Numero unico a cura degli inserzionisti
n.4
DiVeNtA NoStRo FAN!
LEGA PRO 2ÂŞ DIVISIONE GIRONE A 2012/2013
Rimini-Venezia
Domenica 28 ottobre 2012 ore 14,30
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Editoriale
Alla prova del nove il dodicesimo uomo è il senso d’appartenenza
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a prova del nove. Nove come il numero della giornata di campionato che capitan Marco Brighi e compagni vanno ad affrontare e come quello dei punti che la classifica deve recitare al triplice fischio finale di Andrea Tardino di Milano. Non sarà una passeggiata, questo è certo. Vuoi per il calibro dell’avversario di turno, vuoi perché di questi tempi in casa biancorossa ogni gara assomiglia a un Mortirolo da scalare con una Graziella. Ancor più questo Venezia, partito con ambizioni patinate e una filosofia antitetica a quella che anima il Rimini. Largo ai talenti coltivati in casa? Ma quando mai, in Laguna hanno messo subito le carte in tavola e detto che a quelle latitudini la parola under non esiste. Mister Zanin non ha bisogno di calcolatrice e carta d’identità al momento di fare la formazione, né tanto meno quando deve cercare di cambiare le partite. Prende e chiama
a rapporto. In una rosa dove c’è solo l’imbarazzo della scelta. E in cui può permettersi talvolta di tenere accanto a sé calibri quali Denis Godeas. Al Neri non si sfideranno quindi solo 22, o 25, o 28 giocatori, ma due scuole di pensiero, due modi di fare calcio in un momento in cui spesso e volentieri il portafoglio e i contributi contano più del talento e delle qualità tecniche. Sotto l’Arco d’Augusto il biancorosso a scacchi è più di una maglia della divisa, in molti casi è quasi una seconda pelle. Gran parte della truppa di Luca D’Angelo è cresciuta a pane e Piazzale del Popolo e la marcia in più deve chiamarsi senso d’appartenenza. Orgoglio di essere l’essenza e non gli esecutori di un progetto, il cuore pulsante di una filosofia. Non sono giorni calcisticamente felici in Riva all’Adriatico, la classifica piange, le aspettative erano altre, le paure paralizzano gambe e soprattutto
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cervello, la piazza rumoreggia (ma solo a fine gara, un lusso nel panorama italico), i tre punti sembrano quasi una chimera. Eppure… Eppure questi ragazzi con il biancorosso sulla pelle hanno saputo stupire non solo nel male, ma quasi sempre nel bene. Sono andati più volte oltre i loro limiti. E, fra uno sgorbio e un’ingenuità, hanno dato ultimamente evidenti segni di ripresa. Solo un autolesionismo ai limiti del paradosso ha riscritto le sfide con Bellaria, Bassano e Casale, ma al Natale Palli, quando l’orlo del baratro sembrava già alle spalle, un Santa Claus anticipato di nome Cirina ha fornito uno di quegli assist capaci di cambiare una stagione. Spesso basta un episodio per far scattare la scintilla che rende l’impossibile possibile. Alè burdèl, trasformate l’assist di ieri nei tre punti di oggi! Nicola Strazzacapa
Il personaggio
Soldato luca Vittori di nuovo abile e arruolato
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uando si parla di giovani, di ragazzi della nostra terra cresciuti a pane e maglia a scacchi, Luca Vittori, diciannove anni ancora da compiere ma già da tre stagioni in prima squadra è un docente in materia biancorossa. Il suo è infatti il nono anno con la maglia del Rimini: “Ho cominciato con gli Esordienti quando frequentavo la prima media – racconta il “soldatino” di Luca D’Angelo – quindi per me vestire questa maglia ha un sapore particolare. Non penso di essere più attaccato al biancorosso di tanti miei compagni, perché nel nostro gruppo tutti ci tengono tantissimo, ma le mie sensazioni credo siano diverse: per me far parte di questa squadra era un sogno sin da quando ero piccolo. Ricordo il giorno di Rimini - Chieti del maggio 2005 quando con tutti i ragazzi delle giovanili fui invitato allo stadio per assistere alla partita del ritorno in
serie B dopo tanti anni. In squadra c’erano Luca D’Angelo e Paolo Bravo - ricordo che segnò lui il secondo gol dopo una discesa sulla sinistra e come tutti gli altri ragazzini delle giovani, il mio sogno era di scendere un giorno in campo al Neri con la maglia biancorossa. Guardavo i grandi e speravo di diventare come loro, quindi far parte della prima squadra, è davvero una grande soddisfazione”. Un sogno interrotto dopo l’infortunio al ginocchio della scorsa stagione ma mai svanito anche nei momenti più bui (“Dal momento dell’infortunio ho solo pensato a guarire per riprendere da dove avevo lasciato”) e che pian piano è ricominciato sino alla prima partita da titolare in campionato di domenica scorsa: “Il momento più emozionante è stato però contro il Forlì - prosegue Vittori - quando per la prima volta sono rientrato in campo. Poi c’è stata la partita contro
il Pisa in Coppa Italia in uno stadio importante per il calcio, in quella gara mi sono liberato di tutto e contro il Casale, per la prima maglia titolare in campionato, è stato come se il pallone non si fosse mai fermato”. All’età di Luca Vittori i sogni si cavalcano e allora il futuro è ancora tutto da afferrare: “Per questa stagione spero di ritrovare continuità e non risentire troppo dal punto di vista fisico della lunga inattività. Guardando più lontano, l’augurio migliore che posso farmi, è di raggiungere il massimo con la squadra della mia città, davanti alla mia gente, poi chissà, se mi si spalancheranno possibilità ancora più grandi, cercherò di coglierle ma questo è il momento di restare con i piedi per terra, di lavorare ogni giorno per migliorarsi cercando di aiutare i sogni a diventare realtà”. Francesco Pancari
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L’intervista
Francesco Scotti il primo della classe G
uardiano dei pali biancorossi, marito di Alice, padre di Asia (sei anni) e Stella (due): Francesco Scotti racconta se stesso. Narrano leggende che a scuola arrivasse prima del bidello; ai tempi del fidanzamento, quando l’appuntamento era per le 20, Alice gli chiedeva di passare per le 22, per evitare di doverlo accogliere in accappatoio e con bigodini poco sexy in testa. Francesco, iniziamo questa chiacchierata con i tuoi gusti musicali: cantanti e gruppi preferiti? “Di musica un po’ tutto, diciamo che ascolto quello che gli altri mi fanno ascoltare: tra le musichette dei bambini delle mie figlie e i cd che piacciono a mia moglie, mi adeguo. Però nun me chiedere i nomi dei cantanti, degli attori, non conosco nessuno, vivo nel mio mondo”. Ecco, fuori dal rettangolo verde, cosa fa Francesco Scotti? Quali sono i tuoi hobby? “I miei hobby sono…stare assieme alle mie figlie, è la cosa che mi gratifica di più. Non faccio cose particolari: molto tempo lo dedico al calcio, sono un tipo pignolo e ho le mie abitudini; se abbiamo allenamento alle 15, io due ore prima sono allo stadio”. Ma un erede maschio che possa indossare tra qualche anno i guantoni da portiere? “Assolutamente no, nun ce penso
nemmeno! Basta, me fermo a due! L’ho detto a mia moglie, chiudiamo il rubinetto. Io ho dato, me spolpano (ride, n.d.r.). No, a parte gli scherzi, è comunque impegnativo crescere i miei due tesori, stando lontano da casa facciamo tutto da soli”. Le tue bimbe vengono a tifare allo stadio? “La grande viene, la più piccola sta con la babysitter. Mia moglie non manca mai, è molto tifosa”. Oltre al Rimini, tifate per altre squadre? “Eh, io romano doc, tifosissimo della Roma, lei per l’Inter, sfegatata!”. Parlaci appunto di tua moglie Alice: da quanto tempo siete sposati? “Siamo spostati da otto anni: l’ho conosciuta quando giocavo nel Montevarchi. Il preparatore atletico della squadra aveva una palestra e l’ho incontrata lì”. Tornando al tuo tempo libero, credo tu non sia un grande appassionato di tecnologia... “No, non me complico la vita, con i computer faccio le cose basilari che fanno un po’ tutti. Sì, uso Facebook, la mail, ma se me dici di scaricare una canzone e metterla nel telefonino, nun ce provo nemmeno”. A tavola che cosa adori? “Il mio piatto preferito è la pizza, la mangerei tutti i giorni, mi piacciono molto anche i formaggi,
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ma con l’alimentazione bisogna fare attenzione. So pignolo, non fanno molto bene ad uno sportivo. Ma se cedessi alla gola ne mangerei un quintale tutti i giorni, specie la mozzarella di bufala”. Accostamento perfetto sulla pizza direi! Ma tornando alla tua pignoleria, hai delle scaramanzie sull’abbigliamento? “Mah, non sono scaramantico. Sì, può capitare che la domenica hai vinto con la maglia gialla e la chiedi per la domenica dopo, ma poi l’arbitro magari te la fa cambiare. Più che scaramanzie, abitudini: faccio sempre le stesse cose, sempre gli stessi riti di preparazione. Oramai c’ho trent’anni”. Sempre le maniche corte però… “Quello sempre, anche con la neve, mai le sottomaglie. Me sento bloccato con le maniche”. Da due anni a Rimini: cosa ti piace della città ? “Mi piace tutto di Rimini, sono rimasto qui perché io e la mia famiglia stiamo veramente bene. L’ambiente all’interno dello spogliatoio è eccezionale, mi son trovato benissimo. Ah, aspetta, m’è venuto in mente un gruppo… lì, quelli simpatici, gli Lmfao! Me piaceva un sacco la loro canzone (Party Rock Anthem, n.d.r.)”. Riccardo Giannini
L’avversario
Nobile decaduta ma uno squadrone N
ell’anno del centenario ecco un avversario da centenario. Al Neri arriva il Venezia, nobile decaduta con la quale il Rimini vanta un unico precedente nella lontanissima stagione 1935-’36 (vinsero i lagunari 2-0). La storia recente del Venezia assomiglia invece a una specie di romanzo e non solo perché la sede si trova a Mestre (squadra con cui invece sono ben di più i precedenti nella storia biancorossa). Dall’era Zamparini, con l’iniziale fusione proprio con il Mestre, mai digerita dalle due tifoserie, fino ai fasti della serie A con i gol di Recoba e Maniero e un allenatore (Prandelli) che ora guida la nazionale. Un periodo d’oro cancellato dalla brutta storia della presunta combine di Genoa-Venezia del 2005, con tanto di retrocessione, fallimento e ripartenza dalla C2. Nel 2009 altre irregolarità di bilancio costano al Venezia l’esclusione dalla
Lega Pro e l’iscrizione alla serie D, vinta l’anno scorso con tanto di titolo nazionale dilettanti. E ora gli arancioneroverdi, guidati dal magnate russo Yuri Korablin, non fanno certo mistero di voler tornare agli antichi fasti. Senza voler enfatizzare, il Venezia è il classico squadrone. In panchina c’è il veneziano Diego Zanin, uno dei principali artefici della scalata del Treviso dai dilettanti alla Prima Divisione. Nessun interesse per i contributi della Lega, i lagunari schierano in campo un solo under, il difensore classe ’93 D’Ascoli. Per il resto squadra esperta con tanti giocatori di categoria superiore. Impressiona il centrocampo, reparto in cui Zanin può scegliere tra Maracchi (cl. ’88) già suo discepolo a Treviso, Margarita (’90 ex Lanciano), Migliorini (’88 ex Spal come il difensore laterale Cabeccia e la punta Marconi), Max Taddei (’91 ex Carrarese) ai quali da
due partite si è aggiunto Princivalli (33 anni) per tante stagioni bandiera della Triestina. In rosa figura anche Simone Tonelli, l’anno scorso al Santarcangelo. E davanti? Anche qui non mancano le alternative. Dal faentino Franchini (’84) al già citato Marconi senza contare Lauria (10 gol l’anno scorso per uno dei pochi superstiti dalla D) e il totem Godeas, giunto all’età di 37 anni ma capace l’anno scorso di segnarne quindici in C1 con la Triestina. E nelle ultime domeniche si è messo in evidenza il 19enne veneziano D’Appolonia, autore di due reti tra cui quella della vittoria in casa della Pro Patria, vero spartiacque della stagione dopo un inizio non pari alle attese (sei punti in sei partite), tanto è che domenica scorsa è arrivato il bis al Penzo contro il Mantova e la zona play-off è tornata a portata di mano. Cristiano Cerbara
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Il settore giovanile: Allievi Nazionali
Formare le persone prima di tutto V
iaggio all’interno del pianeta degli Allievi Nazionali. Quest’anno i baby biancorossi, terza squadra per anzianità (dopo di loro soltanto Berretti e Seniores), sono allenati da Filippo Fabbri, la scorsa stagione alla guida dei Giovanissimi Nazionali. Come nel 2011/12, quando a dirigere le operazioni c’era Elvio Selighini, gli allenamenti a settimana sono quattro, a cui s’aggiunge la partita domenicale, che i romagnoli quando sono in casa disputano alle ore 15 sul sintetico della Stella. In campionato, composto da ventisei giornate più le fasi finali, il Rimini è sì quarto a undici punti (tre vittorie, due pareggi e una sconfitta), ma distanziato dalla vetta di una sola lunghezza. “Teniamo presente innanzitutto che alcuni coetanei di questi ragazzi giocano già in serie A – esordisce mister
Fabbri - per cui dovrebbero essere quasi pronti per la prima squadra. Ciò detto, questa rosa è una sintesi omogenea di due gruppi, quello dei ’96 e quello dei ’97 (tredici ragazzi per annata, ndr), che partecipa al girone E del campionato nazionale di 1^ e 2^ Divisione. Da quello che abbiamo visto finora si tratta di un torneo piuttosto competitivo ed equilibrato, mentre dal punto di vista dei risultati stiamo andando in maniera discretamente positiva. Logicamente non pensiamo solo a vincere, anche se già dai Giovanissimi in giro vedo tanta esasperazione da prima squadra e poco di settore giovanile”. Elementi da tenere sotto osservazione per il futuro? “Qualche talento che può arrivare ce l’abbiamo, però c’è ancora molto da lavorare”. Obiettivi stagionali?
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“Per un allenatore lo stimolo principale è sempre cercare di aggiornarsi per favorire la crescita degli atleti. Quello che mi sento di dire, magari con un pizzico di presunzione, è che a Rimini si cerca di formare dei giocatori e di creare delle persone che sappiano stare al mondo. E lo dimostrano i comportamenti delle nostre squadre in campo. Al di là della maturazione sotto il profilo calcistico, la prima cosa che ci si augura è la formazione umana”. Gian Marco Porcellini
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Fotogallery del Centenario
Foto 1 - Il ritorno di Beppe Fagni al Romeo Neri Foto 2 - Il veterano Sergio Campana Foto 3 - Igor Protti bomber di tutte le categorie Foto 4 - Adrian Ricchiuti fa sognare: “chiuderò la carriera a Rimini….” Foto 5 - Rimini Vintage Foto 6 - Rimini Vai
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Settantasei anni dopo riecco il Venezia Marcello Neri
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omenica 28 ottobre, al Romeo Neri si gioca la partita Rimini-Venezia. L’unica volta che le due squadre si sono incontrate risale al campionato di serie C 1935/36. I neroverdi alla dodicesima giornata passarono al Romeo Neri per 2-0 e vinsero poi anche l’incontro di ritorno alla ventisettesima per 4-0. Il Venezia era appena sceso dalla serie B e vinse alla grande quel campionato ritornando tra i cadetti. Dopo alcuni anni nel ‘39/’40 guadagnò per la prima volta la serie A. E proprio in quell’anno arrivò in laguna Valentino Mazzola: appena ventenne, il primo anno disputò solo sei partite. Nell’anno successivo ‘40/’41 arrivò anche Ezio Loik, subito da titolare così come Valentino Mazzola. I due giocheranno nel Venezia anche nel ‘41/’42. Questi due campionati furono i migliori della storia neroverde. Nel ‘41 vinsero la Coppa Italia e nel ’42 ottennero un brillantissimo terzo posto. La classifica finale di quell’anno fu: prima Roma con 42 punti, secondo Torino a 39, terzo Venezia a 38. Valentino Mazzola ed Ezio Loik diventeranno poi nomi immortali per il calcio italiano passando nel grande Torino, dove vinsero tutto fino alla tragedia di Superga del 4 maggio 1949. Il Venezia che all’inizio del girone unico 29/30 si trovava in serie B sotto il nome di Serenissima, nome che portò per cinque anni, cambiò una seconda volta il nome sul finire degli anni ’80, per un paio d’anni, si fuse con
il Mestre e diventò Venezia-Mestre, aggiungendo l’arancione al neroverde. Il Venezia ritorna in serie A negli anni 60 per tre campionati: ‘61/’62, ‘62/’63 e ‘66/’67 e successivamente sul finire degli anni ‘90, giocherà in serie A ancora per un triennio, nel ‘98/’99 con un grandissimo Recoba (prestato dall’Inter, salvò i lagunari con uno strepitoso girone di ritorno, diciannove partite e dieci gol per lui), poi ancora nel ‘99/’00 e nel ‘01/’02. Il Venezia ha disputato in totale dodici campionati di serie A e trentatre di serie B. Nella sua lunga storia iniziata nel 1907 ha conosciuto anche momenti difficili, ha giocato in tutti i campionati dalla serie A all’Interregionale. Ricordiamo la promozione nel ‘87/’88 con l’arrivo del nuovo presidente Zamparini e, con il nome di Venezia Mestre, dalla C2 alla C1 con l’allenatore Ferruccio Mazzola secondo figlio del grande Valentino e con l’ex riminese Giuliano Fiorini che fece dieci gol; poi quella del ‘90/’91 ottenuta con l’allenatore Alberto Zaccheroni e con lo spareggio giocato a Cesena contro il Como di Bersellini; quella dalla B alla A del ‘97/’98 con Walter Novellino e quella del 2000/2001 con l’attuale commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli. Al termine del campionato 2002, l’ultimo in serie A, termina l’era Zamparini durata quindici anni: il presidente compra il Palermo dalla famiglia Sensi portandosi dietro molti giocatori tra i quali i bomber Maniero
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e Di Napoli. Ricordiamo anche che nel Venezia negli anni ‘50 giocò un giovanissimo Paolo Barison, finito poi nel Milan e in Nazionale e nel ‘94/’95 in serie B Christian Vieri che disputò ventinove partite e realizzò undici gol prima di spiccare il volo in serie A e in Nazionale. Se Rimini e Venezia si sono affrontate solo nel lontano 35/36 ciò non toglie che tra le due squadre non ci sia stato un intenso scambio di giocatori. Negli anni ’50 il Rimini cedette al Venezia un giovane interessante come Valerio Ampollini. Negli anni ’60, vennero ceduti due giocatori indimenticati dai tifosi riminesi quali Marcello Neri e Franco Nanni. Questi ultimi due trasferimenti avvennero nel periodo in cui a Rimini c’era il veneto Guido Testolina che ad un breve inizio come allenatore fece seguire un periodo più lungo in qualità di direttore sportivo: fu proprio lui a segnalare Neri e Nanni al Venezia, da dove sono approdati in biancorosso Corsini, Valletti, Guizzo - autore di un memorabile gol in un derby con il Cesena alla Fiorita -, Bernard, De Marchi, Mantellato, Frazzetto, Di Virgilio, Graziani e Bellinazzi. Anche altri giocatori hanno indossato la maglia a scacchi e quella neroverde del Venezia: ricordiamo Parlanti, Mastini, Giuliano Fiorini, Mirabelli, Clementi, Menghini, D’Amato, Danza, Ivone De Franceschi e Fabio Lebran. Giuseppe Bernabè
I soci dell’AC Rimini: Cicai
“una squadra giovane e riminese: il nostro orgoglio”
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iducia. E voglia di crescere insieme. Quando si parla di Rimini con il direttore generale di Cicai, Giancarlo Marzi, i risultati del campo non proprio esaltanti di questo avvio di campionato passano in secondo piano. La cooperativa di artigiani termoidraulici, socio e sponsor della società biancorossa, è più che mai al fianco dell’Ac Rimini, della quale condivide in pieno la mission. “So che nel calcio fiducia e risultati vanno di pari passo - spiega Marzi -, ma in questo caso noi non badiamo troppo a ciò che succede la domenica. Certo, ci piace vincere. Ma non ci auguriamo di ottenere risultati a tutti i costi: per noi è importante che il Rimini mantenga la categoria mandando in campo il maggior numero possibile di ragazzi che provengono dal nostro territorio e dal settore giovanile biancorosso. Questo è ciò che ci rende orgogliosi: ottenere risultati migliori con giocatori diversi non è ciò che ci interessa”. Se il campo per ora non aiuta, buoni risultati arrivano dal fiorire di iniziative portate avanti dalla società, che ha trovato anche il modo
di rendere più piacevole e allettante la vecchia struttura del ‘Romeo Neri’: sala hospitality completamente rinnovata, corner-shop all’interno dello stadio, sky box per vedere la partita in posizione privilegiata e con ogni comfort. “Mi piace molto la nuova area hospitality, che frequento ad ogni partita interna e che pubblicizzo volentieri sia con le aziende a noi vicine sia con i nostri dipendenti. Rispetto a prima è un’area più selezionata e così arredata con strutture in biancorosso e la tv dà veramente un bel senso di appartenenza e molte comodità. Un progetto in linea con una società strutturata, che giustamente tiene all’immagine e che, secondo me, dà bene l’idea di come questa categoria stia stretta non solo alla città, ma anche alla società. Quando mi capita di parlare di Rimini in giro per l’Italia sottolineo sempre come l’Ac Rimini, per la struttura che si è data, è sicuramente una società che potrebbe fare il campionato di Serie B”. E poi quest’anno il fiore all’occhiello: le celebrazioni del centenario. Una grande e riuscita festa, ma anche
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varie iniziative collaterali come la mostra con foto e cimeli e la giornata di seminario organizzata insieme all’Associazione Amici del Rimini Calcio. “Purtroppo non ho potuto seguire la festa a causa di impegni personali, ma devo dire che tutti coloro con cui ho parlato sono stati veramente soddisfatti. Compreso il nostro ex presidente, storico abbonato del Rimini, entusiasta di tutte queste iniziative”. Cicai, che come attività principali ha la vendita di materiale termoidraulico e l’acquisizione e la gestione impiantistica di grosse commesse, crede fermamente in questo Rimini. “I momenti di difficoltà durante un campionato ci stanno - conclude il direttore Giancarlo Marzi -, ma sono certo che ci rialzeremo presto. Per quello che ho visto non mi sento di criticare la squadra, perché in campo ha messo sempre il massimo impegno. E poi secondo me è una squadra competitiva: sono fiducioso, ci sono ancora tutte le possibilità per fare un buon campionato”. Giorgia Bertozzi
Marketing
Pianetaitalia.com 10 anni di successi
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a alcuni giorni il sito internet dell’AC Rimini si è completamente rinnovato nella veste grafica e nella struttura, con l’obiettivo di coinvolgere tutti gli appassionati e farli sentire realmente parte del progetto biancorosso. Andiamo a conoscere da vicino Davide Germondari, socio fondatore e Project Manager di Pianetaitalia. com, Internet company nata nel 2002 che ha il proprio core business nella realizzazione di gestionali web e nella fornitura di servizi di registrazione domini, hosting, housing per aziende e privati. “Ci piace definirci artigiani del web, – dice il Sig. Germondari – tutto quello che la nostra società propone è prodotto direttamente da noi, vogliamo accompagnare passo dopo passo i nostri clienti nel mondo della rete, una realtà in rapida e continua trasformazione.” Che importanza ha il sito internet per una società sportiva? “Si tratta di uno strumento fondamentale ed ormai imprescindibile! E’ la prima immagine che il club veicola verso l’esterno, per cui curare e tenere aggiornato
il proprio sito internet significa valorizzare la propria azienda. Parlando in termini tecnici, la nuova piattaforma Daisuke sviluppata interamente da Pianetaitalia.com va oltre il concetto di sito, si tratta infatti di un gestionale che permette di organizzare in totale autonomia i contenuti ed interagire con i social network.” Quali sono i vantaggi di questa piattaforma? “Ogni tifoso, e parlo per esperienza in quanto frequento il Romeo Neri da quando Saltutti segnò in rovesciata contro il Milan, vuole sentirsi protagonista della propria squadra del cuore. Attraverso DAISUKE forniamo uno strumento che permetterà all’AC Rimini di strutturare un’offerta personalizzata per ogni supporter, grazie alla varietà di contenuti e proposte presenti.” Che differenze ci sono tra sviluppare un sito per un’azienda ed una società sportiva? “A livello tecnico nessuna, la grande differenza sta nel fattore emotivo e nelle emozioni che lo sport suscita.
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Il sito non dovrebbe essere utilizzato solamente come una vetrina, ma come uno strumento dinamico che consenta a tutti i tifosi di partecipare alla vita del club.” Sono già in previsione novità ed aggiornamenti? “Le potenzialità della piattaforma sono enormi, i prossimi sviluppi riguardano la creazione di un’ applicazione per smartphone totalmente dedicata al Rimini Calcio ed un’area dedicata al commercio elettronico, per offrire agli appassionati e non la possibilità di ordinare on-line la maglia a scacchi biancorossa personalizzata ed ogni altro prodotto di merchandising.” Che esperienza è stata collaborare con l’AC Rimini? “Per me, che sono tifoso riminese fin dalla nascita, la possibilità di diventare partner del club è motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Credo, inoltre, che dotarsi di uno strumento professionale per affrontare le nuove sfide del web sia un chiaro sintomo degli sforzi dell’AC Rimini di proseguire nel proprio ambizioso progetto e rafforzare il legame con i propri tifosi.”
Flash & Back Rimini – Forlì 0-0 (5° Giornata 30/9/2012) RIMINI: Scotti, A. Brighi, Gasperoni (18’ st Vittori), Vignati, Rosini, Maita, Spighi (12’ st Zanigni), M. Brighi (28’ st Valeriani), Morga, Baldazzi, Onescu. A disp.: Semprini, Mandorlini, Ferrari, Maio. All. D’Angelo. FORLI’: Ginestra, Vesi, Sabato, Sozzi, Ingegneri, Orlando, Petrascu (46’ st Mordini), Sampaolesi, Melandri (22’ st Buonaventura), Evangelisti, Filippi (9’ st Oggiano). A disp.: Casadei, Bergamaschi, Renzi, Ferri. All. Bardi. Arbitro: Monreale di Roma 1. Note: Ammoniti: Ingegneri, Vesi, Vignati, Vittori, Evangelisti.
Rimini – Bassano 1-2 (7° Giornata 14/10/2012) RIMINI: Scotti, A. Brighi, Gasperoni (47’ st Maio), Mandorlini, Rosini, Valeriani, Onescu, M. Brighi, Morga (31’ st Zanigni), Baldazzi, Maita (35’ st Marras). A disp.: Semprini, Ferrari, Vittori, Signorini. All. D’Angelo. BASSANO: Cano, Toninelli (40’ st Barbieri), Ghosheh, Basso, Bertoli, Stevanin, Carteri, Mateos, Longobardi (36’ st Correa), Berrettoni (31’ st Gasparello), Proietti. A disp.: David, Conti, Ferretti, Maistrello. All. Rastelli. Arbitro: Formato di Benevento. Reti: 6’ st Valeriani, 21’ st Carteri, 46’ st Gasparello. Note: Ammoniti: A. Brighi, Morga, Stevanin, Proietti, Mateos, Zanigni.
Bellaria Rimini 0-0 (6° Giornata 7/10/2012) BELLARIA: Rossini, Maccarrone, Masullo, Mariani (24’ st O’Neil), Gerolino, Fantini, Angelino, Raparo, Bernacci, Tattini (15’ st Fiore), Foggia (1’ st Fall). A disp.: Cavallari, Cassese, Rosseti, Liguori. All. Pepe. RIMINI: Scotti, A. Brighi, Gasperoni, Vignati, Rosini, Valeriani (41’ pt Onescu), Maita, M. Brighi (17’ st Palazzi), Morga, Baldazzi, Zanigni (38’ st Maio). A disp.: Semprini, Mandorlini, Vittori, Signorini. All. D’Angelo. Arbitro: Pierro di Nola. Note: Ammoniti: Maita, Fantini, Mariani, Onescu. Espulsi: 13’ st Masullo, 19’ st Vignati.
Casale - Rimini 2-2 (8° Giornata 21/10/2012) Casale (4-3-3): Ruzittu - Cristiano Silvestri Cirina Monaco - Giunta El Kamch (56’ Pani) Molino (67’ Grieco) - Taraschi (66’ Guccione) Curcio Siega. In panchina: Dinaro, Russo, Sicurella, Cinque. Allenatore: Rodolfi. Rimini (4-4-1-1): Scotti - Gasperoni (82’ Marras) Rosini Vignati Vittori - Spighi (62’ Onescu) M.Brighi Maita (62’ Maio) Baldazzi Valeriani - Morga. In panchina: Semprini, Mandorlini, A.Brighi, Zanigni. Allenatore: D’Angelo. Arbitro: Magnani di Frosinone Reti: 12’ rigore e 96’ rigore Morga (R), 75’ Silvestri (C), 81’ Curcio (C) Note: Ammoniti: Molino, Silvestri, Scotti, Gasperoni. Espulsi: all’86’ il tecnico del Casale Rodolfi per protesta; al 96’ Cirina per doppia ammonizione.
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Calendario e classifica - Lega Pro 2a Divisione Girone A 2011-2012
Il cammino del Rimini Il turno odierno 9° Giornata 28/10/2012 - ore 14.30
Prossimo turno 10° Giornata 04/11/2012 - ore 14.30
Alessandria - Castiglione (27/10) Milazzo - Giacomense Renate - Monza Bassano - Bellaria Forlì - Savona Pro Patria - Valle d’Aosta Mantova - Casale Santarcangelo - Fano Rimini - Venezia
Savona - Bellaria Monza - Mantova Castiglione - Forlì Giacomense - Alessandria Fano - Pro Patria Santarcangelo - Rimini Venezia - Milazzo Valle d’Aosta - Bassano Casale - Renate
La Classifica Totale
In Casa
Fuori casa
Squadra
Punti
G
V
N
P
GF
GS
DR
G
V
N
P
GF
GS
DR
G
V
N
P
GF
GS
DR
Savona
19
8
6
1
1
18
6
12
4
3
1
0
11
4
7
4
3
0
1
7
2
5
Forlì
17
8
5
2
1
17
5
12
4
2
1
1
7
4
3
4
3
1
0
10
1
9
Castiglione
15
8
4
3
1
11
3
8
4
2
2
0
7
0
7
4
2
1
1
4
3
1
Renate
15
8
5
0
3
15
13
2
4
2
0
2
5
7
-2
4
3
0
1
10
6
4
Pro Patria
14
8
4
2
2
15
12
3
4
2
0
2
7
6
1
4
2
2
0
8
6
2
Alessandria
13
8
4
1
3
16
6
10
4
2
1
1
9
4
5
4
2
0
2
7
2
5
Venezia
12
8
3
3
2
11
9
2
4
1
2
1
4
4
0
4
2
1
1
7
5
2
Monza (-4)
11
8
4
3
1
15
9
6
4
2
2
0
6
4
2
4
2
1
1
9
5
4
Bellaria
11
8
2
5
1
9
7
2
4
1
3
0
6
4
2
4
1
2
1
3
3
0
Bassano
11
8
3
2
3
8
9
-1
3
1
1
1
2
3
-1
5
2
1
2
6
6
0
Mantova
9
8
2
3
3
12
15
-3
4
1
2
1
7
8
-1
4
1
1
2
5
7
-2
Giacomense
7
8
1
4
3
8
10
-2
4
1
0
3
3
5
-2
4
0
4
0
5
5
0
Santarcangelo
7
8
1
4
3
4
7
-3
4
1
3
0
3
2
1
4
0
1
3
1
5
-4
Rimini
6
8
1
3
4
6
12
-6
4
1
1
2
3
4
-1
4
0
2
2
3
8
-5
Valle d'Aosta (-1)
4
8
1
2
5
9
20
-11
5
1
0
4
6
15
-9
3
0
2
1
3
5
-2
Milazzo
3
8
0
3
5
7
26
-19
3
0
1
2
2
9
-7
5
0
2
3
5
17
-12
Fano (-1)
3
8
0
4
4
11
20
-9
5
0
2
3
7
15
-8
3
0
2
1
4
5
-1
Casale (-5)
3
8
1
5
2
10
13
-3
4
0
3
1
4
5
-1
4
1
2
1
6
8
-2
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A.C. RIMINI INDOSSA CENT’ANNI DI PASSIONE ED EMOZIONI
Acquista le maglie del Centenario A.C. Rimini disponibili presso il nuovo corner shop ufficiale dello stadio Romeo Neri! Orari di apertura: - tutte le mattine (10-12.30) - martedì e giovedì (16.30-18.30) - sabato mattina (10-12.30) - domenica (14-17 durante le partite casalinghe dell’AC Rimini) Per info: Tel. 335.5399771 • www.riminicalcio.com
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