Il Giornalino della Scuola dell' infanzia Sabin

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CON IL GALLETTO CHICCHI’ ALLA SCOPERTA DELL’ALLEGRO MONDO DELLA FATTORIA Molte sono state già le attività che hanno visto impegnati i bambini della scuola dell’Infanzia “Sabin” in questa prima parte dell’anno scolastico e le uscite didattiche ad esse collegate. Dalla visita guidata alla fattoria, alla raccolta delle olive e successiva visita al frantoio, passando dal mulino ai forni. La visita alla fattoria “Nuova Piccinni”, avvenuta il 22 ottobre, è stata un’esperienza entusiasmante che ha dato inizio ad un percorso di conoscenza del magico mondo della fattoria. Il mondo degli animali è colmo di colori, ha tante forme diverse, un gran numero di luoghi dove vivere, tanti voci differenti per comunicare . osservarli vuol dire immaginarsi in un universo di fantasia che ci arricchisce. Attraverso l’osservazione e l’esplorazione del territorio, degli animali che in esso sono allevati e dei loro prodotti, i bambini si avvicinano in modo semplice e coinvolgente ai temi legati all’ambiente, al territorio e alla natura e sono stimolati ad adottare comportamenti responsabili e compatibili con l’ambiente che li circonda.

LA GALLINA COCCO’ VA A SCUOLA Una mattina i bambini della sez. B di via Don Minzoni hanno trovato in sezione una grande scatola di cartone. Sorpresa e meraviglia, aperta la scatola è saltata fuori una gallina vera. Sbalorditi e meravigliati i bambini hanno iniziato ad osservarla attentamente accarezzandone le morbide piume, ma la gallina era alquanto spaventata di trovarsi in un luogo, la scuola, per essa molto strano e cercava di scappare . I bambini hanno dato da mangiare alla gallina dei semi di grano e di granturco macinato per tranquillizzarla e dopo la maestra ha chiesto ai bambini se possiamo mangiare anche noi lo stesso cibo che mangia la gallina? I bambini allora hanno sperimentato e scoperto che i chicchi di grano e di mais certamente crudi noi non li possiamo mangiare, perché sono molto duri, ma se li cuciniamo, MAGIA!, i semi di mais si trasformano in POP CORN e allori SI’ che li possiamo mangiare.

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MANI NELLA TERRA: “UN ORTO A SCUOLA” Per avvicinare in modo semplice i bambini alla natura e sviluppare il senso di responsabilità e sensibilità ecologica, quest’anno nella Scuola dell’Infanzia “A.Sabin” si è pensato di coltivare un orto. Con l’aiuto di un gentilissimo nonno, è stato zappato un piccolo pezzo di terreno nel giardino della scuola, seminato il grano e messo nel mezzo uno spaventapasseri per allontanare gli uccellini e non fargli beccare i semini. Tutt’intorno i bambini hanno piantato delle fave. Grande è stato l’entusiasmo e la meraviglia quando il grano e le fave hanno iniziato a germogliare e a crescere. Certo la pazienza e la costanza devono accompagnarli per un lungo periodo prima di vedere il frutto del loro lavoro, intanto osservano, verbalizziano e registriano le fasi della crescita; inoltre già la magia e la soddisfazione di veder crescere una piantina curata con le proprie mani è per i bambini un modo per scoprire l’importanza del fare per imparare e li porta a cooperare e a condividere il piacere di creare qualcosa insieme e a toccare con mano il ciclo della vita.

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MANI NELLA TERRA: DALLE OLIVE ALL’OLIO 5 DICEMBRE RACCOLTA DELLE OLIVE ULIVETO “LA RIGGIA” SANTA BARBARA

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6 DICEMBRE: OLEIFICIO PETITO LE OLIVE DIVENTANO OLIO

MANI IN … PASTA Il 27 novembre i bambini della scuola dell’infanzia A.”Sabin”, dopo aver seminato il grano a scuola, sono andati a visitare il mulino Sansone, dove il gano diventa farina. Hanno toccato con “mano” questa trasformazione ed espresso le sensazioni che hanno provato durante questa esperienza. Scoperto che la farina diventa pane, biscotti, ecc. hanno visitato un forno a legna, un moderno forno elettrico, assistito alla panificazione, alla preparazione di dolci e pizzette e assaggiato tutti i prodotti del forno. Nei giorni successivi con la farina presa dal mulino, acqua, sale e lievito i bambini si sono trasformati in fornai e pizzaioli e hanno impastato, manipolato la farina e trasformata in panini e pizze, cotti a scuola in un piccolo forno elettrico e mangiati con gusto e grande 4


soddisfazione perchĂŠ realizzati con le proprie mani. Inoltre con diverse formine sono stati realizzati “i biscotti di Nataleâ€?, non per essere mangiati, ma per addobbare il nostro presepe.

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