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S. S. PILATO XV

Benedetto. papa ha detto nella sua nota che « la legge universale della carità e il supremo ufficio spirituale affidatogli da Cristo » gli hanno dettato « una perfetta imparzia lità per tutti i belligeranti » . Ma qualcuno che ha letto i Vangeli, · può domandare, come noi domandiamo: questa perfetta imparzialità pontificia è veramente conforme alla dottrina di Cristo o non ne è invece la negazione e l'antites i?, Delle due l' una : o il papa ritiene che tutti j belligeranti siano allo stesso grado colpevori e. responsabili della gu~rra, e allora il suo atteggiamento si spiega; o ci sono dei provocatori e dei p rovocati, dei carnefici e delle vittime, e allora l'imparzialità del papa, questo su o pertinace Ìifiuto a scendere nella mischia, per pronunciare sui protagonisti una sanzione d'ordine morale, è contrario alla predicazione di Cristo. Il profeta di Nazaret giudicava. Sceglieva . Sceverava il grano dal loglio. Aveva la parola dolce per i buoni, l'invettiva terribile per i malvagi, la frusta per i mercanti profanatori del t empio. Nel sermone del lago di Tiberiade è detto:

« Nesui.no può servire a d.ue padroni.. , Non potete servire a Dio e a Mammone».

Trasportato nei tempi moderrii, qu esto linguaggio potrebbe essere tradotto cosl: non si può servire il Kaiser e Merder, il Belgio e la Germania. Cristo aveva gli amici e i n·emid. Non trattava 3.Ha stessa stregua i prepotenti e i deboli, i ricchi e i poveri. Aveva per gl i un i il premio, per gli altri il castigo.

~" Padre-Abramo, dice il ricco, abbi misericordia di me e manda l.a.uaro perché intinga la punta del suo dito nell'acqua per rinfrescare la mia lingua, imperocché .soffro crudelmente in questa .fiamma ". E Abramo gli rispose: "Figliolo ricordati che hai ricevuto la tua parte di bene i n tua vita e I.a.zzaro la sua di male. Ades~ egli è consolato e tu sei nd tormenti" »

E altrove:

Chi non è con me, è contto di me it:

Benedetto XV è con tutti e con nessuno. Cristo era forse imparziale coi farisei? No. Egli li attaccava con estremi violenza di linguaggio.

« Ciechi conduttori di ciechi - .:g:iì diceva - guardatevi. di cadere nella fossa! Razza di vipere, e non parlano che d el bene, ma entro son mal vagi » .

Cristo non teme di scatenare collere, di accrescere il numero di coloro che lo odiano. Al disopra della pace Ei mette la Giustizia.

« Voi pensate che io sia venuto a portar pace sopra la terra; ma no, io sono invece venuto a gittarvi la spada . »,

E la p arabola de1 gentiluomo, una delle ultime raccontate a i d iscepoli prima del martirio, non dimostra che Gesù odiava i suoi nemici e amava i suoi amici? . Vero: tutti gli uomini sono fratelli , ma ci sono, tra costoro, i buoni e i perversi. QuelÌi che ag iscono bene equelli che fanno del male. I crudeli e i pietosi. Quelli che fe riscono e uccidono, e quelli che sulle piaghe aperte distendono i balsami d ella carità. Il mondo cristiano non è unito: è diviso. Il giudizio, la sanzione morale sulle azioni degli uomini è la spina dorsale del cristianesimo. Tutti saranno giudicati a seconda delle loro opere. Nel g iorno del g iudizio universale gli uomini saranno giudicati e ripartiti in due g randi categorie: gli eletti e i reprobi ; per i primi il paradiso, dove ~iederanno vestiti di luce al festino presieduto da Abramo, dai Patriarchi e dai Profeti; gli. altri cadranno nella gehen nd, dove saranno arsi - e rosi dai vermi.... Ora, questo Vicario di Cristo che non g iudica le azioni dei suoi contemporanei e si segrega nella torre di avorio della sua « imparzialità », questo rappresentante di Dio che vuol essere amico di tutti e non h a più una destra nemmeno una sinistra per d istinguere i' lupi dagli agnelli, dove t rae la sua inspi razione ? Alla legge wnana, di noi miseri mortali, no. Alla legge divina del Vangelo, meno ancora. Come Ponzio Pilato che si rifiutò di giudicare i protagoni sti della tragedia cristiana e non seppe scegliere fra Gesù e Bar Abbas, anche Benedetto XV che rinuncia a prendere una posizione nella più grande tragedia di tutti i tempi e di tutti i popoli, appare al basso livello del legato romano. Dopo tanto sangue che grida vendetta, Pilato XV chiede anche lui, a distanza di venti secoli, un Catino e un po' d'acqua