Musicare 1/2014

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GENNAIO-FEBBRAIO 2014 la musica e le parole della Società del Quartetto di Vicenza

Anno XVI Numero 1 Mensile in A.P. 70% C.P.O. Vicenza

Leonora,

sounds good! Suona bene il suo nome beethoveniano, e suona bene lei. Leonora Armellini, giovane pianista padovana, è lo specchio di una generazione di musicisti italiani: bravi, umili e determinati a farcela. Come i giovanissimi “ragazzi di Spierer”, che il grande maestro dei Berliner chiama “colleghi”...

Tutti insieme appassionatamente

Tutto esaurito e tanto coinvolgimento al teatro Astra lo scorso 1 dicembre per Invento e Canto, concerto didattico per piccoli e grandi.

Dietro le quinte del Comunale

Intervista a Pier Giacomo Cirella, segretario generale del Teatro di Vicenza: “Questo teatro non è stato progettato da chi conosceva un teatro”.


rovate a pagina...

La stecca «Tutto ciò che ha giovinezza, quindi futuro, troverà rispondenza nel mondo e vi echeggerà.» (Robert Schumann, 1810-1856, da una lettera del 1834)

Anno XVI - Numero 1

Gennaio-Febbraio 2014

coordinamento editoriale Giovanni Costantini collaboratori Filippo Lovato Paolo Meneghini Andrea Scarpari impaginazione Alessandra Melison per le foto l’Editore è a disposizione di quanti provassero diritti di Copyright

Periodico di cultura, musica e spettacolo della Società del Quartetto di Vicenza Direttore Resp.: Matteo Salin Editore: Società del Quartetto di Vicenza Redazione: vicolo cieco Retrone, 24 Vicenza Tel. 0444/543729 Fax 0444/543546 web www.quartettovicenza.org e-mail info@quartettovicenza.org Periodico iscritto al registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 977 Stampa: Tipolitografia Pavan snc su carta Passion 13 da 100 g/mq Tiratura 3000 copie

Paolo Pigato presidente Riccardo De Fonzo vice presidente Sandro Pupillo direttore generale Piergiorgio Meneghini direttore artistico Antonino Mangano tesoriere Donata Folco Zambelli Cattaneo Luciano Giacomelli Luca Trivellato consiglieri Antonio Dal Maso revisore dei conti organizzazione Giovanna Reghellin amministrazione Alessandra Melison comunicazione e segreteria Maria Carolina di Valmarana relazioni esterne Giovanni Costantini didattica musicale Paolo Meneghini ufficio stampa

Contr’appunti Piccola grande donna di Leonora Armellini

MusicaMese The queer guy e il Doppio Borgato di Filippo Lovato

MusicaMese Kavakos, ritorno con sorpresa di Filippo Lovato

MusicaMese Un trio di contaminazioni di Paolo Meneghini

Echi Musica a merenda, crescere sani di Stefano Ferrio

Registri&Note

Prove generali di lavoro di Paolo Meneghini

Frasi&Accordi

Dietro le quinte del Comunale di Giovanni Costantini

Tracce

Dalla gioventù alla parole “fine” di Filippo Lovato

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Giovanni Costantini

La nota

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a bene Filippo Lovato, nelle recensioni dei cd di questo numero, ad evidenziare la bontà della scelta della giovane pianista Leonora Armellini ad affacciarsi seriamente al mondo della discografia – un concerto passa, un’incisione resta – con l’Album per la gioventù di Robert Schumann. Lo stesso compositore tedesco “ricambia” con la forte pronunzia che riportiamo nella “Stecca” di questo numero, a futura memoria: «Tutto ciò che ha giovinezza, quindi futuro, troverà rispondenza nel mondo e vi echeggerà». È il miglior augurio che possiamo fare a Leonora e a tutti quei giovani musicisti che, in tempi di “forconi”, pur vivendo eguali difficoltà e incomprensioni, non smettono di imbracciare archetti e ancie, sperando forse solo nella forza della Musica stessa. Vogliamo dire loro che non fanno male, e che non smettano, perchè anche lo scorso 1 dicembre un Teatro Astra gremito di pubblico del presente e del futuro – almeno 200 bambini e ragazzi tra le 400 persone di pubblico – ha dimostrato che la Musica muove corpi, sentimenti e idee come pochi altri “motori sociali” sono in grado di fare. E sapete qual’è il bello? Che in Italia si può ancora fare un concerto in dicembre, per un pubblico non necessariamente avezzo, senza dover suonare “Astro del ciel” o “Happy Xmas”. E – udite, udite! - che si può far pagare un biglietto, per quanto con prezzo “formato famiglia” (3 euro a persona, bambini inclusi) e fare il tutto esaurito. Quando l’anno che verrà porterà con sé la fine dei benedetti concerti a “ingresso libero”, sarà davvero un anno nuovo per il nostro paese e per chi ancora crede nella musica. Che è per tutti e di tutti, ma che proprio per questo deve essere valorizzata da tutti. Anche con un biglietto. ●

In copertina: Leonora Armellini, giovanissima pianista padovana che in questo numero si presenta con parole sue ai lettori e che il 7 gennaio si esibirà al Comunale di Vicenza.


Contr’appunti

Leonora Armellini si racconta per i lettori di MusiCare: da bambina prodigio a musicista adulta

Piccola grande donna “Fare un concerto significa dare due ore di bellezza e profondità a chi esce di casa per ascoltarti”

MusiCare Gennaio-Febbraio 2014

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ia mamma racconta a tutti, sempre con mio enorme imbarazzo, che quando aspettava me e mio fratello gemello non riusciva mai a sentire la mia presenza. Non davo segni di vita, se non quando lei si metteva al pianoforte e suonava la Suite op. 14 di Bartók, che sembrava risvegliarmi e io improvvisamente ricomparivo. Ironia della sorte, quella Suite non l’ho ancora studiata. Ho avuto una prima infanzia normalissima, se non per il fatto di essere nata, vissuta e cresciuta completamente immersa nella Musica e circondata da musicisti. Le lezioni e i concerti di mamma, le prove di papà fagottista, i concerti dell’orchestra in cui suonava; io mi dilettavo a suonare su una tastiera giocattolo, ma sta di fatto che non volevano farmi iniziare seriamente perché sarebbe stato troppo “ovvio”. Fino a che, durante una vacanza in montagna in cui per caso la incontrammo, non ci pensò Laura Palmieri, la mia prima e carissima (e esigentissima!) insegnante, che dopo una bella strigliata a mamma mi prese con sé alla scuola propedeutica di Verona. Da lì è iniziata quest’avventura che, non senza rinunce e sacrifici, continua ancora adesso.

Devo dire che molte volte mi capita di chiedermi perché lo faccio: è un lavoro per certi versi ingrato, con tante ore di studio e di riflessione, passaggi che non vengono, soluzioni sofferte, viaggi lunghi e snervanti, soddisfazioni e delusioni, speranze e paure. La Musica è talmente grande e irraggiungibile che ti porta a molti conflitti interiori, soprattutto quando passi dallo status di bambina prodigio a musicista adulta. Io ho sempre detestato la prima definizione quando ero più piccola, e a tutti rispondevo piuttosto alterata che se stavo ottenendo qualcosa era solo frutto di impegno e tanto studio. Sono entrata presto nel mondo dei grandi: quando mi sono diplomata dodicenne mi sentivo già una piccola adulta catapultata in un mondo enorme, complicato ed emozionante. Ma le vere sfide sono iniziate dopo, crescendo e conoscendo meglio me stessa e gli altri. A diciassette anni ho partecipato al Concorso Chopin, l’avventura più bella della mia vita. Ricordo che l’ultimo giorno delle iscrizioni sono andata in posta a mandare il mio materiale cinque minuti prima della chiusura… ero tanto spaventata quanto decisa. Dopo quel mese pieno di emozioni a Varsavia sono tornata completamente diversa.


104a Stagione Concertistica 13/14 martedì 7 gennaio 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

LEONORA ARMELLINI musiche di Chopin

pianoforte

Contr’appunti lo spirito delle Mazurke, e ad essere sincera nemmeno mi piacevano tanto. Bene, il maestro mi ha presa su e ha iniziato a farmele ballare! Con lui è nato il mio grandissimo amore per la Polonia, e trovo che le Mazurke siano il più grande omaggio che Chopin abbia fatto al suo Paese. Adoro l’interpretazione di Rubinstein, follemente. Mi fa distaccare dal mondo reale e mi porta nelle campagne polacche, in un’atmosfera di sogno. Con gli Studi ho un rapporto ben diverso: questi mi portano dritta al mio pianoforte, con i piedi bene a terra e lì resto! Li ritengo un’incredibile palestra per le dita, la mente e il cuore. Alcuni dell’op. 25 sono tra le musiche più belle mai state scritte, come la splendida melodia del numero 5. Ho scelto un programma che reputo una grande sfida e che significa molto per me. Alcuni Studi li avevo iniziati diversi anni fa, da piccolina, ovviamente non riuscivo a farli e ne sono uscita traumatizzata. Riuscire a portarli in concerto, con più maturità e con un lavoro più recente e ragionato, per me potrà essere la chiusura di una questione irrisolta con me stessa e, perché no, magari anche una soddisfazione. ● Leonora Armellini

MusiCare Gennaio-Febbraio 2014

Aver ottenuto un bel risultato in quella situazione a dir poco tremenda mi ha portato ancor più nel mondo in cui vivo ora e che spero si evolva in continuazione. Ero finalmente entrata in contatto con la meravigliosa e difficile vita della grande Musica, zeppa di contrasti e di diverse emozioni. Secondo me fare il musicista ti rende un po’ pazzo… E quello che provi prima di un concerto, un vortice di domande, di aspettative e di pensieri, dopo il concerto diventa un’emozione indicibile, diversa ogni volta. La cosa più complessa è gestire questi sentimenti contrastanti, renderli tuoi ed elaborarli. Spesso sono molto dura con me stessa, e la durezza del mondo musicale è un altro scoglio da superare. Una cosa che non riesco più a sopportare quando vado ai concerti sono i commenti crudi che spesso si sentono da qualche ascoltatore o si leggono sui giornali e in rete. Uno che ho sentito ultimamente da un conoscente, durante l’intervallo di un concerto, è: “Bene, ora che si è scaldato, inizierà a fare sul serio?”. Non ce l’ho fatta, mi sono arrabbiata. Perché fare un concerto è come mettersi a nudo davanti a mille persone, condividere le proprie cose più profonde e intime, cercare di dare due ore di bellezza e di serenità a chi è uscito di casa per ascoltarti. Tutto il tuo studio e il tuo impegno si giocano lì, in quelle due ore, senza possibilità di ripetere; come viene, così è. Ed è un momento quasi surreale per chi suona, in cui ti levi di dosso tutto il tuo lavoro e cerchi solo di fare musica, che è un percorso che dura tutta una vita. A Vicenza proporrò un programma chopiniano, autore che amo e che sento molto vicino. Ho avuto la possibilità di entrare in contatto con il suo Paese, la Polonia, l’ho vissuta durante il concorso Chopin e continuo a viverla ogni volta che ci torno per suonare e adoro la sua bellezza, il suo popolo, le sue tradizioni. Preparandomi per il concorso, andavo a lezione anche da Marian Mika, grandissimo maestro polacco che vive a Padova, che mi ha fatto conoscere Chopin da vicino raccontandomi di lui e della Polonia. Non riuscivo a centrare

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MusicaMese

Il 14 gennaio al Comunale l’atteso “recupero” dell’appuntamento con lo showman Carpenter

The queer guy e il Doppio Borgato Una tastiera incontra una pedaliera, un ragazzo eccentrico incontra lo strumento da chiesa…

MusiCare Gennaio-Febbraio 2014

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ontempla l’austera magnificenza di un organo, poi voltati verso il magro folletto della Pennsylvania coi capelli strani, tacchi e paillettes, che va sotto il nome di Cameron Carpenter, e pensa alla compatibilità dei due. Chi non direbbe: non funziona. E invece funziona. Eccome. The queer guy e lo strumento che canta le lodi al Signore. Il problema è che noi vediamo la tradizione; Carpenter, dall’alto del suo vertiginoso talento, vede solo il mezzo più adatto a mettere in luce le sue doti di virtuoso. Di mani e di piedi. Perciò ci devono essere due tastiere, per le punte delle scarpe e per le punte delle dita. Come si fa al Teatro Comunale di Vicenza, dove Carpenter suonerà il 14 gennaio alle 20.45, per recuperare l’appuntamento mancato della stagione passata? Entra in gioco Luigi Borgato, il costruttore dei pianoforti made in Lonigo, che, con la moglie Paola, nel 2000 ha sposato una tastiera tradiziona-

104a Stagione Concertistica 13/14 venerdì 17 gennaio 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

CAMERON CARPENTER

pianoforte a pedali “doppio Borgato” DA BACH A... CARPENTER

le a una pedaliera, ricreando il pedal-piano ormai a tutti noto come “Doppio Borgato”. Carpenter, l’organista, suonerà per la prima volta un pianoforte con pedaliera. E, dal momento che tanto del suo repertorio viene dalla letteratura per piano, si annunciano fuochi d’artificio. Eppure Carpenter, che tanto fa per svecchiare l’immagine dell’organista, è particolarmente sensibile a una questione: perché un violinista può contare sul suo strumento, mentre un suonatore d’organo deve adattarsi a quello che trova? La risposta è ovvia, ma il musicista americano ne fa un problema di esito della performance: non si può garantire il risultato se non si conoscono le potenzialità dello strumento con cui ci si deve misurare. Ed eccolo annunciare, sul suo sito, la costruzione di un organo elettronico smontabile che può seguire l’organista nelle sue tournée. Più sotto nella pagina web si apprende anche che il trentaduenne organista con diploma alla Julliard di NY ha siglato un contratto con Sony Classics. L’uscita del primo CD è in programma per la primavera di quest’anno. Poco si sa della track list del CD, meno della scaletta del concerto al Comunale. Sorprendici Cameron! ● Filippo Lovato


Kavakos, ritorno con sorpresa

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uando, il 6 marzo 2002, suonò per la prima volta a Vicenza invitato dagli allora Amici della Musica, Leonidas Kavakos era glabro, se non per baffi a spazzola sotto il naso, coi capelli corti, giacca e cravatta. Il greco sciorinò un programma da brivido per violino solo (c’era anche la ciaccona di Bach, oltre a Paganini e Ysaÿe). Aveva trentacinque anni e aveva già vinto il concorso Sibelius a Helsinki (1985), la medaglia d’argento a Indianapolis (1986), il primo premio al concorso Naumburg di New York (1988) e il prestigioso Paganini di Genova (1988). Tornò nel 2009 alla guida della Camerata Salzburg, due anni dopo che era succeduto a Roger Norrington nella direzione artistica dell’ensemble austriaco. Erano spariti la cravatta e i baffi, la camicia era scivolata fuori dai pantaloni. Gran concerto a San Felice con opere di Bach,

104a Stagione Concertistica 13/14 lunedì 3 febbraio 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

LEONIDAS KAVAKOS ENRICO PACE pianoforte

violino

musiche di Beethoven, Debussy, Ravel e Respighi

Janáček e Schubert trascritto da Mahler. Oggi Leonidas Kavakos ha i capelli più lunghi, la barba incolta, un look studiatamente casual, ma mantiene l’indefettibile bravura che gli ha consentito di vincere tutto a ventun’anni. Anzi l’esperienza ha arricchito di nuances il suo talento. Sarà al Comunale di Vicenza il 3 febbraio alle 20.45 per cimentarsi con un programma che prevede la Sonata n. 7 in Do minore op. 30 n. 2 di Beethoven, le Sonate in Sol minore e in Sol maggiore, rispettivamente di Debussy e Ravel e la Sonata in Si minore di Respighi. Sul palco con il violinista greco ci sarà il pianista Enrico Pace, suo coetaneo. Riminese, diplomato al conservatorio di Pesaro, pare essere più conosciuto all’estero che in Italia. Tra i suoi mentori e partner sul palcoscenico si trovano, oltre a Kavakos, pianisti come Maurizio Pollini (che l’ha invitato a Salisburgo) o Leif Ove Andsnes (che l’ha chiamato a Risor in Norvegia), il violinista Franz Peter Zimmermann, la cornista Marie Luise Neunecker. E citando tutte le orchestre con cui ha collaborato si farebbe il giro del mondo. Ok, Leonidas Kavakos è un gradito ritorno, ma è Enrico Pace la novità. ● F. L.

MusiCare Gennaio-Febbraio 2014

Enrico Pace

Leonidas Kavakos

Per la terza volta a Vicenza il grande violinista greco: ma la nota nuova è Pace al pianoforte

MusicaMese

Concerto cameristico di altissimo livello con le sonate di Beethoven, Debussy, Ravel e Respighi

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MusicaMese

“Rag, Blues e altre storie…”: saranno i “classici” a swingare o il jazzista a diventare “classico”?

Un trio di contaminazioni I fratelli Pieranunzi e Alessandro Carbonare danno vita ad un programma originale

MusiCare Gennaio-Febbraio 2014

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ezzo secolo fa, anticipando in qualche modo i movimenti di massa del ‘68, la Società del Quartetto proponeva ai suoi soci una serata musicale dai toni decisamente rivoluzionari, per una platea abituata ad applaudire i capolavori dei grandi maestri della musica classica. Era il 19 ottobre del 1966 quando il Modern Jazz Quartet - faceva il suo ingresso al Teatro Olimpico di fronte ad un folto pubblico fra l’incuriosito ed il perplesso; un pubblico che mai, prima di allora, aveva avuto modo di vedere una batteria o un vibrafono, ai concerti organizzati dallo storico sodalizio vicentino. Quel “Sessantotto” della Società del Quartetto fu un grande successo. Ma fu, soprattutto, l’inizio di una nuova era che in qualche modo rompeva i confini fra la musica classica e l’altra musica. Non sappiamo di chi fu l’idea di abbinare, all’interno di una stagione concertistica tradizionalissima come quella del Quartetto, un Maurizio Pollini o un Nicanor Zabaleta con il Modern Jazz Quartet; ma quel che è certo è che si trattò di una scelta coraggiosa ed allo stesso tempo all’avanguardia.

104a Stagione Concertistica 13/14 giovedì 20 febbraio 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

ENRICO PIERANUNZI pianoforte ALESSANDRO CARBONARE clarinetto GABRIELE PIERANUNZI violino RAG, BLUES E ALTRE STORIE...

Da allora - e senza mai dimenticare il repertorio contemporaneo classico - abbiamo aperto tante altre finestre sulla musica tipicamente popolare, sul jazz, sulla canzone d’autore... convinti, come siamo, che non faccia affatto male ampliare gli orizzonti e buttare ogni tanto lo sguardo a quel che accade al di fuori del ristretto ambito classico. Goran Bregović, Dee Dee Bridgewater, Ludovico Einaudi, Milva, Paolo Conte, Bobby McFerrin sono solo alcune delle “trasgressioni” che ci siamo concessi e che abbiamo proposto al nostro pubblico, negli ultimi decenni. Una tendenza, questa, condivisa anche da moltissimi grandi musicisti “colti” che con sempre maggior frequenza, negli ultimi tempi, hanno iniziato un proficuo dialogo artistico con i loro colleghi appartenenti al mondo “non classico”. Se uno dei primi fu Luciano Pavarotti con i suoi “Pavarotti & Friends”, in tempi più recenti potremmo citare il connubio fra Chailly e Bollani, oppure quello fra Kremer e il duo Igudesman & Jo, o ancora quello fra il violoncellista Yo Yo Ma e Sting. Il concerto in programma giovedì 20 febbraio al Teatro Comunale si inserisce perfettamente in questa tendenza. Solo qualche anno fa, infatti, Gabriele Pieranunzi (Primo violino del San Carlo di Napoli) e Alessandro Carbonare (Primo clarinetto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) forse non avrebbero accettato di condividere il palcoscenico con Enrico Pieranunzi, uno dei protagonisti della scena jazzistica internazionale. Eppure oggi accade. Ne è nato uno spettacolo, dal titolo “Rag, Blues e altre storie...” che l’insolito Trio sta portando con successo nelle sale da concerto di tutta Italia con musiche di Gershwin (“Un Americano a Parigi” e Tre Preludi, con trascrizioni di Pieranunzi), Scott Joplin, Dave Brubeck e dello stesso Enrico Pieranunzi. Saranno i due “classici” a swingare e a lasciarsi andare alle improvvisazioni, o piuttosto Pieranunzi, il jazzista, a diventare un po’ più “classico” del solito? ● Paolo Meneghini


Musica a merenda, crescere sani

Echi

Invento e canto: tutto esaurito e tanto coinvolgimento al teatro Astra lo scorso 1 dicembre

La musica è fatta per conoscersi e condividere, come un bel cesto di panini al salame… Vicenza per la lezione-spettacolo tenuta dal maestro Mario Lanaro. L’ambito era quello del progetto “Scrivi che ti canto”, inserito nel cartellone di attività della Società del Quartetto, con il contributo di Veneto Banca. Sul palco, assieme a Lanaro, il Quartetto Quartini e l’orchestra d’archi Santa Libera, per eseguire un programma gioiosamente libero, dove spaziare da Mozart all’inno di Mameli, o da Vivaldi a un brano del musical “Tutti assieme appassionatamente”, cantato con grazia dalla figlia del direttore, Lucia Lanaro. Tutto questo eclettismo era finalizzato con intelligenza all’unico ma fondamentale obbiettivo dell’iniziativa: coinvolgere le centinaia di bambini accorsi a teatro con le loro famiglie. In modo da svelare piccoli e grandi segreti legati al canto, all’ascolto, al divertimento di condividere parole e note con fratellini, genitori, amici e coetanei seduti nelle altre file della sala. Con un’unica, semplice ed entusiasmante “morale della favola”: la Musica è fatta per conoscersi e condividere. Come un cesto pieno di fragranti panini al salame. ● Stefano Ferrio

MusiCare Gennaio-Febbraio 2014

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gni tanto capita di mangiare un buon panino, preparato con la “mantovana” croccante e il salame stagionato al punto giusto. Ma anche di fare una gita da lustrarsi gli occhi per la commozione provata davanti a una chiesa di cui nemmeno si immaginava l’esistenza. Oppure di avvertire per incanto lo stesso tepore di un tempo, come se quel sole, e gli anni, fossero gli stessi di una vita fa. Miracoli ancora a portata di mano. A differenza di altri, impossibili al punto da farci invocare un nuovo Proust, capace di trattenere tutto il nostro tempo perduto in uno sterminato romanzo. Così da salvarlo. Sulla carta, solo una scorribanda su YouTube ci permette di ritrovare spezzoni delle celebri lezioni sulla musica che, ormai mezzo secolo fa, il grande compositore e direttore americano Leonard Bernstein registrò per la rete televisiva Cbs. Ma quanto resta sono immagini ondivaghe, suoni a volte evanescenti, durata quasi sempre monca di qualcosa. È andata molto meglio ai giovanissimi spettatori che lo scorso 1 dicembre, all’ora della merenda, si sono ritrovati al teatro Astra di

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Registri&Note

Progetto Orchestra. Terzo anno di corso di formazione orchestrale col maestro Spierer

Prove generali di lavoro

Quattro concerti con prove aperte alle scuole alle Gallerie d’Italia: giovani musicisti da tutta Italia

MusiCare Gennaio-Febbraio 2014

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ntesa Sanpaolo e Società del Quartetto di Vicenza propongono per il terzo anno consecutivo, ai visitatori delle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, gli incontri musicali con Leon Spierer e i suoi “colleghi”, come il Maestro berlinese è solito chiamare i giovani musicisti che partecipano al suo “Progetto Orchestra”. Si tratta di un corso di formazione orchestrale, riservato a diplomati e diplomandi in strumenti ad arco provenienti da varie Regioni italiane, che ha lo scopo di favorire la crescita artistica delle nuove generazioni che si affacciano alla non facile professione di musicista. I quattro appuntamenti musicali aperti al pubblico delle Gallerie d’Italia sono il momento conclusivo di una settimana di intenso lavoro durante la quale Leon Spierer ed i suoi giovani allievi hanno approfondito – singolarmente ed in ensemble – alcuni fra i capolavori della letteratura per orchestra, ma anche pagine poco frequentate e meno conosciute al grande pubblico. I concerti di questa edizione sono un lungo viaggio nella musica che prende le mosse dai Concerti di Vivaldi e Locatelli, passa attraverso la Sinfonia degli Addii di Haydn, i Divertimenti di Mozart, i Minuetti di Schubert, la Grande Fuga di Beethoven ed approda a Strauss, Britten, Schönberg, fino al contemporaneo Valtinoni. Una commissione artistica presieduta dal Maestro Spierer seguirà gli allievi ammessi

a “Progetto Orchestra” durante tutto il loro percorso didattico. In occasione dell’ultimo appuntamento pubblico la commissione assegnerà al più meritevole una borsa di studio messa a disposizione dalla famiglia Bernardi ed intitolata a Fatima Terzo Bernardi. Come di consueto, nell’ambito del progetto sono previste le prove aperte gratuitamente alle scuole di ogni ordine e grado del territorio, al fine di avvicinare i giovani ad altri giovani che muovono i primi passi in un mondo del lavoro tanto difficile quanto appassionante. Questo, come sempre, per volontà congiunta di Gallerie d’Italia e Società del Quartetto e grazie alla grande partecipazione del maestro Spierer. ● P. M. PROGETTO ORCHESTRA terza edizione PROVE APERTE GRATUITAMENTE ALLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO - venerdì 10 gennaio 2014 dalle ore 14:30 alle ore 16:30 - venerdì 21 febbraio 2014 dalle ore 10:30 alle ore 12:30 - venerdì 21 marzo 2014 dalle ore 14:30 alle ore 16:30 - giovedì 24 aprile 2014 dalle ore 10:30 alle ore 12:30 La partecipazione delle classi e dei docenti è vincolata alla cortese prenotazione al numero verde delle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, Vicenza (Contrà Santa Corona, 25): tel. 800.578875.


programma concerti esa Sanpaolo e Società del Quartetto di Vicenza progono per il terzo anno consecutivo, ai visitatori delle domenica 12 gennaio 2014 ore 16,30 lerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, gli incontri Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791) sicali con Leon Spierer e i suoi “colleghi”, come il Divertimento per archi n. 2 in si bemolle maggiore K1 estro berlinese è solito chiamare i giovani musicisti Franz Schubert (1797 - 1828) partecipanoIntesa al suoSanpaolo “Progettoe Società Orchestra”. Si tratta di Vicenza proponprogramma del Quartetto 5 Minuetti e 6 Trii D. 89 concerti n corso di formazione orchestrale, riservato a diplogono ai visitatori delle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni MonBenjamin Britten (1913 - 1976) domenica 12 gennaio 2014 ore 16,30 ti e diplomandi in strumenti ad arco da gli incontri musicali Simple Symphony per orchestra d’archi tanari, per il terzo annoprovenienti consecutivo, Wolfgang(1770-1827) Amadeus Mozart (1756 - 179 Ludwig van Beethoven ie Regioni italiane, cheSpierer ha lo scopo di favorire la cre-come il maestro berlicon Leon e i suoi “colleghi”, Divertimento per archi n. 2 in si bemo Grande Fuga in si bemolle maggiore op. 133 a artistica delle nuove generazioni che si affacciano nese è solito chiamare i giovani musicisti che partecipano a Franz Schubert (1797 - 1828) non facile professione di musicista. □ □ □ “Progetto Orchestra”. 5 Minuetti e 6 Trii D. 89 uattro appuntamenti al pubblico Si tratta dimusicali un corsoaperti di formazione orchestrale, riservatodomenica a (1913 - 1976) Benjamin Britten 23 febbraio 2014 ore 16,30 e Gallerie diplomati d’Italia sono il momentoin conclusivo e diplomandi strumenti di ad arco provenienti da Simple Symphony per orchestra d’arc Pietro Antonio Locatelli (1695-1764) a settimana varie di intenso lavoro durante quale Leondi favorire la crescita (1770-1827) Ludwig van Beethoven Regioni italiane, chelaha lo scopo Concerto grosso per quattro violini e archi op. 1 n. 12 terza edizione Grande Fuga in si bemolle maggiore o erer ed i suoi giovani allievi hanno approfondito artistica delle nuove generazioni che si affacciano alla non Simon Laks (1901-1983) ngolarmente ed in ensemble di – alcuni fra i capolaSinfonietta per archi facile professione musicista. □ □ □ i della letteratura per orchestra, ma anche pagine Hugo Wolf (1860-1903) I quattro appuntamenti musicali riservati ai visitatori domenica 23 febbraio 2014 ore 16,30 Serenata Italiana o frequentate e meno conosciute grande pubblidelle Gallerie, sono il al momento conclusivo di una settimana Pietro(1906-1975) Antonio Locatelli (1695-1764) Franz Joseph Haydn I concerti di sono unlalungo di questa intensoedizione lavoro durante quale viagLeon Spierer ed i suoi gioquattro violini e a Sinfonia n. 45 inConcerto fa diesisgrosso minoreper “degli Addii” nella musica cheallievi prende le mosse dai Concerti di vani approfondiscono – singolarmente ed in ensemble Simon Laks (1901-1983) □ □ □ aldi e Locatelli, passa attraverso la Sinfonia degli per orchestra, ma – alcuni fraconcerti i capolavori della letteratura programma Sinfonietta per archi dii di Haydn, i Divertimenti Mozart, i Minuetti anche pagine pocodifrequentate e meno conosciute al grande (1860-1903) Hugo 2014 Wolf ore domenica 23 marzo 16,30 12 gennaio ore Serenata Italiana Schubert, ladomenica Grande Fuga di Beethoven ed 16,30 approda sono un lungo viagpubblico. I concerti di2014 questa edizione Antonio Vivaldi (1678-1741) Franz Joseph Haydn (1756 - 1791)dai Concerti di Vivaldi Wolfgang Amadeus trauss, Britten, Schönberg, fino al contemporaneo gio nella musica cheMozart prende le mosse Concerto in si bemolle maggiore per (1732-1809) violino, Sinfonia n.continuo, 45 in fa diesis minore “deg Divertimento per archi n. 2 in si bemolle maggiore K137 violoncello, archi tinoni. e basso F IV n. 2 e Locatelli, passando attraverso la Sinfonia degli Addii di (1797 - 1828) Franzartistica Schubertpresieduta William (1857-1934) a commissione dal Maestro □ Elgar □ □ Haydn, i Divertimenti di Mozart, i Minuetti di Schubert,Edward la 5 Minuetti e 6 Trii D. 89 Introduzione e allegro per archi op. 47 erer seguiràGrande gli allievi ammessi a “Progetto Orche- a Strauss, Britten, Fuga di (1913 Beethoven approdando domenica 23 marzo 2014 ore 16,30 - 1976) Benjamin Britten (1864-1949) Richard Strauss ” durante tutto il loro percorso didattico. In d’archi occasioSchönberg, fino alper contemporaneo Valtinoni. Simple Symphony orchestra MetamorphosenAntonio versioneVivaldi per sette archi (1678-1741) dell’ultimo Ludwig appuntamento pubblico la commissione Una commissione artistica presieduta dal maestro Spierer (1770-1827) van Beethoven Concerto in si bemolle maggiore per v egnerà al più meritevole una borsa dimaggiore op. 133 studioOrchestra” messa Grande Fuga in si bemolle seguirà gli allievi di “Progetto durante tutto□ il□ □ violoncello, archi e basso continuo, F isposizione □dalla famiglia Bernardi ed intitolata a Edward William Elgar (1857-1934) loro percorso didattico. In occasione dell’ultimo appuntadomenica 27 aprile 2014 ore 16,30 □ □ Introduzione e allegro per archi op. 47 ima Terzo Bernardi. mento musicale verrà assegnata all’allievo più promettente Arnold Schönberg (1874-1951) domenica 23 febbraio 2014 ore 16,30

(1864-1949) Richard Strauss Nacht” (Notte Transfigurata) op.4 una borsa di studio messa a disposizione dalla famiglia“Verklärte di Metamorphosen versione per sette ar (1695-1764) Pietro Antonio Locatelli Pierangelo Valtinoni (1959) Fatima Terzo Bernardi, alla quale la borsa stessa è intiConcerto grosso per quattro violini e archi op. 1 n. 12 “Auf römischen□Wegen” □ □ tolata. artecipazione ai concerti è riservata ai visitatori delle Gallerie. (1901-1983) Simon Laks (Passeggiando per le vie di Roma) lietto d’ingresso alle esposizioni permanenti domenica 27 aprile 2014 ore 16,30 Sinfonietta ro € 5,00 - ridotto € 4,00) per archi per orchestra d’archi ente di assistere ad uno dei concerti programmati. brano dedicato al maestro Spierer e agli allievi Hugo Wolf (1860-1903) (1874-1951) Arnold Schönberg nformazioni e prenotazioni: di Progetto Orchestra Serenata Italiana “Verklärte Nacht” (Notte Transfigura erie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, Vicenza Gioachino Rossini (1792-1868) (1732-1809) Franz Joseph Haydn (1906-1975) Pierangelo Valtinoni (1959) ra’ Santa Corona 25 - tel. 800.578875 martedì a domenica dalle 10 Sonata a quattro“Auf in do maggiore n. 3 Sinfonia n.alle 4518) in fa diesis minore “degli Addii” römischen Wegen” (Passeggiando per le vie di Roma) □ □ □ per orchestra d’archi La partecipazione ai concerti è riservata ai visitatori delle Gallerie. brano dedicato al maestro Spierer e ag domenica 23 marzo 2014 ore 16,30 Il biglietto d’ingresso alle esposizioni permanenti di Progetto Orchestra (intero € 5,00 - ridotto € 4,00) (1678-1741) Antonio consente diVivaldi assistere ad uno dei concerti programmati. Gioachino Rossini (1792-1868) Concerto in si bemolle maggiore per violino, Per informazioni e prenotazioni: Sonata a quattro in do maggiore n. 3 violoncello, archi e basso continuo, F IV n. 2 Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, Vicenza

Contra’ Santa Corona 25 - tel. 800.578875 Edward William Elgar (1857-1934) (da martedì a domenica dalle 10 alle 18) Introduzione e allegro per archi op. 47 Richard Strauss (1864-1949) Metamorphosen versione per sette archi □


Frasi&Accordi

Nostra intervista a Pier Giacomo Cirella, da tre anni segretario generale del Teatro di Vicenza

Dietro le quinte del Comunale

“Tutto si può dire su questo teatro, tranne che sia stato progettato da chi conosceva un teatro”

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uando cominciarono gli scavi per le fondazioni di quello che oggi è il Teatro Comunale di Vicenza, la Società del Quartetto, insieme ad altri del panorama culturale e istituzionale cittadino, si distingueva nel sollecitare anche un progetto gestionale affianco a quello edile. Si arrivò al tetto senza che praticamente una riga fosse stata scritta su come sarebbe stata condotta questa nuova macchina e su quanto sarebbe costato mantenerla. Infatti il teatro era vuoto, di idee e di materiali. C’era il palco ma non c’erano le quinte, le americane, i fari, i microfoni: solo il sipario era stato realizzato. C’erano le stanze per gli uffici, ma non c’erano i tavoli, i pc, gli armadi. Addirittura, chi scrive ricorda che c’erano i gradini, ma non c’erano le striscioline antiscivolo, secondarie quanto obbligatorie per legge. C’era la sala con le poltroncine, come in un teatro, ma non c’era l’acustica, di un teatro. A distanza di sei anni da una delle più “accelerate” inaugurazioni della storia cittadina recente, molto è cambiato: la creatura nata “prematura” ha oggi un cuore pulsante, non è un oggetto statico, un contenitore vuoto, ma un soggetto dinamico, in relazione col territorio. Siamo andati dietro le quinte per constatare lo stato di salute della macchina-teatro, oltre che per farvi conoscere colui che la guida da più di tre anni. Pier Giacomo Cirella è segretario generale del Teatro Comunale di Vicenza da

fine 2010: nominato dal presidente Flavio Albanese, insieme a quest’ultimo si è fatto carico dell’eredità lasciata dal “fondatore” Enrico Hüllweck e dal predecessore alla segreteria generale Claudio Sartorato. Dottor Cirella, prima di parlare del teatro, presenterebbe ai nostri lettori le persone che ci lavorano assieme a lei? «I dipendenti della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza sono sette, compreso il sottoscritto, segretario generale; quindi abbiamo: Ezio Zonta responsabile tecnico, Luigi Bertinato all’amministrazione, Marianna Giollo alla produzione e promozione degli spettacoli, Diego Conte che si occupa dei social media e web, del marketing e del noleggio sale, Erika Dalla Valle in segreteria e Guido Cecchetto, il custode». Una squadra sufficiente e proporzionata al carico di lavoro che il teatro prevede? «Rispetto alla media nazionale siamo sottodimesionati, ma riusciamo a far fronte a tutto, lavorando molto. Si tenga conto che il teatro è aperto circa duecento giorni l’anno tra il nostro cartellone e gli appuntamenti che ospitiamo, ed oltre a ciò abbiamo in gestione anche il Ciclo di Spettacoli Classici all’Olimpico». Le altre mansioni sono in appalto a soggetti esterni? «Sì, ovvero principalmente i servizi di biglietteria e il corpo maschere, che sono affidati a Panta Rhei, e i tecnici di palcoscenico


Pier Giacomo Cirella Segretario generale Teatro Comunale di Vicenza Anni: 57 Stato civile: single Titolo di studio: Dottore in architettura Hobby: “Il teatro, la danza, non può essere altrimenti”

Giovanni Costantini

Frasi&Accordi

Da quali vogliamo partire? «Partiamo dalla “periferia”: la sala prove dell’orchestra è diventata uno spazio polifunzionale, che può ospitare anche laboratori e prove di danza; la sala prove della danza è stata riconvertita in sartoria e sala trucco, perché comoda al palcoscenico e troppo piccola per un corpo di ballo. Al palco del ridotto sono state fatte delle modifiche in modo da poter ospitare anche spettacoli di danza e prosa di limitate dimensioni; inoltre la sala è stata dotata di un impianto digitale ad alta tecnologia per poter proiettare film e spettacoli da altri grandi teatri: per la prima della Scala è quasi tutto esaurito». Salendo di un piano… «Salendo di un piano ci si trovava nel “deserto dei Tartari”: non saprei come altrimenti definire quel foyer! Ecco allora il nuovo bar con dotazioni tali da poter accogliere catering dall’esterno, e la conversione dello spazio in luogo per incontri, workshop, laboratori, conferenze…». E veniamo alla sala grande. «Il problema della sala principale era l’acustica: il teatro è all’americana, ottimo per la danza ma non per la prosa e la musica. Il problema è strutturale: andrebbe sostituita la pannellatura, sia del fondale che della sala, ma non ci sono i soldi al momento, e i lavori durerebbero a lungo». Quindi? «Per la prosa abbiamo risolto con un impianto di amplificazione nascosta studiato ad hoc per ogni spettacolo, e i risultati si sono sentiti: l’ultima fila è a 56 metri dal palco e ora anche da lì si può godere bene lo spettacolo. Per la musica vogliamo dotarci di una camera acustica altamente professionale, che impedisca al suono di disperdersi in alto, verso il graticcio. A seguire vorremmo dotare anche quella sala di un proiettore digitale che attualmente viene noleggiato in base alle esigenze». Ci sarebbe ancora moltissimo di cui parlare, dalle politiche per i giovani a teatro ai numeri di pubblico, al futuro dei teatri in Italia: vorrà dire che torneremo a trovarla, vista la cortesia dell’accoglienza e la qualità della chiacchierata. Intanto vuole lasciarci con un’ultima informazione? «Stiamo predisponendo una app del Teatro per l’acquisto dei biglietti e per una maggiore facilità di accesso ai servizi e alle promozioni». ●

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che affiancano il nostro Zonta, che sono forniti dalla Doc Servizi, garantendoci un’ottima continuità». In questo quadro è possibile una crescita o si ragiona in termini di “sopravvivenza”? «L’attività del teatro si sta ampliando ma non posso smettere di ragionare “a progetto” perché non so per quanto ancora riesco a pagare uno stipendio». Passando dalla struttura organizzativa a quella materiale, i mezzi tecnici oggi in dotazione al teatro sono all’altezza delle esigenze artistiche? «Tutto si può dire su questo teatro, tranne che sia stato pensato da qualcuno che ha vissuto in teatro, conoscendolo: spiace dirlo, ma del resto determinate carenze o mancanze sono sotto gli occhi di tutti. Un esempio su tutti: la sala del ridotto, che si trova sotto alla sala maggiore, non è insonorizzata da quest’ultima, per cui non è possibile svolgere due spettacoli in contemporanea. Per non parlare dell’acustica della sala grande… Col presidente Albanese e col responsabile tecnico, Ezio Zonta, ci siamo allora dati degli obbiettivi su due fronti, compatibili con le possibilità di bilancio: esigenze del pubblico, esigenze degli artisti».

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I pezzi per l’infanzia di Schumann sotto dita giovani, la parabola beethoveniana che vola e affonda

Dalla gioventù alla parola “fine” Armellini ben comincia con l’Album per la gioventù di Schumann

Sonate di Beethoven per violino e piano: “missione compiuta” per il duo Kavakos-Pace

autore R. Schumann titolo CD Album für die Jugend op. 68 interpreti Leonora Armellini (piano) etichetta CD Acousence, ACO-CD 11813, DDD, 2013

autore L. van Beethoven titolo CD Violin Sonatas interpreti Leonidas Kavakos (violino), Enrico Pace (piano) etichetta 3CD Decca, 478 3523, DDD, 2012

Schumann, prima di sposarsi, rievocò l’infanzia nelle Kinderszenen. Era il 1838. Dieci anni dopo, sposato con Clara, padre di tre figlie, scrisse per l’infanzia, per l’educazione musicale dei giovani pianisti. Nacquero così le quarantatré squisite miniature raccolte sotto il titolo italianizzato in Album per la gioventù. Per esplicita indicazione dell’autore i primi diciotto pezzi sono “per i pianisti più giovani”, gli altri “per pianisti più adulti”. Leonora Armellini, interprete giovane (ha ventun’anni) ma adulta per esperienza e serietà d’intenti, ha dedicato proprio a quest’album il suo primo CD solistico. Iniziare con una raccolta di “esercizi” per tastiera pare un gesto di umiltà. La pianista padovana è concentrata e attenta. Ne viene una lettura equilibrata, non distaccata, che lascia intravedere il velo di soave malinconia che impreziosisce molta musica di Schumann. Chi volesse apprezzare Leonora Armellini anche come camerista può procurarsi il CD Velut Luna nel quale interpreta Mendelssohn, Weber e Martinu con il fratello Ludovico al violoncello e Tommaso Benciolini al flauto. ●

Ci sono le tre opera 12, argute talvolta e talvolta ispide. C’è il miracoloso dittico delle opere 23 e 24 Primavera, austera la prima, di tersa soavità la seconda (ma quanta fatica a scrivere quell’incipit). Un altro gruppo di tre, l’opera 30, con la seconda che offusca le altre. E poi la gigantesca Kreutzer, opera 47, che, nel racconto di Tolstoj risveglia il magma della passione e disfa il matrimonio. E dopo dieci anni di silenzio Beethoven conclude il suo discorso sul duo violino e piano, col sereno distacco dell’opera 96. Per Kavakos l’autore “sentiva che non poteva lasciare questo mondo prima di aver portato a termine il compito che gli era stato affidato”. Anche il violinista greco, col suo Stradivari Abergavenny del 1724, ed Enrico Pace al piano hanno compiuto la loro missione, sbalzando ciascuna sonata come fosse il personaggio di un romanzo. La calligrafia del violino sbalordisce, sia quando vola su che quando affonda nel grave. E il pianista compete da solista con eguale sensibilità di tocco e profondità di lettura. Si può dire equilibrio cameristico o armoniosa corrispondenza d’intenti. ● a cura di Filippo Lovato

UN CD PER RICORDARLO

Mercoledì 30 ottobre 2013 presso la sala concerti del Conservatorio di Vicenza è stato ricordato il maestro Enrico Anselmi, direttore dell’istituzione musicale cittadina dal 1992 al 2003. Alla presenza di docenti colleghi, ex allievi e conoscenti sono intervenute diverse personalità che con Anselmi hanno collaborato e cooperato per la costruzione dei luoghi di formazione musicale italiani del domani. Presso il Conservatorio è disponibile il CD con musiche di Chopin incise dal maestro Anselmi, che non ha mai voluto rinunciare alla musica ed alla didattica.


fuori abbonamento

festival OMAGGIO A PALLADIO

XVII edizione

András Schiff

Cappella Andrea Barca 1-2-3-4 Maggio 2014 Teatro Olimpico Basilica dei Santi Felice e Fortunato Teatro Olimpico GIOVEDì 1 MAGGIO 2014, ORE 20:30

András SCHIFF pianoforte Erich Höbarth violino, Yuuko Shiokawa violino, Kjell Jørgensen violino, Hariolf Schlichtig viola, Alexander Besa viola, Christoph Richter violoncello, Rafael Rosenfeld violoncello, Xenia Jankovic violoncello Anna Lucia RICHTER soprano, Britta SCHWARZ contralto, Lothar ODINIUS tenore, Hanno MÜLLER-BRACHMANN basso Felix Mendelssohn-Bartholdy Trio n. 2 per pianoforte, violino e violoncello in do min. op. 66 Robert Schumann Spanisches Liederspiel op. 74 Johannes Brahms Sestetto d’archi n. 1 in si bem. magg. op. 18

Basilica dei Santi Felice e Fortunato VENERDì 2 MAGGIO 2014, ORE 20:30

CAPPELLA ANDREA BARCA orchestra / SCHOLA SAN ROCCO coro András SCHIFF direttore e pianoforte / Francesco ERLE maestro del coro Anna Lucia RICHTER soprano, Britta SCHWARZ contralto, Lothar ODINIUS tenore, Hanno MÜLLER-BRACHMANN basso Joseph HAYDN Missa Solemnis in si bem. magg. “Harmoniemesse” Hob. XXII:14 Franz SCHUBERT Sonata n. 20 in la magg. D. 959

Teatro Olimpico SABATO 3 MAGGIO 2014, ORE 20:30

CAPPELLA ANDREA BARCA orchestra / András SCHIFF direttore e pianoforte Joseph HAYDN Sinfonia n. 83 in sol min. Hob.I:83 Wolfgang Amadeus MOZART Concerto per pianoforte e orchestra n. 22 in mi bem. magg. K. 482 Felix Mendelssohn-Bartholdy Sinfonia n. 4 in la magg. op. 90

Teatro Olimpico DOMENICA 4 MAGGIO 2014, ORE 20:30

CAPPELLA ANDREA BARCA orchestra / András SCHIFF direttore e pianoforte Johann Sebastian BACH Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in fa min. BWV 1056 Felix MENDELSSOHN-BARTHOLDY Sinfonia per archi n. 9 in in do min. “Schweizer” Ludwig van BEETHOVEN Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in do magg. op. 15

BIGLIETTI IN VENDITA DA MARTEDì 28 GENNAIO 2014 presso la sede della Società del Quartetto Vicolo Cieco Retrone, 24 / dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 / tel. 0444 543729 / e-mail info@quartettovicenza.org BIGLIETTI: intero euro 49,00 / ridotto over65 e abbonati euro 43,00 / ridotto under30 euro 22,00


il periodico Musicare è realizzato grazie a:

SAVE THE DATE

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gli appuntamenti segnalati dalla Società del Quartetto di Vicenza

GENNAIO 2014 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

LEONORA ARMELLINI pianoforte musiche di Chopin GENNAIO 2014 ore 16:30 (info: numero verde 800.578875) concerto Corso di Formazione Orchestrale Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, Vicenza

PROGETTO ORCHESTRA - primo concerto

LEON SPIERER primo violino e concertatore allievi Progetto Orchestra musiche di Mozart, Schubert, Britten e Beethoven GENNAIO 2014 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

CAMERON CARPENTER

pianoforte con pedaliera “doppio Borgato” DA BACH A... CARPENTER FEBBRAIO 2014 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

LEONIDAS KAVAKOS violino ENRICO PACE pianoforte musiche di Beethoven, Debussy, Ravel e Respighi FEBBRAIO 2014 ore 20:45 concerto stagione 2013.2014 Teatro Comunale di Vicenza

ENRICO PIERANUNZI pianoforte ALESSANDRO CARBONARE clarinetto GABRIELE PIERANUNZI violino RAG, BLUES E ALTRE STORIE... FEBBRAIO 2014 ore 16:30 (info: numero verde 800.578875) concerto Corso di Formazione Orchestrale Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, Vicenza

PROGETTO ORCHESTRA - secondo concerto LEON SPIERER primo violino e concertatore allievi Progetto Orchestra musiche di Locatelli, Laks, Wolf e Haydn Società del Quartetto di Vicenza vicolo cieco Retrone, 24 - 36100 Vicenza tel. 0444 543729 e-mail info@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org


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