Camminiamo insieme giugno 2014

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Tempo di vacanze, tempo di Grest!

CAMMINIAMO INSIEME Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Giugno 2014 - n. 389 pro manuscripto


A FINE ANNO PASTORALE di don Giuseppe Raimondi - parroco

Tra qualche giorno concluderemo come parrocchia un altro anno pastorale. Gli anni passano. La Chiesa resta. Gli uomini e le donne passano, ma la comunità parrocchiale resta e continuerà il suo cammino in attesa dell’arrivo del Signore.

E’ GIUSTO ALLORA…. Concludendo un nuovo anno pastorale mi sembra giusto che il parroco si esprima sia sul lavoro pastorale fatto, sia sulla vita cristiana vissuta, ma anche si esprima sui diversi problemi che si trascinano, sulle difficoltà vissute, come pure sulle speranze che animano e sostengono la comunità parrocchiale. Nel manifestarvi tutto questo, sono mosso soltanto da un grande amore per la comunità, dal

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desiderio che sia sempre più viva e secondo il cuore del suo Signore. Non ci inorgogliamo per il bene fatto, non nutriamo nessuna amarezza o delusione. Abbiamo fatto quanto ci sembrava giusto fare. Volendo essere sincero dico anche che non temo nessun giudizio da parte degli uomini. Dico questo non per superbia. So di essere un povero servo del Signore, consapevole che è Lui che ha fatto e sta facendo meraviglie. Infatti Dio solo sa che tutto abbiamo cercato di fare per la sua gloria, per il bene delle anime, cercando in tutti i modi di tener viva la memoria di Gesù Cristo qui nel quartiere che amiamo e cerchiamo di servire con passione e amore fino a quando nella sua bontà vorrà.

IL LAVORO PASTORALE Abbiamo cercato di portare sia i singoli fedeli che la stessa comunità parrocchiale a scoprire il grande dono dell’eucarestia. Abbiamo ancora qualche mese prima di concluderlo, ma i frutti sembrano intravedersi. E’ vero che sono spirituali e quindi non si dovrebbero vedere. Il Signore


Chiusura dell’ anno pastorale Domenica 8 giugno solenne chiusura dell’anno pastorale ore 10,30 S. Messa di ringraziamento presso la Chiesa del S. Cuore. Sono attesi in modo particolare gli operatori pastorali: i membri del consiglio pastorale parrocchiale, quelli del consiglio degli affari economici, i catechisti, i volontari e tutti i fedeli.

però ci ha dato e sta dandoci occhi e situazioni che ci dicono qualcosa. Vediamo infatti che alcune persone, anche uomini, sostano qualche momento, spesso anche abbondante, davanti al tabernacolo. I fogli messi per la preghiera e l’adorazione nelle vicinanze della cappella del Santissimo sono usati e portati anche a casa. Le serate di evangelizzazione, vissute durante il mese di maggio, sono riuscite molto bene. Appena terminato il mese di Maria riprenderemo le nostre adorazioni settimanali che vedono sempre diversi fedeli sostare davanti a Gesù solennemente esposto. Di questo ringraziamo il Signore. L’eucarestia è infatti il punto focale della vita della Chiesa, è la sua forza. Celebrandola e soprattutto vivendola noi siamo trasformati in Cristo. Diventiamo a nostra volta un pezzo “di eucarestia” per i fratelli.

LA VITA CRISTIANA Non abbiamo il termometro per misurarla. Solo il Signore conosce le vittorie e le sconfitte nella vita spirituale, chi si avvicina e chi si allontana

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dalla pratica cristiana e dalla stessa comunità parrocchiale, se la Chiesa va avanti, se la fede in Cristo continua ad animare e sostenere la vita degli uomini e delle donne anche di oggi. Ancora, se i sacramenti continuano più o meno ad essere ricevuti, oggi forse con maggior convinzione di una volta, se la pratica della carità va avanti nonostante la crisi, è segno che la mano del Signore continua la sua opera di evangelizzazione diretta nel cuore e nella vita degli uomini del 2000. E noi vediamo tutto questo. Pensiamo alla partecipazione al mese di maggio. E’ un’esperienza più che positiva, di vera evangelizzazione. I sacramenti e la partecipazione alla Messa sono vivi. Da un po’ di tempo si vedono tra le panche anche alcuni uomini. E’ vero sono in pensione e quindi possono. Ma se vengono qualche volta durante la settimana, è segno che il Signore sta lavorando nei loro cuori. E la carità? Il cestone per i poveri è sempre disponibile ad accogliere. Forse qualcuno dirà che è sempre vuoto. Non è vero. Appena ci accorgiamo che c’è un dono, un sacchetto, lo ritiriamo per sicurezza. E così “la chiave per il paradiso” è sempre a disposizione. Ci auguriamo che il desiderio di una seria vita cristiana cresca sempre più, coinvolga maggiormente più persone e diventi anche sempre più significativo. E’ la nostra vera vita. Siamo fatti per questa.

I PROBLEMI Tutto quanto è stato scritto sopra non è e non vuole essere un’esaltazione orgogliosa del bene e delle meraviglie che il Signore va realizzando nella nostra comunità parrocchiale. Noi siamo dei servi e basta. Da parte nostra ci sono invece diversi problemi e particolari difficoltà. Non li nascondiamo, sono nostri e soltanto nostri. Nascono dal nostro carattere più o meno felice, dalle nostre convinzioni più o meno evangeliche, dal nostro temperamento più o meno focoso o apprensivo. Ma nascono anche dalla nostra poca fede e generosità apostolica. Se almeno questa volta li guardiamo e vi ragioniamo sopra, è per volerli superare e per diventare sempre più vera comunità del Signore. Una difficoltà che vediamo e sentiamo pesare sul cuore è la scarsa partecipazione della nostra

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gioventù alla vita cristiana. Un nostro parrocchiano mi diceva infatti: “Vede, al mese di maggio siamo in tanti, ma buona parte siamo anziani; ci sono dei coniugi abbastanza maturi, ma le giovani famiglie con i loro bambini? Nemmeno una sera. Gli adulti ancora in età lavorativa, dove sono? Potrebbero venire almeno una sera alla settimana!” E aggiungeva: “Forse tra qualche anno, se si va avanti così, non ci sarà più il mese di maggio nei cortili”. Io dico: “Lasciamo fare al Signore, ci penserà lui. E’ cosa sua” Se poi la nostra osservazione va ai giovani che si sposano o meglio che non si sposano più in Chiesa, il problema diventa ancora più cocente. Si pensi. Nel 2000 abbiamo celebrato in parrocchia 30 matrimoni. In questo anno 2014 sono iscritti per sposarsi nella nostra parrocchia soltanto due coppie. Oggi è di moda la convivenza anche tra cristiani fino a ieri praticanti. Che cosa possiamo fare? Io penso ai bambini che nasceranno in queste convivenze e non vedranno mai i loro genitori accostarsi al Signore. Non so se il prossimo sinodo della Chiesa Cattolica sulla famiglia, che si terrà ad ottobre, si pronuncerà diversamente dallo stile che per secoli ha caratterizzato la vita delle coppie cristiane. Staremo a vedere. Per ora è un grande problema e una profonda sofferenza per i pastori delle comunità parrocchiali. Ho presentato solo due problemi di carattere pastorale. Sono quelli che maggiormente toccano il cuore di un parroco. Gli altri li lasciamo dentro il suo cuore perché li presenti al Signore.

LE DIFFICOLTA’ Ne sento particolarmente una. Si tratta della dif-


ficoltà che un prete vive per quanto riguarda la trasmissione delle verità del Vangelo. Siamo e dobbiamo essere tutti convinti che se non capiremo il grande dono del Vangelo e la vita cristiana che propone, noi non saremo mai dei veri cristiani e quindi non realizzeremo pienamente la nostra vita. Come è difficile per un genitore farsi capire dai propri figli, così oggi in modo particolare avviene per quanto riguarda la trasmissione della fede. Il Sacerdote crede, è convinto, ha dato e sta dando la sua vita alla causa del Signore, ma non riesce sempre a farsi capire, a convincere, a trascinare sulla strada della vita cristiana. A noi sacerdoti, che viviamo con voi e per voi, sembra di lasciarvi un segno. Speriamo che il tempo e la grazia del Signore compiano ciò che noi ora desideriamo grandemente per voi. C’è poi la difficoltà di mandare avanti tutta “la baracca”. Quanta pazienza! Il campanello della porta della casa parrocchiale non ha soste. Non sai mai chi viene. Oggi poi con questa crisi molto spesso suona perché c’è qualcuno che chiede aiuto. E qui la pazienza non deve venir meno, ma anche si deve leggere se la necessità esposta è vera o no. La nostra parrocchia ha un grande dono: un folto numero di volontari. Ringrazio il Signore che ci sono. Per loro prego ogni giorno sia per la loro salute, sia perché crescano di numero, sia poi anche perché si vogliano bene e lavorino insieme per la parrocchia. Ma anche qui pazienza! C’è poi la fatica del reperire i fondi per le infinite spese. Sono profondamente convinto che sono pochissimi coloro che conoscono le spese che la nostra parrocchia deve affrontare ogni mese. Non ci scoraggiamo. La provvidenza ci ha aiutato in questi anni. Noi speriamo che non verrà meno anche nei prossimi anni. E in attesa che la provvidenza ci venga sempre in aiuto, nutriamo anche qui pazienza.

LE SPERANZE Sono tante e tutte nascono dall’amore al Signore e dal bene che vedo in tutti voi. E’ infatti il Signore che sostiene lo sguardo di un parroco che guarda avanti verso la meta verso la quale vuole condurre i suoi figli. Non avessi questa speranza, avrei già messo i remi in barca e me

ne sarei andato altrove. Ma il Signore che non viene mai meno alle sue promesse, anche se non realizza sempre le nostre aspettative, anima e sostiene anche le fatiche ormai pesanti del vostro parroco. La speranza più viva che nutro nel cuore è di vedere qualificarsi sempre più la vita spirituale della comunità parrocchiale. Desidero infatti una comunità viva: che ascolti volentieri la Parola del Signore, che celebri bene e con fede l’amore del Signore sia durante la Messa che amministrando i sacramenti, che viva e promuova generosamente la carità, che metta volentieri e al primo posto i poveri e per loro sappia spendersi senza misura. In una parola: sogno una comunità che, al di là delle sue povertà umane che avrà sempre, sia qui nel quartiere un segno vivo, credibile e amabile del Signore, con una carica di vita spirituale capace di affascinare chiunque cerchi il senso vero ed autentico della vita.

E DOPO TUTTO: GRAZIE Dopo questa lunga carrellata sulla vita della nostra comunità parrocchiale, ma che non vuole essere in nessun modo una specie di testamento, dico al Signore grazie per il bene che ha compiuto nel cuore di tanti fedeli che si sono aperti al suo amore e lo hanno accolto generosamente. Dico grazie anche ai volontari che anche in questo anno pastorale hanno lavorato in tanti ambiti della parrocchia. Non sto ad elencarli perché sono numerosi. Dico grazie a chi ci ha aiutato anche con i contributi finanziari fatti sempre nel nascondimento. Dico grazie agli anziani e agli ammalati che con le loro preghiere e l’offerta delle loro sofferenze ottengono grandi benedizioni per tutta la comunità parrocchiale.

ANDIAMO AVANTI Se anche si chiude un nuovo anno pastorale, la vita della comunità va avanti. Passeremo l’estate e poi inizieremo un nuovo anno. Tutto passa, ma la comunità resta. A noi il compito di amarla e di servirla come vuole il Signore. Siamo comunità in forza della sua grazia che ha fatto germogliare qui in questo quartiere con la potenza del suo Spirito. Consapevoli di questo ci abbandoniamo a lui che sempre fa il nostro vero bene.

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La festa del Corpus Domini

DIO ABITA IN MEZZO A NOI Come ogni anno così anche quest’anno il mese di giugno ci dà l’occasione di vivere alcune solennità particolari: quella della SS. Trinità il 15 giugno, quella del Corpo e del Sangue del Signore sempre presente in mezzo all’umanità il 22 giugno, e poi la solennità del sacro Cuore il 27 giugno. Dobbiamo dire che queste solennità non sono sempre vissute con un cuore ben disposto come dovrebbe viverle un vero cristiano trattandosi di giornate nelle quali vediamo il grande amore del nostro Dio. Noi però da diversi anni cerchiamo come parrocchia di viverle e soprattutto di esaltarne il significato.

IL NOSTRO DIO Noi abbiamo nel nostro stile di vita una tremenda abitudine: quella di esaltare ciò che piace e di dare poco o nessun risalto a quanto non ci tocca concretamente da vicino e sembra non interessarci. E questo vale anche per tutto quanto Dio fa per ciascuno di noi e per l’umanità. Infatti lo cerchiamo e valorizziamo quanto ha fatto e fa per noi solo quando ci fa comodo o abbiamo bisogno di qualcosa. E così strumentalizziamo a fini personali la stessa realtà di Dio. E pensare che invece siamo noi che dobbiamo ruotare, far riferimento, lasciarci raggiungere da Lui. Si voglia o non si voglia, si accetti o si rifiuti, noi siamo suoi dipendenti. Infatti da Lui tutto abbiamo ricevuto e tuttora riceviamo, ma anche a Lui faremo ritorno e in quella circostanza gli dovremo anche rendere conto di come abbiamo vissuto il nostro rapporto con Lui e come abbiamo vissuto la nostra stessa esistenza. Siamo quindi inevitabilmente dipen-

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denti da Dio. Lui è all’origine della nostra vita, Lui è il nostro respiro, Lui è la nostra meta.

E’ AMORE Dobbiamo però affermare concretamente che se anche siamo inevitabilmente in piena e profonda dipendenza da Dio, questo nostro legame è soprattutto da parte di Dio un rapporto d’amore. Dio è amore. Così lui si presenta, vuole essere considerato, ma soprattutto si è manifestato concretamente come puro amore. Dice l’evangelista Giovanni: “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore” (1 Lett. Gv. 4,8) e poi ancora “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui” (Gv. 3, 16). Noi vediamo molto bene tutto questo suo grande amore in Gesù che si offre a noi nel segno del suo corpo e del suo sangue, ma anche nel suo essere appeso alla croce e con il cuore trafitto e poi nel dono dello Spirito mediante il quale la SS. Trinità viene ad abitare nel nostro cuore renden-


dolo vero suo tempio.

e nei nostri tabernacoli.

DIO E’ SEMPRE CON NOI

ACCOGLIERE E VIVERE QUESTO AMORE

Possiamo allora dire che non solo Dio è amore, ma è sempre con noi ed ha un cuore ininterrottamente aperto e disponibile verso ogni uomo. Dio ha sempre amato l’uomo, se non l’avesse amato non l’avrebbe nemmeno creato. Ed anche quando l’uomo volta le spalle con la sua disobbedienza, è ancora Lui che va a cercarlo e lo chiama per nome senza nessuna invettiva di rabbia o di rancore. Anzi, risponde alla disobbedienza promettendogli il Salvatore. Alla disobbedienza fa riscontro allora un dono ancora più grande: la salvezza per opera di Gesù suo figlio che un giorno si farà carne nel seno di Maria. E questo grande amore di Dio non è puro sentimento, ma una vera realtà che noi possiamo incontrare e ricevere continuamente. Ecco la sua presenza nella Messa

Se Dio ci ama, è necessario allora amarlo e lasciarsi amare. Ecco perché il cuore di Cristo rimane sempre aperto per ogni uomo. E in questo cuore si gioca tutta la nostra salvezza. Perché questa si realizzi, l’uomo, ogni uomo, deve entrarvi e lasciarsi amare senza paura e senza riserve. Questo suo amore e questo cuore aperto interpellano continuamente la nostra libertà. Noi non siamo infatti costretti ad amare Dio, ma siamo soltanto sollecitati da tutto il nostro essere in quanto siamo, come una vera calamita, orientati a Lui. S. Agostino diceva infatti. “Signore, il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”. Entriamo allora nel cuore del nostro Dio, ma soprattutto lasciamoci in primo luogo amare, per poterlo poi amare a nostra a volta.

Gli appuntamenti per il Corpus Domini Domenica 15 giugno

Domenica 22 giugno

Scopriamo di essere abitati da Dio: la Trinità abita nel nostro cuore. Orario festivo delle Messe.

Gesù è sempre con noi per aiutarci nel faticoso cammino verso la meta della nostra vita. Orario festivo delle Messe - ore 10 S. Messa solenne - ore 15 inizio adorazioni - ore 17 Canto del Vespro e celebrazione S. Messa

FESTA DELLA SS. TRINITÀ

S. QUARANT’ORE

Giovedì 19 giugno - ore 15 s. Messa solenne di apertura delle giornate di adorazione. Sono attesi i pensionati, gli anziani e gli adulti. - ore 21 canto del vespro e meditazione

Venerdì 20 giugno

- ore 8,30 S. Messa e inizio adorazioni - ore 21 Canto del Vespro e meditazione - ore 22 inizio adorazione notturna

Sabato 21 giugno

- ore 8,00 Canto delle lodi - ore 8,30 S. Messa e inizio adorazioni - ore 18 S. Messa prefestiva

FESTA DEL CORPO DEL SIGNORE

27 giugno

SOLENNITÀ DEL CUORE DI GESÙ Un cuore che ci ama e sempre ci invita ad amare. - ore 10 S. Messa alla Chiesa del S. Cuore - ore 16 inizio adorazioni - ore 21 S. Messa concelebrata dai sacerdoti in ricordo delle loro ordinazioni. A seguire momento di condivisione (le S. Messe delle ore 17 al S. Cuore e alle ore 18 a S. Fereolo sono sospese)

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LA SANTA MESSA, FESTA DELL’INCONTRO CON DIO di don Marco Avogadri

L’intenzione di Dio quando ha pensato di creare l’uomo era quella di crearlo a sua immagine e somiglianza, metterlo in un paradiso terrestre e, dopo una certa prova, chiamarlo nel Paradiso celeste. Il Demonio ha cercato d’intralciare questo progetto di Dio, facendo sbagliare l’uomo, cercando di cancellare questa immagine di Dio; Dio, però, è intervenuto, inventando, nel suo amore smisurato, il modo per ridare all’uomo questa immagine divina, mandando in questo mondo il suo unico Figlio che, attraverso l’invenzione dell’Eucaristia, potesse raggiungere lo scopo... Dopo aver letto e, spero, meditato, alcuni pensieri di due maestri di spirito (il card. Mercier e l’abate Courtois) penso che ogni cristiano sia invogliato a venire più spesso in Chiesa per partecipare alla S. Messa, essendo la preghiera più gradita al Padre, poiché è Gesù stesso che la offre, al quale ci uniamo anche noi. Se noi teniamo presente che

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la S. Messa è il “rivivere’ il sacrificio del Calvario (infatti sull’altare vi sono l’ostia ed il calice che simboleggiano il corpo ed il sangue di Gesù, separati per indicare la morte della vittima-Gesù) ed il “rivivere” l’ultima Cena, dovremmo cercare di avere anche i pensieri che aveva la Madonna quando accompagnava Gesù al Calvario, ed i pensieri che avevano gli apostoli nell’ultima Cena. Allora non dovremmo più dare spazio alle chiacchiere che distraggono. Dal capitolo sesto del vangelo di Giovanni abbiamo queste affermazioni di Gesù “Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno ed il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno....Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me ed io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me, vivrà per me...”. (cfr. Gv. 6, 51-58). In queste poche righe si può dire che c’è tutta la potenzialità dell’Eucaristia.


Innanzitutto notiamo che Gesù ha scelto il pane, che è il cibo normale dell’uomo, ed il vino che è la bevanda che normalmente accompagna il pane e dà anche la gioia, come canta il salmo: “il vino che allieta il cuore dell’uomo”. Quindi Gesù ha scelto il nutrimento normale dell’uomo: pane – vino. Nel primo Libro dei Re, ai capitoli 18 e 19, viene narrata la sfida che il Profeta Elia ha sostenuto contro i 400 profeti del dio Baal: riuscì a far scendere dal cielo il fuoco che consumò le vittime sull’altare, mentre i profeti di Baal non erano riusciti e furono tutti uccisi. La regina Gezabele lo seppe e minacciò di morte Elia, che dovette fuggire. Stanco, si fermò sotto una ginestra e si addormentò. Un angelo del Signore lo svegliò, facendogli trovare vicino una focaccia ed un orcio di acqua e gli disse: “Alzati, mangia e bevi perché è troppo lungo per te il cammino!” Elia si alzò, mangiò e bevve e con la forza di quel cibo, camminò fino al monte di Dio, l’Oreb, dove ricevette dal Signore una missione importante da compiere. Ebbene, quella miracolosa focaccia che diede ad Elia la forza necessaria e sufficiente per raggiungere la meta, è simbolo dell’Eucaristia che ci rafforza e ci sostiene nel faticoso cammino della vita. Dobbiamo, però, notare una cosa molto importante sulla quale noi, probabilmente, non riflettiamo a sufficienza: come il nutrimento non solo ci mantiene in vita e ci dà forza, ma ci fa crescere perché la parte più nutriente del cibo viene assorbita e diventa una cosa sola con il nostro organismo, così anche la S. Comunione non solo ci

mantiene in grazia di Dio, ma, anche, ci deve far crescere in santità. Don Stefano Chiapasco infatti, nel primo incontro sull’Eucaristia tenuto martedì 3 dicembre, ha affermato molto chiaramente che “tutte le volte che noi riceviamo la Comunione, dovremmo diventare sempre più santi!” Partecipare alla S. Messa senza ricevere la S. Comunione è come partecipare ad un banchetto di nozze ed accontentarsi di guardare gli altri commensali che mangiano, mentre il desiderio di Gesù, espresso molto chiaramente nel vangelo di Giovanni, è che quando noi partecipiamo alla S. Messa abbiamo anche a ricevere il suo corpo ed il suo sangue, affinché diventiamo una cosa sola con noi. Quando il celebrante o il diacono congedano i fedeli perché la Messa è finita, ogni fedele deve sentirsi affidare la continuazione nel mondo della missione di Cristo. La Messa di Gesù è finita, ora inizia la vostra. Le parole che S. Paolo indirizzava ai fedeli di Roma le dobbiamo prendere in questo senso: diceva l’apostolo: “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio, è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare, rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (cfr. Rm. 12, 1). Quindi Gesù, avendo “inventato” l’Eucaristia, che, se ben ricevuta, rende l’uomo simile a lui, ha portato a compimento la missione ricevuta dal Padre:”ridare all’uomo l’immagine di Dio, cancellata dal peccato, rendendolo ancora capace, se collabora, di andare in Paradiso”. Iniziando un nuovo anno civile, che, sempre, lo dobbiamo vedere come un Grande dono dell’amore di Dio, si presenta a ciascuno di noi l’occasione propizia per formulare dei buoni propositi che vadano sempre d’accordo con quelli che il Signore vuole da ciascuno di noi perché è di questo che il Signore ci domanderà conto al termine della nostra vita terrena. Concludendo, dobbiamo riconoscere che, per un cristiano, non è sufficiente partecipare alla S. Messa, ma deve anche viverla durante la giornata, così migliora anche la sua condotta di vita, poiché dà una buona testimonianza di vita vissuta.

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LA VOSTRA GENEROSITA’ E così adagio, adagio, andiamo avanti anche con la generosità. Se ci mancasse saremmo in grave difficoltà. E invece il Signore nella sua grande bontà non si stanca mai di sollecitare i cuori perché si aprano e manifestino la generosità con la propria offerta. Siamo infatti più che mai convinti che è il Signore a compiere tutto questo movimento di generosità. E’ Lui che fa vedere le necessità della parrocchia, è Lui che tocca i cuori, è Lui che aiuta poi a spalancare le mani per consegnare l’offerta. Ma è soprattutto lui che fa sorgere, almeno nel subcosciente, l’intenzione per l’offerta. Sì, tutti hanno una loro intenzione. A volte la esprimono al parroco, altre volte è scritta su un foglietto all’interno della busta. Altre volte è confidata nella conversazione tra offerente e parroco. Tutto avviene nel puro anonimato. E’ una grande consolazione sapere che tutti non desiderano altro che solo il Signore sappia il nome di chi offre e quanto viene offerto. Lo stile dell’obolo della vedova continua anche ai nostri giorni nella nostra stessa parrocchia. Ecco quanto abbiamo ricevuto dall’ultimo bollettino (importi in euro): 20; 350 dalla comunione anziani per Pasqua; 20; 20; 50 per l’oratorio; 300 dal teatro; 20 per un documento; 150 per l’oratorio; 30 dalla comunione anziani; 20; 25; 20 per benedizione di una famiglia; 30 per l’oratorio; 40; 150 dal teatro; 15 per utilizzo furgone; 125 per benedizione famiglie; 50 dalla comunione anziani; 40; 30 per l’oratorio; 100 dal condominio “Primavera” in occasione del mese di maggio.

PER I DEFUNTI I vicini del defunto Molinari Piero hanno offerto 80 euro per una Messa a suo suffragio. La Messa sarà celebrata il 1’ giugno alle ore 9 al S. Cuore.

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Noris, Annalisa, Pierangela, Valeria, Luisa, Giuliana, Lina, Patrizia, hanno offerto 80 euro per iscrivere alle Messe perpetue Bottoni Pietro. Le famiglie Omini, Molinari, Malaspina, Reina, Molti, Carini hanno offerto 120 euro per Molinari Piero. Il defunto è stato iscritto alle Messe perpetue. A suffragio e a ricordo della propria moglie defunta anonimo offre 1000 euro.

CHIESA SACRO CUORE (Importi in euro) 100; 100; 100; 200; 1000; 50; 30; 1260 dalla raccolta mensile dell’ultima domenica; 50; 250 in riparazione del danno dei vandali; 40.

E COME SEMPRE DICIAMO: GRAZIE! Lo diciamo in primo luogo al Signore. Se è lui che tocca i cuori, è a lui che va il nostro più sincero grazie. Lui infatti sa che quanto andiamo facendo e abbiamo fatto negli anni scorsi, è stato ed è per la sua gloria, per la salvezza delle anime. A noi solo il compito di servire. E poi diciamo grazie di cuore a chi, toccato dalla mano del Signore, ci fa avere il proprio aiuto concreto. La risposta della parrocchia a tutti coloro che offrono si concretizza nella preghiera personale e soprattutto nella Messa. Sappiamo infatti che il Signore è ricco e sempre viene in aiuto alle necessità della sua Chiesa.


Le celebrazioni dei sacramenti

QUANTA GRAZIA DI DIO! E così la grazia di Dio è scesa ancora sui nostri ragazzi. Ed è scesa abbondantemente. Dio non si limita mai. Come ci ha amato dandoci tutto se stesso nel suo figlio Gesù, così quando ci dona la grazia sia nel battesimo, che negli altri sacramenti,

LA PRIMA CONFESSIONE In genere questo sacramento viene ricevuto senza tanto rilievo. Si celebra anche con poca partecipazione di fedeli. Sussiste una grande differenza tra prima confessione e prima comunione. Da noi però si cerca di fare tutto il possibile per rendere la celebrazione significativa anche sotto diversi aspetti. Anche quest’anno ci siamo ritrovati tutti, bambini e genitori, e diversi parenti alla Chiesa del S. Cuore. Nell’arco di una solenne celebrazione, i bambi-

non ha misura. I suoi doni sono infiniti. Guardiamoli nel cuore dei nostri ragazzi. Non vediamo nulla, ma noi sappiamo che il loro cuore è stato inondato dall’amore di Dio Padre, dalla grazia del suo Figlio Gesù, dalla potenza dello Spirito Santo. ni si sono accostati ai sacerdoti con quella loro semplicità, ma anche con molta apprensione. C’è stato poi un momento molto espressivo. Dopo la confessione individuale e dopo aver ricevuto il segno dell’amore del Signore, sono andati a baciare i loro genitori. Al perdono del Signore si è aggiunto anche l’abbraccio di pace dei loro genitori. Subito dopo vi è stata la festa preparata dai loro genitori. E’ stato bello vedere i bambini implorare la bontà misericordiosa del Signore e poi gioire con i loro genitori. Era una gioia semplice, ma bella. Il perdono del Signore porta sempre gioia.

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LA PRIMA COMUNIONE Quanta emozione! Non è di tutti i giorni vedere i genitori commuoversi, e invece in questo giorno anche questo diventa facile. Lo stesso papà che a volte si presenta quasi insensibile, davanti al figlio che fa la prima comunione si intenerisce anche lui. Tutto questo si vede anche nell’assemblea raccolta in chiesa. I bambini vivono anch’essi questa celebrazione con intensità di cuore e con grande meraviglia. Percepiscono infatti che si tratta di qualcosa di grande. La speranza che come sacerdoti portiamo nel cuore in questa circostanza è di continuare a vedere questi bambini alla domenica a Messa. Siamo però anche consapevoli che tutto dipende dai loro genitori. Speriamo che questi loro genitori non rendano vano il dono del Signore nel cuore dei loro bambini.

L’INVOCAZIONE DELLO SPIRITO I nostri ragazzi di quinta elementare, a conclusione del loro primo anno di preparazione alla Cresima, hanno invocato il dono dello Spirito.

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Domenica 18 durante la Messa al S. Cuore hanno quindi incominciato ad aprire il loro cuore al dono che riceveranno l’anno prossimo. Si tratta di una liturgia particolare che si vive durante la Messa domenicale, ma che sotto un certo aspetto sollecita ad avere un maggior impegno nella preparazione.


LA CRESIMA E’ il sacramento che riconferma il dono del Battesimo e sotto un certo aspetto completa la grande ricchezza di grazia ricevuta in quel giorno. La cresima quindi mediante il dono dello Spirito Santo rende adulto il cristiano. E’ vero che un ragazzo che lo riceve deve ancora continuare ad impegnar-

si nella sua formazione cristiana. Non si è mai cristiani completi. E’ necessaria sempre la grazia del Signore Gesù. Ci auguriamo allora che questo sacramento non sia l’addio alla chiesa e ad ogni impegno cristiano da parte di questi nostri ragazzi. Purtroppo dobbiamo dire che questo abbandono ci capita spesso di vederlo in parecchi cresimati. Noi speriamo che i loro genitori non si stanchino di aiutarli a vivere da veri cristiani.

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LA PROFESSIONE DI FEDE Anche questo è un traguardo che vuole essere di aiuto ai nostri adolescenti per spronarli a camminare volentieri e a vivere bene il dono della fede anche con il crescere dell’età. Venerdì 16 maggio presso la Chiesa di S. Bernardo a Lodi un nostro bel gruppo di ragazzi di terza

LA PROFESSIONE SOLENNE DELLA FEDE

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media, insieme a tanti altri loro coetanei della città, hanno professato solennemente davanti al Vicario la loro fede e nello stesso tempo hanno dichiarato di voler continuare a vivere questo dono. Noi ringraziamo il Signore che continuamente opera nel cuore di questi nostri ragazzi. Ci auguriamo che al gesto corrisponda ora un serio impegno a vivere ciò che fa grande una creatura umana.

Quest’anno abbiamo avuto anche chi ha fatto la professione solenne di fede a diciotto anni. E’ stata una celebrazione in cattedrale con tutti i coetanei della diocesi in occasione della veglia per la giornata mondiale della gioventù. Davanti al Vescovo e ad una numerosa assemblea hanno professato la loro fede in Cristo Signore. Il giorno seguente hanno rinnovato questo gesto davanti alla loro comunità parrocchiale raccolta per la celebrazione dell’eucarestia per la giornata delle Palme. E’ stato bello vederli prima con le palme in processione e poi salire all’altare sulla terrazza dell’oratorio a proclamare la loro fede davanti alla grande folla di fedeli. Ci auguriamo che vivano sempre con gioia e testimonino con coraggio la loro fede in Cristo Signore.


L’Associazione Amici di San Fereolo

DIARIO DEL MESE di Marinella Molinari

Ci stiamo avviando verso gli ultimi incontri dell’anno 2013-2014, ma in questi giorni ci sono stati ancora alcuni appuntamenti interessanti. Il primo giovedì dopo Pasqua, è stata ospite da noi la professoressa Wanda Bruttomesso, che ha inserito, in un momento di festa, un argomento culturale affascinante: Ada Negri, i suoi affetti e le sue emozioni. Dopo la lettura, da parte mia, della vita di questa grande scrittrice lodigiana, la signora Wanda ha letto qualche racconto e poesia, ma soprattutto alcune lettere che Ada aveva scritto e indirizzato ad Ettore Patrizzi, un uomo del quale era molto innamorata. Ma, in seguito, egli era andato a vivere all’estero e, per conseguenza, c’era stato uno scambio di lettere tra loro. Col tempo, la passione si era attenuata e l’amore si era trasformato in amicizia. Lei si sentiva delusa e tradita e gli comunicava per iscritto questi suoi sentimenti. Non è mancato anche un sottofondo musicale, dato dalle note classiche suonate alla chitarra dal giovane Iacopo Anelli. E’ seguita poi una merenda con la colomba pasquale e il tè. Giovedì 8 maggio abbiamo vissuto un pome-

riggio molto intenso per la nostra fede, che ci ha regalato anche grandi emozioni. Ci siamo recati a Piacenza, presso la Casa Madre delle Suore, Figlie di Sant’Anna, dove siamo stati accolti da Suor Silvia Perri, già venuta qualche anno fa a parlare alla nostra associazione e particolarmente amata dalle nostre nonne. La Madre ci ha guidato lungo i corridoi e le stanze del convento, non trascurando una visita al bellissimo giardino-orto, che lo completa piacevolmente. Abbiamo potuto visitare la camera da letto della Fondatrice (Madre Rosa Gattorno) e la prima cappellina dell’edificio, presso la quale si raccoglieva in preghiera, con le prime suore dell’Ordine. C’è anche un piccolo museo, con abiti e oggetti che le erano appartenuti. Ha destato grande impressione vedere, nella sua stanza, una “raccolta” di chiodi, cilici, fruste e una grossa Croce con delle cinghie, alla quale si appendeva per pregare. Don Peppino ci ha spiegato che quelle pratiche avevano significato a quell’epoca, ma ora si preferisce rivolgersi a sacrifici e penitenze più spirituali. Infine, anche qui c’è stato un bel momento di condivisione, durante il quale Suor Silvia ci ha illustrato le attività missionarie del suo Ordine e ci ha raccontato alcuni fatti drammatici accaduti a lei stessa, mentre era in missione in Brasile e nelle Filippine. Quando è giunta l’ora di salutarci, abbiamo dovuto fare uno sforzo per lasciare quel luogo dove abbiamo imparato molto e trascorso un bellissimo pomeriggio! Per concludere il ciclo d’incontri di quest’anno, c’è ancora un appuntamento per mercoledì 4 giugno, con un pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria della Croce a Crema. Chi fosse interessato, si rivolga in casa parrocchiale: è ancora possibile iscriversi.

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UN G.S.O. AL SERVIZIO DELLA PERSONA di don Giuseppe Raimondi - parroco

In questi ultimi mesi alcuni parrocchiani mi hanno posto questa domanda: “Ma che cosa sta succedendo nel nostro gruppo sportivo?”. Sentendo questa domanda mi sono allora accorto che il disagio che sto vivendo come parroco e quello della nostra realtà sportiva è a conoscenza dei parrocchiani. Sapendo che veramente si sta vivendo un profondo disagio, ma non sempre si conoscono le motivazioni che l’hanno causato, ho deciso, come parroco, di rispondere pubblicamente per il bene di tutti, facendo conoscere ancora una volta lo spirito con il quale si cerca di fare sport con il nostro G.S.O. S. Fereolo.

care alla pallavolo. Un campo e una palestra per la gioventù: che bella cosa! Un’opportunità per svolgere un servizio buono e completivo a favore della formazione umana e cristiana della gioventù piccola e grande. Sono infatti convinto che don Bosco, il beato Vincenzo Grossi e mettiamoci anche il nostro prossimo beato don Luigi Savaré, sono contenti nel vedere ragazzi e ragazze che si cimentano al gioco del calcio e della pallavolo. Loro infatti sanno molto bene che l’ozio è il padre dei vizi e che un sano sport forma anime grandi e generose per la gloria di Dio e per il bene della società.

PARROCCHIA E SPORT

MA C’E’ UN RISCHIO TREMENDO

Da quando sono sorti gli oratori c’è sempre stato, accanto all’aula di catechesi, un campetto più o meno bello per far giocare i ragazzi al calcio. E così sono nate con il passare del tempo le società sportive oratoriane. Quante ce ne sono! Ogni oratorio ha infatti la sua società sportiva. Una grazia o un peso? Non lo so, almeno per ora. Da qualche anno poi, accanto al campo di calcio, sono state costruite anche le palestre per dare alle nuove generazioni la possibilità di gio-

Un oratorio che dà vita ad una società sportiva deve preoccuparsi in modo particolare che l’attività sportiva non diventi lo scopo fondamentale della sua opera educativa. Lo sport per un oratorio è un mezzo, non il fine. Una parrocchia che promuove lo sport deve assolutamente impegnarsi a formare i suoi atleti sia sul piano umano che cristiano, a qualificarli atleticamente, ma senza forzature, e inoltre ad armonizzare l’attività sportiva con le altre proposte educative che la Chiesa e la società offrono alle nuove generazioni per la loro crescita umana e cristiana. Siamo infatti più che mai convinti che nella vita non c’è sono lo sport. L’uomo e la donna stanno in piedi con tanti altri valori.

ECCO IL NOSTRO SPORT Già lo abbiamo detto. Ripeterlo però non fa male a nessuno. Noi desideriamo che lo sport sia in primo luogo “parroc-

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chiale”. La parrocchia gestisce in prima persona, tramite si intende l’opera dei suoi incaricati, tutto quanto riguarda gli orari, i giorni e la complessa organizzazione. Tutto però deve essere in armonia con le scelte della parrocchia. Lo sport non è e non deve essere una realtà che va per la sua strada dimenticando o ignorando la vita e le attività della parrocchia. E’ infatti una realtà

La festa del GSO Domenica 8 giugno Alle ore 10,30 S. Messa presso la Chiesa del S. Cuore. Tutti gli atleti sono attesi con la loro divisa. A seguire pranzo tutti insieme. Nel pomeriggio partite a non finire!

parrocchiale. Desideriamo poi che sia “popolare”. Vale a dire che coinvolga tutti almeno fino ad una certa età. La selezione deve avvenire dopo una certa età ben precisa e soprattutto in modo naturale. Noi infatti desideriamo che tutti possano partecipare al gioco almeno nei primi anni. In modo particolare vogliamo fermamente che “si armonizzi con le altre proposte educative” della parrocchia. Penso spesso a don Bosco che sapeva unire in modo armonico catechesi e sport, amicizia e teatro, vacanze e momenti di preghiera, studio e divertimento. Sono più che mai convinto che lo sport di una parrocchia che non si armonizzi con la catechesi, con la pratica dei sacramenti, corre il rischio di avere dei campioni in sport (se poi lo sono!), ma vuoti di valori cristiani. Avrebbe corso, avrebbe sudato, avrebbe pagato debiti, avrebbe aggiustato strutture, ma il ricavato spirituale, che è il suo scopo fondamentale, sarebbe un fiasco. Che tremenda responsabilità!

Stare insieme per crescere insieme, per un G.S.O. che educhi sempre! camminiamo insieme - 17


Un anno di successi per lo sport parrocchiale

Complimenti a...

Complimenti alle ragazze della squadra di pallavolo dell’under 13 che nella finale giocata domenica 18 al Palasanfereolo hanno vinto il campionato provinciale di categoria. Ora sono attese dalle finali regionali... Chissà che non arrivi un altro buon risultato! Forza ragazze! Forza G.S.O. San Fereolo!

E’ STATA FATTA UNA SCELTA Come parroco, avendo ricevuto qualche tempo fa una proposta di rinnovamento del settore pallavolo, e scorgendo in esso scarsa attenzione al vero spirito che deve avere una parrocchia nel promuovere la sua attività sportiva, ho dato delle indicazioni precise. Come responsabile della parrocchia e quindi anche dell’attività sportiva, mi sono sentito in dovere di intervenire lasciando a chi non condivideva di fare la sua scelta. Il parroco non può venir meno, di fronte a tutta la comunità, al suo dovere di formare sotto tutti gli aspetti la gioventù che il Signore gli ha affidato. Lui infatti è qui per educare e formare tutti, dai piccoli agli adulti ed gli anziani, alla vita cristiana. Dico sinceramente che in tale circostanza non potevo fare diversamente. So molto bene e sono profondamente convinto che il Signore mi impegna su questo versante e in questo modo, e io non voglio avere altre responsabilità. Voglio e desidero fermamente essere parroco educatore

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Complimenti anche ai ragazzi della squadra Juniores di calcio che quest’anno hanno vinto la Coppa Disciplina nel relativo campionato provinciale! Grandissimi! Era qualche anno che non si vinceva questo importante trofeo! Complimenti anche alla squadra della Prima Divisione volley che dopo tre soffertissime partite è riuscita ad ottenere la permanenza nella propria categoria (vedi articolo nel riquadro alla pagina seguente) Il settore calcio del G.S.O. San Fereolo continua a sfornare campioncini. L’anno scorso era toccato ad Alessandro Altrocchi giocare e ben figurare nella rappresentativa allievi. Quest’anno i nostri giovanissimi 2000 hanno dato alla rappresentativa di categoria ben due elementi: Stefano Cappato e Riccardo Monici. Solo San Colombano e Pieve Fissaraga hanno più rappresentanti di noi. Facciamo i complimenti ai nostri due giovani che da sabato 31 maggio a lunedì 2 giugno giocheranno contro alcuni mostri sacri del calcio europeo nel 6° Torneo della Solidarietà.


fino alla fine.

E COSI’... Dico a tutta la comunità parrocchiale che come vostro parroco ho esercitato quindi il mio dovere: quello di proporre e di volere tra le mura della nostra parrocchia uno sport che formi tenendo presente per la nostra gioventù tutti i valori, sia umani che spirituali. E così, dopo questo momento di disagio, noi andremo avanti senza paura e senza timore. Faremo quello che potremo con la consapevolezza che sarà sempre il bene a qualificarci e il Signore a benedirci per le scelte che facciamo per la gloria del suo nome e per il bene della nostra gioventù. Con il passare del tempo vedremo i frutti che il Signore ci farà raccogliere. Noi non abbiamo paura: sappiamo con certezza che il Signore non delude mai. Bisogna solo aspettare. Chi non condivide questa nostra impostazione dell’attività sportiva oratoriana, faccia pure altre scelte. Noi non giudichiamo. Ognuno si assuma la propria responsabilità. Permettete che vi dica sinceramente che in tutta questa vicenda ho sperimentato ancora una volta quanto sia difficile per un parroco farsi capire non solo presso coloro che non vivono la par-

rocchia, ma anche con coloro che la frequentano. Si ha infatti impressione di parlare a vuoto, quando si propongono delle scelte educative che al momento non danno soddisfazione, ma che sono però fondamentali e queste non vengono capite e accolte. In questi momenti di disagio mi ha sempre sostenuto, e anche in questa circostanza, una frase del Vangelo. Pur parafrasata oggi per questa occasione, conserva sempre tutta la sua verità e la sua forza. Il Signore dice a me, come pure a tutti i genitori di buona volontà, ciò che ha risposto un giorno al demonio che lo tentava perchè scegliesse una

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via più facile e più comoda per farsi grande davanti al mondo intero: “Non di solo “sport” vive l’uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio”. Quindi come parroco dico a tutti che io credo fermamente a questa verità e per essa sto dando tutta la mia vita e desidero donarla continuamente senza paura e senza timore fino alla fine.

La Prima Divisione pallavolo supera l’ostacolo play-out

Fumata bianca per il Sanfe Per il Gso San Fereolo si conclude l’anno sportivo 2013/14: una vittoria meritata nello spareggio nei play out contro la Junior Sant’ Angelo, disputata con la tenacia che é talvolta mancata in alcuni incontri salienti del campionato. Abbiamo attraversato un anno non facile con momenti di difficoltà e vittorie troppo sporadiche per garantire l’accesso ai play off; nonostante ciò non abbiamo dubitato delle nostre capacità. Il rimorso maggiore sorge a fronte delle vittorie, per molti inaspettate, contro squadre agli inizi considerate favorite e attualmente tra le 4 finaliste (3-0 contro il Marudo e 3-2 con la Vis Volley), sommate alle sconfitte contro squadre alla nostra portata. La gara 1 dei play out ha confermato lo spirito energico e combattivo della squadra che si é aggiudicata il match con un 3-0 facilmente ottenuto. Allo stesso modo gara 2 ha ritratto i rallentamenti e le tensioni impedienti che hanno caratterizzato più momenti della stagione, ma aperto nuove speranze relativamente al nostro atteggiamento agonistico (dopo aver

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perso i primi 2 set, abbiamo pareggiato anche se poi la stanchezza ha avuto la meglio e ci ha costrette a un 3-2). Proprio ripensando alla rimonta, e dunque alla nostra crescita, abbiamo affrontato gara 3 con grinta e voglia di restare nel campionato che meritiamo. Non ci facciamo scrupoli a garantire un impegno costante e sentito per il prossimo anno, nella speranza e con la volontà di guadagnarci un maggior numero di vittorie e - chi lo sa - magari portare in finale i colori del Sanfe. Forza ragazze!


VITA PARROCCHIALE CELEBRAZIONI

• Chiusura anno pastorale – catechistico: domenica 8 giugno alle ore 10,30 alla Chiesa del S. Cuore. • S. Quarant’ore: vedere bollettino a pag. 7

ADORAZIONI Dopo la celebrazione della festa del Corpo e del Sangue del Signore, riprende la preghiera silenziosa del martedì sera dalle ore 21 alle 22. Riprende anche il venerdì l’adorazione a S. Fereolo dalle ore 16,30 alle 18 e al S. Cuore dalle ore 16 alle ore 17.

BATTESIMI La celebrazione comunitaria dei battesimi si tiene domenica 8 giugno alle ore 16. Nel mese di luglio domenica 6. Nel mese di agosto le celebrazioni sono sospese. Si riprenderà nel mese di settembre. I genitori sono pregati di passare in casa parrocchiale per ritirare i moduli per l’iscrizione del loro figlio.

FIDANZATI Il prossimi corsi di preparazione al matrimonio cristiano inizieranno a settembre. I fidanzati che intendono celebrare il loro matrimonio con il sacramento cristiano, sono pregati di passare dalla casa parrocchiale per il foglio di ammissione al corso.

non tanto nella nostra parrocchia, dove abitava con la sua famiglia, ma nella parrocchia di S. Lorenzo. Là aveva il suo cuore e là si spendeva volentieri e generosamente per il gruppo anziani e per tante altre necessità. Abbiamo tentato alcune volte di portarlo a spendersi in parrocchia, ma con delicatezza e sincerità diceva “come faccio, là mi conoscono tutti, là da anni sto facendo qualcosa”. E allora consapevole che stavo chiedendogli troppo, gli dicevo: “vada avanti a S. Lorenzo, però mi dia una mano per le vacanze della Presolana e di Bellaria” E così ha sempre fatto in tutti questi anni. Anche qui il suo servizio era senza pretese, non voleva privilegi. A lui bastava servire e far contenti i partecipanti. Per me era un grande aiuto sia per l’organizzazione che per la conduzione delle giornate sia al mare che ai monti. Come lo si vedeva volentieri pieno di gioia sincera quando al termine di queste uscite all’ultima serata, che lui chiamava “serata di gala”, faceva i dovuti ringraziamenti al direttore, ai cuochi e ai camerieri. Lui era felice, e noi con lui sentivamo la gioia di essere una cosa sola, una piccola porzione della parrocchia in sosta al mare e ai monti. Al termine di questi suoi servizi, noi lo ringraziavamo sempre. Adesso però sentiamo il bisogno di dirgli pubblicamente il nostro grazie. Grazie signor Piero per quello che ha fatto a S. Lorenzo e per quello che con sem-

GRAZIE, PIERO MOLINARI! Per i sanfereolini era Molinari. Oggi - volendolo ricordare - lo chiamiamo con il suo nome: Piero. Anche lui se ne è andato alla vita eterna. In occasione della sua morte molti sono venuti a conoscenza del molto bene che ha fatto. Noi da tempo sapevamo che era stato generoso in tutta la sua vita nello spendersi per gli altri. Tutto faceva senza esibizionismo, senza cercare vantaggi personali o avanzamento di carriera. Svolgeva il suo generoso servizio di volontariato

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VITA PARROCCHIALE plicità e naturalezza ha fatto a S. Fereolo. Ha fatto tutto per la Chiesa del Signore che vive qui e altrove. Ora è in paradiso, non più a compilare carte e a organizzare uscite, ma a lasciarsi servire dal Signore che ricompensa generosamente chi si è speso per i poveri, per gli ammalati e per gli anziani. Contemplando il volto stupendo del Signore preghi per noi perché molti volontari continuino a servire la Chiesa e tutti insieme abbiamo ad arrivare a casa e con lei lodare e magnificare per sempre Dio nostro Padre. A sua moglie Giannina e alla figlia facciamo le nostre più vive e sincere condoglianze con la promessa di ricordare tutti insieme il nostro Piero nella Messa nella prossima uscita di giugno a Bellaria.

I VANDALI NELLA NOSTRA CHIESA Non abbiamo mai pensato che potesse accadere. E invece è accaduto. I giornali hanno scritto. Noi abbiamo visto. E chi ha potuto vedere è rimasto stupito dello scempio fatto alla casa del Signore. La Chiesa del S. Cuore è nel nostro cuore per diversi motivi, ma in modo particolare lo è perché qui, al di là di ogni sentimentalismo, ci sembra che ci sia più che mai vivo il Cuore del Signore. Il grande e solenne crocifisso che domina tutta l’assemblea sembra quasi raccogliere nel suo cuore quanti sostano per la celebrazione dell’amore del Signore. Guardandolo, vi confesso sinceramente, mi sento ferire il cuore. Lì infatti c’è tutto il mistero della nostra salvezza. E vedere che dei vandali, questo ci sembra il giusto termine da usare nel chiamarli, hanno sporcato diverse parti della chiesa, rovesciati gli armadi della sacrestia, insudiciati calici e patene, cercato di portar via il grande schermo per la Messa dei bambini, consumate e mangiate particole, non consacrate, e bevuto vino, ci ha lasciato non solo con la bocca aperta, ma soprattutto con il cuore veramente amareggiato. La Chiesa è la casa del Signore. Per noi un dispetto fatto a Lei è come se fosse fatto al Signore stesso. Le foto che abbiamo visto e che in parte sono qui riportate,

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testimoniano ciò che hanno fatto senza rispetto. Diciamo un grazie sincero alle persone che sono venute immediatamente a ripulire e a riordinare. E’ ritornata ancora bella e pulita. Splendente più che mai. Siamo a loro più che riconoscenti. Il Signore però ha visto tutto. Non ha detto nulla. Come sempre lui conserva tutto nel suo cuore, sia il bene che gli facciamo sia il male che lo ferisce. Un giorno, una volta arrivati a casa, vedremo tutto, sapremo tutto. Ci auguriamo che in quel giorno la sua gioia in noi sia grande e che inondi i nostri cuori, come Lui solo sa fare; allora potremo magnificarlo per quanto di bello ci ha dato di fare e di vivere in quella nostra amata Chiesa del S. Cuore.

Sabato 31 maggio

CHIUSURA DEL MESE DI MAGGIO Quest’anno la chiusura di questo mese dedicato alla Vergine Maria cade in giorno di sabato. Vogliamo non sospenderlo, ma celebrarlo devotamente e solennemente, anche se di sabato, ai piedi dell’obelisco della Vergine Maria che si trova in via Raffaello. E’ un appuntamento caro ai sanfereolini. Lo abbiamo visto e constatato di persona in tutti questi anni. Arrivano un po’ da tutte le parti, non solo abitanti del quartiere, ma anche persone che la vita ha portato ad insediarsi altrove.

SIAMO CONTENTI Un primo motivo di questa nostra gioia sta nel fatto che in tutto il quartiere esiste questo segno

Appuntamenti estivi

IL GREST Dal 9 al 27 giugno 2014, da lunedì a venerdì, la proposta estiva del Grest per tutti i ragazzi dalla 1^elementare in su. Dal 27 maggio iscrizioni aperte negli orari di apertura dell’oratorio.

I CAMPISCUOLA Sono in programma:

• 1 - 7 luglio: Camposcuola diocesano, proposto dall’Azione Cattolica ma aperto a tutti, per i ragazzi delle elementari (611 anni). L’esperienza sarà presso la località San Giacomo in Val di Vizze (BZ). La quota è di 285 euro. • 8 - 13 luglio: Camposcuola 1-3 media organizzato in collaborazione con la Parrocchia di S. Alberto. A Valtournenche (AO), presso la Casa per ferie “La Villa del Seminario”. Quota 270 euro. • Campo Adolescenti dal’15 al 22 luglio a Macerata (casa Divina Pastora).

Per informazioni rivolgersi in oratorio. Si raccomanda di affrettarsi per le iscrizioni!

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VITA PARROCCHIALE religioso. Infatti non lo troviamo in nessun’altra parte. A nostro avviso è stata una bella scelta quella di mettere un segno religioso nel cuore del quartiere. Qui infatti nei primi anni della crescita e dell’ampliamento del quartiere sorgevano le prime case popolari. E nel villaggio Oliva si innalzava un alto obelisco con la statua della Vergine immacolata. Siamo infatti convinti che la Vergine Maria, che ama le famiglie, custodisca con materna bontà tutte le nostre comunità famigliari. C’è un secondo motivo che sempre ci rasserena. Questo luogo, sia il piccolo giardinetto ai piedi dell’obelisco, sia la stessa statua della Vergine, sono sempre ben in ordine. C’è infatti chi pulisce, chi pone i fiori e nelle diverse circostanze lo adorna con nastri e luci. A tutti diciamo grazie di cuore. Continuate a mettere ordine attorno alla statua della Vergine del Villaggio Oliva, come viene spesso chiamata. Lei dai cieli vi sarà riconoscente e per voi intercederà grazie particolari presso suo Figlio Gesù.

LA SOLENNE CHIUSURA Terremo la solenne chiusura del mese di maggio proprio il 31 maggio alle ore 20,45 con il rosario e poi la celebrazione della Messa che avrà valore

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anche festivo. Siamo allora tutti invitati. Ogni sanfereolino si senta chiamato dalla Madonnina del Villaggio Oliva. In questa circostanza pregheremo ed eleveremo il sacrificio del Signore per tutte le famiglie del quartiere, ma in modo particolare per gli anziani, gli ammalati. Affideremo tutti e tutto alla protezione di colei che il Figlio di Dio ci ha dato come madre.

Domenica 5 ottobre

CELEBRIAMO GLI ANNIVERSARI DI MATRIMONIO E’ una ricorrenza che ogni hanno ritorna con sempre nuovo slancio e soprattutto con la volontà di testimoniare alle nuove generazioni che è possibile vivere l’unità matrimoniale al di là delle inevitabili difficoltà. La celebrazione è molto semplice. Si tratta di ritrovarsi attorno all’altare per la Messa domenicale delle ore 10 alla Chiesa di San Fereolo, durante la quale le coppie iscritte rinnovano la loro promessa di continuare nel cammino di vita matrimoniale con sempre nuovo slancio.

SONO ATTESE In modo particolare le coppie con 10,15, 20,


IL PERCORSO DELLA VITA 25, 30 anni di matrimonio e poi sempre più avanti. C’è posto per tutti. Non si abbia timore a partecipare a questa celebrazione. Non si tratta di ostentazione e nemmeno di orgoglio, ma solo di dire grazie al Signore che continua a sostenere le coppie di sposi. Subito dopo la Messa nella sala dell’oratorio ci sarà un aperitivo per tutte le coppie, sarà l’occasione per fare quattro chiacchiere.

ATTENDIAMO Alcune coppie hanno già dato la loro adesione. Ne aspettiamo altre. Sono infatti molti quelli che vivono queste date. Le iscrizioni sono aperte, basta passare in casa parrocchiale per dare i propri dati e quindi la propria adesione.

BATTESIMI • • • •

LOMI DANIELE di Andrea e Ielapi Franca SCAFURO SAMUELE di Giuseppe e Arienwen Magdalin FUSCO SAMUELE di Roberto e Albanesi Simona BALDINI DAVIDE di Stefano e Galbiati Elena

DEFUNTI

• DI ROMA LAURA di anni 76

MESSE PERPETUE Sono stati iscritti: Grana Giusto, Soresini, Molinari Piero, Bottoni Piero.

Cassinelli Sergio di anni 67

Bertolotti Assunta di anni 94

Bottoni Pietro di anni 67

Bianchi Alberto di anni 91

Panigada Rosa di anni 87

Molinari Pietro di anni 88

VACANZE A BELLARIA Vi sono ancora alcuni posti per la vacanza al mare di Bellaria. Chi fosse intenzionato a partecipare si iscriva quanto prima presso la casa parrocchiale. La spesa complessiva di viaggio, soggiorno e uscita è di 350 euro. La partenza è fissata per giovedì 12 giugno alle ore 7 davanti alla Chiesa di S. Fereolo e il ritorno è per le ore 19 circa di mercoledì 18 giugno. Vogliamo vivere giornate di serenità e di amicizia. Un respiro in più per un nuovo e lungo tratto di vita.

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LE S. MESSE DEL MESE A SAN FEREOLO

Domenica 1 ore 8,00 ore 10,00 ore 11,30 Ghetti Giovanni - Albina ore 18,00 Bertoletti Enrico - Emilia Lunedì 2 ore 8,30 Patrini Andrea ore 18,00 Acquistapace Luigi - Ambrogia Martedì 3 ore 8,30 Bianchi Giuseppina ore 18,00 Olcelli Giovanni - Rosa Mercoledì 4 ore 8,30 Fam. Molti - Colombo ore 18,00 Rossetti Virginio - Valentina Giovedì 5 ore 8,30 Dosi Ambrogio ore 18,00 Ufficio per tutti i defunti della parrocchia Venerdì 6 ore 8,30 Ussi Maddalena ore 18,00 Zaninelli Enrico Sabato 7 ore 8,30 Galvan Giovanni ore 18,00 Ferrari Lina Domenica 8 CHIUSURA ANNO PASTORALE ore 8,00 ore 10,00 sospesa - si celebra al S. Cuore alle ore 10,30 ore 11,30 Vaccari Beppe - Gabriella ore 18,00 Pietro - Maddalena Lunedì 9 ore 8,30 Moneta Spartaco ore 18,00 Giordano Gaetano Martedì 10 ore 8,30 ore 18,00 Fam. Massari - Gaezzi Mercoledì 11 ore 8,30 Giovanni - Nora ore 18,00 Brusati Angela Giovedì 12 ore 8,30 Per tutti gli iscritti alle Messe Perpetue ore 18,00 Fam. Vigotti - Andena Venerdì 13 ore 8,30 Surace Antonio

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ore 18,00 don Virginio Andena Sabato 14 ore 8,30 Lombardi Spero - Antonia ore 18,00 Rota Giovanni Domenica 15 ore 8,00 Daturi Amedeo ore 10,00 Massazza Franco - Irene ore 11,30 Fam. Invernizzi ore 18,00 Fam. Vignati - Mazzola Lunedì 16 ore 8,30 Ann. ordinazione don Roberto ore 18,00 Scoglio Caterina Martedì 17 ore 8,30 Bellosi Girolamo ore 18,00 Miragoli Gianni Mercoledì 18 ore 8,30 Fam. Gennari - Piccinelli ore 18,00 Giovedì 19 Inizio adorazioni 40ore ore 8,30 Fantini Secondo ore 15,00 Messa solenne di apertura 40ore ore 18,00 Adorazione solenne ore 21,00 Canto del Vespro e meditazione Venerdì 20 Giornata di adorazione ore 8,30 Galetta Luigi ore 18,00 Adorazione solenne ore 21,00 Canto del Vespro e meditazione ore 22,00 Inizio adorazione per tutta la notte Sabato 21 Giornata di adorazione ore 8,00 Canto delle lodi ore 8,30 don Giovanni Endini ore 18,00 Angelucci Luigi Domenica 22 FESTA DEL CORPO DEL SIGNORE ore 8,00 Pasquale - Teresa ore 10,00 Cernuschi Antonio ore 11,30 Bonetti Ugo re 15,00 inizio adorazioni re 17,00 canto solenne del vespro benedizione ore 18,00 Monti Giberto - Teresa Lunedì 23 ore 8,30 De Gradi Luigi ore 18,00 Fam. Variato Martedì 24 ore 8,30 Moroni Giovanni ore 18,00 Ann. Ordinazione don Peppino Mercoledì 25


LE S. MESSE DEL MESE ore 8,30 Miragoli Francesco ore 18,00 Torchia Marco Giovedì 26 ore 8,30 ore 18,00 Ferrari Pietro - Isabella Venerdì 27 Festa del S. Cuore ore 8,30 Cerri Gianni ore 18,00 sospesa Sabato 28 ore 8,30 Poggi Angela ore 18,00 Sangalli Giuseppa Domenica 29 ore 8,00 Polenghi Tarcisio ore 10,00 Misani Giancarlo ore 11,30 Bignamini Pierluigi - Paolo ore 18,00 Cipolla Gaetano Lunedì 30 ore 8,30 Buschi Pietro ore 18,00

A ROBADELLO

Domenica 1 ore 9,00 Molinari Piero ore 10,30 Per i ragazzi Lunedì 2 ore 17,00 Zanaboni Elena Martedì 3 ore 17,00 Balconi Nino Mercoledì 4 ore 17,00 Fam. Malabarba - Rota Giovedì 5 ore 17,00 Fam. Zilli - Ghidoni Venerdì 6 ore 17,00 Molinari Francesco - Giuseppina Sabato 7 ore 17,00 Renzo - Virginia Domenica 8 ore 9,00 ore 10,30 Per i ragazzi Lunedì 9 ore 17,00 Fam. Ceccoli Martedì 10 ore 17,00 Per tutti gli iscritti alle Messe Perpetue Mercoledì 11

ore 17,00 Callegari Piero Giovedì 12 ore 17,00 Pozzi Rosa Venerdì 13 ore 17,00 Morandi Angela - Ottavio Sabato 14 ore 17,00 Fam. Monzio Domenica 15 ore 9,00 Stefanelli Antonietta ore 10,30 Per i ragazzi Lunedì 16 ore 17,00 Grecchi Rosa Martedì 17 ore 17,00 Cappelletti Franco Mercoledì 18 ore 17,00 Fam. Scaravaggi Giovedì 19 ore 17,00 Molinari Luigi Venerdì 20 ore 17,00 Suardi Giuseppe - Mario Sabato 21 ore 17,00 Anelli Luigia Domenica 22 FESTA DEL CORPO DEL SIGNORE ore 9,00 Filomena - Cosimo - Nicola Crescenza ore 10,30 Per i ragazzi Lunedì 23 ore 17,00 Audelli Luigi - Teresa Martedì 24 ore 17,00 Fam. Ferri - Fulchiato Mercoledì 25 ore 17,00 Caduosa Matilde - Mulazzi Giordano - Lacci Livio Giovedì 26 ore 17,00 Fam. Fantini Venerdì 27 SOLENNITA’ S. CUORE ore 10,00 S. Messa solenne ore 16,00 inizio adorazioni ore 21,00 Concelebrazione degli anniversari dei sacerdoti Sabato 28 ore 17,00 Invernizzi Piero Domenica 29 ore 9,00 Andena Paolo ore 10,30 Per i ragazzi Lunedì 30 ore 17,00 Anselmi Pietro

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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo viale Pavia 41, Lodi ▪ tel. 0371-30658

per contattarci:

don Peppino: tel. 0371-30658 don Roberto: tel. 0371-36345 don Marco: tel. 0371-438540 Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 ▪ tel. 0371-430885 Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 ▪ tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti ▪ 339-1452918 e-mail: dongraimondi@libero.it sito web: www. sanfereolo.it e-mail Caritas Parrocchiale: caritassanfereolo@gmail.com

i servizi della Caritas parrocchiale: Ambulatorio infermieristico

lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10

Doposcuola

martedì - giovedì dalle 17 alle 18,30 mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16

Distribuzione vestiti

martedì – giovedì dalle ore 9 alle 11

Servizio anziani ammalati e infermi mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30

Aiuto generi alimentari una volta al mese

Centro d’ascolto

Mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11

Servizio pratiche A.C.L.I.

Secondo e quarto mercoledì del mese dalle 9,30 alle 11

Prenotazione esami e visite mediche

mercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11


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