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335 di un'esistenza migliore: respirazione larga attraverso le foglie cencio, pianta nel letto di vagabondi naturali solo sogni attorno alla morte

*** ritornare a letto dopo aver vissuto una notte intera l'amore dei sogni di certo un letto concepibile – erogeno a cominciare dal caldo come regione genitale sospiri

gemiti, profondi di contentezza

(lo stato di grazia) il letto rifà un corpo io volo senza schiavitù mi mostro i paesaggi formati al margine l'emergenza al mattino dell'io lira dal principio alla gioia d'abitare

*** queste cose, le pieghe, creste spianate sotto di me sotto il mio movimento marcano delle strisce all'uscita da una cupa tortura il dorso zona di colpa ancor più della guancia

oggi colpevole e tutta la gran bontà che ho per me i sogni l'allucinazione del mattino quando poco volitiva all'altra vita lascio fare e crescere un po' di follia nel sonno è turbata

io non separo la gioia attiva o solamente secondaria come ruminare la sensazione del piede fuori dal letto a guardarlo con il retrogusto ancora di me legata a lui d'innocenza

*** le cosce aperte legge / s'interrompe ché ama riprendere e poco vestita dal lenzuolo, eccitata dal libro

*** una notte il libro finisce (diana data sempre questo tempo dovuto alla chiusura del libro per la sua importanza finisce col rigurgitare – raccoglimento in cui ricorda a sé stessa


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