mozione salvaguardia ospedale di salò

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COMUNE DI SALO' Provincia di Brescia

DELIBERAZIONE N°

40/2010

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Adunanza ordinaria di prima convocazione - Seduta pubblica OGGETTO:

Esame della situazione e della politica sanitaria nel comprensorio Alto GardaValle Sabbia: ruolo e funzioni del presidio sanitario salodiano e iniziative conseguenti.

L'anno duemiladieci, addì nove (09.12.2010) del mese di dicembre con inizio della seduta alle ore 18,00 nella Sala delle adunanze consiliari. Previa l'osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente legge vennero oggi convocati a seduta i èonsiglieri Comunali. All'appello risultano: PRESENTE 1 - BOTTI Barbara

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2- ZAMBELLI Stefania

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ASSENTE

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3- PELIZZARI Alberto 4- BONETTI Marina

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5- ALESSI Roberto

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6- COLOMBO Alberto

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7- BERARDINELLI Bernardo

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8- VASSALLO Sergio

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9- TOFFOLETTO Giorgio

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10 - SILVESTRI Aldo

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11 - COMINI Gualtiero

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12 - COMINOTTI Gabriele

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13 - MAGGI Pasquale

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14 - BANA Federico

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15 - BELLI Graziella

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16 - ZAMBELLI Vincenzo

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17 - PELIZZARI Giovanni

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18 - ZANE Stefano

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19 - FRASSONI Fabio

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20 - AlMO Liliana

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21 - PEZZALI Gianluigi TOTALE

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22 - GANDI Graziano (Assessore esterno)

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23 - NASTUZZO Aurelio (Assessore esterno)

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Partecipa il Segretario Generale dott. Giuseppe lovene il quale provvede alla redazione del presente verbale. Riscontrata la validità della seduta dal numero degli intervenuti, il prof. Gualtiero Comini assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'argomento di cui all'oggetto, posto al N. 5 dell'ordine del giorno.


N. 40 del 9.12.2010 Oggetto: Esame della situazione e della politica sanitaria nel comprensorio Alto Garda-Valle Sabbia: ruolo e funzioni del presidio sanitario salodiano e iniziative conseguenti.

Il Presidente del Consiglio prof. Gualtiero Comini invita uno dei latori ad introdurre l'argomento di cui all' oggetto e successivamente dĂ la parola ai Consiglieri che intendono intervenire. Dopo ampia ed esauriente disamina e a seguito del perfezionamento del testo della mozione presentata,

IL CONSIGLIO COMUNALE

SENTITI

gli interventi dei Consiglieri che si sono succeduti nella discussione, come da trascrizione integrale allegata (sub l) al presente verbale;

PRESO ATTO

del testo della mozione condivisa, come corretta seduta stante;

CON VOTI

favorevoli unanimi espressi per alzata di mano da n. 19 Consiglieri presenti e votanti

DELIBERA di approvare la mozione fmalizzata alla salvaguardia del ruolo e delle funzioni del presidio sanitario salodiano.


MOZIONE

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~L~Q. PREMESSO CHE La situazione sanitaria della zona dell' Alto Garda è ormai nota a tutti come ampiamente deficitaria, anche in considerazione della conformazione del territorio e delle vie di comunicazione al suo interno. Nelle nostre aree mancano strutture ospedaliere pubbliche destinate alla lungodegenza postacuti e alla riabilitazione specialistica e nonostante la situazione attuale sia quella per cui negli ospedali per acuti i pazienti vengono dimessi sempre più precocemente e quindi c'è una grande necessità di servizi riabilitativi e post-acuti; le famiglie sono sempre più in difficoltà ad assistere in casa anziani affetti da patologie gravi, spesso croniche o post operatorie, in particolare dopo le dismissioni dei reparti per acuti; nelle Case di Riposo (RSA) le liste di attesa si allungano sempre più, in particolare per persone affette da Alzheimer; sono state diminuite dalla Regione le risorse per l'A.D.! (Assistenza Domiciliare Integrata). In questo contesto, senza voler peraltro ripercorrere sterilmente le motivazioni che ci hanno nel corso degli anni portato a questa situazione, è necessario che le istituzioni amministrative locali, la popolazione ed il territorio nella sua totalità si facciano carico di affrontare con una propria proposta questo tema di fondo che tocca la vita di tutti i cittadini. E' necessario quindi perseguire e realizzare un nuovo progetto per la sanità della nostra zona, da condividere con l'intera cittadinanza e con i Comuni interessati. E' questo un precipuo compito della Città di Salò, che dispone da sempre di un edificio, storicamente destinato ai servizi sanitari, un tempo quale struttura per acuti, nel corso degli ultimi anni orientato verso funzioni di servizio territoriale in campo sanitario. E' opportuno ricordare, infatti, che dopo la fusione degli ospedali di Salò e Gavardo, in relazione alle caratteristiche strutturali e urbanistiche dei due presidi, l'Assemblea dei Sindaci dell' allora USSL, nei primi anni '90 decise di potenziare la struttura di Gavardo quale presidio per acuti e quella di Salò quale presidio di riabilitazione e lungo degenza, integrato dai servizi di base. L'Amministrazione Comunale di Salò, forte della potestà di decidere in merito alla, destinazione urbanistica dell' edificio dell' Ospedale, attualmente qualificato quale "attrezzatura socio sanitaria" può, o meglio deve, assumere una decisa iniziativa per proporre un nuovo futuro all'ormai ex Ospedale di Salò a servizio dei bisogni sanitari dell' area. Già il 30.1 0.2006 il Consiglio Comunale di Salò aveva impegnato il Sindaco e l'Amministrazione Comunale di Salò: 1) a percorrere l'ipotesi di una Fondazione o altro soggetto che proceda, in via principale, alla ristrutturazione ed al recupero dell' attuale storico presidio ospedaliero salmo diano e, in via subordinata, alla realizzazione del prospettato "polo riabilitativo" a Barbarano, con poliambulatori, centro prelievi ed altri servizi; 2) a mantenere, su tutto o su parte significativa dello storico Ospedale di Salò, destinazione e funzioni pubbliche, nella subordinata ipotesi che gli Enti competenti ritengano di procedere, anziché alla sua ristrutturazione, alla realizzazione del polo riabilitativo a Barbarano;


3) a richiedere all'Azienda Ospedaliera di Desenzano, qualora intendesse procedere all'alienazione dell'Ospedale di Salò, che il ricavato della vendita venga reinvestito integralmente sul territorio salodiano per migliorarne e potenziarne i servizi sanitari. Si deve evitare perciò di attendere e quindi subire passivamente le proposte che prima o poi saranno avanzate dall' Azienda Ospedaliera la quale parrebbe essere interessata, per quanto si è inteso, alla mera alienazione dell'immobile. Il Comune di Salò può porsi da una parte come interlocutore necessario e dall'altra come interlocutore forte di una proposta seria e condivisa per il futuro che parta anche dalla considerazione, non di poco conto, che l'edificio dell'ospedale, ancorché giuridicamente di proprietà dell' Azienda Ospedaliera, è un bene della comunità salo diana, realizzato nel tempo con i lasciti ed il lavoro dei salodiani. In una recente intervista, la dott.ssa Mara Azzi, Direttore Generale dell' Azienda Ospedaliera di Desenzano-Gavardo, avverte che Salò corre il rischio di vedere assegnati in via definitiva al privato i 44 posti letto temporaneamente trasferiti in comodato a Villa Barbarano a seguito del terremoto, oppure di vederli assegnati alla struttura pubblica di Gavardo. Come detto, l'Amministrazione Comunale non può assistere passivamente alle decisioni che saranno prese in materia e ha il dovere di avanzare una proposta consapevole dell'interesse generale e della comunità. Si tratta allora di elaborare un progetto serio, credibile e praticabile, compatibile con le linee di indirizzo regionale e sul quale chiamare a confronto i competenti Organi: l'Amministrazione Comunale può farsi promotrice di un progetto per la rinascita di una struttura sanitaria in Salò che ne preveda la gestione da parte di un Ente (es. Fondazione o anche Società di capitali) partecipato da Comune, Azienda Ospedaliera, RSA di Salò e altri Enti Pubblici e Privati. L'obiettivo potrà essere la salvaguardia dei 44, posti letto esistenti sul territorio, nonchè la realizzazione di un moderno polo di servizi socio-sanitari all'interno dell'edificio esistente. Un polo che offra servizi di lungo degenza post acuti, riabilitazione specialistica, servizi di diagnosi e poliambulatoriali complementari alle strutture già presenti sul territorio (Centro Psico Sociale per pazienti con patologie psichiatriche ed altre ancora). Alcuni di questi servizi sono già presenti nel presidio di Salò. In questo contesto potrebbe anche essere possibile altresì valutare l'attivazione di alcuni servizi che la Regione sta promuovendo in via sperimentale, quali i "Servizi distrettuali assistenzialiriabilitativi", con la collaborazione dei medici di medicina generale (Medici di Base) , oltre alla "comunità residenziale per anziani in condizioni di fragilità", ma con parziale grado di autonomia, in grado di evitare il ricovero in RSA, ove le liste di attesa sono piuttosto lunghe. Vi sono esperienze già attive sul territorio provinciale bresciano che possono essere studiate, anche in termini di innovative forme di gestione, che possono prevedere la collaborazione del pubblico e del privato. Attorno a questo progetto, di elevata valenza sociale, tutta la popolazione può essere chiamata a dare il proprio sostegno,.e può tra l'altro essere l'occasione per i salodiani di ritrovarsi uniti attorno ad un pro getto che guarda al futuro e che nasce da un pezzo importante della loro secolare storia.


In questo modo, mentre potranno essere date risposte efficaci alle esigenze di servizi di cui è carente l'intero comprensorio Garda-Valsabbia, non mancheranno positive ricadute sull'economia salodiana. Osservato che quanto indicato in precedenza si muove nel solco delle indicazioni contenute nel recente Piano Sanitario Regionale; Tutto ciò premesso IL CONSIGLIO COMUNALE Impegna l'Amministrazione Comunale di Salò affinché:

1) non venga mutata l'attuale destinazione urbanistica dell'edificio dell'Ospedale; 2) si dia avvio in maniera decisa allo studio ed alla costituzione di una Fondazione od altro soggetto che proceda a tutte le azioni tese alla gestione ed al mantenimento dei 44 posti letto già presenti sul territorio nonché alloro incremento e che si faccia parte attiva nei confronti dei soggetti interessati (Azienda Ospedaliera e Fondazione RSA di Salò in primis) per proporre un progetto concreto per il recupero ai fini sanitari del sito dell'ex-ospedale di Salò affinché lo stesso, tramite innovativi approcci di gestione che prevedano anche la collaborazione con soggetti privati, possa dare positive risposte alle necessità sanitarie della zona in termini di lungo degenza post-acuti, riabilitazione specialistica, servizi di diagnosi e poliambulatoriali, complementari alle strutture già presenti sul territorio, valutando altresì l'attivazione di alcuni servizi che la Regione sta promuovendo in via sperimentale quali ad esempio i servizi distrettuali assistenziali e riabilitativi, oltre alla comunità residenziale per anziani in condizione di fragilità con un parziale grado di autonomia; 3) si avvii un processo di informazione e sensibilizzazione alla cittadinanza sul progetto attivato, affinché l'intera Comunità salodiana possa essere partecipe e possa nel contempo dare il proprio sostegno quale elemento essenziale e determinante per il raggiungimento di un concreto obiettivo a vantaggio delle popolazioni dei comprensori della Valle' Sabbia e del Garda; 4) venga intrapresa ogni utile iniziativa perché le Amministrazioni pubbliche comprensoriali comunali dei territori valsabbino e gardesano abbiano a convergere sul progetto che necessariamente deve essere organico nel dare risposte complessive ed adeguate alle necessità sanitarie dell'intero territorio di riferimento; 5) sia "inviata copia della presente mozione a tutti gli Organi di Governo della Sanità lombarda, locali e regionali.

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DIBATTITO RELATIVO AL PUNTO N. 05 ALL'ORDINE DEL GIORNO DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 09.12.2010 (verbale n. 40) AVENTE AD OGGETTO: ESAME DELLA SITUAZIONE E DELLA POLITICA SANITARIA NEL COMPRENSORIO ALTO GARDA-VALLE SABBIA: RUOLO E FUNZIONI DEL PRESIDIO SANITARIO SALODIANO E INIZIATIVE CONSEGUENTI

Presidente: dichiaro aperta la seduta del Consiglio comunale, prego il Segretario per l'appello. Il Segretario procede all'appello nominale e dichiara valida la seduta.

Presidente: grazie Segretario. Ho una proposta per il Consiglio comunale per quanto riguarda l' odg 1'aggiornamento del 09 dicembre. Il punto 5 se vi ricordate era diventato punto 6 perché avevamo spostato il 6 che era diventato il 5, già approvato la volta scorsa che era la surroga del membro nella Commissione statuto. Quindi propongo al Consiglio questo ordine di presentazione dei punti, di trattazione dei punti dell'odg: - primo punto che è indicato con il punto 6: esame della situazione e della politica sanitaria; - secondo punto che comunque nell'ordine è il punto 7: esame ed approvazione Piano per il Diritto allo Studio; - terzo punto (punto 8): presentazione della relazione relativa all 'esercizio finanziario Garda Uno; - quarto punto (punto 9): proroga del contratto di gestione per i servizi di igiene urbana etc. etc.; - quinto punto (punto lO): esame ed approvazione convezione tipo per interventi di edilizia residenziale convenzionata; - sesto punto (punto Il): esame ed adozione variante al piano di recupero denominato comparto Q; - settimo punto (punto 12): la mozione dei gruppi consiliari relativa alla Tavina. Questa è la proposta che faccio di individuazione della sequenza dei punti all' odg. Se qualcuno ha da obiettare. Nessuno ha da obiettare? Allora definiamo quindi che questo sarà l' odg di svolgimento dei punti all' odg dell' aggiornamento del 09 dicembre. •

Alle ore 18.10 entra in aula il Cons. Frassoni. Presenti n. 19 Consiglieri.

Una seconda considerazione: i punti all'odg sono tanti e sostanziosi vogliamo ovviamente dare spazio a tutti i Consiglieri dando l'opportunità ovviamente che possano intervenire su ciascuno dei punti, però indicherei come metodo, anche perché sapete non vogliamo andare oltre la mezzanotte, poi credo che dovrò concedere una pausa per non prendere per fame i Consiglieri, quindi dovremo prevedere anche una pausa spuntino ... ecco sui vari punti i Consiglieri potranno intervenire in maniera articolata e fare la loro illustrazione, dopo di che se su quel punto un gruppo consiliare ha bisogno di una controreplica questa può essere affidata al capogruppo; quindi i Consiglieri hanno la possibilità di fare un loro intervento articolato, poi eventualmente il capogruppo può fare una controreplica su ciascuno dei punti che vengono trattati.


Informo anche il Consiglio comunale, voi ricordate che la volta scorsa su richiesta di alcuni Consiglieri comunali che venisse invitata una rappresentanza del Garda Uno per trattare il punto che adesso avete visto è diventato il punto 8; il Garda Uno mi ha così risposto: "Spett. le Presidente del Consiglio comunale in riferimento alla richiesta di cui all'oggetto con la presente Vi confermiamo la nostra disponibilità ad intervenire al Consiglio comunale previsto per il 09 dicembre. A tale seduta saranno quindi presenti i nostri Funzionari amministrativi che illustreranno i risultati economico-finanziari dell 'anno 2009 e saranno a disposizione per eventuali approfondimenti o chiarimenti su tale tema. Cordiali saluti. Il Direttore Generale. " Quindi andremo a trattare ovviamente introdurremo il o i funzionari regionali che saranno presenti per il Garda Uno. Detto questo direi che passiamo all'esame del punto 6, che è indicato come punto 5 nell'aggiornamento: "Esame della situazione e politica sanitaria nel comprensorio Alto Garda-Valle Sabbia: ruolo e funzioni del presidio sanitario salodiano e iniziative conseguenti". Questo punto, come a voi è noto, è stato inserito all' odg su richiesta dei tre gruppi consiliari di minoranza. Quindi riterrei opportuno che fosse da parte dei Consiglieri di questi gruppi l'avvio della trattazione di questo punto all' odg. Grazie. Cominciamo e chiede la parola il Consigliere Zane. Prego.

Consigliere Zane: parlo io a nome dei tre gruppi consiliari che hanno richiesto l'iscrizione di questo punto all' odg. Come tutti sappiamo è un tema molto sentito, certamente da noi e sappiamo anche non solo da noi e dalla Cittadinanza tutta e più volte si è cercato di affrontarlo e quindi riteniamo che sia importante e necessario che ci sia un passaggio importante e formale anche da parte del Consiglio comunale. A questo riguardo io direi che do lettura alla relazione che è stata allegata alla richiesta dell'inserimento di questo punto all'odg, poiché ritengo che ci sia scritto tutto quanto riguarda la nostra posizione al riguardo e nell' ottica anche di rendere i lavori, rendere più efficiente ed efficace l'utilizzo del tempo a disposizione: "La politica sanitaria da molti anni è decisa a livelli superiori a quelli comunali, ciò ha determinato un allontanamento da queste tematiche da parte delle istituzioni amministrative locali che hanno oramai poca voce al riguardo e si trovano costretti a subire decisioni prese dall'alto salvo poi doverle assecondare magari con decisioni in materia urbanistica. La situazione sanitaria della zona dell 'Alto Garda è ormai nota a tutti come ampiamente deficitaria in termini di servizi di base anche in considerazione della conformazione del nostro territorio e delle vie di comunicazione al suo interno. Nelle nostre aree mancano strutture ospedaliere pubbliche destinate alla lungo degenza post-acuti ed alla riabilitazione specialistica in grado di garantire la permanenza sul territorio dal momento che quelle private, comunque insufficienti per l'intero bacino Garda-Valle Sabbia con presenza di un 'alta percentuale di popolazione anziana, sono più soggette a logiche di redditività e convenienza. La situazione attuale presenta le seguenti problematiche: negli ospedali per acuti i Pazienti vengono dimessi sempre più precocemente e quindi c'è una grande necessità di servlzi riabilitativi e post-acuti,' le famiglie sono sempre più in difficoltà ad assistere in casa anziani affetti da patologie gravi spesso croniche o post-operatorie in particolare dopo le dimissioni precoci dai Reparti per acuti. Nelle case di riposo le liste di attesa si allungano sempre più, in particolare per le persone affette da Alzheimer (sono state diminuite dalla Regione le risorse per l'ADI, assistenza domiciliare integrata). In questo còntesto senza voler peraltro ripercorrere sterilmente le motivazioni che ci hanno nel corso degli anni portato a questa situazione, è necessario che le 2


istituzioni amministrative locali, la popolazione ed il territorio nella sua totalità si facciano carico di affrontare con una propria proposta questo tema di fondo che tocca la vita di tutti i Cittadini. È necessario quindi perseguire e realizzare un nuovo progetto per la sanità nella nostra zona, da condividere con l'intera Cittadinanza, con i Comuni e gli altri Enti interessati. È questo un precipuo compito della Città di Salò che dispone da sempre di un edificio storicamente destinato a servizi sanitari, un tempo quale struttura per acuti, nel corso degli ultimi anni orientato verso funzioni di servizio territoriale nel campo sanitario. È opportuno ricordare infatti che dopo la fusione tra gli Ospedali di Salò e Gavardo in relazione alle caratteristiche strutturali urbanistiche dei due presidi l'assemblea dei Sindaci dell 'allora USL nei primi anni '90 decise di potenziare la struttura di Gavardo quale presidio per acuti e quella di Salò quale presidio di riabilitazione lungo degenza, integrato dai servizi di base. L'Amministrazione comunale di Salò forte della potestà di decidere in merito alla destinazione urbanistica dell 'edificio dell 'ospedale, attualmente qualificato quale attrezzatura socio-sanitaria, può o meglio deve assumere una decisa iniziativa per proporre un nuovo futuro ali 'ormai exospedale di Salò a servizio dei bisogni sanitari dell 'area. Si deve evitare perciò di attendere e quindi subire passivamente le proposte che prima o poi saranno avanzate dall 'Azienda Ospedaliera la quale parrebbe interessata per quanto si è inteso alla mera alienazione dell 'immobile. Il Comune di Salò può porsi da una parte come interlocutore necessario e dell'altra come interlocutore forte di una proposta seria e condivisa per il futuro, che parta anche della considerazione, non di poco conto, che l'edificio dell'ospedale, ancorché giuridicamente di proprietà dell 'Azienda Ospedaliera, è un bene della comunità salodiana, realizzata nel tempo con i lasciti ed il lavoro dei salodiani. In una recente intervista della dr.ssa Azzi, Direttore Generale dell 'Azienda Ospedaliera di Desenzano/Gavardo, avverte che Salò corre il rischio di vedere assegnati in via definitiva al privato i 44 posti letto temporaneamente trasferiti in comodato a Villa Barbarano a seguito del terremoto, oppure di veder li assegnati alla struttura pubblica di Gavardo. Come detto l'Amministrazione comunale non può assistere passivamente alle decisioni che saranno prese in materia ed ha il dovere di avanzare una proposta consapevole dell 'interesse generale e della comunità. Si tratta allora di elaborare un progetto serio, credibile e praticabile, compatibile con le linee di indirizzo regionale sul quale chiamare a confronto i competenti organi; l'Amministrazione comunale può farsi promotrice di un progetto per la nascita di una struttura sanitaria in Salò che ne preveda la gestione da parte di un Ente, ad esempio una Fondazione od anche una società di capitali partecipato da Comune, Azienda Ospedaliera, RSA di Salò ed altri Enti pubblici e privati l'obiettivo sarà la realizzazione di un moderno polo di servizi sanitari ali 'interno dell'edificio esistente, un polo che offra servizi di lungodegenza post-acuti, riabilitazione specialistica, servizi di diagnosi e poliambulatoriali complementari alle strutture già presenti sul territorio (centro psicosociale per Pazienti con patologie psichiatriche) - alcuni di questi servizi sono già presenti nel Presidio di Salò. In questo contesto è possibile altresì valutare l'attivazione di alcuni servizi che la Regione sta promuovendo in via sperimentale quali servizi distrettuali assistenziali e riabilitativi con la collaborazione dei Medici di Medicina generale oltre alla comunità residenziale per anziani in condizione di fragilità, ma con parziale grado di autonomia in grado di evitare il ricovero in RSA dove le liste di attesa sono piuttosto lunghe. Vi sono esperienze già attive sul territorio provinciale bresciano che possono essere studiate anche in termini di innovative forme di gestione, che possono prevedere la collaborazione del pubblico e del privato. Attorno a questo progetto di elevata valenza sociale, tutta la popolazione può essere chiamata a dare il proprio sostegno e può tra l'altro essere l'occasione per i salo dian i di ritrovarsi uniti attorno ad un progetto che guarda al futuro e che 3


nasce da un pezzo importante della loro secolare storia. In questo modo, mentre potranno essere date risposte efficaci alle esigenze di servizi di cui è carente l'intero comprensorio Garda- Valle Sabbia, non mancheranno positive ricadute sull'economia salodiana "o

Presidente: grazie Consigliere Zane. Chi chiede di intervenire? Il Consigliere Pezzali ha chiesto la parola e ne ha facoltà. Consigliere Pezzali: nella relazione si parla di sterile e di non rifare un percorso a ritroso, penso che sia doveroso fare un percorso a ritroso perché molti giovani non sanno quale fu la traversia di questo antichissimo ospedale e delle concezioni che la politica politicante spesso sopra le nostre teste, ma anche con qualche connivenza nostra e non è sterile ricordarlo. Come sembra giusto per me ricordare colui il quale, poco tempo fa deceduto, qualche giorno fa, il nostro Gaetano Bellucci, Tanino Bellucci, che sull'ospedale, ante vedendo di dieci anni circa scrisse il canto del cigno. Il canto del cigno era la fine di questo ospedale, un libro che ci ha spiegato e se uno leggesse e scorresse i titoli ne parla abbastanza chiaramente nei vari capitoli dove dice dopo la fusione dell' ospedale di Gavardo, lo specchio per le allodole, la documentazione di tutta la situazione, ma poi si arriva all'epilogo dove dice la lunga agonia; l'assistenza ospedaliera del Garda nel Servizio Sanitario Nazionale e tutto finisce con un discorso che dovrebbe essere una frase, una parola, due parole: una speranza? La speranza è quella che è in ognuno di noi. Poco fa nel citare, nella relazione si citava l'intervento della dr.ssa Mara Azzi, però proprio ieri compare che era l'unico interlocutore con cui avevamo un rapporto compare a quanto sembra che debba andarsene e cambiare ospedale e pertanto questa ... ... che abbiamo visto da quarant' anni esaurirsi pian piano ed in particolar nell'ultimo decennio, qui a questi tavoli abbiamo visto peraltro tantissimi Direttori Sanitari, tantissimi Dirigenti ed ognuno proponeva una sua panacea per ogni male ecco perché dico che la storia a volte non guasta, la storia non guasta perché io mi permetto di leggere solamente alcuni titoli negli anni '94, '95, '96 fino al '99 c'erano articoli quotidiani con su l'ospedale di Salò, la difesa per l'ospedale, l'ospedale sarà salvato a firma di Sindaci, di Dirigenti, l'ospedale non chiude, il Santa Corona non si tocca, perché non dimentichiamo che stiamo parlando anche della politica sanitaria sul lago di Garda dove il Santa Corona ha fatto parte integrante per anni come riabilitazione cardiopatie. Questa storia, che non voglio leggere perchè non basterebbe come dice il Presidente andare a mezzanotte a casa come Cenerentola, ... ma troviamo degli articoli che rivisti come spesso capita leggendo articolari a firma di tutti ci fanno venire in mente quanto fu fatua e quanto fu vuota tutte le nostre iniziative ci passano sopra la testa. Ad esempio un articolo Ospedale Sindaci in campo Gavardo-Salò integrati, ma separati e questo qui porta la data che sembra preistoria, ma è nel 1996, ma poi troviamo articoli di lungo corso dove si spiega cosa è l'ospedale di Salò, perché è chiuso; le varie interpretazioni. Chi non ricorda ad esempio con questa legge scellerata appena fatto il Pronto Soccorso rimesso in sesto, nuovo con circa 3 miliardi delle vecchie lire, poi venne chiuso e la scusa era che mancavano i Reparti ossia si era messo il gatto ed il topo che ballavano assieme. Non voglio tediare ed abbiamo delle delibere noi fatte in altri tempi, ma sembra sempre ..... del '98 dove tutti ci si impegnava come Consiglieri comunali ossia come Cittadini eletti in rappresentanza a cercare di salvare questo ospedale. Ci fu una lunga, lunghissima sequela di rincorse e di raccolte di firme degli amici del Golfo, con degli articoli importantissimi, anche altre categorie. Poi si arrivò ad una svolta gardesana, le cliniche sul Garda ed alla fine un nuovo ospedale a Roè Vociano, alla Regione spetta l'ultima parola e lì sappiamo che la polemica è finita o non è finita da poco. Sto leggendo questi casi che sono concatenati poi con un' altra polemica quando nacque la Clinica Astoria e la polemica che non è mai sopita nel senso che c'è sempre una rimembranza anche nella 4


nostra, come si può dire, relazione. Abbiamo trovato in questi anni e questo voglio dire al Sindaco che in particolare ... di questi anni tutti i Sindaci e tomo a dire tutti in buona fede perché non è pensabile che sulla Sanità, sulla salute pubblica e sul bene del paese e sulla storia di questo paese si speculi a livello partitico, politico sicuramente, ma partitico no e tutta la buona fede è stata travisata facendo fare delle figuracce ai Sindaci che di volta in volta si sono succeduti che era nata poi come a Salò la ...... dell'ospedale. Tant'è vero che in uno dei Consigli in cui c'era qui il dotto Foschini ribadì alcune cose, poi arrivarono altri Direttori Generali e cosa è successo: ognuno portava secondo loro un alito di novità, un alito, una ventata di sicurezza nel mantenere l'ospedale di Salò che poi si è concluso alla fine che non si fece più niente. Questa nostra, che io speravo per anni facesse la maggioranza ... tant' è vero che voglio dire che giace e questa volta non faccio colpa né causa al Sindaco Botti, ma un'interpellanza mia, una delle poche, del 2007 a cui mi è stato risposto la quale ribadiva il discorso del precedente Sindaco i soldi ci sono i 29 milioni li abbiamo. lo volevo solo significare questo concludendo questo non è un odg da mettere in votazione come votazione vera e propria è un indirizzo, una memoria storica innanzitutto per sapere cosa stiamo facendo come in tutte le cose della vita dobbiamo sapere chi siamo, dove andiamo e con chi andiamo. A volte non sai mai con chi vai, pensi che sia il più caro amico, invece ti trovi qualcun altro ed a volte non si sa neanche dove andiamo. Allora noi abbiamo un immobile e questo immobile è ... ha un vincolo a quanto sembra allora giochiamo queste carte. Salò, ma non solo Salò, e tutto l'entroterra gardesano di cui noi ci vantiamo di poter essere Ente capofila dovremo sicuramente portare avanti un discorso concorde. Se reputiamo che a Salò si debbano fare quelle operazioni che la relazione che ha letto Stefano Zane sembrano essere condivise non possiamo scivolare su queste nostre diatribe interne di partiti, di separazioni, perché l'ospedale di Salò risistemato con questa visione ed addirittura si era preventivato chi non lo ricorda centro di grande cultura, c'era nei programmi di fare, mi ricordo il dotto De Giuli che aveva scritto ed anche lì sempre in buona fede trovare un grande centro di cardiopatie, un grande centro oncologico e di ricerca, di primeggiare per andare addirittura a contattare l'Istituto Superiore di Sanità. Abbiamo un sito bellissimo, un posto magnifico e l'unico vincolo che possiamo avere è di non togliere fino a che possiamo appunto il vincolo ospedaliero e questa è la premessa e poi ci sarà un'altra occasione.

Presidente: grazie Consigliere Pezzali. Chiede la parola l'Assessore Nastuzzo, ne ha facoltà. Assessore Nastuzzo: devo come prima cosa rivolgere un doveroso omaggio al nostro Tanino Bellucci, un doveroso omaggio perché si è sempre battuto ed impegnato sul tema dell'ospedale, non producendo soltanto parole, ma dati ... situazioni simili alla nostra dove la costruzione di un nuovo ospedale era stata fattibile e possibile; ci credevamo, credevamo alle opportunità che il finanziamento che ci veniva dallo Stato e dalla Regione ci consentisse di edificare un nuovo ospedale, ci sembrava una cosa fattibile ed avevamo provato con il Comitato dell' Ospedale nuovo a programmare un'ipotesi che andava in questa direzione. Ci sembrava che 30 milioni più la vendita dell' ospedale di Salò e dell' ospedale di Gavardo fossero sufficienti per edificare un ospedale nuovo. Non avevamo fatto i conti con la politica, perché Salò da sempre, da quarant' anni a questa parte e forse più, ha sempre fatto la parte del vaso di coccio, prima nei confronti dell' ospedale di Desenzano, l'ASL l 'ha disegnata apposta per inserire l'ospedale di Desenzano nel nostro territorio, era una cosa assurda il disegno di quell'ASL che aveva come punto di riferimento l'ospedale di Desenzano e tutto il territorio del Garda che faceva parte di questo territorio e poi con Gavardo e sempre Salò e l'ospedale di Salò ha fatto la parte del vaso di coccio.

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Siamo qui oggi a ragionare sull'ultimo treno possibile perché perso questo credo che non ci resti nient'altro, che è quello di un discorso riabilitativo. Rischiamo di perdere i 44 posti di riabilitazione che il nostro territorio ha, in modo definitivo. Parlando con il dotto Gei che era il responsabile della cardiochirurgia e della riabilitazione cardiologica, prima al Santa Corona ed adesso a Gussago, ci diceva una cosa che mi ha colpito moltissimo: il lusso della vista del lago è terapeutico. È importantissimo avere una struttura riabilitativa lì dove c'è il nostro ospedale perché potrebbe consentire, così come per tradizione sul lago di Garda, cure riabilitative particolari. Non so cQsa riusciremo a fare io sono francamente abbastanza preoccupato di quello che sta succedendo sul nostro territorio, la sensazione è che non ci sia nessuna volontà di utilizzare i nostri spazi per un discorso riabilitativo, perché dobbiamo dirlo, il nostro peso politico rispetto alla Valsabbia, rispetto ad altre zone è un peso limitato, politicamente contiamo poco nonostante il nostro Comune ed il nostro territorio abbiano delle carte buone per giocare la partita, rischiamo sempre di essere schiacciati e di essere trattati come ultimi. lo spero che questa mozione ed il gruppo di tutte le forze politiche che a Salò e nei dintorni ragionano sulla nostra zona ospedaliera e sulla nostra zona riabilitativa riescano a smuovere una situazione che veramente ritengo pesante, non ci ascoltano, non siamo sentiti, non siamo ascoltati, come Comitato dell' Ospedale nuovo quando la dott.ssa Azzi è diventata responsabile dell'ASL del nostro territorio la prima cosa che abbiamo fatto è chiederle di venire a parlare in pubblico del nostro problema e della sanità gardesana. Parole, è rimasto soltanto un mucchio di parole. Spero che agli errori che si sono accumulati in questi anni sul nostro ospedale si possa dare una risoluzione ed una risposta positiva ... . .. merita per la storia del nostro ospedale, merita perché situazioni, leggevamo l'altro giorno che a Motta di Livenza dove la struttura del XVI secolo è stata utilizzata per un discorso riabilitativo cardiologico ed oncologico di grande livello, è diventato il centro più importante del territorio trevigiano, perché noi no. Superiamo tutte le forze politiche, superiamo gli sbarramenti che ogni forza ed ogni partito ha insito nel proprio modo di ragionare e cerchiamo di batterci tutti assieme perché questa ultima possibilità, questo ultimo treno sia in grado di essere preso dai Cittadini salodiani e dai Cittadini del comprenSOrIo. Abbiamo oggi gente che dopo essere stata operata ad un femore, viene mandata a casa per grosse difficoltà ed abbiamo un post-operatorio estremamente carente, non parliamo poi degli interventi oncologici, tra le varie terapie che si succedono all'operazione sono affidate esclusivamente alle famiglie. C'è lo spazio per una riabilitazione post-operatoria di cui la Cittadinanza ed il territorio chiedono risposte, superiamo, qui dico, tutte le barriere politiche e facciamoci sentire forti delle nostre idee. Grazie.

Presidente: grazie Assessore Nastuzzo. Chi chiede la parola? Il Consigliere Frassoni ne ha facoltà. Consigliere Frassoni: buonasera. lo volevo partire dalla lettura di quello che avevamo scritto noi come Lista civica Cittadini per Salò e che so anche gli amici della lista Belli avevano nel loro programma in cui dicevamo appunto nel nostro programma che avremmo fatto in modo che l'Amministrazione comunale di Salò si facesse promotrice di una Fondazione sanitaria che coinvolgesse l'Azienda Ospedaliera e l'ipotesi era la possibilità anche di coinvolgere la Casa di Cura di Villa Barbarano e la nostra Casa di Riposo, tale Fondazione avrà come obiettivo l'arricchimento del servizio ospedaliero riabilitativo, allargandolo a nuovi campi specialistici. Strumento per la realizzazione di questo obiettivo dovrà essere la ristrutturazione dell'immobile del

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vecchio ospedale che quindi verrà mantenuto nelle sue storiche funzioni sanitarie ed ampliato nella qualità e quantità di servizi erogati. La compresenza di due ospedali riabilitativi nella medesima Fondazione ne farà un polo di rilievo regionale con conseguente stimolo allo sviluppo economico della nostra Città. Crediamo inoltre che grazie alla presenza della Casa di Riposo nella Fondazione, sarà possibile costruire una rete di servizi con le Case di Riposo dell'Alto Garda bresciano e della Val Sabbia. Questo per sottolineare che il tema dell' ospedale era presente ed era appunto uno dei principi ispiratori del programma della Lista e per certi versi anche della nostra azione e pertanto il fatto che dalla riunioni che si sono succedute in questi ultimi, ultime settimane coordinate dal Sindaco Botti, ci sia diciamo così un loro ed anche dalla lista di maggioranza che non mi sembra che venisse, che specificasse così chiaramente nel proprio programma amministrativo questo tema, è molto positivo perché significa che c'è un avvicinamento a quello che, diciamo già un anno e mezzo fa, noi avevamo indicato ed avevamo esplicitato. Una cosa che è fondamentale e che per me non deve essere, non deve far perdere di vista l'attenzione e per certi versi voglio rispondere anche all' Aurelio in questo senso, è che per uno che è di fuori la paura e la percezione che può cogliere dai discorsi e dalle azioni che sono state fatte da gruppi, ma anche validissime, è che per certi versi ci sia stata più attenzione del recupero dell'ospedale, purché recuperarlo che del servizio in quanto tale, per una ASL che ha un'ottica, diciamo, sovra comunale, per un ente come 1'ospedale di Desenzano che ha un' ottica sovra comunale, a maggior ragione per qualche politico a livello regionale l'interesse o l'importanza che quel determinato servizio sia svolto all'interno di quella struttura è per certi versi marginale, io mi ricordo che era insediata da circa 6 mesi, 7 mesi la dott.ssa Azzi e ci aveva detto che aveva proposto praticamente alla precedente Amministrazione la possibilità, aveva esplicitato quelli che erano i mq che le servivano per fare la riabilitazione, per fare questi servizi, ed aveva specificato, ma a me alla fine non è che mi servano necessariamente nel sito dell' ospedale vecchio, se voi avete delle problematiche, questo qua non per dire che lei voleva andar via, ma per dire tu Amministrazione se hai problemi io va bene te li continuo ad erogare e ti permetto di continuare ad erogarli all'interno del territorio di Salò, però per me non è un vincolo che sia all'interno di quell'area n. n fatto di centrare e questo qua lo dico anche in un' ottica di futura azione, di centrare maggiormente sul discorso del servizio e poi dopo viene di conseguenza evidentemente che abbiamo quel sito che è in una posizione a livello di parcheggi, logistico assolutamente non ottimale, ma che ha uno storico, un valore per la Cittadinanza, è fondamentale perché altrimenti la lotta sembra una lotta di natura, di campanile diciamo così, mentre invece quello che io penso e ci ritroveremo tutti e tutti i salodiani, ma per certi versi anche i Cittadini dei paesi limitrofi, come San Felice e così via, si ritrovino, o Gardone o quelli dell' Alto Garda, è che tutto si venga centrato sul discorso prevalentemente del servizio; poi dopo a maggior ragione se noi abbiamo Un sito che avendo la possibilità l'Amministrazione di non modificame la destinazione d'uso, di "imporre" che venga focalizzata n l'attenzione di porre n all' interno di quelle mura storiche l'ospedale ne viene di conseguenza. Però questo è fattore per me fondamentale anche nelle azioni che verranno fatte in seguito. L'evoluzione ... un altro aspetto che dobbiamo considerare è quello che è il Sistema Sanitario e l'evoluzione del sistema sanitario che abbiamo ad oggi che è quella di realizzare sempre degli ospedali per acuti sempre più grandi e sempre più specializzati, per certi versi se voi parlate con qualche santone dei temi ospedalieri ti dice che il Gavardo sinceramente non si sa quanto potrebbe andare avanti perché la prospettiva è la centralizzazione del servizio sanitario per acuti, quindi è inutile per certi versi che ci facciamo illusioni perché l'economia, lo sviluppo porta a quello. Porta che molto probabilmente il futuro per certi versi anche gli stessi Spedali Civili che sono ospedali più grandi pubblici in Lombardia tenderanno piano, piano a perdere valore a fronte di enti

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ospedalieri privati o paraprivati e comunque saranno centralizzati nei vari capoluoghi. Questo però non significa che attività di post-degenza o specializzati non possano andare avanti. Nel piano socio-sanitario 2010/2014 il Consiglio della Regione Lombardia diceva che devono essere avviati progetti sperimentali finalizzati all'attivazione di strutture di cure intermedie e di low care atte alla cura dei Pazienti affetti da patologie croniche dimissibili dai Reparti per acuti, ma non ancora clinicamente inseribili in un percorso di assistenza domiciliare o residenziale socio-sanitaria. Questo evidentemente è lo sviluppo che noi ci auguriamo e che mi sembra che sia emerso anche dall'ultima riunione, dove c'era appunto lo Specialista di cui tu facevi cenno e quindi per me è evidentemente, come diceva l'Assessore Nastuzzo è su quell'ambito che noi dobbiamo, dobbiamo puntare. Quindi prendendo atto di· quelle che possono essere, di quello che si può prendere evidentemente anche dell'esperienza di quanto fatto a Leno; quello che io volevo in ultimo sottolineare è comunque la necessità essenziale di due cose, la prima che l'Amministrazione comunale, ma io dico tutte le forze politiche si devono far carico di coinvolgere in questa azione i Comuni limitrofi, se noi non abbiamo i Comuni limitrofi che ci appoggiano e le Amministrazioni vicine è una lotta per il nostro ospedale per quel sito sul lungo lago e non viene percepito il valore di quello che stiamo facendo anche per i residenti di Gardone Riviera, di San Felice, di Toscolano Maderno, ma per certi versi anche di Tremosine; l'altro aspetto fondamentale è esplicitare alla Cittadinanza per quello che è possibile che l'Amministrazione comunale ed il Consiglio e tutte le forze ai propri Cittadini sono uniti su questo punto. Perché anche qui la forza dell'opinione pubblica è un sostegno che potrebbe venire, potrebbe essere molto importante e soprattutto potrebbe anche essere di volano per l'azione futura anche in caso di stravolgimenti politici, di cambiamenti diciamo nei prossimi mesi, che potrebbero portare ad una situazione così non poco chiara a livello dell' Amministrazione, ma comunque ci sarebbe un filo logico che parte dall'Amministrazione Botti e va in avanti ed io mi auguro che vada avanti più a lungo possibile se è possibile e se fa le cose giuste, però evidentemente se così non fosse che rimanga diciamo testimone anche per le azioni di chi seguirà successivamente. Grazie.

Presidente: grazie Consigliere Frassoni. Chi chiede la parola? Il Sindaco chiede la parola e ne ha facoltà. Sindaco: giusto per riassumere e fare due premesse che forse non sono state fatte integralmente più che altro per tutti coloro che non hanno partecipato a queste riunioni, che in realtà mi permetterei di chiamare incontri informali ... perché non vorrei che qualcuno si sentisse defraudato perché non ha partecipato. Dove dire che questa invece è stata una cosa che è sorta del tutto spontaneamente ed ha preso avvio da incontri che sono stati fatti proprio per chiarirci un attimo tra di noi su quello che erano le nostre rispettive idee in merito all'ospedale. Premetto ulteriormente che io sono andata a rivedere tutti i nostri programmi ed ovviamente in tutti i nostri programmi elettorali era contenuta un'indicazione in merito all'ospedale più o meno specifica riguardante più o meno fondazioni o comunque incontri di vario tipo però voglio dire ciò che caratterizza credo tutti i nostri programmi è proprio il fatto che per quanto riguarda tutti i Consiglieri comunali presenti in questo Consiglio, l'indicazione di massima è relativa al mantenimento dell'indirizzo, al mantenimento della destinazione pubblica per quanto riguarda l'immobile da una parte ed altro tema slegato, ma anche congiunto, il mantenimento del servizio socio-sanitario presenti sul territorio che come diceva il Consigliere Frassoni non è che debbano necessariamente coincidere al 100%, è auspicabile che invece coincidano, però se questo non dovesse essere fatto ciò che credo che importi a tutti noi è il fatto che quell' edificio certamente deve continuare ad avere la destinazione pubblica che ha avuto fino ad oggi e che comunque tutti quanti 8


InSieme sia necessario fare ciò che è possibile fare per mantenere i servizi socio-sanitari che attualmente sono presenti sul territorio anche se fosse possibile poterli anche integrare. Partendo da questo presupposto ci siamo incontrati ed abbiamo cercato di analizzare insieme quale poteva essere il percorso da seguire, ciascuno per suo conto devo dire anch'io per prima anch'io da quando sono in questo Comune ho cercato di verificare attraverso le istituzioni diciamo interessate la possibilità ......... abbiamo tutti cercato di verificare la possibilità attraverso ripeto le istituzioni cioè la Regione, attraverso l'Azienda Ospedaliera, attraverso tutte le persone che potevano darci una mano, dicevo la possibilità di avere un futuro per quanto riguarda questo ospedale ... Registrazione disturbata da "fischio" causato dall'effetto Larsen del microfono.

. .. . .. i miei accessi alla Regione sono stati assolutamente infruttuosi nel senso che mi è stato subito detto che la Regione non aveva alcuna intenzione di spendere un centesimo in questo ospedale, perché la politica sanitaria regionale come dicevate giustamente è quella di accentrare tutto ciò che di sanitario esiste in ospedali sempre più grandi, sempre più al centro di territori vasti e di eliminare nel tempo tutto quello che sono invece le piccole, i piccoli ospedali locali. In più diciamo questo mi era stato confermato sia in Regione che da parte della dott.ssa Azzi che è stata da me contattata più e più volte e fin da subito mi aveva detto che l'Azienda Ospedaliera comunque non avrebbe investito un solo centesimo in quella struttura, avrebbe garantito, l'unica cosa che avrebbe garantito era il mantenimento diciamo dei servizi socio-sanitari attualmente presenti in caso di vendita o di spostamento o comunque di realizzazione di altri edifici. Dunque partendo da questo presupposto dicevo, ci siamo incontrati ed abbiamo condiviso e cosa si spera avvenga anche stasera per tutti gli altri Consiglieri perché in realtà a queste riunioni abbiamo partecipato, hanno partecipato soltanto alcuni proprio perché erano informali e non avevano alcuna struttura né di commissione né di riunione di capigruppo né altro ed abbiamo comunque condiviso questo indirizzo e direi che questo è il punto di partenza fondamentale perché laddove tutte le forze politiche, spero e mi auguro ripeto tutte le forze politiche presenti sul territorio condividano questi principi di base e si dichiarano disposti ad iniziare un percorso per cercare di trovare una soluzione a questo problema che sia la migliore possibile per i nostro Concittadini credo che questo già di per sé sia un ottimo punto di partenza. lo sono una persona chiaramente ottimista e devo dire che alcuni elementi certo non fanno sperare in modo estremamente positivo; primo fra tutti è il discorso economico, nel senso che sappiamo benissimo che purtroppo noi abbiamo un unico, un'unica valenza rispetto a quell' ospedale che essendo noi l'Amministrazione comunale possiamo determinare la destinazione d'uso di quell'immobile, detto questo ... questo è l'unico strumento passatemi il termine "coercitivo" che possiamo avere per le mani perché purtroppo la proprietà di questo ospedale non è nostra, ma è dell' Azienda Ospedali era anche se noi salodiani riteniamo che questa struttura ci sia stata sottratta e comunque sta di fatto che è dell'Azienda Ospedaliera. Dunque dicevo l'unico strumento che abbiamo è la destinazione d'uso ed abbiamo a che fare purtroppo con degli interlocutori che ripeto si sono già espressi molto chiaramente sul fatto che non intendono investire denaro, inoltre per quanto mi diceva la dott.ssa Azzi ed io non ho avuto modo di verificare questo dato però la politica sanitaria attuale prevede che addirittura nella Regione Lombardia vengano non soltanto diminuiti i posti letto per gli acuti, ma anche quelli per le strutture riabilitative addirittura si dovrebbero eliminare entro l'anno prossimo 1.100 posti letto per le strutture riabilitative per cui questo è un ulteriore dato che va ad aggiungersi agli altri. Altro dato è sicuramente il fatto che quest'immobile purtroppo, immobile che ha enorme valenza storica ... , però essendo cosÌ datato nei secoli sicuramente non è un immobile che si presti con tanta facilità ad essere ristrutturato e ad avere diciamo la destinazione che tutti noi auspichiamo; questi

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comunque sono gli aspetti chiamiamoli negativi oltre al fatto che appunto purtroppo non abbiamo nessuna possibilità di investire denaro in questa ristrutturazione. Gli aspetti positivi sono comunque quelli che già dicevano i Consiglieri, cioè il fatto che è sicuramente un immobile di enorme pregio proprio per la vista lago che ha, per la collocazione che ha al di là della mancanza diciamo di posteggi che comunque adesso sono relativamente vicini etc. e si spera la possibilità di trovare cosa che è già avvenuta in altri casi come già abbiamo avuto modo di valutare in altre Città, anche in provincia di Brescia, che esistano comunque delle Fondazioni, delle Banche o chi per essi che sono disponibili ad immaginare di investire dei soldi nel recupero di immobile di questo tipo proprio per una gestione di una struttura comunque socio-sanitaria. Ci siamo ritrovati ed abbiamo immaginato di organizzare insieme una sorta di pacchetto funzionale da proporre eventualmente a possibili diciamo investitori e questa auspico che sarà nel tempo. Spero che la condivisione che c'è stata fino adesso sia appunto allargabile anche a tutti gli altri Consiglieri, a questo fine abbiamo in qualche modo scambiato nelle ultime ore una base appunto perché possa essere fatta una mozione che impegni, ribadisco e spero all'unanimità, il Consiglio comunale affinché si possa proseguire su questa strada e vorrei capire se questa cosa può essere immaginabile all'unanimità.

Presidente: grazie Sindaco Botti. Consigliere ... chiede la parola e ne ha facoltà. Consigliere Toffoletto: il Consigliere Pezzali prima sottolineava che tutti i passati Amministratori hanno in buona fede speso le loro energie per il mantenimento alla ristrutturazione dell' ospedale; il pessimismo che pervade un po' tutti noi questa sera deve lasciare il posto ad un tentativo di far sentire la nostra voce e di fare un'ulteriore nuovo progetto per la sanità un presidio riabilitativo di lungo degenza e quindi la mozione che questa sera si cercherà di redigere, che probabilmente verrà votata all'unanimità deve avere la funzione di spiegare all' Azienda Ospedaliera, agli enti pubblici ed un po' a tutta la Cittadinanza ed agli enti sostanzialmente che hanno potere decisionale la determinazione che questo Consiglio comunale ha rispetto alla destinazione pubblica urbanistica ed al mantenimento dei servizi socio-sanitari almeno all'interno del territorio comunale come appunto auspicava il Consigliere Frassoni, questo penso sia un po' la linea anche di tutti i Consiglieri almeno della maggioranza. Presidente: grazie Consigliere Toffoletto. Bene. Consigliere Zambelli Vincenzo chiede la parola e ne ha facoltà. Consigliere Zambelli Vincenzo: l'obiettivo voglio dire della richiesta di inserimento al punto all' odg era appunto quello di trovare un percorso per affrontare i temi sui quali, i temi sanitari, che il territorio dell' Alto Garda, della Val Sabbia hanno in questo momento. Infatti io ritengo che il territorio dell'Alto Garda, della Val Sabbia costituiscano il bacino unitario che aveva come riferimento gli ospedali di Gavardo, Salò, Santa Corona di Fasano, questo almeno fino al 2004. Nel recente passato la presenza di diseconomie nella gestione delle strutture di Gavardo e Salò, appunto per la presenza di doppioni, doppia chirurgia, doppia medicina, gli Enti Locali e l'allora USL avevano convenuto sulla necessità di differenziare le funzioni dei due Presidi assegnando all' ospedale di Gavardo i servizi per acuti e prevedendo la trasformazione dell' ospedale di Salò in polo medico-riabilitativo, lungodegenza su e post-acuti. Il progetto era stato condiviso dall'allora Assessore regionale ed a tale scopo la Regione aveva stanziato lO miliardi di vecchie lire, 5 milioni più o meno di €. La mancata attuazione del programma a suo tempo previsto ha comportato una perdita significativa del ruolo del nostro ospedale, nel contempo anche l'importante presidio riabilitativo con indirizzo cardiologico di Santa Corona di Fasano dipendente dell'Azienda lO


Ospedaliera Spedali Civili di Brescia è stato chiuso con una grave perdita per il territorio e per i servizi. L'attuale situazione è che dopo molte lungaggini è partito l'intervento di Gavardo, il quale dovrebbe dare una risposta agli acuti, alle emergenze e migliorare il servizio di Pronto Soccorso. Il Santa Corona è stato chiuso con il trasferimento fuori dal territorio, territorio intendo Garda e Valle Sabbia, parte dei posti letti accreditati ecco perché il problema che si pone e che i posti letti non sono mai di un territorio definito, ma sono posti letto che una volta che un' Azienda ospedaliera od una struttura privata li ha li può cedere a piacimento purché rimangano all'interno del bacino. L'ospedale di Salò è stato svuotato dopo il terremoto del 2004, nel frattempo sono stati attivati in sperimentazione gestionale a Villa Barbarano 44 posti letto, riabilitativi, a suo tempo ospitati a Salò. Riteniamo essenziale ripristinare la gestione pubblica diretta dei posti letto riabilitativi a suo tempo ospitati dicevo a Salò ed a Santa Corona, nell'ambito di un progetto condiviso. Non ho nulla contro il privato che ritengo in alcuni casi e per l'erogazione di alcuni servizi importante, ma nella Sanità come nella Scuola debba essere, ritengo debba essere integrativo e non sostitutivo del Pubblico. Se la scelta per acuti è Gavardo ritengo che quella riabilitativa post-acuti debba essere Salò, sia perché la collocazione della struttura ospedaliera è in una posizione invidiabile sia per la collocazione geografica. Per quanto riguarda la collocazione a lago, faceva prima riferimento appunto l'Assessore N astuzzo, è ritenuta da esperti in riabilitazione terapeutica ed invidiabile, per la posizione geografica ritengo perché baricentrica un ampio territorio che va da Limone e Rezzato, in alta Valle Sabbia a Padenghe ed oltre è sprovvisto di posti letto pubblici di questo tipo, mentre il ricovero degli acuti ha una durata di pochi giorni ed uno logicamente sceglie sull'intervento per acuti e per le cure per acuti di spostarsi dove vuole, per la riabilitazione i tempi di degenza a volte sono molto più lunghi e necessitano anche della vicinanza dei parenti sia per i pasti sia per le notti etc. N on so a quanti di voi sia capitato di sentirsi comunicare che nel giro di uno o due giorni il proprio Paziente viene dimesso dal Reparto per acuti e che la situazione non è o è difficilmente gestibile a casa, che si deve trovare una soluzione e vi assicuro che in quel momento c'è il panico, se a questo si aggiunge anche il fatto che i nuclei famigliari non sono più numerosi come una volta e magari i parenti od i figli sono soli e devono anche andare al lavoro, la situazione diventa impossibile anche del punto di vista oltre che da questo punto di vista anche dal punto di vista economico. Riteniamo pertanto che vada recuperato l'ospedale di Salò, recupero a mio avviso possibile perché esiste già un progetto che forse andrà adeguato ai nuovi parametri, visto che risale al 1998 che aveva già il parere del Sovraintendente Boschi, un progetto che occupava una parte dell'attuale struttura con il recupero di 102 posti letto, il Reparto di Fisioterapia di 480 mq complessivi con vasca, percorso acqua e varie, climatizzazione etc. etc. Il progetto che prevedeva un costo di 6 miliardi di f, circa 3 milioni di €, comprendeva anche la messa in sicurezza sismica, intervento recentemente fatto dopo il terremoto. È vero che i costi sono probabilmente cambiati, che il progetto potrebbe necessitare di adeguamenti in base ai nuovi parametri, ma mi sembra la cifra non eccessiva per il recuperare una struttura di notevole importanza per il nostro territorio e per i servizi. Il piano sanitario regionale appena approvato per il 2010/2014 non è da me condiviso perché scarica tutto sulle famiglie, perché crea una frattura tra il mondo ospedaliero ed il territorio; lascia i parenti soprattutto i malati cronici senza un'adeguata assistenza dopo le dimissioni ed in carico quasi esclusivamente alle famiglie, comunque essendo questo un piano, di fatto una legge, bisogna perseguire gli obiettivi che ci siamo dati ed alcune possibilità all'interno appunto del piano sanitario ed alcune possibilità a mio avviso si possono individuare: vedi l'articolo a cui faceva riferimento prima che è l'articolo a pagina 34 strutture di degenza sub-acuti a cui faceva riferimento prima il Consigliere Frassoni, il quale oltre che ciò che ha letto il Consigliere Frassoni prevede anche che 11


alcune tipologie di strutture territoriali potrebbero derivare dalla riconversione di piccoli ospedali il cui ruolo strategico può diventare quello di raccordo tra l'ospedale per acuti ... pertanto questa sarebbe proprio una casistica riferita appunto al nostro caso. Ritengo pertanto che 1'obiettivo di recuperare il nostro ospedale è condiviso e vadano in questo caso come suggeriva anche il Consigliere Frassoni consultati e messi in campo tutti i Soggetti presenti, Enti Locali, Azienda Ospedaliera, ASL, RSA, Privati e venga sensibilizzata la popolazione in modo tale da poter raggiungere questo traguardo. Grazie.

Presidente: grazie Consigliere Zambelli. Chiede la parola l'Assessore Vassallo e ne ha facoltà. Assessore Vassallo: grazie Presidente. Allora non volendo soffermarmi troppo su quella che è stata l'analisi storica fatta dal Consigliere Pezzali, volendo solo precisare che per lo meno per quanto riguarda la scorsa legislatura alla quale io ho partecipato in qualità di Consigliere, sono testimone del fatto che comunque il Sindaco Cipani e l'allora capogruppo Faustini e tutti i Consiglieri che hanno fatto parte di quella tornata si sono veramente impegnati e fino in fondo al fine di risolvere quella che ad oggi è una situazione sociosanitaria alquanto triste dell'Alto Garda; detto questo purtroppo non posso fare altro che prendere atto che la volontà degli allora Amministratori e la volontà anche di quelli che ci amministrano oggi non è tuttavia sufficiente a ribaltare quella che è una situazione che ho definito poc' anzi critica; detto questo mi fa piacere notare dalle parole di tutte le persone intervenute qui stasera che esistono i presupposti, come diceva giustamente il nostro Sindaco, per poter condividere quella che è una linea comune e questo semplicemente per il fatto che rispecchia esattamente quello che tutti noi ci eravamo posti come obiettivo o comunque come linea già prima e anche durante la campagna elettorale e pertanto a nome appunto del gruppo misto c'è tutta la disponibilità affinché si trovi appunto un'unica strada. Grazie. Presidente: grazie Assessore Vassallo, chiede la parola il Consigliere Pelizzari Giovanni e ne ha facoltà. Consigliere Pelizzari Giovanni: non voglio parlare dei tempi che Berta filava, in ogni caso è necessario rifarsi un poco alla memoria storica perché tre generazioni di salodiani a partire da Comini, Marfella e Recher, insomma che si erano applicati per la realizzazione dell'Ospedale unico Salò-Gavardo erano stati lungimiranti, così come sono stati lungimiranti gli Amministratori che dagli anni 1978-1983 si erano battuti perché questo progetto potesse essere perseguito. A fronte della miopia, perché qui è proprio un problema di miopia, laddove si andava a difendere l'ospedale di paese, anziché pensare ad una struttura al servizio di una vasta area; noi siamo vittime di una situazione che vedeva Desenzano nel raggio di lO km, insomma c'erano tre ospedali, Desenzano Montichiari e Castiglione, una situazione che era un unicum in Lombardia e quindi se accorti e intelligenti Amministratori avessero avuto la forza di pensare ad un ospedale baricentrico ad un ospedale di Roè oggi se la sbolognerebbero Desenzano piuttosto che Manerbio, piuttosto che Castiglione delle Stiviere il problema della riduzione dei posti letto; perché faccio questo richiamo? Perché gli Amministratori salodiani quando sostenevano una loro visione, che aveva le gambe per correre e che risultava strategica erano nel giusto e ne erano fortemente convinti; noi oggi, quando facciamo questa proposta, affrontiamo in Consiglio Comunale il tema per cercare di avere, insomma, un piano di indirizzo che sia comune, dobbiamo essere profondamente convinti, ma seriamente convinti e lo dico perché a volte ho sentito e mi è parso di cogliere un qualche 12


scoramento e rassegnazione rispetto alle difficoltà che questo progetto potrebbe incontrare. Noi dobbiamo essere convinti che stiamo facendo un servizio alla gente che non è solo la gente di Salò, ma la gente del Garda e della Valle Sabbia, perché la proposta parte in fondo dalla ricognizione dei servizi che oggi sono carenti sul territorio, non sono servizi solo per i salodiani, sono servizi, come quelli che sono stati letti da Zane e che poi ha integrato anche N astuzzo pensando alla riabilitazione cardiologica, sono servizi di cui esiste la necessità. Allora fino al 1998 Salò è riuscita, insomma, bene o male a perseguire il proprio obiettivo che si faceva riferimento agli 8-10 miliardi che ancora nel 1998 erano disponibili, ma questo è stato possibile perché Salò aveva avuto la capacità di trascinarsi dietro le Amministrazioni comunali del comprensorio; se noi pensiamo di affrontare questa battaglia, lo ricordava Frassoni e va sottolineato, se Salò pensa di affrontare questa battaglia da solo è perdente, compito dell' Amministrazione e della Giunta alla quale non possiamo che demandare questo incarico, questo compito, sarà quello di stringere rapporti intensi con le Amministrazioni comunali di un' area più vasta, cercando di farli convergere su un obiettivo che è comune interesse delle popolazioni. Presidente: grazie Consigliere Pelizzari. Chi chiede la parola ... sospendiamo un attimo ... Va bene l'Assessore Berardinelli. Assessore Berardinelli: visto che io non faccio parte dei capigruppo mi permettevo di fare un suggerimento di questo tipo. Ho due premesse: la prima premessa è che vorrei che si leggesse e si capisse un po' la storia e l'iter di tutto quello che è stato fatto dalle Amministrazioni che ci hanno preceduto in una maniera abbastanza unitaria e fondamentalmente cosciente della realtà e tesa al mantenimento come dire di una soluzione globale rispetto al problema sanitario di tutta la zona e quindi vorrei che si partisse e si ricordasse cosa nel 2003, nel 2005 e nel 2006 il Consiglio Comunale di allora fece e che sfociò nel 30 ottobre del 2006 in una mozione con la quale, a parte le premesse che a oggi posso anche ipotizzare che siano superate, ma nelle quali giusto per fare un àppunto, si ricordava come la soluzione di Salò veniva osteggiata dalla direzione generale dell' Azienda Ospedaliera di Desenzano e fin qui niente di strano, dalla Comunità Montana Valle Sabbia nella sua intera quasi totalità dei Sindaci e dall'allora Sindaco di Gardone di Riviera, dall'allora Sindaco di Toscolano Maderno e dall'allora sindaco di Gargnano, per cui è vero bisogna stringere rapporti intensi con gli Enti di un'area più vasta perché il problema è più vasto però poi purtroppo gli Amministratori rispondono così e quella mozione impegnava il Sindaco e l'Amministrazione comunale a percorrere l'ipotesi di una fondazione, a mantenere in tutto il patto significativo dello storico Ospedale di Salò destinazione funzione pubbliche ed a chiedere all' Azienda Ospedaliera qualora intendesse procedere all'alienazione che il ricavato venisse re investito integralmente sul territorio salodiano; allora questi tre punti a me sembra che siano assolutamente condivisibili anche oggi e quindi ritenendo anche condivisibile la mozione al 99% letta dal collega Zane io proponevo e poi però è una proposta, di integrare quella, come dire, nella parte delle premesse, sapete che nella mozione è premesso che ventisette mila pagine e poi ci sono i tre punti, di prendere assolutamente come dire paro, paro, se possibile quanto suggerito, perché mi sembra una lettura condivisibile, è la lettura della realtà ... però mettendo un paragrafetto che cita già il 30 ottobre del 2006 il Consiglio Comunale aveva impegnato il Sindaco e l'Amministrazione comunale a: ... e rimetterei i tre punti perché sono anche questi secondo me condivisibili e poi e questo è emerso effettivamente però nel ragionamento, io metterei laddove si parla di obiettivo la vecchia versione è l'obiettivo potrà essere la realizzazione di un moderno polo etc. etc. , io inserirei un inciso, cioè l'obiettivo potrà essere la: 1) salvaguardia dei 44 posti esistenti sul territorio; 2) la realizzazione 13


N el senso che introduciamo anche i 44 posti esistenti che perdiamo, perché lo diciamo tutti ma io lo metterei, per poi ipotizzare delle conclusioni che sono più o meno quelle a cui siamo arrivati poi io, non ... magari poi ci sono e che però sono quei due tre concetti che sono già stati espressi; 1'ospedale ha questa destinazione e non si muta fondamentalmente per nessun motivo, la salvaguardia ... , ma soprattutto la creazione di una Fondazione pubblica o privata che dia, o qualsiasi altro soggetto va bene, che dia un impulso a tutte le azioni tese alla gestione e al mantenimento dei 44 posti, il loro incremento e che si faccia parte attiva nei confronti di tutti gli altri Enti affinché queste cose avvengano. Per cui dico perché è vero come diceva Frassoni che il tema della Fondazione è nel suo programma e è contento che dopo un anno e mezzo come dire c'è convergenza, è esattamente lo stesso paragrafo che c'era il 30 ottobre del 2006 per cui io mi compiaccio che il suo programma abbia converso rispetto ad una delibera adottata da questo Consiglio Comunale, votata peraltro a larghissima maggioranza già quattro anni fa. Per cui ecco l'auspicio è che in questa mozione vengano ricordati più decisamente i 44 posti, vengano richiamate le tre premesse di allora anche per dare il segno della continuità e poi date queste premesse insomma tirate voi le conclusioni nella maniera che ritenete più opportuna.

Presidente: ... si ... prego. Consigliere Zambelli: volevo solo precisare, ma non è per un problema di polemica, cioè io condivido, voglio dire, l'Assessore Bemardinelli, ma comunque poi capigruppo si troveranno, la precisazione che volevo fare è: quando si parla di coinvolgimento degli Enti, delle Istituzioni e dei Comuni il riferimento che faceva Berardinelli è inesatto nel senso che la contrarietà di quei Comuni che lui richiamava era riferita all'Ospedale per acuti, non all'Ospedale riabilitativo pertanto voglio dire a mio avviso visto che la soluzione dell' Ospedale per acuti è andata in una direzione, penso che motivo in più dovrebbero convergere sulla parte riabilitava. Assessore Berardinelli: sono d'accordo, era un appunto in più all'intervento del Giovanni, ma ... va bene. Presidente: sì, sì perché la vicenda degli acuti ha avuto la sua storia, allora se siete d'accordo io direi che sospendiamo ed il più velocemente possibile i capigruppo si trovano, vedono di stendere e di arrivare ad una formulazione della mozione che poi a questo punto alla ripresa dei lavori andremo a leggere ed eventualmente quindi a votare . . .. capigruppo od un suo delegato. Sospendiamo un attimo e vediamo di arrivare alla stesura definitiva su una mozione da condividere possibilmente. Grazie. - sospensione per incontro capigruppo -

Presidente: ... elaborato la mozione che io adesso, e ciascun capogruppo ne ha una copia, vado a leggere e poi naturalmente si voti come mozione condivisa. Mozione: "Premesso che la situazione sanitaria della zona dell 'Alto Garda è ormai nota a tutti come ampiamente deficitaria anche in considerazione della conformazione del territorio e delle vie di comunicazione al suo interno, nelle nostre aree mancano strutture ospedaliere pubbliche destinate alla lungodegenza post-acuti ed alla riabilitazione specialistica e nonostante la situazione attuale sia quella per cui: negli ospedali per acuti i Pazienti vengano dimessi sempre più precoc~mente e quindi c'è una grande necessità di servizi riabilitativi e post-acuti, le famiglie sono sempre più in difficoltà ad assistere in casa anziani affetti da patologie gravi, spesso croniche o 14


post-operatorie in particolare dopo la dismissioni per Reparti per acuti. Nelle case di riposo (RSA) le liste di attesa si allungano sempre più in particolare per le persone affette da Alzheimer (sono state diminuite dalla Regione le risorse per l'ADI, assistenza domiciliare integrata). In questo contesto senza voler peraltro ripercorrere sterilmente le motivazioni che ci hanno nel corso degli anni portato a questa situazione è necessario che le istituzioni amministrative locali, la popolazione ed il territorio nella sua totalità si facciano carico di affrontare con una propria proposta questo tema di fondo che tocca la vita di tutti i Cittadini. È necessario quindi perseguire e realizzare un nuovo progetto per la sanità nella nostra zona da condividere con l'intera Cittadinanza, con i Comuni interessati. È questo un precipuo compito della Città di Salò che dispone da sempre di un edificio storicamente destinato a servizi sanitari, un tempo quale struttura per acuti, nel corso degli ultimi anni orientato verso funzioni di servizio territoriale nel campo sanitario. È opportuno ricordare infatti che dopo la fusione tra gli Ospedali di Salò e Gavardo in relazione alle caratteristiche strutturali urbanistiche dei due presidi l'assemblea dei Sindaci dell 'allora USL nei primi anni '90 decise di potenziare la struttura di Gavardo quale presidio per acuti e quella di Salò quale presidio di riabilitazione lungo degenza integrato dai servizi di base. L'Amministrazione comunale di Salò forte della potestà di decidere in merito alla destinazione urbanistica dell'edificio dell'ospedale, attualmente qualificato quale attrezzatura socio-sanitaria, può o meglio deve assumere una decisa iniziativa per proporre un nuovo futuro all'ormai exospedale di Salò a servizio dei bisogni sanitari del!' area. Già il 30 ottobre 2006 il Consiglio comunale di Salò aveva impegnato il Sindaco e l'Amministrazione comunale di Salò prima a percorrere l'ipotesi di una Fondazione od altro soggetto che proceda in via principale alla ristrutturazione del recupero dell 'attuale storico presidio ospedaliero salodiano ed in via subordinata alla realizzazione del prospettato polo riabilitativo a Barbarano con poliambulatori, centro prelievi ed altri servizi. Due: a mantenere su tutto il comparto significativo dello storico ospedale di Salò destinazione funzioni pubbliche, nella subordinata ipotesi che gli Enti competenti ritengano di procedere anziché ad una sua ristrutturazione alla realizzazione del polo riabilitativo a Barbarano. Tre: a richiedere all'Azienda Ospedaliera di Desenzano, qualora intendesse procedere all'alienazione dell 'Ospedale di Salò, che il ricavato della. vendita venga re investito integralmente sul territorio salo diano per migliorarne e potenziarne i servizi sanitari. Si deve evitare perciò di attendere e quindi subire passivamente le proposte che prima o poi saranno avanzate dall'Azienda Ospedaliera la quale parrebbe interessata, per quanto si è inteso, alla mera alienazione dell 'immobile. Il Comune di Salò può porsi da una parte come interlocutore necessario e dell 'altra come interlocutore forte di una proposta seria e condivisa. per il futuro che parte anche della considerazione, non di poco conto, che l'edificio dell'ospedale, ancorché giuridicamente di proprietà dell 'Azienda Ospedaliera, è un bene della comunità salo diana, realizzata nel tempo con i lasciti ed il lavoro dei salodiani. In una recente intervista della dr.ssa Mara Azzi, Direttore Generale dell 'Azienda Ospedaliera di Desenzano/Gavardo, avverte che Salò corre il rischio di vedere assegnati in via definitiva al privato i 44 posti letto temporaneamente trasferiti in comodato a Villa Barbarano a seguito del terremoto oppure di vederli assegnati alla struttura pubblica di Gavardo. Come detto l'Amministrazione comunale non può assistere passivamente alle decisioni che saranno prese in materia ed ha il dovere di avanzare una proposta consapevole dell 'interesse generale e della comunità. Si tratta allora di elaborare un progetto serio, credibile e praticabile compatibile con le linee di indirizzo regionale e sul quale chiamare a confronto i competenti organi; l'Amministrazione comunale può farsi promotrice di un progetto per la rinascita di una struttura sanitaria in Salò che 15


ne preveda la gestione da parte di un Ente, ad esempio una Fondazione od anche una società di capitali partecipata dal Comune, Azienda Ospedali era, RSA di Salò ed altri Enti pubblici e privati; l'obiettivo potrà essere la salvaguardia dei 44 posti letto esistenti sul territorio, nonché la realizzazione di un moderno polo di servizi socio-sanitari ali 'interno dell 'edificio esistente, un polo che offra ad esempio servizi di lungo degenza post-acuti, riabilitazione specialistica, servizi di diagnosi e poliambulatoriali complementari alle strutture già presenti sul territorio (centro psicosociale per pazienti con patologie psichiatriche ed altre ancora) - alcuni di questi servizi sono già presenti nel Presidio di Salò. In questo contesto potrebbe anche essere possibile altresì valutare l'attivazione di alcuni servizi che la Regione sta promuovendo in via sperimentale quali servizi distrettuali assistenziali e riabilitativi con la collaborazione dei Medici di Medicina generale, Medici di base, oltre alla comunità residenziale per anziani in condizione di fragilità, ma con parziale grado di autonomia in grado di evitare il ricovero in RSA dove le liste di attesa sono piuttosto lunghe. Vi sono esperienze già attive sul territorio provinciale bresciano che possono essere studiate anche in termini d'innovative forme di gestione che possono prevedere la collaborazione del pubblico e del privato. Attorno a questo progetto di elevata valenza sociale tutta la popolazione può essere chiamata a dare il proprio sostegno e può tra l'altro essere l'occasione per i salodiani di ritrovarsi uniti attorno ad un progetto che guarda al futuro e che nasce da un pezzo importante della loro secolare storia. In questo modo, mentre potranno essere date risposte efficaci alle esigenze di servizi di cui è carente l'intero comprensorio Garda-Valle Sabbia, non mancheranno positive ricadute sull'economia salo diana. Osservato che quanto indicato in precedenza si muove nel solco delle indicazioni contenute nel recente piano sanitario regionale, tutto ciò premesso il Consiglio comunale impegna l'Amministrazione comunale di Salò affinché: . 1) non venga mutata l'attuale destinazione urbanistica dell 'edificio dell 'Ospedale; 2) si dia avvio in maniera decisa allo studio ed alla costituzione di una Fondazione od altro Soggetto che proceda a tutte le azioni tese alla gestione ed al mantenimento dei 44 posti letto già presenti sul territorio nonché al loro incremento che si faccia parte attiva nei confronti dei soggetti interessati (Azienda Ospedaliera e Fondazione RSA di Salò in primis) per proporre un progetto concreto per il recupero ai fini sanitari del sito del! 'ex-ospedale di Salò affinché lo stesso tramite innovativi approcci di gestione che prevedano anche la collaborazione con soggetti privati possa dare positive risposte alle necessità sanitarie della zona in termini di lungo degenza post-acuti, riabilitazione specialistica, servizi di diagnosi e poliambulatoriali, complementari alle strutture già presenti sul territorio valutando altresì l'attivazione di alcuni servizi che la Regione sta promuovendo in via sperimentale quale ad esempio i servizi di ... assistenziali-riabilitativi oltre alla comunità residenziale per anziani in condizione di fragilità con un parziale grado di autonomia; 3) si avvii un processo di informazione e sensibilizzazione alla Cittadinanza sul progetto attivato affinché l'intera Comunità salodiana possa essere partecipe e possa nel contesto dare il proprio sostegno quale elemento essenziale e determinante per il raggiungimento di un concreto obiettivo a vantaggio delle popolazioni di comprensori della Valle Sabbia e del Garda; 4) venga intrapresa ogni utile iniziativa perché le Amministrazioni pubbliche comprensoriali comunali dei territori valsabbino e gardesano abbiano a convergere sul progetto che necessariamente deve essere organico nel dare risposte comprensive. ed adeguate alle necessità sanitarie dell 'intero territorio di riferimento; 5) sia inviata copia della presente mozione a tutti gli organi di governo della Sanità lombarda locali e regionali",

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Detto questo, poniamo ai voti la mozione. Chi è favorevole a questa mozione? Contrari? Astenuti? Prego Segretario per i risultati,

Segretario: 19 voti favorevoli, contrari nessuno, astenuti nessuno. Presidente: grazie. Prego Consigliere Pelizzari Giovanni. Consigliere Pelizzari Giovanni: era un invito che volevo fare all' Amministrazione comunale, al Sindaco ... un invito al Sindaco: se possibile, visto che è in stampa il notiziario dell'Amministrazione comunale, che questo documento adesso si tratta poi di andare a condensarlo poi però di renderne partecipe la popolazione, la nostra Cittadinanza o con un inserto ... siamo ancora in tempo ad inserirlo nel testo oppure risolvere la situazione con un inserto. Sarebbe una buona cosa. Sindaco: sarebbe una buona cosa, il problema è che praticamente è andato in stampa, però domani mattina verifico cosa sia possibile fare. Consigliere Pelizzari Giovanni: ... va bene, credo che se di inserto si tratta andrebbe condensato un po' il documento che ... Sindaco: domani mattina chiamo e vedo cosa si possa fare.

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Letto, approvato e sottoscritto. f.to

Il Presidente prof. Gualtiero Comini

f. to

Il Segretario Generale dotto Giuseppe lovene

CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' (art. 134 D. Lgs. 267/2000) Si certifica che la suestesa deliberazione, pubblicata nelle forme di legge all'Albo pretorio del Comune, D

dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000

è divenuta esecutiva ai sensi dell'art. 134 - comma 3 - del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Data _ _ _ _ _ _ _ __

Il Segretario Generale dotto Giuseppe lovene

REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art. 124 D. Lgs.267/2000) N° _ _ _ _ _ Reg. Pubbl. Certifico io sottoscritto Segretario Generale su conforme dichiarazione del Messo, che copia del presente verbale venne pubblicata il giorno _----"'---'----'---_ __ consecutivi. Data _ _ _ _ _ _ __

Copia conforme all'originale, in carta libera ad uso amministrativo.

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