Camminiamo Insieme maggio 2015

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CAMMINIAMO INSIEME Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Maggio 2015 - n. 399 pro manuscripto


IL GIUBILEO STRAORDINARIO La Bolla di indizione del Giubileo si può considerare una vera e propria Enciclica. Composto da 25 numeri, il documento si sintetizza in tre punti focali. Nel primo il Papa approfondisce il concetto di misericordia quale parola per nulla “astratta”, bensì “volto da riconoscere, contemplare e servire”. Il volto cioè di Cristo, in cui “tutto parla

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di misericordia e nulla è privo di compassione”. La Bolla si snoda quindi in chiave trinitaria e si estende nel descrivere la misericordia come “architrave che sorregge la vita della Chiesa”. Nella seconda parte, il Pontefice offre alcuni suggerimenti pratici per celebrare il Giubileo, indicandone anche le tappe salienti, a cominciare dal motto “Misericordiosi come il Padre”. Prosegue poi spiegando il senso del pellegrinaggio, “segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere che richiede impegno e sacrificio”, e l’esigenza del perdono di cui diventare strumenti, restando lontani da “chiacchiere”, da parole mosse da “gelosia ed invidia”


che grida verso il cielo”. La corruzione, afferma, “mina fin dalle fondamenta la vita personale e sociale”, “impedisce di guardare al futuro con speranza, perché con la sua prepotenza e avidità distrugge i progetti dei deboli e schiaccia i più poveri”. Questo “male” – ammonisce il Vescovo di Roma – “si annida nei gesti quotidiani per estendersi poi negli scandali pubblici”. È “un accanimento nel peccato” che sostituisce Dio con l’illusione del potere del denaro, nonché “un’opera delle tenebre, sostenuta dal sospetto e dall’intrigo”.

“Nell’Anno Santo cambiate vita!” Tuttavia, le forti parole del Pontefice non si limitano alla mera condanna, ma vogliono essere occasione di riflessione per tutte le persone “che si trovano lontane dalla grazia di Dio per la loro condotta di vita”. “La parola del perdono possa giungere a tutti e la chiamata a sperimentare la misericordia non lasci nessuno indifferente”, auspica il Santo Padre. E insiste perché in questo Anno Santo vi sia una vera conversione: “Questo è il momento favorevole per cambiare vita! Questo è il tempo di lasciarsi toccare il cuore. Davanti al male commesso, anche a crimini gravi, è il momento di ascoltare il pianto delle persone innocenti depredate dei beni, della dignità, degli affetti, della stessa vita”.

Giustizia di Dio è misericordia. PERO’... e cogliendo invece “il buono che c’è in ogni persona”.

Contro la corruzione Tuttavia è la terza parte a catalizzare completamente l’attenzione, facendo emergere l’impeto bergogliano e il rigetto verso ogni forma di male che mina la società e la dignità dell’uomo. Al punto 19, il Papa stigmatizza con vigore, infatti, la mafia, la violenza organizzata e tutte quelle persone “fautrici o complici” di corruzione. Francesco parla per metafore e per condannare quest’ultimo crimine usa espressioni durissime: “piaga putrefatta” della società, “grave peccato

A tal proposito, il Papa, nei punti 20 e 21, si sofferma sul rapporto tra misericordia e giustizia: due aspetti non antitetici, spiega, ma “due dimensioni di un’unica realtà che si sviluppa progressivamente fino a raggiungere il suo apice nella pienezza dell’amore”. “La misericordia non è contraria alla giustizia – assicura il Papa - ma esprime il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendogli un’ulteriore possibilità per ravvedersi, convertirsi e credere”.

Indulgenze nell’Anno Santo Il discorso si lega quindi all’indulgenza che il Giubileo porta con sé. Ovvero la certezza che “il

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perdono di Dio per i nostri peccati non conosce confini”. “Dio è sempre disponibile al perdono e non si stanca mai di offrirlo in maniera sempre nuova e inaspettata”, rimarca Francesco. Quindi “lasciarsi riconciliare con Dio è possibile”, anche se nei nostri comportamenti e pensieri rimane “l’impronta negativa che i peccati hanno lasciato”. “La misericordia di Dio però è più forte anche di questo”: essa “raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carità”.

Dialogo con Ebrei e Musulmani Tra gli aspetti più originali della Bolla vi è poi il richiamo a Ebrei e Musulmani, affinché, in virtù proprio della misericordia che lega le tre religioni, si possa favorire in questo Anno Giubilare una maggiore apertura al dialogo “per meglio conoscerci e comprenderci”, e per eliminare “ogni forma di chiusura e di disprezzo” ed espellere ogni “violenza e discriminazione”.

“Missionari della Misericordia”, segno del perdono di Dio Uno spunto che il Papa rende concreto istituendo la nuova figura dei “Missionari della Misericordia”, inviati nelle Diocesi in Quaresima come segno “della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio”. Saranno sacerdoti a cui il Successore di Pietro concede “l’autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica, perché sia resa evidente l’ampiezza del loro mandato”. Soprattutto, saranno “segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in ricerca del suo perdono”. Ai vescovi il Papa chiede quindi “di invitare e accogliere questi Missionari, perché siano anzitutto predicatori convincenti della misericordia”. Raccomanda pure che si organizzino nelle Diocesi delle “missioni al popolo”, in modo che “questi Missionari siano annunciatori della gioia del perdono” e possano celebrare con e per i fedeli il sacramento della Riconciliazione.

i poveri davanti agli occhi Francesco incoraggia poi a praticare nell’Anno

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Santo le opere di misericordia corporale e spirituale che – dice - dovranno essere riprese per “risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina”.

Giubileo non solo a Roma Un Giubileo universale, quindi, con un occhio particolare alle periferie. Aspetto, questo, che si riflette anche in un’altra novità di quest’Anno Santo: il fatto cioè che esso non sarà celebrato solo a Roma ma anche in tutte le altre diocesi del mondo. Più nel dettaglio, il Papa aprirà la Porta Santa a San Pietro l’8 dicembre, in coincidenza con il 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, perché “la Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento”. Lo stesso gesto dovrà essere ripetuto la domenica successiva in tutte le Chiese del mondo. Non solo, il Papa concede la possibilità di aprire la Porta Santa anche nei Santuari, dove tanti pellegrini si recano in preghiera. Le porte verranno poi richiuse il 20 novembre 2016, nella solennità liturgica di Cristo Re.

Maria, Mater misericordiae In chiusura del documento, Francesco si richiama alla figura di Maria, “Madre della Misericordia”, la cui vita è stata plasmata “dalla presenza della misericordia fatta carne”. La Vergine “attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti, senza escludere nessuno”. Nella stessa ottica, il Pontefice ricorda anche Santa Faustina Kowalska, “che fu chiamata ad entrare nella profondità della divina misericordia”. Infine, la Bolla si conclude con l’invito a “lasciarsi sorprendere da Dio che non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore” agli uomini. Primo e fondamentale compito della Chiesa è pertanto “di introdurre tutti nel grande mistero della misericordia di Dio, contemplando il volto di Cristo, soprattutto in un momento come il nostro, colmo di grandi speranze e forti contraddizioni”.


IL MESE DI MAGGIO Ogni anno ritorna il mese di maggio con il suo sapore vivo di primavera. E così ritorna anche il mese dedicato a colei che Gesù nostro salvatore ci ha dato come madre e regina. E noi non solo vogliamo vivere la primavera ormai inoltrata, ma metterci anche in ascolto della nostra madre del cielo e pregarla come suoi figli. Vivremo questo mese con i nostri soliti appuntamenti fatti di preghiera e di vera devozione. Seguendo l’ormai tradizionale abitudine ci ritroveremo tutte le sere nelle diverse zone pastorali del nostro quartiere.

TUTTI COINVOLTI Poiché la Vergine è madre di tutti, siamo allora tutti invitati dai piccoli agli adulti, ma anche gli anziani che possono, come pure le famiglie, a questi appuntamenti. La partecipazione così numerosa degli scorsi anni, ci fa sperare anche quest’anno di vedere ancora molti fedeli. Non dobbiamo temere di compiere qualche sacrificio per uscire a pregare. Siamo sicuri che se compiamo qualcosa per onorare la Regina del cielo,

lei ci sarà accanto nel faticoso cammino della vita.

I luoghi della preghiera • Venerdì 1 maggio: zona Artigianale in via S. Fereolo

• Lunedì 4 maggio: via Marescalca 25 • Martedì 5 maggio: Cascina Boccalera • Mercoledì 6 maggio: via Bay 23 • Giovedì 7 maggio: in oratorio • Venerdì 8 maggio: viale Papa Giovanni 12 • Lunedì 11 maggio: via Bergognone 50 • Martedì 12 maggio: Cascina Marescalca • Mercoledì 13 maggio: via Tavazzi Catenago 26

• Giovedì 14 maggio: in oratorio • Venerdì 15 maggio: via del Chiosino 50 • Lunedì 18 maggio: Circolo Poiani • Martedì 19 maggio: cascina Castello • Mercoledì 20 maggio: Casa Betania via Martin Lutero

• Giovedì 21 maggio: in oratorio • Venerdì 22 maggio: Floricultura Oldani • Lunedì 25 maggio:

circolo Archinti viale Pavia • Martedì 26 maggio: cascina Cesarina • Mercoledì 27 maggio: via Locatelli 3 • Giovedì 28 maggio: in oratorio • Venerdì 29 maggio: vicolo Dunieri • Domenica 31 maggio: via Raffaello presso la Madonnina. Conclusione solenne del mese di maggio ai piedi della Ma-

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donnina Si terrà domenica il 31 maggio ai piedi della nostra Madonnina di via Raffaello. Pregheremo per tutte le famiglie del quartiere. Orari Inizieremo la recita del Rosario alle ore 20,30 e poi celebreremo la Santa Messa sempre per tutte le nostre intenzione che portiamo nel cuore. In tale occasione è sospesa la Messa delle ore 18 in parrocchia. La preparazione dei luoghi di preghiera Perché ci sia una degna partecipazione invitiamo le persone che sono nelle vicinanze del luogo della preghiera a Maria a rendersi disponibili a preparare l’ambiente con luci e ceri. Tutto il luogo deve dire alla vergine Maria tutto il nostro affetto di figli.

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Spesso si sente dire che chi ha fede in Dio, ha una marcia in più nell’affrontare la battaglia della vita. Ed è proprio vero. Certo che per capire e dire questa verità, occorre avere la fede. E’ per questo che alcuni non credenti affermano che nutrono un certa invidia per chi crede. Sperimentano anche loro che la fede non è un peso, ma un grande aiuto. E’ che non sono, purtroppo, capaci di fare il salto dell’abbandono a Dio Padre. Noi per grazia di Dio lo abbiamo fatto. E così, pur nella nostra povertà e limitatezza, noi cerchiamo di non venir meno a questo rifugiarci nella braccia di Dio Padre. Con questa ferma fiducia e con questa forte speranza, noi andiamo avanti cercando di fare sempre il meglio per questa nostra comunità parrocchiale. Ecco allora la pagina della generosità. Qui infatti si può vedere come il Signore, mediante il cuore grande dei fedeli, manda avanti la sua e nostra parrocchia, per quanto riguarda il suo aspetto umano, burocratico, finanziario. La Chiesa infatti non è solo spirituale, impegnata a vivere l’amore del Signore e ad amministrare i Sacramenti, ma è anche fatta di carne che sono gli uomini i quali hanno bisogno di sostegno, pensiamo ai poveri e ai sacerdoti. Ci sono poi le strutture nelle quali si raccoglie che vanno conservate, assicurate. Pensiamo solo alla luce, al riscaldamento e a tante altre spese. Se siamo andati avanti in questi anni, è perché il Signore ha mosso i cuori di tanti fedeli che con il loro contributo hanno permesso alla comu-


LA VOSTRA GENEROSITA’ nità di andare avanti senza fare, come spesso diciamo e scriviamo, brutte figure. Ecco quanto in questo mese abbiamo ricevuto: (importi in euro) 30 per l’oratorio; 30 per l’oratorio; 20; 20; 30 dalla comunione anziani; 50 per Maria Bambina; 50 per l’oratorio; 5; 20; 100 per la Caritas parrocchiale; 30 per la Caritas parrocchiale; 20 per la Caritas parrocchiale; 20; 20; 10; 440 dalla comunione anziani; 15; 20 per l’oratorio; 550 dal teatro.

PER I DEFUNTI Abbiamo ricevuto per il defunto Manzi Salvatore la somma di 90 euro. Il defunto è stato iscritto alle Messe perpetue. La famiglia Vighi ha offerto 50 euro a suffragio di Pedrazzini Assunta. La Messa sarà celebrata il 6 giugno alle 17 al S. Cuore. Il condominio di via Baggi 2/4 ha offerto 40 euro per il defunto Locatelli Luigi. La Messa sarà celebrata il 23 maggio alle 8,30 a San Fereolo.

CHIESA DEL S. CUORE (Importi in euro) 50; 50; 45; 600; 50; 50; 1315 dalla raccolta dell’ultima domenica del mese di marzo; 25; 200; 50; 90; 1000; 50; 50.

GRAZIE D o p o tutto quanto è stato scritto sopra dobbiamo dire un duplice grazie. Un grande e sincero grazie al Signore. E’ infatti lui che nuove i cuore e fa aprire le mani perché i fedeli aiutino la sua Chiesa. Se lui non toccasse i cuori, nessuno aprirebbe le mani. E’ per questo che noi abbiamo tanta fiducia nella provvidenza che viene dal cielo. Sono suo dono anche le piccole gocce di generosità. Un secondo grazie lo dobbiamo dire di cuore e con sentimenti di riconoscenza a tutti coloro che si lasciano toccare il cuore dal Signore. A questi diciamo anche che se si sono privati di qualcosa, hanno senz’altro ricevuto molto di più dal Signore. Oggi possono anche non vedere quanto il Signore hanno fatto nel loro cuore, ma un giorno lo vedranno senz’altro. Il Signore paga sempre. Bisogna stare ai suoi tempi che non sono i tempi frettolosi degli uomini e tanto meno della società del tutto subito e del tutto facile. A queste persone generose assicuriamo sempre la nostra preghiera quotidiana e nella celebrazione della Messa.

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I doni dello Spirito Santo

LA PIETA’ di don Marco Avogadri

S. Giovanni Bosco diceva che: “La pietà è la convinzione della nostra filiazione divina, che ci fa nascere un grande amore verso il Padre che ci aiuta per un servizio filiale verso di Lui”. Papa Francesco afferma: “La pietà è il dono dell’amicizia con Dio, donatoci da Gesù, un’amicizia che necessariamente deve cambiare la nostra vita, donandoci gioia ed entusiasmo di vivere.... Quando lo Spirito Santo ci fa percepire la presenza del Signore ed il suo grande amore per noi, ci riscalda il cuore e, inevitabilmente, ci muove alla preghiera, poiché ci fa riscoprire che noi siamo figli di Dio. Questo ci aiuta anche a riscoprire che se noi siamo figli di Dio, siamo anche fratelli tra di noi ed allora, ne viene di conseguenza che dobbiamo prestare attenzione alla loro situazione per, eventualmente, dare una mano per le loro necessità. In questo modo, il nostro stato d’animo deve arrivare al punto di “gioire con chi gioisce e soffrire con chi soffre”. Il card. C.M. Martini dice: “La pietà è l’ordinamento del cuore e della vita intera ad adorare Dio come Padre, a prestargli il culto che lo riconosca come sorgente e come meta di ogni dono autentico. La pietà è la tenerezza per Dio, l’essere innamorati di Lui ed il desiderio di rendergli gloria in ogni cosa. La misericordia del Signore è talmente grande con noi che Egli desidera la nostra carità verso di Lui. Grazie alla pietà, il cristiano non cerca solo le consolazioni di Dio, ma il Dio delle consolazioni, desiderando di fargli compagnia nella sua gioia e nel suo dolore per i peccati del mondo.”(C. M. Martini: Tre racconti

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dello Spirito) Il dono della pietà ha accompagnato tutta l’esistenza terrena di Gesù, quindi deve accompagnare anche tutta la nostra esistenza e ci farà provare che noi abbiamo sempre bisogno del Signore, rendendoci consapevoli che siamo figli di un Padre così buono che ci educa all’amore gratuito, ci fa sentire sicuri, protetti e continuamente assistiti dalla sua Provvidenza. Quando riusciamo ad essere docili allo Spirito Santo, il dono della Pietà attiva la nostra energia interiore contro il male, e ci illumina nelle varie situazioni di ogni giorno e nel nostro cammino di crescita nella nostra vita spirituale.

Frammenti di vita quotidiana

1. La preghiera si è svuotata Inutile illudersi, mio figlio non prega più! Lo ricordo da bambino con gli occhi spalancati e le manine giunte, tutto intento alla fiammella della candela appena accesa per poi rivolgere i suoi occhioni azzurri a “salutare Gesù”. Ricordo con quanta insistenza alla sera voleva che mi sedessi sul letto accanto a lui a “dire le preghierine”. Ricordo l’emozione della sua Prima Comunione.... Poi, crescendo, s’è fatto distratto, irrequieto, incapace di silenzio, sempre una musica assordante e vuota, sempre un appuntamento da non perdere con gli amici che gli fanno fare le ore piccole.....Che sarà di lui quando la vita lo spre-


merà con le sue asprezze? 2. Che devo fare ancora? Mia moglie è una santa donna. In chiesa appena può, recita lei il Rosario prima della S. Messa, prega per tutti: missioni, vocazioni, i malati, Papa, ed anche per quelli che non vanno in chiesa.... quindi, anche per me! Io sono un brav’uomo, onesto e lavoratore, sempre disponibile a dare una mano a chi me la chiede, faccio offerte per le Missioni, per il Seminario, nessuno va via da casa mia senza un aiuto, però,.... non vado in Chiesa! Sono dunque da condannare? Andare in Chiesa e sentire sulla schiena lo sguardo interrogativo di tanta gente abituata da cent’anni a occupare quella panca è una cosa che supera la mia pazienza. Sia ben chiaro che io non critico nessuno, solo che non mi trovo in Chiesa! 3. Un cuore può farsi di pietra.... Abbiamo avuto tante prove nella vita, non è stato facile per noi… nei primi anni di matrimonio siamo stati costretti a vivere nella casa dei suoceri perchè avevamo troppo poche risorse e sentirli sempre borbottare per ogni cambiamento, a discutere i nostri orari e perfino i nostri menu. C’era, però, la giovinezza, l’ambizione di progredire e una fede giovane e sincera. Sono venuti poi i figli che ci hanno costretto a cambiar casa, che l’hanno subito riempita di allegria, di litigi e di giocattoli, di abbracci affettuosi e di capricci, di preoccupazioni per le scelte educative e per il loro futuro. Ma…. c’era la salute, la voglia di lavorare, il benessere a portata di sudore ed una fede adulta, sobria e solida... Ma quando per l’ultimo dei figli la diagnosi non ha più lasciato speranze, allora mia moglie si

è fatta come di pietra. Continuava a fare tutto come prima, con efficienza e precisione, ma nei suoi occhi s’era spenta quella scintilla di gioia che li rendeva così belli e vivi. Si parlava un po’ di tutto in casa, della scuola del figlio più grande, della bronchite della ragazza, dei buoni risultati scolastici, della necessità di cambiare la macchina, dei progetti per le vacanze. Ma io mi accorgevo che per lei tutto era colorato di grigio e che quel figlio diverso dagli altri le era sempre davanti agli occhi e le impediva di concedersi al riso, di sciogliersi in lacrime, di abbandonarsi ai sogni e alla preghiera. Ecco il punto più difficile: mia moglie è arrabbiata con il Signore!

Preghiera e riflessione Invoco con voi e per voi lo Spirito Santo perché effonda il dono della pietà. Abbiamo visto sopra come viene definita da S. Giovanni Bosco, da papa Francesco e dal card. Martini la pietà, ora aggiungiamo solo che il dono della pietà si trova sulle vie misteriose che lo Spirito percorre per abitare nel cuore delle persone. • Un giorno forse quel ragazzo che non prega più e, quindi, percorrendo da solo le strade della città, troverà spontaneo cercare un momento di sollievo al caldo dell’estate nella presenza di una chiesa. Lì gli parlerà il grande Crocifisso o il sacro silenzio o il comportamento umile e devoto di un fedele. Dopo tanto tempo, il ragazzo proverà ancora a mettersi in ginocchio e cercherà forse con fatica di far ritornare dalla memoria quelle antiche e dolci parole: “Padre nostro che sei nei cieli. • Un giorno, forse, anche l’uomo onesto e buono, reso opaco dall’abitudine e dal rispetto umano, abituato a trattenere il pensiero e persino il sentimento sulle cose spicciole e

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fugaci, si troverà preso dalla commozione. Sarà un canto che lo raggiunge da insospettate lontananze, visitando un santuario oppure, guardando un volto di Cristo (di un artista) che era lì appeso da chissà quanto tempo ma che, ora, finalmente, trapassa con sguardo inquietante le mura impenetrabili in cui s’era rinchiuso il desiderio di Dio, spremendone la improvvisa commozione con il ricordo delle antiche e dolci parole: “Sia santificato il tuo nome...” • Un giorno, forse, anche la madre afflitta che va in chiesa oramai solo perchè al suo bambino ammalato piacciono i canti sacri, sentirà la vicinanza e la condivisione dell’altra Madre addolorata che sta là sotto la croce. E quando, tra le lacrime, tornerà a pregare con convinzione le parole troppo a lungo taciute:”....Sia fatta la tua volontà!” non sarà per dichiarare una resa ad un Dio strano e misterioso che manda le disgrazie, ma sarà un canto di vittoria e di speranza che si abbandona all’unico, vero, santo Dio che ha dato vita anche al suo unico Figlio morto in croce e che sa dare gioia e speranza eterna al bambino ammalato e consolazione alla sua afflitta madre…. Penso, a questo punto, di dover fare una riflessione molto importante. Leggendo la S. Bibbia, nell’Antico Testamento (nel Nuovo, mai!) si trova con una certa frequenza che Dio, quando ordinava di fare qualche cosa, poi diceva: “Se tuo figlio ti chiede il perché tu risponderai: Perché il Signore ci ha liberato dalla schiavitù dell’Egitto!” Quindi Lui ha il diritto di farci conoscere la sua volontà e noi abbiamo il dovere di ubbidirgli!”. Ebbene, dopo aver letto i tre episodi sopra ricordati, dovremmo dare un po’ più di attenzione alla volontà del Signore che ci viene fatta conoscere soprattutto attraverso il Vangelo (sentito in Chiesa o

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letto nelle nostre case) e metterla in pratica nella nostra vita di ogni giorno. Ci uniformiamo troppo all’andazzo del mondo! Non abbiamo il coraggio di resistere alle lusinghe della società corrotta, non ci distinguiamo dai “figli delle tenebre”, per cui, nessun ragazzo ci chiede il perché del nostro comportamento perché non ci distinguiamo dagli “altri”. E Lui ha il diritto di farci conoscere la sua volontà, perché ha mandato Gesù, suo figlio, a morire sulla Croce per salvarci dalla schiavitù del peccato, quindi noi abbiamo il dovere di ubbidirgli se vogliamo salvarci dall’Inferno. Leggete la famosa preghiera che Gesù ha rivolto al Padre per i suoi discepoli e, quindi, anche per noi, nella quale chiede al Padre una speciale protezione, perché i suoi discepoli (ed anche noi), pur vivendo “nel mondo” però non sono “del mondo”, quindi devono avere il coraggio e la forza di “andare contro corrente” (cfr. Gv. 17). Ed è quello che i ragazzi ed i giovani aspettano dai loro genitori e da noi adulti ed anziani. Non dimentichiamo che il Signore ci domanderà conto di questo nostro mancato buon esempio ai piccoli!


L’Associazione Amici di San Fereolo

DIARIO DEL MESE di Marinella Molinari

Giovedì 26 Marzo la nostra Associazione ha ospitato la Presidente delle Cristine di Lodi, la signora Anna Ferrari assistente sociale in pensione, coniugata con il maestro Paolo Marcarini, musicista lodigiano tra i più apprezzati, e lei stessa molto nota in città. Il suo intervento è iniziato con un appassionato racconto della vita della Beata Maria Cristina di Savoia. Tutti noi abbiamo ascoltato con grandissimo interesse e ci siamo sentiti coinvolti nell’avventura terrena di questa donna che ha unito a una particolare sensibilità un cuore generosissimo e un carattere che la portava a donarsi totalmente agli altri. Fu molto amata dai suoi sudditi che vivevano in una Napoli povera e senza diritti. Cristina riuscì a convincere il marito, Federico II di Borbone, ad abolire leggi ingiuste (fra cui la pena di morte) e a istituirne di nuove per favorire i lavoratori (per esempio i lavoratori del corallo). Fece tante opere di carità e morì a 24 anni fra grandi sofferenze. Giovedì 9 aprile, dopo Pasqua, c’è stato invece un momento di festa. Quest’anno lo spettacolo è stato animato da un gruppetto di persone della nostra parrocchia: Luca Consolandi alla fisarmonica; Valerio, Pietro, Laura, Marcella, Luisa e Concetta hanno cantato e letto poesie e

racconti spiritosi invitando i presenti a unirsi a loro nei canti e nel battere le mani a tempo. Per quasi un’ora c’è stata veramente tanta allegria, accompagnata da musiche popolari piacevoli e rasserenanti. Alla fine tè, biscotti e “colomba” per condividere una merenda e scambiare quattro chiacchiere. Con questo incontro sono ripresi gli appuntamenti del nostro gruppo. Ecco il programma di maggio: • Giovedì 7 maggio: conferenza su “Ludovico Vistarini”, uno dei grandi nobili lodigiani. Relatore il dott. Adam Ferrari. • Giovedì 14: pellegrinaggio diocesano a Camairago. • Giovedì 21: Conferenza su: “Papa Giovanni XXIII e l’azione dello Spirito Santo” nella sua vita. Relatore Pietro Cappella. • Giovedì 28: pellegrinaggio a Sotto il Monte.

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Le celebrazioni dei sacramenti

I NOSTRI RAGAZZI RICEVONO LA CRESIMA E’ un grande avvenimento di grazia che porta non solo gioia nel cuore dei nostri ragazzi, ma anche un anelito di speranza in chi ha condiviso la formazione di questi cresimandi. Con la Cresima i ragazzi ricevono il sigillo dello Spirito in forza del quale diventano cristiani adulti e maturi. Questo aspetto è senz’altro fonte di gioia e dà origine alla festa della maturità cristiana. Qui abbiamo infatti la pienezza della vita in Cristo. Ma questa maturità deve ancora concretizzarsi in scelte di vita, in onesto comportamento quotidiano, in testimonianza serena e convinta. Il ragazzo riceve tutta la pienezza, ma ha bisogno di essere di nuovo aiutato a tradurre in concretezza di vita ciò che ha ricevuto dall’alto. Qui si pone tutta la speranza dei sacerdoti e dei catechisti che li hanno condotti a questo traguardo. Si spera che la Cresima non sia la porta che si chiude perché tutto è ormai compiuto, ma l’inizio di un nuovo cammino per giungere a tradurre in pratica ciò che si è ricevuto nel cuore. Nella nostra parrocchia la celebrazione della Cresima si terrà domenica 24 maggio alle ore 15,30 nella Chiesa del S. Cuore.

UN AUGURIO E’ ciò che noi sacerdoti portiamo nel cuore per i nostri ragazzi che ricevono la Cresima, è la speranza che non siano abbandonati a stessi una volta ricevuto il sacramento. O peggio ancora che i genitori dicano più o meno apertamente: “Adesso è finita”. Oppure: “Basta, adesso respiriamo tutti: noi genitori perché non abbia-

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mo più nessun incontro da subire, i figli perché non c’è più nessun fastidio da affrontare dovendoli spingere ad andare”. Se qualche genitore dicesse così, si squalificherebbe. Noi, in forza della fede che portiamo nel cuore, nutriamo la speranza che il Signore sarà più forte di tutto il male che esiste attorno a noi e quindi aiuterà questi ragazzi a continuare nella loro crescita, ma anche confidiamo che i genitori abbiano tanto amore per i loro figli da non dire nessuna di quelle espressioni infelici, ma soprattutto continuino ad accompagnare i loro figli al Signore collaborando con i sacerdoti e i catechisti.

LA PARROCCHIA PROPONE Avendo a cuore la crescita di questi ragazzi, la nostra parrocchia propone, dopo aver ricevuto il dono della Cresima, il cammino di approfondimento della loro fede. Infatti con la seconda media inizia la preparazione alla professione di


fede che fanno a 14 anni. Si chiederà loro un nuovo sforzo con lo scopo di aiutarli a maturare sempre più nella fede cristiana. Se non si continua a crescere spiritualmente, si arriverà presto all’abbandono. E quando avviene questo, chi ci perde sono non solo i ragazzi, ma gli stessi genitori. Non c’è nulla da perdere dando il Signore ai propri figli, anzi si guadagna moltissimo. Oggi in modo particolare se non si danno i veri valori umani e cristiani alle nuove generazioni, si corre il rischio di costruire sul vuoto.

L’ORATORIO E’ SEMPRE VALIDO Ecco un altro aiuto per i genitori che desiderano far crescere nei valori i propri figli. Questo ambiente è sempre valido pur con le sue povertà umane. Se oggi purtroppo lo vediamo spesso un po’ vuoto, non è per colpa dei sacerdoti che per esso spendono la loro vita giovanile, neanche della parrocchia in quanto tale, ma perché i genitori in primo luogo non abilitano i figli a frequentarlo con una certa continuità. E loro stessi non si fanno mai vedere e sovente non ne parlano bene ai figli. Come possono dei bambini prima e poi dei ragazzi abituarsi all’oratorio se i genitori alla domenica, in modo particolare, non li portano e non li lasciano lì a giocare in santa libertà con altri amici? Hanno forse paura? Ma

di che cosa? Vale sempre il proverbio: “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Se vai all’oratorio sarai e diventerai un oratoriano con quei valori che questo ambiente ti offre, se vai in giro per le strade, sarai …

IL NOSTRO AUGURIO La speranza che portiamo sempre nel cuore dopo aver condottio i ragazzi alla Cresima, è quello di non perderli. Ma questo non dipende solo da noi, ma da tutti coloro che in un modo o in un altro sono accanto a questi ragazzi. Non incolpiamo la società. Siamo noi che con il nostro stile di vita, senza saperlo, plasmiamo e formiamo le nuove generazioni. Viviamo e seminiamo valori, raccoglieremo frutti ancora migliori di noi.

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Le celebrazioni dei sacramenti

I NOSTRI RAGAZZI INVOCANO LO SPIRITO SANTO Domenica 10 maggio alle Messa delle ore 10,30 al S. Cuore i nostri ragazzi di quinta elementare vivranno un momento di grazia. Non si tratta di ricevere un sacramento, ma di aprire il proprio cuore in attesa di ricevere il dono dello Spirito Santo nel giorno della Cresima. Con questa celebrazione questi nostri ragazzi non solo concluderanno il loro primo anno di preparazione al sacramento della maturità cristiana, ma già si predisporranno all’effusione dello Spirito Santo che scenderà nel loro cuore nel giorno della Cresima.

UN MOMENTO IMPORTANTE I doni del Signore, per riceverli nei dovuti modi, richiedono preparazione e soprattutto disponibilità di cuore. Se manca questa preparazione e questa apertura di cuore, i doni passano sopra la testa e realizzano poco e niente nella nostra vita. E questo lo vediamo tante volte soprattutto quando, andando alla Messa, vi partecipiamo senza coinvolgimento, senza un’apertura del cuore. Assolviamo il precetto della Messa, ma ci ricaviamo poco o niente. Il Signore è tutto per noi, si dona tutto a noi e noi restiamo freddi indifferenti. Quando invece si partecipa e ci si fa coinvolgere, non solo percepiamo la gioia del Signore, ma anche la pace e la serenità dello nostro spirito.

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UN VERO CAMMINO

Con questo momento al termine del primo anno di preparazione alla Cresima, i ragazzi e soprattutto i genitori devono rendersi conto che si tratta di un vero cammino ne quale ci si deve impegnare con serietà e buona volontà. Purtroppo non vediamo molta attenzione a questo cammino. Ne va di mezzo la formazione ai veri valori dei propri figli. Siamo sempre più convinti che i figli formati non si comperano e tanto meno si trovano per la strada, ma sono il frutto degli impegni, in primo luogo da parte dei genitori, e poi di tutti coloro che sono impegnati o in un mondo o in un altro con i nostri ragazzi. Non lamentiamoci guardando alla gioventù che vediamo per le strade. Si comportano normalmente secondo quanto hanno ricevuto nella loro fanciullezza. Vale sempre il proverbio. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.

UN AUGURIO Ci auguriamo non solo di avere tutti i nostri ragazzi di quinta elementare alla messa del 10 maggio alla Chiesa del S. Cuore, ma che i genitori si responsabilizzino maggiormente sul grande valore di questa età dei loro figli. Consapevoli della preziosità di questo tempo, sappiano di conseguenza accompagnarli non solo con le parole, ma soprattutto con il loro esempio di genitori cristiani convinti.


chiamato ad essere servo del Signore Sono Umberto Consolandi, diacono permanente della diocesi di Lodi. E’ con gioia ed emozione che il 28 maggio festeggerò la mia ordinazione diaconale (foto sotto). Sono il primo diacono permanente ordinato nella diocesi di Lodi dopo 900 anni. Proviamo a capire chi è un diacono. In forza del sacramento che riceve, il diacono anima, in modo qualificato e con un mandato del vescovo, quel particolare compito di servizio (diakonia) cui è chiamato l’intero popolo di Dio. Il diacono permanente accoglie nella propria persona la missione di diventare, con tutta la propria vita, un segno di Cristo servo. Si tratta di “servizio di carità” al fine di aiutare e promuovere tutti i membri della Chiesa. Ho sempre fissa nella mente e nel cuore questa frase del compianto vescovo monsignor Tonino Bello, pronunciata nel 1989: “Sii un uomo liberato, non solo un uomo libero che dà il tempo

libero agli altri. I poveri non hanno bisogno del vostro tempo libero, ma del vostro tempo liberato: liberato da impegni che vi sovrastano. Sii un uomo liberato, che libera gli altri dalle angosce!” Il mio servizio alla comunità è quello di operare nella parrocchia di S. Fereolo e presso il Centro della Caritas parrocchiale, molto attento alle persone in difficoltà, soprattutto famiglie e immigrati. Presto il servizio liturgico nelle celebrazioni parrocchiali e talvolta diocesane; ho potuto fare qualche predica, accompagnare al cimitero i defunti e battezzare i bambini, anche i miei nipoti. Mia moglie e i miei figli hanno condiviso appieno questa mia scelta di diventare diacono. Questi 10 anni sono stati per me motivo di soddisfazione e gioia, soprattutto perché il Signore mi ha dato la possibilità di stare vicino ai miei fratelli nella fede. Ringrazio i vescovi e i sacerdoti che mi sono stati vicini e mi hanno aiutato.

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I POVERI. RICORDIAMOLI SEMPRE! Gesù ha detto ”i poveri li avrete sempre con voi”. Questa verità la vediamo sotto i nostri occhi tutti i giorni e la si vedrà fino alla fine del mondo. Il Signore è più che mai veritiero. Dobbiamo allora essere più che mai convinti che questa espressione, con il suo carico di provocazione a dare un possibile aiuto a chi vive in difficoltà, non ci deve toccare il cuore solo in Avvento e Quaresima. Se è anche vero che questi tempi sono maggiormente favorevoli a far aprire il nostro cuore, noi però sappiamo, per esperienza personale, che come il nostro corpo ha bisogno di continuo aiuto per stare in piedi, così è anche per chi vive in situazione di povertà.

IL PROBLEMA FONDAMENTALE

Nel nostro voler aiutare i poveri noi ci troviamo immediatamente a dover affrontare un grosso problema di fondo. Chi ci sta davanti, chi ci chiede aiuto, è veramente povero? Ciò che ci chiede è fondamentale per la vita, oppure…. Di interrogativi di questo genere se ne potrebbero esprimere all’infinito. Quante volte ci si interroga e poi non si sa che cosa fare. A questo proposito occorre dire che bisogna stare molto attenti. I soldi fanno “gola” a tutti. E soprattutto non sono mai abbastanza. Se dai cinque vogliono dieci, se dai dieci

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vogliamo venti, e poi sempre più avanti. E allora? Cerchiamo di muoverci con la prudenza della colomba e la scaltrezza del serpente. Vale a dire: stare attenti e poi muoverci con prudenza. Diciamo inoltre che se la mente deve stare attenta, il cuore deve avere sempre rispetto e amore. E allora diciamo…

AIUTIAMO CON AMORE Se possiamo aiutiamo. L’attenzione ai poveri deve essere una caratteristica del cristiano. Gesù si è infatti identificato con loro. Basta leggere il Vangelo di Matteo quando Gesù parla del giudizio finale. Nella Parola di Dio si legge poi che ad aiutare il povero si fa un prestito al Signore. Noi

Il fondo Famiglia x Famiglia Questo servizio della nostra Caritas parrocchiale è nato nel silenzio, si muove nel silenzio, ma fa tanto bene. Il baccano non serve alla carità. Ciò che importa è il cuore di chi nel nascondimento lo apre per aiutare. E così in questi anni siamo venuti incontro a diverse situazioni di povertà. Abbiamo potuto fare questo per mezzo delle offerte raccolte presso i Centri di Ascolto della Parola e presso alcune giovani famiglie. Alcune persone poi si sono anche tassate mensilmente secondo un determinato importo. Ci auguriamo che questo servizio continui ancora. Se qualche persona vuole partecipare, basta che parli con il parroco o con l’incaricato di questo settore.


siamo poi più che mai convinti che in un certo momento questo prestito ci sarà di aiuto. Non si perde nulla con il Signore. Lui infatti non ha la memoria corta, non sottovaluta il gesto che gli si è fatto aiutando il povero. Qui il problema dell’aiutare i poveri si fa cruciale. A volte loro stessi si presentano con modi e parole non sempre rispettosi. A volte poi con una insistenza che fa scattare qualcosa nel nostro animo. Sarà forse la condizione di povertà che vivono, saranno anche le difficoltà che devono affrontare per il vitto e l’alloggio oppure la paura di essere sorpresi nella loro situazione di irregolarità. Noi diciamo che da parte nostra ci deve essere sempre il rispetto. Sono creature di Dio anche loro, sono uomini e donne che portano nel loro essere l’immagine del Creatore. In forza della fede noi dobbiamo vederli, se non come fratelli nella fede, perché forse appartengono ad altre culture o altre religioni, come membri della famiglia umana alla quale anche noi apparteniamo.

PREFERIRE A volte non sempre è possibile aiutare o non si

Continua la raccolta di generi alimentari Anche se l’Avvento è armai lontano e la Quaresima è da poco passata, noi come Caritas continuiamo a tenere il cesto di raccolta generi alimentari in chiesa parrocchiale. Sappiamo che alcune persone, mentre fanno la loro spesa, hanno un ricordo per il cesto della Caritas. Altre poi in alcune occasioni non mancano di essere riconoscenti al Signore aiutando chi ha bisogno. Noi speriamo che questi cesti, con il messaggi che continuamente propongono, siano per tutti un richiamo a far un po’ di posto nel cuore ai poveri che bussano alla casa parrocchiale.

trova giusto aiutare con piccoli gesti perché non si sa dove vanno a finire. E allora si invita ad aiutare le istituzioni che assistono i poveri. Pensiamo alle Caritas, alle Mense dei Poveri, alle cooperative che danno lavoro agli immigrati, ecc. Qui infatti si è più sicuri che chi verte in necessità abbia ciò di cui ha veramente bisogno. Dobbiamo anche dire che anche qui la certezza del vero povero, per il quale si vuole intervenire, non si avrà mai. Solo il Signore può avere la piena conoscenza della sua situazione. Però si cammina più sul sicuro. E’ ciò che stanno facendo da qualche tempo le Caritas parrocchiali della nostra diocesi.

ANDIAMO AVANTI Se i poveri, come dice il Signore li avremo sempre, noi allora dobbiamo armarci di pazienza e di benevolenza per andare avanti testimoniando l’amore del Signore a questi nostri fratelli bisognosi. Se anche qualche volta ci scappa la pazienza, il Signore vede che il nostro cuore è e vuole essere buono.

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VITA PARROCCHIALE CATECHESI • Ragazzi elementari e medie: sabato e domenica 9/10 - 16/17 - 30 maggio • Adulti e pensionati: vedi a pagina 11

ne domenica 21 giugno alle ore 16,00. I genitori sono pregati di passare in casa parrocchiale per ritirare i moduli per l’iscrizione del loro figlio.

FIDANZATI Il prossimo corso di preparazione al matrimonio cristiano inizierà a settembre.

CELEBRAZIONI • Mese di maggio: vedere bollettino a pag. 5.

Dal 14 al 20 giugno

SETTE GIORNI AL MARE DI BELLARIA CELEBRAZIONI dei sacramenti • Invocazione dello Spirito per i ragazzi di quinta elementare: domenica 10 maggio alla Messa delle ore 10,30 al S. Cuore. • Cresima: domenica 24 maggio ore 15,30 alla chiesa del S. Cuore. • Professione di fede 14enni: venerdì 8 maggio ore 21 presso la Parrocchia Ausiliatrice.

PREGHIERA SILENZIOSA E DI ADORAZIONE Con l’inizio del mese di maggio gli appuntamenti sono sospesi. Riprenderanno nel mese di giugno.

BATTESIMI La celebrazione comunitaria dei battesimi si tie-

Sono aperte le iscrizioni alla vacanza a Bellaria di Rimini. Alcuni si sono già iscritti, altri lo possono ancora fare. Ecco le note tecniche. Tutti possono partecipare. Si tratta di passare alcuni giorni nella pace e nella serenità del corpo e dello spirito. Non sono esercizi spirituali, ma vacanze all’insegna della fraternità e della condivisione. • il luogo: Bellaria, casa per ferie S. Bassiano. Una splendido albergo sul mare. • i giorni: da domenica 14 giugno a sabato 20 giugno compreso. • partenza ore 7,00; il ritorno sarà in serata.

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VITA PARROCCHIALE Un quartiere a teatro Sabato 2 maggio - ore 21 Domenica 3 maggio - ore 15.30

Teatro Oratorio

SIAMO TUTTI LADRI Compagnia Teatrale

“Il cucchiaino”

Sabato 16 maggio - ore 21

Teatro Oratorio

UN, DUE, TRE, HOSTESS Gruppo Teatrale

“Lavori in corso” Ingresso Ragazzi fino a 10 anni - gratuito Ragazzi fino a 13 anni - 3 euro Adulti - 5 euro

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• la quota è di 350 euro. Camere singole 20 euro in più. La quota comprende: viaggio in pullman gran turismo, e vitto e alloggio in albergo, escluse le bevande. Prenotazione in casa parrocchiale con versamento della caparra di 150 euro per persona. Il saldo prima di partire.

Dal 5 al 22 Maggio

UN TORNEO DI CALCIO PER BAMBINI DAI 6 AI 10 ANNI Maggio, il mese della Madonna, delle messe in giro per il quartiere, delle rose e, per chi fa sport, dei tornei. Noi del G.S.O. San Fereolo non vogliamo far mancare il nostro apporto ed organizziamo un torneo per bambini dai 6 ai 10 anni dal 5 al 22 Maggio, nelle sere indicate in locandina a partire dalle 18.30, fino a fine gare (che ipotizziamo verso le 22). Un’occasione unica per vedere all’opera 28 squadre provenienti da tutto il lodigiano per un totale di oltre 300 bambini. Il torneo è omologato FIGC e patrocinato sia dal Comune di Lodi (grazie al Sindaco Uggetti e all’assessore Premoli), che dalla Provincia di Lodi (un grazie va al presidente Soldati). Al nostro fianco troviamo le solite anime buone che non ci fanno mai mancare il loro sostegno e che ringraziamo i nostri “sponsor”: “Il panificio Volpi”, “La Boutique della Carne” e “La Moderna”. Senza il loro sostegno sarebbe tutto molto più difficile.


IL PERCORSO DELLA VITA BATTESIMI

• BOCCON EKOUE ARIEL YANN CHRIST di Kangni e N’Goran Ahov Michele • CLARK CRIST YUAN di Franck Gerard e Meledje Name Prisca • CLARK HOSSOUA YOEL PATRICK di Franck Gerard e Meledje Name Prisca • CERRI GINEVRA di Matteo e Baioni Chiara (foto sotto) • TILLI BIANCA BARBARA di Lorenzo e Piolini Silvia

SIGNORONI ALBERTO

Assunta Pedrazzini

di anni 94

di anni 91

DEFUNTI • • • •

MANZI SALVATORE di anni 79 BRAGHINI ELISA di anni 85 LOCATELLI GIANLUIGI di anni 62 CHIESA LODOVICO di anni 79

MESSE PERPETUE

E’ stati iscritto: Manzi Salvatore

PISATI ADA

di anni 89

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LE S. MESSE DEL MESE A SAN FEREOLO

Venerdì 1 ore 8,30 Lombardi Luigi - Pina ore 21,00 Sabato 2 ore 8,30 ore 18,00 Fugante Dino Domenica 3 ore 8,00 ore 11,30 Luigi - Rosa - Enrico ore 18,00 Fam. Magnani Lunedì 4 ore 8,30 Asaro Vito ore 21,00 Martedì 5 ore 8,30 Fam. Poggi ore 21,00 Dehò Isabella Mercoledì 6 per gli iscritti alle Messe Perpetue ore 8,30 ore 21,00 Giovedì 7 ore 8,30 Gradella Achille ore 21,00 Per tutti i defunti Venerdì 8 ore 8,30 Sandra - Gino - Felicita - Giuseppe ore 21,00 Sabato 9 ore 8,30 Carlo ore 18,00 Ardemani Bruno - Molinari - Sara Domenica 10 ore 8,00 Int. Offerente ore 11,30 Chiesa Lucia - Fam. Ghetti ore 18,00 Cremonesi Mario - Maria - Enrico - Luisa - Giuseppe Lunedì 11 ore 8,30 Baggi Renato ore 21,00 Martedì 12 ore 8,30 ore 21,00 Mercoledì 13 ore 8,30 ore 21,00 Piera - Riccardo - Maria (Ester) Giovedì 14 ore 8,30 Def. Malatesta

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ore 21,00 Venerdì 15 ore 8,30 ore 21,00 Sabato 16 ore 8,30 Buschi Pietro ore 18,00 Fam. Lovagnini - Alcesi Domenica 17 ore 8,00 ore 11,30 Invernizzi Giuseppina ore 18,00 Maria - Pasquale - Demetrio - Bice Lunedì 18 ore 8,30 Per le anime del Purgatorio ore 21,00 Martedì 19 ore 8,30 Cernuschi Piero - Elvira - Antonio - Anna ore 21,00 Mercoledì 20 ore 8,30 Locatelli Gianluigi - Salvatore - Angelo ore 21,00 Giovedì 21 ore 8,30 Fam. Compagnoni ore 21,00 Venerdì 22 ore 8,30 Fam. Pisati - Balconi Poggi Angela ore 21,00 Fam. Esposti - Ferrari (Misani) Sabato 23 ore 8,30 Locatelli Luigi ore 18,00 Getilli Vanda Domenica 24 ore 8,00 ore 11,30 Franco - Irene Massazza ore 18,00 Rota Franca Lunedì 25 ore 8,30 Callegari Benito ore 21,00 Martedì 26 ore 8,30 ore 21,00 Mercoledì 27 ore 8,30 ore 21,00


Giovedì 28 ore 8,30 Pernumian Maria ore 21,00 Venerdì 29 ore 8,30 ore 21,00 Sabato 30 ore 8,30 ore 18,00 Ganini Giampiero Domenica 31 ore 8,00 ore 11,30 ore 21,00 Per tutte le famiglie

A ROBADELLO

Venerdì 1 ore 17,00 Mario - Emiliana Sabato 2 ore 17,00 Broglio Pietro Domenica 3 ore 9,00 La Face Aldo - Fam. Marietti ore 10,30 Per i ragazzi Lunedì 4 ore 17,00 Francesco - Giovanna Fam. Bravi - Lovagnini Martedì 5 ore 17,00 Carozza Giovanna Mercoledì 6 ore 17,00 Angelo - Carolina Giovedì 7 ore 17,00 Molinari Giuseppina - Francesco Venerdì 8 ore 17,00 Fam. Alcesi - Lovagnini Sabato 9 ore 17,00 Esposti Filippo - Angela Molinari - Luigi Domenica 10 ore 9,00 Palma Gregorio - Rosa - Luigi Angelini Cesare - Virginio - Gloria ore 10,30 Per i ragazzi Lunedì 11 ore 17,00 Fam. Cannavero - Abbondio Martedì 12 ore 17,00 Giovannetti Iole

Mercoledì 13 ore 17,00 Per tutti gli iscritti alle Messe Perpetue Giovedì 14 ore 17,00 Bottani Giuseppe Venerdì 15 ore 17,00 Callegari Piero Sabato 16 ore 17,00 Maria - Pasqualina - Franca Domenica 17 ore 9,00 Perondi Enrico ore 10,30 Per i ragazzi Lunedì 18 ore 17,00 Suardi Giacomina Martedì 19 ore 17,00 Fam. Carozza Antonio Mercoledì 20 ore 17,00 Carlo - Maria Giovedì 21 ore 17,00 Rita Venerdì 22 ore 17,00 Fam. Moroni - Merlo Sabato 23 ore 17,00 Negri Franco Domenica 24 ore 9,00 Andena Giovanni - Felice Isolati Vialmina - Lupi Odilio - Rinaldi Giovanni ore 10,30 Per i ragazzi Lunedì 25 ore 17,00 int. offerente Martedì 26 ore 17,00 Fam. Montemaggi Mercoledì 27 ore 17,00 Antonio - Celestina - Domenico Giovedì 28 ore 17,00 Fam. Pozzi - Abbiati Venerdì 29 ore 17,00 Fam. Vignati Martorana Giovanni Sabato 30 ore 17,00 Audelli Luigi Domenica 31 ore 9,00 Anniversario ordinazione Don Marco ore 10,30 Per i ragazzi

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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo viale Pavia 41, Lodi ▪ tel. 0371-30658

per contattarci:

don Peppino: tel. 0371-30658 don Roberto: tel. 0371-36345 don Marco: tel. 0371-438540 Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 ▪ tel. 0371-430885 Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 ▪ tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti ▪ 339-1452918 e-mail: dongraimondi@libero.it sito web: www. sanfereolo.it e-mail Caritas Parrocchiale: caritassanfereolo@gmail.com

i servizi della Caritas parrocchiale: Ambulatorio infermieristico

lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10

Doposcuola

martedì - giovedì dalle 17 alle 18,30 mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16

Distribuzione vestiti

martedì – giovedì dalle ore 9 alle 11

Servizio anziani ammalati e infermi mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30

Aiuto generi alimentari una volta al mese

Centro d’ascolto

Mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11

Servizio pratiche A.C.L.I.

Secondo e quarto mercoledì del mese dalle 9,30 alle 11

Prenotazione esami e visite mediche

mercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11


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