HICLEAN HSEQ - Industrial Occupational Environment Hygiene

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HICLEAN HSEQ by F.C.Srl Rev0 del 13.06.2019

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UNI 11711:2018 Industrial Occupational Hygiene

La UNI 11711:2018 definisce i requisiti relativi all’attivitĂ professionale dell’Igienista Industriale; il professionista che si assume la responsabilitĂ di individuare, valutare e controllare, ai fini della prevenzione e della eventuale bonifica dei fattori ambientali di natura chimica, fisica e biologica derivanti dalla attivitĂ industriale, presenti all’interno ed all’esterno degli ambienti di lavoro, che possono alterare lo stato di salute e di benessere dei lavoratori e della popolazione. HICLEAN HSEQ Health Safety Envirionment Quality La legislazione italiana ha provveduto a definire in termini di sicurezza l’attivitĂ lavorativa attraverso l’emanazione del Decreto Legislativo 81 Testo Unico sulla salute e sulla sicurezza dei Luoghi di lavoro del 9 Aprile 2008 e successive modifiche D.L. 106/2009. ÂŤMisure specifiche di protezione e prevenzioneÂť, c. 2 - [...] il Datore di Lavoro ÂŤprovvede ad effettuare la misurazione degli agenti che possono presentare un rischio per la salute, con metodiche standardizzate di cui è riportato un elenco meramente indicativo nell’ALLEGATO XLIÂť HICLEAN HSEQ, per aiutare le aziende ad ottemperare a tale normativa, offre un servizio qualificato per la definizione dei fattori dei rischi chimici (sostanze nel loro stato fisico naturale, anche sotto forma di gas, vapori e polveri), fisici (microclima e radiazioni ionizzanti-radon) e biologici/microbiologici esistenti negli ambienti di lavoro. HICLEAN HSEQ propone un “Check-up ambientaleâ€? che considera ed esamina le varie situazioni o condizioni lavorative elencate dal momento del loro riconoscimento, attraverso sopralluoghi e rilevazioni mirate, al momento degli interventi per ricondurre le situazioni a livello di accettabilitĂ , conformi a precise disposizioni di legge, fino ai controlli per la conservazione e il non deterioramento dei livelli raggiunti. HICLEAN HSEQ ha in organico un Igienista Industriale/Occupazionale UNI 11711, che la UNI EN 689:2018 identifica come Appraiser “Valutatore qualificatoâ€?, quale professionista che definisce le strategie per effettuare misure rappresentative dell’esposizione per inalazione ad agenti chimici in modo da dimostrare la conformitĂ con i limiti di esposizione occupazionale OELVs. 2

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IGIENE INDUSTRIALE OCCUPAZIONALE AMBIENTALE L’Igiene industriale e della tossicologia in Clinica del Lavoro è nata e si è evoluta nel XX secolo per studiare i principi generali di igiene e prevenzione dei luoghi di vita e di lavoro. L’ulteriore evoluzione da un mondo del lavoro manifatturiero verso quello “dei serviziâ€? ha evoluto il termine in Igiene occupazionale; ed infine ancora, ha diretto l’attenzione verso l’ambiente, inteso come rischio per la popolazione e per l’ambiente. L’Igiene Industriale Occupazionale Ambientale identifica come modus operandi la “Valutazione del Rischioâ€? al fine di conoscere gli strumenti per gestire il rischio per l’uomo e per l’ambiente, identificando gli ambiti di prevenzione, pericolo, rischio e danno. L’Igiene Industriale Occupazionale e Ambientale permette di: - identificare gli idonei strumenti per il campionamento e analisi degli inquinanti, - identificare le esposizioni a lungo, medio e breve termine agli inquinanti ambientali, - indagare sulla valutazione dell’esposizione.

ADEGUAMENTI NORMATIVI RECENTI Gli agenti chimici sono presenti in molti prodotti utilizzati quotidianamente, non soltanto dai lavoratori dell’industria chimica ma anche e soprattutto da quelli dei settori a valle, quale l’industria delle costruzioni, dei metalli, quella tessile, alimentare, dell’agricoltura, dei rifiuti, delle pulizie ecc.. Nel 2018 il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. è stato rivisto in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e resta compito del datore di lavoro valutare approfonditamente il rischio derivante dall’uso di sostanze chimiche nel processo produttivo, secondo quanto stabilito dal Titolo IX Capo I. In particolare attraverso la UNI EN 689:2018 “Atmosfera nell’ambiente di lavoro – Misura dell’esposizione per inalazione agli agenti chimici – Strategia per la verifica della conformitĂ coi valori limite di esposizione occupazionaleâ€? e la UNI/TR 11707:2018 “Determinazione dell’esposizione dei lavoratori agli agenti chimici - Analisi di modelli di calcolo ai fini della valutazione del rischio occupazionale da agenti chimici. Infatti a partire dal 2006 l’Unione europea (UE) ha aggiornato la legislazione in materia di sostanze chimiche ed emanato il Regolamento CE n. 1907/2006 (regolamento REACH) che istituisce un sistema integrato di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche. Scopo di tale sistema è migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente, mantenendo la competitivitĂ e rafforzando lo spirito di innovazione dell’industria chimica europea. Ăˆ stata, inoltre, istituita l’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche - ECHA, incaricata della gestione e del coordinamento dei processi previsti dalle nuove normative sulle sostanze chimiche. Parallelamente sono stati emanati nel 2003 il sistema globale armonizzato (GHs system) dell’ONU e nel 2008 il Regolamento CE n. 1272/2008 (regolamento CLP), che ha recepito a livello europeo il sistema GHs, armonizzando in tutto il mondo le informazioni sui pericoli e sulla tossicitĂ associati ai prodotti chimici, con lo scopo di innalzare il livello di protezione della salute umana e dell’ambiente. HI LEAN

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UNI EN 689:2018 Atmosfera nell’ambiente di lavoro – Misura dell’esposizione per inalazione agli agenti chimici – Strategia per la verifica della conformità coi valori limite di esposizione occupazionale�

La norma UNI EN 689:2018 tratta la misurazione dell’esposizione agli agenti chimici nelle atmosfere dei luoghi di lavoro e in particolare affronta le procedure per la strategia di misurazione al fine di confrontare l’esposizione per inalazione dei lavoratori con i valori limite di esposizione occupazionale OELV - Occupational Exposure Level Value. La conformitĂ significa che l’esposizione media ponderata nel tempo dei lavoratori nel luogo di lavoro è minore di un OELV con un periodo di riferimento corrispondente; gli OELV includono valori legali e criteri numerici. La misurazione rappresentativa dell’esposizione ad agenti chimici nel luogo di lavoro è difficile, a causa della variabilitĂ dell’esposizione e i processi e i prodotti che influiscono sull’esposizione sono numerosi, e di difficile misurazione a causa della variabilitĂ dell’esposizione; condizioni diverse del luogo di lavoro e delle mansioni possono corrispondere a tassi di generazione diversi, possono coinvolgere una varietĂ di agenti chimici e possono pertanto presentare condizioni di esposizione specifiche. L’esposizione può essere influenzata dalla distanza dei lavoratori esposti dalle sorgenti di emissione; ed anche parametri quali intensitĂ dell’emissione, ventilazione, condizioni climatiche, variazioni stagionali, e le misure di controllo applicati possono avere un’influenza molto marcata. Le variabilitĂ spaziali e temporali delle condizioni di esposizione sono ulteriormente accresciute dalle stesse pratiche e attivitĂ dei lavoratori. L’attrezzatura di campionamento introduce limitazioni proprie e i passaggi analitici aggiungono ulteriori difficoltĂ e incertezze. La strategia descritta nella UNI EN 689:2018 indica una procedura per il datore di lavoro o altri stakeholder per superare il problema della variabilitĂ e per utilizzare un numero relativamente piccolo di misurazioni per dimostrare con un elevato grado di affidabilitĂ che è improbabile che i lavoratori siano esposti a concentrazioni maggiori degli OELV. Per ridurre il numero di misurazioni dell’esposizione, e pertanto il costo della valutazione, sono raccolti campioni di aria personali tra i lavoratori all’interno di Gruppi di Esposizione Simili SEG - “Similar Exposition Groupâ€?. Una singola misurazione o anche diverse misurazioni sotto il valore limite possono essere insufficienti per dimostrare la conformitĂ in modo affidabile, senza utilizzare un test statistico come quello indicato nella presente norma europea. 4

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VALUTAZIONE INIZIALE E CARATTERIZZAZIONE Prima di effettuare le misurazioni dell’esposizione, è necessario considerare il luogo di lavoro. A seguito della raccolta delle informazioni in questione è possibile decidere se le misure sono o meno necessarie e suddividere i lavoratori nelle diverse mansioni. Questa operazione è da effettuare il 3 fasi: 1 – identificazione degli agenti chimici (materie prime, prodotti primari, impurezze, prodotti intermedi e finali, prodotti di processo e sottoprodotti) 2 – controllo dei fattori che interessano il luogo di lavoro (attivitĂ , mansioni, turni e carico di lavoro, procedure, sistemi di aspirazione, carico di lavoro...) 3 – stima dell’esposizione (anche attraverso risultati di misure giĂ effettuate, strumenti di misura diretta, misure effettuate su installazioni e processi comparabili) Si può affermare che l’esposizione è molto inferiore al limite normativo quando - La capacitĂ di rilascio è bassa a causa delle condizioni di lavoro e delle proprietĂ della sostanza (bassa tensione di vapore, alto punto di ebollizione e bassa temperatura di lavorazione, utilizzo di piccole quantitĂ ) Le stime devono anche essere utilizzate per verificare se le tecniche di campionamento e analisi proposte per le misurazioni sono adeguate.

TLV - ACGIH VALORE LIMITE DI SOGLIA da American Conference of Governmental Industrial Hygienists TLV - CEILING TLV - STEL TLV - TWA

Tempo in ore 0

1

2

3

4

5

6

7

8

L’indice di esposizione è la sommatoria dell’esposizione l= OELVi di ciascun agente chimicoi=1 presente, diviso per il proprio OELV n

ÎŁ

Ei

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TLV-TWA / media ponderata nel tempo Concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale di 8 ore (su 40 ore lavorative settimanali), alla quale si ritiene che quasi tutti i lavoratori possano essere ripetutamente esposti, giorno dopo giorno, senza effetti negativi. TLV-STEL / limite per breve tempo di esposizione Concentrazione alla quale si ritiene che i lavoratori possano essere esposti continuativamente per breve periodo di tempo, (15’), purchÊ il TLVTWA giornaliero non venga superato.(4 episodi/ giorno) TLV-C / Ceiling Concentrazione che non deve essere superata durante l’attività lavorativa nemmeno per un brevissimo periodo di tempo.

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PM10 e PM2,5 D.Lgs. 155/2010

Percentuale delle particelle aerodisperse totali nella convenzione

100 Convenzione inalabile

80 60 Convenzione respirabile

40

Convenzione toracica

20 0 1

2

3

4

5

7

10

20

30

40 50

70

100

Le convenzioni inalabile, toracica, respirabile come percentuali delle particelle aerodisperse totali

PM10 e PM2,5 La sigla PM10 “Particulate Matterâ€? identifica il particolato il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 Âľm. Le particelle piĂš piccole sono dette PM2,5 e sono capaci di raggiungere in 30 giorni le porzioni alveolari dei polmoni. D.Lgs. 155/2010 Il Decreto Legislativo 155 del 2010 ha stabilito le soglie di concentrazione in aria di inquinanti atmosferici, tra cui PM10 e PM2,5 e benzo(a)pirene, da non superare per scongiurare effetti dannosi sulla salute umana: • Il valore limite giornaliero di PM10 è di 50 Îźg/m3 da non superare piĂš di 35 volte/anno; • il valore limite come media annuale di PM10 è di 40 Îźg/m3; • il valore limite come media annuale del PM2,5 è di 25 Îźg/m3. AEROSOL Miscela di una fase gassosa disperdente e di una fase solida o liquida (o semivolatile) come dispersa. Fumo Sospensione in un gas di particelle solide formatesi per condensazione della fase vapore di una sostanza originariamente allo stato solido Nebbia Sospensione in un gas di particelle liquide formatesi per condensazione della fase vapore di una sostanza originariamente allo stato liquido Mist Sospensione in un gas di particelle liquide relativamente grandi formatesi per azione meccanica durante manipolazione di materiale allo stato liquido (nebulizzazione) Smog Sospensione in un gas di particelle solide e liquide formatesi per condensazione della fase vapore di una sostanza originariamente allo stato liquido 6

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Acque Indagini Valutazioni Soluzioni

D.Lgs 31/01, D.M 14 giugno 2017 - Acqua potabile e Piano di Sicurezza delle Acque L’attuale normativa sulla tutela delle acque destinate al consumo umano, sviluppata a livello europeo e trasposta sul piano nazionale, prescrive il rispetto di requisiti minimi di salubritĂ e qualitĂ fisica, chimica, microbiologica e radiologica (valori di parametro) nel punto in cui le acque sono disponibili per il consumo. Il Decreto del Ministero della Salute 14/06/17 ha introdotto alcune modifiche agli allegati II e III al D. Lgs. 02/02/01, n.31 in materia di acque potabili “acque destinate al consumo umanoâ€?; in particolare per quanto riguarda i parametri microbiologici per i quali sono specificati metodi di analisi, e i parametri chimici e gli indicatori per i quali sono specificate le caratteristiche di prestazione. Inoltre fa riferimento alla adozione del Piano di Sicurezza delle Acque o Water Safety Plan La rispondenza delle acque ai requisiti di legge è regolamentata dall’integrazione di una serie di misure che partono dalla protezione della qualitĂ delle risorse idriche captate, passano per l’efficacia e sicurezza dei sistemi di trattamento (volti a garantire la mitigazione da rischi potenzialmente associati all’acqua d’origine o alla distribuzione), e terminano con la garanzia igienica degli impianti di distribuzione fino al rubinetto di utilizzo per i consumatori finali. Su tali componenti si innesta come azione orizzontale la sorveglianza e il monitoraggio delle caratteristiche delle acque nei vari segmenti della filiera di captazione, potabilizzazione e distribuzione, operate dai gestori idrici e dalle autoritĂ sanitarie. Tenuto conto della complesso tema del controllo della contaminazione da contaminanti biologici e chimici, la HICLEAN HSEQ esegue delle indagini finalizzate a fornire le soluzioni tecniche/normative per la prevenzione, controllo e sanificazione secondo quanto predisposto dalla normativa nazionale ed europea, e indicando le norme di comportamento utili a ridurre al minimo tale rischio, promuovendo pratiche d’igiene appropriate per gli impianti idrici. Legionella La documentazione standard richiesta in genere dai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL sono: Analisi del Rischio Legionella (impianti idrici ed aeraulici) Nomina del Responsabile Rischio Legionella Registro degli Interventi operati negli ultimi 2 anni Eventuali referti analitici effettuati negli ultimi 2 anni Scheda conoscitiva della struttura come da “Allegato 12: Lista di Controllo per il Sopralluogo i Valutazione del Rischio Legionellosi della Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi; 2015. Valutazione del Rischio ai sensi del D.lgs. 81/2008 per quanto riguarda il rischio da legionella del personale in servizio presso la struttura. HI LEAN

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Indagini di Igiene Industriale e Occupazionale Servizi

• l’individuazione preliminare degli agenti chimici pericolosi; • i rischi ad essi connessi, considerando: • le proprietà pericolose di questi; • ogni informazione sulla salute e sicurezza desumibile dalle relative Schede dati di sicurezza; • il livello, il tipo e la durata dell’esposizione • le circostanze in cui si svolge il lavoro in presenza degli agenti chimici; • la quantità degli agenti chimici e dei preparati che li contengono o che li possono generare; • valori limite d’esposizione (TLV) e valori limite biologici (BEI); • l’influenza che le misure preventive e protettive già attuate, o di imminente attuazione, hanno sull’esposizione al rischio; • eventuali indicazioni desumibili dalla sorveglianza sanitaria attuata.

HICLEAN HSEQ si occupa di sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita affrontando problemi correlati ai rischi di natura chimica, fisica e biologica. SERVIZI TECNICI • valutazioni di Igiene Industriale, ossia emissioni di pareri o relazioni tecniche in seguito a richieste pervenute dai committenti; • controllo in ambiente di lavoro; cioè gli accessi presso la struttura oggetto di controllo. Il primo accesso serve per visionare l’ambiente oggetto d’indagine, acquisire il maggior numero di informazioni possibili e richiedere l’eventuale documentazione necessaria per programmare il campionamento. Si verificherĂ per es. il processo produttivo, il ciclo di lavorazione, la presenza di inquinanti, di natura chimica, fisica o biologica, la presenza o meno di un impianto di ventilazione e condizionamento e quant’altro possa essere utile. Gli accessi successivi sono correlati all’esecuzione di campagne di monitoraggio; • studi in materia di Igiene Industriale, derivanti dall’attuazione di progetti di iniziativa della Direzione Regionale SanitĂ Pubblica o di altri Enti Governativi di Controllo.

Gruppi di esposizione SEG Oltre ad una disamina delle caratteristiche delle sostanze impiegate e delle relative vie d’esposizione, lo studio effettua l’analisi delle mansioni svolte nel processo lavorativo al fine di evidenziare: • i rischi collegati alla configurazione del luogo di lavoro, con l’evidenziazione delle misure preventive generali e/o particolari implementate; • eventuali agenti chimici che possano svilupparsi in seguito al processo lavorativo (trasformazioni del prodotto o impurità ).

STUDI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO Nell’ambito della valutazione dei rischi, cosÏ come prevista dall’art. 28 del D.Lgs. 81/08, si innesta la valutazione del rischio da agenti chimici e biologici/microbiologici per la quale la HICLEAN HSEQ, nella sua attuazione, osserva quanto specificatamente prescritto dalla norma. Infatti, mentre in altri tipi di rischio la norma lascia una certa libertà nel modo in cui si perviene alla stima, a patto che siano chiari i criteri di riferimento impiegati, per questa viene fissato un preciso percorso da osservare, sia in termini di parametri da considerare che in termini di stima del rischio, come indicato all’art. 223 del Titolo IX del D.Lgs. 81/08.

Ăˆ soprattutto l’approccio di analisi di mansione, che facilita i successivi aggiornamenti del Documento di Valutazione del Rischio; infatti fornisce una descrizione della configurazione del luogo di lavoro precisa al punto da restare valida nel tempo, a paritĂ di condizioni operative, per cui consente di circostanziare gli eventuali miglioramenti (misure preventive) individuati, quindi agevola la revisione e l’aggiornamento del documento.

La HICLEAN HSEQ pertanto, non prescinde dal trattare preliminarmente precisi argomenti, riguardanti il luogo di lavoro in oggetto, come: • le fasi dello studio di valutazione del rischio; 8

Effettuato l’approccio preliminare, lo studio individua gli agenti chimici per i quali è utile scendere ad un livello piĂš dettagliato di valutazione del rischio, allo scopo

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Rapporti ISTISAN 15/5

non solo di individuare il livello di rischio determinato da questi, ma anche le situazioni di maggiore criticità , che maggiormente vi contribuiscano. E’ su queste, infine, che si focalizza l’attenzione, effettuando una proposta di programma di interventi preventivi per ridurre o eliminare il rischio chimico residuo.

2.Rif.: DEFINIZIONI ISS - ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Strategie di monitoraggio per determinare la concentrazione di fibre di amianto vetrose Di seguito vengono riportateeinfibre ordineartificiali alfabetico i termini e le aerodisperse relative definizioni in piÚ amin uso in questo settore: biente indoor. Serie Rapporti ISTISAN numero di maggio 2015 ‒ Amianto

La normativa italiana (art. 247 DL.vo 81/2008) (11) considera e disciplina come amianto (o asbesto) esclusivamente i silicati fibrosi appartenenti a due gruppi mineralogici principali, quello degli anfiboli e quello del serpentino (Tabella 1).

Rischio chimico Identificazione e determinazione degli inquinanti di natura chimica relativamente all’inquinamento dell’aria e alla esposizione professionale, sia in supporto alla valutazione dei rischi secondo le disposizioni di legge, sia in rapporto alle condizioni di lavoro per la ricerca di presunte sorgenti di inquinamento.

Tabella 1. Tabella riassuntiva della tipologia degli amianti secondo la normativa italiana Silicato fibroso

Formula chimica

n. CAS

Descrizione

12001-28-4

Varietà fibrosa dell’anfibolo riebeckite

12172-73-5

VarietĂ fibrosa della serie di anfiboli grunerite-cummingtonite

77536-67-5

Varietà fibrosa dell’omonimo anfibolo

Anfiboli Crocidolite

3+

2+

Na2Fe (MgFe )3(Si8O22)(OH)2 2+

Grunerite d’amianto (Amosite)

(Mg,Fe )7 Si8O22(OH)2

Antofillite d’amianto

(Mg,Fe )7Si8O22(OH)2

2+

2+

Actinolite d’amianto

Ca2(Mg,Fe )5Si8O22(OH)2

77536-66-4

Varietà fibrosa dell’omonimo anfibolo

Tremolite d’amianto

Ca2Mg5Si8O22(OH)2

77536-68-6

Varietà fibrosa dell’omonimo anfibolo

Mg3Si2O5(OH)4

12001-29-5

VarietĂ fibrosa del serpentino

Rischio biologico Identificazione e determinazione degli inquinanti di natura microbiologica relativamente all’inquinamento dell’acqua e dell’aria e alla esposizione professionale, sia in supporto alla valutazione dei rischi secondo le disposizioni di legge, sia in rapporto alle condizioni di lavoro per la ricerca di presunte sorgenti di inquinamento.

Serpentino Crisotilo

‒ Azioni provvisorie di bonifica

Semplici e brevi misure di bonifica, utilizzate per ridurre le emissioni di fibre aerodisperse da materiali da costruzione: - Incapsulamento: consiste nel trattamento dei materiali contenenti fibre con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre e a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta . - Confinamento e/o rivestimento: consiste nell’installazione di una barriera a tenuta che separi i materiali contenenti fibre dalle aree occupate dell’edificio se non associato all’incapsulamento, il rilascio di fibre continua all’interno del confinamento.

Microclima Definizione e valutazione delle condizioni di “stress termico� per gli ambienti caldi e del “benessere individuale� per gli ambienti moderati mediante la rilevazione e il calcolo degli specifici indici microclimatici.

‒ Azioni definitive di bonifica (rimozione)

Drastica misura di bonifica, utilizzata per eliminare le emissioni di fibre aerodisperse da materiali da costruzione. La rimozione è il metodo piĂš diffuso perchĂŠ elimina ogni potenziale fonte di esposizione e consiste nell’eliminazione dell’eventuale sorgente mediante asportazione e smaltimento.

Ventilazione Studio delle condizioni di ambientamento relativamente ai movimenti d’aria tramite il bilancio dei volumi d’aria in gioco e le misure della concentrazione di anidride carbonica, espressione del grado di occupazione degli ambienti. Radon e ventilazione

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Relazioni tecniche Aria • Agenti chimici aerodispersi • Agenti microbiologici/biologici aerodispersi • Fumi da saldatura • Qualità dell’aria in ambiente indoor • Qualità dell’aria in ambiente esterno • Esposizione all’amianto • Contaminazione microbiologica dell’aria • Qualità dell’aria nelle discariche • Soluzioni tecnologiche per la prevenzione

Rif.: LE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE (FAV) Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute. Approvate dalla Conferenza Stato/Regioni, su proposta del Ministero della Salute, nella seduta del 25 marzo 2015 ed CLP sono dunque raffigurati nello schema seguente. aggiornate nella seduta del 10 novembre 2016.

Relazioni tecniche Acqua • Agenti microbiologici • Agenti chimici • Agenti biologici • Soluzioni tecnologiche per la prevenzione Servizi tecnici Assistenza tecnica e amministrativa, rapporti con gli Enti, misurazioni ambientali, analisi chimiche e microbiologiche (accreditate Accredia), perizie tecniche, consulenza legale-amministrativa per aria e acqua.

Figura 2 - Flowchart per la classificazione di cancerogenicitĂ delle FAV ai sensi del regolamento CLP.

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Come giĂ detto, sono fondamentali i valori assunti dalla concentrazione del contenuto di ossidi alcalini ed alcalino/terrosi e dal diametro delle fibre. www.fcsrlgroup.it

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Normativa tecnica aria Gli impianti industriali e i laboratori artigianali che eseguono attivitĂ che generano emissioni di sostanze aeriformi, polveri e fumi nell’atmosfera sono oggetto di controlli sulla qualitĂ e quantitĂ delle sostanze emesse. La Pubblica Amministrazione richiede sempre piĂš di fornire ai cittadini risposte concrete e attendibili sulla qualitĂ dell’aria che respiriamo. Dovendo oggi confrontarsi con le linee guida per il contenimento delle emissioni, in continua evoluzione, con la fissazione dei livelli consentiti e con le pratiche di autorizzazione che possono condizionare il rilascio di autorizzazioni all’esercizio delle attivitĂ , risulta evidente che l’aspetto “emissioniâ€? dell’attivitĂ produttiva, nell’ambito dell’economia aziendale, deve essere oggetto di massima attenzione. Servizio di campionamento/analisi/valutazione dell’aria Servizi in grado di rispondere in modo efficiente alle problematiche relative alle sostanze aeriformi immesse nell’ambiente dagli impianti: • Campionamento/Analisi delle emissioni; • Assistenza per la richiesta di autorizzazione per la messa in esercizio degli impianti a potenziale inquinamento atmosferico; • Assistenza tecnico-amministrativa nell’iter di rilascio delle autorizzazioni e gestione degli adempimenti prescritti per impianti esistenti, modifiche degli esistenti, impianti nuovi; • Progettazione, realizzazione e controlli periodici di impianti di abbattimento inquinanti atmosferici; • Studi sulla dispersione degli inquinanti in atmosfera. Normativa tecnica Acqua Qualsiasi tipo di produzione industriale o di unitĂ abitativa utilizza acqua e dĂ origine a reflui. La disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee ha lo scopo di prevenire l’inquinamento delle risorse idriche. Il raggiungimento di questo obiettivo è possibile grazie al rispetto dei valori limite di tutti quei parametri (metalli, solventi, oli, batteri) che, se versati nelle acque in concentrazioni superiori a quelle consentite, sarebbero causa di inquinamento. Campionamento, analisi e valutazione dell’acqua Dalla valutazione del problema alle proposte di soluzione, realizzazione degli interventi risolutivi e monitoraggio periodico, analitico e funzionale; tenendo sempre presenti sia la normativa vigente che le soluzioni tecniche all’avanguardia: • Progettazione, realizzazione, controllo analitico e manutenzione di impianti delle acque industriali e civili; • Campionamento/analisi chimiche delle acque potabili; • Campionamento/analisi chimiche e microbiologiche delle acque industriali; • Ottimizzazioni tecnologiche di impianti esistenti per un corretto uso dell’acqua; • Assistenza tecnico-amministrativa per pratiche di autorizzazione allo scarico e per concessioni di emungimento di acque pubbliche. 10

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FCSRLGROUP FC srl da sempre si occupa di progettazione, produzione, vendita e installazione nel settore della climatizzazione, ventilazione e filtrazione aria ad uso industriale di qualsiasi livello e tipologia, affermandosi successivamente anche in altri ambiti come l’elettrico, il fluidistico e l’antincendio. Una storia, la nostra, che ci ha portati a fare del sapere artigiano una pratica industriale che oggi vanta tre sezioni di eccellenza: • Condizionamento Industriale e Civile • Progettazione e Produzione • Manutenzione e Sanificazione

Francesco Ciullo: Amministratore Unico e Direttore Tecnico della F.C. Srl. Responsabile tecnico per l’esercizio delle attività A, B, C, D, D, E, G, del D.M. 37/2008; addetto ai rilievi ed alla progettazione di impianti industriali, progettazione-sviluppo e realizzazione di impianti elettrici e sistemi elettronici a servizio di impianti di condizionamento/climatizzazione/ ventilazione/filtrazione industriale. Titoli tecnici: • Formatore e Valutatore per la certificazione dei frigoristi di cui al Reg. F-GAS, Numero Certificato 660/14, presso la F.C. Srl Organo di valutazione del Rina Service SpA; • Certificazione ASCS - AIISA (Air Systems Cleaning Specialist - Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici).

Bio Consulting

Pasquale Bondanese: Biologo; Ordine Nazionale Biologi: N° AA_038628 Igienista Industriale Certificato ICFP n°AA3719010140 (Istituto di Certificazione delle Figure della Prevenzione) AIDII - Associazione Italiana Degli Igienisti Industriali N°5544 Master Universitari/Professionali: • Titolo professionale “Igienista Industriale/Occupazionaleâ€?, Acceditato ACCREDIA - ICFP Istituto per la Certificazione delle Figure della Prevenzione, Milano 2019; • Corso “Fondamenti di Igiene Industrialeâ€?; AIDII, Milano 2018; erogato da ICFP – Istituto Certificazione Figure della Prevenzione; normato da UNI 11711:2018 ; • Short Master “QualitĂ delle Acque e Saluteâ€? 2a e 1a Ed. – Istituto Superiore di SanitĂ & UNIBA; Bari 2018 e 2017; • Short Master “Esperto nella prevenzione dei rischi infettivi nelle strutture sanitarieâ€?; UNIBA; Bari 2018; • Ambiente e sicurezza ambientale: Il ruolo del biologo nella prevenzione, nel controllo e nella bonifica; Ordine Nazionale ei Biologi; 2018.

Heatlh Safety Environment Quality - HSEQ

I n d u s t r i a l O c c u p at i o n a l H y g i e n e

Bio Consulting La qualitĂ dell’aria e dell’acqua all’interno degli ambienti è un requisito indispensabile per la salute e il benessere di tutti. La trascuratezza degli impianti aeraulici possono essere causa di trasporto microbico e quindi di contagi di malattie, come la Legionella, la Sars e la Meningite. La Valutazione del Rischio, la corretta esecuzione delle procedure di campionamento; e la eventuale programmazione degli interventi di bonifica o ristrutturazione, garantiscono la qualitĂ dell’aria indoor e dell’acqua ad uso umano.

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Condizionamento Industriale e Commerciale Progettazione e Produzione www.fcsrlgroup.it La tecnologia aiuta a migliorare la vita soprattutto in ambito lavorativo. Per questo la poniamo al centro della nostra azienda. Ci ispiriamo ad una cultura industriale sempre attenta all’ ascolto del cliente per la soddisfazione delle sue esigenze con prodotti specifici e su misura e con una professionalitĂ sempre volta alla ricerca e all’innovazione che pone l’uomo al centro. Vogliamo una tecnologia per l’uomo. FCsrlgroup da trent’anni si occupa di progettazione, produzione, vendita e installazione nel settore della climatizzazione, ventilazione e filtrazione aria ad uso industriale di qualsiasi livello e tipologia. Una storia, la nostra, che ha portato a fare del sapere artigiano una pratica industriale che oggi vanta sezioni di eccellenza: FCsrlgroup accompagna il cliente in tutte le fasi di realizzazione: dalla progettazione alla costruzione, dalla installazione alla manutenzione ordinaria e straordinaria, e per questo si è dotata della divisione tecnica HICLEAN HSEQ deputata alla valutazione del rischio chimico e biologico in ambito industriale e civile.

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Industries

Advanced Systems Climatek Industries by FC S.r.l. Progettazione e produzione di condizionatori anche per ambienti estremi e ATEX

HiClean by Fc srl Sanificazione e manutenzione di impianti areaulici e idrici con certificazione

www.climatekindustries.it

www.hiclean.it

FC S.r.l. Impianti tecnologici civili e industriali Sede Leg./Amm.: Contrada Baronia, snc - Z.I. 74020 Faggiano - TA (Italy)

PARTNERSHIP

www.fcsrlgroup.it

HiClean HSEQ by Fc srl Igiene Industriale / Occupazionale Indagini ambientali www.hiclean.it/hseq/

Tel: +39 099 5927555 Mobile: 3891842607 Email: info@fcsrlgroup.it www.fcsrlgroup.it

Bio Consulting Heatlh Safety Environment Quality - HSEQ

I n d u s t r i a l O c c u p at i o n a l H y g i e n e

Pasquale Bondanese Biologo; N° AA_038628

Pasquale Bondanese Bondanese Pasquale IgienistaIndustriale Industriale Certificato Certificato Igienista ICFP n°AA3719010140


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