ESTRATTO%20DI%20Filastrocche

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INDICE VOCALI

Vocali in rima

Un bosco di vocali

La ballata delle vocali CONSONANTI ORDINE ALFABETICO SUONI SIMILI LETTERE STRANIERE GRUPPI CONSONANTICI CA - CO - CU CI - CE CIA - CIO - CIU

Le consonanti

L'alfabeto in rima Ritmo in alfabeto Non può essere

Le "straniere" in rima

"Straniere" per colazione Briciole... di pace

Filastrocca della paura La foca e sua cugina La calza bucata Ricci nel cesto

Un bel concerto L'arancia

Ciuf... ciuf... ciuf Le due ciabatte

GA - GO - GU GI - GE GIA - GIO - GIU

Con lo sguardo in su Il mago sole

I gelati di Parigi

Pensavo fosse un gioco Giochi gioiosi

Filastrocca... giusta! CHI - CHE GHI - GHE QU

L'h nel mezzo

Filastrocca per chi e per che Maghi e streghe

Filastrocca del ghiottone Facciamo la conta!

Cinque... nei quadretti Quanti numeri! C oppure Q?

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pag. 7 pag. 8 pag. 10 pag. 14 pag. 16 pag. 18 pag. 24 pag. 30 pag. 31 pag. 34 pag. 36 pag. 40 pag. 42 pag. 46 pag. 48 pag. 52 pag. 53 pag. 54 pag. 58 pag. 60 pag. 64 pag. 68 pag. 70 pag. 72 pag. 76 pag. 78 pag. 82 pag. 84 pag. 88 pag. 89 pag. 90 pag. 92

3


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"CAPRICCIOSE" CQU SCI - SCE - SCIA - SCIO - SCIU SCIE SCA - SCO - SCU SCHI - SCHE GLI

A scuola di sapori Le "capricciose"

Acqua e la sua famiglia Finisce male!

È da incoscienti! Scodinzolando

MB - MP DOPPIE DIVISIONE IN SILLABE ACCENTO E - È C'È - C'ERA

Tre mosche

Un saggio consiglio Schermaglia

L'agnello lagnoso

Il bagno del ragno Il campione

Prendi l'ombrello

Filastrocca delle doppie Filastrocca sillabata

Filastrocca dell'accento Parole con l'accento Ma cosa è? Chi c'è?

C'era un filastrocca H, lettera misteriosa Quante cose ho!

Hai finito di far chiasso?

PUNTEGGIATURA

Filastrocca dell'apostrofo Un'amica vera

Salve: io sono il punto

Filastrocca della virgola Il punto di domanda Il punto esclamativo

4

pag. 110 pag. 116 pag. 124 pag. 128 pag. 134 pag. 135 pag. 137 pag. 141 pag. 144 pag. 147 pag. 155 pag. 161 pag. 164 pag. 165

Sensazioni APOSTROFO

pag. 104

pag. 129

C'era una volta... H (AVERE)

pag. 98

pag. 120

Attenzione! GN

pag. 96

pag. 167 pag. 168 pag. 170 pag. 173 pag. 174 pag. 175 pag. 178 pag. 179 pag. 182 pag. 183 pag. 185 pag. 186 pag. 187

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PRESENTAZIONE Insegnare ai bambini la corretta ortografia della lingua italiana e chiederne poi un uso “pensato” quanto rigoroso sta diventando in questi ultimi tempi un’impresa difficoltosa per i docenti della scuola Primaria. È pur vero che le nuove generazioni dribblano le regole con grande naturalezza anche perché legittimate e sostenute da forme di scrittura abbreviata tanto discutibili quanto mai attuali e diffuse: Sms, slogan pubblicitari volutamente “ambigui”, abuso di sigle... Famosa – e paradossalmente emblematica – la gaffe di una studentessa universitaria che qualche anno fa si presentò a sostenere un esame dopo aver studiato su dispense di appunti passatele da un’amica; dovendo parlare tra l’altro di Nino Bixio, pronunciò il cognome del personaggio risorgimentale così come lo aveva letto scritto in quella che lei riteneva fosse la forma abbreviata utilizzata dall’amica: Bi-per-io! La scuola Primaria, che tra gli obiettivi di apprendimento da promuovere prevede anche lo scrivere nel rispetto delle regole ortografiche1, ha il dovere di attivarsi affinché tutti gli alunni – anche quelli delle nuove generazioni – acquisiscano familiarità con la lingua scritta e con l’ortografia in particolare. Non occorre scomodare sociologi e psicologi di fama per spiegare a chi lavora quotidianamente nella scuola che gli alunni che siedono oggi nei banchi sono profondamente diversi da quelli di ieri, quelli che imparavano “per ripetizione”, attraverso esercitazioni a volte persino ossessive, che poi però scrivevano in forma ortograficamente corretta, operazione sempre più difficile per gli alunni dei nostri giorni benché le convenzioni ortografiche siano rimaste immutate. Gli alunni delle più recenti generazioni – più ancora di quelli degli anni passati – avvertono maggiormente la necessità di trovare una motivazione al proprio lavoro e, più in generale, all’apprendimento. Se al docente risulta facile innescare la motivazione rispetto a proposte educativo-didattiche di per sé stimolanti e accattivanti (una ricerca in gruppo, la lettura di un libro, la realizzazione di un gioco, la redazione di un’intervista, l’analisi di reperti e documenti...) e a mantenerla viva durante le successive fasi del processo di insegnamento/apprendimento, non possiamo nascondere come risulti particolarmente difficoltoso conferire un orizzonte di senso e di significato alla scoperta e all’apprendimento delle convenzioni ortografiche, soprattutto con gli alunni delle prime classi. Non dimentichiamo, infatti, che la motivazione risiede nell’atteggiamento mentale che nasce dal desiderio che spinge una persona a raggiungere un suo scopo; questa “dinamica del desiderio implica una spinta, che può essere interpretata come bisogno o propulsione da soddisfare, oppure in senso più profondo, come tensione sostenuta da aspettative, obiettivi, emozioni 2”. Ma quali 1

“Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria. Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in un breve testo che rispetti le fondamentali convenzioni ortografiche”. “Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria. Produrre testi corretti dal punti di vista ortografico…”. Indicazioni per il curricolo, MPI, Roma, settembre 2007 2 P. Di Natale, Motivazione e apprendimento, RD Professionisti Tecnici in Libreria, Rivista Digitale Della Didattica, www. rivistadidattica.com

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aspettative, obiettivi, emozioni possono rintracciare i bambini di fronte alla richiesta di dover memorizzare una serie di convenzioni ortografiche (regole, eccezioni, particolarità) che hanno la loro “visibilità” esclusivamente nella forma scritta della nostra lingua? Una delle strategie da usare per sostenere la motivazione è senza dubbio “la giocosità”, che non va a scapito della rigorosità del contenuto di apprendimento proposto in quanto fa leva sulla metodologia. Presentare un “contenuto ortografico” – di per sé poco stimolante e motivante – attraverso una filastrocca può essere una scelta vincente dal punto di vista motivazionale e facilitante per quanto riguarda la memorizzazione della convenzione stessa. In genere le filastrocche piacciono ai bambini perché in poche righe raccontano una storia; inoltre le rime, le allitterazioni, le assonanze e la stessa metrica conferiscono al testo una musicalità che fa del ritmo il suo punto di forza; per questo, le filastrocche sono piacevoli da ascoltare, divertenti da recitare, facili da memorizzare. Molte delle filastrocche di cui i bambini hanno esperienza informale, sono cantilene che accompagnano i loro giochi (le conte per esempio); altre hanno avuto, nella loro prima infanzia, una rassicurante funzione emotivo-affettiva legata alla vita quotidiana: addormentano, calmano, distraggano dalla paura, fanno ridere. Le filastrocche pensate e scritte per questo volume hanno una funzione preminentemente didattica in quanto si fanno pretesto “giocoso” per presentare le principali convenzioni ortografiche tanto che sono corredate da un apparto didattico di esercitazioni – il più possibile diversificate nella tipologia – per evidenziare operativamente i diversi “contenuti” ortografici. Ciò non toglie che, a discrezione dell’insegnante, vi si possano rintracciare ulteriori sviluppi didattici quali la comprensione del testo (personaggi, ambienti, azioni…), la sua struttura (versi, strofe, rime…), la ricerca dei significati-messaggi, la possibilità di rielaborazione/manipolazione del testo (parafrasi, sostituzione di parole, aggiunta di versi, trasformazione in fumetti…), la drammatizzazione in tutte le sue forme, l’accompagnamento sonoro…  Uso del Cd-rom allegato Il libro è dotato di un cd-rom che consente la stampa in formato A4, e in bianco e nero, di tutte le esercitazioesercitazio ni proposte. Per visualizzare le schede e Vocali in rima stamparle è necessario digitare il codice alfanumerico presente su ciascuna papa gina. Ad esempio per stampare l’eser-cizio di pag. 7 bisogna digitare A101. ALUNNO DA DATA

....................................................................................................................

...................................................

Con la

con la

con la

GIUDIZIO

CLASSE

ecco AEREO, ALA e ARMADIETTO, , ELICA, ELEFANTE, ELMETTO, IMBUTO, ISOLETTA, INSETTO,

con la

, OMBRELLO, OSSO, ORSETTO,

con la

, UOVO, UCCELLO, UNCINETTO:

A E I O U sono vocali e fanno parole, AIUOLE .

ma stanno tutte insieme se tu scrivi

Unisci ciascuna vocale ai rispettivi disegni.

a e i ou

Filastrocche Ortografiche © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l.

V o c a li in r im a

............................

........................................................................................

a e i o u © Edizio © Edizio ni Didattiche Gul ni Didatt iche Gul liver S.r.l. liver S.r. l. A101

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VOCALI

ecco AE REO, AL con la A e AR E, ELICA, MADIE EL TT con la I, IMBUTO EFANTE, ELMETTO O, con la O, OMBR , ISOLETTA, INSETT , EL O, con la U, UOVO LO, OSSO, ORSE , UCCE TTO, AEIO LLO, UN U sono vo CINETT ma stan O: cali e fa no tutte nno pa insiem role, e se tu scrivi A Unisci cia IU O LE scuna vo . cale ai rispett ivi diseg ni.

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C ia - C io - C iu

Completa con CIA – CIO - CIU.

C

C

1

N

O

A

R

F

2

C

L

5

6

O

D

O

C

3

E

C

A

M

I

7

4

B

A

T

T

E

8

9

Usa le lettere numerate per comporre le parole che mancano nei fumetti. IO UNA

________ 32545514

INVECE IO UNA

_________

COSA VOLETE?

514789 6 6 4

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55 C422


Qu - Cu

In ogni frase cancella la parola errata. Che strilla, che grida acute/aqute! Il mio amico Pascuale/Pasquale gioca con me a pallone, lui è un campione! La colla licuida/liquida va spalmata accuratamente/aquratamente. Sta scuillando/squillando il telefono: qualcuno/qualquno risponda. Vado a recuperare/requperare il pallone della mia scuadra/squadra. Mi hanno regalato un cucciolo/qucciolo di cane, l'ho chiamato Birillo. Il leopardo ha il pelo maculato/maqulato per mimetizzarsi meglio. Laura ha concuistato/conquistato la medaglia d'oro nella gara di nuoto. Oggi il cielo è scuro/squro, è in arrivo il temporale. Sto curando/qurando i miei germogli, diventeranno splendidi fiori.

Inserisci quI, quo, qua, que.

l

i

i

n

t

l

à

i

e

n o

r

c

i

a

z

i

e

n

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l

i

f

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b

c a z

a

t

i

l

t

i

r

i

o

o n e

a

i

d

i

a

n

o

95 B410


Gn

L’AGNELLO LAGNOSO Un agnello bela disperato: - Mamma, non mi avrai mica abbandonato? Su questa montagna ho un po’ di paura: non ho bisogno di un’avventura. Stanca di quella lagna, una capretta si avvicina senza impegno e senza fretta. - Allora? Chi sei tu, animale piccolino! - Mi chiamo Agnello e di cognome Ovino. - E perché stai piagnucolando? - Ho perso la mamma e la sto cercando. - Ascolta, io non posso dire di esser un genio, ma tu sei proprio una testa di legno! Ti insegno io cosa devi fare: muovi le zampe e la mamma vai a cercare! Completa con gn.

A

E

L

L

O

L

E

O

M

O

N

T

A

A

Pensa e scrivi altre 5 parole che contengono gn. ........................................................................................................ ........................................................................................................

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135 F885


Divisione

in sillabe

Osserva le divisioni in sillabe e colora quella giusta come nell'esempio. carta

car-ta

ca-rta

panino

pa-ni-no

pan-ino

pasta

pa-sta

pa-sta

maiale

ma-ia-le

maia-le

monte

mon-te

mo-nte

maglione

ma-glio-ne

mag-lio-ne

tacco

tac-co

tacc-o

piscina

pis-ci-na

pi-sci-na

righe

rig-he

ri-ghe

montagna mon-ta-gna mont-agna

strada

str-ada

stra-da

folgore

fo-lgo-re

fol-go-re

Marisa

Ma-ri-sa

Mar-isa

schiena

s-chie-na

schie-na

lepre

le-pre

lep-re

ghiaia

ghia-ia

ghi-aia

ombra

om-bra

omb-ra

acqua

ac-qua

acq-ua

Dividi le parole in sillabe. chiave

......................

evviva

......................

parco

......................

ombrello

......................

cesta

......................

zucchero

......................

banco

......................

marrone

......................

falco

......................

azzurro

......................

tempo

......................

panchina

......................

sabbia

......................

legname

......................

grido

......................

sceriffo

......................

paura

......................

quaranta

......................

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