PD ROMA TREDICI APRILE

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TEMPO DI

BILANCIO SOMMARIO

Il Bilancio che nessuno vuole

LAVORO

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MOBILITA’

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BILANCIO

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SICUREZZA

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Perché è un bilancio sciagurato. Che condanna la città a un futuro senza prospettive.

... pista da sci in pineta. Uno scherzo? No, la triste realtà. A fronte di vergognosi tagli sugli investimenti pubblici in scuole e sicurezza, il project financing impera con l’unico ‘scriteriato criterio’ del...

FORUM DELLE DONNE

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DEMOCRATICHE BUONE NOTIZIE

... fare cassa, non importa come

IDEE CREATIVE

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SOLUZIONI

Questa la ratio dell’amministrazione del tredicesimo per la quale il rispetto del territorio è solo un fastidioso ostacolo alle iniziative imprenditoriali scellerate di occulti investitori.

I NOSTRI CIRCOLI APPUNTAMENTI

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I L

L A V O R O

P R I M A

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T U T T O . . . . . .

Articolo 18, ma anche ammortizzatori sociali, tutele, sviluppo e... due paroline sul ruolo dei circoli e dei cittadini nel determinare la politica di un Partito Democratico più unito, propositivo e quindi incisivo nelle sue azioni. Prosegue il percorso sul lavoro che vedrà il prossimo appuntamento dal titolo #UNDER29 il 3 Maggio dedicato ai giovani e il loro futuro nel mondo del lavoro con la partecipazione di Tiziano Treu e a partire dal suo nuovo libro: Giovani senza futuro? Abbiamo iniziato parlando di Alitalia circa un mese fa, e ora torniamo a parlare di lavoro al circolo PD di Casalpalocco Axa. In particolare parliamo di Articolo 18 e ammortizzatori sociali. Lo facciamo con Roberta Turi segretaria generale della FIOM CGIL del nostro territorio (Roma sud ovest) e con Tonino D’Annibale del PD Lazio e vicepresidente della commissione lavoro e politiche sociali e giovanili. La premessa è chiara, la situazione del lavoro in Italia, nel Lazio, sul nostro territorio è drammatica.

E’ Roberta Turi che ci dà i primi numeri. 42.000 cassaintegrati nel Lazio, molti dei quali si affacceranno alla mobilità nei prossimi mesi. Per loro un futuro incerto, lontano dalla pensione, senza la possibilità di trovare altri impieghi. Le aziende medie e piccole stanno chiudendo una dopo l’altra lasciando a casa migliaia di lavoratori. Multinazionali e grandi aziende hanno il fiato un po’ più lungo, ma anche per loro è iniziata una agonia che le porterà inevitabilmente a cercare nuovi mercati e nuovi paesi.

Gli ammortizzatori sociali attuali sono del tutto inadeguati a sostenere i lavoratori in questo momento. I pochi documenti appena stampati con le linee guida dell’attuale governo su tutele e cassa integrazione sono scoraggianti. Come pure le proposte di un mercato del lavoro nel quale i lavoratori vengono messi uno contro l’altro con diverse retribuzioni e tutele, a fronte di mansioni identiche. Ogni elemento contribuisce a comporre un quadro poco incoraggiante sul futuro.

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L’art 18 sul quale sembrano convergere tutte le colpe, le attenzioni di questo governo e dell’informazione e le ire degli imprenditori è in realtà una grande conquista che non ha per nulla contribuito alla crisi attuale, come pure la sua abolizione non aiuterà in alcun modo la ripresa e lo sviluppo. L’art.18 è stato invece uno strumento fondamentale per dare ai lavoratori dignità e sicurezza e per liberarli da forme di ricatto e costrizione intollerabili. In questo quadro risulta con chiarezza come la vera emergenza sia in realtà quella di creare lavoro. Le responsabilità della politica degli ultimi anni sono ormai evidenti. Le scelte di politica economica e industriale del governo Berlusconi anzi le sue “non-scelte”, il suo immobilismo ostinato e miope incapace di fare altro se non imporre sacrifici, sta producendo ora i suoi risultati più negativi. La totale mancanza di investimenti e di finanziamenti allo sviluppo, il ricorso a tagli continui nei servizi, nella pubblica amministrazione, nella sanità ha creato una situazione ormai insostenibile. Gli imprenditori presi in una spirale di debiti dovuti spesso ai mancati pagamenti dell’amministrazione pubblica, non possono più sostenere un mercato sempre più fermo. Nessun investimento, nessuna crescita. La FIOM tocca quotidianamente con mano la situazione di molte aziende del nostro territorio. Fra fallimenti e trasferimenti, saranno poche le aziende che riusciranno a resistere. Nessuna altra realtà imprenditoriale è pronta a prendere il posto delle aziende che chiudono. Risulta quindi difficile parlare anche di riconversione o formazione. Le forze politiche di sinistra e i sindacati hanno ormai ben chiari quali siano i punti sui quali si deve intervenire e sui quali non si può scendere a patti. La loro unità è fuori discussione. Tonino D’Annibale, combattivo e deciso come sempre, ha sottolineato come le pressioni

e la partecipazione attiva della base e cioè dei circoli sia stata determinante nell’indirizzare e far maturare le decisioni del partito nella direzione attuale e nell’unirlo intorno a questo tema. Il sostegno dei cittadini che credono in una politica che rispetti il lavoro e i lavoratori sono indispensabili perché le forze di sinistra possano fare un’azione più incisiva in questo campo. La mobilitazione deve quindi accompagnare l’azione dei nostri politici per una maggiore sensibilizzazione e informazione. Il PD si impegna- queste le parole di D’Annibale- a tutelare i lavoratori e questo non solo in modo rivendicatorio, ma propositivo. Sono molte le proposte pratiche messe in campo

dal partito democratico, a partire dalla ristrutturazione dei distretti industriali e da un ritorno alla legalità in campo imprenditoriale per un mercato trasparente e sano che incoraggi, questo sì davvero, gli investimenti.

segui e partecipa a #under29 su facebook e twitter PDROMATREDICI.IT


M O B I L I T A ’

ROMA-LIDO

Il 12 marzo la drammatica condizione in cui versa il servizio sulla Roma-Lido è stata portata all'attenzione del Campidoglio dal PD del XIII municipio, in un lungo sit-in che è terminato con l'interruzione della seduta del pag 3 consiglio comunale. I circoli del PD del XIII municipio sollecitano da tempo l'amministrazione chiedendo un consiglio straordinario che affronti finalmente il problema degli insostenibili disagi sopportati ogni giorno dai pendolari, ma finora né la petizione né il flash-mob o le altre iniziative avevano risvegliato l'attenzione dell'amministrazione capitolina, che ha continuato a ignorare i diritti dei cittadini di questo municipio. Nella manifestazione di marzo il Partito Democratico e i suoi consiglieri hanno chiesto un intervento sulla linea ferroviaria mirato a incrementare il servizio delle Frecce del mare, così da garantire corse regolari e più frequenti. Come era stato infatti già denunciato, dati alla mano, sia dai circoli che dal consigliere Valeriani, dal 2008 ad oggi i disagi sulla linea sono aumentati incredibilmente: riduzione della frequenza delle corse, corse saltate, interruzioni del servizio dovute a guasti o mancanza di personale. Contemporaneamente però i costi di manutenzione – spesso mai effettuata sono aumentati esponenzialmente. A conclusione dell'intervento in Consiglio Comunale, in cui con il sostegno dei consiglieri del PD sono stati rivendicati i diritti di cittadinanza degli abitanti del XIII municipio, l'amministrazione ha dovuto accettare di calendarizzare nelle prossime settimane un consiglio straordinario che affronti il problema. Il partito municipale da parte sua farà in modo di vigilare e, se necessario, sollecitare ancora che ciò avvenga. di Claudia Monesi Pd Acilia

Il PD del tredicesimo municipio parteciperà alla manifestazione del 28 Aprile ai Fori Imperiali per la sicurezza in bici. La mobilità sicura in bici è infatti un elemento cardine per una buona pianificazione della mobilità in generale e nel XIII municipio in particolare per le caratteristiche del territorio.Troverete maggiori informazioni e aggiornamenti sul nostro sito pdromatredici.it nei prossimi giorni.

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I L

B I L A N C I O

2012: neanche un soldo per scuole e sicurezza idraulica di Paolo Orneli, consigliere del Pd Roma XIII.

Si tratta di un bilancio miserrimo e profondamente iniquo, che priverà la nostra città (e il nostro Municipio) di risorse indispensabili per poter garantire i servizi essenziali, la manutenzione, il decoro di strade e verde pubblico e la realizzazione di quelle infrastrutture che sarebbero indispensabili per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per non parlare di cultura, scuola e solidarietà: parole evidentemente sconosciute a chi oggi (speriamo ancora non per molto) governa Roma. L'aggravante, quest'anno, è rappresentata da alcune "idee" strampalate e malsane che hanno accompagnato la proposta di Alemanno: mi riferisco ai cosiddetti "project financing", opere "pubbliche" che dovranno essere realizzate con investimenti da parte dei privati, i quali avranno un ritorno economico attraverso la gestione delle stesse una volta che saranno state ultimate. Nulla da dire sullo strumento in sé, ma il modo in cui è stato declinato dalla Giunta Alemanno 1,5 milioni per un fa veramente orrore.

impianto sportivo invernale 3,6 milioni per un parcheggio multipiano pag 4

Due "idee" su tutte, che danno l'esatta misura di quanto sconclusionata, imbarazzante e profondamente scollegata dalla realtà sia l'attuale amministrazione della nostra città: - 1,5 milioni di euro per la "Realizzazione di un impianto sportivo invernale" ad Ostia. Ci hanno spiegato che si tratterebbe di una pista artificiale (a pagamento) per provetti e aspiranti sciatori.

- 3,6 milioni di euro per la costruzione di un "Parcheggio Multipiano in Via delle Baleniere". C'è scritto proprio così. Multipiano. In pratica un palazzo. Non si capisce bene dove Alemanno ha pensato di costruirlo, dal momento che le uniche aree non edificate presenti in Via delle Baleniere sono quelle della Pineta delle Acque Rosse (Riserva del Litorale). il bilancio più "povero" Ma veniamo ai numeri del bilancio 2012. Sostanzialmente, project financing a parte, sono gli stessi del 2011, che oggettivamente è stato il bilancio più "povero" della storia del Comune di Roma e del XIII Municipio. Più tasse (anche quest'anno aumenti generalizzati di tutto ciò che poteva essere aumentato), meno servizi e una spruzzatina di risorse "elettorali" (tra un anno per fortuna si vota).

della storia del Comune di Roma e del XIII Municipio

Nel piano degli investimenti non c'è niente. Zero risorse pubbliche per l'edilizia scolastica (gli asili nido saranno solo quelli previsti in project financing: e cioè si tratterà di asili privati). Zero investimenti sul verde (forse perchè al posto delle pinete vogliono costruire i parcheggi). Zero sulla sicurezza idraulica. Le uniche risorse comunali (avanzo di amministrazione) sono costituite da 1,2 mln di euro per la manutenzione straordinaria delle strade. Meno del 10% di ciò che sarebbe necessario per garantire un minimo di interventi su tutto il territorio municipale (ammesso e non concesso che le strade non tornino a sbriciolarsi pochi mesi dopo aver eseguito gli interventi, come purtroppo è già accaduto in più di un'occasione in questi anni).

Manutenzione dei fossi: previsti 100.000 euro in meno nel bilancio 2012

La spesa corrente, cioè quella per i servizi sociali, la cultura, le manutenzioni ordinarie di strade, scuole e giardini, è sostanzialmente la stessa del 2011 (quindi nettamente insufficiente) con alcune "chicche" che rispondono a scelte politiche scriteriate. A saldi invariati, si riducono soprattutto le risorse destinate ai servizi sociali (anziani, disabili, interventi per le famiglie in difficoltà: meno 320mila euro rispetto al 2011) e quelle destinate alla manutenzione dei fossi (vedi voce allagamenti: meno 100mila euro rispetto al 2011) per favorire una misura dal vago sapore elettorale: manutenzione strade, più 740mila euro rispetto al 2011.

E' inutile dire che il gruppo del Partito Democratico ha fatto una durissima opposizione e ha presentato una valanga di emendamenti a questa proposta. Ma la maggioranza PdL del Municipio ha dato il via libera al bilancio 2012 di Alemanno. Un bilancio fallimentare, che pagheranno i cittadini con la beffa di una imposizione fiscale più elevata in cambio di servizi più scadenti. Bisogna proprio voltare pagina.

Roma e il XIII Municipio meritano molto, molto di più.

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C R O N A C A

sicurezza

L’ultima sparatoria avvenuta a Ostia nella settimane addietro fa riflettere ancora una volta sul tema sicurezza nel XIII municipio. A prescindere poi da quali saranno le risultanze investigative del caso dobbiamo sempre aggiungerla nell’elenco di intimidazioni e fatti gravi qualcosa in più. Se il bilancio sicurezza 2011 di Roma si chiude con un

elenco di omicidi e vari atti di intimidazione, il 2012 per il XIII municipio si è aperto, se non acceso, con gli incendi di una pasticceria a Casal Palocco e di un chiosco (l’ennesimo) ad Ostia. Il tutto mentre l’amministrazione municipale di centrodestra pensa di fare una pista sci, da utilizzare tramite neve artificiale, ritenendo il relativo progetto meritevole di apprezzamento, e mentre all’aeroporto di Fiumicino continuano a essere pag 5 bloccati i tentativi continui di importazione di cocaina (altro tipo di neve). Non si scrive pensando di ripetere l’elenco degli eventi criminali e dei tentativi di risposta istituzionale del XIII Municipio negli ultimi 6 mesi del 2011, poiché il quadro di quella che è la situazione ci viene data in maniera ufficiale dalle relazioni annuali della Direzione Nazionale Antimafia (Dna): oltre gli sviluppi del procedimento per l’omicidio di Emidio Salomone del 2009, oltre la condanna al clan Fasciani, si introduce anche il tema della mafia cinese. Il tutto si sostanzia in una forma di criminalità sommersa, che in un territorio della Capitale come questo vede l’accordo della triade Fasciani-Triassi-Senese per la gestione dei grandi affari (droga, usura, racket, ecc.), lasciando ai “dettaglianti” il compito di contendersi i restanti spazi di operatività. La triade citata non viene nominata spesso nelle indagini relative ai fatti di sangue del 2011. Questo ci porta a chiedersi che ruolo abbiano avuto in tale contesto: se indifferenza per motivi di autorevolezza o cogestione insieme ad altri soggetti del relativo conflitto, benché la relazione della DNA si concluda nel constatare l’assenza di una figura di spicco, o leader, nel panorama criminale romano. L’analisi del perché questa guerra di bande criminali avvenga si potrebbe sintetizzare in una gara d’appalto per contrattare con il monopolista dell’importazione di droga in Italia: la ‘ndrangheta. Non è questa la sede per esporre come la ‘ndrangheta si assicuri l’affidabilità con i narcos colombiani per l’acquisto di cocaina, ma va rilevato che se il ruolo della triade municipale fosse nel senso di cogestione della guerra, questo rafforzerebbe la loro posizione negoziale nel traffico di stupefacenti, visto che proprio i capi del clan Fasciani sono stati condannati in primo grado per traffico internazionale di stupefacenti. Dal quadro esposto sembrerebbe scontato che le istituzioni si siano adoperate sul fronte sociale per reprimere il fenomeno sul nascere, nelle scuole e nelle zone di periferia, ma così non è stato. Il continuo rinnegare del centrodestra e il ricredersi dopo ogni tragico evento, il bando sulle spiagge attualmente sotto il vaglio del Tar del Lazio a seguito di ricorso, il procedimento davanti alla Corte dei Conti per il continuo utilizzo del criterio della somma urgenza nella concessione di appalti, le fantasie del project financing nel volere una pista da sci, come l’idea di costruire un parcheggio multilivello in mezzo alla pineta; si potrebbe continuare nell’elenco comprendendo anche ciò che è accaduto prima del 2011, ma questo è opportuno che venga affrontato in altra sede. Il centrosinistra municipale si pone l’ambizioso traguardo sul tema della sicurezza di condannare politicamente inerzie e incapacità della gestione Vizzani, e operare una forte rivoluzione “culturale” dimostrando come sia indispensabile riconoscere la gravità della situazione attuale e essere totalmente estranei e distanti dai contesti illegali per poter costruire la propria autorevolezza nei confronti delle realtà imprenditoriali. "

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Valerio A. Pagnotta Gruppo di lavoro sulla Sicurezza PD XIII Municipio

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F O R U M

D E L L E

TOPONOMASTICA AL FEMMINILE

D O N N E

Così muore la sanità pubblica Basta ai tagli lineari. Si investa su due pilastri: rete ospedaliera e medicina territoriale di Livia Turco

Su Facebook è nato, per iniziativa di Maria Pia Ercolini, professoressa dell’Istituto Giulio Verne di Ostia, un gruppo dal titolo 'Toponomastica femminile' nato "con l'idea di impostare ricerche, pubblicare dati e fare pressioni su ogni singolo territorio affinché strade, piazze, giardini e luoghi urbani in senso lato,siano dedicati alle donne per compensare l'evidente sessismo che caratterizza l'attuale odonomastica (branca della toponomastica)". pag 6

MIRIAM MAFAI

Con lei si è spenta una luce.. Partecipò alla Resistenza antifascista a Roma, è stata giornalista di Repubblica dalla sua fondazione, Miriam Mafai si è espressa su divorzio, aborto, referendum, laicità dello Stato, legge sulla fecondazione assistita e condizione femminile, sempre con fierezza e totale indipendenza, ragionando ostinatamente con la propria testa. Donna colta, spiritosa, dolcissima, esibiva con orgoglio i segni culturali del passato e della generazione battagliera di cui faceva parte. Ci mancherà!

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L’inaudita vicenda della donna abbandonata nel pronto soccorso del policlinico Umberto I di Roma è un campanello d’allarme molto preoccupante sullo stato della sanità nel Lazio e, più in generale, sull’arretramento che può provocare, nel nostro paese, la politica dei tagli lineari. Il sistema sanitario dell’Italia è eccellente e a Roma, come nel Lazio, ci sono buoni servizi. Ho sempre contrastato la retorica della malasanità perché il nostro sistema sanitario è una grande infrastruttura del nostro paese e un prezioso bene comune. Un bene comune di cui avere cura, da monitorare giorno per giorno per verificarne i risultati, individuarne le inefficienze, combatterne gli sprechi, costruirne le innovazioni. Questa cura quotidiana ha bisogno di un gioco di squadra tra operatori, professionisti, amministratori e cittadini alimentato dal sentimento della fiducia e dall’amore per il bene “salute”. La sanità italiana è stata eccellente quando c’è stata una politica che ha considerato la salute come un investimento e non come un costo. Riflettiamo su questo dato: a fronte di un carico in termini di spesa pubblica del 7,2% del Pil, la sanità rappresenta il 12,8% dello stesso Pil in termini di ricchezza prodotta. L’abbandono della sanità romana e laziale è frutto della concezione della sanità come costo e dalla incapacità riformatrice che rinuncia all’intervento mirato e si affida ai tagli lineari. Questi ultimi sono sbagliati in generale ma sono micidiali quando sono applicati alla sanità: riducono tutto a numero e a costo; fanno sparire la persona con i suoi diritti; cancellano la professionalità dei medici, uniformano e mettono sul stesso piano l’eccellenza e l’inefficienza. Nel 2006 il governo Prodi aveva promosso il Patto per la salute con le regioni, aumentando le risorse per i livelli essenziali di assistenza, per gli investimenti, per l’ammodernamento delle tecnologie ed aveva avviato i piani di rientro per superare i disavanzi sanitari. Un governo che aveva cercato un equilibrio tra la salute e la sostenibilità finanziaria, promovendo una grande riforma che era quella della medicina territoriale: fare le case della salute, l’assistenza domiciliare, la medicina di famiglia prima della chiusura degli ospedali e al posto degli ospedali. Il governo Berlusconi ha interrotto drasticamente questa politica e ha portato la sanità al ministero dell’economia. Sono i fatti che parlano. Il ministero della salute prima abrogato e poi risuscitato non ha nessuna competenza di tipo economico ed i piani di rientro sono affidati al ministero dell’economia che valuta, di fatto, solo gli aspetti contabili e non la qualità dei servizi. Il governo Berlusconi ha inoltre revocato il decreto relativo ai livelli essenziali di assistenza voluti dal governo dell’Ulivo che puntavano sul potenziamento delle medicine territoriali e ha avviato una serie di tagli che sono culminati nella manovra Tremonti dell’agosto 2011. Una manovra che prevede 8 miliardi di tagli alla sanità da qui al 2014. Il pronto soccorso, il servizio più vicino al cittadino è diventato l’emblema concreto della salute ridotta a puro costo. Esso dovrebbe essere un servizio di passaggio in cui si visitano le persone in condizione di urgenza, per poi ricoverarle o indirizzarle in altre strutture di lungodegenza. Sono diventate, invece, luogo di parcheggio perché mancano i posti letto negli ospedali, mancano le strutture per la lungodegenza e sono gestiti da un personale sempre più ridotto costretto a turni pesanti e tante volte demotivato. Conseguenza del blocco del turn-over che si protrae da molti anni e che prevede che i medici che vanno in pensione non siano sostituiti. Giusto ridurre i posti letto e chiudere i piccoli ospedali ma bisogna prima costruire la medicina del territorio, le case della salute, fare un patto con i medici di famiglia per garantire l’H24: gli studi dei medici di famiglia dovrebbero rimanere aperti tutta la giornata e per tutti i giorni della settimana. Questa è la grande riforma rimasta incompiuta, scritta nei documenti ma mai realizzata tranne che nelle solite regioni virtuose. In dieci anni i posti letto negli ospedali si sono ridotti di 40mila unità pari al 15%; nel pubblico il taglio è stato tre volte superiore rispetto al privato. Bisogna fermare questa eutanasia della sanità pubblica prima che sia troppo tardi. Bisogna tornare a considerare gli investimenti costruendo finalmente una sanità che si basa su due pilastri: rete ospedaliera e medicina territoriale. Bisogna ridare fiducia agli operatori e ai professionisti del mondo sanitario.


B U O N E N O T I Z I E , I D E E C R E AT I V E , S O L U Z I O N I

LA COMUNICAZIONE E LA POLITICA

La comunicazione efficace, anche in politica, riveste un ruolo fondamentale per far giungere ai cittadini elettori il proprio messaggio e per trasmettere un' idea di società sulla quale far convergere le adesioni. L’attesa di un successo raccolto per “demerito” del contendente ha sempre il fiato corto ed è priva di futuro. Il consenso non si conquista per caso e quando non lo si ottiene, non vale prendersela con il “destino cinico e baro” di saragattiana memoria e neanche con il“popolo che non ti ha capito”, perché se il popolo non segue è perché non si è riusciti a comunicare in modo sufficientemente esaustivo e, soprattutto, a coinvolgere sulla validità del proprio progetto. pag 7 Uno dei limiti che è facile riscontrare è un uso diffuso del “politichese”, cioè esprimersi come se si parlasse costantemente con i giornalisti di cronaca politica, dimenticando che la stragrande maggioranza dei cittadini, generalmente poco o affatto informati sulla politica, non riescono a capire granché, confermandosi nell’impressione di grande distanza dalla realtà quotidiana da parte del “ceto politico”. Una volta poi ottenuto il consenso, sarà sempre la capacità di comunicare a favorire le mediazioni che permettono ad una coalizione di produrre risultati e di completare il mandato. Sappiamo bene come spesso la capacità di mediare sia indispensabile anche all’interno di una stessa forza politica, per trovare sempre una sintesi in cui tutti possano riconoscersi, per muoversi all’unisono esprimendo forza, coesione e determinazione. Se guardiamo oltre oceano, sappiamo che soprattutto grazie alla sua grande capacità di comunicare, ad un certo Barack Hussein Obama è riuscito quello che fino ad allora sembrava impensabile: diventare il 44° Presidente degli USA: lui, nero, sospettato di "contaminazioni" islamiche e con quel cognome così simile all'odiatissimo Osama!! Alcuni esperti parlano addirittura di comunicazione ipnotica con tanto di analisi dettagliata dei suoi discorsi e del suo linguaggio non verbale. E’ indubbio che milioni di statunitensi siano stati convinti non solo dalle sue idee ma soprattutto dall’emozione che egli è riuscito a trasmettere e che ha indubbiamente conquistato anche moltissimi di noi in Europa ed in Italia. Una comunicazione efficace in politica contempla anche la capacità di informare in modo chiaro e diffuso sui risultati positivi della propria azione di governo. Guardando di nuovo agli USA, in vista delle prossime elezioni per il secondo mandato, è interessante osservare l’efficacia della tabella qui sotto che comunica in modo immediato gli esiti positivi dell'azione dell'amministrazione Obama sull'occupazione e, nello stesso tempo, ricorda in modo implicito il precipizio in cui si era caduti sotto la guida di Bush. Claudio Borzi Esperto di Comunicazione, Formazione e Counselling PD Casalpalocco Axa


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N O S T R I

C I R C O L I

circoli

APPUNTAMENTI

ACILIA Coordinatore: Fabio Boccuni L.Go Del Capelvenere 00126 Roma pdacilia@gmail.com http://pdacilia.it/ CASALPALOCCO AXA: Coordinatore: Maria Rita Moro via di Macchia Saponara, 119 Axa pdpalocco.axa@gmail.com pdcasalpaloccoaxa.blogspot.com

GIOVEDÌ 3 MAGGIO 2012 ORE 17:00 ARIS GARDEN HOTEL

DRAGONA Coordinatore: Giuseppe Lelli Via Di Dragona, 349/351, ROMA circolo.pd.dragona@live.it INFERNETTO Coordinatore: Carlo Serraglia Telefono: 348 8761729 pd.circoloinfernetto@gmail.com OSTIA ANTICA Coordinatore: Giovanni Zannola GD Ostia Antica: Virginia Mantoan Via Gesualdo, 2 00119 Ostia Antica telefono: 065651843 pd.ostiaantica@gmail.com

25 aprile 2012 ore 12:30 Circolo di Ostia Antica FESTA DEL TESSERAMENTO con pranzo a sottoscrizione. Parteciperanno: Marco Miccoli ed Eugenio Levi

OSTIA CENTRO Coordinatore: Giovanni Seddaiu GD Ostia centro: Gianluca de Rubeis Piazza Della Stazione, 11, Ostia telefono: 065673384 OSTIA LEVANTE Coordinatore: Giuseppe Sesa Via Ammiraglio Del Bono, 41 Ostia, telefono: 065673384 info@pdostialevante.com www.pdostialevante.com

Venerdì 27 Aprile 2012 ore18:00 c/o il circolo

OSTIA PONENTE Coordinatore: Sabrina Giacobbi Via Antonio Forni, 16, Roma telefono: 0656340277 SAN GIORGIO Coordinatore: Francesco Spano' Via Cosimo Roselli, 14, 00125, ROMA telefono: 0652362067

PD ROMATREDICI MAGAZINE PDROMATREDICI.IT pdromatredici@gmail.com

STAGNI MADONNETTA Coordinatore: Zega Maurizio Via Viola, 71/79 00124 ROMA telefono: 065218932

Collaboratori per questo numero Alessandra Colonnese, Andrea Storri, Anna Lucia Nicosia Claudio Borzi, Maria Rita Moro, Paolo Orneli,Valerio Pagnotta Aggiornamenti quotidiani su Facebook e Twitter Numero lettori 2500

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