UMORISMO O SATIRA: DESTINAZIONE VIGNETTE 2021 - SEGNALIBRO #4

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ZAVALA COMIC e MAGAZINE PRESENTA

LE VIGNETTE TRA UMORISMO E SATIRA 2021 INTERVISTA ESCLUSIVA: LELE CORVI

Segnalibro #4 Cover @urkabook


Il viaggio tra umorismo e satira

Finalmente ho realizzato una raccolta d'interviste più che interessanti. Ero curiosa di conoscere come i fumettisti fossero attenti ai fatti quotidiani aggiornando il popolo dei social media con vignette satiriche. Molti degli autori presenti nel Segnalibro #4, dedicato alle vignette umoristiche, sono professionisti che lavorano per testate giornalistiche e altri sono popolari sul web. Per questo li ringrazio della disponibilità menzionandoli in uno sfogliabile da leggere online. Leggi le Pagine D'Autore su www.zavalacomicmagazine.com

Grazie! Se hai, anche tu un fumetto, scrivimi. Il prossimo potresti essere tu! zavalacomicmagazine@gmail.com

In questo sfogliabile sono presenti link affiliati. “In qualità di Affiliato Amazon/Storrito/Asktodina io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei”.


INDICE 04

DOTTOR B

06

EKRA

08

GIANCARLO COVINO

11

LELE CORVI

13

CARPI

14

CABRAS

15

STEFANO TARTAROTTI

17

DOMENICO MARTINO

19

ANDREA MARZII

20

FEDERICO FRED

21

KUTOSHI KIMIMO

22

URKA

Q1NR1

Intervista esclusiva

asktodina.com *fino al 1.08

Free press - @Affiliated - #ADS - DONAZIONE


DOTTORB: SATIRA NELLE VIGNETTE CONSIGLI PER CHI INIZIA OGGI A REALIZZARE VIGNETTE

DOTTORB.PRESENTA

QUANTO NE SAPPIAMO DELLA SATIRA TRA LE NUOVE VIGNETTE ONLINE? Maurizio Boscarol è il famoso DottorB che ci consiglierà come iniziare e mantenere competenza e professionalità nel proprio lavoro. Grazie alla sua disponibilità iniziamo un lungo viaggio tra umorismo e satira. Segui DottorB sui social media! 1. Prima domanda per conoscerci meglio: umorismo o satira? Satira, ma meglio se è umoristica. Non per forza la satira deve esserlo, o non sempre, ma il rischio è che a volte lo sia troppo poco, e finisca per diventare troppo esplicita nelle sue denunce. Trasformandosi in invettiva, che è un altro genere. Poi pure l’umorismo è un universo. Ci sono tanti sottogeneri, tanti modi di far ridere. Quello che né la satira né l’umorismo dovrebbero fare è essere prevedibili. Purtroppo è circa dagli anni 80 che da noi prevale un umorismo prevedibile, fatto di tormentoni, personaggi caricaturali, parlate ridicole, imitazioni, tutto ripetuto in TV in infinite trasmissioni da attori abbastanza interscambiabili. A discapito di un umorismo più sottile, o più macabro, o surreale, o anche solo più personale. La satira è anche un’occasione per utilizzare tutti questi registri umoristici meno battuti, e toccare argomenti che nell’umorismo classico, quello rivolto a tutti, sono tabù.

SATIRA E VIGNETTE SONO DIVENTATI POST DI CUI NON POSSIAMO FARE A MENO. NELL’ULTIMO ANNO EVENTI POLITICI ED EMERGENZA SANITARIA MONDIALE HANNO FORNITO AI PIÙ CREATIVI CONTENUTI PER RACCONTARE IL NOSTRO PRESENTE. LA CHIAVE DI LETTURA RESTA PER ME OGGETTO DI APPROFONDIMENTO: IL MIO OBIETTIVO SARÀ DEFINIRE L’UMORISMO, O QUANDO È SATIRA, NELL’AMBITO DELLE VIGNETTE POPOLARI SUI SOCIAL E NEL WEB. IN SOCCORSO ARRIVERANNO I VIGNETTISTI PIÙ CONOSCIUTI CHE SI SONO RESI DISPONIBILI A UN’INTERVISTA STILE “ZAVALA COMIC MAGAZINE”.


"SONO UN VIGNETTARO E FUMETTISTA DI LARGHE VEDUTE E FACILI COSTUMI."

Inoltre non dimentichiamo che i social di base sono strumenti per la pubblicazione di annunci pubblicitari mirati. Il luogo meno adatto alla satira che si possa concepire, se pensi che in passato le riviste satiriche nemmeno la volevano ospitare, la pubblicità, e ora praticamente è la pubblicità online che ospita la satira… Un bel paradosso. Si creano così, sui social o sui giornali, che fanno parte dello stesso ecosistema, bolle informative che non tollerano contenuti spiazzanti. Se per l’umorismo tradizionale questo alla fine non sposta molto, perché un pubblico generico lo trova, per quello più divisivo e controverso come la satira viene a mancare il contesto, il luogo in cui esprimersi e incontrare anche persone disposte a mettere in discussione le proprie vedute con un umorismo differente dal proprio.

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2.Quali sono gli strumenti per un vignettista ed “essere sul pezzo”? Seguire l’attualità, informarsi, divertirsi, non prendersi troppo sul serio, ma neanche troppo poco: offrire un proprio punto di vista personale, non seguire quello dei propri gruppi di riferimento. Il massimo della satira è quando riesce a spiazzare (ma dicendo la verità) anche i propri fan, i propri seguaci, invece che replicare stereotipi e luoghi comuni su questa o quella parte politica, su questo o quel personaggi Questa è la parte più difficile. Anche perché invece spesso il pubblico cerca identificazione, con la satira, e quella è anche una sua funzione nobile. Ma ogni tanto va anche messa in crisi. Con giudizio. 3. Cosa è cambiato negli anni per chi disegna vignette? Oh, quanti giorni abbiamo?… È cambiato – naturalmente – che i giornali e le riviste sono spariti o vendono sempre meno, anche perché la maggior parte dell’informazione e dell’intrattenimento si è spostata online, e per i più gratis. Così in tutto il mondo il mestiere del vignettista satirico o di attualità è in crisi. Negli USA sono stati persi molti posti di lavoro e alcuni vignettisti, come Rob Rogers, sono stati licenziati a causa di vignette sull’expresidente Trump. Qualcosa che in democrazia non dovrebbe succedere. Capita però che i giornali, dato che sono in crisi, scelgano di tenersi i lettori più entusiastici e polarizzati, e quindi eliminino contenuti controversi perché potrebbero far disaffezionare i lettori. Poi è cambiato che l’intrattenimento e l’informazione scorrono gratuitamente sui social. Un luogo dove si incontrano persone diversissime, con legami deboli, che in un contesto unitario ripiegano su un linguaggio e temi che non infastidiscano nessuno. Oppure, all’opposto, si auto selezionano solo temi e contenuti congruenti con le proprie visioni, così da non lasciare spazio per esempio a contenuti che le mettano in discussione. O appiattimento o bolla.


ZAVALA COMIC MAGAZINE

LA DONNA DELLE VIGNETTE SATIRICHE EKRA_LEVIGNETTE

"Nata nel 1986 a Milano. La necessità di disegnare mi ha portato a scegliere un’occupazione che mi permettesse di farlo sempre."

LE POPOLARI VIGNETTE DI EKRA SATIRA IN INSTAGRAM Le vignette satiriche conquistano i social media con Erika De Giglio, scopri il suo profilo Instagram per conoscere il suo talento. Io l’ho fatto e ho incontrato una delle migliori illustratrici del web. Nel mio progetto tra satira e umorismo non potevo conoscere il punto di vista femminile e le ho proposto una breve intervista. Sai che l’autrice Erika si è lanciata nel business digitale su Redbubble e ETSY, le migliori piattaforme per guadagnare con la tua creatività.


Satira! Fa sorridere ma soprattutto riflettere e ragionare. UMORISMO O SATIRA Cosa racconti tra le tue vignette popolari

Le illustrazioni per il momento fanno

su Instagram?

parte della mia sfera lavorativa, quindi

Le vignette nascono molto spontaneamente per raccontare impressioni personali su fatti di vario genere. Si va dall’amore per il cibo, ai gatti, alle problematiche del mestiere del

sono vincolate da una serie di fattori. Mi piacerebbe un giorno poter pubblicare un albo illustrato realizzato con la stessa libertà stilistica e narrativa che uso per le vignette.

disegnatore, alle fobie… di tutto insomma! Quali sono i tuoi strumenti di lavoro?

Chi sono le vignettiste che ti

Lavoro in digitale con una Cintiq da molti

ispirano?

anni, anche se la colorazione manuale

Adoro le vignette di Sarah Scribble

rimane il primo amore. Come vivi la dualità tra illustrazione e vignette?

Le vignette sono ancora la parte di me libera, senza freni né modifiche.

(Sarah Andersen)! Ho anche molti riferimenti maschili: Leo Ortolani, Vauro, Walter Leoni, Natangelo. Quanto conta essere donna nel mondo dei fumetti secondo te?

Per quanto mi riguarda essere uomo o donna non dovrebbe fare alcuna differenza, dovrebbe essere il tuo lavoro a parlare per te. Ma la realtà è diversa e sono ancora lontani i tempi della parità di genere (in questo e in tanti altri settori).

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G I A N C A R L O

C O V I N O

IL

VIGNETTISTA E LA SATIRA ITALIANA

GCCOVINO

"La dualità tra umorismo e satira"


GIANCARLO COVINO

INTERVISTA ESCLUSIVA Come nascono le tue vignette? Da sempre mi esprimo meglio con il disegno che con le parole e i miei lavori, un po’, rispecchiano il mio carattere. Legandosi all’attualità, essi nascono dal bisogno non solo di comunicare ma innanzitutto di porre domande. Le mie vignette non rappresentano prese di posizione, affermazioni, ma piuttosto punti interrogativi. A volte le vignette nascono istintivamente, leggendo una notizia scatta la visione, altre volte, quando sembra sovvenire nulla, mi costringo a tracciare delle linee o raffigurare i protagonisti della vignetta sul foglio bianco e pof!… quasi per magia arriva l’idea. Sembra strano ma operare in questo modo porta ad elaborare illustrazioni che rappresentano continuamente, anche per me, delle scoperte e dei punti di vista inattesi.

I social fanno la differenza per un vignettista? Penso che “a fare la differenza” per un vignettista resti sempre la pubblicazione su carta stampata: credo ancora che dia maggiore autorevolezza. I social comunque rappresentano una grande palestra e un buon strumento per provarsi e farsi conoscere. Complice la crisi economica e di coraggio dell’editoria, in questo momento può permetterti di presentarti a un eventuale editore con maggior consapevolezza, soprattutto se riesci a crearti un nutrito numero di followers. Purtroppo, è ormai così in tutti i campi: più hai seguito, più esisti! [continua su zavalacomicmagazine.com]

"Umorismo e satira è una dualità imprescindibile: lo scopo della satira è ridere del potere, indicare che il re è nudo."



LELECORVI.PAGE

LELE CORVI L’INTERVISTA A ESCLUSIVA A GABRIELE CORVI.

Umorismo o satira: qual è il confine per te? "SI MESCOLANO MA NON VANNO MAI CONFUSI. LA SATIRA NON HA LO SCOPO DI ESSERE UMORISTICA, MA PUÒ ESSERLO, E L’UMORISMO HA LO SCOPO DI DIVERTIRE, MA PUÒ FAR RIFLETTERE SULLA QUOTIDIANITÀ." Finalmente sono in cima della mia salita. Nel mio viaggio tra umorismo e satira incontro Gabriele Corvi, conosciuto come Lele Corvi o simpaticamente su Instagram Beppe Beppetti. Seguo le sue vignette, e confesso le condivido sulla mia pagina con entusiasmo, perché ha sempre una risposta a tutte le notizie che scorriamo. Quasi una nuova prospettiva che ci induce a riflettere dopo una risatina amara.


ZAVALA COMIC MAGAZINE

Cosa ne pensi del fumetto digitale prima e dopo le restrizioni Covid-19? Disegno da anni in digitale. Non posso che pensarne un gran bene. Sia per la fase di realizzazione sia per chi ne fruisce. Ormai, anche se la carta mantiene tutto il suo fascino e a oggi la ritengo insostituibile, non possiamo negare che il digitale abbia sempre maggior successo anche per quanto riguarda il fumetto. Deve ancora fare dei passi per migliorare, ma credo che la direzione sia quella.

ATTUALMENTE DOVE PUBBLICHI LE TUE VIGNETTE? Si deve un po distinguere il cartaceo e il digitale. Sulla carta quotidianamente pubblico vignette di satira in prima pagina su Il Manifesto, su l’Eco di Bergamo e, a giorni alterni su Il Cittadino (Quotidiano del lodigiano e sud Milanese). Oltre alle vignette di satira realizzo vignette per Food Magazine (mensile a tema culinario) e strisce su Focus Junior. Le strisce della stessa serie (Crow’s Village) compaiono inoltre da molti anni sull’agenda Comix. Realizzo inoltre illustrazioni per la prima pagina dell’inserto domenicale dell’Eco di Bergamo. Sul web: le mie strisce e vignette vengono settimanalmente pubblicate da Voto 10. Un portale dedicato al cinema e ho ideato la serie “Un film in tre secondi” dove raccolgo in pochi secondi la recensione del film in uscita nelle sale con una sola vignetta. Purtroppo con la pandemia le uscite cinematografiche sono state praticamente azzerate e quindi la vignetta ha subito una variazione. Ora commento fatti di attualità con riferimenti cinematografici. In attesa di un ritorno alla normalità che tutti ci auguriamo.

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CARPI_ANGEL UMORISMO E SATIRA NELLE VIGNETTE DI ANDREA UMBERTO CARPINTERI.

La tendenza umorismo e satira è davvero coinvolgente su Instagram, tanto è vero che il profilo di Carpi_Angel sta spopolando. La sua comicità irrompe nella quotidianità con umorismo e con questa nuova intervista al talentuoso Andrea Carpinteri il mio viaggio tra umorismo e satira va man mano assottigliando i confini. Raccontami come è nata la “Clinica di sto pazzo” che preferisco. La “Clinica di sto pazzo” è l’esempio che alle volte il misterioso fenomeno dell’ispirazione esiste. In un pomeriggio mi sono arrivati in testa tutti i suoi personaggi, quelli che disegno sono solo una piccola parte di quelli che ancora non ho usato.Questo progetto è il più complicato ma da quando li ho vomitati sulla carta ho riconosciuto subito la loro psicologia e sono loro a dirmi come reagirebbero alle varie situazioni. Fondamentalmente per me la Clinica esiste veramente! Nei giorni passati ho pensato che probabilmente nell’inconscio potrebbe essere nato il tutto da questo periodo di “LOCKDOWN” che ha molte caratteristiche simili alla vita dei pazienti della Clinica.

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ANTONIO CABRAS

La satira online. DA INSTAGRAM SI SCOPRE UN PROFILO POPOLARE, MA TI CHIEDO A FREDDO: UMORISMO O SATIRA? Satira e Antonio Cabras vanno a braccetto. Per questo ho chiesto all’autore un’intervista con lo scopo di approfondire due aspetti delle vignette: umorismo e satira. "Il mio obiettivo principale è strappare la risata. Quindi direi senza dubbio: umorismo. La satira è solo un mezzo come un altro per arrivare al pubblico. È un mezzo da maneggiare con cautela, a volte può essere fuorviante. Ad esempio ho notato che spesso sono le vignette più nere, sconsolate e cattive a riscuotere il maggior successo. Questo perché fare “indinniare” il pubblico social è fin troppo facile. Farlo ridere è molto più complicato, ma da anche le maggiori soddisfazioni, considerando lo scopo di utilità sociale della risata." [continua su zavalacomicmagazine.com]


I L

F U M E T T I S T A

D E L

W E B

TARTAROTTI

STEFANO.TARTAROTTI.3


...MA COME FAI AD AVERE SEMPRE LA VIGNETTA PRONTA PER IL FATTO DEL GIORNO? In realtà negli ultimi mesi sono stato un poco preso da alcuni lavori e ho perso un po’ il ritmo delle vignette legate all’attualità. Comunque dipende un po’ dai casi. A volte prima di cena do un’occhiata alle notizie del giorno. Poi sotto la doccia mi ritrovo a pensarci, mi viene in mente un’immagine e dopo cena la disegno. Altre volte invece la disegno al mattino dopo aver fatto colazione leggendo le notizie.

QUALI SONO GLI STRUMENTI, DI LAVORO E DI CONTENUTI, NEL 2021 PER UN VIGNETTISTA?

Molte delle tue vignette sono diventate popolari: qual è la tua preferita? Non lo so. Credo che la più efficace sia forse quella fatta in occasione dell’uccisione di George Floyd da parte della polizia. Disegnai la parte inferiore di un poliziotto che tiene schiacciata col ginocchio una specie di bandiera americana solida.

Posso parlare solo della mia esperienza. Non credo di essere un vignettista particolarmente specializzato. Una buona parte delle mie vignette le faccio per mio divertimento e per divertire chi mi segue. Disegno quello che mi va in quel momento. L’argomento può essere una notizia appena letta, un tema su cui mi sono ritrovato a pensare per giorni oppure una vignettina cretina su me e il mio cane o sulle mie disavventure culinarie. Personalmente non credo di essere un buon vignettista politico o di attualità. Ora mi spiego meglio. Diciamo che se vai a illustrare la tua opinione o la tua visione di un evento, devi cercare di essere il più informato possibile, devi cercare di controllare le notizie, soprattutto se sono appena uscite. Spesso sulle testate giornalistiche rimbalzano notizie semi-infondate, con virgolettati inventati e frasi attribuite a questo e quel politico decontestualizzate o reinterpretate per produrre titoli clickbait. Altre volte alcune notizie si diffondono e poi vengono smentite. Questo presume per il disegnatore un certo lavoro di verifica delle notizie. Su questo sono incostante. A volte, se ho tempo, mi prendo la briga di cercare conferma su testate più autorevoli o note per il lavoro di verifica delle fonti. Altre volte, invece, scelgo di non disegnare qualcosa su una notizia proprio perché se ne sa ancora troppo poco e c’è il rischio di riportare una notizia infondata. Altre volte, purtroppo, decido di disegnare comunque qualcosa sulla notizia anche se non ci sono ancora conferme ufficiali. Ed è un a cosa che non dovrei fare perché si rischia di fare degli scivoloni.

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NESSUNARETEDISPONIBILE

DOMENICO MARTINO E I FUMETTI AUTOPRODOTTI I fumetti autoprodotti hanno conquistato il settore negli ultimi due anni. I nuovi strumenti introdotti dalla comunicazione online hanno supportato ogni iniziativa: print on demand, le sponsorizzazioni sui social media e siti da configurare senza alcuna conoscenza di codice. Un vero successo per chi ha quello spirito imprenditoriale, ed è per questo che ho chiesto a Domenico Martino di raccontarmi di vignette e umorismo. La sua pungente visione è un punto di svolta nel mio viaggio con destinazione satira.

NRD NESSUNA RETE DISPONIBILE: IL TUO PROGETTO. N.R.D. Nessuna Rete Disponibile era il nome dato alla mia prima serie di strisce satiriche che decisi di buttare online un po’ per caso. I protagonisti erano due tizi che vivevano fatti e notizie solo attraverso il proprio cellulare, da qui il titolo. Poi da queste prime strisce presi un personaggio secondario, il Comunista, e cominciai a fare delle brevi storie autoconclusive: le mie prime autoproduzioni a fumetti sono proprio incentrate su questo personaggio. Ho poi abbandonato il progetto N.R.D. perché ho voluto sperimentare altro e altri modi di fare satira, continuando comunque a fare vignette per i social ma concentrandomi più sul fumetto vero e proprio comunque di genere satirico.

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ANDREA_MARZII

ANDREA MARZII IL TOCCO DI UN GRAFICO NEI FUMETTI.

Come nasce l’idea di promuoversi con i webcomics? INIZIALMENTE AVEVO CREATO IL MIO PROFILO IG PER PROMUOVERE IL MIO LAVORO DI GRAFICO, OGNI TANTO PUBBLICAVO QUALCHE ILLUSTRAZIONE O FUMETTO. COL TEMPO MI SONO ACCORTO CHE I FUMETTI FACEVANO MOLTE PIÙ INTERAZIONI DEI LOGHI E SITI WEB, QUINDI NE HO FATTI SEMPRE DI PIÙ. LA SITUAZIONE ATTUALE È CHE DEL MIO LAVORO DI GRAFICO PARLO SOLO NELLE STORIE, MENTRE NEI POST PUBBLICO SOLO I FUMETTI. UN PÒ INCASINATO MA AL MOMENTO SONO SODDISFATTO! Quanto conta essere un grafico nei fumetti? Sicuramente è un tocco che definisce l’umorismo di Andrea Marzii. Ti strappa un sorriso e ti svela la sua quotidianità divertente e buffamente comune a tanti di noi. In effetti con l’autore riesco a parlare di umorismo dal lato tecnico e promozionale del fumetto. [continua su zavalacomicmagazine.com]


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FEDERICO FRED LE VIGNETTE DI CLASSE

Come nasce Fred il fumettista? Fred il fumettista nasce milioni di anni fa, quando ero un ragazzino che a scuola disegnava le primissime storie sui diari dei compagni di classe. Erano parodie dei film dell’epoca, tipo “Indiana Jones”, con i professori come protagonisti. Il primo incarico lavorativo è stato a 16 anni: una serie di strip umoristiche per “La Pulce”, un giornale di annunci economici molto popolare a Treviso (dove vivevo). E’ stato il Direttore di quella rivista a darmi questa possibilità: Francesco Spinelli, che ricordo con affetto, recentemente scomparso. Poi appena diciottenne iniziai a fare vignette satiriche sull’attualità per il quotidiano Il Gazzettino e poco dopo strip umoristiche per la rivista “Comix”. So che parliamo di fumetti e web comics ma le vignette? L’arte di quei piccoli quadratini con le battute di un attimo è alla radice di quello che leggiamo quotidianamente e seguiamo con tanti like sui social media. Scoprire Federico Fred, leggere la sua storia e la sua evoluzione ha definito l’umorismo in un ambito temporale: la satira è legata al tempo in cui si fa ma l’umorismo resta. L’ultimo fumetto prodotto è Un pollo in classe edito da Festina Lente Edizioni che già conosciamo.

"FINALMENTE ANCHE IL WEB STA DIVENTANDO PIÙ MATURO: GLI INGAGGI PER REALIZZARE MATERIALE APPOSITAMENTE PER LA RETE STANNO AUMENTANDO." [continua su zavalacomicmagazine.com]


KUTOSHI.KIM

KUTOSHI KIMIMO QUALI SONO LE FONTI D’ISPIRAZIONE DELLE TUE VIGNETTE ONLINE? Le fonti d’ispirazione sono ovviamente molteplici, dai fatti di stretta attualità, ai grandi eventi, le ricorrenze più significative o gli anniversari di fatti particolarmente importanti. Mi piace però pensare che la maggiore ispirazione sia la gente; è vero, non ho grande fiducia nel genere umano e allora mi concentro sulle debolezze, le storture, le brutture, il cinismo, l’egoismo e la meschinità. Mi piace, in un certo senso, mettere il dito nella piaga. Le vignette di Kutoshi sembrano portarci oltre confine, ma in realtà raccontano i fatti di attualità vissuti nel quotidiano. Tra l’umorismo e la satira dell’autore è presente un tempo, il tempo di una riflessione. Una reazione a freddo, che non ti prende subito ma che dopo si radica e resta nella tua nuova prospettiva dei fatti raccontati. Basta una vignetta su un social media che stoppa lo swipe up compulsivo. Il suo intervento nel mio magazine consente quel tempo ai lettori, perciò prenditi il tuo, magari con un caffè e scopri Kutoshi Kimimo.

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DESTINAZIONE

URKA SATIRA

URKABOOK


ZAVALA COMIC MAGAZINE

Quando hai avuto la consapevolezza che le tue illustrazioni sono diventate un messaggio di satira?

Sono cresciuto nella cultura hip-hop e da ragazzino mi divertivo con quelli più grandi passando i pomeriggi fra bombolette e tags. Alle superiori poi mi divertivo a disegnare storie sul preside e sui professori fino a tarda notte. Finita la scuola, mi sono ritrovato senza “lettori”. Era il 2006 e non c’erano i social network (c’era fotolog). C’era il bisogno di comunicare, l’abitudine ad analizzare le esperienze attraverso i disegni, ma non c’era più nessuno ad ascoltare. A quel punto è tornato il ragazzino con le bombolette, ha preso i pennelli ed ha iniziato ad appiccicare pupazzetti e vignette in strada….ed eccoci qua. Come tutti i disegnatori, sono pieno di problemi nel cervello. Urka nasce dai problemi nel cervello.

Non saprei. Diciamo che ho sempre avuto una certa avversione nei confronti dell’autorità in generale e la passione per il disegno in particolare. È venuto tutto abbastanza spontaneo. A otto anni ricordo di aver ottenuto la specialità (una toppa anni 90 da cucire sulla divisa) di “Attore” per aver inscenato una parodia di Andreotti, allora capo del Governo, al campo scout (lo sappiamo tutti, gli scout sono assurdi). Come dicevo da ragazzino era più la grafomania a dettare legge, poi crescendo ho iniziato a disegnare cose diverse e ho capito che potevo utilizzarle come strumento analitico.

[continua su zavalacomicmagazine.com]

“Ma più di ogni cosa, imparate a sentire profondamente tutte le ingiustizie compiute contro chiunque, in qualunque posto al mondo. Questa è la qualità più importante di un rivoluzionario.” Che Guevara In generale mi ispiro a questo principio.


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