l_ulisse_13

Page 253

253 2.1.2. L‟aspetto narrativo nella Kurzprosa e nella Kürzestprosa ―Dal lato della produzione un genere o un sottogenere letterario può essere visto come il risultato di alcune scelte che nella costanza sopra-individuale diventano convenzioni‖ [De Meijer 1997b: 187-188]. Tra queste scelte risultano fondamentali, ad esempio, quelle tra lingua e dialetto, tra oralità e scrittura, tra prosa e poesia, tra forma breve e forma lunga. A proposito di queste ultime due tipologie di scelte, si deve tener presente che ―un testo narrativo presenta tutti i problemi di qualsiasi altro tipo di testo, oltre a qualcuno in più‖ [Eco, 1979: 69] e che, quindi, nell'esame di testi narrativi rimane fondamentale quel problema ―in più‖, cioè il narrativo propriamente detto, la narratività e che questa si mostra nel modo in cui è condotta la narrazione e nella storia narrata. Se da un punto di vista prettamente formale consideriamo la poesia come ―un discorso caratterizzato al livello più superficiale del discorso da costrizioni più forti di quelle valide per la prosa‖ [De Meijer, 1997b: 194], quest‘ultima, come ricorda Lausberg [1969: 256], è ―il discorso diretto in avanti‖ (provorsa), che al contrario del verso (―svolta‖, ―ritorna‖) non conosce alcun ritorno regolare, a danza, di uguali cadenze ritmiche. Ma, come sappiamo, a partire dal romanticismo sono venute a destrutturarsi gradualmente le forme metriche tradizionali a favore di una ricerca ritmica nella prosa, che porterà Baudelaire, Verlaine, Rimbaud ed altri al poema in prosa, alla prosa musicale, al frammento lirico o al verso libero. In questo contesto significativi, per un‘indagine stilistica della prosa artistica del Novecento italiano, sono stati i contributi di Beccaria [1975], che ha individuato in D‘Annunzio il punto di incrocio di numerose esperienze e soluzioni tecniche che si riflettono dalla prosa alla poesia e viceversa (il periodo cumulativo, l‘enumerazione, la paratassi, le riprese oratorie ecc.). Sapendo, dunque, che la prosa può andare benissimo in tante direzioni, compreso verso la poesia, che cosa caratterizza la prosa nel senso della narrativa? Senza entrare nel merito delle varie metodiche e prospettive talora molto divergenti della moderna narratologia, di cui ormai nessuno contesta la legittimità, è utile tenere in considerazione un punto su cui sembra vigere un accordo di fondo: e cioè di come il testo narrativo venga inteso come ―un messaggio sotteso e organizzato da uno o più codici, trasmesso mediante un canale, in un dato contesto, da un emittente a un destinatario. In una siffatta forma di comunicazione letteraria occorre tenere ben distinte due coppie di ―partecipanti‖ modellate sulle funzioni emittentedestinatario: a) lo Scrittore-Autore e il Lettore, rapportati dal Testo-Libro (livello della comunicazione che definiremo extratestuale); b) il Narratore e il Narratario o Destinatario interno, rapportati dal testo-Narrazione (livello intratestuale)‖ [Marchese, 1990: 76-77]. Segre riassume il narrare come ―realizzazione linguistica mediata, avente lo scopo di comunicare a uno o più interlocutori una serie di avvenimenti, così da far partecipare gli interlocutori a tale conoscenza, estendendo il loro contesto pragmatico. La narrazione può assolvere un compito di documentazione e/o di testimonianza, anche a valore storico, volta a collocare nel ―presente‖ elementi del ―passato‖ disponendoli nella memoria, che è dispositivo e repertorio culturale. La narrazione si orienta verso l‘artificialità, e anche verso le arti, quando, ponendosi con una certa autonomia nei confronti del reale, fa intervenire i meccanismi della simulazione, dell‘invenzione, della finzione, dell‘immaginazione anche collettiva, che pure non sono estranei alle relazioni e interpretazioni storiche, non foss‘altro perché intervengono criteri di orientamento dell‘osservazione, del tempo, e quindi dei valori. L‘attività narrativa implica inoltre nelle sue varie destinazioni diversi effetti di visualizzazione, diversi assetti del materiale e diversi piani di manifestazione‖ [Segre, 1980: 701]. Interessante da un punto di vista pragmatico per l'individuazione empirico-deduttiva di punti nodali di un testo definibile come narrativo è lo schema suddiviso in tre ambiti di analisi proposto


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.