Mensile dell'Associazione Trentini nel Mondo dei mesi di novembre e dicembre 2020

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MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO onlus ADERENTE ALLA F.U.S.I.E 11-12/2020

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento - Taxe Percue

anno 63°

Il 12 dicembre, all'età di 84 anni, è scomparso Ferruccio Pisoni, dal 1994 al 2009 presidente dell'Associazione Trentini nel mondo


CIRCOLI, DELEGAZIONI E FEDERAZIONI/COORDINAMENTI DI CIRCOLI dell’Associazione Trentini nel Mondo - onlus

Coordinamenti Argentina, Australia, Benelux, Bosnia, Brasile, Canada, Germania, Messico, Paraguay, Stati Uniti e Uruguay Argentina - 57 circoli - 1 delegazione Alta Gracia, Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Catamarca, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Cordoba Sud, Corrientes, Corzuela, Cruz del Eje, Formosa, General Roca, General San Martín, La Carlotta, La Plata, La Toma, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Malagueño, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, San Jaime, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Venado Tuerto, Viedma, Villa Carlos Paz, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia

Canada - 5 circoli Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit

Australia - 8 circoli - 2 delegazioni Adelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, Wollongong Tasmania, Townsville

Germania - 6 circoli - 3 delegazioni Colonia, Dortmund, Reno Neckar, Stoccarda – Berlino, Monaco, Norimberga

Belgio - 4 circoli - 2 delegazioni Centre du Borinage,Charleroi, La Louviére, Liegi – Limburgo, Bruxelles Bolivia - 1 circolo La Paz Bosnia - 4 circoli Banja Luka, Sarajevo, Stivor, Tuzla

Cile - 3 circoli Copiapò, La Serena, Santiago Colombia - 1 circolo Bogotá Danimarca - 1 circolo Copenaghen Ex emigrati - 3 circoli Australia, Stivor (BIH), Svizzera Francia - 3 circoli Grenoble, Lorena, Parigi

Gran Bretagna - 2 circolo Londra, Trentini UK-Irlanda Italia - 13 circoli Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Società Americana di Storo; Trieste Lussemburgo - 1 circolo Lussemburgo

Brasile - 61 circoli Ascurra, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Londrina, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Brescia, Nova Trento, Ouro Fino, Passo Fundo, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, São Miguel do Oeste,São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Trentin, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Emigrante, Veranòpolis, Vitoria, Xanxerè

Federazioni ITTONA (Canada e Stati Uniti) Messico - 13 circoli - 1 delegazione Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa - Cuernavaca Paraguay - 10 circoli Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù Peru - 1 circolo Lima Portogallo - 1 circolo Portogallo Romania - 1 circolo Romania Serbia - 1 circolo Indija Stati Uniti - 21 circoli Alliance, Chicago, Cleveland, Denver, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Seattle, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Seattle, Southern California, Washington, Wyoming Sud Africa - 2 delegazioni Pretoria, Cape Town Svizzera - 6 circoli - 1 delegazione Amriswil, Basilea, Ticino, Winterthur, Zofingen Sciaffusa Uruguay - 5 circoli Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera (S. Ana do Livramento - BR) Venezuela - 1 circolo Caracas


editoriale IN QUESTO NUMERO Pagine 2-13 IN RICORDO DI FERRUCCIO PISONI I MESSAGGI DI CORDOGLIO DALL'ITALIA E DAL MONDO Pagine 14-15 AGENDA Pagine 16-19 CIRCOLI Pagine 20-21 60 ANNI D'EUROPA Pagina 22 TRENTINO HISTORY: LA PRINCIPESSA EKATERINA Pagine 23-27 GENTE E FATTI Pagina 28 EDITORIA

ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO O.n.l.u.s.

Presidente Direttore Alberto Tafner Francesco Bocchetti TRENTINI NEL MONDO Mensile dell’Associazione Trentini nel Mondo aderente alla F.U.S.I.E

Direzione, amministrazione e redazione Via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO Tel. 0461/234379 - Fax 0461/230840 sito: www.trentininelmondo.it e-mail:info@trentininelmondo.it Direttore responsabile Maurizio Tomasi Comitato editoriale G. Bacca, C. Barbacovi, B. Cesconi, C. Ciola, M. Dallapè, A. Degaudenz, M. Fia, B. Fronza, L. Imperadori, H. La Nave, E. Lenzi, E. Lorenzini, A. Maistri, G. Michelon, F. Pisoni, P. Rizzolli, V. Rodaro, P. Rossi, M. Setti, P. Svaldi, A. Tafner, R. Tommasi, V. Triches, G. Zorzi Hanno collaborato: R. Barchiesi - S. Corradini - G. Degasperi F. Bocchetti - M. Grazzi Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 62 - 6 febbraio 1958 STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN) Per ricevere il giornale: Dal 2020 il giornale dell’Associazione cambia il rapporto con i propri lettori: non più solo abbonati ma soci della Trentini nel mondo. A pagina 29 il modulo per la richiesta di adesione in qualità di socio. N. 11/12 - 2020 - Stampato il 22 DICEMBRE 2020 Le affermazioni e le opinioni espresse negli articoli firmati rispecchiano le posizioni degli autori.

Ciao Ferruccio e grazie F

erruccio Pisoni ci ha lasciato. Se n’è andato con discrezione così come con discrezione ha vissuto tutta la sua vita. Se n’è andato con la riservatezza di una persona che riusciva a coniugare la lungimiranza del pensiero con la conseguente trasformazione nella pratica delle cose e lo faceva senza mai sentire il bisogno di gridarlo ai quattro venti come invece siamo purtroppo abituati oggi, soprattutto da parte di chi non ha proprio nulla da dire e tanto meno ha fatto qualche cosa da potersene vantare. Ricordare una persona scomparsa senza cadere nei luoghi comuni o senza scivolare nella banalità dell’impersonale “era il migliore di noi”, non è facile. E non lo è soprattutto se si intende davvero considerare l’integrità morale e l’onestà intellettuale di chi ci ha lasciato e se si vuole rispettare il sentimento sincero di quanti gli hanno voluto bene, di chi ha trascorso un tratto di strada assieme e di chi lo ha conosciuto davvero nel suo ruolo pubblico ed in quello privato. Ricordare Ferruccio Pisoni non può ridursi ad un ordinario atto dovuto, perché non sarebbe giusto nei suoi confronti come uomo che ha fatto della discrezione e della riservatezza uno stile di vita e non sarebbe rispettoso per quello che ha costruito per l’Associazione e per tutti i trentini nel mondo. Ognuno di noi che l’ha conosciuto da vicino ha la possi-

bilità di ricordarlo secondo la propria coscienza, senza dover cadere nella trappola delle frasi convenzionali, ma cercando di portare in superficie quegli aspetti che fanno di un personaggio pubblico come era Ferruccio Pisoni, una persona. Una persona vera, con tutti i suoi pregi e con i limiti che ognuno si porta appresso. Ferruccio era una persona che portava un ponderoso bagaglio di esperienza e di conoscenza raccolti durante il percorso di una vita e che aveva deciso di mettere a disposizione e di condividere con i compagni di viaggio assumendo il ruolo di amico, collega, maestro che l’hanno fatto diventare uno di noi. Come tutte le persone ricche di motivazioni sinceramente solidaristiche ed umane, spinte da sentimenti profondamente credenti, Ferruccio ha attraversato la vita cercando di mettere in pratica queste sue passioni e questi suoi sentimenti, pur nella consapevolezza che avrebbero potuto andare a cozzare contro delusioni, sogni irrealizzabili, fallimenti e soprattutto contro la meschinità e gli egoismi di molte persone. Accompagnati da questa visione abbiamo attraversato assieme momenti di grande gioia dovuti dalla agli incontri ed agli abbracci fraterni scambiati con i trentini

all’estero. Assieme abbiamo anche vissuto il dolore della scomparsa di tante persone amiche e in particolare quella di Rino Zandonai, precipitato nell’Oceano al ritorno da una delle tante missioni di solidarietà. Assieme abbiamo anche subito la vergogna di una bugiarda accusa portata avanti da una ignobile e livorosa persona in cerca di un po’ di visibilità personale. Assieme con tutti gli amici della Trentini nel Mondo abbiamo cercato di affrontare la complessità di una vita vissuta intensamente, all’inseguimento degli ideali che costituiscono la coscienza e lo spirito di un uomo e che lo rende unico. Ed in questo senso Ferruccio Pisoni era unico, con la grandezza ed i limiti di cui ogni essere umano è portatore, con i suoi sogni e le sue disillusioni, con la voglia di realizzare un futuro più buono per tutti e con la speranza che prima o poi il mondo avrebbe potuto ospitato un’umanità migliore. Ciao Ferruccio, buon viaggio. E grazie. Alberto Tafner

Ferruccio era una persona che portava un ponderoso bagaglio di esperienza e di conoscenza raccolti durante il percorso di una vita e che aveva deciso di mettere a disposizione e di condividere con i compagni di viaggio assumendo il ruolo di amico, collega, maestro 9/10 - 2020

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in ricordo

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ggi ti dobbiamo lasciare, ti dobbiamo lasciare andare, là dove grazie a te abbiamo imparato a guardare: un luogo buono, certo, caldo, unico. Non lo facciamo convinte, lo accettiamo. Come può una figlia rinunciare alla protezione di un padre? Noi da te ci siamo sempre sentite protette, grazie al tuo essere padre abbiamo capito, desiderato, provato l'Amore del Padre su di noi. Una certezza ci hai dato da sempre: Lui. Sempre nelle scelte difficilI, nelle cose quotidiane, nel tuo sguardo, nella tua determinazione, nella tua intelligenza, nel tuo lavoro, Lui. Lui, grazie a te e alla mamma, ha sempre abitato la nostra casa, ha permesso di crescere di progettare, ha permesso di amare. La tua fiducia, la tua ferma convinzione in una Provvidenza che ci accompagna, che abita in modo discreto ma sicuro le nostre vite. è stata esperienza e respiro. Così abbiamo potuto crescere serene, felici. Abbiamo potuto realizzare i nostri sogni, che erano anche i tuoi. Siamo state orgogliose di te, del tuo instancabile fare per gli altri. Il tuo lavoro che tanto ti ha allontanato da noi è stato esempio di chiamata e di realizzazione di un disegno condiviso. Tu hai sempre creduto in ciò che hai fatto, hai sempre avuto fiducia negli altri, troppa dicevano alcuni, ma a te non importava. Abbiamo imparato a sognare ascoltando i tuoi progetti, per te fare politica è stato servizio: sentivi la responsabilità di quanti ti avevano votato e per ognuno di loro ti sei impegnato ogni giorno, mai pensando di essere arrivato, sempre con un bisogno interno di fare di più, di aver ricevuto e di dover donare. Sei stato generoso e attento, buono. Hai sempre trovato il tempo per tutti, e tutti hai accolto allo stesso modo. Sei stato pensiero e azione, come la terra contadina che ti ha visto nascere ti ha insegnato ad essere. Con te abbiamo viaggiato, abbiamo camminato, abbiamo raggiunto i tanti rifugi di un Trentino che era nel tuo cuore e ci hai insegnato ad ammirare e amare. Con te abbiamo imparato i canti della nostra terra e della nostra Chiesa, nella semplicità e nella gioia di scandire così il tempo dei viaggi. Ci hai insegnato ad essere leali, rette. Eri un uomo giusto, hai dovuto affrontare momenti faticosi, ma l'hai fatto sempre senza rabbia, solo con la tua determinazione e la convinzione che il bene vince sempre, la verità chiarisce e non fa rumore. Con te siamo stati famiglia, abbiamo capito

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Il ricordo dei familiari nei discorsi di commiato pronunciati al termine del la messa in Santa Maria Maggiore

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Ferruccio Pisoni, padre e nonno l'importanza dei legami, del fare squadra. Da te e dalla mamma, dal vostro amore abbiamo imparato a dare fiducia e forza alle nostre relazioni, in quel giusto equilibrio di accoglienza, tenerezza e accettazione dell’altro che vi ha sempre sostenuto come coppia e come famiglia. In te i nostri figli hanno trovato un nonno presente, gentile, generoso, ma anche fermo e sincero. Sappiamo che ora ci accompagni e ci proteggi anche più di prima e non possiamo che lodare a piena voce il Signore che ti ha donato a noi, frecce che il tuo arco forte e deciso ha scoccato con generosità. Grazie papà! Lorenza, Paola, Daniela

iao nonno, grazie per tutto quello che ci hai insegnato. Grazie per la semplice bellezza delle piccole cose della quotidianità che ci hai fatto notare ed hai condiviso con noi: con te abbiamo coltivato l’orto, siamo andati a funghi, abbiamo giocato tanto a carte e a scacchi, abbiamo imparato a lavorare il legno, imparato il tedesco, e pure un po’ di dialetto… Abbiamo imparato ed apprezzato la bellezza delle nostre montagne e la ricchezza che ci dà lo stare in famiglia, nella condivisione e nella semplicità. Grazie per i valori che ci hai trasmesso attraverso il tuo modo di affrontare la vita, grazie per la tua integrità, la tua grandissima umiltà e la tua concretezza; grazie per la tua sincerità, per averci corretto quando sbagliavamo, per averci insegnato che i grandi gesti vanno fatti per amore e non per vanità, che il dialogo è molto più fruttuoso dell’alzare la voce, che alle parole, talvolta, è preferibile e di certo più saggio il silenzio. Grazie anche per questo ultimo periodo di fatica e sofferenza, nel quale hai continuato a trasmetterci, attraverso i gesti di tutti i giorni la tua voglia di fare del bene. Grazie per le solide strette di mano che ci hai offerto negli ultimi giorni. Grazie per la tua fede, per quella tua forza e quella fiducia salda e luminosa che non ti è mai mancata e non hai mai mancato di donarci. Grazie per tutto quello che sei stato per noi, una guida, un’ancora alla quale potersi aggrappare sempre, una persona di riferimento. Sei e sarai sempre uno dei più grandi esempi per noi. Sei stato un nonno fantastico e sappiamo che continuerai ad esserlo anche dal cielo. Ti preghiamo di sostenere la nonna in questo momento difficile e di guardarci sempre con quello sguardo gentile, pacato e buono che non ha mai abbandonato il tuo volto. Continua a guardarci e a prenderti cura di noi. Ciao nonno, ti vogliamo tanto bene ! Bernardo, Tommaso, Caterina, Pietro, Lorenzo, Francesca, Gabriele e Arianna


in ricordo

È scomparso Ferruccio Pisoni per quindici anni presidente della Trentini nel mondo Ferruccio Pisoni, presidente della Trentini nel mondo dal 1994 al 2009, si è spento sabato 12 dicembre, all’età di 84 anni, Era nato il 6 agosto 1936 a Sarche di Calavino. Si avvicina all’associazione Trentini nel mondo nel 1972, quando ne diventa consigliere. Nel 1978 viene eletto vicepresidente e nel 1994 presidente. I suoi quindici anni di presidenza sono stati contrassegnati da una forte espansione dell’Associazione e della sua attività. Tra i principali avvenimenti accaduti durante il suo mandato, ricordiamo nel 2000 il varo della nuova legge provinciale sull’emigrazione e della legge 379 che per dieci anni ha consentito ai discendenti degli emigrati originari dei territori appartenuti all'Impero Austro-Ungarico di chiedere di ottenere la cittadinanza italiana; nel 2002 l’organizzazione a Trento della Convention dei Circoli trentini del Nord America; la celebrazione del cinquan-

tesimo di fondazione dell’Associazione nel 2007; l'acquisto della nuova sede nel 2008. Intensa era stata la sua attività politica. Esponente di spicco della Democrazia Cristiana, espressione del mondo contadino, 1968 al 1983 è stato parlamentare alla Camera dei deputati, ricoprendo anche l’incarico di sottosegretario all’agricoltura e foreste. Eletto al Parlamento Europeo nel 1984 era stato riconfermato nel 1989. La cerimonia funebre si è svolta il 16 dicembre nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Trento, officiata da mons. Luigi Bressan arcivescovo emerito di Trento e concelebrata da padre Walter Mattevi, superiore della Comunità religiosa dei Pavoniani di Trento.

Il cordoglio della Giunta provinciale di Trento Anche la Giunta provinciale di Trento ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Ferruccio Pisoni, politico trentino, vicino al mondo agricolo di cui era espressione, più volte eletto in Parlamento e all’Europarlamento e ricordato per il suo impegno a favore degli emigrati. «Da presidente dell’Associazione Trentini nel Mondo - ha commentato a nome dell’esecutivo il presidente Maurizio Fugatti - ha contribu-

ito a rinsaldare il legame con i discendenti dei nostri concittadini che nei tempi più difficili della nostra storia hanno cercato fortuna in tutti i continenti ed in particolare nelle Americhe. Gli dobbiamo molto per l’esempio che ha dato, di dedizione e passione profuse per costruire ponti di dialogo e amicizia in nome delle radici comuni che il tempo e la distanza non devono cancellare».

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in ricordo il ricordo di aldo degaudenz che per dieci anni ha affiancato pisoni come vice presidente dell'associazione

Umanista con una solida fede apprezzato per la sua serietà F

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erruccio Pisoni ci ha lasciati nel più profondo dolore, inaspettatamente. La scomparsa di una persona conosciuta lascia sempre un commosso ricordo, come se venisse a mancare qualcosa di nostro, una parte di noi. Ma quando scompare una persona con la quale si è trascorsa una parte della vita in un rapporto associativo intenso, in piena condivisione di obiettivi e di azioni, il distacco è quasi inaccettabile, la nostalgia si fa intensa, il dolore appare incolmabile. Ti tornano alla memoria episodi, fatti, aspettative che hanno caratterizzato l’attività svolta in una collaborazione fondata sulla fiducia, sulla trasparenza e sull’entusiasmo. Mi riferisco alle caratteristiche ed agli atteggiamenti di Ferruccio, nei suoi quindici di presidente della Trentini nel Mondo (dal 1994 al 2009), in dieci dei quali l’ho affiancato come vice presidente. Nel 1994 egli aveva già concluso la sua lunga carriera politica, che lo aveva impegnato, come deputato a Roma, per ben cinque legislature, seguite da altre due legislature come deputato europeo. Al termine di quel percorso non aveva preteso l’assegnazione di riconoscimenti prestigiosi in un

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scevo il mondo dell’emigrazione del Trentino essendo stato assessore provinciale all’emigrazione dal 1991 al gennaio 1994 e perché la mia presenza a Roma per diversi giorni alla settimana rappresentava un’opportunità per i rapporti dell’UNAIE con le istituzioni romane.

Strenuo difensore delle proprie convinzioni

qualche ente importante, magari anche adeguatamente retribuito; aveva scelto, invece, il proseguimento del suo impegno pubblico nel volontariato sociale, sia nel mondo dell’emigrazione che dell’agricoltura. Per la verità, si era dedicato al volontariato anche durante l’attività parlamentare, sia come consigliere, sempre della Trentini nel Mondo (dal 1972), sia come presi-

dente dell’UNAIE (Unione Nazionale Associazioni degli Immigrati ed Emigrati), per diversi anni fino al 1995. Io ho conosciuto personalmente Ferruccio Pisoni quando, durante la mia breve esperienza al Senato, mi propose di assumere la presidenza dell’UNAIE (Associazione di cui la Trentini nel Mondo è una delle cofondatrici nel 1966), per due motivi: cono-

All’assemblea dell’UNAIE, convocata nel 1995 a Roma per il rinnovo degli organi statutari, egli propose la mia candidatura alla presidenza. La proposta di Ferruccio Pisoni (presidente uscente) suscitò un certo stupore perché veniva indicata alla presidenza una persona che nessuno conosceva e perché, probabilmente, scompaginava le aspettative di qualcuno: dopo una breve discussione, tuttavia, l’assemblea diede la propria approvazione. Ebbi modo, in tale occasione, di verificare la fiducia riposta nel presidente Pisoni da parte di tutti i partecipanti all’assemblea: egli era apprezzato, non solo per il suo ruolo ed il suo prestigio politico, ma anche per l’impegno, la serietà, la professionalità, la sincerità e la trasparenza con cui portava avanti il proprio incarico. Oltre a tutto ciò egli possedeva una grande formazione storica ed umanistica, una solida fede cristiana, una spiccata capacità di analisi dei problemi e della realtà. Aveva, infine, molta pazienza nei colloqui e nei confronti, anche se non rinunciava alla difesa delle proprie convinzioni, incardina-


te su argomentazioni convincenti e meditate; non perdeva mai la calma e non esprimeva mai giudizi negativi sulle persone di cui rispettava opinioni e comportamenti. Il presidente della Associazione Sicilia Mondo, il compianto Mimmo Azzia, mi ripeteva spesso, durante i ricorrenti incontri, che Ferruccio Pisoni era, per lui, un grande maestro di cui leggeva e meditava gli articoli di fondo che mensilmente apparivano sulla rivista Trentini nel Mondo, perché ricchi di spunti di riflessione e di proposte per le attività operative.

I suoi quindici anni di presidenza dell'associazione Ferruccio Pisoni ha accompagnato, insieme al compianto Rino Zandonai, al personale dell’associazione e dei direttivi che si sono succeduti negli anni, l’adattamento organizzativo e strategico della Trentini nel Mondo al mutevole fenomeno dell’emigrazione. Il notevole aumento dei Circoli trentini all’estero e la loro esten-

Quando scompare una persona con la quale si è trascorsa una parte della vita in un rapporto associativo intenso, in piena condivisione di obiettivi e di azioni, il distacco è quasi inaccettabile, la nostalgia si fa intensa, il dolore appare incolmabile. Tornano alla memoria episodi, fatti, aspettative che hanno caratterizzato l’attività svolta in una collaborazione fondata sulla fiducia, sulla trasparenza e sull’entusiasmo

sione territoriale nei vari continenti, l’adattamento delle leggi provinciali alle esigenze dell’emigrazione, la realizzazione di progetti per stimolare le crescita economica delle zone più emarginate all’estero, i problemi non più legati all’assistenza meramente economica e previdenziale, ma interessanti la cultura, i diritti politici, il riacquisto della cittadinanza italiana, le esigenze delle nuove generazioni e dei giovani in particolare, le problematiche comuni che interessano tutti i lavoratori europei, le diverse relazioni economiche tra le comunità di origine e di residenza, ecc… sono tutti argomenti che la Trentini nel Mondo ha affrontato nei quindici anni della presidenza Pisoni. Innumerevoli sono gli incontri, i convegni, i corsi formativi e le convention organizzati in Italia e nelle più diverse località all’estero, in base a precisi programmi concordati, discussi ed approvati dall’associazione e dai circoli interessati; a tutto ciò vanno aggiunte le collaborazioni con UNAIE, UTRIM (Unione Triveneti nel Mondo), EZA (Europäisches

Zentrum für Arbeitnehmerfragen), ecc…. Con Pisoni presidente è stata acquisita la nuova sede della Trentini nel Mondo, per la quale egli riuscì a raccogliere anche il contributo economico di numerosi Circoli e di singole persone fisiche, sensibili alle esigenze (ed ai meriti) dell’associazione. La grande mole di lavoro e di iniziative realizzati dalla Trentini nel Mondo in 63 anni di attività (è nata nel dicembre 1957) meriterebbe un’analisi molto approfondita; il libro scritto proprio da Ferruccio Pisoni dal titolo «Un solco lungo 50 anni» ne è una valida testimonianza. Nel 2009 Ferruccio Pisoni ha passato le consegne; non si è, però, eclissato dall’associazione: ha continuato a dare il proprio prezioso e costruttivo contributo. A conclusione di questo breve ricordo, credo appropriata la frase, leggermente modificata, scritta nel suo necrologio giornalistico: «ha combattuto la buona battaglia, ha terminato la sua corsa, ha conservato la fede». Il suo ex vice presidente Aldo Degaudenz

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in ricordo inviati alla trentini nel mondo sono stati pubblicati sul sito dell'associazione A nome dell’Associazione Bellunesi nel Mondo mi stringo al dolore dei familiari di Ferruccio, dei “cugini” dell’Associazione Trentini nel Mondo e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo. Un grande uomo, che ricorderemo come merita nei prossimi mesi. Grazie Ferruccio per tutto quello che ci hai donato. Oscar De Bona Presidente Bellunesi nel mondo

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Uma notícia que nos deixa órfãos de um grande líder. A comunidade trentina teve o grande privilégio de poder com ele compartilhar a missão de irmanar trentinos espalhados pelo mundo. Agradeço tudo o com ele aprendi no passado para as ações direcionadas aos trentinos do Brasil. Sua obra será inesquecível. Minhas condolências aos familiares e à Trentini nel mondo. Iracema Moser Cani ex-Coordinatrice dei Circoli trentini in Brasile Sono profondamente addolorato. Ho avuto l’onore di conoscere Ferruccio all’inizio di questo secolo quando ero Segretario Generale del CGIE, invitato a un convegno della Trentini nel mondo a Mannheim, in Germania, organizzato dall’indimenticabile Rino Zandonai. Era probabilmente destino che ci ritrovassimo anni dopo nell’UNAIE. Ho sempre avuto una grande stima e affetto per Ferruccio. La sua pacatezza, le sue competenze, intuizioni e visioni, il suo equilibrio e le sue doti politiche hanno contribuito moltissimo alla crescita della sua amata Regione e al successo della Trentini nel mondo, nonché dell’Unaie. Mancherà ai suoi cari e mancherà a tutti noi che abbiamo collaborato con lui nella missione che ci siamo dati per difendere i diritti degli emigrati italiani nel mondo e tenerne viva e alimentarne la memoria.

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I messaggi di cordoglio dall'Italia e dal mondo

seus exemplos e pela oportunidade que a vida nos ofereceu em conhecê-lo,lá ! Também, podemos como tributo a essa estima, oferecer-lhe orações e se pudermos uma coroa de flores, pois ela (a flor) nesses momentos simboliza elevação da alma aos céus, pois assim como nos viemos do barro a flor tbem saiu da terra, cresceu, (ela simboliza a transformação) pois de semente virou uma bela flor. Nos seres humanos tbem nos transformamos e viramos anjos no céu! Un bravíssimo uomo e citadino del mondo! Minhas condolências. Laércio Moser Presidente Circolo trentino di Florianopolis (SC - Brasile) Apprendo con grande dolore la scomparsa dell'amico Ferruccio, che non dimenticherò mai. Due colonne dell'associazione ci hanno lasciato, Rino e adesso Ferruccio, un duro colpo per tutti noi ma, anche se con tristezza, e con l'attuale buona direzione cercheremo di proseguire. Voglio esprimere, anche a nome del comitato della Trentini nen Mondo del Ticino, le nostre più sentite condoglianze. Gianni Busacchi

Esprimo la mia vicinanza e partecipazione al dolore della famiglia di Ferruccio e le mie condoglianze all’intera famiglia della Trentini nel mondo. Franco Narducci ex deputato eletto all'estero ed ex presidente UNAIE Os dirigentes do Círcolo trentino do Florianópolis, seus associados, tbem consternados pela perda desse Presidente da ATnM que tanto se dedicou a consolidar, ampliar e manter a trentinità em todos os cantos do mundo. Seus conceitos sobre voluntariado, de-

sprendimento a causa nos enchia de orgulho e nos dava motivação para continuar. Aos trentinos, aos seus familiares e amigos, assim como aos dirigentes e conselheiros da ATnM os sentimentos e orações a essa grande alma universal. Esteja com Deus. Quando um amigo nosso nos deixa, o primeiro sentimento è de pesar, muito pesar! Isso se dá porque tivemos muita estima e valorizamos muito, quer pelas suas ações, caráter e virtudes! Para nos confortar nesses momentos cabe-nos honrar pela sua amizade, gratificar-nos pelos

Mi unisco alle espressioni di cordoglio agli amici dell’Associazione Trentini nel Mondo per la scomparsa dell on.le Ferruccio Pisoni di cui ho avuto modo di apprezzare l’equilibrio, la preparazione e l’impegno a favore degli emigrati. Dario Locchi Presidente emerito Associazione Giuliani nel mondo Una grave perdita per tutti noi. Esprimo a tutti voi dell'Associazione Trentini nel mondo e ai familiari del Presidente Ferruccio Pisoni, a nome degli Abruzzesi nel mondo, le più sentite condoglianze. Lia Di Menco Ass. Abruzzesi nel mondo


Ho saputo della morte di Ferruccio Pisoni. Voi conoscete senz’altro meglio di me la sua storia e il suo impegno per l’emigrazione trentina e italiana attraverso l’Associazione e l’Unaie. Lui è stato Presidente dell’Associazione per molti anni e lo ricordo particolarmente nel periodo dei Congressi della Gioventù Trentina nel Mondo e delle Giornate della solidarietà, assieme all’indimenticabile Rino. Ed è con queste poche parole che volevo far giungere le mie più sincere condoglianze, anzitutto alla famiglia e anche a voi. Lorenzo Delvai Desde el Circulo Trentino de Corzuela (Chaco - Argentina) nuestras condolencias a la familia de Ferruccio Pisoni; gran persona; nos queda el mejor de los recuerdos de haberlo recibido en nuestro Círculo!!!! Mónica G. Panzardi (Chaco Argentina), offre una preghiera alla sua anima e manda affetto ai famiglia e ai parenti. Q.E.P.D. caro Ferruccio Pisoni. Le mie più sincera condoglianze

per il vostro momento di dolore! Vi sono vicino con il mío cuore. Gustavo F. Cristofolin (Cordoba - Argentina) Sono profondamente comossa per la scomparsa dell’amico e past Presidente della Trentini Nel Mondo, Ferruccio Pisoni. Marie Fontana - Parigi Mi associo al cordoglio per la scomparsa del past President Ferruccio Pisoni. Ho avuto modo di conoscerlo e dialogare con lui in alcune occasioni durante il mio mandato di Consigliere provinciale. Ne ho sempre apprezzato la particolare sensibilità sulle tematiche legate ai nostri Trentini sparsi nel mondo. Soprattutto porto il ricordo del suo tratto umano e di grande umiltà accompagnati da grande conoscenza e profonda condivisione dei legami di solidarietà con tutti i Trentini che vivono nel mondo. Un pensiero alla meravigliosa famiglia dell'Associazione Trentini nel mondo. Luigi Chiocchetti We are so sorry to hear of his

loss. We remember him well and his dedication and professionalism in his responsibilities. Our thoughts are with his family at this time. We extend our deepest condolences. Luciana Svaldi and Family Chicago (USA) Le nostre condoglianze, famiglia, amici, Trentini Nel Mondo, per la perdita del nostro amico Ferruccio Pisoni. Circolo Trentino di Piracicaba - Brasile Cari amici, abbiamo ricevuto questa triste notizia della scomparsa del Sig. Ferruccio Pisoni. Avviciniamo i nostri cordogli tanto sia all’Associazione quanto al suoi famigliari, ringraziando tutto quello fatto di questa rilevante personalità per i beni comune fatti di fronte alla emigrazione trentina. Preghiamo Dio lo accolga tra le sue mani e gli dia la Pace che si merita. Ci stringiamo con affetto a famigliari ed amici. Delfina Marta Turrina Presidente Circolo trentino di Buenos Aires (Argentina) e commissione in plenum

Ho appreso con dolore la scomparsa di Ferruccio Pisoni e a nome di tutto il Consiglio dei trentini del Canton Ticino (Svizzera) porgo a voi e alla famiglia le nostre più sentite condoglianze. Famiglia Zana Condolências da parte do Circolo Trentino de São Valentin do Sul (Brasile) Nossas condolências à família Pisoni e Associazione Trentininel mondo. Circulo Rivera – Livramento (Brasile – Uruguay) I miei sentimenti a tutta la famiglia e amici. Angela Maria Peretti Garibaldi (Brasile) Lamentable la pérdida de Pisoni. Mis condolencias a sus familiares y a la A. Trentini nel Mondo. Jorge Zas – Coordinatore Circoli trentini dell’Uruguay El Círculo Trentino de Ciudad del Este (Paraguay), envía sus condolencias por tan triste pérdida de quien en vida fuera el señor

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Ferrucio Pisoni, que el Dios Todopoderoso le tenga en su gloria eterna, Q.E.P.D. Alfredo Orlando R. President

Os sentimentos do Circolo Trentino di Nova Trento (Brasile) a Trentini nel Mondo, familiares e amigos do Sr. Ferruccio Pisoni.

Nuestras sentidas condolencias a la familia del Sr. Ferruccio Pisoni gran colaborador y soporte de la Associazione Trentini nel Mondo. Desde Asuncion Paraguay acompañamos este gran dolor por tan sensible perdida. Lic. Roque A. Gómez R. Circulo trentino de Asuncion

Sentimentos sinceros por esta perda. Circolo Trentino di Vitória Brasile Tante parole vorrei esprimere alla sua persona per averlo conosciuto ma un sincero enorme grazie per tutto e la mia più che

vicinanza in questo momento triste per la famiglia ma sarà su con Rino che si racconteranno tutte le loro imprese e aiuti ai nostri connazionali. Porgo le mie sincere condoglianze e vicinanza alla famiglia con la preghiera e nel ricordo. Anna Maria Zandonai

Il comitato del Circolo trentino di Liegi (Belgio) ed i suoi simpatizzanti vi mandano sincere condoglianze.

Meus sentimentos a toda familia, e a familia trentini nel mondo!! Paolo Henrique Chiste Ouro Fino - Brasile

Le più sentite condoglianze per il grave lutto che ha colpito la “Trentini nel Mondo”, a seguito della scomparsa del suo pastpresident Ferruccio Pisoni. L’ho

Nossos sentimentos a Associação e a toda sua família Elsa Stenico CT Santa Olimpia - Brasile

LA NOTIZIA DELLA SCOMPARSA DI FERRUCCIO PISONI SUL SITO DELL'ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO

«Ti ricorderemo sempre come un grande uomo» Lutto nel mondo dell’emigrazione italiana e, in particolare, del Nord Est. La notte scorsa è venuto a mancare, a 84 anni, Ferruccio Pisoni. Nato a Calavino (Trento) nel 1936 è stato un importante esponente della Democrazia Cristiana diventando deputato e parlamentare europeo. Eletto la prima volta nel 1968 (era espressione delle associazioni agricole trentine), è stato anche sottosegretario all’Agricoltura nei due governi Cossiga. Nel 1984 è stato eletto europarlamentare, confermato anche nel 1989. Lasciata l’attività politica, nel 1994 diventa presidente dell’Associazione Trentini nel Mondo, associazione che sotto la sua guida conosce una forte espansione. Nel 2002 organizza a Trento la Convention dei Circoli del Nord America. Negli stessi anni, si impegna affinché la Provincia Au-

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tonoma di Trento intervenga con sostegni diretti a favore dei trentini (e discendenti degli emigrati trentini) in Argentina. Ma il suo impegno verso l’associazionismo in emigrazione non si è fermato solamente in terra trentina. Per diversi anni è stato infatti alla guida, come presidente, dell’Unaie (Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigran-

ti) e il rapporto con l’Associazione Bellunesi nel Mondo è sempre stato diretto e di grande amicizia. «Ferruccio Pisoni ci ha lasciato – le parole del presidente Associazione Bellunesi nel mondo, Oscar De Bona – e non posso che esprimere, a nome dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, ma anche come vice presidente Unaie, un grande dolore per questa perdita. Siamo tutti vicini alla sua famiglia e all’Associazione Trentini nel Mondo, che ha guidato per molti anni con passione e amore. Ferruccio era un vero signore, che ha sempre saputo affrontare i problemi con garbo e impegno». Parole di cordoglio giungono anche da parte del presidente onorario Abm Maurizio Paniz: «L’ho conosciuto e stimato considerandolo una persona di grande spessore». «Ho avuto modo di conoscere

Ferruccio in occasione di diverse riunioni dell’Unaie – il ricordo del direttore Abm Marco Crepaz – e di lui mi ha sempre colpito la passione che metteva nei suoi interventi e nelle sue azioni, che avevano un unico obiettivo: la tutela dei nostri emigranti». Nel 2017, in occasione del 60° della Trentini nel Mondo disse: «L’Associazione è consapevole che, pur rimanendo se stessa per spirito e impegno, deve continuamente cambiare per non restare al traino degli eventi. Deve leggere in anticipo i tempi e le dinamiche di un fenomeno che non è transitorio o contingente». Chiaro esempio di persona lungimirante e dalle larghe veduto. «Grazie Ferruccio – conclude De Bona – ti ricorderemo sempre come un grande uomo. Ti siamo davvero riconoscenti e non ti dimenticheremo».


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incontrato la prima volta a Roma, nel 2003, presso l’Accademia di Romania, dove avevo organizzato la presentazione del libro “Sulle ali di una rondine. Storie di emigrazione”, scritto dal prof. Marco Felicetti e dal prof. Renzo Francescotti. Il libro racconta una storica migrazione avvenuta nel 1852 da Predazzo verso la Transilvania, futura regione storica della Romania. Fu l’occasione per conoscere una persona appassionata, competente e autorevole: una persona davvero per bene. Maurizio Passerotti Una gran pérdida... Silvia Norbis - Presidente CT Montevideo (Uruguay) Che la terra gli sia lieve ... R.I.P ... esprimo le mie più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia. Helga La Nave Ferruccio Pisoni tuvimos el honor de recibirlo en CORZUELA!!!! Gran persona !!! QEPD y condolencias a toda su flia!!! Mirtha Pacher CT Corzuela (Argentina) Sono affranto. Sono vicino col cuore e con la preghiera alla fami-

glia e alla TRENTINI NEL MONDO. Pio Rizzolli Meus sinceros sentimentos ao doce e simpático Ferruccio Pisoni. Fiquei com a impressão de uma ALMA PURA E DOCE!! Cesar Augusto Prezzi Brasile Un caro amico. Concreto seriamente impegnato. La sua scomparsa un vero dispiacere. Luigi Papais Ferruccio Pisoni fue sin duda una gran persona y representó una etapa muy importante de la trentini nel mondo que encarnó junto a Rino Zandonai. Su desaparición representa sin duda una gran pérdida para todos los que lo conocimos. Compartamos una oración por su eterno descanso. Francisco Nardelli CT Bahia Blanca (Argentina) Se ne va un grande protagonista della storia dell'emigrazione e un indimenticabile presidente della Trentini nel Mondo. Porgo commossa partecipazione alla moglie Luciana ed a tutta la famiglia. Aldo Degaudenz

QEPD y pronta resignación a la familia. Dario Farias CT Puerto Tirol (Argentina) Se ne va un pezzo di storia del Trentino e della Trentini nel mondo. Paolo Holneider Lamento muchisimo la desaparicion fisica. Quedara en todos aquellos el recuerdo de los que lo conocimos. Sergio Sartori (Montevideo – Uruguay) Mi spiace moltissimo. Una persona di straordinaria cultura e disponibilità . Le piu vive e sincere condoglianze . Un abbraccio. Daniele Marconcini Mantovani nel mondo Esprimo il mio cordoglio e partecipazione per la morte di Ferruccio Pisoni. Paolo Tonelli Sentite condoglianze alla famiglia e alla Trentini nel Mondo Enrico Lenzi È stato di sicuro un gran presidente per la Trentini nel Mondo

nonché un uomo politico capace e intelligente... personalnente l'ho apprezzato per la sensibilità umana, l'autenticità e semplicità di approccio alle persone. Mauro Odorizzi Gruppo musicale Abies alba Condoglianze alla famiglia del grande Presidente. Cesare Ciola Muito triste. Ho conosciuto Pisoni, bravissimo! 2020, un anno così difficile, purtroppo! Ha fatto un belissimo lavoro per tutti noi. Edi Matuella Debenetti Garibaldi (Brasile) Mi associo all’unanime cordoglio per la perdita di un uomo a cui ero sinceramente affezionata, che è stato per tutti noi esempio di stile, umanità, attaccamento e dedizione. Come presidente dell’associazione Trentini nel mondo, come presidente di Unaie, come parlamentare, si è speso senza riserve per gli i conterranei all’estero, per far ascoltare le loro necessità, per sottolineare il valore, non solo umano, di questi legami. Il vuoto che lascia è davvero grande ma il suo esempio impegnerà ancor di più tutti noi

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che abbiamo avuto l’onore di conoscerlo e lavorare con lui, a continuare le sue battaglie e a mantenere vivo il suo esempio. A tutta l’associazione Trentini nel Mondo, alla famiglia ed agli amici le mie più vive condoglianze e la vicinanza di tutta l’Unaie e dell’associazione Lucchesi nel Mondo Ilaria del Bianco Presidente UNAIE

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Condoglianze alla famiglia di un bravo presidente che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Trentini nel Mondo. RIP. Luciano Imperadori Con Ferruccio Pisoni se ne va un tratto di storia della Trentini nel Mondo. Grande uomo e competente, ma soprattutto la sua visione che va oltre i confini tren-

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tini ci impegna a essere una comunità sempre più forte e unita. È con questo auspicio che elevo un pensiero e anche l’auspicio di coltivare il suo insegnamento. Armando Maistri Vice presidente Associazione Trentini nel mondo Alla Trentini Nel Mondo ed ai famigliari porgo il mio sentito cordoglio per la scomparsa del Presidente On. Ferruccio Pisoni. J. Rommano C. Giordani Porto Alegre (RS – Brasile) Condoglianze alla famiglia una perdita per tutti noi...che riposi in pace. Massimo Fia Condoglianze sincere. RIP Paolo Svaldi Abbiamo, ho perso un grande amico ed un Presidente integerri-

mo e di visione prospettca. Non lo dimenticheremo. Bruno Cesconi Anche la Famiglia bellunese di Trento partecipa al grande dolore che ha colpito i familiari per la perdita di Feruccio. Vitale Triches Che brutta notizia! Dispiace infinitamente aver perso un socio e amico. Le più sincere condoglianze ai familiari. Claudio Barbacovi Un uomo, un politico, un cristiano aperto al dialogo con il mondo e al tempo stesso solido e convincente nei valori che testimoniava. Lo ricordo con affetto e partecipo al dolore della famiglia! Beppe Zorzi Mi addolora profondamente la

scomparsa di Ferruccio Pisoni. Se ne va un uomo che ha onorato e servito il Trentino con passione e grande umanità, nel Parlamento italiano e nel Parlamento europeo, fortemente convinto e impegnato per un'Europa più vicina ai suoi cittadini. È stato un grande presidente della Trentini nel mondo: continueremo a impegnarci con il suo ricordo e con il suo esempio. Vittorino Rodaro É com imensa tristeza que o Circolo Trentino di São Sepé recebe a notícia do falecimento deste grande amigo dos descendentes de italianos. Em 2004, tive a honra de ter encontrado


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Ferruccio na cidade de Gaspar Santa Catarina, no encontro dos Circolos Trentinos do Brasil. Uma pessoa amável, atenciosa e representativa que ficará marcada na história dos Trentinos e também, em minha memória. Muito obrigado, Sr. Ferruccio! Elson Roberto Giuliani Profundos pêsames à família e amigos. Um ser humano que realmente fará falta e será lembrado pela sua trajetória. Que sua alma esteja em paz e seja recebida com alegria por Deus e todos que partiram antes! Miriam Pizolatti Florianopolis (Brasile) Il Circolo Trentini di Stivor in questa triste circostanza porge le sentite condoglianze alla Trentini nel Mondo per la perdita di Ferruccio Pisoni. Vogliamo espri-

mere le più sincere condoglianze alla famiglia Pisoni per questo profondo momento di lutto. Circolo Trentini di Stivor

gentina. QEPD y oramos por una pronta resignación a la familia. Círculo Trentino de Puerto Tirol (Argentina)

La Famiglia Trentini nel Mondo di Como e Lecco porge sentite condoglianze per la scomparsa dell'amatissimo Ferruccio Pisoni. Moser Luigi (segretario)

A nome mio personale e dell'Associazione Bresciani Amici del Trentino di Pieve di Bono, Vi invito gentilmente a porgere ai familiari le nostre sincere condoglianze. Marcello Salvini

Da parte dei Circoli Trentini d'Australia mandiamo le nostre piu sentite e sincere condoglianze in questo doloroso momento alla famiglia di Ferruccio. Silvano Rinaldi El Círculo Trentino de Puerto Tirol, lamenta con profunda tristeza la desaparición física del amigo Ferruccio Pisoni, persona amable y de gran fortaleza quien siempre luchó a favor de los trentinos y sus descendientes en Ar-

Sono appena rientrato dalla celebrazione della Messa domenicale in una parrocchia, e aprendo i messaggi sul computer, leggo della scomparsa di Ferruccio Pisoni. Mi unisco a tutta l'Associazione Trentini nel Mondo per esprimere la mia partecipazione a questa perdita. La sua vita è stata un impegno generoso e continuo di servizio in vari enti pubblici. E senz'altro rimane un

esempio di dedizione e di fedeltà ai valori cristiani anche in tempi difficili... Con un ricordo nella S. Messa. Padre F. Bertagnolli, SDB Melbourne (Australia) Membri dei Consiglio Diretivo del Circolo Trentino di Córdoba, ci stringiamo a voi e al dolore per la perdita del vostro caro “L'Onorevole Ferruccio Pisoni”, Vi siamo vicini e siamo partecipi di questo momento difficile. Zonia Angeli, Presidente Gustavo F. Cristofolini, Director I soci del Circolo Trentino di Queanbeyan/Canberra (Australia) si uniscono alla Trentini nel Mondo per offrire le nostre più sentite condoglianze alla famiglia Pisoni. Ferruccio è stato sempre molto attento ai bisogni delle persone, sempre disponibile per

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un aiuto o un consiglio. Lo ricorderemo. Franco e Agnese Terzi Dante Cologna A nome della nostra associazione "Trentini nel Mondo du Centre et Borinage" presento le più sincere condoglianze. A. Bonmassar

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Abbiamo perso non solo un grande Presidente, ma anche un caro amico! Saremo vicini a voi e ai suoi familiari tutti! Anna Maria Buttarazzi Que perdida tan grande lamento muchisimo abrazo a toda la familia. Ángeles Bazzoli

Esprimiamo sentite condoglianze all'Associazione Trentini nel Mondo per la scomparsa del past - president Ferruccio Pisoni. Amici delle Valli Trentine Circolo Trentino di Brescia

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Desidero esprimere a tutta la Presidenza e Direzione della Trentini nel Mondo, la mia solidarietà ed il mio cordoglio per la scomparsa dell'amico e amato ex Presidente on.le Ferruccio Pisoni. Ricorderò sempre la gioa e la soddisfazione di Ferruccio per l'organizzazione e l'ottima riuscita della Convention dei Trentini del Nord America ospitata a Trento e con il Pontificale in Duomo nella concomitante ricorrenza del Patrono San Vigilio, concelebrato dal compianto Card. Carlo Maria Martini. Ringrazio la Trentini nel Mondo per aver potuto condividere con il Presidente Pisoni alcuni bei anni in Consiglio di Amministrazione. Livio Trepin (Cles) Il Circolo Trentini di Sydney si unisce al dolore per la scomparsa di Ferruccio Pisoni. Lo ricordiamo con grande affetto come uomo gentile e appassionato nella sua dedizione alla comunità trentina all'estero. Sempre disponibile e

pronto a dare ottimi consigli, è entrato nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Da parte del presidente, il comitato, e tutti i soci, un pensiero di conforto e condoglianze alla famiglia in questo momento di dolore. Ugo Bergamo Circolo Trentino di Sydney O Circolo Trentino di Rodeio (Brasile) manda sua mensagem de sentimento aos familiares e a ATM. Foi uma grande perda. Foi um pai para todos os circolos do mundo. We are very sorry to hear of the sudden death of Ferruccio Pisoni. We wish you lots of strength in accepting his death and overcoming the void he left behind. On behalf of the World Organization of Workers I send you our deepest condolences. May he rest in peace. Bjørn van Heusden Executive Secretary WOW, World Organization of Workers

Ferruccio Pisoni è stato un grand'Amico di noi tutti nel Circolo trentino di Erexim (Brasile). È stato qui, nella nostra cittá, in diversi giorni di grande joia e felicitá, in contato con nostre autoritá municipale, nostra universitá e grande numero di amici. Un grand'uomo e un grand'Amico. Nostro cordoglio e sentimenti alla sua famiglia, parenti, e Amici della Trentini nel Mondo. Eugenio Pizetta Erexim (RS – Brasile) Abbiamo perso una grande persona. Molto in gamba. Grande rispetto. Salut. Filippo Nardon Nos produce mucha tristeza esta noticia. Siempre estará en nuestros corazones y hacemos extensivas nuestras condolencias a familiares y amigos de Fer-


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tato un importante contributo di idee e di proposte per superare le tante difficoltà organizzative che molte associazioni stanno vivendo da qualche tempo. L'Associazione Gente Camuna, in tale mesta circostanza, è vicina alla Trentini nel Mondo, della quale l'on. Pisoni è stato per tanti anni autorevole guida e punto di riferimento, e fa pervenire alla famiglia le più sentite condoglianze. Nicola Stivala (presidente)

ruccio. Un grande uomo se ne va. María Bernardi Partecipo vivamente alla tristezza di voi tutti per la scomparsa di Ferruccio Pisoni, che ho conosciuto e stimato in tutti questi anni durante i quali ho partecipato alla vita dell'Associazione. Ne conserverò un ricordo pieno di stima e affetto. Un abbraccio a voi tutti. Anna Bonazza

Margarita Gratton-Berlanda de Bregant e famiglia, offre una preghiera alla sua anima e manda affetto ai famiglia. La triste notizia della scomparsa di Ferruccio Pisoni ci ha sorpresi ed emotivamente coinvolti. Abbiamo avuto modo di conoscerlo e di apprezzare il suo convinto impegno per il fenomeno migratorio fin dalla costituzione dell'UNAIE, alle cui riunioni ha sempre por-

Non esistono parole per poter colmare un vuoto cosi grande. Mi dispiace tanto. Sono vicino a voi e alla famiglia. Pasquazzo Giuseppe Liegi (Belgio)

co che incarnava i più alti valori del popolarismo e del cattolicesimo italiano ed europeo, oltrechè uomo elegante, garbato, aperto al dialogo ed all’ascolto. Nell’Italia di oggi rappresenta un esempio da far conoscere ai nostri giovani. Condoglianze. Alfonso Luzzi Please accept our condolences on this tragic phase of life. We offer our deepest sympathies, thoughts and well wishes during this difficult time to the work colleagues, family and friends. Fritz Neugebauer President EUROFEDOP Bert Van Caelenberg Secretary General

A nome della Feder.Agri, organizzazione professionale agricola promossa dal Movimento Cristiano dei Lavoratori, vi manifesto le più sentite espressioni del nostro cordoglio per la scomparsa dell’on.le Ferruccio Pisoni, politi-

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agenda

Lago di Lagolo - I tronchi sommersi Molto e molto tempo fa il lago di Lagolo, piavano improvvise: le asce che perdevano piccolo specchio incastonato sul versante misteriosamente il filo nel corso di una sola occidentale del monte Bondone, non era notte... le capre rapite e portate lontano, nel luogo in cui lo vediamo oggi, bensì più a dall'altra parte del monte Bondone... il lemonte, in località Palinegra.

gname del sottobosco, quello che non ser-

Successe però che un gruppo di boscaioli viva a nessuno se non ai pastori, che pren14

mise gli occhi su un bellissimo bosco di la- deva fuoco... rici, che da anni alcune famiglie di pastori

Per riportare la pace dovette intervenire

frequentavano come se fosse di loro pro- lo stesso Iddio che, non sapendo se dare raprietà. Ai primi interessavano naturalmen- gione ai boscaioli o ai pastori, decise di romte quei bei tronchi grossi e diritti; i secondi pere gli argini del lago di Palinegra e di far invece si accontentavano del legname di precipitare quell'immane cascata d'acqua recupero, per riscaldare le case nei lunghi proprio là dove si stendeva il bosco conteso. mesi d'inverno. Scoppiò una lite furibonda

Nacque così il lago di Lagolo ed ecco spie-

che si trascinò per anni e anni: i boscaioli gato perché, nelle giornate senza vento, è da un lato, i pastori dall'altro, ognuno con le possibile ancor oggi notare sul fondale una proprie ragioni e i propri torti.

vera e propria foresta di lunghi tronchi di

Non vi dico i dispetti e le zuffe che scop- larice.

La leggenda è tratta da «Il cuore di un popolo», di Mauro Neri, edito dalla Provincia Autonoma di Trento.

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agenda È stata ospite di due lezioni del corso di italiano organizzato dal circolo trentino di montevideo (Uruguay)

Ottimo gradimento per le conversazioni on-line con Giada: esperimento riuscito

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on mancano idee e progetti alla Trentini nel Mondo. Obbligati dal periodo a trovare cose nuove da fare e modi diversi di pensare, ci si sta muovendo in ambienti insoliti e situazioni sconosciute. Ed è davvero tanta la voglia di far diventare queste difficoltà un'occasione per individuare strade nuove ed inventare nuove pratiche, magari da confermare anche in futuro. In questa ottica nasce la proposta della sede di Trento di farsi coinvolgere nelle attività online dei circoli. Ed in particolare nei corsi di italiano, numerosi e molto frequentati, che rappresentano la situazione ideale per poter offrire una presenza ed un supporto utile. È Giada Degasperi ad essere coinvolta in prima persona nel progetto: chiamata a condurre delle lezioni di conversazione nelle classi di italiano del Circolo di Montevideo (Uruguay). «L'intento è quello di non fare la classica lezione frontale – sottolinea Giada – anche perché io non sono un’insegnante. Ci siamo basati su quella che è l'esperienza di ognuno di noi: chiunque ha sperimentato, studiando una lingua straniera, che il passo più complicato è parlare davvero con un madrelingua. Così abbiamo deciso di provare ad essere di aiuto in questo passaggio a tutti (e sono davvero tanti) gli studenti di italiano dei corsi organizzati dai Circoli trentini nel mondo, conversando con loro. Le lezioni da mesi oramai sono tutte online, quindi cambia poco come fruizione rispetto alla normalità».

L'intento è quello di non fare la classica lezione frontale ma di offire l'opportunità agli iscritti di dialogare con una persona madrelingua Si è partiti con Montevideo, ma non sarà l'unico quindi? Noi speriamo sia solo una partenza e che ora il progetto cresca e possa coinvolgere altre parti del mondo. Montevideo è un circolo grande, ma molto unito, sono affiatati e nei corsi si rispecchia questo: si conoscono tutti molto bene e c'è confidenza. Si lanciano senza imbarazzo. Fino ad ora quante lezioni hai tenuto? Due, molto differenti tra loro. In entrambi i casi abbiamo utilizzato le leggende del Trentino come spunto per la chiacchierata: un racconto che ci ha portato a toccare poi molti altri temi. Tanto dipende ovviamente da chi hai davanti. Nel primo caso erano una ventina di studenti del corso

avanzato. La leggenda era dedicata a San Vigilio e dal patrono di Trento e le Feste Vigiliane siamo passati al sentiero di San Vili, ai funghi per finire con i biscotti di Natale: siamo andati fuori tema ma la conversazione è stata fluida, gli studenti riuscivano a seguire. Qualcuno avrebbe preferito uno schema più rigido e per il numero elevato di partecipanti forse non si è riusciti a coinvolgere tutti: abbiamo raccolto i consigli e ci siamo preparati per la seconda lezione. Affrontata, devo dire, con più timore, perché era un corso per principianti. Mi sono preparata più nel dettaglio ogni argomento da presentare ed ho anticipato a Melissa, la loro insegnante, tutto il materiale. La leggenda del Lago

di Lagolo (pubblicata sulla pagina a fianco, ndr) ci ha portato virtualmente sul Monte Bondone e allora ho raccontato loro come ci si arriva da Trento, descrivendo la strada ma anche la funivia, le attività sportive che è possibile praticare e mostrato qualche foto. È andata molto bene anche con loro. Buona la prima quindi verrebbe da dire. È tutto da confermare? Non tutto, era una prima prova per capire come impostare la conversazione, come prepararmi. Una prova generale per vedere se effettivamente possiamo essere un valore aggiunto. Dai questionari sul gradimento ricevuti possiamo essere soddisfatti e dire che siamo sulla strada buona. Si può migliorare e i consigli non mancano, non resta che seguirli, quindi magari ampliando il nostro sguardo su tutta la cultura, la storia, la gastronomia e i luoghi d'Italia, e non concentrandoci solo sul Trentino. Ci proveremo. M.G.

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circoli È IN CONTNUA CRESCITA IL NUMERO DI PARTECIPANTI ALL'APPUNTAMENTO DEL lunedI in videoconferenza

«Storie di famiglia», avvincente iniziativa del Circolo di Seattle N

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elle ultime sette settimane il Circolo trentino di Seattle (Washington – USA) si è riunito online ogni lunedì sera per un'ora di “storie di famiglia”, un'ora dedicata alla genealogia. Ogni settimana presentiamo uno dei nostri membri, che condivide la storia della sua famiglia in Trentino e il legame con Seattle o altri luoghi negli Stati Uniti. Finora abbiamo presentato le meravigliose storie di Jan Agosti, Anne Zadra, Joan Barker, Dan Zadra, Clete Boldrin, Fernanda Say e Dorothy (Miori) Whitney. Sul sito web del Seattle Trentino Club si posso trovare i momenti salienti di queste storie di famiglia. Ogni settimana abbiamo avuto 20-25 persone collegate. Ad uno dei nostri incontri c'erano ospiti da Washington, Idaho, Montana, Alaska, California e Canada. In questo insolito anno in cui a causa dei problemi di sicurezza per la pandemia abbiamo dovuto rinunciare agli incontri di persona, in particolare alla celebrazione del decimo anniversario a

marzo e al nostro picnic estivo annuale con polenta ad agosto, ci stiamo godendo di più il tempo che riusciamo a trascorrere insieme. Spesso durante i nostri eventi regolari non c'è abbastanza tempo per dedicarci a lungo ad ognuno. In questo forum online possiamo concentrarci sulla storia di una persona, ascoltare i dettagli della sua storia familiare e porre domande. Un altro aspetto positivo di questa situazione di difficoltà è il

fatto che anche i membri più lontani - Tina e Tom Fellin a Stevensville, Angela Branz-Spall a Helena (in Montana) e Gary Asson a Eagle (Idaho), per esempio - hanno potuto partecipare, alcuni per la prima volta. Ed anche persone di altri circoli si sono uniti a noi. Dan Aspromonte e Marilyn Rauzi del Circolo Trentino di San Francisco e Paul Antonelli della Società Culturale Trentino-Alto Adige della British Columbia si sono collegati regolarmente, insieme a

Barbara Zadra in California. In un'occasione c'era con noi Marlene Archer dei Tirolesi Trentini del Colorado e Elena Flaim Kenny, un nuovo membro con radici a Revò, è stata in grado di partecipare per la prima volta da Vancouver (Washington State). Fernanda Say, membro del Circolo trentino di Seattle di 96 anni, ha potuto partecipare telefonicamente e raccontare in italiano la sua esperienza di immigrata. La cosa migliore sono le con-

Il pranzo natalizio del Circolo di Sydney Domenica 29 novembre il Circolo Trentino di Sydney (Australia) si è ritrovato presso il Messey Golf Club di Concord per un pranzo natalizio. Sebbene la situazione Covid abbia reso difficile la partecipazione per molti soci, l'occasione ci ha permesso di scambiarci gli auguri di Natale e passare un bel pome-

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riggio insieme. Purtroppo la Convention «Incontro Trentini in Australia» programmato nello scorso mese di aprile a Myrtleford (Victoria) non si è potuto svolgere per ovvi motivi. Speriamo di poterci ritrovare nel 2021. Cogliamo l’occasione per augurare un buon compleanno alla


circoli «Durante queste conversazioni, troviamo spesso fili che collegano insieme le nostre storie e ascoltiamo vicende che ci suonano famigliari. Questi incontri online sono un'opportunità per entrare in contatto a un livello più profondo, anche con persone che normalmente non incontreresti»

nessioni che nascono tra i partecipanti. Durante il racconto della storia familiare di Clete Boldrin, ad esempio, abbiamo appreso che Paul Antonelli conosce la miniera d'oro in cui il bisnonno di Clete ha trovato l'oro nel Klondike e nella Corsa all'oro di Nome del 18981899, in Alaska. Tam Agosti in Alaska conosce bene la valle in Svizzera, la Val Poschiavo, dove il

bisnonno di Clete raccoglieva il ginseng selvatico; Kim Boldrini-Senn, ex membro del Club di Seattle ed ora praticante di medicina cinese e agopuntura a New York, ha condiviso i valori medicinali del ginseng, e così via. Le nostre storie trentinoamericane si intrecciano in una storia più ampia che abbraccia il continente e oltre. Durante queste conversazioni, troviamo spesso fili che collegano insieme le nostre storie e ascoltiamo vicende che ci suonano famigliari. "Questi incontri online sono un'opportunità per entrare in contatto a un livello più profondo, anche con persone che normalmente non incontreresti", ha osservato Dan Aspromonte. Dopo una bellissima notte di narrazione incentrata sulla famiglia Zadra, Anne Zadra, la nostra segretaria del Circolo di Seattle, ha affermato che “i tempi instabili e frustranti in cui ci troviamo richiedono soluzioni per cuori

e spiriti pieni di pace. Vederci e mettere in relazione le conoscenze e i ricordi dei nostri antenati attraverso la piattaforma Zoom ha ricordato i momenti preziosi e coraggiosi presenti nelle storie delle nostre famiglie e penso sia un segno di speranza per tempi migliori ". In questi tempi di sfida, perdi-

ta e separazione, aiuta sentirsi parte di una storia più grande. Noi discendenti di Trentini abbiamo la fortuna di avere una storia fortemente radicata al luogo di origine. Le nostre storie di famiglia ci ricordano i sacrifici di coloro che ci hanno preceduto e suscitano sentimenti affettuosi verso i luoghi che ci mancano e le persone che amiamo in Trentino. Ricordare da dove veniamo e connetterci con i nostri antenati attraverso la narrazione è guarigione. Connettendoci con il passato, possiamo rinnovare la nostra forza e sentirci più fiduciosi per il futuro. Mary Beth Moser Presidente Circolo trentino di Seattle

I soci si sono ritrovati domenica 29 novembre presso il Messey Golf Club di Concord nostra socia Lina Raffaeli che il 2 dicembre ha compiuto 95 anni. Nativa di Mori, si trasferì in Australia nel 1950 a bordo della motonave Toscana. Qui a Sydney ha svolto diversi lavori nel settore del commercio assieme al marito Giuseppe. Ha due figlie, sei nipoti, e cinque pronipoti. Tanti Auguri da tutti noi. Ugo Bergamo

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News dal Circolo di Toronto

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stato un successo il Virtual Santa, l'incontro virtuale con Babbo Natale, proposto ed organizzato dal Circolo Trentino di Toronto. La splendida riuscita della manifestazione, che ha permesso di rispettare le norme anticovid senza rinunciare alla possibilità per i più piccoli di incontrare e parlare direttamente con Babbo Natale, è raccontata nell'ultimo numero della newsletter del Club, che ora ha ufficialmente un nome: «Buon pomeriggio amici Trentini - si legge nell'introduzione - benvenuti a questa edizione di eBaita, il nuovo nome della newsletter elettronica di tutto ciò che è trentino! Abbiamo ricevuto più di una dozzina di suggerimenti per il nome. Da Trentini Bits & Bites a Baita Bits, Radio scarpa, Baita II, fino a Piccola Baita. Il consiglio di amministrazione ha deciso per "eBaita", Baita elettronica, mantenendo un riferimento al nostro passato ma facendone un faro per il futuro». Alla «Colazione con Babbo Natale» via Zoom del 6 dicembre hanno preso parte molti bambini: ognuno aveva a disposizione un minuto tutto suo per dialogare e presentare la propria lista dei regali deisderati. Il grazie va ai tanti volontari impegnati dietro le quinte che hanno permesso di mantenere viva questa tradizione anche in periodo natalizio sicuramente difficoltoso. Nel numero pre-natalizio della eBaita non possono mancare gli auguri del presidente David Corazza, che per l'occasione diventano un appello ad attivarsi per

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far sì che il dovuto spostamento dell'attività del Club su Internet non diventi occasione di esclusione per i soci meno esperti nell'uso del web: “Lancio una sfida a tutti gli esperti di tecnologia là fuori. Vorrei che aiutaste tutti i genitori e gli adulti non abituati ad usare Interne ad affrontare questo passaggio. Perchè non pensare per i nostri genitori al dono di un accesso e connessione a tutto il mondo? All'inizio, c'è esitazione e paura. Ma lentamente la conoscenza cresce e possono apprezarne le potenzialità. Mia mamma ha 84 anni e ora guarda e legge il suo iPad come se sfogliasse le pagine di una rivista. Mio papà attende con ansia notizie e immagini da casa.

La costruzione della nuova sede del Club sta procedendo lentamente, il COVID ha creato problemi e rallentato i lavori. Spero che entro settembre 2021 si possa riaprire, con una sede ancora più comoda». Molto spazio è poi lasciato alla

vita della comunità “trentina” in Ontario e Canada, ricordando compleanni, anniversari e nascite. Gli auguri di buon compleanno vanno a Anselmo Corazzola, che ha compiuto 90 anni il 2 novembre; Miriam Ghirardi, 85 anni il 23 novembre; Anna Zeni, che ha tagliato il traguardo degli 80 anni il 17 dicembre. Congratulazioni a Melissa e Carmen Ravenda per la nascita di Luca l'8 novembre. Ad accoglierlo anche il nonno Frank Marchetti e la bisnonna Maria Arnoldo. Festeggiano i 50 anni di matrimonio Flavio e Bruna Corazza: sposati a Toronto il 26 dicembre 1970. Un'iniziativa che guarda al Trentino è segnalata sulla newsletter: “Adotta un filare di rare uve Gropello a Revò per il 2021”. La proposta arriva direttamente dalla Val di Non da Pietro Panchieri: per 100 euro ottieni il tuo nome su una fila di viti Gropello a Revò e sei bottiglie del vino risultante. Una somma simbolica sarà inoltre devoluta a SLOW FOOD ASSOCIATION, che tutela l'agricoltura attenta alla biodiversità nel mondo da anni. Il Gropello è un vitigno popolare in Veneto e Lombardia. In Val di Non la coltivazione, presente nel passato, è stata sostituita da quella delle mele. Ma a Revò resistono quattro cantine di Groppello, coltivato su cinque ettari di terra. In chiusura anche dal Circolo di Toronto arriva un ricordo per Ferruccio Pisoni, past presidente dell'Associazione Trentini nel Mondo, scomparso il 12 dicembre.


circoli

A Montevideo, boom di iscrizioni ai corsi di italiano via internet A causa della pandemia, quest’anno abbiamo promosso i corsi di italiano tramite la piattaforma Zoom ed è accaduto che ci si sono molte più iscrizioni di quando la partecipazione era di persona. A un certo punto è stato chiesto agli studenti se avessero preferito tornare al faccia a faccia e la stragrande maggioranza si è espressa per continuare con le lezioni virtuali. Questa è stata quindi la nuova realtà nel 2020. Abbiamo avuto quattro gruppi di principianti, un gruppo di livello medio e un gruppo di conversazione. In totale 62 studenti. I corsi di livello intermedio e conversazione sono stati tenuti dalla professoressa Carla Frione (nata in Liguria). In quelli per principianti la docente è stata Melissa Fassina, arrivata nel nostro paese da poco tempo (aveva già lavorato nel 2019 con il gruppo dei bambini). Anche Melissa è

italiana, di Bassano del Grappa. Il 4 dicembre (foto sopra) sono stati consegnati i diplomi di partecipazione agli studenti di livello intermedio e di conversazione. A ciascuno è stato inoltre consegnata una copia del libro «Tesori d'arte in Trentino», edito dalla Provincia Autonoma di Trento e una mascherina con i loghi del Circolo Trentino e dell'Associazione Trentini nel Mondo. Il giorno successivo, sabato 5 dicembre (foto qui sotto), nel pomeriggio sono stati consegnati

i diplomi di partecipazione agli studenti dei corsi per principianti: anche a loro sono stati consegnati libro e mascherina. Entrambe le cerimonie sono state molto emozionanti: nel caso dei livelli intermedio e avanzato sono state raccontate storie e aneddoti dal nostro paese. La professoressa del corso per principianti ha dato privatamente raccomandazioni a tutti gli studenti. Nelle due cerimonie di premiazione, gli studenti hanno scattato

foto con i loro compagni di gruppo. Fra di loro c'era chi era diventato socio durante la pandemia, iscrivendosi via mail, e non era mai stato nella sede del Circolo: la cerimonia di consegna dei diplomi è stata così anche l'occasione per visitarla. Anche molti che si erano visti solo attraverso lo schermo si sono incontrati personalmente. La possibilità di proseguire l’esperienza delle conversazioni con Giada, della Trentini nel mondo, in collegamento da Trento (articolo a pagina 15) è stata valutata molto positiva e c'è molta attesa per il prossimo anno. Nonostante tutto il terribile che comporta, questa pandemia ha portato questa nuova realtà: ha fatto crescere tutto ciò che ha a che fare con la diffusione dell'italiano, attraverso corsi virtuali, principalmente a Montevideo, con la partecipazione anche di studenti dell’interno del paese.

Paesaggio innevato per la «Quarta di copertina in musica» Anche in questo numero del giornale sulla quarta di copertina compare un «QR Code», che consente di ascoltare una musica che, secondo la redazione, ben si presta a fare da «colonna sonora» alla fotografia pubblicata. Coloro che hanno un cellulare con l’applicazione che legge i QR Code, devono semplicemente inqua-

drare il codice e saranno indirizzati ad una pagina del sito internet della Trentini nel mondo, da dove, attraverso un successivo link, potranno ascoltare il brano scelto come «colonna sonora». Per tutti gli altri, basterà digitare sul cellulare o sul computer, l’indirizzo riportato qui sotto.

http://www.trentininelmondo.it/component/content/article/825.html 9/10 - 2020

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60 anni d’Europa

La fragilità dell'Europa e l S

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ono due le novità che riguardano l’Unione europea in questi ultimi giorni. La prima riguarda l’approvazione della riforma del MES, Meccanismo Europeo di Stabilità, ad opera dei Ministri dell’Eurogruppo. La seconda è relativa al superamento del veto polacco e ungherese all’approvazione del bilancio pluriennale UE 2021-2027 e del fondo per la ripartenza post-pandemica (Recovery Fund – Next Generation EU). Su entrambe le vicende, nel nostro Paese siamo stati "omaggiati" da ripetute sceneggiate, ormai purtroppo ricorrenti anche in altre situazioni della vita pubblica, ad opera delle opposizioni e da forze politiche della stessa maggioranza di governo. Di queste vicende hanno parlato e continuano meritatamente a parlare gli organi di informazione. Particolarmente puntuali e lucidi i commenti del prof. Sergio Fabbrini nei suoi editoriali domenicali sulle pagine del Sole 24 ore. Ricorda Fabbrini che la riforma del Mes si colloca nel contesto intergovernativo attraverso un’iniziativa dei governi degli Stati membri e si traduce in un Trattato approvato dai medesimi. Il Trattato è stato approvato nel 2012 con lo scopo di fornire assistenza finanziaria ai Paesi dell’Eurozona in difficoltà. Ne hanno beneficiato Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Cipro. Le condizionalità previste per l’ottenimento dei prestiti (ricordo che il Fondo è costituito da risorse conferite dagli Stati membri) sono state applicate alla Grecia con un dogmatismo talmente rigido e pesante da provocare una reazione di rigetto populista in tutti i Paesi europei. La riforma del Mes ha provocato non poche fibrillazioni all’interno della maggioranza governativa nel nostro Paese e il suo passag-

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gio parlamentare ha rischiato di mandare a casa il governo Conte. La riforma non modifica la logica intergovernativa (trattandosi di una procedura che avviene al di fuori del quadro giuridico della Ue, la Commissione è presente solo in veste di osservatore) e non prevede né annuncia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani, non affida al Mes compiti di sorveglianza macroeconomica. La novità della riforma è quella di fornire una rete di sicurezza finanziaria al Fondo di risoluzione delle crisi

bancarie facendo fare un passo avanti all’unione bancaria e al mercato dei capitali. Va ricordato in ogni caso che il ricorso ai fondi del Mes è rimesso alla libera decisione di un Paese membro che decide di farvi ricorso. Per quanto riguarda il programma europeo post-pandemico ricordo che l’ammontare dei fondi complessivi fa riferimento al quadro finanziario pluriennale (bilancio) UE 2021-2027 per

1.074,3 miliardi e ai 750 miliardi del Recovery Fund – Next Generation Eu. In totale 1.824,3 miliardi di risorse gestibili dall’Unione europea. Senza contare le risorse della Banca centrale europea che, recentemente, ha deciso di aggiungere altri 500 miliardi ai 1.350 miliardi già stanziati per l’acquisto di titoli pubblici dell’eurozona fino a marzo del 2022. I 750 miliardi del Recovery fund


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la superficialità dell'Italia si iscrivono in un paradigma di tipo federale come ho avuto modo di ricordare in un precedente articolo. Queste risorse infatti non derivano, contrariamente al Mes, da trasferimenti finanziari dei Paesi membri, ma da debito europeo garantito da nuove risorse proprie. Con Recovery, lo sottolinea anche Fabbrini sul Sole 24 ore, non si trasferisce la sovranità fiscale degli Stati all’UE ma si dota l’UE di una li-

mitata capacità fiscale autonoma per promuovere politiche di interesse comune. Il superamento del veto polacco e ungherese all’approvazione del quadro finanziario pluriennale e al Recovery fund da parte dei loro parlamenti nazionali è frutto di uno di quei contorcimenti diplomatici di cui il Consiglio europeo è maestro. Nelle conclusioni del recente incontro dei Capi di Stato e di governo si legge che l’applicazione del principio di condizionalità (il rispetto dello Stato di diritto) sarà “obiettiva, equa, impar-

ziale e basata sui fatti” attraverso linee guida elaborate dalla Commissione in stretta collaborazione con gli Stati membri e successivamente a una eventuale sentenza della Corte di giustizia. Una procedura piuttosto complessa e farraginosa che potrà aprire contenziosi interminabili ma che consente di superare il veto polacco e ungherese e a Orban di capitalizzare il suo successo in vista delle elezioni nazionali del 2022. Un’Europa fragile dunque, costretta a negoziare l’applicazione e il rispetto dei principi e dei valori fondanti la sua stessa identità come sanciti dall’articolo 2 del Trattato, sempre condizionata dal voto all’unanimità. Un’Europa bloccata anche sulla scelta del presidente della Conferenza sul

futuro della UE e sulla riforma dei Trattati fortemente voluta e proposta dal presidente francese Macron. Anche l’Italia non sta offrendo una buona immagine di sé in Europa. Le continue fibrillazioni all’interno della maggioranza di governo preoccupano Bruxelles. Le dispute ideologiche sul Mes, il tira-molla sul rimpasto sì, rimpasto no, offrono l’immagine di un governo che procede a corrente alternata nell’affrontare i drammi del presente (la pandemia) e le sfide che ci attendono per la ripartenza. La Commissione ha sollecitato l’Italia alla puntualità nella presentazione dei progetti per la ripartenza al fine di beneficiare della quota di aiuti (209 miliardi su 750) del Recovery fund. La leggerezza e la superficialità di cui fa mostra il nostro Paese nell’attrezzarsi per il migliore uso possibile di queste enormi risorse porta l’economista Stefano Micossi di Assonime a dichiarare “se l’Italia fallisce, è finita l’Europa. Proprio per questo bisogna impostare una catena decisionale più snella e coerente, senza tecnostrutture inutili ma concentrando nel governo le capacità decisionali”. Aggiunge più drastico Fabrizio Pezzani, economista della Bocconi, “un governo tenuto insieme per miracolo anziché creare ricchezza la brucia con provvedimenti estenuanti e incomprensibili costruiti sul nulla giuridico da una burocrazia più pericolosa del Covid”. Non c’è tempo da perdere, bisogna voltare pagina. Gli “egosauri”, per usare un termine che funge da titolo a un interessante libro di Pier Aldo Rovatti, che farneticano nella maggioranza di governo e nelle forze di opposizione, sono avvertiti. Vittorino Rodaro 16 dicembre 2020

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La famiglia Mora riunita insieme con Marija; a sinistra la loro casa.

Ekaterina, principessa russa sepolta con la figlia a Bezzecca M 22

olti conoscono la storia degli “émigres”, i russi sostenitori del vecchio regime zarista e costretti alla fuga con l’ascesa dei bolscevichi, ma non tutti sanno che alcuni di loro trovarono rifugio proprio in Trentino. Una di questi fu la principessa Ekaterina Vasil’eva Dabiža-Rostkovskaja. Nata a San Pietroburgo il 30 aprile 1862, visse in un periodo di importanti cambiamenti sociali per la Russia e per l’Europa intera. Sposatasi con Aleksandr Arkad’evič Rostkovskij nel 1883, ebbe tre figli: Anastasija, morta prematuramente, Marija e Boris. Aleksandr, tuttavia, fu ucciso da un gendarme turco a Bukovo, in Macedonia, probabilmente a causa del suo operato di console e del sostegno ai cristiani macedoni. Costretta ad abbandonare l’amata Russia dopo la vittoria dei Rossi, si rifugiò per diverso tempo ad Alessandria d’Egitto, per poi dirigersi verso la Gran Bretagna e infine in Italia. Visse infatti per diversi anni a Napoli, dove era presente una nutrita comunità di russi e dove abitava la zia del marito, sposata con il Senatore Ferdinando Palasciano. Qui riuscì finalmente a ricongiungersi con la figlia Marija, rimasta ad Alessandria dopo la fuga dalla Russia,

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ma del figlio non ebbe più notizie: probabilmente morì giustiziato dai Rossi. Durante gli anni vissuti a Napoli, la principessa Ekaterina era solita andare in villeggiatura estiva

presso il lago di Ledro, più precisamente a Bezzecca. Qui, come molti altri russi, soggiornava presso l’Hotel Lido di Pieve, fatto costruire nel 1926 dai fratelli Thaler; la principessa Ekaterina

BIBLIOGRAFIA E FOTO. Le informazioni sono state tratte dal libro «Sotto un cielo straniero» di Ennio Bordato, Edizioni Osiride, Rovereto, 2000. Ringraziamo Ennio Bordato, autore del libro, per averci gentilmente concesso di utilizzare le foto.

ritrovò a Bezzecca molte famiglie fuggite in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre, molte delle quali conosciute già nei salotti dell’aristocrazia russa. Trasferitasi definitivamente a Bezzecca nel 1939, fu colpita da paralisi un mese prima dell’inizio della guerra. Impossibilitata a viaggiare a causa delle condizioni di salute, fu accudita amorevolmente dalla figlia Marija e dalla famiglia Mora-“Perì”. Alla malattia si aggiunse lo scoppio della guerra e la fine del sostentamento economico dalla Gran Bretagna. Totalmente indebolita dalla malattia, Ekaterina Vasil’eva, ultima rappresentante della nobile stirpe dei Dabiža, si spense il 7 gennaio 1943, il giorno del Natale ortodosso. La figlia Marija rimase a vivere con la famiglia Mora-“Perì”, dopo la guerra costretta a vivere dando lezioni di russo e inglese ai figli dei turisti; non riuscì mai più a tornare in Russia, e dopo una frattura al bacino venne ricoverata a Riva del Garda, dove morì il 26 giungo 1973. Ormai fuori di sé, continuava a chiamare il fratello morto. È ancora oggi sepolta nel cimitero di Bezzecca assieme alla madre e ad una scatoletta contenente un po’ di terra dell’amata Russia. Lorenzo Bertoli


gente e fatti

Le notizie dai nostri ri Coordinato Ciao Maurizio, inoltro l'articolo che ho ricevuto da Miriam Mánica Rincón, sul sedicesimo anno di attività del Museo «José Benigno Zilli Manica» a Colonia Manuel González. Monica Fadanelli

Il museo «José Benigno Zilli Manica» è in attività da sedici anni

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l museo “José Benigno Zilli Mánica” fu inaugurato il 4 dicembre 2004 dalle autorità statali e municipali alla presenza degli abitanti di Colonia Manuel González e dalla comunità dei discendenti italiani, fondatori della stessa. Il museo è stato fortemente voluto da un gruppo di persone sostenuto dal Comune di Zentla, con l'obiettivo principale di salvare, diffondere e mantenere viva la storia del comune di Zentla, la Colonia Manuel González e la migrazione italiana in queste terre. Per questo le famiglie sono state coinvolte attivamente ed invitate a donare fotografie, oggetti, libri, utensili, strumenti che avrebbero potuto testimoniare quella storia. Hanno poi chiesto al Comune uno spazio dignitoso dove poter collocare questi documenti.

L'immobile si trova al centro della colonia e nel tempo ha ricoperto diversi ruoli e subito diverse ristrutturazioni. Era inizialmente una scuola elementare, poi telesecundaria, diventa la sede di Telebachillerato, una sala polivalente e dal 2004 il Museo. Il museo porta il nome di un

illustre discendente di migranti italiani, precursore del salvataggio storico-documentario della migrazione italiana in Messico, collaboratore alla creazione delle relazioni diplomatiche tra le colonie italiane in Messico e i governi del Paese di origine: il presbitero, filosofo, scrittore, José Benigno Zilli Mánica. All'interno si trovano esposte le fotografie di alcune famiglie fondatrici e della vita nella Colonia nei suoi primi decenni, oggetti e utensili utilizzati per le principali attività, una raccolta di libri sull'immigrazione italiana, dal comune di Zentla e una raccolta di pezzi archeologici che testimoniano gli insediamenti preispanici che abitavano il territorio prima dell'arrivo degli spagnoli. Il 4 dicembre 2020 il museo ha tagliato il traguardo dei 16 anni. Per motivi di sicurezza sanitaria dovuti a COVID-19, il museo è temporaneamente chiuso al pubblico, ma si può raggiungere virtualmente utilizzando come mezzo di comunicazione, diffusione e interazione una pagina facebook: @MuseoJBZM

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gente e fatti

NELLE FOTO (in senso antiorario): qui sopra, una mappa della penisola di Cobourg ai tempi di padre Confalonieri. La targa posta il 29 novembre. La tomba di padre Confalonieri. Un momento della cerimonia. La mostra allestita dall'Ordine di Malta. La cattedrale di Darwin.

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el Territorio del Nord dell’Australia, il mese di novembre segna l’inizio della stagione delle piogge, con temporali furiosi e con alta umidità mentre il termometro rimane in media sui 35 gradi! È il tempo dell’anno meno piacevole, e senz’altro meno turistico! Le strade nelle campagne e nei boschi spesso diventano torrenti, e i sentieri ruscelli. Ripararsi dai temporali non è sempre facile. La stagione delle piogge dura fino a maggio, quando ha inizio un periodo di circa sei mesi con il clima più secco e anche più vivibile. Chissà che cosa avrà pensato Don Angelo Confalonieri di Riva del Garda nel lontano 1846 quando si trovò per la prima volta ad affrontare questo clima insopportabile! Sarà rimasto bloccato nella sua misera capanna all’entrata

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Nella è stata col in onore della baia di Port Essington, nella penisola «Cobourg» all’estremo Nord dell’Australia, mentre gli aborigeni si saranno riparati sotto la vegetazione o in qualche caverna. Don Angelo ne ha sperimentato solo due di queste stagioni burrascose, nel 1846 e 1847, perché verso la metà del 1848, a soli 35 anni di età, la malattia tropicale (malaria), e la mancanza di assistenza fisica, morale e spirituale, insieme alla vita nomade con gli aborigeni e alla loro povera dieta, stroncarono la sua fibra di forte trentino. Le sue spoglie mortali sono sepolte nel piccolo cimitero in mezzo ai ruderi del villaggio di Victoria a Port Essington, che


gente e fatti

cattedrale di Darwin locata una targa di padre Confalonieri i colonizzatori inglesi volevano trasformare in un’altra Singapore! Ma il loro sogno fu abbandonato pochi mesi dopo della morte di Don Confalonieri. Oggi della sognata Singapore rimangono solo ruderi di baracche, che la natura ha reclamato con tutta la sua forza selvaggia. Questo prete trentino fu il primo missionario cattolico del Territorio del Nord dell’Australia. Purtroppo la sua opera missionaria non ha prodotto nessun frutto che si possa riconoscere ancor oggi. Ma la sua memoria di dedizione a servizio delle popolazioni aborigene (ha vissuto con loro e

per loro) trova sempre più viva risonanza nella diocesi di Darwin, come il pioniere e fondatore della fede cattolica nel Territorio del Nord. Così domenica 29 novembre – prima Domenica di Avvento – il nuovo Vescovo di Darwin (Mons. Charles Gauci) ha installato un targa-ricordo della vita e dell’opera di Don Confalonieri nella cattedrale di Darwin. C’era già una piccola targa con il nome nella cripta; ma ora tutti coloro che visitano la cattedrale potranno leggere la storia di Don Confalonieri e rendersi conto dell’importanza della breve missione di questo generoso missionario trentino. L’avvenimento della posa di questa targa è stato pubblicato in tutte le parrocchie della diocesi dal Vicario Generale (Don Malcolm Fyfe). Per l’occasione i Membri dell’Ordine di

Malta hanno allestito anche una mostra sulla vita e l’opera di Don Confalonieri, curata in modo speciale dalla famiglia di Carlo Randazzo, rappresentante consolare italiano del Territorio del Nord. Questo riconoscimento a Don Confalonieri è frutto di un convegno sulla sua figura e la sua opera, tenutosi a Darwin nel 2017, con la partecipazione del prof. Rolando Pizzini da Trento, e di Cesare Ciola, allora vice presidente della “Trentini nel Mondo”. In quella occasione fu anche organizzato un viaggio alla tomba di Don Confalonieri. Adesso speriamo di poter realizzare una targa, simile a quella nella cattedrale, sulla tomba o accanto alla tomba, in modo che coloro che visitano il cimitero possano essere informati sulla vita e l’opera di questo grande missionario. Padre F. Bertagnolli, SDB

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gente e fatti la «desmalgada» di bedollo raccontata sulla newsletter della «dante alighieri » dello stato di washington

Trentino, dove le mucche a fine estate tornano a casa I

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l Trentino e le sue tradizioni in primo piano su «La Voce della Dante», la newsletter della Società Dante Alighieri dello stato di Washington (Stati Uniti). Lingua, arte, cibo, vino, moda e design: ogni aspetto della cultura italiana trova spazio nell'attività dell'ente e nell'edizione di novembre della newsletter è Mary Beth Moser, presidente del Circolo Trentino di Seattle, a meritare l'attenzione con l'articolo «Trentino: dove le mucche tornano a casa», una dettagliata descrizione della "Desmalgada" di Bedollo, con foto scattate dalla stessa Mary Beth. La newsletter propone una serie di storie che raccontano una città o un luogo che ha un significato speciale per i membri della società: non un diario di viaggio, ma il racconto dei luoghi da cui

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proviene la famiglia o che possano parlare di storia e tradizioni, siti interessanti e caratteristici. Mary Beth Moser ha assistito al rientro del bestiame in valle dai pascoli di alta montagna nell'estate del 2018, ma la storia - come sottolinea lei stessa in avvio del racconto - ha radici molto più lontane. “Quando ero adolescente chiedevo sempre a mia madre quando le mucche sarebbero tornate a casa. E lei rispondeva mai! Non sapevo che le mucche tornassero davvero a casa!” Originaria del'Altopiano di Pinè, Mary Beth nel settembre del 2018 riesce a realizzare dunque questo “desiderio di lunga data” assistendo proprio al momento

clou della «Desmalgada» nel suo paese d'origine. La giornata di festa viene descritta nel dettaglio, con tanti aspetti curiosi e particolari, che gli occhi più attenti di chi partecipa per la prima volta

ad un evento sanno cogliere. “Come in altre Valli del Trentino e non solo, le mucche da latte vengono portate d'estate sui prati di alta montagna, dopo che le nevi si sciolgono, per pascolare sulle fresche erbe aromatiche e qui trascorrono tutta la stagione. All'interno della malga si svolge l'attività di caseificazione, con la produzione di formaggio. In autunno, le mucche, come delle regine, vengono adornate con magnifiche corone di fiori, rami e foglie sulle loro teste e riportate a casa in processione. A Bedollo la grande festa del rientro dura un'intera giornata, con tanto di concorso di bellezza che premia la mucca meglio adornata. Quell'anno la vincitrice si chiamava "Edelweiss", il famoso fiore di campo delle Alpi meglio conosciuto in italiano come Stella Alpina.”


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Il racconto poi prosegue descrivendo la festa paesana ricca di richiami alle tradizioni alpine che invade le strade di Bedollo con le bancarelle di oggetti di artigianato e cibo tipico, intagliatori del legno e tessitori di cesti che dimostrano le loro abilità, il suono della musica dal vivo e il continuo coro dei campanacci delle mucche. C'è anche uno sguardo al di là dell'Altopiano pinetano “In altre parti del Trentino – scrive Mary Beth - la transumanza, ovvero il ritorno degli animali dall'alpeggio, è nota come desmontegada, che significa “discendere dalla

montagna” in dialetto trentino.” E non può mancare un'attenta descrizione del paese d'origine: “Bedollo è un villaggio di 1500 abitanti, in provincia di Trento. Sorge a quasi 4700 piedi di altitudine (poco più di 1100 m s.l.m.) e prende il nome dalla "betulla", albero che infatti cresce sulle colline della zona, assieme alle conifere. È un luogo di particolare interesse per me perché lì è nata la mia nonna paterna, Anna Casagranda, emigrata a Central City, in Colorado, a sedici anni,

dove ha conosciuto e sposato mio nonno, Giovanni Moser, anch'egli originario dell'Altopiano di Pinè. La casa natale di mia nonna è ancora lì, in alto sul ripido pendio terrazzato. In basso e più a sud si trovano il Lago delle Piazze e il Lago di Serraia dove è possibile fare picnic, passeggiare e godersi il clima. È una terra ricca di storie popolari e personaggi magici: elfi intagliati ed altre creature fiancheggiano il percorso che le mucche hanno affrontato per arrivare in paese.” Il tempo di la-

sciare spazio ad una delle tante leggende e poi il racconto torna alla giornata di festa: “L'autunno è un bel periodo nelle Dolomiti. Ed il momento della transumanza segna proprio il cambio di stagione. E' una pratica antichissima che lega l'uomo ai propri animali. In una comunità agricola il ciclo dell'anno è caratterizzato da eventi naturali che includono la terra e le stelle, piante e animali, luna e sole. Con l'uomo che è parte di quel ciclo e in rapporto armonioso con tutti i partecipanti".

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editoria L'AUTORE DEL LIBRO, EDITO DA «CURCU GENOVESE» È IL GIORNALISTA MAURIZIO PANIZZA

Dai fatti di cronaca uno spaccato di vita del Trentino tra il 1850 e il 1950

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n libro di storie, ma anche un libro di Storia. A firma di Maurizio Panizza è uscita una nuova pubblicazione che grazie alla raccolta di una trentina di fatti di cronaca ricostruiti ci offre uno spaccato di vita del Trentino tra il 1850 e il 1950. “TRENTINO DA RACCONTARE, cronache di fatti e personaggi da una terra di confine” è la ricostruzione di un secolo fatto anche di grandi cambiamenti per il nostro territorio. È un vero e proprio ponte tra il vecchio e il nuovo Trentino. “Si tratta di storie di vita, di avventura, di guerra, di amori e di emigrazione – si legge nella premessa del libro - storie a volte oscure, oppure tragiche, unite dal gusto della scoperta di un Trentino di ieri e di oggi. Un Trentino a volte dimenticato, a volte difficile da comprendere, ma sempre un Trentino a cui voler bene”. Sono storie che prima di diventare un libro sono stati racconti avvincenti, protagonisti di un programma radiofonico di Rai Radio Uno regionale. Con la regia di Flavio Pedrotti e Andrea Franzoi voce narrante, il programma “Incontri ravvicinati di un certo tipo” ha appassionato gli ascoltatori per due stagioni. Non c'è un filo conduttore tra i racconti, se non la voglia di scoprire dell'autore: “Sono partito da fatti di cronaca, inchieste giornalistiche – come spiega Maurizio Panizza – ed ho approfondito per cercare di capire il contorno della storia. Trovati gli spunti per lo più nei giornali d'epoca poi proseguo con le ricerche, consultando biblioteche e archivi di tribunali, oppure intervistando le persone che possono aver a che fare con le vicende narrate. Come nel caso della storia della Solidarietà tradita. Siamo nel 1905 e proprio come

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Si tratta di storie di vita, di avventura, di guerra, di amori e di emigrazione, storie a volte oscure, oppure tragiche, unite dal gusto della scoperta di un Trentino di ieri e di oggi. Un Trentino a volte dimenticato, a volte difficile da comprendere, ma sempre un Trentino a cui voler bene succede oggi, lo spirito di aiuto e solidarietà di questa terra emerge prepotentemente. La Calabria è colpita da un forte terremoto ed il Trentino, allora Tirolo, interviene immediatamente per portare aiuto. Arrivati sul posto viene costruito un villaggio di venti palazzine per i pescatori Cetraro che hanno perso tutto. Sono case a

due piani in cemento armato, più una scuola e una Chiesa, che però non vengono mai consegnate ai destinatari. Qualche anno dopo l'amministrazione comunale le vende ai benestanti del paese. Scoperta la vicenda sono tornato, assieme ad una troupe della RAI, a Cetraro a vedere cosa rimane oggi: le palazzine ci sono ancora.”

Storia ma anche attualità, quindi? Sì. Anche perché cinque di queste storie sono più vicine a noi. Sono vicende originali e curiose di personaggi attuali che ben rappresentano una società trentina in evoluzione, portatrice ancora oggi di valori preziosi come il coraggio, la tenacia, l’autonomia, la solidarietà. C'è la storia ad esempio di immigrazione di una giovane senegalese che qui è riuscita a realizzarsi.” Se c'è l'immigrazione di oggi, in parallelo c'è l'emigrazione storica trentina? C'è perché oltretutto la storia che ho ricostruito è un po' la storia della mia famiglia ed è, se vogliamo, molto simile alle storie di immigrazione di oggi perchè si parla di carrette del mare. Il fratello di mia nonna, Isidoro Adami, partì per l'Uruguay nel 1927 a bordo della Principessa Mafalda, in quella che sarà l'ultima traversata transoceanica della nave che, dopo un viaggio travagliato, si ferma definitivamente e si inabissa al largo del Brasile. Morirono secondo le stime ufficiali 450 persone. Isidoro si salvò e dopo più di un mese raccontò per lettera quella notte alla sorella rimasta in Italia: mia nonna. Si definirebbe uno storico? No, per niente. Non voglio usurpare titoli che non sono miei. Io sono un giornalista che si occupa di storia da un po' di anni. Mi piace raccontare la storia. Anche perché io non solo parto dalla cronaca, uso anche lo stile della scrittura giornalistica: vivace, concisa. È uno stile narrativo piuttosto agile. E per meglio raccontare e far immergere il lettore nelle atmosfere dei periodi narrati il libro è ricco di immagini d'epoca, ce ne sono più di 60. Michela Grazzi


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CHIEDE al fine di poter ricevere la rivista Trentini nel Mondo e partecipare alla vita dell’Associazione, di essere iscritto/a all’associazione di volontariato ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ONLUS in qualità di aderente Socio. Distinti saluti.

LUOGO E DATA

FIRMA

(*) Disponibili sul sito www.trentininelmondo.it 11/12 - 2020


Foto: Mario Nardelli

Il QR Code consente di ascoltare la colonna sonora di questa fotografia scattata sul Monter Peller: a pagina 19 tutte le informazioni sull’iniziativa.


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