 300 devoti buddisti. Inoltre, hanno partecipato 36 monaci buddisti di un monastero tibetano e cantato sacri Mantra nel Sai Kulwant Hall, splendidamente decorato con festoni e fiori.

Gli studenti Bal Vikas del Tamil Nadu hanno eseguito un’elettrizzante presentazione di musica strumentale dal titolo “Akhanda Jyoti”.

Successivamente, i bambini hanno eseguito tre canti devozionali, “Twameva Mathacha Pitha Twameva” (O Signore! Tu solo sei mio Padre e mia Madre), “Daya Karo Daya Karo Daya Karo Bhagavan” (O Bhagavan! Abbi pietà di me) e “The Glory, Nirvana-Eternal Nirvana”. In seguito, i bambini hanno messo in scena la storia fantastica sull’origine del marsupio del canguro, con danze tradizionali aborigene, accompagnate dal bordone del didgeridoo (uno strumento indigeno a fiato) e dal ritmo dei clapstick (bacchette di legno percosse fra loro). Al termine, i bambini hanno cantato una famosa canzone australiana, “Io sono l’Australia”, che ha evidenziato l’unità nella diversità e la ricca tradizionale spiritualità del popolo australiano. Alla fine di questa bella presentazione dei bambini, sono stati donati loro dei vestiti. Sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma si è concluso con l’Arati alle 18.

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I bambini australiani hanno presentato il programma “Sognando l’Australia”, comprendente una commedia e canti devozionali.

Prima di iniziare il canto dei sacri Mantra, i monaci tibetani, in segno di rispetto, hanno offerto dei Kata (sciarpe di seta) al Samadhi di Bhagavan. Hanno anche fatto al Samadhi altre offerte tradizionali. In seguito, i monaci hanno cantato sacri Mantra buddisti che comprendevano il Breve Mantra di Chenrezig “Om Mani Padme Hum”, il Mantra del Buddha della Medicina, il Mantra di Tara Verde, l’Eterna Preghiera di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, il Grande Mantra del Bodhisattva Ksitigarbha Mantra, il Mantra della Saggezza Trascendentale e la Lunga Dharani di Chenrezig. (Dharani: formula mnemonica comprendente dei Mantra – N.d.T.). Il canto dei Mantra si è concluso


con la recita del Gayatri Mantra. Il canto, iniziato verso le 17, è terminato alle 18,45 con la preghiera per la pace universale. Il canto melodioso e toccante dei Mantra, accompagnato da una dolce musica, ha saturato l’intero ambiente di vibrazioni spirituali e riempito di beatitudine il cuore dei Per celebrare il Nuovo Anno Cinese 2012 sono stati devoti. A conclusione di questi eseguiti, nel Sai Kulwant Hall, canti buddisti. sacri canti, i sacerdoti, nonché le donne che hanno partecipato al canto, a tutti del Prasadam. Il programma si è sono stati omaggiati con vestiti e regali. A concluso con l’Arati alle 19. ciò sono seguiti i Bhajan e la distribuzione

Quando il Nome è pronunciato dalla lingua e l’immagine è adorata dalla mente, questi atti non dovrebbero degenerare in una routine meccanica; il significato del Nome e il contenuto della Forma devono, al tempo stesso, ispirare e illuminare la coscienza. Rifuggite dalla routine; impegnatevi nell’atteggiamento d’adorazione con profondità e serenità. Questo è il modo per ottenere pace e appagamento, ai quali si dovrebbe dedicare e indirizzare ogni l’attività umana. – Baba


Effulgenza della Gloria Divina LA DOPPIA AUREOLA

Q

uando, dopo pranzo, Baba andò in una stanza sul lato degli uomini, Lo notai e Lo seguii come avevano fatto gli altri uomini. Baba si accomodò su una poltroncina contro la parete interna della sala, noi sedemmo di fronte a Lui, e iniziò la conversazione. Alla prima occasione, cominciai con la mia deplorevole abitudine di fare domande a Baba. Poiché Lo vedo unicamente come diretta personificazione della Divinità, sono intensamente concentrato solo su di Lui, in particolar modo quando Gli parlo. Per un po’, tra noi ci fu uno scambio di domande e risposte, e la mia attenzione era fissa su di Lui. Notai subito una cosa che, per me, fu davvero straordinaria. Una luce dorata Gli circondava la testa. Non era come l’aureola che si vede nei disegni artistici. L’intensa luce dorata - come se si stesse guardando un foglio d’oro puro che è stato in qualche modo illuminato – proveniva, attraverso i capelli, dal Suo cuoio capelluto, e si estendeva per circa 30 centimetri dalla Sua testa. Il contorno della luce non era ben definito, ma alquanto irregolare. Quando muoveva la testa, l’aureola dorata si spostava assieme a essa, e questo movimento naturale svelava una seconda straordinaria situazione. Contro il muro, dietro la testa di Baba,

si poteva distinguere un disco d’oro, il cui diametro sembrava essere un po’ più piccolo dell’aureola. Questo cerchio d’oro era ben definito anche attorno ai bordi, ma l’aspetto veramente incredibile era che, quando Baba spostava la testa, rimaneva immobile sul muro. Questo secondo disco d’oro, perfettamente sferico, rimaneva sulla parete senza minimamente muoversi. Inutile dire che il mio sguardo era assolutamente incollato a Swamiji. Durante questo lasso di tempo, avevo continuato con le mie domande ed Egli mi rispondeva. Dopo averGli fatto l’ultima domanda, ci fu un breve silenzio. Poi uno degli uomini disse: “Hislop, perché stai fissando Swami in quel modo?” Senza distogliere lo sguardo da Baba, diedi la spiegazione. Baba allora disse: “Ciò che Hislop vede è reale.” L’interrogante rispose: “Allora, perché mai non lo vediamo?” Baba rispose: “È sempre lì. Chiunque può vederlo in qualsiasi momento. È necessario solo un forte interesse.” Il nostro incontro con Baba, a quel punto, si concluse. Egli Si alzò e lasciò la stanza. Purtroppo, non ci fu possibilità di chiedere del cerchio d’oro immobile, e, fino a oggi, non l’ho capito e non ne sono stato informato.

– Estratto da “Il Mio Baba ed Io”, del dottor John S. Hislop 25

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Chinna Katha

Dio Protegge i Suoi Devoti

A

l culmine della guerra del Mahabharata, Bhishma fece il voto di uccidere tutti i Pandava. Poiché il voto di Bhishma non poteva essere cambiato, Draupadi, quando udì ciò, sprofondò nel dolore.

la notte, non ha mangiato né bevuto. Poverino, poiché non riesce a dormire sta passeggiando avanti e indietro nel suo campo. Ti dirò come agire: fai come dico. Vai avanti e Io camminerò dietro di te.” Così, andarono entrambi verso il campo di Bhishma. Non appena vi furono vicini, Krishna disse a Draupadi: “Levati le scarpe e vai avanti.” Ella fece come le aveva ordinato Krishna, il Quale si chinò, sollevò le scarpe, le avvolse nella Sua veste e se le mise sotto l’ascella. Perso com’era nei suoi pensieri, Bhishma non si accorse dell’arrivo di Draupadi, che subito si prostrò ai Suoi piedi. Com’era per sua naturale tendenza, Bhishma la benedisse dicendo: “Possa tu vivere come Deergha Sumangali” (donna sposata con il marito vivo). Non sapeva che la donna che era caduta ai suoi piedi era Draupadi. Allora ella rispose: “O insigne maestro! Sono In risposta alla fervente preghiera di Draupadi, venuta da te solo per questa benedizione.” Krishna andò a trovarla e le disse di seguire il suo comando al fine di proteggere i suoi Bhishma si trovò in un dilemma. “Qual mariti. è il voto che ho fatto ieri? E qual è la Era sconvolta al pensiero di quale benedizione che ora ho dato a Draupadi?” sarebbe stato il suo destino il giorno dopo. Rifletté sulla situazione del momento, Pensando che pregare Krishna sarebbe chiamò Draupadi vicino a sé, e chiese: stato l’unico modo, Gli rivolse una fervida “Chi ti ha dato questa idea?” Nel frattempo, supplica. Quando Krishna, quella notte, Krishna entrò nella tenda tenendo le andò a trovarla, ella si gettò ai Suoi piedi scarpe di Draupadi sotto l’ascella. e sfogò piangendo il suo dolore. Krishna allora disse: “Bhishma è un grande devoto. Allora Bhishma disse a Krishna: “O Il suo voto è irrevocabile. Egli non è un Signore! Chi può capire il Tuo gioco divino? essere umano ordinario. Sebbene abbia Col Tuo gioco divino Tu proteggi i Tuoi espresso tale voto, la sua mente non devoti. Le persone usano vari espedienti accetta di dover uccidere i Pandava che per mettere gli altri in difficoltà, mentre seguono il sentiero del Dharma. Durante Tu adotti vari mezzi per proteggere i Tuoi Febbraio 2012

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Pieno di gioia, Bhishma lodò Krishna e Gli disse: “O Signore! Col Tuo gioco divino Tu proteggi i Tuoi devoti. Non c’è nessuno uguale a Te.”

devoti. Nessuno può eguagliarTi.” Bhishma era colmo di gioia per aver donato la sua benedizione a Draupadi. Poi, sentendo fame, chiese a Krishna: “Hai portato

qualcosa da mangiare? Dammi un po’ del cibo che hai con Te.” Krishna, allora, mise a terra le scarpe di Draupadi che teneva sotto l’ascella e che aveva avvolto nella Sua veste, e Bhishma Gli chiese: “Perché porti queste scarpe?” Krishna gli disse: “Eri perso nei tuoi pensieri, camminavi avanti e indietro nella tua tenda. I sandali avrebbero fatto rumore mentre Draupadi camminava. Sentendolo, l’avresti notata. Ho tenuto i sandali sotto l’ascella in modo che ella potesse entrare nella tenda senza alcun rumore.” Piangendo copiosamente, Bhishma disse a Krishna con grande devozione: “Dio può anche portare i sandali dei Suoi devoti per proteggerli! O Krishna, Tu sei impareggiabile. Non hai eguali.” Krishna era pronto a fare qualsiasi atto, anche il più banale, per proteggere i Suoi devoti, i Pandava.

I Segni del Successo nella Meditazione Voi sedete in meditazione per dieci minuti dopo la sessione Bhajan della sera; fin qui, niente da dire. Ma, vi chiedo, quando vi alzate dopo dieci minuti e vi muovete qua e là, vedete forse tutti in una luce più chiara, come permeati di divinità? Se ciò non avviene, la meditazione è una perdita di tempo. Amate di più, parlate di meno, servite gli altri con maggior zelo? Sono questi i segni del successo nella meditazione. Il vostro progresso deve essere confermato dal vostro carattere e dal comportamento. La meditazione deve trasmutare il vostro atteggiamento verso gli esseri e le cose, altrimenti è solo un imbroglio. – Baba 27

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Il Calore nella Preghiera Scioglie il Mio Cuore Potreste dire che il progresso è possibile solo attraverso la Mia grazia. Anche se il Mio cuore è tenero come il burro, si scioglie solo quando, nella vostra preghiera, c’è un po’ di calore. Se non fate alcuno sforzo nella disciplina, una qualche Sadhana, la grazia non può scendere su di voi. L’intenso anelito, la struggente tensione rivolta all’obiettivo non ancora raggiunto sono il calore che scioglie il mio cuore. E questa è la brama che ottiene la grazia.

– Baba

Italian edition of Sanathana Sarathi


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