LR_Dicembre_2011

Page 1

Inserto distribuito con The NYT International Weekly

Realizzato da RUSSIA BEYOND THE HEADLINES

Il sentiero dell’etno-rock tra innovazione e tradizione

La Nazionale di calcio si prepara agli Europei È sfida aperta con le big del Vecchio Continente

PAG. 10

PAG. 12

Opinioni

GETTY IMAGES/FOTOBANK

Sport ALEKSEI KALABIN

Spettacoli

Lo scudo antimissile e le divisioni con l’Ue PAG. 8

L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali di

e

LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

Il voto della discordia

La tornata elettorale per il rinnovo della Duma nazionale ha riservato qualche sorpresa. Russia Unita è stato il partito più votato, ma ha mancato la maggioranza assoluta dei consensi. Sull’altro fronte, comunque, i partiti di opposizione appaiono troppo divisi per rappresentare un’alternativa credibile in vista delle elezioni presidenziali di marzo, che - a meno di sorprese - dovrebbero vedere il ritorno al vertice di Vladimir Putin. Intanto le autorità sono chiamate a fare chiarezza sulle denunce di brogli in alcuni seggi. SERVIZI ALLE PAGINE 2-3 JAMES HILL

Prospettive positive per la Borsa di Mosca

SERVIZIO A PAGINA 6

I flashmob si stanno diffondendo rapidamente in Russia. A volte capita di imbattersi in una loro esibizione nei pressi di una stazione ferroviaria o delle vie più frequentate per lo shopping e si nota lo stupore negli occhi di molti cittadini poco avvezzi al nuovo fenomeno. Le iniziative non sono esclusivamente dettate da ragioni di

GETTY IMAGES/FOTOBANK

La crisi finanziaria internazionale potrebbe danneggiare le società specializzate in materie prime, ma i fondamentali della Borsa di Mosca resteranno sicuramente positivi secondo i principali broker che seguono il listino russo. Tra i titoli, la preferenza va a quelli più legati alla dinamica dei consumi interni.

Effetto flashmob L’impegno civile e i nuovi riti urbani

AP

tudini relative al tempo libero, fino agli sport praticati dai più giovani, così come dagli adulti. Russia Oggi ha realizzato un reportage sull’impatto che il clima ha sulla vita quotidiana delle persone, attraverso il loro racconto in presa diretta. SERVIZIO A PAGINA 9

Caccia allo smartphone perfetto Yandex, gigante russo dei motori di ricerca, punta a sbarcare anche sugli smartphone. E per raggiungere questo obiettivo ha acquistato per 38 milioni di dollari la società Spb Software (con sede a San Pietroburgo), che produce dispositivi per cellulari di ultima generazione. I Retroscena e i commenti di questa nuova sfida tecnologica, che vedrà Yandex impegnato nella creazione di un proprio sistema operativo. AP

Il freddo non è solo un luogo comune all’interno della Federazione, ma una costante per molti mesi all’anno con la quale occorre imparare a convivere, pur con sensibili differenze a livello territoriale. Le basse temperature influenzano tutti gli aspetti della vita quotidiana, dal vestiario alle abi-

SUL NOSTRO SITO RUSSIAOGGI.IT

ITAR-TASS

Il fascino e i disagi Ecco come si convive con il grande freddo

marketing (ad esempio il lancio di un nuovo prodotto) ma spesso sono ideate per colpire l’opinione pubblica e sensibilizzarla su alcune tematiche di stretta attualità. Come la performance ideata da un gruppo di giovani per contestare i modi brutali della polizia. SERVIZIO A PAGINA 4


02

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Politica

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

LA NUOVA DUMA TAXI E FREDDO SOTTO ZERO. LA GIORNATA ELETTORALE NEL RACCONTO DI UN CITTADINO COMUNE

RUSSIA OGGI

Fuori la temperatura è di un grado sopra lo zero, c’è vento e umidità, il freddo è pungente. Sto aspettando un taxi che mi porti dalla mia casa di Khimki, nell’hinterland moscovita, alla scuola d’arte per bambini dove è stato allestito il mio seggio elettorale. In Russia l’elettore è strettamente vincolato al proprio indirizzo di domicilio e può votare solo nella zona dove risulta ufficialmente residente per l’ufficio immigrazione o la polizia. Spesso i due indirizzi non coincidono o capita che una persona non possa tornare a casa (per esempio, durante una trasferta di lavoro). Per autorizzarlo a votare in un luogo diverso, all’elettore viene rilasciato un apposito certificato. Per ottenere il mio, ho dovuto fare circa un’ora di treno per arrivare a Mosca e poi ho continuato in metrò fino al mio quartiere. Insomma, una bella fatica per esercitare il proprio diritto di voto. «Chi glielo fa fare di andare fin lì?», mi chiede il tassista, che trasporta gli abitanti di interi quartieri guidando tra la neve e il fango. «Ci sono le elezioni», gli rispondo, cercando di parlare più forte della musica che trasmettono alla radio. «Le elezioni?», chiede ancora il tassista. «Sì, per la Duma di Stato» ho ribattuto. «Ah! Ma tanto decidono tutto loro per noi», è stata la sua frase. La scuola d’arte per bambini si trova nell’edificio dove un tempo era aperto un cinema. Sul palcoscenico sono stati sistemati i tavoli dei membri della commissione, le cabine elettorali e l’urna. Il lavoro della commissione è immortalato da una telecamera che si trova nella sala dell’ex cinema. Aspettando la mia scheda elettorale, consulto Twitter. La maggior parte dei siti Web politici, in occasione delle elezioni, è stato attaccato dagli hacker ed è fuori uso, per cui i social network restano l’unica fonte di informazione. Da qualche parte nell’Est della Russia i seggi hanno già chiuso; negli Urali i passanti hanno fermato un autobus che portava i giovani alle elezioni di massa; a Mosca un giornalista mio conoscente ha sventato un episodio di introduzione illegale di schede nell’urna. «Non so come siano possibili questi brogli», mi dice un membro della commissione elettorale, che in passato è stato presidente di seggio. Le violazioni sono sempre un grattacapo per i membri delle commissioni elettorali, che sono formate quasi tutte da insegnanti nelle cui scuole vengono allestiti i seggi. Gli scrutatori prestano servizio nelle commissioni ricevendo un compenso, e prima di ciascuna tornata elettorale seguono un corso di for-

La disillusione è largamente diffusa tra i cittadini, molti dei quali non si sono recati alle urne

3

NUMERI DA RECORD

1

Oltre cinquantamila gli agenti di polizia impiegati per garantire l’ordine e la sicurezza durante il giorno del voto. Un numero che spiega l’elevata tensione che ha caratterizzato la tornata elettorale

2

Ottomila persone sono scese in piazza all’indomani delle elezioni nella capitale russa. Il corteo, presieduto dal leader dell’opposizione extraparlamentare e dal blogger Aleksei Navalny, è stato fronteggiato dalla forze di polizia, che hanno fermato il blogger insieme ad altri trecento manifestanti

3

Secondo alcuni politici dell’opposizione, il consenso al 50 per cento ottenuto da Vladimir Putin sarebbe frutto di brogli. Immediata la smentita del Presidente Medvedev, secondo il quale non ci sono state infrazioni

luogo, le condizioni meteo a Khimki non hanno proprio favorito le votazioni. Per tutta la mattina ha imperversato una bufera di neve, le strade sono rimaste deserte. A me consegnano una scheda sola, alla mia ragazza quattro. Lei ha la residenza a Khimki e voterà anche per eleggere i deputati del consiglio provinciale di Mosca (Mosoblduma) e del Consiglio dei deputati di Khimki. In certe elezioni si vota con due schede, ed è facile confondersi. Dalle cabine elettorali provengono lunghi sospiri. La gente ci rimane anche per dieci minuti nel tentativo di capire come funziona. Aspetto il mio turno, e intanto leggo gli exitpoll. Russia Unita ha vinto dappertutto, ma non arriva alla maggioranza costituzionale. Ripenso alla Duma dei primi anni Novanta, con le scazzottate. Le elezioni del 2007, nonostante un discreto successo delle “Marce dei dissenzienti”e il ricordo ancora vivo della “Rivoluzione arancione” in Ucraina, non erano state così inquiete. A Mosca, come rendono noto gli utenti dei social network, l’opposizione sta tenendo delle manifestazioni di protesta; a Khimki, invece, le strade sono deserte a causa delle cattive condizioni climatiche. Alle 21, ora di Mosca, terminano le elezioni: chiudono i seggi anche a Kaliningrad. A mezzanotte accendo la televisione. Gran parte dei canali trasmette reportage dai quartieri generali dei vari partiti (con i commenti più o meno soddisfatti degli intervistati) e della Commissione Elettorale Centrale, dove si raccolgono i voti. I risultati definitivi saranno resi noti solo il 24 dicembre, alla vigilia del Natale cattolico. Ma non sembra vi saranno grandi sorprese rispetto a quanto già emerso subito dopo la chiusura dei seggi.

LA CRONOLOGIA

Elezioni sotto osservazione

19 DICEMBRE 1999 • Dubbi espressi da alcuni osservatori (1.185 quelli presenti, provenienti da 58 Paesi) sulla correttezza della campagna elettorale

7 DICEMBRE 2003 • Presenti 1.200 osservatori da 49 Paesi. Il capo della delegazione Ocse solleva dubbi sul rispetto della segretezza del voto

Duemila i giornalisti accreditati per seguire la giornata al Centro Stampa della Commissione Elettorale Centrale

LA NOTA DELL’ESPERTO

Più che il sospetto di brogli elettorali preoccupa il sistema politico bloccato Leonid Radzikhovskij ANALISTA POLITICO

I risultati del voto non sono stati molto distanti dalle previsioni degli analisti. Russia Unita ha ottenuto la maggioranza della Duma, nella quale saranno rappresentate, pur con qualche differenza nei numeri, le stesse formazioni politiche della scorsa legislatura: il Partito comunista, quello liberaldemocratico e Russia Giusta. Russia Unita ha vinto senza brogli? Si tratta del quesito più ricorrente in questi giorni. L’unica risposta che possiamo dare è che il risultato rispecchia a grandi linee le stime dei sociologi. Quindi o crediamo a un “complotto dei sociologi” oppure occorre riconoscere che in linea di principio i risultati delle elezioni sono corretti e corrispondono alle idee domi-

nanti tra gli elettori. È vero che nel bel mezzo “dell’entusiasmo amministrativo” all’interno di alcuni seggi hanno potuto incrementare i voti di Russia Unita. Ma i funzionari lo hanno fatto non per “salvare la disperata condizione del partito”, ma per mostrare la loro “accanita fedeltà”. Così facendo, hanno risolto non i problemi del partito, ma i loro personali. Il sistema è di gran lunga più serio, più solido. La gestione deve essere basata sulla volontà degli elettori, non sulle schede elettorali. Il grande problema con il quale ci dobbiamo confrontare consiste nel fatto che il sistema politico russo non permette la concorrenza da parte di partiti e politici diversi, ma soprattutto di partiti e politici di pari potere. Negli anni Novanta l’élite dirigente utilizzava il cosiddetto “modello a due

teste” e ha avuto non poca paura nel 1993 (sotto la presidenza di Eltsin) e nel 1996 (in occasione delle elezioni presidenziali). Così negli ultimi anni, per non rischiare di ritrovarsi nella stessa situazione, si è passati al modello di “élite unica”. C’è poi un’altra questione da considerare con grande attenzione. Spesso le differenze fra i partiti sono solo apparenti e anche gli obiettivi si somigliano dal punto di vista sostanziale. Pertanto le possibilità - sul piano dell’informazione, dell’amministrazione e delle finanze - dei partiti d’opposizione non sono paragonabili a quelle di Russia Unita. Gli elettori vedono che i partiti d’opposizione, benché si impegnino, ripropongono sempre la stessa minestra. Ecco spiegato lo scarso entusiasmo suscitato da queste formazioni politiche.

RIA NOVOSTI

PAVEL NIKULIN

mazione, talvolta anche due. «Come va l’affluenza?», chiedo alla presidente del seggio. «Siamo quasi al cento per cento» mente lei, chissà per quale motivo. È quasi sera, ormai, e al seggio non si è presentata nemmeno la metà degli elettori. Non è difficile comprenderli. Innanzitutto i russi sono tradizionalmente apolitici e, come il mio tassista, non hanno fiducia nel processo elettorale. In secondo

ITAR-TASS (3)

Dalla ricerca della documentazione per recarsi al seggio fino ai primi risultati degli exit-poll. Il racconto in presa diretta di una giornata attesa con grande trepidazione a livello internazionale.

RIA NOVOSTI

SE VOTARE DIVENTA UN’ODISSEA

2 DICEMBRE 2007 • Nelle prime elezioni con la soglia minima al 7 per cento per entrare nella Duma, Russia Unita conquista la maggioranza assoluta


RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Politica

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

03

Presidenziall Appuntamento il 4 marzo 2012. Cercansi sfidanti

L’unità delle opposizioni e la scalata al Cremlino Appena terminata la campagna elettorale per la Duma si affilano le armi per la corsa alla presidenza della Federazione. L’incognita riguarda la scelta di un unico nome che si misuri con il primo ministro. MARIA LUISA TERMASTE

I NUMERI

15 giorni di prigione è la condanna per Aleksei Navalny, che ha tenuto un comizio dopo le elezioni

30 le regioni della Federazione da cui sono arrivati i giovani della manifestazione pro Russia Unita

All’indomani delle elezioni per la Duma, alcuni manifestanti sono scesi per le vie di Mosca per denunciare la falsificazione dei risultati della consultazione. I manifestanti - stimati tra le 5mila e le 7mila unità - si sono radunati nei pressi della stazione della metropolitana Cistye Prudy, e la loro protesta, benché avesse ricevuto l’autorizzazione da parte delle autorità, si è conclusa tra scontri con la polizia e arresti. Gli osservatori occidentali sono divisi sulla regolarità delle elezioni. Nonostante i dubbi diffusi, nessuno di loro ha affermato esplicitamente che gli standard internazionali non sono stati rispettati. Tiny Kox, legale olan-

dese a capo della missione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, ha affermato in un’intervista a The Moscow Times di aver assistito in un seggio di Mosca a un palese caso di brogli. «Una volta aperta, l’urna ha rivelato una montagna di schede e il presidente del seggio ha fatto di tutto per nascondermela». Malgrado il Presidente russo Dmitri Medvedev affermi che le elezioni siano state «assolutamente corrette» e che Russia Unita ha ottenuto tanti voti quanti sono i suoi sostenitori, l’ex presidente dell’Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov chiede l’annullamento del voto e nuove elezioni.

Contenuti multimediali su www.russiaoggi.it

La richiesta del Partito comunista è di trovare un nome unico da opporre al premier uscente ni presidenziali si allenano per arrivare secondi o terzi. Non si può assolutamente pensare di vincere». Ma Levichev ha anche sottolineato che «se il candidato del Partito comunista non sarà Zjuganov, si è pronti a trattare». Alle elezioni del 2008 Russia Giusta (fondata nel 2006) insieme a Russia Unita, al Partito agrario e al Partito Potere

civile, aveva sostenuto la candidatura di Dmitri Medvedev. Nel 2004 con uno 0,75 per cento Mironov arrivò ultimo alle presidenziali. Il copresidente del partito non registrato“Narodnaya svodoba” (Libertà Popolare) Boris Nemtsov ha detto che «mai» appoggerà Gennadi Zjuganov. «Credo che non sia il leader dell’opposizione perché il partito appoggia Putin su alcune questioni e lo stesso Zjuganov più volte ha dimostrato di avere paura di vincere», ha spiegato Nemtsov, confermando che molto resta ancora da fare sulla strada di una possibile convergenza.

I PROBABILI CANDIDATI

Il premier resta il grande favorito

Zhirinovskij il veterano

Vladimir Putin è il candidato di Russia Unita in vista delle presidenziali che si svolgeranno in Russia il 4 marzo 2012

Vladimir Zhirinovskij è il candidato dal Partito liberal democratico. Ha corso per questa carica già altre quattro volte

ITAR-TASS (4)

Regolarità del voto, giudizio sospeso

Appena conosciuto l’esito delle elezioni per la Duma di Stato, i partiti si sono lanciati in una nuova campagna elettorale, questa volta per eleggere il Presidente della Federazione. Nonostante l’avanzata dei partiti di opposizione, il candidato di Russia Unita - e premier uscente -Vladimir Putin resta il favorito numero uno. Il direttore del comitato esecutivo di Russia Unita, AndreiVorobiev, ha dichiarato che i membri del partito «faranno tutto il possibile affinché il candidato del gruppo ottenga la vittoria al primo turno».Vorobiev ha sottolineato che il partito è sicuro della vittoria di Putin già il 4 marzo 2012, perché «in dieci anni al governo del Paese ha fatto molti passi seri e importanti». Il Partito comunista ha chiesto agli altri gruppi di opposizione di convergere sul nome di Gennadi Zjuganov, in modo da fare fronte comune. Come ha spiegato il segretario del Comitato centrale del Partito comunista, Sergei Obuhov, la proposta è rivolta a tutti i partiti, indipendentemente dal fatto che siano registrati o meno. «Proponiamo di unirci a tutti quelli che dichiarano di essere contro Russia Unita - ha puntualizzato Obuhov -. Le elezioni parlamentari hanno mostrato che tener testa a Putin è possibile. Putin e Medvedev hanno ottenuto insieme meno del 40 per cento dei consensi se consideriamo i risultati effettivi delle elezioni. Siamo pronti a entrare in trattativa con tutti e a prendere in considerazione diverse opzioni», ha concluso il segretario. Gennadi Zjuganov sarà proposto come candidato per le presidenziali al congresso del 15 dicembre. Le modalità per unirsi al Partito comunista sono state definite di secondaria importanza. Tuttavia, la risposta non è stata favorevole. A cominciare dai liberal democratici, che nel corso del loro congresso, hanno proposto Vladimir Zhirinovskij. Il leader del partito parlamentare dei liberal democratici Igor Lebedev ha sottolineato che il «partito fin da quando esiste ha sempre presentato la candidatura per la carica più alta, quella presidenziale. E sarà così anche questa volta». Il vincitore, ne è convinto Lebedev, si conoscerà non prima del secondo turno. «Se ci sarà un solo turno, si tratterà di un imbroglio palese degli elettori. Non c’è una forza politica oggi che sia in grado di presentare un candidato capace di ottenere più del 50 per cento dei consensi», si dice certo l’esponente dei liberal democratici. Il presidente di Russia Giusta, Nikolai Levichev, ha detto che nel partito «non si considera seriamente la proposta del Partito comunista»; «Noi abbiamo Gennadi Zjuganov e Vladimir Zhirinovskij i quali alle elezio-

AFP/EASTNEWS

RIVISTA KOMMERSANT

Zjuganov punta Poche le chance sulla convergenza per Mironov

Gennadi Zjuganov è stato recentemente proposto dal Partito comunista come il candidato unico delle opposizioni

Sergei Mironov è il candidato di Russia Giusta. Ha già partecipato alle elezioni 2004, arrivando ultimo con lo 0.75 per cento dei voti


04

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Società

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

Costume Si va affermando un nuovo modo, gioioso e creativo, di affrontare i problemi del Paese EVGEY CHERNYSHOV/GESTOOR

Contenuti multimediali su www.russiaoggi.it

Il fenomeno di costume sta dilagando nelle principali città della Russia. Dietro l’apparente improvvisazione ci sono in realtà studiate soluzioni di marketing. DARIA GONZÁLEZ RUSSIA OGGI

Un gioco di specchi: 16 agosto 2003 ore 17, San Pietroburgo, Stazione Moskovskij. Alcune decine di persone attendono l’arrivo del treno numero 62 dalla capitale. Tra coloro in attesa c’è Mitia Lapshin, studente di Lettere al terzo anno, e il suo amico Lesha Ikonnikov. Hanno con sé i cartelli: “Tatiana Lavruchina. Società alcolisti anonimi”.Tatiana, ovviamente, non esiste. È solo un nome per attirare l’attenzione dei media. Stesso giorno. Ore 17.30, Mosca, Stazione Leningradskij. Un gruppo di persone è in attesa del passeggero proveniente da Pietroburgo di nome «NzR178qWe». E i cartelli sono gli stressi. L’obiettivo è un’azione combinata: un flashmob per attirare, in modo creativo, l’attenzione della politica e dei media. D i e t ro l ’ o rg a n i z z a z i o n e dell’evento un giovane attivista, DavidYang. Impegnato ma diffidente. Infatti, in un’intervista del gennaio 2003 dichiarava: «Il movimento dei flashmob è più morto che vivo». Niente di più sbagliato. In otto anni il numero dei flashmobber è cresciuto da 100 a 50mila persone. A sette anni dalla prima iniziativa tutto il Paese è stato conquistato dai flashmob politici di Russia Unita, il partito di Putin e Medvedev. Che cerca di assimilare e diventare espressione degli stati d’animo dei giovani, prendendo spunto dalle loro modalità delle popolari azioni sociali. Lesha e Mitia hanno smesso di partecipare alla «flashfollia». Non perché abbiano finito l’uni-

versità e trovato un lavoro. «Di fatto, da atto informale e spontaneo il flashmob si è trasformato in uno strumento di propaganda», dice Misha. Nella guerra dei flashmob sono coinvolti tutti: studenti, pensionati, sostenitori dei partiti. Tra i politici più attivi, l’ex direttore esecutivo del partito di opposizione «Fronte cittadino unito», Marina Litvinovich. Che nel suo Live Journal ha proposto più di una volta flashmob 2.0: tutti in Rete sul server ufficiale del governo. Proprio il blog della Litvinovich si è affermato come il quartier generale dei flashmobbers d’opposizione. «Il boom di Live Journal è iniziato da un semplice fatto», racconta Mitia: «Alcuni poliziotti hanno picchiato e cacciato una ragazza che stava mangiando il suo hotdog in un cortile privato. La ragazza ha raccontato la sua disavventura su Live Journal. E tutti abbiamo deciso di vendicarla. Eravamo in tanti, comprammo degli hot-dog, arrivammo al cortile e iniziammo a mangiare». La guerra dei flashmob era iniziata. La polizia russa ha un rapporto difficile con il flashmob: per gli agenti questa parola simboleggia nient’altro che l’azione politica del gruppo «Voina» (Guerra), famoso in tutto il Paese e oltre i confini nazionali per le sue violente azioni di protesta. Nel 2010 i partecipanti del gruppo creativo furono incriminati a causa di «Capovolgimento palazzo», la loro reazione alla riforma della polizia, nel corso

Colori e musica quando la politica diventa flashmob

della quale alcuni giovani ribaltavano le macchine delle forze dell’ordine di San Pietroburgo. I rappresentanti del gruppo hanno sempre messo l’accento sulla sola concretezza delle loro iniziative: «Nelle azioni di Voina non c’è quasi nulla di artistico. E questo rende loro un’espressione della nuova arte supercontemporanea». Ma la flashmob mania non accenna a diminuire. Nel 2011 è stata addirittura fondata una scuola dove veniva insegnata la storia del flashmob e gli scenari. Gli insegnanti, giuristi, fanno lezioni sulle conseguenze legali delle azioni. Mentre i public relations e i giornalisti istruiscono sui metodi corretti di lavoro con i mezzi di comunicazione di massa e con le strutture governative. Ed è il Web il luogo dove il flashmob è rimasto integro e nella sua veste originaria. Gli utenti russi devono al flashmob persino la comparsa dello slang della Rete. Il gergo che viene spesso utilizzato nelle conversazioni via etere è chiamato «olbanskij». Questa denominazione comparve nel 2004. Quando un americano con il nickname «scottishtiger» decise un giorno di lasciare un commento: «Perché qui si scrive in una lingua incomprensibile?» E l’utente «maxxximus», pensando che l’americano scherzasse, chiamò la lingua «olbanskij».

Una lunga serie di provocazioni Nei cinque anni della loro attività, i membri di Voina sono riusciti a riempire un McDonald’s di Mosca di gatti vivi, grazie al quale si sono meritati il plauso dei no-global europei. Hanno celebrato un banchetto funebre nel vagone di una metropolitana, hanno saldato con fogli di alluminio l’entrata del ristorante di un giornalista amico del Cremlino, hanno portato via due borse di prodotti da un supermercato di Mosca vestiti con la tonaca da prete sopra l’uniforme da poliziotto. Inoltre, hanno ricevuto il premio «Innovacija» per la raffigurazione di un enorme fallo sul ponte Litejnyj a San Pietroburgo. E quando il ponte venne alzato, l’immagine comparve davanti alle finestre della Direzione federale del servizio di sicurezza di San Pietroburgo. Per l’azione del 2010 «Capovolgimento di palazzo», i membri di Voina sono stati incriminati dalla Polizia investigativa e mandati in luoghi di detenzione, dove sono rimasti fino al 24 febbraio scorso. Il 1° luglio è stato poi reso noto che il gruppo Voina aveva donato i 400mila rubli del premio di «Innovacija» all’organizzazione «Agorà» per la difesa dei diritti e l’aiuto ai detenuti politici.


RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Società

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

05

Il caso La scalata al cielo di un giovane attivista. Panorami mozzafiato e immagini da brivido per raccontare il mondo dall’alto

Il funambolo degli scatti sfida il rischio per regalare foto da sogno Le sue foto mostrano i ragazzi che camminano nel cielo, tenendosi in equilibrio in cima a dei piloni o sul bordo di edifici alti centinaia di metri. Immagini da spezzare il fiato. «Quando sono in cima a un tetto ho la sensazione di avere il mondo intero ai miei piedi», afferma Marat. «Tutti i problemi e le preoccupazioni rimangono in basso. L’altezza mi esalta. Vedere la città da questa prospettiva mi diverte, mi dà energia, entusiasmo e voglia di scattare nuove, fantastiche foto», racconta senza nascondere soddisfazione per le sue imprese. «La fotografia mi appassiona da sempre», spiega il ragazzo. «Un paio di anni fa ho finalmente comprato la mia prima macchina fotografica seria.Volevo scattare foto assolutamente spettacolari. Foto che nessuno aveva mai scattato prima. Ho iniziato dal tetto di casa mia. Poi ho subito deciso di cimentarmi in scatti più complessi e spettacolari». Così Marat, insieme a un amico, si è arrampicato sino al tetto di un edificio di trentatré piani, alto circa centoventi metri. «Ci

HEATHER SKILLEN RUSSIA OGGI

È un vero e proprio funambolo dell’obiettivo. Pur di immortalare la Terra dall’alto Marat Dupri, uno studente russo di diciannove anni, si arrampica su edifici tra i più imponenti, sino a rischiare la propria vita. Tutto è iniziato un anno e mezzo fa, quando – dopo aver acquistato una macchina fotografica Canon – il giovane decise di voler scattare foto di vedute mozzafiato. Cominciò così ad arrampicarsi sui tetti delle abitazioni, spingendosi in seguito ad altezze sempre più impressionanti. Insieme a un gruppo di amici e modelli spericolati, Marat è riuscito più volte ad aggirare la sorveglianza delle guardie che piantonano alcune delle strutture più imponenti di Mosca per assicurarsi delle immagini da capogiro.

LEGION MEDIA (3)

Le avventure di Marat Dupri, giovane fotografo che in pochi anni ha conquistato la scena russa raggiungendo i punti più elevati di Mosca, armato solo di una fotocamera.

Contenuti multimediali su www.russiaoggi.it

Esaltato dalle altezze, Marat Dupri crede di avere il mondo ai propri piedi quando si trova su un tetto

IL NUMERO

270 metri è l’altezza di una torre della radio, sulla quale il giovane studente russo Marat Dupri è salito per scattare una serie di fotografie

siamo precipitati dritti al cornicione e l’emozione è stata tale da non vedere l’ora di farlo di nuovo». Il giovane non nasconde le violazioni compiute: «Per molte delle mie foto ci siamo dovuti introdurre negli edifici illegalmente, aggirando la sorveglianza dei custodi. Ma si tratta di

immagini spettacolari, che giustificano in pieno i rischi corsi». Le foto di Marat mostrano coppie o gruppi di ragazzi in equilibrio su travi poste a centinaia di metri da terra. Non indossano alcuna imbracatura. La sensazione è che potrebbero schiantarsi dritti al suolo da un momento all’altro.

Orsi che passione Gli animali ricorrono di frequente negli scatti russi. Il noto fotografo russo Sergei Gorshkov spiega: «Per me è importante capire le peculiarità del loro carattere e la condotta, e per questo è fondamentale che in mia presenza sono rilassati». Una delle serie più famose di fotografie di Gorshkov è “Orsi in Kamchatka”. Questi animali sono tra i più pericolosi al mondo, ma lui li ama.

In un’immagine si vedono alcuni adolescenti che scalano uno dei sette grattacieli sovietici della Russia, servendosi di una scala poggiata sul lato dell’edificio. In un’altra, li vediamo appollaiati sul fianco di un monumento dedicato a Pietro I, a duecentoquindici metri da terra. Ma Marat ha scalato persino la Torre di Mosca, uno degli edifici più alti d’Europa. «È alto trecento metri - sottolinea. Scattare quelle foto è stato molto difficile, per via del vento. Mi sono dovuto sporgere oltre il parapetto… è stata la foto più pericolosa della mia vita. Ho avuto paura». Il suo ultimo ricordo va a un’istantanea scattata dalla torre di una radio, «a 270 metri da terra. Ho avvertito l’adrenalina, anche se poi per diversi giorni ho sofferto di un terribile mal di testa, dovuto, credo, alle radiazioni. Ma, ribadisco, ne è valsa davvero la pena».

Reportage Superqualificati e spaventati dal mondo del lavoro. Un viaggio tra le ambizioni e le difficoltà dei giovani

Studenti, affinità e differenze tra l’Italia e la Federazione Due ragazze a confronto. L’impegno per acquisire conoscenze approfondite e la speranza in un futuro migliore all’insegna dello sviluppo della meritocrazia. NIVA MIRAKYAN RUSSIA OGGI

Professione regista

Marta, 24 anni di Roma. Non sposata, vive con i genitori. Sogna di lavorare all’interno di un’organizzazione non governativa e per questo frequenta un master in Relazioni Internazionali all’Università di Roma Tre

Katja, 30 anni di Mosca. Sposata, ha una figlia di otto anni. Laureata in Architettura, studia regia cinematografica nella capitale della Federazione. Il suo obiettivo è di trovare occupazione in quest’ultimo settore

zione giovanile (nella fascia di età fino a 35 anni). Nel 2011 la disoccupazione italiana ha battuto tutti i record europei, raggiungendo il tasso

del 30 per cento. Per Marta, che parla diverse lingue e ha concluso gli studi universitari negli Usa, trovare un lavoro è praticamente impossibile. Il motivo

per Marta, come per la maggior parte dei giovani della sua età, darsi da fare è di vitale importanza. Non riesce a starsene con le mani in mano ad aspettare che qualcuno presti finalmente attenzione al suo curriculum. Dopo aver lavorato per qualche mese come volontaria per Greenpeace, la 24enne romana ha deciso di ricominciare ancora una volta a studiare. Ora che è iscritta all’Università Roma Tre, Marta studia quello che le interessa da sempre: le relazioni internazionali. Il suo sogno è occuparsi di ricerca in quest’ambito e lavorare all’interno di

LE FRASI

Marta Grande

Katja Yagarova

LAUREATA NEGLI USA

LAUREATA IN ARCHITTETTURA

"

Sono una persona che si è inventata un lavoro. Se un giovane da noi non trova lavoro è per pigrizia e mancanza di organizzazione. La nascita di mia figlia mi ha permesso di guardare il mondo da un altro punto di vista e fare scelte differenti rispetto al passato”

La famiglia è l’unico baluardo rimasto nella società italiana. Solo attraverso il supporto dei genitori, i giovani possono continuare a cercare lavoro. Con i miei 25 anni posso permettermi il lusso di essere ottimista. Se fossi 30-35enne e senza lavoro, mi sentirei persa”

ITAR-TASS

Tra i giovani cresce la tendenza a prendere due, tre, o addirittura quattro titoli di studio. Qualcuno lo fa per rimandare l’entrata nella vita adulta, piena di problemi; altri sono convinti che un diploma in più rappresenti una garanzia di trovare occupazione; altri ancora cercano di trasformare radicalmente la propria vita grazie a una preparazione supplementare. Le storie che ci raccontano due studentesse, Katja (30 anni), di Mosca e Marta (24 anni), di Roma, si riferiscono appunto a queste due ultime categorie. Entrambe sono convinte che essere “eterni studenti” non sia una malattia, bensì un mezzo per realizzare il proprio sogno nel cassetto. Non è un segreto che l’Italia oggi stia attraversando gravi difficoltà economiche. Eppure, già molto prima dell’inizio della crisi il Paese era afflitto dal problema di una forte disoccupa-

Il sogno è l’Ong

è che l’Italia è un Paese in cui il mercato dell’impiego privilegia la componente più matura della società. Katja, che attualmente sta terminando un corso di studi tenuto dal famoso registaVladimir Khotinenko, dopo aver già conseguito una laurea in Architettura, invece lavora già, conciliando lo studio con la partecipazione ad alcuni progetti creativi che la vedono impegnata come scenografa e regista. Questa ragazza russa ha tanti obiettivi professionali che non dubita di poter realizzare; ma non ha intenzione di proseguire ulteriormente gli studi. Anche

Ai giovani non basta più una laurea per trovare lavoro

"

un’organizzazione non governativa. Marta crede davvero che con un’altra laurea le sue chance di successo aumenterebbero, anche se riconosce che può permettersi di essere ottimista perché non ha ancora compiuto 25 anni. Tra gli amici di Katja, a differenza di Marta, non c’è nessuno che sia arrivato alla soglia dei 30 anni senza un lavoro. Testimonianza di un diverso dinamismo del mercato dell’occupazione nella Federazione. Mentre Marta ci dice che solo grazie al sostegno della famiglia i giovani italiani possono continuare la ricerca di un lavoro dignitoso, la ragazza russa non ha avuto bisogno dell’appoggio familiare e a 22 anni è diventata anche madre. Benché queste due storie siano molto diverse tra loro, come diverse sono le mentalità e le condizioni sociali dei due Paesi, ciò che accomuna Katja e Marta è il fatto di continuare a credere in se stesse e rimanere concentrate su degli obiettivi concreti. Parlando con loro sembra che la fonte di questa fiducia siano proprio i loro titoli di studio, oltre alle persone care che le incoraggiano e le stimolano ad affermarsi.


06

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Finanza

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

AFFARI BILANCI E PROSPETTIVE NONOSTANTE IL RECENTE RALLENTAMENTO I FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA RESTANO ROBUSTI E SARÀ DECISIVO L’ANDAMENTO DEL PETROLIO

IL METEO BORSA DICE SERENO-VARIABILE Secondo i broker, il mercato finanziario della Federazione ha spazi di crescita, ma molto dipenderà dalla congiuntura internazionale. Così l’attenzione è focalizzata sui singoli titoli. SIBILLA DI PALMA RUSSIA OGGI

La Borsa di Mosca (Micex) presenta multipli inferiori agli altri Paesi emergenti, i fattori di tensione interni sono tutto sommato sotto controllo e la crescita degli utili aziendali appare destinata a proseguire, almeno tra le aziende di maggiori dimensioni. Eppure dal 2012 finanziario non bisogna attendersi grandi rialzi: piuttosto, l’attenzione va posta alle potenzialità dei singoli titoli. È un giudizio composito quello che gli analisti danno della piazza moscovita, frutto soprattutto dei nuvoloni che si stanno addensando sullo scacchiere internazionale e che rischiano di contagiare negativamente le società della Federazione, soprattutto quelle meno dotate di mezzi propri per fronteggiare le avversità. In particolare, il Credit Suisse

rileva un valore di ipervenduto per gli indici della Borsa di Mosca intorno al 15 per cento rispetto ai fondamentali economici e sottolinea come negli ultimi mesi molti gestori di fondi internazionali abbiano sottopesato la piazza locale non per diffidenza verso la stessa, quanto piuttosto per la necessità di ridurre il rischio complessivo di portafoglio. Indicatori che lasciano spazio a una robusta ripresa nel corso del prossimo anno, se non ci fosse a fare da contraltare la crisi internazionale, che potreb-

be portare a un calo di medio periodo per i prezzi del petrolio, di cui la Russia è una grande esportatrice. Così, piuttosto che elaborare stime generali di mercato (il giudizio resta sospeso anche in attesa che si realizzino le riforme dell’economia più volte annunciate dal governo), gli analisti della banca elvetica preferiscono concentrarsi sulle singole società, evidenziando cinque titoli che mostrano i migliori fondamentali per una crescita sostenibile: Sberbank (il principale istituto di credito del Paese),

Novatek (primo produttore indipendente di gas della Federazione), Uralkali (la principale produttrice di potassio, controllata dal magnate Suleiman Kerimov), Magnit (gestisce una catena di negozi alimentari) ed Eurasia Drilling (leader nazionale nei servizi di perforazione). Tutte aziende di grandi dimensioni, dunque, che secondo gli esperti continueranno a crescere anche qualora si presentasse una situazione di contrazione generalizzata della liquidità a livello internazionale. Si tratta di società che presen-

Emergenza liquidità alle porte L’emergenza liquidità sta spingendo molti gruppi occidentali del credito a sottrarre risorse alle proprie controllate nei Paesi emergenti. A lanciare l’allarme è il Fondo Monetario Internazionale, che cita come esempio emblematico la Russia. In questo scenario, spiegano gli economisti di Washington, c’è il rischio di ricadute pesanti a livello locale, con le banche che po-

trebbero trovarsi in carenza di fondi per fornire prestiti a famiglie e imprese. Secondo gli ultimi dati della Banca Centrale russa, il 2011 si chiuderà con deflussi per circa 70 miliardi di dollari, il doppio rispetto a quanto stimato a inizio anno (34 miliardi). Molti grandi operatori del credito presenti nella Federazione sono controllati da gruppi occidentali – è il caso, tra

gli altri, di Citigroup, Raiffeisen, Société Générale e Unicredit che prima della crisi hanno investito molto in Russia per cavalcare la crescita economica portata dal commercio del petrolio. Uno scenario cambiato di colpo con la recessione internazionale, che ha spinto molte realtà a ridurre l’esposizione internazionale. Così la Federazione ora rischia di pagare i problemi altrui.

tano importanti flussi di cassa, con una politica di distribuzione degli utili molto accorta e con posizioni di mercato che le rendono in grado di orientare i prezzi. Sostanzialmente positiva è anche la view di Raifessen Capital Management. In questo caso gli analisti pongono l’accento in particolare sulla continua crescita dei consumi privati (a ottobre l’indicatore ha registrato un incremento del 9 per cento nel confronto anno su anno) e sul trend in calo della disoccupazione. Due fattori che, combinati alla crescita dei salari in termini reali, pongono le basi per una ripresa della piazza finanziaria locale pur in presenza di una crescita del prodotto interno lordo che tende a perdere vigore, pagando soprat-

Il 2011 dovrebbe chiudersi con il Pil in crescita del 2,8 per cento rispetto allo scorso anno tutto il calo della domanda proveniente dall’estero. Le ultime stime elaborate da Moody’s, infatti, vedono per l’anno che sta per terminare un Pil in crescita del 2,8 per cento contro il 3,8 stimato soltanto pochi mesi fa. Con la prospettiva di un’accelerazione, ma senza particolari sussulti, nel corso del 2012. Molto dipenderà anche dall’andamento del rublo, che nel corso dell’estate si è fortemente indebolito – sulla scia della fuga di capitali verso l’estero - ma du-

Investimenti Da Pirelli a Saipem, a Piaggio Aero cresce il numero di aziende italiane che puntano sulla Federazione

Tecnologia e motori, quando il commercio è più forte della crisi Nei primi sei mesi del 2011 l’interscambio tra i due Paesi è cresciuto del 29,5 per cento rispetto all’anno precedente. SIMONA PIZZUTI RUSSIA OGGI

La crisi internazionale non ferma lo sviluppo delle relazioni commerciali tra Italia e Russia, mentre numerose aziende della Penisola portano a termine nuovi progetti di espansione nella Federazione. Il primo semestre 2011 si è chiuso con un interscambio tra i due Paesi a quota 17 miliardi di euro, in crescita del 29,5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una crescita esponenziale se si considera che, secondo dati Istat, nel 2010 il va-

lore degli scambi ha toccato i 21 miliardi di euro, il 13 per cento in più sul 2009. Numeri che fanno dell’Italia il quarto partner commerciale della Russia dopo Olanda, Cina e Germania. La vivacità degli investimenti italiani nella Federazione è evidente sia nell’industria che nella finanza: Pirelli ha finalizzato un accordo per una joint -venture con la Rostechnologii, vincolato all’acquisto delle fabbriche di Kirovsk e Voronezh dalla Sibur Russkie Shiny, per una spesa di 222 milioni di euro, con l’obiettivo di produrre 8 milioni di gomme nel 2012. Mentre Piaggio Aero informa di avere firmato due contratti per la vendita di sei aerei P.180 Avanti II

LA CITAZIONE

Leonardo Morlino DOCENTE DI SCIENZA DELLA POLITICA ALL’UNIVERSITÀ LUISS GUIDO CARLI DI ROMA

"

La stabilità politica di un Paese è fondamentale per la bilancia commerciale. Con l’ultima fase del Governo Putin, la Russia ha raggiunto un’affidabilità tale da attrarre investimenti ingenti. L’aumento del prezzo del petrolio, poi, ha favorito l’avvicinamento politico e commerciale dell’Europa alla Federazione per garantirsi l’approvvigionamento di gas naturale”

I NUMERI

222 sono i milioni di euro investiti da Pirelli per l’acquisto di due fabbriche, a regime nel 2012

450 sono le aziende italiane in Russia, concentrate nel settore energetico, automobilistico, agroalimentare e delle telecomunicazioni

Flight Inspections per le radiomisure e le calibrazioni alla Jsc Flight Inspections and Systems. Nel mercato dell’energia, la Saipem sarebbe vicina a un’alleanza con il colosso russo della cantieristica navale Osk con l’obiettivo di creare una jointventure per la progettazione di piattaforme navali per l’estrazione offshore di gas e petrolio. Gas naturale e petrolio sono i principali prodotti di import italiano dalla Russia, con una spesa di circa 3 miliardi per il gas e di 2,5 miliardi per il greggio nel periodo gennaio-giugno 2011. Accordi in vista anche per Generali Assicurazioni, che studia un’intesa con la banca russaVtb in cui i russi sarebbero al 49 per

cento, sia nella bancassicurazione, sia per una società con una rete di agenti e capacità di distribuzione online. Il Made in Italy piace ai russi, come dimostra il brand del lusso accessibile Coccinelle che ha appena inaugurato il suo secondo store a Mosca all’interno del centro Europeiskiy. L’ingresso della Federazione nel Wto e l’accordo tra Russia, Kazahstan e Bielorussia di agire in regime di Spazio Economico Comune dal 1° gennaio 2012 alimentano le previsioni di rafforzamento degli scambi commerciali. Le stime dell’Osservatorio economico indicano un’incidenza del 30 per cento di export di beni e servizi sul Pil 2012 e del 22,7 per cento di import.


RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Economia

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

07

Logistica Una nuova rete ferroviaria farà concorrenza alle navi L’investimento della Pirelli nella Federazione ammonta a 222 milioni di euro

La rivoluzione del mercato viaggia in Alta Velocità L’azienda russa ha messo a punto un piano che mira a cambiare e migliorare i trasporti intercontinentali. Effetti anche per l’Italia: ridotti i tempi per viaggiare tra le capitali europee. CARLO OTTO BRAMBILLA

GETTY IMAGES/FOTOBANK (2)

RUSSIA OGGI

4 soprattutto forniture petrolifere, minerarie e di acciaio. Un nuovo corso che ha spinto la Borsa di Mosca ad ampliare le contrattazioni in yuan avviate in maniera sperimentale sul finire del 2010. Numerosi istituti di credito partner del Micex si sono detti interessati a entrare nel progetto e l’obiettivo è di portare il volume di queste contrattazioni a 200 milioni di yuan al giorno, il triplo rispetto a oggi. Una sfida non impossibile, considerate anche le pressioni internazionali sulla Cina per la rivalutazione dello yuan. Insomma, il 2012 non è atteso come un anno brillante per la piazza finanziaria russa ma la crescita economica non è in dubbio, come invece in buona parte del Sud Europa.

Cresce l’interscambio con la Cina, con la prospettiva di arrivare a 100 miliardi di dollari entro due anni rante l’autunno ha ripreso in parte vigore. Se la valuta russa rimarrà su questi livelli, ritengono gli analisti, le esportazioni potranno mantenersi su cifre elevate per tutto il prossimo anno, anche in caso di ricaduta in recessione da parte di alcuni Paesi dell’Europa Occidentale. Anche perché, nel frattempo, cresce costantemente l’interscambio con la Cina (70 miliardi di dollari nel 2010, con la prospettiva di raggiungere quota 100 miliardi entro il 2013), con il gigante asiatico che richiede

ELEMENTI DECISIVI PER IL 2012

1

I prezzi del petrolio e delle commodity in generale, considerato che la Russia dipende fortemente dall’andamento dell’export

2

I legami con la Cina, che sta diventando uno dei principali partner commerciali della Federazione

3

La tenuta dei consumi interni, che finora hanno mostrato un andamento positivo, anche a fronte di un rallentamento dell’economia in generale e della produzione industriale in particolare

4

Il valore del rublo, che ha subito un forte calo nel corso dell’estate, in parte recuperato negli ultimi mesi

IN BREVE A Mosca operano oltre 6mila uffici di cambia valute

Si allenta la tensione tra Russia e Unione Europea in merito a South Stream, gasdotto destinato a servire l’Europa meridionale. La Federazione continua a chiedere lo status speciale per l’infrastruttura, che rappresenterebbe una regola rispetto al Terzo Pacchetto Energia dell’Ue, entrato in vigore quest’anno e ispirato ai principi della libera concorrenza. Dopo che per mesi Bruxelles si è opposta con veemenza alle richieste russe, nelle ultime settimane sono arrivati segnali di timide aperture. Le due parti hanno deciso di riavviare le trattative a partire da gennaio prossimo, in modo da

A Mosca e dintorni operano 6.198 uffici di cambio. Il dato emerge da un censimento realizzato dalla Banca Centrale russa dopo la riforma che ha sancito il divieto di funzionamento degli uffici indipendenti, aprendo le porte alla loro trasformazione in filiali delle banche commerciali. La Banca Centrale russa ha pubblicato la lista delle filiali delle banche con servizi di cambio valuta per consentire ai clienti di rivolgersi a uffici regolarmente registrati e contrastare così la piaga dell’abusivismo, che ostacola il piano di modernizzazione avviato dal governo russo.

AP

South Stream, intesa vicina con l’Europa

cercare una soluzione equilibrata tra due esigenze prioritarie: la tutela del libero mercato nello spazio europeo e la realizzazione di infrastrutture strategiche per il Vecchio Continente. I lavori per South Stream, progetto al quale collabora anche l’Eni, dovrebbero terminare entro il 2015.

L’ultimo Congresso ferroviario, che si è chiuso nei giorni scorsi al Palazzo del Maneggio (nei pressi del Cremlino), ha avuto un protagonista assoluto nelle Rzd-Russian Railways, la prima azienda di trasporto merci su rete ferroviaria del mondo. Un gigante che può contare su 1,2 milioni di dipendenti e su una quota di mercato interno - esclusi gli oleodotti - superiore all’80 per cento. Si tratta di una situazione molto diversa da quella italiana o europea in generale, dove raramente l’operatore ferroviario supera il 10 per cento del trasporto totale. Rzd incide per circa l’1,9 per cento della ricchezza prodotta ogni anno nella Federazione. Negli anni Duemila, le Rzd si sono riorganizzate realizzando investimenti per l’alta velocità, per nuovo materiale rotabile e varando contemporaneamente un piano d’implementazione di rete e servizi fino al 2030. Il progetto coinvolge le maggiori aziende europee del settore, come Alstolm (anche lo stabilimento di Savigliano, a Cuneo), Siemens, Bombardier e Finmeccanica. Oltre a diverse società che si occupano di infrastrutture e del mondo delle costruzioni. Lo scopo è realizzare in tempi brevi un vero e proprio “land bridge”tra Europa e Asia, fatto problematico per via delle differenze di scartamento e degli standard tecnici ferroviari. Un ponte terrestre per le merci avrebbe non pochi vantaggi per l’economia di alcuni Paesi europei tra cui l’Italia. Già lo è oggi per la Finlandia, i cui porti (grazie allo scartamento di 1520 millimetri ereditato dall’epoca zarista) sono una propaggine logistica della Rzd. In linea teorica il progetto russo è semplice, ma la fase realizzativa presenta diverse problematiche di non immediata soluzione. A cominciare

IL NUMERO

1,2

milioni di dipendenti della Rdz Holding, che controlla oltre l’80 per cento di tutto il trasporto all’interno del Paese e incide sull’1,9 per cento del Pil russo

Un accordo sulla sicurezza Finmeccanica e Ferrovie Russe (Rzd) hanno siglato un accordo per sviluppare soluzioni congiunte nell’ambito del segnalamento ferroviario, delle telecomunicazioni, dell’automazione e della safety & security. L’intesa ha per oggetto la fornitura, entro il 2020, di tecnologie (realizzate da Ansaldo Sts e altre aziende del gruppo) per 100 stazioni, 100 veicoli e 50 linee ferroviarie, per un valore complessivo che potrebbe superare 1,5 miliardi di euro.

dalle modalità per sfruttare la Transiberiana (eventualmente quadruplicabile) come un ponte tra Europa e Asia, entrando nei Paesi da collegare con il binario a scartamento “largo” (1520 mm contro 1435 mm).Tra le ipotesi sul tavolo vi sono corridoi in Iran (fino al Golfo Persico), in Iraq, nei Paesi del Golfo, ma soprattutto due accordi già in essere, da onorare o, eventualmente, riscrivere. Il primo è nella Corea del Nord e prevede il suo attraversamento con la realizzazione di un’area logistica nei pressi di Seoul, che consenta di collegare il Paese alla rete ferroviaria eurasiatica. La stessa Rzd fa parte di una società mista - con membri di Austria, Slovacchia e Ucraina per costruire circa 460 chilometri di tracciato tra Koszhe (vicino Bratislava) e Vienna, di cui appena 60 in territorio austriaco. Un progetto con un investimento valutato in via preliminare in cinque miliardi di euro. A quanto pare, l’unico nullaosta mancante è quello austriaco. Se verranno superate le ultime resistenze, si creerà una contiguità territoriale completa con la Corea del Sud e, per mezzo di un traghetto, anche con il Giappone, attraverso i porti dell’area di Vladivostok. E nonostante il cambio di scartamento, anche con la Cina, p r i c i p a l e fo r n i t o re dell’Europa. Le prospettive che si aprono sono molto interessanti, a cominciare da risparmi possibili fino a mille dollari per Teu (un container da 20 piedi). Un polo logistico ferroviario di rottura di carico con gomma (dove i container passano dalla ferrovia al camion), nei pressi di Vienna cambierebbe radicalmente la situazione del trasporto in Europa, spostandone i flussi, modificandone la struttura. Qui entra in gioco l’Italia che, vicinissima a questa piattaforma, avrebbe molto da guadagnare. Infatti secondo le mappe elaborate dalla stessa Rzd, le maggiori aree industriali italiane sono in una zona economicamente vantaggiosa (in media occorre un giorno di trasporto) per fruire della ferrovia da/ verso l’Asia. I tempi di attuazione sono assai brevi per un’opera di questa importanza: basterebbero circa 36-40 mesi dal nulla osta definitivo dei governi e delle società ferroviarie interessate.


08

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Opinioni

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

ANALISI GEOPOLITICA

CONTINUA SUL WEB

UNO SCUDO DI RETORICA

UNA COMUNITÀ ECONOMICA TRA RUSSIA E ASIA Stefano Grazioli

NUCLEARE, NESSUNA SOLUZIONE DRASTICA Aleksandr Golts ANALISTA

N

elle ultime settimane le autorità russe di più alto grado hanno promesso una risposta dura qualora l’Europa dispiegasse il sistema di difesa noto come scudo antimissile. Anche se in realtà, quando Dmitri Medvedev ha preso la parola, si è limitato ad annunciare l’inizio dei lavori relativi a una postazione per l’avvistamento a distanza a Kaliningrad. Una realizzazione che ha fatto calare la tensione, smentendo i rumors che ipotizzavano soluzioni più drastiche. Per altro, il comandante delle forze spaziali, Oleg Ostapenko, ha promesso un mese fa di voler far sbarcare online la stazione di Kaliningrad, garantendo così

trasparenza sulla situazione.Va detto comunque che il missile statunitense Standard 3-M non può, adesso né in futuro, essere in grado di colpire le basi di partenza dei missili nucleari russi. La“protezione”può essere fornita soltanto intercettando i missili balistici nemici in arrivo. In ogni caso, l’azienda Almaz-Antei non è riuscita a dare il via alla produzione in serie di questi sistemi difensivi, cosa che sta creando qualche malumore nella Federazione. Medvedev ha fatto sapere che i missili russi saranno dotati di nuove testate altamente efficienti e ha assicurato che avranno caratteristiche tali da poter superare le difese missilistiche. Il Presidente ha anche“minacciato”di mettere a punto strumentazioni in grado di ostacolare il funzionamento dei sistemi informatici e di controllo delle instal-

lazioni missilistiche occidentali, se necessario. Cosa che non si riferisce ad attacchi con missili armati di testate nucleari, ma alla necessità per l’apparato militare russo di condurre un cyberattacco contro i sistemi difensivi balistici statunitensi. Tuttavia, tenuto conto dei risultati estremamente limitati della Federazione in campo informatico, un contro-attacco dello stesso tipo da parte degli Stati Uniti potrebbe rivelarsi devastante. La Russia ha fatto sapere all’Occidente che, in caso di tensioni prolungate, potrebbe tornare indietro sul fronte del disarmo e del controllo degli armamenti. Secondo Medvedev, la Federa-

zione sarebbe legittimata a ritirarsi dal nuovo trattato Start. Tuttavia, nel momento in cui gli Stati Uniti e i Paesi della Nato hanno una superiorità schiacciante dal punto di vista delle armi convenzionali e di quelle nucleari, il controllo degli armamenti è vantaggioso soprattutto per la Russia. Pertanto, le dichiarazioni di Medvedev non costituiscono una minaccia militare, ma vanno piuttosto inquadrate nella normale dialettica tra leader di grandi Paesi. L’autore, giornalista e analista, attualmente è vicedirettore del giornale online “Yezhednevny Zhurnal”

IL FUTURO PASSA DALLE ESPORTAZIONI RICERCATORE

I

n Russia sono attualmente in funzione dieci impianti nucleari per un totale di 32 reattori, che producono circa 143 twh, cioè circa il 15 per cento del fabbisogno elettrico nazionale. I programmi nucleari russi sono già da anni rivolti non solo al mercato interno, ma guardano con sempre maggiore interesse a una espansione che vada anche al di là dei Paesi storicamente legati a Mosca. Le esportazioni di beni e servizi nucleari costituiscono, infatti, un obiettivo primario sia dal punto di vista politico che economico. A ulteriore riprova di questa tendenza, è di poche settimane fa la notizia che la Russia intende ufficialmente aderire all’Oecd Nuclear Energy Agency. In prospettiva va anche ricordato che si tratta di uno dei leader mon-

diali nella tecnologia dei reattori veloci e nella costruzione di navi a propulsione nucleare. Dal punto di vista impiantistico, la tecnologia di punta è costituita dal Vver-1200, che è la versione più avanzata della serieVver dei modelli Pwr prodotti dall’industria nucleare russa, ora organizzata nel gruppo Rosatom, di proprietà statale. Il Ministero degli Affari esteri è responsabile per la promozione della tecnologia nucleare russa all’estero, anche per mezzo di rappresentanti Rosatom nelle ambasciate. Per ciò che riguarda le attività fuori dai confini nazionali, la Federazione ha sempre avuto un tradizionale mercato nell’Europa Orientale: attualmente sta contribuendo alla costruzione di installazioni nucleari in Ucraina, Bielorussia, India, Cina e Turchia. A questi vanno aggiunti Sud Africa, Namibia, Nigeria, Cile, Marocco, Egitto, Algeria, Vietnam,

Bangladesh, Indonesia, Kazakhstan e Kuwait che stanno discutendo - e in alcuni casi già perfezionando - accordi con la Russia in ambito nucleare. La politica russa per la costruzione di impianti nucleari in Stati che non hanno armi di questo tipo implica un approccio “chiavi in mano”: oltre all’impianto vero e proprio, i contratti prevedono anche la fornitura del combustibile necessario al funzionamento, il ritiro dello stesso una volta scaricatosi, il suo riprocessamento in Russia e la successiva resti-

Carissimi! E’ il miglior biglietto da visita per una rivista seria oggi. Forse un po’ troppo “mieloso”l’incedere dell’articolo, ma

Maria Spinetti

UNO SGUARDO ITALIANO PER RACCONTARE MOSCA

Andrei Kislyakov ANALISTA MILITARE

Tempo di guerre spaziali, forse. E di nuova corsa agli armamenti militari. Dopo la decisione del ministro della Difesa russo, Anatolij Serdjukov, di dotare la Federazione di un corpo speciale che sorvegli i cieli nazionali, si riaccende la disputa con gli Usa che mirano più in alto, allo spazio. Di satelliti e affini e delle conseguenze tratta Andrej Kisljakov, analista militare

Debutta su russiaoggi.it il blog “Mosca vista dal basso di un’italiana” sulle avventure all’ombra del Cremlino di un’immigrata dalla Penisola a caccia di curiosità nella vita quotidiana dei russi, tra le difficoltà della lingua e la durezza del clima, non solo meteorologico. I post, che mettono allo specchio costumi e società dei due Paesi, aspettano il commento dei lettori › www.russiaoggi.it/mosca_vista_dal_ basso_di_un_italiana

Più commenti su www.russiaoggi.it

L’autore è ricercatore nel settore “Impianti Nucleari” presso il Dime/Tec dell’Università di Genova

Antonella Sanseverino

Russia e Italia, non riesco a vedere differenze. La condizione economica delle famiglie si fa sempre più difficile dappertutto. I Frolov vivono a Tomsk, ma potrebbero vivere in una qualsiasi delle città italiane, purtroppo

GUERRE SPAZIALI E CORSA AGLI ARMAMENTI

tuzione al cliente della parte di scorie senza uranio, plutonio, ed eventualmente anche attinidi minori. L’impressione è che la Russia, nonostante Fukushima, continui a ritenere strategico lo sviluppo tecnologico in ambito nucleare, consapevole del fatto che un futuro energetico mondiale realmente“sostenibile”non possa fare a meno di questa tecnologia.

Pietroburgo è troppo bella! Tornerei anche domani a farci un giro, ma stavolta, allora, dall’alto!!! Bell’articolo!

Stefania Gini

Oleg

› www.russiaoggi.it/12986

COSA PENSANO I RUSSI DEL MATRIMONIO? LA TENDENZA EUROPEA DI SPOSARSI TARDI È ARRIVATA ANCHE IN RUSSIA. LE PERSONE SPESSO RISPONDONO CHE LA DURATA DELLE NOZZE È IN CALO NEGLI ULTIMI ANNI

sicuramente più vero di quelli di solito pubblicati sulla stampa in generale. Ottimo lavoro!

TITOLO: LA CLASSE MEDIA NON SOGNA PIÙ MESE D’USCITA: NOVEMBRE PAGINA: SOCIETÀ AUTORE: ANDREI MOLODIH

› www.russiaoggi.it/12943

Sposarsi o non sposarsi Ecco il dilemma dei cittadini

San Pietroburgo dai tetti

Grazie per la verità! Anch’io vivo in Russia e le condizioni di questa famiglia sono ben conosciute da me. L’incertezza per il futuro, che emerge dall’articolo, rispecchia la vita contemporanea in Russia

ANALISTA

Gli hacker russi all’attacco della Rete mondiale e della sicurezza dei nostri dati? Gli ultimi casi di cronaca non fanno che avvalorare lo stereotipo del cybercriminale che nel segreto della sua stanzetta di Mosca attenta ai computer della Terra. La verità secondo Mark Galeotti, analista del The Moscow News e docente presso il Centro Scps per gli Affari Globali della New York University

IL SONDAGGIO

LETTERE

I dolori della classe media

Mark Galeotti

L’unione fa la forza? Se lo chiede il nostro opinionista Stefano Grazioli a proposito del progetto euroasiatico voluto da Vladimir Putin. Un’idea del premier russo che sorge sul modello dell’Ue allo scopo di creare entro il 2015 una comunità economica in cui circolerà una moneta unica. I primi passi avanti verso la realizzazione di questo sogno russo con Bielorussia e Kazakhstan

› www.russiaoggi.it/13003

NIYAZ KARIM

Guglielmo Lomonaco

ANALISTA

LE STRATEGIE CONTRO I CYBER CRIMINI

TITOLO: A PASSO SUI TETTI DI SAN PIETROBURGO MESE D’USCITA: NOVEMBRE PAGINA: VIAGGI AUTORE: PAULINA NARICHKINA

Ma San Pietroburgo non smette davvero di stupirci!!! Quante possibilità ci sono per scoprire ogni volta la sua bellezza? Credo che, dopo averla visitata, possa restare nel cuore di ogni italiano. Complimenti a Dmitri per il coraggio… io non potrei seguirlo, ho le vertigini Gabriella Romani

Che magnifica cosa la possibilità di camminare sui tetti di San Pietroburgo e di ammirare le sue bellezze dall’alto!!! San

Segui i commenti e tutte le discussioni sul nostro sito www.russiaoggi.it

IL PRESENTE INSERTO DI DODICI PAGINE È REALIZZATO E PUBBLICATO DALLA ROSSIYSKAYA GAZETA (RUSSIA), CHE SI ASSUME LA PIENA RESPONSABILITÀ DEI CONTENUTI. INDIRIZZO WEB: WWW.RUSSIAOGGI.IT E-MAIL: EDITORE@RUSSIAOGGI.IT TEL.: +7 (495) 775 3114 FAX: +7 (495) 988 9213 INDIRIZZO POSTALE: 24 ULICA PRAVDY, 4 - 12° PIANO, MOSCA, RUSSIA, 125993. EVGENY ABOV: DIRETTORE ED EDITORE; POLINA KORTINA: CAPOREDATTRICE; NIKITA DULNEV: RESPONSABILE DELLE PAGINE DI ECONOMIA; LUIGI DELL’OLIO: REDATTORE (ITALIA); ANDREI SHIMARSKY: ART DIRECTOR; GAIA RUSSO: CURATORE DI INFOGRAFICHE E ILLUSTRAZIONI; ANDREY ZAICEV: RESPONSABILE DEL DESK FOTOGRAFICO; NICOLAI KOROLEV, DARYA KOZYREVA: PHOTO EDITOR; MILLA DOMOGATSKAYA: DIRETTORE DI PRODUZIONE; ILIYA OVCHARENKO, IRINA PAVLOVA: IMPAGINAZIONE; NICOLA SELLITTI: CORRETTORE DI BOZZE; VSEVOLOD PULYA: RESPONSABILE DEL SITO RBTH.RU; GABRIELLA PERSIANI: REDATTRICE DEL SITO RUSSIAOGGI. IT (ITALIA). EDIZIONE ELETTRONICA A CURA DI: CAMILLA SHIN. TRADUTTRICI: ANNA BISSANTI,

NADIA CICOGNINI, SIBILLA DI PALMA, MIRELLA MERINGOLO, MARZIA PORTA, SYLVIA KLEMEN; GIULIA DE FLORIO, ALICE ROI. EKATERINA SOBOLEVA: RAPPRESENTANTE (ITALIA); FEDOR KLIMKIN: CURATORE DEGLI EVENTI (RUSSIA). LA VERSIONE ELETTRONICA DEL PRESENTE INSERTO È DISPONIBILE SU RUSSIAOGGI.IT. PER USUFRUIRE DI UNO SPAZIO PUBBLICITARIO SULL’INSERTO, CONTATTARE LA RESPONSABILE DELLA PUBBLICITÀ, JULIA GOLIKOVA AL SEGUENTE INDIRIZZO E-MAIL: GOLIKOVA@RG.RU ©COPYRIGHT 2011, SPA ROSSIYSKAYA GAZETA. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. ALEXANDER GORBENKO: DIRETTORE DEL CDA; PAVEL NEGOITSA: DIRETTORE GENERALE; VLADISLAV FRONIN: CAPOREDATTORE CENTRALE. SONO VIETATE LA COPIA, LA DISTRIBUZIONE E LA RIPRODUZIONE DELLA PUBBLICAZIONE O DI UNA PARTE DELLA STESSA SENZA PREVIA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DI ROSSIYSKAYA GAZETA, QUALORA QUESTE NON SIANO DA INTENDERSI AD USO PRIVATO. PER RICHIEDERE L’AUTORIZZAZIONE A RIPRODURRE O COPIARE UN ARTICOLO O UNA FOTO, UTILIZZARE IL SEGUENTE NUMERO DI TELEFONO +7 (495) 775 3114 O IL SEGUENTE INDIRIZZO E-MAIL KORTINA@RG.RU. “RUSSIA OGGI” DECLINA OGNI RESPONSABILITÀ IN MERITO A MANOSCRITTI E FOTO NON COMMISSIONATI

LE LETTERE AL DIRETTORE, GLI ARTICOLI DEI REDATTORI ESTERNI E LE VIGNETTE DEFINITI “COMMENTI” O “PUNTI DI VISTA” O PUBBLICATI NELLA SEZIONE “OPINIONI” VENGONO SELEZIONATI IN MANIERA DA FORNIRE UN VENTAGLIO DI POSIZIONI E NON RISPECCHIANO NECESSARIAMENTE IL PENSIERO DI “RUSSIA OGGI” E DELLA “ROSSIYSKAYA GAZETA”. INVIATE LE VOSTRE LETTERE AL DIRETTORE A EDITORE@RUSSIAOGGI.IT


RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

La storia

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

Clima Pur alle prese con il gelo invernale la vita quotidiana dei moscoviti non arresta la sua corsa

L’evoluzione dei caloriferi

IL GRANDE FREDDO

IL NUMERO

Come far fronte all’emergenza

12 milioni di euro all’anno costa alla capitale il mantenimento delle squadre di spazzaneve

MORITZ GATHMAN RUSSIA OGGI

risolvono il problema diversamente: inserendo un serbatoio extra per l’acqua nella macchina. I russi non soltanto sfidano la neve e il ghiaccio. Ci si divertono pure. Quella del 19 di gennaio è una notte speciale: secondo la fede dei cristiani ortodossi di Russia, il battesimo di Gesù avvenne in quelle ore. Ogni anno alcune migliaia di persone aspettano verso la mezzanotte che i preti benedicano fiumi e laghi per poi buttarsi nell’acqua gelida, con l’obiettivo di temprare i muscoli. I sanitari del servizio di soccorso,

sulla pista di fondo sono tutti uguali: spesso sono i pensionati sui loro sci di legno sovietici a staccare senza sforzo i più giovani con i loro sci in fibra. Di solito si usa portare un thermos pieno di tè fumante, ma anche una fiaschetta con bevande alcoliche a volte può essere uno strumento utile contro il freddo. Gli uomini della Federazione in cerca di riparo dalla frenesia quotidiana si ritrovano sui laghi ghiacciati: con trapani speciali per il ghiaccio cercano una via d’accesso all’acqua. Incappucciati, spesso e volentieri relegati anche in tenda, aspettano nel gelo e nella neve per ore davanti a buchi larghi 20 centimetri, sperando che alla fine un pesce si svegli dall’ibernazione e abbocchi l’esca. Ma attenzione se passate nei paraggi: i pescatori sono decisamente poco loquaci, e questo vale in particolar modo per quelli che attendono invano per ore nel ghiaccio.

KOMMERSANT

L’inverno russo non scherza: nel novembre del 2010, le temperature sono scese nel giro di 24 ore da valori sopra lo zero a -20 gradi. Il 2009 è stato ancora più duro: il termometro ha evidenziato una media di -28 gradi a gennaio, un record negli ultimi 60 anni. A Mosca l’inverno dura quasi quattro mesi. E sono circa 50 i giorni in cui la neve fresca imbianca la città. Ogni notte cadono fino a 40 centimetri: una dura sfida per il servizio invernale cittadino. Quando iniziano le precipitazioni, entrano in azione i mezzi spazzaneve. «Tre o cinque centimetri di neve fresca non rappresentano alcun problema, sono la normalità per noi», dice Piotr Birukov, direttore del reparto economico della città di Mosca che mette a punto il servizio invernale. Solo con precipitazioni più forti e prolungate la situazione diventa più complicata e gli spazzaneve passano senza sosta. Con interventi ogni dieci minuti. Un mezzo sgombera quasi dodici chilometri l’ora con un effetto collaterale meritevole: registra i buchi dell’asfalto e comunica elettronicamente la loro posizione all’ufficio tecnico per la manutenzione delle strade. Gli spazzaneve spingono la neve verso il margine della strada dove i mucchi vengono caricati su camion ribaltabili e portati a uno dei 200 “scongelatori”. Un impianto di questo tipo è in grado di trasformare in acqua fino a 300 tonnellate di materiale al giorno. Il mantenimento delle squadre di spazzaneve costa alla città più di dodici milioni di euro l’anno. L’ inverno costa quindi caro agli automobilisti russi: tutti gli pneumatici sono chiodati e a questo si aggiungono enormi quantità di liquido per i tergicristalli, il cui consumo giornaliero durante i mesi di gelo ammonta a cinque litri, con le taniche che si comprano agli angoli delle strade. Alcuni autisti

intanto, sono pronti per intervenire in caso di emergenza, ma è molto raro che si verifichino dei malanni. Bisogna ovviamente conoscere le regole: immergersi tre volte, asciugarsi strofinando rapidamente il corpo e poi coprirsi bene o visitare la banja, l’altra attività invernale prediletta dai russi. La particolarità della banja (una sorta di sauna locale) consiste nella presenza di temperature comprese tra gli 80 e i 100 gradi e di un’elevata umidità. È vero che la banja viene usata tutto l’anno, ma la visita fatta dopo il bagno nell’acqua ghiacciata provoca brividi speciali. Una sensazione assolutamente da provare, qualora si presentasse l’occasione. Se i bambini in inverno giocano con le slitte e i pattini, gli adulti si incontrano sulla pista di sci di fondo nel bosco. E, mentre nella vita di tutti i giorni i nuovi ricchi - con le loro Maybach superano a velocità doppia i pensionati alla guida delle Lada -

Uno spazzaneve all’opera nella Piazza Rossa

I giganti del Mar Glaciale Artico Con quasi 150 metri di lunghezza e 75mila cavalli di potenza appartengono alla classe delle navi più grandi e più potenti del mondo. E dal 1957 i nove rompighiaccio atomici russi liberano dalla banchisa il passaggio a Nord Est – la via di mare che collega l’Europa con il Giappone - per far transitare da quelle terre le imbarcazioni da trasporto di medie e grandi dimensioni. Da ricordare la Arktika che il 17 agosto 1977 fu la prima nave sovietica a raggiungere il Polo Nord.

I rompighiaccio nucleari sono stati un simbolo della potenza tecnologica sovietica per molti decenni, esaltati dalla propaganda dell’epoca. Oggi questo parco di mezzi sofisticati è utilizzato principalmente per aiutare nella navigazione in acque settentrionali, oltre che per il turismo di alto livello. Il più potente dei rompighiaccio attivi è il “50 Years of Victory”, che ha due reattori nucleari ed è in grado di raggiungere il Polo Nord nell’arco di appena un paio di giorni.

PHOTOXPRESS

In Europa il traffico va in tilt con appena cinque centimetri di neve, mentre in Russia la situazione diventa critica soltanto quando si arriva ai quaranta centimetri.

LORI/LEGION MEDIA

Contenuti multimediali su www.russiaoggi.it

dove la temperatura media nel mese di gennaio si aggira intorno ai 15 gradi sopra lo zero. Per esempio Sochi è situata sulla stessa latitudine di Genova. Nella città di Oymyakon, nello Yakutia, invece lo scorso anno si è arrivati a una temperatura di - 72 gradi

«Faccio un salto nella banja, potresti scaldare nel frattempo la petshka e il samovar?». Una frase come questa era consuetudine nella Russia di 50 anni fa. La banja è la sauna russa, la petshka è un grande forno di pietra che una volta si trovava in ogni isba, vale a dire la tipica casetta russe in legno. Il samovar è un’enorme teiera che rappresenta anche il simbolo dell’ospitalità russa. Con l’urbanizzazione progressiva, però, le tradizioni sono sparite. E l’evoluzione dell’edilizia urbana ha fatto il resto. Nella Russia di oggi gli impianti sono centralizzati. Per migliorare la situazione climatica nelle stanze bisogna aprire le finestre nonostante la morsa del freddo. Le case sono surriscaldate, l’aria secca da riscaldamento è un problema parecchio avvertito. Il modello del “riscaldamento centralizzato” resta però l’unico possibile: per impedire che si gelino le tubature, l’acqua calda viene prima riscaldata nelle centrali per poi essere pompata attraverso elettrodotti direttamente nelle abitazioni delle famiglie.

ALAMY/LEGION MEDIA

La parola “Russia” spesso rimanda, almeno nel pensiero degli occidentali, all’idea del “gelo siberiano”. Indubbiamente nella Federazione si raggiungono temperature molto rigide, ma il clima nel Paese è molto variabile: da polare nell’estremo Nord, fino a subtropicale sulla costa del Mar Nero,

09

Tra utilità e fashion Molti chiedono come ci si veste in Russia d’inverno. Senza il cappello e la sciarpa non si può certo passeggiare ma per il resto è un fiorire di soluzioni. Vareshki: il termine deriva dai vichinghi - il loro nome originale è “vareshki” - perché sono stati loro a introdurli in Russia. La tradizione vedeva le nonne lavorare questi prodotti a maglia per i propri nipotini. Valenki: infeltriti con lana di pecora (nella foto) proteggono anche da temperature di 30 gradi sotto zero. Però non sono impermeabili, per cui si portano insieme a delle soprascarpe. In Russia vengono prodotti ogni anno 4,5 milioni di questi stivali di feltro. Ushanka: questo berretto paraorecchie (orecchie si dice “ushi”) è il simbolo russo per eccellenza. Abbassare i paraorecchie invece è considerato poco maschile. Al giorno d’oggi gli ushanka si trovano in tutte le forme: dal semplice pelo finto fino al modello nobile in zibellino.


10

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Cultura

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

Tendenze Fisarmoniche e chitarre elettriche, metropoli e lande siberiane. Ecco i protagonisti della nuova scena

RED CULT

Se il futuro della musica è l’etno-rock

Tra fughe cosmiche e spazi eterei

VALERIA FRASCHETTI RUSSIA OGGI

Neanche il crollo del muro di Berlino ce l’ha fatta. Le sue macerie hanno seppellito un sistema intero, il Paese più vasto della storia contemporanea, ma non hanno scalfito secoli di tradizione folk. Che, grazie alla vitalità musicale degli oltre 100 gruppi etnici che vivono nell’attuale territorio della Federazione Russa, non solo è sopravvissuta, ma da qualche tempo ha trovato addirittura nuova forza vitale. Certo, non esattamente nelle sue forme originali. Si mescola al rock, sconfinando spesso nell’elettronica, nella techno, nel punk, nel pop. Impiega strumenti improbabili, persino arnesi come pentole e padelle. Lingue come l’armeno e il georgiano, oltre al russo. E, soprattutto, ha un alto tasso di progesterone. Il più alto lo registra senza dubbio la band Iva Nova. Un quintetto di sole ragazze, divertenti, scatenatissime. Che, a motivi slavi, mescolano assoli di fisar-

monica, tubi metallici, chitarra elettrica e le percussioni del washboard. Esploratrici del suono, ma con un orecchio sempre teso verso il passato. Rockers nude e crude, ma in grado di trasportarci all’improvviso a immagini di allegre orchestre che riscaldano villaggi sperduti nella Taiga, o a quelle di bettole caucasiche dove fumo, vodka e musica inebriano tutti assieme. Luoghi dove probabilmente avranno messo piede i Deti Picasso. Armeni di origine, moscoviti d’adozione,“I figli di Picasso” si definiscono esponenti

Si mescolano elettronica e tradizione. E ogni oggetto può diventare uno strumento di “un suono inebriante e incisivo, costruito su solide radici etniche, psichedelia, energia ipnotizzante”. Non solo, dicono anche di loro stessi che sono “i moderni traduttori dell’antico folk cristiano-armeno”. Ethnorock in salsa armena, insomma. Ed, effettivamente, dall’Armenia arrivano alcuni loro strumenti tradizionali, ma anche fiabe e canti antichi. Che la voce

GIORNALISTA

I ALEKSEI KALABIN

La contaminazione del folk nel suono ruvido degli Iva Nova, nell’energia dei Deti Picasso. E nella chitarra di Svetlana Surganova, che seduce il suo pubblico da un decennio.

Vladimir Zavialov

DOMANDE E RISPOSTE

La versione folk degli Iva Nova femminile della band, Gaya Arutyunyan, esotica e sensuale, ha portato sui palchi di mezza Europa. Tanto che persino la rivista Rolling Stone non ha potuto fare a meno di notarli, definendoli“la carta migliore della musica ethno-rock della Russia moderna”. Una fama che li ha portati a essere il gruppo spalla di Depeche Mode e Massive Attack; e che, probabilmente, almeno all’estero, ha scalzato lo scettro della popolarità a un’altra band dall’inconfondibile voce femminile: gli“Surganova i Orkestr”.Eppure, melancolica come una landa siberiana, la musica della chitarrista (e icona del lesbismo) Svetlana Surganova e della sua orchestra in casa continua a sedurre il pubblico da quasi dieci anni. Al tal punto che ogni loro album entra puntualmente nelle top-ten dei migliori dischi del rock russo.

Gioca meglio fuori casa Iva Nova. Nato nel 2002, il quintetto russo tutto al femminile che fonde rock duro, elettronica e folk ha all’attivo tre album, più di 20 tour europei e la partecipazione a 30 festival internazionali. Perché vi esibite più spesso nel Vecchio Continente? Katia (batteria): In Russia è più difficile ritagliarsi uno spazio sulla scena dei locali. Invece in Europa trovi locali ovunque, e buoni. Anche se per “sfondare” bisogna puntare sui festival. Che differenza c’è tra quelli europei e russi? Inna (voce e chitarra): Da noi vige un certo feudalesimo. Pagano gli headliner e a noi riservano solo un grazie. E in Europa capiscono i testi delle vostre canzoni in russo? Katia: Capiscono lo stato d’animo,

questo è l’importante. Nastia (voce e percussioni): A ogni modo cantiamo anche in bulgaro, tartaro, georgiano. Dov’è nata l’idea di suonare musica folk? Katia: Ci è sempre piaciuta, ma noi uniamo motivi slavi a ritmi technodance e punk. Uno stile eclettico. Techno folk? Katia (batteria): Techno folk, etnomeccanica, punk gitano, folk turbo. Non facciamo che collezionare nomi per il nostro stile. (Ride). Quale strumento del gruppo non può mancare? Katia: Nessuno forse. A volte usiamo anche vasi di terracotta, cucchiai, tamburi. Fate mai sogni legati alla musica? Nastia: Solo incubi! Come trovarmi su un palco di dieci metri e il pubblico non riesce a vederci. Katia: O che il concerto sta per iniziare ma non ci sono gli strumenti.

Curiosità Dai reperti romani alle bambole gonfiabili, una visita guidata nella storia del piacere

Il primo museo dell’Eros Tra provocazioni e tabù

LUCIA BELLINELLO RUSSIA OGGI

Niente sesso, siamo sovietici. O così almeno si diceva negli anni Ottanta, sulla scia di una battuta pronunciata durante uno show televisivo. E chissà allora cosa penserebbero oggi Lenin, Stalin o Brezhnev passeggiando per i grattacieli della Nuova Arbat, nel cuore di Mosca. Proprio qui, infatti, sei mesi fa è nato il museo erotico più grande dell’Europa dell’Est. L’unico in tutta la Russia. Ottocento metri quadri sui quali è sorto uno spazio espositivo, un lounge bar e l’immancabile sexy shop. Partita come una provocazione - o per usare le parole stesse del direttore, come «un’isola libera

dove esporre ciò che in Russia è considerato tabù» - l’idea sarebbe in un certo senso figlia di questioni politiche: «Fare politica qui non è facile. Oserei dire che in Russia quasi non esiste perché non c’è opposizione. Così mi sono buttato su altri affari» dice Aleksandr Donskoy, 41 anni (foto), imprenditore che oggi gestisce questo stravagante museo, rigorosamente dipinto di rosso. «In fin dei conti è una forma di provocazione anche questa», spiega Donskoy, vestito di nero nella penombra di un divanetto scarlatto. Dall’ingresso fanno capolino due ragazze, che si avvicinano al nudo a grandezza naturale di fianco alla porta. «Il 66 per cento dei nostri visitatori è composto da giovani di età compresa tra i 19 e i 23 anni. E per la maggior parte si tratta di donne». Le ragazze iniziano il tour. Osservano Lenin e Stalin raffigurati come icone di Andy Warhol in versione osé. Si

soffermano sulle illustrazioni giapponesi del 19esimo secolo, sulle miniature tedesche di inizio Novecento. Più di tremila oggetti esposti, di cui buona parte riproduzioni in legno e terracotta accompagnate da fotografie e ritratti. E a fare da contorno immagini di film francesi degli anni Trenta. Fra i pezzi più antichi si contano reperti dell’Antica Roma risalenti al I-II secolo dopo Cristo. Ma il record spetta al silicone: «Abbiamo le bambole più costose al mondo», afferma indicando tre manichini. Una di queste costa 11mila dollari. «Ma i pezzi più bizzarri sono arrivati da un anziano signore, che da anni nascondeva una collezione di caricature del periodo sovietico. "Tra non molto morirò, mi ha detto, e non voglio che mia moglie trovi questo tesoro". Così ha donato al museo la raccolta di disegni, che sono tra gli esemplari più curiosi che abbiamo mai avuto».

800 i metri quadri sui quali è nato lo spazio espositivo, al quale si aggiungono un bar e un sexy shop

SEGNALAZIONI

3mila

RUSSIAN COSMOS AL CASTELLO DI RIVOLI

i pezzi esposti all’interno del museo: fra i più antichi, le miniature romane del I-II secolo dopo Cristo

17 DICEMBRE - 26 FEBBRAIO 2012 CASTELLO DI RIVOLI TORINO

11mila dollari per le bambole in silicone: i modelli più cari al mondo

Nel 50esimo anniversario del volo spaziale di Juri Gagarin, Russkij Mir e il Castello di Rivoli presentano “Russian Cosmos”, una mostra che ripercorre il sogno dello spazio

IL BALLETTO DELLA SCALA IN TOURNÈE AL BOLSHOJ 15 DICEMBRE - 22 DICEMBRE 2011 TEATRO BOLSHOJ MOSCA

KIRILL LAGUTKO (2)

A Mosca, nei pressi dei grattacieli della Nuova Arbat, ha aperto da qualche mese un complesso in cui a poster, fotografie e disegni millenari si affianca un sexy shop.

I NUMERI

n bilico tra passato e futuro. Tra una tradizione ricca, complessa, fatta di tante radici musicali quante sono le regioni della Federazione. E la voglia di innovare, sperimentare, per raccontare con formule moderne le contraddizioni e la lacerazione della propria società. Tutto tenuto insieme in forme che mescolano stili e generi diversi tra loro. L’avanguardia musicale russa passa per i miscugli, gli accostamenti rischiosi, le decostruzioni stilistiche. E si tinge dei colori del post-rock. Le band russe che hanno abbracciato lo stile di Mogwai, Sigur Ros e Explosion in the Sky sono numerose. Spazi dilatati, trame sonore cinematografiche, esplosioni soniche ripetute e prolungate. Tra i gruppi della Federazione, i Mooncake, sestetto formatosi nel 2006. I clichè del genere ci sono tutti. Lunghe e ascendenti fughe musicali, melodie semplici, struggenti e ripetute quasi all’infinito. L’effetto è garantito: una traduzione in note di ciò che significa vivere nella periferia moscovita, tra il peso della metropoli e le possibilità espressive offerte dall’arte. Da ascoltare il loro album del 2008, “Lagrange Point”. E come nel celebre problema della meccanica classica, i suoni sono come sospesi nello spazio, eterei, quasi senza corpo. Con il violoncello che aggiunge spazi musicali inaspettati anche per i cultori del genere. Come in “Novorossiysk 1968”,quasi un controcanto alla celebre opera di Shostakovich dedicata alla città sul Mar Morto.

“Excelsior” e “Sogno di una notte di mezza estate”: il Balletto della Scala di Milano porta il meglio del suo repertorio sul palco del rinnovato Teatro Bolshoj di Mosca ALTRI EVENTI NELL’AMBITO DELL’ANNO DELLA CULTURA SU

www.russiaoggi.it


RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Cultura

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

Inaugurazione Un centro studi dedicato alla scienza. Ne seguiranno altri a Milano, Napoli, Venezia e Firenze

A Roma l’arte della Federazione L’istituto si occuperà di organizzare corsi di lingua, avvalendosi anche di una biblioteca e una mediateca dotate di avanzati strumenti tecnologici.

Tra i momenti musicali della serata inaugurale il concerto del pianista Markarov

DANIELA CIABATTINI RUSSIA OGGI

porti culturali tra l’Italia e la Russia. Il Centro si occuperà di organizzare corsi di lingua, avvalendosi, tra l’altro, di una moderna biblioteca e mediateca, allestirà mostre, terrà concerti e tavole rotonde alle quali parteciperanno i migliori artisti della Federazione. A lasciare senza fiato gli ospiti dell’inaugurazione è stata la sala dei concerti: un vero gioiello architettonico, affrescato e decorato secondo lo stile tardo cinquecentesco, con ricchi stucchi dorati ed enormi specchi, che ha fatto da cornice al taglio del

ALESSANDRO PENSO (2)

Una festa degna degli zar. Organizzata nel cuore di Roma, a un passo da Campo dei Fiori. Dopo anni di attesa, il 24 novembre scorso è stato inaugurato il Centro russo di Scienza e Cultura, unico in Italia e primo di una serie di istituti che in futuro rappresenteranno la lingua e la cultura della Federazione all’interno della Penisola. Dopo la capitale, infatti, seguiranno Milano, Napoli,Venezia e Firenze, in modo da coprire quasi tutte le città più grandi del nostro Paese. La serata inaugurale è stata memorabile, tra il giro agli spazi all’interno della prestigiosa sede di Palazzo Santacroce, visite guidate alle mostre d’arte e il sottofondo di musica classica. «Abbiamo aspettato a lungo questa giornata», ha dichiarato Farit Mukhametshin, direttore dell’Agenzia Federale Rossotrudnicestvo, facendo gli onori di casa. «Il nostro centro sarà aperto a tutti, cittadini russi e italiani». Qui, infatti, trova dimora, proprio nell’Anno di interscambio, l’intreccio di rap-

nastro. Numerose le autorità intervenute, tra cui il viceministro della Cultura russo, Grigory Ivliev, l’ambasciatore della Russia in Italia, Alexei Meshkov, e i rappresentanti del Comune di Roma. Tanti i momenti musicali, con il pianista Sergei Markarov e i vincitori del concorso Romanziada. E, sotto lo sguardo di Aleksandr Pushkin ritratto dalla pittrice russa Natalia Tzarkova, ha preso il via il tour all’interno di Palazzo Santacroce. Si scopre così che nelle sale regali e antiche batte il cuore del «focolaio della cultura russa», citando Mukhametshin. Ad attirare l’attenzione sono anche una biblioteca e una mediateca fornite di sistemi digitali che consentono di visitare virtualmente le sale che nel Museo Pushkin di Mosca sono dedicate all’arte italiana. Degna di nota è anche la personale della Tzarkova, con l’esposizione del suo“L’Ultima Cena”.Ancora: una mostra dedicata alla “Storia dei centri culturali russi a Roma”e una raccolta di copie dalle collezioni della Galleria Tretjakov e del Museo statale russo di Mosca. E questo è solo l’inizio. L’obiettivo è di estendere progressivamente le attività, in modo da renderlo sempre più un cuore pulsante delle relazioni tra i due Paesi, al centro di Roma.

11

DA DENEZHNIJ PEREULOK 5*

I record di un anno particolare L’aritmetica a servizio della cultura: i numeri svelano più di mille parole il successo dell’Anno della cultura e della lingua italiana in Russia. Sono stati 400 gli eventi organizzati in più di 35 città della Federazione, con 30 musei che hanno prestato opere, 400 tra attori, ballerini e tecnici degli spettacoli e 1.300 musicisti coinvolti nei concerti. Altrettanti sono stati gli strumenti musicali italiani sbarcati in Russia, sommabili ai circa 100 ottoni utilizzati nell’opera di Janis Kounellis, e un numero formidabile di cappotti: 300 nell’installazione dell’Arte Povera e 76 nella mostra sulla storia del soprabito di MaxMara. Almeno 5mila persone hanno partecipato all’organizzazione dell’Anno, più di 200 giornalisti l’hanno seguito passo per passo e quasi 3mila sono stati gli articoli scritti. Infine, i primi giorni della mostra di Caravaggio al Museo Pushkin di Mosca hanno visto file chilometriche di appassionati. Tutti segnali del crescente legame che si sta sviluppando tra i due Paesi. *Denezhnij Pereulok 5 è la sede dell’Ambasciata d’Italia a Mosca

Esperienze Alla scoperta della capitale, ricca di sorprese e possibilità per lo straniero che desidera conoscerla con spirito aperto

L’anima frenetica e monumentale di Mosca La vita nella città raccontata dai nuovi abitanti, tra frenesia quotidiana, limiti e opportunità di una metropoli tra le più grandi al mondo. Le dritte per trascorrere serate in allegria.

LA CITAZIONE

Sara e Valentina STUDENTESSE DI MILANO IN GIRO A MOSCA

KATHRIN ALDENHOFF RUSSIA OGGI

"

– costano quasi un quinto rispetto a quelle vendute in Italia. Un vero invito a fumare». «Mi aspettavo la città rumorosa, monumentale e molto costo-

Le metropolitane passano con una frequenza di 40 secondi nelle ore di punta sa. Ed è esattamente così», dice Michael Gordian. Impiegato all’Istituto storico tedesco di Mosca, Michael non crede che la città colpisca a prima vista

per la sua bellezza, ma che sia esaltante e, in un certo senso, selvaggia. Può capitare di essere quasi travolti da una macchina che si avvicina sul marciapiede. Ma è ugualmente possibile essere invitati da una coppia moscovita a bere un bicchiere di vino in un club per raccontare della vita in Germania. I treni della metropolitana passano ogni 40 secondi nelle ore di punta. «La città è divertente se non ti lasci spaventare, inizi anche tu a spingere per entrare in metro e ti apri a nuove esperienze - dice Gordian -. Lo stesso avviene al supermercato non compri i pro-

dotti occidentali molto cari ma a volte anche il cibo delizioso ed economico della Russia». E la dritta per la movida moscovita è la vodka in caraffa. Così ci si sente subito più russi. Mosca è anche la città degli innumerevoli teatri, dei piccoli club con musica dal vivo; una città europea il cui centro è pieno di chiese colorate che sembrano arrivare dall’Oriente; la città in cui la rete metropolitana scorre senza soste e senza ritardi e dove allo stesso tempo c’è troppo e troppo poco di tutto; dove la vita pulsa e dove quasi tutto è possibile. A patto di essere pronti per accoglierlo.

Un sorriso per superare la diffidenza

CORBIS/FOTO SA

A Mosca non si vive, a Mosca si lavora. I tassisti e i lavoratori provenienti dalle ex Repubbliche sovietiche sono qui per guadagnare. I tedeschi vivono in un distretto a parte, segregati dal mondo esterno. Anche gli stessi moscoviti si chiudono nel guscio delle loro abitazioni. Quando fanno la spesa o una passeggiata, prendono sempre le stesse strade. Chi è di casa a Mosca, usa la città così com’è senza cercare di cambiarla. Marina Shamidova di Belgorod è arrivata cinque anni fa per frequentare l’università. «È faticoso e tutti hanno fretta. Però almeno ho la possibilità di fare la spesa anche alle due di notte. Il ritmo pulsante e la frenesia mi stimolano e adoro la movida moscovita», dice. Ma come studentessa con pochi soldi riesce ad approfittare dell’offerta così varia? «La città è veramente cara», ammette la 22enne. Gli affitti sono alti e un caffè d’asporto costa quanto servito al tavolino sugli Champs Élysées. «Però si guadagna tre volte di più rispetto alla provincia. Prendi Mosca così com’è e l’amerai», ride Marina, mentre si affretta

La cosa incredibile è la fila: code interminabili ovunque. Al supermercato, alle biglietterie, perfino per salire sulle scale mobili della metro. Ma Mosca non stupisce solo per questo. Siamo rimaste di stucco quando abbiamo visto il prezzo delle sigarette – aggiungono –. Costano quasi un quinto rispetto a quelle vendute in Italia”

a salire sulla metropolitana per arrivare in tempo a uno dei suoi tre lavori da studentessa. Anche Sara e Valentina da Milano stanno familiarizzando con la realtà studentesca moscovita: «Vivendo nello studentato ci siamo accorte che gli scarafaggi sono l’animale nazionale di questo Paese – scherzano -. Un’altra cosa incredibile è la fila: code interminabili ovunque. Al supermercato, alle biglietteria, perfino per salire sulle scale mobili della metro!». Ma Mosca non stupisce solo per questo. «Siamo rimaste di stucco quando abbiamo visto il prezzo delle sigarette – aggiungono

Gli stranieri che arrivano a Mosca spesso vengono colpiti dal freddo non solo climatico, ma anche “umano”, ma si tratta solo di apparenze. In estate le temperature possono raggiungere anche i 40 gradi e i moscoviti in realtà non sono così burberi come possono sembrare a prima vista. Chi ha il coraggio di sorridere, riceve quasi sempre un altro sorriso di risposta. Forse non proprio dalla signora in divisa allo sportello della metropolitana, ma sicuramente dalla venditrice ambulante di oggettistica. Basta non perdere la gentilezza e la calma. «Ho preso l’abitudine di essere sempre cordiale. Così,

di solito, le commesse scortesi al supermercato si scongelano», dice Lena Edich, 33enne direttrice di progetto del Forum russotedesco. Mosca è il punto d’incontro tra Est e Ovest. Le sue dimensioni si dimostrano soprattutto nell’architettura: enormi piazze, complessi edilizi pomposi, progetti di grattacieli ambiziosi come la Moscow City. Le strade a sei corsie, per fare un esempio, sono la norma. Così una visita a Monaco o a Milano può dare a un russo l’idea di trovarsi in una piccola città. Insomma, è tutta una questione di punti di vista.


12

RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.IT

Sport

SUPPLEMENTO A PAGAMENTO REALIZZATO DA ‘ROSSIYSKAYA GAZETA’ (RUSSIA) PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

Il sorteggio dei gironi di Euro 2012 si è svolto nel Palazzo delle Arti di Kiev

Calcio Avversari abbordabili nel girone

Europei 2012, urna benevola la Federazione punta a essere la sorpresa Polonia, Grecia e Repubblica Ceca non sono ostacoli insormontabili verso la fase a eliminazione diretta, ma molto dipenderà dallo stato di forma dei russi in estate. NICOLA SELLITTI RUSSIA OGGI

Guus Hiddink è un oracolo in Russia. Santo Graal del calcio cui rivolgersi anche dopo aver lasciato la panchina della Nazionale, condotta in semifinale - persa contro la Spagna - agli Europei in Austria - Svizzera. Il tecnico olandese vede la sua ex creatura come possibile sorpresa agli Europei in Polonia e Ucraina, specie se il sorteggio per i gironi della fase finale di Kiev l’avesse piazzata in un girone morbido. Detto, fatto. Dall’urna ecco Po-

lonia, Grecia, Repubblica Ceca. Un mini torneo dell’Est con probabile cameo degli ellenici, in piena recessione calcistica oltre che economica. Gli avversari si chiamano Smolarek, Ninis e Cech. Astri assai meno luminosi rispetto a Robben, Cristiano Ronaldo o Ribéry. Meno ancora dei fuoriclasse spagnoli finiti nel girone dell’Italia. Dall’Ucraina - anche se giocherà le tre gare in Polonia - in pieno caos politico per l’organizzazione della competizione, tra costi lievitati e accuse di corruzione, riparte il sogno di un podio europeo per la Nazionale russa. Una prova del fuoco per Arshavin, Dzagoev e la nuova generazione di talenti. C’è da confermare la crescita di competitività della Russian Premier League, ora in pausa e che

Contenuti multimediali su www.russiaoggi.it GETTY IMAGES/FOTOBANK

offre ricchi contratti a Drogba e Tevez. C’è da costruire una mentalità vincente per candidarsi a un ruolo da protagonista nel Mondiale casalingo del 2018. Non sarà una trappola la Repubblica Ceca, prima avversaria l’otto giugno nel girone A della competizione continentale. I cechi, presenti nel girone con i russi anche nel 1996, quando furono finalisti contro la Germania, ritrovano una grossa plat e a d o p o av e r s a l t a t o i Mondiali in Sudafrica. Nelle otto gare di qualificazione si sono alternati undici attaccanti nel reparto avanzato. Il punto di forza è Peter Cech, portiere del Chelsea di Abramovich. Rischia invece una simbolica presenza la Polonia, nazione ospitante, di diritto in prima fascia. I polacchi sono al secondo Europeo della loro storia – l’altro nel 2008 – e il Mondiale 2010 l’hanno seguito da casa. Conta poco il glorioso passato, con due terzi posti ai Mondiali 1974 e 1982. Il calciatore più rappresentativo è Euzebiusz Smolarek, attaccante del Polonia Varsavia.

L’ultimo ostacolo verso i quarti di finale per la Russia è la Grecia. Le due Nazionali figuravano nello stesso raggruppamento anche agli Europei 2004 vinti a sorpresa dai greci, che confidano ancora sugli eterni Karagounis, Katsouranis e Charisteas. mentre tra i giovani emerge Sotiris Ninis, ala destra 21enne del Panathinaikos.

I NUMERI

3

partecipazioni della Russia alla fase finale degli Europei. Semifinalista nel 2008, fuori al primo turno nel 2004 e nel 1996

11

ottobre 2011: la Russia si qualifica matematicamente agli Europei 2012 con la doppietta di Dzagoev nel 6-0 all’Andorra

16

le Nazionali ammesse alla competizione. L’Uefa ha deciso che saranno 24 a partire dalla prossima edizione in Francia, nel 2016

L’esordio l’otto giugno contro la Repubblica Ceca

Problemi organizzativi in Polonia e Ucraina

RIA NOVOSTI

Raccomandato da

Accuse di corruzione, costi per la costruzione degli stadi quasi raddoppiati. Se la Russia ride per il sorteggio favorevole, l’Ucraina appare la zona grigia di Euro 2012 organizzato assieme alla Polonia. Tra spese gonfiate e carenze organizzative. Molte delle Nazionali speravano di disputare le gare dei rispettivi gironi nel Paese polacco. A Kiev, sede scelta per la finale del torneo, l’arena è costata 600 milio-

ni di euro, quasi il doppio della spesa in preventivo (330 milioni) dall’organizzazione. Che, a questo punto, dovrà prepararsi a fronteggiare l’afflusso di oltre un milione di spettatori. Gli alberghi a cinque stelle sono appena nove in tutto il Paese, tutti già prenotati dai ricchi sponsor e dall’Uefa. Occorrono circa 6mila posti letto nella capitale ucraina. Da tempo è partita la corsa agli ultimi posti nei campeggi e negli ostelli.

UN ESPERTO

Scopri un nuovo mondo

LEGALE RISPONDE ALLE VOSTRE

La Voce della Russia

DOMANDE

e n o i z iscri

SULLA RUSSIA

Sintonizzatevi ogni giorno su

Scriveteci i vostri dubbi

Abbonatevi gratuitamente alla newsletter settimanale

http://italian.ruvr.ru

russiaoggi.it/esperto

russiaoggi.it/iscrizione

Seguite Russia Oggi su Facebook www.facebook.com/russiaoggi

Per la vostra pubblicità su questo inserto contattate sales@rbth.ru tel. +7 (495) 775 3114


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.