Popolis - Ottobre 2015

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Mensile di attualitĂ , economia, informazione e cultura cooperativa

Anno 14

10 ottobre 2015

IN QUESTO NUMERO

Riforma Bcc: la necessitĂ di poter scegliere Ancora una volta...Lubes! Insieme per il territorio: Incontro con il sindaco di Cremona


S OM M A R I O

3 È indispensabile essere generosi

4-5 Riforma Bcc: la necessità di poter scegliere

6-7 Giovanni Battista Montini, postino di Dio

8-9 Italia e Cina: un legame che parte dell’arte Forum internazionale Arte Ecologia Economia: tre giorni di riflessioni fra Milano e Verona

Popolis, periodico mensile di Cassa Padana autorizzazione del Tribunale di Brescia, n. 43/2000 dell’8 agosto 2000

10-11 Insieme per il territorio: Incontro con il sindaco di Cremona

Sede, Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia Redazione Macri Puricelli, direttore macri.puricelli@popolis.it Lidia Sbarbada, coordinamento lidia.sbarbada@ cassapadana.it Debora Zanini, immagini debora.zanini@ popolis.it Sede: Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia Tel. 030 9040270 rivista@ popolis.it

12-13 EXPO_Leno: Il giardino dei semplici, viaggio nella storia tra passato e futuro

14-15 Ancora una volta Lubes, libera università di Leno

Comitato di redazione Franco Aliprandi, Stefano Boffini, Andrea Lusenti, Luigi Pettinati, Macri Puricelli, Armando Rossi, Lidia Sbarbada

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Hanno collaborato a questo numero Stefano Boffini, Valentina Bragazzi, Alice Cherubini, Claudio Fiorini, Gennica Giberti, Daniela Iazzi, Barbara Ponzoni, Marco Sacchi

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Fotografie: Pierangelo Arbosti, Lisa Borgiani, Claudio Fiorini, Valerio Gardoni, Daniela Iazzi, Marco Sacchi, Michela Vicini, Laura Zani, Foto archivio istituto “V. Capirola” di Leno, Foto archivio Vicobasket

Ritorna il Teatro di Desiderio: nuovi corsi da ottobre

Vicobasket, un’associazione e tante squadre da prima fila

20-21 In corsa a Brescia contro il tumore al seno

22 Agenda

In copertina: Autunno - foto di Valerio Gardoni Stampa: Staged, S. Zeno N. (Bs) Sfoglia questo numero e gli arretrati su: http://issuu.com/popolis www.popolis.it https://www.facebook.com/ pages/Popolis/138224646437 http://twitter.com/popolisweb

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QRCode contenuti multimediali su Popolis Quando, sfogliando la rivista, trovate un “riquadro” come quello riprodotto qui a lato, avrete scoperto un QRCode (dall’inglese “Quick Response”, risposta rapida) che vi permetterà, grazie al vostro cellulare, di vedere un video, leggere un testo in Internet, sfogliare un sito web. MA COME SI FA? Il vostro telefono cellulare o smartphone deve avere un programma gratuito di lettura. I più comuni sono Nokia Reader, QR App e QR Launcher (per Iphone), KaywaReader, Barcode Scanner (per Android). Una volta scaricato il programma, “mostrate” al vostro cellulare, inquadrandolo con la fotocamera, il QRCode. Il gioco è fatto.


E DITORIALE

È INDISPENSABILE ESSERE GENEROSI

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iviamo un passaggio epocale, dove molto va ricostruito su basi nuove e diverse, nelle comunità locali in cui viviamo, nelle imprese e nella Cassa stessa. È un momento difficile, impegnativo, pieno di rischi e incognite, ma anche di grandi

opportunità che richiede persone di valore con virtù antiche. Una di queste è la generosità, una virtù non economica, ma essenziale ad ogni azienda e istituzione, soprattutto oggi. È stato generoso chi ci ha preceduto e ha costruito per noi migliori condizioni di vita, passando per sacrifici e dure prove. Sono generosi per vocazione gli imprenditori. Senza la loro generosità, quella dei soci, dei dirigenti, dei lavoratori, le imprese non nascono, non durano nel tempo e non riescono ad attraversare con successo momenti topici di cambiamento. La generosità è andare oltre il comportamento richiesto, dando di più. Dal punto di vista economico, soprattutto nelle piccole e medie dimensioni, è decisivo avere persone generose, messe nella condizione di esercitare la loro generosità anche al lavoro. È una gestione molto più impegnativa e articolata, rispetto a puntare solo su incentivi o budget, ma alla fine con frutti migliori e più stabili nel tempo, dal punto di vista economico e della soddisfazione personale. È il momento dove ognuno di noi deve tirare fuori il meglio che ha, non accontentarsi di svolgere bene il proprio compitino. Tutti dobbiamo provarci, nei diversi ruoli e funzioni che svolgiamo, mettendoci del nostro, oltre le norme, i doveri, gli stretti calcoli di convenienza e sicurezze di breve periodo, per costruire il nuovo e concretizzare le cose in cui crediamo. Se alziamo solo un po’ lo sguardo, è nostro primo interesse personale farlo.

Luigi Pettinati direttore generale Cassa Padana Bcc

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IN PRIMO PIANO

RIFORMA BCC: LA NECESSITÀ DI POTER SCEGLIERE di Stefano Boffini | stefano.boffini@cassapadana.it

Negli ultimi mesi la Cassa ha cercato in ogni modo di proporre soluzioni diverse per il credito cooperativo rispetto a quella della costituzione di un gruppo unico con adesione obbligatoria da parte delle Bcc. Ma se la riforma non lasciasse la possibilità di scelta alle Bcc, se non quella

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on l’autunno il processo di riforma/autoriforma entra nel momento topico. È possibile quindi che, quando questo articolo verrà pubblicato, i suoi contenuti possano essere superati da evoluzioni o fatti nuovi nel frattempo intercorsi. Facciamo il punto a oggi, prima settimana di settembre. Negli ultimi mesi la Cassa ha cercato in ogni modo di proporre soluzioni diverse per il credito cooperativo rispetto a quella della costituzione di un gruppo unico con adesione obbligatoria da parte delle Bcc, perseguendo nel contem4

di aderire a uno/più gruppi, la strada segnata sarebbe quella della trasformazione in banca popolare. Per essere una scelta effettiva e non solo fittizia, deve però essere data la possibilità di mantenere il patrimonio all’interno delle banche che si trasformano in banche popolari.

po la strategia volta a preservare con ogni modalità possibile l’autonomia dell’istituto. In questo senso l’assemblea dei soci dello scorso 24 maggio ha dato forza e un chiaro mandato ad agire. Occorrerà vedere il testo approvato dal Parlamento per effettuare una valutazione certa. Ma se la riforma non lasciasse la possibilità di scelta alle Bcc, se non quella di aderire a uno/più gruppi, la strada segnata sarebbe quella della trasformazione in banca popolare, peraltro già prevista come opzione nel decreto - presentato a gennaio e poi ritirato - del governo, che a oggi rimane comunque il riferimento base.


Cerchiamo una soluzione che ci consenta di mantenere le nostre risorse patrimoniali Per essere una scelta effettiva e non solo fittizia, deve essere data la possibilità di mantenere il patrimonio all’interno delle banche che si trasformano in banche popolari. In Cassa Padana le riserve indivisibili (riserve da utili) ammontano a circa il 90% del patrimonio, quindi circa 220 milioni di euro. Se si venisse costretti a privarsi delle riserve indivisibili e devolverle ai Fondi mutualistici della cooperazione, non esisterebbe alcuna scelta effettiva e praticabile. È necessario, quindi, trovare una soluzione che consenta alle banche di mantenere le proprie risorse patrimoniali per essere nelle condizioni di poter realmente scegliere. La perdita del requisito di mutualità prevalente nel settore cooperativo non determina di per sé la devoluzione delle riserve ai fondi mutualistici. È ragionevole sostenere, quindi, che questo principio generale possa valere anche per le banche di credito cooperativo nel frangente particolare in cui venissero chiamate a dover scegliere per effetto della riforma.

Una “tassa di affrancamento” a compenso della fiscalità agevolata concessa fino a oggi al credito cooperativo Cassa Padana, così come altre Bcc che stanno valutando l’opzione Banca Popolare, potrebbe essere anche disposta a pagare una sorta di “tassa di affrancamento” a compenso della fiscalità agevolata concessa fino a oggi al credito cooperativo. Per Cassa Padana sarebbe un sacrificio che non ne comprometterebbe la solidità. Per il Tesoro, nel suo complesso, questa misura garantirebbe un gettito di tutto rispetto. Per tutto ciò che ha fatto e rappresentato Cassa Padana in questi anni, l’ottimo sarebbe certamente la possibilità di rimanere banca di credito cooperativo, all’interno di una riforma che non contempli l’obbligatorietà di adesione ad una capogruppo SPA. Qualora ciò non fosse praticabile, sarebbe comunque un’alternativa ragionevole rendere effettivamente possibile, e non solo teoricamente sulla carta, la via della trasformazione in banca popolare per chi volesse continuare a rimanere autonomo.

La possibile incostituzionalità dell’attuale decreto di riforma Ci sono una serie di ragioni a sostegno di questa posizione: - si attenuerebbero i profili di incostituzionalità presenti nel decreto di riforma e che il lavoro del costituzionalista Vittorio Onida, commissionato da Cassa Padana, puntualmente ha evidenziato: è chiaro che la Cassa, di fronte a una riforma senza alcuna alternativa praticabile nei fatti, andrebbe fino in fondo su questa linea, forte di argomenti ben fondati a sostegno;

- si ridurrebbe fortemente il possibile e forte contenzioso alimentato da parte di chi non accetterà senza lottare, anche solo per principio, un’imposizione obbligatoria senza alcuna via d’uscita: è un fattore di cui i regolatori non possono non tenere conto nel predisporre la riforma; - la soluzione del mantenimento dell’autonomia sarebbe per chi è fortemente motivato: è una minoranza qualificata di Bcc, ma pur sempre una minoranza e non si svuoterebbe quindi il senso complessivo che si vuole dare alla riforma del credito cooperativo. In ogni caso sarebbe sempre necessaria l’autorizzazione da parte dell’autorità di vigilanza che avrebbe la possibilità di selezionare chi ha i numeri, sia dal punto di vista del quadro tecnico che organizzativo, per continuare ad intraprendere un percorso di autonomia. In caso di trasformazione in banca popolare la Cassa manterrebbe la centralità delle mutualità nella sua formula imprenditoriale, modellando ad hoc lo statuto e si impegnerebbe a rinforzare la Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative, a cui già aderisce, in modo che possa rappresentare in futuro una nuova casa comune cui fare riferimento, più selettiva e omogenea negli obiettivi e nei comportamenti praticati. È un passaggio fondamentale per la banca, i dipendenti, gli amministratori e i soci, ma soprattutto per il futuro delle comunità locali in cui opera ed è radicata. Cassa Padana lo affronta con decisione, conscia della delicatezza e delle responsabilità che implica. ●

I DATI DI CASSA PADANA AL 30 GIUGNO 2015

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onostante la crisi, la situazione economica della Cassa resta positiva. I primi sei mesi del 2015 hanno visto una raccolta diretta di 1618 milioni di euro (-5,24% da gennaio 2015). Quella indiretta è di 562 milioni (+7,21% da gennaio 2015). Gli impieghi sono arrivati a quota 1307 milioni (-5,24% da inizio anno). L’utile è stato di 7,3 milioni di euro, ottenuto dopo accantonamenti per circa 22 milioni. Il patrimonio si assesta sui 249 milioni di euro con un CET 1 pari a 21,12. La mutualità interna verso i soci nel primo semestre dell’anno è stata pari a 4,067 milioni di euro mentre quella esterna e internazionale è stata di 1,06 milioni di euro. 5


L A B A N C A FA O L C T UUO SS E R V I Z I O

GIOVANNI BATTISTA MONTINI, POSTINO DI DIO di Claudio Fiorini

Particolare della statua in bronzo di Paolo VI dell’artista E. Manfrini - Chiesa Parrocchiale di S. Antonino a Concesio.

Il 4 ottobre 1965 Paolo VI si presentò all’ONU e lì si definì un “esperto in umanità”. Perché più di ogni altro uomo che è passato sulla strada polverosa del globo, questo Pontefice ha saputo ascoltare il gemito che saliva da ogni dove. Ha colto dell’uomo, il lamento, il grido, il silenzio.

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l 26 settembre 1897 sarebbe rimasta una data dimenticata dalla storia se non fosse nato un Santo, un Profeta, un “esperto in umanità”, come amava definirsi. Era Giovan Battista Montini, “Battistino”, che sul soglio pontificio diverrà papa col nome di Paolo VI. Nacque a Concesio, in Valle Trompia, e fu battezzato nella Pieve di S. Antonino il 30 settembre dello stesso anno. In questi giorni ricordiamo il 50° anniversario del suo discorso all’ONU, che Papa Francesco commemorerà con la sua visita. Presentandosi all’Assemblea Generale dell’ONU il 4 ottobre 1965, Paolo VI si definì «esperto in umanità». Un’affermazione sconvolgente che pone alcuni interrogativi. Quali possono essere le motivazioni che spingono un uomo a definirsi tale? Possono le esperienze umane, le scienze e la coscienza, forgiare un “esperto in umanità”? A questi quesiti la storia stessa ha emesso il suo verdetto. Dopo cinquant’anni da quella storica visita, scopriamo quanto quelle parole siano state vere. Possiamo constatare dagli

scritti e dai gesti, come egli conoscesse l’uomo, ogni uomo, perché fino in fondo e senza paura egli ha amato l’umanità quale riflesso del volto di Cristo. Più di ogni altro uomo che è passato sulla strada polverosa del globo, questo Pontefice ha saputo ascoltare il gemito che saliva da ogni dove. Ha colto dell’uomo, il lamento, il grido, il silenzio. Alcuni momenti, poi, nei quindici anni di pontificato, sono stati particolarmente intensi, esprimendo anche visivamente questa vicinanza all’uomo comune.


La consegna d’un “messaggio” all’umanità: ecco il grande momento e appuntamento con l’uomo: «…siamo portatori d’un messaggio per tutta l’umanità. … Noi siamo come il messaggero che, dopo lungo cammino, arriva a recapitare la lettera che gli è stata affidata… è da molto tempo che noi siamo in cammino..». Come Paolo ad Atene, ecco Paolo VI all’ONU, nuovo areopago del mondo, crocicchio di parole, incrocio di desideri, trampolino di sogni. Ed è ancora questa esile figura bianca a toccare il cuore del mondo presente. Lo tocca con la mano del medico, quel medico che conosce la terapia giusta per guarire ogni dolore, ogni malattia. Sì, egli annuncia: la sofferenza è stata sconfitta e nella sua disfatta l’uomo ha pregustato la bellezza della vita. «È da molto tempo che siamo in cammino, e noi portiamo con noi una lunga storia; noi celebriamo qui l’epilogo d’un faticoso pellegrinaggio in cerca d’un colloquio con il mondo intero…». Il “postino di Dio” ha finalmente trovato la casa dove consegnare la lettera scritta dal Padre all’umanità: ora tutti la possono leggere; a nessuno è taciuta. La teofania di Gesù sul monte Tabor

Da sinistra: Giovan Battista Montini con il padre Giorgio.

ai tre discepoli viene rivelata al mondo intero: ciò che non hanno potuto i discepoli di ieri, è possibile al messaggero di oggi, attraverso un incontro che apre le porte al dialogo e alla conoscenza, vere artefici d’un mondo più solidale.

Camera dove è nato Giovan Battista Montini a Concesio.

Per niente intimidito da questo “momento semplice e grande”, Paolo VI ha saputo parlare agli uomini di pace indicando loro la strada da seguire, perché al di la di ogni conflitto potessero riappropriarsi della loro libertà, quella libertà donatagli con la creazione. E, per concludere, voglio soffermarmi sul suo ultimo gesto di grande umiltà, gesto che compendia tutta la sua vita riassunto in due brevi righe scritte nel suo testamento, ma che sono diventate il monumento alla sua grandezza umana e cristiana: «Circa i funerali. Siano pii e semplici. La tomba: amerei che fosse nella vera terra, con umile segno, che indichi il luogo e inviti a cristiana pietà. Niente monumento per me». Vedendo quella bara di legno chiaro con sopra un Vangelo aperto, tutto il mondo ha scoperto d’aver perso qualcuno che l’amava. La povertà di quella bara accoglieva la grandezza d’un profeta, d’un Santo, d’un Uomo che, al servizio degli uomini, ha voluto morire come un povero, mentre tutti ancora udivano le sue parole: «O uomini, comprendetemi; tutti vi amo nell’effusione dello Spirito Santo, ch’io, dovevo a voi partecipare. Così vi guardo, così vi saluto, così vi benedico. Tutti». ● 7


I NOSTRI PROGETTI NEL MONDO

ITALIA E CINA: UN LEGAME CHE PARTE DALL’ ARTE di Daniela Iazzi

daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it

Per una settimana nove artisti italiani sono stati ospiti di Ningbo con un obiettivo: raccontare la grande città cinese con l’arte italiana. Quattro di questi artisti sono stati indicati da Cassa Padana: i bresciani Pierangelo Arbosti e Laura Zani, la cremonese Michela Vicini e la veronese Lisa Borgiani.

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a cultura rappresenta da sempre un linguaggio universale fra i popoli; ogni paese possiede una propria storia, un patrimonio culturale che racchiude in sé memoria, valori e identità. Gli scambi culturali sono veicoli di conoscenza fra paesi lontani, di formazione e cooperazione reciproca. In quest’ottica, l`amministrazione di Ningbo, grande città della Cina che si trova nella provincia dello Zhejiang, ha ospitato lo scorso settembre nove artisti italiani per un’iniziativa unica nel suo generte: “On One Belt and One Road - Italian Artists Painting Ningbo”. Ovvero Ningbo vista con gli occhi degli artisti italiani. Ningbo è un importante centro eco-

Opera di Lisa Borgiani.

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Opera di Pierangelo Arbosti.

nomico e culturale. È una delle città più antiche della Cina, con una storia che risale al 4.800 a.C.. Famoso porto per il commercio con l’estero, era un punto di partenza sulla via della seta e della porcellana. Con la collaborazione di Assoartisti Italia, Cassa Padana e Dedalo Design, gli artisti hanno cercato di raccontare la storia, la cultura, lo sviluppo economico e sociale di Ningbo attraverso i loro occhi e la loro sensibilità. E, durante

Opera di Michela Vicini

la settimana di permanenza a Ningbo, hanno realizzato una o più opere d’arte che sono state riunite in una mostra, inaugurata lo scorso 16 settembre, che resterà sempre aperta a Casa Italia, nel cuore della città antica, in uno spazio dedicato alle eccellenze italiane. È sempre in questo luogo che troverà sede anche la collezione del maestro Zhu Renmin, artista, ecologista e architetto ambientale, unico artista cinese al quale l’Expo di Shangai ha dedicato una


mostra personale. Alcune delle sue opere sono già esposte a Verona, a Palazzo Bernini, in uno spazio messo a disposizione da Cassa Padana. L’intera manifestazione di Ningbo è sostenuta dal governo di Pechino, con l’obiettivo di avvicinare maggiormente la Cina ai paesi che anticamente si affacciavano sulla Via della Seta. Gli artisti che hanno partecipato a questa prima edizione di “On One Belt and One Road - Italian Artists Painting Ningbo”, sono stati segnalati da Assoartisti e da Cassa Padana, che ne ha indicati quattro. Eccoli. Pierangelo Arbosti. Pittore bresciano, propone un figurativo sui generis, tra il visionario e il realistico, che rilegge la realtà alla luce del mistero, del caos, della disumanizzazione sempre incombente, tra squarci di dolcezza e di speranza. Nella sua lunga esperienza artistica ha esposto in varie città italiane ed estere. “È una grande occasione quella che Cassa Padana e Fondazione Dominato Leonense mi hanno concesso invitandomi a partecipare, perché potrò avere la possibilità di allacciare nuovi rapporti umani e magari individuare nuovi sbocchi professionali. Non so nemmeno cosa aspettarmi, perché la sorpresa non mi ha ancora dato il tempo di riflettere.” Michela Vicini. Pittrice cremonese, si dedica alla ricerca creativa e interpretativa della realtà, partendo dalla figura che poi viene trasfigurata attraverso l’interpretazione personale. Un iperrealismo, quello dell’artista cremonese, che ferma e sottolinea ogni dettaglio, imprigionandolo in un fermo immagine. “I miei dipinti sono sostenuti dalla visione realistica e dal taglio fotografico. Entrambe queste caratteristiche mi aiutano ad esprimere la visione della realtà con una chiara derivazione iperrealista. Cina per me significa un mondo nuovo tutto da scoprire. Questa che Cassa Padana mi offre è senza dubbio un’interessante opportunità, da cogliere al volo, perché è solo vivendo e immergendosi nella realtà cinese che si riesce ad entrare nel cuore della millenaria cultura orientale. Dipingere quel che i miei occhi avranno la fortuna di vedere sarà come addentrarmi ancor di più nella tradizione cinese! Spero di riuscire a far vivere le mie emozioni nelle opere che realizzerò!”

Laura Zani. Pittrice e illustratrice bresciana, considera la sua arte “consolatoria”. È l’invenzione di un mondo, e dei suoi abitanti, ideale, pulito, dove non esistono le regole che governano il “nostro” mondo. “Il tipo di pittura è figurativa e rappresenta ciò che io ritengo bello e meritevole di essere salvaguardato, almeno nella fantasia. Questo viaggio inaspettato in Cina per me rappresenta un salto in un mondo assolutamente sconosciuto. Non conosco l’estremo oriente e ne ho sentito parlare poco. I cinesi stessi sono molto riservati e tendono a nascondere molte cose, più che a rivelarle. Quindi, più di tutto, mi incuriosisce la scoperta e la ricerca in senso lato. Quando parto per un viaggio non ho mai aspettative, ma soltanto una vaga ideazione di ciò che potrebbe attendermi. Quel che è certo è che non si torna mai uguali a prima.” Lisa Borgiani. Fotografa di Verona che, dopo un passato dedicato alla fotografia paesaggistica e reportage, si dedica ora a progetti relativi alle ricerche sulla luce applicata a varie forme. Le sue opere sono esposte in Italia e all’estero. La sua città natale, Verona, è gemellata con Ningbo. “Sono un’artista eclettica, mi piace scoprire e sperimentare diverse forme d’espressione, fotografia, pittura, video e installazioni. Amo il surrealismo e la mia idea è quella di trasformare la realtà per proiettarla nel mio mondo, quello che mi consente di dare nuova forma e significato alle cose.”●

FORUM INTERNAZIONALE ARTE ECOLOGIA ECONOMIA TRE GIORNI DI RIFLESSIONI FRA MILANO E VERONA

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uova visita italiana per il maestro cinese Zhu Renmin. Dal 12 al 14 ottobre l’artista sarà ospite e anima del “Forum Internazionale Arte Ecologia Economia”, patrocinato da Cassa Padana e con il coinvolgimento di Comune di Milano, Politecnico di Milano, Fondazione Giannino Bassetti, Officina Contemporanea, Dedalo Design Italia, Zhejiang University, China Zhu Renmin Research Institute di Hangzhou. Il primo giorno del Forum, 12 ottobre, sarà dedicato a Verona. Il 13 ottobre, al mattino conferenza al Politecnico e nel pomeriggio forum a Palazzo Reale. Il terzo giorno, visita a Expo. Obiettivo del Forum è quello di contribuire al dibattito sulle questioni etiche, estetiche e sociali legate alle trasformazioni del paesaggio naturale con un riferimento all`importanza della salvaguardia del suolo come elemento base della vita e dell’alimentazione. Il Forum metterà insieme architetti e professionisti di numerosi Paesi del mondo per discutere di questo tema, lanciato anche dalla Fao che ha consacrato il 2015 come anno internazionale dei suoli.

Opera di Laura Zani.

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I NOSTRI PROGETTI A CREMONA

Il rapporto di collaborazione tra Cassa Padana (area del cremonese-casalasco) e il Comune di Cremona dura ormai da diversi anni. Cambiano le amministrazioni, cambiano i referenti, ma rimane intatto l’obiettivo condiviso di cercare sempre il bene del nostro territorio.

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occasione di scambiare due battute con il sindaco Gianluca Galimberti, noto e stimato professore di fisica del liceo scientifico e collaboratore nell’attività di ricerca e docente a contratto alla Cattolica di Brescia e Cremona, prestato alla politica per il forte senso civico che da sempre lo contraddistingue, è arrivata grazie al ritorno, tanto atteso, lo scorso settembre, de “L’Ortolano” dell’Arcimboldo. Ed è proprio questo quadro il simbolo e il filo conduttore dei numerosi eventi che il Comune ha messo in campo per valorizzare le proprie eccellenze, un modo locale, ma dal respiro internazionale, per porre l’attenzione sulla città del Torrazzo. Su ogni brochure, su ogni volantino è presente il logo di Cassa Padana, uno strumento classico per sottolineare il nostro contributo economico. Ma questo è solo l’ultimo, e il meno importante, tassello 10

Da sinistra: Frankie hi-nrg mc, musicista; Angela Romagnoli, professoressa musicologia e beni culturali Università degli Studi di Pavia; Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona; Barbara Manfredini, assessore alla città vivibile e alla rigenerazione urbana di Cremona.

INSIEME PER IL TERRITORIO INCONTRO CON IL SINDACO GIANLUCA GALIMBERTI di Barbara Ponzoni | barbara.ponzoni@cassapadana.it

di questa collaborazione. Una collaborazione fatta di sinergie e di presenza concreta “sul campo”, a partire dall’Ufficio Popolis con la produzione di alcuni video delle principali manifestazioni cittadine, trasmessi, poi, su uno schermo concesso in prestito a SpazioComune, presidio fisso per far capire all’utenza i passi fatti, e che si faranno, in questo anno così importante per il territorio.

Anche la Fondazione Dominato Leonense, con i numerosi contatti e le tante iniziative, ha tessuto una proficua collaborazione con il Comune, all’insegna della diffusione delle eccellenze locali culturali ma anche eno-gastronomiche. Ed ecco che il tema dell’Expo si collega magicamente ad uno dei momenti più intensi e partecipati: la Festa del Torrone. Inevitabile, quindi, il coinvolgimento dell’Ufficio Progetti Ter-


Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona.

ritoriali che, come ogni anno, metterà in campo le sue conoscenze per creare eventi “ad hoc”. Il sindaco, consapevole dell’importanza del fare rete, ha dimostrato di apprezzare particolarmente il modo di operare di Cassa Padana, che definisce “molto vicino a quello della mia amministrazione: aperta al contributo ed all’impegno di tutti, un’unione fra ambito pubblico e privato che, sempre di più, sta

prendendo piede in ogni settore. È finito il tempo di pensare solo ed esclusivamente al proprio orticello” aggiunge il primo cittadino, “a compartimenti stagni; il mondo è cambiato, per certi aspetti sicuramente in peggio, ma questo ci dà la possibilità di ritrovarci uniti per obiettivi comuni e condivisi”. Il ritorno dell’Ortolano è stato festeggiato degnamente con concerti, incontri e la nascita di progetti

innovativi, come Artune del cremonese Frankie hinrg mc, la prima audioguida emozionale al mondo, uno storytelling musicale per l’arte che coinvolge capolavori, musica e web, creando una nuova forma di narrazione delle opere attraverso un percorso fruibile mediante Spotify, la popolare piattaforma di streaming musicale. “Ma il gran finale sarà a novembre”, annuncia con orgoglio Galimberti, “con

la spettacolare esposizione “Le origini della natura morta cremonese e lombarda”, un excursus da Vincenzo Campi ad altri maestri dell’epoca e successivi. Questo genere di pittura, dapprima relegata a dettagli di sfondo, prevalentemente entro soggetti sacri, proprio grazie al Campi, guadagna piena autonomia. Doveroso, quindi, l’omaggio a questo straordinario pittore cremonese con la mostra allestita al Museo Civico, da dicembre 2015 a febbraio 2016: un’ideale prosecuzione, di stampo squisitamente locale, del tema dell’Expo, di cui una natura morta - l’Ortolano forse la più conosciuta al mondo, è stata presa come spunto per la mascotte Foody”.● 11


I NOSTRI PROGETTI A BRESCIA

EXPO_LENO IL GIARDINO DEI SEMPLICI, VIAGGIO NELLA STORIA TRA PASSATO E FUTURO

di Marco Sacchi | marco.sacchi@cassapadana.it

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Il progetto, candidato per il concorso “Le scuole della Lombardia per Expo 2015”, ha portato a casa un prezioso riconoscimento: il quarto posto nella graduatoria regionale, primo tra quelli della provincia di Brescia. Un successo ottenuto grazie all’impegno dei ragazzi e alla collaborazione tra diversi soggetti pubblici e privati come il Comune e la ProLoco di Leno, Cassa Padana, Fondazione Dominato Leonense, Algebra srl e numerose associazioni del territorio. 12

ppuntamento sabato 3 ottobre alle ore 11.00 presso il Vivaio Scuole di Expo Milano con il progetto “Dal giardino dei semplici all’orto di oggi verso il planetary garden”, sviluppato durante lo scorso anno scolastico dagli studenti e dai docenti del corso “Costruzioni Ambiente e Territorio” (ex geometri) dell’Istituto di Istruzione Superiore “V. Capirola” e dagli studenti e docenti dell’Istituto comprensivo di Leno. Il progetto, candidato per il concorso “Le scuole della Lombardia per Expo 2015”, ha ottenuto un prezioso riconoscimento: il quarto posto nella graduatoria regionale, primo tra quelli della provincia di Brescia. Si tratta, infatti, di un progetto ambizioso che ha come oggetto privilegiato la coltivazione casalinga, vista sia come mezzo per superare le difficoltà economiche dell’attua-


le momento storico, sia come attività per uno sviluppo sostenibile che riduca a zero il movimento di alcuni prodotti agricoli e avvicini i giovani alla conoscenza e valorizzazione delle potenzialità del territorio. Il lavoro, più attuale che mai, è anche frutto dell’impegno quinquennale che il Progetto Archivio del Comune di Leno ha svolto con le scuole ed è articolato in tre momenti fondamentali che abbracciano il passato, il presente e il futuro: il giardino dei semplici medievale, l’orto di oggi, il planetary garden. “Il collante che ha permesso la realizzazione di questo progetto e la costituzione di una rete di collaborazione tra i diversi soggetti locali pubblici e privati (come l’Amministrazione Comunale, l’Associazione ProLoco di Leno, la Cassa Padana, la Fondazione Dominato Leonense, la società Algebra srl, nonché diverse altre associazioni del territorio) è stata la fiducia che l’intera comunità di Leno accorda alle scuole lenesi, scuole di qualità”, spiega la dirigente scolastica dell’Istituto Superiore lenese, Ermelina Ravelli. “Ne è prova l’unione di tutte le realtà locali a sostegno del progetto, segno tangibile di come ogni partecipante creda davvero che le cose, in materia ambientale, possano cambiare e prendere un passo più sostenibile”. ●

A LODRINO, PIC NIC AL COPERTO

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odrino (Brescia) – Il gruppo Aido di Lodrino si era fatto carico della manutenzione del parco giochi di via Kennedy, con il taglio periodico della siepe e del manto erboso. In quest’area erano stati sistemati due tavoli da picnic che, nel tempo, le intemperie avevano rovinato. È nata così l’idea di una copertura, ma il gruppo non era economicamente in grado di farla. Grazie all’interessamento concreto e generoso di Cassa Padana e del consigliere lodrinese Romano Bettinsoli questa proposta è stata accolta e finanziata, permettendoci l’acquisto di tutto il materiale d’uso. Eccoli qui i tavoli protetti da una struttura in legno e sistemati su mattonelle in modo che, anche in caso di pioggia, rimangano comunque fruibili dalle famiglie. E anche dai camperisti della vicina area a loro riservata.

PER SAPERNE DI PIÙ http://lenoschools4expo.altervista.org

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I NOSTRI PROGETTI A BRESCIA

Cinque anni di attività, 108 lezioni in aula, 27 uscite in cinque differenti provincie, 63 docenti coinvolti ed oltre 300 persone frequentanti. Sono questi alcuni numeri della Libera Università dei Santi Benedetto e Scolastica, più conosciuta come Lubes, che quest’anno sta per iniziare il sesto anno di incontri. Le iscrizioni sono aperte.

ANCORA UNA VOLTA LUBES, LIBERA UNIVERSITÀ DI LENO di Marco Sacchi | marco.sacchi@cassapadana.it

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romossa dalla Fondazione Dominato Leonense, in collaborazione con l’Istituto superiore “Vincenzo Capirola” e il Comune di Leno, ogni mercoledì, da ottobre fino a maggio in orario pomeridiano, la Lubes propone incontri su salute e benessere, storia, astronomia, arte, attualità e tanti altri temi. Inoltre, alcune uscite offrono la possibilità di approfondire la conoscenza delle bellezze e delle eccellenze del nostro territorio. Al Rettore della Lubes, Angelo Baronio, docente dell’università Cattolica del Sacro Cuore, nonché coordinatore scientifico della Fondazione Dominato Leonense, rivolgiamo alcune domande. Cinque anni di incontri con la Lubes e il sesto anno in arrivo. Un suo personale bilancio? È una scommessa vinta. Avevamo la percezione che fosse maturo il tempo per creare un luogo dove fosse possibile porsi domande impegnative e trovare risposte esaurienti: sulla storia del nostro territorio, sull’attualità, sulle regole del buon vivere, sulla comprensione di fenomeni complessi, sulle testimonianze d’arte, a partire da quelle che osserviamo ogni giorno senza di fatto conoscerle, sulla comprensione di spettacoli teatrali e musicali, cui di solito assistiamo passivamente. Fondata la Lubes abbiamo così messo

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inaugurazione dell’anno accademico 2015/2016, aperto a tutti, si tiene mercoledì 7 ottobre alle ore 15.00 presso il Forum Cassa Padana in Piazza Dominato Leonense a Leno. A inaugurare il sesto anno della Lubes sarà Roberto Chiarini, docente dell’università degli Studi di Milano con la lectio magistralis “Quale futuro per l’Europa?”. La quota annuale d’iscrizione è di 30 euro. L’iscrizione potrà essere effettuata presso gli uffici della Fondazione Dominato Leonense in Villa Badia dalle ore 8 alle ore 17. PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI: Fondazione Dominato Leonense - via Marconi 28, Leno (BS) tel.: 030 9038463 / 331 6415475 mail: info@fondazionedominatoleonense.it web: www.fondazionedominatoleonense.it

in pratica il motto che la ispira, Conversatio ad pulcrum pro bono e potuto sperimentare che compiere un passo dopo l’altro sulla strada della bellezza della conoscenza, ci porta a migliorare noi stessi e con noi la comunità in cui viviamo. Come si sviluppano gli incontri della Lubes? Da autunno a primavera, ogni mercoledì in Villa Badia, un esperto, di solito un docente universitario, ci intrattiene e conversa sui temi più diversi, scelti dal comitato coordinatore tra i tanti suggeriti dagli stessi allievi della Lubes. Il rigore è quello garantito da una lezione universitaria, ma l’impegno dei docenti è di rendere immediatamente comprensibili anche i concetti più difficili.

In qualità di Rettore perché consiglierebbe la partecipazione? È diffuso un senso di saturazione della comunicazione televisiva. Si scopre la voglia di sperimentare nuove forme per trovare risposte alle domande che sorgono ogni giorno. L’incontro con un esperto offre un’occasione utile, sia per acquisire nuove conoscenze, sia per trovare immediata risposta a dubbi e quesiti. La periodicità settimanale degli incontri, poi, da un lato non rende impegnativa la partecipazione, dall’altro crea un clima di condivisione, che si potenzia con le lezioni in trasferta, alla verifica sul campo degli argomenti trattati o alla scoperta di luoghi suggestivi. Ne scaturisce un clima di amicizia, che, tra i tanti risultati positivi che la Lubes può vantare nel suo primo lustro di vita, appare essere tra i più preziosi.●

IL CALENDIARIO DEGLI INCONTRI DEL PRIMO TRIMESTRE Il mercoledì, dalle 15 alle 16.30 In Villa Badia di Leno, Brescia. INCONTRO INAUGURAZIONE E PRESENTAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO 2015/2016 L’incontro è aperto a tutti Quale futuro per l’Europa? Roberto Chiarini, Università degli Studi di Milano BOHEME di GIACOMO PUCCINI Paolo Bolpagni, Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia LETTERE DAL FRONTE Tonino Zana, giornalista COSA SIGNIFICA DORMIRE? Gigliola Grassi, medico Visita guidata a: “BRESCIA CURIOSA, SCANDALI E MISTERI DELLA CITTA’ DI BRESCIA” Accompagnati dalle guide di Scopri Brescia RESILIENZA: COME “VINCERE” NEI MOMENTI DI DIFFICOLTA’ Protezione Civile di Martignana di Po (Cremona) AVAMPOSTO 42: IL LABORATORIO DI SAMANTHA CRISTOFORETTI Claudio Elidoro, astronomo LA SPEDIZIONE DEI MILLE VENT’ANNI DOPO GIOVANNI VERGA E GIUSEPPE CESARE ABBA TRA STORIA E LETTERATURA Antonio Del Vecchio, docente di letteratura “...LA PIÙ BELLA TRA TUTTE...”: CORREGGIO E IL RINASCIMENTO A PARMA Maria Elisabetta Rastelli, storica dell’arte

LUOGO Forum Cassa Padana Leno

DATA 07/10/15

Villa Badia

14/10/15

Villa Badia

21/10/15

Villa Badia

28/10/15 04/11/15

Villa Badia

11/11/15

Villa Badia

18/11/15

Villa Badia

25/11/15

Villa Badia

02/12/15

Visita guidata a “PARMA CLASSICA. TRA ARTE E CULTURA”

Parma

09/12/15

NATALE IN MUSICA Stefano Giacomelli, Direttore del Corpo Musicale Lenese “V. Capirola”

Villa Badia

16/12/15

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I NOSTRI PROGETTI A BRESCIA

Pronti a riprendere il palcoscenico? Non serve essere attori o attrici. La proposta formativa del Teatro di Desiderio è dedicata a chi desidera avvicinarsi al teatro per la prima volta, a chi ha già esperienza e vuole approfondire le proprie conoscenze, ai bambini e agli adolescenti incuriositi dal palcoscenico. Perché il teatro è per tutti.

RITORNA IL TEATRO DI DESIDERIO NUOVI CORSI DA OTTOBRE di Daniela Iazzi | daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it

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ipartono ad ottobre i corsi teatrali del Teatro di Desiderio di Leno. Un’attività didattica, rivolta sia agli adulti che ai bambini, iniziata tre anni fa grazie ad un sodalizio fra Fondazione Dominato Leonense e Teatro CaraMella.

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“Fare teatro”, oltre ad essere un’attività ludica, ha anche una valenza educativa molto forte, soprattutto se praticata da bambini. Il teatro aiuta nello sviluppo linguistico e relazionale; aumenta la sicurezza in se stessi e le capacità relazionali. Praticato a qualsiasi età, il teatro è socialità, è voglia di condividere e di mettersi in gioco senza timori. La proposta formativa del Teatro di Desiderio si rivolge a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al teatro per la prima volta, per scoprire ad esempio il proprio potenziale espressivo; a coloro che già hanno esperienze in ambito teatrale e vogliono proseguire ed approfondire le proprie conoscenze; è rivolta ai bambini e agli adolescenti incuriositi da un palcoscenico.


I corsi si svolgono nella sede del Teatro di Desiderio, in Villa Badia di Leno. Mercoledì 14 ottobre, alle 17.30, sarà presentato Attori in Erba, corso annuale con cadenza settimanale dedicato ai bambini e agli adolescenti, suddivisi per età. Il corso vuole avvicinare i ragazzi al piacere del gioco teatrale, in un’atmosfera di gruppo non competitiva e di reciproco stimolo. Il corso termina a maggio 2016 con la presentazione di una produzione teatrale realizzata durante l’anno. Giovedì 22 ottobre, alle 20.30, sarà presentato Teatriamo, corso annuale rivolto ai giovani e agli adulti. Gli incontri hanno cadenza settimanale e termineranno a maggio 2016 con la presentazione di uno spettacolo. I partecipanti saranno suddivisi in due gruppi, primo e secondo livello, a seconda delle esperienze teatrali già acquisite negli anni passati. Un corso per divertisti attraverso l’arte e il teatro, per essere stimolati verso un ascolto più profondo di se stessi e degli altri, per mettersi alla prova, per creare un gruppo e instaurare relazioni. Nei prossimi mesi prenderà il via anche il Corso di Dizione e Lettura espressiva, condotto dall’attrice e

docente Monica Gilardetti. Quattro incontri durante i quali si impareranno curiosità, aneddoti sul dolce idioma della terra italica e tanto esercizio di corretta pronuncia; si partirà infatti dalla pratica per arrivare alla teoria con un unico obiettivo: correggere la nostra cadenza! Il corso prevede, per chi fosse interessato, un successivo step di altri quattro incontri per approfondire gli argomenti trattati nella prima parte.

Sabato 10 ottobre, alle 19.30, in Villa Badia si terrà la serata “Assaggi di teatro”, durante la quale sarà possibile conoscere nel dettaglio la proposta teatrale del Teatro di Desiderio, parlando con i docenti e assistendo agli spettacoli prodotti lo scorso anno. ● INFO E ADESIONI 331 6415475, ilteatrodidesiderio@libero.it

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I NOSTRI PROGETTI A PA R M A

VICOBASKET, UN’ASSOCIAZIONE E TANTE SQUADRE DA PRIMA FILA di Gennica Giberti | gennica.giberti@cassapadana.it

Oltre trecento tesserati, un gruppo dirigenziale, un qualificato staff di istruttori e allenatori, tre squadre di minibasket: Pulcini, Gazzelle, Aquilotti; sette nella fascia “giovanili”: under 13 maschile e femminile, under 14 élite maschile, under 15 maschile, under 16 maschile CSI, under 17 maschile provinciale, under 19 maschile; fascia “senior” serie C femminile e prima divisione maschile. Numeri che hanno portato la Vicobasket a essere la terza società in Emilia Romagna come numero di squadre sia maschili che femminili.

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ue parole: basta crederci. Bastano queste per definire la crescita e la forza dirompente dell’associazione sportiva Vicobasket di Vicofertile. L’associazione nasce nel 2006 da un centro di minibasket e ora è la terza società in Emilia Romagna come numero di squadre sia maschili che femminili. Al timone di questa grande squadra, che ha come stemma un simpatico galletto, il coach fondatore e presidente Luca Melli che si è prestato a una breve, ma coinvolgente intervista. Da professore di educazione fisica la sua passione è diventata la sua vita: sport, basket, ragazzi. Le difficoltà incontrate non hanno mai smorzato il suo entusiasmo. Può essere soddisfatto di avere un team organizzato, preparato e con un certo livello tecnico: una grande casa dove far crescere dei giovani campioni. L’associazione conta più di trecento tesserati, un gruppo dirigenziale, un qualificato staff di istruttori e allenatori e diverse categorie: tre squadre di minibasket per i più piccoli: Pulcini, Gazzelle, Aquilotti; sette nella fascia “giovanili”: under 13 maschile e femminile, under 14 élite maschile, under 15 maschile, under 16 maschile CSI, under 17 maschile provinciale, under 19 maschile; fascia “senior” serie C femminile e prima 18


divisione maschile. Numerose le partite di tornei e campionati portate a casa con ottimi risultati. Diversi i corsi di minibasket e i progetti attivi per l’introduzione dello sport nelle scuole primarie di Parma e provincia (fra cui Vicofertile, Sorbolo, Collecchio, Felino, Fognano). Oltre ai corsi tradizionali, l’offerta si è arricchita con le attività estive: campi estivi e in particolar modo i “Basket Camp” in Val di Sole, nel comune di Malè. Soggiorni di una settimana, in strutture organizzate, per gruppi di ragazzi dai 6 ai 18 anni. Divertimento, natura e movimento. Non solo basket, ma anche altre attività: dal calcetto al beachvolley, dalla mountain bike al rafting. Da quasi dieci anni l’obiettivo principale è sempre lo stesso: trasmettere il valore dello sport. Anche per questa ragione, nel corso dei soggiorni estivi, vengono organizzate sessioni di “team building” per imparare a gestire le emozioni, valorizzare le attitudini individuali, stimolare la competitività per migliorare il gioco di squadra. Luca racconta le collaborazioni con altre associazioni sportive che si sono create negli anni. Una di queste è la Sorbolo Basket School. Assieme si organizzano stage con istruttori a livello nazionale, allenamenti unificati, campionati a rotazione presso le rispettive strutture.

Oggi la necessità principale è strutturare e gestire l’associazione come una vera azienda, che per dimensioni e organico non ha niente di dissimile. Quindi, cercare partner che condividano la mission e fondi per nuovi impianti e attrezzature. Inoltre, essere “social” è diventato un imperativo. Cassa Padana ha sempre creduto in Vicobasket e continuerà a farlo. Forza ragazzi! ● PER SAPERNE DI PIÙ www.vicobasket.it

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NON PROFIT

IN CORSA A BRESCIA CONTRO IL TUMORE AL SENO di Alice Cherubini | alice.cherubini@cassapadana.it

Dopo Roma, Bari e Bologna, l’associazione Susan Komen Italia onlus ha accettato la candidatura di Brescia come sede lombarda della Race for the Cure 2015. Dal 16 al 18 ottobre si svolgerà quindi a Brescia, unica sede della Lombardia, la prima edizione di questo evento simbolo nella lotta contro il tumore al seno che a Roma, nel 2014, ha registrato un successo senza precedenti con oltre 59mila iscritti.

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A

rriva a Brescia una manifestazione ricca di iniziative dedicate alla salute, allo sport e al benessere. È Race for the Cure 2015, una corsa, ma, anche e soprattutto, un appello all’impegno di tutti nella prevenzione e contro il tumone al seno. Cuore delle tre giornate di iniziative, la domenica mattina, la tradizionale ed emozionante corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km, organizzata proprio per raccogliere fondi a sostegno della lotta al tumore al seno e per aiutare le donne che ogni giorno combattono contro questa malattia. La partenza della corsa è prevista da Piazza Vittoria, dove sarà allestito il villaggio della salute, un centro di informazione sui temi della prevenzione oncologica, ma anche di prestazioni mediche gratuite (mammografie, ecografie, consulenze senologiche) e di promozione di uno stile di vita sano, dalla cucina al fitness. La Fondazione Poliambulanza è stata scelta quale sede per l’avvio del progetto, che coinvolge anche l’Ospedale Civile di Brescia, l’Istituto Clinico Sant’Anna, l’ASL, l’associazione Esa

e la Fondazione Berlucchi, particolarmente attive sul fronte della ricerca e della prevenzione in ambito oncologico. Ma il vero motore organizzativo della manifestazione e delle iniziative collegate è il Comitato organizzatore locale, presieduto dall’avvocata Nini Ferrari, presidente di ESA e anima del movimento ‘Le donne in rosa’, vere protagoniste dell’evento. “La Race”, spiega Nini Ferrari, “si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano, di raccogliere fondi a sostegno dei vari progetti e di esprimere solidarietà alle donne in rosa: a tutte quelle donne che si sono confrontate con il tumore al seno e che sono qui con noi per dirci che da questa malattia si può guarire”. Alla Race la prevenzione è un’azione concreta. Numerosi sono i medici specializzati che saranno a disposizione gratuitamente per ecografie, mammografie e esami strumentali volti alla prevenzione e numerose le iniziative per la diagnosi precoce e la promozione di uno stile di vita sano. Previsti anche uno showcooking di sana alimentazione con

medici, nutrizionisti esperti e chef rinomati, laboratori di alimentazione, corsi di cucina e creatività per la tavola per adulti e bambini e numerose iniziative sportive in spazi dedicati. Tutte ragioni più che sufficienti per darsi tutte appuntamento a Brescia.●

PER SAPERNE DI PIÙ www.komen.it/raceforthecure www.komen.it/la-race-di-brescia-home

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> EVENTI Maratonina di Cremona 18 ottobre Cremona INFO: tel. 0372 4071

Rally sotto la luna 3 e 4 ottobre Breno (Brescia)

AGENDA

a cura di Valentina Bragazzi

> MUSICA Festival Verdi dall’1 al 31 ottobre Parma e Busseto INFO: teatroregioparma.it

INFO: info@nostalgiaclub.com

Festival Internazionale a Ferrara dal 2 al 4 ottobre Ferrara INFO: www.internazionale.it/festival

Segni d’infanzia e oltre dal 28 ottobre al 1 novembre Mantova INFO: www.segnidinfanzia.org

TUTTI A CREMONA CON LA TORRONEPHOTOMARATHON Un evento tutto nuovo prende vita a Cremona in occasione della Festa del Torrone: la Torronephotomarathon, un concorso fotografico itinerante aperto a tutti alla scoperta di Cremona, nato grazie alla collaborazione di SGP con Cassa Padana Bcc. I partecipanti dovranno sviluppare 4 temi attraverso la fotografia. All’arrivo, ogni partecipante dovrà consegnare le 2 o 4 foto scelte per il concorso, vincerà chi riuscirà a realizzare le foto più belle, che rappresentino al meglio l’intera sequenza dei temi proposti. Le premiazioni avverranno, sul palco centrale in piazza Duomo, domenica 22 novembre. L’iscrizione alla maratona è gratuita e può essere effettuata fino al 12 ottobre compilando il modulo scaricabile dal sito. 25 ottobre, ore 9.30-12 e 14-16.

INFO: www.torronephotomarathon.it 22

PRIMA GIORNATA EUROPEA SULLA MICROFINANZA E L’INCLUSIONE FINANZIARIA Organizzata da Mag Verona in collaborazione con RITMI (Rete Italiana per la Microfinanza) 20 ottobre 2015, ore 14.00 Filiale Cassa Padana Bcc, Piazza Arditi, 4 - Verona INFO

info@magverona.it / www.magverona.it

GRAZIE A MARGHERITA FERRARI PER IL SUO IMPEGNO SU SAN SALVARO L’articolo “San Salvaro, miracolo romanico nella bassa veronese”, pubblicato sul numero di luglio di Popolis, è stato scritto dalla professoressa Margherita Ferrari e non da Michele Menini. Ci scusiamo con la professoressa Ferrari per l’errore. Cogliamo l’occasione per ricordare che, grazie a un comitato, la chiesa di San Salvaro, la scorsa primavera, ha partecipato alla rassegna “I luoghi del cuore” promossa da FAI, ottenendo 10620 voti che le hanno permesso di ottenere il primo posto nella classifica della provincia di Verona, il terzo posto nel Veneto e il 30° a livello nazionale.

valentina.bragazzi@popolis.it

> MOSTRE Giacomo Balla. Astrattista futurista fino all’8 dicembre Fondazione Magnani Rocca Mamiano di Traversetolo (Parma) INFO: tel. 0521 848327

Da Raffaello a Schiele. Capolavori dal Museo di Belle Arti di Budapest fino al 7 febbraio 2016 Palazzo Reale - Milano INFO: tel. 02 54911

Il gran Ceruti verso il ciclo Padernello del Pitocchetto fino al 31 dicembre Castello di Padernello Borgo San Giacomo (Brescia) INFO E PRENOTAZIONI:

www.castellodipadernello.it tel.030 9408766

Conferenze a margine della mostra 17 ottobre, ore 17.30 Giacomo Ceruti: note d’archivio in ricordo di Piero Lechi (a cura di Adriana Conconi Fedrigolli) 24 ottobre, ore 17.30 Non più polvere e stracci. La trasformazione di Ceruti dopo il soggiorno veneto (a cura di Francesco Frangi)

LINUX DAY A LENO Sabato 24 ottobre torna la principale manifestazione italiana dedicata al software libero, alla cultura aperta e alla condivisione che trova la sua massima espressione in GNU/Linux. Eventi in tutta Italia, centinaia di volontari e migliaia di visitatori per celebrare insieme la libertà digitale. Tutto questo è Linux Day. Per la zona della Bassa Bresciana l’evento sarà organizzato dal “Lugotto” (LUG Gottolengo e paesi vicini): appuntamento all’istituto “V. Capirola” a Leno. INFO: http://lugotto.linux.it.


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