Popolis - Giugno 2015

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Mensile di attualità, economia, informazione e cultura cooperativa

Anno 14

6 giugno 2015

IN QUESTO NUMERO

Riforma del Credito Cooperativo: L’Assemblea dei soci difende autonomia e mutualità Fiera di San Benedetto, anno 13 Festa medioevale in onore di San Teobaldo: appuntamento d’estate a Badia Polesine


somm ari o Popolis, periodico mensile di Cassa Padana autorizzazione del Tribunale di Brescia, n. 43/2000 dell’8 agosto 2000

3 Differenti in cosa?

4-5 Autonomia, libertà d’impresa, responsabilità e mutualità: la proposta di Cassa Padana per la riforma del credito cooperativo Banche territoriali: differenti in cosa?

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Perù, perla del Pacifico: un’occasione di sviluppo per le imprese italiane Cassa Padana in Cina, l’avventura continua

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In Burundi per i diritti della donna: Cassa Padana partecipa a un progetto di Medicus Mundi

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Fotoracconto da Mosca

Sede, Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia

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Redazione Macri Puricelli, direttore macri.puricelli@popolis.it

Fiera di San Benedetto, XIII edizione

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Lidia Sbarbada, coordinamento lidia.sbarbada@ cassapadana.it

Bandafaber: omaggio alla canzone italiana

Armando Rossi e Debora Zanini, immagini armando.rossi@popolis.it debora.zanini@ popolis.it

Fondazione Dominato Leonense in assemblea Sano e Bio

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Sede: Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia Tel. 030 9040270 rivista@ popolis.it

Un ricordo per Massimo Minuti

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Comitato di redazione Franco Aliprandi, Stefano Boffini, Andrea Lusenti, Luigi Pettinati, Macri Puricelli, Armando Rossi, Lidia Sbarbada Hanno collaborato a questo numero: Sandra Bassi, Valentina Bragazzi, Jorge Dip, Daniela Iazzi, Valerio Gardoni, Gennica Giberti, Barbara Ponzoni, Enrico Rossi, Marco Sacchi, Lidia Sbarbada, Flavia Vighini Fotografie: Remigio Bertoletti, Ignazio D’anna, Jorge Dip, Valerio Gardoni, Lidia Sbarbada In copertina: Estate Foto di Valerio Gardoni Stampa: Staged, S. Zeno N. (Bs) Sfoglia questo numero e gli arretrati su: http://issuu.com/popolis www.popolis.it https://www.facebook.com/ pages/Popolis/138224646437 http://twitter.com/popolisweb

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Gli alunni della Bassa in viaggio con EXPO Le Farfalle di Legnago si raccontano

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Se il rugby è per tutti: un ambizioso progetto per la Compagnia delle griglie

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Una grande festa medioevale in onore di San Teobaldo: appuntamento d’estate a Badia Polesine

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Picnic Festival: disegni e green style

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Agenda

QRCode contenuti multimediali su Popolis Quando, sfogliando la rivista, trovate un “riquadro” come quello riprodotto qui a lato, avrete scoperto un QRCode (dall’inglese “Quick Response”, risposta rapida) che vi permetterà, grazie al vostro cellulare, di vedere un video, leggere un testo in Internet, sfogliare un sito web. Ma come si fa? Il vostro telefono cellulare o smartphone deve avere un programma gratuito di lettura. I più comuni sono Nokia Reader, QR App e QR Launcher (per Iphone), KaywaReader, Barcode Scanner (per Android). Una volta scaricato il programma, “mostrate” al vostro cellulare, inquadrandolo con la fotocamera, il QRCode. Il gioco è fatto.


ed i t o r i ale

differenti in cosa?

A

l momento in cui scriviamo, Cassa Padana è nel pieno della battaglia contro la riforma del credito cooperativo che impone alle BCC l’appartenenza obbligatoria a uno/più gruppi, svilendone l’essenza, il senso profondo per cui queste realtà sono nate e la funzione che svolgono nei territori. Viene mutilata l’autonomia che – coniugata con la responsabilità – è il vero motore efficace ed efficiente alla base del buon funzionamento del nostro movimento. Le mutualità sono relegate a dichiarazioni di principio e belle parole che dietro nascondono nessuna reale sostanza. La Cassa ha presentato e divulgato una propria diversa proposta di riforma, suscitato dibattito, coinvolto dipendenti e base sociale, a cui riteniamo spetti l’ultima parola sul tema. Tutto ciò che è possibile fare lo stiamo mettendo in campo. Compresa una riflessione profonda riguardo a ciò che il nostro tipo di banche dovrà fare in futuro nelle comunità locali dove sono inserite. Recentemente, a livello europeo, il Comitato Economico e Sociale si è espresso a favore del ruolo svolto dalle banche territoriali per la crescita sostenibile e la coesione sociale, con la richiesta di tenerne conto, attraverso una particolare disciplina normativa. Crediamo che le banche territoriali non debbano avere trattamenti diversi solo in quanto “territoriali”. Pensiamo sia utile provare a ribaltare la questione e declinare ciò che effettivamente le banche territoriali devono fare per essere concretamente differenti e giustificare così un diverso trattamento, in applicazione diretta del principio di sussidiarietà e di uguaglianza sostanziale. Le mutualità non sono qualcosa di appiccicato per marketing ad una formula imprenditoriale che nei fatti non ha più niente di diverso rispetto alle altre banche. Sono sostanza vera. Siamo disposti a seguire ogni strada percorribile, perché la Cassa anche in futuro possa mantenere un senso più completo e realmente differente a ciò che fa, coerente con le scelte strategiche, identitarie, organizzative, di investimento in risorse umane e materiali intraprese nel corso degli ultimi 20 anni. Non saremo certo noi a tradirle né a tradire lo spirito che anima le banche di credito cooperativo.

Vittorio Biemmi presidente Cassa Padana Bcc

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I N P RIMO P I A N O

Autonomia, libertà d’impresa, responsabilità e mutualità La proposta di Cassa Padana per la riforma del credito cooperativo Ogni soluzione organizzativa adottata per la riforma del credito cooperativo non può prescindere dall’idea che si ha del futuro e del ruolo che le banche di credito cooperativo sono chiamate a svolgere nei territori dove operano. Ne sono una conseguenza. Servono per raggiungere l’obiettivo di fondo, non viceversa, pena lo snaturamento dell’identità più profonda delle Bcc e un fallimento sicuro, anche dal solo punto di vista dei numeri e della sostenibilità nel tempo. di Stefano Boffini

| stefano.boffini@cassapadana.it

Assemblea Cassa Padana: la difesa dell’ autonomia e del modello di banca

L’

argomento centrale all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci di Cassa Padana, tenutasi a Leno in Villa Badia domenica 24 maggio, è stata la discussione riguardo la riforma del credito cooperativo. Di fronte ad un elevato rischio di subire, con provvedimenti imposti dall’esterno, uno snaturamento irreversibile, l’assemblea dei soci ha reagito in modo compatto, dando unanimemente mandato al consiglio di amministrazione di perseguire ogni via possibile per tutelare l’autonomia, il modo di essere e operare di Cassa Padana, compresa anche l’uscita dalla Federazione Lombarda delle banche di credito cooperativo. L’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio, presenti direttamente o per delega 1197 soci.

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S

ono questi alcuni dei presupposti da cui muove la proposta di riforma per il credito cooperativo di Cassa Padana. I principi cardine della proposta sono autonomia, libertà d’impresa, responsabilità e mutualità che devono caratterizzare in modo distintivo le banche di credito cooperativo. Nel bilancio integrato di coerenza, distribuito anche a tutti i soci, è declinato in modo ampio cosa s’intende per mutualità oggi.

Il centro polifunzionale di Cassa Padana a Leno.


Banche territoriali: differenti in cosa?

È

stato questo il tema del convegno voluto dal Comitato economico sociale europeo, Cassa Padana e Febea, la federazione delle banche etiche d’Europa, e ospitato all’auditorium di Cassa Padana a Leno il 29 maggio scorso. Obiettivo dell’incontro è stato quello di approfondire i principi, le caratteristiche, il modo di operare, le attività che necessariamente sono chiamate a svolgere le banche territoriali per “meritare” un diverso trattamento, in applicazione diretta del principio di sussidiarietà e di uguaglianza sostanziale. Il convegno è stato registrato e trasmesso in streaming. Nel numero di luglio di Popolis metteremo a disposizione il Qrcode del video.

BANCHE TERRITORIALI: DIFFERENTI IN COSA?

la proposta di riforma DI CASSA PADANA I problemi attuali del credito cooperativo possono essere affrontati con soluzioni organizzative che non vadano a snaturare l’identità delle Bcc. Non servono interventi legislativi. E’ necessario recuperare il senso profondo di fare banca cooperativa e utilizzare bene strumenti che già esistono. Nell’ipotesi di gruppo unico o più gruppi con a capo una S.p.A. e adesione obbligatoria, le banche di credito cooperativo si vedrebbero private di autonomia e di poteri oltre alla violazione palese dei diritti fondamentali quali la libertà di impresa e lo stato di diritto. Ciò sarebbe grave anche perché le banche continuerebbero a essere responsabili senza però avere alcuna leva su cui intervenire. La proposta di Cassa Padana affronta il tema della capitalizzazione del credito cooperativo attraverso due vie: la base dei soci per le Bcc e il mercato per l’Iccrea Holding che è già strutturata in forma di S.p.A.. È una modalità rispettosa della natura cooperativa delle nostre realtà. Dal punto di vista organizzativo lo strumento individuato è il gruppo cooperativo paritetico, su base territoriale e con adesione volontaria, pensato come evoluzione delle attuali federazioni regionali, ridotte nel numero rispetto all’attuale. Un sistema di controlli indipendenti ed efficaci è infine il presupposto per l’attivazione di forme di solidarietà fra Bcc basate su fondi di garanzia. Un tema fondamentale come la riforma deve comunque essere discusso nelle assemblee dei soci, vere sovrane del destino delle banche. ●

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Nuovi strumenti di capitalizzazione per le Bcc, attraverso regole più semplici e incentivanti e l’eliminazione degli attuali limiti alla sottoscrizione da parte dei soci, l’estensione del raggio di azione dell’art. 150-ter del TUB e, per il Gruppo bancario centrale (Iccrea Holding), l’apertura a partner esterni o a forme di sottoscrizione aperte al pubblico. 2. Accentramento a livello nazionale della funzione di internal audit che direttamente dialoga con l’autorità di vigilanza e si avvale di presidi a livello locale per lo svolgimento delle attività, partendo dalle Bcc. La funzione è svolta in modo indipendente, autonomo e lontano da problemi legati al conflitto di interesse. 3. Le banche di credito cooperativo, non in grado, in tutto o in parte, di sviluppare in modo proattivo la funzione di banca locale territoriale sopra delineata – o per propria decisione autonoma – aderiscono a livello territoriale a gruppi cooperativi paritetici. Sono strumenti giuridici flessibili, nelle deleghe e nei contenuti, che non vanno a snaturare la natura cooperativa e possono rappresentare un’evoluzione delle attuali federazioni regionali. La riorganizzazione del sistema federativo ne riduce il numero a non più di 7/8 dalle 15 di oggi, con una decisa razionalizzazione dei servizi informatici e di back office. Queste nuove unità, evoluzione delle attuali federazioni regionali organizzate sotto forma di gruppo paritetico cooperativo, assumono un ruolo centrale nel rilanciare, sviluppare e controllare le mutualità, perno su cui costruire il futuro del credito cooperativo e una reale differenziazione – riconosciuta nei fatti – rispetto al resto del sistema bancario. 4. Le banche appartenenti a gruppi cooperativi paritetici cooperativi territoriali e le banche singole aderiscono alla Centrale Cooperativa, che definisce le regole di comportamento. Vi è un rafforzamento del ruolo della Centrale Cooperativa, evoluzione dell’attuale Federcasse, per la definizione di linee guida e standard tecnici vincolanti per le Bcc, eventualmente anche attraverso modifiche statutarie, ma comunque nel rispetto della loro autonomia societaria. 5. Rafforzamento dei Fondi di garanzia interni al credito cooperativo, attraverso modifiche statutarie delle Bcc che consentano agli stessi Fondi di azionare leve di intervento e di gestire quindi in modo proattivo e anticipatorio le situazioni di difficoltà. 6. Processo di integrazione tra le banche di secondo livello del Sistema: specializzazione delle singole realtà bancarie di secondo livello e razionalizzazione funzionale e organizzativa, oppure costituzione di un unico gruppo bancario di secondo livello.

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la banca al t u o s e r v i z i o

Perù, perla del Pacifico: un’occasione di sviluppo per le imprese italiane di Flavia Vighini flavia.vighini@cassapadana.it

Lo scorso aprile, Armando Ouchida e Manuel Pazos, direttore generale e direttore commerciale della Cooperativa de Ahorro y Crédito Pacifico, una delle più grandi cooperative di risparmio e credito peruviane, hanno visitato l’Italia per conoscere alcune nostre imprese per poi presentarle alle controparti peruviane. Hanno fatto tappa anche a Leno, sede centrale di Cassa Padana. Con loro abbiamo parlato delle opportunità che il Perù può offrire alle aziende italiane.

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a perla del Pacifico: è questa l’espressione con cui viene chiamato il Perù negli ultimi anni, un paese passato da 53 miliardi di dollari di Pil nel 2000 a 146 miliardi nel 2010. E che nel 2011 e 2012, anni duri per quasi tutti i paesi del mondo, ha inanellato tassi di crescita superiori al 6% annuo. Un trend che, secondo un report delle Nazioni Unite (“Prospettive e situazione economica mondiale”) sarà confermato anche nel 2015, attestandosi intorno al 6,3%. Un paese che non conosce crisi, quindi, con caratteristiche ambientali variegate (tre microclimi, boschi estesi, terreni molto fertili e fiumi navigabili) che favoriscono diverse coltivazioni, ma anche il turismo. Se il Perù nel World Travel 6

Awards è stato premiato come “migliore destinazione culinaria dell’intero Sud America”, per i turisti cinesi è la “Best Potential Tourist Destination” (destinazione con il migliore potenziale turistico). Come sono i rapporti economici tra Perù e Italia? A livello europeo, l’Italia è il terzo partner commerciale del Perù, dopo la Germania e la Spagna. Nel 2013 le nostre esportazioni verso l’Italia sono state di 710 milioni di dollari, mentre le importazioni hanno raggiunto un importo di quasi 1.010 milioni di dollari. Tra le principali esportazioni italiane ci sono i macchinari per i settori tessili, imballaggi, plastica, agricoltura e legno, l’abbigliamento e gli alimenti di alta qualità.

Quali sono i settori che stanno trainando l’economia peruviana? Il Perù è un paese la cui economia si basa principalmente sulle estrazioni minerarie. Altri settori da tenere in considerazione sono senza dubbio quello delle costruzioni e il manifatturiero. Secondo il Banco Central de Reserva del Perù, si prevede che il settore minerario crescerà del 6,3%, quello delle costruzioni del 5,7% e quello manifatturiero del 5,4%. Per di più, l’investimento privato aumenterà del 3%, mentre l’investimento pubblico lo farà del 12%. D’altro canto, si calcola che le esportazioni raggiungeranno i 36.100 milioni di dollari e le importazioni 38.900 milioni di dollari.


Cassa Padana in Cina, l’avventura continua

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e missioni commerciali, gli incontri istituzionali, le delegazioni cinesi in Italia sono solo l’espressione più visibile delle attività svolte e degli sforzi profusi.

Quale settore, dal suo punto di vista, avrà uno sviluppo determinante in futuro? Nel settore delle infrastrutture, le imprese italiane stanno entrando nuovamente nel mercato peruviano, dopo un periodo di involuzione rispetto alle importanti posizioni guadagnate negli anni ’60 e ’70. Attualmente il “Consorzio Nuevo Metro di Lima” – del quale è parte con un 50% la Impregilo e AnsaldoBreda – ha vinto l’appalto per la costruzione della seconda linea della Metro di Lima, un progetto di investimento di 5 mila milioni di dollari, di cui beneficeranno oltre 10 milioni di persone. In quali settori le piccole e medie imprese italiane e quelle peruviane potrebbero trovare spazio per collaborazioni? Credo che ci sia molto da fare e che entrambi i paesi abbiano uno spazio molto ampio per sviluppare piccole e medie imprese nel Perù. Specialmente nel settore agricolo con macchinari necessari a ottimizzare la resa delle coltivazioni – quinoa, caffè, patata, asparagi e agrumi – nel settore della pesca co-impianti di refrigeramento per i piccoli pescherecci o imbarcazioni. Infine nell’allevamento del pollame, come galline, anatre, con un sistema di alimentazione bilanciato. Che cosa accomuna gli imprenditori italiani a quelli peruviani?

Gli imprenditori italiani e peruviani hanno molte caratteristiche in comune. Le principali sono creatività e innovazione. Entrambi i paesi hanno passato momenti economici buoni e cattivi, così la popolazione è abituata ad adattarsi rapidamente alle situazioni. Gli imprenditori non sono estranei a questa caratteristica, anzi, massimizzano questa qualità per ottenere il maggior profitto. Il Perù non è presente con un suo stand a Expo2015. Come ha preso la popolazione questa notizia? Quali sono i cibi sui quali punta il Perù? Esistono politiche interne per preservare le vostre preziose risorse alimentari per le generazioni future? Il Perù vorrebbe vendersi al mondo per la sua gastronomia. Di conseguenza i peruviani sono molto delusi dalla decisione del Governo di non partecipare all’Expo. La maca (un tubero molto energetico), così come la uña de gato (un’erba con proprietà antinfiammatorie), gli agrumi e altri frutti tipici come la granadilla, la lucuma e la chirimoya sono tutti prodotti ancora poco conosciuti all’estero, ma sui quali il Perù crede. Naturalmente esistono politiche per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura fra cui le quote massime di produzione e il divieto di utilizzare sementi geneticamente modificate. ●

Il progetto di Cassa Padana in Cina prosegue con il vento in poppa ed è caratterizzato da un susseguirsi di valutazioni, azioni correttive, nuove idee, analisi delle criticità e future attività da intraprendere. I colleghi che hanno vissuto l’esperienza cinese (un mese nella sede di Ningbo) sono ormai 22 e la condivisione di nuovi scenari e situazioni continua a farci crescere in esperienza e a rafforzare la convinzione che la Cina offra davvero grandi opportunità alle aziende italiane. Il progetto di punta, ora in una fase evolutiva, Yongkang e attrezzature agricole, a fine maggio è entrato nella fase decisiva che porterà all’inaugurazione del Centro italiano dei macchinari agricoli il 26 settembre appunto a Yongkang. Altro progetto in fase di realizzazione è la commercializzazione in Cina, via e-commerce, di prodotti legati al benessere fra cui integratori alimentari, prodotti per la cura del corpo, prodotti per neonati. Da segnalare la partecipazione di Huang Yanting, nostro partner strategico in Cina, a Expo2015 a Milano come relatore del workshop “ Cina: opportunità di sviluppo” organizzato il 6 maggio dal Credito Cooperativo Italiano. Info: monica.vitali@cassapadana.it

Info: relazioni.internazionali@cassapadana.it 7


I N O S T R I P R O G ETT I a BRESCIA

In Burundi per i diritti della donna Cassa Padana partecipa a un progetto di Medicus Mundi di Sandra Bassi

È

| sandra.bassi@cassapadana.it

dall’incontro con Massimo Chiappa, direttore di Medicus Mundi Italia, che nascono l’idea e la volontà di sostenere un progetto di cooperazione internazionale nell’ambito del programma “Brescia per il Burundi” realizzato in collaborazione con Servizio Volontario Internazionale, Fondazione Tovini (FONTOV), Fondazione SIPEC (FONSIPEC), Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino (SCAIP) per promuovere lo sviluppo e migliorare le condizioni di vita delle donne e delle famiglie delle comunità di Muyinga e Ngozi, zone tra le più arretrate del Burundi, un paese fra i più poveri al mondo. 8

In questo paese dell’Africa la donna è vittima di violenze fisiche, psicologiche ed economiche. La povertà, la mancanza di servizi sanitari e di farmaci, la mancata prevenzione sanitaria delle principali malattie killer e la disinformazione, sono le principali cause di morbilità e mortalità che colpiscono in particolare mamme e bambini. Grazie al contributo di Cassa Padana è stato possibile sostenere interventi di educazione sociosanitaria e promozione dell’uguaglianza di genere.

In queste zone la donna è vittima di violenze fisiche, psicologiche ed economiche. La povertà, la mancanza di servizi sanitari e di farmaci, la mancata prevenzione sanitaria delle principali malattie killer (malaria, AIDS, diarrea, infezioni respiratorie, tubercolosi...) e la disinformazione, sono le principali cause di morbilità e mortalità che colpiscono in particolare mamme e bambini. Grazie al contributo di Cassa Padana è stato possibile sostenere interventi mirati al miglioramento delle condizioni di vita delle donne in quelle aree, attraverso azioni di educazione socio-sanitaria e promozione dell’uguaglianza di genere.


In particolare, con questo progetto è stato possibile adattare i locali necessari per l’attività di formazione ed educazione socio-sanitaria. Due cooperative di Muramba e di Ruganirwa hanno usufruito di materiali e mobilio, banchi e sedie, per la ristrutturazione degli ambienti; le stesse aule sono utilizzate dai giovani per la formazione extrascolastica, quando non impegnate per le lezioni alle donne. E’ stato avviato un centro di accoglienza per le donne: qui vengono svolte attività di monitoraggio delle violazioni dei diritti, accompagnamento giuridico, psicologico e medico delle vittime di violenza sessuale e di violazione dei propri diritti fondamentali. Sono stati attivati corsi di prevenzione ed educazione socio-sanitaria: vi hanno partecipato 658 donne. I temi affrontati sono stati di varia natura: igiene personale, igiene del bambino, pulizia della casa e dei sanitari, pulizia dell’acqua, pulizia del corpo e dell’abbigliamento, malattie parassitarie e diarroiche (vermi intestinali, ecc), le vaccinazioni, parto in casa assistito da levatrici tradizionali, consultazione prenatale, l’AIDS, lotta alla malaria, la malnutrizione, acqua potabile e salute, lotta al tifo, educazione sessuale per adulti, pianificazione familiare, alcolismo, coltivazione degli ortaggi e relativo consumo, lotta all’erosione del terreno, alimentazione equilibrata, malattie respiratorie. Sono stati distribuiti 800 catini in plastica, 20.000 saponette, 3.000 capi di abbi-

gliamento (intimo e non), 150 carte d’identità, 319 Carte di Assistenza Medica che permettono alle donne di accedere ai servizi sanitari di base. È chiaro ormai come le cooperative siano uno strumento rapido ed efficace per mettere le donne e il loro potenziale in rete, toglierle da una situazione di isolamento sociale e facilitare il flusso di informazione e di scambio. Dare loro i mezzi per svolgere attività generatrici di reddito vuol dire “sdoganarle” da una persistente condizione di sfiducia. L’alfabetizzazione, cioè l’acquisizione di competenze personali quali capacità di scrittura e di lettura, di calcolo e di contabilità sono risultati irreversibili. È provato che aumentare il livello di educazione della donna è già un indicatore di miglioramento della condizione femminile, in quanto molti dei meccanismi di discriminazione entrano in crisi di pari passo con l’aumento dell’educazione della donna. La donna burundese, e africana in genere, ha un’influenza enorme sul benessere della propria famiglia e della società e spesso il suo potenziale non si realizza pienamente a causa di norme sociali e giuridiche discriminatorie. Da qui l’estrema importanza della sua istruzione in una visione più ampia e lungimirante. ● Per saperne di più: www.medicusmundi.it

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f o TO R A C C O N TO

in gita con i soci mosca e san pietroburgo 22 - 26 aprile 2015 a cura di Lidia Sbarbada e Jorge Dip

Cattedrale di S. Basilio Piazza Rossa - Mosca

Fortezza dei Santi Pietro e Paolo S. Pietroburgo

La Chiesa dell’Assunzione Cremlino - Mosca

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f o n d a z i o n e d o m ina t o l e o n e ns e

Fiera di San Benedetto, XIII edizione di Daniela Iazzi |

daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it

È

ricco di novità il calendario della tredicesima edizione della Fiera di San Benedetto di Leno, evento dedicato ai prodotti biologici ed equosolidali organizzato da Fondazione Dominato Leonense e Cassa Padana e che si svolge nel parco di Villa Badia. La prima novità è l’anteprima: mercoledì 24 giugno, nell’anno internazionale della luce, alla Chiesa dei Santi Nazaro e Celso di Leno il Gruppo astrofili Deep Sky di Castegnato propone la serata “Quante stelle nel cielo”, dedicata all’osservazione delle stelle e dei principali corpi celesti. La seconda novità è la durata, che quest’anno si allunga: si inizia mercoledì 1 luglio per chiudere domenica 5 luglio, grazie alla collaborazione delle associazioni LILT (Lega italiana per la lotta ai tumori) delegazione di Leno e Avis di Leno. La fiera si aprirà con la BIOBike, ciclo-escursione alla scoperta degli scorci più suggestivi della campagna lenese. Sabato 4 e domenica 5 luglio, dalle 17 alle 23.30, sarà possibile passeggiare tra gli stand dei produttori biologici ed equosolidali e del mercatino dell’artigianato artistico, per scoprire le eccellenze eno-gastronomiche biologiche, le ultime novità in fatto di salute e benessere, i prodotti per la casa naturali. In programma anche incontri e workshop a tema. Nel pomeriggio di sabato sarà presentata la mostra “Cibo per l’anima”, collettiva promossa dall’Associazione Artisti Cremonesi. Domenica 5 luglio, dalle 8.30, la LILT proporrà la “Giornata della prevenzione”: i medici volontari saranno a disposizione per effettuare visite mediche gratuite per la prevenzione oncologica. Si proseguirà con il pranzo insieme, con il tradizionale spiedo.

Non mancheranno gli spettacoli serali: il mercoledì il coro “Le rocce roche” aprirà la Fiera celebrando l’anniversario della Grande Guerra; giovedì sarà la volta del giallo satirico “Delitti diletti”, ultima produzione della scuola “Il Teatro di Desiderio”; venerdì andrà in scena lo spettacolo di teatro-danza “Luce nel caos”, presentato dall’Associazione A.d.a.m.o. Onlus di Manerbio.. E ancora, sabato 4 luglio si esibirà Bandafaber, mentre la chiusura sarà affidata al Corpo musicale lenese V. Capirola, che proporrà il tradizionale concerto d’estate. L’ingresso alla manifestazione è gratuito. ● Info: Tel. 030-9038463 info@fondazionedominatoleonense.it www.fieradisanbenedetto.it www.facebook.it/fieradisanbenedettoLeno 11


f o n d a z i o n e d o m ina t o l e o n e ns e

© Ignazio D’ANNA

Bandafaber: omaggio alla canzone italiana

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abato 4 luglio appuntamento alla Fiera di San Benedetto con uno dei più importanti gruppi musicali del nostro territorio: Bandafaber. Francesco Andreoli è il direttore e l’arrangiatore del gruppo: è suo il compito di gestire gli oltre 40 elementi che compongono la banda. “Sono un curioso musicale – mi racconta – mi è sempre piaciuto sperimentare con la musica, contaminare i diversi stili musicali. Amo mettere il mio marchio e non faccio mai distinzione tra i differenti generi: per me esiste solo musica bella e non bella.” È così che cerca di avvicinare le sonorità classiche della banda alla gente: “Molti considerano la banda come quel gruppo che suona in occasione delle ricorrenze civili. Invece la banda ha delle potenzialità fortissime: può eseguire benissimo musica rock così come musica sacra”. E’ così che nasce Bandafaber. “Esatto. Anche se Bandafaber è innanzitutto un gruppo di amici. È un espe-

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rimento musicale, un’alchimia tra la musica d’autore italiana e le sonorità della banda musicale. Nasce nel 2012 per rendere omaggio al grande Fabrizio De André. Dopo la fortunata esperienza con il concerto del grande Faber, abbiamo deciso di aprirci alla sperimentazione con altri artisti. E’ nato così il tributo ad Augusto Daolio, con i primi grandi successi dei Nomadi, e nel 2014 il tributo alla Milano da bere di Jannacci e Gaber, nel quale si è esibito, nelle vesti di cantastorie, il

di Marco Sacchi marco.sacchi@fondazionedominatoleonense.it

cabarettista di Zelig Leonardo Manera. Alla Fiera di San Benedetto – aggiunge Andreoli – proporremo una panoramica della musica d’autore italiana degli anni ’60 e ’70. Porteremo in scena un mix dei nostri tributi, con i principali successi di De Andrè, Augusto Daolio, Jannacci e Gaber. Potrete così ascoltare successi come “Bocca di rosa”, “Il pescatore”, “Volta la carta”, “Ho difeso il mio amore”, “Barbèra e champagne”, tutte canzoni scritte in quel magico ventennio”. ●


La Fondazione Dominato Leonense in assemblea

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omenica 5 Luglio, alle 17.30, la Fondazione Dominato Leonense invita i propri soci e tutti i cittadini interessati all’annuale assemblea. Sarà l’occasione anche per presentare i progetti più rilevanti realizzati durante l’anno. Per l’occasione saranno presenti l’architetto Andrea Breda, funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici, e il prof. Fabio Saggioro, docente dell’Università di Verona, che esporranno i risultati della campagna di scavo archeologico che ha interessato Villa Badia fra maggio e giugno. Un’indagine di grande interesse, che ha coinvolto archeologi provenienti da diversi atenei italiani e stranieri. Nuove scoperte all’ombra dell’abbazia benedettina: una storia che, anno dopo anno, si sta ricomponendo. ●

Sano e Bio

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a Fiera di San Benedetto è una finestra sul mondo del biologico e del benessere nella consapevolezza di quanto l’alimentazione sia alla base di uno stile di vita responsabile. Per questo, durante le cinque sere, sarà aperto il punto ristoro DelizieBio, gestito dalla LILT. Tutte le sere si potranno gustare piatti della tradizione contadina, realizzati con materie prime biologiche. Per chi volesse approfondire la conoscenza e il gusto dei sapori di una volta, giovedì 2 luglio è proposta una cena guidata da una dietista LILT. Il tema saranno le erbe aromatiche. Venerdì 3 Luglio sarà ospite Padre Giustino Farnedi dell’Abbazia benedettina di San Pietro di Perugia, che terrà un incontro dedicato a “Alimentazione, ambiente e salute nella tradizione benedettina”, mentre sabato 4 Luglio il dott. Maurizio Insana, del centro di ricerca Linea di Fiorano, parlerà di “Il cibo è energia”. ●

Per saperne di più Fondazione Dominato Leonense Tel. 030-9038463 / info@fondazionedominatoleonense.it www.fieradisanbenedetto.it www.fondazionedominatoleonense.it 13


f o n d a z i o n e d o m ina t o l e o n e ns e

Un ricordo per Massimo Minuti di Marco Sacchi |

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marco.sacchi@fondazionedominatoleonense.it

n dolore può diventare amore. Ci credo davvero. “Se il chicco di grano muore, produce molto frutto”: non riesco a non pensare a questa frase ogni volta che penso a Massimo Minuti, collega di Cassa Padana Bcc mancato lo scorso settembre. E proprio per rendere onore alla memoria e alla grande sensibilità di Massimo, a poche settimane dalla sua scomparsa è stata promossa tra i colleghi una raccolta fondi. In accordo con la famiglia, è stato deciso di devolvere il ricavato all’associazione Medicus Mundi Italia di Brescia, che è già all’opera per la realizzazione della casa “Mae de espera” in Mozambico, nel sud

est dell’Africa. La casa “Mae de espera” (letteralmente “mamma in attesa”) è una piccola struttura di accoglienza per donne gravide. Attualmente, infatti, sono ancora troppe le donne che attendono il momento del parto su una stuoia collocata all’aperto, all’esterno della struttura sanitaria, con grave pericolo di infezioni dovute alla scarsità di igiene, sia per la madre che per il nascituro. Grazie alla costruzione delle casa “Mae de espera” in ricordo di Massimo, si cercherà di garantire standard minimi di igiene, di privacy e di sicurezza per le donne, in un Paese dove il tasso di mortalità durante il parto è ancora troppo alto. A fianco di questo grande progetto, in ricordo di Massimo verrà dato sostegno al “Pro-

getto 1.000 giorni”, che avrà luogo nella regione del Centro Ovest del Burkina Faso e che rifornirà un centro di salute, per un anno, di farine arricchite per bambini. Questi alimenti saranno utili anche per la realizzazione di dimostrazioni alimentari, indispensabili per mostrare alle madri come trasformare e abbinare i vari alimenti così da poter dare ai propri bambini un pasto nutriente e completo. I due progetti sono già in fase di esecuzione e Medicus Mundi Italia sarà presente alla Fiera di San Benedetto di Leno sabato 4 luglio alle ore 17.30 per presentare lo stato di avanzamento dei lavori. Non solo: in questo incontro sarà presente una delegazione dell’associazione A.d.a.m.o. Onlus di Manerbio – nata lo scorso anno per volere di Paola Mondolo, un’altra collega di Cassa Padana prematuramente scomparsa nel 2013 – a cui era stato devoluto il ricavato di una raccolta fondi in sua memoria, che presenterà l’associazione e illustrerà i progetti realizzati e quelli futuri. ●

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TUTT I A L L’ E X P O

Gli alunni della Bassa in viaggio con EXPO di Valerio Gardoni valerio.gardoni@popolis.it

LE FARFALLE DI LEGNAGO SI RACCONTANO

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XPO, eccoci “noi ci siamo”! E’ stata la risposta formativa per 9 istituti comprensivi della Bassa Bresciana che hanno risposto alla chiamata dell’avvenimento principe per l’Italia nell’anno in corso, con un complesso lavoro di ricerca sul loro territorio. Le scuole hanno affrontato la tematica universale e complessa della nutrizione da un punto di vista culturale e strettamente connesso a quello ambientale, storico, artisticoarchitettonico, tecnico-scientifico ed economico. I lavori che hanno impegnato insegnanti, alunni, esperti, associazioni, enti, hanno dato vita a un gruppo di lavoro compatto che ha prodotto una serie di elaborati che sono un vero e proprio viaggio al centro dei sapori della bassa bresciana. Una guida al turismo alternativo di nicchia, insomma, propositiva e affascinate, scelto da EXPO 2015 come

uno dei più complessi lavori sul territorio. Gli elaborati prodotti sono disponibili online sul sito della Fondazione Pianura Bresciana e conducono i visitatori in un viaggio alla scoperta di una varietà di prodotti nel loro legame con il territorio locale e i suoi valori. Nove gli istituti coinvolti, 141 i docenti e 2268 gli studenti: un esercito di ricercatori che hanno scavato nelle tradizioni culinarie legate alla storia del loro specifico territorio, ma anche nell’arte e nell’architettura locale ancorata alla produzione del cibo. I nove istituti sono IIS Capirola di Leno, IIS Cossali Orzinuovi, IIS Pascal di Verolanuova, IC Bagnolo Mella, IC Borgo San Giacomo, IC Carpenedolo, IC Dello, IC Leno, IC Orzinuovi. ●

Conto alla rovescia per questa associazione che il 26 giugno alle 10.30 sarà in Sala Radetszky di Palazzo Cusani in via Brera a Milano, per raccontersi davanti al mondo di Expo. Ospite speciale della Fidapa e dell’iniziativa Women in Ethic Business. L’associazione, nata nella bassa veronese pochi anni fa e presieduta dalla psicologa Daniela Mecchi, presenterà anche un breve video realizzato con il sostegno di Cassa Padana e in collaborazione con la redazione di Popolis. L’associazione è impegnata con genitori ed educatori per aiutarli a capire cosa fare e come intervenire quando ci si deve rapportare con un ragazzo o un bambino con comportamenti fuori dal comune. Ci si potrebbe chiedere: si tratta di un disturbo dell’apprendimento o del comportamento oppure è un alto potenziale? In molti casi si tratta di un bambino plus dotato, di intelligenza sopra la media e grande sensibilità, che rischia di non venir capito. Le sue doti creative potrebbero essere represse e non stimolate a svilupparsi. Lo staff delle Farfalle sostiene famiglie e scuola e aiuta i ragazzi a prendere il volo. Per saperne di più: www.associazionefarfalle.it http://btobexpo.it/

Per saperne di più: www.pianurabresciana.it www.expo2015.it

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I N O S T R I P R O G ETT I A C R EMO N A

Se il rugby è per tutti Un ambizioso progetto per la Compagnia delle griglie di Barbara Ponzoni barbara.ponzoni@cassapadana.it

Cremona città del baskin, cioè del basket integrato fra normodotati e disabili, ma non solo. Da qualche mese dalla mente vulcanica dei ragazzi della Compagnia delle Griglie è nato un progetto di rugby integrato: presentazione con una grande festa in piazza in occasione del campionato mondiale under 20.

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utti a Cremona conoscono questo gruppo di simpatici e un po’ pazzi (ex)ragazzi della Canottieri Flora. Dalle spensierate mega feste sullo spiaggione di Po, con centinaia di partecipanti, le loro imprese, non certamente solo culinarie, sono diventate sempre più temerarie. Epica la navigazione da Cremona a Venezia, con il presidente della Provincia lagunare ad attenderli al loro arrivo. E ogni anno le sfide diventavano maggiori, come la vogalonga da Vienna a Budapest, con gli ambasciatori ad accoglierli. Dal 2009, dopo che la vita li aveva messi di fronte alla tragedia della morte di uno di loro (il Mec, per gli amici), l’associazione Compagnia delle griglie lavora con finalità esclusivamente benefiche. E di bene, da quel momento ne è stato fatto parecchio, sia in Italia che all’estero (imponente il progetto Mec di aiuto alla costruzione di scuole in Kenya). Negli ultimi 3 anni, oltre che alle attività annuali solite (raccolta fondi in collaborazione con altre realtà, eventi sportivi - e non - per ragazzi), si dedicano al Solstizio d’estate, eventi grandiosi che riuniscono per beneficenza praticamente tutta 16

Cremona. Nel 2013 hanno coinvolto le società canottieri lungo il Po, servendo una cena a una tavolata di più di mille persone, con tanto di spettacoli e fiaccolata sul fiume. Nel 2014 hanno alzato il tiro, facendo confluire sulle rive del grande Padus quasi 2mila persone che, lumino in mano, hanno composto la scritta “accendiamo il buio”, per porre l’attenzione sul problema dell’autismo. E quest’anno? “Alla fine di ogni evento ci diciamo sempre che non faremo più nulla si simile, poi la fatica passa e torna la voglia di mettersi in gioco, e ogni volta alziamo il tiro. Questo giro saremo addirittura in piazza del Duomo, per una serata che parte dall’aperitivo, seguita dalla cena seduti in piazza, spettacoli, musica ed intrattenimento in Piazza Stradivari, coinvolgendo negozianti, associazioni di volontariato, ristoranti e locali del centro di Cremona. Siamo pazzi, lo sò”, mi spiega Alessandro Corbari, esuberante portavoce del gruppo. Pazzi si, ma con tanto buon senso. Da aprile infatti stanno facendo degli allenamenti di rugby con ragazzi disabili, aiutandoli a capire questo sport, ma anche a relazionarsi con


gli altri e a sentirsi parte di un gruppo. “Quando la federazione rugby ha deciso di fare nelle nostre zone, a giugno, il campionato mondiale di Under 20 (il calendario su www.federugby.it) , il terzo evento più importante in questo settore, ci è sembrato logico e scontato metterci in moto per sfruttare l’occasione e fare qualcosa di grande: il famoso Terzo Tempo (un momento di goliardia e spensieratezza post partita tipico delle squadre di Rugby), alla chiusura del 20 giugno, nel posto più affascinante di Cremona, piazza del Duomo. Ovviamente il nostro focus sono i ragazzi, che vedranno le partite, conosceranno i giocatori, vivranno tutto in prima persona. Alcuni di loro serviranno la cena agli ospiti, per andare fra la gente, per farsi conoscere, per dare la possibilità ai cosiddetti normodotati di capire il loro valore, la loro passione e dedizione. Perché, in fondo, siamo noi a dover imparare tanto da loro, non viceversa”. ● Per saperne di più: www.compagniadellegriglie.org

Il programma del 20 giugno 19.30 – 20.30 aperitivo di benvenuto 20.30 – 22.30 cena in piazza: timballo di tagliolini del Platina (un piatto di tagliolini freschi all’uovo con all’interno ricotta e zucca, base di besciamella e crema di zafferano); filetto di vitello in cialda di pane dolce con macedonia di vegetali; dolce a sorpresa by Simone Rugiati (show cooking) 21.00 Violinisti della Scuola di musicologia - Dal portico del duomo 4 o 5 violini suonano dapprima nascosti dietro le colonne, poi escono e si dirigono verso il centro della piazza 21.30 Presentazione del progetto Mec: Interventi di Associazioni/CDG per illustrare i contenuti del progetto MEC 2015. I discorsi saranno accompagnati dalla proiezione di immagini che testimoniano quanto fatto nei mesi precedenti 22.00 Show cooking by Simone Rugiati 22.30 Si spengono le luci della piazza, rimangono accese solo le fiaccole e le candele sui tavoli. Musica di sottofondo e salita al cielo di palloncini sui quali ogni persona avrà scritto il proprio messaggio; chi vuole potrà anche postarlo su FB con #facciamometa, in maniera che tutti i messaggi si possano poi raccogliere e pubblicare. Piazza Stradivari – by Gli amici di Roby Telli 23.00 - 24.00 si scaldano i motori... con i 12 gazebo allestiti nella Piazza e dedicati alle singole nazionali. Consumazioni con incasso benefico a favore del progetto di sport integrato 24.00 - 2.00 FESTAINPIAZZANOTTEBIANCACREMONASULEMANI!!! Dj set e musica per i più giovani. Arrivo delle nazionali e che inizi la festa

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I N O S T R I P R O G ETT I A R OV I G O

Una grande festa medioevale in onore di San Teobaldo Appuntamento d’estate a Badia Polesine di Enrico Rossi | enrico.rossi@cassapadana.it

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a nove anni a Badia Polesine, nell’alto Polesine, si svolge un corteo storico che ricorda la consegna (traslatio) di alcune reliquie di San Teobaldo dall’abbazia della Vangadizza, monastero benedettino, ad Arnolfo, fratello di Teobaldo, in Francia. Da quello che si evince da vari testi, si sa che Teobaldo apparteneva alla famiglia nobile dei Conti di Champagne e Blois e che nacque a Provins nel 1033.

Sfilata storica in onore di San Teobaldo Sabato 27 giugno Parco Munari e strade del centro cittadino di Badia Polesine Info: www.comune.badiapolesine.ro.it Associazione Amici di San Teobaldo nicoletta.avanzo@virgilio.it gianfranco.nezzo@gmail.com

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Il programma

C Ancora giovanissimo, decise di partire con il fedele scudiero per farsi “soldato di Cristo”. Fu pellegrino in molti Paesi d’Europa e, arrivato in Italia, si stabilì a Sossano, nel vicentino, in una località detta Satanica, oggi Sajanega. Qui condusse una vita eremitica e la sua fama si diffuse solo alla morte, nel 1066. Teobaldo venne tumulato nel duomo di Vicenza. Qualche tempo dopo il suo corpo venne trasferito nell’abbazia benedettina della Vangadizza. In quel periodo Badia Polesine era sotto il dominio della famiglia d’Este e in particolare di Azzo II° e della moglie Ghisenda del Maine. Nel 1075 alcune reliquie furono portate in Francia. In quell’occasione vennero fatte molte tappe e la conseguenza è che oggi in oltre cento luoghi di Francia si ricorda il passaggio del Santo. L’associazione Amici di San Teobaldo di Badia Polesine da nove anni propone, assieme alla cittadina francese di St. Thibault-des-Vignes, con cui è ge-

on due tende a vela la “compagnia dei Cavalieri di San Giovanni di Pincara“, si esibirà in una lotta con le spade. Durante la giornata i figuranti passeggeranno per le vie di Badia Polesine e fino all’ora della sfilata ci sarà un angolo di degustazione. Verrà presentata la “compagnia Arma delle Lince” con armati, duelli di spada, scrittura dei monaci amanuensi, giochi di bimbi, vestizione del cavaliere medioevale. Il corteo storico, fatto per la prima volta nel 2007, è particolarmente ricco e scenografico e quest’anno sarà arricchito da nuovi personaggi, nuove figure, sia storiche che leggendarie oltre a tradizionali giochi dell’epoca. Ore 20:30 inizio della sfilata. Il percorso: via Don Minzoni, via Marconi (fronte alle scuole elementari), via Foro Boario, via Migliorini, via San Giovanni, piazza Vittorio Emanuele, parco Munari (vicino all’abbazia della Vangadizza). Nel parco, rappresentazione conviviale medioevale. La sfilata sarà preceduta dagli sbandieratori di Merlara con tamburi e chiarine i quali, durante il percorso, si esibiranno in piazza Grani e in piazza Vangadizza. La rappresentazione conviviale sarà allietata dai ragazzi della Contrada di S. Paolo di Ferrara con spettacolo di fuoco, danze medioevali, giocoleria e lotte armate. Le bambine badiesi, del “Gruppo medioevo in danza” di Taria Perantoni ci allieteranno con la loro esibizione. Nel pomeriggio, visita al Teatro sociale Eugenio Balzan, chiamato la piccola Fenice.

mellata, un corteo storico per ricordare la consegna delle reliquie. Il tutto si svolge in un clima serio ma festoso: scopo dell’associazione è il recupero di fatti storici che fanno parte ormai della storia delle tradizioni locali. Il corteo, in calendario quest’anno sabato 27 giugno (se quel giorno sarà

maltempo, si rinvia a domenica 28), è l’occasione per scoprire l’importanza che nel Medioevo ebbe l’abbazia della Vangadizza e per ricordare a noi stessi che quello che siamo oggi è il risultato di un cammino millenario fatto dai nostri avi: senza passato non ci sarebbe presente, ed il presente deve avere “memoria” se si vuole un futuro. ● 19


I N O S T R I P R O G ETT I A R E G G I O EM I L I A

Picnic Festival: disegni e green style di Gennica Giberti gennica.giberti@cassapadana.it in collaborazione con i colleghi della filiale di Reggio Emilia

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Domenica 21 giugno 2015

picnic! festival

8a eDizione reggio emilia

Buon 2015! www.picnicfestival.it

N

ella magica atmosfera del verde del parco delle Caprette si svolge da diversi anni la terza domenica di giugno il Pic Nic Festival: un’intera giornata all’aria aperta dedicata all’illustrazione e al fumetto. Appuntamento atteso dagli appassionati di disegno e pittura ma anche dalle famiglie e soprattutto dai bambini. Protagonisti principali saranno gli autori e tra questi sono previsti anche ospiti stranieri: un interscambio artistico con illustratori fumettisti ed enti culturali europei come il Goethe Institute. Ogni autore disegnerà per il suo pubblico con tecniche, modi e tempi diversi.


Francesca Mussini, un’esplosione di energia, presidente dell’associazione culturale Picnic nata nel 2007 dall’idea di cinque tra artisti e appassionati tutt’ora attivi collaboratori, racconta come il festival si sia arricchito negli anni di emozioni, colori, esperienze grazie alle diverse tecniche e alle accese passioni degli artisti. Dall’esordio sono aumentati i partecipanti, i soci, cresciute le idee e la portata. “E’ stato scelto il parco delle Caprette sin dalla prima edizione”, ci spiega, “proprio per le sue peculiarità che trasmettono una piacevole sensazione di benessere e serenità: il verde, gli alberi, la tranquillità, le caprette e i pony”. L’associazione, attualmente con un direttivo tutto al femminile, organizza anche eventi minori sempre con l’obiettivo di promuovere allegramente l’illustrazione in ogni sua forma. Fra questi i BiblioPicnic organizzati con autori e volontari. Fondamentale per la realizzazione del Pic Nic Festival la collaborazione con enti del territorio, sia pubblici che privati, e il prezioso contributo dei soci volontari che non solo sono i portatori di nuove idee, ma sono anche coloro che rendono possibile l’allestimento e lo svolgimento dell’evento. Francesca ci tiene a sottolineare l’anima “green” che contraddistingue il festival: “Attenzione all’ambiente prima di tutto, un’attenzione che si manifesta anche con l’installazione

di una fontana d’acqua potabile per il pubblico. L’intera area sarà poi attrezzata per la raccolta differenziata e saranno presenti più stand gastronomici con prodotti locali di produzione propria”. Da corollario agli spazi riservati agli artisti che disegnano dal vivo, ci saranno aree dedicate alle “giovani matite” dove i bambini possono avvicinarsi divertendosi al disegno o leggere i libri presi in prestito dagli stand delle biblioteche presenti. E poi punti informazione, area enogastronomica a km zero, stand di artigianato artistico, workshop con brevi corsi: tutti ingredienti per vivere una giornata a colori. Confermato il simpatico concorso di illustrazione. Quest’anno il tema è “La capretta è affamata! Disegna un menu di quattro portate”. In palio non premi ma la possibilità per il vincitore di partecipare al festival come autore con il suo sketchbook dove racconterà a modo suo il pic-nic. Tutti gli anni il tema del concorso è diverso, ma la capretta, mascotte del festival e del parco, c’è sempre. Ora chiudiamo gli occhi: pensiamo a una tovaglia a quadretti, il bianco e il rosso, l’erba verde, il cestino, un panino, un fetta di torta e al nostro fumetto preferito. ● Per saperne di più: http://picnicfestival.blogspot.it

Pic Nic Festival Festival campestre dedicato all’illustrazione e al fumetto Domenica 21 giugno Parco “Le caprette” Via Monte Cisa, Reggio Emilia

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> EVENTI Acque Dotte – Festival musicale tra Cremona e Salò Preview a Expo Brescia - Liberi flussi Jemm Music Project & Mattia Martorano 5 giugno Palazzo Colleoni - Brescia

Corde liquide Cecilia Chailly & Gnu Quartet 21 giugno Cortile di Palazzo Trecchi – Cremona

info: www.comune.cremona.it

Convivium Voluptatis: Giornate di festa rinascimentale dal 26 al 28 giugno Volta Mantovana (Mantova)

info: www.conviviovolta.it

Nosilenz Festival 11 - 12 - 13 giugno Cigole (Brescia)

a g enda

la banca al t u o s e r v i z i o

a cura di Valentina Bragazzi

> MOSTRE

valentina.bragazzi@popolis.it

Vedute di Francia nella villa dei capolavori

> festival del romanino

fino a settembre

Reading Romanino

Fondazione Magnani Rocca Mamiano di Traversetolo (Parma)

7 giugno – ore 15

info: info@magnanirocca.it

Casa degli artisti - Bienno (Brescia)

Il Gran Ceruti - Verso il ciclo Padernello del Pitocchetto

Romanino pizzicato Orchestra di mandolini e chitarre “Il plettro”

fino a dicembre Castello di Padernello Borgo San Giacomo (Brescia)

20 giugno - ore 20.45 Chiesa di Sant’Antonio Breno (Brescia)

info: info@castellodipadernello.it

Reading Romanino: Poesia e pittura in dialetto 27 giugno - ore 20.45

La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudì

Chiesa di Santa Maria della Neve Pisogne (Brescia)

fino al 19 luglio Palazzo dei Diamanti – Ferrara

Info: www.festivalromanino.it

info: tel. 0532 244949

info: www.nosilenz.it

Parma Etica Festival

Fiera della Sostenibilità nella Natura Alpina

12 – 13 – 14 giugno Parma

info: parmaetica@live.com

Un mese di iniziative invaderà l’intera Valle Camonica: convegni a tema, manifestazioni sportive, mostre ed enogastronomia per dimostrare le potenzialità e la ricchezza del territorio camuno.

Festa europea della musica 21 giugno Bergamo

info: info@prolocobergamo.it

Padernello Jazz fino al 5 giugno Castello di Padernello Borgo San Giacomo (Brescia)

info: tel. 030 9040334

Mese di giugno - Sedi varie

Padernello a tavola 28 giugno 2015 Borgo San Giacomo (Brescia)

info: 030 9040299

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