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Un parco sculture a Thasos di Lucia Spadano ltre che alle olive dal sapore inO confondibile, al miele prelibato, ai boschi ombrosi e al mare color smeraldo, l’isola greca di Thasos deve oggi la sua fama anche alla presenza, nella

sua capitale Liménas, di un ricchissimo sito archeologico cui si affianca un museo appositamente creato nel 1934 per conservare ed esporre in loco i risultati di una costante attività di scavo e di ricerca. Un’attività premiata nel tempo non solo da un tangibile incremento del sapere storico, ma anche da ritrovamenti d’eccezione sul piano artistico come quello di un Kouros (databile attorno al 600 a.C.) di straordinaria bellezza e di inusitate proporzioni. L’osservazione secondo cui in Grecia la

civiltà del passato ci si manifesta un po’ dovunque, quasi fosse una seconda natura, nel caso della nostra isola appare ancor più vera se teniamo conto del fatto che Thasos è stata celebrata sin dall’antichità non solo per le sue bellezze naturali (che ne fecero uno dei soggiorni preferiti da Zeus), ma anche per le cave ancor oggi attive da cui si estrae un marmo statuario di una purezza senza confronti. Ed è da qui che dobbiamo ripartire se vogliamo capire il senso profondo di un Eleni Potaga (Grecia)

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