Rum-ore magazine

Page 1


Rum-ore magazine è un giornale ideato da Rete Universitaria Mediterranea, uno spazio di approfondimento su temi che riguardano l’Università degli Studi di Palermo, uno sguardo ad altre realtà universitarie per comprenderne differenze, somiglianze per cercare di migliorare il nostro campus. Ma rumore non è solo questo, è la voce degli studenti, una “ vucciria” di informazioni che va dai diari di Facoltà alla Cultura e l’ambiente passando attraverso interviste, inchieste, satira, sport, progetti di scambio internazionale, oroscopo e una simpatica rubrica di cucina. Rum-ore è quella “vucciria” di persone, colori e caratteri che convivono e si ritrovano all’Università degli Studi di Palermo e che la caratterizzano. Ogni mese insieme all’inchiesta sull’Università e ai vari approfondimenti Rum-ore magazine sarà accompagnato da un video visibile sul canale youtube di Rete Universitaria Mediterranea. Inoltre, è possibile seguirci su Facebook digitando Rete Universitaria Mediterranea oppure sul nostro sito www.reteuniversitariamediterranea.it



Diario di Facoltà

La Facoltà di Economia si presenta come uno dei poli più importan� dell’Università degli Studi di Palermo. Come altre facoltà, a�ualmente si trova so�o i rifle�ori per un’inchiesta riguardante presun� esami “compra�” a cifre modeste e per lauree non proprio legali, manifestando con ques� even� un disagio di cui il nostro sistema di istruzione soffre da molto tempo. Purtroppo la Facoltà di Economia da alcuni anni a questa parte non riesce ad uscire da questo tornado che sta anche investendo molte delle sue “colleghe”, come dimostrano i numerosi disservizi di cui la facoltà soffre e che, nonostante le promesse e gli impegni presi dalle rappresentanze studentesche, ancora restano invaria� da anni, come la sempre maggiore difficoltà nel sostenere gli esami a causa di un calendario troppo frene�co rispe�o al carico di lavoro degli studen� ed al �po di materie dei nostri corsi di laurea. Qualcosa dovrà cambiare inevitabilmente, ma quale sarà la chiave di volta che perme�erà questo mutamento? Eric il Rosso

Essere uno studente di Scienze motorie non è affa�o semplice. La maggior parte delle facoltà dell’ateneo palermitano vanta di un’appropriata sede dove poter dignitosamente seguire le lezioni, sostenere esami e, sopra�u�o, svolgere un’adeguata “vita di facoltà” che invece Scienze motorie sconosce del tu�o. Quando la propria sede, da condividere con un liceo, dispone di semplici aule scolas�che e si trova in un quar�ere diametralmente opposto alla ci�adella universitaria (San Lorenzo) diventa tu�o abbastanza complicato, specialmente per i fuori sede. Sicuramente un aspe�o posi�vo riguarda l’accesso alle stru�ure spor�ve del C.U.S., o�mo per lo svolgimento delle lezione pra�che. Davide Rizzo

La facoltà di medicina e chirurgia di Palermo è una tra le facoltà più s�mata e ambita di tu�a la Sicilia, e non solo …. entrare a farvi parte e davvero un’ardua impresa!! A monte, infa�, a�raverso un durissimo test d’ingresso viene effe�uata una seria selezione. Il test è nazionale ma nella ci�à di Palermo è ancora più difficile riuscire ad entrarci, a causa dell’elevato numero di studen� che ogni anno vi partecipa. Nonostante il lungo e a volte tempestoso“viaggio” la possibilità di lavoro per chi intraprende ques� studi dell’area sanitaria è molto prome�ente, affrancata sopra�u�o dall’a�vo e intenso �rocinio svolto durante il corso di laurea. Clara Aleccia

pag.

2

Diario di Facoltà

All'interno del Diario di Facoltà di questo mese vorrei rendere pubblico un grave problema che affligge il Dipar�mento di Fisica di Via Archirafi 36: i topi. Ul�mamente noi studen� ci siamo resi conto della presenza di tali animale� che sfrecciano velocissimi per i corridoi dei so�erranei, trovando rifugio tra i libri e gli scaffali bui e colmi di riviste dimen�cate. Il problema deriva dalla presenza di porte-finestre troppo spesso dimen�cate aperte, che invogliano gli abitan� del mondo esterno ad entrare in Dipar�mento, non di certo alla ricerca di cultura ma del calore che l'inverno nega loro. Chiediamo si agisca con tempes�vità al fine di evitare un ritorno nella Milano manzoniana del 1630! Emanuele Marino

Si è concluso, con grande successo, il proge�o messo in campo dall’associazione universitaria AGROETHICA, patrocinato dall’Ordine degli Agronomi della Provincia di Palermo in collaborazione con i consigli di interclasse afferen� alla Facoltà e l’associazione R.U.M. “Agronomi on the job”, proge�o accolto e finanziato dall’Ateneo, ha visto l’organizzazione di 8 seminari professionalizzan�, riguardan� la professione dell’agronomo, dalla proge�azione in PSR alla sicurezza in azienda. Ad ogni incontro hanno partecipato circa 120 studen�, a cui verranno accredita� 3 CFU, oltre che numerosi ospi� tra professori dell’ateneo palermitano, liberi professionis�, agronomi, imprenditori e psicologi di fama nazionale. Il proge�o ha così riscosso grande apprezzamento da parte degli adde� ai lavori, degli studen� e della Facoltà tu�a. AGROETHICA e R.U.M. si ritroveranno presto insieme per una nuova esperienza forma�va, già presentata all’Ateneo. Giulio Piva (Vice-Presidente Ass. AGROETHICA)

Ul�me dalla facoltà. - “La guerra dei bagni”Tra lezioni, esami e sessioni di laurea un mistero invade la Facoltà di Scienze Poli�che. Dentro un’aula alquanto trafficata, “l'aula studen�”, le voci si rincorrono e le paure ci perseguitano. “Perché mai - gli studen� si chiedono - non si apre quella porta?”; “perché mai un nuovissimo ed a�rezzato bagno disabili è in disuso da tre mesi?” Perché? Mistero! Mille le ipotesi: c'è chi dice che è colpa del Governo Mon�, chi se la prende coi sindaca�, chi consiglia di aspe�are l'elezione del nuovo sindaco. Sta di fa�o, scherzi a parte, che quest'aula è di fondamentale importanza, specie per il tutorato verso i nostri colleghi con disabilità che sono costre� ad u�lizzare il bagno al piano di sopra con molte difficoltà. Spero, dopo il Consiglio di marzo, di poter sciogliere questo “Mistero”. Nel fra�empo, dilagano panico e paura. Roberto Mancuso


Diario di Facoltà

Il gruppo R.U.M. di ingegneria, oltre agli impegni di rappresentanza, ha puntato ad a�vità che coinvolgessero più da vicino i colleghi: Giorgia Grillo, delegata del Preside per i conta� con le aziende e protagonista nell’organizzazione delle due edizioni del “Recrui�ng Week” a cui hanno partecipato più di 600 studen� di ogni facoltà; Paolo Bartolo�a, insieme alla Prof.ssa Clara Celauro, si occupa della ges�one dei servizi per i diversamente abili, tema di notevole importanza che ha portato alla creazione della campagna “Segnala la barriera”. Chiunque voglia segnalare un barriera archite�onica, un problema o un disservizio può conta�are via mail Paolo (Paolo.bartolo�a@gmail.com) o la Prof.ssa Celauro (clara.celauro@unipa.it). Paolo Bartolo�a

Pres�giosa, situata nel palazzo che fino a qualche anno fa ospitava la sede centrale dell’Università e giudicata una fra le poche facoltà “da salvare” dell’intero ateneo palermitano, in crisi ormai da troppi anni. È pur vero che la Facoltà di Giurisprudenza resta, innegabilmente, una tra quelle che presenta più “pro” che “contro”. Non significa che di “contro” non ce ne siano, a�enzione: l’ingente numero di iscri� che popolano la facoltà, determinando la scelta dei professori di adoperare nei primi anni una “selezione naturale”, dalla quale ogni anno si contano mor� e feri�; docen� che scelgono arbitrariamente le date d’esame, senza curarsi delle esigenze del singolo studente; esami che, per via dei mol� prenota� e di mancate calendarizzazioni, arrivano a durare fino a tarda sera (quando non vengono rinvia� all’indomani dopo una giornata di a�esa!). Che dire, i dife�, eccome se ci sono. Quando però poi ci appres�amo a salire le scale dell’Aula Magna, una lapide ci ricorda un o�mo mo�vo per essere orgogliosi di questa facoltà: su quelle scale, prima di noi, hanno camminato 2 eroi della storia italiana. Si chiamavano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Riccardo Lo Bue

Salve a tu� voi le�ori, qui si parlerà dei la� posi�vi e nega�vi della facoltà di Archite�ura (sicuramente più nega�vi che altro). Iniziamo bene l’ar�colo con un problema segnalato da più studen�. Al 4° piano della facoltà vi è un “dife�o” di costruzione (alla faccia degli archite�!) e quando le piogge si fanno più intense cade acqua dal te�o; la quan�tà è tale che gli studen� hanno inde�o una gara di surf per tu�o il quarto piano. Il problema è oramai evidente, ma nonostante ciò il preside preferisce che qualche studente armato di cazzuola ripari il danno. Prego quindi di stare a�en� durante lo svolgimento delle gare di surf, non vorrei che qualcuno si facesse male! Andrea Vizzì

Le innovazioni tecnologiche hanno mutato la comunicazione…e la facoltà di Le�ere e Filosofia ne rimane all’oscuro!! Imba�ersi nel sito di facoltà non è cosa da poco conto; ci vogliono tanta pazienza e determinazione, ma anche intelligenza, astuzia, logica. Negli ul�mi mesi le lamentele più comuni riguardavano la modifica del piano di studi. Nella “ facoltà delle materie a scelta”, la scelta diviene cosa molto ardua. Procedure burocra�che interminabili spingono tan� ragazzi alla rinuncia delle scelta di materie par�colarmente gradite non presen� nel proprio piano di studi. Novità dell’anno: la modifica si può effe�uare tramite il portale degli studen�! Ma quanto è stato efficiente questo servizio? La risposta si trovava nelle segreterie, anzi nei suoi corridoi: pieni zeppi di studen� “incapaci” di effe�uare la modifica tramite web. Un piccolo esempio di mancata innovazione, per un’affascinante facoltà che spesso vuol rimaner vecchia e lontana da altri mondi, inconsapevole che essi potrebbero renderla ancora più affascinante. Maria Cris�na Ciaravella

Le Scienze della Formazione sono l’insieme di quelle discipline che studiano in modo sistema�co l'educazione e la formazione dell'uomo. Si tra�a quindi dell’approfondimento di materie che traggono principalmente le proprie basi dalla psicologia, dalla sociologia, dalla filosofia e dalla storia dell'educazione. La cara�eris�ca principale di Scienze della formazione sta nell’offrire alla futura matricola un’ampia possibilità di scelta, grazie al numero elevato di corsi di laurea presen�. Il rovescio della medaglia comporta, però, delle conseguenze. Avere una stru�ura così ampia e complessa richiede un apparato burocra�co efficiente ma, purtroppo, la realtà dei fa� non coincide mai con la perfezione e spesso i “temerari” studen� si ritrovano ad affrontare palesi problemi logis�ci, che determinano la loro con�nua migrazione di edificio in edificio ed il costante rinvio delle lezioni. Andrea Trapani

La Facoltà di Farmacia di Palermo è sicuramente una delle migliori sul territorio nazionale per quanto riguarda la dida�ca. Non si può dire lo stesso se consideriamo complessivamente l'organizzazione stru�urale, che sicuramente potrebbe essere migliorata so�o mol� profili. Inoltre, il suo decentramento rispe�o alle altre facoltà di Viale delle Scienze molte volte esclude i futuri Do�ori in Farmacia dalla quo�diana vita universitaria che viene svolta in via Ernesto Basile. A tal proposito, la Facoltà stessa dovrebbe maggiormente impegnarsi a colmare questa distanza a�raverso l'ausilio di una con�nua ed efficace informazione. Un ulteriore disagio degli studen� è nato dallo spostamento della segreteria di Farmacia, da via Archirafi a via Maqueda. Nelle linee generali, l'insegnamento offerto dai docen� è da considerarsi indiscu�bilmente tra i migliori dei vari atenei italiani. Agos�no Ga�uso

pag.

3


Poli�ca e società: inchiesta sulla Decadenza

Poli�ca e società: inchiesta sulla Decadenza

Introduzione alla Decadenza. Il lavoro di ogni giornalista è di riportare i fa�, informare con un linguaggio quanto più chiaro possibile i le�ori, cercando di non esporre in maniera evidente le proprie opinioni in merito. In seguito ad una dilagante disinformazione, che ha portato ad una forma di allarmismo sempre più pressante e ad una imminente mobilitazione studentesca, mi è stato impossibile, in quanto giornalista, tacere. Il problema della Decadenza deve essere portato all’a�enzione degli studen�, affinché si diano gli strumen� necessari a coloro che vorranno interessarsene, per un diba�to costru�vo e di conseguenza, non sfociare in “lo�e senza quar�ere”, tese al logoramento delle capacità razionali proprie dell’essere umano. La Decadenza è un problema che da sempre ha affli�o le università di ogni dove: studen� s�pa� come merce in eccesso nei magazzini delle proprie facoltà, intrappola� fra un esame troppo difficile e un professore troppo pignolo, oppure persi nei meandri delle segreterie, o ancora sommersi da difficoltà personali di qualsivoglia natura, non riescono a trovare la luce alla fine del tunnel chiamato “carriera universitaria”. Nonostante ogni anno, con una puntualità più o meno svizzera, lo studente paghi onerose tasse all’Università degli Studi di Palermo, egli cos�tuisce un costo per l’amministrazione della sudde�a, mentre il suo contributo alla crescita rimane invariato. Fantasmi si aggirano per le facoltà, risalen� agli an�chi ordinamen� anteceden� all’anno accademico ‘98/’99, mentre la stragrande maggioranza degli iscri�, rimane ancorata all’ordinamento 509/99, che basta pronunciarlo nelle sale di palazzo Steri, per suscitare un brivido sulle schiene dei dirigen�! Scherzi a parte cari le�ori, il dramma non è solo sul palcoscenico di un teatro. Più della metà degli studen� impiega il proprio tempo allo studio in altri modi, allontanando il giorno della laurea di anno in anno. Sembrerà assurdo, e forse sono stato anch’io troppo duro con voi, ma il giudizio della severa società, che ci ha definito mammoni, sfiga�, nullafacen� (nascondendo forse un barlume di amara verità, che mi offende, in qualità di universitario fervente), non ha ancora scoraggiato alcune persone nelle sale dei Consigli Accademici, convinte fermamente di poter aiutare i ragazzi a raggiungere la strada per il mondo del lavoro.

Il punto di vista del Re�ore Abbiamo avuto la ventura di nascere in un periodo storico dove la compe��vità esagerata è alla base della crescita economica, dove la parola “crisi” è più concreta che mai. Il magnifico Re�ore Lagalla è dello stesso avviso: “Non nego responsabilità storiche ed a�uali della classe docente. Inoltre i con�nui cambi di direzione negli ordinamen� ministeriali hanno prodo�o situazioni difficilmente governabili. La mol�plicazione delle problema�che che lo studente e il futuro ci�adino deve affrontare è diventata insosteibile e questo scoraggia i ragazzi a completare il proprio percorso di studi. La mancanza di mo�vazioni e l’incertezza di un buon impiego dopo l’università hanno portato a questa situazione cri�ca, in cui lo studente tarda il proprio excursus laureandi. Bas� pensare che sono state chiuse quasi 40000 imprese sul territorio e la disoccupazione è passata dal 10,8% nel 2008, al 20% nel 2011, con un abbassamento degli s�pendi da 1205 euro al mese, a 1080. Come si può pretendere mo�vazione e compe��vità nel mondo del lavoro, in queste condizioni? Inoltre, gli ordinamen� “luna�ci” che abbiamo dovuto sostenere, non aiutano. Quello che s�amo cercando di fare come università, è s�molare gli studen� a�raverso conce� di autoimprenditorialità. La decadenza deve essere a�uata con una strategia risolu�va: corsi di tutorato, miglioramento dei servizi di scambi culturali con l’Europa, facilitazioni nel passaggio a nuovo ordinamento, insegnamento del metodo lavora�vo o�male, l’offerta di �toli compe��vi, la limitazione dei credi� per anno accademico, ada�abili all’esigenza del singolo (un percorso “ritagliato”, se vogliamo chiamarlo così), sono i cardini di questo nuovo modo di pensare e proporre l’università. E’ normale che daremo ascolto ad ogni obiezione al riguardo e le istanze di miglioramento non potrebbero che essere discusse con gli studen�, ma esclusivamente se esse saranno sostenute da una conoscenza puntuale del problema: abbiamo già deliberato che in situazioni cri�che, analizzeremo le condizioni singole o di gruppo. Questo proge�o è una scultura ancora da modellare per rendere il nostro sistema universitario efficiente e a misura di studente”.

Inchiesta sulla DECANDENZA

La situazione a Cagliari

pag.

4

Mol� studen� hanno mosso obiezioni all’approvazione della delibera già passata in senato accademico, adducendo l’esempio dell’Università di Cagliari, ma il re�ore e il professore Ferro evidenziano le differenze sostanziali, convergendo in una risposta coerente con i provvedimen� già presi: “L’automa�smo della Decadenza a Cagliari non teneva conto dei problemi degli studen�, ovvero non erano state prese misure per aiutare il prima possibile la conclusione della loro carriera universitaria, per questa ragione le mo�vazioni dei ragazzi erano fondate” dichiara il re�ore Lagalla. “Anche se il TAR non ha accolto la protesta degli studen� di Cagliari, il Consiglio di Stato non ha potuto che accoglierla, in quanto sostenuta da concrete mo�vazioni giuridiche” conclude il professore Ferro. La studentessa Chiara Conigliaro non è dello stesso avviso: "E' chiaro che uno studente toccato dal problema della Decadenza non tenga conto delle differenze tra le diverse situazioni degli atenei, perché si chiede semplicemente per quale mo�vo debba avere un tra�amento esclusivo rispe�o ad un suo pari di Cagliari. Ovviamente molte persone toccate dal problema si sono completamente disinteressate della loro condizione, mentre altre hanno aderito fondando le proprie conoscenze su voci di corridoio, ma in linea di massima, la protesta mossa è giusta, perché cerca di migliorare il sistema della Decadenza e creare un dialogo con l'amministrazione". In defini�va, il proge�o Decadenza è necessario, ma non deve essere visto come un’arma del sistema per minare il percorso alla laurea della popolazione universitaria, al contrario, come un modo per guidarci e fornire gli strumen� necessari all’inserimento professionale nel mondo del lavoro e ad aprirci gli occhi alle responsabilità richieste da questo futuro incerto, da affrontare il prima possibile.

ar�colo di Ignazio Corren�


Poli�ca e società: inchiesta sulla Decadenza Intervista al professore Vito Ferro, Delegato alla Dida�ca L’Illustre professore Vito Ferro, tecnico integerrimo e preparato sulla ques�one, ha rilasciato un’intervista per maggiori chiarimen� sulla tema�ca della Decadenza. Senza peli sulla lingua, il professore definisce il problema come “un modo per porre lo studente davan� ad una ques�one da risolvere. Alcuni studen� rimanevano iscri� per un tempo lunghissimo, rendendo obsole� alcuni temi tra�a� in materie costantemente in evoluzione (Vedi Diri�o dell’Unione Europea, per fare un esempio)”. Come possiamo dare una parvenza di credibilità al mondo del lavoro esigente che ritroviamo? Fortunatamente il Professore ha la soluzione: “Quest’anno par�ranno altri corsi di recupero, oltre a quelli già consegui�, che non devono considerarsi sos�tu�vi dell’insegnamento, ma specifiche conoscenze approfondite sulla materia in ques�one. Ques� corsi di recupero sono una forma di tutoraggio, in cui si ha un rapporto dire�o con i professori, sono indica� gli argomen� più importan� da studiare e si hanno delle prove in i�nere non sempre presen� in tu�e le materie. Essi consistono nella metà delle ore rispe�o a quelle delle lezioni ordinarie (ovvero 30 ore, invece di 60), ma la modalità d’esame è la stessa”. E per quelli in�mori� dai terribili test d’ingresso, nell’ipotesi in cui non bas�no il doppio degli anni più uno a laurearsi? “Chi decade non deve ripetere il test d’accesso al corso di laurea. Gli studen� iscri� dall’anno accademico 2000-2001 in poi, vanno in sovrannumero perché hanno già fa�o il test d’ingresso”. Gli studen� che ancora in 11 anni non si sono laurea�, se perme�ete la franchezza, cari le�ori, dovrebbero muoversi a conseguire la laurea, senza pretendere troppo dagli aiu� offer� dall’Amministrazione. Da ciò che vedo, nessuno ha intenzione di me�erci “alla porta”, ma credo spe� a noi arrivarci il prima possibile. Darsi dei tempi di scadenza è lecito e corre�o, e se non siamo in grado di farlo autonomamente, forse è il caso di delegare qualcuno che lo faccia per noi. Tu�o il meccanismo sopra descri�o entrerà defini�vamente in vigore dal 2014, non è il caso di fasciarci la testa prima di romperla, ma dovremmo preparare le bende.

In Senato accade... Nelli Scilabra, Senatrice Accademica della Rete Universitaria Mediterranea e unico rappresentante studentesco a non aver votato la delibera, si è espressa in merito al problema non soltanto con parole chiare e decise, ma muovendosi concretamente per gli interessi della colle�vità universitaria: «La prima stesura della delibera presentava molte lacune. Proprio per questo abbiamo chiesto al Senato Accademico di rivederla insieme, affinché fosse meno dannosa per gli studen�: da febbraio a maggio ci siamo impegna� per migliorare la delibera, infa� è grazie a noi studen� che sono sta� is�tui� i corsi di recupero per le materie “scoglio” di ogni facoltà, che sono state garan�te delle semplificazioni e facilitazioni per il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento; abbiamo inoltre chiesto delle garanzie in merito agli studen� passibili di Decadenza dai Corsi di Laurea a numero chiuso. Dobbiamo tenere conto che la Riforma Gelmini, purtroppo, penalizza gli Atenei come il nostro, con un gran numero di fuori corso, quindi era inevitabile che fossero presi dei provvedimen� in merito. Allo stesso tempo però, dobbiamo ricordare che questa problema�ca indubbiamente non dipende dagli studen� e non deve gravare sulle loro spalle».

Cosa ne pensano gli studen� L'università, luogo di crescita culturale e di consolidazione di una coscienza civile, ruota intorno alle esigenze degli studen�, alla formazione di futuri ci�adini e lavoratori competen�. Per questo mo�vo, è lecito e fondamentale ribadire l'appartenenza di essa al motore principale di questo sistema: gli universitari. La studentessa Chiara Conigliaro ha rilasciato il suo punto di vista riguardo al problema, come portavoce del malessere studentesco: "La Decadenza si presenta agli occhi dello studente come una macchina del sistema ingiusta, che lede la libertà di scelta del proprio piano di studi e annulla i termini del contra�o tra università e universitario, pos� all'inizio della sua carriera forma�va. Poniamo l'esempio di Scienze Giuridiche: colleghi che avevano auspicato una laurea triennale per essere poi inseri� nel mondo del lavoro, si vedono pos� di fronte ad una scadenza che li costringe al passaggio alla laurea magistrale, con un aumento di 20 materie, che non sono poche. Inoltre, la Decadenza non �ene conto della varietà dello scenario studentesco: dal ventenne la cui unica occupazione è lo studio, al lavoratore che necessità di una laurea o�enibile nei ritagli di tempo libero per fare carriera nel suo campo, al padre di famiglia sommerso dagli impegni quo�diani. Se l'università avesse chiarito le modalità di laurea all'immatricolazione di queste persone, senza cambiare dall'oggi al domani, o comunque in un brevissimo lasso di tempo, non sarebbe stato leso alcun diri�o". E sui corsi di recupero menziona� dall'amministrazione? "Vi è una scarsa informazione ed una limitata collaborazione da entrambe le par�: alcuni professori non si rendono conto della situazione degli studen� che i trovano davan�, senza dare un sostanziale aiuto alla cri�cità delle condizioni in cui versano. D'altra parte, alcuni studen� non si rendono conto, o non sono informa� sulle modalità, o magari non hanno materialmente la possibilità, per i propri impegni quo�diani, di seguire il percorso ritagliato previsto dalla Decadenza, senza contare che in cer� ambi�, le materie da integrare sono davvero troppe. Si auspica di certo un provvedimento di massa su questa "crisi dei fuori corso", come un unico ordinamento che finalmente equipari la preparazione di tu� gli studen�, ma è necessario anche migliorare il servizio offerto, sensibilizzare la classe docente e spostare la valutazione su una maggiore meritocrazia, in base alle condizioni dello studente". ar�colo di Ignazio Corren�

pag.

5


Poli�ca e società: l’inchiesta

Poli�ca e società: ambiente

Decadenza: uno sguardo all’estero Decaden� e Decadu� Qualcuno ricorderà “Le Décadent ”, nota rivista francese che diffonderà in tu�a Europa quel movimento ar�s�co e le�erario, tra la seconda metà dell'O�ocento e gli inizi del XX secolo, noto con il nome di “Decaden�smo”. Secondo l'interpretazione francese, il termine “décadent” ha due significa�: 1) Nega�vo, scandalo creato dai poe�, dovuto al loro modo di scrivere; 2) Posi�vo, nuovo modo di pensare. Queste poche righe, estrapolate da Wikipedia, all'apparenza tecnicis�che solo per la materia in essere, trovano, invece, delle analogie con la situazione del sistema universitario italiano. Se paragonassimo l'operato dei cosidde� “Poe� malede�” , all'operato dei ministeri chiama� in causa, anche li troveremmo delle analogie. Torniamo al termine “décadent” analizzando i due significa� partendo da quello nega�vo. Sembrerà strano, ma in Germania lo studente non decade, sarà che lì guardano ancora a Federico II di Prussia ed al suo Illuminismo; in altre parole accade semplicemente quanto segue.

Le università tedesche dipendono dai Land, sono completamente autonome e ciascun Land ha il diri�o di seguire un modello proprio di educazione e formazione. La differenza di qualità tra le università tedesche è notevole. Ad esempio, il budget di tu�'e tre le università di Berlino è inferiore al budget di una sola delle università di Monaco. Tra il 2005 ed il 2007, viene promossa la cosidde�a “Inizia�va d'Eccellenza”, un bando che prevede l'assegnazione di finanziamen� per lo sviluppo di centri d'eccellenza per la ricerca e non per l'insegnamento (2 miliardi di euro per un totale di 4 anni). Scopo del proge�o: differenziare centri d'eccellenza per l'insegnamento da centri d'eccellenza per la ricerca. Situazione dello studente: Università gratuita. Lo studente ha diri�o, qualora ne facesse richiesta, ad un sovvenzionamento (sino a 900 euro mensili) per mantenersi gli studi. In questo modo si crea una forma di “dare/avere”, dove lo studente viene messo nella condizione di poter terminare gli studi entro gli anni previs� regolarmente; di conseguenza da parte del Land, o dello Stato, vi è l'interesse di recuperare il corri

spe�vo sovvenzionato con una modalità “semplice”, ossia l'immissione dello studente nel mondo del lavoro. In Germania esiste la dicitura “Fuori-Corso” ma, udite- udite, non decade. Semplicemente non ha più diri�o alle sovvenzioni pubbliche. S� tedeschi l'hanno cosi tanto col Diri�o da rispe�arlo. Passando al significato posi�vo di “décadent” verrebbe voglia di intonare la “Canzone dell'appartenenza” semplicemente perchè anche a quest'Europa apparteniamo. L'uso del termine “Decaduto” crea quasi l'impressione che lo studente sia come un nobile, dove per espropriarlo dei propri averi devi togliergli il �tolo. Se decade lo studente decade un diri�o. “L'appartenenza non è un insieme casuale di persone, non è il consenso a un'apparente aggregazione, l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé”. (Giorgio Gaber, 1997, Canzone dell'appartenenza)

Valerio Lo Jacono

L‘intervista

Come sicuramente tu� saprete la ci�adella universitaria non è mai stata un luogo sicuro, ma con il passare degli anni e con la Crisi che avanza sempre più giovani si “buttano” nel se�ore della delinquenza, ciò comporta che la ci�adella universitaria diventa sempre meno vivibile e più pericolosa sul far della sera. Gli scippi, i fur� e le violenza sono all’ordine del giorno. Bande di criminali, composte da “piccio�” di età inferiore ai 18 anni, che, a seguito di minacce a mano armata, pretenderebbero un corrispe�vo in denaro dagli studen� è ormai una rou�ne. Diversi sono gli studen� e non che hanno raccontato alla redazione di Rumore Magazine episodi di aggressioni all'interno o nelle zone vicine alle stru�ure di viale delle Scienze. A tal proposito abbiamo voluto chiedere il parere di due esponen� del persone docente, non docente del Campus Universitario sul tema sco�ante della SICUREZZA: Renato Lombardo Ricercatoredell’Università di Palermo; Federico Bruno Studente Universitario

1) Cosa si intende per sicurezza? RIC: La lingua inglese aiuta a chiarire il significato del termine "sicurezza", u�lizzato in italiano con molteplici accezioni. Per safety si intende la prevenzione, protezione di persone da even� accidentali (calamità, inciden� sul lavoro, etc…) Per security si intende la protezione di persone e/o cose da terzi che agiscono volontariamente (fur�, scippi, violenze etc…); STUD: La sicurezza totale si ha in assenza di pericoli. In senso assoluto, si tra�a di un concetto difficile da spiegare nella vita reale anche se l'applicazione delle norme di sicurezza rende più difficile il verificarsi di even� pericolosi e di inciden�; 2) Che giudizio darebbe sulla sicurezza all’interno del Campus Universitario RIC: Insufficiente in quanto è difficile garan�rla vista la mancanza di strumen� di controllo adegua� e di personale; STUD: Abbastanza scarso, vista la rapina subita giorno 12.03 alle ore 8:00 di fronte edificio 16. 3) Quali sono i pregi della sicurezza all’interno del Campus Universitario? RIC: Il fa�o che il campus sia recintato e che abbia pochi cancelli di accesso è un vantaggio che però non viene sfru�ato al massimo del potenziale. STUD: Vista l’esperienza avuta non penso ci possano essere pregi, qualora .ve ne siano non ne sono tu�’ora a conoscenza. 4) Quali sono i “problemi” della sicurezza all’interno della Campus Universitario? RIC: I problemi sono molteplici partendo dalla presenza di cani randagi, dalla poca manutenzione e, fondamentalmente, dal poco personale adde�o alla sicurezza e dalla mancanza di registrazione agli accessi. STUD: Accesso libero a chiunque. 5) Come si possono risolvere i problemi della sicurezza all’interno della Campus Universitario? RIC: Accesso degli autoveicoli regolamentato tramite una forma di iden�ficazione e parcheggio chiuso al pubblico, maggior numero di personale e video sorveglianza ad ogni accesso del recinto. STUD: Ad ogni accesso una pa�uglia di sicurezza e aumento della vigilanza che perlustri costantemente il campus. Carlo�a Provenza

pag.

6


Poli�ca e società: l’inchiesta

Poli�ca e società: ambiente

Decadenza: uno sguardo all’estero

Ambiente

Decaden� e Decadu� Qualcuno ricorderà “Le Décadent ”, nota rivista francese che diffonderà in tu�a Europa quel movimento ar�s�co e le�erario, tra la seconda metà dell'O�ocento e gli inizi del XX secolo, noto con il nome di “Decaden�smo”. Secondo l'interpretazione francese, il termine “décadent” ha due significa�: 1) Nega�vo, scandalo creato dai poe�, dovuto al loro modo di scrivere; 2) Posi�vo, nuovo modo di pensare. Queste poche righe, estrapolate da Wikipedia, all'apparenza tecnicis�che solo per la materia in essere, trovano, invece, delle analogie con la situazione del sistema universitario italiano. Se paragonassimo l'operato dei cosidde� “Poe� malede�” , all'operato dei ministeri chiama� in causa, anche li troveremmo delle analogie. Torniamo al termine “décadent” analizzando i due significa� partendo da quello nega�vo. Sembrerà strano, ma in Germania lo studente non decade, sarà che lì guardano ancora a Federico II di Prussia ed al suo Illuminismo; in altre parole accade semplicemente quanto segue.

Gli or� urbani: autoproduzione e socializzazione Le università tedesche dipendono dai Land, sono completamente autonome e ciascun Land ha il diri�o di seguire un modello proprio di educazione e formazione. La differenza di qualità tra le università tedesche è notevole. Ad esempio, il budget di tu�'e tre le università di Berlino è inferiore al budget di una sola delle università di Monaco. Tra il 2005 ed il 2007, viene promossa la cosidde�a “Inizia�va d'Eccellenza”, un bando che prevede l'assegnazione di finanziamen� per lo sviluppo di centri d'eccellenza per la ricerca e non per l'insegnamento (2 miliardi di euro per un totale di 4 anni). Scopo del proge�o: differenziare centri d'eccellenza per l'insegnamento da centri d'eccellenza per la ricerca. Situazione dello studente: Università gratuita. Lo studente ha diri�o, qualora ne facesse richiesta, ad un sovvenzionamento (sino a 900 euro mensili) per mantenersi gli studi. In questo modo si crea una forma di “dare/avere”, dove lo studente viene messo nella condizione di poter terminare gli studi entro gli anni previs� regolarmente; di conseguenza da parte del Land, o dello Stato, vi è l'interesse di recuperare il corri

spe�vo sovvenzionato con una modalità “semplice”, ossia l'immissione dello studente nel mondo del lavoro. In Germania esiste la dicitura “Fuori-Corso” ma, udite- udite, non decade. Semplicemente non ha più diri�o alle sovvenzioni pubbliche. S� tedeschi l'hanno cosi tanto col Diri�o da rispe�arlo. Passando al significato posi�vo di “décadent” verrebbe voglia di intonare la “Canzone dell'appartenenza” semplicemente perchè anche a quest'Europa apparteniamo. L'uso del termine “Decaduto” crea quasi l'impressione che lo studente sia come un nobile, dove per espropriarlo dei propri averi devi togliergli il �tolo. Se decade lo studente decade un diri�o. “L'appartenenza non è un insieme casuale di persone, non è il consenso a un'apparente aggregazione, l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé”. (Giorgio Gaber, 1997, Canzone dell'appartenenza)

Valerio Lo Iacono

L‘intervista

Come sicuramente tu� saprete la ci�adella universitaria non è mai stata un luogo sicuro, ma con il passare degli anni e con la Crisi che avanza sempre più giovani si “buttano” nel se�ore della delinquenza, ciò comporta che la ci�adella universitaria diventa sempre meno vivibile e più pericolosa sul far della sera. Gli scippi, i fur� e le violenza sono all’ordine del giorno. Bande di criminali, composte da “piccio�” di età inferiore ai 18 anni, che, a seguito di minacce a mano armata, pretenderebbero un corrispe�vo in denaro dagli studen� è ormai una rou�ne. Diversi sono gli studen� e non che hanno raccontato alla redazione di Rumore Magazine episodi di aggressioni all'interno o nelle zone vicine alle stru�ure di viale delle Scienze. A tal proposito abbiamo voluto chiedere il parere di due esponen� del persone docente, non docente del Campus Universitario sul tema sco�ante della SICUREZZA: Renato Lombardo Ricercatoredell’Università di Palermo; Federico Bruno Studente Universitario

1) Cosa si intende per sicurezza? RIC: La lingua inglese aiuta a chiarire il significato del termine "sicurezza", u�lizzato in italiano con molteplici accezioni. Per safety si intende la prevenzione, protezione di persone da even� accidentali (calamità, inciden� sul lavoro, etc…) Per security si intende la protezione di persone e/o cose da terzi che agiscono volontariamente (fur�, scippi, violenze etc…); STUD: La sicurezza totale si ha in assenza di pericoli. In senso assoluto, si tra�a di un concetto difficile da spiegare nella vita reale anche se l'applicazione delle norme di sicurezza rende più difficile il verificarsi di even� pericolosi e di inciden�; 2) Che giudizio darebbe sulla sicurezza all’interno del Campus Universitario RIC: Insufficiente in quanto è difficile garan�rla vista la mancanza di strumen� di controllo adegua� e di personale; STUD: Abbastanza scarso, vista la rapina subita giorno 12.03 alle ore 8:00 di fronte edificio 16. 3) Quali sono i pregi della sicurezza all’interno del Campus Universitario? RIC: Il fa�o che il campus sia recintato e che abbia pochi cancelli di accesso è un vantaggio che però non viene sfru�ato al massimo del potenziale. STUD: Vista l’esperienza avuta non penso ci possano essere pregi, qualora .ve ne siano non ne sono tu�’ora a conoscenza. 4) Quali sono i “problemi” della sicurezza all’interno della Campus Universitario? RIC: I problemi sono molteplici partendo dalla presenza di cani randagi, dalla poca manutenzione e, fondamentalmente, dal poco personale adde�o alla sicurezza e dalla mancanza di registrazione agli accessi. STUD: Accesso libero a chiunque. 5) Come si possono risolvere i problemi della sicurezza all’interno della Campus Universitario? RIC: Accesso degli autoveicoli regolamentato tramite una forma di iden�ficazione e parcheggio chiuso al pubblico, maggior numero di personale e video sorveglianza ad ogni accesso del recinto. STUD: Ad ogni accesso una pa�uglia di sicurezza e aumento della vigilanza che perlustri costantemente il campus.

Nelle metropoli moderne esistono piccole ma numerose e importan�ssime realtà: gli or� urbani. Queste esperienze cos�tuiscono dei polmoni verdi per le ci�à industrializzate, educano a pra�che ambientali sostenibili ed offrono un’alterna�va alle categorie sociali emarginate dalla società odierna. La jungla di cemento della ci�à occidentale del nuovo millennio offre infini� scorci urbani, la maggior parte dei quali cos�tuisce esempi decisamente nega�vi dal punto di vista di chi si ba�e per il recupero della forma originaria del rapporto tra uomo e natura che in queste realtà moderne si è oramai dissolto. Tu�avia, fra grandi autostrade a doppie corsie, giganteschi centri commerciali ed uffici popola� da fre�olosi impiega� si possono trovare scorci di vita che, pur nella loro apparente semplicità, cos�tuiscono uno spiraglio di sopravvivenza non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello comunitario, sociale, e – perché no?anche economico. S�amo parlando degli or� urbani. Si potrebbe pensare a questo �po di stru�ure come il rifugio del pensionato, del vecchietto, ma dietro a questo microcosmo urbano c’è molto di più: medici, dirigen� d’azienda, casalinghe, ecc.. In primo luogo è del tu�o assente la ricerca del profi�o e dell’o�mizzazione della produzione, conce� inconciliabili con un approccio sincero ai cicli di produzione naturali. La cura dell’orto avviene a�raverso metodi tradizionali, fru�o dell’an�ca sapienza contadina, risponden� ad un’esigenza di semplice sostentamento e autoproduzione e permea� da un profondo amore e senso di gra�tudine nei confron� della terra. Ma i risvol� posi�vi in termini ambientali non si fermano al rifiuto della pra�ca intensiva e alla col�vazione di prodo� sani; gli or� urbani cos�tuiscono un fondamentale polmone verde per le ci�à e contribuiscono spesso al recupero di aree degradate, sporche e abbandonate della ci�à.

A New York esiste dal 1978 Green Thumb, un’associazione patrocinata dal Dipar�mento dei Parchi che, forte di 600 membri e un mercato di 20.000 persone, ha l’obie�vo di risanare zone degradate riconvertendole in or� urbani, i quali forniscono prodo� ortofru�coli per merca�ni biologici comunitari; oltre a questo, l’esperienza di Green Thumb (le�eralmente Pollice Verde) fornisce spazi sociali per gli anziani, organizza feste per le comunità di quar�ere ed elabora proge� di studio a conta�o con la natura per bambini e ragazzi. Insomma, gli or� rappresentano un tenta�vo da parte della natura di riappropriarsi dei suoi spazi in ambito urbano, degli spot grazie ai quali essa ci aiuta a sopravvivere anche in quei luoghi da cui l’abbiamo completamente estro mezza. Un ulteriore valore degli or� urbani è quindi quello di cos�tuire un punto di incontro per la comunità, un impegno fru�uoso per gli anziani che, piu�osto che richiudersi in casa a fissare la TV (non per niente il declino delle esperienze or�ve in Italia comincia dagli anni ‘60 in corrispondenza del boom della televisione), escono nei giardini e nei cor�li, parlano fra loro, si confrontano sui prodo� che col�vano, regalano al vicino il pomodoro più succoso del loro orto, me�ono la loro fru�a a disposizione dei ragazzi del quar�ere per educarli a preferire prodo� naturali alle merendine confezionate piene di conservan� e coloran�. La comunità che col�va gli or� cos�tuisce quasi un rallentatore, un tenta�vo di riequilibrare i ritmi frene�ci impos� dalla società moderna. In Italia mol� comuni, da una ven�na d’anni a questa parte, stanno riconoscendo il valore di queste esperienze, creando strutture apposite e indicendo bandi e concorsi

per l’assegnazione e la ges�one degli or� ci�adini. A Torino, Treviso, Bergamo, Milano, Bologna, Catania, ma anche in comuni più piccoli come Castenaso, Vedano al Lambro, Orbassano, Savona, si stanno mol�plicando le inizia�ve ed i programmi vol� a favorire la diffusione di questa pra�ca. Ognuno dà un par�colare rilievo a un aspe�o par�colare: il comune di Buccinasco, per esempio, insiste par�colarmente sul valore in termini di socializzazione e risoluzione ai problemi di emarginazione di par�colari categorie (anziani, invalidi, vedovi e vedove); a Milano si inseriscono gli or� nel proge�o di un grande polmone verde, dotato di un percorso ciclabile e un’area boschiva. Il quadro complessivo appare quindi più che mai incoraggiante: un po’ tu� stanno cominciando ad accorgersi del piccolo miracolo degli or� ci�adini, in grado di concentrare in 50 metri quadri opportunità di decrescita, sostenibilità ambientale, occasione di socializzazione e recupero dei valori comunitari. fonte: www.terranauta.it Emanuele Emmanuele Giuseppe Salerno

Foto di Green Thumb

Carlo�a Provenza

pag.

6

pag.

7


Poli�ca e società: nei dintorni

Cultura

…A me l’onere e l’onore d’inaugurare questa rubrica dedicata alle “best prac�ces” poste in essere nelle varie realtà locali. Nell’espletamento delle funzioni di consigliere comunale e, da pochi mesi, di Presidente del Consiglio comunale di Campofelice di Roccella tra le tante inizia�ve promosse sono due quelle di cui vado par�colarmente fiero. La prima s’inserisce nell’ambito delle misure di contrasto all’evasione e all’ elusione fiscale. A tal uopo abbiamo promosso l’inserimento di un ar�colo, in seno allo Statuto comunale, che ancora il rilascio di qualsivoglia provvedimento amministra�vo concessorio od autorizzatorio alla regolarizzazione di eventuali situazioni debitorie nei confron� dell’ente comunale. Ciò significa che il rilascio di una concessione edilizia ovvero di un permesso per piccoli intra�enimen� musicali o di qualsiasi altra natura, è condizionato alla preven�va corresponsione da parte del proponente dei propri debi� tributari nei confron� del Comune. Con la logica del do ut des pensiamo di poter fidelizzare e responsabilizzare il ci�adino ad o�emperare ai propri doveri di contribuente contestualmente alla rivendicazione dei suoi diri� di mero portatore d’interessi. Riteniamo altresì che lo strumento di pressione di cui sopra è efficacemente esercitabile sopra�u�o con i grandi evasori che generalmente coincidono con i portatori d’interessi più consisten� sul territorio. Questa scelta poli�ca risponde non già ad un’ideologica visione del problema ma, piu�osto, ad una ges�one oculata delle risorse pubbliche in un periodo in cui le casse degli en� locali sono vuote e svuotate da con�nui tagli ai trasferimen� da parte dello Stato e della Regione. La seconda inizia�va riguarda due tema�che molto sen�te dall’opinione pubblica: i cos� della poli�ca e la stru�urale carenza di risorse per il sostegno agli studen� universitari. Nella convinzione che la poli�ca sia principalmente una passione e non un’a�vità essenzialmente remunera�va, ho ritenuto opportuno ridurre la mia indennità di carica di 100 euro mensili a decorrere dal primo gennaio 2012 e per tu�a la durata del mandato. Per qualcuno cento euro possono sembrare pochi ma se si sommano mese per mese si raggiunge la cifra di 1200 all’anno, una somma considerevole. Tale somma a cui ho rinunciato verrà u�lizzata annualmente per finanziare borse di studio nei confron� di studen� universitari, tenendo conto esclusivamente del merito di ciascuno dei vincitori e anche della situazione economica familiare degli stessi. Un piccolo aiuto che può servire a gra�ficare l’impegno profuso nello studio da ragazze e ragazzi che, malgrado le mor�ficazioni che ricevono da un sistema incapace di dare loro input e s�moli, perseverano nel loro obie�vo: la laurea!!! L’is�tuenda borsa di studio è in�tolata ad un sindacalista e vice-sindaco locale (Pietro Testaiu�, prematuramente scomparso quasi due anni fa) che nella sua a�vità poli�ca e sindacale si era speso molto per i giovani di Campofelice di Roccella. Alla mia dichiarazione personale si è unita quella, unanime, di tu� i consiglieri di maggioranza che hanno rinunciato al loro ge�one di presenza. Anche il gruppo di minoranza ha dichiarato di des�nare i propri emolumen� per altri scopi benefici. La parsimonia e la sobrietà che hanno informato questa scelta ritengo che siano un buon punto di partenza per far recuperare credito e fiducia in quella poli�ca che acquisisce autorevolezza per il tramite di una sola via, l’ESEMPIO. Emanuele Sceusi

pag.

8


Cultura Musica Ciao a tu�! Questa rubrica è stata creata per condividere con voi i talen� e le passioni dei ragazzi della nostra ci�à e dei dintorni. Giovani intraprenden�, dispos� a tu�o per riuscire ad abba�ere le barriere dell’underground ed accaparrarsi note di riguardo in quello che potrebbe essere definito come il palcoscenico più ambito tra quelli ar�s�ci: la musica. Incontreremo le band di giovani locali, parleremo delle loro carriere con i protagonis� delle scene, analizzeremo i loro percorsi e recensiremo in breve i loro lavori. Per iniziare al meglio, questo mese vi propongo una sonorità che accontenterà sia le giovani men� sempre in cerca di nuovi suoni ele�ronici che i più “nostalgici” dei suoni semplici. Stay Swing! In due parole, l’essenza del proge�o Swingrowers. Uno s�le irriverente che me�e insieme generazioni diverse e mischia la freschezza dei suoni dance con le calde influenze dei vinili swing degli anni ’20 e ’30.

Roberto Costa a.k.a. "Pisk" (uno tra i più a�vi producer palermitani di musica elettronica già all’a�vo con il proge�o Pisk&Moe) e Loredana Grimaudo (cantante nota per l’impegno con il proge�o mul�culturale dell’Orchestra Popolare Rosa Park) fondono perfe�amente i preceden� trascorsi musicali, che diventano “fer�lizzante” indispensabile per i nuovi “col�vatori di ritmo”. L’e�mologia del nome Swingrowers (col�vatori di ritmo, appunto) è da ricercare nelle loro radici siciliane e nell’iden�tà di un popolo che sente “sua” l’origine contadina, mixate ad hoc con la loro passione per la musica. L’idea di un sound electro swing giunge immediatamente con la scoperta di nuove sonorità, come quelle dei francesi Caravan Palace, gruppo pioniere del genere e da qui la coraggiosa inizia�va degli Swingrowers di lanciarsi su un “terreno” ancora arido come quello italiano. È l’incontro con il manager Giulio Castronovo che segna la svolta verso l’inaspe�ato. In pochi mesi i due ar�s� si trovano a fare il giro dell’Europa, passando per club impor-

tan� come il Book Club e l'Hootananny di Londra. La sorpresa più grande arriva all’inizio del nuovo anno con la vi�oria del contest “Electro Swing People Favorite 2011” nella categoria “Best Hope 2012”, che li vede affermarsi con soddisfazione nella classifica dell’Electro Swing mondiale. “Senza Ciatu” è forse il pezzo più rappresenta�vo del duo, che unisce una sonorità jazz al più rappresenta�vo diale�o siciliano sfoderato dalla cantante Grimaudo, per un sound tu�o da ascoltare. Il loro primo album prodo�o dalla Freshly Squeezed Music è uscito a Marzo 2012. Alessio Migliazzo

Teatro Un teatro pieno di giovani: il Massimo si apre agli studen� universitari Gli Ambasciatori del Teatro Massimo sono studen� delle Facoltà di Le�ere e di Scienze delle Formazione che stanno avendo la possibilità di seguire uno stage forma�vo non retribuito all'interno del Teatro. Il loro compito è quello di rappresentare il teatro nella sua quo�dianità e far scoprire e appassionare i loro coetanei al mondo dell'opera lirica. Qualche mese fa il Sovrintendente del Massimo, prof. Antonio Cognata, ha espresso il desiderio di vedere il Teatro pieno di nostri coetanei e così ci ha dato la possibilità di me�ere in pra�ca quello che abbiamo imparato nello stage, “regalandoci” l'anteprima dell'opera inaugurale 2012: il pubblico sarebbe dovuto essere di soli universitari. L'impresa si presentava ardua ma il risultato è stato ben oltre le nostre aspe�a�ve! Abbiamo messo in gioco tu�e le nostre conoscenze per invitarle ad una inedita serata in Teatro con un biglie�o dal prezzo simbolico di 10 euro. Noi Ambasciatori, con l'aiuto dell'ufficio marke�ng e dell'ufficio stampa, siamo così riusci� a coinvolgere più di 1000 studen� per assistere all'anteprima dell'opera “La dannazione di Faust” di Berlioz. L'alles�mento, curato dal famosissimo regista Terry Gilliam (Leone d'Argento a Venezia nel 1992) è mul�mediale, sugges�vo; mescola la realtà scenica con video e film.

Per Gilliam la dramma�ca storia di Faust è pos�cipata nella Germania tra la fine dell'O�ocento e la Seconda Guerra Mondiale. Vedere il Teatro brulicante di nostri coetanei è stata un'emozione for�ssima per noi Ambasciatori, sedu� nel Palco Reale insieme al Sovrintendente. Alla fine dell'opera, la serata è proseguita con un aperi�vo offerto da Natale Giunta e con una serie di a�vità nelle sale del Teatro: le truccatrici di Sephora hanno disegnato fiammelle colorate sui visi delle ragazze in Sala ONU; gli studen� del Liceo Ar�s�co Catalano hanno realizzato un'estemporanea di scultura e pi�ura nella Sala degli Stemmi; sono sta� messi a disposizione abi� di scena ed una sagoma con cui fare delle fotografie in Sala Pompeiana. Nei giorni preceden� all'evento noi Ambasciatori abbiamo anche studiato alcuni balli (minue�o, polka e valzer); così, verso le 22.30, siamo anda� tu� nel foyer e con Luciano Cannito abbiamo ballato e coinvolto gli altri ospi� che inizialmente ci guardavano soltanto. I nostri amici sono rimas� entusias� e non vedono l'ora di partecipare ad un'altra inizia�va del genere. Prima di questa serata ci siamo fa� conoscere in ci�à in altri modi: abbiamo girato uno spot giocando sulla leggenda del fantasma della suora che infesta il Teatro; per

Halloween ci siamo trucca� da zombies e con abi� se�ecenteschi abbiamo animato il foyer e la scalinata con tableaux vivant per poi “lanciarci” nella celebre coreografia di Thriller. Infine abbiamo girato un altro spot di auguri per le Fes�vità natalizie ispirato allo Schiaccianoci, che doveva debu�are in quel periodo. Il teatro d'opera è considerato da mol�, a torto, una forma d'arte obsoleta; in realtà può comunicarci qualcosa ancora oggi, come ha dimostrato la le�ura della storia di Faust proposta da Gilliam. Questo stage è un'esperienza che ci lascerà il segno perché il teatro non è solo marke�ng e spe�acolo: dietro ci sono tante persone con compi� diversi che ci stanno accogliendo, accompagnando e assistendo con entusiasmo per farci scoprire i segre� del loro lavoro. Forse passerà del tempo prima di un'altra anteprima per i giovani, ci auguriamo però di aver avvicinato altri ragazzi come noi a questo mondo magico da cui, magari, non si staccheranno più. Conny Catalano

pag.

9


Cultura Appuntamen� a teatro Programmazione Teatro Massimo – Mese di Giugno Il 12 giugno l'estate inonderà il palcoscenico del Teatro Massimo. Il cartellone propone infa� L'elisir d'amore di Donize� in un originalissimo alles�mento proveniente da Valencia e firmato dal regista italiano più richiesto dai teatri di tu�o il mondo, Damiano Michieletto. Sarà uno spe�acolo non convenzionale e molto giovane, premiato dalla cri�ca internazionale. Il regista veneto infa� ambienta il capolavoro di Donize� in uno stabilimento in riva al mare invece che in una anonimo villaggio di campagna senza alterarne gli ingredien� dramma�ci: di giorno fra sdraio, ombrelloni, bibite e gela�; al calar del sole, la spiaggia diventa una pista da ballo, fra scivoli gonfiabili e schiuma, gremita di giovani d'oggi con tablet e I-pod.

La ricca e capricciosa Adina avrà in alternanza le voci di due giovani soprani palermitani, la più famosa Desirèe Rancatore e l'astro nascente Jessica Nuccio. Con loro canteranno Celso Abelo, Mario Cassi e Paolo Borogna nei ruoli di Nemorino, Belcore e Dulcamara. La direzione d'orchestra è affidata alla bacche�a di Paolo Arrivabeni. La programmazione all'aperto del mese di luglio sarà comunicata nelle prossime se�mane; invece la Stagione al Teatro Massimo riprenderà nel mese di se�embre con la pucciniana Madama Bu�erfly.

Calendario

Martedì 12 giugno ore 20.30 Turno Prime Mercoledì 13 giugno ore 18.30 Turno S1 Venerdì 15 giugno ore 18.30 Turno B Sabato 16 giugno ore 20.30 Turno F Domenica 17 giugno ore 17.30 Turno D Martedì 19 giugno ore 18.30 Turno C

Conny Catalano

Arte L'arte è donna

ARTEDONNA. Cento anni d’arte femminile in Sicilia 1850 – 1950

Pina Calì, Donne (1930 circa)

A par�re dal 25 Febbraio fino al 25 Aprile 2012 presso il Reale Albergo delle Povere verrà alles�ta la prima mostra dedicata interamente al lavoro ar�s�co delle donne siciliane. L'evento è curato dalla studiosa Anna Maria Ruta ed inserito nel cartellone del Circuito del Mito promosso dall’assessorato al Turismo, Sport e Spe�acolo. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Assessorato regionale ai Beni culturali

pag.

10

nello splendido palazzo Se�ecentesco di Corso Calatafimi, espone circa 150 dipin� di 33 ar�ste ripercorrendo un secolo, dal 1850 al 1950, ricco di mutamen� storici. Le protagoniste sono loro: le donne. Ar�ste note e meno note, siciliane di nascita come Carla Accardi e Pina Calì, o di passaggio, arrivate in Sicilia per amore o al seguito dei mari�, come Elisa Maria Boglino, Ida Nasini Campanella, la giapponese O'Tama Kiyohara, Adelaide Atramblè e Herta Schaeffer Amorelli. L' intento è quello di ricostruire il profilo delle signore dell'arte siciliana e collocarle all'interno di un contesto storico-culturale regionale, che le vede comunque partecipi di un percorso di innovazione ar�s�ca in un secolo tanto travagliato. L'a�enzione che si riserva alle “nostre” donne colma i vuo�, finora esisten�, di una cri�ca sempre res�a a parlare di arte femminile. Un viaggio generazionale di “Cento anni

d’arte femminile in Sicilia” che mira a rivalutare ognuna delle 33 ar�ste in mostra, tra storie, culture e tecniche s�lis�che diverse. La mostra infa� è concepita come una serie di piccole esposizioni personali, ognuna dedicata ad una singola pi�rice, perché a�raverso i singoli dipin� si possa comprendere l'iden�tà ar�s�ca ed umana di ciascuna. Un'importante manifestazione dedicata ad un pezzo di storia dell'arte e della cultura regionale e italiana, nel segno del femminile ma più in generale nel segno della riscoperta di personalità for� che meritano di essere ogge�o di approfondimento e conoscenza. La mostra è aperta al pubblico da martedì a sabato 9 - 13 / 15 - 19, la domenica e i giorni fes�vi 9 – 13. Priscilla Grisafi


Cultura: Cinema e Even� Cinema La casa è dove voglio essere....mi sa che ci sono già!

This must be the place è il nome dell'ul�mo film del regista italiano Paolo Sorren�no, interpretato da Sean Penn e vincitore di ben 6 David di Donatello. Il Titolo del film è ripreso da un'omonima canzone dei Talking heads che è un po' l'anima del film stesso. This must be the place è la sintesi di un viaggio fisico e morale in cui il protagonista riscopre se stesso e come in un romanzo di formazione diventa “adulto” tra mille avversità. Il protagonista è Edward/Cheyenne (Seann Penn) rocker quasi dimen�cato che vive ancora della fortuna economica della sua passata celebrità, è un uomo maschera che con�nua a mascherarsi a�raverso il trucco e l'acconciatura come se avesse bisogno di rimanere ancorato ad un passato di gloria che non gli appar�ene più. Al suo fianco un bagaglio di problemi irrisol� (tra cui il suo rapporto con la figura paterna), rappresenta� nel film a�raverso un carrello della spesa o il trolley da viaggio. Sean Penn è meraviglioso nell'interpretazione del protagonista, con le sue frustrazioni, i suoi �c, i suoi modi di dire che fanno da contorno ad una vicenda psicologica par�colare. Una figura che è il film e a cui � affezioni dopo due minu�. Voto 8 a Sorren�no!!! Priscilla Grisafi

Even� Film in uscita giugno-luglio 2012

pag.

10

Marylin un film di Simon Cur�s che ripercorre la travolgente vita di diva di Marylin Monroe. Genere:Biografico. Produzione Gran Bretagna. Da venerdì 1 giugno.

Marley Un documentario sul re del reggae. Un film di Kevin Macdonald. Genere: Documentario. Produzione: USA. Da martedì 26 giugno.

Viaggio in paradiso Un uomo, in prigione insieme a traffican� di droga, imparerà a sopravvivere grazie all'aiuto di un bambino di nove anni. Un film di Adrian Grunberg. Genere:Azione. Produzione USA. Da venerdì 1 giugno.

C'era una volta in Anatolia Indagine su un gruppo di commissari al di sopra di ogni sospetto. Un film di Nuri Bilge Ceylan. Genere: Dramma�co. Produzione Turchia. Da venerdì 15 giugno.

pag.

11


Cultura: Even�

7 Days in Havana Se�e regis� per se�e sguardi differen� e d'autore alla scoperta dell'Havana nel 2011. Un film di Benicio Del Toro, Pablo Trapero, Laurent Cantet, Elia Suleiman, Juan Carlos Tabi´o, Gaspar Noe´e Julio Medem . Genere: Dramma�co. Produzione Francia Spagna Da venerdi 8 giugno. L'amore dura tre anni Ada�amento cinematografico del romanzo L'amour dure trois ans di Frédéric Beigbeder Un film di Frédéric Beigbeder . Genere: Commedia. Produzione Francia. Da venerdì 29 giugno. Marina Abramovic - The Ar�st Is Present Seducente, senza paura, oltraggiosa, Marina Abramovic ha stravolto il significato della parola arte in quasi 40 anni di a�vità. Un film di Ma�hew Akers. Genere: Documentario. Produzione USA. Da lunedì 2 luglio. Womb Una potente storia d'amore incentrata sul controverso tema della clonazione Un film di Benedek Fliegauf . Genere: Dramma�co. Produzione Francia. Da venerdì 6 luglio. Bed Time Un thriller psicologico carico di enfasi. Un film di Jaume Balagueró . Genere: Thriller. Produzione Spagna. Da mercoledì 18 luglio.

Cultura: Even�

Arte dal 11/05/2012 al 07/06/2012 Mostra “SUBLIME PESO DELLA LEGGEREZZA ” La mostra è gratuita e visitabile ogni giorno, dal martedì al sabato (lunedì giorno di chiusura) dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30 presso Palazzo Sant'Elia, Palermo. dal 17/05/2012 al 16/06/2012 Mostra “GENESI DI SCULTURE IMPOSSIBILI” di Filippo Panseca. La mostra è gratuita e visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 18.00 presso RizzutoArte, Via Monte Cuccio 30, Palermo. dal 18/05/2012 al 20/06/2012 Mostra “NIENTE IN PARTICOLARE” Personale fotografica di Giovanna Marascia Una collezione di immagini in bianco e nero a�raverso cui l'ar�sta res�tuisce uno spessore da protagonista a quelle “cose qualunque” che nelle nostre esistenze acce�ano, dimesse, la parte del figurante. Visitabile tu� i giorni dalle ore 10.00 alle 13.30 e dalle ore 16.30 alle 20.00 (lunedì ma�na chiuso), ingresso libero, Spazio Deep, Palermo. dal 25/05/2012 al 24/06/2012 Mostra “ZORA” dello scultore Domenico Zora. Visitabile dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.30; domenica e fes�vi dalle 9.30 alle 13.00. Palazzo Sant'Elia, Ingresso Libero.

(fonte www.mymovies.it)

Concer� 25-07-2012 Ben Harper - Teatro An�co Taormina 13-07-2012 S�ng – Teatro An�co Taormina 21-07-2012 Ligabue - Teatro An�co Taormina 9-08-2012/12-08/2012 YPSIGROCK Castelbuono (Pa)

dal 10/05/2012 al 08/07/2012 Mostra “IL MITO CONTEMPORANEO: SCULTURA E PITTURA NEI LUOGHI DEL MITO” Visitare la Sicilia a�raverso la contemporaneità delle ar� figura�ve di Giò Pomodoro e Jiménez Deredia, Gian Marco Montesano e Pino Pinelli. Visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00 (domenica e fes�vi chiusi). Ingresso libero, Teatro Politeama Garibaldi- Palermo Fino al 30 Se�embre 2012 Mostra “PIÙ A SUD, UN PROGETTO PER LAMPEDUSA” Lampedusa, musa ispiratrice di tre giovani ar�s� come Francesco Arena,Emanuele Lo Cascio e Sislej Xhafa che, all’interno di questo proge�o me�ono in mostra le loro opere al Riso, Museo d'Arte Contemporanea in un'importante esposizione che ha come centro le tema�che poli�che e colle�ve della principale delle isole Pelagie. L’ingresso è gratuito, la mostra è aperta tu� i giorni dalle 10 alle 20, tranne il lunedì. Dal 22 AL 29 Giugno 2012 Fes�val del viaggio Il cuore del viaggio, in collaborazione con centro studi avventure nel mondo di palermo società italiana dei viaggiatori. Una se�mana di mostre, video proiezioni e incontri che si terrà fra Villa Niscemi e il Vela Club di Mondello. even� a cura di Priscilla Grisafi

pag.

12

pag.

11


Cultura

Sa�ra

Eros Nota introdu�va al sesso: puritanesimo e mi� novecenteschi In un ateneo che pullula di fioren� montoni e scaltre puledre, non poteva che parlarsi di quello che tu� fanno ma che nessuno osa (quasi) mai dire: il primordiale e quanto mai apprezzabile coito. La s�rpe dei contraccet�vi casalinghi – dal celebre “salto della quaglia” alle curiose abluzioni vaginali, danze so�o la luna piena e beveraggi spermicidi- alla veneranda età di vent’anni riesce ancora a trincerarsi dietro ambigue condo�e monas�che: la studentessa “pifferaia” che lo fa, ma guai a dirlo; lo studente con i tes�coli in sovrapproduzione che finge tristemente una intensa a�vità sessuale; le coppie roman�cone fuori e siffrediane dentro; le ragazze “porto di mare”, dove tu� possono comodamente a�raccare ma che non desistono dal negare la loro funzione sociale; quelle che la posizione pecorile la assumono per caso e quelli che per caso giacciono sulla stessa traie�oria. L’era dell’emancipazione e decenni di cilecca non hanno sor�to i loro effe� e, probabilmente, è per questo che con�nua a parlarsi di sesso, so�o, sopra, di lato, a testa in giù e sulla lavatrice. Eppure è strano: validi pionieri hanno tentato di scuotere le coscienze come potevano,con dimensioni ammirevoli e

capienze genitali inimmaginabili; hanno inventato le mutande vibran�, il fallo doppio, il tunnel dell’amore a ba�eria, mannequins e pompe manuali per rafforzare la virilità a colpi di cen�metri; l’industria del porno rende più di una fabbrica alimentare ed in televisione le passero�e sfilano senza pudore con le grazie al vento, favorendo la prosecuzione dell’autoero�smo maschile (altro che le Kessler in minigonna e il ves�to al collo!); senza dimen�care le “benefa�rici scolas�che”, quelle che per prime inauguravano il portale nei bagni ed istruivano le compagne caste e morigerate. Il repertorio dei quesi� delle riviste adolescenziali ha sempre cos�tuito un validissimo supporto. Milioni di fresche italiane pensavano potessero realizzarsi trasferimen� di spermatozoi a�raverso i calzoni e, di conseguenza, gravidanze indesiderate da conta�o; piccine che sono state salvate perché “la prima volta non si può rimanere incinta”; le comuni palle quale mistero, dolori, seni che non bastano mai e fantasie inespresse. Inu�le prendersi in giro: dopo tu�o questo sforzo per capire, la censura pubblica cala la sua scure ripetutamente ed al popolo dei lascivi resta poco da festeggiare. Per fortu-

na la sperimentazione non ha mai fine e, che piaccia o meno, le pra�che sessuali inusuali incuriosiscono. Ed è di questo che tenteremo di parlare, senza rossori fuori luogo o secolari inibizioni; qui le cose avranno sempre il loro nome e non quello della comune acce�azione. Non aspe�atevi toni contenu� e neppure un’americanata alla Gossip Girl. Nessuno ha intenzione di rivelare le abitudini sessuali dei nostri affabili colleghi, sebbene coscien� del fa�o che il materiale sarebbe forse più interessante (e sco�ante) di qualsiasi novità della Vivid Entertainment. È una rubrica che nasce per essere poli�camente scorre�a e se qualcuno vi si iden�ficasse o ne traesse suggerimento non potrebbe che essere un piacere, giusto per restare in tema. Diciamoci la verità, il sesso è bello, ma bello bello. Trat�amolo come merita di essere tra�ato, almeno in proporzione a quanto ne facciamo: con tu� gli onori. Di certo, in questo contesto potete star sicuri che manterremo fede al glorioso principio. Tamara Van Dyke

pag.

13


Sa�ra L‘università che vorrei Tra illusione e realtà L’Università: un campus supertecnologico, all’avanguardia, un ambiente di condivisione di saperi, ampi spazi per perme�ere la socializzazione, accesso veloce alle informazioni e biblioteche sempre aperte … un quadro davvero perfe�o almeno quello che la televisione con i suoi film e le serie tv ci ha sempre proposto, ma la realtà è diversa dall’illusione cinematografica. E così se a 16 anni non vedi l’ora di fare il tuo glorioso ingresso in quell’ambiente accademico sempre sognato, a 18 � ritrovi confuso nella scelta del percorso di studi … Corsi di laurea simili, promesse scri�e sulla guida dida�ca che lasciano trasparire facili sbocchi lavora�vi, ansia per il numero programmato: sfogli la guida e nella più totale indecisione tra sogni futuri, aspirazioni e concrete possibilità lavora�ve, finalmente si arriva alla scelta, piu�osto dispendiosa, che nella maggior parte dei casi coincide con l’iscrizione ad almeno due test d’ingresso. Ti rivolgi invano allo sportello orientamento e tutorato che non risolve i tuoi dubbi. Le graduatorie seguono i test, in cui spesso si infrangono i sogni di future carriere. Non si è neppure fa�o il primo passo nel mondo accademico e � ritrovi a pensare che forse l’accesso allo studio non è proprio libero e che il diri�o allo studio non è garan�to. Finalmente la scelta è fa�a e si a�ende con entusiasmo l’inizio dei corsi. Dopo una ricerca minuziosa per conoscere il calendario dida�co ed un’ardua a�ribuzione delle ca�edre, il giorno di lezione è arrivato. Impari subito che il tempismo è tu�o, nonostante tu sia arrivato puntuale in aula � ritrovi accovacciato su uno scalino lo�ando con il quaderno e la penna per prendere appun� o, nella migliore delle ipotesi, tra le ul�me file, dove il professore ha le sembianze di un mimo la cui voce non arriva ed i cui ges� sono preziosi al fine di interpretare e carpire qualche parola al volo. Così, reduce dall’esperienza passata, � rechi a lezione con 45 minu� di an�cipo in cui contempli l’aula scorgendone ogni de�agli ed inizi a socializzare con i colleghi, con i quali stringerai segre� pa� per mantenere un buon posto a sedere quando arrivi leggermente in ritardo. Una lunga a�esa che cela quindi degli aspe� posi�vi, non certo quella che precede una lezione annullata il momento stesso in cui dovrebbe iniziare. La pensano diversamente gli studen� in fila alle segreterie generali. Qui si riesce a calcolare il momento in cui si varca la soglia dell’affolla�ssimo edifico ma il momento dell’uscita rimane un’incognita, sopra�u�o quando prendi il turno … eppure anche in questo caso eri arrivato puntuale ma per un arcano mistero, già ad apertura ufficio, ci sono “solamente” 80 persone prima di te. L’a�esa anche in questo caso insegna … Insegna a pianificare le informazioni da chiedere (se ne dimen�chi una devi a�endere nuovamente circa 50 persone), a comunicare nel giusto modo e ad avere una corre�a proprietà di linguaggio: ripassi in mente le informazioni da chiedere in modo da essere il più chiaro possibile ed o�enere le informazioni richieste, ma se qualcosa va storto e la tua pra�ca è complicata inizia il tran tran. Dalle segreterie generali alla segreteria dida�ca del corso di laurea, per giungere in alcuni casi al presidente del corso di laurea; alle volte la richiesta va inoltrata al re�orato o agli uffici competen� per poi nella maggior parte delle volte tornare in segreteria generale. Ti chiedi il perché di cotanta burocrazia e stremato, dopo giorni

pag.

14

alle prese con uffici e sportelli, arrivi alla conclusione che la prassi � è servita per conoscere il personale e le diverse sedi dell’università, � sarà u�le per la prossima pra�ca! In fondo è un modo innova�vo per fare conoscere i servizi offer�! Gli anni passano ed impari a chiedere consiglio a quei pochi angeli che all’interno dell’università, al posto di sba�er� una porta in faccia, sanno ascoltar� e indirizzar� verso gli uffici o le persone competen�. Hai un tuo gruppo di studio e dei compagni di avventura con i quali condividere studio, ansie pre esame, stress, tempo libero e sopra�u�o appun�. Già, perché l’organizzazione del calendario dida�co è a prova di superpoteri, la frequenza non è obbligatoria ed alcuni corsi hanno gli stessi orari, quindi a meno che tu non abbia il dono dell’ubiquità devi organizzar� con i colleghi per arrivare a coprire tu�e le lezioni. I mal capita� che non riescono in questo spostano di anno in anno la frequenza ai corsi ritrovandosi magicamente al primo anno fuori corso. Arriva poi il giorno dell’esame. Studi, � prepari ad affrontare i professori ed anche il portale studen� che a volte, in una sorta di pre esame, verifica la tua tenacia tramite la prenotazione. Sì, può capitare che il portale decida di non stampare lo sta�no e quindi la ma�na dell’esame � ritrovi a impersonare il Forrest Gump dell’omonimo film: corri all’appello, poi scappi in segreteria, chiedi la stampa dello sta�no, ritorni poi all’esame con il fiatone nella speranza che ci siano ancora studen� da interrogare e il prof non sia andato a casa. E se l’esame viene spostato? Saltano tu� i tuoi piani sulla preparazione di un’altra materia. Già, perché gli esami si distanziano di pochi giorni e sono quasi tu� concentra� nelle stesse date. Ma l’università non è solo studio, è anche aggregazione … Così l’abbiamo sempre immaginata. Biblioteche e sale studio ci sono, lì gli studen� si sentono talmente a loro agio da parlare e conversare con colleghi e amici, poco importa se qualcuno sta cercando di leggere un libro. Le associazioni di studen�, ci sono anche quelle, ma secondo il pensiero comune sono solo una perdita di tempo che distoglie dalla studio … Non importa se i “fannulloni” che ne fanno parte conducono proge�, a�vità forma�ve parallele al percorso accademico e ba�aglie per la difesa degli studen� e per offrire a ques� maggiori opportunità. In fondo, come dicono, non ne vale la pena, è solo tempo perso. Meglio lasciare come sempre ad altri l’onere di risolvere problemi e organizzare a�vità, lamentarsi è più che sufficiente! Uno sguardo indietro all’adolescenza in cui avevi tanto sognato l’università ed ora, supera� i 20 anni, non vedi l’ora di terminare il percorso accademico e scappare via. Una vena nostalgica � spinge a rivivere in mente tu�e le avventure vissute negli anni universitari e a pensare che l’università forgia il cara�ere e tempra gli studen� preparandoli a destreggiarsi tra gli impegni e gli ostacoli che stanno al di fuori dei cancelli dell’Università degli Studi di Palermo. Un ringraziamento in questo va a quegli angeli, docen� e non, che negli anni � hanno aiutato e guidato, a coloro che hanno vissuto insieme te con un sorriso il percorso accademico, ma sopra�u�o al tuo ingegno ed alla tua forza di volontà che � hanno permesso di cavartela e giungere al termine degli studi. F.Z.


Sa�ra

Come sogni l’Università? Immaginare l’Università che vorremmo è semplice, realizzarla un po’ meno. Per migliorare il nostro campus bisogna par�re da proposte fa�e dagli studen� che ne vivono quo�dianamente gli spazi. Rete Universitaria Mediterranea vuole dare voce alle vostre idee. Scrivete un email a rumoremagazine@gmail.com con le idee, proposte, proge� per rendere migliore l’Università degli Studi di Palermo. I vostri pensieri saranno raccol�, pubblica� nel prossimo numero di Rumore magazine e presentate agli uffici competen�. Scriveteci!

pag.

15


Vucciria Sport Noi mangiamo pane e calcio! Lo sport più bello del mondo non fa altro che risvegliare la passione di tu� gli italiani, domenica dopo domenica, ma noi siciliani siamo più affama� che mai e negli ul�mi anni, oltre al palcoscenico della serie A o�enuto da Palermo, Catania e Messina (quest’ul�mo poi retrocesso d’ufficio per i disastri finanziari), si stanno affacciando prepotentemente realtà meno conosciute calcis�camente, ma famosissime per la bellezza delle ci�à che rappresentano. Su tu� Trapani e Siracusa, realtà in forte ascesa: la prima ha o�enuto una promozione in Lega Pro 1^ divisione soltanto 8 mesi fa ba�endo l’Avellino in una storica finale di ritorno. Come se non bastasse, la formazione di Roberto Boscaglia (prima guidata da Cari) sta capeggiando solitaria la stagione 2011-12 ed ha appena o�enuto 8 vi�orie consecu�ve (striscia ancora in corso) che l’hanno portata ad avere 6 pun� di vantaggio sul Siracusa secondo. La squadra di So�l sta sorprendendo tu�, sopra�u�o grazie ad uno straordinario rendimento tra le mura amiche, ad una fase difensiva perfe�a e alle ripartenze letali di Testardi e Longoni, elemen� fondamentali per la compagine. Speriamo che entrambe possano o�enere la promozione in serie B nel minor tempo possibile, in modo tale da rimpolpare il numero di team siciliani presen� nel calcio che conta. Il proge�o trapanese appare il più interessante in assoluto.

Una squadra che ha trovato il giusto mix fra esperienza e sfrontatezza data dalla gioventù e pronta per arrivare alla serie cade�a, “vendicando” ciò che successe nel 1995, quando i trapanesi guida� dal “maestro” Arcoleo non riuscirono a superare i playoff contro il Gualdo. Affacciandoci verso il basso e prendendo in esame la Lega Pro 2^ divisione, possiamo affermare di non trovare le stesse certezze nel Milazzo, squadra che rischia i playout ma che ha dimostrato o�mi numeri in alcune par�te, prodezze non espresse con con�nuità dalla squadra di Catalano, ammazza grandi (l’ul�ma grande impresa è quella o�enuta ai danni del Gavorrano), ma poco concentrata con le compagini di pari livello e penalizzata da un pessimo avvio, con la miseria di 4 pun� o�enu� nelle prime 10 giornate. Ponendo il nostro sguardo sulla serie D, ci accorgiamo dell’eccellente terzo posto del Palazzolo, che sta cercando di me�ere pressione sulla fantas�ca capolista Hinterreggio, autrice di una cavalcata perfe�a sino a questo momento. La squadra è reduce da una bru�a sconfi�a con il Valle Grecanica (débâcle che è costata la panchina ad Angelo Galfano, al suo posto è stato richiamato Anastasi) ma è pienamente in corsa per l’obie�vo promozione e dista soltanto un punto dall’ Adrano, macchina da goal in grande condizione di salute e con grande fame di vi�orie, sognando un derby con il

Catania che forse un giorno potrebbe concre�zzarsi per questo comune da nemmeno 40000 abitan�. Diversa la storia di Licata e Messina, entrambe a centro classifica: la squadra di Balsamo sta cominciando a insediare le grandi con una serie di buoni risulta� e prova a far sognare al pubblico dello stadio Lio�a, i fas� di fine anni 80, quando la squadra di Zeman e successivamente di Papadopulo e Scorsa, approdò in serie B, disputando amichevoli di lusso con squadroni del calibro dell’Inter di Trapa�oni e della Fioren�na del primo Roberto Baggio ed una gara di Coppa Italia contro l’invincibile Milan. La storia del Messina è molto più fresca, compagine illuminata dalle prodezze di Riganò, Giampà, Di Napoli, del por�erone Storari, ma poi mestamente mandata in serie D per il crack finanziario della società dell’ex presidente Franza (mai molto amato a in ci�à). La squadra di Bertoni non riesce ad esprimere con�nuità in questo torneo, anche se ha dimostrato di poter ba�agliare con qualunque squadra (il pareggio esterno con l’Hinterreggio ne è una prova lampante). Totalmente opposta la situazione dell’Acireale, mai convincente in questa stagione ed immischiato nella lo�a per non retrocedere, ma tu� noi spor�vi siciliani ci auguriamo che i granata possano mantenere la categoria. Per oggi è tu�o, un saluto ed un ringraziamento dal “vostro” Peppe Di Giovanni

Tecnologia Il punto su... Campionato di C regionale girone A. Una leadership che con�nua, Paceco su tu�. L'Aquila si conferma l'antagonista con Canica�. Le ul�me due giornate del campionato di C reg. A hanno visto Paceco legi�mare la propria egemonia. I ragazzi del coach Barbera hanno prima vinto (e convinto) in casa di una Studentesca Gela a cui non è bastata la buona vena della coppia Gen�le-Ca�u�, per poi andare a vincere sull'os�co parquet di Empedocle trascina� dal solito Poma. L'ul�ma giornata ha visto prevalere l'Aquila Palermo nel big match contro Mazara e consolidare così la seconda piazza, seppur in condominio con Canica�. Il capitano Verderosa e Giordano annullano le pregevoli triple di Aguirre e le giocate di Pezzarossa che tanto u�li erano state contro il Licata nel turno precedente. I ragazzi del coach Musumeci sono pron� per un’altra prova di forza contro una Mario-Mura Canica� che non ha avuto difficoltà tra le mura amiche a superare

pag.

16

Cefalù prima e la Maurilio Milone poi, con i soli� Strazzera e Sosnovskis. La Virtus Alcamo e la Studentesca Licata camminano di pari passo in classifica. La Virtus, a cui sono basta� i 29 pun� di Mangiapane, ha surclassato una piccola Virtus Trapani (97-69). Licata reagisce lontana da casa e supera in scioltezza la Maurilio Milone. E mentre Cefalù è impegnata a ripercorrere lo stesso score dell'andata (2 sole vinte), Capo d'Orlando si trova costre�a a vincere per agganciare la zona play-out a causa delle due sconfi�e consecu�ve. Cenerentola del torneo è, e rimane, una generosissima Villa Santa Teresa Bagheria a cui la prima vi�oria in questa stagione tarda ad arrivare. I ragazzi del coach Rosciglione stanno sicuramente crescendo. I bei match contro Empedocle e Virtus Trapani lo tes�moniano. Peppe Di Giovanni

Salve a tu� voi le�ori, in questa sezione parleremo di qualsiasi argomento riguardante l’informa�ca, dai programmi ai giochi. Oggi inizierò con un semplice argomento che penso s�a a cuore a mol� studen�, ovvero il programma 3D STUDIO MAX, nello specifico il motore di render V-Ray. Ecco una breve guida su come impostarlo. Innanzitu�o scaricate V-Ray dal sito h�p://www.chaosgroup.com/en/2/index.h tml. Al termine del download aprite 3D Studio, premete F10 e si aprirà il Render Setup. Scendete in fondo alla pagina, aprite il menu Assign Renderer e selezionate V-Ray Adv. La finestra del Render Setup cambierà, ma niente paura è tu�o normale! Selezionate nella finestra in alto V-Ray. Vedrete apparire tante sezioni, ma voi dovete aprire V-Ray::Environment e spuntare le 2 prime opzioni. In seguito, di fianco all’icona V-Ray, andate su Indirect Illumina�on, aprite la finestra V-Ray::Indirect Illumina�on (GI) e flaggate . Ecco fa�o, adesso avete il vostro motore di render pronto. Vi basterà modellare qualsiasi ogge�o per notare la differenza dal motore di default.


Vucciria

Vucciria

Lo studente �po... Lo studente di Giurisprudenza Carissimi studen� universitari, abbiamo posto alla vostra a�enzione un sondaggio per delineare e scoprire lo studente �po della Facoltà di Giurisprudenza. Al sondaggio hanno partecipato 50 studen� dell’Università degli Studi di Palermo. Tra coloro che hanno gen�lmente risposto ai quesi� sono molto presen� anche i dire� interessa�, ciò non ci sorprende! Look Quel che emerge da questo "test" mostra come i ragazzi si vedano con un look sempre serio, ordinato e alla moda: un semplice maglioncino, una camicia e scarpe spor�ve. Le ragazze, per lo più, dicono di a�enersi ad un look formale ma semplice, in cui ves��ni, jeans e s�vali non mancano. Sarà vero? I non appartenen� alla Facoltà dimostrano un po’ di ca�veria: potrebbero giurare che lo studente in ques�one abbia "firme" fin sopra i capelli, con gli immancabili occhiali da sole sempre sul viso, anche quando del sole non c’è neanche l’ombra.. E cosa pensano i non-giuris� delle ragazze? Non hanno dubbi: hanno confuso posto, sono più ada�e a un matrimonio che a una lezione universitaria, super truccate e super-sofis�cate. Non mancano mai tacchi, borse e occhiali da sole, ovviamente, tu�o rigorosamente firmato! “Sembrano dire�e ad un cocktail party piu�osto che all'università!”, dicono. Orientamento poli�co La maggioranza di voi crede che lo studente di Giurisprudenza sia di destra ed abbia una voglia di studiare mediamente alta. Coloro che si sono iscri� dicono di voler fare l'avvocato o il magistrato, "altri" affermano che mol� sono lì perché non hanno superato i test di altre facoltà, oppure ancora per seguire le orme di genitori e paren�. La giornata �po E’ un con�nuo alternarsi di studio, caffè e sigare�e. Chi ha tempo per qualche hobby (sempre se ci sia qualcuno che non abbia l'hobby di studiare...) pra�ca sport o si dedica a qualche le�ura (libro preferito: il libre�o universitario!). Nel fine se�mana, ovviamente frequenta i pos� più "in" della ci�à andando in discoteca o limitandosi a "semplici" aperi�vi... Semmai vi trovaste di fronte ad uno studente di Giurisprudenza di sicuro vi dirà che il prof. è uno stronzo o che la sua è la facoltà più difficile. Inoltre, non proponete mai qualcosa da lui ritenuta infa�bile! Ciò che vi dirà sarà: “non ho come…!”.

pag.

17


Vucciria In & Out: scambi culturali universitari Palermo vista da un Erasmus David Menendez Alonso

Sono arrivato a Palermo all'inizio del mese di se�embre e per quanto riguarda l’Erasmus, nelle prime due o tre se�mane ho visto un cambiamento abbastanza grande, tanto caos, la sporcizia delle strade, una differenza molto grande in paragone alla piccola ci�à nel nord della Spagna dove vivo. Palermo è una ci�à che ha una impressionante ricchezza culturale e storica, dal mercato cao�co di Ballaró, alla sede dei Qua�ro Can�, la ca�edrale impressionante che mi sorprende ogni volta che a�raverso quella strada e che a mio parere è la cosa più bella di Palermo, anche se sono belli i mosaici che si trovano nel Palazzo dei Normanni che è un altro tesoro della ci�à. Purtroppo, i palermitani non sanno o non desiderano apprezzare tu�a questa coltura che li circonda. Questa ci�à potrebbe essere uno dei pun� turis�ci più for� di tu�o il Mediterraneo. Quello che di Palermo mi colpirà sempre sarà il “Mercato Nero”, una specie di mercato dove tu�o è rubato, mi sorprende tanto, una sede in cui possiate trovare ed in effe� trovate i televisori, i microonde, i calcolatori, i telefoni, i ves��; là si trovano ogge� a prezzi che fanno credere che realmente siano ruba� e il venditore vuole venderle prima possibile. La gente è molto aperta e molto amabile, le donne sono molto a�raen�, una bellezza molto mediterranea. Come allievo dell’ Università di Palermo, posso dire che l'università, o meglio la mia facoltà è un caos organizza�vo assoluto, trovare un professore è un odissea e quando lo trovi può considerarsi un miracolo. La mia facoltà è abbastanza trascurata, aule molto deteriorate, la stessa sporcizia nella ci�à universitaria che nelle vie di Palermo… Anche se forse questo disordine e questo caos, in tu�e le a�vità della ci�à, fanno parte di quell’incanto palermitano, a cui un palermitano direbbe “bo” restringendo le spalle. Nonostante questo, non so realmente cosa mi suscita la ci�à di Palermo, io credo che abbia un incanto speciale che può far� arrivare ad innamorartene, anche se realmente su di me non ha fa�o questo effe�o, tu�avia è una ci�à che senza nessun dubbio suggerirei di visitare perché come ho già de�o, ha molte cose da vedere e di cui godere. David Menéndez Alonso 16-02-2012 Palermo

Erasmus come esperienza di studio e di vita Questo dovrebbe essere lo slogan da inserire nei Bandi di concorso annuali. Innanzitu�o specifichiamo di cosa si tra�a: l’Erasmus è un proge�o aperto a tu� gli studen� universitari europei che dà loro la possibilità di frequentare, per un periodo della loro carriera di studi, corsi nelle principali università del con�nente. Di fondamentale importanza è, al momento della presentazione della propria candidatura, ricordarsi di essere pazien� . Sopra�u�o se si è studen� dell’Università degli Studi di Palermo. Ma il fa�o stesso che il nostro Ateneo ci offra una possibilità del genere è da apprezzare, quindi sorvoliamo sulle banali lamentele della lentezza burocra�ca e tuffiamoci nel mondo della vita Erasmus! Le sensazioni che si vivono quando giungi in una ci�à che non conosci e nella quale dovrai passare sei mesi della tua vita, mi prendo in esempio, sono tan�ssime ma sopra�u�o confuse. Arrivi, possibilmente di sera, e la prima domanda che � fai è << ma chi me l’ha fa�o fare??>>; sei sull’autobus per raggiungere la pensione che � ospiterà per un paio di giorni, il tempo di trovare un appartamento, e già � sen� fuori luogo, � infas�disci nel sen�r parlare le persone e non capire cosa s�ano dicendo.

pag.

18

Questa sensazione di smarrimento ed inadeguatezza è qualcosa che sparirà in una sera, o al massimo due. Quando? Quando comincerai a vivere l’Erasmus nel senso più stre�o del termine. Conosci cen�naia di persone, studen� che si trovano della tua medesima situazione e con i quali condividerai stessi problemi e, sopra�u�o, stesse felicità. Ti sceglierai un gruppo, normalmente quello con cui riesci a comunicare, che diventerà la tua famiglia ed intorno a voi ci saranno tu� gli altri. Gli italiani, poi, hanno l’abitudine di formare delle piccole colonie e ciò comporta la creazione di legami talmente for� che, nella speranza rimangano tali per tu�a la vita, � porteranno a fantas�care ogni sera su come poterli effe�vamente mantenere nel tempo. Cosa che farai anche, in forma meno seria, con gente proveniente da Messico, Argen�na, Brasile, Francia, Germania e via dicendo. In pra�ca, spera che i tuoi vincano un superenalo�o per finanziare il tu�o! La vita universitaria non sarà facilissima e poche sono quelle persone che considereranno le tue difficoltà. La Spagna, per esempio, ha un sistema molto diverso dal nostro. Un intero corso viene diviso in differen� classi a numero

rido�o, per facilitare il docente che, in tal modo, lavora con pochi studen� in aula. Se�manalmente ci sono lezioni sia teoriche che pra�che ed in queste ul�me si svolgono a�vità che andranno a cos�tuire una percentuale nel voto finale. Ecco da cosa verrai fregato. Non basta fare soltanto l’esame finale, ma è importante la partecipazione a�va alle lezioni. Cosa che non capirai subito ma a pochi giorni dall’esame, quando � accorgerai di studiare non per lo scude�o ma per la salvezza. Ques� sono i tra� salien�, chiamatelo trailer se volete. Il resto lo scoprirete da voi, in fondo non c’è gusto a farsi raccontare la fine di un film! Filippa Leonardo


Vucciria

Vucciria In & Out: scambi culturali universitari Giovani di tu�o il mondo. E�opia: educazione e cultura, la chiave dello sviluppo? L’università, qualsiasi ci�à o facoltà sia, mi ha sempre trasmesso belle sensazioni, in quanto da sempre è luogo di cultura e conoscenza, di grandi men� e talen� e di studen� che vogliono imparare per fare nella vita il lavoro che vogliono e desiderano. Ed io, tra quelle mura, mi sono sempre sen�ta come se fossi in una seconda casa. Dopo avere studiato all’università a Palermo tante teorie sullo Sviluppo e analizzato tan� proge� di cooperazione internazionale, ho sen�to la necessità di andare a vedere con i miei occhi, forse ancora troppo giovani, quei luoghi descri� solo nei libri, me�endo in pra�ca quelle conoscenze acquisite durante le lezioni universitarie. Tu�o comincia con una scelta, presa durante una no�e di gennaio, una delle tante in cui non riuscivo a prender sonno. “Sì, voglio andare in Africa perché voglio conoscerla, scoprirla, comprenderla da vicino”: queste sono state le parole scri�e nel mio diario quella no�e.. Mi trovo ad Addis Abeba, in E�opia, perché sto a�ualmente facendo uno stage presso una delle tante università della ci�à, a�raverso AIESEC, un’organizzazione internazionale no-profit di studen� che si occupa di sviluppare il potenziale dei giovani a�raverso la realizzazione di proge� di sviluppo locale. Impressioni dell’università? È diversa. Perché quelle mura rappresentano per gli studen� e�opi una possibilità di cambiamento e di miglioramento della propria realtà, affinché possano diventare veramente i ci�adini responsabili del domani. Tra di loro c’è tanta voglia di cambiare e di me�ersi in gioco, conoscere, acquisire know-how per lavorare, viaggiare, migliorarsi e non sme�ere mai di imparare. Imprenditoria giovanile, leadership, responsabilità sociale d’impresa e empowerment delle donne.. Ques� sono alcuni dei tan� temi affronta� durante i seminari che io e Thomas, il collega austriaco, anche lui stagista, teniamo all’università, u�lizzando il metodo dell’educazione non formale. Ogni ma�na prendo due minibus, ed in 20 minu� circa sono arrivata ad Aradkilo, uno dei quar�eri più belli della ci�à fino ad ora vis�. L’università si trova quasi di fronte al Na�onal Museum of Ethiopia, dove ci sono tan� reper� preistorici tra cui la copia dell’ominide Lucy. Durante il tragi�o, mi guardo a�orno: traspor� vecchi, strade ancora poco asfaltate, gente e bambini che vivono per strada.. C’è ancora povertà, mi dico? Forse è quella povertà de�ata dal fa�o che ci sono persone che sono abituate a vivere così e che scelgono di non crearsi opportunità, per loro “abitudine e cultura”. Ma non appena guardo meglio, vedo tan� bambini col grembiule ed indosso uno zaino ed appena varco la soglia dell’Università, tu�o prende un colore diverso, perché vedo tan� giovani. In ogni mia lezione ci sono in media 50 studen�, che sognano un futuro migliore e che vogliono iniziare ad essere imprenditori, prima di tu�o della loro vita. Un’imprenditoria intesa come intraprendenza sul lavoro e non come mero profi�o, come siamo soli� pensare . E se tra famosi “indicatori dello sviluppo”, ci sono il grado di educazione e il tasso di gioventù che ne ha accesso, allora forse possiamo dire che l’E�opia, nonostante ci siano tante sfide ancora da superare, sopra�u�o in certe zone del paese in cui si vive ancora in pessime condizioni, è davvero uno più veloci paesi africani in via di sviluppo. Ma non quello sviluppo inteso come benessere economico, quan�ta�vamente misurabile… Bensì quello sviluppo inteso come processo che perme�e a tu� gli essere umani di realizzare le loro potenzialità, di avere fiducia in se stessi. Il fondamento dello sviluppo deve consistere nelle sue risorse: deve incentrarsi sui giovani e sul suo popolo. Francesca Mannino

More about AIESEC Nata nel 1948 da un gruppo di studen� di diversi Paesi europei , da 63 anni AIESEC opera a favore della mobilità internazionale con lo scopo di portare la pace e favorire il pieno sviluppo del potenziale umano in 110 paesi al mondo a�raverso proge� di sviluppo sociale e cooperazione con aziende Cosa fa AIESEC - Programma di stage internazionali - stage di volontariato e stage in aziende Partners - Formazione e conferenze internazionale - Sviluppo della leadership tramite opportunità di ges�one di team AIESEC in Numeri - 60.000 Membri - 110 Paesi - 2100 Università - 63 anni di storia - 16.000 stage internazionali

More about Erasmus Il proge�o Erasmus, acronimo di European Region Ac�on Scheme for the Mobility of University Students, nasce nel 1987 per opera della Comunità Europea e sancisce la possibilità di uno studente universitario europeo di effe�uare in una università straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria università o effe�uare un �rocinio in un paese presente all'interno dell'Unione per un periodo che va dai 3 ai 12 mesi. Per i bandi pubblica� dall’Università degli Studi di Palermo: h�p://portale.unipa.it/amministrazione/arearicercasvilupp o/ oppure rivolgersi a ESN (Erasmus Student Network) h�p://www.esnpalermo.com/ | infoesn@yahoo.it

Ufficio Palermo: viale delle Scienze c/o Facoltà di Economia www.aiesec.org/italy/palermo | palermo@aiesec.it

pag.

19


Vucciria Oroscopo universitario Verso il viale delle [Scienze] Stelle...

pag.

20

Ariete

Toro

Gemelli

Le stelle vi hanno un po’ dimen�cato. Forse non siete in perfe�a forma e la tensione è alta. Avrete tempo per capire quali sono i vostri pun� deboli e porvi rimedio. CALMA E SANGUE FREDDO!

Le stelle vi sorridono. All’inizio del mese raggiungerete un elevato livello di energia tale da garan�rvi o�mi risulta� in tempi record. Una parlan�na veloce vi aiuterà a raggiungere grandi successi. SIETE SULLA BUONA STRADA!

Mese impegna�vo. Vi ci vuole un po’ di ginnas�ca mentale per prendere coscienza delle vostre possibilità. Tu� i proge� alterna�vi vanno accantona� o annulla�. Zi�te quella parte di voi che vi dice di non impegnarvi. IL TEMPO è DENARO!

Cancro

Leone

Vergine

Avete una costanza ed una pazienza davvero fuori dal comune, qualità che vi perme�ono di essere molto produ�vi in questo mese. Potete contare su maggiore lucidità e concentrazione. SEMINATE CHE RACCOGLIERETE!

Mese che richiede concentrazione a cautela. Valutate bene il vostro piano di studi ed optate per le materie più impegna�ve. Se le cose non dovessero andare bene, non bu�atevi giù di morale. CI SARANNO TEMPI MIGLIORI!

Vi sen�te stanchi e spossa� e l’emo�vità potrebbe giocarvi qualche bru�o scherzo nel corso degli esami. Sarete piu�osto intra�abili, ma non dubitate, gli appoggi non vi mancheranno. RELAX!

Bilancia

Scorpione

Sagi�ario

Gli sforzi che dovrete sostenere saranno piu�osto appe�bili., ma non disperatevi. I merita� fru� li raccoglierete nei prossimi mesi. AGIRE CON DIPLOMAZIA É IL VOSTRO FORTE!

Avete un cielo sfavillante e vista la vostra estrema determinazione non accontentatevi se ritenete di non essere sta� valorizza� come invece meritavate. SIETE DOTATI DI GRANDE INTUIZIONE!

Siete dota� di ispirazione e fantasia. Sfru�ate al massimo la conoscenza che da sempre vi contraddis�ngue e non fatevi fregare dall’ansia di dire tu�o nel modo più perfe�o e nel minor tempo possibile. USATE LA TESTA!

Capricorno

Acquario

Pesci

Mese frizzante in cui potrete incrementare la vostra capacità di apprendimento. Ritrovate slancio e grinta. È il mese per dimostrare quanto valete. GRANDI SUCCESSI IN VISTA!

Potreste risen�re di qualche problema dei mesi passa�. Il mese inizia un po’ so�otono e lo stress si fa sen�re. Non fatevi intrappolare dal vostro innato senso del dolore: siate meno rigidi! SELF-CONTROL!

È il vostro mese. Grinta, determinazione ed anche un pizzico di fortuna vi sostengono in questo mese che non si annuncia semplicissimo da affrontare. CONCENTRAZIONE É LA PAROLA D’ORDINE! Lady Star


Vucciria La cucina dello studente fuori sede di RUMchef

Stanchi della solita pasta al tonno e pomodoro, ecco una rice�a SILICIANA facile, veloce ed economica! Ingredien� per qua�ro persone: 500 grammi di pasta 2 spicchi d’aglio Un mazze�o di basilico Un bicchiere d’olio extravergine d’oliva 100 grammi di mandorle pelate Sale e pepe q.b. 1 scatola di pomodoro pelato (pomodoro pick pack o picciopaccio come diciamo noi) Primo passo Me�ere la pentola con l’acqua sul fuoco (difficile vero :P) e, quando giunge ad ebollizione, aggiungere il sale. Secondo passo Tagliare l’aglio con un coltello, lavare e tagliare il basilico e minuzzare le mandorle. Versare il tu�o in un pia�o e mescolare pestando energicamente. Terzo passo Unire agli ingredien� il pomodoro, scolato e salato in precedenza. Quarto passo Calare la pasta.

Quinto e ul�mo passo Scolare la pasta (al dente, mi raccomando!) ed aggiungere il condimento a crudo. Salare e pepare a piacere.

E adesso, visto che COTTO E MANGIATO lo dice sempre Benede�a Parodi e BON APPETIT Julia Child, celebre esperta di gastronomia che ha a lungo spiegato agli americani come cucinare alla francese, ESSENDO NATA E CRESCIUTA A PALERMO vi posso solo dire AMUNÍ CA SCURÓ! :)

pag.

21


Vucciria

Vucciria

3° Congresso R.U.M. Alla velocità delle idee Oltre 700 studen� hanno partecipato, presso l’Hotel Village “Ci�à del Mare” di Terrasini, al Terzo Congresso della Rete Universitaria Mediterranea. “Alla velocità delle idee” è stato lo slogan dell’evento svoltosi il 20 e il 21 aprile, per rimarcare la necessità di un’Università più veloce e dinamica che possa essere, appunto, al passo con le idee. Ma non solo Università: fra gli argomen� tra�a� anche il territorio. Sono infa� sta� presenta� da RUM tre documen�: il primo, riguardante l’Università, verrà consegnato al Re�ore Lagalla; il secondo, avente ad ogge�o il territorio, verrà inviato a tu� i Comuni siciliani ed il terzo, concernente il Comune di Palermo, per l’occasione è stato simbolicamente consegnato nelle mani del candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli. Documen� contenen� le proposte che RUM avanza per migliorare l’Università e non solo. « La cara�eris�ca di queste proposte è che sono semplici, fa�bili e, a nostro avviso, fondamentali per i giovani che vivono ancora in Sicilia». Così si è espressa Nelli Scilabra, neopresidente di Rete Universitaria Mediterranea, che aggiunge: « Chiediamo che venga is�tuzionalizzato un regolamento unico degli esami di laurea per tu�o l’Ateneo. Chiediamo ancora che venga posta a�enzione sulla mobilità internazionale, che venga promosso un bando Erasmus “ad hoc” per il bacino del Mediterraneo, che possa quindi vedere Palermo protagonista di questo proge�o. » Ed infine, sul territorio: « Chiediamo che tu� i Comuni si adoperino di un sistema wi-fi gratuito, accessibile a tu�. » . Da segnalare anche il rinnovo delle più alte cariche di RUM. Il ruolo di presidente sarà ricoperto, come sopra accennato, da Nelli Scilabra, andando a coronare un gran percorso in ques� ul�mi anni da coordinatrice d’Ateneo di RUM, oltre che da Senatrice Accademica. Subentra al posto del presidente uscente Salvo Lo Cascio. « Lascio un’associazione in un o�mo stato di salute ed il bilancio non può che essere posi�vo »: queste le parole dell’ex-presidente. Ele�a infine al ruolo di coordinatrice d’Ateneo di RUM Carlo�a Provenza, autrice in ques� anni di un o�mo lavoro come responsabile di RUM Scienze.

Agghiata trapanisa (Pesto alla Trapanese)

Riccardo Lo Bue

R.U.M RUM è una rete di sogge� e di associazioni universitarie presen� nell’area del Mediterraneo. RUM si pone come obbie�vo primario quello di migliorare i servizi degli studen� in un’o�ca di confronto con tu� gli Atenei si� nei paesi del Mediterraneo. RUM nasce dalla volontà di un gruppo di studen� e giovani laurea� che preso a�o delle eterogenee realtà territoriali hanno voluto creare una rete di coordinamento capace di sinte�zzare mille voci in una sola forte voce.

pag.

22

pag.

19


Redazione Gabriella Alba Ignazio Correnti Carlotta Provenza News Manager Federica Matranga Vignette e Foto Ambra Scalisi Grafica Floriana Zerbo

Autori del mese Clara Aleccia David MenĂŠndez Alonso Paolo Bartolotta Conny Catalano Maria Cristina Ciavarella Ignazio Correnti Emanuele Emmanuele Agostino Gattuso Priscilla Grisafi Filippa Leonardo Riccardo Lo Bue Valerio Lo Jacono Roberto Mancuso Francesca Mannino Emanuele Marino Alessio Migliazzo Giulio Piva Carlotta Provenza Davide Rizzo Giuseppe Salerno Emanuele Sceusi Andrea Trapani Andrea VizzĂŹ

Special Thanks Tamara Van Dyke Lady Star RUMchef


Tutti i diritti riservati Rete Universitaria Mediterranea (R.U.M.)

profilo: Rete Universitaria Mediterranea gruppo: R.U.M. (Rete Universitaria Mediterranea) rumuniversita Rete Universitaria Mediterranea www.reteuniversitariamediterranea.it


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.