Riflesso Magazine Luglio-Agosto 2015

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Lug - Ago 2015

Anno 4 - n.4 - € 0,01

M A G A Z I N E D I I N F O R M A Z I O N E , C U LT U R A E L I F E S T Y L E

SIAMO PIENI DI RISORSE MIAMI - PRINCIPATO DI MONACO - MILANO - UMBRIA



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EDITORIALE

La bellezza rivisitata

4 DIRETTORE RESPONSABILE Mario Timio VICEDIRETTORE Carlo Timio REDAZIONE Alessio Proietti, Giulio Siena, Noemi Furiani, Alessia Mencaroni, Walter Leti, Elisabetta Bardelli, Marilena Badolato, Italo Profice, Claudio Cattuto, Marco Servili HANNO COLLABORATO Alessandro Biscarini, Elisa Giglio, Laura Patricia Barberi, Francesco Colamartino, Marinella Cucciardi, Francesca Fregapane, Marina Sotgiu, Sara Zoppi, Detta Costantino, Guglielmo Benemio Margherita Carpinteri (Piemonte) Vittoria Melchioni (Emilia-Romagna) Jessica Chia (Liguria) Sara Bernabeo (Abruzzo) Christian Chiarelli (Puglia) Anna Paola Olita (Sardegna) Francesco Famà (Miami) Costanza Banti (Los Angeles) RINGRAZIAMENTI Antonio Morabito, Carlaberto Corneliani Nicoletta Spagnoli, Gabriele Aprea, Clemente Ravano Rocca di Frassinello EDITORE Ass. Media Eventi REGISTRAZIONE Tribunale di Perugia n. 35 del 9/12/2011 IMPAGINAZIONE E GRAFICA R!style Project

PRINCIPATO DI MONACO APPUNTAMENTI 6 Gran Prix di Formula 1 di Monaco 10 Sunset Montecarlo 12

IL PERSONAGGIO Gabriele Aprea, il re dell’alta gioielleria di Capri

LOMBARDIA DESIGN 14 Fondazione Achille Castiglioni DISCOVERY 16 Le illusioni del Bramante 19

ARTE E ARCHITETTURA Cappella Colleoni

UMBRIA EVENTI 22 Umbria Jazz con il Berklee College 28

AGENDA NEWS

ARTE 30 Vallo di Nera 33

BRIEFING CULTURALE

STAMPA Tipografia Pontefelcino Perugia CONTATTI direzione@riflesso.info editore@riflesso.info artdirector@riflesso.info info@riflesso.info SITO WEB www.riflesso.info FACEBOOK Riflesso Magazine DISTRIBUZIONE Miami, Principato di Monaco, Milano, Umbria

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INSER

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CIALE

TO SPE

TEMPLI DI-VINI

Rocca di Frassinello, la cantina essenziale firmata Renzo Piano

PAVILION

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AGENDA NEWS ALIMENTAZIONE

NAZIONI UNITE

DIRITTO

38 42 46 48 50 53 56

Un melting pot emozionale Dieta vegetariana e vegana Il cibo a prova di stress “O” come olio Spreco alimentare e fame nel mondo L’acqua per un mondo sostenibile La Carta di Milano

ITALIA IN PILLOLE

SIAMO PIENI DI RISORSE

Per la realizzazione della copertina la Redazione ha stretto un accordo con il prestigioso Istituto Europeo del Design di Milano, che ha permesso agli studenti di confrontarsi ed esprimersi sulle tematiche di Expo 2015. Il visual si ispira ai quattro elementi fondamentali ai quali si fonde un “quinto”: lo scarto come risorsa, per una riflessione sul riciclo, sull’ecosostenibilità e su ogni filosofia positiva per la salvaguardia del Pianeta. Realizzazione Classe di Comunicazione Pubblicitaria, 2° anno 14/15 IED Milano Coordinamento Didattico IED Elisa Bergamaschino, Marianna Moller, Cinzia Piloni, Fulvio Ravagnani Direzione Artistica Alessio Proietti

58 Piemonte 59 Emilia Romagna 60 Liguria 63 Abruzzo 64 Puglia 66 Sardegna

PAST EVENT

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La 68a edizione del Festival di Cannes Luxury Summit Gli eclettici - Fame di vita Audi e Virgin al Golf Club di Perugia

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CALIFORNIA 76

LOS ANGELES Il Design District di Los Angeles

FLORIDA MIAMI 78 La Società Dante Alighieri

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EDITORIALE

LA BELLEZZA RIVISITATA Mario Timio

“I

l bello è promessa di felicità” asserisce il filosofo tedesco Theodor Adorno(1903-1969). Promessa non felicità. Di fronte a un quadro di Picasso, a uno scorcio sulle Dolomiti o a un tramonto all’isola di Capri percepiamo una bellezza che si fa sentimento che vorremmo prolungare nel tempo per continuare a essere felici. Il bello è sì presente nell’immediato, ma si consuma come veicolo di felicità nel futuro. E talvolta come tormento se non la si raggiunge. Ce lo ricorda Michelangelo Buonarroti (1476-1564): “Se durante la mia giovinezza mi fossi reso conto che l’immortale splendore della bellezza di cui ero innamorato avrebbe acceso, rifluendo verso il cuore, un fuoco di infinito tormento, come avrei spento volentieri la luce nei miei occhi”. Molto prima di Adorno, quindi, Michelangelo, che tanta bellezza ha creato e diffuso nel mondo, aveva percepito che il canone di bellezza è trasferibile come promessa di felicità e di desiderio di riviverla. Ed anche la bellezza naturale, quella che risplende dai monti o che traspare dalla delicatezza delle farfalle o dall’alternante luccichio delle lucciole o dalla perfezione della fioritura primaverile, crea in noi piacere che vorremmo rigenerare in futuro come appunto promessa di felicità. Però attenzione. Si dice che la bellezza ci salverà. Da che cosa? Dalla disperazione. In momenti di sconforto, di buia sfiducia, di ombra di avvilimento, fermiamoci un momento per osservare qualcosa di bello o richiamare alla memoria, anche con nostalgia,

icone di bellezza, che anche in questo contesto ci salva perché promette felicità. Allora accostiamoci al bello, un valore che è stato dissacrato dalla cultura contemporanea, come a uno dei più profondi lati segreti e nascosti della realtà. Dissacrazione determinata da una non sopita ideologia anti-borghese (tutti i capolavori di scultura, pittura, letteratura e poesia respinti perché borghesi) e nichilista. Il bello ha avuto in sorte il privilegio di rivelarsi nella dimensione del fisico – asseriva Platone – ossia mediante i sensi e segnatamente gli occhi. Ma con la vista non si vede la saggezza, ma si assapora la bellezza nella sua forma più manifesta e amabile. Alla Expo di Milano intesa come vetrina di cose belle (poiché ogni nazione ha esposto il meglio di sé), chiedete ai visitatori cosa maggiormente li ha impressionati: la vista di tanta bellezza concentrata in una infinità coreografica da godere e da portare a casa, certo per vagliarla con le categorie della saggezza, ma anche per assaporarne i contorni che danno felicità postuma. Chiedete all’astronauta Samantha Cristoforetti, in questi giorni di ritorno dalla Soyuz, come ha vissuto la bellezza dello spazio e dello stivale italiano illuminato di notte, e come la trasferisce nella sua vita “terrena” per assaporarne o riviverne le componenti emotive in un futuro senza fine perché avvolto dalla bellezza del mondo che pochi occhi hanno avuto la fortuna di sperimentare. Allora la terra non più “atomo opaco del mal” come la definiva il poeta Giovanni Pascoli, ma “atomo sorgente di bellezza” come deve averla vista Astro-Samantha.

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APPUNTAMENTI

Principato di Monaco

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GRAN PRIX di FORMULA 1 di Monaco

anti colpi di scena al Gran Premio di Montecarlo. Lewis Hamilton arriva terzo e perde la gara che stava dominando fino a una dozzina di giri dalla fine per una decisione completamente sbagliata di cambio gomme da parte del suo team della Mercedes. Nico Rosberg vince a Montecarlo con la Mercedes per la terza volta consecutiva, entrando cosĂŹ nella storia. Sebastian Vettel con la sua Ferrari difende nel finale un insperato secondo posto.

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LA MERCEDES È SUL PODIO AL PRIMO POSTO, SEGUE LA FERRARI ARRIVATA SECONDA

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Laccato Legno Cemento



APPUNTAMENTI

SUNSET MONTECARLO

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ra gli eventi più esclusivi e frizzanti che fanno da contorno al Gran Prix di Monaco, il Sunset è sicuramente in pole position. Un’ambientazione magica sulla spiaggia, tra spuma di mare, musica e bollicine di champagne. Dal tramonto fino a sera, Le Meridien Beach Plaza Hotel Monte Carlo, accoglie spettacoli dal vivo e DJ set, dal giro di riscaldamento fino al traguardo del GP.

Artwork by: Richard Mas

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IL PERSONAGGIO

Gabriele Aprea,

il re dell’alta gioielleria di Capri che conquista il jet-set internazionale a cura di Carlo Timio

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iù che un brand Chantecler rappresenta nel mondo un’icona dell’Alta Gioielleria italiana, inspirata alle bellezze naturalistiche, alla cultura e alla raffinatezza dell’isola di Capri. Oggi Gabriele Aprea, il Presidente dell’Azienda, custodisce l’arte del fare gioielli tramandata da generazioni, puntando su una crescita sostenibile, anche con la recente apertura di boutique in paesi asiatici. Presidente Aprea, com’è nata la passione nel creare gioielli a tal punto da farne un brand di prestigio e lusso? “La passione è nata, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel cuore dei due fondatori del marchio, Pietro Capuano e Salvatore Aprea. Capuano, figlio di gioiellieri napoletani, si innamora di Capri a metà degli anni ’30 e vi si trasferisce. Lì conosce Salvatore Aprea, caprese, con il quale decide di aprire la prima boutique Chantecler a due passi dalla Piazzetta e dal Quisisana. Entrambi affascinati dalla bellezza dei gioielli e dell’isola, danno così vita alla prima vera

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Il brand Chantecler, che da oltre sessant’anni fa impazzire star e dive, si proietta alla conquista di nuovi mercati esteri


gioielleria di Capri, meta in seguito per tutte le dive e i personaggi del jet-set che frequentavano questo luogo da sempre magico”. Da dove deriva il nome del marchio? E come mai avete utilizzato il gallo come vostro simbolo? “Pietro Capuano, per la sua eccentrica vita notturna e per il suo eterno ottimismo, venne soprannominato dal suo caro amico Principe Caravita di Sirignano “Chantecler” come il piccolo galletto protagonista della pièce teatrale di Rostand. Questo soprannome rimase un punto fermo nella vita di Capuano, sia a livello personale che professionale, al punto da farlo diventare il nome più conosciuto a Capri nel mondo dei gioielli”. Come sono nate le famose “campanelle”? “La prima campanella-gioiello è stata creata nel 1947, su ispirazione di una leggenda caprese che ne fa un potente portafortuna: ad un pastorello, disperato per aver perso l’unica pecorella, appare San Michele che gli dona una piccola campanella. Il tintinnio della campanella è in grado di esaudire i desideri. Il pastorello ritrova la propria pecorella e l’isola trova così il proprio portafortuna. Prima di questa data vi fu, sempre ad opera di Chantecler-Pietro Capuano, la creazione di una campana in bronzo per l’allora Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt, come simbolo di pace e fortuna per le truppe alleate che faticosamente cercavano di liberare il nostro Paese”.

Qual è la collezione di gioielli a cui tenete maggiormente? “É come chiedere ad un genitore quale figlio preferisca… Ogni collezione, dal momento della creazione a quello della realizzazione vera e propria, porta con sé tutti gli elementi che ne sono stati fonte di ispirazione: i colori di Capri, la natura che

arricchisce l’isola, i suoi profumi. Quindi ogni collezione rappresenta un pezzo della nostra storia e delle nostre radici. Sicuramente la Campanella ha un posto speciale nel nostro cuore, perché da lì è nata la distribuzione su più larga scala che ci ha portato, ormai, anche all’estero”. Da dove provengono i vostri maggiori clienti? Esportate molto all’estero? “Il fatto di essere nati con l’alta gioielleria ci porta ad avere una clientela estremamente diversificata e internazionale; Capri infatti è la destinazione preferita per i cosiddetti VIP come per chiunque ami la bellezza e il fascino di un’isola famosa da sempre. Proprio sull’isola sono nate anche partnership che ci hanno portato ad aprire nuove Boutique Chantecler a Tokyo o ad Hong Kong, ad esempio. La nostra espansione internazionale è però estremamente controllata, non vogliamo sovradimensionarci e rischiare di snaturarci in qualche impresa troppo presuntuosa”. Quali sono i progetti futuri? E la prossima collezione a cosa si ispira? “Continuare con questo lento processo di internazionalizzazione, che ci ha visto quest’anno per la prima volta a Basilea, mantenendo il più possibile inalterata la nostra forte matrice culturale caprese. Proprio queste radici infatti, come già accennato in precedenza, sono la forza propulsiva che ispira ogni

nostra collezione. Le prossime collezioni del 2016 avranno come sempre il sapore del nostro mare e delle nostre albe, parleranno di gioia di vivere e di fiducia, valori che ci contraddistinguono e che ci accompagnano non solo nelle nostre creazioni, ma anche nel preservare la natura della nostra piccola grande azienda”.

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DESIGN

Lombardia

Porte aperte al design: Fondazione Achille Castiglioni

“Un buon oggetto (...) nasce dalla volontà di instaurare uno scambio anche piccolo con l’ignoto personaggio che userà l’oggetto da noi progettato”

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Francesca Fregapane

a Fondazione Achille Castiglioni, nata nel 2011, è dedicata a uno dei più grandi architetti e designer milanesi del Novecento, Achille Castiglioni (1918-2002) che in sessant’anni di carriera ha contribuito a creare e a diffondere il Made in Italy nel mondo. Achille Castiglioni nasce a Milano e nel 1944 si laurea in architettura al Politecnico di Milano; dopo la laurea decide di lavorare nello studio dei fratelli Livio e Piergiacomo in Piazza Castello a

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Milano, dove tutt’ora si trova la fondazione studio museo, e si dedica a progetti di architettura, urbanistica, mostre e prodotti industriali. Nel 1956 fu uno dei fondatori dell’ADI, Associazione italiana per il Disegno Industriale. Ricevette numerosi riconoscimenti tra cui sette premi Compasso d’oro tra il 1955 e il 1979. Fu docente presso la facoltà di Architettura di Torino e al Politecnico di Milano. Nel suo approccio all’insegnamento riteneva fondamentale trasmettere ai suoi studenti


la propensione alla curiosità verso il mondo poiché l’osservazione dell’ambiente circostante ti fa esser parte della vita delle persone e della loro relazione con gli artefatti, che è un fattore principale se non assoluto nel ruolo del designer. Progettista brillante, riteneva che un oggetto di design è il frutto dello sforzo comune di molte persone dalle diverse specifiche competenze tecniche, e che essere designer è la sintesi espressiva di questo lavoro collettivo. Non ha mai giudicato un progetto come il frutto del lavoro di una sola persona, essendo fermamente convinto che la progettazione sia legata a un lavoro di gruppo. La mission della Fondazione è quella di estendere la conoscenza di questa grande personalità ad un pubblico più vasto e di tutelare e valorizzare l’archivio di progetti, disegni, foto, modelli, film, conferenze, catapultando il visitatore nel mondo in cui lui si muoveva, creava e progettava. La visita si snoda attraverso le quattro stanze che compongono lo studio. Interessante è la stanza con gli oggetti anonimi che il Maestro ha collezionato nell’arco di tutta la vita, oggetti con un’intelligente

componente di progettazione che poteva servire da spunto alla nascita di un nuovo progetto. Lui stesso affermava che “un buon oggetto non nasce dall’ambizione di lasciare un segno, il segno del designer, ma dalla volontà di instaurare uno scambio anche piccolo con l’ignoto personaggio che userà l’oggetto da noi progettato”.

Info Fondazione Achille Castiglioni, Piazza castello 27 20121– Milano info@achillecastiglioni.it - fondazione@achillecastiglioni.it

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DISCOVERY

Le illusioni del Bramante L’abside della Chiesa di San Satiro sembra essere profonda dieci metri, ma è di soli novantasette centimetri. Un espediente dell’architetto per aggirare i divieti urbanistici Francesco Colamartino

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ilano è una città che emoziona, confonde, sorprende e talvolta illude. E di illusione la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro ne ha da vendere. Eretta tra il 1476 e il 1482 con l’inglobamento del sacello altomedioevale dedicato

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a San Satiro (fratello di Sant’Ambrogio), il suo scopo è quello di custodire un’immagine ritenuta miracolosa: il dipinto della Madonna in trono col Bambino. La leggenda narra che nel 1242 il giovane Massazio da Vigonzone, un giovane con il vizio del gioco d’azzardo che aveva appena dilapidato gran


parte del suo patrimonio, in preda all’ira sferrò una pugnalata al dipinto (che si trovava nella cappella altomedioevale), ma dalla tela, subito dopo, iniziò a sgorgare sangue vero. Massazio, folgorato dal segno divino, decise di prendere i voti. Oggi la chiesa voluta dal duca Gian Galeazzo Sforza (raffigurato insieme alla moglie, Bona di Savoia, nell’icona sull’altare) e fatta portare a termine da Ludovico il Moro, custodisce ancora il pugnale del giovane, ma al suo interno nasconde un altro tesoro, ben più sorprendente. Entrando dall’ingresso principale, quello delimitato da un cancello che si affaccia su Via Torino, ci si ritrova davanti al presbiterio del 1482 che, come il resto dell’edificio, porta la firma di Donato Bramante, uno dei più grandi architetti e pittori del Rinascimento italiano, nonché pupillo di Ludovico il Moro, signore di Milano. Ma basta fare pochi passi verso l’altare perché ci si renda conto di qualcosa di veramente insolito: l’abside, che dalla prospettiva dell’ingresso sembra essere profonda una decina di metri, in realtà occupa uno spazio di soli novantasette centimetri. Lo sfondamento illusorio della parete, in fondo alla quale è posto il dipinto della Madonna in trono col Bambino, è stato ottenuto da Bramante attraverso un sapiente uso degli stucchi e dei dipinti a trompe l’oeil. Ma quello di Bramante è stato solo un gioco di prestigio per lasciare tutti a bocca aperta o c’è dell’altro? In realtà la “finta abside” è una soluzione trovata dall’architetto rinascimentale al problema che è sorto quando la chiesa, all’atto della costruzione, si è vista negare i permessi per le dimensioni previste dal progetto a causa della presenza della strada retrostante, all’epoca molto trafficata e sede di congregazioni commerciali. Una volta usciti dalla chiesa non bisogna dimenticare di alzare lo sguardo verso il campanile romanico che, costruito nel IX secolo, è uno dei più antichi di Milano e uno dei pochi ancora ammirabili nelle sue forme originarie.

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ARTE E ARCHITETTURA

CAPPELLA COLLEONI a Bergamo Giulio Siena

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artolomeo Colleoni nacque nel 1400 e visse i suoi primi anni come paggio ai servizi di Filippo Arcelli, signore di Piacenza. Successivamente si arruolò al servizio di Alfonso d’ Aragona nelle truppe capitanate dal perugino Braccio da Montone, valoroso condottiero capace quasi di instaurare, con le sue vittorie, uno stato nel centro Italia. Fu sotto il comando del Carmagnola prima e di Erasmo da Narni, di nuovo un umbro, il celebre Gattamelata, che si guadagnò fama e celebrità sposando la politica militare della Repubblica di Venezia. Questi gli anni delle contese e delle rivalità con Milano le cui gesta lo porteranno presto ad esser da tutti riconosciuto insieme a Erasmo, al

Scrigno rinascimentale di universale bellezza dove la cristianità si fonde all’ ideologia imperiale Piccinino, anch’esso perugino, e a Francesco Sforza come il più autorevole condottiero della penisola. E’ al servizio della Serenissima che collezionerà, appunto, le imprese più memorabili, dalla battaglia di Cremona, a Caravaggio, alla campagna nel Bresciano, nel Bergamasco, nel Parmense, alla battaglia della Sciesa e di Borgomanero. Lo esortano i francesi e lo invoca Pio II ma Venezia non lo

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ARTE E ARCHITETTURA

molla. La guerra della Riccardina e poi in Romagna sono le ultime sue campagne prima di spegnersi nel 1475 immerso nella stima e bagnato di virtù. Il suo nome tuttavia è legato più a una mirabile opera d’arte: la meravigliosa cappella Colleoni a Bergamo. Prima di spirare il Colleoni inseguì infatti il sogno ‘imperiale’ di farsi edificare un mausoleo, sepulcrum sibi vivus extruxsit [...] pro patrie munificenzia et imperii maiestate, ed individuò nell’architetto e scultore Giovanni Antonio Amadeo, appena congedato dai lavori della facciata per la certosa di Pavia, il più adatto esecutore. Sarà lui che realizzerà, in piazza duomo, addossata alla basilica di Santa Maria Maggiore, quell’opera dal sapore e dai caratteri squisitamente rinascimentali che incarneranno nel tempo il potere e il carisma del Colleoni. Un’opera di universale bellezza, che adotta una soluzione architettonica in accordo formale con alcuni caratteri della vicina basilica, ma illuminata, attraverso le scansioni ritmiche e la plasticità degli elementi della facciata, le ricche decorazioni e policromie, di una luce raggiante e unica. La tensione dei volumi che si alleggeriscono in altezza, il ricamato rosone centrale, le sculture allegoriche, l’elegante loggia e la tridimensionalità della decorazione dei marmi nelle tre tonalità, meravigliano il visitatore rapito nell’angusta piazza. La parte alta del basamento invece contiene formelle raffiguranti storie bibliche, e quattro della vita di Ercole, che insieme alle statue delle virtù e ai medaglioni di Cesare e Traiano, dei quali amava ritenersi degno discendente, testimoniano la volontà di fondere la religiosità cristiana alla spiritualità pagana; il cammino verso Dio nel tempio che divinizza l’imperatore. Bartolomeo, patronus civitatis, si presenta, pertanto, con una nuova ideologia imperiale, legittimando cristianamente un potere acquisito attraverso l’esercizio delle armi e la fedeltà alla Serenissima. All’interno domina il cenotafio piramidale del Colleoni con la statua equestre del condottiero in legno dorato, realizzata da maestri di Norimberga. Significative le analogie formali con le statue di Cangrande della Scala a Castelvecchio di Verona e il sepolcro di Bernabò Visconti custodito oggi al castello sforzesco di

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Milano. La fastosità delle sculture dell’Amadeo e degli affreschi affidati a Giovan Battista Tiepolo, non distraggono tuttavia dalla dolcissima tomba dell’amata figlia Medea, che accompagna nel sonno il padre. La riconoscente Venezia, invece, gli tributerà, affidando il progetto allo scultore Verrocchio, l’autorevole statua equestre nella sua splendida piazza dei Ss. Giovanni e Paolo. Un’opera anch’essa dalle memorie imperiali; Bartolomeo Colleoni a Venezia come Marco Aurelio in Campidoglio.



EVENTI

UMBRIA JAZZ e il 30esimo anniversario con il BERKLEE COLLEGE of music di Boston Carlo Timio

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Umbria

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i prospetta un’edizione scintillante quella di Umbria Jazz che quest’anno tira fuori dal cilindro novità di prim’ordine. Tra queste spicca l’anniversario della collaborazione trentennale con il Barklee College of Music di Boston, divenuta una colonna portante tra le iniziative della kermesse umbra. Da questo partenariato nasce l’opportunità per i migliori studenti di ottenere borse di studio per continuare il percorso didattico nel quartier generale di Boston. La celebrazione di questa lunga partnership avverrà il 9 luglio, in piazza IV Novembre a Perugia nel contesto del concerto in anteprima della Faculty Band di Larry Monroe e Donna McElroy e di Alissia Benveniste & The Funketeers, in cui è prevista la consegna delle lauree ad honorem del Berklee College of Music a due grandi musicisti: Charles Lloyd e Paolo Fresu. Ma quest’anno sarà protagonista non solo il jazz, ma anche l’arte, facilmente visibile nei manifesti ufficiali del Festival, realizzati dal maestro umbro Alberto Burri, per la celebrazione del centenario della nascita. Un altro asset di non poco rilievo


VOLA LOW COST RYANAIR.COM

DA PERUGIA

LONDRA STANSTED

DUSSELDORF BRUXELLES

WEEZE

CHARLEROI

PERUGIA

BARCELLONA GIRONA

NUOVA ROTTA!

BRINDISI

CAGLIARI TRAPANI POSTI ASSEGNATI

2O BAGAGLIO A MANO

FAMILY EXTRA


EVENTI

Nell’edizione 2015 tra i più grandi jazzisti del mondo si fa largo la diva del pop Lady Gaga di questa edizione è la presenza di Lady Gaga e Tony Bennet, i due super ospiti che il 15 luglio si esibiranno in un inedito duetto molto atteso anche in considerazione del fatto che questo concerto per la diva pop è in esclusiva italiana. In questo scenario di festa, il cuore di Perugia diventa per dieci giorni un villaggio musicale globale, dove si ascoltano note tra palazzi e piazze medievali. I concerti si tengono all’Arena Santa Giuliana, una delle location principali del Festival, insieme al Teatro Pavone, l’Oratorio Santa Cecilia e gli spazi aperti del centro storico, piazza IV Novembre e i giardini Carducci. In tutto sono duecentocinquanta eventi dal 10 al 19 luglio, sei palchi, musica nel centro storico di Perugia da mezzogiorno fino a tarda notte, gratuita e a pagamento, al chiuso e all’aperto. Tutto questo è Umbria Jazz. Blues, soul, black music, ritmi latini, musica elettronica e ovviamente jazz a 360 gradi. Apre il Festival all’Arena Santa Giuliana la musica di Paolo Conte, vicinissimo alla tradizione della manifestazione e interprete eccezionale del Jazz intrecciato alla musica mediterranea. L’11 luglio è

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la volta dei Subsonica, accompagnati on stage da Emanuele Cisi, Flavio Boltro e Mauro Ottolini, tre musicisti che il pubblico di Umbria Jazz ha sempre apprezzato nelle loro esibizioni al Festival. Il 12 spazio a Paolo Fresu, Steven Bernstein, Marcus Rojas e Gianluca Petrella con i Brass Bang. A seguire “Sheik Yer Zappa”, omaggio di Stefano Bollani a Frank Zappa insieme a Jason Adasiewicz, Jim Black, Larry Grenadier e Josh Roseman. Inoltre, una coppia d’assi del piano jazz illumina la notte di Perugia: Chick Corea ed Herbie Hancock. Il 15 luglio l’unica data italiana di Cassandra Wilson. Poi, il 17 la serata tutta brasiliana, in apertura Caetano Veloso e Gilberto Gil, praticamente un ritorno a casa vent’anni dopo il loro esordio come ditta insieme dal vivo a Umbria Jazz 1994. Serata black quella del 18 luglio con la soul music britannica di Brand New Havies e Incognito. Per il gran finale arrivano sul palco il cantante e figlio d’arte Taylor McFerrin, la voce cubana di Daymé Arocena, il sabba afro beat della leggenda nigeriana Orlando Julius, accompagnato dagli Heliocetrics, la band di turnisti della Strut Records, il patchwork di elettronica dell’inglese Romare, giovane talento della scuderia Ninja Tunes, e il dj set di Gilles Peterson con MC Earl Zinger.


Amici Miei A Montecarlo,da Giorgio e Donatella, la F1 del palato solo per veri campioni

A fianco della Rocca, su una terrazza che si affaccia a mozzafiato sull’elegante porto di Fontvieille, Donatella incanta il tuo palato seducendoti non solo con le ricette, ma anche con la pasta fresca, preparata con le sue stesse mani, nel rispetto delle più antiche tradizioni della cucina italiana. L’ambiente raccolto e familiare é ormai da anni un punto di riferimento per tutti i buon gustai della F1 grazie al relax e al piacere che Mastro Giorgio sa trasmettere con passione ai suoi clienti. Uscirai contento e dimenticherai “le non vittorie”. 16, quai Jean-Charles Rey - 98000 Monaco Tél :+377 92 05 92 14 - Fax :+377 92 05 31 74


Il mecenatismo umbro ridá lustro a opere di architettura a Perugia I due fratelli Silvia e Roberto del Salone Vogue Parrucchieri hanno deciso di accantonare 15 mila euro per il recupero del pozzo di San Francesco di Perugia

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’amore per il bello e per la cultura è trasversale. E chi lavora con le mani, ed esalta quotidianamente la bellezza ne sa qualcosa. L‘artigianalità, la riscoperta degli antichi mestieri, sono oggi i valori su cui dovremmo riflettere per ritornare ad apprezzare e rispettare la cultura, le tradizioni e il saper fare dei nostri nonni. E così, in seguito alla pubblicazione del bando Art Bonus del Comune di Perugia, per favorire liberi finanziamenti a sostegno della cultura, approvando un elenco di beni che necessitano di interventi di manutenzione e restauro, i due fratelli Silvia e Roberto del Salone di bellezza Vogue Parrucchieri di Perugia hanno deciso di metterci la faccia e il portafoglio e cimentarsi in un’impresa che secondo i loro calcoli, dovrebbe portare alla realizzazione di un sogno. Contribuire a lasciare un segno concreto per la tutela e l’esaltazione della bellezza di opere d’architettura locale abbandonate a sé stesse. E dopo aver abbracciato questa nuova filosofia di veri e propri mecenati, affiancata dall’amore spassionato per l’arte, hanno deciso di impegnarsi per devolvere parte del ricavato del loro Salone per il secondo semestre del 2015 e tutto il 2016 per il totale restauro del pozzo di San Francesco a Perugia. Per questo tipo di intervento il costo previsto ha un valore di Euro 15.000. Ma perché questo iniziativa? In primo luogo, in memoria del loro padre Franco, la colonna portante della famiglia, scomparso nel maggio 2014. E in secondo luogo per lasciare un marchio indelebile, un sigillo tangibile del loro amore per il capoluogo umbro, con una dimostrazione concreta di quello che la società civile può fare con un po’ di impegno e passione per risollevare e ridare vita alle tante opere artistiche e architettoniche italiane che necessitano di interventi di restauro o semplicemente di manutenzione. “Adottare” un bene pubblico, sposando questo progetto ed “appropriarsi” quindi dell’opportunità di contribuire al restauro di un’opera di architettura perugina non più valorizzata,

abbandonata a se stessa e pressoché non considerata da nessun passante, è stata la leva che ha spinto i due fratelli Moretti a credere fermamente in questo progetto. Sicuramente tale iniziativa vuole rappresentare un atto volto alla sensibilizzazione e all’avvicinamento della gente comune alla cultura del bello e della propria identità storica. Insomma, un sano mecenatismo, che soprattutto in questo particolare momento storico di difficoltà a reperire i fondi pubblici, esprime quanto di più significativo si può immaginare a sentirsi parte di una comunità di cui si ha l’orgoglio di appartenere, fino ad arrivare a erogare denaro per la salvaguardia di una bellezza poi condivisibile da tutti.



AGENDA NEWS

Citerna

Umbria

a cura di Laura Patricia Barberi

Perugia

Spoleto

Rassegna eventi “E se le donne” Fino a novembre

I Bronzi etruschi di San Mariano al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria Fino al 16 dicembre

Festival Pianistico di Spoleto Fino al 27 settembre

Torna anche quest’anno “E se le donne“ la rassegna di eventi al femminile promossa dall’amministrazione comunale di Citerna e diretta da Leonora Baldelli. L’edizione 2015 di “E se le donne” è partita in primavera con “E se le donne...OFF, eventi fuori del territorio comunale in collaborazione con Badia Petroia e Montone, mentre tutti gli altri eventi di “E se le donne” si svolgeranno nella sede principale della manifestazione, Citerna, da luglio a novembre. Vi segnaliamo il 18 luglio “Chained Love” - Performance di danza della Compagnia Akesi e il 7 agosto “Virginia Woolf e le donne di Citerna - Una stanza tutta per tre” - Mostra fumetti di Alessandro Bacchetta.

Lo scorso gennaio nel Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria è stata inaugurata una nuova sala espositiva, allestita con i bronzi etruschi di San Mariano. Si tratta di 275 pezzi di varia natura, di cui 180 posseduti dal Museo, rinvenuti casualmente nell’aprile del 1812 nel territorio di Corciano e ora esposti integralmente per la prima volta. L’allestimento, che si avvale di nuove vetrine appositamente concepite e auto-illuminanti consente ora una lettura ottimale del dettaglio dei singoli oggetti. Ai reperti, raggruppati in quindici vetrine, sono anche associate foto in grandezza naturale degli esemplari posseduti dagli altri musei. Piazza Giordano Bruno, 10 - 06121 Perugia. Tel. 075/5727141 - Fax 075/5728651

Sede esclusiva degli eventi dell’edizione 2015 del Festival Pianistico di Spoleto è Casa Menotti, luogo dalla magica e particolare atmosfera, incastonato come una gemma nella splendida Piazza del Duomo di Spoleto. In programma 15 appuntamenti con 33 concerti durante i quali verranno eseguite musiche che spazieranno da Bach e Chopin fino a Battiato e Fabrizio De André, per passare a composizioni di autori contemporanei come Luigi Dallapiccola e Stefano Bracci. Ci saranno anche musiche di pianisticompositori dei nostri giorni quali Egidio Flamini e Stefania Suracee oltre a due omaggi al compositore Alexandr Skrjabin. www.festivalpianisticodispoleto.it

Lago Trasimeno

Castiglione del Lago

Torgiano

Torna Trasimeno Blues, l’appuntamento con la grande musica Blues sulle rive del Lago Trasimeno. Concerti e tanti eventi collaterali, anche quest’anno si esibiranno i migliori interpreti internazionali della musica blues nei medievali borghi del lago Trasimeno e in suggestivi scorci naturalistici. L’articolato programma di concerti propone un viaggio musicale che parte dal Blues delle radici e giunge fino alle sonorità contemporanee all’insegna dell’innovazione e dell’avanguardia. www.trasimenoblues.it

Sarà ancora una notte di calici, di vini, di stelle, e non solo, quella in programma a Torgiano il 10 agosto: manifestazione organizzata dalla Strada dei Vini del Cantico. L’attesissimo appuntamento estivo, uno degli eventi enologici più importanti a livello nazionale, è giunto alla 18esima edizione. In particolare, nel centro storico del borgo umbro, dalle ore 20 alle 24, si potrà brindare, sotto le “stelle cadenti”, con i migliori vini delle cantine aderenti alla Strada dei Vini del Cantico, degustando piatti tipici umbri proposti da ristoranti, dalle ProLoco e dagli operatori aderenti alla Strada. Inneggiando a Bacco, in una delle notti più suggestive dell’anno, verrà offerta ai visitatori la possibilità di godersi “la pioggia di lacrime di San Lorenzo” in compagnia del vino di qualità, rinsaldano in questo modo lo straordinario connubio fra le stelle cadenti e il vino, offrendo accanto alle degustazioni magistralmente guidate da sommelier ed operatori del settore.

Crociera fotografica Click in Umbria Turismo Fotografico

Promosso da Click in Umbria Turismo Fotografico e in collaborazione con Navilagando, è possibile trascorrere una giornata di fotografia e natura alla scoperta dei meravigliosi paesaggi del Lago Trasimeno. L’offerta comprende: Corso di fotografia itinerante in barca e sulle isole, Visita delle isole (Polvese e Maggiore), Crociera sul Trasimeno, Fase di scatti sulle isole e in barca, Aperitivo in barca al tramonto. L’intera giornata ha un costo di 95€ euro a persona. Partecipanti minimi 5 persone massimi 14. Prenotazione almeno 3 giorni prima. Per info e prenotazioni www.clickumbria.com

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Trasimeno Blues Festival 26 luglio - 2 agosto

Calici di Stelle 10 agosto


Spello

Perugia

Perugia

Sensational Umbria di Steve McCurry Fino al 15 luglio

L’Umbria che Spacca Festival San Francesco al Prato 2 - 4 luglio

“Gli OstiNati” Nuovo wine & barbecue restaurant Nato dalla passione per il vino e il cibo di qualità

Nelle sale della Pinacoteca civica di Spello, sarà possibile visitare la mostra dei 14 scatti attraverso i quali il grande fotografo americano Steve McCurry racconta l’Umbria, nel rispetto della sua personale interpretazione della realtà che ha incontrato. Prosegue nelle città umbre la mostra itinerante di alcuni dei 100 scatti di “Sensational Umbria” che Steve McCurry ha realizzato per la Regione Umbria. Con lo sguardo attento di grande interprete della realtà contemporanea e con una visione internazionale del proprio lavoro, McCurry si è ispirato ai valori e ai contenuti dell’ambiente, della cultura, della qualità territoriale, delle produzioni artigianali e industriali che traggono ispirazione dalla storia e dalla cultura del territorio umbro.

L’Umbria che Spacca Festival è un evento gratuito che si terrà presso San Francesco al Prato a Perugia. Un festival organizzato dai musicisti per i musicisti per unire e far rete nel nome di una musica autentica, underground e di qualità. Musica “fatta con il cervello” - come affermano gli organizzatori -per persone che vogliono ascoltare, stendersi in un prato e abbracciarsi sotto un cielo stellato estivo. Un evento per il centro storico di Perugia per godere della musica in una cornice di storica importanza e bellezza. Tra gli artisti che si esibiranno anche gli apprezzatissimi Verdena. www.umbriachespacca.it

Prendete 6 amici, legati dalla passione per il vino e per il cibo di qualità, 6 professionalità diverse e innovative, formatesi per mestiere o per piacere nel settore enogastronomico, prendete una location sofisticata ma intima e conviviale, le migliori etichette di vini e le eccellenze gastronomiche, amalgamate tutto questo trovando una combinazione tradizionale e anticonformista, e otterrete una nuova realtà della ristorazione perugina: l’enoteca wine restaurant “OstiNati”. Il pubblico, al quale gli OstiNati si rivolge è un pubblico curioso che ha voglia di sperimentare e lasciarsi guidare con fiducia critica da una sapienza innovativa di ben 6 menti. www.ostinatiwine.com

Corciano 8-16agosto 2015

Altopiano di Colfiorito

Il Corciano Festival propone manifestazioni in costume con ambientazione risalente al ‘400 che, oltre a un valore folkloristico, hanno lo scopo di rappresentare la vita di un castello medievale e di alcune sue manifestazioni religiose. Il festival rievoca momenti di vita quotidiana in uno scenario immutato, in cui i cittadini sono veri e propri protagonisti di una rappresentazione storica vissuta con profonda partecipazione. Tra le manifestazioni più apprezzate gli eventi enogastronomici all’interno della Taverna del Duca e l’Osteria dell’Antico Spedale presso cui vengono serviti prodotti e piatti tipici del territorio con scenari di ricostruzione storiche del XV secolo. Il momento più importante del Festival si tiene nella giornata del 15 Agosto, quando viene organizzato il Corteo del Gonfalone, sfilata in abiti d’epoca che si snoda lungo le vie del centro storico del paese.

Un festival internazionale dedicato alla musica celtica capace di richiamare oltre 20.000 persone ogni anno nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano. Manifestazione che non può prescindere dall’ambiente in cui si svolge: un grande altopiano tra le montagne dell’Appennino. 17 concerti divisi in due palchi per una non stop di 36 ore di musica live con i migliori gruppi mondiali della nuova scuola del folk revival. La musica celtica sta vivendo un nuovo rinascimento e questo lo si deve alla straordinaria produzione giovanile europea che ha unito le sonorità della tradizione con le nuove tecnologie musicali. Montelago Celtic Festival da anni è diventato un grande laboratorio creativo, una sorta di expo delle nuove tendenze, avanguardia tra i Festival europei di genere, talent scout delle più significative esperienze musicali giovanili. www.montelagocelticfestival.it

Corciano Festival

Montelago Celtic Festival 6 - 8 agosto

Orvieto

Umbria Folk Festival 13 - 22 agosto

Nella splendida cornice del centro storico di Orvieto, torna Umbria Folk Festival 2015. La kermesse è divenuta negli anni uno degli appuntamenti più importanti dell’estate musicale su territorio umbro e nazionale, legando musica, enogastronomia, tradizioni popolari e culture diverse in una formula ormai collaudata e vincente che negli ultimi anni ha richiamato oltre 40.000 presenze per ogni edizione. Tra le novità di questa nona edizione la nuova location della manifestazione: la Fortezza Albornoz. Il 20 Agosto in concerto Caparezza con il Museica Tour, mentre il 21 salirà sul palco Asaf Avidan con il Back to Basics Tour. www.folkfestival.it

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ARTE

L’immagine delle Forche a Vallo di Nera Claudio Cattuto

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lcuni autori narrano che un ricco patrizio romano di nome Giovanni e la sua nobile moglie, non avendo figli, avessero deciso di offrire i loro beni alla Santa Vergine per la costruzione di una chiesa a lei dedicata. La Madonna apprezzò molto questa loro intenzione e nella notte tra il 4 e 5 agosto del 352 d.C. apparve loro in sogno indicando come luogo prescelto, quello dove la notte sarebbe accaduto un evento prodigioso. La mattina seguente – nel pieno dell’ estate romana - la cima dell’Esquilino apparve imbiancata di neve. Corse immediatamente il pio Giovanni da Papa Liberio per riferirgli il sogno e quanto accaduto. Con grande sorpresa di entrambi, il pontefice ammise di aver avuto lo stesso identico sogno. Venne tracciata nella neve ancora fresca la pianta di una basilica che ovviamente prese il nome di Basilica di Santa Maria della Neve (o Liberiana dal nome del papa o ad Nives per ricordare l’evento). Un secolo dopo, Sisto III°, 44° Papa (432 – 440), noto soprattutto per aver approvato gli atti del Concilio di Efeso in cui il dibattito sulla natura umana e divina di Gesù si era trasformato in una discussione sul tema se Maria potesse essere chiamata” Madre di Gesù” in quanto uomo o “Madre di Cristo” in quanto uomo e Dio, a sancire che alla Madonna spettava il titolo di Theotokos (o Deipara o più semplicemente Madre di Dio) fece innalzare nel sito dove sorgeva l’antica Basilica di Santa Maria della Neve una basilica ancora più grande e splendida: quella universalmente nota come Santa Maria Maggiore. Ma se cambiò il nome non si perse mai il ricordo ed il culto per la Madonna della Neve, che anzi andò sempre più affermandosi, al punto che tra il XV ed il XVIII secolo ci fu la massima

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diffusione delle chiese a lei dedicate. Non meno di 150 tra edifici grandi e piccoli disseminati su tutto il territorio nazionale. Uno di questi piccoli edifici, poco più grande di un’edicola di campagna si trova nei pressi del Borgo di Vallo di Nera (Perugia) non molto distante dalla cinta di mura dell’antico


castello, lungo la mulattiera che collega il Paese al fondo valle del fiume Nera, immerso nel verde del bosco. In occasione delle Giornate Fai di primavera si è provveduto a rendere fruibile la visione anche dell’interno riccamente e totalmente affrescato da un pittore spoletino di cui conosciamo appena il nome: Jacopo Zabolino, che fu attivo negli ultimi anni del XV secolo. Nella parete di fondo, e davanti ad un muro dipinto che fa da naturale fondale alle pareti laterali, le figure di Maria ai cui lati, inginocchiati, si trovano un San Sebastiano ed un San Rocco che mostra il suo bubbone di peste. A denotare quasi con sicurezza l’uso propiziatorio dell’edificio nei confronti di una malattia che incuteva terrore e lutti tremendi. Sulle pareti, accanto a Madonne lattanti, si ergono due figure simili di San Giacomo Maggiore col suo bordone da pellegrino ed un San Pietro Martire di Verona, compatrono della vicina Spoleto e che in Valnerina veniva invocato come protettore dei raccolti, contro le grandinate ed altre calamità naturali. La volte a botte ospita per intero un Cristo Benedicente, circondato agli angoli dai quattro Evangelisti e dai loro simboli. Ma quello che più colpisce è l’affresco posto sopra lo stipite della porta centrale e che occupa la parte superiore della facciata: una Annunciazione raffigurata secondo un modello iconografico di influsso francescano che presuppone oltre alla usuale Colomba dello Spirito Santo, un infante Gesù immerso nel fascio di raggi che emana dal Dio Padre centrale. Tale modulo, che ebbe uno sviluppo soprattutto nella pittura dei paesi del Nord Europa, riflette l’idea secondo la quale Gesù non si era formato “in utero”, ma era stato fatto discendere dal cielo (emissus coelitus) ed era entrato già formato nel ventre di Maria. Un modello che susciterà per molto tempo controversie e dibattiti, fino alla sua definitiva abolizione. Il concilio di Trento, associandosi alle proteste sollevate da un arcivescovo fiorentino farà sue le parole del teologo tedesco Molanus di Leuven, che nella sua opera “De Historia sacrarum imaginum et picturarum,” bandirà le Annunciazioni in cui si vede “corpusculum quoddam humanum descendens inter radios ad uterum Beatissimae Virginis”.Non si può certamente, non cogliere la sottile ironia di trovare questo modello di Annunciazione in un edificio dedicato a Colei che mille anni prima, il Concilio di Efeso aveva sancito Madre di Cristo, vero Dio e soprattutto vero Uomo.

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Ristorante

Il Convento Antica Dimora francescana sec. XIII

RISTORANTE TIPICO UMBRO - PIZZERIA

Via del Serraglio, 2 - CORCIANO (Pg) Tel. 075 6978946 - Cell 334 7178439 www.ristoranteilconvento.it


a cura di della Redazione

BRIEFING CULTURALE

Il “Nautismo” in mostra ad Assisi Aldo Claudio Medorini e Silvio Amato, rispettivamente fondatore e ambasciatore del movimento “Nautismo” (da nauti che rappresentano le particelle razionali del pensiero), si esprimono ad Assisi in una mostra bipersonale di pittura e scultura. Medorini, siciliano di origine ma umbro di adozione, porta la sua fantasia pittorica in mostre, gallerie italiane e estere (sarà anche alle EXPO 2015), raccogliendo ovunque grande successo. Amato, amante della costa amalfitana, musa ispiratrice delle sue sculture su legno, si definisce artigiano delle tavole di castagno recuperate da vecchi solai, ove pone il paesaggio al centro delle sue ispirazioni. Le sue sculture intagliate a perfezione sembrano far fiorire le immagini già insite nella materia e liberate dal gesto artistico, come si conviene ad una grande scultore.

Il “museo della civiltà contadina” a Casarampi di Sellano

Moon in June Grande successo per “Moon in June”. La manifestazione ha spento la prima candelina. Si tratta dell’evento in memoria di Sergio Piazzoli, che si è svolto all’Isola Maggiore dal 19 al 21 giugno scorso. La kermesse è stata promossa dalla Fondazione “Sergioperlamusica”. Tanti artisti si sono esibiti, da Giovanni Guidi a Gary Lucas e Alessio Franchini in un omaggio al grande cantautore e chitarrista statunitense Jeff Buckley. Poi grande chiusura di Vinicio Capossela, anche direttore artistico della kermesse, che ha fatto il suo “Concerto per sirene d’acqua dolce”, dedicato all’amico Sergio Piazzoli. Il successo è stato enorme, con 1.200 persone arrivate solo per Capossela, senza contare la buona presenza di pubblico anche nei due precedenti giorni, e richieste di poter assistere al concerto provenienti da tutta Italia.

Inaugurato nell’agosto 2013, il museo ha sede nelle cantine e nelle stalle di Casarampi, nel comune di Sellano (PG), ove si espongono numerosi attrezzi in precedenza dislocati presso privati cittadini. Opera di Angelo Rampi che ha raccolto gli utensili della coltivazione di cereali, legumi, zafferano, viti, ortaggi, foraggi, in un unico contenitore per evitarne la dispersione, a testimonianza della vita contadina del Pian di Orsano prima della meccanizzazione agricola. Le generazioni che hanno visto scomparire un mondo e nascerne un altro, hanno dato vita con i propri attrezzi ad una collezione, avviando il processo di costituzione di un vero e proprio “museo” permanente, intorno al quale si svolge una manifestazione annuale (primi di agosto) rievocativa della civiltà contadina, tema di grande attualità come la EXPO 2015 e la recente enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”.

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Rocca di Frassinello: la Cantina essenziale firmata Renzo Piano Alessio Proietti

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a barricaia diviene anfiteatro, un raggio di sole un riflettore, botti di rovere si trasformano in 2.500 occhi che osservano il rito della produzione ed elevazione del vino. Siamo nel cuore della composizione di Renzo Piano; nella cantina della nobilissima fabbrica vitivinicola Rocca di Frassinello, Comune di Gavorrano (GR), a pochi chilometri dal mare di Castiglione della Pescaia. Nata grazie alla joint venture italofrancese tra Paolo Panerai (editore e viticoltore) ed Eric de Rothschild (della nota dinastia dei banchieri, proprietari tra l’altro di Château Lafite, prestigiosa etichetta di Bordeaux francese) ed al progetto architettonico affidato al maestro Renzo Piano. Il principio compositivo vede la rivisitazione delle forme tradizionali dell’architettura toscana all’interno di una struttura moderna, di ispirazione industriale. Lo schema è essenziale: si costituisce da una piazza, un padiglione, una torre ed una cantina. La piazza pavimentata in laterizio, è una grande terrazza sulla Maremma, un luogo per le lavorazioni all’aperto ed un sagrato. Da essa si accede ad una struttura trasparente e leggera di acciaio e vetro destinata all’accoglienza, esposizione ed eventi artistici. All’esterno, l’esile struttura metallica e il sistema frangisole diventano filari sui quali far crescere la vite. Dal padiglione si erge una torre scarlatta, come la ciminiera di un luogo di produzione ed un elemento per essere avvistati; essa capta la luce che attraverso tre specchi circolari, viene indirizzata nel cuore del complesso: la cantina, appunto. Un ambiente scavato nel sottosuolo che si presenta come uno spazio teatrale in penombra, con gradoni su cui poggiano duemila e cinquecento barrique di rovere francese; il soffitto è costituito dalla piazza, che riporta alcune forature dalle quali viene fatta cadere l’uva nei periodi di raccolta. Infine, alcuni appartamenti, uffici e locali tecnici, sono ospitati da bassi volumi terrazzati posti a nord che seguono la pendenza del terreno. Nella scelta dei materiali, prevalentemente vetro e laterizio, l’edificio stesso sembra rappresentare il mix di processi industriali e tradizionali presenti

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“Una fabbrica nobilissima in cui si produce e si eleva vino” Renzo Piano


oggi nella vinificazione; per il resto ci pensano le colline della campagna maremmana da dove, come sostiene l’architetto genovese citando Leopardi, “lo sguardo può spaziare all’infinito”.

Luogo: Gavorrano, Grosseto Committente: Rocca di Frassinello S.r.l. Progetto Architettonico: RPBW Renzo Piano Building Workshop

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N PAVILIO

EXPO: un melting pot emozionale

“N

utrire il pianeta, energia per la vita”. Questo è il tema di Expo 2015, la grande Esposizione Universale che sarà possibile visitare fino al 31 ottobre a Rho-fiera. Il mondo intero in 110 ettari nel nome del cibo come nutrimento, come filosofia di vita, come chiave di lettura tra qualità e quantità. Per sei mesi 145 paesi sono presenti con i loro padiglioni eco-sostenibili e i loro cluster, le loro culture e tradizioni per affrontare la sfida globale di nutrire il pianeta e offrire tanti spunti su cui riflettere. Foody, la mascotte di Expo, racchiude i temi fondanti della manifestazione. Il Padiglione Italia è articolato come un quartiere e l’albero della vita, ideato da Marco Balich e realizzato in acciaio e legno, è l’emblema dell’Expo. La sera tanti spettacoli e giochi pirotecnici per tutti i visitatori.

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A NEW AGEND

a cura di Sara Zoppi

Shoes from the world Fratelli Rossetti Private Collection Fino al 31 ottobre

Il volto della metropoli tra storia, futuro ed Expo

Il bacio di Francesco Hayez

Mostra fotografica di Massimo Campi Inaugurata il 4 giugno, fino al 12 settembre 2015

Il bel Paese tra unità, gioventù e amore Pinacoteca di Brera

Fratelli Rossetti propone un’esposizione, presso la boutique di via Montenapoleone 1 a Milano, durante la quale sarà presentata una selezione di pezzi dalla Collezione Privata Fratelli Rossetti che include scarpe provenienti da tutto il mondo. Ingresso libero www.fratellirossetti.com

Le immagini, di data recente, mostrano alcuni aspetti di questa metropoli, tra alcuni luoghi simbolo della sua storia e le nuove architetture che diventeranno presto simboli del suo futuro. Naturalmente, oltre ai monumenti e alle varie opere architettoniche, ci sarà una sezione tutta dedicata a Expo. È la città che amiamo, la città che abitiamo, la città che innumerevoli volte abbiamo fotografato, rappresentato, narrato. Ingresso libero Biblioteca Dergano-Bovisa Via Baldinucci 76 - 20158 Milano Tel. 02 884 45 361 / 02 884 65 807 www.comune.milano.it

Il celebre dipinto fu presentato all’esposizione di Brera nel settembre 1859 pochi mesi dopo la conclusione della seconda guerra d’indipendenza, che aveva portato alla liberazione del LombardoVeneto dal governo austriaco. Fin da subito la tela incontrò una straordinaria fortuna. Le figure dei due giovani che s’abbracciano assumevano, oltre l’esplicito significato sentimentale, quello di vero manifesto del Risorgimento. Pinacoteca di Brera Via Brera, 28, 20121 Milano, Italia

Milano Flamenco Festival

Mercato Metropolitano

Fluo Run 2015

Piccolo Teatro Studio

Arianteo p.ta genova: il cinema all’aperto Dal 1 giugno al 30 settembre

L’ottava edizione di Milano Flamenco Festival si collega all’EXPO proponendo, come tema conduttore: Flamenco come materia, alimento per la vita, energia creatrice. Al Piccolo Teatro sono in programma tre spettacoli in prima italiana: Roble, Reciclarte, Imágenes. Reciclarte, messo in scena in prima italiana dalla compagnia Ana Morales di Siviglia, si ispira al riciclo: così come il riciclo è una pratica quotidiana fondamentale per la sopravvivenza, così il flamenco è un processo artistico che perpetua i concetti di origine per generare nuovi orizzonti. Uno spettacolo “ecologico” ed innovativo, in cui il rispetto per il pianeta sarà più che presente, a partire dai costumi interamente realizzati con materiale riciclato, esempio perfetto del connubio fra arte e coscienza sociale. http://www.piccoloteatro.org/

ARIANTEO, insieme all’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e a Mercato Metropolitano, torna ad illuminare le serate estive milanesi per la prima volta in zona Navigli con la nuovissima arena di cinema all’aperto ARIANTEO P.ta Genova. www.spaziocinema.info

Partenza: parco Sempione di Fronte all’arena Civica (entrata Viale Elvezia), ritrovo dalle ore 20.00 Una corsa tra fluo runners di 45 minuti all’interno del parco Sempione al ritmo che si preferisce. Ognuno si aggregherà al Pacer Fluo Runner (5 -5,30 – 6 – 7 min/km) con cui vorrà correre per 45 minuti dalle 21.15 alle 22.00 in punto! Quota di partecipazione è di euro 10,00 e da’ diritto a ricevere il fluo kit comprensivo di: T-shirt fluo ufficiale Wowow Fluo Run Pettorale gara; Invito omaggio per il Fluo Party comprensivo di cena-buffet.

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10 luglio 2015 ore 21.15


Milano arte musica

Ville Gentilizie Lombarde

Galleria Previtali

L’Associazione Culturale La Cappella Musicale e il Comune di Milano presentano la nona edizione del ciclo Milano Arte Musica, l’importante iniziativa di musica antica che offre all’estate milanese il maggiore ciclo italiano di questo genere, con ben 20 date, 26 programmi musicali e 41 spettacoli, che si svolgeranno in 7 diverse sedi. In questa nona edizione, il calendario si inserisce nel palinsesto di Expo in Città 2015, ispirandosi alle icone scelte per i mesi di luglio e agosto: Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello e La Pietà Rondanini di Michelangelo. www.milanoartemusica.com

Fino a ottobre i volontari Touring Club Italiano contribuiranno ad accogliere i visitatori negli storici “luoghi di delizie” lombardi con un cartellone di oltre 300 eventi. Il sistema delle Ville Gentilizie lombarde si presenta al pubblico di Expo per incantare e raccontare, oggi come nei secoli in cui sono state ideate, la bellezza di uno straordinario patrimonio artistico a due passi da Milano. Alla scoperta dei luoghi di delizie: Villa Arconati di Bollate, Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, Villa Cusani Tittoni Traversi di Desio, Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate e Villa Crivelli Pusterla di Limbiate. Affiancati dal Bosco delle Querce di Seveso e Meda. www.villegentilizielombarde.org

L’iniziativa prende le mosse dall’idea di dare voce a una pluralità di esperienze poetiche collocate spazialmente nei diversi quartieri della città di Milano. In mostra saranno presenti 30 opere di media e grande dimensione dell’artista lombarda Marina Previtali. Nel mese di ottobre ci sarà la pubblicazione di un volume, dal titolo “Quartieri di poesia”, Edizione Meravigli, Milano, a cura di Maurizio Cucchi e Lorenzo Valentino, sugli interventi relativi ai quartieri che ogni singolo poeta presenterà nel corso della rassegna. La manifestazione è stata inclusa nel progetto “EXPO in città”. Ingresso libero - www.galleriaprevitali.it

Galleria Vittorio Emanuele

Mulino di Chiaravalle

Cascine di Milano

L’apertura del cosiddetto “terzo passaggio”, a lungo abbandonato e usato solo per la manutenzione, che percorre i tetti della Galleria da piazza Duomo a piazza della Scala, con vista a 360 gradi, è stata voluta da Alessandro Rosso, imprenditore e proprietario dell’hotel Seven Stars Galleria. Accessibile al pubblico dall’ingresso di via Silvio Pellico 2, angolo piazza Duomo 21. Il tragitto si estende su 550 metri quadri. Ingresso a pagamento www.highlinegalleria.com

Giocare, divertirsi e rivivere i mestieri di una volta: raccolta delle aromatiche, laboratori di orticoltura, di panificazione ed erboristeria, giochi della tradizione e attività di teatro. Koinè propone il centro estivo nella suggestiva atmosfera del Mulino di Chiaravalle. I bambini sperimenteranno laboratori creativi e grazie alla loro fantasia daranno vita a tanti giochi realizzati con materiali naturali come si facevano in passato. Potranno inoltre sperimentare sotto la guida del personale qualificato, i mestieri del passato: dalla falegnameria alla panificazione alla cura dell’orto dei semplici.

Camminata ecumenica tra le cascine nella zona Sud di Milano, in quel territorio meglio identificato come Valle dei Monaci, ricco di storia, cultura e agricoltura. Il percorso toccherà luoghi evocativi di tematiche quali il cibo, l’accesso all’acqua, il recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata, l’interculturalità. I partecipanti all’iniziativa avranno la possibilità di conoscere ed approfondire una zona della città metropolitana che rappresenta un esempio pratico di riqualificazione e valorizzazione territoriale, grazie agli incontri con i soggetti che quotidianamente lo vivono e lo animano. www.valledeimonaci.org

2 luglio - 28 agosto

Le Ville Gentilizie aperte per Expo

Campus estivi 8 giugno 2015 - 17 luglio 2015 24 agosto 2015 - 11 settembre 2015

Milano città aperta Dal 7 maggio 2015 al 26 settembre 2105

Camminata tra le cascine della Valle dei Monaci 4 luglio 2015 Ritrovo ore 9.30 in Piazza Gabrio Rosa

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Dieta vegetariana e vegana Mario Timio

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erché il simbolo della presenza italiana all’Expo 2015 è rappresentato da un albero alto trentacinque metri in legno e acciaio sul disegno del pavimento della michelangiolesca piazza del Campidoglio? Intorno all’Albero della Vita e al suo simbolismo si possono dare numerose interpretazioni. Identità italiana con mille sfaccettature come l’albero sul quale si sale “per guardare in alto”, sul quale ci poniamo per una ripresa orgogliosa della nostra Italia. Storicamente Albero della Vita come simbolismo della cosmologia ebraica. Albero della Vita visto come la rappresentazione del processo di creazione tanto del Macrocosmo (universo) che del microcosmo (uomo). Albero della Vita impiegato nella magia ermetica. Insomma un Albero che può racchiudere tante visioni del mondo E noi semplicemente interpretiamo l’albero così come è: un vegetale che affonda le radici nella terra, costituito da un tronco, da rami, da foglie, da frutta che può nutrire l’uomo, e che ci offre l’occasione per parlare dell’alimentazione come problema che coinvolge il mondo, secondo il dettame incarnato dal messaggio dell’EXPO. E non c’è argomento più specifico che quello di trattare l’alimentazione proveniente direttamente dalla terra e dagli alberi: la dieta vegetariana e vegana. Precisando che i due

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termini non sono sinonimi, indicando due tipi di alimentazioni simili, ma non sovrapponibili. Entrambi comunque sono espressione di uno stile di vita particolare, di una specifica visione del mondo in sintonia con il significato originale di dieta. I vegetariani non mangiano carne, né di animali terrestri e marini (quindi sono banditi bovini, ovini, suini, uccelli, pesci, crostacei e

di eunutrizione (buono stato di nutrizione), poiché alimentarsi bene può non corrispondere a nutrirsi bene, cioè assumere quantità ottimali di tutti i principi nutrizionali utili a vivere in salute il più a lungo possibile. Ma oramai questo dubbio è stato superato anche grazie ai risultati dei numerosi recenti studi clinici e di popolazione, quali l’EPIC-Oxford, l’Oxford Vegetarian Study, gli Adventist Health

Considerata non solo una particolare tipologia di alimentazione, ma anche uno stile di vita nel rispetto degli animali, natura e ambiente molluschi). Sono ammessi derivati animali. Per i vegani l’esclusione di cibi di origine animale oltre ad essere globale include anche i derivati come latte, formaggi uova, miele. Ciò in sintonia al loro credo che non è solo quello di non uccidere animali, ma anche di non farli soffrire sfruttandoli per le umane esigenze nutritive. Inoltre i vegetariani e i vegani evitano di usare tutti i prodotti di origine animale, quali i derivati cosmetici o i capi d’abbigliamento contenenti ingredienti animali come la pelliccia. Nel rapporto uomo-cibo-ambiente c’è da chiedersi se l’alimentazione vegetariana/vegana equivalga ad una corretta nutrizione che rispetti il concetto

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Studies e l’Heidelberg Study che concordemente non solo escludono in tali scelte alimentari pericoli per la salute, ma ne sottolineano l’aspetto preventivo per malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, diabete mellito, cerebropatie. Abbiamo aperto questo articolo con l’immagine dell’Albero della Vita all’Expo di Milano, lo chiudiamo con un’altra icona della terra: l’apertura dell’orto di Leonardo da Vinci agricoltore e vignaiolo (prima di essere artista) nei pressi della Madonna delle Grazie, a Milano, godibile dai milioni di visitatori della EXPO, all’insegna dell’ alimentazione con prodotti dalla natura.


Via Gerardo Dottori 42 • Perugia

Tel. 075 527 1732

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Il cibo a prova di stress Italo Profice

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ell’uomo la reazione primordiale allo stress è rimasta la stessa dell’homo habilis, il nostro antenato comparso 2,8 milioni di anni fa: la produzione di adrenalina. Tale ormone scatena una serie di reazioni nervose ed ormonali che mettono il nostro organismo in uno stato di emergenza predisponendolo “alla fuga o alla battaglia”. Lo stress dell’epoca moderna non richiede più una reazione fisica subitanea ma il nostro corpo continua a reagire seguendo l’antico impulso: il battito cardiaco aumenta, la vista si fa più acuta e il sangue confluisce nei muscoli. Questo stato d’ansia sopraggiunge anche in casi di prolungati stress mentali causati dagli stili di vita moderna. La conseguenza di ciò, con tutta probabilità, è una possibile diminuzione delle difese immunitarie. Per produrre adrenalina è necessaria la vitamina C, quindi prolungati periodi di stress aumentano i livelli di adrenalina nel sangue che a sua volta richiede un maggiore quantitativo di vitamina C.

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A differenza di molti animali che sono in grado di sintetizzarla da soli, l’uomo deve provvedere con la dieta per ottenere questo nutriente essenziale: limoni, arance, kiwi, frutti di bosco (ribes, fragole, more, mirtilli, lamponi), peperoni, broccoli, patate, prezzemolo sono gli alimenti che ne contengono di più. Aiutando a ridurre i livelli di cortisolo nel sangue (l’ormone dello stress) e la pressione alta, la vitamina C rappresenta un validissimo alleato. Un esperimento dell’Ohio State University a cui è stato dato un integratore di acidi grassi omega-3 hanno dimostrato una riduzione del 20% dell’ansia rispetto a coloro i quali era stato somministrato un placebo. Ed a questo proposito si è pronunciata la dott.ssa Martha Belury, co-autore dello studio, suggerendo, a proposito di integratori, che: “La gente dovrebbe aumentare l’assunzione di omega-3 attraverso la dieta”. Il salmone così come il pesce azzurro (alici, sgombri) ne sono un perfetto esempio. Lo stress e l’ansia sono un flagello per i nostri equilibri psichici; il nostro cervello ha bisogno di una vasta gamma


di vitamine del gruppo B per operare in modo ottimale: la mancanza può provocare confusione, irritabilità e ansia. Una dieta ricca di vitamine del gruppo B è la giusta soluzione: manzo, maiale, agrumi e uova. Queste ultime in particolare sono una delle principali fonti naturali di colina, una vitamina essenziale per la salute del cervello. La camomilla è da sempre conosciuta per le proprietà curative naturali. Uno studio del 2009 ha riscontrato un modesto miglioramento dello stato d’ansia. Il tè verde, invece, è molto apprezzato per le sue proprietà depurative; tuttavia non tutti sono a conoscenza che un suo aminoacido chiamato L-teanina ha effetti calmanti. In uno studio riportato da Healt.com, l’assunzione di 200 mg di L-teanina prima di un esame ha aiutato gli studenti universitari più inclini all’ansia a mantenere meglio la calma. In condizioni di stress è facile cadere nelle dolci lusinghe di cibi zuccherati come biscotti, dolciumi per non parlare di caffè e alcolici; il loro effetto è temporaneo e lascia spesso dietro di sé un improvviso calo di

energia. Evitando questi cibi, la conseguenza più immediata sarà in favore dell’appetito che smetterà di attraversare alti e bassi durante la giornata scongiurando abbuffate o “cali di zucchero”. Il livello stabile di zuccheri scoraggerà il vostro corpo dall’immagazzinare grassi, esattamente come avviene quando c’è un alto tasso di glucosio nel sangue. La conclusione più lieta riguarderà il vostro stile di nutrimento: sarà più facile cibarsi di carne magra e verdure perché non si sarà più schiavi di incontenibili crisi di fame e voglie incontrollabili. Infine concedersi del tempo per magiare con calma, godendo della bontà del cibo cambia il sapore della giornata; evitare di usare lo smartphone e non ascoltare notiziari che ci forniscono un eccesso di informazioni convulse sono delle buone regole. Iniziare a masticare lentamente aiuta la digestione e ci fa percepire un senso di sazietà migliore, perché lascia il tempo al cibo di raggiungere lo stomaco e di inviare i segnali di sazietà con il giusto tempismo, esattamente prima di abbuffarsi.

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N NTAZIO

ALIME

“O” COME OLIO Marilena Badolato

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elle piazze del cibo di Expo si incontrano gli alimenti fondamentali della storia dell’uomo, in padiglioni tematici la storia racconterà il gusto. Qui vi è l’olio, alimento dei primordi dell’umanità, per illuminare, conservare, nutrire, per la fabbricazione dei saponi o la lavorazione dei pellami e dei tessuti, e come prezioso unguento per le sue riconosciute virtù terapeutiche. Arrivava a Roma in capienti anfore e in grandi navi dalla colonia Hispania Baetica. Le navi toccavano Sardegna, Sicilia fino al porto di Pozzuoli dove il carico era suddiviso in barche più piccole che navigavano, lungo costa, fino a Ostia e risalivano poi il Tevere, fino all’ Emporium, il grande porto-mercato sul fiume. Le anfore, quasi vuoto a perdere, erano fatte a pezzi a formare il Testaccio, dal materiale delle quali, questo quartiere prende il nome. Era un “olio maturo”, utilizzato per l’illuminazione e ad uso della plebe mentre quello buono, ex albis ulivis e che Plinio chiama onfacino era prodotto nelle ville dell’agro romano, nel Venafro e fino a Benevento, dove vi era l’eccellente olio etrusco e più a nord nella Tuscia e più su fino al lago di Garda. Quando finì l’epoca coloniale il commercio si interruppe e l’ulivo trovò riparo e cura nei conventi, soprattutto benedettini, che ne continuarono la coltivazione e lo utilizzarono anche per scopi medicinali. E oggi all’olio d’oliva vengono

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riconosciute importanti proprietà medicali grazie a studi scientifici nazionali e internazionali, che lo definiscono “alimento nutraceutico” cioè benefico per la salute dell’uomo. Non solo contiene elementi capaci di influenzare positivamente i processi metabolici dell’organismo, ma grazie alle sue componenti antinfiammatorie e antiossidanti, svolge una azione protettiva e chemio preventiva nei riguardi della cancerogenesi soprattutto nei tumori della mammella, del grosso intestino e della prostata. Sembra anche che all’aumentare della quantità di olio assunta diminuisca parallelamente il valore dell’OR, cioè la misura del rischio. (Proprietà anticancerogene dell’olio d’oliva. Guido Morozzi, Roberto Fabiani. Dipartimento di Specialità Medico- Chirurgiche e di Sanità Pubblica, Università degli Studi di Perugia). L’olio è slow. Che sia un “affare lento” si intuisce, lo sentiamo in bocca. Ricopre e con la sua lenta viscosità riveste il palato e la vivanda e li nutre di sapore e salubrità. Olio extra vergine d’oliva naturalmente buono e sano, più o meno piccante, dolce o più amaro, al profumo di erba fresca e carciofo o di splendido pomodoro maturo o leggermente mandorlato. Un fruttato più o meno intenso che si sposa perfettamente con la cucina regionale italiana, le dona nerbo o dolcezza, sapidità o eleganza, colore marcato o semplice lucentezza, plasmato in forme stravaganti e moderne


Oggi all’olio d’oliva vengono riconosciute importanti proprietà medicali che lo definiscono “alimento nutraceutico” cioè benefico per la salute dell’uomo

di gocce gelatinate e in polvere d’oliva dalle mani di abilissimi cuochi o semplicemente come filo dorato che scende a condire. Alcune cultivar: dalla Toscana, che oltre ad avere le qualità di olive tipiche del centro Italia, ha in più il maurino e il rossellino ed è stata la prima regione ad avere varato l’importante legge sul germoplasma; all’Umbria dalle verdi colline olivate di moraiolo, frantoio, leccino, dolce agogia, san Felice; alle Marche con le ascolana, carboncella, coroncina, cornetta, leccio del corno;

all’Emilia con la nostrana di Brisighella e ancora le biancona, capolga, colombina; la Liguria con la taggiasca, la arnasca, le castelnovina, colombaia, cozzanina,; la Lombardia con la storica sponda bresciana del lago di Garda e il Trentino e il Veneto con le varietà casaliva, raza, favarol tipiche del nord Italia; il Friuli Venezia Giulia con le bianchera, buga, carbona, corniola, drobnica. E a scendere il Lazio dalle cultivar aostina, borgiona, caninese, itrana, nostrana Fiano romano, salvia; e ancora l’Abruzzo con la caprina vastese, la cerasa di Montenero, gentile dell’Aquila e di Chieti; la Puglia e la celebre coratina, la peranzana, la bella di Cerignola, la cellina barese, la dolce di Cassano; la Campania e le minucciola, cammarotana, capotuosto, cornacchiola, femminella di Torraca, olivella; la Sicilia con la nocellara coltivata da tempi antichissimi e le abunara, attana, cacaredda, leucocarpa; la Calabria con la borgese, la carolea, la dolce di Rossano e la grossa di Gerace e la Sardegna con la corsicana, la bosana, la cariasina, la nera di Oliena, la sassarese, la tonda di Cagliari. La pianta dell’ulivo ha qualcosa di sacro e nello stesso tempo qualcosa di antropomorfo. Nella sua chioma, nel tronco possente sembra riprodurre la forma dell’uomo che la cura da sempre. E nello stesso tempo, nel rivestire di silenzio e d’argento il paesaggio naturale, sembra possedere un’aura di sacralità.

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N NTAZIO

ALIME

SPRECO ALIMENTARE e fame nel mondo Walter Leti

A

pprofondire il tema dello spreco alimentare nel mondo e compararlo con le necessità di pura e semplice sopravvivenza di una troppo grande “fetta” di umanità significa immergersi a fondo nel ginepraio delle statistiche. Limitandoci allo stretto essenziale cominciamo con una “fotografia” che è già di per sé abbastanza eloquente: secondo i dati più attendibili forniti dalla Fao, ogni anno vengono sprecati nel mondo 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti, pari a un terzo della produzione globale. Nessuna parte del mondo può chiamarsi fuori da questa responsabilità che compete per il 56% ai Paesi sviluppati e per il restante 44% ai Paesi in via di sviluppo. All’Expo di Milano si è manifestata una

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forte sensibilità verso questo tema e sono stati riferiti dati che evidenziano una situazione intollerabile sotto il profilo etico: un miliardo di persone nel mondo soffre la fame. Fra questi vi sono duecento milioni di bambini, molti dei quali non arrivano a compiere i cinque anni. Nello stesso tempo cresce rapidamente il problema dell’obesità e non solo nei Paesi “ricchi”, con circa mezzo miliardo di persone obese e un miliardo e mezzo di persone in sovrappeso. I soggetti appartenenti a questo gruppo sono quindi il doppio di quanti soffrono la fame. Ancora più paradossale è la situazione di molti Paesi in via di sviluppo, con reddito medio, che si trovano oggi a combattere contemporaneamente sia la fame che l’obesità. Ancora un dato significativo


proveniente dall’Expo: nel 2050 gli abitanti della Terra supereranno i nove miliardi e la produzione agricola dovrà aumentare del 60%. A fronte di quanto sopra è inevitabile la domanda: a quanto potrà mai servire l’eliminazione degli sprechi alimentari? Un semplice esempio, senza voler colpevolizzare nessuno: negli Usa, Paese nel quale l’obesità è un problema particolarmente acuto, ogni anno si registrano 400.000 decessi correlati a questa condizione (diabete dilagante, infarti, cancro ecc.). Nonostante ciò gli sprechi alimentari di questo Paese basterebbero da soli a eradicare totalmente la fame nel mondo. Venendo alle cose di casa nostra, l’Osservatorio Waste Watcher (organo della Fao) quantifica, probabilmente per difetto, in 8,1 miliardi di euro/anno lo spreco alimentare domestico italiano, valore che corrisponde a 5,5 milioni di tonnellate di cibo buttato via. Si tratta di dati che si commentano da soli se pensiamo che in Italia la popolazione indigente che dipende dal sistema assistenziale di distribuzione degli alimenti supera i quattro milioni di individui. In Umbria, secondo un’indagine Ipsos, i cittadini sembrano abbastanza consapevoli della necessità di fare attenzione ad acquistare lo stretto necessario (59% degli intervistati), collocando così la regione in un virtuoso terzo posto nella classifica generale delle regioni italiane. Merita particolare rilievo, in Umbria, l’azione del Banco Alimentare Umbria, il cui dichiarato obiettivo principale è contribuire alla soluzione dei problemi della denutrizione, dell’emarginazione e della povertà mediante la raccolta delle eccedenze di produzioni agricole e dell’industria. La rete del

Un terzo della produzione globale di alimenti ogni anno viene sprecata a fronte di un incremento di decessi causati da obesità

Banco Alimentare recupera i prodotti attraverso quattro principali canali: l’Unione Europea, l’industria alimentare, la Grande Distribuzione Organizzata, la ristorazione collettiva. Permane, comunque, un’evidente carenza di una vera cultura del consumo. A questo riguardo l’Unione Nazionale dei Consumatori ha stilato un decalogo di semplici regole da seguire per evitare gli sprechi. Ricordiamo fra queste:” Prima di andare al supermercato preparare la lista della spesa, pianificando i pasti della settimana”. Segue: ”Scegliere gli alimenti con una vita residua più lunga”. Il decimo consiglio, per i nostalgici, è quello della nonna: ”Prima di buttare, aprire, odorare, assaggiare e poi decidere”. Le nonne non ingannano mai.

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ITE

NI UN

NAZIO

“L’acqua per un mondo sostenibile” Elisa Giglio

“L

’acqua per un mondo sostenibile”. È questo il titolo dell’edizione 2015 del Rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche mondiali (Wwdr), che evidenzia come le risorse idriche e i relativi servizi siano essenziali per il conseguimento della sostenibilità globale. L’acqua costituisce l’elemento fondamentale dello sviluppo sostenibile, la cui Giornata mondiale è il 22 marzo. Le risorse idriche e la molteplicità di servizi che queste rendono possibili sono il fondamento della riduzione della povertà, della crescita economica e della sostenibilità ambientale.

L’Agenzia Onu che gestisce il Programma mondiale sull’acqua ogni anno presenta un rapporto sullo stato delle risorse idriche a livello globale

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Dalla sicurezza alimentare ed energetica alla salute dell’uomo e dell’ambiente, l’acqua contribuisce al miglioramento del benessere sociale e a una crescita inclusiva, con effetti sul sostentamento di miliardi di persone. Le risorse idriche sono rinnovabili, ma le quantità disponibili riflettono i limiti del ciclo naturale. Quando esse vengono gestite nell’ambito di questi limiti, costituiscono la base sostenibile dello sviluppo; quando invece si abusa della risorsa, la salute degli ecosistemi ne risulta compromessa. Il Rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche mondiali è la principale pubblicazione di UN‐Water. Viene progettato e coordinato ogni anno dal World Water Assessment Programme, il Programma mondiale sull’acqua ospitato presso la sede dell’UNESCO. Pubblicato grazie al sostegno del Governo della Repubblica Italiana, il Rapporto si avvale della collaborazione di 31 Agenzie delle Nazioni Unite e di 37 organizzazioni partner di UN‐Water. Il Wwdr descrive un mondo in un futuro prossimo in cui le risorse idriche e i servizi correlati sono gestiti in modo tale che i vantaggi derivanti dall’utilizzo dell’acqua vengono condivisi in maniera equa in tutto il mondo. Non si tratta tanto di una visione utopistica, bensì di un futuro assolutamente realizzabile, in cui l’acqua viene considerata e gestita come risorsa fondamentale a sostegno di tutti gli aspetti dello sviluppo sostenibile. Ciò rappresenta un approccio innovativo, che spinge il lettore a riflettere su cosa il mondo potrebbe essere, a patto che vengano introdotti adeguati cambiamenti nel modo in cui le risorse idriche vengono gestite e condivise. La crisi idrica globale è quindi un problema di governance più che di disponibilità della risorsa, perché di acqua ce n’è a sufficienza. È necessario intervenire con l’obiettivo di conseguire un mondo sostenibile e sicuro in termini idrici. E proprio all’acqua è dedicato un evento espositivo internazionale, Aquae Venezia 2015, patrocinato da Expo Milano 2015. La collaterale si trova a Venezia-Marghera nel nuovo padiglione progettato dall’architetto Michele De Lucchi, ideatore anche del Padiglione Zero. All’interno una vasta sezione tratta i temi legati all’ambiente e ai cambiamenti climatici, un’altra invece all’acqua e alimentazione. Vengono anche illustrate le iniziative “Pianeta Vita” a cura della Fondazione Veronesi e il convegno sul Rapporto mondiale dell’acqua.


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TA RT U F I

BIANCHI

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NERI

DI

URBANI

I tartufi bianchi tornano sempre alla fine di ogni estate, i neri sempre ad ogni Natale. La natura, sotto terra, non cambia mai idea. I tartufi si formano in sordina dalle muffe biancastre delle radici degli alberi, fino a nascere nel buio silenzioso della terra, facendosi spazio a fatica tra i sassi. Gli Urbani, in trepidante attesa, organizzano attorno a questo prezioso miracolo una rete commerciale sorprendente che tocca 68 paesi nel mondo, dove non solo la vendita è importante, ma le relazioni umane, la cultura, gli scambi e gli orizzonti che si aprono. Da 162 anni l’azienda Urbani li raccoglie allo stesso modo, con l’aiuto del cane, attraverso migliaia di cavatori affezionati che arrivano dalle montagne più isolate e lontane. Di suo, Urbani ci mette il coraggio di continuare a crescere ogni giorno da 6 generazioni, l’intuito sempre pronto a nuove tendenze di mercati e l’umiltà di chi è certo di non saper fare mai abbastanza. Il resto lo fa il tartufo. E quello che manca lo aggiunge la passione di diffondere il proprio nome nel mondo.

URBANI TARTUFI S.R.L. S.S. VALNERINA KM 31+300 S. ANATOLIA DI NARCO 06040 (PG) ITALIA TEL. +39.0743.613171 FAX. +39.0743.613035 MAIL. info@urbanitartufi.it WEB SITE. www.urbanitartufi.it


O DIRIT T

La progressiva realizzazione del diritto al cibo: la Carta di Milano Elisabetta Bardelli

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l diritto al cibo è riconosciuto a livello internazionale già nella Dichiarazione universale del 1948 (art. 25) e nell’art. 11 del Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali del 1966; più di recente, è stato inserito in svariate Costituzioni nazionali, tra le quali, solo per citarne alcune, quella della Bolivia, dell’Ecuador, del Sud Africa, del Brasile. Tuttavia questo presidio normativo necessita di una maggiore effettività per garantire la concreta realizzazione del diritto al cibo e la sua trasposizione dai testi di legge all’esperienza quotidiana dei singoli cittadini del mondo. Circa 800 milioni di persone soffrono ancora di fame cronica e più di due miliardi di persone sono malnutrite, mentre 1,3 miliardi di tonnellate di cibo all’anno viene sprecato e le risorse della terra, le foreste e i mari sono sfruttati in modo insostenibile. Con Expo 2015, il diritto al

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“Un manifesto che coinvolge tutti nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, e nel garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi”


cibo ha trovato nuova espressione nella Carta di Milano, frutto di un ampio dibattito sul tema della manifestazione “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Non è un trattato internazionale, soggetto alla ratifica degli Stati, ma un documento di impegno collettivo che si pone come strumento di cittadinanza globale; attraverso la sua sottoscrizione i singoli cittadini, le associazioni e le imprese si assumono responsabilità precise rispetto alle proprie condotte e abitudini quotidiane e chiedono con forza ai Governi e alle Istituzioni internazionali di adottare regole e politiche a livello nazionale e globale per garantire al Pianeta un futuro più equo e sostenibile. È un manifesto che coinvolge tutti nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, e nel garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi. Sul piano dei contenuti, la Carta di Milano afferma il diritto al cibo come

diritto umano fondamentale e prevede un’articolata serie di impegni diretti a realizzare ambiziosi obiettivi: l’equo accesso alle risorse naturali, la difesa del suolo e della biodiversità, la sicurezza degli alimenti, il sostegno degli agricoltori e delle piccole imprese, solo per citarne alcuni. La stesura del documento, che vorrebbe costituire l’eredità immateriale dell’esposizione universale, è iniziata con l’incontro “Expo delle Idee” del 7 febbraio. La Carta è stata presentata ufficialmente il 28 Aprile all’Università Statale di Milano ed è conservata nel Palazzo Italia di Expo ma può essere consultata e firmata da chiunque anche on-line; il 31 ottobre 2015 sarà consegnata al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon quale atto di indirizzo internazionale e quale contributo alle riflessioni che saranno svolte in sede di discussione sui Millennium Goals a novembre 2015.

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PIEMONTE

Italia in pillole

a cura di Margherita Carpinteri

Kappa Future Festival a Torino Il Kappa Future Festival è diventato il punto di riferimento delle convention di musica elettronica e techno con i migliori Dj sulla scena internazionale e musica no stop dalla mattina alla sera al Parco Dora. Un evento internazionale che conta migliaia di giovani da tutta Italia e dall’estero organizzato da Movement Entertainment. Quest’anno si tiene nei giorni 11-12 Luglio: 55 dj, 4 stage e 45.000 metri quadrati tutti dedicati al “clever entertainment”. www.kappafuturfestival.it

The Best of an Italian Opera - Teatro Regio di Torino LA BOHÈME è un’opera simbolo del Teatro Regio, dove Puccini decise di rappresentarla in prima assoluta nel 1896. Per questa occasione va in scena la storica versione firmata da Eugenio Guglielminetti: uno spettacolo, con la regia di Vittorio Borrelli, capace di far rivivere il gusto pittorico della tradizione. Protagonisti di una delle più celebri storie d’amore di tutti i tempi dal 9 al 23 luglio saranno: Barbara Frittoli, Stefano Secco, Maria Teresa Leva e Markus Werba diretti dal giovanissimo e talentuoso Andrea Battistoni. IL BARBIERE DI SIVIGLIA vede in scena dal 10 al 24 luglio autentici fuoriclasse del genere buffo come Antonino Siragusa, Marco Filippo Romano, Chiara Amarù, Roberto de Candia e Nicola Ulivieri protagonisti del fortunatissimo allestimento di Luisa Spinatelli con la regia di Vittorio Borrelli. Sul podio Giampaolo Bisanti. La comicità spontanea di quest’opera contagerà tutti e sarà difficile uscire dal teatro senza canticchiare «Largo al factotum della città». LA TRAVIATA viene proposta dall’11 al 25 luglio nell’allestimento firmato dal regista Laurent Pelly, una delle produzioni che ha ottenuto i più ampi consensi di critica e di pubblico. «L’opera

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più rappresentata al mondo» sarà diretta da Francesco Ivan Ciampa. Nel ruolo di Violetta Valéry, la funambolica Désirée Rancatore, soprano che coniuga agilità vocali da brivido a una intensa capacità espressiva; accanto a lei Piero Pretti e Luca Salsi. LA NORMA viene presentata nell’allestimento firmato da Alberto Fassini dal 12 al 26 luglio.

Sul podio, Roberto Abbado. Tra i protagonisti troviamo il meglio del panorama del belcanto: Maria Agresta e Roberto Aronica. Anche chi non conosce l’opera avrà sicuramente nella memoria una delle più famose arie per soprano: «Casta Diva», resa indimenticabile dalle interpretazioni di Maria Callas.


a cura di Vittoria Melchioni

EMILIA ROMAGNA

Decima edizione per la Notte Rosa, il Capodanno estivo della Romagna La Riviera romagnola torna a tingersi di rosa venerdì 3 Luglio. Da Comacchio a Cattolica, sconfinando fino a Senigallia per offrire ben oltre 110 km di eventi, attrazioni e buon cibo. La grande kermesse compie dieci anni e lo slogan per questa edizione è “I’m Impossible”, qui tutto è possibile. Concerti, performance teatrali, letture, installazioni, convegni, mostre, spettacoli, magiche scenografie. Ogni località interpreta il tema in modo creativo ed unico per regalare al pubblico una notte di intense emozioni, una notte in cui la Riviera diventa un grande palcoscenico dove tutti sono protagonisti del rito collettivo più originale dell’estate ma dove il protagonista principale è il divertimento sano e “la vita dolce”. Il programma completo è disponibile su www.lanotterosa.it

Serate Rinascimentali

Val Tidone Festival Il Val Tidone Festival è una rassegna concertistica itinerante che si svolge fra i castelli, le ville, i palazzi, le piazze e gli angoli più suggestivi della Val Tidone, in provincia di Piacenza da giugno a fine ottobre. Protagonisti della rassegna sono i vincitori dei Concorsi Internazionali di Musica della Val Tidone, i giurati, numerosi artisti di fama mondiale e giovani promesse, salite alla ribalta proprio grazie ai Concorsi. In programma è prevista la parata di stelle per l’anno di Expo, dove il Val Tidone Festival è stato selezionato come rappresentante della provincia di Piacenza. Come da tradizione, il cartellone, suddiviso tra musica classica ed etno/jazzistica, è stato definito cercando di combinare eventi ed artisti di fama internazionale con giovani talenti dal sicuro avvenire. Tutti gli appuntamenti su www.valtidone-competitions.com/it

L’11 e 12 Luglio Castel del Rio, in provincia di Bologna, torna ai suoi anni rinascimentali con la grande festa storico-culturale che rievoca i fasti della signoria Alidosi attraverso un corteo storico di 400 figuranti in costume dell’epoca, cene e festeggiamenti che ricostruiscono l’atmosfera ed i gusti del tempo. Sin dagli albori la manifestazione ha coniugato la congruenza storica e un alto livello di spettacolarità, una peculiarità che ha fatto sì che nel corso degli anni si sia riscontrata una costante crescita di pubblico nella suggestiva cornice del Palazzo Alidosi; al Palio del Biroccio, che vede i rioni alidosiani contendersi il titolo di vincitore; alle animazioni e ricostruzioni d’epoca; al mercato storico e agli accampamenti militari; agli spettacoli serali; al tradizionale e avvincente processo alla Strega, e al rogo con i fuochi d’artificio al Ponte Alidosi. Il programma dettagliato è disponibile su www.festerinascimentali.it

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LIGURIA

a cura di Jessica Chia

Un “mare” di luci a Camogli: la Stella Maris Ogni anno, la prima domenica di agosto, il piccolo borgo marinaro di Camogli (GE) si trasforma in un suggestivo scenario in occasione dei festeggiamenti della Stella Maris, ricorrenza risalente al XV secolo e dedicata alla Madonna protettrice dei pescatori. La celebrazione avviene con la tradizionale processione delle barche illuminate a festa che, partendo dal porticciolo, raggiungono Punta Chiappa, lingua di terra a strapiombo sul mare su cui si trova l’altare della Stella di Mare, per celebrare la Santa Messa. La processione delle imbarcazioni disegna una scia di luci nella piccola insenatura del borgo ligure, mentre dalla spiaggia la folla lascia andare migliaia di lumini alla deriva, in una cornice di scintille fluttuanti. foto: www.ebelessedezena.wordpress.com

I luoghi immaginari di Gipi al Museo Luzzati di Genova Fino al 27 settembre 2015 è possibile visitare negli spazi della storica Porta Siberia, sede del Museo Luzzati di Genova, la prima mostra antologica dedicata a Gianni Pacinotti, in arte Gipi. L’autore, fumettista, illustratore e regista, noto per il suo «stile nervoso e graffiante» è tra gli artisti più rilevanti dello scenario italiano contemporaneo, presenta oltre 150 opere tra originali, tavole di graphic novel, copertine di libri e illustrazioni per note testate giornalistiche quali «Repubblica», «Internazionale», «Süddeutsche Zeitung». Ampio spazio è dedicato al paesaggio, soggetto a lui caro, in un percorso cronologico tra tormenti personali e affanni collettivi, specchio dei nostri tempi e dei nostri luoghi.

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Borgate “in voga” nel Golfo dei Poeti Il 2 agosto ha luogo il 90° Palio del Golfo, storica gara remiera disputata tra le tredici borgate marinare che si affacciano sul Golfo dei Poeti, a La Spezia. La regata ricorda l’antica competizione marinara tra gli equipaggi di pescatori di mitili (l’“oro nero del golfo”); oggi i gozzi utilizzati sono realizzati a mano da artigiani locali che li rendono più leggeri e veloci. Ogni scafo imbarca quattro vogatori e un timoniere, e la competizione prevede tre categorie: femminile, juniores e senior. Il palio, sentitissimo dagli abitanti locali, è patrocinato dalla Regione Liguria ed è inaugurato dal lancio dei paracadutisti acrobatici della Marina Militare e dalla commemorazione dei caduti in mare; i festeggiamenti si concludono con la premiazione e lo spettacolo pirotecnico. foto: www.genova.ogginotizie.it


La Vela

ristorante - pizzeria - stabilimento balneare

Il piacere di mangiare ascoltando il mare

via flaminia 454/a - bagni n. 15 falconara marittima tel 0719160142



a cura di Sara Bernabeo

ABRUZZO

Festival del Gran Sasso 2015 Siren Fest a Vasto, II edizione Si svolge a Vasto, dove mare e montagna si incontrano, la seconda edizione del Siren Fest che già l’anno scorso ha riscosso enorme successo e attirato turisti e appassionati di musica da tutta Italia. La manifestazione torna quest’anno dal 23 al 26 luglio, e la line up non delude le aspettative: grandi capofila, che rappresentano le due anime del festival - quella rock e quella elettronica - sono i Verdena e James Blake. Altri nomi confermati sono quelli di Jon Hopkins (nella sua unica data italiana), Sun Kill Moon, Clark, Nadine Shah, Gazelle Twin, Colapesce - per citarne solo alcuni. Gli artisti si esibiranno nelle piazze e nei vicoli del centro storico, ma anche sul lungomare e sulle spiagge, in concerti e dj set che inizieranno dal pomeriggio per proseguire durante la serata.

Copre l’arco di un intero mese il Festival del Gran Sasso 2015 - in programma dal 18 luglio al 16 agosto - che con i suoi 200 eventi circa offre a tutti i visitatori della montagna più alta degli Appennini un’occasione unica per vivere il paesaggio in modo autentico, insieme a chi il territorio lo abita e lo conosce da sempre. Ad occuparsi di quest’organizzazione sono infatti quasi 40 tra operatori turistici, associazioni, allevatori, produttori e coltivatori del territorio del Gran Sasso, che spinti dall’intenzione di mantenere vive e intatte le tradizioni della propria terra si occupano di promuovere, all’interno di questa manifestazione, incontri, eventi, escursioni e tanto altro per chi desidera trascorrere le vacanze in un ambiente autentico e naturale.

Pescara International Arts Festival Si è tenuta sabato 16 maggio all’Auditorium Flaiano la presentazione del Pescara International Arts Festival, nato dall’incontro tra le anime storiche della città, Pescara Jazz e Funambolika. Da questa fusione nasce un evento che concentra e riassume, in un’unica cornice, spettacoli che vanno dal circo al jazz, alla danza e alla canzone d’autore, con il contributo di tantissimi artisti, alcuni dei quali di fama internazionale. Il 13 e 15 luglio si terrà il collettivo di scrittori Wu Ming, che daranno vita ad una serie di personaggi letterari in collaborazione con El Grito Circus nel tendone Circus del Porto Turistico, mentre il16 luglio si esibiranno il circo Funambolika e la canadese 7 Doigts de la main; ancora, il 17 luglio al Teatro D’Annunzio arriveranno Bobby McFerrin e Ravi Coltrane, che inaugureranno la prima serata del Pescara Jazz, rassegna musicale che ospiterà, tra gli altri, Fabrizio Bosso e Stefano Di Battista.

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PUGLIA

a cura di Christian Chiarelli

Festival della Valle d’Itria Dal 14 Luglio al 4 Agosto appuntamento di richiamo internazionale per gli amanti della musica lirica e sinfonica, eccellente livello del programma che il Festival propone nello scenario barocco di Martina Franca, una delle più belle città della Puglia. Un evento che ogni anno sorprende per la capacità di rinnovarsi senza venire meno alla tradizione in un lavoro di ricerca e recupero tra opere inedite e titoli riscoperti, molto apprezzato dagli amanti del Belcanto italiano al quale il Festival si è da sempre votato. L’edizione 2014 ha segnato il quarantennale del Festival, inaugurato da “La donna serpente” di Alfredo Casella. A ospitare il Festival della Valle d’Itria è lo splendido Palazzo Ducale di Martina Franca ma aprono le porte alla grande musica e al confronto culturale e artistico anche chiostri, chiese e antiche masserie.

La notte della Taranta Oltre 100.000 spettatori ogni anno invadono la cittadina di Melpignano ballando al suono dei tamburelli che contagia anche le rockstar e gli artisti di generi musicali molto diversi chiamati a esibirsi sul palco del Concertone, tappa finale del Festival nato nel 1998. Dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica, il Festival inizia intorno all’8 agosto e prevede ogni giorno concerti in 14 piazze, compresa Lecce. Protagonista del Concertone è l’Orchestra Popolare della Notte della Taranta che ha avuto tra i maestri concertatori Giovanni Sollima, Ambrogio Sparagna, Mauro Pagani, Ludovico Einaudi, Goran Bregovic e Stewart Copeland. Tanti gli ospiti del Festival, star italiane e del panorama musicale internazionale, ma resta la Pizzica la via sonora e danzereccia verso un’esperienza liberatoria da vivere nelle magiche notti estive del Salento.

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GHIRONDA 2015 Nasce e conserva il cuore a Martina Franca ma negli anni ha invaso l’intera Puglia l’energia vitale del Ghironda Summer Festival, rassegna internazionale di arte e cultura popolare dei cinque continenti che ha l’obiettivo di portare il grande pubblico nei luoghi storici della regione. Senza confini e senza frontiere, La Ghironda favorisce l’incontro di civiltà diverse attraverso i suoni e le tante espressioni artistiche con ospiti internazionali come Goran Bregovic e gli Earth, Wind and Fire ospiti della 18ª edizione. Dal primo giorno di Luglio sino al trentesimo di Settembre sono magiche le notti d’estate tra concerti e performance di danza, recitazione e teatro di figura, artigianato e street food con il cibo di Puglia che incontra tipicità multiecniche negli splendidi borghi della Valle d’Itria come Martina Franca, Ceglie e Locorotondo. Ma qui c’è anche il Ghironda Winter Festival, in continuità con la più consolidata versione estiva.



SARDEGNA

a cura di Anna Paola Olita

XVI Mostra della creatività al femminile “Percorsi di Donna”

Mondo Ichnusa con Fedez, J-Ax e Caparezza

Alghero si tinge di rosa. Dal 30 luglio al 4 agosto sarà allestita, grazie alla Fidapa, all’interno della Torre di San Giovanni, la mostra “Percorsi di donna”con lo scopo di valorizzare il ruolo della figura femminile in tutti i campi: arte, cultura, artigianato, etc. Possono partecipare donne che si dedicano alla realizzazione di oggetti, manufatti, accessori e ornamenti per la casa e la persona, con particolare attenzione alla cultura sarda. Il modello di domanda si trova nel sito www.fidapalghero.com. Per tutte le altre informazioni inviare una mail a fidapalghero@libero.it o telefonare al numero 3478685571.

L’ottava edizione del festival Mondo Ichnusa, sponsorizzato dalla nota birra leader regionale, approda per il terzo anno consecutivo ad Oristano. La splendida cornice di Marina Torregrande vibrerà a suono di rap il 3 e il 4 Luglio, grazie ad artisti del calibro di Fedez, J-Ax e Caparezza. Protagonisti di Mondo Ichnusa saranno anche artisti emergenti che parteciperanno al concorso Ichnusa Music Contest in collaborazione con Sky (Hip Hop TV e Rock TV). Ci si scatena dalle 22 alle 2 del mattino per poi proseguire con il deejay-set fino all’alba, il tutto gratuitamente. Per qualsiasi informazione si può digitare www.mondoichnusacontest.it o andare direttamente sulla pagina facebook dedicata all’evento.

Time in Jazz Dall’8 al 16 agosto a Berchidda (OT) e in altri centri del nord Sardegna è in programma la ventottesima edizione del festival internazionale Time in Jazz, uno degli eventi di punta dell’estate musicale sarda, ideato e diretto da Paolo Fresu che, sulla scia del tema di quest’anno “Ali”, aprirà la rassegna suonando su un volo di linea Meridiana. Nell’arco delle undici giornate ci saranno oltre 40 concerti. Si esibiranno musicisti di spicco tra cui, K.Barron, D.Holland e il nostro S.Bollani. Da non perdere la rassegna cinematografica curata da Gianfranco Cabiddu, il progetto di arti visive e le iniziative di sensibilizzazione ambientale targate Green Jazz. I biglietti si possono acquistare su vivaticket.it

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PAST EVENT

La 68ª edizione del Festival di Cannes infiamma il jet set internazionale Marinella Cucciardi

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a 68ª edizione del Festival di Cannes si è appena conclusa. Il poster di questa edizione è dedicato all’attrice svedese, e star hollywoodiana, Ingrid Bergman, fotografata da David Seymour. Il poster è stato scelto per omaggiare l’attrice per il suo contributo all’industria cinematografica e per esser stata Presidente di Giuria del Festival di Cannes del 1973. La direzione artistica è stata affidata ai fratelli Joel ed Ethan Coen e per la prima volta nella storia del Festival la presidenza di giuria viene affidata a due persone. I fratelli hanno premiato il film francese Dheepan del regista Jacques Audiard che

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si è aggiudicato la Palma d’oro. I premi ufficiali da assegnare erano: Palma d’oro, Gran Prix, Prix du Jury, Regia, Attore, Attrice, Sceneggiatura. Il Gran Prix è stato attribuito della giuria a Saul Fia (Son of Saul) dell’esordiente ungherese Laszlo Nemes, a seguire il premio alla miglior regia (Prix de la mise en scène) è stato ritirato dal regista cinese Hou Hsiao-Hsien per The Assassin. I due premi come migliori attori sono stati aggiudicati rispettivamente a Vincent Lindon, protagonista La loi du marché, che aveva convinto critica e pubblico ed è stato lungamente applaudito e a Emmanuelle Bercot per Mon Roi di Maïwenn ex aequo con


La kermesse del cinema più rinomata al mondo fa brillare la Costa Azzurra tra star, party ed eventi esclusivi

una caccia all’invito per i party più esclusivi. Anche i brands della moda e della gioielleria sono presenti con dei party favolosi per non perdere una vetrina così famosa e internazionale. Le feste più importanti di quest’anno sono state organizzate da Chopard, Grisogono, Amfar, Dior e Vanity Fair e l’evento nell’evento è stato il compleanno di Naomi Campell.

Rooney Mara. I film in concorso italiani erano Il Racconto dei racconti di Garrone, Mia Madre di Moretti e Youth – la Giovinezza di Sorrentino che purtroppo non hanno portato a casa nessun premio nonostante la critica fosse favorevole. Quest’anno per la prima volta erano interdetti i selfie sulla scalinata con il malcontento di tutti i partecipanti ma con grande soddisfazione dei fotografi. In occasione di questo evento la Costa Azzurra rappresenta un richiamo internazionale per i media che si affollano numerosi giorni prima per accaparrarsi il miglior posto di fronte alla scalinata del Palais des Festivals. Tantissimi gli amanti del cinema e curiosi che fanno

Le spiagge di Saint Tropez si trasferiscono per tutto il periodo del Festival a Cannes, quest’anno oltre al Nikki Beach si sono aggiunte per la prima volta Eden Beach e Bagatelle e direttamente da Ibiza è arrivato il Blu Marlin. Per chiudere la Kermesse, tutti si sono trasferiti a Montecarlo per Gran Premio di Formula 1, con la vittoria di Nico Rosberg con Mercedes e al secondo posto Sebastian Vettel con Ferrari e al terzo posto Lewis Hamilton con Mercedes. Anche qui i party non sono stati da meno, con Amber Lunch, Stelios proprietario di Easy Jet, Flavio Briatore con il suo Billionaire e ancora Nikky Beach alla terrazza dell’Hotel Fairmont.

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PAST EVENT

Luxury Summit: il vero lusso è il made in Italy

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a cura della Redazione

ono state oltre mille le persone che hanno partecipato alla settima edizione del Luxury Summit. Tra loro addetti ai lavori, personalità di spicco del sistema moda-lusso e studenti della Business School del Sole24ore. Il 10 e 11 giugno la Sede del Gruppo 24 Ore a Milano è stata teatro di un susseguirsi di protagonisti dei settori moda, lusso e lifestyle. Esclusività, made in Italy e artigianalità: questi gli elementi chiave del dibattito con approfondite

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analisi sulle strategie di investimento per la crescita nei mercati internazionali e sulle nuove frontiere offerte dall’evoluzione digitale. Numerosi gli ospiti di questa edizione. Interviste one to one ai big del vero lusso: Michele Norsa, amministratore delegato di Salvatore Ferragamo; Toni Scervino, amministratore delegato di Ermanno Scervino; Gian Giacomo Ferraris, amministratore delegato di Gianni Versace; Antonio De Matteis, amministratore delegato di Kiton; Giuseppe Santoni, amministratore delegato di Santoni; Marco Pirone, amministratore delegato di Louis Vuitton Italia; Gabriele Aprea, presidente di Chantecler; Simone Pallesi, CEO di Castiglion del Bosco; Niko Romito, chef tristellato; Maurizio Zanella, presidente del Consorzio Franciacorta. Un’occasione di confronto sulle tematiche che rendono uniche le aziende del made in Italy, dalle opportunità e le regole per un reshoring di successo al lusso tailor made, dalle esigenze del consumatore alle dinamiche del business, dal lusso non convenzionale fino all’esclusività del servizio nel segmento degli hotels, del benessere e dell’enogastronomia.


Le delizie enogastronomiche umbre fanno tappa a Milano in uno spazio ricercato e accogliente É nato ed è il primo ristorante umbro a Milano. Si tratta de Il Norcino situato nella zona di Porta Romana, in un ambiente caldo e accogliente. L’arredamento ricorda in vario modo l’Umbria. All’ingresso il bancone è stato ricoperto di ceramiche di Deruta, mentre nell’ultima sala è stato ricreata una parete verde tutta di muschio stabilizzato con al centro una porta di legno con chiavistelli di ferro battuto che richiama i castelli medioevali. L’obiettivo del ristorante è quello di far conoscere a Milano la ricchezza dei prodotti di alta qualità tipici della tradizione

enogastronomica umbra. Come dice il nome stesso, il vero asset del locale è la norcineria, di cui fanno anche vendita diretta. Salumi, formaggi e soprattutto il tartufo nero di Norcia possono essere acquistati tutti i giorni. Il menù riunisce due anime: i piatti della tradizione e altri pensati in maniera originale per raccontare in modo nuovo la storia regionale. Dalla norcina alla guanciola stracotta al Sagrantino fino alla torta al testo. Il ristorante, inoltre, per rendere questa mission di diffusione della cultura enogastronomica umbra a

Milano più interessante, ha stretto una partnership con l’Università dei Sapori di Perugia. Con loro mensilmente lo staff organizza presso il ristorante degli incontri sull’Umbria (sessioni di cucina, degustazioni, presenza di produttori di eccellenza). Ma non è tutto. Il Norcino gestisce, per il periodo dell’Expo, il catering dello spazio Adi (Associazione per il Disegno Industriale) in Via Bramante 29. Ma il vero grande sogno rimane pur sempre quello di esportare la tipicità di questo Ristorante in altre città all’estero.

Ristorante Il Norcino - Via Tiraboschi 6 - Milano www.ilnorcino.org - ristoranteilnorcino@gmail.com - Tel. 02.87286590


ZUP DESIGN

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“Gli ECLETTICI Fame di Vita” in mostra a Milano

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rofessionisti, scrittori, attori, personaggi dello spettacolo. Sono questi gli autori delle opere nella mostra “Gli Eclettici - Fame di Vita”. La collettiva, organizzata da Mediafriends per finanziare dieci progetti della “Fabbrica del Sorriso”, è visitabile fino all’11 ottobre in Largo Augusto a Milano. In esposizione e in vendita 200 opere create da attori e personaggi dello spettacolo, quali Nancy Brilli, Dario Ballantini e Davide Mengacci, scrittori come Nicolai Lilin, ma anche imprenditori e manager. E con un omaggio dedicato all’eclettico Giorgio Faletti, con abiti, foto di scena e i suoi romanzi, a un anno dalla scomparsa.

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PAST EVENT

Sport, relax e divertimento all’evento AUDI e VIRGIN ACTIVE al GOLF CLUB di Perugia

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ello splendido scenario green del Golf Club di Perugia si è tenuto il 20 giugno scorso un evento articolato in tre segmenti e organizzato dalla concessionaria Autocenti Giustozzi di Perugia in collaborazione con la Virgin Active. La giornata è iniziata con una sessione di fitness all’area aperta curata dalla palestra Virgin. Lezioni di pilates, nordik e mordo walking, yoga e spinning, per poi passare alle prove di golf a cura degli istruttori del Golf Club e test drive con i piloti di Audi Zentrum. E per concludere il party night con Dj set e aperitivo food & drink. Una giornata di benessere e sport con la media partner di Riflesso, presente con il suo staff. E mentre le hostess Eugenia e Laura distribuivano il magazine ai partecipanti, la fotografa Leyla immortalava i momenti più significativi dell’evento. Un format vincente. Un successo! Photo: Leyla Beatrice Panzolini

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CALIFORNIA

Los Angeles

Il Design District di Los Angeles: Downtown, Hollywood e Santa Monica Design District of Los Angeles: Downtown, Hollywood and Santa Monica Costanza Banti

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ome una gigantesca spirale di colori, Los Angeles, è una metropoli che cattura dentro di sé arte e design miscelandoli al punto giusto per creare posti unici e in continua evoluzione. Partiamo dalla costa e inoltriamoci nel famoso design district di Santa Monica, dove i piu famosi showroom di design attirano i buyer e i visitatori piu attenti alle novita del settore e portano con sé anche una notevole quantità di artisti e giornalisti interessati ai celebri musei, gallerie d’arte e alle installazioni di arte pubblica che creano un’atmosfera vivace e frizzante a duecento metri dal mare. Continuiamo il nostro percorso attraverso il design moderno spostandoci nel punto in cui Melrose Avenue incontra Robertson Boulevard, un incrocio in cui le insegne ci Santa Monica - Civic Center Parking

STREET ART, HANGER REQUALIFIED AND ART APPLICATIONS PRODUCE A CREATIVE ENERGY TO BE LIVED

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ike a giant spiral of colors, Los Angeles, is a metropolis that captures inside art and design mixing them in the right way to create unique and evolving places. We start from the coast and let us enter in the famous design district of Santa Monica, where the most famous designer showrooms attract buyers and visitors interested in the art’s industry. The place is also plenty of a significant amount of artists and journalists interested in famous museums, Art galleries and public art installations that create a vibrant and sparkling atmosphere really closed to the ocean. We continue our journey through the modern design and let us move where Melrose avenue meets Robertson Boulevard. The sign that we can see suggest us that we have arrived at the West Hollywood Design District. Among luxury showroom and small corners that hide the coffee stop and the little restaurants most chic of the city, we find ourselves in front of the Pacific Design Center. This building is the main resource of the


Downtown - Street art

Downtown - Street art

STREET ART, HANGER RIQUALIFICATI E APPLICAZIONI ARTISTICHE PRODUCONO UN’ENERGIA CREATIVA TUTTA DA VIVERE suggeriscono che siamo arrivati al West Hollywood Design District. Tra lussuosi showroom e piccoli angoli che nascondono i caffè e i ristorantini più chic della città, ci ritroviamo davanti al Pacific Design Center, la risorsa principale di tutta la costa occidentale e vetrina di numerosi eventi di beneficienza che richiamano tutta la crew artistica di Los Angeles e non solo. Ma se davvero vogliamo camminare anche “sopra” l’arte dobbiamo andare dritti verso Downtown, in cui ex edifici industriali e vecchi hangar, sono oggi spazi super cool, un esempio di coloratissima street art e la casa dei liberi pensatori e degli artisti visionari dell’ultimo momento. Murales e applicazioni artistiche vi faranno dimenticare dove state camminando, caricandovi della loro energia creativa.

entire west coast and showcase many charity events that recall the whole artistic crew of Los Angeles and beyond. But if we really want to walk even “above” the art, we must go straight to Downtown, in which former industrial buildings and old hangar have become super cool space today. An example of a colorful street art and the home of the free thinkers and visionaries artist of the modern age. Murals and fine art will make you forget where you are walking and they will give you creative energy.

West Hollywood district - Pacific Center West Hollywood district - scorcio sul caffè piu chic


FLORIDA

Miami

La Società DANTE ALIGHIERI a MIAMI:

intervista esclusiva al Vicedirettore Rocco Sodo DANTE ALIGHIERI Society in MIAMI: exclusive interview with Vicedirector Rocco Sodo Francesco Famà (corrispondente da Miami)

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a Società Dante Alighieri è un’istituzione culturale italiana avente come scopo la tutela e la promozione della lingua e cultura italiana nel mondo. Fondata nel 1889 tramite l’azione di un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci, la “Dante Alighieri” ricopre un ruolo fondamentale di consolidamento dei legami dei nostri connazionali all’estero con la madrepatria e di alimentazione dell’interesse verso la cultura e civiltà italiana tra gli stranieri. Questa istituzione è parte integrante della giuria del Premio Strega, il più importante riconoscimento letterario italiano, ed è stata insignita negli anni passati di prestigiose onorificenze come il Premio del Principe delle Asturie (per la preservazione e diffusione del patrimonio culturale europeo) e della Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte. La Dante Alighieri è inoltre membro dell’EUNIC (European Union National Institutes for Culture), un’autorevole organizzazione che mira a promuovere la diffusione delle culture europee attraverso la cooperazione tra gli istituti che la compongono. L’importanza della Dante Alighieri è dunque da riscontrarsi non solo nella sua ampia attività di tutela e diffusione della lingua e cultura italiana, ma anche nel suo dinamico ruolo di amalgamazione e supporto di diverse iniziative provenienti dalle più importanti organizzazioni ed istituzioni a livello europeo.

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THE SPREAD OF ITALIAN LANGUAGE AND CULTURE IN THE MOST IMPORTANT METROPOLIS IN FLORIDA

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ante Alighieri Society is an Italian cultural institution aiming at upholding and promoting the Italian language and culture in the world. Founded in 1889 by a group of intellectuals under the leadership of Giosuè Carducci, the “Dante Alighieri” plays a crucial role in consolidating our compatriots’ ties abroad and in fostering the interest towards our language and culture among foreigners. This institution is an essential part of the Premio Strega committee, the most important Italian literary prize, and throughout the years it has been awarded with prestigious recognitions such as the Asturias Prince Award (for supporting the preservation and diffusion of the European cultural heritage). Moreover, the Dante Alighieri is a member of EUNIC (European Union National Institutes for Culture), an authorative association aiming at promoting the spread of the European cultures through the collaboration amongst the institutes that comprise it. Hence, the importance of the Dante


Vice Direttore Sodo, può parlarci brevemente della Dante Alighieri e delle maggiori attività che promuovete? “La Società Dante Alighieri è un’istituzione culturale italiana che lavora a stretto contatto con il Consolato e che si occupa primariamente di promuovere la lingua e la cultura italiana. Pur essendo questo l’aspetto più rilevante, non è l’unico: infatti, negli ultimi anni la Dante è diventata un vero e proprio European Cultural Center, con lo scopo di tutelare e sostenere la diffusione delle lingue e culture più importanti d’Europa. Ti faccio un esempio: recentemente l’istituzione culturale Alliance Française ha smesso di operare e così il Consolato di Francia ci ha ufficialmente chiesto di organizzare corsi di lingua francese. Inoltre, organizziamo tutti i suoi eventi culturali facendo, dunque, anche le veci di un istituto di cultura e lingua francese. Parimenti avviene per il tedesco (non essendoci a Miami un Goethe Institut), su richiesta del Consolato di Germania. Riguardo al portoghese, collaboriamo con il Centro Cultural do Brasil mettendo a disposizione i nostri spazi fisici ed aule dove insegnare. Indubbiamente, il fulcro della Dante ruota intorno alle lezioni: riceviamo contributi e donazioni, ma è chiaramente importante avere un certo numero di studenti che consentano di coprire le spese. Oltre a ciò, organizziamo mensilmente degli eventi, come ad esempio mostre d’arte – le esposizioni variano dalla pittura alla scultura ed altro ancora e hanno in qualche modo a che fare soprattutto con l’Italia, la Germania e la Francia. Occasionalmente, ospitiamo anche le mostre di alcuni artisti famosi statunitensi e latinoamericani che abbiano legami con l’Italia. Inoltre, sempre una volta al mese, programmiamo conferenze relative a grandi personaggi storici italiani, francesi e tedeschi e proiettiamo un film”.

LA DIFFUSIONE DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANA NELLA PIU’ IMPORTANTE METROPOLI DELLA FLORIDA

Al centro Claudio Pastor, Direttore Dante Alighieri ed a destra Rocco Sodo Vicedirettore

Alighieri lies not only on its activity focused on upholding and promoting the Italian language and culture, but also on its dynamic role of merging and supporting various initiatives coming from the most influential European organizations and institutions. Vice Director Sodo can you talk a little about Dante Alighieri and the major activities that it promotes? “Dante Alighieri Society is an Italian cultural institution that works in close contact with the Consulate and that primarily aims at promoting the Italian language and culture. Although this is the most relevant aspect, it is not the only one: indeed, during the past years the Dante has become a real European Cultural Center with the purpose of upholding and supporting the diffusion of the most important European languages and cultures. Let me give you an example: recently, the cultural institution “Alliance Française” has shut down its activity and, therefore, the Consulate of France has officially asked us to organize French language classes. We also organize their events and, thus, we act like a French cultural and language institute as well. We do so for German too (since there is no Goethe Institut in Miami), upon the Consulate of Germany’s request. In regards to Portuguese, we collaborate with the Centro Cultural do Brasil, giving it the physical spaces and rooms where to teach. Undoubtedly, the main focus of the Dante is the classes: although we do receive donations, it is clearly important to have a certain amount of students in order to cover the expenses. Other than this, we organize monthly events, such as art exhibits – the expositions range from painting to sculpture and more, and they always have something to do either with Italy, Germany or France. Sometimes we also host exhibits related to famous American and Latin American artists with special bonds with Italy.

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Cosa c’è in programma nel futuro della Dante Alighieri in questa parte di emisfero? Quali iniziative sosterrete per promuovere le lingue e culture europee ed, in particolare, quella italiana? “Stiamo attualmente pianificando di aprire delle piccole sedi della Dante in più zone di Miami oltre che a Coral Gables, dove è presente quella principale. Abbiamo un piccolo branch a Key Biscayne, ma la nostra intenzione è di aprire anche a Wynwood (abbiamo già individuato la sede che sarà dentro una scuola italiana) e, possibilmente, a Miami Beach. Dato che, inoltre, collaboriamo con numerose gallerie d’arte, ne stiamo sponsorizzando l’apertura di una nuova chiamata Valli Art – dal presidente Franco Valli – nella zona di Wynwood che ospiterà opere di autori italiani, spagnoli ed altri del panorama sia europeo che internazionale. C’è poi da ricordare che la nostra istituzione è pienamente operante anche a San Juan, Porto Rico (da qui il nome completo “Società Dante Alighieri Miami & San Juan, Porto Rico”), dove siamo ospiti dell’Alliance Française. Nonostante ciò, c’è in programma nei prossimi mesi di aprire a San Juan una sede unica ed indipendente della Dante insieme al Consolato Onorario Italiano. Lo scopo è di diramare l’insegnamento della lingua e cultura italiana nella capitale portoricana che, essendo abbastanza grande, avrebbe così classi sia nella zona del Condado che nella Vecchia San Juan. Di recente, abbiamo poi avuto il beneplacito dalla sede centrale della Dante a Roma di instituire filiali anche a Santo Domingo e Panama City, il tutto con l’aiuto dell’Ambasciatore Marco Rocca (c’è anche la possibilità di una sede in Nicaragua, ma per ora è un’idea più remota). Tra le iniziative che sosteniamo, la Dante è direttamente coinvolta nell’organizzazione del Miami International Alliance che raggruppava tutti i rappresentati delle sezioni culturali dei Consolati intenzionati ad aderire con l’obiettivo di promuovere progetti culturali comuni. Infine, voglio sottolineare che a breve lanceremo una nostra rivista scritta in italiano, francese e tedesco e divisa in sezioni; in pratica solo la prefazione sarà in inglese. La rivista tratterà di elementi legati alla lingua e alla cultura a Miami, con un occhio di riguardo, ovviamente, alle tematiche relative all’italianità nella metropoli floridense”.

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Moreover, we plan monthly conferences about relevant Italian, German and French historical personalities and we also play a movie in one of these languages, according to the specific month and schedule”. What is Dante Alighieri planning to do in this part of the world and what initiatives it aims at supporting in order to promote the European cultures and languages and, particularly, the Italian one? “We are currently planning to open small branches in more areas around Miami. We have our main office in Coral Gables and a branch in Key Biscayne, but we are willing to open another in Wynwood (we found the perfect location within an Italian school) and, possibly, in Miami Beach as well. Moreover, since we collaborate with several art galleries, we are sponsoring a new one called Valli Art – from its president Franco Valli – in the Wynwood area that will host works from Italian, Spanish and European artists as well as international ones. I also want to highlight that our institution is perfectly active in San Juan, Porto Rico (that is why the complete name is “Società Dante Alighieri Miami & San Juan, Porto Rico”), where we are hosted at the Alliance Française headquarters. Despite this, we are planning to open an independent office in San Juan during the upcoming months where both the Dante Alighieri and the Italian Honorary Consulate will be located. The purpose is to spread the teaching of the Italian language and culture all over the Portorican capital that, being a quite big city, would have classes in the Condado area and in the Old San Juan as well. Additionally, we have recently had the approval from the Dante’s headquarters in Rome to open branches in Santo Domingo and Panama City, with the support of the Ambassador Marco Rocca (there is the chance of opening a branch even in Nicaragua, but this is just a hypothesis so far). Amongst the initiatives we support, the Dante is directly involved in organizing the Miami International Alliance that joins the representatives of the Consulates’ cultural sections with the purpose of promoting common projects. Last, but not least, I want to highlight that we will shortly launch our own magazine divided in parts written in Italian, French and German. Basically, only the introduction will be in English. This magazine will talk about topics related to language and culture in Miami, with, of course, particular attention to the Italian community here in the Floridian metropolis”.


Veryposh

ITALIAN HAND MADE DESIGN

I T A L I A N HAND MADE D E S I G N



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