Fixing 24 2015

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Anno XXIII - n.24 - 1,50 euro

I ntervista Colombini: “Perdiamo le occasioni”

Ultimi giorni da Presidente ANIS per Emanuel Colombini. In attesa dell’assemblea dell’Associazione del 25 giugno, dalla quale uscirà il nome del successore, l’imprenditore traccia un resoconto della sua carica, avvenuta nel 2012 e giunta quindi a naturale scadenza quest’anno. Presidente, tre anni fa San Marino era un Paese profondamente diverso da quello che è oggi… “Nel 2012 la situazione dei rapporti con l’Italia era assolutamente peggiore rispetto ad oggi. Un esempio su tutti, la black list. Tre anni fa il Titano stava attraversando il picco negativo della crisi: le aziende registravano un calo dei fatturati e molte hanno chiuso proprio in quel periodo. Ricordo anche che le finanza dello Stato erano in uno stato di trapasso e si stava facendo i conti con il deficit e si era iniziato a parlare di spending review. Cassa di Risparmio inoltre aveva poi subito un attacco mediatico e giudiziario sproporzionato. Qualcosa si è fatto e molti risultati – uno su tutti ma non il solo, l’uscita dalla black list – sono stati portati a casa. Il Paese sta facendo dei passi in avanti in campo internazionale e sta cercando di darsi un posizionamento. In questo senso, Expo 2015 di Milano poteva rappresentare una vetrina molto importante, un palcoscenico su cui far conoscere e comunicare al mondo il brand di San Marino, anche in un’ottica di marketing”. Il Titano è stato tra i primi Paesi a richiedere la partecipazione a Expo. “La giornata nazionale di San Marino e Expo 2015, che si è svolta il 14 (...) segue a pag. 3

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 19 Giugno 2015

Imprenditori esteri: residenza ai familiari

E xpo

La giornata nazionale del Titano

Via libera in Commissione alle modifiche alla Legge 118 del 2010 sui ricongiungimenti. Novità anche nei requisiti dell’articolo 16 alle pagg.4-8

S eminari

Cosa cambia per REACH, CLP e SDS

a pag.3

L avoro

Via libera in Commissione Esteri al progetto di legge che modificherà, una volta passato in seconda lettura in Consiglio Grande e Generale, alcune norme della Legge 118/2010 sulle residenze. La modifica più attesa è quella riguardante il ricongiungimento dei familiari, ovvero della possibilità di ottenere la residenza anche per figli e coniugi: un’esigenza soprattutto in chiave di attrattività, per quanto riguarda imprenditori e manager stranieri che, in futuro, potranno trasferire ufficialmente qui la propria famiglia. A tal riguardo, sono state introdotte alcune modifiche anche all’art. 16: tra i potenziali richiedenti vengono aggiunti coloro i quali trasferiranno importanti capitali sul Titano e anche chi donerà importanti beni di carattere culturale o sociale. Bartolucci a pag. 9

Regole certe per attrarre investitori

a pag.4

spazio riservato all’indirizzo


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I mprese

FIXING - Anno XXIII - n.24 - Venerdì 19 Giugno 2015

F ocus

Questione di num3ri

L’industria culturale italiana sembra proprio non conoscere la crisi. Un esempio? Nel Centro della Penisola la cultura produce un valore aggiunto di oltre 19 milioni di euro, il 6,3% dell’economia della zona. Si deve invece aggiungere qualche zero in più sui conti dei farmaci italiani. La cosiddetta “non aderenza alla terapia farmacologica” costa al sistema sanitario nazionale 19 miliardi di euro l’anno. Ma c’è anche un altro 19 che bussa proprio poco dopo i confini di Stato. La cittadella universitaria di Rimini è ormai realtà con oltre 30.000 metri quadrati di aule in 15 sedi, quasi 1.500 matricole, 5.122 scritti e 1.349 laureati in 19 corsi, di cui tre completamente in inglese, a cui se ne aggiungerà un quarto l’anno prossimo. Ma di cosa parlano gli italiani via twitter? Adnkronos lo spiega a chiare lettere: il 33% degli hashtag più usati nel 2014 ha riguardato i programmi televisivi, il 19% i temi politici, il 13% i fatti di attualità di altro tipo, un altro 13% gli eventi sportivi e il 4% gli artisti musicali. Infine un 19% degli hashtag racchiudeva pratiche di uso comune come l’uso di #buongiorno o nomi di città italiane per etichettare fatti locali. Non mancano poi i venti freddi dell’Est. “Negli ultimi cinque mesi del 2014 – spiega Coldiretti in una nota – si è verificata una perdita in valore nelle esportazioni in Russia per 24,4 milioni per la frutta fresca, di oltre 19 milioni di prodotti lattiero caseari e di 17,1 milioni per la carne e i suoi derivati. L’impossibilità di esportare sul mercato russo ha inoltre provocato un altro effetto negativo, ovvero una situazione di eccesso di offerta sul mercato europeo con ricadute negative sui prezzi riconosciuti agli agricoltori”. Per tornare al 19 giugno, un compleanno su tutti, quello della politica Aung San Suu Kyi (1945): “Non è il potere che corrompe, ma la paura. Il timore di perdere il potere corrompe chi lo detiene e la paura del castigo del potere corrompe chi ne è soggetto”.

Il Presidente di Confindustria a Ravenna e Rimini per i 70 anni delle associazioni di categoria

Giorgio Squinzi: “Il calo dell’economia sembra finito” Sulle riforme: “Siamo solo al 10% del cammino. L’Italia è un Paese complicato” Traguardo di prestigio per Unindustria Rimini e Confindustria Ravenna, che hanno celebrato i 70 anni di attività. Il Presidente Paolo Maggioli confermato alla guida di Unindustria Rimini per il biennio 2015-2017. Confermati anche i Vice Presidenti Simone Badioli ed Alessandro Pettinari. La decisione è stata presa venerdì 12 giugno 2015 durante i lavori dell’Assemblea di Unindustria Rimini in corso al Grand Hotel di Rimini per la celebrazione del settantesimo anniversario dell’Associazione. In Assemblea è stato anche approvato Bilancio Consuntivo 2014 e Preventivo 2015 ed è stato presentato lo stato di avanzamento dei lavori per il percorso di unione di Unindustria Forlì-Cesena, Confindustria Ravenna ed Unindustria Rimini che porterà alla nascita di Confindustria Romagna. La seduta pubblica dell’Assemblea ha avuto come focus un significativo momento di dibattito sui temi dell’economia regionale e dell’attualità dell’Area Vasta, moderato dal Direttore del Quotidiano Nazionale Andrea Cangini e a cui sono intervenuti il Presidente della Regione EmiliaRomagna Stefano Bonaccini, il Presidente di Confidustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini, il Presidente di Confindustria Romagna Guido Ottolenghi. Il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi è intervenuto sulla stretta attualità.

Sulla situazione economica del Paese ha rimarcato che “il calo dell’economia sembra finito. Dopo 13 trimestri negativi averne uno positivo come prodotto interno lordo è una buona notizia, ma attenzione prima di dire che siamo fuori dalla crisi e che c’è ripresa è meglio aspettare”. Non sono mancate le riflessioni sul lavoro e sugli ammortizzatori sociali: “C’è un sistema globale che deve essere profondamente rivisto. La cassa in-

tegrazione, ad esempio, deve essere uno strumento di aiuto per le imprese che hanno una vera possibilità di rientrare competitivamente nel mercato e deve avere una durata massima di due anni, oggi, invece, arriva a durare anche 7-8 anni”. Spazio anche al Jobs act: “Non dovrebbe essere utilizzato in questo modo. Per quanto mi riguarda ho sempre pensato - ha proseguito Squinzi - che il pacchetto di

riforme del lavoro licenziato dal Governo dovrebbe andare nella direzione di contratti di lavoro a tempo indeterminato con tutta una serie di flessibilità. Mi auguro che questo, dopo una partenza ‘in salita’ sia il punto di arrivo”. In chiusura, le riforme: “Siamo al 10% del cammino. Questo purtroppo è un Paese complicato e tutti insieme abbiamo l’obbligo di semplificarlo perché c’è un bisogno disperato di ritrovare la cre-

scita. L’auspicio è che il piano di riforme avviato dall’Esecutivo venga presto completato, anche se è sotto gli occhi di tutti che c’è ancora tanto da fare”. Durante l’Assemblea a Rimini poi sono stati consegnati importanti riconoscimenti. Nel 70° anniversario i riconoscimenti vanno ai soci fondatori, ai soci iscritti da 50 e 60 anni ed ai Past President di Unindustria Rimini. a cura della Red. ec.

IInl miglioramento punto della situazione di Unindustria i dati sulla produzione e le previsioni degli ordini, in aumento del 35% nel I semestre 2015 La Provincia (dati CCIAA di Rimini) nel biennio 20152017 il PIL crescerà di 1,5 punti percentuali. Previsione confermata anche dall’indagine congiunturale di Unindustria Rimini che vede chiudere il 2014 ancora in difficoltà, ma con segnali di miglioramento e apre a un primo semestre 2015 dove i dati sulla produzione e le previsioni degli ordini sono considerati in aumento dal 35% delle imprese campione. Due gli elementi fondamentali su cui si è fatto leva in questi anni: il cambiamento e le imprese. Il cambiamento è entrato nelle imprese ed in pochi anni abbiamo cambiato pelle partendo dai processi produttivi e dall’innovazione

per coinvolgere poi l’organizzazione e l’area commerciale e proiettarsi, infine, fortemente verso l’export e l’internazionalizzazione (il fatturato estero delle PMI della Provincia è passato dal 20% del 2013 al 35% del 2014). Per quanto riguarda le imprese è necessario affermare il loro ruolo, molto spesso dimenticato da taluni: senza imprese non c’è sviluppo, non ci sono posti di lavoro, non si produce ricchezza da distribuire. La stessa Associazione sta vivendo un importante cambiamento. Dopo l’unione con Api avvenuta lo scorso anno, infatti, Unindustria Rimini sta passando il testimone a Confindustria Romagna il cui

processo di unione porterà dal prossimo anno alla nascita di un’unica Associazione di tutte le territoriali della Romagna che rappresenterà circa 1.500 aziende per quasi 70.800 dipendenti. Il cambiamento quindi, iniziando dalla ripartenza dell’economia del territorio e di conseguenza delle nostre imprese, deve essere l’idea guida per il futuro. Molti i fattori che giocano un ruolo importante in questo quadro, come il credito. “Con questo spirito gli imprenditori – sottolinea il Presidente Maggioli – si sono fatti promotori di una lista di minoranza nel rinnovo del CdA di CARIM. Un impegno che purtroppo non è stato colto nel significato che

aveva ed è inspiegabile che non sia stata accolta l’apertura di Unindustria Rimini, in rappresentanza di gran parte del mondo produttivo, a partecipare al rilancio di CARIM nel quadro di un più vasto impegno a favore dell’economia del nostro territorio. E’ inspiegabile come la Fondazione si sia letteralmente contrapposta a noi imprenditori e non abbia valutato ed incoraggiato l’ingresso degli imprenditori stessi, attraverso la lista proposta nel CDA, ma si sia ancora una volta chiusa in se stessa, cadendo ancora di più se possibile, in quell’isolamento che già troppi danni ha creato a quella che ancora oggi è la banca più grande e radicata del nostro territorio”.


I mprese

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Segue da pag. 1 (...) giugno, è stata l’occasione per visitare tutto l’impianto Expo e il padiglione del nostro Paese. La mia impressione è che forse si poteva osare un po’ di più. Expo è un’opportunità mancata, forse sprecata, che poteva essere sfruttata meglio. Il Titano viene da un periodo di criticità economica. Credo però che un Paese che si vuole affacciare sul mondo e che vuole farsi conoscere doveva trovare un budget più ampio. Forse si poteva anche pensare ad avere un nostro padiglione, con un’identità più marcata. L’Associazione Nazionale Industria San Marino aveva presentato a suo tempo un progetto per uno spazio ben definito. Si era pensato di costruire un padiglione, legandolo al design e all’immagine del Paese, ma poi non se ne fece più nulla. Per uno Stato in crescita come il nostro, che parla di attrattività, di trasparenza e di voglia di presentarsi alla platea globale, il cluster del BioMediterraneo non è il luogo migliore. Mi spiego: con i Paesi a noi vicini, Grecia, Serbia, Albania, eccetera, condividiamo il tema del cluster, ma siamo comunque una realtà diversa dalla loro”. Che idea si è fatto di Expo 2015 e della presenza degli altri Paesi? “Ho visitato anche altri padiglioni: al tema della sostenibilità e dell’alimentazione uniscono anche un progetto di promozione del sistema Paese: Dubai per esempio ha lanciato l’Expo che ospiterà nel 2020. Per San Marino l’occasione di avere l’Esposizione in Italia poteva essere sfruttata meglio. Non critico lo staff del nostro padiglione, sia chiaro: hanno lavorato e lavorano con grande impegno. Il team del commissario generale Mauro Maiani è motivato e preparato. Le mie sono considerazioni di opportunità e non di lavoro svolto. Dal mio punto di vista si poteva investire più risorse. Il budget stanziato per il nostro padiglione è molto vicino a quello che il Gruppo Colombini investe ogni anno

Intervista al Presidente di ANIS Colombini, che striglia la politica: “Non ha le idee chiare”

Attrazione di investitori esteri ma anche bandi internazionali “Le riforme stanno saltando tutte, a partire dall’introduzione dell’IVA, che slitterà”

S eminario

Con Malerba e Arpisella alla scoperta delle novità di REACH, CLP e SDS

per presentarsi alle fiere di settore. Con la differenza che noi non siamo uno Stato ma un’azienda privata. La mia vuole essere una critica costruttiva: Expo è un’occasione unica che poteva essere colta meglio”. Tra gli asset che gli Industriali hanno individuato per il rilancio del Paese, ricordiamo i bandi internazionali e l’attrazione di investitori esteri. “Questi due punti potevano trovare terreno fertile a Expo. Nel progetto di sviluppo del sistema Paese che abbiamo presentato come ANIS alla politica, due dei pilastri che abbiamo individuato sono proprio la capacitò di richiamare sul Monte nuovi

imprenditori e investitori, ma anche di partecipare ai bandi internazionali. Politica che però non si è dimostrata ricettiva. Gli imprenditori lavorano e chiedono una San Marino aperta, trasparente, con regole chiare, capace di avere appeal. Expo, in questo senso, era ed è la vetrina migliore”. Il progetto economico che avete presentato all’Esecutivo non è stato quindi recepito… “Direi proprio di no. Per quel che concerne i bandi internazionali siamo putroppo abbastanza fermi. La politica non ha le idee chiare. E con l’incertezza le sfide dei mercati non si possono vincere. Occorre polso e lungimiran-

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Alessandro Carli alessandro.carli@fixing.sm Redattore Daniele Bartolucci Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

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za, coraggio. Le riforme stanno tutte saltando, come l’introduzione dell’IVA al posto della monofase, che doveva partire il 1 gennaio del 2016 ma ad oggi è ferma e che quindi non rispetterà la data prevista. Manca un’agenda programmatica. Manca una cabina di regia che come Associazione abbiamo chiesto e presentato al Governo, un punto fondamentale per condividere con le parti sociali un progetto per il rilancio del nostro Paese”. Che Associazione lascia al suo successore? “Una struttura solida, fatta di professionisti forti e competenti. Un’Associazione che ha un futuro, capace di elaborare progetti per il Paese ma anche di affrontare e risolvere i problemi che gli imprenditori ogni giorno incontrano. Io stesso ho ereditato dal mio predecessore Paolo Rondelli molti progetti e molte idee. ANIS oggi ha tutti gli elementi per andare avanti. Il futuro Consiglio direttivo ha l’opportunità di proseguire il percorso di proposte per il Paese. L’agenda che abbiamo stilato non è nemmeno arrivata a metà…”. Alessandro Carli

L’importanza della materia trattata nel seminario organizzato da ANIS all’interno della propria sede sulle novità in merito di REACH, CLP e SDS è emerse nella grande frequenza con cui la platea ha rivolto una serie di domande ai relatori, Ilaria Malerba di Federchimica e Stefano Arpisella, responsabile tecnico del Centro REACH. Ad aprire la giornata, l’intervento di Arpisella che, dopo aver ricordato la complessità della normativa REACH – normativa che si applica sia alle sostanze in quanto tale che alle sostanze in miscela, si è inoltrato nei dettagli. “Ai fini della registrazione delle sostanze prodotto e/o importante da Paesi extraUE in quantità superiore a 10 tonnellate annue, deve essere presentata una relazione sulla sicurezza chimica (CSR), che riporta una valutazione del rischio e che viene realizzata sulla base degli usi delle sostanze e delle modalità di esposizione, ovvero gli scenari di esposizione. La predisposizione degli scenari è prevista solo per le sostanze già registrate in quantità superiore a 10 t/a e classificate come pericolose. Lo scenario inoltre deve essere allegato alla scheda di sicurezza”. Per quel che concerne la candidate list SVHC (le

sostanze estremamente pericolose), Arpisella ha evidenziato come “l’inclusione di una sostanza non ne determini l’automatica messa al bando. L’unico obbligo derivante è quello di segnalare ai clienti l’eventuale presenza, in concentrazione minore dello 0,1% nel prodotto fornito”. Ilaria Malerba invece si è soffermata sui CLP, la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio di sostanze a miscela pericolosa, oggi pienamente a regime. “Attraverso una circolare del Ministero della Salute del 26 maggio 2015 sono state introdotte alcune deroghe. L’immissione sul mercato avviene anche tra società che fanno parte dello stesso gruppo industriale ma che hanno differenti entità legali ma anche tra il fabbricante per conto terzi e il proprio cliente. L’immissione sul marcato può avvenire anche senza il trasferimenti fisica della miscela purché se ne attesti l’avvenuta offerta. Per le miscele a magazzino del formulatore e fisicamente disponibili prima del 1 giugno 2015 è possibile usufruire della deroga se si è in possesso almeno di un ordine di acquisto, oppure un contratto di fornitura/ acquisto, o di una fattura di vendita”. AC


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La firma del contratto industria dà stabilità, prospettiva e regole certe al sistema economico. È una valutazione unanime quella di CSU e ANIS al termine del negoziato per il rinnovo contrattuale che interessa circa 8mila lavoratori del settore industriale. Un accordo raggiunto senza alcuna conflittualità e che ricalca in larga parte il contratto sottoscritto nel 2012: c’è la conferma della difesa del potere di acquisto delle buste paga, con aumenticoerenti con le attuali difficoltà della congiuntura economica, così come dello strumento della flessibilità che permette alle aziende di ottimizzare gli orari di lavoro, evitando un massiccio ricordo alla cassa integrazione. “Il nostro obiettivo è sempre quello di aiutare le imprese a migliorare e creare nuova occupazione”, spiega il segretario dell’Associazione Industriali, Carlo Giorgi. E proprio sul fronte occupazione, la controparte sindacale ha rivendicato l’importanza della stabilità contrattuale in questi anni di dura recessione: Enzo Merlini (CSdL), ha sottolineato infatti che “dopo il primo scossone, le industrie manifatturiere mediograndi sono quelle che hanno retto meglio l’impatto con la crisi e hanno fatto registrare un aumento di occupati. E questo, in parte, lo si deve anche al contratto firmato nel 2012”. Negli ultimi quattro anni, infatti, le prime 9 aziende industriali con più di 100 dipendenti sono passate da 1.723 occupati a 1.924. Un incremento di 200 unità”. “Con il rinnovo del contratto - ha osservato Giorgio Felici (CDLS) - si vuole consolidare un fronte comune tra lavoratori e imprese per dare prospettive di sviluppo economico e di crescita occupazionale al nostro Paese”. Centrale in questa tornata contrattuale è stato il tema della rappresentatività, oggetto di uno specifico accordo (allegato 1) che CSU e ANIS hanno sottoscritto, basato sulla necessità di rinnovare alcuni contenuti della legge del 1961, ritenuti non più attuali in un’epoca in cui il mondo del lavoro è profondamente cambiato. Una visione diversa dall’USL, che comunque ha aderito all’autocertificazione dei propri iscritti e partecipato attivamente a tutti gli incontri pur non firmando l’accordo finale. Diversa, per non dire opposta, da quella di OSLA, che non ha partecipato all’ultimo incontro e che, assieme a USC e USOT ha annunciato battaglia contro il Governo, reo di aver finalmente avvia-

L av oro

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“Rinnovo contratto Industria, mantenuti potere d’acquisto e flessibilità”

Regole certe per attrarre i potenziali investitori ANIS e CSU ribadiscono la necessità della legge sulla rappresentatività to la discussione su una proposta di Legge che normi la rappresentatività (per la costituenda Confederazione delle tre sigle invece “per 50

anni le cose sono andate bene”) e, al contempo, aggiorni anche le regole della rappresentanza stessa, ovvero di sindacati e di associazioni di

categoria (dalla iscrizione per quota versata, al divieto di iscriversi a più sindacati o di associarsi a più associazioni di categoria, per rende-

re chiaro e trasparente chi rappresenta chi e perché). Un tema su cui si dibatte da diversi anni, sicuramente dal 2009 dopo la vicenda del ta-

volo tripartito: subito dopo l’allora Segretario al Lavoro Gianmarco Marcucci cercò invano una sintesi. Quindi, nel 2012, ANIS e CSU, al momento della firma dell’accordo sul rinnovo contrattuale, hanno specificatamente sollecitato la politica ad emanare un apposito provvedimento normativo. Quei principi di base sono stati ripresi nel nuovo allegato e sono contenuti nel progetto di legge che il Segretario di Stato per il Lavoro ha presentato e che è oggi oggetto di confronto che per ANIS e CSU è quindi partito da un ottimo punto di partenza. “Noi non vogliamo escludere nessuno al tavolo del confronto né ledere i diritti di nessuna organizzazione - ha sottolineato Carlo Giorgi - Tutti devono esserci, ma ognuno deve avere un peso corrispondente al proprio grado di rappresentatività, dei lavoratori e delle aziende” (le imprese associate ANIS occupano il 75% dei lavoratori del settore Industria, ndr). “E’ giusto che la validità erga omnes dei contratti venga riconosciuta agli accordi contrattuali firmati dai soggetti maggiormente rappresentativi”. Un principio che non era contemplato nella legge del 1961, nata in un contesto, per numeri e sigle, completamente differente da quello odierno. “Chi si è sfilato dalla firma del contratto e polemizza contro l’accordo sulla rappresentatività, lo fa solo perché vuole smontare il contratto collettivo nazionale e difendere piccole convenienze corporative, o peggio per abbassare i diritti dei lavoratori”, ha rimarcato Enzo Merlini (CSDL). Sulla stessa lunghezza d’onda Giorgio Felici (CDLS): “Affermare che la rappresentatività limiti la libertà sindacale è falso, strumentale e lontanissimo dalla realtà. Per noi la democrazia ha un valore fondamentale, tant’è che anche questo contratto, così come avviene da vent’anni, sarà sottoposto ai lavoratori tramite referendum”. Guardando oltre, ovvero all’appeal del sistema economico, il Presidente dell’ANIS Emanuel Colombini ribadisce infine che “è importante per un potenziale investitore avere regole certe, e in tal senso la certezza del contratto di lavoro è sicuramente uno degli elementi che rende appetibile il nostro sistema. A questo punto spetta alla politica fare la propria parte per fissare regole di civiltà, democrazia e rappresentatività, per aiutare lo sviluppo dell’economia e attirare anche investimenti dall’estero”.


Expo Giornata Nazionale

Supplemento al numero 24 di Fixing - Venerdì 19 Giugno 2015

Gli Speciali

Il cielo biancazzurro sopra Expo 2015 La giornata del Titano a Milano: gli inni nazionali, le parole dei Reggenti di Alessandro Carli Un’esecuzione unica. Anche la pioggia ha voluto ritmare, a modo suo, le note degli inni nazionali dell’Italia e della Repubblica di San Marino che si sono alzate al cielo il 14 giugno, Giorno Nazionale del Titano a Expo Milano 2015, assieme alle bandiere dei due Stati e sotto gli occhi attenti di numerose autorità del Governo. Un momento di grande emozione ma anche di rinnovata amicizia tra i due paesi, come ha confermato nel suo intervento il Commissario Generale di Expo Milano 2015 Antonio Pasquino: “ uella di oggi è una festa sincera di uno dei aesi storicamente e geograficamente pi vicini a noi. La scelta del vostro tema espositivo, “Abbastanza piccolo da essere grande” è una definizione geniale e di immediata comprensione. San Marino è da sempre uno Stato libero e indipendente, che sa registrare numeri, dal punto di vista turistico, molto rilevanti e affascinanti. Il Monte è stato uno dei primi Paesi ad aver confermato la propria presenza a Expo 2015, una vetrina di grande prestigio. Ringrazio il Commissario Generale del governo sammarinese Mauro Maiani per la grande dedizione e l’impegno profuso. Il messaggio dell’Esposizione viene ben declinato all’interno del vostro Padiglione: si incontrano, con equilibrio, la tecnologia pi avanzata e l’impronta medievale che contraddistingue la vostra storia”. Dopo aver sottolineato che la qualità della nostra vita è piuttosto alta e aver rimarcato l’importante “lavoro di cooperazione” che San Marino ha messo in piedi “con le regioni limitrofe”, runo as uino ha presentato l’anima pi intima di Expo: “Si tratta di un evento profondamente mediterraneo in cui la cultura dell’alimentazione trova spazio all’interno di padiglioni meravigliosi. La manifestazione sarà un successo se verrà realizzato un ripensamento su come utilizziamo la terra e l’acqua, e se verranno risolti i problemi legati alla fame nel mondo e agli sprechi”.

I due Capitani Reggenti, Andrea Belluzzi e Roberto Venturini, dopo aver ripercorso le partecipazioni alle precedenti esposizioni universali (“San Marino ha fortemente creduto in Expo Milano 2015 e la storia dimostra che è stato spesso presente nelle Esposizioni Universali a partire da Parigi, Bruxelles, Lisbona, sino a Shanghai”), hanno parlato delle peculiarità del Paese: “Siamo a Milano nel solco della nostra storia millenaria” ma anche per dimostrare che il Monte è uno Stato “contemporaneo ed efficiente”. “Expo 201 – hanno spiegato i due Capi di Stato – rappresenta per il aese un imperdibile confronto con il mondo e un palcoscenico molto importante. E’ stato messo in campo un gioco di squadra” e si è creata anche “una rete sistematica di relazioni” per riuscire a presentare in maniera adeguata “un sistema Paese su scala globale”. Il Monte è una Nazione “che sa essere attrattiva sia dal punto di vista commerciale che turistico”. Gli Eccellentissimi Capitani Reggenti poi si sono soffermati sul padiglione, che unisce il “design” al tema centrale di Expo 2015, l’alimentazione. Anche il Piccolo Stato si impegnerà a ridurre gli sprechi attraverso un “nuovo modello di sviluppo”. “San Marino – hanno affermato con forza - può diventare un esempio di virtuosismo”. Con la firma della carta di Milano, che si propone di indurre i governi, le istituzioni e le organizzazioni internazionali a lavorare per l’introduzione a livello nazionale e globale di misure per uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo, al fine di garantire e rendere effettivo per tutti il diritto al cibo, nella consapevolezza che non si tratta di un bene da assoggettarsi alle comuni regole di mercato ma di un diritto fondamentale, “la nostra Repubblica - hanno concluso Andrea Belluzzi e Roberto Venturini - dimostra un’assunzione di responsabilità per il diritto al cibo delle generazioni future”.


Gli Speciali

La Reggenza in visita ai padiglioni

La San Marino del futuro: un hu per l’innovazione, in un Paese v

Il Governo: “Dobbiamo far conoscere le nostre eccellenze, a di Daniele Bartolucci

Accompagnati dal Commissario Generale Mauro Maiani, dai Segretari di Stato Teodoro Lonfernini, Gian Carlo Capicchioni, Marco Arzilli, Pasquale Valentini, Iro Belluzzi, Antonella Mularoni, Gian Carlo Venturini, dal Console di San Marino a Milano Sergio Dompè e dall’Ambasciatore di San Marino in Italia Daniela Rotondaro, gli Eccellentissimi Capitani Reggenti hanno visitato, poco dopo mezzogiorno, il padiglione di San Marino. Successivamente la delegazione ufficiale si è recata nei padiglioni degli altri Paesi del cluster del Bio-Mediterraneo, concludendo il tour a Palazzo Italia.

Diventare un polo attrattivo per le imprese e per i turisti di tutto il mondo. E’ questo l’ambizioso traguardo che la Repubblica di San Marino vuole raggiungere nei prossimi anni, proseguendo la strada della trasparenza e della competitività, come hanno ribadito all’unisono i Segretari di Stato protagonisti dell’incontro con la stampa “San Marino tra passato e futuro”. Un passato importante, come ha ricordato il Commissario Unico dell’Expo 2015, Giuseppe Sala, che ha aperto i lavori su invito del moderatore, il Direttore di San Marino RTV Carlo Romeo: “Avere ui la pi antica Repubblica del mondo è un onore e un valore aggiunto per la manifestazione, impensabile che San Marino non ci fosse”. Inoltre, “San Marino ha voluto fortemente questa partecipazione, essendo stato tra i primissimi Paesi, il quinto per la precisione, a manifestare questo interesse”. Un ringraziamento speciale, quindi, quello di Sala alla piccola Repubblica, che è pronta a sfruttare l’enorme occasione che l’Expo può darle per presentare al mondo intero la sua millenaria democrazia e le opportunità che offre oggi e, soprattutto, vuole offrire in futuro. Perché la domanda che molti si pongono, e non solo i giornalisti in sala, è: quale sarà il futuro di San Marino, su quali asset economici vuole basarlo? La risposta è “nei passi in avanti fatti in questi anni”, ha spiegato Antonella Mularoni, oggi Segretario al Territorio, che non ha dimenticato gli sforzi di pochi anni prima quando la Segreteria di competenza era quella agli Esteri. “Abbiamo dimostrato che essere piccoli può essere un vantaggio, perché i cambiamenti possono essere attuati in maniera molto pi rapida che altrove, pur mantenendo la prerogativa che è propria della nostra Repubblica, ovvero un’ampia condivisione democratica”. Cambiamenti nelle leggi ma anche culturali: citando un vecchio adagio sammarinese, la Mularoni ha infatti ribadito che

“non vogliamo pi essere noti a noi e ignoti agli altri, ma vogliamo che anche gli altri ci conoscano per le nostre eccellenze”. Gli altri, in questo caso, sono tutti quelli che vivono e lavorano fuori dai confini sammarinesi, ma non solo l’ talia che li circonda. Di qui il concetto di apertura, di cui Expo è un esempio: “Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, perché chi si isola resta solo”, ha chiarito Marco Arzilli, Segretario all’Industria, “una rivoluzione pi culturale che legislativa, perch le norme le abbiamo fatte e ci stanno portando su una strada di successo”. Il riferimento è anche alle nuove leggi per lo sviluppo e per il arco Scientifico e ecnologico: “L’ ncubatore è già partito e ha 15 startup insediate, un piccolo record, se

Camera di Commercio: la scheda del sistema Paese e la “Guida Titano” Nel corso della giornata, si è svolto anche il seminario di presentazione dell’economia e del sistema Paese organizzato dalla Camera di Commercio della Repubblica di San Marino. Al centro dell’intervento del Direttore Massimo Ghiotti, la scheda Paese realizzata da ANIS con la supervisione di KPMG, Studio Associato di consulenza legale e tributaria, inserita nell’edizione Expo 2015 della “Guida Titano”. Ghiotti ha spiegato come avviare un’attività, a partire dalla sua costituzione. “Le società di diritto sammarinese possono essere regolate anche da soggetti non residenti attraverso un atto pubblico effettuato innanzi a un notaio. Le attività bancarie, fiduciarie e i servizi di investimento devono essere preventivamente autorizzati dall’ente regolatore, rappresentato dalla Banca Centrale della Repubblica di San Marino”. Il direttore poi si è soffermato sui principali aspetti di natura tributaria. Per quel che concerne la tassazione diretta, l’imposta generale sui redditi delle società (Corporate Income Tax) è del 17%. Interessanti per gli investitori anche le misure ausiliarie per le società di nuova costituzione: l’imposta generale sui redditi è ridotta del 50% (8,5%) per i primi sei anni di attività ed è anche prevista l’esenzione del pagamento della tassa di licenza per i primi quattro anni. San Marino poi mette in campo anche una serie di incentivi fiscali. L’imposta generale sui redditi è ridotta del 15% nel caso in cui la società incrementi l’occupazione media annua di almeno tre dipendenti e del 25% se la incrementa di cinque unità. Per accedere a questo incentivo, la società deve avere almeno cinque dipendenti di cui tre sammarinesi. Se invece si tratta di un’azienda manifatturiera, il numero sale sino a otto. Il reddito imponibile inoltre è ridotto per un massimo di sei anni in una percentuale che oscilla tra il 40% e il 90% dell’utile netto, sino a un ammontare pari agli investimenti in beni strutturali. n scala internazionale, si è poi parlato di Unione Europea e di accordi fiscali internazionali, ri-

cordando che San Marino non è un Paese membro dell’UE anche se esiste un accordo di unione doganale per gli scambi con l’Europa. Il Titano attualmente ha sottoscritto 20 convenzioni contro le doppie imposizioni (DTA) secondo il modello OECD e 29 per lo scambio di informazioni (TIAE). Spazio poi al costo del lavoro, alla previdenza sociale e alle pensioni. Insomma, tutto quello che un potenziale investitore vuole conoscere per fare impresa in un Paese estero.


Gli Speciali

ub internazionale In vetrina: panino del Consorzio votato al turismo e Brugneto Riserva 2012

aprirci al mondo senza timori”

confrontato ad altre realtà appena nate. E’ questa la strada da seguire, perché San Marino diventi un hub internazionale dove si incontrino i centri di ricerca e le imprese, e per fare questo servono sia gli incubatori che il arco Scientifico, ma anche le imprese in grado di apprezzarne l’innovazione. Per questo”, ha annunciato Arzilli, “abbiamo realizzato una legge molto agevolante per le startup, ma l’obiettivo è farne una ancora pi accattivante anche per tutte le altre imprese, perch uelle pi innovative scelgano San Marino per il loro business”. E a chi gli fa notare che forse l’Italia potrebbe storcere il naso per una concorrenza del genere, Arzilli mette subito a tacere ogni questione: “Non lo faremo in competizione con l’Italia, ma in collaborazione. Il Parco nasce in accordo con l’Italia e siamo sicuri che anche le loro aziende pi innovative potranno trarne vantaggio”. Stessa cosa per il sistema bancario e finanziario, secondo ian Carlo Capicchioni, Segretario alle Finanze: “Il nostro sistema è pronto ad aprirsi ai mercati internazionali, ritagliandosi un proprio spazio magari su alcuni prodotti specifici come i fondi di investimento o i trust. Ma è chiaro che dobbiamo accettare il confronto con gli altri e, quindi, anche che gli altri possano venire a fare impresa a San Marino”. E riguardo a chi potrebbe venire a San Marino, oltre agli imprenditori, ci sono ovviamente i turisti: “Oggi il turismo rappresenta già il 20% del Pil sammarinese”, ha ribadito Teodoro Lonfernini, Segretario al Turismo e ‘padrone di casa’ all’Expo 2015, “e questo grazie al rilancio avvenuto negli ultimi anni, anche sul piano dei rapporti con gli organismi internazionali, di cui ora facciamo parte. E’ stato costruito infatti un piano strategico che, tramite campagne promozionali anche con i nuovi strumenti del web, ha già riportato il usso annuale dei visitatori oltre i 2 milioni. Ora entriamo nella seconda fase, quella mirata al turismo di sosta, per cui interverremo anche sulle infrastrutture per rendere ancora pi attrattivo San Marino nel mondo”. Mentre si svolgeva la conferenza stampa, lungo il Decumano il gruppo di sbandieratori, musici, figuranti e tiratori della Federazione Balestrieri ha dato saggio della propria maestria, incantando i visitatori di Expo con una sfilata in costume. Ma è stato in piazza Italia, lì dove il Decumano incrocia il Cardo, che lo show ha potuto compiersi: turisti e curiosi a cerchio attorno, mentre al centro – in un connubio di grande interazione – le bandiere sono volate verso il cielo, cercando di dare un po’ di colore al grigio delle nuvole.

Gli eventi: presentazioni “gustose”, concerto e dj set Nell’appuntamento eccezionale che Expo 2015 ha offerto a San Marino – un giorno intero per celebrare il aese non poteva mancare un omaggio speciale alle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. Nel pomeriggio è stata presentata un’etichetta da collezione, il “Brugneto Riserva 2012” del Consorzio Vini Tipici di San Marino. La bottiglia – in tiratura limitata di 6.500 unità – è stata impreziosita da un’immagine che raffigura un dettaglio di un’antica e famosa incisione del Monte datata 1663. La bottiglia, dal packaging elegante e prezioso, è completata da una velina in una scatola personalizzata. Il nettare (Sangiovese 85%, Cabernet 15%) invece, ben conosciuto e apprezzato da tempo anche fuori dai confini del Titano, si presenta di colore rosso rubino intenso con ri essi granato. l suo profumo è fine e fruttato, con sentori di frutti rossi come more, mirtillo e ciliegie, note speziate e vanigliate e un finale balsamico. Un vino di grado (14%), che possiede una grande struttura e lunga persistenza, morbido e armonico, con tannini dolci e giusta acidità. “Il 2012 è stata un’annata davvero spettacolare - racconta il direttore commerciale Paul Andolina. La parola ‘riserva’ fa riferimento a un’ulteriore cura sia nella fase di raccolta delle uve, attentamente selezionate, che nella maturazione. Per raggiungere il corretto punto’ il vino è stato affinato in botti di rovere francese per 12 mesi e in bottiglia per 6 mesi. Grandi attenzioni sono state impiegate anche nella scelta dell’etichet-

ta, un veicolo importante per la promozione dell’immagine dell’intero sistema Paese”. Non poteva mancare anche l’appuntamento goloso, protagonista il “panino del Consorzio”, ideato dalla food blogger e giornalista Antonella Z aghini, con i prodotti a chilometro zero

certificati dal Consorzio erra di San Marino: dal caratteristico pane sammarinese della Cooperativa Ammasso Prodotti Agricoli a forma di caramella, in formato mignon, al roast beef prodotto dalla Cooperativa Allevatori Sammarinesi; la campagnola, il formaggio stagionato lavorato nella Centrale del

Latte, unita a una salsa a base di miele prodotto dalla Cooperativa Apicoltori con una nota di senape e la freschezza della rucola con un filo di olio extra vergine di oliva della Cooperativa Olivicoltori Sammarinese. Un saporito ambasciatore del gusto che all’occasione può essere servito in un cestino insieme a uno spuntino dolce a base di ricotta, miele e noci. Un cadeaux made in San Marino ispirato alla classica merenda contadina. Il “panino del Consorzio” è stato presentato domenica e assaggiato in anteprima dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti in visita al Padiglione di San Marino, ma la sua fama ha superato i confini dell’Expo, grazie all’interesse suscitato sui social network dalle prime immagini pubblicate sul blog SoloCosePiacevoli, studiato da Antonella Z aghini proprio per “i single in cucina”, ovvero chi cucina, abitualmente o anche solo occasionalmente, per se stesso. Le ricette sono infatti tarate su misura per singole porzioni e stanno avendo un notevole successo, dando anche ai single la possibilità di fotografare e postare i propri piatti su Facebook piuttosto che Instagram. Non è poi mancata la musica con il DJ set di Chicco Giuliani di Radio San Marino e con il concerto dal vivo della San Marino Concert Band che si è esibita nel cluster del BioMediterraneo proponendo un repertorio italiano e internazionale di musica che spazia dal rock and roll anni ‘50 al pop, passando per gli indimenticabili successi degli anni ‘60 e ‘70. Sul palco, anche la voce e la presenza di Roberto ‘Moghe’ Moretti e di Angelica.



T elecomunicazioni

FIXING - Anno XXIII - n.24 - Venerdì 19 Giugno 2015

Le nuove antenne verranno installate sui siti dell’Eccellentissima Camera

Polab, TLC: un piano per la modernizzazione Antonella Mularoni: “Entro fine anno avremo già i primi risultati” Piena copertura del territorio, al fine di eliminare i fastidiosi coni d’ombra che rendono “senza campo” i telefonini e i tablet. Il Governo, per dotare (finalmente) la Repubbblica di San Marino di un’adeguata ricezione del segnale, a fine 2014 ha dato mandato alla società Polab srl di effettuare un’analisi approfondita dello stato dell’arte delle TLC e allo stesso tempo di avanzare una serie di proposte. “Per un Paese che vuole essere moderno – spiega il segretario di Stato al territorio Antonella Mularoni – avere un segnale fisso rappresenta un bel biglietto da visita per il turismo ma anche per i potenziali investitori e per gli stessi cittadini. Le telecomunicazioni sono un asset strategico per il nostro Stato”. Il problema della copertura, non è nuovo, anzi… “Negli ultimi 10 anni il mondo delle telecomunicazioni è

molto cambiato. Quello che due lustri fa poteva bastare oggi non è più in grado di gestire il traffico. L’analisi di Polab, spin off del polo di Navacchio, tiene bene in mente due fattori chiave: la salute delle persone e la ricezione. L’equilibrio va trovato quindi tra il mantenere un livello accettabile di radiazioni e lo sviluppo della rete. Come ha ben spiegato Alfio Turco, socio fondatore e attuale Direttore di Polab durante la serata di presentazione del progetto, vi sono più aspetti da considerare. Maggiore è l’altezza di un’antenna, minore è il rischio per la salute delle persone. Turco ha rimarcato che se un telefonino ha una copertura, per esempio, di ‘due tacche’, l’antenna che invia il segnale al terminale deve lavorare al massimo della potenza. Alla stessa maniera, se la copertura è ‘piena’, la potenza sarà molto limitata, con

un chiaro beneficio per la salute delle persone”. Più antenne ma con meno potenza… “Verranno installate su alcuni siti di proprietà dell’Eccellentissima Camera e poi verrà data la possibilità di concessione alle compagnie della telefonia. Polab ha spiegato che le microcelle non riescono a sostituire le antenne. Per anni, sull’argomento, c’è stata molta disinformazione. Studi approfonditi invece hanno chiarito che a fare male alla salute non è il numero di antenne ma piuttosto la loro potenza”. Come ha lavorato Polab? “Sono partiti da un’analisi dell’esistente, ovvero dalle reti delle società già presenti, ma allo stesso tempo hanno studiato l’attuale impatto elettromagnetico. E’ stata poi aperta una finestra su alcuni programmi di sviluppo, come ad esempio il 4G. In Italia

ha percentuali ancora piuttosto limitate: si parla di un 3% quando l’Europa è al 30% e gli Stati Uniti oltre il 50%. Il progetto che il Governo intende realizzare con il 4G potrebbe portare a una copertura quasi totale del nostro territorio”. Quali le tempistiche? “Entro il mese di giugno il Congresso dovrà dare l’approvazione poi si passerà alle installazioni. Io credo che a fine 2015 avremo già i primi risultati. Si tratta di un progetto che si integra con quello della fibra ottica e che dovrebbe essere completato nel 2016. Fibra e antenne andranno avanti di pari passo. L’obiettivo è quello di arrivare a una totale cablatura, partendo dalle zone industriali e da quelle abitate per poi raggiungere anche le zone più lontane. Possiamo recuperare il tempo perso in passato”. Alessandro Carli

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D atatrade Appuntamento con Easylex: il gestionale per Avvocati Semplificazione, pianificazione delle attività, gestione e controllo della redditività delle pratiche. Sono solo alcune delle caratteristiche innovative di Easylex, il software gestionale fornito in esclusiva da Datatrade e studiato appositamente per Avvocati e Studi legali, sia sammarinesi che italiani, ma anche ‘ibridi’ ovvero che operano in entrambi i Paesi e con legislazioni differenti. Per far conoscere Easylex a tutti i professionisti sammarinesi, con prove sul campo e le spiegazioni degli esperti del software, Datatrade ha organizzato una presentazione gratuita, lunedì 22 giugno, presso la sede in via III Settembre, 11. Previste due sessioni di un’ora, dalle 11 alle 12 e dalle 15 alle 16, in cui tecnici di Datatrade ed esperti di Easylex saranno a disposizione dei partecipanti per spiegare le caratteristiche del software. Dalla pianificazione delle attività e delle risorse dello studio, alla gestione delle relazioni con i clienti e di ogni

forma di comunicazione (telefono, sms, e-mail, web), fino alla caratteristica più innovativa, ovvero il controllo della redditività delle singole pratiche (in base a tempo e risorse che il professionista o gli associati devono dedicarvi). Senza dimenticare che, grazie all’archiviazione elettronica delle pratiche e di tutti i testi e documenti utilizzati per il loro espletamento, si ridurrà sia l’utilizzo della carta che il tempo di ricerca dei documenti stessi. Easylex è quindi un vero e proprio strumento di controllo della qualità dei processi dello Studio legale, che potrà essere finalmente gestito come una vera e propria impresa, dati i servizi che offre questo innovativo software. Datatrade ha già invitato formalmente all’evento tutti i professionisti e gli Studi legali di San Marino, per chi fosse interessato a partecipare a una delle due sessioni previste, occorre iscriversi via email all’indirizzo info@datatrade.sm o al numero di telefono 0548/908902.


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L eggi e Normative

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La Commissione Esteri licenzia il pdl: introdotto anche il permesso per la convivenza di Daniele Bartolucci

Via libera al ric ongiu ngimento f amiliare per imprenditori e manager che hanno ottenuto la residenza attraverso le nuove procedure introdotte dalla Legge per il sostegno allo sviluppo economico. Ma il progetto di legge “Modifica della Legge 28 Giugno 2010 n.118 ‘Legge su ll’ ingresso e la permanenz a d egli stranieri in R epu bblica’, approvato l’11 giugno in Commissione Esteri con 8 voti favorevoli, uno contrario e 2 astenuti, tocca anche molti altri aspetti della questione ‘residenze’, evitando però l’annosa questione degli immobili, f orse solo rimandata ad un provvedimento ad hoc. Coniuge, figli e per la prima volta ‘convivente’ I l tema d el ric ongiu ngimento f amiliare è sempre stato molto dibattuto a San Marino, c osì c ome nel resto d el mondo e anche nella vicina I talia, oggi alle prese c on l’ ond ata d i immigraz ione d alle c oste d el nord A f ric a. A San Marino tale problematica è stata affrontata in sede diplomatica (vedi il recente M eeting d ella Croc e R ossa del Mediterraneo, svoltosi proprio su l T itano) , ma nei numeri non è rilevante. Mentre lo è per coloro i quali hanno ottenuto la residenza e si trovano nella situazione (a volte paradossale, altre volte come minimo spiacevole) di non potersi ric ongiu ngere c on i propri f amiliari. U n’ esigenza avvertita da tutta la

Nuove norme sulle residenze: ok alle ricongiunzioni familiari Novità per imprenditori e manager stranieri, ma non sull’acquisto dell’abitazione politica, tanto è vero che sul tavolo sono approdate due proposte di legge ‘parallele’, ovvero quella del Segretario agli Esteri Pasquale Valentini per il Governo e quella del Consigliere d ell’ U pr M arc o Podeschi per l’opposizione. Quest’ultimo, che riguardava il soggiorno dei figli di cittad ini sammarinesi natu raliz z ati, è stato ritirato proprio nell’ u ltima sed u ta d ella Commissione, poiché, come ha spiegato lo stesso Podeschi, è stato integrato nel progetto di legge proposto dalla Segreteria di Stato, approvato poc o prima. “ L ’ esigenz a a cui si è voluto rispondere”, si legge nella relaz ione d i P asquale Valentini che accompagna il progetto di legge (che era stato depositato già a novembre del 2014 e anche discusso in Consiglio, dove tornerà per la seconda lettura), “è quella di favorire la salvaguardia dell’unità famigliare”. A tal fine, tramite l’abrogazione dell’art. 13 comma 10 della Legge 118/2010 così come modificato dall’art. 2 del DL 170/2011, “si sono eli-

SArmi, c ad enz e entro il 30 giugno

l’adesione al censimento La Segreteria di Stato Industria, Artigianato e Commercio ricorda a tutti i possessori di armi da fuoco “l’importanza di aderire al censimento delle armi da fuoco, anche al fine di non incorrere nelle gravi sanzioni per chi detiene armi senza le dovute autorizzazioni”. Secondo quanto stabilito dall’articolo 72 della Legge 23.12.2014 n. 219, il termine ultimo per aderire al censimento è infatti il 30 giugno 2015. Tutti gli interessati che non hanno ancora aderito al censimento, possono recarsi presso le Brigate della Gendarmeria di competenza territoriale dove riceveranno gli appositi moduli per la fase preliminare del censimento. Il personale della Brigata

verificherà la veridicità di quanto dichiarato attraverso database telematici e archivi cartacei e fornirà tutte le indicazioni utili per l’espletamento delle formalità. Si ricorda che la Legge n.122/2012 prevede che anche per la semplice detenzione (ad esempio per l’attività venatoria o sportiva) è necessario un titolo abilitante. Chi non l’avesse, dovrà presentare apposito certificato medico attestante rispettivamente l’idoneità psichica ovvero psicofisica ovvero la prenotazione per la visita medesima il cui esito sarà propedeutico al rilascio di idoneo titolo alla detenzione. In alternativa, l’arma dovrà essere ceduta in via definitiva a soggetto titolato.

minate le disparità di trattamento tra cittadini sammarinesi originari e assu nti, d a una parte, e i cittadini naturaliz z ati e per matrimonio, d all’ altra, al rigu ard o d ella possibilità di concessione della residenza per i figli legittimi, naturali o adottivi”. Nell’art. 16 del progetto di legge viene quindi introdotta la possibilità di concessione di residenza anche in capo ai figli naturalizzati o per matrimonio, aggiu ngend o le lettere c) e d) all’art. 16 originale. Altra novità di rilievo è che all’art.12, in riferimento all’ O rd ine d el G iorno approvato dal Consiglio Grande e Generale il 19 settembre 2014 c onsegu entemente all’ I stanza d’Arengo n.10 del 6 aprile 2014, si introduce una nuova tipologia d i permesso d i c onvivenza. In pratica “il cittadino o lo straniero resid enti anagraficamente ed effettivamente in Repubblica possono richidere il permesso” per convivenza sia in favore dello straniero con il quale intendono convivere more u x orio, sia per c oabitaz ione a fini solidaristici e di mutuo aiuto. Unica clausola, deve “ essere d ec orso il period o d i cinque anni continuativi”. Migliorie anche per imprenditori e manager Nell’articolo 17 del progetto di legge presentato dal Segretario Valentini viene aggiornato anche l’art. 16 della Legge 118/2010 al comma 3,

che ha indicato il percorso per imprend itori e d irigenti d’azienda per ottenere la residenza. Oltre a questa viene aggiunta la possibilità di ottenere anche il permesso di soggiorno ord inario c on gli stessi requisiti, ai quali vengono aggiunti alla lettera c) anche coloro che “trasferisc ano in R epu bblic a importi particolarmente rilevanti non movimentabili per un periodo minimo di 5 anni”. A llo stesso mod o potranno richiedere la residenza o il permesso ordinario (lettera d)) anche coloro che “cedano o si impegnino a c ed ere alla R epu bblic a c omplessi d i beni di carattere culturale, soc iale o d i interesse generale per la collettività e ne assicurino l’accessibilità e fruibilità, senza che ciò comporti necessariamente un investimento ec onomic o d a parte dei richiedenti”. Due tipologie di ‘stranieri’ che evidentemente il sistema sammarinese ac c oglierebbe a brac c ia aperte, visto che porterebbero capitali freschi, necessari a ridare vitalità all’economia, e beni culturali, che aumenterebbero l’ appeal tu ristic o d ell’ antic a R epu bblic a. R esta da capire l’effettivo utilizzo di questa nuova opportunità da parte dei richiedenti, mentre è indubbio che con l’aggiunta del comma 3 bis, si andrà a normare un’esigenza reale, già manifestata da diversi imprenditori e manager che negli ultimi anni

hanno preso residenza a San M arino. In questo nuovo comma, infatti, si specifica che la resid enz a a imprend itori, manager, investitori e mecenati viene rilasciata anche a: coniuge, figlio di età non superiore ai 25 anni che risulti a carico, figlio disabile. Tutele al sistema, ma non a chi compra casa Il progetto di legge affronta uno dei cosiddetti ‘rischi’ della, ovvero il fatto che, una volta verificati i requisiti e approvato il piano aziendale, la resid enz a – sec ond o la f ormulazione vigente – venga revocata solo in caso di cessazione dell’attività. Ora invece si vuole introdurre, attraverso le modifiche apportate con l’articolo 23 (che modifica l’art. 17, comma 5 della Legge 118/2010), il concetto di “non ottemperamento delle condizioni nel rispetto delle quali è stata avviata l’attività in Repubblica che aveva determinato la c onc essione d ella resid enz a ai sensi d ell’ articolo 16, comma 3, della presente legge”. In pratica sia che cessi l’attività avviata al tempo, sia che tale attività prosegua ma senza rispettare i piani concordati (livello occupazionale, investimenti…), la resid enz a c onc essa all’ imprenditore verrà revocata. Questo a tu tela d el sistema. M entre è anc ora d a normare la tu tela all’imprenditore che, in base

alla residenza ottenuta, comprasse casa per sé e per la famiglia su l T itano. I l problema potrebbe infatti riguard are molte persone in f u tu ro, stante la volontà di San Marino di attirare in territorio imprenditori (e manager) invogliand oli a f are u na sc elta d i vita, ovvero trasferire lavoro e f amiglia in u n P aese più sicuro, con una qualità della vita elevata e un welfare eccezionale. Motivo per cui chi volesse trasferirsi vorrà anche comprare casa, operazione vietata ai non residenti: ma se la casa è vincolata alla resid enz a, nel c aso in c u i l’ azienda chiudesse o il richied ente ( imprend itore o manager) cambiasse lavoro e, per mille ragioni, lo trovasse in u n altro P aese, perd end o d i fatto la residenza sammarinese, che fine farebbe quella c asa? A d oggi la solu z ione prospettata è la vendita (o svendita, visti i tempi), e questo, pu rtroppo per il c omparto edilizia, frena questi imprend itori nel momento d i acquistare un’abitazione sul T itano. M a senz a u na c asa d i proprietà, in cui far crescere la propria famiglia, viene meno anche la cosiddetta “scelta di vita”.. In definitiva, questo progetto di legge è un ulteriore passo avanti, ma oc c orre più c oraggio per su perare ‘tabu’ anacronistici e, in chiave anche di associaz ione eu ropea, mod erniz z are questa normativa. Ma anche aggiornare la procedura semplificata prevista dalla Legge per lo Sviluppo, che, visti i risultati raccolti, può diventare ancora più efficace al fine di attirare in territorio sempre più imprend itori e manager qualificati. Un’apertura che avrà ricadute su tutto il sitema economico e non solo per quanto riguarda la vendita di case e appartamenti (comunque fondamentale per f ar ripartire il settore dell’edilizia e dell’artigianato), perché si tratta di persone spesso d all’ alta c apacità di spesa, di famiglie nella maggior parte d ei c asi, che potrebbero quindi usufruire e comprare a loro volta i servizi offerti da San Marino.


C ircondario

FIXING - Anno XXIII - n.24 - Venerdì 19 Giugno 2015

“I pensionati frontalieri aspettano risposte dai due governi, basta con le prese in giro”. Così Tiziano Arlotti ex frontaliere anche lui, oggi Deputato in quota Pd - annunciava l’interrogazione urgete presentata a metà maggio al Ministro dell’Economia e Finanze, Pier Carlo Padona. Urgente perché si entrava nella fase finale della presentazione della dichiarazione dei redditi e ovviamente i pensionati italiani che percepiscono la pensione da San Marino erano e sono ancora in una specie di limbo, per quanto riguarda la tassazione di tali redditi, stante le “interpretazioni contraddittorie e contrastanti”, tanto che questi pensionati “rischiano di dover pagare le imposte in Italia oltre che a San Marino”. “La Direzione regionale Emilia-Romagna dell’Agenzia delle entrate ha recentemente risposto all’interpello di un titolare di una pensione diretta erogata dallo Stato di San Marino, maturata a seguito di contribuzione versata per avere svolto attività di lavoro dipendente come frontaliere, asserendo nel proprio parere che la pensione stessa risulterebbe assoggettabile a imposizione esclusivamente in Italia, quale Stato di residenza – ha ricordato Arlotti -. Un parere in netto contrasto con quanto dispone il comma 3 dell’articolo 18 dell’Accordo contro le doppie imposizioni

Gli occhi del mondo che ama le Superbike saranno puntati tutti sul Misano World Circuit, teatro – domenica 21 giugno – del Riviera di Rimini Round. Sarà proprio sul circuito intitolato a Marco Simoncelli che Max Biaggi tornerà – a quasi mille giorni dall’addio - alle gare. Il Corsaro monterà in sella ad una terza RSV4 RF dell’Aprilia Racing Team – Red Devils. “Sicuramente il mio approccio – ha raccontato il centauro romano a Worldsbk.com - sarà di istinto e si baserà sui miei ricordi e sensazioni del passato, visto che è da diverso tempo che manco da una gara. Poi sicuramente ci sarà lo scontro con la realtà, i secondi che vanno via veloci e gli avversari che, correndo ogni due settimane, sono sempre alla ricerca del limite. Questa è una prospettiva che non vedo da diversi anni, ma non sono spaventato. So benissimo che loro andranno fortissimo ed è per questo che non mi pongo aspettative prima di iniziare”.

L’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate ha aperto un caso, irrisolto

Ex frontalieri, pensioni tassate anche in Italia Arlotti (Pd): “Il Ministro Padoan non ha chiarito le palesi incertezze”

entrato in vigore il 1 gennaio 2014, e che rischia di aprire una questione decisamente critica per i 1.468 titolari di pensione ISS che risiedono fuori del territorio della Repubblica di San Marino (per un totale delle pensioni erogate mensilmente pari a 1.083.798,89 euro)”. Secondo l’art. 18, la pensione percepi-

ta da un residente in Italia in base alle disposizioni del Titano sulla sicurezza sociale risulterebbe imponibile soltanto nella Repubblica di San Marino. Un’interpretazione condivisa sia a San Marino che ha applicato la tassazione diretta da gennaio 2014 in base ai parametri internazionali e il commentario Ocse -

sia dall’allora Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera che nel 2014 aveva risposto in tal senso sempre ad Arlotti, ma ora con la nuova disposizione della diramazione regionale si rischia non solo di fare un passo indietro, bensì di porre i pensionati ex frontalieri in un limbo. Per questo Arlotti

Intanto Imola ha incontrato Ecclestone per la Formula 1

SBK a Misano Biaggi in pista Le novità però non finiscono qui: in pista si vedranno anche Niccolò Canepa tornato ad essere l’alfiere del team Althea Racing, e Luca Scassa, che parteciperà solo a questo appuntamento in sella alla Ducati del team ufficiale. Tutte le info, orari e biglietti su www.misanocircuit.com Dalle due alle quattro ruote, a circa 100 chilometri da Misano, direzione Bologna. E’ qui che potrebbe arrivare una lietissima notizia che ha già catturato l’attenzione degli appassionati della Formula 1. Nei giorni scorsi il sindaco Daniele Manca ha incontrato a Londra Bernie Ecclestone.

“Gli abbiamo voluto manifestare la volontà di riavere la F1 - ha spiegato -, ma innanzitutto vogliamo fare la nostra parte per mantenere un GP in Italia, anche in una prospettiva di alternanza tra circuiti. Abbiamo presentato il nostro progetto di rilancio sull’Autodromo, gli investimenti che abbiamo fatto e che faremo. Ecclestone ci ha detto che non sarebbe mai voluto andare via da Imola, anzi, ci ha tenuto a ricordare che fu lo stesso Enzo Ferrari a chiedergli di organizzare un GP nel nostro circuito. Da parte sua non ci sono preclusioni. Ovviamente resta lo scoglio economico,

ma lo stesso Ecclestone si è impegnato a verificare in quali tempi e modi sia possibile programmare un ritorno della Formula 1 a Imola. L’orizzonte è il 2017”, ha aggiunto. La speranza è che, dopo i rumors di qualche anno fa (e che abbiamo riportato, con tanto di progetto di ammodernamento del circuito e con un potenziale interessamento da parte della Repubblica di San Marino), davvero ci siano le basi per riportare una gara in Emilia-Romagna, la regione che ospita da sempre la Ferrari e la scuderia Minardi, oggi Toro Rosso.

ha chiesto spiegazioni univoche al Ministro Padoaa, ma la risposta ottenuta nei giorni scorsi “è insoddisfacente e non risolve le palesi incertezze interpretative sul regime di tassazione delle pensioni dei 1500 frontalieri pensionati italiani”. “Al fine di evitare casi di doppia imposizione si rende necessario addivenire ad un accordo di portata generale, tra le Autorità competenti di Italia e San Marino, circa l’ambito applicativo dei paragrafi 1 e 3 dell’articolo 18 del predetto Trattato internazionale – ha risposto ad Arlotti il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti -. Anche se la Convenzione non prevede, come nella generalità dei Trattati per evitare le doppie imposizioni in vigore nel nostro Paese, la costituzione di alcuna commissione tecnica deputata all’applicazione della stessa, la problematica in

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questione è stata oggetto di un tavolo tecnico bilaterale tra rappresentanti dell’Amministrazione finanziaria italiana e rappresentanti dell’Amministrazione sammarinese in esito al quale, non sussistendo elementi che possano fare escludere l’attuale imponibilità in Italia dei redditi in questione, le parti si sono riservate la possibilità di verificare eventuali nuove soluzioni in chiave prospettica”. Insomma, nessuna chiarimento definitivo, nonostante la versione fornita dall’allora Direttore Befera e nonostante la sentenza della Corte di Cassazione n. 1550 del 2012 con la quale era stato ricompreso nella nozione di sicurezza sociale sia il trattamento assistenziale sia quello previdenziale, e aveva ritenuto condivisibile l’attivazione di un tavolo tecnico bilaterale. A questo punto ad Arlotti non resta che spingere i due Governi a sviluppare “un confronto bilaterale perché si addivenga al più presto a una soluzione chiara e dirimente della questione posta dall’interrogazione”. E i pensionati ex frontalieri? Al momento, par di capire, l’Agenzia delle Entrate pretende che paghino le tasse su quanto loro erogato dall’ISS in quanto reddito, anche se quanto erogato è stato, appunto, già tassato anche a San Marino. Daniele Bartolucci



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