PIANETAUTLRITRATTI
“Sugar e Attila”
gennaio 2014
SUGAR: GATTA LIBERA Corrado Balistreri Trincanato
Sugar, gatta libera, che si aggira per i vicoli e per le abitazioni certa di essere sempre benaccolta. Mangia in ogni luogo, un po’ schizzinosa, ma quando la fame la prende ritorna sui suoi passi e pulisce con cura il piattino che è stato predisposto per lei.
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Gatta dal pelo morbido, liscio e lungo; arrivata d’improvviso miagolando, ha deciso che gli odori del Vicolo Romita le confacevano.
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Ti segue nell’ortino e balza tra le erbe alte pronta ad afferrare la prima mosca o la prima farfalla che le passa a tiro.
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Sale sul giuggiolo seguendo l’odore del ghiro ma questi ha già fatto scorta dei succosi e dolci frutti e se n’è ritornato per tempo giù nel vallone coperto dal bosco.
Ridiscende ed esplora il territorio impavida; la cavalletta, la lucertola e l’orbettino sono gioco per lei, ma non il grosso rospo che evita accuratamente.
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Non ha paura nemmeno di Attila, gufo reale, che appollaiato la guarda dal trespolo ed apre le proprie ali, un metro e sessanta centimetri di penne che si stendono contro luce e girando la testa di 270° decide di fingere d’ignorarla, pur sapendola che sarebbe pronta a balzare per ghermirlo.
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Quando Sugar si allontana, Attila si riavvolge nel piumaggio bruno striato, superiormente segnato da striature nerastre e giallo-bruno, inferiormente con strisce che si alternano a linee sinuose ed ondulate scure, e attende la notte.
Nomi scientifici: giuggiolo (Ziziphus jujuba), ghiro (Gils Gils), cavalletta (Tettigonia Viridissima), lucertola (Lacertilia), orbettino (Anguis Fragilis), rospo (Bufo Bufo), gufo reale (Bubo Bubo).
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