24orenews Marzo 2023 Magazine

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A MILANO

RENATO ZERO

“Una

PROFUMI DI LIGURIA

favola in musica”
Nella Riviera dei Fiori Photo Credit: Roberto Rocco
Anno 13Marzo 2023 • Periodico di Cultura e Società
La città dei gatti

PIAZZA NAVONA , LA MALEDIZIONE

DEGLI AMANTI E ALTRE STORIE

Roma è la città dei Papi e dei Santi, centro della Cristianità e del misticismo, ma per contro è anche una città occulta, esoterica in cui antiche leggende e credenze popolari tramandate nei secoli, si intrecciano e popolano ancor oggi vie, piazze e antichi palazzi signorili di storie di fantasmi, streghe, magie e maledizioni. Persino Piazza Navona, la più bella piazza barocca di Roma, è un luogo in cui storie e leggende si incrociano. Una è la leggenda metropolitana della Fontana dei Quattro Fiumi, nata dalla nota rivalità tra il Bernini e il Borromini. Il gigante che rappresenta il Rio de la Plata, posizionato di fronte alla Chiesa di Sant’Agnese in Agone (realizzata dal Borromini) è raffigurato con un braccio sollevato sulla testa. La fantasia popolare ha fatto presto ad interpretare tale posizione come un gesto di spregio nei confronti dell’opera del rivale. Ma si tratta appunto solo di una leggenda, perché, quando il Bernini progettò la Fontana, la Chiesa ancora non esisteva! Un’altra leggenda popolare, legata ancora alla Fontana dei Quattro Fiumi, narra di una strega che si aggira in Piazza Navona di notte, quando il frastuono cittadino si addormenta e le luci si affievoliscono. È allora che è possibile sentirla ridere mentre corre intorno alle maestose fontane con il suo carretto trainato dai cavalli incalzati dalla frusta che scalpitano gli zoccoli rumorosamente sui sampietrini. È l’autrice della “maledizione degli amanti”: un sortilegio gettato lì in un tempo lontano, che però si dice funzioni ancora. Chiunque girerà in senso antiorario intorno alla Fontana dei Quattro Fiumi insieme all’innamorato, lo perderà inesorabilmente entro sei dì. Ecco ancora una curiosa storia. Al civico 34 di Piazza Navona, su una delle facciate

del Palazzo Tuccimei è incastonato un piccolo volto di marmo. Si narra che Papa Sisto V amasse mescolarsi al popolo per ascoltare, senza essere riconosciuto, quello che la gente pensava di lui. Un giorno, fingendosi un innocuo popolano, entrò nella bottega di un povero oste che, non riconoscendolo, non trattenne le critiche verso il potere papale. Il mattino seguente, il povero bettoliere, sereno e ignaro di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, nell’aprire la locanda, notò che era stato allestito un patibolo e, come era normale per l’epoca, l’esecuzione avrebbe portato molti guadagni aggiuntivi grazie alla mole di pubblico che vi avrebbe assistito. Quello che il malcapitato non sapeva, fino a quando il boia giunse a trascinarlo via, era che il patibolo fosse destinato proprio a lui. Poco dopo lo sfortunato penzolava nel bel mezzo della piazza. Il piccolo volto al civico 34 dunque sarebbe stata opera degli amici, per ricordare lo sventurato.

3 24oreNews STORIA, MITI E LEGGENDE
A cura di PAOLO MINOTTI

Anno 13 - N. 2 Marz o 2023

PERSONAGGIO

6 Renato Zero: «Una favola in musica»

ARTE E CULTURA

10 Mostra: Impressionisti tra sogno e colore

12 Mostra: “Let’s Go. Culture in movimento”

14 Teatro: Tutti Parlano di Jamie - il Musical

FASHION

16 Tendenza sparkling per la P/E 2023

18 Accessori: le borse più belle

20 Palagano tra tecnologia e design

BEAUTY

21 I consigli di Marina Mazzolari

RUOTE E MOTORI

22 Maserati Granturismo Folgore

VIAGGI

24 Un weekend in Irlanda a spasso per Dublino

SPECIALE MILANO

31 Il festival “La Città dei Gatti”

32 Bovisa-Goccia la Milano del futuro

SPECIALE

DIRITTI & DOVERI

40 Numero di avvocati: Italia 1a sul podio dell’UE

DESIGN

HI-TECH

ERBARIO MAGICO

47 Ginseng, la radice a forma di uomo

COME STAI?

48 Il sorriso torna allo scoperto ma

è fonte di preoccupazione

49 Teniamoci in forma

SCOPRI L’ITALIA

52 L’Alto Sangro e la “Cortina d’Ampezzo del sud”

57 Nella Riviera dei Fiori

STILE ITALIANO

60 Caffè Vergnano: una favola iniziata 140 anni fa

CINEMA&SERIE TV

61 Babylon di Damien Chazelle

LIBRI

62 La nostra vetrina

Direttore Responsabile

Dario Bordet

Direttore Editoriale

Alessandro Trani

Art Director

Patrizia Colombo

Impaginazione

Milano Graphic Studio S.r.l.

Hanno collaborato

Ferdinando Asnaghi

Ranuccio Bastoni

Patrizia Colombo

Silvio Cuofano

Franco D'Alessandro

Evelina Flachi

Teobaldo Fortunato

Elena Fossati

Carlo Kauffmann

Antonello Martinez

Marina Mazzolari

Luca Medici

Paolo Minotti

Sandro Nobili

Andrea Pitrelli

4 24oreNews
Milano
teatro
Milano in mostra 30 Milano in concerto
27 Appuntamenti al Teatro alla Scala 28
a
29
RACCONTA
MILANO SI
ROMA 34 Insieme per garantire la salute di tutti 35 Quattrozampeinfiera 36 Roma in concerto 37 Roma in mostra 38 Roma a teatro
41 Sustainable design made in Italy
42 Microsoft sfida Google 44 Le nostre recensioni
Passeggiate
AMICI ANIMALI 46
sulla neve

Troppo spesso nella nostra vita “televisiva” confondiamo il piacere di una gara di canzoni come il mitico Festival di Sanremo - arrivato non per caso debbano arrivare “messaggi” adatti a farci riflettere sui mali del nostro sanremese” le buone intenzioni che dovremmo avere tutti noi perché sono soprattutto fra i giovani può venir meno la qualità. Diceva bene qualche tempo fa dallo studio di Fazio su Rai3, Renato Zero, che nella sua lunga carriera ha interpretato la “trasgressione” e il “travestimento” con una straordinaria capacità scenica e con canzoni ricche di significati. Va bene offrire un palcoscenico come Sanremo a giovani interpreti, facendo però loro capire che non basta più essere “trasgressivi” ma essenziale è essere ancora oggi stadi e teatri in tutto il Paese. Ricordate Miss Italia? Una rappresentare la bellezza italiana. Poi, per essere moderni e all’altezza dei tempi, le Miss dovevano sapere poesie, rispondere a domande francamente lontane dai motivi per i quali erano lì, interpretare scenette improvvisate e un po’ patetiche e alla fine Miss Italia è entrata in un tunnel difficilmente concorso hanno realizzato i loro desideri e ancora oggi fanno parte della nostra produzione cinematografica o televisiva. La domanda da porsi è piacevolissimo programma di cucina o con il suo intelligente “The Voice audience ormai da anni. Ci sono programmi televisivi che devono entrare nelle case degli italiani grazie alla capacità dei loro conduttori che non

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EDITORIALE

RENATO ZERO

“UNA FAVOLA IN MUSICA”

Icona di stile, musica e cultura, Renato Zero è uno dei personaggi più eclettici e straordinari della storia della musica italiana. Nel corso della sua carriera è stato anche attore, ballerino, doppiatore, produttore, showman. Dopo i recenti festeggiamenti per celebrare i 70 (+2) anni e i 55 di carriera con sei concerti al Circo Massimo, l’artista tornerà live a partire

dal 7 marzo con uno show speciale. Zero a Zero - Una sfida in musica, questo il titolo del nuovo tour, vedrà oltre venti imperdibili appuntamenti in dieci città italiane sulle note degli iconici brani che hanno segnato intere generazioni. Renato non ha certo bisogno di presentazioni, ma 55 anni di carriera sono tanti e ci piace ricordare il suo percorso per le vecchie e soprattutto per le nuove generazioni.

UN ARTISTA ROMANO “DOC”

Renato Zero, pseudonimo di Renato Fiacchini, nasce a Roma centro il 30 settembre 1950 da Ada Pica, infermiera, e Domenico Fiacchini, poliziotto di origine marchigiana. Circondato da una famiglia numerosa e amorevole, Renato cresce in un ambiente sereno, che gli trasmette sani e forti principi. Trascorre la sua infanzia con la famiglia in pieno centro, a

6 24oreNews PERSONAGGIO
A cura di FRANCO DÊALESSANDRO

due passi da Piazza del Popolo. «Sono nato in Via Ripetta. Il centro di Roma allora era molto promiscuo. Ci stavano calzolari, ombrellari, bottari - che facevano botti e fiaschi - … e ci stavano le grandi famiglie papaline». La casa, un alloggio di servizio dato in concessione al papà di Renato in quanto poliziotto, fu venduta e così la famiglia dovette trasferirsi in periferia. «Abitavamo in un grande condominio di periferia, alla Montagnola, con 163 famiglie di poliziotti. Io uscivo di casa in jeans e camicia, con i trucchi e i costumi in una borsa, e mi cambiavo negli androni. I colleghi di papà mi puntavano. Finivo regolarmente al commissariato di Campo Marzio, dove lui lavorava. Lo apostrofavano: «Non ti vergogni ad avere un figlio così?». Ma lui non si è vergognato mai. Mi veniva a prendere: «Renatì, nnamo a casa». Dopo le medie Renato si iscrive all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini, che lascia però al terzo

anno per dedicarsi completamente alla musica, il canto, la recitazione e il teatro, le sue vere passioni, che lo accompagneranno per il resto della vita. Il padre avrebbe voluto fare il tenore e per questo si esercitava molto in casa. L’amore per la musica il piccolo Renato l’ha presa proprio per via della passione del padre.

LA LUNGA GAVETTA

«I miei genitori mi hanno sempre sostenuto, mi hanno sempre dato la possibilità di essere me stesso». A quattordici anni Renato ottiene il suo primo contratto per 500 lire al giorno al Ciak di Roma, ma il suo ingresso ufficiale nel mondo della musica è datato 1967 con un 45 giri prodotto da Gianni Boncompagni, anche autore dei testi con musiche di Jimmy Fontana. L’ingresso nel mondo della musica è complicato, e Renato lo scopre subito. «Sei uno zero»: così gli si rivolgevano quando, truccato e vestito di piume e paillettes, muoveva i primi passi nei locali roma-

ni. Una frase ricevuta tante volte, che se intendeva demoralizzare ha invece dato l’ispirazione per un nome d’arte d’eccellenza. Da questo comincia Renato Zero. Questo è stato il suo punto di forza: zero come inizio, zero come partenza per una favola, la sua ma anche quella di tanti di noi. «Se la trasgressione non mi avesse creato problemi, oggi non sarei qui. “Ah, nun me volete proprio? Ah, ce l’avete proprio con le mie piume? E adesso ve faccio vedè io!” E lì ho cominciato ad incazzarmi sul serio, in senso ovviamente artistico». Renato inizia a frequentare il Piper, la storica cantina romana inaugurata in Via Tagliamento il 17 febbraio 1965 (con un complesso “rimediato” da Teddy Reno) dove mossero i primi passi altri giovani talenti che hanno fatto la storia musicale italiana: da Patty Pravo alle sorelle Bertè, Lucio Battisti, Le Orme, Rocky Roberts. Al Piper Renato viene notato da Renzo Arbore - che lo recluta fra il pubblico dei programmi “Ban-

24oreNews Renato Zero
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DrusillaForBABYLONfoto Giulia Parmigiani

diera gialla” e “Per voi giovani”e da Don Lurio che lo scrittura tra i collettoni, corpo di ballo di Rita Pavone. Nello stesso periodo registra alcuni caroselli per una nota marca di gelato, insieme ad altre partecipazioni in tv e a teatro, e ottiene piccoli ruoli in alcuni film di Federico Fellini: Satyricon, Roma, Amarcord e Casanova. Tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio dei ‘70 Renato Zero è ancora alla ricerca di un’identità, ma nel frattempo aveva lavorato duramente per mettere a punto il proprio stile, studiando artisti specie stranieri, scrivendo nuove canzoni e sperimentando nuove formule di messinscena. «Una volta mi ritrovai a portare Federico Fellini in giro per Roma con il sidecar!» spesso Renato Zero ricorda un aneddoto dei tempi in cui usava il sidecar per girare a Roma. «Transitavo per il centro, davanti al bar Rosati in Piazza del Popolo. Lui aveva i giornali sottobraccio, il capello e il paltò: “Mi condurresti?” chiese. Feci un giro della piazza: “Ma il giro è già finito? Mi accompagneresti a Cinecittà?”. Avevo un casco da pompiere e gli occhialoni, sembravo uno sciamano: la gente quindi riconosceva solo lui e diceva “Com’è strano Fellini!”».

L’ESORDIO DISCOGRAFICO E LA CONSACRAZIONE

‘No! Mamma, no!’ segna nel 1973 il suo esordio discografico, ma la consacrazione arriva nei 3 anni successivi. Nel 1976 la maturità artistica si tramuta in ‘Trapezio’, nuovo album seguito da un tour promozionale. Un anno dopo, invece, tocca al 45 giri Mi vendo/Morire qui, che gli consente di rimanere in classifica per 57 settimane: farà da traino al nuovo disco (e spettacolo) intitolato ‘Zerofobia’. Gli anni successivi consolideranno carriera e successi: ha scritto oltre 500 canzoni. Il suo personaggio dapprima trasgressivo, provocatorio ed alternativo, che trucchi e costumi restituiranno solo in parte, negli anni si evolverà sostituendo le paillettes con una gestualità e una mimica che oggi sono il veicolo per esprimere le proprie emozioni, le utopie, i sogni, le speranze, le delusioni, le gioie e le amarezze. Le sue canzoni racconteranno se stesso come uomo e come artista, l’amore e il sesso in tutte le sue declinazioni e precorreranno i tempi affrontando temi come la pedofilia, l’identità di genere, la droga, l’incomunicabilità, l’omosessualità, l’emarginazione, la violenza e la spiritualità. Durante la pandemia, in occasione dei suoi 70 anni, Renato regala al pubblico

Zerosettanta, un progetto di 3 album. Nell’aprile 2022 pubblica il primo progetto editoriale-discografico “Atto di fede” e infine a settembre celebra i suoi 70 (+2) anni a Roma con sei concerti a cui partecipano ben 100mila “sorcini”. Una definizione dei fan che ha sostituito l’iniziale “zerofolli”. Il termine nacque a Viareggio nei primi anni ‘80, quando osservando i suoi ammiratori che lo attorniavano coi motorini, esclamò: «Sembrano tanti sorcini». Inconsciamente, con quella frase spontanea, Zero aveva aperto la strada alla leggenda del “Re del sorcini”.

LA VITA PRIVATA

Renato Zero è sempre stato piuttosto riservato sulla sua vita privata. È noto però che il suo grande amore è stata Lucy Morante, conosciuta negli anni Settanta e all’epoca sua manager, e che da giovane è stato legato alla conduttrice Enrica Bonaccorti. Nel 2003 l’artista ha adottato un figlio, Roberto Fiacchini Anselmi, che l’ha reso nonno. «La speranza, quella che ho tanto cantato è la migliore medicina per vivere», con queste sagge parole Renato aveva salutato in tv il pubblico di “Che Tempo Che Fa” dopo l’intervista di Fazio su Rai3, lo scorso 19 febbraio.

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PERSONAGGIO/Renato Zero

ARTE E CULTURA

IMPRESSIONISTI TRA SOGNO E COLORE

11 marzo - 4 giugno

Mastio della Cittadella - Torino

Torino celebra i maestri dell’Impressionismo. Il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria Mastio della Cittadella di Torino ospita infatti, dall’11 marzo al 4 giugno, la mostra “Impressionisti tra sogno e colore”. Dedicata al periodo del movimento impressionista parigino tra il 1850 e il 1915, l’esposizione offre al visitatore la possibilità di ripercorrere la storia del rivoluzionario movimento artistico dell’Ottocento dalle origini fino ad arrivare alla sua eredità raccolta dai cosiddetti post-impressionisti verso la fine del secolo. La pittura impressionista suscitò scandalo fino al momento nel quale il suo linguaggio non venne assimilato. La rivoluzione impressionista pro-

dusse, come ogni rivoluzione, un cambiamento radicale nel modo di concepire il ruolo dell’artista e la funzione della sua opera. Se la tradizione accademica richiedeva al pittore di essere fedele alla realtà e all’arte, offrendo una rappresentazione quasi “fotografica”, a partire dall’Impressionismo fu riconosciuto il potere interpretativo dell’artista, la preminenza della sua soggettività nel rapporto con i dati oggettivi, e la necessità di una ricerca che ruotava intorno al mondo delle emozioni visive e delle impressioni. La pittura veniva finalizzata alla cattura di un istante attraverso una tecnica più evocativa, vibrante e materica. Il progetto espositivo, arricchito anche da aspetti multimediali, racconta la nascita,

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lo sviluppo e l’eredità dell’Impressionismo realizzando una full-immersion nella Parigi della Belle Époque che ha visto non solo la nascita del nuovo movimento, ma anche l’avvento della fotografia, del cinema, dell’elettricità, dei primi metrò, la costruzione della mitica Torre Eiffel e di grandi conquiste che hanno cambiato le prospettive del nascente Novecento, all’alba della grande tragedia della prima guerra mondiale. Avvenimenti che contribuirono a cambiare la società e il mondo dell’arte.

LA MOSTRA

Il percorso espositivo presenta quasi trecento opere tra dipinti, monotipi, eliografie e altre opere grafiche, disegni, ceramiche dipinte a mano. Partendo dagli artisti aderenti al movimento dell’École de Barbizon, Corot, Daubigny, Troyon e altri “Barbisonniers” che furono i modelli ispiratori dei giovani impressionisti, si passa poi ai partecipanti alle otto mostre ufficiali impressioniste, tra le quali quella storica del 1874 realizzata nello studio del fotografo Nadar, che rappresentò ufficialmente l’ingresso del movimento nel mondo dell’arte. Troviamo quindi le opere di grandi protagonisti quali Monet, Degas, Manet, Renoir, Cezanne, Gauguin, Pissarro, accanto ai grandi comprimari come Bracquemond, Guillaumin, Forain, Desboutin, Lepic e tutti gli altri artisti che con loro hanno condiviso l’avventura di un nuovo modo di fare arte. A queste opere si aggiungono materiali documentali, quali lettere, fotografie, libri, abiti e oggetti, in modo da regalare ai visitatori uno spaccato della società, al tempo della nascita e affermazione del movimento impressionista. La mostra, è una delle più grandi e complete tra le mostre sull’Impressionismo mai apparse in Italia, per quantità di opere e per artisti presenti, ed è un’occasione unica per entrare nel cuore di un movimento che ha scardinato le convenzioni artistiche e sociali del mondo a venire. Documenta l’influenza che il movimento ha avuto nel mondo artistico di fine ’800, con la presenza di alcuni artisti del post-impressionismo come ad esempio Toulouse-Lautrec, Permeke, Derain, Dufy, Picasso. Patrocinata dal Comune di Torino e dalla Regione Piemonte, la mostra è prodotta dalla società Navigare Srl e si avvale del contributo di un prestigioso comitato scientifico internazionale oltre a Vincenzo Sanfo, curatore e studioso dell’Impressionismo.

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Nella pagina a fianco: Paul Lecomte, Paesaggio ,Olio su tela 1842-1920; a sinistra: Pierre Auguste Renoir, La loge, Acquaforte acquatinta 1874

ARTE E CULTURA

“LET’S GO. CULTURE IN MOVIMENTO”

A destra: Martin Lucchini, Veronica Bocelli, Laura Tartarelli, Michael Rothling e Fabrizio Zanetti; sotto: Chi non risica non rosica di Monica Foglia; nella pagina a fianco: Senza

Pietrasanta (LU)

4 Marzo - 30 Aprile 2023

Dopo il successo della mostra “L’arte dell’attimo” organizzata un anno fa in collaborazione la Galleria “Laura Tartarelli Contemporary Art” per presentare le monumentali giraffe ed altre opere di Sandro Gorra, il Comune di Pietrasanta accoglierà dal 4 marzo la mostra collettiva “Let’s Go - culture in movimento”, a cura di Maria Mancini. L’esposizione, che godrà del patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Lucca, verrà inaugurata in Piazza del Duomo sabato 4 marzo alle ore 18, nella Chiesa di Sant’Agostino e nel giardino e le sale interne del Chiostro, alla presenza degli artisti e di rappresentanti delle istituzioni. L’esposizione offrirà l’occasione di ammirare, fino al 30 aprile, le opere di più di sessanta

artisti, di cui tanti lavorano ed espongono nel territorio versiliese e oltre la metà sono coreani che arrivano da scuole d’arte di Seul, dall’Accademia di Carrara oppure lavorano nei laboratori di marmo e nelle fonderie di Pietrasanta. Tra tutte le opere si faranno certamente notare le suggestive due opere monumentali intitolate “Senza pietà” di Johan Frisò e “Così si Fa” di Monica Foglia. Il percorso espositivo della mostra proseguirà in Via Marzocco 58, nella Galleria

Laura Tartarelli Contemporary Art, con altre interessanti più piccole opere degli artisti Johan Frisò, Monica Foglia, Choi Yoon Sook e altri presenti nella mostra. La scultura “Senza Pietà” di Johan Frisò, evidentemente provocatoria rielaborazione della famosa opera di Michelangelo, ritrae due scim-

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Pietà di Johan Frisò

panzé, animali che nell’immaginario comune rimandano al primo stadio dell’evoluzione e sono quindi incapaci di provare sentimenti, ma che qui invece, in un ribaltamento di prospettiva, dimostrano un’empatia che talvolta gli esseri umani sembrano aver perduto. L’opera “Così si Fa” di Monica Foglia invece è una scultura in resina che fa parte di una collezione realizzata con diversi materiali che ritrae figure di lottatori di Sumo con tante piccole farfalle colorate adagiate sui loro grossi corpi, archetipo narrativo scelto dall'artista per declinare, attraverso la scultura, il concetto di leggerezza e la dimensione esistenziale dell’essere umano.

LAURA TARTARELLI CONTEMPORARY ART

Laura, titolare a Pietrasanta della galleria d’arte di Via del Marzocco 58, respira arte sin da quando era piccola, accanto al padre (maestro di cera di artisti dell’arte contemporanea del calibro di Henry Moor, Arnaldo Pomodoro, Fernando Botero e Igor Mitoraj), al nonno e allo zio, artigiani del marmo presso prestigiosi laboratori di scultura d'arte contemporanea in Versilia. Ha avuto l’occasione di conoscere tanti artisti, scultori e pittori, noti e meno noti e alcuni di loro le affidano la promozione delle proprie opere. Laura inizia così con passione, come cultrice e divulgatrice d’arte, il suo percorso professionale. Il debutto a Pietrasanta con la prima mostra: i primi collezionisti hanno modo di apprezzare i lavori che espone e intanto aumentano gli artisti che si

affidano a lei. Apre la prima galleria a Forte dei Marmi in Via Pascoli, dove presenta opere di Dalì, dipinti del gruppo Gutai, sculture dei maestri Igor Mitoraj, Ka Jasuda, Maria Gamundi ma anche di artisti emergenti nazionali e internazionali. Dal dicembre 2018 apre a Pietrasanta la Laura Tartarelli Contemporary Art. Nel frattempo nascono importanti collaborazioni, tra cui quelle con il direttore Maurizio Vanni del Museo d’Arte Contemporanea di Lucca, con il comune di Spoleto al Festival dei due Mondi, Villa Bertelli di Forte dei Marmi e con il Regional Manager Sanpaolo Invest (per Arte e Finanza), per cui espone opere d’arte durante i convegni. Collabora con importanti aziende, tra cui Concessionarie Porsche Firenze, Real Estate Luxury Advisor di Zanetti Fabrizio; per diversi anni è “la cassaforte artistica” come la definirono gli organizzatori della manifestazione “Arti Insolite” di Lajatico. Espone e collabora con

i cantieri navali Italian Sea Group, Maiora Gruppo Fipa. In uno degli ultimi importanti progetti realizzati con Tecnomar e Lamborghini per lo yacht Speedboat 63, ha coinvolto un artista internazionale che ha realizzato 63 tori scultura da donare ai nuovi proprietari/armatori dello yacht. Laura Tartarelli Contemporary Art da tempo promuove artisti di talento come Aurelio Amendola, Debora Hirst, Ron e Janice Mehlman, Dicò, Bruno Catalano, Igor Mitoraj, Sabrina Ferrari, Silvio Porzionato, Simone D’Auria. In tempi recenti, insieme ai già citati Sandro Gorra, Johan Frisò e Monica Foglia, hanno avviato una collaborazione con la galleria di Pietrasanta vari altri artisti tra cui il “Green” Dario Tironi, il thread artist Martin Lucchini, l’eclettico designer-artista Gianluca Migliorino, il fotografo Marcello Vigoni Federico Tolardo, Valerio De Cristofaro, Daniela Forcella e Sabino Galante… per citarne solo alcuni.

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ARTE E CULTURA/ Teatro

TUTTI PARLANO DI JAMIE IL MUSICAL

ROMA Teatro Brancaccio Fino al 5 Marzo

MILANO

Teatro Nazionale Che Banca! 15-26 Marzo

Un grande ritorno a Roma e in tournée nei principali teatri italiani per “Tutti Parlano di Jamie - il Musical”, manifesto di una nuova generazione nel segno dell’inclusività che debuttava in Italia un anno fa al Brancaccio. Tratto dal documentario del 2011 della BBC “Jamie: Drag Queen at 16”, racconta la storia vera dell’adolescente Jamie Campbell che vive nel paesino inglese di Sheffield, ove combatte con il sorriso la sua battaglia contro i pregiudizi. Il musical ha debuttato nel 2017 all’Apollo Theatre di Londra per poi proseguire in tour con oltre mille recite e più di 700mila spettatori in cinque Paesi del mondo, tra Londra, Tokyo, Seul, Los Angeles, Sydney. Ha raccolto prestigiosi premi, tra cui Critics Circle Theatre Award per Miglior Attore Emergente e WhatsOnStage Awards per miglior musical originale, miglior attore in un musical e miglior attrice non protagonista, oltre che numerose candidature ai Laurence Olivier Awards. Inoltre, è diventato un film distribuito nel 2021 da 20th Century Fox e ancora disponibile in streaming su Amazon Prime video. Alessandro Longobardi ha messo in scena una versione del musical completamente nuova dalle scene ai costumi, dalle coreografie alla regia, senza però intaccare l’integrità di musica e testo. Nel ruolo di Jamie è Giancarlo Commare, attore rivelazione delle ultime stagioni televisive e cinematografiche; Barbara Cola, con la sua voce po-

tente, interpreta Margaret New, la coraggiosa mamma di Jamie mentre Umberto Noto interpreta il ruolo di una delle drag e del Padre di Jamie. Dopo Roma e Milano, il tour prosegue a Trieste (Teatro Rossetti | 2123 Aprile), Torino (Teatro Colosseo | 26-27 Aprile), Firenze (Teatro Verdi | 5-7 Maggio) e Reggio Emilia (Teatro Valli | 12-14 Maggio).

LA TRAMA

Jamie vive nella tranquilla Sheffield, un piccolo paese nel Nord dell’Inghilterra, dove frequenta la scuola come tutti i ragazzi della sua età. Abbandonato dal padre ma supportato dall’amorevole madre Margaret, Jamie scopre il gusto della libertà di essere se stessi. Non è solo la scelta di voler diventare una Drag Queen, come crede all’inizio, a renderlo “diverso”, ma soprattutto la voglia di normalità nella diversità. Jamie non è uno studente diverso, ma un concetto, un seme, un’idea che vuole instillarsi nella mente di tutte le persone. Jamie non vuole sbandierare il suo orientamento sessuale, ma solamente essere libero di indossare abiti che lo rappresentino: abiti considerati femminili. Non ha paura della gente e di quello che potrebbe pensare e combatte i bulli col sorriso.

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A cura di PATRIZIA COLOMBO

Certo, parlare di primavera ora, potrebbe apparire ancora prematuro, ma la comparsa dei primi capi delle nuove collezioni nelle vetrine dei negozi, tra un saldo e l’altro, ci portano a interrogarci su cosa effettivamente indosseremo nei prossimi mesi. I luccichii sono una presenza costante sulle passerelle, e la prossima stagione non fa eccezione: la tendenza sparkling contaminerà ogni capo. In realtà, il bisogno di brillare si è manifestato con largo anticipo rispetto al solito.

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FASHION
Valentino Dolce & Gabbana Genny
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Giorgio Armani Giambattista Valli Miu Miu Tom Ford Jil Sander

LE BORSE PIÙ BELLE

TENDENZE DELLA P/E 2023

Ogni stagione riserva molte sorprese per gli amanti della moda. Ovviamente, non poteva essere diversamente anche per la primavera-estate 2023. Le sfilate hanno portato modelli di borse che puntano soprattutto su nuance insoliti, geometrie originali, dettagli appariscenti e perfino modelli divertenti.

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1 Chanel 2 Louis Vuitton 3 Prada 4 Fendi 5 Salvatore Ferragamo 6 Moschino 7 Bottega Veneta 8 Etro 9 Versace
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A cura di PATRIZIA COLOMBO

LA PRODUZIONE ARTIGIANALE DELLA PELLE

La tradizione incontra la contemporaneità attraverso gesti sapienti che danno vita a creazioni artigianali dall’autentico gusto italiano BASSET, la tecnologia entra nella dimensione del design. Tecnologie all’avanguardia si fondono con un design italiano unico, rivestito del calore della pelle lavorata a mano. Realizziamo oggetti unici. Profondamente conoscitori dell’artigianato, ci proiettiamo nel futuro e creiamo linee esclusive in perfetto equilibrio tra lo stile e il mondo informatico di oggi.

Lusso fatto di innovazione tecnologica e classe: BASSET ridefinisce il significato dello stile contemporaneo.

VIA MONTENAPOLEONE 3, MILANO - Tel. [+39] 02 64089 523
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FASHION

PALAGANO

Quando la tecnologia entra nella dimensione del design. Tecnologie all'avanguardia si fondono con un design italiano unico, rivestito del calore della pelle lavorata a mano creando linee esclusive e oggetti unici proiettati nel futuro in perfetto equilibrio tra lo stile e il mondo informatico di oggi. Lusso fatto di innovazione tecnologica e classe: Palagano ridefinisce il significato dello stile contemporaneo. Info su www.palagano.eu

20 24oreNews

Manca ancora qualche settimana, ma i trend make-up della Primavera in arrivo sono già tra noi, complici i suggerimenti appena giunti dalle passerelle della Fashion Week e dalle star, sempre sul pezzo, dai social e dalle nuove collezioni make-up di stagione. Per accogliere i primi tepori primaverili si avverte, innanzitutto, tanta voglia di luminosità. Siete pronte per la bella stagione?

LAMAR

KAJAL

Eau de parfum

Lamar… Bellezza in un nome, bellezza in una bottiglia, bellezza in un profumo. Un nome di origine francese Lumière che significa luce: un profumo ipnotizzante, seducente, ammaliante, ricco di elementi che riflettono la bellezza di un sole dorato che tramonta all’orizzonte, con nuvole lontane che riflettono la ricca gamma di colori che ritraggono maestosamente l’effetto del sole.

THE LIP POLISH LA MER

Esfoliante labbra

Lussuoso trattamento per le labbra che esfolia delicatamente e nutre utilizzando fibre di zucchero e alghe marine prevenendo e attenuando le screpolature, lasciando le labbra rinnovate, morbide e lisce. L’esfoliazione dona turgore e il colore naturale è ravvivato. Prepara a ricevere i benefici dei trattamenti successivi. Ha un piacevole profumo e sapore di menta dolce e rinfrescante.

TATOUAGE COUTURE

YVES SAINT LAURENT

Rossetti labbra

Una gang ribelle di 18 nuances - ognuna è il manifesto di una di convinzione - Colori intensi che lasciano il segno. Ad alta pigmentazione mat come un inchiostro per le labbra. Tatouage Couture rivela la nuova interpretazione del tattoo con un’esclusiva formula pensata per vestire labbra ribelli.

MY DREAMS

EYESHADOW PALETTE DIEGO DELLA PALMA

Palette occhi

Una palette occhi versatile pensata per chi ama realizzare make-up intensi e ricercati. È composta da sei ombretti. Due ombretti matt: light peach per uniformare la palpebra e fire pink per donare intensità e colore al makeup. Due 3D extra-pearl: metallic disco ball per serate extra glamour e pink foil per donare un tocco rosa ultra-light al look. Due satinati: dark cremisi e old rose style.

IRRESISTIBILE

MAZZOLARI BY MARINA MAZZOLARI Contorno occhi antirughe

Un lussuoso piacere per il contorno occhi, creato per esaltare lo splendore e la bellezza dello sguardo. Illumina, idrata e le viga la pelle, riducendo la visibilità di rughe, zampe di gallina, occhiaie e borse. Questa crema agisce “ristrutturando” l’epi dermide dell’area perioculare, grazie ai componenti naturali di cui è composto, per donarle un aspetto disteso e riposato.

BEAUTY 21 24oreNews

MASERATI GRANTURISMO FOLGORE

761 CV DI PURA EMOZIONE 100% ELETTRICA

AModena riescono sempre a stupire per quanto riguarda le supercar vincenti, anche quando si tratta di mettere sotto la carrozzeria un powertrain a corrente elettrica! Il problema del sound non è cosa da poco in casa Maserati e gli ingegneri lo sanno bene; infatti, hanno lavorato molto per regalare a questa versione elettrica un sound di tutto rispetto. La Folgore è la versione elettrica della Granturismo che, dopo la versione Modena e Trofeo, va a completare la gamma della supersportiva del tridente. Comfort, sportività e quattro posti veri, ma in salsa elettrica, sembrano le caratteristiche principali per descrivere questa versione. Vediamo qualche dettaglio interessante, i motori. Al plurale, sì, sono tre, uno posizionato all’anteriore di tipo sincrono e altri due sono al posteriore per un totale di spinta erogata di ben 560 kW, che tradotti in cavalli fanno la stratosferica cifra di ben 761… che ne fa la Maserati più potente di sempre. L’handling non è mai banale e neppure assimilabile alle più comuni EV, la Folgore si distingue per prestazioni eccezionali. Veloce, ma anche lussuosa, brutale, ma anche confortevole, insomma, l’auto ideale per divertirsi, ma da utilizzare tutti i giorni. Con un’autonomia di 450 km, garantita da una batteria da 92,5 kWh, composta da 32 moduli, le percorrenze si fanno interessanti, non entusiasmanti, ma neppure deludenti vista la potenza in gioco. Chi segue i miei articoli conosce la mia passione per il design e con questa Granturismo c’è tanto da raccontare. Dimentichiamo i dettagli banali,

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& MOTORI
RUOTE
A cura di LUCA MEDICI info@my-home.biz

soprattutto nel frontale, che caratterizzano per esempio la Grecale, qui la musica cambia, in meglio. Il design della carrozzeria, ma non solo, è superlativo. Belle le proporzioni, splendidi i dettagli, tutti curati, ma soprattutto iconici e ben progettati. Da qualsiasi parte la guardi la versione Folgore, caratterizzata dai cerchi e dalla calandra con dettagli in nero lucido, è bella, imponente, filante e ben proporzionata. Il frontale è aggressivo, scolpito e sportivo, la vista laterale un trionfo di pulizia, con il padiglione posteriore che si raccorda alla perfezione con il cofano posteriore, creando un insieme di volumi belli, ma anche proporzionati e curati sotto l’aspetto dell’aerodinamica. La vista posteriore, con i fanali sottili e avvolgenti, presenta un baule con un leggero accenno di spoiler, portando il Cx totale a 0,26. Un risultato eccezionale per una carrozzeria lunga quasi cinque metri e che spinge l’auto da 0-100 km/h in soli 2,7 secondi, per una velocità massima che tocca i 320 km/h. Salendo a bordo di questa coupé troviamo un abitacolo curato in ogni dettaglio dove, materiali pregiati, si fondono in un insieme di grande stile. Il design interno segue il nuovo corso made in Maserati, con elementi

presi dalla Grecale, come la strumentazione da 12,3 pollici, una plancia “schiacciata” ed elegante, un ampio elemento centrale per gestire i flussi d’aria, il navigatore e il sistema infotainment, un volante sportivo dal design veramente bello (forse leggermente affollato di pulsanti, compreso il tasto di accensione e il comando per selezionare le modalità di guida) e sedili sportivi e avvolgenti. Spendo due parole sui rivestimenti, tutti curati e montati con precisione, il colpo d’occhio è pazzesco, merita d’essere citato l’Econyl, un materiale simile all’Alcantara, che riveste i sedili, ricavato dalle reti da pesca abbandonate nei mari, un tocco di modernità, ma anche un occhio di riguardo rivolto alla sostenibilità. Questa versione della Granturismo non è da considerarsi come una semplice versione elettrica derivata dalle sorelle, ma di una versione autonoma che si affianca alle altre due esistenti, una Folgore a tutti gli effetti che va a completare una gamma composta da tradizione e innovazione, un nuovo concetto di lusso e sportività. Un passo avanti che dimostra come Maserati riesca a stupire anche in settori, come quello elettrico, che fino a poco tempo fa non faceva parte del suo DNA.

24oreNews Maserati
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UN WEEKEND IN IRLANDA A SPASSO PER LA CITTÀ

DUBLINO

Ogni anno, più di un milione di viaggiatori decidono di scoprire e percorrere le terre d’Irlanda. L’isola è ricchissima di piccoli villaggi pittoreschi, di porti colorati e di grandi spazi. Una meta che affascina sia gli appassionati di musica e di cultura, che gli amanti della natura e dello sport. Marzo è un mese speciale e se si vuole cogliere l’autentico spirito irlandese, con la fierezza delle proprie tradizioni, è il periodo perfetto per un viaggio. Il 17 marzo si festeggia, infatti, San Patrizio, santo patrono d’Irlanda, quando tutta l’isola si tinge di verde. Tra parate, spettacoli musicali ed eventi, la festa è davvero ovunque e marzo è anche il momento in cui la natura comincia a risvegliarsi

e iniziano le prime fioriture. Per chi non l’avesse mai vista, merita senza dubbio una visita la capitale Dublino, almeno per un weekend. Le sue principali attrazioni si trovano tutte nel cuore della città, a pochi passi l’una dall’altra. Per iniziare non perdiamoci una full irish breakfast (prima colazione tradizionale irlandese) che ci darà la giusta energia per girare e scoprire la città. Come punto di partenza di questo nostro tour scegliamo il Trinity College, la più antica e prestigiosa università di tutta l’Irlanda, costruita nel 1592 per volere della regina Elisabetta I la quale voleva evitare che i giovani dublinesi si recassero a studiare in altre nazioni subendo l’influenza papale. Al suo interno si trova una delle biblioteche più belle

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A cura di ELENA FOSSATI

e iconiche esistenti, con la sua Long Room e il Book of Kells, il manoscritto medievale miniato più famoso al mondo. Da qui sono passati personaggi del calibro di Jonathan Swift, Oscar Wild, Bram Stoker e Samuel Beckett. Lasciamo il College e prendiamo Grafton Street, storica e animata via di buskers, boutique di moda e bar d’epoca. Un tempo tempio di prostitute, oggi nota via dello shopping di lusso. Passiamo davanti alla statua di Molly Malone: per i dublinesi non è solo una statua ma un vero e proprio simbolo, celebrato con un giorno di festa il 13 giugno. Molly Malone è una figura leggendaria, probabilmente una ragazza che faceva la pescivendola di giorno e la prostituta la notte, morta a causa del tifo. A pochi passi si trova la Powerscourt House, una delle case nobiliari in stile georgiano più belle in città, dove si svolgevano feste e balli dell’alta società, che ora ospita uno shopping centre. Percorrendo Grafton Street non possiamo non fermarci, per un caffè o un tè, nello storico locale Bewleys Cafe. Una tappa obbligata per gli amanti dell’arte è invece la National Gallery of Ireland, che custodisce una straordinaria collezione d’arte irlandese ed europea dal Medioevo al Novecento. Il museo si trova a Merrion Square ed è diviso in 54 sale, nelle quali sono esposte oltre 800 opere, tra cui capolavori di Caravaggio, Rembrandt, Monet, Velázquez, Picasso, Goya e Van Gogh. A Merrion Square, una piazza in stile georgiano, vissero personaggi illustri come il giovane Oscar Wilde, del quale qui si può ammirare la statua. Al termine di Grafton Street ci troviamo praticamente di fronte al Fusilier’s Arch che fa da ingresso al bellissimo parco di St. Stephen Green. Qui si può fare una sosta prima di proseguire verso le due antiche cattedrali San Patrizio e Christ Church, ricche di atmosfera e fascino. Un modo divertente

per imparare di più su Dublino e la sua storia, è visitare il bellissimo Museo di Dublinia, accanto alla Christ Church. Da visitare, è anche il Castello di Dublino, una bella fortezza normanna con all’interno sale e saloni dai soffitti decorati con magnifici stucchi. Ci troviamo a pochi passi dal Temple Bar, il “quartiere bohémien” della capitale irlandese. Di giorno si possono fare delle belle passeggiare per le strade del quartiere, entrare in qualche galleria d’arte e fare shopping nei negozietti vintage, mentre di sera diventa uno dei principali luoghi della movida notturna. Il Temple Bar è uno dei luoghi migliori dove poter gustare piatti tipici irlandesi come l’Irish stew, lo stufato di montone/agnello servito con patate, cipolle, carote ed erbe aromatiche, i boxty potato o la Guinness fondue, una fonduta addizionata con la birra più celebre dell’Isola verde. A questo punto possiamo attraversare il fiume Liffey che divide la città in due parti, collegate da diversi ponti. Famoso è il Ha’ Penny Bridge, che risale al 1816: il nome (sta per Half of a Penny) deriva dal fatto che chiunque avesse dovuto attraversare il ponte in passato era costretto a pagare mezzo penny. Fra gli altri luoghi da visitare in un primo viaggio a Dublino vi è la Guinness Storehouse. Sette piani che assumono all’esterno la forma di una pinta, in cui si racconta la storia della birra più amata d’Irlanda e una tra le più conosciute al mondo. Possiamo concludere il nostro soggiorno di un weekend nella capitale irlandese con una visita al Phoenix Park, uno dei più bei parchi e il più grande d’Europa. Il parco ospita diversi luoghi d’interesse tra cui un giardino zoologico, il Papal Cross, l’Obelisco di Wellington, il People’s Gard, e persino una famiglia di circa 600 daini selvatici discendenti dalla mandria originale del 17° secolo.

25 24oreNews Dublino
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LE CORSAIRE

Dal 28 Febbraio al 17 Marzo 2023

Adolphe Adam e altri

Direttore Valery Ovsyanikov

Coreografia Manuel Legris da Marius Petipa e altri

La versione di Le Corsaire firmata da Manuel Legris, prima sua opera di rilettura dei classici dell’Ottocento, evidenzia in pieno l’intento e l’innovazione del suo approccio coreografico, della sua ricerca musicale e drammaturgica. Una trama resa più accessibile e chiara, una sensibile attenzione alla musicalità, alle relazioni tra i personaggi, le suggestioni del sontuoso allestimento di Luisa Spinatelli, saranno l’occasione per rimodulare sui ballerini scaligeri l’energia e i virtuosismi di uno dei più entusiasmanti e avventurosi ballets d’action del XIX secolo.

APPUNTAMENTI

LA BOHÈME

Dal 4 al 26 Marzo 2023

Giacomo Puccini

Direttrice Eun Sun Kim

Regia e scene Franco Zeffirelli

Nel centenario della nascita di Franco Zeffirelli la Scala ripropone il suo classico allestimento de La bohème: un pezzo di storia del teatro andato in scena per la prima volta nel 1963 con la direzione di Karajan. Sul podio Eun Sum Kim, giovane direttrice musicale della San Francisco Opera, mentre in scena Marina Rebeka e Irina Lungu si alternano come Mimì accanto al Rodolfo di Freddie De Tommaso. Un’ora prima dell’inizio di ogni recita, presso il ridotto delle Gallerie, si terrà una conferenza introduttiva all’opera tenuta da Liana Püschel.

LES CONTES D’HOFFMANN

Dal 15 al 31 Marzo 2023

Jacques Offenbach

Direttore Frédéric Chaslin | Regia Davide Livermore

La nuova produzione del capolavoro di Offenbach diretta da Frédéric Chaslin, studioso esperto di questa partitura dalla storia complessa e stratificata. Automi, sortilegi diabolici, notti veneziane e altri incanti e visioni hoffmanniani saranno trasformati in teatro da Davide Livermore e dal gruppo di scenografi di Giò Forma. Vittorio Grigolo presta il suo carisma al protagonista.

‘LES CONTES D’HOFFMANN’ APPUNTAMENTI

Marzo: Me15|18|21|24|28|31 h19:30

ALTRI APPUNTAMENTI DI MARZO

Opera

+ Les Contes d’Hoffmann | Prima delle Prime Me8 h18

+ Il Piccolo Principe Gi16 h11 e h15

+ Li zite ‘ngalera | Prima delle Prime Me29 h18

Concerti

+ Lalla & Skali e... Il Drago Insostenibile Do5 h15

+ Histoire du Soldat Lu6 h16

+ Filarmonica della Scala Lu6|8|10|13|27 h20

+ Anna Netrebko (Soprano) Do19 h20

+ Jan Lisiecki (Pianodorte) Lu20 h20

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A cura
di Ramtin Ghazavi A TEATRO MILANO
‘LE CORSAIRE’
Marzo: Me1|5|9|17 h20; Ve17 h14:30
‘LA BOHÈME’
Sa4|7|11|14|16|19|22|26 h20; Do19|26 h14:30
APPUNTAMENTI Marzo:

PRISCILLA, LA REGINA DEL DESERTO

1-26 Marzo: degli Arcimboldi

Tratto dall’omonimo film cult, Priscilla è una travolgente avventura “on the road” di tre amici che, a bordo di un vecchio bus rosa soprannominato Priscilla, partono per un viaggio attraverso il deserto australiano alla ricerca di amore e amicizia, finendo per trovare “molto di più”.

GREASE

2-19 Marzo: Repower

Con la sua colonna sonora elettrizzante e le coreografie irresistibili, Grease ha fatto innamorare e ballare intere generazioni, ed è stato capace di trasformarsi in un fenomeno di costume “pop”, sempre più vivo nella nostra estetica quotidiana, con personaggi diventati vere e proprie icone generazionali.

IL NODO

7-9 Marzo: Carcano

Gidion, un ragazzino delle scuole medie, è tornato a casa pieno di lividi ed è stato sospeso. Vittima di bullismo o molestatore? Ambra Angiolini e Arianna Scommegna danno voce a un intenso confronto madre-insegnante sul rapporto genitori-figli e sulle ragioni intime che generano il bullismo.

VITTORIO SGARBI - PASOLINI CARAVAGGIO

10-12 Marzo: Manzoni

Trascendendo immagini, testi e suoni, Sgarbi porterà alla luce quanto di più necessario ci è stato donato dalle rivoluzionarie attività di due grandi maestri, Caravaggio e Pasolini, i quali, nonostante abbiano vissuto a circa 400 anni di distanza l’uno dall’altro, lottarono contro analoghi ostracismi, pagando il caro prezzo della vita in cambio della propria libertà intellettuale.

TUTTI PARLANO DI JAMIE

15-26 Marzo: Nazionale CheBanca!

Jamie, un adolescente abbandonato dal padre, vive una vita serena e spensierata nella tranquilla Sheffield. Va a scuola, come tutti i ragazzi della sua età, ma a differenza loro, ha un sogno ambizioso: essere libero di esprimere se stesso anche attraverso abiti femminili.

AZUL

17-26 Marzo: Franco Parenti - Sala Grande

In una città dove il gioco del pallone è febbre, amore e passione quattro amici fanno i conti con le loro rispettive vite e facendo affiorare ricordi, provano a ricostruire una serenità andata a pezzi. Hanno qualcosa di molto singolare e unico che li accomuna: la passione folle per la squadra del cuore e infanzie originali, quasi fiabesche.

LA DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA

21 Marzo - 2 Aprile: Manzoni

Scritta nel 1952 e debuttata a Broadway nel 1959, “La dolce ala della giovinezza” parla del gigolo Chance Wayne che torna nella sua città natale in Florida con la star in declino Alexandra Del Lago per cercare di riprendersi quello che aveva lasciato nella sua giovinezza, Heavenly, il suo primo amore. Con Elena Sofia Ricci.

IL PICCOLO PRINCIPE

23 Marzo - 2 Aprile: Repower

«Tutti gli adulti sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano». Gli adulti non pensano mai alle cose veramente importanti. E quali sono queste cose? Quelle che ci insegnano da piccoli e che dimentichiamo una volta diventati grandi. Spetta proprio al Piccolo Principe, eterno bambino, rinfrescarci la memoria.

HELA OVVERO L’IMMORTALITÀ DI HENRIETTA LACKS

28 Marzo - 2 Aprile: Filodrammatici

A Henrietta, giovane madre, viene diagnosticato il cancro alla cervice uterina. Senza il suo consenso, le viene asportata una porzione del tessuto cancerogeno, ma le cellule si riproducono e possono quindi essere trasmesse in vitro senza morire. Vent’anni dopo la famiglia scopre la verità e la affronta.

A TEATRO MILANO
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MARZO

MICHELANGELO PISTOLETTO. PREVENTIVE PEACE.

Palazzo Reale | Dal 23 marzo al 4 giugno 2023

La grande Sala delle Cariatidi diviene un’opera specchiante dell’artista Michelangelo Pistoletto. La mostra, a cura di Fortunato D’Amico, è dedicata alla pace e al suo simbolo, la colomba bianca, e vuole essere un tributo all’impegno sociale dell’artista, da sempre impegnato per la pace e la sostenibilità. Centinaia di colombe aleggianti, alte nello spazio, portano il simbolo del Terzo Paradiso come segno di pace, in omaggio a Pablo Picasso che nel 1953 esponeva in questa stessa sala l’opera Guernica, con l’intento di avviare a Milano e nel Paese la rinascita dopo i traumi della Seconda Guerra mondiale. Michelangelo Olivero Pistoletto è nato a Biella nel 1933 ed è noto al grande pubblico per aver in qualche modo inventato la corrente della cosiddetta “arte povera”. La sua ricerca creativa ha dato vita ad una grande rivoluzione nel panorama dell’arte degli anni Settanta.

GIAN MARIA TOSATTI. NOW/HERE.

Pirelli HangarBicocca | Fino al 30 Luglio 2023

DALÌ, MAGRITTE, MAN RAY E IL SURREALISMO.

MUDEC Museo delle Culture | Dal 22 marzo al 30 luglio 2023

Un’ampia selezione di circa 180 opere provenienti dalla collezione del Museo Boijmans Van Beuningen. La mostra, a cura della curatrice del Museo - Els Hoek, presenta in 6 sezioni il mondo del Surrealismo, la visione e la poliedricità delle manifestazioni surrealiste nei più diversi ambiti artistici: sculture, disegni, manufatti, dipinti, oggetti e opere su carta. Racconta al visitatore quali fossero le principali premesse e motivazioni dei surrealisti: utilizzando oggetti trovati, tecniche automatiche o regole simili a giochi, gli artisti tentarono di escludere il razionale, nella speranza di creare uno shock poetico che avrebbe cambiato il mondo. Il percorso espositivo chiaro e lineare permette al pubblico più ampio di scoprire un movimento che non ha perso ancor oggi la propria vitalità.

ANGELO MANGIAROTTI.

QUANDO LE STRUTTURE PRENDONO FORMA.

Triennale Milano | Fino al 23 Aprile 2023

Gian Maria Tosatti (Roma, 1980) è uno degli artisti italiani più interessanti degli ultimi anni. Il suo lavoro è incentrato sui concetti di collettività e memoria, nella loro valenza storica, politica e spirituale. Con un inedito intervento nello spazio dello Shed, Tosatti offre al visitatore la possibilità di confrontarsi con una dimensione mai presentata prima della sua pratica. La mostra si compone di due cicli di opere: è un progetto retrospettivo, ma l’artista ha anche lavorato su nuove opere che fossero la sintesi dei sentimenti che hanno animato la sua ricerca negli ultimi vent’anni. Il corpus di lavori si sviluppa attorno a elementi di grande formato, che rappresentano un dialogo con lo Zeitgeist (Spirito del tempo) e il sentimento della generazione cui l’artista appartiene. Le opere sono pensate come “specchi”, domande aperte che chiamano direttamente in causa il visitatore.

Un omaggio all’artista milanese Angelo Mangiarotti (1921-2012), architetto, designer, scultore e accademico, che è stato un protagonista dell’architettura e dell’urbanistica internazionale, uno dei pochi maestri italiani in grado di esportare all’estero la propria filosofia di progetto. La mostra è una delle più complete retrospettive mai realizzate sulla figura dell’architetto e ripercorre oltre 60 anni di attività attraverso un’ampia selezione di opere, progetti, documenti e materiali, molti dei quali mai esposti prima. Il progetto di allestimento è a cura di Ottavio Di Blasi & Partners, con la partecipazione di Renzo Piano che ha conosciuto Mangiarotti negli anni milanesi del Politecnico e della 14ª Triennale (1968), e vuole rendere omaggio alla puntuale maniera di inquadrare il tema dello spazio, che caratterizza le opere del grande architetto milanese.

24oreNews IN MOSTRA MILANO
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ERMAL META

Lunedì 6 + 7 Marzo: Teatro Lirico Giorgio Gaber

Il bravo autore, produttore, polistrumentista e cantante di origine albanese dalla penna sopraffina è partito a febbraio con il suo tour teatrale e fa tappa a Milano. Nel 2022 ha pubblicato la canzone “Una cosa più grande” in collaborazione con Giuliano Sangiorgi.

GIANNI MORANDI

Domenica 12 Marzo: Mediolanum Forum - Assago

Il nuovo tour “Go Gianni Go!” è un concentrato di vitalità e potenza che mescola i brani frutto del fortunato sodalizio artistico con Jovanotti - L’Allegria, Apri Tutte Le Porte e La Ola - ai classici del repertorio di Morandi, affiancato on stage da una band di 12 elementi.

MASSIMO RANIERI

Lunedì 13 Marzo: Teatro degli Arcimboldi

Ranieri torna con un nuovo spettacolo, un altro straordinario viaggio tra canto, recitazione e danza, brani cult, sketch divertenti e racconti inediti, per stupire ancora il pubblico con le grandi melodie senza tempo, i suoi brani più celebri e l’incanto affabulatorio della sua interpretazione.

EROS RAMAZZOTTI

14-18 Marzo: Mediolanum Forum - Assago

A distanza di quattro anni dall’ultimo lavoro in studio, il cantautore romano torna con un nuovo tour per presentare live il nuovo disco dal titolo “Battito Infinito” che esibirà insieme ai più grandi successi del suo repertorio musicale.

EUGENIO FINARDI

Sabato 18 Marzo: Teatro Lirico Giorgio Gaber

Lo storico cantautore milanese torna a esibirsi dal vivo con il suo “Euphonia Suite Tour” che prende il nome dal suo ultimo lavoro, denominato suite proprio perché si tratta di un unico percorso musicale, un lungo brano in cui si fondono 17 nuove canzoni.

SALMO

Lunedì 20 + 21 Marzo: Teatro degli Arcimboldi

Dopo essere stato il primo artista rap-crossover rock ad esibirsi allo Stadio San Siro lo scorso 6 luglio, davanti a 50mila persone, Salmo torna a Milano con una scaletta inedita che comprende anche i suoi brani più significativi oltre alle tracce dell’ultimo disco “Flop”.

FRANCESCA MICHIELIN

Lunedì 20 + 21 Marzo: Teatro Lirico Giorgio Gaber

La tappa milanese del tour “Bonsoir!” della brava cantautrice veneta. Una carrellata di successi, la recente conduzione di X Factor Italia e ovviamente la musica, con i suoi quattro album, l’hanno resa una tra le cantanti pop più famose di questa generazione.

ERNIA

Mercoledì 22 + 23 Marzo: Mediolanum Forum - Assago

Il nuovo tour “Tutti hanno paura tour” è l’occasione del rapper milanese Ernia, pseudonimo di Matteo Professione, di portare dal vivo le canzoni del suo ultimo album “Io non ho paura”. Una bella occasione per i fan milanesi e non solo di vedere il cantante dal vivo.

ROGER WATERS

27+28+31 Marzo +1 Aprile: Mediolanum Forum - Assago

Il fondatore e bassista dei Pink Floyd torna in Italia con il suo tour d’addio “This Is Not A Drill”. L’artista ha da poco festeggiato i suoi 79 anni ed è pronto a un ultimo giro in Europa con i brani storici dei Pink Floyd: da “Welcome To The Machine” a “Money”, da “Comfortably numb” a “Another Brick In The Wall”, a “Wish You Were Here”.

AL BANO

Venerdì 31 Marzo: Teatro Dal Verme

80 anni all’anagrafe e quasi 60 anni di carriera alle spalle. Con questi numeri era impossibile non celebrare insieme ai fan ed ecco quindi che Al Bano è tornato live sui palchi con il tour “È la mia vita”, con cui porta in teatro i suoi più grandi successi.

IN CONCERTO MILANO 30 24oreNews
MARZO • ORE 21:00

LA CITTÀ DEI GATTI

17 FEBBRAIO

GIORNATA NAZIONALE DEL GATTO

Un mese di eventi… coi baffi! Come accade da oltre trent’anni anche quest’anno il 17 febbraio abbiamo celebrato la Giornata Nazionale del Gatto, dedicata ai nostri amici a quattro zampe. La stessa data ha visto il ritorno a Milano, per la gioia dei gattofili, del festival “La Città dei Gatti”, giunto alla sua sesta edizione. Il festival è stato inaugurato dal sempre attesissimo “Feliway Concerto in Miao” (al Teatro Il Cielo sotto Milano), che quest’anno celebra i 55 anni dei 44 gatti più amati della storia della musica, accostando la celebre can -

zone cult de “Lo Zecchino d’Oro” a brani di Rossini, Ravel, Mozart e Webber. La Città dei Gatti continuerà fino al 19 marzo e sarà animato da appuntamenti imperdibili: presso WOW Spazio Fumetto - in Viale Campania 12una mostra e una serie di incontri dedicati agli appassionati dei nostri amici baffuti con esperti, veterinari, etologi e autori di saggi; visite guidate alla scoperta dei segreti del mondo dei felini (presso il Museo di Scienze NaturaliCorso Venezia 55) e molto altro ancora. Il programma, sempre aggiornato, è disponibile su: www.lacittadeigatti.it

Per comune decisione delle maggiori associazioni gattofile, dopo tanto discutere, si è stabilito che la moderna giornata nazionale del gatto debba essere il 17 febbraio. Ma perché proprio questo giorno? Esistono diverse ipotesi. Febbraio è il mese dell’Acquario, dominato da Urano, protettore di quegli spiriti liberi che, come i gatti, non amano sentirsi oppressi da regole troppo rigide. Il giorno 17, anche se non cade di venerdì, richiama quelle atmosfere arcane e superstiziose a cui il gatto è inevitabilmente legato da secoli. Qualche intellettuale raffinato ha però cercato un’altra interpretazione: in numeri romani il 17 si scrive XVII, che anagrammato diventa “VIXI”, cioè “vissi”, “sono vissuto e sono morto”, vale a dire il motto di coloro che hanno il beneficio di vivere sette vite e poter dire di essere morti più volte. Secondo alcuni la scelta del giorno 17 sarebbe invece da interpretare così: 1 volta morirò e 7 vivrò. Una teoria, quest’ultima, comprovata dal fatto che nei paesi nordici il numero 17 porta fortuna proprio perché significa “vivere una vita per sette volte”. C’è invece chi sostiene che la scelta del giorno si debba all’iniziativa della giornalista Claudia Angeletti, che nel 1990 si adoperò per creare questa ricorrenza. Sia come sia, ricordiamoci, ogni 17 febbraio, di fare gli auguri al nostro micio!

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SI RACCONTA MILANO
A destra: Enrico Ercole presentatore del Concerto in Miao sotto: “La citta dei gatti”, illustrazione di Frantz Gauviniere

BOVISA-GOCCIA LA MILANO DEL FUTURO

Innovazione, creatività e sostenibilità al centro di un nuovo progetto che prenderà vita in Via Lambruschini 25, quartiere milanese conosciuto anche come “Area Goccia”. Un piano, ancora in fase di redazione, che vedrà l’edificazione di un complesso residenziale di 25 unità immobiliari all’interno di un’area che conta 1630 metri quadrati di superficie. L’area scelta per la realizzazione degli immobili si è rivelata essere un gioiello incastonato in uno spazio che, grazie al contributo del Politecnico di Milano, nei prossimi anni sarà punto focale di numerosi progetti di riqualificazione. Tra questi, la conservazione delle due strutture cilindriche, che verranno trasformate in uno Smart City Innovation Hub e in una Fabbrica dello Sport (che offrirà accesso a numerose tipologie di impianti sportivi). I nuovi edifici sorgeranno su una fascia di terreno tra i gasometri e la grande centrale termica, conservata per essere un vero esempio di archeologia industriale, preservando e valorizzando il bosco di 24 ettari già esistente. Il progetto punta all’indipendenza energetica e all’azzeramento delle emissioni di CO2, prevede la costruzione di tre edifici per aule, cinque per startup, una sala ipogea per conferenze, oltre alla riqualificazione di un edificio industriale storico per il food and beverage a servizio degli ospiti del Campus. Grandi alberi tra i nuovi volumi andranno a creare il tessuto connettivo. Il livello a terra degli edifici del Campus sarà totalmente trasparente in modo da permettere alle persone di vivere

un’esperienza immersiva nella natura, tutti gli edifici del Campus saranno realizzati con strutture prevalentemente in legno. Gli alberi che saranno piantati restituiranno entro trent’anni la massa lignea usata per la costruzione degli edifici. A completamento delle iniziative offerte dal Politecnico, verrà realizzato il progetto Mo.Le.Co.La (Mobility, Learnign, Community, Lab) del Comune di Milano, vincitore del concorso internazionale Reinventing Cities. Una iniziativa che porterà a sviluppare, intorno alla Stazione FS di Milano Bovisa, un hub multimodale di interscambio per la mobilità sostenibile. Infatti, oltre al potenziamento del trasporto pubblico, è prevista la costruzione di percorsi ciclabili e pedonali immersi nelle aree verdi del quartiere. Ancora una modifica al volto di Milano, con la trasformazione di una importante zona di Milano che avvicinerà la città ad un futuro sempre più in linea con le grandi metropoli del mondo.

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A cura di CARLO KAUFFMANN

INSIEME PER GARANTIRE LA SALUTE DI TUTTI

IMMENSA BELLEZZA I

l 20 febbraio, giorno in cui a Codogno nel 2020 venne scoperto il “paziente uno”, ricorre la Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato. La giornata, istituita con la legge 13 novembre 2020, nasce da un’idea del regista Ferzan Ozpetek e dell’autore di testi di canzoni Mogol, con l’obiettivo di onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio, anche in termini di vite umane, di tutto il personale coinvolto in prima linea in questa dura battaglia. La terza edizione della ricorrenza è stata celebrata a Roma dalle 11 Federazioni nazionali degli Ordini delle professioni sociosanitarie, in rappresentanza di un milione e mezzo di professionisti. La manifestazione, dal titolo emblematico “Immensa bellezza”, si è svolta nell’Aula Magna della Pontificia Università San Tommaso D’Aquino alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci. Il motto scelto per celebrare la giornata, “Insieme per garantire la salute di tutti”, ha voluto riassumere la necessità di uno sforzo congiunto, di un lavoro multidisciplinare e sinergico per difendere la salute delle persone, intesa come dimensione bio-psico-sociale, unico modo per garantire il diritto alla salute. Ospite speciale dell’evento la “Red Shoes Women Orchestra”, diretta dal M° Dominga Damato, che ha eseguito un vasto repertorio spaziando dalle più celebri colonne sonore del cinema ai classici intramontabili della musica

italiana e internazionale. Hanno accompagnato le esecuzioni dell’orchestra anche la soprano Enza Carenza e letture di brevi testi a tema di scienziate e scienziati, poetesse e poeti, interpretate dalla voce narrante di Silvana Kühtz. Gran finale con il toccante brano “Rinascerò Rinascerai” composto da Roby Facchinetti a sostegno dell’emergenza da Coronavirus e dedicato dal tastierista e voce dei Pooh alla sua città natale Bergamo, gravemente colpita dalla pandemia. La scelta di privilegiare la “Red Shoes” - l’orchestra pugliese tutta al femminile ha assunto come simbolo distintivo un paio di scarpe rosse come emblema della lotta al femminicidio - è nata dalla comune volontà di lanciare un segnale di attenzione per contrastare la violenza e gli episodi che la cronaca continua a registrare e che, purtroppo, sempre più spesso sono perpetrati, in particolare contro le donne e contro i professionisti sanitari e sociosanitari, a prescindere dal genere.

SI RACCONTA ROMA 34 24oreNews

S FIERA DI ROMA4 E 5 MARZO QUATTROZAMPEINFIERA

port, divertimento, arte. Chi ha un amico a quattro zampe, avrà finalmente l’occasione di dedicargli un intero weekend divertendosi con lui tra sport, sfilate e tanto svago. Tutto ciò sarà possibile alla Fiera di Roma (nel Pad 1) tra sabato 4 e domenica 5 marzo. I visitatori, accompagnati dai loro amici fedeli, potranno approcciare numerosissime attività sportive, dall’Agility a un tuffo in piscina con l’AquaDog, dal Disc dog all’Hoopers, o dal Treibbal (rivolta ai cani più vivaci) ai giochi di attivazione mentale, fino dalle sfilate col proprio cane, per due giornate di puro divertimento! Quest’anno il cast di Kids Vet Academy, la famosa serie televisiva, prenderà parte a Quattrozampeinfiera proponendo giochi, test di abilità e divertenti lezioni teoriche/pratiche per tutti quei bambini che amano gli animali e che sognano da grandi di fare il veterinario. Prevenzione, alimentazione, visite mediche, screening e fisioterapia, sono solo alcuni degli argomenti trattati nelle diverse puntate della serie TV che verranno raccontati con divertenti aneddoti, dai “piccoli veterinari” ai piccoli visitatori della fiera. Incontri e dimostrazioni, attività per bambini, giochi educativi in compagnia di tanti ospiti tra i quali, il famoso veterinario conosciuto su Instagram come il Dr Luca (Giansanti). Spazio anche all’arte con Gigi Tarantola

- conosciuto ai più con l’acronimo di GGT - che durante la manifestazione presenterà una serie di nuove opere dedicate al mondo di cani e gatti e al rapporto che rende noi umani completamente sottomessi all’amore che proviamo per loro. Saranno presenti opere uniche, originali e multipli serigrafati a mano. Per chi ha intenzione di inserire un cane o un gatto nel proprio nucleo familiare, sarà possibile interfacciarsi con le numerose Associazioni o gli allevatori di razza presenti alla manifestazione.I visitatori potranno inoltre entrare nel “Cani Eroi Village”, uno spazio interamente dedicato a dimostrazioni di Agility, Attività olfattive, Detection Game e Rally Obedience per un divertimento assicurato. Tutte le attività e le prove pratiche di educazione di base sono rigorosamente seguite da esperti Istruttori Cinofili. Per mettere alla prova l’olfatto del proprio cane nell’area ricerca persone, o le sue abilità natatorie nella piscina indoor, ci si potrà interfacciare con tutti gli operatori della Protezione Civile che intervengono quotidianamente nelle diverse operazioni di salvataggio. Info su www.quattrozampeinfiera.it

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INCONTRA ROMA

FRANCESCA MICHIELIN

Giovedì 2 Marzo: Auditorium Parco della Musica - Sala Petrassi

La cantautrice veneta torna sul palco romano con il tour “Bonsoir!”. Una carrellata di successi, la recente conduzione di X Factor Italia e ovviamente la musica, con i suoi quattro album, l’hanno resa una tra le cantanti pop più famose di questa generazione.

LE VIBRAZIONI

Sabato 4 Marzo: Largo Venue

Parte il nuovo tour della rock pop band capitanata da Francesco Sarcina, tra i 28 partecipanti in gara sul palco dell’Ariston al 73° Festival di Sanremo Nella quarta serata del Festival dedicata alle cover si sono esibiti con il loro brano ‘Vieni da me’ insieme ai Modà.

GIANNI MORANDI

Sabato 18 Marzo: Palazzo Dello Sport

La tappa romana del nuovo tour “Go Gianni Go!”, un concentrato di vitalità e potenza che mescola i brani frutto del fortunato sodalizio artistico con Jovanotti - L’Allegria, Apri Tutte Le Porte e La Ola - ai classici del repertorio dell’artista, affiancato on stage da una band di 12 elementi.

FABRIZIO MORO

Lunedì 20 Marzo: Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia

C’è voglia di musica live da parte dei fan del cantautore romano, che ha deciso quest’anno di ripartire proprio dalla sua città, all’Auditorium Parco della Musica, con due concerti parte del suo nuovo tour “Live 2023 Racconti Unplugged” il 20 marzo e il 2 aprile.

CECILE MCLORIN SALVANT

Martedì 21 Marzo: Auditorium Parco della Musica - Sala Petrassi

L’artista americana ha sviluppato una passione per la narrazione e la ricerca di connessioni tra vaudeville, blues, tradizioni popolari di tutto il mondo, teatro, jazz e musica barocca. L’ultimo lavoro “Ogresse” è una favola musicale in forma di cantata che fonde i generi (folk, barocco, jazz, country).

EUGENIO FINARDI

Mercoledì 22 Marzo: Auditorium Parco della Musica - Sala Petrassi

La tappa romana del cantautore milanese, tornato a esibirsi con il suo “Euphonia Suite Tour” che prende il nome dal suo ultimo lavoro, denominato suite proprio perché si tratta di un unico percorso musicale, un lungo brano in cui si fondono 17 nuove canzoni.

ERNIA

Domenica 26 Marzo: Palazzo Dello Sport

Il nuovo tour “Tutti hanno paura tour” è l’occasione del rapper milanese Ernia, pseudonimo di Matteo Professione, di portare dal vivo le canzoni del suo ultimo album “Io non ho paura”. Una bella occasione per i fan romani e non solo di vedere il cantante dal vivo.

RON

Giovedì 30 Marzo: Auditorium Conciliazione

Il nuovo live tour di Ron (all’anagrafe Rosalino Cellamare) è dedicato al suo ultimo recente lavoro, il nuovo album “Sono un figlio” che contiene tredici brani da lui scritti con l’aiuto di importanti autori e giovani artisti, tra i più interessanti della scena musicale.

TOMMY EMMANUEL WITH SPECIAL GUEST MIKE DAWES

Giovedì 30 Marzo: Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli

Il geniale chitarrista australiano torna in Italia accompagnato in apertura dal giovane chitarrista Mike Dawes (considerato uno dei chitarristi fingerstyle moderni più creativi al mondo) con il quale incrocia anche la sua sei corde nel nuovo album “Accomplice series Vol. 3”.

36 24oreNews IN CONCERTO ROMA
MARZO • ORE 21:00

ARTE LIBERATA 1937-1947

Scuderie del Quirinale | Fino al 10 Aprile 2023

Una mostra sulla storia del patrimonio artistico culturale italiano e il suo salvataggio durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale e dell’occupazione. Una storia di eroi, studiosi, professionisti e professori, ma anche di donne e uomini comuni in prima linea per difendere e tutelare la Memoria artistica italiana preservandone i capolavori e le opere più preziose. La mostra offre una selezione di oltre cento capolavori salvati durante la guerra, oltre che un ampio panorama documentario, fotografico e sonoro per un racconto emozionante di un momento drammatico per il nostro Paese ma altrettanto lungimirante e fondativo per una nuova coscienza civica. Un omaggio doveroso alle donne e agli uomini che, nella drammatica contingenza bellica, hanno interpretato la propria professione all’insegna di un interesse comune, coscienti dell’universalità del patrimonio da salvare.

BOB DYLAN - RETROSPECTUM

MAXXI | Fino al 30 Aprile 2023

PASOLINI PITTORE

Galleria d’Arte Moderna | Fino al 16 Aprile 2023

Una mostra evento per celebrare i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, uno dei più celebri e importanti intellettuali e creativi del XX secolo. Oltre 150 opere selezionate che partono dagli inizi pittorici di Pasolini che vanno di pari passo con le prime prove poetiche in friulano. Ritratti e raffigurazioni di corpi, maschili e femminili, che ricreano una sorta di mappatura visiva della famiglia e delle amicizie di Pasolini. Presenti anche nature morte e paesaggi rurali friulani dal sapore fortemente intimista che, da altro punto di vista, quello tecnico, documentano l’eccezionale abilità artistica e la sperimentazione del pigmento messa in atto da parte del giovane Pasolini. In esposizione anche una serie di ritratti di Pasolini realizzate da artisti del calibro di Renato Guttuso, Carlo Levi, Milo Manara, Mario Schifano e altri.

I ROMANISTI

Museo di Roma in Trastevere | Fino al 4 Giugno 2023

Bob Dylan, figura iconica il cui talento e lavoro spaziano tra mezzi e discipline, ha portato avanti per molti decenni una pratica di arte visiva. “Retrospectrum” è la prima mostra monografica europea che ne esplora l’ampia opera. La natura multiforme dell’artista è raccontata attraverso un’ampia gamma di opere d’arte che vanno dai dipinti a olio, agli acrilici, agli acquerelli, ai disegni a inchiostro, pastello e carboncino, fino a una serie di sculture in ferro. Un percorso diviso in otto sezioni tematiche ripercorre l’esperienza vissuta dal grande cantautore e poeta statunitense nel campo dell’arte visiva. Attraverso nuovi e continui incontri con ambienti e persone in continua evoluzione, il suo lavoro si evolve costantemente in modi entusiasmanti, riflettendo la sensibilità di una voce autenticamente artistica.

La vita e la cultura a Roma nel decennio 1929-1940 vista con gli occhi dei “Romanisti”, ossia studiosi, accademici e cultori della città. In questo periodo prendono vita e si diffondono, in vari salotti letterari e cenacoli e della capitale, l’appassionato studio e la vivace promozione della cultura “romanista”, intesa nella più ampia accezione dei fenomeni letterari, artistici, antiquari e di spettacolo. La mostra, a cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon, è suddivisa in 5 sezioni e presenta un centinaio di opere tra pittura, scultura, grafica, fotografia e documenti, provenienti in gran parte dal Museo di Roma, dalla Galleria d’Arte Moderna e dal Museo di Roma in Trastevere, oltre che dall’archivio del Gruppo dei Romanisti e dai Fondi Trilussa della Sovrintendenza Capitolina.

37 24oreNews IN MOSTRA ROMA

DIO È MORTO E NEANCH’IO MI SENTO TANTO BENE

1-5 Marzo: Il Parioli

Tullio Solenghi rilegge alcuni esilaranti brani tratti dai libri di Woody Allen coniugandoli con le musiche che hanno caratterizzato i suoi film più significativi. Si passa così dai “Racconti Hassidici” alla parodia delle Sacre Scritture tratti da “Saperla Lunga”, allo spassoso “Bestiario” tratto da “Citarsi Addosso”, intervallati da brani di George Gershwin, Tommy Dorsey, Dave Brubeck.

LA VENEXIANA

1-12 Marzo: Manzoni

La Venexiana è la storia di Anzola e di Valeria, vedova la prima, sposata la seconda. Entrambe si innamorano di Iulio affascinante ragazzo che passa da un letto all’altro, da una promessa all’altra. Con l’aiuto delle devote servette e dell’intrallazzino Bernardo le donne si contenderanno i favori del giovane Iulio. Chi delle due vincerà questa battaglia d’amore?

LA GIOVINEZZA È SOPRAVVALUTATA

7-12 Marzo: Vittoria

Utilizzando il linguaggio dello stand up comedy, Paolo Hendel racconta con una sincerità disarmante la propria stagione della terza età ma anche un Paese, l’Italia, che sta invecchiando inesorabilmente, tra “supernonni” che mandano avanti le famiglie e anziani medici in pensione richiamati al lavoro per mancanza di personale.

AMORE + IVA

8-29 Marzo: Brancaccio

Arriva a Roma il nuovo spettacolo campione d’incassi che ha visto il ritorno di Luca Medici (in arte Checco Zalone) sui più prestigiosi palcoscenici italiani dopo 11 anni dal suo ultimo tour “Resto Umile World tour!”. Tanta ironia tra musica, racconti, imitazioni e parodie in uno spettacolo totalmente inedito.

LA BOTTEGA DEL CAFFÈ

14-19 Marzo: Ambra Jovinelli

Michele Placido interpreta “l’antieroe” Don Marzio, nobile napoletano frequentatore de “La bottega del caffè” uno dei maggiori capolavori di Goldoni. La commedia sviluppa le linee della sua fondamentale riforma drammaturgica, rinunciando alle maschere, definendo i caratteri, scrivendo i dialoghi - nonostante l’ambientazione veneziana, in lingua toscana.

MARZO

IL GIARDINO DEI CILIEGI

21 Marzo - 6 Aprile: Sala Umberto

È l’ultimo lavoro di un Cechov malato e vicino alla morte ma più che mai attaccato alla vita, intesa come respiro, anima del mondo e speranza nel futuro. Nell’adattamento del regista il barlume di salvezza risiede nei giovani, gli unici capaci - nel finale - di immaginare una nuova vita, nonostante la vendita e la distruzione di quel giardino che da vanto per il vicinato si è trasformato nel simbolo illusorio di un luminoso passato.

KURIOS - CIRQUE DU SOLEIL

22 Marzo - 30 Aprile: Under The Grand Chapiteau

Un mondo capovolto di poesia e di umorismo dove il visibile diventa invisibile e le prospettive si trasformano. KURIOS “cabinet of curiosities” è un mix geniale di curiosità insolite e di prodezze acrobatiche mozzafiato, ove tutto è possibile attraverso il potere dell’immaginazione.

AMORI E SAPORI NELLE CUCINE DEL PRINCIPE

28 Marzo - 2 Aprile: Quirino - Vittorio Gassman

Litigi e ironia, ricatti e sarcasmo, amore e umorismo. Sono questi gli ingredienti di questa fortunata pièce teatrale firmata da Roberto Cavosi e interpretata Tosca D’Aquino e Giampiero Ingrassia. Un testo nel quale pietanze e sentimenti si mischiano ad arte in quel caleidoscopico mondo fatto di passione e causticità tipico del “profondo” sud.

38 24oreNews A TEATRO ROMA

DIRITTI & DOVERI

C NUMERO DI AVVOCATI ITALIA 1a SUL PODIO DELL’UE

on circa 4 avvocati ogni 1000 abitanti, la carriera forense si conferma una delle preferite degli italiani. Con questi numeri l’Italia si è confermata al 4° posto nell’Unione europea per numero di legali in rapporto alla popolazione (dati che emergono dall’EU Justice Scoreboard 2022). I numeri assoluti incoronano l’Italia sul podio dell’UE addirittura al 1° posto! Sono dati che indubbiamente colpiscono e al tempo stesso offrono interessanti spunti di riflessione. In particolare, ha catalizzato la mia attenzione il numero (4,1) pro capite di avvocati per 1000 abitanti in Italia. Devo infatti premettere che nel 1985, quindi parlo di soli 37 anni fa, il numero degli iscritti alla cassa forense era complessivamente di 37.491 di cui 34.045 uomini e 3.450 donne per una popolazione di 56.597.823 residenti nel nostro Paese e che pertanto la percentuale di avvocati ogni mille abitanti era pari allo 0,7. Alla fine del 2021 gli avvocati erano 241.830 per una popolazione complessiva di 59.059.738 e con un numero di 4,1 avvocati per ogni mille abitanti. Andando ad analizzare le singole regioni si passa per esempio dalla Valle d’Aosta con 1,3 avvocati per mille abitanti o al Trentino Alto Adige con 1,7 per arrivare alle Regioni del sud con il 4,7 della Sicilia, il 5,3 della Puglia, il 6,2 della Campania fino a giungere alla regione italiana con la più alta densità di Avvocati in Italia che è la Calabria con 6,9 avvocati ogni mille abitanti. Dare una spiegazione a questi numeri non è assolutamente facile, in modo semplicistico si potrebbe ipotizzare che il numero dei laureati in generale è molto più alto nelle regioni del sud rispetto a quelle del nord ma incuriosito da questa ipotesi sono andato a ricercare i dati connessi a tale supposizione scoprendo che, in realtà, non è assolu-

tamente così in quanto dall’esame dei dati Istat relativi al complesso di tutti i corsi di laurea, quindi non solo quelli di giurisprudenza, si rileva che la percentuale di laureati in Italia, comprensiva delle così dette triennali, rispetto alla popolazione è del 27,8%. Controllando con attenzione si evidenzia in modo antitetico a quanto sopra ipotizzato che le regioni del sud hanno molti meno laureati rispetto alle regioni del nord che vedono infatti il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna con una percentuale del 34.4%, la Lombardia del 33% per poi arrivare alla Sicilia, la Campania e la Calabria con circa il 20% dei laureati. Peraltro andando a ricercare tali dati ho potuto tristemente notare che la nostra Italia è precipitata al penultimo posto di laureati dell’Unione Europea che vede solamente la Romania dopo di noi con il 25% mentre in testa c’è il Lussemburgo con il 61%, Irlanda e Cipro con il 58%, la Lituania con il 56%, i Paesi Bassi con il 52% e così via. Se poi si pensa che l’obiettivo a suo tempo fissato a Bruxelles era quello di fare arrivare tutte le nazioni almeno al 45% entro il 2030 direi proprio che per noi tale impresa appare semplicemente titanica per non dire, in modo più realistico, impossibile.

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SUSTAINABLE DESIGN MADE IN ITALY

Un brand dall’anima contemporanea. Dall’unione tra il design d’avanguardia, la ricerca e uno spirito fortemente volto alla sostenibilità, nasce, nel 2021, Sturm Milano, un’azienda innovativa, fervida di idee dà vita a prodotti dall’anima unica, spaziando dai complementi d’arredo ai sistemi modulari e abbracciando l’intero mondo del life-style indoor e non solo. Una realtà tutta italiana che nasce dal cuore pulsante di La Rosa Manichini, azienda produttrice di manichini e accessori per i più grandi showroom e brand di moda internazionali: una storia di passione per il design e l’artigianalità di alto profilo che vede la luce nel 1922 e che, ancora oggi, continua il suo processo di evoluzione, tradotto in una visione contemporanea, innovativa e rivoluzionaria. L’azienda disegna e produce pezzi di design seguendo tutte le fasi della lavorazione: dall’idea creativa, alla realizzazione dei prototipi in 3D fino ad arrivare al prodotto finito. I materiali utilizzati sono riciclabili, atossici, resistenti e sorprendentemente durevoli nel tempo. Tra quelli maggiormente utilizzati spicca il polistirene soffiato, un polimero plastico irregolare e unico nel suo genere: esso è infatti in grado di restituire ad ogni oggetto un aspetto simile al ghiaccio. Ogni prodotto è un unicum, un pezzo irripetibile che fa delle imprecisioni il proprio punto di forza: sono infatti proprio i piccoli difetti di produzione a diventare la caratteristica inimitabile e la vera forza di ogni prodotto. Ognuno di essi ha quindi un’essenza ineguagliabile che gioca con l’idea di leggerezza, in un equilibrio di pieni e di vuoti che richiama il famoso vetro soffiato di Murano, una caratteristica che rende ogni creazione unica e dal fascino non imitabile. La sostenibilità è un aspetto centrale che rientra in ogni fase del ciclo produttivo: la scelta delle materie prime, la produzione dei pezzi, la spedizione e il confezionamento, ma anche gli scarti e il riciclo. L’azienda si avvale di un moderno impianto di post-combustione (che abbatte le emissioni nocive ben al di sotto dei limiti di legge), e di moderni sistemi fotovoltaici che sfruttano la luce solare per produrre energia.

L’utilizzo di acqua riciclata, di coloranti a basso impatto ambientale e di imballaggi in cartone certificato FSC per i componenti in legno, garantiscono la sostenibilità a ogni step della produzione. In aggiunta a ciò, per la sua produzione Sturm Milano utilizza materiali dotati di certificazione PSV (Plastica Seconda Vita), che garantisce la valorizzazione e la qualità della materia riciclata.

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A cura di FRANCESCO TRANI

MOTORI DI RICERCA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE MICROSOFT SFIDA GOOGLE Q

uando si parla motori di ricerca e di SEO (Search Engine Optimization) si pensa subito a Google. Infatti, pur esistendo un mercato dei browser - da Yahoo! a Virgilio, Bing ecc. ecc. - con il passare degli anni Google ha smarcato tutti. Dall’introduzione di Google Search nel 1997, Google ha dominato il mercato dei motori di ricerca e, con una quota di oltre il 92%, è il provider più utilizzato in tutto il mondo generando più dell’80% del traffico di ricerca desktop.

Il primo motore di ricerca

Pochi sanno che prima di Google e prima di Yahoo! c’era Archie che, creato e lanciato nel 1990 da Alan Emtage, di fatto è stato il primo motore d ricerca e ha dato il via a una fondamentale rivoluzione. Non immaginiamoci nulla di simile a Google: il “world wide web” era ancora un protocollo (il primo sito è del 1991) e internet, per quanto stesse rapidamente crescendo, era uno strumento usato prevalentemente dagli accademici per scambiarsi file e software. A quel tempo internet non era un’entità commerciale e nessuno ci stava facendo soldi: oggi vale una cifra prossima ai 140 miliardi di dollari!

La nuova sfida di Microsoft

La storia dei motori di ricerca è feroce, fatta di tiranni che hanno conquistato il web ed eroici perdenti che nel silenzio hanno preparato la loro vendetta. Tra que-

42 24oreNews HI-TECH

sti c’è Bing, il browser di Microsoft, che ora punta tutto sull’intelligenza artificiale. L’azienda di Redmond (Washington) ha infatti lanciato la sfida a Google nell’area dei motori di ricerca a livello globale con l’annuncio in febbraio di una nuova versione di Bing basata interamente sull’A.I. con cui gli utenti potranno dialogare in maniera naturale con il motore di ricerca. In realtà la prima settimana di febbraio è andato in scena un vero e proprio botta e risposta tra Google e Microsoft. Lunedì 6 febbraio il primo aveva annunciato il proprio servizio di IA “conversazionale”, chiamato Bard, mentre martedì 7 Microsoft organizzava una conferenza di presentazione delle integrazioni di ChatGPT con il proprio motore di ricerca Bing. Evento a cui Google aveva risposto il giorno seguente, con una tempestiva conferenza a Parigi.

BingGPT, l’ibrido geniale

Microsoft ha investito miliardi di dollari in OpenAI, la start up ritenuta uno dei tre maggiori laboratori al mondo per l’intelligenza artificiale. Fondata da Sam Altman nel 2015, OpenAI è divenuta di recente un nome conosciuto per milioni di persone grazie al successo di ChatGPT che, da quando è stata introdotta lo scorso novembre, ha registrato un boom di utenti - diversi milioni solo in pochi giorni - e aperto un acceso dibattitto sulle potenzialità e sull’applicazione dell’AI. ChatGPT è infatti in grado di creare testi come un essere umano, usando una prosa chiara e

definita e la punteggiatura appropriata. Ora Microsoft ha presentato l’ibrido geniale: la fusione di Bing e ChatGPT. Questo vuol dire che il motore di ricerca non sarà più un elenco da spulciare alla ricerca delle risposte giuste, piuttosto “qualcuno” con cui conversare. Un botta e risposta. Alla presentazione del 7 febbraio Microsoft ha mostrato alcune demo del “nuovo Bing”. Durante una ricerca, il modello AI può fornire annotazioni o chattare e interagire con gli utenti in maniera simile a ChatGPT. La differenza più importante tra il modello utilizzato da Microsoft (GPT 3.5) e ChatGPT (GPT3) è che ora il “BingGPT” alimentato dall’intelligenza artificiale può raccogliere informazioni sull’attualità e sugli eventi più recenti e utilizzarle per rispondere alle domande degli utenti. «Questi aggiornamenti arrivano per consentire alle persone di sbloccare la gioia della scoperta, sentire la meraviglia della creazione e sfruttare meglio la conoscenza del mondo», ha spiegato il Corporate Vice President & Consumer Chief Marketing Officer della società di Redmond, Yusuf Mehdi, in un post sul blog di Microsoft. «Con questa nuova versione di Microsoft Edge stiamo migliorando il modo in cui il mondo trae vantaggio dal Web reinventando gli strumenti che miliardi di persone usano ogni giorno, il motore di ricerca e il browser».

Una nuova era per il Web

L’azienda di Redmond sta inoltre apportando miglioramenti basati sull’Intelligenza Artificiale al suo browser web Edge: l’integrazione dell’AI con la ricerca online e la navigazione, almeno nelle intenzioni di Microsoft, inaugurerà una nuova era per il Web. Entrambi i prodotti Bing ed Edge sfruttano l’AI per offrire «una ricerca migliore, risposte più complete, una nuova esperienza di chat e la possibilità di generare contenuti» come spiegato da Microsoft, che si è posta l’obiettivo di reinventare il modo in cui gli utenti interagiscono con il web.

Attualmente, nessuno dei due nuovi servizi di Google e Microsoft è utilizzabile dagli utenti finali e, sullo sfondo di un crescente dibattito - al momento ricco di congetture - sulle nuove applicazioni e i relativi modelli di business, la nuova competizione nel campo dell’AI sembra aprire scenari ancora tutti da scrivere.

43 24oreNews Innovazione & futuro

SMART WALLET

Un innovativo accessorio alla moda per proteggere le proprie carte di credito, di debito e prepagate, abbonamenti ai mezzi pubblici e altre tessere che contengono chip RFID o NFC per la comunicazione senza fili. Questi chip possono essere letti e clonati anche solo da un metro di distanza, senza che nessuno se ne accorga. Smart Wallet dispone di un sistema di protezione RFID che protegge le vostre carte abbattendo il rischio di clonazioni e furti di dati sensibili. Si tratta di un piccolo portafoglio ultraleggero versatile e compatto che entra in ogni tasca. Il meccanismo laterale consente di estrarre le carte con facilità, permettendo l’utilizzo immediato. In commercio si possono trovare anche modelli di lusso Smart Wallet realizzati dalle griffe di alta moda, per un accessorio esclusivo e di design.

LUCCHETTO SMART

Un dispositivo pratico per garantire la sicurezza dei propri oggetti personali, perfetto per garage, armadietti, capannoni, valigie, zaini, recinzioni e cassetti in ufficio o per bloccare in sicurezza una bici. L’impronta digitale è la caratteristica principale di questo lucchetto (se ne possono registrare fino a 15 diverse). Sbloccare il lucchetto è semplice e veloce, basta posizionare il dito sul sensore e il lucchetto si sblocca in un secondo. Con le impronte digitali, inoltre, non bisogna ricordarsi la password o portarsi dietro la chiave, con il rischio di dimenticare il codice di sblocco o perdere la chiave e dover rompere il lucchetto. È un gadget hi-tech economico e utile in diverse circostanze, con ricarica rapida tramite cavetto USB-C e possibilità di controllarlo a distanza tramite app.

VIRAWARN

Questo innovativo test del respiro, economico, multiuso e ricaricabile rivela in 60 secondi se si è positivi al l virus SARS-CoV-2, influenza, RSV (il virus respiratorio sinciziale che causa infezioni alle alte vie respiratorie dei bambini) e molti altri virus. Il dispositivo combina un biosensore a base di seta che attrae la scarica elettrica dei virus respiratori insieme a un processore di I.A. che riconosce gli elementi specifici dei singoli virus. È estremamente intuitivo: gli utenti devono semplicemente accenderlo, soffiare due volte nel boccaglio e una luce di notifica a LED indicherà un risultato positivo o negativo. ViraWarn è attualmente in fase di revisione da parte della FDA (Food and Drug Administration) negli Stati Uniti e verrà lanciato sul mercato una volta approvato.

DOG-E

Il produttore di giocattoli robotici WowWee ha lanciato al CES questo rivoluzionario cane robot unico per ogni proprietario grazie a oltre un milione di possibili combinazioni di luci colorate, suoni e tratti della personalità. È collegato ad un’app ed è dotato di movimenti realistici, sensori audio, sensori tattili sulla testa, sul naso e sui lati del corpo e una coda POV (persistenza della visione): Dog-E può “parlare con la coda” visualizzando emote, icone e messaggi. Non appena i bambini accendono Dog-E, il cucciolo tutto bianco prende vita attraverso il processo di “minting” e rivela i suoi colori e le sue caratteristiche uniche. Il processo può essere attivato accarezzando la testa del cane, toccandogli il naso o giocandoci, oltre a molte altre interazioni. Il cane robot sarrà distribuito in autunno.

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HITECH

PASSEGGIATE SULLA NEVE

Il periodo invernale è perfetto per fare lunghe passeggiate in montagna insieme al nostro cane, soprattutto se le strade sono coperte di soffice neve bianca. I cani adorano la neve perché possono saltarci sopra, raggomitolarsi, persino assaggiarla… Non ci sono controindicazioni dunque nel giocare con il cane sulla neve, l’importante è prendere alcune precauzioni per evitare che il cane soffra il freddo. Anche i cani soffrono il freddo sulla neve, pertanto il primo accorgimento da avere nei loro confronti è prevedere un cappottino impermeabile che possa proteggerli dal ghiaccio e dal freddo. Anche le zampette andrebbero riparate: i cani non indossano scarpe, per cui i polpastrelli sono a contatto diretto con la neve. Se per alcune razze di cani, soprattutto quelli di taglia grande e pelo folto, questo può non essere un problema, lo è invece per i cani di taglia piccola, ancor più se abituati all’ambiente domestico. Per giocare con il cane sulla neve bisogna allora prevedere delle protezioni adatte alle zampe o, in alternativa, una crema da applicare sui polpastrelli, al fine di proteggerli dal freddo e dal sale che viene spesso buttato sulle strade e che può essere molto fastidioso per i cani. Sarebbe meglio evitare bruschi cambi di temperatura, ma prevedere un breve periodo di assestamento tra l’ambiente caldo della casa e il freddo della neve. Prima di giocare con il cane sulla neve, quindi, è meglio fare una breve passeggiata in strada, cosicché il cane si abitui all’ambiente esterno e possa godersi i giochi senza rischi. Meglio anche evitare di tagliare il pelo, che in inverno costituisce un vero e proprio manto protettivo contro il freddo. Qualora, giocando sulla neve, il pelo dovesse ghiacciarsi, non

bisogna mai lavarlo subito, quanto piuttosto pettinarlo con pazienza in modo da sciogliere e levare via il ghiaccio. Infine, ultimo importantissimo consiglio che non ha a che fare con il freddo, non tutti infatti sanno che la neve cancella le tracce seguite dai cani, in pratica nasconde gli odori a cui i cani si affidano per capire dove si trovano. Quando si gioca sulla neve con il cane bisogna tenere ben presente questo fatto per evitare che il cane possa perdere l’orientamento. Se ci si trova in un ambiente molto ampio, meglio quindi tenerlo al guinzaglio o, se si preferisce lasciarlo un po’ libero, bisogna assicurarsi che sia sempre sotto il nostro controllo e che sappia rispondere ai comandi. Spero di avervi dato qualche spunto utile per le vostre passeggiate nella neve con il vostro fedele amico!

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AMICI ANIMALI

GINSENG LA RADICE A FORMA DI UOMO

Non ha bisogno di presentazioni, poiché è la pianta “energizzante” probabilmente più nota e usata al mondo. Ginseng è il nome comune dell’erba perenne Panax ginseng (dal cinese jen-shen “pianta-uomo”, per l’aspetto umano che talvolta assume la radice) e della droga che se ne ricava. In Oriente, e in particolare in Cina e Corea, Paesi da cui proviene, il ginseng è considerato una pianta essenziale per conservare la salute e la forza vitale di ogni uomo, tanto che un tempo la sua radice - dove si concentrano i principi curativi - era riservata alla famiglia imperiale e ai più alti dignitari di corte. Proprietà. Usata fin dall’antichità nella Medicina tradizionale cinese, questa pianta è un vero e proprio concentrato di proprietà benefiche per il nostro organismo. La radice di ginseng è una vera miniera di principi attivi, ricca di ginsenosidi oltre che di polifenoli, amminoacidi, sali minerali, vitamina C e del gruppo B, preziose per sostenere sia il sistema immunitario sia quello nervoso. Grazie alla sua combinazione unica di componenti e principi attivi agisce su una vasta

gamma di funzioni come l’assorbimento del glucosio, la funzione cerebrale, la respirazione e le ghiandole endocrine. Inoltre, aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e di contrastare la formazione di radicali liberi, con un effetto benefico sulle pareti vascolari e sulla pressione sanguigna. Il ginseng è usato come tonico per invigorire e combattere la fatica, la ridotta capacità sul lavoro, la concentrazione, e nella convalescenza, ma anche per aiutare il nostro organismo a sostenere un’intensa attività fisica e mentale. Durante la fatica fisica, aiuta a contenere la produzione nei muscoli di acido lattico e di acido piruvico (che possono provocare la comparsa dei fastidiosi crampi). Inoltre, favorisce la benefica ossi-

genazione del sangue, ne riduce i livelli di tossine e incrementa la funzionalità respiratoria, migliorando di conseguenza le performance fisiche e sportive. Come alleato della mente, il ginseng favorisce una migliore capacità di apprendimento e reattività della memoria, la soglia di attenzione e l’umore. Potenzia le difese immunitarie e aumenta la capacità di resistenza a stress e tensioni, grazie alla capacità di stimolare il rilascio di cortisolo nell’organismo. Il ginseng fa anche parte degli alleati naturali afrodisiaci. Alla sua capacità di combattere efficacemente lo stress, si collega infatti quella di intervenire positivamente nella risoluzione di alcuni problemi sessuali, come l’impotenza, la frigidità e la mancanza di desiderio.

Data la sua potenza, il ginseng va usato con misura e per periodi limitati. Inoltre, è bene accertarsi anche che non interagisca con i farmaci abitualmente assunti. Il suo consumo è da evitare in caso di gravidanza, insonnia e ipertensione. Prima di farne uso, è bene consultare il proprio medico o farmacista di fiducia.

24oreNews 47 ERBARIO MAGICO

Se è sempre più noto che l’igiene e la salute orale giocano un ruolo importante nella salute dell’intero organismo, è forse meno risaputo che l’aspetto estetico del sorriso ha acquisito maggiore rilevanza a livello psicologico e sociale nel periodo post pandemico, arrivando anche a rappresentare una fonte di preoccupazione. Da un recente sondaggio realizzato da Curasept, nota azienda di prodotti per l’igiene orale, in collaborazione con dica33.it, emerge infatti che da quando l’obbligo di utilizzo delle mascherine è decaduto, si assiste ad un ritorno di attenzione al sorriso, al proprio e a quello degli altri. Il 24,3% dei partecipanti dichiara di prestare maggiore attenzione al sorriso delle persone e allo stato della loro dentatura. Un dato, in particolare, suggerisce come mostrare la propria dentatura possa diventare fonte di preoccupazione, mentre nasconderla, in alcuni casi, permetta di sentirsi più sicuri: secondo il 22% dei partecipanti al sondaggio la mascherina costituiva, in un certo modo, anche una protezione psicologica. Da sempre, un sorriso sano denota attenzione e cura della persona ed è da molti considerato un “biglietto da visita” nei rapporti con gli altri e nella vita sociale di tutti i giorni. Quando si parla di estetica del sorriso, in effetti, oltre il 66% dei partecipanti al sondaggio cambierebbe volentieri qualcosa: c’è chi vorrebbe denti più bianchi (39,7%), chi cambierebbe la posizione di uno o più denti (15,4%) e chi ne raddrizzerebbe almeno uno (11,4%). Un vero banco di prova nella percezione del proprio sorriso sono le occasioni sociali, rappresentate spesso da momenti conviviali come cene o aperitivi. È proprio durante i pasti conviviali che oltre l’86% dichiara di essere preoccupato per l’aspetto del proprio sorriso, temendo residui di cibo fra i denti e alito cattivo. Il 39% pone rimedio prevenendo la situazione di imbarazzo, procurandosi gomme da masticare o un kit per l’igiene orale da utilizzare fuori casa. Il 21,6% dei partecipanti reagisce alla preoccupazione

IL SORRISO TORNA ALLO SCOPERTO MA È FONTE DI PREOCCUPAZIONE

48 24oreNews COME STAI?

recandosi alla toilette per controllarsi davanti allo specchio, mentre il 7,4% arriva persino a modificare il proprio comportamento a causa “dell’ansia da sorriso”: ad esempio, portando una mano davanti alla bocca quando ride.

VADEMECUM PER MIGLIORARE LA PROPRIA IGIENE ORALE

A riprova dell’attenzione crescente attorno alla tematica, dal sondaggio emerge che circa un italiano su due avrebbe intenzione di migliorare la propria igiene orale e avrebbe formulato alcuni buoni propositi per il nuovo anno: fra questi, ben il 34,2% vorrebbe migliorare il proprio sorriso dal punto di vista puramente estetico, ad esempio con uno sbiancamento o piccoli interventi migliorativi, il 21% vorrebbe fare sedute di igiene orale più regolarmente, mentre il 35,5% si ripromette di prestare maggiore attenzione alla propria cura dentale nella vita quotidiana. Ecco allora qualche dritta per chi intende adottare nella propria routine abitudini sane e semplici per sentirsi meglio con il proprio sorriso e avviare un percorso di miglioramento per l’aspetto e la salute.

Igiene orale. È sempre bene ricordare che un sorriso bello è innanzi tutto un sorriso sano e una buona igiene orale quotidiana prevede di lavare i denti almeno tre volte al giorno dopo i pasti principali, per almeno due minuti, eseguendo movimenti precisi per una corretta pulizia. Per un risultato completo, è consigliabile anticipare la pulizia utilizzando anche filo interdentale e scovolino e terminare con collutorio. Inoltre, è importante recarsi da uno specialista per effettuare sedute regolari di igiene orale (ablazione del tartaro). Alimentazione. Ciò che mangiamo influisce in modo importante sull’incidenza di malattie orali come carie, gengiviti, parodontiti ed erosioni dentali. Cereali, frutta, verdura (specialmente cruda), proteine e latticini sono in generale ottimi alleati per la salute di denti e gengive, e andrebbero consumati anche come spuntini, in sostituzione a cibi confezionati ricchi di zuccheri. A proposito di zuccheri, controllare che le etichette dei cibi pronti al consumo non riportino la presenza di zuccheri “nascosti” è una garanzia in più per la salute del nostro sorriso. In questa stagione, è anche bene preferire cibi ricchi di vitamina C non solo per il sistema immunitario ma anche per la protezione del cavo orale, con arance, kiwi, ma anche mele e pere.

Dopo i pasti fuori casa. Talvolta non è possibile lavare i denti dopo un pasto, specialmente durante le giornate lavorative in cui si pranza fuori casa. Se non si è dotati di un kit per l’igiene orale da utilizzare fuori casa, si potrebbe optare per il solo collutorio, con il quale eseguire un veloce sciacquo alla toilette. Solo come ultima spiaggia, l’uso di gomme da masticare allo xilitolo senza zucchero può rappresentare un aiuto per aumentare la salivazione, che aiuta a proteggere i nostri denti; sempre tenendo a mente che queste opzioni rappresentano un’alternativa a spazzolino e dentifricio solo in situazioni di emergenza.

Estetica del sorriso. Uno dei desideri emersi con chiarezza dal sondaggio è di avere un sorriso più “luminoso”. Per rendere i denti più bianchi si può ricorrere a uno sbiancamento professionale, eseguito da un dentista, ma nel frattempo ciò che si può fare a casa nella propria beauty routine è impiegare prodotti sbiancanti di alta qualità: esistono kit specifici di spazzolino e dentifricio con tecnologia sbiancante. Sconsigliati, invece, i rimedi “fai da te” che magari prevedono l’applicazione di sostanze abrasive, come bicarbonato di sodio, succo di limone o altre sostanze a pH acido che danneggerebbero lo smalto.

49 24oreNews Sondaggio

TENIAMOCI IN FORMA

Vado in palestra: posso mangiare ciò che voglio?

Quante volte ci è capitato di dire o sentir dire «oggi ho fatto un’intensa attività fisica, ora posso mangiare quello che voglio!»? Certo, praticare un’attività fisica regolare aiuta a controllare il peso e a mantenere la propria forma fisica, favorisce il dispendio energetico e previene l’obesità ed il sovrappeso… ma da sola non basta. Mettendo a confronto i risultati ottenuti con la sola attività fisica rispetto a quelli dati dalla dieta o da interventi combinati dieta-attività fisica per combattere l’obesità, si vede che la dieta o gli interventi combinati sono più efficaci della sola attività fisica nella perdita di peso. È necessario, pertanto, adottare uno stile di vita corretto in cui un’attività fisica adeguata sia accompagnata da una dieta equilibrata, altrimenti le calorie che si bruciano durante l’allenamento vengono recuperate con l’eccesso di cibo. Fondamentale, quindi, è bilanciare le calorie introdotte con l’alimentazione e quelle consumate con il movimento. Inoltre, come dimostrano molti studi, praticare un’attività regolare ha benefici anche a livello psicologico. Favorisce, infatti, lo sviluppo dell’autostima e migliora il tono dell’umore, facilita la gestione dell’ansia, aiuta a combattere la solitudine e riduce i sintomi dello stress e della depressione. Fare attività fisica, quindi, non serve solo per dimagrire. I benefici sono molti e molti di più!

Se faccio tanti addominali la pancetta sparisce?

In generale, la riduzione del grasso corporeo si può ottenere solo associando sempre all’attività fisica una dieta equilibrata. La “pancetta” dipende da fattori genetici, ormonali, scorretta alimentazione e sedentarietà. È importante quindi adottare uno stile di vita attivo e seguire un’alimentazione di tipo mediterraneo, con elevato consumo di frutta, verdura, cereali, pesce, legumi, poca carne e pochi grassi. Questo non significa che eseguire regolarmente gli esercizi addominali non serva: allenamenti che comprendono “addominali in raccolta” e “crunch” possono aiutare a rafforzare e definire i muscoli addominali, apportando anche benefici sulla postura e aiutando ad alleviare il mal di schiena. Tuttavia, per ridurre la “pancetta”, bisogna abbinare ad una dieta sana un’attività aerobica a intensità moderata, come la marcia, il jogging, il nuoto, la bicicletta etc., che aiuti a bruciare il grasso in eccesso. È importante, però, mantenere un allenamento regolare, iniziando lentamente e aumentando gradualmente l’intensità, tenendo conto sempre della propria corporatura e delle proprie esigenze. Secondo le linee guida della Società Italiana Obesità e Associazione Italiana Dietetica nelle persone adulte, per prevenire l’aumento di peso, oltre alla dieta bilanciata, sono raccomandati almeno 150 minuti a settimana di attività fisica aerobica d’intensità moderata, praticata per almeno 10 minuti consecutivi.

Fonte: www.issalute.it

50 24oreNews COME STAI?/Falsi miti
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L’ALTO SANGRO E LA “CORTINA D’AMPEZZO DEL SUD”

{Si è fatta desiderare ma, anche se con un bel po’ di ritardo, la neve tanto attesa in Italia è arrivata anche quest’anno risollevando le sorti del turismo invernale. È giunta non solo sulle Alpi, ma anche sugli Appennini dove tante stazioni sciistiche hanno tardato ad aprire gli impianti di risalita a causa delle alte temperature. Il comprensorio dell’Alto Sangro è il più grande comprensorio sciistico dell’Italia centrale. Comprende le 6 località di Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo, Castel di Sangro, Barrea e Pescasseroli, per un totale di 140 km di piste da discesa e 36 impianti di risalita altamente tecnologici

Paradiso non solo per gli sciatori ma anche per gli snowbordisti, Roccaraso è considerata la meta sciistica più importante di tutto l’Appennino. Richiama ogni anno migliaia di appassionati di sport invernali soprattutto del centro e del sud Italia, che la considerano la “Cortina d’Ampezzo del Sud”. Una delle località invernali più famose di Roccaraso è senza dubbio l’area di Pizzalto che va dai 1500 ai 2195 metri, dove si trova Toppe del Tesoro, il rifugio più alto del comprensorio Ski Pass Alto Sangro. L’area sciistica di Roccaraso è attrezzata con una cabinovia esaposto con agganciamento automatico, 8 seggiovie e 12 skilift e serve 60 km di piste di dif-

52 24oreNews SCOPRI L’ITALIA
A cura di SANDRO NOBILI
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In apertura: Pescasseroli; sotto: uno scorcio di Pescocostanzo; a destra: un branco di lupi nel Parco Nazionale d’Abruzzo e in basso: gli impianti dell’Alto Sangro

ficoltà variabile, collegate sci ai piedi con altri 48 Km di piste dagli impianti della limitrofa stazione di Rivisondoli - Monte Pratello. Con lo stesso skipass si può anche sciare sulle piste di Pescocostanzo e Pescasseroli. Una delle principali attrazioni della città è il Palaghiaccio Giuseppe Bolino, dove è possibile praticare pattinaggio sul ghiaccio e dove vengono organizzati campionati di pattinaggio di livello internazionale e gare di hockey su ghiaccio e snowboard. Chi non avesse ancora esaurito le proprie energie, anche dopo lunghe ore passate sulle piste da sci o tra i boschi, può visitare il centro storico di Roccaraso e dedicarsi allo shopping. Il piccolo centro storico racchiude in sé un fascino particolare, riversato perlopiù negli edifici religiosi in stile barocco e nei piccoli casolari che affollano la zona. Per via dei danni dell’ultimo conflitto mondiale, i monumenti antichi sono andati perduti, ma una passeggiata tra le sue strade permette di incontrare la Chiesa di San Rocco, un omaggio degli abitanti (“roccolani”) scampati alla peste del 1656, la Chiesa di Santa Maria Assunta, del XVI secolo ma ampiamente rimaneggiata e riscostruita nei recenti anni ‘50, e la Chiesa di San Bernardino dove, secondo la tradizione, il santo sostò durante un pellegrinaggio. Intorno a Viale Roma, la via principale del paese,

ci si può dedicare allo shopping. Negozi con le marche italiane e straniere più prestigiose di abbigliamento, calzature, accessori per la casa, e botteghe artigiane sono un altro motivo positivo per una passeggiata. Da non perdere i ciondoli in filigrana a forma di pulsatilla, i prodotti a tombolo, le eccellenze gastronomiche. A Roccaraso la vita notturna è incredibile! Cinema, locali vari, discoteca attendono chi proprio non ce la fa a riposarsi!

NON SOLO NEVE

La Majella e il Parco Nazionale d’Abruzzo

Roccaraso non è solo neve e richiama turisti da tutto il Belpaese in ogni periodo dell’anno, grazie anche al suo patrimonio naturale. Si trova nel cuore del “Parco Nazionale della Majella”, uno dei più vasti ed importanti d’Italia ed è punto di partenza per incredibili escursioni a piedi e a cavallo, lungo le valli o risalendo le pendici dei monti sotto l’occhio vigile del-

Alto Sangro

SCOPRI L’ITALIA

le guide locali. Nei suoi spazi sono state censite circa duemilacento specie vegetali: un terzo di quelle autoctone della penisola. Evidentemente, il Parco della Majella è un paradiso per gli appassionati di natura e osservazione di piante e animali selvatici. La leggiadra Pulsatilla, l’anemone bianco che sfidando le vette ha deciso di vivere proprio qui, è il simbolo più rappresentativo di questi luoghi, una tenera bellezza che nasce sul cuore duro delle rocce, rendendo il tutto di grande dolcezza, il potere incantevole della natura, in ogni sua forma. A circa una trentina di km a est di Roccaraso si trova un altro importante parco, il “Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise”. Insieme al Parco Nazionale del Gran Paradiso è uno dei parchi più antichi d’Italia. In questi territori abitano e girovagano vari animali protetti, da grandi mammiferi quali orsi bruni e lupi grigi, camosci, cervi, caprioli, ad aquile reali, falchi pellegrini e sparvieri, ma anche linci, volpi e timide lepri. Nelle varie stazioni di osservazione è possibile farsi condurre da guide specializzate ed esperte alla scoperta e all’osservazione della meravigliosa natura e di questi animali preziosi e a rischio: un’attività che sicuramente piacerà anche ai più piccoli e li sensibilizzerà sulle necessità di salvaguardia dell’ambiente. Tutte le escursioni vengono fatte a piedi, alcune anche a cavallo o a dorso di un mulo. Ovviamente occorre avere il giusto equipaggiamento per la montagna, un binocolo, una macchina fotografia e soprattutto scarpe indicate per affrontare delle lunghe passeggiate.

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In alto una bella veduta di Castel di Sangro; a destra: un orso si aggira per Roccaraso; sopra: la Pulsatilla

Alto Sangro: gli altri borghi

Il territorio attorno a Roccaraso, oltre che per la neve e la natura, attrae i turisti anche per la bellezza dei suoi borghi. Accanto a Roccaraso, Rivisondoli fa spaziare lo sguardo in altri scenari di estremo fascino. Il suo centro storico presenta la classica conformazione di borgo medioevale arroccato su una roccia con una struttura urbana raccolta, stradine a scalinate e una cinta muraria con case a schiera. Purtroppo, l’antico borgo conserva solo poche tracce del suo passato. Tra le importanti testimonianze architettoniche sopravvissute agli eventi bellici e alle catastrofi naturali nel corso dei secoli, spiccano poi il Palazzo Baronale, la Chiesa di Sant’Anna e la settecentesca Chiesa del Suffragio. Qualche km più a nord si raggiunge Pescocostanzo. Con le sue belle case e i palazzetti rinascimentali, gli spuntoni di roccia e i resti dell’abitato più antico, il borgo domina, dalle pendici del monte Calvario, la conca prativa dell’altopiano del Quarto Grande. Le antiche attività artigiane del luogo, merletto a tombolo, filigrana, ferro battuto, intaglio del legno, sono messe in rapporto con l’immigrazione di maestranze lombarde nel Quattro-Cinquecento.

Tra le principali attrazioni da vedere vi sono la Piazza del Municipio, le botteghe e le case tipiche del ‘500 e del ‘600 e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in stile rinascimentale, risalente al XVI secolo. Castel di Sangro, a dieci km da Roccaraso, è una località perfetta per chi cerca un soggiorno all’insegna di storia, natura e relax. Con i suoi splendidi monumenti storici, il borgo mantiene vivo il suo passato tra i principali luoghi

di culto. Tra questi, uno dei più importanti è la Basilica di Santa Maria Assunta, di origini medievali. Arte e storia, poi, sono gelosamente custoditi all’interno dello splendido Palazzo De Petra, che ospita la Pinacoteca Patiniana. Il cuore della cittadina è rappresentato da Piazza Plebiscito, situata alla periferia del centro storico medievale. La piazza, dove si trovava anticamente Porta Napoli, era usata per il mercato, e nel XIX secolo divenne il nuovo salotto cittadino. Paesaggi montuosi, distese di boschi di faggio e corsi d’acqua cristallina caratterizzano Barrea, a circa 35 km da Roccaraso. Di fondazione antichissima il borgo conserva tracce del suo passato nel centro storico, fatto di case in pietra, stradine di ciottoli e antiche chiese come la parrocchiale di San Tommaso Apostolo coi suoi dipinti del ‘700, la Chiesa della Madonna delle Grazie e - poco fuori dall’abitato - lo straordinario Studio, un convento-fortezza unico nel suo genere. Commovente e suggestiva per lo scenario naturale unico nel quale si svolge, è la “Passione Vivente”, rappresentata ogni anno a Pasqua. Meta ideale per gli appassionati dell’escursionismo, dal centro abitato di Barrea parte una fitta rete di sentieri che conduce alle principali attrazioni della zona, tra cui il lago Vivo, il lago Pantaniello, il lago di Barrea, e il rifugio Resuni. Diverse sono le attrazioni di Pescasseroli, ultimo borgo del comprensorio dell’Alto Sangro, a circa 50 km da Roccaraso. L’itinerario può patire dal suo centro storico, davvero caratteristico, a passeggio lungo strette vie alla scoperta di antichi edifici e chiese. Sia inverno che in estate questa località è molto

frequentata dai turisti. Un punto di interesse della città è sicuramente la Fontana Monumentale di San Rocco, nota anche come Fontana degli Orsi poiché vi sono due teste di orsi scolpite. Da visitare vi sono anche la Chiesa della Madonna del Carmelo del ’700 e la Chiesa di San Pietro e San Paolo risalente al sec. XI.

Le soste per il gusto

La gastronomia rappresenta, per questo territorio, un settore importante che trae il suo punto di forza di una tradizione culinaria contadina, che fonda i suoi principi sulle attività agricole e pastorali praticate da intere generazioni. Oltre alla pasta fatta a mano come gnocchi, tacconelli e tacconi, durante l’inverno primeggia in cucina la polenta abruzzese, condita con carne di maiale soffritta o con ragù di castrato. Il piatto forte degli altipiani sono gli gnocchi di patate con ragù di castrato, insieme al formaggio pecorino. In primavera, si prediligono le minestre con verdure di montagna, orapi e cicoria selvatica, o con legumi, che rappresentano una variazione di prestigio per la cucina salutare e genuina degli altipiani. Per quanto riguarda i secondi la cucina locale presenta un’ampia scelta tra pietanze di mare e di terra. Tra le prime, si segnalano le cozze allo zafferano o alla vastese, gli scampi alla francavillese, le seppie e le trote al sugo di pomodoro. Le ricette di terra propongono pollo all’abruzzese, tacchino alle castagne e agnello. Tra i dolci ricordiamo i mostaccioli, le scaglie, le pigne pasquali, gli amaretti e, nel periodo di carnevale, la cicerchiata ricoperta di miele.

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Alto Sangro

Da Ventimiglia a Sanremo, passando da Bordighera

NELLA RIVIERA DEI FIORI U

n clima mite tutto l’anno, il palmeto più settentrionale del mondo, ville liberty e giardini mozzafiato a picco sul mare; innumerevoli percorsi che s’insinuano fra boschi, prati, laghetti, fiori, tra bellissimi paesaggi, in uno spettacolo mozzafiato a metà fra cielo e mare. È questo l’incantevole spettacolo che si può godere nella Liguria della Riviera dei Fiori, un meraviglioso territorio che si sviluppa interamente nella provincia di Imperia tra Ventimiglia e Capo Mimosa nel comune di Cervo. Il mare, la natura e i tanti borghi medievali di cui sono costellati sia la costa che l’entroterra, rendono questo tratto della Riviera di Ponente una meta ideale per le vacanze in qualsiasi periodo dell’anno. La costa molto variegata è perfetta per soddisfare i gusti più diversi: dalle spiagge ampie e sabbiose a tratti

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A cura di ALESSANDRO TRANI

rocciosi con acque profonde. A un passo dal confine con la Francia, roccioni rossastri a picco sul mare con grandi fenditure abitate circa 200mila anni fa dall’uomo di Cro-Magnon attribuiscono il nome ad uno dei luoghi più affascinanti della Riviera: i Balzi Rossi. Qui si gode un panorama davvero unico, rocce rosse, mare turchese, piante e profumo di salsedine che separano dalla civiltà e che ti riportano nella preistoria. Le tracce del nostro progenitore sono conservate nel Museo Preistorico fondato da Sir Thomas Hanbury nel 1898 per raccogliere e custodire i molteplici reperti archeologici estratti verso la fine dell’Ottocento. Gli scavi da parte sia italiana sia francese avevano portato alla luce utensili e ornamenti oltre a numerosi reperti fossili di animali quali elefanti e renne che vivevano in habitat sia caldi che freddi, a testimonianza delle variazioni climatiche che qui si sono succedute. La Spiaggetta dei Balzi Rossi, una più belle e particolari della Liguria, è spesso ritrovo di artisti, scrittori e punto di riferimento di personaggi famosi.

Al centro dell’area compresa fra Sanremo e il Principato di Monaco, il borgo medioevale di Ventimiglia, a cui spesso ci si riferisce come “la porta occidentale d’Italia” o “la Porta Fiorita d’Italia”, ha un carattere diverso da qualsiasi altra città della Riviera. Il fiume Roia la divide in due parti, una storica, che sorge su un colle alla sua destra e una moderna che corre lungo il mare. La prima, un monumento al Medioevo, è costruita secondo il tipico assetto urbanistico dei borghi liguri: vicoli stretti e passaggi coperti nell’ambito di un possente recinto di mura. Vanta diversi edifici religiosi e non, interessanti da visitare sia dal punto di vista architettonico che da quello artistico, come la Cattedrale di Santa Maria Assunta, le chiese di San Michele Arcangelo e Sant’Antonio Abate, il Teatro Romano, le Mura genovesi e la Porta Canarda. Rinomata per il suo clima, le sue spiagge e per i suoi siti storici e naturalistici, Ventimiglia ospita importanti eventi di richiamo internazionale, quali la Battaglia di Fiori (in giugno) e il Desbaratu (in agosto). Soprattutto in primavera meritano una visita i Giardini Botanici Hanbury, che fioriscono dando vita a un tripudio di profumi e colori, tra panorami mozzafiato, grazie alle seimila specie di piante provenienti da tutto il mondo. Da non perdere anche il nuovo porto turistico, Cala del Forte, proprietà di Monaco Ports, inaugurato nel 2021.

Una fitta rete di vicoli e piazzette si apre allo sguardo dei visitatori, in quello che è rimasto un borgo praticamente immutato da cento anni a questa parte. Siamo nella parte antica di Bordighera. Il meraviglioso centro storico della città, molto curato accoglie con i suoi

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carrugi ed è pieno di ristorantini dove gustare la tipica cucina ligure. La parte moderna è invece lungo la zona pianeggiante che costeggia il mare, tra Sant’Ampelio e Vallecrosia. Il lungomare offre un panorama che spazia dalla Costa Azzurra a Sanremo e numerosi ristoranti e locali notturni. Bordighera è chic ed elegante come i turisti inglesi che la colonizzarono a fine ‘800. L’appellativo di ‘reggia delle piante’ coniato dallo scrittore De Amicis spetta però alla dimora di uno dei pigmalioni di Bordighera stessa, l’architetto Charles Garnier, autore del Casinò di Montecarlo e dell’osservatorio di Nizza. Villa Garnier si staglia bianca sull’antica spiaggia dei pescatori dell’Arziglia. Di notevole effetto il parco, che vanta più di seicento specie di piante tra cui olivi, palme dattilifere, fichi e piante grasse. A Bordighera va il primato di avere il palmeto di piante da dattero più a nord del mondo.

Ultima tappa di questo nostro viaggio è Sanremo, la Città dei Fiori. La città sarà tra poco il punto di arrivo della più importante e famosa corsa ciclistica italiana di un solo giorno, la Milano-Sanremo. La Classicissima di primavera, che quest’anno festeggia le 114 edizioni, in programma il 18 marzo, partirà da Abbiategrasso, alle porte di Milano, per concludersi sul tradizionale traguardo di Via Roma a Sanremo dopo 294 km. Sanremo conserva tutto il fascino del Medioevo nella “città vecchia”, il quartiere chiamato anche la Pigna per la sua caratteristica conformazione: un labirinto di vicoli,

scalinate, archi, passaggi coperti che si diramano ad anelli concentrici dalla sommità della collina. In cima al quartiere storico si trova il Santuario della Madonna della Costa da cui si può godere una magnifica vista sulla Riviera dei Fiori. Più in basso la storia lascia spazio al glamour e alla moda. Corso Matteotti ci conduce, tra boutique di grandi firme e bar affollati, al Teatro Ariston, tempio del Festival della Canzone Italiana che da poco ha concluso la sua 73a edizione. In questo corso elegante si possono vedere le testimonianze della Belle Époque come Palazzo Borea d’Olmo, il casino Municipale e la Chiesa ortodossa russa di Cristo Salvatore. Icone di Sanremo sono anche le numerose architetture che costeggiano il mare o si integrano perfettamente nel centro abitato, come nel caso di Villa Ormond. Chi poi ama la vita notturna, scendendo verso il porto ci si trova in Piazza Bresca animata da numerosi bar, ristoranti e locali dove ascoltare buona musica dal vivo.

Le specialità di mare. La cucina che si gusta nei ristoranti di Sanremo è oggi fortemente improntata sulla ricchezza del pescato del Mediterraneo, dal pregiatissimo gambero rosso di Sanremo ai più graditi pesci del Mar Ligure come il branzino, l’orata, la gallinella, il nasello, il pesce spada, il tonno. Tra i piatti a base di pesce da gustare al ristorante, troviamo il pesce alla ligure - in umido con pinoli, olio d’oliva, olive taggiasche, rosmarino e le patate o con i carciofi freschi, la Buridda - preparata con i totani, i polpi e i calamari, e lo stoccafisso mantecato con patate e condito con olio d’oliva e aglio. Suggeriamo di non perderevi un aperitivo davvero “coi fiocchi” in Via Gaudio 54, nel cuore della movida Sanremese, da “S2.0 L’Aperipesce”. In questo piccolo wine bar potrete degustare deliziosi tapas e altri piatti a base di pesce, molluschi e crostacei pescati nel Mare ligure e forniti (a km zero) dalla pescheria Sarina a pochi metri. Di sicuro ci vorrete ritornare!

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CAFFÈ VERGNANO

Una favola iniziata 140 anni fa

A cura di CARLO KAUFFMANN

Sembra il racconto di una storia della buona notte da raccontare ai bambini, ma nella “favola” del Caffè Vergnano non c’è nulla di inventato. Era il lontano 1882 quando nella cittadina di Chieri in provincia di Torino, Domenico Vergnano realizzava in una piccola bottega la sua passione, trasformare il culto per miscelare il caffè. La bottega diventerà presto una piccola impresa tramandata sino ad oggi attraverso ben quattro generazioni per dare corpo alla realizzazione di un sogno: diventare protagonisti nel mercato del caffè. Un sogno realizzato! «Nel 1930 Enrico, figlio di Domenico, decide di acquisire la prima fattoria produttrice in Kenya, segnando una svolta per l’azienda. Con la terza generazione, rappresentata da Carlo e Franco, si consolida il ruolo di Caffè Vergnano nel mondo dell’Horeca, grazie anche all’acquisizione, nel 1986, di Casa del Caffè a Torino» racconta Carolina Vergnano, oggi CEO dell’Azienda. Dieci anni dopo inizia un processo di internazionalizzazione e sviluppo del brand in 90 Paesi, che prosegue ancora oggi, grazie alla quarta generazione composta da Carolina, Enrico e Pietro, e si rafforza grazie alla collaborazione con Coca Cola HBC. «Con questo accordo la nostra società entra nell’azienda come socio

di minoranza - spiega Carolina - e contribuirà a portare il nostro espresso in giro per il mondo». Doveroso l’impegno dei Vergnano dal punto di vista ambientale, come dimostrano quelle che in azienda chiamano “micro-azioni”: dalle capsule compostabili ai processi di riciclo, sono piccoli gesti che insieme aiu tano a ridurre l’im patto inquinante.

«Per noi è un senso di responsabilità» aggiunge la CEO nel corso della confe renza stampa per fe steggiare i 140 anni dell’Azienda. «Abbiamo un comitato della sostenibilità che stabilisce gli obiettivi da raggiungere. Ora siamo concentrati sull’utilizzo di materiali riciclabili per i packaging». Dal lato sociale, sono iniziative come “Women in Coffee” a fare la differenza. È nata nel 2018 per sostenere piccole realtà

di donne coltivatrici di caffè attraverso una raccolta fondi che permette all’azienda di sostenere propositi importanti, «come la parità di genere e l’empowerment femminile» ribadisce Carolina. La “favola dei Vergnano” sarà raccontata con un anno di celebrazioni, eventi, sorprese e regali per i consumatori.

Molte saranno le visite guidate, i tour aziendali e gli incontri in tutta Italia per far conoscere i nostri prodotti. «Ci sembrava il modo migliore per festeggiareconclude Carolina Vergnano nella conferenza per i 140 anni -. Stare vicino alle persone che condividono i nostri valori: etica, lavoro, bellezza, qualità». Una favola profumata dal magico aroma del caffè che dopo quasi un secolo e mezzo non ha ancora finito di sorprenderci!

24oreNews STILE ITALIANO
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BABYLON di Damien Chazelle

Dopo Lalaland, Damien Chazelle torna sugli schermi con questo film esagerato, casinista, surreale, complesso, intellettuale, ma dannatamente bello, alla faccia dei tanti a cui non è piaciuto, perchè Babylon è una vera e propria babilonia. Se c’è un aggettivo per descrivere questo film è sicuramente “troppo”: troppo in senso positivo. Ispirandosi al libro scandalo Hollywood Babilonia di Kenneth Anger, dove vengono messi a nudo gli eccessi e i vizi delle star hollywoodiane negli anni ’20 prima dell’avvento del codice Hays, Chazelle ci porta all’interno di quel mondo, fatto di orge, alcol e stupefacenti. Già dalla prima sequenza Chazelle ci fa vedere dove vuole arrivare: ad un party selvaggio - praticamente un’orgia quasi imperiale - nella Hollywood del cinema muto, viene invitato un elefante. Spaventato, l’animale si lascia andare ai danni dei suoi trasportatori e anche sulla telecamera, sfondano la quarta parete con le feci elefantiache. Questo è l’inizio. Negli Stati Uniti è stato un flop di pubblico e critica, anche in relazione al budget di produzione che si aggira intorno ai 100 milioni di dollari. Ma si sa, gli americani non brillano certo per cultura. Babylon è la storia della mecca del cinema nei ruggenti anni ’20, attraverso il passaggio dal muto al sonoro, cercando di dichiarare l’amore e forse anche l’odio per la settima arte, il cinema. Ecco il nucleo del film: il vero protagonista è il cinema, la settima arte o meglio la musa che si auto - racconta attraverso Manuel, che ha il volto di Diego Calva, il più debole e ancora il più umano dei protagonisti. Una Teogonia cinematografica, ma anche un rebus gigante dove spetta allo spettatore cogliere il filo rosso della trama, la qual cosa non è facile. Il film ruota intorno a tre personaggi principali: Nellie LaRoy, interpretata da Margot Robbie, Manuel e Jack Conrad, interpretato da Brad Pitt. L’incontro fra i tre avviene al party con il già citato elefante: Manny è un tuttofare, al servizio di un produttore di Hollywood, è lui che ha l’ingrato compito di trasportare l’animale alla festa (ma non è lui la vittima della cascata marrone), dove incontra Nellie, sedicente star cinematografica, vivace ed esuberante, probabilmente già ubriaca o fatta. Al party non può mancare l’alcolizzato, divo del cinema muto, Jack Conrad. E poi tutta una pletora di personaggi tutti quanti effimeri, una scelta voluta del regista per mostrare quanto il modo del cinema e non solo sia anch’esso effimero, perché l’altro protagonista è il Tempo, scritto con la T maiuscola, che tutto divora e travolge. La scena finale ricorda le ultime scene di “2001: Odissea nello spazio”, ma non voglio anticipare troppo. Babylon è un film che “travolge”. Da vedere!

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A cura di Valerio Consonni

BRIVIDI

Elisa De Marco è una storyteller, youtuber e influencer italiana. La sua carriera di storyteller è iniziata nel 2020 quando ha incominciato a raccontare e a condividere online storie di cronaca nera dalla sua casa a Shangai. In soli due anni ha ottenuto un successo clamoroso di pubblico, portando il suo canale youtube Elisa True Crime a un numero incredibile di iscritti. Brividi è il suo primo libro.

Elisa De Marco (Mondadori)

LE PAROLE PER DIFENDERCI

A tutti è capitato di incontrare un manipolatore o una manipolatrice sulla propria strada, in famiglia, nella vita di coppia, al lavoro, tra i conoscenti. Difendersi da loro è possibile. Questa guida è uno strumento indispensabile per riconoscere e neutralizzare quanti, uomini e donne, vogliono dettare modi, tempi e qualità delle relazioni, solo per affermare la loro (presunta) superiorità.

Cinzia Mammoliti (Edizioni Sonda)

LA VICINA DI ZEFFIRELLI

Un racconto che gira intorno alla grande amicizia con il Maestro Zeffirelli, per oltre 15 anni suo vicino di casa, mentore e fonte d’ispirazione. Un libro “irriverente” e dall’animo ribelle, proprio come Gaia Zucchi, attrice non conforme che si racconta per la prima volta in un’esplosione di ironia e sincerità. Storie di sogni infranti ed esauditi, di segreti e aneddoti di una vita al di sopra delle righe.

Gaia Zucchi (De Nigris)

SONO SEMPRE IO

La storia di Giulia Ghiretti parla di rivincita, di forza di volontà, di voglia di non mollare mai. Una storia di rinascita, un esempio per tutti che travalica i confini dello sport e tocca la vita a 360° in tutte le sue sfaccettature, dalle difficoltà che portano dolori alle gioie che portano sorrisi: quel sorriso che sul volto di Giulia troviamo sempre, carattere distintivo del suo essere donna e atleta.

Giulia Ghiretti, Andrea Del Bue (Piemme)

LA VITA INTIMA

Maria Cristina Palma ha una vita all’apparenza perfetta: è bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. Poi, un giorno, riceve un video che cambia tutto. Nel suo passato c’è un segreto con cui non ha fatto i conti. Niccolò Ammaniti seziona la mente di una donna e crea un romanzo che unisce grande fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso.

Niccolò Ammaniti (Einaudi)

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LIBRI
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